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Pagina 1 di 99 Decreto Legislativo 81/08 Testo Unico della Sicurezza DECRETO LEGISLATIVO 9 Aprile 2008, n. 81 e s.m.i. TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. (Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 - Suppl. Ordinario n.108) TITOLO VIII – AGENTI FISICI PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI ESPOSIZIONE A AGENTI FISICI CAPO III Cuneo, lì 28/11/2011 A.L.A.C. – Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A. Sede Operativa di Murazzano (Cn) Sede legale: Corso Nizza, 9 12100– CUNEO Progetto realizzato da: VALUTAZIONE DEL RISCHIO DERIVANTE DA VIBRAZIONI MECCANICHE DURANTE IL LAVORO

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Decreto Legislativo 81/08 Testo Unico della Sicurezza

DECRETO LEGISLATIVO 9 Aprile 2008, n. 81 e s.m.i.

TESTO UNICO SULLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

(Gazzetta Ufficiale n. 101 del 30 aprile 2008 - Suppl. Ordinario n.108)

TITOLO VIII – AGENTI FISICI

PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO

I RISCHI DI ESPOSIZIONE A AGENTI FISICI

CAPO III

Cuneo, lì 28/11/2011

A.L.A.C. – Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A. Sede Operativa di Murazzano (Cn)

Sede legale: Corso Nizza, 9 12100– CUNEO

Progetto realizzato da:

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DERIVANTE DA VIBRAZIONI MECCANICHE

DURANTE IL LAVORO

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INDICE 1. PREMESSA: CAMPO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI 3 2. VALUTAZIONE DEI RISCHI: LIMITI DI ESPOSIZIONE E METODICHE 5 3. VALUTAZIONE DEI RISCHI PER VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO 8 4. VALUTAZIONE DEI RISCHI PER VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO 12 5. DOCUMENTO E RELAZIONE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 16

5.1. Informazioni Generali 16 5.2. Descrizione Del Processo Produttivo 17 5.3 Valutazione del rischio 19 5.4 Identificazione delle classi di rischio e misure di prevenzione e protezione 71 5.5 Foglio Aggiornamenti 72

ALLEGATOI: D.Lgs. n. 81 del 29/06/2008 80 ALLEGATOII: RIFERIMENTI NORMATIVI E NORME TECNICHE 84 ALLEGATO III: TABELLE RELATIVE AGLI EFFETTI DELLE VIBRAZIONI 86 ALLEGATO IV: SCHEDE DI VALUTAZIONE A(8) 88 ALLEGATO V: RIEPILOGO MISURAZIONI 89 ALLEGATO VI: CERTIFICATI TARATURA STRUMENTO 99

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1. PREMESSA: CAMPO DI APPLICAZIONE E DEFINIZIONI Il D.Lgs. n. 81 del 29/06/2008, Testo Unico della Sicurezza, sulle prescrizioni minime di sicurezza e salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche, che ha recepito peraltro la Direttiva 2002/44/CE del 25 giugno 2002, prescrive l’obbligo da parte del Datore di lavoro di valutare il rischio di esposizione dei lavoratori a vibrazioni e prescrive specifiche metodiche di individuazione e valutazione dei rischi associati all'esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio (HAV) e del corpo intero (WBV) e specifiche misure di tutela, che vanno documentate nell'ambito e ad integrazione del rapporto di valutazione dei rischi prescritto dal D.Lgs. 81/08 stesso. È noto che l’esposizione umana a vibrazioni meccaniche può rappresentare un fattore di rischio rilevante per i lavoratori esposti. L’angiopatia e l’osteoartropatia da vibranti sono riconosciute come malattie professionali dalla Commissione dell’Unione Europea (90/326/EEC, Annex I, voci 505.01 e 505.02) e dalla legislazione del nostro Paese (D.P.R. 336/94: (i) voce 52 della tabella delle malattie professionali nell’industria; (ii) voce 27 della tabella delle malattie professionali nell’agricoltura, limitatamente alle lavorazioni forestali con uso di motoseghe portatili). Le sole osteoangioneurosi da vibranti costituiscono nel nostro Paese la quinta causa di malattia professionale indennizzata dall’INAIL. L'articolo 202 del D.Lgs. 81/08 (Capo III Titolo VIII) prescrive in particolare l'obbligo, da parte dei datori di lavoro, di valutare il rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori durante il lavoro ed è previsto che la valutazione dei rischi possa essere effettuata:

1. senza misurazioni, ovvero sulla base di appropriate informazioni reperibili dal costruttore e/o da banche dati accreditate (ISPESL, CNR, Regioni),

2. con misurazioni, in accordo con le metodiche di misura prescritte da specifici standard ISO-EN . A seguito di tale valutazione è necessario individuare opportune misure di prevenzione e di protezione ed interventi di miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori. A tale riguardo è importante rilevare che l'analisi delle possibilità di riduzione del rischio rappresenta parte integrante del processo di individuazione e valutazione del rischio prescritto dal D.Lgs. 81/08. Nel caso delle vibrazioni tuttavia, nella maggior parte dei casi la riduzione del rischio alla fonte è l'unica misura da adottare al fine di riportare l'esposizione a valori inferiori ai limiti prescritti dalla Direttiva. Le vibrazioni che possono arrecare danni alla salute dei lavoratori vengono distinte in: Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio le vibrazioni meccaniche che se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari" (art. 200 comma 1, punto a). Elenco esemplificativo di attività e macchinari soggetti è riportato in Tabella 1. Vibrazioni trasmesse al corpo intero "le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide " (art. 200 comma 1, punto b). Elenco esemplificativo di attività e macchinari soggetti è riportato in Tabella 2.

Da quest'ultima definizione appare che sono escluse dal campo di applicazione della normativa esposizioni a vibrazioni al corpo intero di tipologia ed entità tali da non essere in grado di indurre effetti a carico della colonna vertebrale, ma tali da causare effetti di altra natura, quali ad esempio disagio della persona esposta o mal di trasporti. Questi ultimi effetti sono presi tuttavia in esame nell'ambito dello standard ISO 2631-1: 1997 (appendici C, D) e generalmente possono inquadrarsi nell'ambito della valutazione dei requisiti ergonomici del luogo di lavoro, prescritti dal D.Lgs. 81/08.

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Tabella 1 - Esempi di sorgenti di rischio di esposizione a vibrazioni del sistema mano-braccio

Tipologia di utensile Principali lavorazioni

Scalpellatori, Scrostatori, Rivettatori Edilizia - lapidei, metalmeccanica

Martelli Perforatori Edilizia - lavorazioni lapidei

Martelli Demolitori e Picconatori Edilizia - estrazione lapidei

Trapani a percussione Metalmeccanica

Avvitatori ad impulso Metalmeccanica, Autocarrozzerie

Martelli Sabbiatori Fonderie - metalmeccanica

Cesoie e Roditrici per metalli Metalmeccanica

Levigatrici orbitali e roto-orbitali Metalmeccanica - Lapidei - Legno

Seghe circolari e seghetti alternativi Metalmeccanica - Lapidei - Legno

Smerigliatrici Angolari e Assiali Metalmeccanica - Lapidei - Legno Smerigliatrici Diritte per lavori leggeri Metalmeccanica - Lapidei - Legno

Motoseghe Lavorazioni agricolo-forestali

Decespugliatori Lavorazioni agricolo-forestali Tagliaerba Manutenzione aree verdi

Motocoltivatori Lavorazioni agricolo-forestali

Chiodatrici Palletts, legno

Compattatori vibro-cemento Produzione vibrati in cemento

Iniettori elettrici e pneumatici Produzione vibrati in cemento

Limatrici rotative ad asse flessibile Metalmeccanica, Lavorazioni artistiche

Manubri di motociclette Trasporti etc.

Cubettatrici Lavorazioni lapidei (porfido)

Ribattitrici Calzaturifici

Trapani da dentista Odontoiatria

Tabella 2 - Esempi di sorgenti di rischio di esposizione a vibrazioni del corpo intero

Macchinario Principali settori di impiego

Ruspe, pale meccaniche, escavatori Edilizia, lapidei, agricoltura

Perforatori Lapidei, cantieristica

Trattori, Mietitrebbiatrici Agricoltura

Carrelli elevatori Cantieristica, movimentazione industriale

Trattori a ralla Cantieristica, movimentazione industriale

Camion, autobus Trasporti, servizi spedizioni etc.

Motoscafi, gommoni, imbarcazioni Trasporti, marittimo

Trasporti su rotaia Trasporti, movimentazione industriale

Elicotteri Protezione civile, Pubblica sicurezza, etc.

Motociclette, ciclomotori Pubblica sicurezza, servizi postali, etc.

Autogru, gru Cantieristica, movimentazione industriale

Piattaforme vibranti Vibrati in cemento, varie industriali

Autoambulanze Sanità

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2. VALUTAZIONE DEI RISCHI: LIMITI DI ESPOSIZIONE E METODICHE

L'articolo 202 (“Valutazione dei rischi”) del D.Lgs. 81/08, che riprende L’Art. 17 del D.Lgs. stesso, prescrive l'obbligo, da parte dei datori di lavoro, di valutare il rischio da esposizione a vibrazioni meccaniche dei lavoratori durante il lavoro. La valutazione dei rischi è previsto che possa essere effettuata sia senza misurazioni, sulla base di appropriate informazioni reperibili presso banche dati accreditate (ISPESL, Regioni, CNR), incluse le informazioni fornite dal costruttore, sia con misurazioni, in accordo con le metodiche di misura trattate nel seguito. La valutazione, con o senza misure, dovrà essere programmata ed effettuata ad intervalli regolari da parte di personale competente Il rapporto di valutazione dovrà precisare in dettaglio le misure di tutela adottate in base all'articolo 203 del Decreto. E' prescritto che la valutazione prenda in esame i seguenti elementi: a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; b) i valori limite di esposizione e i valori d'azione specificati nell'articolo 201; Tabella 3 - Livelli di azione giornalieri e valori limite per l'esposizione a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio ed al corpo intero

Vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio

Livello d'azione giornaliero di esposizione

A(8) = 2,5 m/s2

Valore limite giornaliero di esposizione

A(8) = 5 m/s2

Valore limite su periodi brevi

20 m/s2

Vibrazioni trasmesse al corpo intero

Livello d'azione giornaliero di esposizione

A(8) = 0,5 m/s2

Valore limite giornaliero di esposizione

A(8) = 1,0 m/s2

Valore limite su periodi brevi

1.5 m/s2

I livelli di azione rappresentano il limite oltre cui il Datore di Lavoro deve intraprendere misure di prevenzione e Protezione e i lavori devono essere sottoposti a sorveglianza sanitaria, come verrà opportunamente specificato nel seguito. L'articolo 203 del D.Lgs. 81/08 "Misure di prevenzione e protezione" vieta al comma 1 il superamento dei valori limite di esposizione, pari rispettivamente a: per il mano braccio: A(8) = 5 m/s2 ; per il corpo intero A(8) = 1,0 m/s2). Lo stesso articolo, al comma 3, prescrive al datore di lavoro l'adozione, in caso di superamento dei valori limite, di "misure immediate per riportare l'esposizione al di sotto del valore limite di esposizione". c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento alle donne in gravidanza e ai minori; d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l'ambiente di lavoro o altre attrezzature;

