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PROGETTO CONTAMINACTION Promozione del benessere e prevenzione dei rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti. RAPPORTO DI RICERCA SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO A cura di Marco Giordani e Annie Noro con la collaborazione degli studenti in Alternanza Scuola Lavoro della 4A dell’Istituto scolastico “Brignoli Einaudi Marconi” di Gradisca d’Isonzo Amato Michele - But Luca - Carissimo Mariano - Di Luciano Sebastiano - Furlan Giulio - Gega Igli - Meola Simone - Rocco Thomas - Seppi Andrea - Vucinovic Marko ANNO SCOLASTICO 2018/2019 ASS2 BASSA FRIULANA – ISONTINA – COSMO SCS – ISIS BRIGNOLI EINAUDI MARCONI – ISIS PERTINI

PROGETTO CONTAMINACTION

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PROGETTO CONTAMINACTION Promozione del benessere e prevenzione dei rischi legati all’uso di sostanze stupefacenti.

RAPPORTO DI RICERCA SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

A cura di

Marco Giordani e Annie Noro

con la collaborazione degli studenti in Alternanza Scuola Lavoro della 4A dell’Istituto scolastico “Brignoli Einaudi Marconi” di Gradisca d’Isonzo

Amato Michele - But Luca - Carissimo Mariano - Di Luciano Sebastiano - Furlan Giulio - Gega Igli -

Meola Simone - Rocco Thomas - Seppi Andrea - Vucinovic Marko

ANNO SCOLASTICO 2018/2019 ASS2 BASSA FRIULANA – ISONTINA – COSMO SCS – ISIS BRIGNOLI EINAUDI MARCONI – ISIS PERTINI

pag. 1

Sommario 1. ContaminAction: la ricerca .......................................................................................................... 2 2. Divertimento e amicizia .............................................................................................................. 3 3. Il tempo libero ............................................................................................................................. 9 4. Sostanze stupefacenti ............................................................................................................... 12 5. Lo sballo .................................................................................................................................... 19 6. Benessere e life skills ................................................................................................................ 21 7. Conclusioni ................................................................................................................................ 31 8. Indicazioni di intervento ........................................................................................................... 33

pag. 2

1. ContaminAction: la ricerca La ricerca ContaminAction è stata realizzata per mezzo di un questionario con lo scopo di indagare sui temi ritenuti importanti per la vita degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado (SSSG). Il benessere le life skills, i consumi di alcol e droghe e i relativi rischi sono stati il filo conduttore che è stato approfondito relativamente a due contesti significativi per i ragazzi: la scuola e il tempo libero. In particolare le domande hanno riguardato l’amicizia, il divertimento, i rischi relativamente al consumo di bevande alcoliche e sostanze stupefacenti illegali, il benessere. Le informazioni raccolte sono state elaborate, analizzate da un gruppo composto da studenti dell’Istituto scolastico “Brignoli Einaudi Marconi di Gradisca d’Isonzo” (da ora BEM) in alternanza scuola/lavoro. Questi dati sono stati utilizzati nella fase di ideazione e sperimentazione dell’intervento di Peer Education con gli studenti del gruppo di alternanza scuola/lavoro dell’Istituto Pertini di Monfalcone (da ora Pertini), secondo quanto definito dalla metodologia della ricerca-intervento e della progettazione partecipata. Il lavoro di analisi dei dati è stato supervisionato e completato da due sociologi della COSMO SCS di Pasian di Prato. Al sondaggio on-line hanno partecipato gli studenti del BEM e quelli del Pertini (vedi tab1a). La somministrazione è stata realizzata grazie alla gentile collaborazione degli insegnanti. Gli insegnanti che hanno somministrato il questionario hanno spiegato agli studenti gli obiettivi del progetto ContaminAction e hanno dato alcune istruzioni per la compilazione. La compilazione del questionario è durata circa 35 minuti. Questa sezione di ricerca si pone in continuità con la ricerca rivolta agli studenti delle scuole secondarie di primo grado (SSPG). Con gli studenti della SSPG si è analizzata maggiormente la comunicazione in classe e la vita a scuola mentre con gli SSSG gli aspetti legati al divertimento e al consumo di alcol e droghe nel tempo libero. Il lavoro di coordinamento e coinvolgimento delle classi è stato curato dall’insegnante referente alla salute su mandato del Dirigente. Senza tale contribuito il lavoro di ricerca non sarebbe stato possibile. Analisi dati Il questionario prevedeva domande di tipo chiuso, semi aperte e aperte. Per questo sono stati utilizzati diversi tipi di trattamento e analisi dei dati. Le domande chiuse che generalmente davano la possibilità di assegnare una preferenza o un valore da 1 a 5 (es. 1 = per nulla e 6= molto) sono state analizzate tenendo conto della mediana, della media e dei risultati dei test non parametrici utilizzati in base alle esigenze di analisi. Le domande che prevedevano la possibilità di scegliere un’opzione tra più risposte codificate sono state analizzate calcolando le frequenze e il chi quadro. Le variabili con domande aperte sono state analizzate aggregando le parti di testo con significati simili e tenendo integre quelle frasi rappresentative del fenomeno o di particolare interesse per l’intervento. Le variabili “discriminanti” utilizzate per confrontare i risultati sono il genere e l’età per fasce. Per quanto riguarda l’età il campione è stato suddiviso in due sottogruppi. Il primo gruppo è composto da studenti di età compresa tra i 13 e i 15 anni (43%) ed il secondo da studenti di età compresa tra i 17 e i 20 anni (56%), 1% dei dati è stato ritenuto non valido e quindi non è stato preso in considerazione. I dati sono stati analizzati utilizzando il programma SPSS Statistic. Il Campione Il questionario ha coinvolto 700 studenti del BEM (27,4%F e 72,6%M) e 160 studenti del Pertini (86,3%F e 13,2% M) per un totale di 860 studenti. Si ricorda che il BEM è una scuola a prevalenza maschile mentre il Pertini è a prevalenza femminile. Il campione preso in esame è quindi formato dal 38,4% di femmine e dal 61,6% di maschi. Tab. 1 - Scuola Frequentata-Sesso

pag. 3

Sex %

Femmina Maschio Totale

Brignoli Marconi Einaudi 27,4 72,6 100

Pertini 86,3 13,8 100

Totale 38,4 61,6 100

L’età media degli studenti è pari a 15,9 anni, i maschi sono lievemente più vecchi delle femmine.

