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Psicoalimentazione

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Psicoalimentazione - Nutrire il corpo e la mente

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Marilù Mengoni

PSICOALIMENTAZIONE

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Sei nato con un potenziale. Sei nato con bontà e fiducia. Sei nato con ideali e sogni. Sei nato con un dono. Sei nato con le ali. Non sei destinato a strisciare, perciò non farlo. Hai le ali, impara ad usarle e vola. Jelaluddin Rumi

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Premessa

Oggi voglio. Voglio liberare la mia mente dai veleni e dai

condizionamenti. Voglio essere me stesso, secondo le indicazioni del mio

spirito. Voglio vivere con energia ed entusiasmo. Voglio riempirmi di amore per poterlo diffondere. Voglio evolvermi ed entrare in sintonia con il tutto. Voglio potermi fermare e respirare la bellezza di un

paesaggio. Voglio sentirmi leggero e, parafrasando il poeta Rumi,

voglio dispiegare le mie ali e partire, seguendo le vie della mia anima.

Abbiamo dimenticato che siamo molto di più di questo

corpo. Molto di più di questa mente. Seguiamo passivi il filo di Arianna che spesso è pieno di nodi, a volte è spezzato e facciamo fatica a ritrovare la strada. Ci lasciamo trasportare dalla frenesia del quotidiano: il lavoro, le pause sempre più brevi, la velocità, la sveltezza, la praticità. Intossichiamo il nostro corpo con cibi spazzatura o alimenti precotti , e in un quarto d’ora consumiamo pranzi in mense, o ci alimentiamo con qualche panino consumato in fretta. Mangiamo sì, ma non ci nutriamo. Inglobiamo, fagocitiamo, ci saziamo anche, ma a spese della nostra salute. Alcuni ricorrono ai consigli di un esperto solo quando i chili sono effettivamente in eccesso oppure quando si ammalano, altri si affidano ai suggerimenti di qualche rivista, altri ancora si improvvisano dietologi e si tuffano in qualche rimedio fai-da-te. In ogni caso è sempre più evidente che abbiamo perso il contatto quotidiano con il nostro corpo: questo ci ricorda che esiste solo in momenti di stanchezza, quando è in corso qualche patologia, quando

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ingrassa. Ma il nostro corpo è il veicolo che ci porta avanti nella strada della vita. Bisogna averne cura, saperlo ascoltare, per prevenire disturbi e malattie. Bisogna viverlo, con amore e consapevolezza.

Adesso comincia ad immaginare due sfere concentriche, che rappresentano proprio le sfere della tua consapevolezza: al centro ci sta proprio il tuo corpo fisico, ed intorno, a diretto contatto, c’è la tua mente. Quando nasciamo, siamo sospinti in questo mondo.. emergiamo all’improvviso. Immagina di osservare dall’alto un’isola che emerge dal mare: è un’isola in cui il punto più in alto rappresenta il tuo Io fisico . .

Figura 1: Io/Mente come isola che emerge dal

mare

Al centro c’è il tuo Io fisico e attorno c’è il tuo “Io

mentale”.. questo è tutto ciò che riesci a vedere dall’alto, ciò che riesci a concepire, ciò di cui sei cosciente..

Ma adesso cambiamo il punto di osservazione ed andiamo a vedere una sezione trasversale di quest’isola neonata..

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Mi accorgo che, sommersa dall’acqua, c’è una parte che non conosco, con cui non sto a contatto cosciente.. qualcosa che non vedo direttamente, ma di cui posso avvertire la presenza, qualcosa che esiste al di là della mia coscienza: si tratta della mia anima, che si trova immersa nel mare di informazioni pure da cui può attingere in ogni momento della vita. Quindi l’iceberg dell’Essere può in ogni momento assorbire o scambiare informazioni attraverso questo “mare”. Il mare di cui stiamo parlando è ciò che Jung ha chiamato inconscio collettivo, e che altri hanno definito “campo morfico” o “campo purico”, e che è l’infinita presenza in cui tutte le anime sono immerse, la Sorgente, la Luce, il Tutto.

Figura 2: Iceberg dell’Essere

Io Mente

Anima

Informazione pura

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Spesso viviamo senza tenere conto di tutto questo e ci creiamo una realtà in cui la nostra parte sommersa non esiste: da qui delusioni, sofferenze, l imitazioni, paure. Non consideriamo il fatto che esiste una comunicazione bidirezionale tra il corpo, la mente e l’anima e che potremmo in ogni momento attingere al campo di informazioni pure che renderebbero la nostra vita piena e felice. Spesso interrompiamo questa comunicazione, la neghiamo. Ma attenzione: ogni volta che creo una frattura creo disagio, malattia, sofferenza. Le tossine che introduco nel mio corpo con i nutrimenti sbagliati o con una mancanza di attività fisica o con una carenza di ossigenazione ed eccessiva esposizione ad elementi nocivi, e quelle che produco a causa delle mie paure, dei miei pensieri negativi, delle gelosie o delle invidie, vanno a finire nella mia anima, che diventa un ricettacolo di “immondizia”. In questo modo non riesce più ad attingere dal campo di informazione pura e ad indirizzarci nella via dell’appagamento, dell’entusiasmo e della gioia.

Ecco quindi l’importanza di “ripulirsi”, di liberarsi dalle tossine, di essere più “leggeri”, proprio per poter vivere pienamente, in sintonia con la propria anima. Ripulirsi, quindi, esercitando contemporaneamente quelle che sono le “principali capacità e dimensioni del corpo-mente: fisiche, emotive, sociali , culturali e spirituali”1, in modo da favorire la propria evoluzione personale.