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e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; f) l'esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; g) il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in locali di cui è responsabile; h) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide; i) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica. Particolare attenzione va inoltre posta in sede di valutazione del rischio sul fatto che l'analisi delle possibilità di riduzione del rischio, oltre ad essere un obbligo specifico conseguente la valutazione dei rischi, qualora si riscontri il superamento dei livelli d'azione, rappresenta altresì parte integrante del processo di individuazione e valutazione dei rischi prescritto dalla normativa. Tale linea di azione è finalizzata ad un miglioramento continuo dei livelli di salute e sicurezza dei lavoratori. In linea con i principi generali di riduzione del rischio formulati dal D.Lgs. 81/08 prescrive all'articolo 203 ("Misure di prevenzione e protezione") che “il datore di lavoro elimina i rischi alla fonte o li riduce al minimo e, in ogni caso, a livelli non superiori ai valor limite di esposizione”. Tale principio si applica sempre, indipendentemente se siano superati o meno i livelli di azione o i valori limite di esposizione individuati dalla normativa. Valutazione Senza Misurazioni: La Banca Dati Vibrazioni L'articolo 202 del D.Lgs. 81/08 prescrive e contempla la possibilità di valutare il rischio da esposizione a vibrazioni dei lavoratori durante il lavoro senza misurazioni, sulla base di appropriate informazioni reperibili dal costruttore e/o da banche dati accreditate (ISPESL, CNR, Regioni).In data 02/12/2005 l’ISPESL ha pubblicato (www.ispesl.it) una banca dati cui fare opportuno riferimento, che permette un’agevole reperibilità dei valori di esposizione a vibrazioni prodotte dai macchinari comunemente utilizzati in ambito industriale e consente ai datori di lavoro ed ai loro consulenti di individuare i macchinari che riducano al minimo il rischio vibrazioni, in fase di acquisto ed aggiornamento del parco macchine, ai fini di un miglioramento delle condizioni di lavoro. L’utilizzo della banca dati è particolarmente rilevante in fase di acquisto di nuovi macchinari, soprattutto in considerazione del fatto che, sia nel caso dell'esposizione del sistema mano-braccio che nel caso dell'esposizione a vibrazioni del corpo intero, non esistono DPI anti-vibrazioni in grado di proteggere i lavoratori adeguatamente e riportare i livelli di esposizione al di sotto dei valori limite fissati dal Decreto. In molti casi la riduzione del rischio alla fonte è l'unica misura da adottare al fine di riportare l'esposizione a valori inferiori ai limiti prescritti dal Decreto.

Misure Di Prevenzione E Di Protezione

Il D.Lgs. 81/08 prescrive che, qualora siano superati i livelli di azione (mano braccio: A(8) = 2,5 m/s2 ; corpo intero:0,5 m/s2) il datore di lavoro elabori ed applichi un piano di lavoro volto a ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni, considerando in particolare:

a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producono, tenuto conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni; c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali sedili che attenuano efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero e maniglie o guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio; d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro, dei sistemi sul luogo di lavoro e dei DPI;

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e) la progettazione e l'organizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro; f) l'adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull'uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro e dei DPI, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche; g) la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione; h) l'organizzazione di orari di lavoro appropriati, con adeguati periodi di riposo; i) la fornitura, ai lavoratori esposti, di indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità.

Tra i dispositivi accessori citati al punto c) rientrano a pieno titolo i guanti certificati "anti-vibrazioni" ai sensi della norma EN ISO 10819 (1996) ed s.m.i. Pur non presentando generalmente livelli di protezione elevati i guanti anti-vibrazioni sono comunque utili ai fini di evitare l'effetto di amplificazione della vibrazione trasmessa alla mano, generalmente riscontrabile per i normali guanti da lavoro, e di attenuare ulteriormente i livelli di vibrazione prodotti dagli utensili impiegati. Va inoltre considerato che un altro scopo importante dei guanti è quello di tenere le mani calde ed asciutte, il che può contribuire a limitare alcuni effetti nocivi indotti dalle vibrazioni.

L'articolo 204 del D.Lgs. 81/08 prevede inoltre specifici obblighi di informazione e formazione per i lavoratori esposti a rischio vibrazioni e per i loro rappresentanti, in relazione a:

misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio vibrazioni;

livelli d'azione e valori limite;

risultati delle valutazioni;

potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature utilizzate;

metodi per l'individuazione e segnalazione di sintomi e lesioni;

circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria;

procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni;

programma di sorveglianza sanitaria.

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3. VALUTAZIONE DEI RISCHI PER VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sul calcolo del valore dell'esposizione giornaliera normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, A (8), calcolato come radice quadrata della somma dei quadrati (valore totale) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (ahwx, ahwy, ahwz) conformemente alla norma UNI EN ISO 5349-1 (2004) che viene qui adottata in toto. La metodica di Valutazione è specificata nell’ ALLEGATO XXXV del D.Lgs. 81/08. Identificazione e caratterizzazione del rischio. E’ noto che lavorazioni in cui si impugnino utensili vibranti o materiali sottoposti a vibrazioni o impatti, possono indurre un insieme di disturbi neurologici e circolatori digitali e lesioni osteoarticolari a carico degli arti superiori, definito con termine unitario “Sindrome da Vibrazioni Mano-Braccio”. L'esposizione a vibrazioni al sistema mano-braccio è generalmente causata dal contatto delle mani con l'impugnatura di utensili manuali o di macchinari condotti a mano. I principali effetti delle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio sono:

La neuropatia da vibranti L’osteoartropatia da vibranti L’angiopatia da vibranti Disturbi a carico delle articolazioni, dei muscoli, dei tendini e dei tessuti molli del distretto cervico-brachiale e degli

arti superiori nei lavoratori esposti a vibrazioni mano-braccio.

Livelli di esposizione

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base della radice quadrata della somma dei quadrati (A(w)sum) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali x, y, z, in accordo con quanto prescritto dallo standard ISO 5349-1: 2004. L'espressione matematica per il calcolo di A(8) è di seguito riportata.

A(8) = A(w)sum (Te/8)1/2

Te Durata complessiva giornaliera di esposizione a vibrazioni (ore)

A(w)sum (a2 wx + a2 wy + a2 wz)1/2

awx; a wy ; a wz Valori r.m.s dell’accelerazione ponderata in frequenza (in

m/s2) lungo gli assi x, y, z (ISO 5349-1: 2001)

Calcolo di A(8) per esposizione a vibrazioni prodotte da differenti tipologie di utensili e/o condizioni operative Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più utensili vibranti nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

A(8) =[ ]1/2 (m/s2) A8i = A(w) sum i

A8i A(8) parziale relativo all’operazione i-esima.

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Tei Tempo di esposizione relativo alla operazione i-esima (ore).

A(w) sum i A(w) sum associata all’operazione i-esima.

I limiti di esposizione sono precedentemente riportati in Tabella 3. Per poter valutare correttamente il rischio da esposizione a vibrazioni è necessario:

1. identificare le fasi lavorative comportanti esposizione a vibrazioni e valutare i tempi di esposizione effettiva a vibrazioni associati a ciascuna fase; 2. individuare macchinari ed utensili utilizzati in ciascuna fase. Al fine di pianificare le successive fasi valutative è in genere utile acquisire preliminarmente le seguenti informazioni:

- tipologia di macchinari vibranti e principali utensili ad essi collegati; - applicazioni per cui ciascun utensile è utilizzato; modalità di impiego di ciascun utensile; - condizioni operative ove siano percepite le vibrazioni di maggior entità da parte degli operatori; - fattori che possono influenzare maggiormente l’esposizione a vibrazioni, quali condizioni operative, stato di manutenzione, forza di prensione, vetustà dell’utensile, etc.

Tali informazioni possono portare all’effettuazione di stime preliminari del potenziale rischio da vibrazioni associato all’impiego dei differenti macchinari utilizzati, qualora siano o non siano disponibili dati attendibili di certificazione o di letteratura (Banche dati). Il Documento di Valutazione, conseguente alla valutazione, indicherà i seguenti elementi: 1. Data/e di effettuazione della valutazione senza/con misurazioni; 2. Dati identificativi di chi ha provveduto alla valutazione, se diverso dal datore di lavoro; 3. Dati identificativi degli RLS o, in loro assenza, dei lavoratori consultati ai sensi del D.Lgs. 81/08, modalità della loro consultazione e informazione, dati identificativi del medico competente che è informato dei risultati del controllo dell’esposizione della stessa; 4. Numero degli occupati totali dell'unità produttiva riportati in una tabella che correli le mansioni col numero di occupati in quella determinata mansione; 5. Relazione tecnica; 6. Programma delle misure/azioni ritenute opportune per meglio controllare il rischio individuate a seguito della valutazione; 7. Foglio degli aggiornamenti, per raccordare la situazione descritta nella Relazione tecnica con i cambiamenti che via via intervengono sulla realtà produttiva. Nel testo della Relazione tecnica, verranno riportati i seguenti elementi: • Anagrafica dell'unità produttiva in oggetto, descrizione della tipologia produttiva e delle mansioni nonché numero degli occupati totali; • Tabella che identifichi le mansioni e relativo numero di occupati, per le quali si è convenuto di escludere il superamento del limite di 2,5 m/s2 di A(8), sulla base di una valutazione senza misurazioni dettagliate, indicando i relativi criteri di giudizio adottati; • Tipo di strumentazione (di calibrazione e di misura) eventualmente utilizzata, con data di acquisto o data dell'ultima taratura (di laboratorio);

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• Indicazione dei macchinari (produttore, modello e matricola, massa, potenza, alimentazione ecc...), delle modalità di lavoro (accessori montati, materiali lavorati, ecc...) in relazione alle misure effettuate. Nel caso di attività a carattere temporaneo (es.: cantieri edili) o non legate ad un preciso luogo di lavoro (es.: agricoltura, autotrasportatori...) andrà prevista, oltre alla descrizione delle lavorazioni e dei mezzi di produzione impiegati, l’indicazione precisa di ciò che si è provveduto a misurare; • Tabella che associ ai macchinari misurati i rispettivi A(w) sum misurati ovvero desunti da banche dati; • Tabella che descriva il procedimento adottato per assegnare il valore di A(8) al singolo operatore (o al gruppo omogeneo) tenendo conto dell'organizzazione del lavoro (posti di lavoro/mobilità/tempi di permanenza); • eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche e l'ambiente di lavoro o altre attrezzature e condizioni di lavoro particolari che possano incrementare il rischio, quali ad esempio il lavoro a basse temperature nel caso dell'esposizione a vibrazioni mano-braccio.

