74
Istituto Comprensivo Statale “22 Alberto Mario” P.O.F. 2014/2015 1 PIANO OFFERTA FORMATIVA Approvato con delibera del Collegio dei Docenti n. 10 del 25/10/2013 e del Consiglio d’Istituto n. 19 del 7/10/2013 ISTITUTO COMPRENSIVO “22 ALBERTO MARIO” di NAPOLI P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 130 ANNO SCOLASTICO 2014/15 “ LA SCUOLA DEL SAPERE CREATIVO… … scuola di tutti e per tutti ” (La qualità della formazione)

P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

  • Upload
    others

  • View
    0

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

1    

PIANO OFFERTA FORMATIVA Approvato con delibera del Collegio dei Docenti n. 10 del 25/10/2013

e del Consiglio d’Istituto n. 19 del 7/10/2013

ISTITUTO COMPRENSIVO

“22 ALBERTO MARIO”

di NAPOLI P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 130

ANNO SCOLASTICO 2014/15  

 

 

“ LA SCUOLA DEL SAPERE CREATIVO…

… scuola di tutti e per tutti ”

(La qualità della formazione)

Page 2: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

2    

INDICE

Premessa ……………………………………………………….…p.3

Chi siamo ………………………………………………………..p. 5

La storia dell’Istituto …………………………………………..p. 6

Struttura dell’istituto ………………………………….……….p. 7

spazi utilizzabili e laboratori …………………………………..p. 8

Lettura del territorio …………………………………………..p 9

Analisi delle risorse disponibili ……………………………….p. 10

Staff dirigenziale e organi collegiali ………………………….p. 11

Collegio docenti ………………………………………………p. 13

Staff tecnico …………………………………………………...p. 14

Organigramma ……………………………………………….p. 18

Organizzazione ……………………………………………….p. 20

Priorità P.O.F. ………………………………………….…….p. 21

Mission dell’Istituto …………………………….……………p. 23

Finalità ed offerta formativa ………………………….…….p. 24

Scuola del’infanzia ………………………………….……….p. 26

Scuola Primaria ……………………………………………...p. 36

Scuola Secondaria di Primo Grado ………………………...p. 45

Accoglienza ed integrazione …………………………………p. 52

Continuità …………………………………………………….p. 58

Verifica e valutazione ………………………………………..p. 60

Autoanalisi ……………………………………………………p. 66

Patto di corresponsabilità ……………………………………p. 68

Page 3: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

3    

…………………………

Page 4: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

4    

Piano offerta formativa

Finalità d’Istituto  

 

Integrare e orientare  

- aderenza alle esigenze dei discenti in relazione alle diverse età - relazione tra bisogni educativi e curricolo per ampliare le conoscenze in relazione alla qualità dell’intervento educativo

- individuare metodi e strumenti per rimuovere condizionamenti - accoglienza di soggetti con disabilità o svantaggi oppure provenienti da altra cultura

 

Indicatori disciplinari e trasversali

d’istituto

Scuola dell’Infanzia                                                                                                                                                                                                                                                                      Scuola primaria Scuola secondaria di primo grado

                                                                                                                                                                                                         Piani di lavoro flessibili e modificabili

Laboratori extracurriculari   “ le Officine”

Valutazione di risultati attesi e ottenuti

Campi d’esperienza

Indicazioni ministeriali

Programmi del 1979  

Page 5: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

5    

PREMESSA Il piano dell’offerta formativa dell’Istituto Comprensivo “22 A. Mario” nasce dalla consapevolezza di una tradizione culturale molto forte, da un passato che si vuole conservare, rinnovare e potenziare per ottimizzare la qualità ed il livello del servizio, partendo e riflettendo sui bisogni socio-culturali del territorio.

Si intende utilizzare in coerenza l’autonomia scolastica, per offrire risposte precise all’utenza, che in una società complessa e multiculturale, deve acquisire capacità di orientamento e decisionalità, oltre al possesso di una solida cultura di base.

Il P.O.F. evidenzia in modo esplicito la progettualità organizzativa, curricolare ed extra curricolare della Nostra Istituzione, documento flessibile e modificabile, in parte o in tutto, se i bisogni formativi degli alunni muteranno producendo nell’utenza e nei docenti esigenze diverse.

Il presente piano è disponibile all’indirizzo internet www.22ddalbertomario.gov.it dove verrà aggiornato costantemente ed è pubblicato all’albo.

SITUAZIONE GEOGRAFICA Essendo il quartiere San Carlo all’Arena, per estensione e densità abitative, uno dei più vasti della nostra città, prenderemo come riferimento il seguente territorio delimitato da: via Foria, via Tenore, via Veterinaria, via S. Eframo Vecchio, Piazza G.B. Vico, Via Bernardo Tanucci, Piazza Carlo Terzo, via Arenaccia, piazza Ottocalli, Ponti Rossi.

ANALISI DEL TERRITORIO L’Istituto opera su un territorio molto vasto nel quartiere San Carlo all’ Arena, uno dei più vasti della città di Napoli, territorio che a distanza di poche centinaia di metri presenta forti problematiche e differenze socio- economiche e culturali, ad alta densità urbanistica, privo di spazi verdi attrezzati e di strutture socio-ricreative: mancano piscine,biblioteche, centri sportivi attrezzati ecc. L’Istituto comprensivo “22 Alberto Mario” abbraccia una platea molto ampia con alunni provenienti anche da zone “difficili” del quartiere come via Filippo M. Briganti, via S.S. Giovanni e Paolo, via Arenaccia ecc. e dei quartieri limitrofi come Borgo S. Antonio Abate. L’area è interessata da un intenso sviluppo demografico attestato anche dall’enorme numero di iscrizioni, in esubero, per la scuola dell’infanzia e primaria. Le risorse economiche della zona si fondano sul terziario e sull’artigianato. L’esistenza dei centri commerciali comporta una densa circolazione di mezzi privati e pubblici che causano un alto tasso di inquinamento ambientale ed acustico, quest’ultimo causato in particolar modo dalla vicinanza con l’aeroporto di Capodichino. La platea scolastica risulta numerosa e frammentaria per provenienza territoriale ed eterogenea per composizione socio-economica.

Page 6: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

6    

Il livello culturale delle famiglie è medio (licenza elementare 24% , licenza media inferiore 29%, diploma di licenza media superiore 26%, analfabeti 1,54%, senza alcun titolo di studio 10.36%) Il tasso di disoccupazione totale è del 30%. Le famiglie collaborano abbastanza con la scuola, ma negli ultimi anni sta acquisendo sempre più carattere di delega delle funzioni genitoriali alla scuola. Dalle indagini e dalle analisi effettuate è emersa una situazione di disagio che caratterizza una parte della nostra scolaresca . Tale disagio si manifesta come scarso rendimento scolastico, scarsa motivazione ed assunzione di atteggiamenti di intolleranza delle regole e della “fatica scolastica”, richieste continue di uscite anticipate dalla scuola e frequenti ritardi, fino ad arrivare ad assenze saltuarie giustificate dai genitori i quali, però, non sempre adducono la vera motivazione dell’assenza per non denunciare la loro incapacità di far rispettare ai propri figli la frequenza scolastica. Le cause che generano tale situazione sono da ricercarsi: − nell’eccessivo carico di richieste che il mondo degli adulti pone ai bambini; − nella difficoltà dei genitori di creare un <<contatto>> affettivo positivo; − negli atteggiamenti educativi contraddittori della coppia che determinano nei bambini

confusione e disorientamento; − nella massiccia esposizione ai messaggi mass-mediali; − nella mancanza di esperienze ludico-motorie. − in circuiti comunicativi e relazionali poveri e monotoni; − in un approccio prevalentemente contenutistico dei curricoli; − nella carenza di strategie individualizzate,; − nella mancanza di strutture e di specifici laboratori specifici dove esprimere le proprie capacità. La Nostra Istituzione è riuscita negli anni ad accogliere tali utenze creando situazioni ottimali attraverso un offerta formativa cadenzata ai singoli bisogni e rispondente alle esigenze del singolo, evitando così situazioni di disagio che spesso confluiscono in una inevitabile dispersione scolastica. Ciò è stato possibile anche grazie ad attività pomeridiane quali corsi di potenziamento e recupero, laboratori P.O.N., progetti di educazione alla legalità, di educazione stradale ecc. e all’apertura continua e costante della scuola al territorio.

Page 7: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

7    

CHI SIAMO L’istituzione scolastica

Scuola dell’Infanzia – Primaria e Secondaria di I grado “22 Alberto Mario”

Piazza S. Eframo Vecchio, 130 80137 Napoli Distretto 46

Quartiere S. Carlo all’Arena

Codice Scuola C.M. NAIC8BT00N

Codice fiscale 80022520631 Dirigente Scolastico: Dott.ssa Cesira Foà

D.S.G.A. Dott.ssa Angela Maietta

COME CONTATTARCI

TEL. 081/7519375 FAX 081/7512716

E-MAIL: e-mail: [email protected] [email protected] INDIRIZZO WEB: www.22ddalbertomario.gov.it

LOCALIZZAZIONE DEL SERVIZIO SCOLASTICO L’Istituto “22 A. Mario” è costituito da un unico plesso situato in Piazza S. Eframo Vecchio, 130. L’edificio scolastico si affaccia sulla via M. Guadagno, proprio nel punto in cui essa confluisce nella piazza che ospita la monumentale Chiesa di Sant’Eframo Vecchio, alla sommità di una collinetta. La zona è raggiungibile con la linea urbana 12 che collega la piazza con via M. Guadagno, v. G. Profumo, v. Veterinaria, v. Foria, pz G.B. Vico.

Page 8: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

8    

LA STORIA DELL’ISTITUTO L’istituto 22 Alberto Mario, intitolato al patriota e giornalista emiliano, nasce nel 1960 e da allora è

ubicato nell’attuale sede.

Nasce come scuola primaria e dell’infanzia e nel corso degli anni vi sono stati apportati numerosi

lavori di miglioramento ed ampliamento.

La platea scolastica è costantemente cresciuta.

Nell’a.s. 2012/2013 per effetto della legge sul dimensionamento scolastico, ai sensi della delibera n.

11 del 30/01/12 della giunta regionale della Campania è diventato Istituto Comprensivo Statale.