2. Divertimento e amicizia Il divertimento Per quanto riguarda il significato del divertimento dall’analisi delle risposte alla domanda aperta in cui si chiedeva di descrivere che cosa significa per il rispondente divertirsi emerge che il divertimento può assumere una dimensione personale (divertirsi facendo delle cose da soli) ma è soprattutto1 relazionale e sociale (fare delle cose con gli altri). Nella dimensione personale il divertimento si lega al “seguire le proprie passioni” e a fare delle attività fisiche come uno sport o avere un hobby. A questa categoria possiamo aggiungere anche il fare “attività che rilassano, fanno stare bene, che piacciono, che mettono a proprio agio, che ti fanno sentire libero che ti permettono di sfogarti o che ti distraggono”. Nella dimensione sociale il divertimento è invece legato alla relazione con gli altri. Stare bene in compagnia con gli amici, con altre persone allo scopo di ridere e scherzare. Il divertimento può essere legato sia al fare qualcosa di concreto come ad esempio ballare, fare feste ma anche al semplice stare in compagnia, parlando, dialogando esprimendo punti di vista, per fare progetti (…) in modo piacevole e rilassato. Nella tabella 2 riportiamo i dati relativi al quesito in cui si chiedeva di assegnare un valore da 1 a 6 all'importanza del divertimento. Si evince che per la maggior parte delle persone che hanno partecipato al questionario il divertimento è molto importante, infatti più del 90% ha assegnato un valore di almeno 5 punti.

Tab. 2 - Importanza del divertimento

Valore di scala Percentuale

6 60,7

5 29,9

4 7,0

3 1,3

2 0,6

1 0,5

Totale 100

1 In termini di quantità di risposte alla domanda aperta.

pag. 4

Nella tabella 3 si riportano di risultati delle risposte alla domanda "Dove ti diverti maggiormente?" Analizzando la tabella si può notare che la maggior parte delle persone preferisce divertirsi a casa degli amici e questa riposta ha totalizzato una percentuale del 32%, mentre gli altri fuori da casa, tranne che per il 10.8% che preferisce stare a casa propria. Le femmine si divertono maggiormente dei maschi nei Bar/Pub nei centri commerciali a casa di amici e a scuola. I maschi si divertono maggiormente rispetto alle femmine nei centri sportivi. Gli studenti più giovani a differenza di quelli più vecchi si divertono maggiormente al parco, al centro commerciale e a scuola. Gli studenti più vecchi si divertono maggiormente in discoteca al Bar/pub e in altri luoghi.

Tab. 3 - Luoghi di divertimento

Percentuale

A casa di amici 32,0

Centri sportivi 14,0

A Casa 10,8

In discoteca 9,4

Parco 9,0

pag. 5

Bar/Pub 8,5

Ovunque 5,5

Scuola 4,8

Centro commerciale 4,0

Altro 2,0

Totale 100

Nella tabella 4 si riportano i risultati della risposta alla domanda "Con chi ti diverti maggiormente?". Si può vedere che 39,2% dei rispondenti si diverte maggiormente con un gruppo di amici composto da 3 a 5 persone e il 31,7% con un gruppo composto da più di 5 persone. La dimensione del gruppo di amici è quindi quella scelta dalla maggioranza dei rispondenti seguita a lunga distanza dal fidanzato/a (7,9%), dato tra l’altro prevedibile se si considera l’età dei rispondenti.

Tab. 4 - Compagni di divertimento

Percentuale

Un gruppetto di amici (3-5 persone) 39,2

Un gruppetto di amici (>5 persone) 31,7

Fidanzato/a 7,9

Un amico 6,6

Conoscenti/amici occasionali 4,4

Con i compagni di classe 3,1

Da solo 1,7

pag. 6

Amici + Fidanzato/a 1,5

Con i genitori 1,2

Altro 2,7

Totale 100

L’amicizia “L'amicizia non è vedersi tutti i giorni ma volersi bene tutti i giorni (…) con la certezza di esserci sempre.” Anche per quanto riguarda il tema dell’amicizia, nel questionario si chiedeva con una domanda aperta di descriverne il significato personale, la frase sopra riportata è una delle risposte ed è rappresentativa del significato attribuito alla parola da parte dei rispondenti. Per i giovani l’amicizia si distingue dalla semplice conoscenza: “Per me amicizia significa instaurare un legame abbastanza forte da potersi confidare liberamente, secondo me, salutarsi solo quando capita e non rivolgersi mai la parola non è amicizia, è semplice conoscenza”. L’amicizia si basa su un equilibrio tra divertimento e rapporti interpersonali dove il mutuo aiuto, in caso di difficoltà, rappresenta uno degli elementi cardine della relazione: “Per me l'amicizia è un legame con una persona con cui posso divertirmi, ma soprattutto sulla quale posso contare in caso di necessità e con la quale sono disposta a passare il mio tempo libero e sono anche disposta ad aiutarla dove possibile farlo”. “Amicizia un’unica parola che ne raggruppa tanti significati, come: lealtà, divertimento ma anche serietà al momento opportuno, perché con i propri amici sì ci diverte ma bisogna anche capire quando e il momento di essere seri e capire chi ha bisogno in quel momento di una mano, di aiuto”. L’amicizia è un sentimento profondo che si basa su valori chiari e condivisi: “Aiuto nel bisogno (…) essere l’uno per l’altro (…) sostenersi (…) nei momenti più difficili (…) mantenendo sempre un rapporto di fiducia, lealtà e rispetto (…) è una seconda famiglia che ti appoggia e ti sostiene (…)” Per i rispondenti l’amicizia è costruita giorno dopo giorno condividendo gli aspetti più importanti della propria vita. La condivisione rappresenta un punto fondamentale anche per la crescita personale e la costruzione di un sé autonomo. “Amicizia è condividere i momenti più importanti della propria vita, litigare, ridere e sostenersi a vicenda. (…) stando con persone che ti fanno sentire bene, che ti apprezzano e fanno venire fuori il meglio di te”. “(…) condividere attività (…) divertimento (…) segreti (…) passioni (…) argomenti (…) opinioni condividere pensieri, ricordi e giornate ma soprattutto stimolare in positivo l'altro conoscendolo al meglio essendo a conoscenza dei suoi obiettivi di vita”. “Si tratta di un legame (..) speciale (…) infinito (…) sentimentale.

pag. 7

Dalle risposte emerge che l’amicizia assume una connotazione spesso esclusiva, si parla di amicizia “vera” profonda che solo in alcuni casi emerge come elemento legato alla vita di gruppo: “Amicizia per me è una persona o un gruppo di persone che conosci bene e che sanno tutto di te e ti accettano per come sei e non ti chiedono di cambiare per loro e sono delle persone che hanno interessi comuni e condividono alcuni tuoi punti di vista” “Quando una o più persone si fidano l'uno dell'altro, trascorrono del tempo insieme e ci sono sempre nel momento del bisogno e, anche se hai fatto degli errori, ti staranno affianco e ti aiuteranno a capire cosa hai sbagliato”. L'amicizia è quella cosa che ti lega con un'altra persona, puoi stare in compagnia di questa e ti senti libero di poter parlare di qualsiasi cosa. Nell'amicizia ti diverti e magari anche litighi ma vorresti stare sempre insieme a quella persona perché ti rende felice. Poter contare ciecamente su una persona, sapendo di potersi fidare e di essere ascoltati e capiti su ogni argomento e problema. Passando alle domande chiuse del questionario sull’amicizia, la tabella 5 rappresenta in una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo) l’importanza dell'amicizia per i rispondenti. Per molti è “moltissimo” importante e si rileva una percentuale del 67,1%. A dare “6” sono soprattutto le femmine e gli studenti più giovani mentre a dare “5” sono soprattutto i maschi. Tab. 5 - Valore dell'amicizia