• Elenco nominativo di tutti i lavoratori con indicazione delle relative classi di rischio: • Suggerimenti tecnici per programmare e attuare le misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili per ridurre l’esposizione e per fissare i tempi di ripetizione della valutazione. Azioni conseguenti la valutazione Qualora risulti superato il livello di esposizione giornaliera A(8) di 2.5 m/s2 dovranno essere attuate le seguenti misure di tutela per i lavoratori esposti (si veda anche Capitolo 2): • Adozione di sistemi di lavoro ergonomici che consentano di ridurre al minimo la forza di prensione o spinta da applicare all’utensile. • Sostituzione dei macchinari che producono elevati livelli di vibrazioni con macchinari che espongano a minori livelli di vibrazioni. Essa è assolutamente prioritaria qualora risulti A(8) > 5 m/s2; • Effettuazione di manutenzione regolare e periodica degli utensili. • Limitare ove possibile l’esposizione dei lavoratori a vibrazioni. • Adozione di cicli di lavoro che consentano di alternare periodi di esposizione a vibrazioni a periodi in cui il lavoratore non sia esposto a vibrazioni. • Impiego di DPI (guanti antivibranti). Fornitura di DPI a protezione del lavoratore dal freddo e dall’umidità, che sono fattori aggravanti dell’esposizione a vibrazioni. • Informazione sul rischio da esposizione a vibrazioni e formazione specifica sulle corrette procedure di lavoro ai fini della prevenzione e riduzione del rischio da esposizione a vibrazioni mano-braccio ed in particolare(si veda anche Capitolo 2): corrette modalità di prensione e di impugnatura degli utensili, impiego dei guanti durante le operazioni che espongono a vibrazioni, adozione di procedure di lavoro idonee al riscaldamento delle mani prima e durante il turno di lavoro, incremento di rischio di danni da vibrazioni in soggetti fumatori, esercizi e massaggi alle mani da effettuare durante le pause di lavoro. • Effettuazione di controlli sanitari preventivi e periodici da parte del medico competente: sorveglianza sanitaria. Dispositivi di protezione individuale Per quanto riguarda i dispositivi di protezione individuale, esistono attualmente in commercio guanti cosiddetti "antivibranti", certificati secondo la norma europea armonizzata EN ISO 10819: 1996 ed s.m.i., che è di supporto ai requisiti essenziali di sicurezza e salute previsti dalla Direttiva UE 89/686/CEE “Apparecchiature per la protezione della persona”. Infatti, oltre ai benefici in termini di protezione delle mani dai rischi meccanici (abrasioni, tagli), dalle temperature estreme, dai rischi chimici e dall’umidità, i guanti possono ridurre la trasmissione delle vibrazioni alle mani e quindi assumere il ruolo di dispositivi di protezione individuale (DPI) in

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relazione al rischio vibrazioni.

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4. VALUTAZIONE DEI RISCHI PER VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni si basa sul calcolo dell'esposizione giornaliera A (8) espressa come l'accelerazione continua equivalente su 8 ore, calcolata come il più alto dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (1,4·awx, 1,4·awy, 1·awz, per un lavoratore seduto o in piedi), conformemente alla norma ISO 2631-1 (1997) che viene qui adottata in toto. La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull'osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell'ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni. Le linee guida per la valutazione delle vibrazioni dell’ISPESL e delle regioni hanno valore di norma i buona tecnica. Per quanto riguarda la navigazione marittima, si prendono in considerazione, ai fini della valutazione degli effetti cronici sulla salute, solo le vibrazioni di frequenza superiore a 1 Hz. La metodica di Valutazione è specificata nell’ ALLEGATO XXXV del D.Lgs. 81/08. Identificazione e caratterizzazione del rischio È noto che attività lavorative svolte a bordo di mezzi di trasporto o di movimentazione, quali ruspe, pale meccaniche, trattori, macchine agricole, autobus, carrelli elevatori, camion, imbarcazioni, ecc., espongono il corpo a vibrazioni o impatti, che possono risultare nocivi per i soggetti esposti. L’esposizione occupazionale ad elevati livelli di vibrazioni trasmesse a tutto il corpo da macchine e/o veicoli industriali, agricoli, di trasporto pubblico o militari è associata ad un aumentato rischio di insorgenza di disturbi e lesioni a carico del rachide lombare. In alcuni studi è stato anche segnalato che l’esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero può causare alterazioni del distretto cervico-brachiale, dell’apparato gastroenterico, del sistema venoso periferico, dell’apparato riproduttivo femminile, ed infine del sistema cocleo-vestibolare. E’ stato stimato che una frazione tra il 4 e 7% della forza lavoro in USA, Canada e alcuni Paesi Europei è potenzialmente esposta a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo di elevata intensità. Livelli di esposizione

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al corpo intero si basa principalmente sulla determinazione del valore di esposizione giornaliera normalizzato ad 8 ore di lavoro, A(8) (m/s2), calcolato sulla base del maggiore dei valori numerici dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (1.4 a wx, 1.4 awy, awz) secondo la formula di seguito riportata:

A(8) = A(w)max (Te/8)1/2

Te Durata complessiva giornaliera di esposizione a vibrazioni (ore).

A(w) max massimo tra 1.4 a wx; 1.4 awy; awz (per una persona seduta).

awx; a wy ; a wz Valori r.m.s dell’accelerazione ponderata in frequenza (in m/s2)

lungo gli assi x, y, z (ISO 2631-1: 1997)

Calcolo di A(8) per esposizione a vibrazioni prodotte da differenti tipologie di macchine e/o condizioni operative Nel caso in cui il lavoratore sia esposto a differenti valori di vibrazioni, come nel caso di impiego di più macchinari nell’arco della giornata lavorativa, o nel caso dell’impiego di uno stesso macchinario in differenti condizioni operative, l’esposizione quotidiana a vibrazioni A(8), in m/s2, sarà ottenuta mediante l’espressione:

A(8) = [ ]1/2 (m/s2)

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A8i= A(w) max i

A8i A(8) parziale relativo all’operazione i-esima.

Tei Tempo di esposizione relativo alla operazione i-esima (ore).

A(w) max i A(w) max associata all’operazione i-esima.

I valori limite di esposizione, precedentemente riportati in tabella 3, rappresentano il livello di esposizione il cui superamento è vietato e deve essere prevenuto, in quanto esso comporta un rischio inaccettabile per un soggetto che vi sia esposto in assenza di dispositivi di protezione. Il superamento dei livelli d’azione implica inoltre l’adozione di specifiche misure di prevenzione e di protezione da parte del datore di lavoro.

Per valutare in dettaglio i rischi legati all’esposizione a vibrazioni a tutto il corpo è in generale necessario valutare l’esposizione di tutti quei lavoratori che prestino la loro abituale attività alla guida o comunque a bordo dei seguenti automezzi: - trattori e altre macchine agricole e forestali - camion industriali: carrelli elevatori, autogru, ruspe, benne etc. - veicoli e macchinari da escavazione nei comparti estrattivi e delle costruzioni - treni, autobus, e sistemi di trasporto su strada o rotaia. Per poter valutare correttamente il rischio da esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero si procederà : 1. identificare le fasi lavorative comportanti l'esposizione a vibrazioni e valutare i tempi di esposizione effettiva a vibrazioni associati a ciascuna fase; 2. individuare macchinari ed utensili utilizzati in ciascuna fase. Al fine di pianificare le successive fasi valutative si acquisiranno preliminarmente le seguenti informazioni:

- tipologia di macchinari che espongono a vibrazioni e principali utensili/accessori ad essi collegati; applicazioni per cui ciascun macchinario è utilizzato e relative modalità di impiego; - condizioni operative ove siano percepite le vibrazioni di maggior entità da parte degli operatori; - fattori che possono influenzare maggiormente l’esposizione a vibrazioni ed incrementarne i potenziali effetti dannosi, quali velocità di avanzamento, tipologia di terreno, stato di manutenzione, tipologia di sedile, vetustà del macchinario, posture assunte dal guidatore durante la guida, ulteriori fattori di rischio per la colonna vertebrale cui è esposto il lavoratore (es. movimentazione manuale di carichi).

Il Documento di Valutazione, conseguente alla valutazione, conterrà i seguenti elementi: 1. Data/e di effettuazione della valutazione senza/con misurazioni; 2. Dati identificativi di chi ha provveduto alla valutazione, se diverso dal datore di lavoro; 3. Dati identificativi degli RLS o, in loro assenza, dei lavoratori consultati ai sensi del D.Lgs. 81/08, modalità della loro consultazione e informazione, dati identificativi del medico competente che è informato dei risultati del controllo dell’esposizione della stessa; 4. Numero degli occupati totali dell'unità produttiva riportati in una tabella che correli le mansioni col numero di occupati in quella determinata mansione; 5. Relazione tecnica;

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6. Programma delle misure/azioni ritenute opportune per meglio controllare il rischio individuate a seguito della valutazione; 7. Foglio degli aggiornamenti, per raccordare la situazione descritta nella Relazione tecnica con i cambiamenti che via via intervengono sulla realtà produttiva. Nel testo della Relazione tecnica, verranno riportati i seguenti elementi: • Anagrafica dell'unità produttiva in oggetto, descrizione della tipologia produttiva e delle mansioni nonché numero degli occupati totali; • Tabella che identifichi le mansioni e relativo numero di occupati, per le quali si è convenuto di escludere il superamento del limite di esposizione, sulla base di una valutazione senza misurazioni dettagliate, indicando i relativi criteri di giudizio adottati; • Tipo di strumentazione (di calibrazione e di misura) eventualmente utilizzata, con data di acquisto o data dell'ultima taratura (di laboratorio); • Descrizione delle postazioni di lavoro, sorgenti di vibrazioni (macchina, modello, matricola, trazione a cingoli o a ruote...), condizioni operative (accessori montati, tipo di terreno in lavorazione, velocità di avanzamento ecc...) e punti di misura. Nel caso di attività a carattere temporaneo (es.: cantieri edili) o non legate ad un preciso luogo di lavoro (es.: agricoltura, autotrasportatori...) andrà prevista, oltre alla descrizione delle lavorazioni e dei mezzi di produzione impiegati, l’indicazione precisa di ciò che si è provveduto a misurare; • Tabella che associ ai macchinari misurati i rispettivi A(w) max misurati ovvero desunti da banche dati; • Tabella che descriva il procedimento adottato per assegnare il valore di A(8) al singolo operatore (o al gruppo omogeneo) tenendo conto dell'organizzazione del lavoro (posti di lavoro/mobilità/tempi di permanenza); • eventuali effetti indiretti sulla sicurezza dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche e l'ambiente di lavoro o altre attrezzature e condizioni di lavoro particolari che possano incrementare il rischio, quali ad esempio il lavoro a basse temperature nel caso dell'esposizione a vibrazioni mano-braccio.