ALBERTO MARIO NACQUE A LENDINARA, NEL POLESINE, NEL 1825. STUDIÒ LEGGE, DIVENTÒ SCRITTORE E GIORNALISTA. DIRESSE GIORNALI CHE DIFFONDEVANO E DIFENDEVANO LA LIBERTÀ E L’INDIPENDENZA D’ITALIA IN UN PERIODO IN CUI IL NOSTRO PAESE ERA GOVERNATO DAGLI AUSTRIACI. NON SOLO DIFESE LA LIBERTÀ A PAROLE, SCRIVENDO LE SUE IDEE, MA COMBATTÈ COME VOLONTARIO NELLA PRIMA GUERRA D’INDIPENDENZA NEL 1848. MENTRE ERA IN ESILIO A GENOVA CONTRIBUÌ ALL’ORGANIZZAZIONE DELLA SPEDIZIONE DI SAPRI. SPOSÒ JESSIE WHITE, ARDENTE MAZZINIANA, CHE LO AFFIANCÒ SEMPRE NELLE LOTTE PER LA LIBERAZIONE NAZIONALE. CON LA MOGLIE PARTECIPÒ ALLA SPEDIZIONE GARIBALDINA NEL MERIDIONE E FURONO TRA I PRIMI AD ENTRARE A NAPOLI, INSIEME A GARIBALDI STESSO. SEMPRE INSIEME PARTECIPARONO ALLA III GUERRA D’INDIPENDENZA PER LA LIBERAZIONE DEL VENETO. NEL 18883 MORÌ A LENDINARA, DOVE È SEPOLTO NEL CIMITERO COMUNALE

Page 9: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

9    

STRUTTURA EDILIZIA DELL’ISTITUTO Il Circolo insiste su 3 blocchi fabbricati:

1. Il primo blocco fabbricato, strutturato su due livelli, ospita:

a) direzione;

b) segreteria;

c) sala archivio;

d) sala insegnanti;

e) 2 aule;

f) servizi.

2. Il secondo blocco fabbricato, strutturato su tre livelli, ospita:

a) Piano terra, con 3 entrate e diversi ampi corridoi, comprende 17 aule, di cui 7 per la scuola dell'infanzia con 1 gruppo di servizi igienici e 9 per la scuola primaria con 2 gruppi di servizi igienici.

b) Primo piano con 3 aule per la scuola secondaria di primo grado11 aule per la scuola primaria, un laboratorio multimediale, 3 gruppi di servizi igienici e ampi corridoi.

c) Deposito laboratori mobili: scientifico e musicale.

d) Seminterrato ampio, ma attualmente inutilizzabile per quanto riguarda le attività didattiche, poiché privo di servizi igienici, del tutto trascurato e sede di un deposito di materiale didattico, sussidi e arredi non utilizzati.

3. Il terzo blocco fabbricato ospita:

a) 3 aule ;

b) un vano in cui sono conservati vari sussidi didattici;

c) la palestra;

d) biblioteca;

e) servizi igienici;

f) Seminterrato ampio, ma attualmente inutilizzabile per quanto riguarda le attività didattiche, che necessita, quindi di interventi urgenti di ripristino, in quanto trattasi di locali, di proprietà del Comune di Napoli, che ad oggi non hanno mai beneficiato di interventi di manutenzione né ordinaria, né straordinaria, per la ben nota situazione di occupazione abusiva ventennale da parte di nuclei familiari di ben quindici persone, conclusasi con lo sgombero coatto soltanto il 19/11/2010.

L'esterno é costituito da un cortile con giardino, suddiviso in tante aiuole recintate.

Page 10: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

10    

SPAZI UTILIZZABILI  

Aule complessivamente disponibili: 39 Le 7 sezioni di Scuola dell’infanzia sono ubicate nelle 7 aule disponibili al pian terreno n° 9-11-12-13-14-15-16. Le 20 classi di scuola primaria hanno a disposizione, 20 aule: 9 al pian terreno(n° 1-2-3-4-5-6-7-8-10) 11 al piano superiore (n° 17-18-19-20-21-22-23-24-25-26-28). Le 3 classi prime di scuola secondaria di primo grado hanno a disposizione tre aule al primo piano (n. 29-30-32) Le 3 classi seconde di scuola secondaria di primo grado hanno a disposizione un’ aula al primo piano (n. 31) e le 2 aule situate al primo piano del primo blocco fabbricato. Le 3 classi terze di scuola secondaria di primo grado nel terzo blocco fabbricato (aule polifunzionali n. 3, 4, 5)  

LABORATORI Aula multimediale. Aule L.I.M. n. 2 aule 2.0 Biblioteca Palestra

Page 11: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

11    

LETTURA DEL TERRITORIO

IL QUARTIERE NELLA CITTA’

Page 12: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

12    

• Municipalità 1

1. San Ferdinando 2. Chiaia 3. Posillipo

• Municipalità 2 1. San Giuseppe 2. Montecalvario 3. Avvocata 4. Mercato 5. Pendino 6. Porto

• Municipalità 3 1. Stella 2. San Carlo Arena

• Municipalità 4 1. Vicaria 2. San Lorenzo 3. Poggioreale 4. Zona Industriale

• Municipalità 5 1. Vomero 2. Arenella

• Municipalità 6 1. Ponticelli 2. Barra 3. San Giovanni a Teduccio

• Municipalità 7 1. Miano 2. Secondigliano 3. San Pietro a Patierno

• Municipalità 8 1. Chiaiano 2. Piscinola-Marianella 3. Scampia

• Municipalità 9 1. Soccavo 2. Pianura

• Municipalità 10 1. Bagnoli 2. Fuorigrotta

Page 13: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

13    

ANALISI DELLE RISORSE DISPONIBILI • Scuole primarie • Scuole dell’infanzia statali • Scuole dell’infanzia comunali • Vigili del fuoco • Protezione civile “base Puma” • Ufficio anagrafico • Università: Dipartimento di biologia vegetale: v. Foria, 223- tel. 081/440681 • Medicina Veterinaria: v. F. Delfino, 1- tel 081/449759 • Orto Botanico: v. Foria 223- tel. 081/449759 • Osservatorio Astronomico di Capodimonte: Sal. Moiariello, 16- tel. 081454678 • ASL Distretto 49

Via Don Bosco, 4 F- tel. 081/7491111; via C. De Marco tel-. 081/7517535

• Gardia medica: v. Carlo de Marco tel. 081/7517510 • Ospedale di zona San Giovanni Bosco: v. F.M. Briganti, 255- tel. 081/7512436 • Palestre • Circoli culturali • Associazioni • Consultorio familiare: v. A. Sogliano, 19 • Centri religiosi • Bosco di Capodimonte • Ufficio Postale: v. Abate Minichini, 31 • Postazione taxi • Monumenti rilevanti:

Convento di S. Eframo Chiesa di Santa Maria degli Angeli alle Croci Palazzo Fuga Ponti Rossi

Page 14: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

14    

STAFF DIRIGENZIALE

DIRIGENTE SCOLASTICO Dr.ssa Cesira Foà

COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO

Collaboratrice Vicaria Ins. Pacca Margherita

Coordinatrice scuola secondaria di I grado Prof. Casiello Stella

DIRETTORE SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI

Dr.ssa Angela Maietta

ORGANI COLLEGIALI Gli organi collegiali della scuola, che prevedono sempre la presenza dei genitori, sono tra gli strumenti che possono garantire sia il libero confronto fra tutte le componenti scolastiche sia il raccordo tra la scuola e il territorio. · Il Consiglio di intersezione (Scuola dell’Infanzia) è costituito da:

• Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti • Un rappresentante dei genitori per sezione

Il Consiglio di Interclasse (Scuola Primaria)

• Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti • Un rappresentante dei genitori di ciascuna classe

 · Il Consiglio di classe (Scuola Secondaria di I grado)

• Dirigente scolastico (o un suo delegato) e tutti i docenti della classe • Quattro rappresentanti dei genitori

Il consiglio di classe, interclasse, intersezione sono finalizzati ad assicurare i raccordi interdisciplinari e ad adottare gli interventi educativi più idonei per promuovere la formazione civile, sociale e morale. Si avvalgono del contributo propositivo ed operativo di tutti i docenti e dei rappresentanti dei genitori. A scansione quadrimestrale, rilevano l’andamento didattico-educativo della classe/sezione, definiscono azioni di potenziamento/recupero, per garantire ad ogni alunno il successo formativo, valorizzando le potenzialità individuali. Con tale cadenza, si procede anche alla regolazione dei percorsi didattici. Il Consiglio di Intersezione, il Consiglio di interclasse, il Consiglio di classe hanno la funzione di:

§ Formulare al Collegio dei docenti proposte in ordine all’azione educativa didattica e a iniziative di sperimentazione

§ Agevolare i rapporti reciproci tra docenti, genitori e alunni § Decidere in merito ai provvedimenti disciplinari a carico degli studenti

Page 15: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

15    

Procedere alla valutazione periodica degli studenti (con la sola presenza dei docenti e del dirigente scolastico)

· Il Consiglio di Istituto: Prevede al suo interno, di norma, la presenza di rappresentanti di tutte le realtà operanti nella scuola: Ø Ha funzione di ratifica sulle delibere del collegio dei docenti Ø Struttura e presenta il piano amministrativo dell’Istituto Ø Gestisce il fondo dell’istituzione scolastica Ø Presenta il Piano amministrativo dell’Istituto; gestisce il fondo dell’Istituzione. · Il Collegio dei Docenti: Ø E’ costituito, in seduta plenaria, da tutti i docenti dell’Istituto Ø Delibera in materia didattica e pianifica le programmazioni educative Il Dirigente Scolastico Ø Assicura la gestione unitaria dell’istituzione di cui ha la legale rappresentanza Ø Gestisce le risorse finanziarie e strumentali Ø Ha autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane, avvalendosi della collaborazione di alcuni docenti dei tre ordini di scuola Il Direttore amministrativo Ø Coadiuva il D.S. Ø Coordina e organizza il servizio e l’orario del personale A.T.A. Ø Cura gli aspetti relativi alla gestione finanziaria dell’Istituto

Page 16: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

16    

COLLEGIO DOCENTI

SCUOLA    "22  ALBERTO  

MARIO"  

SCUOLA  DELL'INFANZIA    DOCENTI  N.  15  

SCUOLA  PRIMARIA  DOCENTI  N.35  

SCUOLA  SECONDARIA  DI  1°  GRADO  DOCENTI  N.23  

Page 17: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

17    

STAFF TECNICO

FUNZIONI- STRUMENTALI

Funzioni strumentali

Area 1 “gestione P.O.F. e settori afferenti il curricolo, la valutazione, l’autovalutazione ed il monitoraggio di sistema per la Scuola dell’Infanzia, Primaria ed in raccordo con la F.S. di Scuola Secondaria di Primo grado”

Ins. Fiorenza Liguori

Area 2 “Interventi e servizi per gli studenti nell’esecutività dei vari coordinamenti di progetti curriculari ed extracurriculari e per la continuità per la Scuola dell’Infanzia, Primaria ed in raccordo con la F.S. di Scuola Secondaria di Primo grado ”

Ins. Emma Vertucci

Area n. 3 scuola secondaria dei I grado “Coordinamento ed organizzazione degli interventi e raccordo per i settori pertinenti la fase propedeutica allo svolgimento dell’area alunni nelle sue diverse angolazioni ed ambiti di azione”

Prof. Alessandra Grappone

Area 3 “Sostegno al lavoro dei docenti per la cura e l’integrazione degli alunni diversamente abili, con B.E.S. e D.S.A. e per i settori afferenti l’integrazione curriculare ed extracurricolare, nonché per la prevenzione della dispersione scolastica per la Scuola dell’Infanzia, Primaria ed in raccordo con la F.S. di Scuola Secondaria di Primo grado ”