Valore di scala Percentuale

6 67,1

5 21,5

4 7,9

3 2,7

2 0,5

1 0,3

Totale 100

pag. 8

Tab. 6 - Amici frequentati Percentuale

Amici di scuola e persone che ho conosciuto fuori da scuola 60,6

Amici che ho conosciuto fuori scuola 21,6

Compagni di scuola 15,5

Altro 1,2

Amici d’infanzia 0,6

Compagni di squadra 0,5

Totale 100

La tab. 6 riporta le risposte alla domanda "Chi sono gli amici che frequenti maggiormente?". Notiamo che il 60,6% frequenta sia amici di scuola che persone che ha conosciuto fuori da scuola mentre l'opzione "Compagni di squadra" è quella meno scelta con lo 0,5%.

pag. 9

Tab. 7 - Amici frequentati abitualmente Percentuale

Appartengono sia alla mia cultura d’origine sia ad una cultura d’origine

diversa

59,6

Appartengono solo alla mia cultura d’origine 35,2

Appartengono solo alla cultura d’origine diversa dalla mia 5,2

Totale 100

Abbiamo riscontrato che il 59,6% dei rispondenti frequenta abitualmente amici che "appartengono sia alla propria cultura d'origine sia ad una cultura d'origine diversa” mentre il 35,2% ha scelto la risposta "Appartengono solo alla mia cultura d'origine" (tabella 7). Sono le femmine che frequentano maggiormente persone che appartengono sia alla propria cultura d’origine sia ad un’altra cultura (68,8% rispetto ai maschi 58,3%) viceversa sono più i maschi (40,4% contro il 27% delle femmine), e gli studenti più vecchi a frequentare abitualmente “persone che appartengono solo alla propria cultura d’origine”. Sono maggiormente gli studenti che a casa parlano solo una lingua straniera a intrattenere rapporti sia con “persone che appartengono sia alla propria cultura d’origine sia ad una cultura straniera” (73,3% contro il 56,2% di chi parla solo italiano o un dialetto). Viceversa sono soprattutto gli studenti che a casa “parlano italiano o un dialetto” che nel tempo libero frequentano “solo persone che appartengono alla propria cultura d’origine” (39,3% contro il 15,8% di chi parla solo una lingua diversa dall’italiano).

3. Il tempo libero

Nella tabella 8 si riportano le risposte alla domanda "Quanto è importante avere del tempo libero?" (scala da 1-per niente a 6-moltissimo). Possiamo vedere che una buona parte delle persone che hanno compilato il questionario ha risposto "Moltissimo (6)" totalizzando il 63,8% mentre a seguire il 5 è stato scelto da una percentuale del 25,1%.

pag. 10

Sono soprattutto i maschi a ritenere importante avere del tempo libero rispetto alle femmine. Tab. 8 - Importanza del tempo libero

Valore di scala Percentuale

6 63,8

5 25,1

4 8,4

3 2,3

2 0,4

Totale 100

La tabella 9 riporta le risposte alla domanda: "Solitamente con chi trascorri maggiormente il tempo libero nel fine settimana?". C’è una grande prevalenza di persone che amano stare in gruppo, il 33,7% preferisce un gruppo tra i 3 e i 5 amici, il 26,9% preferisce un gruppo più ampio. A seguire findanzata/o e genitori (rispettivamnte 7,7% e 7,4%). La voce “altro” (6,6%) comprende gruppo culturale/parrocchiale, parenti + amici e compagni di classe scelti da pochissime persone meno dell’1%. Tab. 9 - Con chi si trascorre il tempo libero il fine settimana

Percentuale

Un gruppetto di amici (3-5 persone) 33,7

Un gruppetto di amici (>5 persone) 26,9

Fidanzato/a 10,0

Un amico 7,7

Con i genitori 7,4

Con nessuno, resto sola/o 5,0

Conoscenti/amici occasionali 2,6

Amici + Fidanzato/a 1,6

Altro 6,6

Totale 100

Tab. 10 - Come si trascorre il tempo libero nel fine settimana

Percentuale

Parlo e scherzo con gli amici 34,8

Gioco al computer 7,7

pag. 11

Mi rilasso 7,3

Navigo in internet/uso social network 6,6

Faccio attività culturali/ricreative/religiose/sportive 6,5

Relazioni interpersonali 6,3

Sto con la famiglia (negozi, gite, …) 6,0

Ubriacandomi 5,3

Altro 3,7

Guardo la TV 3,5

Usando droghe 2,7

Faccio musica 2,7

Studio 2,3

Leggo 2,2

Vado a spettacoli (concerti, teatro, cinema) 1,2

Ozio 1,2

Totale 100

La tabella 10 evidenzia come solitamente i rispondenti trascorrono il tempo libero nel fine settimana: molte persone preferiscono parlare e scherzare con gli amici (34,8%) mentre “giocare con il computer” e rilassarsi seguono a distanza con il 7,7 e 7,3%. Le altre opzioni in elenco sono scelte da un numero limitato di rispondenti. Le risposte sul tempo libero confermano quelle relative al divertimento sottolineando l’importanza della frequentazione con i coetanei, soprattutto in gruppo e soprattutto in gruppi non troppo grandi. Tab. 11 - Tempo impiegato con smartphone al giorno

Percentuale valida Percentuale cumulativa

Da 1 a 2 ore 37,1 37,1

Da 3 a 4 ore 30,9 68,0

Più di 4 ore 22,2 90,2

Meno di 1 ora 9,8 100

Totale 100

La tabella 11 riporta le risposte della domanda: "In media quanti minuti trascorri in un giorno usando il cellulare?" Notiamo che il 37,1% lo usa da 1 a 2 ore, a seguire il 30,9% di rispondenti lo usa da 3 a 4 ore e ben il 22,2% lo usa per più di 4 ore; il rimanente 9,8% lo usa per meno di 1 ora.

pag. 12

Tab. 12 - Tipo utilizzo cellulare

Percentuale

Utilizzando i social 40,2

Musica 18,7

Guardando Film e serie TV 10,3

Inviando messaggi 8,7

Parlando con gli amici 7,2

Giochi 6,3

Per scuola (ricerca, compiti, …) 3,6

Tutto 2,4

Altro 2,6

Totale 100

La tabella sopra riportata risponde alla domanda: "Solitamente come trascorri il tempo utilizzando il cellulare". La maggior parte delle persone (40,2%) lo utilizza per usi social, il 18,7% per la musica e il 10,3 per guardare film o serie TV (10,7%). I restanti si suddividono tra le altre voci in elenco che, come possiamo vedere, riguardano percentuali ridotte di rispondenti.