L’inizio è un “semplice” atto di consapevolezza, che permette di riflettere su se stessi e sul proprio modo di vivere la vita: la vita nella sua interezza, con la coscienza dell’”IO SONO”, e con la comprensione che sono all’interno di un sistema complesso che comprende la terra in cui vivo, Gaia, e tutte le relazioni che ho, le

1 Eaco Cogliani , “Ken Wilber”, Alba Magica Edizioni, 2005

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persone che incontro, con tutte le emozioni che suscitano in me.

Per spiegare meglio questo concetto, mi rifaccio alla rappresentazione che ha fatto Ken Wilber2 della coscienza umana come un tutto “suddiviso” in quattro quadranti: Superiore Sinistro (interiore-individuale, o individuale–soggettivo), Superiore Destro (esteriore-individuale o individuale-oggettivo), Inferiore Sinistro (interiore-collettivo o culturale-intersoggettivo), Inferiore Destro (esteriore-collettivo o sociale-intersoggettivo).

In ogni quadrante ci sono delle “pratiche” da mettere in atto, se vogliamo andare avanti nel cammino della nostra evoluzione personale: i quattro quadranti sono strettamente interconnessi e ciascuno di noi dovrebbe “esercitarsi” in questi quattro quadranti contemporaneamente.

In definitiva, “scegli una pratica di base da uno dei campi e praticale contemporaneamente”3. E’ assurdo per esempio che impari a nutrirti bene e poi, magari, scarti un alimento e getti la carta a terra incurante dell’ambiente…. Tutti e quattro i quadranti vanno esercitati con metodo, costanza e amore.

La Psicoalimentazione è tutto questo… partiamo pure dal corpo, nutriamoci nella maniera corretta, e continuiamo con pratiche meditative, tecniche antistress, coltiviamo le relazioni per integrarle nel processo di crescita, nel rispetto assoluto della Natura, di Gaia, di questo mondo che non è esterno a me, ma che è me.

2 Ken Wilber, “Sex, Ecology, Spiritualità: The Spirit of Evolution”, Shambhala Publications, 2005 3 Vedi nota 1

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Individuale soggettivo

• Respirazione • Meditazione • Visualizzazioni • Affermazioni • Yoga, esercizi tibetani • …..

Individuale oggettivo

• Dieta • Attività fisica • Integratori • …..

Culturale intersoggettivo

• Relazioni (famiglia,

amici, esseri senzienti in generale), per favorire il decentra-mento dell’io

Sociale intersoggettivo

• Esercitare la propria responsabilità nei confronti di Gaia, la natura, la biosfera

Figura 3: I quattro quadranti

Adesso concentriamoci sul quadrante superiore destro e ti invito ad una piccola riflessione… Sai quale è il reale significato della parola “dieta”?

“Dieta” significa…. “stile di vita”..

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Dieta = Stile di vita Stile di vita… non “sacrificio”, o “dimagrire”, o

“rinuncia”….. Significa ritrovarsi attraverso un nuovo e salutare stile di vita.

Ora fermati un attimo. Se stai mangiando qualcosa, guarda il cibo che hai davanti. Altrimenti ripensa all’ultima cosa che hai ingerito. Ripensa al colore, al sapore, ma soprattutto mentalmente prova a classificarla come alimento genuino, neutrale o insalubre. Pensa che tutto ciò che mangi si trasformerà in quel laboratorio che si trova dentro di te e assumerà forme alcune delle quali ti sono note: sarà le tue unghie, la tua pelle, i tuoi capelli . E andando in profondità, sarà i tuoi ormoni, le basi delle tue cellule. E andando oltre, sarà il tuo umore, i tuoi pensieri . Per questo è importante scegliere con attenzione ciò che mangiamo. E’ importante che l’alimentazione diventi un atto consapevole, non un semplice “portare alla bocca” tutto ciò che si trova. La scelta è tua. Sei tu il responsabile di te stesso.

Questo libro ti aiuterà in modo semplice a districarti

nel mondo degli alimenti, e ti suggerirà quelle che sono le regole di una sana alimentazione. Via via che leggerai, ti saranno fatte delle “proposte di assaggio”. Provale e comincia a gustare il sapore di prodotti genuini, vivi, nutrienti.

Ci sono anche dei momenti di “respiro” in cui ti saranno indicate delle semplici tecniche di meditazione. Ti verranno suggeriti degli esercizi per mantenere il corpo sano e tonico..

Come ho detto, questi saranno solo “suggerimenti”, “proposte”, starà a te prenderle, assimilarle, farle divenire “tue”. La “fatica” maggiore sarà nei primi tempi. E’ come quando si impara qualcosa di nuovo,

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come andare in bicicletta, o portare l’automobile. Portare l’automobile. La prima volta: “due piedi… tre pedali??”; poi, lentamente cominci a comprendere il funzionamento, con la gamba sinistra premi la frizione, quindi con la destra l’acceleratore, alzando lentamente la frizione, quindi… partenza! Le prime volte ti devi ricordare “piede sinistro.. piede destro..!”. Che fatica! Ma dopo, dopo un po’ di pratica, dopo mesi di guida costante.. sfido chiunque a dirmi se c’è ancora il pensiero! Tutto va in automatico, tutto è semplice. Vado sulla strada pensando ad altro.. Così è per l’alimentazione. Così è per la “pratica integrale”.

Richiede solo un piccolo sforzo iniziale, i l tempo che necessita ai miei vecchi circuiti mentali per scoprire nuove strade, il tempo che mi serve per cominciare a percorrerle. E ne guadagnerò in salute, i l mio corpo ritroverà la forma, aumenterà la mia energia, i miei pensieri saranno più chiari, lucidi. Insomma, mi sentirò più in sintonia con il tutto, eliminando la dualità, rieducando il corpo a lavorare per la mente e la mente per il corpo.