Ins. Gianna Mariotto

Area 4 “Realizzazione di progetti di intesa con Enti ed Istituzioni, nell’estrinsecazione di attività formative per gli studenti, nonché nella realizzazione di intese Scuola- Famiglia nella tutela degli alunni per la Scuola dell’Infanzia, Primaria ed in raccordo con la F.S. di Scuola Secondaria di Primo grado ”

Ins. Giovanna

Cinquegrana

Page 18: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

18    

COORDINATRICI SCUOLA DELL’INFANZIA Mariotto Gianna

Cugnetto Annamaria Cesarano Rosaria

COMMISSIONI

Commissione formazione classi: Cantisani - Cugnetto Commissione elettorale: Cugnetto- Caldara- Piccolo Comitato di valutazione: Mariotto- Garberini- Santoro

REFERENTI REFERENTE SUSSIDI E AULA INFORMATICA: Ins. Caldara Laura REFERENTE SITO WEB: Ins. Pacca Margherita REFERENTE LEGALITA’: Ins. Rodorigo Nicoletta R.S.P.P.: Ins. Margherita Pacca

Page 19: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

19    

ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA SCUOLA DELL’INFANZIA L’orario di funzionamento settimanale della scuola dell’infanzia è di 40 ore articolato su cinque giorni dal lunedì al venerdì. I bambini usufruiscono del servizio di refezione erogato dal comune da ottobre a giugno. Le sezioni sono 7: 2 formate da alunni di 3 anni, 2 da alunni di 4 anni, 1 da alunni di 4 e 5 anni e 3 da alunni di 5 anni. NEI PERIODI IN CUI NON E’ ATTIVO IL SERVIZIO DI REFEZIONE INGRESSO ORE: 8.30-9.00 USCITA ORE 12.30-13.30 NEI PERIODI IN CUI è ATTIVO IL SERVIZIO DI REFEZIONE INGRESSO ORE 8.30- 9.00 USCITA ORE 16.30

SCUOLA PRIMARIA L’orario di funzionamento settimanale della scuola primaria è di 28 ore e 20 minuti articolato su cinque giorni dal lunedì al venerdì con due prolungamenti settimanali con mensa. L’orario di funzionamento settimanale delle classi I, II e II sezione C è di 40 ore settimanali dalle ore 8.20 alle ore 16.20 I bambini usufruiscono del servizio di refezione erogato dal comune da ottobre a fine maggio. NEI PERIODI IN CUI NON E’ ATTIVO IL SERVIZIO DI REFEZIONE INGRESSO ORE: 8.15 USCITA ORE 13.15 NEI PERIODI IN CUI E’ ATTIVO IL SERVIZIO DI REFEZIONE LUNEDI’ –MERCOLEDI’- VENERDI’: INGRESSO ORE 8.20 USCITA ORE 13.00 MARTEDI’ E GIOVEDI’:INGRESSO ORE 8.20 USCITA ORE 15.30 CLASSI I E II SEZ. C DAL LUNEDI’ AL VENERDI’: INGRESSO ORE 8.20 USCITA ORE 16.20

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

L’orario di funzionamento settimanale della scuola secondaria di primo grado sarà di 30 ore distribuito su cinque giorni (dal lunedì al venerdì) in concerto con l’organizzazione della scuola primaria.

INGRESSO ORE 8.00 USCITA ORE 14.00

 

Page 20: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

20    

LINEE GUIDA DEL PROGETTO D'ISTITUTO Il Collegio Docenti, si è articolato in gruppi di lavoro e dipartimenti disciplinari, costituiti da gruppi misti di docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria E Secondaria di I grado, con il preciso compito di effettuare una accurata analisi dei bisogni formativi, individuando nella pregressa progettazione i punti forti di conservare e ripercorrere con continuità ed i punti deboli da recuperare e potenziare.

Priorità

Organizzare un ambiente di apprendimento adeguato alle caratteristiche via via mutevoli degli allievi accompagnando la crescita e lo sviluppo dei ragazzi con uno “sguardo lungo”, dai 3 ai 14 anni, che invita a far pesare di più le loro caratteristiche nella progettazione.

• Offrire agli alunni una continuità nel frequentare la stessa scuola insieme ai propri compagni, usufruendo degli stessi servizi, dai 3 ai 14 anni.

• Consolidare la continuità dei percorsi formativi attraverso la prosecuzione delle attività nei diversi ordini di scuola presenti nell’Istituzione.

• Ottimizzare l’uso degli spazi e la gestione logistica degli stessi.

• Perseguire la soddisfazione dell’utenza per l’offerta dell’istituzione scolastica che ad oggi ha risposto egregiamente alle richieste del territorio con un’offerta formativa curricolare ed extracurricolare confacente alle esigenze formative, creando spazi ed opportunità di aggregazione all’interno dell’Istituzione attraverso attività laboratoriali, attività motorie e sportive, insegnamento delle lingue straniere con docenti madre lingua, iniziative nell’ambito dell’informatica, dell’educazione alla legalità, alla salute, all’ambiente, all’educazione alimentare, alla sicurezza, all’educazione stradale.

• Conservare l’identità dell’offerta formativa della nostra Istituzione sul territorio, considerato che da anni le famiglie del territorio ne riconoscono la validità e la rispondenza alle esigenze formative dei loro figli.

• Integrare l'offerta formativa migliorandola ed ampliandola attraverso l'introduzione del latino sin dalle prime classi.

• Consolidare il “senso di appartenenza” attraverso la conservazione della memoria storica e la riflessione sulla buone pratiche.

• Migliorare la definizione del curricolo disciplinare verticale al fine di prevenire salti e/o ripetizioni superflui di segmenti formativi.

• Migliorare la contestualizzazione nella definizione del profilo educativo, culturale e professionale dello studente in uscita dai singoli ordini di scuola in rapporto a profilo in uscita.

• Superare il disorientamento nel passaggio da un ordine all’altro di scuola per gli allievi ed in particolar modo per gli alunni diversamente abili.

• Migliorare la rispondenza dei percorsi formativi ai parametri di valutazione degli esiti formativi degli alunni, la congruenza e la coerenza nella definizione unitaria degli stessi .

Page 21: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

21    

• Migliorare l’accoglienza e l’integrazione degli alunni con DSA e BES attraverso la costituzione di gruppi di lavoro dedicati e l’attivazione sistematica di procedure specifiche.

• Superamento della frammentazione e separazione socio-culturale. • Educazione alla legalità ed all’ambiente attraverso percorsi strutturati con l’intervento in sede di

Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Guardia Costiera e visite presso le strutture delle forze dell’ordine e presso il Consiglio Regionale, Camera e Senato.

• Riscoperta della corresponsabilità nel gestire le risorse umane ed ambientali. • Valorizzazione delle diversità. • Accoglienza ed integrazione degli alunni diversamente abili e svantaggiati. • Apprendimento di linguaggi diversi da quelli verbali come mezzo di comunicazione

privilegiata. • Attenzione alla valenza formativa delle varie istituzioni sociali ed in particolare alla

valorizzazione della figura del genitore nella formazione socio-culturale dei figli. • Supporto organizzativo e didattico volto al miglioramento attraverso l’organizzazione interna

del personale. • Miglioramento complessivo del servizio erogato attraverso l’ottimizzazione delle risorse e la

distribuzione trasversale di incarichi e compiti aggiuntivi a collaboratori scolastici ed assistenti amministrativi.

• Miglioramento ed arricchimento dell’offerta formativa. • Ampliamento dell’offerta formativa e rinforzo della qualità dei processi di

insegnamento/apprendimento sulla base delle finalità e degli obiettivi enunciati nel Piano dell’Offerta Formativa.

• Aggiornamento e formazione in servizio del personale scolastico. • Sicurezza e tutela della salute dei lavoratori e degli alunni proseguendo nell’azione di

adeguamento alle norme come prospettato nel Decreto Legislativo 81/08. • Innovazione tecnologica. Tali priorità hanno ispirato l’azione del Dirigente scolastico che attraverso il P.O.F ha orientato la progettualità, sin dal suo ingresso nella scuola, in maniera implicita ed esplicita, per offrire risposte precise all’utenza, che in una società complessa e multiculturale, deve acquisire capacità di orientamento e decisionalità, oltre al possesso di una solida cultura di base.

Il piano evidenzia in modo esplicito la progettualità educativa, organizzativa, curricolare ed extra curricolare della Nostra Istituzione, documento flessibile e modificabile, in parte o in tutto, a seconda dei bisogni formativi, nonché delle esigenze diverse evinte dall’utenza e dai docenti.

Il nostro curricolo oltre a essere finalizzato a rendere didatticamente operative le indicazioni ministeriali, parte necessariamente dalla conoscenza del Pianeta Bambino, in rapporto sia al territorio dove vive il discente e quindi opera l’istituzione scolastica, sia alla sua crescita fisica e morale, alla sua sensibilità e alle sue emozioni come ricorda il documento internazionale sui diritti dell’infanzia, espressi dalla Convenzione delle Nazioni Unite del 1989 e approvato dallo Stato Italiano.

Il piano di studi vuole disegnare il cammino che la scuola, come agenzia preposta alla formazione e all’istruzione, intende seguire per aiutare ogni allievo, a lei affidato, nella sua crescita culturale e morale, stimolandolo a dare il meglio di sé e potenziandone le capacità in ogni campo, perché sia preparato ad affrontare qualsiasi difficoltà.

L’Istituto “22 Alberto Mario” è istituto scolastico che accoglie bambini dai tre ai quattordici anni (scuola dell’infanzia - scuola primaria e scuola secondaria di primo grado).

Page 22: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

22    

La scuola primaria deve costruire un proprio curricolo di base, finalizzato ai bisogni formativi degli utenti, redatto tenendo in dovuto conto le indicazioni ministeriali della scuola primaria e avendo presente l’importanza di focalizzare la progettualità in saperi incrociati in continuità verticale, con un occhio didattico strabico rivolto sia alla scuola dell’infanzia che al primo grado della scuola secondaria.

Allo stesso modo bisogna considerare le indicazioni ministeriali relative alla scuola secondaria di primo grado per una didattica incrociata e raccordativa affinchè si costruisca una relazione formativa tra la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado che continui il cammino culturale dei discenti.