• Elenco nominativo di tutti i lavoratori con indicazione delle relative classi di rischio: • Suggerimenti tecnici per programmare e attuare le misure tecniche, organizzative e procedurali concretamente attuabili per ridurre l’esposizione e per fissare i tempi di ripetizione della valutazione. Azioni conseguenti la valutazione Il superamento del livello d'azione comporta la predisposizione delle seguenti misure di tutela (si veda anche Capitolo 2): - Programma di organizzazione tecnica e/o di lavoro con le misure destinate a ridurre l’esposizione. Tra tali misure prioritaria importanza rivestono: • pianificare una regolare manutenzione dei macchinari, con particolare riguardo alle sospensioni, ai sedili ed al posto di guida degli automezzi; • identificare le condizioni operative o i veicoli che espongono ai più alti livelli di vibrazioni ed organizzare laddove possibile turni di lavoro tra operatori e conducenti idonei a ridurre le esposizioni individuali; • pianificare laddove possibile i percorsi di lavoro scegliendo quelli meno accidentati; oppure, dove possibile, effettuare lavori di livellamento stradale; - Pianificazione di una politica aziendale di aggiornamento del parco macchine, che privilegi l'acquisto di macchinari a basso livello di vibrazioni e rispondenti a criteri generali di ergonomia del posto di guida; - Sorveglianza sanitaria con esami di routine;

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-Pianificazione degli orari e turni di lavoro in modo da ridurre al minimo l’esposizione alle vibrazioni e prevedere opportuni periodi di riposo; - Informazione dei lavoratori potenzialmente esposti a tali livelli e formazione ai fini dell’applicazione di idonee misure di tutela. In particolare, la formazione dovrà essere orientata verso i seguenti contenuti (si veda anche Capitolo 2): Liveli di esposizione rilevati, livelli d’azione e valori limite. Risultati della valutazione dei rischi, eventuale sorveglianza sanitaria. Metodi corretti di guida al fine di ridurre le vibrazioni: ad es. necessità di evitare alte velocità in particolare su strade accidentate, Posture di guida e corretta regolazione del sedile, Ulteriori fattori di rischio per disturbi a carico della colonna, Come prevenire il mal di schiena.

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5. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

5.1. Informazioni Generali

Con la redazione della seguente valutazione si sono esaminati i rischi di esposizione a vibrazioni dei lavoratori operanti presso: Ditta: Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi S.p.A.

Sede: Corso Nizza, 9 12100 CUNEO previa consultazione e in collaborazione con: Datore di Lavoro:

Sig. BARBERO Alessandro

Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Geom. AMBROGIO Piercarlo

Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Sig. ASCHERI Pierangelo

Medico Competente Dott. MACCAGNI Riccardo

Cuneo, li 28/05/2012

Firme per presa visione:

Datore di Lavoro BARBERO ALESSANDRO

..................................................

R.S.P.P. AMBROGIO PIERCARLO

.......................................................

R.L.S.

ASCHERI PIERANGELO

.........................................................

Medico Competente Dott. MACCAGNI RICCARDO

.......................................................

Il Tecnico

Germanetto Ivo

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5.2. Descrizione Del Processo Produttivo L’acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA svolge attività di gestione di rete acquedottostica volta a fornire numerosi comuni della Provincia di Cuneo oltre alcune località situate nelle Province di Asti e Savona. La sede amministrativa è situata in un appartamento al terzo piano di un immobile sito in Cuneo, corso Nizza 9. Numero addetti attività N. 4 Impiegati N. 2 Impiegati tecnici N. 6 Operai Reparti e Mansioni I settori in cui operano le maestranze dell’Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi possono essere suddivisi come di seguito riportato: Settore Amministrativo

- Direzione;

- Ufficio Segreteria;

- Ufficio Ragioneria.

Il Settore Amministrativo, composto dal Direttore della società, da 2 impiegate e da un impiegato con Co. co. pro., svolge prettamente attività d’ufficio legate alla gestione ed alla elaborazione di documenti utili alla società ed opera presso la sede della società stessa al terzo piano dell’edificio sito in Cuneo, Corso Nizza 9; il personale opera in locali distinti. Elenco apparecchiature e strumenti utilizzati Le apparecchiature in dotazione ai dipendenti, sono essenzialmente riconducibili a:

- Videoterminali; - Stampanti; - Taglierine, rifilatrici; - Fotocopiatrici; - Attrezzatura varia minuta per l’esercizio delle funzioni di cui sopra.

Settore Tecnico

- Ufficio Tecnico;

- Settore tecnico - operativo. L’ufficio tecnico è composto da 2 impiegati operanti in parte presso la sede della Società, svolgendo lavoro d’ufficio, progettazione, richiesta preventivi, acquisti e in parte sul territorio attraversato dalla rete dell’Acquedotto Langhe e Alpi Cuneesi SpA per la gestione delle attività del settore tecnico operativo. Le apparecchiature in dotazione ai dipendenti, sono essenzialmente riconducibili a:

- Videoterminali; - Stampanti; - Taglierine, rifilatrici manuali o elettriche; - Fotocopiatrici. - Rilegatrici; - Metri, rotelle ed altre attrezzature di misurazione diretta; - Automezzo aziendale;

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- Attrezzatura varia minuta per l’esercizio delle funzioni di cui sopra.

Il settore tecnico operativo, con sede operativa a Murazzano (CN) è composto da:

- n. 1 capo squadra distribuzione/lavori rete, lavoratore che effettua operazioni e lavori specialistici sulla rete, con la responsabilità del coordinamento operativo delle squadre con funzione di preposto;

- n. 5 operai distribuzione/lavori rete, che operano singolarmente o nella squadra addetta ai lavori sulla rete, eseguendo operazioni connesse a posa di condotte, riparazioni, allacciamenti e relative opere di carpenteria, meccaniche e/o murarie, comprese opere di saldatura elettrica, con funzione di preposti;

Il settore tecnico operativo effettua inoltre lavori di controllo, verifica, taratura delle apparecchiature presenti sulla rete distributiva (meccaniche, elettromeccaniche ed elettroniche), oltre che manutenzione e gestione ordinaria delle strutture esistenti.

Il personale è dotato di automezzo aziendale per effettuare gli opportuni spostamenti ai fini dell’espletamento delle mansioni. Il personale non dispone di un luogo fisso in cui operare ma svolge lavoro di tipo “itinerante” in quanto va a coprire tutta la rete acquedottistica gestita. Il lavoro svolto del personale Alac SpA è stato schematizzato,nel processo di valutazione dei rischi, nelle seguenti fasi: 01 - Realizzazione di attività presso sedi stradali 02 - Realizzazione di attività in ambienti confinati 03 - Spurgo - sfiato tubazioni - manovra valvole 04 - Inserimento - montaggio di valvole o strumenti idraulici 05 - Operazioni di lettura contatori 06 - Verniciatura a pennello manufatti in metallo 07 - Lavaggio serbatoi 08 - Realizzazione manufatti in calcestruzzo - messa in quota pozzetti 09 - Realizzazione - ripristino parti in muratura 10 - Intonacatura di superfici orizzontali e verticali 11 - Ripristini strutture in cemento armato 12 - Lavori forestali e di giardinaggio 13 - Lavori elettrici 14 - Realizzazione di carpenteria metallica 15 - Aggottamento acque 16 - Posa - riparazione di tratti di tubazione 17 - Demolizioni 18 - Carico - scarico ipoclorito di sodio 19 - Lavoro d'Ufficio Per le seguenti mansioni non si ritiene di dover procedere ulteriormente con la valutazione di esposizione al rischio vibrazioni, poiché i lavoratori non vengono sottoposti ad alcuna tipologia di vibrazione (se non occasionale) durante l’espletamento della propria attività lavorativa:

MANSIONE MOTIVAZIONE

Settore Amministrativo Lavoro di ufficio. Nessuna esposizione a vibrazioni.

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5.3 Valutazione del rischio La valutazione del rischio è stata condotta mediante la misurazione diretta dell’accelerazione a cui sono

sottoposti i lavoratori, effettuata utilizzando lo strumento: Le misurazioni sono state effettuate dal Tecnico Germanetto Ivo in data 28/02/2012 presso la sede operativa della ditta A.L.A.C. S.p.A. Le misure sono state effettuate con tecnica di campionamento in intervalli scelti opportunamente, in modo da essere significativi dell’attività lavorativa considerata in ipotesi cautelative. Per ciascun mezzo si sono effettuate misure a campione durante lavorazioni significative, come precedentemente specificato in dettaglio. Per alcune attrezzature si è provveduto ad effettuare misurazioni con sensore applicato sulla mano sinistra e sulla mano destra: ai fini del calcolo dell’esposizione giornaliera si è provveduto ad utilizzare il valore più alto misurato.

Si individuano nel seguito le mansioni che sottopongono i lavoratori a vibrazioni al sistema mano-braccio e i macchinari, utensili che sono fonte delle vibrazioni stesse, comprensive delle condizioni operative dei macchinari/utensili che espongono i lavoratori a vibrazioni al sistema mano-braccio. Si assegna nel seguito il valore di A(8) al singolo operatore (o al gruppo omogeneo) tenendo conto dell'organizzazione del lavoro (posti di lavoro/mobilità/tempi di permanenza). I calcoli dettagliati sono riportati nelle schede di valutazione in Allegato IV. Tali valori devono essere confrontati con i valori di azione (2.5 m/s2) e i valori limite (5 m/s2).

DATI

Strumento SVAN 948 Type 1; I

Identificativo Serial No: 8894

Calibrazione Si veda allegato

Conformità

ISO 8041:2005 IEC 61672:2002 IEC 61260:1995 DIN EN 60651:1994 DIN EN 60804:1994 IEC 1260:1994

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Valutazione dei Rischi al sistema mano-braccio Processo 4: Inserimento – Montaggio di valvole o strumenti idraulici – Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 2,025 40

0,76

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch Gws 6/115

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 2,521 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 2,025 55

0,71

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 2,521 50

0,84

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 400

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Processo 4: Inserimento – Montaggio di valvole o strumenti idraulici – Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 3,995 40

1,28

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 2,521 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 3,995 85

1,74

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansion --- --- 365

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Processo 4: Inserimento – Montaggio di valvole o strumenti idraulici – Scenario tipo 3 Ambienti confinati – luoghi conduttori ristretti – ambienti umidi

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 1,547 70

0,85

Talvolta al freddo

M

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 3,243 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 365

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 1,547 75

0,63

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 375

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Smontaggio apparecchiature

esistenti, taglio bulloni 3,243 180

2,05

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 270

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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Processo 6: Verniciatura impianti – Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Interventi di pulizia superfici da verniciare manualmente o con

elettroutensili

2,521 40

1,30

Talvolta al freddo

M

Trapano Bosch 11-820

Interventi di pulizia superfici da verniciare manualmente o con

elettroutensili

2,914 60 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- 350

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Trapano Bosch 11-820

Interventi di pulizia superfici da verniciare manualmente o con

elettroutensili

2,914 300

2,38

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 150

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Pagina 30 di 99

Processo 6: Verniciatura impianti – Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Interventi di pulizia superfici da verniciare manualmente o con

elettroutensili

3,243 180

2,05

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 270

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 31 di 99

Processo 8: Manufatti in calcestruzzo – messa in quota pozzetti Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