4. Sostanze stupefacenti

pag. 13

Il 69,5% dei rispondenti ha amici che hanno consumato alcolici nell’ultimo mese prima della compilazione del questionario, il 71,7% ha amici che hanno fumato sigarette e il 31,6% ha amici che hanno fumato hashish e marijuana e sono in percentuale superiore gli amici dei maschi rispetto a quelli delle femmine. Il 48,5% dei rispondenti ha dichiarato di aver consumato alcolici nell’ultimo mese prima della compilazione del questionario il 31,2% ha fumato sigarette e il 12,7% hashish/marijuana (tabella 13), anche in questo caso più maschi rispetto alle femmine. Tab. 13 - Utilizzo di sostanze nell’ultimo mese

Amici che nell’ultimo mese

hanno consumato %

Rispondenti che nell’ultimo

mese hanno consumato %

Alcolici 69,5 48,5

Nicotina 71,7 31,2

Hashish/marijuana 31,6 12,7

Altre droghe 5,6 2,8

All’aumentare dell’età dei rispondenti aumentano anche gli amici che nell’ultimo mese hanno consumato sostanze, con differenze significative: dal 52% all’82,4% per gli alcolici, dal 64,2% al 77,2% per le sigarette e dal 23,3% al 37,6% per l’hashish e la marijuana (tabella 14). Tab. 14 - Amici che nell'ultimo mese hanno consumato/età rispondenti

Totale % 13-15 % 16-20 %

Alcolici 69,5 52,0 82,4

Nicotina 71,7 64,2 77,2

Hashish/marijuana 31,6 23,3 37,6

Altre droghe 5,6 4,1 6,0 La tabella 15 evidenzia come con l’aumentare dell’età aumenta anche tra i rispondenti la percentuale degli utilizzatori: dal 29,3% al 62,2% per gli alcolici, dal 22,5% al 37,6% delle sigarette e dal 6,2% al 17,2% di hashish/marijuana (quasi il triplo rispetto ai più piccoli). La differenza riguarda anche le ubriacature e lo sballo, come vedremo poi (tabella 27) con droghe dal 23,8% al 43,8% (alcolici) e dall’11,1% al 19,5% per le altre sostanze. L’età è quindi uno spartiacque importante: all’aumentare dell’età aumenta sia l’esposizione al rischio, perché il numero di amici che utilizzano alcolici e sostanze è superiore a quello dichiarato dai più giovani, sia l’uso diretto da parte dei rispondenti che raddoppia per gli alcolici e triplica per i cannabinoidi. Tab. 15 - Consumatori/età

pag. 14

Totale % 13-15 % 16-20 %

Alcolici 48,5 29,3 62,2

Nicotina 31,2 22,5 37,6

Hashish/marijuana 12,7 6,2 17,2

Altre droghe 2,8 1,6 3,1 Nella tabella 16 si vede che il 27,8% di chi risponde ritiene che i propri coetanei non facciano uso di hashish/marijuana e il 15,8% che i coetanei non usino alcolici. I motivi principali dell’utilizzo di alcolici sono per divertirsi (32,6%), per sentirsi più grandi (10,9%) e per sballarsi (8,8%). Per quanto riguarda i cannabinoidi la motivazione principale è per rilassarsi (15%) seguito dal divertimento (13,6%) e dal sentirsi più grandi per il 12,2%. L’8% ritiene che la motivazione principale sia per non sentirsi esclusi e il 7% per sballare.

Tab. 16 - Motivi del consumo tra coetanei

Alcolici % Cannabinoidi %

Per divertirsi 32,6 13,6

Per sentirsi più grandi 10,9 12,2

Per sballarsi (andare fuori di testa) 8,8 7,0

Per rilassarsi (diminuire tensioni e/o rabbia) 4,9 15,0

Perché farne uso è normale 4,3 1,7

Per provare 4,1 2,7

Per non sentirsi esclusi dagli altri 3,7 8,0

Per sentirsi diversi dal solito 2,7 4,0

Per risolvere i problemi 2,3 2,2

Per imitare gli altri 2,2 0,1

Perché "tanto cosa vuoi che succeda..." 2,0 2,7

Altro 1,9 1,9

Per piacere 1,4

Per comunicare\comportarsi con più scioltezza 1,4 0,3

Perché non sanno "tirarsi indietro" 1,0 0,8

I miei coetanei non usano 15,8 27,8

L’eroina, le anfetamine in generale, l’ecstasy e gli acidi sono ritenute pericolose (molto e moltissimo) da quasi tutti i rispondenti (dal 94,2% al 93% somma di molto e moltissimo), l’eroina concentra la maggioranza di risposte “moltissimo” 81,5%. La Nicotina e i cannabinoidi sono ritenuti pericolosi da quasi due terzi dei rispondenti, un po’ di più i cannabinoidi rispetto alla nicotina se ci concentriamo su coloro che hanno risposto “moltissimo” (35,5% anziché 20%), cannabinoidi che sono ritenuti per nulla pericolosi dal 13,7% dei rispondenti, la percentuale più alta di risposte “per nulla” (tabella 17/a).

pag. 15

Tab. 17 - In generale quanto reputi pericolose queste sostanze (molto/moltissimo)

Moltissimo % Molto % Moltissimo + Molto %

Nicotina 20,0 40,2 60,2

Hashish\Marijuana 35,5 25,5 60,9

Acidi\LSD 71,3 21,9 93,1

Ecstasy 71,9 22,3 94,2

Eroina 81,5 12,6 94,1

Anfetamine 75,7 17,3 93,0

Funghi allucinogeni 62,6 23,4 85,9

Tab. 17/a - In generale quanto reputi pericolose queste sostanze (poco/per nulla)

Poco % Per nulla % Poco + Per nulla %

Nicotina 31,7 8,0 39,8

Hashish\Marijuana 25,3 13,7 39,1

Acidi\LSD 3,3 3,6 6,9

Ecstasy 2,3 3,5 5,8

Tab. 18 – Qual è il rischio maggiore che un giovane corre se si ubriaca?

Percentuale

Star male fisicamente 31,3

Avere un incidente stradale 22,9

Fare o dire cose di cui potersi pentire 13,8

Diventare un tossicodipendente 12,3

Subire un abuso 7,0

Avere dei problemi legali 5,7

Non è mai rischioso 2,0

Tutti i rischi elencati 1,8

Essere preso in giro 1,8

Avere dei problemi familiari 1,4

Totale 100

Come evidenziato nella tabella 18, il 31,3% dei rispondenti ritiene che da ubriachi star male fisicamente sia il rischio maggiore. Seguono avere un incidente stradale (22,9%), fare o dire cose di

pag. 16

cui potresti pentirti (13,8%). Infine diventare un tossicodipendente (12,3%).

Tab. 19 - Qual è il rischio maggiore che un giovane corre quando usa Hashish/Marijuana?