ATTIVITA’ DIDATTICA Le Indicazioni nazionali per il curricolo, con i relativi decreti attuativi, definiscono i traguardi specifici per lo sviluppo delle competenze al termine della classe 3^ e 5^ della scuola primaria e 1^ e 3^ della scuola secondaria di I grado, lasciano ampio margine alla costruzione dei concreti percorsi formativi. Peraltro lo stesso Regolamento in materia di autonomia scolastica (DPR n. 275/99) consente alle Istituzioni scolastiche di definire i curricoli e le quote orarie riservate alle diverse discipline in modo autonomo e flessibile. L’attività didattica è distribuita su cinque giorni settimanali dal lunedì al venerdì. I testi scolastici di nuova adozione, secondo le disposizioni ministeriali, sono validi per cinque anni nella scuola primaria e per sei anni nella scuola secondaria di I grado. La gestione delle risorse umane è improntata a criteri di efficacia e flessibilità, anche tenuto conto di quanto previsto dalle norme in materia di organico. Per alcune attività vi sono locali appositamente attrezzati e sussidi didattici specifici. Le attività didattiche possono essere organizzate e svolte con modalità diverse allo scopo di rendere più efficace l'intervento formativo, senza trascurare la necessità di personalizzare gli interventi formativi rivolti agli alunni con metodologie diversificate.

Page 23: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

23    

MISSION DELL’ISTITUTO Nel corso dell’anno scolastico 2011/12 si è giunti all’avvio, all’interno dell’Istituzione scolastica “Alberto Mario”, di una nuova modalità di organizzazione che prevede la verticalizzazione dei tre ordini di scuola: Scuola dell’Infanzia, Scuola primaria e Scuola Secondaria di Primo Grado all’interno di un unico Istituto scolastico detto “Comprensivo”.

Questa trasformazione istituzionale consente a noi tutti di realizzare ancor meglio l’idea di una scuola intesa come comunità educante al servizio del cittadino, senza perdere la propria identità che è stata ad oggi fattore di qualità e distinzione sul territorio.

Con questa iniziativa abbiamo ancor più rafforzato il rapporto con gli Enti Locali e valorizzato l’insieme delle risorse professionali presenti nella scuola, dal Dirigente Scolastico agli operatori tutti.

L’istituto comprensivo, infatti, sperimenta una gestione innovativa nella direzione dello scorrimento verticale delle professionalità ed offre una maggiore flessibilità nelle scelte didattiche (moduli formativi, gruppi interclasse, laboratori curricolari ed extracurricolari).

L’Istituto Comprensivo “22 Alberto Mario” racchiude in sé l’idea di una scuola che gode della fiducia della comunità perché si impegna in un progetto educativo, visibile e coerente, attraverso un’attenta valutazione delle scelte, con un continuo lavoro di approfondimento ed autoanalisi, con la formulazione di un’ipotesi organizzativa, metodologica e didattica, complessivamente già prefigurata, che permette di porre in essere un’offerta formativa già calibrata sul territorio da diversi anni, proiettata verso il futuro, tenendo sempre presente la propria “mission”: la qualità a portata degli allievi.

L’Istituto Comprensivo in sede si presta ad una vocazione “sperimentale” di ricerca delle migliori condizioni per rafforzare i livelli di apprendimento dei ragazzi personalizzarne i percorsi educativi, arricchire di opportunità l’offerta formativa, utilizzare in modo integrato le risorse educative del territorio.

Page 24: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

24    

L’ISTITUZIONE SCOLASTICA “22 ALBERTO MARIO ”

È SCUOLA DEL SAPERE CREATIVO, … SCUOLA DI TUTTI E PER TUTTI ”

è suo compito disegnare per i suoi utenti sentieri didattici flessibili e stimolanti, corrispondenti alle loro potenzialità e alle loro esigenze, perché divengano adulti responsabili e consapevoli, capaci di migliorarsi e contribuire al cambiamento positivo del loro ambiente socio-culturale. La nostra scuola è “Laboratorio culturale…” per noi pensare è…fare, operare, inventare, elaborare per orientare il futuro di ogni bambino

attraverso:

− Costruzione di percorsi individualizzati. − Valorizzazione delle diversità nel rispetto delle pari opportunità e dell’equivalore dei

risultati. − Accoglienza e integrazione dei portatori di handicap. − Continuità. − Educazione alla legalità − Educazione alla salute ed all’ambiente. − Educazione alimentare. − Pratica curricolare ed extracurricolare dell’attività motoria e di avviamento alla pratica

sportiva. − Insegnamento curricolare ed extracurricolare delle lingue comunitarie(inglese, francese e

spagnolo) − Esperienze teatrali e di drammatizzazione. − Esperienze di strumento musicale − percorsi multimediali con le nuove tecnologie. − Visite guidate.

OBIETTIVI FORMATIVI A. Scolarizzazione. B. Socializzazione. C. Educazione alla legalità e alla cooperazione. D. Consolidamento della propria identità. E. Motivazione allo studio e alla cultura. OBIETTIVI COGNITIVI A. Sviluppo delle strumentalità di base delle conoscenze. B. Sviluppo delle capacità di comunicazione ed espressione. C. Acquisizione delle capacità di pianificare di elaborare e di ricercare per rielaborare. D. Potenziamento delle capacità logiche. E. Potenziamento dei mezzi espressivi non verbali e metacomunicazionali. OBIETTIVI COMPENSATIVI E INTEGRATIVI A. Promuovere l’autonomia personale e sociale del soggetto. B. Sviluppare capacità collaborative con i compagni e le insegnanti. C. Motivare, organizzare ed arricchire l’esperienza espressiva dell’alunno. D. Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi di comunicazione, rimuovendo i blocchi psicologici.

Page 25: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

25    

FINALITA’ GENERALI

⇒ Creare un clima di serenità e collaborazione.

⇒ Educare alla responsabilità, alla cooperazione e alla tolleranza.

⇒ Sviluppare la personalità del bambino, fanciullo e dell’adolescente in tutte le direzioni:

cognitive, creative, affettive, emotive, senso-motorie, religiose, sociali.

Page 26: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

26    

IL POF E IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

Il presente Piano dell'Offerta Formativa si pone come documento che:

Ø esplicita alle famiglie le scelte educative e organizzative della scuola;

Ø codifica i momenti di ascolto, di scambio, di proposta, necessari per operare scelte

condivise.

Al Consiglio di Istituto spetta il compito di tracciare "gli indirizzi generali per le attività della

scuola" (di cui segnala l'esigenza) e le "scelte generali di gestione e di amministrazione" (dal

Regolamento dell'Autonomia, Art. 3). L' approvazione del POF, elaborato dal Collegio dei Docenti,

legittima una progettazione, affidata ai tecnici della scuola, coerente con i bisogni e con le linee di

azione individuate.

RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA

Il rapporto scuola-famiglia si inserisce, dal punto di vista pedagogico, nella più grande tematica

della continuità educativa e didattica. Il criterio della reciprocità, criterio base di questo rapporto,

richiede uno scambio continuo, una costruzione progressiva ed è fondamento della comunità

allargata, comunità educante, corresponsabile e garante dello sviluppo degli alunni.

La scuola promuove durante l’anno scolastico:

Ø Assemblee di sezione, di classe e interclasse.

Ø Colloqui individuali, programmati ed informali.

Ø Consigli d’Intersezione, di Interclasse e Consigli di classe con i rappresentanti eletti dai

genitori.

Ø Partecipazione dei genitori sui risultati di progetti attuati nel Piano Offerta Formativa.

Ø Mostre delle esperienze educative e rappresentazioni eseguite dagli alunni dei tre ordini di

scuola.

Ø Collaborazione con i genitori.

Page 27: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

27    

FINALITA’ ED AZIONI NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia è segmento importante nella vita sociale del bambino, rappresenta il primo momento comunitario didatticamente strutturato ed ha il compito di favorire la maturazione di quei prerequisiti necessari ad ogni discente per proseguire il suo percorso formativo di alfabetizzazione culturale, stimolando tutte le potenzialità cognitive e attivando l’apprendimento.

La scuola dell’infanzia è scuola di reale apprendimento, non solo passaggio dalla famiglia alla scuola di base, con una sua specificità pedagogica, dove i risultati raggiunti, i prerequisiti per la scuola primaria, non sono da considerare solo preparazione al segmento formativo che segue ma la realizzazione di compiti educativo – didattici, relativi ad una progettualità propria.

La Scuola dell’infanzia, articolazione del sistema scolastico di formazione e di istruzione, concorre, a promuovere la formazione integrale della personalità dei bambini dai 3 ai sei anni, nella prospettiva della formazione di soggetti liberi, responsabili ed attivamente partecipi.

Essa persegue sia l’acquisizione di capacità e di competenze di tipo comunicativo, espressivo, logico ed operativo, sia una equilibrata maturazione ed organizzazione delle componenti cognitive, affettive, sociali e morali della personalità, apportando con questo il suo specifico contributo alla realizzazione della uguaglianza delle opportunità educative.

La scuola dell’infanzia ha il compito di consentire ai bambini, in una situazione di pari opportunità, di raggiungere traguardi significativi in ordine:

• all’ IDENTITA’, per accrescere sicurezza, fiducia nelle proprie capacità, senso di appartenenza, autostima.

• all’AUTONOMIA come scoperta della realtà che li circonda, capacità di scelta, rispetto e cura di sé, degli altri, dell’ambiente.

• alla COMPETENZA intesa come sviluppo di abilità linguistiche, motorie, intellettive, espressive, sociali e relazionali, attraverso specifici itinerari formativi nei quali sono presenti situazioni efficaci di apprendimento.

• Alla CITTADINANZA, come scoperta degli altri, dei loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso regole condivise.

La Scuola realizza necessari collegamenti con la Scuola Primaria e il complesso di servizi per l’Infanzia. Attua la prevenzione del disagio.

Page 28: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

28    

STRUTTURA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Le sezioni sono 7: 2 formate da alunni di 3 anni, 2 da alunni di 4 anni e 3 da alunni di 5 anni.

La scuola dell’infanzia si trova al piano terra del secondo padiglione ed ha a disposizione 7 aule ed un gruppo di servizi igienici.

PROGETTAZIONE EDUCATIVO- DIDATTICA La scuola realizza percorsi formativi di sezione e di intersezione, articolati per progetti con l’individuazione di obiettivi, competenze cognitive e relazionali, verifiche, documentazione. Sostegno e integrazioni per i bambini diversamente abili e disagio.

TECNICHE DIDATTICHE PRESCELTE Conversazioni, discussioni, narrazioni, gioco-dramma, giochi di simulazione, giochi con regole, giochi psicomotori, giochi con materiale strutturato, giochi di parole. Attività di avvicinamento alla lingua scritta. Disegni a tema, e liberi, analisi e lettura di immagini. Manipolazione di materiali plastici (das, pasta sale ecc.). Elaborazioni grafiche di concetti, percorsi, racconti, lavori di gruppo e individuali.

Si utilizzano schede operative per l’applicazione e il controllo degli apprendimenti. Uso di tecniche espressive diversificate. Uso di libri, illustrazioni, materiale audiovisivo.

VALUTAZIONE E VERIFICA Modalità (osservazioni sul bambino):

• grado di interesse e partecipazione; • rappresentazione grafica; • rappresentazione simbolica; • rappresentazione attiva.