9,694 15

1,77

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 435

Page 32: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 32 di 99

Processo 8: Manufatti in calcestruzzo – messa in quota pozzetti Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch GBH 11 DE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

18,239 5

1,92

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 445

Page 33: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 33 di 99

Processo 9: Realizzazione – ripristino di parti in muratura Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

9,694 15

1,77

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 435

Page 34: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 34 di 99

Processo 9: Realizzazione – ripristino di parti in muratura Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch GBH 11 DE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

18,239 5

1,92

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 445

Page 35: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 35 di 99

Processo 10: Intonacatura superfici verticali-orizzontali Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

9,694 15

1,77

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 435

Page 36: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 36 di 99

Processo 10: Intonacatura superfici verticali-orizzontali Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch GBH 11 DE

Demolizione porzioni di opere in

conglomerato cementizio, muratura,

scavi a mano di piccola entità

18,239 5

1,92

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 445

Page 37: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 37 di 99

Processo 11: Realizzazione interventi di ripristino strutture in cemento armato

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Ripristino strutture in cemento armato

9,694 5

2,30

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6-115

Ripristino strutture in cemento armato

2,521 5 Talvolta al

freddo M

Idropulitrice Comet KSM Ripristino strutture in

cemento armato 1,661 30

Talvolta al freddo

M

Trapano Bosch GBH 2-22 RE Ripristino strutture in

cemento armato 13,397 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 400

Page 38: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 38 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Ripristino strutture in cemento armato

9,694 15

1,81

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6-115

Ripristino strutture in cemento armato

2,521 10 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- --- 425

Page 39: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 39 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Idropulitrice Comet KSM Ripristino strutture in

cemento armato 1,661 60

2,09

Talvolta al freddo

M

Trapano Bosch GBH 2-22 RE Ripristino strutture in

cemento armato 13,397 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 380

Page 40: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 40 di 99

Processo 12: Lavori forestali e di giardinaggio – Sfalcio con decespugliatore e tagli rami con motosega Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 3605

Lavori forestali e di giardinaggio

4,046 80

1,90

Talvolta al freddo

M

Motosega Echo CS 4200 Lavori forestali e di

giardinaggio 5,591 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 360

Page 41: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 41 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 3605

Lavori forestali e di giardinaggio

4,046 150

2,34

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 300

Page 42: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 42 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Motosega Echo CS 4200 Lavori forestali e di

giardinaggio 5,591 14

0,99

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 436

Page 43: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 43 di 99

Processo 12: Lavori forestali e di giardinaggio – Sfalcio con decespugliatore e tagli rami con motosega Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 5000

Lavori forestali e di giardinaggio

6,479 30

1,87

Talvolta al freddo

M

Motosega Echo CS 4200 Lavori forestali e di

giardinaggio 5,591 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 410

Page 44: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 44 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 5000

Lavori forestali e di giardinaggio

6,479 60

2,37

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 390

Page 45: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 45 di 99

Processo 12: Lavori forestali e di giardinaggio – Sfalcio con decespugliatore e tagli rami con motosega Scenario tipo 3

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 350 ES

Lavori forestali e di giardinaggio

4,903 40

1,68

Talvolta al freddo

M

Motosega Echo CS 4200 Lavori forestali e di

giardinaggio 5,591 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 400

Page 46: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 46 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Echo SRM 350 ES

Lavori forestali e di giardinaggio

4,903 100

2,31

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 350

Page 47: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 47 di 99

Processo 12: Lavori forestali e di giardinaggio – Sfalcio con decespugliatore e tagli rami con motosega Scenario tipo 4

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Marunaka v26w Kawasaki

Lavori forestali e di giardinaggio

5,656 40

1,88

Talvolta al freddo

M

Motosega Echo CS 4200 Lavori forestali e di

giardinaggio 5,591 10

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 400

Page 48: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 48 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Decespugliatore Marunaka v26w Kawasaki

Lavori forestali e di giardinaggio

5,656 80

2,38

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 370

Page 49: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 49 di 99

Processo 12: Lavori forestali e di giardinaggio – Sfalcio con decespugliatore e tagli rami con motosega Scenario tipo 5

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Rasaerba partner P46-450C Briggs & Stratton

Lavori forestali e di giardinaggio

5,0 100

2,36

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 350

Page 50: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 50 di 99

Processo 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 2,025 40

0,76

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 2,521 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

Page 51: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 51 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 2,025 55

0,71

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

Page 52: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 52 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 2,521 50

0,84

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 450

Page 53: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 53 di 99

Processo 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 3,995 40

1,28

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 2,521 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

Page 54: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 54 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 3,995 85

1,74

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 365

Page 55: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 55 di 99

Processo 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica Scenario tipo 3

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 1,547 70

0,85

Talvolta al freddo

M

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 3,243 15

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 365

Page 56: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 56 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 1,547 75

0,63

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 375

Page 57: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 57 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Realizzazione manufatti di

carpenteria metallica 3,243 180

2,05

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 270

Page 58: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 58 di 99

Processo 16: Posa – Riparazione tratti di tubazione Scenario tipo 1

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Posa e riparazione tratti di tubazione

2,025 40

0,76

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Posa e riparazione tratti di tubazione

2,521 15 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 59 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 20-230

Posa e riparazione tratti di tubazione

2,025 55

0,71

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 60 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Posa e riparazione tratti di tubazione

2,521 50

0,84

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 400

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 61 di 99

Processo 16: Posa – Riparazione tratti di tubazione Scenario tipo 2

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Posa e riparazione tratti di tubazione

3,995 40

1,28

Talvolta al freddo

M

Mola angolare Bosch GWS 6/115

Posa e riparazione tratti di tubazione

2,521 15 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- --- 395

Page 62: PROTEZIONE DEI LAVORATORI CONTRO I RISCHI DI … · titolo viii – agenti fisici protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione a agenti fisici capo iii ... (ispesl, cnr,

A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 62 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Bosch GWS 21-230

Posa e riparazione tratti di tubazione

3,995 85

1,74

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 365

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 63 di 99

Processo 16: Posa – Riparazione tratti di tubazione Scenario tipo 3

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V Posa e riparazione tratti di tubazione

1,547 70

0,85

Talvolta al freddo

M

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Posa e riparazione tratti di tubazione

3,243 15 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- --- 365

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 64 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare Rupes 24 V Posa e riparazione tratti di tubazione

1,547 75

0,63

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 375

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 65 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Mola angolare a batteria Bosch GWS 14,4

Posa e riparazione tratti di tubazione

3,243 180

2,05

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 270

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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Processo 17: Demolizione porzioni di opere in conglomerato cementizio – muratura

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello demolitore Bosch 5-40 DCE

Demolizione porzioni opere muratura

9,694 10

2,34

Talvolta al freddo

M

Martello demolitore Bosch GBH 11 DE

Demolizione porzioni opere muratura

17,458 5 Talvolta al

freddo M

Pause/Altre mansioni --- --- 435

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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Processo 18: Lavori di manutenzione che prevedono l’utilizzo di fonti di vibrazioni – Attrezzature da considerarsi utilizzate singolarmente nel corso della giornata lavorativa

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Martello perforatore a batteria Bosch GBH 36V-LI

Forature battenti nel calcestruzzo

6,683 8

0,89

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 442

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 68 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO

ESPOS. (minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Avvitatore Bosch GSB 12 VE-2 Lavori di

manutenzione 0,849 420

0,82

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 30

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 69 di 99

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)sum (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M)

BANCA DATI(B) DATO DEL

COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Idropulitrice Comet KSM Lavori di

manutenzione 1,661 420

1,60

Talvolta al freddo

M

Pause/Altre mansioni --- --- 30

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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Valutazione dei Rischi al sistema corpo intero

MANSIONI MACCHINARI UTILIZZATI

CONDIZIONI OPERATIVE

A(w)max (m/s2)

TEMPO ESPOS.

(minuti)

A(8) (m/s2)

Effetti Indiretti Condizioni Particolari

MISURATO(M) BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE C)

Capo Squadra Fontaniere

Fiat Panda EF 775 BR Trasferimenti su strada 0,84 60

0,30

--- M

Pause/Altre mansion --- --- 390

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Pagina 71 di 99

5.4 Identificazione delle classi di rischio e misure di prevenzione e protezione Il D.Lgs. 81/08 prescrive che, qualora siano superati i livelli di azione (mano braccio: A(8) = 2,5 m/s2 ; corpo intero:0,5 m/s2) il datore di lavoro elabori ed applichi un piano di lavoro volto a ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni, considerando in particolare:

a) altri metodi di lavoro che richiedano una minore esposizione a vibrazioni meccaniche;

b) scelta di attrezzature adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producano, tenuto conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni;

c) fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate da vibrazioni, per esempio sedili che attenuino efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero o maniglie che riducano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio;

d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro e dei sistemi sul luogo di lavoro; e) la progettazione e l'assetto dei luoghi e dei posti di lavoro;

f) adeguata informazione e formazione per insegnare ai lavoratori ad utilizzare correttamente e in modo sicuro le attrezzature di lavoro, riducendo al minimo l'esposizione a vibrazioni meccaniche;

g) la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione;

h) orari di lavoro adeguati con appropriati periodi di riposo;

i) la fornitura ai lavoratori esposti di indumenti di protezione dal freddo e dall'umidità.

Si prevede inoltre specifici obblighi di informazione e formazione per i lavoratori esposti a rischio vibrazioni e per i loro rappresentanti, in relazione a:

misure adottate volte a eliminare o ridurre al minimo il rischio vibrazioni;

livelli d'azione e valori limite;

risultati delle valutazioni;

potenziali lesioni derivanti dalle attrezzature utilizzate;

metodi per l'individuazione e segnalazione di sintomi e lesioni;

circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto alla sorveglianza sanitaria;

procedure di lavoro sicure per ridurre al minimo l'esposizione a vibrazioni;

programma di sorveglianza sanitaria .