Percentuale

Diventare un tossicodipendente 38,5

Avere dei problemi legali 23,8

Star male fisicamente 16,0

Fare o dire cose di cui poi potrebbe pentirsi 6,4

Usare hashish/marijuana non è mai rischioso 3,8

Avere un incidente stradale 3,1

Altro 3,1

Sentirle dai propri genitori 2,4

Subire un abuso 2,3

Essere preso in giro 0,6

Totale 100

pag. 17

Come evidenziato nella tabella 19, il 38,5% ha risposto che diventare tossicodipendente è il rischio maggiore che corre chi usa hashish/marijuana, avere problemi legali (23,8%) e star male fisicamente (16%) sono gli altri due rischi percepiti in misura significativa. Tab. 20 - Quanto pensi di essere informata/o sulle conseguenze causate dalle droghe

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 12,8 12,8

5 26,6 39,4

4 30,8 70,2

3 16,6 86,8

2 7,2 94,0

1 6 100

Totale 100

Nella tabella 20 abbiamo riportato le risposte alla domanda “Quanto pensi di essere informata/o sulle conseguenze causate dalle droghe? (alcol, hashish/marijuana, eroina, ecstasy...)”. Su una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo), la maggior parte delle risposte si concentra sui valori quattro e cinque. Dalla tabella si vede che la maggioranza dei rispondenti si ritiene informato sulle conseguenze. Sono maggiormente i maschi rispetto alle femmine e gli studenti più grandi a ritenersi più informati sulle conseguenze legate al consumo di droghe. Dal momento che le categorie di coloro che si ritengono più informati con le categorie che le utilizzano in misura superiore, viene da chiedersi se sono realmente più informati o se la loro sia soltanto una percezione.

pag. 18

Tab. 21 - Interesse ad approfondire in classe il tema dei rischi connessi all'uso di droghe

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 29,5 29,5

5 22,2 51,7

4 15,0 66,7

3 11,7 78,4

2 8,1 86,5

1 13,5 100

Totale 100

Dalla tabella 21 si può vedere che il 29,5% ha risposto di essere pienamente interessato ad approfondire il tema dei rischi connessi all'uso delle droghe, ed in ogni caso più della metà (66,7%) lo è in misura significativa. Sono gli studenti più grandi ad essere maggiormente interessati ad approfondire i temi legati ai rischi legati al consumo di droghe.

pag. 19

5. Lo sballo

Tab. 22 - Concetto personale di sballo

Percentuale

Divertirsi pazzamente con gli amici senza usare droga o alcolici 48,2

Fare cose che solitamente non si fanno 28,6

Usare droga o alcol fino a perdere il controllo 21

Altro 2,2

Totale 100

Il 48,2% dei rispondenti (tabella 22) ha affermato che sballarsi per loro significa divertirsi pazzamente con gli amici senza usare droga o alcolici, il 28,6% che lo sballo significa fare cose che solitamente non si fanno, per il 21% lo sballo significa usare droga o alcolici fino a perdere il controllo e il restante 2,2% ha affermato che lo sballo è altro. Tab. 23 – Importanza dello sballo

Valore di scala Percentuale

1 27,0

2 17,0

3 28,5

4 14,1

5 13,4

Totale 100

Rispetto all’importanza attribuita allo sballo il 44% dei rispondenti non lo ritiene importante (somma dei valori 1 e 2), il 27,5% lo ritiene importante (somma dei valori 4 e 5) e il 28,5% si colloca in una posizione intermedia (tabella 23).

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Il 39,3% dei rispondenti (tabella 25) non ha amici che si sono ubriacati, il 35,2% di loro ha affermato che i loro amici non si sono sentiti male e il restante 25,5% ha ribadito che i loro amici non si ubriacano. Poco più di un terzo dei rispondenti quindi afferma di avere amici che si sono sentiti male usando alcolici nell’ultimo mese precedente alla compilazione del questionario.

Tab. 24 - Nell'ultimo mese i tuoi amici si sono ubriacati usando alcolici

Percentuale

No 39,3

Si 35,2

I miei amici non si ubriacano 25,5

Totale 100

Il 48% dei rispondenti (tabella 25) ha affermato che ai propri amici non è capitato di andare fuori di testa usando droghe, il 36,2% ha risposto dicendo che gli amici non usano droghe mentre il restante 15,8% ha risposto che nell’ultimo mese agli amici è capitato di andare fuori di testa usando droghe. Tab. 25 - Nell'ultimo mese i tuoi amici sono andati fuori di testa usando droghe

Percentuale

No 48,0

Si 15,8

Gli amici che frequento non usano droghe 36,2

Totale 100

Sintetizzando 35,2% dei rispondenti ha amici che si sono ubriacati nell’ultimo mese (prima della compilazione del questionario) e il 15,8% ha amici che si sono sballati con droghe (tabella 26). Tab. 26 - Amici e sballo

Amici che nell’ultimo mese si sono ubriacati 35,2

Amici che nell’ultimo mese sono andati fuori di testa

usando droghe

15,8

All’aumentare dell’età, come anticipato nel capitolo precedente, aumenta la percentuale di coloro che affermano di avere amici che si sono ubriacati (tabella 27), quasi il doppio (dal 23,8% al 43,8%) e di amici che sono andati fuori di testa usando droghe (dall’11,1% al 19,5%). Tab. 27 - Sballo/età

Totale % 13-15 % 16-20 %

Amici che nell’ultimo mese si sono ubriacati 35,2 23,8 43,8

Amici che nell’ultimo mese sono andati fuori di testa usando 15,8 11,1 19,5

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droghe

6. Benessere e life skills

Stare bene con se stessi

Abbiamo chiesto con una domanda aperta che cosa bisogna fare per star bene con se stessi.

Dall’analisi delle risposte emerge che stare bene con se stessi è un aspetto molto importante per i giovani che hanno risposto al questionario. Uno degli aspetti è l’accettazione di se stessi per quello che si è, avere un certo grado di autostima, senza tener conto di quanto dicono e fanno gli altri: “Accettare i propri difetti (…) migliorarsi (…) avere autostima (…) conoscersi e migliorare i propri difetti o gli aspetti di sé che non piacciono (…) senza imitare gli altri”. Accettarsi che deve tener conto del fatto che si può cambiare e migliorarsi: “Accettarsi per quello che si è, migliorare ogni giorno, per se stessi (…) accettarsi sia fisicamente che caratterialmente e cercare di migliorare se non si è entusiasti di come si è. Accettarsi, non dare peso ai pregiudizi ed allontanarsi da ciò che non è positivo”. Accettare se stessi distinguendo aspetti personali e caratteriali (come si è dentro) da aspetti fisici (come si è fuori): “Apprezzare il proprio corpo ed imparare ad accettarsi così come si è, e soprattutto non ascoltare le persone che ti giudicano”. Per alcuni studenti lo star bene assume significati legati ad una dimensione spirituale di pace mentale e relax: “Cacciare via le energie negative, non rimuginare su cose del passato, pensare al momento, indossare abiti con cui ci si trova a proprio agio (…) non farsi pare e seghe mentali (…) non avere problemi, rimorsi, capire chi sei e cosa vuoi.” “Trovare il proprio posto felice (…) il proprio punto di forza (…) la pace con se stessi e interiore (…) argomenti a cui interessarsi (…) divertirsi, un modo per sfogarsi (…) rilassarsi e staccare da scuola e infine stare bene con la propria anima”. Infine, se ci sono problemi, per alcuni si deve chiedere aiuto, parlando con persone con le quali si ha un rapporto. “Se ci sono problemi farsi aiutare (…) cercando di parlare dei tuoi problemi con qualcuno con cui si ha stretti rapporti”. C’è poi chi sottolinea l’importanza di fare una vita sana, non usare sostanze “Curare se stesso, sia per quanto riguarda l'alimentazione sia facendo movimento (…) curare il proprio aspetto” “Darsi delle regole senza andare oltre i limiti (…) Non farsi di sostanze … e bevande alcoliche. Mangiare sano, fare allenamento” “Fare sport, attività fisica tenendosi in allenamento e alimentandosi correttamente senza eccedere nell’uso di alcol e tabacco. Non usare droghe.”