CAMPI D’ESPERIENZA La scuola dell’infanzia realizza le finalità sopra elencate di sviluppo dell’identità, autonomia, competenza, cittadinanza attraverso i campi d’esperienza, luoghi del fare e dell’agire del bambino. Il suo curricolo, infatti, si snoda attraverso i seguenti

CAMPI D’ESPERIENZA:

Page 29: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

29    

INDICATORE MODULARE GLOBALE IL SE’ E L’ALTRO

Favorire la conquista della propria interiorità e il superamento del egocentrismo cognitivo per raggiungere l’autonomia, l’ affermazione di sé e la disponibilità verso l’altro con cui condividere

tempi, spazi ed emozioni in un contesto relazionale sempre più aperto e complesso FORMAZIONE SOCIALE

DIMENSIONE AFFETTIVO – EMOTIVA

_ Consolidare la fiducia delle proprie possibilità _ Riconoscere le proprie emozioni e sentimenti _ Acquisire autonomia _ Conquistare la consapevolezza della propria identità _ Acquisire la propria identità sessuale

DIMENSIONE SOCIALE IN RELAZIONE ALLA PLURALITA’ E ALLA DIVERSITA’

_ Accettare e rispettare il punto di vista altrui _ Rispettare le regole del vivere insieme _ Superare la dimensione egocentrica _ Instaurare rapporti positivi e collaborare nel gruppo, assumendo ruoli per accettare e svolgere compiti _ Rispettare le regole del vivere insieme _ Conoscere e rispettare le diversità _ Comunicare i propri bisogni e pensieri

DIMENSIONE SOCIO - INTERCULTURALE

_ Conoscere gli altri, provenienti da altre culture _ Confrontare culture _ Comprendere somiglianze e differenze attraverso la manipolazione creativa di oggetti, l’ascolto di musiche e lo svolgimento di giochi collettivi

 

 

DIMENSIONE SOCIO – RELIGIOSA

_ Sviluppare atteggiamenti corretti nei confronti della religiosità e delle religioni _ Scoprire la bellezza e l’armonia della natura come espressione di un Essere superiore _ Conoscere e rispettare il mondo religioso degli altri nello spirito della Fratellanza universale

Page 30: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

30    

OGGETTI CULTURALI GENERALI • Le regole in scuola, in classe e in strada • La famiglia • L’amicizia • La propria storia • Storie di altre culture

INDICATORE MODULARE GLOBALE IL CORPO E IL MOVIMENTO

Acquisire la coordinazione dei movimenti e la padronanza del proprio comportamento motorio nell’integrazione con l’ambiente

FORMAZIONE CORPOREA E PSICOMOTORIA DIMENSIONE CORPOREA E PSICOMOTORIA

_ Sviluppare il sé corporeo _ Rappresentare lo schema corporeo in relazione all’azione,al movimento e alla comunicazione _ Riconoscere e denominare le parti del corpo su di sé e sull’altro _ Acquisire padronanza motoria _ coordinare la capacità oculo – manuale _ Percepire, distinguere e confrontare le qualità degli oggetti _ Riconoscere, differenziare ed identificare: colori, forme, grandezze, direzioni e posizioni in funzione del movimento

DIMENSIONE LUDICA

_ Conoscere giochi nelle diverse tipologie _ Esprimersi attraverso forme espressive e creative _ Usare il movimento con consapevolezza comunicativa

DIMENSIONE SOCIO- MOTORIA

_ Padroneggiare il proprio comportamento _ Partecipare attivamente nelle attività motorie – collettive _ Conoscere le possibilità di comunicazione del proprio corpo _ Collocare sé stesso nello spazio e nello spazio

DIMENSIONE SALUTE

_ Acquisire corrette abitudini igieniche _ Attivare esperienze di vita pratica

OGGETTI CULTURALI GENERALI • Il corpo

Page 31: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

31    

• I giochi individuali e collettivi • Il corpo come comunicazione • Gli sports • Corrette abitudini igieniche

INDICATORE MODULARE GLOBALE LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE

Comunicare, produrre e comprendere messaggi verbali e non verbali per tradurli e rielaborarli in codice diverso

FORMAZIONE COMUNICATIVA - ARTISTICO – ESPRESSIVA DIMENSIONE COMUNICATIVA

_ Comunicare con il corpo e comprendere il significato del codice gestuale _ Conoscere i messaggi multimediali _ Associare colori ed emozioni _ Conoscere la televisione e gli strumenti tecnici di uso quotidiano _ Ascoltare e raccontare racconti in relazione ai colori e alle forme _ Analizzare, classificare e utilizzare il messaggio pubblicitario _ Conoscere i cartoni animati _ Avviare alla conoscenza del computer

DIMENSIONE GRAFICO – PITTORICA

_ Rappresentare elementi o parte della realtà, partendo dallo scarabocchio _ Conoscere, elencare e classificare i colori _ Conoscere, riconoscere, classificare e rappresentare forme piane e solide con l’utilizzo di vari materiali _ Giocare con colori e forme _ Stabilire relazioni tra colori e stagioni _ Comunicare attraverso il disegno e il colore _ Decodificare, verbalizzare e rappresentare segni e simboli della realtà quotidiana _ Osservare, descrivere, commentare e riprodurre opere d’arte

DIMENSIONE TEATRALE

_ Utilizzare la tecnica dell’animazione teatrale con la mimica e l’imitazione _ Eseguire giochi di drammatizzazione e di travestimento _ Interpretare un semplice testo poetico

DIMENSIONE MUSICALE

_ Distinguere e classificare suoni e rumori in relazione al contesto ambientale _ Comunicare la dimensione sonora del corpo _ Riprodurre semplici ritmi con mani e piedi

Page 32: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

32    

_ Manipolare e costruire oggetti sonori _ Conoscere li strumenti musicali _ Distinguere dal suono lo strumento che l’ha prodotto _ Ascoltare musica e rappresentare le emozioni con il disegno _ Sonorizzare racconti, favole, fiabe, poesie o filastrocche con l’ausilio delle tecniche teatrali _ Conoscere canzoncine

OGGETTI CULTURALI GENERALI • Il linguaggio gestuale • Il colore • Le forme • La pubblicità • Il suono e il rumore • Gli strumenti musicali • Lo spazio teatro • I cartoni animati • I mass – media

Attraverso la valorizzazione delle diversità degli stili personali dei discenti si proporranno

attività manipolative, pittoriche, di ritaglio e di collage con vari materiali di recupero e non. Si proporranno attività con giochi simbolici e attività teatrali con drammatizzazioni, travestimenti e realizzazione di scenografie per giungere all’utilizzo del computer per condividere storie ed

esperienze con altri vicini e lontani.

INDICATORE MODULARE GLOBALE LA CONOSCENZA DEL MONDO

Acquisire competenze logiche per raggruppare, ordinare, quantificare, misurare fatti e fenomeni della realtà, sviluppando abilità necessarie per interpretarla e per intervenire con

consapevolezza su di essa 1 - FORMAZIONE LOGICO – MATEMATICA

DIMENSIONE LOGICO - SPAZIALE

_ Osservare la realtà naturale ed umana _ Orientarsi nello spazio _ Orientarsi negli spazi scolastici interni ed esterni _ Localizzare le parti del corpo _ Definire le posizioni e le relazioni destra e sinistra _ Individuare e descrivere le posizioni del corpo, intuendo le nozioni spaziali in relazione ad esso _ Utilizzare il lessico topologico in relazione a oggetti, persone o

Page 33: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

33    

altro, utilizzando anche punti di riferimento _ Riconoscere spazio interno ed esterno _ Costruire ed eseguire percorsi e confini _ Individuare nella realtà forme geometriche sia piane che solide e utilizzarle per composizioni creative

DIMENSIONE LOGICO - MATEMATICA

_ Raggruppare, classificare, ordinare, seriare e suddividere persone, oggetti, animali o altro in base a diversi criteri ( colori, forme e dimensioni) _ Costruire, confrontare, rappresentare e definire un insieme e i suoi Sottoinsiemi _ Stabilire relazioni tra gli insiemi _ individuare e classificare in base alla quantità ( insiemi equipotenti) _ Quantificare e simbolizzare elementi anche del proprio corpo nei termini: uno/due, uno/tanti, pochi/ molti _ Comprendere il concetto di quantità, definendo e rappresentando quantità uguali, maggiori e minori o indicando il più o il meno _ Attribuire ad enunciati il valore di vero o falso _ Comprendere ed utilizzare i connettivi logici _ Usare adeguatamente per definire le quantità i simboli numerici

DIMENSIONE RELATIVA ALLA MISURA

_ Acquisire il concetto di misura _ Confrontare grandezze, pesi e spessori _ Inventare semplici strumenti di misura _ Misurare il tempo: l’orologio _ Misurare lunghezze, peso e capacità

OGGETTI CULTURALI GENERALI • Il lessico topologico • Lo spazio • La scuola • La casa • La strada • La città • Gli insiemi e i sottoinsiemi • Il numero

Page 34: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

34    

• La misura

INDICATORE MODULARE GLOBALE LA CONOSCENZA DEL MONDO

Sviluppare e formare atteggiamenti e abilità di tipo scientifico 2 - FORMAZIONE SCIENTIFICA E STORICA

DIMENSIONE LOGICO - SCIENTIFICA

_ Osservare e scoprire il proprio corpo e confrontarlo con quello degli altri _ Osservare e scoprire molteplici forme di vita _ Scoprire alcune proprietà specifiche di oggetti di uso comune _ Classificare oggetti in relazione all’uso, al materiale, alla grandezza e all’ambiente _ Comparare oggetti….alto, basso, lungo o corto……… _ Comprendere la relazione oggetto – mestiere

DIMENSIONE LOGICO – TEMPORALE

_ Definire il tempo e rilevare le scansioni temporali _ Rilevare rapporti temporali e causali _ Conoscere i concetti di contemporaneità, ordine temporale e successione _ Costruire la storia di oggetti che appartengono _ Ordinare eventi o narrazioni in sequenze _ Interiorizzare la suddivisione del tempo: giorno, settimana, mese, anno, stagioni e cicli _ Rispondere al quando……..