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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PROCESSO

LIVELLO DI ESPOSIZIONE

MANO BRACCIO

(m/s2)

LIVELLO DI ESPOSIZIONE

CORPO INTERO (m/s2)

PROGRAMMA DELLE

MISURE DI PREVENZIONE E

PROTEZIONE

INFORMAZIONE E FORMAZIONE

N. 4: Inserimento montaggio valvole o strumenti idraulici

(Scenario 1)

0,76-0,71-0,84

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 4: Inserimento montaggio valvole o strumenti idraulici

(Scenario 2)

1,28-1,74

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 4: Inserimento montaggio valvole o strumenti idraulici

(Scenario 3)

0,85-0,63-2,05

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 6: Verniciatura

impianti (Scenario 1)

1,30-2,38

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 6: Verniciatura

impianti (Scenario 2)

2,05

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 73 di 99

N. 8: Manufatti in calcestruzzo

Messa in quota pozzetti

(Scenario 1)

1,77

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 8: Manufatti in calcestruzzo

Messa in quota pozzetti

(Scenario 2)

1,92

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 9: Realizzazione Ripristino di

parti in muratura (Scenario 1)

1,77

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 9: Realizzazione Ripristino di

parti in muratura (Scenario 2)

1,92

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 10: Intonacatura

superfici verticali e orizzontali (Scenario 1)

1,77

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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N. 10: Intonacatura

superfici verticali e orizzontali (Scenario 2)

1,92

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 11: Realizzazione interventi di

ripristino strutture in

cemento armato

2,30-1,81-2,09

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 12: Lavori forestali e di giardinaggio

Sfalcio con decespugliatore e taglio rami con

motosega (Scenario 1)

1,90-2,34-0,99

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 12: Lavori forestali e di giardinaggio

Sfalcio con decespugliatore e taglio rami con

motosega (Scenario 2)

1,87-2,37

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 12: Lavori forestali e di giardinaggio

Sfalcio con decespugliatore e taglio rami con

motosega (Scenario 3)

1,68-2,31

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

Pagina 75 di 99

N. 12: Lavori forestali e di giardinaggio

Sfalcio con decespugliatore e taglio rami con

motosega (Scenario 4)

1,88-2,38

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 12: Lavori forestali e di giardinaggio

Sfalcio con decespugliatore e taglio rami con

motosega (Scenario 5)

2,36

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica

(Scenario 1)

0,76-0,71-0,84

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica

(Scenario 2)

1,28-1,74

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 14: Realizzazione manufatti di carpenteria metallica

(Scenario 3)

0,85-0,63-2,05

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

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N. 16: Posa, riparazione

tratti di tubazione

(Scenario 1)

0,76-0,71-0,84

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 16: Posa, riparazione

tratti di tubazione

(Scenario 2)

1,28-1,74

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 16: Posa, riparazione

tratti di tubazione

(Scenario 3)

0,85-,063-2,05

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 17: Demolizione

porzioni di opere in conglomerato

cementizio, muratura

2,34

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

N. 18: Lavori di

manutenzione con utilizzo fonti

di vibrazioni

0,89-0,82-1,60

Al di sotto del valore di azione < 2.5 m/s2 e al

di sotto del valore limite

< 5 m/s2 per quanto concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

mano-braccio.

0,30

Al di sotto del valore di azione < 0.5 m/s2 e al di

sotto del valore limite < 1 m/s2 per quanto

concerne l’esposizione a vibrazioni al sistema

corpo intero.

Manutenzione ordinaria e straordinaria delle attrezzature di lavoro. Scelta di attrezzature di lavoro adeguate.

Informazione e formazione all’assunzione sui rischi e la prevenzione relativamente all’esposizione a vibrazioni.

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5.5 Foglio Aggiornamenti Rischi al corpo intero

NUOVA MACCHINA A(w)max

(m/s2)

MISURATO(M)

BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE

(C)

EFFETTI SU A(8)

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Rischi al sistema mano-braccio

NUOVA MACCHINA A(w)sum

(m/s2)

MISURATO(M)

BANCA DATI(B)

DATO DEL COSTRUTTORE

(C)

EFFETTI SU A(8)

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5.6 Elenco dipendenti esposti con valori esposizione e firme

NOMINATIVO Valore A(8) per vibrazioni mano/braccio

Valore A(8) per vibrazioni corpo intero

FIRMA

Raviolo Mauro < 2,5 0,30

Cagnasso Osvaldo < 2,5 0,30

Bagnis Giuseppe Mario < 2,5 0,30

Ascheri Pierangelo < 2,5 0,30

Marmo Roberto < 2,5 0,30

Stallone Armando < 2,5 0,30

Giraudo Mario --- 0,30

Ambrogio Piercarlo --- 0,30

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ALLEGATO I

DECRETO LEGISLATIVO 9 Aprile 2008, n. 81 e s.m.i. CAPO III – PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A VIBRAZIONI N° 7 articoli (da art. 199 a art. 205)

Articolo 199 - Campo di applicazione

1. Il presente capo prescrive le misure per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori che sono esposti o possono essere esposti a rischi derivanti da vibrazioni meccaniche. Nei riguardi dei soggetti indicati all’articolo 3, comma 2, del presente decreto legislativo le disposizioni del presente capo sono applicate tenuto conto delle particolari esigenze connesse al servizio espletato, quali individuate dai decreti ivi previsti.

Articolo 200 - Definizioni

1. Ai fini del presente capo, si intende per: a) vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al sistema mano-braccio nell'uomo, comportano un rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare disturbi vascolari, osteoarticolari, neurologici o muscolari; b) vibrazioni trasmesse al corpo intero: le vibrazioni meccaniche che, se trasmesse al corpo intero, comportano rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in particolare lombalgie e traumi del rachide; c) esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio A(8): [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato in frequenza, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore; d) esposizione giornaliera a vibrazioni trasmesse al corpo intero A(8): [ms-2]: valore mediato nel tempo, ponderato, delle accelerazioni misurate per una giornata lavorativa nominale di otto ore.

Articolo 201 - Valori limite di esposizione e valori d’azione

1. Ai fini del presente capo, si definiscono i seguenti valori limite di esposizione e valori di azione. a) per le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio: 1) il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 5 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 20 m/s2; 2) il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, che fa scattare l'azione, è fissato a 2,5 m/s2. b) per le vibrazioni trasmesse al corpo intero: 1) il valore limite di esposizione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 1,0 m/s2; mentre su periodi brevi è pari a 1,5 m/s2; 2) il valore d'azione giornaliero, normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, è fissato a 0,5 m/s2. 2 Nel caso di variabilità del livello di esposizione giornaliero va considerato il livello giornaliero massimo ricorrente.

Articolo 202 - Valutazione dei rischi

1. Nell'ambito di quanto previsto dall’articolo 181, il datore di lavoro valuta e, quando necessario, misura, i livelli di vibrazioni meccaniche cui i lavoratori sono esposti. 2. Il livello di esposizione alle vibrazioni meccaniche può essere valutato mediante l'osservazione delle condizioni di lavoro specifiche e il riferimento ad appropriate informazioni sulla probabile entità delle vibrazioni per le attrezzature o i tipi di attrezzature nelle particolari condizioni di uso reperibili presso banche dati dell'ISPESL o delle regioni o, in loro assenza, dalle informazioni fornite in materia dal costruttore delle attrezzature. Questa operazione va distinta dalla misurazione, che richiede l'impiego di attrezzature specifiche e di una metodologia appropriata e che resta comunque il metodo di riferimento. 3. L'esposizione dei lavoratori alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio è valutata o misurata in base alle disposizioni di cui all' ALLEGATO XXXV, parte A. 4. L'esposizione dei lavoratori alle vibrazioni trasmesse al corpo intero è valutata o misurata in base alle disposizioni di cui all' ALLEGATO XXXV, parte B. 5. Ai fini della valutazione di cui al comma 1, il datore di lavoro tiene conto, in particolare, dei seguenti elementi:

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a) il livello, il tipo e la durata dell'esposizione, ivi inclusa ogni esposizione a vibrazioni intermittenti o a urti ripetuti; b) i valori limite di esposizione e i valori d'azione specificati nell'articolo 201; c) gli eventuali effetti sulla salute e sulla sicurezza dei lavoratori particolarmente sensibili al rischio con particolare riferimento alle donne in gravidanza e ai minori; d) gli eventuali effetti indiretti sulla sicurezza e salute dei lavoratori risultanti da interazioni tra le vibrazioni meccaniche, il rumore e l'ambiente di lavoro o altre attrezzature; e) le informazioni fornite dal costruttore dell'attrezzatura di lavoro; f) l'esistenza di attrezzature alternative progettate per ridurre i livelli di esposizione alle vibrazioni meccaniche; g) il prolungamento del periodo di esposizione a vibrazioni trasmesse al corpo intero al di là delle ore lavorative, in locali di cui è responsabile; h) condizioni di lavoro particolari, come le basse temperature, il bagnato, l’elevata umidità o il sovraccarico biomeccanico degli arti superiori e del rachide; i) informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria, comprese, per quanto possibile, quelle reperibili nella letteratura scientifica.

Articolo 203 - Misure di prevenzione e protezione

1. Fermo restando quanto previsto nell’articolo 182, in base alla valutazione dei rischi di cui all'articolo 202, quando sono superati i valori d'azione, il datore di lavoro elabora e applica un programma di misure tecniche o organizzative, volte a ridurre al minimo l'esposizione e i rischi che ne conseguono, considerando in particolare quanto segue: a) altri metodi di lavoro che richiedono una minore esposizione a vibrazioni meccaniche; b) la scelta di attrezzature di lavoro adeguate concepite nel rispetto dei principi ergonomici e che producono, tenuto conto del lavoro da svolgere, il minor livello possibile di vibrazioni; c) la fornitura di attrezzature accessorie per ridurre i rischi di lesioni provocate dalle vibrazioni, quali sedili che attenuano efficacemente le vibrazioni trasmesse al corpo intero e maniglie o guanti che attenuano la vibrazione trasmessa al sistema mano-braccio; d) adeguati programmi di manutenzione delle attrezzature di lavoro, del luogo di lavoro, dei sistemi sul luogo di lavoro e dei DPI; e) la progettazione e l'organizzazione dei luoghi e dei posti di lavoro; f) l'adeguata informazione e formazione dei lavoratori sull'uso corretto e sicuro delle attrezzature di lavoro e dei DPI, in modo da ridurre al minimo la loro esposizione a vibrazioni meccaniche; g) la limitazione della durata e dell'intensità dell'esposizione; h) l'organizzazione di orari di lavoro appropriati, con adeguati periodi di riposo; i) la fornitura, ai lavoratori esposti, di indumenti per la protezione dal freddo e dall'umidità. 2. Se, nonostante le misure adottate, il valore limite di esposizione è stato superato, il datore di lavoro prende misure immediate per riportare l’esposizione al di sotto di tale valore, individua le cause del superamento e adatta, di conseguenza, le misure di prevenzione e protezione per evitare un nuovo superamento.

Articolo 204 - Sorveglianza sanitaria

1. I lavoratori esposti a livelli di vibrazioni superiori ai valori d'azione sono sottoposti alla sorveglianza sanitaria. La sorveglianza viene effettuata periodicamente, di norma una volta l'anno o con periodicità diversa decisa dal medico competente con adeguata motivazione riportata nel documento di valutazione dei rischi e resa nota ai rappresentanti per la sicurezza dei lavoratori in funzione della valutazione del rischio. L'organo di vigilanza, con provvedimento motivato, può disporre contenuti e periodicità della sorveglianza diversi rispetto a quelli forniti dal medico competente. 2. I lavoratori esposti a vibrazioni sono altresì sottoposti alla sorveglianza sanitaria quando, secondo il medico competente, si verificano una o più delle seguenti condizioni: l'esposizione dei lavoratori alle vibrazioni e' tale da rendere possibile l'individuazione di un nesso tra l'esposizione in questione e una malattia identificabile o ad effetti nocivi per la salute ed e' probabile che la malattia o gli effetti sopraggiungano nelle particolari condizioni di lavoro del lavoratore ed esistono tecniche sperimentate che consentono di individuare la malattia o gli effetti nocivi per la salute.