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E chi suggerisce un approccio più rilassato, meno riflessivo ma pur sempre con prudenza “Non farsi problemi, paranoie. Non usare sostanze, godere la vita e stare attenti.” “Fare ciò che piace, fa star bene, interessa, fare ciò che si vuole fare … fare volontariato oppure aiutare a fin di bene.” “Per stare bene con te stesso devi fare quello che ti far star bene: se vuoi bere bevi, se vuoi fumare fumi se vuoi divertirti viaggiare fallo, ma sempre nei limiti, e secondo me per stare bene con te stesso devi avere una famiglia che ti ama e che ti faccia star bene.” Tab. 28 – Quanto è importante per te stare bene con se stessi?

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 72,2 72,2

5 19,8 92,0

4 4,5 96,5

3 1,7 98,3

2 0,9 99,2

1 0,9 100

Totale 100

Come evidenziato nella tabella 28, il 72,2% degli studenti coinvolti nella ricerca ha risposto che stare bene con se stessi è moltissimo importante ed in ogni caso è ritenuto importante (punteggi dal 4 al 6) dal 96,5% dei rispondenti.

Tab. 29 – Quanto è importante per te stare bene fisicamente?

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 68,5 68,5

5 22,2 90,7

4 6,2 96,9

pag. 23

3 1,4 98,3

2 1,0 99,3

1 0,7 100

Totale 100

Nella tabella 29 riportiamo le risposte alla domanda “Quanto è importante per te star bene fisicamente?”. Su una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo), il 68,5% ha risposto che star bene fisicamente è moltissimo importante ed in ogni caso sono davvero pochi coloro che non lo ritengono tale (3,1% punteggi dall’1 al 3).

Stare bene con gli altri Anche in questo caso abbiamo chiesto con una domanda aperta che cosa bisogna fare per stare bene con gli altri. La maggioranza delle risposte evidenzia due parole chiave: rispettarsi ed ascoltarsi. E’ fondamentale la comunicazione e una predisposizione amichevole nei confronti degli altri, la gentilezza e un’apertura verso l’altro. “Essere amichevoli, coerenti e comprensivi, educati, disponibili, gentili, aperti, ricchi, sinceri, divertenti, socievoli, aperti, piacevoli (…).” “Interagire e comunicare (…).” “Parlare, rispettare ed ascoltarsi.” Viene evidenziato da molti l’importanza di stare bene con se stessi per poter stare bene con gli altri, si sottolinea come sia necessario accettare noi stessi e non cercare di cambiare per farsi accettare dagli altri. “Per stare bene con gli altri bisogna essere se stessi, sempre. Non bisogna cambiare per farsi accettare e neanche fare cose mai fatte per farsi notare. Bisogna essere se stessi, e essere accettati per come siamo.”

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“Prima di tutto bisogna accettare noi stessi e poi accettare gli altri, magari accettando i loro difetti che magari dopo, con il passare del tempo, potremmo cambiare idea e non ci sembrerà più un difetto ma magari lo vedremo come un pregio. Ed essere aperti con gli altri senza avere paura di parlare o dire cose che secondo noi ci sembrano stupide ma che magari in realtà non lo sono ma lo pensiamo solo per paura di essere giudicati male.” Tab. 30 - Quanto è importante per te stare bene con gli altri?

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 61,2 61,2

5 27,2 88,4

4 7,3 95,7

3 2,6 98,3

2 0,9 99,2

1 0,8 100

Totale 100

Nella tabella 30 riportiamo le risposte alla domanda “Quanto è importante per te star bene con gli altri?”. Su una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo), il 61,2% ha risposto che star bene con gli altri è moltissimo importante e anche in questo caso sono davvero pochi coloro che non lo ritengono importante (4,3% punteggi da 1 a 3). Risulta più importante stare bene con gli altri soprattutto per gli studenti più piccoli.

Tab. 31 - Quanto è importante per il benessere generale

Risposta Media

Risolvere i problemi che si presentano durante la vita 5,42

Saper prendere decisioni in modo autonomo 5,38

Essere in grado di dire di no 5,28

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Ascoltare le proprie emozioni e stati d’animo 5,22

Prevedere le conseguenze delle proprie azioni 5,21

Saper gestire eventuali situazioni stressanti 5,14

Saper comunicare con le persone 5,00

Riconoscere le emozioni e gli stati d’animo degli altri 4,92

Saper sostenere le proprie convinzioni 4,89

Saper cooperare/collaborare 4,88

Saper negoziare le decisioni 3,89

Abbiamo chiesto di rispondere in una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo) quanto sono importanti per il benessere generale le competenze riportate in tabella 31. Dalle medie si evidenzia come tutte le competenze siano ritenute importanti anche se quella più importante è risolvere i problemi che si presentano durante la vita (media 5,42) seguita da saper prendere decisioni in modo autonomo (5,38) e essere in grado di dire di no (5,28). Per contro saper negoziare le decisioni è quella ritenuta meno importante (3,89). In generale sembra che la dimensione dell’autonomia sia ritenuta più importante per il benessere di quella della comunicazione e collaborazione con gli altri. Tab. 32 - Quanto ti senti in grado di