DIMENSIONE AMBIENTALE

_ Osservare l’ambiente per scoprire fenomeni naturali _ Organizzare in modo funzionale lo spazio – aula _ Riconoscere i diversi ambienti _ Individuare differenze e somiglianze tra gli ambienti _ Conoscere esseri viventi e non viventi _ Conoscere e classificare animali, piante, alberi e fiori _ Conoscere le parti dell’albero _ Osservare e rappresentare i fenomeni atmosferici _ Descrivere e rappresentare alcune forme di vita animale e vegetale ( dall’uovo al pulcino – dal seme al grano ) _ Conoscere ed arricchire il lessico relativo al mondo della natura

Page 35: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

35    

OGGETTI CULTURALI GENERALI • I cinque sensi • Il tempo e la sua suddivisione • Gli ambienti • Gli animali • Le piante • L’albero • Oggetti e materiali

INDICATORE MODULARE GLOBALE I DISCORSI E LA PAROLE

Acquisire competenze comunicative ed espressive per manifestare le proprie idee e rispettare quelle degli altri, imparando ad ascoltare, a capire e a discutere, promuovendo

situazioni in relazione alle diverse forme comunicative e all’accentuarsi di esperienze di natura multiculturale e multietnica

DIMENSIONE COMUNICATIVA IN RELAZIONE ALL’ORALITA’

_ Ascoltare _ Comprendere consegne verbali _ Ascoltare racconti, fiabe, favole, filastrocche e poesie _ Descrivere fatti, ambienti, persone, animali e oggetti _ Comunicare di sé: sentimenti, esperienze e vissuto _ Giocare con le parole: contrari,indovinelli,scambi, catene e rime _ Rispettare chi parla, conoscendo le regole della conversazione _ Arricchire il lessico _ Usare le parole in modo adeguato, pronunciandole in modo corretto _ Rispondere in modo adeguato alle domande stimolo dell’insegnante _ ascoltare i dialoghi e le conversazioni dei coetanei _ Formulare frasi di senso compito, precisando il proprio messaggio _ Ricostruire brevemente una storia ascoltata _ Inventare o completare una storia ipotizzando finali diversi

DIMENSIONE COMUNICATIVA IN RELAZIONE ALLA PRODUTTIVITA’

_ Familiarizzare con i libri e la parola scritta _ Distinguere il segno iconico da quello scritto _ Passare dallo scarabocchio alla scrittura spontanea; scoprendo la relazione tra lingua orale e scritta _ Riconoscere e poi scrivere il proprio nome e cognome _ Riconoscere e poi scrivere le lettere dell’alfabeto, copiandole

Page 36: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

36    

OGGETTI CULTURALI GENERALI • L’alfabeto • Racconti • Fiabe e favole • Filastrocche e poesie

Memorizzare filastrocche e poesie, utilizzare le rime e riconoscere ed accettare le differenze, rispettando i desideri di ognuno per le storie. Rappresentare i testi scritti in

sequenza con il codice iconico

Progetto interdisciplinare “Stare tutti insieme per aiutare chi…”per tutti gli alunni della scuola dell’infanzia che non si avvalgono dell’I.R.C.

AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Offerta di laboratori curricolari per la scuola dell’infanzia

• Accoglienza - prescuola • Continuità in uscita: raccordo in continuità con docenti di base e di sostegno della Scuola

Primaria per lo scambio di notizie e per strutturare accorgimenti didattici. • Progetto Sicurezza D. Lgs 81/08 • Partecipazione a concorsi • Visite guidate • Mostra di Natale

• “Per il nostro futuro 2014/15” progetto curricolare trasversale di arricchimento e miglioramento dell’offerta formativa per il potenziamento dell’attività motoria con l’intervento di un esperto esterno in orario curricolare destinato agli alunni delle sezioni di cinque anni;

• Vetrina dell’attività motoria per gli alunni di cinque anni • Educazione alimentare • Ecologia: inquinamento, riciclaggio • Cittadinanza e Costituzione

Apertura al territorio per iniziative varie

Page 37: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

37    

FINALITA’ E AZIONI NELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola primaria ha un proprio curricolo di base, finalizzato ai bisogni formativi degli utenti, redatto tenendo in dovuto conto le indicazioni ministeriali della scuola primaria e avendo presente l’importanza di focalizzare la progettualità in saperi incrociati in continuità verticale, con un occhio didattico strabico rivolto sia alla scuola dell’infanzia che al primo grado della scuola secondaria.

I curricoli disciplinari sono redatti in moduli complessivi, suddivisi in unità di apprendimento che sono parti del modulo da cui ogni docente potrà trarre per ogni area disciplinare o per ogni nucleo trasversale, fasi operative più piccole da realizzare con tempi operativi diversi (quadrimestre, bimestre, mese, quindicina, settimana).

I moduli complessivi sono disciplinari, ma hanno carattere trasversale ed è da essi che si costruiranno i piani personalizzati alle classi.

Le unità di apprendimento, organizzate dal curricolo di base, potranno essere diversificate e frazionate per essere adeguate alla metodologia di ogni docente, ma dovrà restare come punto base l’obiettivo d’apprendimento e la competenza da verificare e valutare.

Tutto ciò che nel piano viene previsto e codificato è da considerarsi sempre flessibile e variabile per tempi, modalità e contenuti, al fine di interagire con gli interessi dei bambini e con gli eventi storici contemporanei.

Il piano di studio di istituto è personalizzato per tutti i discenti frequentanti ed è direttamente legato alle esigenze socio – culturali del territorio in cui gli alunni vivono e interagiscono, ma ogni docente lo personalizzerà al suo gruppo classe o ad un gruppo omogeneo di una classe o anche ad un solo alunno che deve o recuperare conoscenze strumentali e logiche oppure che ha esigenza di approfondire contenuti o parti di essi. Il piano di studio personalizzato alle classi deve essere redatto in più parti, ma è lasciata alla metodologia di ogni docente l’elaborazione del documento annuale, nel quale però dovranno essere presenti:

1. il piano di studio personalizzato alle classi deve essere redatto, partendo dai curricoli disciplinari e trasversali d’Istituto e dalle indicazioni ministeriali e deve disegnare attraverso le unità di apprendimento il cammino didattico operativo dei discenti (gruppo classe e individuale) distribuito operativamente nei quadrimestri o nei bimestri;

2. piani di studio personalizzati sia per discenti, che raggiunte le competenze e le abilità proprie della classe di appartenenza, siano motivati ad approfondire i contenuti per migliorare le conoscenze acquisite sia per coloro che abbiano bisogno di interventi individualizzati, mirati al recupero delle strumentalità di base.

Le unità di apprendimento devono rappresentare concretamente la realizzazione didattica programmata delle situazioni, che ogni docente deve creare per porre in essere tutte le strategie operative e le modalità d’approccio, atte a favorire l’acquisizione degli elementi del sapere perché si traducano in sapere fare, cioè competenze, abilità e metodi di lavoro e poi in saper essere cioè in cultura personale pronta ad essere elaborata in situazioni diverse e trasversali, perché lo scopo

Page 38: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

38    

generale che questa agenzia educativa si propone, è di costruire un sapere che si trasforma in saper essere attraverso conoscenze, capacità di elaborazione, di operatività e poi in cultura

elaborata con una ricaduta sul territorio in cui si opera, attraverso comportamenti rispettosi di curricolo trasversale è suddiviso in fascicoli

Ogni fascicolo è un modulo operativo formato da unità che racchiudono:

• l’ obiettivo formativo trasversale; • i contenuti elaborati a livello globale, da scindere nelle diverse classi, secondo il percorso che

ogni modulo organizzativo o docente intende percorrere; • la competenza finale, unica per tutti ( traguardo finale) da inserire nel giornale del docente; • il documento di valutazione disciplinare con competenze più legate ai diversi percorsi, che

ogni docente potrà utilizzare per l’osservazione sistematica. Ogni team può stabilire di inserire nel giornale le competenze disciplinari al posto di quelle trasversali.

Le unità di apprendimento

I moduli operativi descrivono il percorso formativo e si sviluppano attraverso unità di apprendimento che rappresentano lo svolgersi dell’attività didattica.

I docenti, nel rispetto della libertà d’insegnamento, costruiranno le situazioni d’apprendimento e sceglieranno le strategie più idonee per sollecitare anche i più lenti o demotivati ad imparare, personalizzando il piano di studio alle esigenze d’apprendimento di ciascuno.

I moduli operativi, che raccontano il cammino curriculare dell’ istituto, sono suddivisi in unità d’apprendimento con obiettivi d’apprendimento che fanno riferimento alle indicazioni e ai traguardi ministeriali, da cui si snodano i contenuti, le attività didattiche, le modalità di relazione e i tempi operativi e la valutazione.

Il cammino della conoscenza (sapere), di operatività (saper fare) e di elaborazione (saper essere) di ogni modulo didattico sarà anche descritto in mappe che evidenzieranno sia i raccordi interdisciplinari e multidisciplinari

Le griglie di valutazione formativa (intermedia) e sommativa (finale) saranno necessarie per costruire mappe cognitive in relazione agli apprendimenti e nasceranno dalle competenze modulari per la valutazione sommativa e dalle unità d’apprendimento programmate e svolte per quella formativa.

Si precisa che ogni docente può dare un suo ordine operativo alle unità d’apprendimento in relazione alla propria metodologia, ma con decisioni redatte in sede di classi parallele.

Page 39: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

39    

FINALITA' EDUCATIVE

• promuovere il pieno sviluppo della persona potenziando le abilità cognitive, espressive e creative in vista di un inserimento critico e consapevole nella società

• promuovere il senso di responsabilità nello svolgimento delle varie attività e il rispetto, avendo cura di sé, degli altri, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano sia naturali che sociali

• avviare l'alfabetizzazione di base attraverso l'acquisizione di linguaggi anche simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura in orizzonte allargato alle culture con cui conviviamo

• promuovere l'acquisizione di atteggiamenti di interesse e di rispetto per culture diverse, valorizzando la diversità come strumento di conoscenza e di pace

Nuclei fondanti dell’ambito linguistico espressivo

− Comprensione, assimilazione e produzione del discorso parlato e scritto in tutta la pluralità di

forme di espressione possibili;

− familiarizzare con i diversi generi di discorso;

− valorizzare i metodi idonei per permettere la padronanza linguistica (orale e scritta) e la

comprensione della struttura;

− assicurare la capacità di proiettarsi nello spazio sempre più esteso della comunicazione

interpersonale e della relazione interculturale.

Nuclei fondanti dell’ambito scientifico-tecnologico-matematico

Le finalità fondamentali di tale area sono mirate alla formazione del pensiero logico-critico,

relativamente all’elaborazione di concetti chiave, e all’osservazione, alla comprensione, alla

trasformazione e all’interpretazione della realtà mediante metodi scientificamente validi.

Nuclei fondanti dell’ambito socio-antropologico

Le conoscenze e le competenze si integrano tra loro attraverso modalità che privilegiano il fare e il

ricercare. I percorsi formativi si ricollegano alle tematiche relative alle scienze sociali, partendo

dalla globalità delle esperienze quotidiane degli alunni e si articolano gradualmente in base alle

curiosità, agli interessi, ai bisogni di esplorazione e di comprensione.

Tali percorsi si caratterizzano come occasioni per il potenziamento affettivo, emotivo, sociale,

etico-morale di ogni alunno.

Page 40: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

40    

OBIETTIVI Fanno parte della Programmazione Educativa gli obiettivi dell’area cognitiva e gli obiettivi

dell’area comportamentale (sapere- saper fare- saper essere).

Gli obiettivi cognitivi trasversali, comuni a tutti gli ambiti, sono finalizzati al conseguimento delle

seguenti abilità:

• capacità di analizzare;

• capacità di sintetizzare, collegare, mettere in relazione i concetti, strutturare e ristrutturare le

conoscenze;

• capacità di astrarre, simbolizzare, generalizzare con l’uso dei linguaggi;

• capacità di concretizzare, esemplificare, applicare le conoscenze alla realtà concreta;

• capacità di ragionamento logico;

• sviluppo della fantasia, dell’immaginazione, della creatività;

• sviluppo della “curiosità cognitiva”, cioè saper porre domande;

• capacità di risolvere problemi attraverso metodi di ricerca (apprendimento per scoperta);

• capacità di comprensione e assimilazione significativa delle conoscenze.