Articolo 205 - Deroghe

1. Nei settori della navigazione marittima e aerea, il datore di lavoro, in circostanze debitamente giustificate, può richiedere la deroga, limitatamente al rispetto dei valori limite di esposizione per il corpo intero qualora, tenuto conto della tecnica e delle caratteristiche specifiche dei luoghi di lavoro, non sia possibile rispettare tale valore limite nonostante le misure tecniche e organizzative messe in atto.

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2. Nel caso di attività lavorative in cui l'esposizione di un lavoratore a vibrazioni meccaniche e' abitualmente inferiore ai valori di azione, ma può occasionalmente superare il valore limite di esposizione, il datore di lavoro può richiedere la deroga al rispetto dei valori limite a condizione che il valore medio dell'esposizione calcolata su un periodo di 40 ore sia inferiore al valore limite di esposizione e dimostri, con elementi probanti, che i rischi derivanti dal tipo di esposizione cui e' sottoposto il lavoratore sono inferiori a quelli derivanti dal livello di esposizione corrispondente al valore limite. 3. Le deroghe di cui ai commi 1 e 2 sono concesse, per un periodo massimo di quattro anni, dall'organo di vigilanza territorialmente competente che provvede anche a darne comunicazione, specificando le ragioni e le circostanze che hanno consentito la concessione delle stesse, al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Le deroghe sono rinnovabili e possono essere revocate quando vengono meno le circostanze che le hanno giustificate. 4. La concessione delle deroghe di cui ai commi 1 e 2 è condizionata all'intensificazione della sorveglianza sanitaria e da condizioni che garantiscano, tenuto conto delle particolari circostanze, che i rischi derivanti siano ridotti al minimo. Il datore di lavoro assicura l’intensificazione della sorveglianza sanitaria ed il rispetto delle condizioni indicate nelle deroghe. 5. Il Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali trasmette ogni quattro anni alla Commissione della Unione europea un prospetto dal quale emergano circostanze e motivi delle deroghe concesse ai sensi del presente articolo.

ALLEGATO XXXV

AGENTI FISICI

A. VIBRAZIONI TRASMESSE AL SISTEMA MANO-BRACCIO

1. Valutazione dell'esposizione.

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio si basa principalmente sul calcolo del valore dell'esposizione giornaliera normalizzato a un periodo di riferimento di 8 ore, A (8), calcolato come radice quadrata della somma dei quadrati (valore totale) dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (ahwx, ahwy, ahwz) conformemente alla norma UNI EN ISO 5349-1 (2004) che viene qui adottata in toto. La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull'osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell'ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni. Le linee guida per la valutazione delle vibrazioni dell’ISPESL e delle regioni hanno valore di norma i buona tecnica.

2. Misurazione.

Qualora si proceda alla misurazione: a) i metodi utilizzati possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell'esposizione di un lavoratore alle vibrazioni meccaniche considerate; i metodi e le apparecchiature utilizzati devono essere adattati alle particolari caratteristiche delle vibrazioni meccaniche da misurare, ai fattori ambientali e alle caratteristiche dell 'apparecchio di misurazione, conformemente alla norma ISO 5349-2 (2001); b) nel caso di attrezzature che devono essere tenute con entrambe le mani, la misurazione e' eseguita su ogni mano. L'esposizione e' determinata facendo riferimento al più alto dei due valori; deve essere inoltre fornita l'informazione relativa all'altra mano.

3. Interferenze.

Le disposizioni dell'articolo 181, comma 5, lettera d), si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche ostacolano il corretto uso manuale dei comandi o la lettura degli indicatori.

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4. Rischi indiretti.

Le disposizioni dell'articolo 181, comma 5, lettera d), si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche incidono sulla stabilità delle strutture o sulla buona tenuta delle giunzioni.

5. Attrezzature di protezione individuale.

Attrezzature di protezione individuale contro le vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio possono contribuire al programma di misure di cui all'articolo 182, comma 1.

B. VIBRAZIONI TRASMESSE AL CORPO INTERO

1. Valutazione dell'esposizione.

La valutazione del livello di esposizione alle vibrazioni si basa sul calcolo dell'esposizione giornaliera A (8) espressa come l'accelerazione continua equivalente su 8 ore, calcolata come il più alto dei valori quadratici medi delle accelerazioni ponderate in frequenza, determinati sui tre assi ortogonali (1,4·awx, 1,4·awy, 1·awz, per un lavoratore seduto o in piedi), conformemente alla norma ISO 2631-1 (1997) che viene qui adottata in toto. La valutazione del livello di esposizione può essere effettuata sulla base di una stima fondata sulle informazioni relative al livello di emissione delle attrezzature di lavoro utilizzate, fornite dai fabbricanti, e sull'osservazione delle specifiche pratiche di lavoro, oppure attraverso una misurazione. Come elementi di riferimento possono essere utilizzate anche le banche dati dell'ISPESL e delle regioni contenenti i livelli di esposizione professionale alle vibrazioni. Le linee guida per la valutazione delle vibrazioni dell’ISPESL e delle regioni hanno valore di norma i buona tecnica. Per quanto riguarda la navigazione marittima, si prendono in considerazione, ai fini della valutazione degli effetti cronici sulla salute, solo le vibrazioni di frequenza superiore a 1 Hz.

2. Misurazione.

Qualora si proceda alla misurazione, i metodi utilizzati possono includere la campionatura, purché sia rappresentativa dell'esposizione di un lavoratore alle vibrazioni meccaniche considerate. I metodi utilizzati devono essere adeguati alle particolari caratteristiche delle vibrazioni meccaniche da misurare, ai fattori ambientali e alle caratteristiche dell'apparecchio di misurazione. I metodi rispondenti a norme di buona tecnica si considerano adeguati a quanto richiesto dal presente punto.

3. Interferenze.

Le disposizioni dell'articolo 181, comma 5, lettera d), si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche ostacolano il corretto uso manuale dei comandi o la lettura degli indicatori.

4. Rischi indiretti.

Le disposizioni dell'articolo 181, comma 5, lettera d), si applicano in particolare nei casi in cui le vibrazioni meccaniche incidono sulla stabilità delle strutture o sulla buona tenuta delle giunzioni.

5. Prolungamento dell'esposizione.

Le disposizioni dell'articolo 181, comma 5, lettera g), si applicano in particolare nei casi in cui, data la natura dell'attività' svolta, un lavoratore utilizza locali di riposo e ricreazione messi a disposizione dal datore di lavoro; tranne nei casi di forza maggiore, l'esposizione del corpo intero alle vibrazioni in tali locali deve essere ridotto a un livello compatibile con le funzioni e condizioni di utilizzazione di tali locali.

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ALLEGATO II: RIFERIMENTI NORMATIVI E NORME TECNICHE I principali riferimenti normativi, a livello nazionale e internazionale, riguardanti la prevenzione del rischio vibrazioni sono: Decreto Legislativo 29 Aprile 2008, n. 81. Testo Unico della Sicurezza; Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 187, recante: «Attuazione della direttiva 2002/44/CE sulle prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all'esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti da vibrazioni meccaniche», corredato delle relative note. (Decreto legislativo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 220 del 21 settembre 2005). (Gazzetta Ufficiale n. 232 del 5/10/2005) • Decreto Presidente della Repubblica del 19/03/1956, n. 303 “Norme generali per l’igiene del lavoro”; • Decreto Legislativo 4 dicembre 1992, n. 475 “Attuazione della direttiva 89/686/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1989 in materia di ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relativa ai dispositivi di protezione individuale”; • Decreto Legislativo del 19/09/1994, n. 626 “Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro” e successivi aggiornamenti e integrazioni; • Decreto Presidente della Repubblica del 24/07/1996, n.459 “Regolamento per l’attuazione delle direttive 89/392/CEE, 91/368/CEE, 93/44/CEE e 93/68/CEE concernenti il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alle macchine”; • Norma ISO 8041 (1990) “Human response to vibration – Measuring instrumentation”. • Norma ISO 5349 (2001) “Mechanical vibration – Measurement and evaluation of human exposure to hand trasmitted vibration - Part 1: General guidelines and Part 2: Practical guidance for measurement in the workplace". • Norma UNI EN 28662-1 (1993) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Generalità”. • Norma UNI EN 28662-2 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Martelli sbavatori e rivettatori”.• Norma UNI EN 28662-3 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Martelli perforatori e rotativi”. • Norma UNI EN ISO 8662-4 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Smerigliatrici”. • Norma UNI EN 28662-5 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Martelli demolitori e picconatori”. • Norma UNI EN ISO 8662-6 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Trapani a percussione”. • Norma EN ISO 8662-7 (1997) “Hand-held power tools. Measurement of vibration at the handle. Part 7: Wrenches, screwdrivers and nut runners with impact, impulse or ratched action”. • Norma UNI EN ISO 8662-8 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Lucidatrici e levigatrici rotative, orbitali e rotorbitali”. • Norma UNI EN ISO 8662-9 (1998) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Pestelli”. • Norma UNI EN ISO 8662-12 (1997) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Seghetti e limatrici alternativi e seghetti rotativi od oscillanti”. • Norma EN ISO 8662-13 (1997) “Hand-held power tools. Measurement of vibration at the handle. Part 13: Die grinders”. 13 • Norma UNI EN ISO 8662-14 (1998) “Macchine utensili portatili – Misura delle vibrazioni sull’impugnatura. Macchine portatili per la lavorazione delle pietre e scrostatori ad aghi”. • Norma UNI EN ISO 10819 (1998) “Vibrazioni al sistema mano-braccio. Metodo per la misurazione e la valutazione della trasmissibilità delle vibrazioni dai guanti al palmo della mano”. • Norma UNI ENV 25349 (1994) “Vibrazioni meccaniche - Linee guida per la misurazione e la valutazione dell’esposizione a vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio”. • Norma UNI ENV 28401 “Risposta degli individui alle vibrazioni. Strumenti di misurazione”.

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A.L.A.C. S.p.A. Valutazione rischio vibrazioni meccaniche

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• Norma UNI ISO 7505 (1989) “Macchine forestali – Motoseghe a catena portatili. Misura delle vibrazioni trasmesse alle mani”. • Norma UNI ISO 7916 (1994) “Macchine forestali – Decespugliatori portatili. Misura delle vibrazioni trasmesse alle mani”. • Norma UNI EN 12096 “Vibrazioni meccaniche – Dichiarazione verifica dei valori di emissione vibratoria”. • Norma ISO 2631-1 (1997) "Mechanical vibration and shock -Evaluation of human exposure to whole-body vibration. Part. 1: General requirements"; • Norma ISO 2631/3 (1985) "Evaluation of human exposure to wholebody vibration. Part.3: Evaluation of exposure to whole-body z-axis vertical vibration in the frequency range 0,1 to 0,63 Hz"; • Norma ISO 5008 (1979) "Agricultural wheeled tractors and field machinery. Measurement of whole-body vibration at the operator"; • Norma UNI EN 1032 (1998) "Vibrazioni meccaniche – Esame di macchine mobili allo scopo di determinare l’entità delle vibrazioni trasmesse al corpo intero. Generalità"; • Norma UNI EN 30326-1 (1997) "Vibrazioni meccaniche – Metodo di laboratorio per la valutazione delle vibrazioni sui sedili dei veicoli. Requisiti di base"; • Norma UNI ISO 8002 (1992) "Vibrazioni meccaniche. Veicoli terrestri. Criteri di presentazione dei dati misurati"; • Norma ISO 8041 (1990) "Human response to vibration – Measuring instrumentation"; • Norma UNI EN 12096 "Vibrazioni meccaniche – Dichiarazione e verifica dei valori di emissione vibratoria".