Risposta Molto % Abbastanza % Poco %

Prendere decisioni in modo autonomo 72,4 23,5 4,1

Riconoscere le emozioni e gli stati d’animo negli altri 69,1 26,4 4,5

Sostenere le proprie convinzioni 68,8 26,9 4,3

Prevedere le conseguenze delle proprie azioni 67,7 25,3 7,0

Ascoltare le proprie emozioni e stati d’animo 66,9 25,2 7,9

Comunicare con le persone 65,9 27,1 7,0

Risolvere i problemi che si presentano durante la

vita

65,8 29,0 5,2

Cooperare e collaborare 65,8 30,0 4,2

Dire di no 59,3 31,5 9,2

Negoziare le decisioni 48,3 40,3 11,4

Rispetto alle competenze (life skills) riportate in tabella 32 è possibile affermare che i ragazzi, in generale si sentono competenti, soprattutto per quanto riguarda prendere decisioni in modo autonomo (72,4% molto) e sostenere le proprie convinzioni (68,8% molto). Ritengono di essere empatici nel 69,1% dei casi (molto) e in grado di prevedere le conseguenze delle proprie azioni per il 67,7% (molto) e per il 25,3% abbastanza. Si ritengono meno competenti nel negoziare le decisioni (48,3% molto e 11,4% poco) e dire di no (59,3% molto). Negoziare le decisioni è anche la competenza ritenuta in media meno importante, mentre non è così per “saper dire di no” che è una delle life skill ritenuta più importante dai rispondenti. Tab. 33 - Importanza di fare attività fisica per il benessere generale

pag. 26

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 43,7 43,7

5 26,7 70,4

4 18,6 89,0

3 5,8 94,8

2 2,7 97,5

1 2,5 100

Totale 100

Abbiamo chiesto ai ragazzi quanto fare attività fisica è importante per il proprio benessere generale. E' possibile notare (tabella 33) che i ragazzi ritengono che sia importante fare attività fisica, infatti sommando le risposte comprese tra 4 e 6 si arriva all’89%.

Tab. 34 - Importanza di mangiare sano per il benessere generale

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 37,4 37,4

5 28,9 66,3

4 19,9 86,2

3 8,7 94,9

2 2,9 97,8

1 2,2 100

pag. 27

Totale 100

Abbiamo chiesto ai ragazzi quanto mangiare sano è importante per il proprio benessere generale. Nella tabella 34 si può vedere che, i ragazzi danno importanza al mangiare sano, 86,2% delle risposte si colloca nei valori più alti compresi tra 4 e 6.

Tab. 35 - Importanza di non usare droghe per il benessere generale

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 55,0 55,0

5 11,9 66,9

4 9,0 75,9

3 7,5 83,4

2 6,1 89,5

1 10,5 100

Totale 100

pag. 28

Per quanto riguarda l’utilizzo di sostanze e il benessere, la maggioranza dei rispondenti (75,9%) sceglie valori compresi da 4 a 6, ritenendo che per stare bene sia importante non utilizzare sostanze stupefacenti. Non è comunque da sottovalutare che il 24,1% dei rispondenti non lo ritiene così importante (valori da 1 a 3) e il 10,5% non lo ritiene per niente importante.

Tab. 36 - Importanza di non usare bevande alcoliche per il benessere generale

Valore di scala Percentuale valida Percentuale cumulativa

6 30,2 30,2

5 15,7 45,9

4 16,9 62,8

3 15,7 78,5

2 12,1 90,6

1 9,4 100

Totale 100

pag. 29

La stessa domanda è stata fatta ma in relazione all’utilizzo di bevande alcoliche. Nella tabella 36 è possibile notare che, in una scala da 1 (per niente) a 6 (moltissimo), le risposte sono equidistribuite eccetto che per i due estremi, che vedono il valore 6 scelto da quasi 1/3 del campione (30.2%) e il valore 1 scelto dal 9.4% dei rispondenti. Il 62,8% sceglie risposte comprese tra 4 e 6 ma va sottolineato come questa percentuale è inferiore a quella relativa all’importanza di non usare droghe, di mangiare sano e fare attività fisica. Infatti più di un terzo dei rispondenti (37,2% somma delle risposte con valori da 1 a 3) non lo ritiene importante .

Tab. 37 - Quanto è importante per il benessere generale/medie

Risposta Media

Fare attività fisica 4,96

Mangiare sano 4,83

Non usare droghe 4,71

Non usare bevande alcoliche 4,08

La tabella 37 riprende i dati riportati nelle tabelle dalla n. 33 alla 36 e ne riporta le medie. Come si può vedere fare attività fisica e mangiare sano sono ritenute molto più importanti di non usare droghe e, come già detto in precedenza, di non usare bevande alcoliche.

pag. 30

Tab. 38 - Se capitasse di avere problemi personali si rivolgerebbe a:

Percentuale

Amici 43,8

Genitori 24,7

Nessuno 10,7

Fratello/Sorella 5,8

Fidanzato/a 5,2

Altri parenti 2,7

Altro 2,1

Psicologo e/o esperto 1,9

Insegnanti 1,5

Parroco e/o allenatore e/o educatore 1,2

Persone con cui comunico soprattutto tramite social 0,4

Totale 100

In caso di problemi personali relativi ad esempio alla scuola, ai problemi con il partner, poco meno della metà degli studenti si rivolgerebbe ai propri amici (43.8%), ai genitori si rivolgerebbe il 24,7% degli studenti e ben il 10,7% non si rivolgerebbe a nessuno. Interessante anche il fatto che le persone con cui si comunica sui social non siano tenute in considerazione. Tab. 39 - Se capitasse di avere problemi personali rilevanti, si rivolgerebbe a:

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Percentuale

Genitori 47,2

Amici 24,5

Psicologo e/o esperto 7,4

Nessuno 6,2

Fratello/Sorella 4,4

Fidanzato/a 4,2

Altro 2,2

Altri parenti 1,9

Parroco e/o allenatore e/o educatore 1,0

Insegnanti 0,6

Persone con cui comunico soprattutto tramite social 0,4

Totale 100

In caso di problemi gravi il 47,2% degli studenti si rivolgerebbe ai propri genitori, il 24,5% si rivolgerebbe agli amici e il 7,4% ad uno psicologo o esperto. Rimane comunque una percentuale bassa ma da non sottovalutare di persone che non si rivolgerebbe a nessuno (6.2%). Gli insegnanti non sono tenuti in considerazione (0,6%) come figure a cui rivolgersi per la richiesta d’aiuto.

Tab. 40 Argomenti che si vuole trattare a scuola

Percentuale

Rischi connessi all’uso di bevande alcoliche e droghe 31,0

Amicizia, divertimento e tempo libero 19,8

Emozioni e sentimenti come riconoscerli e gestirli 17,3

Stare bene con se stessi e con gli altri 16,0

Comunicare bene con gli altri (es. amici, insegnanti, genitori) 11,0

Altro 3,0

Nessuno 1,9

Totale 100

Nella tabella 40 si osserva che gli argomenti che i rispondenti vorrebbero trattare in classe sono nell’ordine: rischi connessi a uso di sostanze (31%), amicizia e tempo libero (19,8%), emozioni e sentimenti (17,3%)e star bene con se stessi e con gli altri (16%). Comunicare bene con gli altri interessa a un numero non molto elevato (11%).