Gli obiettivi comportamentali mirano al raggiungimento delle seguenti finalità:

• rispetto di sé e degli altri ;

• arricchimento reciproco attraverso le diversità;

• educazione all’Intercultura;

• educazione alla convivenza democratica;

• partecipazione e responsabilità sociale;

• autocontrollo negli atteggiamenti;

• comportamento autonomo dell’alunno portatore di handicap;

• solidarietà, collaborazione e aiuto reciproco;

• educazione alla pace;

• rispetto e conservazione della natura.

SCELTE DIDATTICHE

Page 41: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

41    

Compito della "didattica" è quello di predisporre le leggi unitarie del sapere nelle forme tipiche

dell'apprendimento: attivo - iconico - simbolico.

L'alunno è considerato protagonista del processo d'insegnamento - apprendimento per favorire la

motivazione, l'interesse e la curiosità verso il sapere.

Si promuove nel bambino un atteggiamento che lo porti, partendo dal proprio vissuto, ad ampliare

le proprie conoscenze, ponendo domande, formulando ipotesi e proponendo soluzioni.

Il bambino viene guidato attraverso la discussione mirata ed il confronto con i compagni e l'adulto

ad una maggiore consapevolezza di se e del proprio sapere.

Le attività di insegnamento - apprendimento avvengono all'interno del gruppo classe ma si

prevedono anche per piccoli gruppi eterogenei e di livello ed interventi individualizzati.

Le attività possono quindi essere organizzate in:

§ LEZIONE FRONTALE

Si ricorre all'uso della lezione frontale per economizzare il tempo scolastico nel momento in cui si

comunicano le informazioni uguali per tutti o si utilizzano mezzi audiovisivi o altri strumenti

flessibili contemporaneamente da un grande gruppo.

La lezione collettiva è vista quindi come superamento della pura trasmissione di sapere.

§ ATTIVITA' DI PICCOLO GRUPPO

Il lavoro di gruppo, visto come alternativa all'insegnamento collettivo, è essenziale per la sua

funzione formativa sia sul piano dell'apprendimento sia sul piano selezionale.

Si basa sulla condivisione e sulla disponibilità.

§ ATTIVITA' DI LABORATORIO

L'organizzazione a classi aperte, oltre ad un diverso utilizzo degli spazi e delle attrezzature

disponibili, permette un maggior sviluppo della potenzialità dei bambini mediante la fruizione di

maggiori e diverse opportunità di apprendimento e di stimolo delle attitudini individuali.

§ INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI

L'individualizzazione come trattamento differenziato degli alunni è una strategia che consente di

soddisfare le necessità di formazione di ciascuno.

Incontra lo stile di apprendimento dell'alunno e non si limita pertanto all'esecuzione di un esercizio

più facile o più difficile.

Ciò comporta l'assunzione del principio psico-pedagogico secondo il quale non si può istruire e

educare se non attraverso un processo individualizzato di insegnamento/apprendimento.

Gli alunni in difficoltà possono perciò seguire i piani programmati per la classe nella sua generalità

con gli opportuni adeguamenti.

Page 42: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

42    

Questa variabilità di organizzazione permette di cambiare le attività e le modalità di apprendimento

in modo da accontentare in momenti diversi tutti i ragazzi partendo dal presupposto irrinunciabile

che ciascuno ha un proprio stile individuale di apprendimento.

RUOLO DELL'INSEGNANTE

Compito dell'insegnante è creare un clima favorevole all'apprendimento attraverso:

§ Il dialogo e la comunicazione interpersonale;

§ La ricerca di un clima relazionale positivo all'interno del percorso formativo;

§ La ricerca di momenti di interscambio tra e con gli alunni anche fra ordini di scuola diversi;

L'insegnante non è uno "speaker", è indispensabile che esso porti l'alunno ad agire con le

conoscenze ovvero in modo da permettere di maturare e consolidare competenze trasversali e

trasferibili, pertanto il docente deve assumere il ruolo di "facilitatore" dell'apprendimento.

MIGLIORAMENTO OFFERTA FORMATIVA Le attività curricolari trasversali sono integrate con attività di recupero e di sviluppo che realizzano la progettualità dei docenti.

1) Relazioni interpersonali:

Continuità DESCRIZIONE OBIETTIVI Rivolto agli alunni degli “anni ponte” “Insieme …un percorso” progetto continuità scuola dell’Infanzia e Primaria. "Insieme… nella scuola dei grandi” progetto continuità Scuola primaria e Scuola secondaria di 1° grado".

Nell’IC è attivo un gruppo di lavoro specifico che elabora le linee generali dei progetti continuità per l’a.s. in corso.

Assicurare il positivo conseguimento delle finalità della scuola di base.

Accoglienza DESCRIZIONE OBIETTIVI Rivolto a tutti gli alunni dell’IC ed in particolare ai nuovi iscritti “Progetto accoglienza” per gli alunni della scuola dell’Infanzia.

Assicurare l’accoglienza degli alunni mediante l’allestimento di spazi ed attività ludico-motorie ed espressivo-creative.

Promuovere un buon clima relazionale tra pari e con gli adulti.

Handicap e disagio socio-culturale DESCRIZIONE OBIETTIVI Rivolto agli alunni diversamente abili e/o in situazioni di svantaggio socio-culturale

Elaborazione e realizzazione di percorsi di accettazione della diversità. Attività di recupero e potenziamento.

Favorire il miglior inserimento scolastico degli alunni in situazione di svantaggio. Rendere l’alunno consapevole del proprio percorso di apprendimento.

Page 43: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

43    

Attività di recupero DESCRIZIONE OBIETTIVI Progetto di prevenzione del disagio scolastico

presenza di volontari dell’AVOG, che interverranno a sostegno dei docenti per i casi difficili, per attività di tutoraggio con gli alunni.

Prevenire il disagio, la dispersione e l’abbandono scolastico.

2) Natale (attività interdisciplinare –trasversale)

“Aspettando Natale” DESCRIZIONE OBIETTIVI Per tutti gli alunni della scuola primaria

Attività espressive di vario tipo: canto, drammatizzazione, attività manipolative. Manifestazione finale con intervento dei familiari degli alunni

Conoscere le diverse tradizioni cristiane anche non cattoliche

Ø “Per il nostro futuro 2014/15” progetto curricolare trasversale di arricchimento e miglioramento dell’offerta formativa per il potenziamento: • dell’attività motoria con l’intervento di un esperto esterno in orario curricolare;

Ø “Il mondo delle regole”educazione alla cittadinanza, le autonomie locali: regione, provincia, comune, municipalità per le classi quinte;

Ø Prevenzione dentaria in collaborazione con l’ASL Ø Progetto interdisciplinare “Leggere… che passione” per tutti gli alunni dell’Istituto

che non si avvalgono dell’I.R.C. Ø interventi di docenti madre lingua inglese. Ø interventi di esperti in scienze e tecnologie Ø Adesione e partecipazione al progetto “Scuole storiche napoletane” finalizzato alla

conoscenza e valorizzazione del proprio patrimonio culturale.

Ø VISITE GUIDATE a musei , parchi naturali e archeologici, organizzate dai docenti per permettere agli alunni di fare esperienze dirette di osservazione e fruizione dei beni ambientali e culturali del territorio AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Progettazione curricolare a. s. 2014/2015: “Potenziamento delle competenze trasversali”

CLASSI  PRIME   CLASSI  SECONDE   CLASSI  TERZE   CLASSI  QUARTE   CLASSI  QUINTE  

Progetto  Continuità    

      Progetto  Continuità  

Natale  libero   Natale  libero   Natale  libero   Natale  libero   Natale  libero  

Prevenzione  dentaria  

Prevenzione  dentaria  

Prevenzione  dentaria  

Prevenzione  dentaria  

Prevenzione  dentaria  

Incontri  con  le  forze  

dell’ordine(Carabinieri,  Polizia,  Unità  cinofile  ecc.)  per  interventi  di  

Incontri  con  le  forze  dell’ordine(Carabinieri,  Polizia,  Unità  cinofile  ecc.)  per  interventi  di  

Incontri  con  le  forze  dell’ordine(Carabinieri,  Polizia,  Unità  cinofile  ecc.)  per  

Incontri  con  le  forze  dell’ordine(Carabinieri,  Polizia,  Unità  cinofile  ecc.)  per  interventi  di  

Incontri  con  le  forze  dell’ordine(Carabinieri,  Polizia,  Unità  cinofile  ecc.)  per  interventi  di  educazione  alla  

Page 44: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

44    

educazione  alla  legalità.  

educazione  alla  legalità.  

interventi  di  educazione  alla  legalità.  

educazione  alla  legalità.  

legalità.  

Progetto:”Frutta  nelle  scuole”  

Progetto:”Frutta  nelle  scuole”  

Progetto:”Frutta  nelle  scuole”  

Progetto:”Frutta  nelle  scuole”  

Progetto:”Frutta  nelle  scuole”  

Potenziamento  dell’educaz.motori

a  con  esperto  esterno  

Potenziamento  dell’educaz.motoria  con  esperto  esterno  

Potenziamento  dell’educaz.motoria  con  esperto  esterno  

Potenziamento  dell’educaz.motoria  con  esperto  esterno  

Potenziamento  dell’educaz.motoria  con  esperto  esterno  

      4A/B/C/D  Progetto  Giunti:  ”Insieme  è  meglio.  Vivere  felici  con  gli  animali  da  compagnia”  

 

Progetto”gruppo    San  Pellegrino”  

“R-­‐  GENERATION”  

Progetto”gruppo    San  Pellegrino”  

“R-­‐  GENERATION”  

Progetto”gruppo    San  Pellegrino”  

“R-­‐  GENERATION”  

Progetto”gruppo    San  Pellegrino”  

“R-­‐  GENERATION”  

Progetto”gruppo    San  Pellegrino”  

“R-­‐  GENERATION”  

Partecipazione  a  concorsi  e  visite  

guidate  

Partecipazione  a  concorsi  e  visite  

guidate  

Partecipazione  a  concorsi  e  visite  

guidate  

Partecipazione  a  concorsi  e  visite  

guidate  

Partecipazione  a  concorsi  e  visite  

guidate  

PROGRAMMI OPERATIVI NAZIONALI (P.O.N.) I PON relativi alla scuola si prefiggono: 1. La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica 2. Lo sviluppo della società della conoscenza e dell'informazione 3. L'ampliamento delle competenze di base 4. Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla 5. L'integrazione con il mondo del lavoro (stage, accreditamento competenze, certificazione) 6. Lo sviluppo dell'istruzione permanente 7. La formazione dei docenti e del personale scolastico 8. Il rafforzamento delle pari opportunità di genere 9. Lo sviluppo di una cultura ambientale Al momento non vi sono progetti P.O.N. approvati.