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ALLEGATO III: TABELLE RELATIVE AGLI EFFETTI DELLE VIBRAZIONI SULLA SALUTE Tabella 1. sindrome da vibrazioni mano-braccio: stadi dei disturbi neurosensitivi periferici (Stockholm Workshop 86) Stadio Sintomi 0SN- Non sintomi neurosensitivi periferici 1SN- Torpore intermittente alle dita, con o senza parestesie 2SN- Torpore intermittente o persistente, ridotta sensibilità tattile, termica e dolorifica 3SN- Torpore intermittente o persistente, ridotta discriminazione tattile e/o ridotta destrezza manuale Tabella 2. sindrome da vibrazioni mano-braccio: stadi del fenomeno di raynaud secondario all'uso di utensili vibranti (Stockholm Workshop 86) Stadio Grado Sintomi 0 - Non sintomi vasospastici digitali 1 - Lieve Occasionali episodi di pallore alle estremità di uno o più dita 2 - Moderato Occasionali episodi di pallore a carico delle falangi distale e intermedia (raramente prossimale) di uno o più dita 3 - Severo Frequenti episodi di pallore a carico di tutte le falangi della maggior parte delle dita 4 Molto severo Come in stadio 3, con associati disturbi trofici cutanei alle estremità delle dita Tabella 3. patologie che possono rappresentare una condizione di ipersuscettibilità individuale o possono aggravare le possibili lesioni agli apparati vascolare, neurologico e muscolo-scheletrico causate dall’esposizione occupazionale a vibrazioni mano-braccio. tra le malattie vascolari sono indicate le principali cause di fenomeno di raynaud secondario, alcune delle quali incompatibili con qualsiasi attività lavorativa. ________________________________________________________ 1. malattie vascolari 1.1 fenomeno di raynaud primitivo 1.2 fenomeno di raynaud secondario a: • malattie del collagene (sclerodermia, les, connettivite mista, poliarterite nodosa, dermatomiosite, artrite reumatoide) • malattie vascolari occlusive (tromboangioite obliterante, arteriosclerosi, " hypothenar hammer syndrome") • compressione dei vasi prossimali (sindrome dell’apertura toracica superiore, sindrome costoclavicolare) • traumatismi (secondari a lacerazioni, fratture, interventi chirurgici, congelamento) • malattie neurologiche (poliomielite, siringomielia, emiplegia) • alterazioni ematiche e plasmatiche (policitemia vera, trombocitemia, crioglobulinemia, macroglobulinemia) • agenti occupazionali (cloruro di vinile, arsenico, nitrati) • farmaci (bloccanti, clonidina, ergotamina, chemioterapici, ciclosporina, amfetamine) • miscellanea (vasculiti, fibromialgia, ipotiroidismo, nefropatie, distrofia simpatica reflessogena, neoplasie). 2. malattie neurologiche 2.1 sindromi da intrappolamento dei tronchi nervosi (s. del tunnel carpale, s. del pronatore, s. di guyon, s. del tunnel cubitale) 2.2 neuropatie periferiche (alcoolica, diabetica, radiculopatia cervicale, da farmaci e tossici industriali) 2.3 lesioni neurologiche secondarie a traumi, fratture, interventi chirurgici al sistema mano-braccio e al collo 3. malattie muscolo-scheletriche 3.1 tendiniti e tenosinoviti di grado medio-severo (s. di de quervain, epicondilite laterale, epitrocleite, tendiniti della spalla) 3.2 sindromi cervicobrachiali di grado medio-severo 3.3 fibromatosi palmare (malattia di dupuytren) di grado avanzato 3.4 deformità delle ossa e delle articolazioni secondarie a traumatismi, fratture, interventi chirurgici 3.5 miopatie (fibromialgia, miofasciti, miopatia alcoolica, miopatie da malattie endocrine, dismetabolismi e farmaci)

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Tabella 4. patologie che possono rappresentare una condizione di ipersuscettibilità individuale o possono aggravare le possibili lesioni alla colonna vertebrale o ad altri organi e apparati causate dall’esposizione occupazionale a vibrazioni trasmesse a tutto il corpo. ________________________________________________________ 1. patologie della colonna vertebrale • patologie degenerative della colonna vertebrale non legate all’età • patologie infiammatorie attive della colonna vertebrale (es. spondilite anchilosante) • patologie dei dischi intervertebrali con o senza compromissione radicolare • patologie del canale midollare con o senza compromissione radicolare • patologie deformative congenite o acquisite della colonna vertebrale • patologie distruttive (osteoporosi grave) o neoformative benigne (angioma vertebrale) • pregressi traumi della colonna con fratture vertebrali • pregressi interventi chirurgici alla colonna vertebrale • instabilità della colonna vertebrale (es. da spondilolistesi, da fratture) • lombalgie croniche con frequenti episodi di riacutizzazione 2. patologie di altri organi o apparati • severe alterazioni muscolo-scheletriche del distretto cervico-brachiale • gastrite cronica severa e/o ulcera peptica gastro-duodenale 3. eventi fisiologici • gravidanza (controindicazione temporanea, DPR No. 645/96, Allegato I)

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ALLEGATO IV: SCHEDE DI VALUTAZIONE A(8)

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ALLEGATO V: RIEPILOGO MISURAZIONI

BOSCH GBS 12 VE-2

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:26:16

28/02/2012 10:26:16

28/02/2012 10:26:16

VECTOR 849.180 mm/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:26:16.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 0.272 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 0.168 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 0.202 m/s^2

DECESPUGLIATORE ECHO SRM 3605

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:14:04

28/02/2012 09:14:04

28/02/2012 09:14:04

VECTOR 4.406 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:14:02.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 4.266 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 1.531 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 6.683 m/s^2

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DECESPUGLIATORE ECHO SRM 5000

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 09:18:10

28/02/2012 09:18:10

28/02/2012 09:18:10

VECTOR 6.479 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:18:08.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 7.413 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 3.890 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 9.333 m/s^2

DECESPUGLIATORE ECHO SRM 350 ES

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:21:34

28/02/2012 09:21:34

28/02/2012 09:21:34

VECTOR 4.903 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:21:32.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 6.531 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 2.512 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 4.786 m/s^2

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IDROPULITRICE COMET KSM

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 09:32:50

28/02/2012 09:32:50

28/02/2012 09:32:50

VECTOR 1.661 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:32:50.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 1.349 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 0.631 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 1.202 m/s^2

MOLA ANGOLARE BOSCH GWS 21-230

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:36:54

28/02/2012 09:36:54

28/02/2012 09:36:54

VECTOR 3.995 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:36:54.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 4.467 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 1.380 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 7.943 m/s^2

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MOLA ANGOLARE BOSCH GWS 20-230

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:42:56

28/02/2012 09:42:56

28/02/2012 09:42:56

VECTOR 2.025 m/s^2 Logger r esults

User title...

Main cursor 09:42:54.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 1.122 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 0.299 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 3.388 m/s^2

MOLA ANGOLARE RUPES 24 V

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:49:28

28/02/2012 09:49:28

28/02/2012 09:49:28

VECTOR 1.547 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:49:26.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 1.585 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 0.550 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 2.985 m/s^2

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MOLA ANGOLARE GWS 6/115

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 09:52:44

28/02/2012 09:52:44

28/02/2012 09:52:44

VECTOR 2.521 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:52:44.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 6.383 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 2.065 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 4.955 m/s^2

MOTOSEGA ECHO CS 4200

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 09:57:36

28/02/2012 09:57:36

28/02/2012 09:57:36

VECTOR 5.591 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 09:57:34.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 13.183 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 4.732 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 11.092 m/s^2

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TRAPANO BOSCH 11-820

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 10:03:08

28/02/2012 10:03:08

28/02/2012 10:03:08

VECTOR 2.914 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:03:06.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 6.237 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 1.679 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 3.631 m/s^2

TRAPANO BOSCH GBH 2-22 RE

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:06:38

28/02/2012 10:06:38 28/02/2012 10:06:38

VECTOR 13.397 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:06:36.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 20.893 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 10.715 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 26.303 m/s^2

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MARTELLO DEMOLITORE BOSCH GBH 36 V LI

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:14:32

28/02/2012 10:14:32

28/02/2012 10:14:32

VECTOR 6.683 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:14:32.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 12.023 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 3.673 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 14.622 m/s^2

MARTELLO DEMOLITORE BOSCH GBH 5-40 DCE

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:19:02

28/02/2012 10:19:02

28/02/2012 10:19:02

VECTOR 9.694 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:19:00.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 11.885 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 5.188 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 20.184 m/s^2

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MARTELLO DEMOLITORE BOSCH GBH 11 DE

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 10:22:08

28/02/2012 10:22:08

28/02/2012 10:22:08

VECTOR 18.239 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:22:06.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 19.055 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 7.413 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 31.989 m/s^2

SMERIGLIATRICE A BATTERIA BOSCH GWS 14,4

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:24:10

28/02/2012 10:24:10

28/02/2012 10:24:10

VECTOR 3.243 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:24:10.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 5.754 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 2.851 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 3.311 m/s^2

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DECESPUGLIATORE MARUNAKA V26W KAWASAKI TH 43

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 10:29:20

28/02/2012 10:29:20

28/02/2012 10:29:20

VECTOR 5.656 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:29:20.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 5.821 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 2.213 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 10.233 m/s^2

RASAERBA P46-450 C BRIGSS & STRATTON

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss 28/02/2012 10:43:10

28/02/2012 10:43:10

28/02/2012 10:43:10

VECTOR 5.000 m/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:43:08.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wh)) 6.026 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wh, Lin)) 2.786 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wh)) 9.333 m/s^2

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FIAT PANDA EF 775 BR

Day Hour

dd/MM/yyyy HH:mm:ss

28/02/2012 10:51:40

28/02/2012 10:51:40

28/02/2012 10:51:40

VECTOR 840.427 mm/s^2

Logger r esults

User title...

Main cursor 10:51:38.200 28/02/2012 PEAK (Ch1, P1 (Wd)) 0.039 m/s^2

RMS (Ch1, P1 (Wd, Lin)) 0.026 m/s^2

PEAK (Ch2, P1 (Wd)) 0.019 m/s^2

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ALLEGATO VI: CERTIFICATI DI TARATURA STRUMENTO

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