7. Conclusioni

pag. 32

- Amicizia, divertimento e tempo libero sono tra loro collegati e sono aspetti ritenuti molto importanti nella vita dei rispondenti. Nei confronti dell’amicizia ci sono aspettative molto elevate di sostegno, condivisione ed esclusività nel rapporto, che richiede fiducia e si distingue dai rapporti di mera conoscenza. Nel tempo libero ci si diverte e per farlo si ritiene fondamentale la dimensione del gruppo (non troppo grande) di amici e spesso è sufficiente ritrovarsi a casa degli stessi e parlare e scherzare con loro. Man mano che aumenta l’età aumenta la frequentazione di pub e discoteca, anche se la casa di amici rimane il luogo principale per divertirsi nel tempo libero. Lo smartphone è utilizzato in misura significativa (più di metà del campione lo usa per più di tre ore al giorno) per scopi ricreativi (social, musica, video) e sicuramente toglie tempo alla frequentazione diretta degli amici.

- Per quanto riguarda le sostanze stupefacenti si può affermare che i giovani sono esposti al consumo e contemporaneamente sono dei consumatori diretti. In particolare, le sostanze diffuse sono: la nicotina, gli alcolici ma anche i cannabinoidi nonostante lo siano in percentuale inferiore rispetto alle prime due. All’aumentare dell’età aumenta sia l’esposizione al rischio (numero di amici che utilizzano) sia il consumo diretto delle sostanze, raddoppiano i consumatori di alcolici e triplicano quelli di cannabinoidi. Offrendo in tal senso anche una chiara indicazione sull’età più appropriata per intervenire in termini preventivi.

- Un terzo del campione ritiene che la motivazione principale dell’uso di alcolici sia per divertirsi

e in secondo luogo per sentirsi più grandi. Queste sono motivazioni scelte anche per l’uso dei cannabinoidi anche se, in questo caso, non in percentuale così elevata. La principale motivazione (15%) in questo caso è legata alla necessità di rilassarsi e non è da sottovalutare anche l’importanza attribuita a non sentirsi esclusi dal gruppo.

- Rispetto al rischio percepito, le droghe comunemente definite pesanti (eroina, anfetamine, acidi) sono ritenute pericolose dalla quasi totalità dei rispondenti. Rispetto alle altre sostanze, all’aumentare della loro diffusione tra i rispondenti diminuisce la percezione della pericolosità: i cannabinoidi non sono ritenuti pericolosi da circa il 40% dei rispondenti. Per quanto riguarda gli alcolici i rischi percepiti sono legati soprattutto allo star male fisicamente e agli incidenti stradali, in minima parte fare cose di cui pentirsi e diventare dipendenti mentre non sono presi in considerazione in misura significativa altri rischi quali ad esempio subire un abuso. Diverso è il discorso per i rischi collegati ai cannabinoidi, il principale è quello di diventare tossicodipendenti segue il timore per i problemi legali e solo in minima parte (16%) star male fisicamente. In genere la maggioranza dei rispondenti si ritengono informati sulle conseguenze causate dalle droghe e lo sono soprattutto le categorie che usano in misura maggiore (più grandi e maschi).

- Lo sballo non è ritenuto così importante da chi risponde, anche se comunque per poco più di un quarto del campione lo è. In ogni caso è solo un quinto dei rispondenti che associa questa parola ad utilizzare droga o alcolici fino a perdere il controllo, mentre gli altri lo associano soprattutto al divertirsi con amici e fare cose che non si fanno normalmente. Nonostante ciò più di un terzo degli studenti, soprattutto i più grandi di età, ha amici che nel mese precedente alla compilazione del questionario si è ubriacata e il 16% ha amici che nello stesso periodo sono andati fuori di testa usando droghe. Al contrario un quarto afferma che i propri amici non usano alcolici e più di un terzo di non frequentare amici che usano droghe.

- Il benessere è legato all’accettare se stessi, al curarsi e anche al godersi la vita. Quasi tutti i rispondenti lo ritengono molto importante e star bene con se stessi è ritenuto più importante di star bene con gli altri e sta bene fisicamente, anche se le percentuali non si discostano in

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modo importante tra loro. Per il benessere tutte le life skills sono ritenute importanti ma sicuramente il tema dell’autonomia, sia nella soluzione dei problemi che nella presa di decisioni e collegato anche nella capacità di dire di no sono le abilità considerate in media più importanti. All’ultimo posto saper negoziare le decisioni e un po’ più in alto ma non di troppo saper collaborare. Rispetto alle stesse competenze i ragazzi si ritengono in misura significativa competenti anche se mediamente per circa un terzo del campione non è così e questo soprattutto in relazione alla capacità di negoziare le decisioni, dire di no, collaborare. Per il benessere generale si ritiene nell’ordine in media più importante fare attività fisica, mangiare sano, non usare droghe e a distanza ma comunque importante non usare bevande alcoliche.

- Per quanto riguarda la richiesta d’aiuto, le persone a cui rivolgersi nel caso di problemi, gli

amici sono la prima scelta per quasi la metà dei rispondenti nel caso di problemi personali generici, seguono i genitori scelti da circa un quarto. Significativo è il dato che il 10% non si rivolgerebbe a nessuno. Nel caso di problemi rilevanti la scelta tra genitori e amici viene invertita, e rimane comunque una percentuale (7% in questo caso) che non si rivolgerebbe a nessuno.

- Per quanto riguarda gli argomenti che i ragazzi vorrebbero approfondire a scuola i rischi connessi all’uso di alcolici e droghe sono quelli scelti da più rispondenti, seguito l’amicizia e il divertimento, le emozioni e i sentimenti (come riconoscerli e gestirli). Star bene con se stessi e gli altri e comunicare bene con gli altri sono gli ultimi in elenco, dato che possiamo collegare con quello sull’importanza delle life skills in cui quelle relative alla capacità di collaborare e negoziare sono quelle ritenute meno importanti.

8. Indicazioni di intervento

- In base ai dati emersi si ritiene opportuno realizzare interventi di prevenzione dei rischi legati all’uso di alcolici e sostanze illegali e interventi di promozione del benessere in particolare di promozione delle life skills.

- Le classi in cui si consiglia di intervenire sono le classi prime e le seconde in quanto come si è

visto che a partire dai 16 anni c’è un aumento della sperimentazione delle sostanze, oltre che all’aumento dell’esposizione al rischio.

- Dal momento che la sperimentazione e anche lo sballo collegato all’uso di sostanze è connesso

al tempo libero e agli amici frequentati si consiglia di realizzare degli interventi di promozione della riflessione sulle aspettative e i significati di un rapporto di amicizia e sul significato di divertimento.

- Si osserva la necessità di intervenire sulla promozione del dialogo e della collaborazione

competenze che possono sostenere la capacità di dire di no all’interno del gruppo di amici e che possono rendere gratificante la frequentazione anche senza il ricorso a sostanze (ricreazionali) alcolici e cannabinoidi.

- Per quanto riguarda la metodologia da adottare, tutti gli interventi sopra riportati prevedono

una modalità partecipata che ricorre al dialogo quale forma di comunicazione e in cui il conduttore è un facilitatore del processo. In tale modalità la partecipazione all’intervento da parte dei ragazzi permette loro di sperimentare quelle forme di comunicazione favorevoli al

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benessere relazionale sia in classe che nel tempo libero.