Page 45: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

45    

MONTE ORE DISCIPLINARE SETTIMANALE ED ANNUALE SCUOLA PRIMARIA

Ad integrazione del monte ore disciplinare nel corso dell’espletamento delle discipline sono state

programmate attività di rinforzo e consolidamento di quanto sopra citato estese a tutti gli alunni dell’I.C. 22 Alberto Mario, nonché la presenza della volontaria AVOG per attività di integrazione delle abilità di base.

FINALITA’ E AZIONI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CL. I CL. II CL. III-IV-V TEMPO PIENO

ITALIANO 7 7 7 10 STORIA E GEOGRAFIA 4 3 3 4 MATEMATICA 6 6 5 7 SCIENZE 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 2 MUSICA 1 1 1 1 EDUCAZIONE FISICA 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 1(I)-2(II)-

3(II,IV,V) IRC 2 2 2 2

Page 46: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

46    

LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

VUOLE

• promuovere processi formativi dove i saperi e il fare tendono a sviluppare la personalità degli allievi;

• stimolare alla partecipazione e al confronto sereno, aiutando gli studenti a rielaborare le conoscenze acquisite e a comprendere le dinamiche sociali della realtà contemporanea;

• orientare nelle scelte, favorendo la conquista della propria identità e del proprio ruolo sociale per costruire un personale progetto di vita futura;

• motivare alla conoscenza, rafforzando competenze disciplinari e trasversali dando così significato ai percorsi formativi;

• favorire la trasformazione dei saperi in abilità e poi in patrimonio di ciascuno, costruendo continuamente situazioni stimolo e relazioni educative che tendano a valorizzare, orientare, sostenere gli allievi nel continuo e difficile impegno per interiorizzare i contenuti disciplinari da rielaborare in modo personale;

• maturare negli allievi responsabilità, fornendo nella crescita utili e concreti strumenti di ricerca in relazione a sé e alla realtà socio-culturale in cui vivono;

• aprirsi al territorio, ascoltando i suoi bisogni e dialogando continuamente con le famiglie per promuovere per gli allievi svantaggiati e in difficoltà percorsi ed interventi individualizzati nel rispetto dell’articolo 3 della Costituzione.

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

COMPETENZE TRASVERSALI IN RELAZIONE AL TRIENNIO

Le competenze trasversali rappresentano gli obiettivi finali che, alla fine del triennio, la scuola intende perseguire per avviare gli allievi al grado di scuola superiore.

• conoscere e utilizzare i diversi codici linguistici, interiorizzando strumenti e tecniche per avvalersene anche in forma trasversale in relazione alle differenti situazioni e contesti, utilizzando in modo adeguato il lessico specifico di ogni disciplina;

• consolidare negli allievi la conoscenza e l’utilizzo dell’algoritmo del metodo di studio perché siano facilitati nell’apprendimento e siano capaci di organizzare il proprio tempo scolastico;

• favorire in consolidamento o la nascita della capacità di rielaborare gli oggetti culturali acquisiti propri delle diverse aree disciplinari;

• aiutare gli allievi al rispetto delle regole, alla relazione corretta con gli altri nel rispetto delle identità di ciascuno per imparare a collaborare e a gestire le attività di gruppo attraverso l’utilizzo di metodologie e strategie adeguate alle diverse situazioni;

SCELTE METODOLOGICHE

Page 47: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

47    

Ogni Consiglio di classe, tenuto conto dei bisogni e delle finalità educative del P.O.F., elaborerà la programmazione annuale di classe. Nel corso dell’anno verificherà i metodi e le attività proposte nonché le strategie di intervento necessarie al raggiungimento degli obiettivi prefissati . Strategie d’intervento

• Esercizi di recupero, consolidamento, lettura comprensione, esposizione orale. • Produzione di schemi di sintesi. • Uso della sottolineatura. • Indicazioni di procedimenti e tecniche. • Correzioni individuali e collettive. • Interventi individualizzati o a piccoli gruppi. • Controllo quotidiano dei compiti e del materiale. • Verifiche orali e scritte sistematiche. • Elaborazione del Piano educativo individualizzato, con l’insegnante di sostegno, adeguato ai

bisogni degli alunni H e degli alunni DSA.

Atteggiamenti dell’insegnante in situazione educativa • Definizione di regole esplicite per gli interventi e le attività in classe. • Comunicazione all’allievo degli obiettivi da raggiungere. • Coinvolgimento dell’alunno negli obiettivi da raggiungere. • Richiesta di ordine e puntualità nei lavori assegnati. • Gratificazione. • Richiamo all’autocontrollo e al senso del dovere. • Richiami, verbali e scritti, per scarso impegno o/e comportamenti inadeguati.

Metodi • Metodo della lezione espositiva, • Conversazioni e discussioni guidate. • Esercitazione ripetitiva. • Lavoro in coppie d’aiuto. • Lavoro di gruppo eterogenei o omogenei, di livello, a seconda delle attività proposte. • Attività di laboratorio: operatività, progettazione. • Metodo della ricerca (metodo scientifico). • Utilizzo delle nuove tecnologie (LIM…)

MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA PROGETTAZIONE CURRICOLARE

Ø “Il  mondo  delle   regole”educazione   alla   cittadinanza,     le  autonomie   locali:  Regione,  Comune,  Municipalità    

Ø Progetto   per   la   prevenzione   delle   dipendenze,   in   collaborazione   con   l’associazione   La  Fenicia”,  destinato  alle  classi  seconde  e  terze  di  Scuola  Secondaria  di  I  Grado  

L’istituto promuove l’integrazione delle attività curricolari di insegnamento attraverso iniziative che arricchiscono e completano la struttura disciplinare, attraverso la metodologia della ricerca-azione e la strutturazione di percorsi laboratoriali in orario aggiuntivo. La partecipazione non è obbligatoria, tuttavia una frequenza corretta e proficua consente di ottenere un attestato di merito.

Page 48: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

48    

Le attività programmate sono adeguatamente pubblicizzate ai genitori e agli alunni che possono scegliere secondo le loro preferenze. PROGETTI DI RECUPERO PER ALUNNI IN DIFFICOLTA’

VISITE GUIDATE a musei , parchi naturali e archeologici, organizzate dai docenti per permettere agli alunni di fare esperienze dirette di osservazione e fruizione dei beni ambientali e culturali del territorio. VIAGGI D’ISTRUZIONE. La Dirigente scolastica accompagnerà i gruppi nel viaggio per rassicurare docenti e famiglie in questa prima fase di sperimentazione di tale esperienza. “Potenziamento delle competenze trasversali” con l’intervento di esperti esterni in orario curricolare; Progetto interdisciplinare “Leggere… che passione” per tutti gli alunni della scuola che non si avvalgono dell’I.R.C.

ATTIVITÀ DI CONTINUITÀ "Insieme… nella scuola dei grandi” progetto continuità Scuola primaria e Scuola secondaria di 1° grado".

CURRICOLO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Page 49: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

49    

ASPETTI GENERALI DEL CURRICOLO DISCIPLINARE

IN RELAZIONE AL TRIENNIO

I curricoli disciplinari sono legati in verticale a quelli della scuola primaria come naturale evoluzione delle conoscenze ma col potenziamento degli aspetti cognitivi e

logici.

CONOSCENZE

AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA ED

ARTISTICA

• Conoscere ed utilizzare nella comunicazione e nella produzione i diversi linguaggi verbali e non verbali, interiorizzando strumenti e tecniche per avvalersene anche in forma trasversale

• Conoscere le strutture grammaticali e sintattiche della lingua italiana

• Individuare la struttura di un testo per riconoscerne gli elementi che ne determinano le diverse tipologie, costruendo per qualsiasi forma testuale gli algoritmi di stesura e utilizzando il lessico opportuno

• Stimolare la conoscenza dei testi della letteratura e in particolare di quella per l’infanzia per favorire l’incontro con il libro e l’utilizzo dello spazio territoriale e scolastico relativo alla biblioteca

• Conoscere le strutture grammaticali delle lingue comunitarie inglese e spagnolo, per un loro corretto uso a livello orale e scritto

• Aiutare gli allievi nella conoscenza del codice disciplinare per far crescere la propria musicalità utilizzando la voce e gli strumenti perché possano fruire della cultura musicale del territorio, della nazione e del mondo

• Consolidare le conoscenze relative al corpo umano in relazione alle abilità motorie di base già interiorizzate approfondendo la comunicazione gestuale, il rapporto ambiente-salute, motivando alla pratica sportiva per migliorare i comportamenti inter-soggettivi  

• Favorire l’approfondimento delle strategie e delle tecniche operative di calcolo sia mentale che scritto per consolidare la conoscenza delle varie forme del numero

• Approfondire il concetto di operazione in relazione ad ogni forma numerica per utilizzare le proprietà delle quattro operazioni fondamentali, in funzione anche della risoluzione dei problemi

Page 50: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

50    

AREA LOGICO-MATEMATICA

• Individuare situazioni problematiche e tradurle in rappresentazioni matematiche utilizzando l’algoritmo risolutivo

• Acquisire il concetto di misura come rapporto tra grandezze ed operare per padroneggiare il sistema internazione di misura anche in relazione alla realtà geometrica

• Approfondire la conoscenza fondamentale della geometria piana (perimetro e area) per introdurre quella solida (superficie laterale, superficie totale e volume), in relazione all’ iter operativo per la risoluzione dei problemi

• Operare con i dati utilizzando elementi di statistica e probabilità conoscendo il lessico relativo e le fasi di indagine  

AREA STORICA, SOCIALE E

GEOGRAFICA

• Sviluppare il concetto di storia per comprendere che è indagine intorno agli eventi del passato e promuovere così la comprensione dei fenomeni storici attraverso la padronanza del concetto di tempo e la definizione del tempo storico

• Definire, distinguere, classificare ed analizzare fonti e documenti in relazione alla loro tipologia, alla cronologia e all’attendibilità per organizzare informazioni provenienti da testimonianze diverse, stabilendo relazioni tra i diversi codici linguistici e lessicali delle scienze ausiliarie determinanti nella costruzione del sapere storico

• Conoscere ed utilizzare in modo adeguato il linguaggio della legalità per comprendere tutti i documenti che regolano la corretta convivenza civile in relazione ad ogni contesto sociale

• Acquisire la consapevolezza delle proprie opinioni e la responsabilità dei propri comportamenti nel rispetto delle regole della convivenza civile in relazione alla persona, al suo impegno e all’ambiente favorendo la conoscenza anche delle leggi dello stato italiano

• conoscere e decodificare il linguaggio delle scienze che aiutano la geografia nella costruzione del suo sapere;

• decodificare e descrivere una carta geografica desumendo le caratteristiche fisiche e politiche dell’ambiente rappresentato evidenziando le trasformazioni dell’uomo sul territorio;

• Acquisire conoscenze delle regioni geografiche dell’ Italia, dell’ Europa e dei paesi extraeuropei in relazione agli aspetti fisici e politici per stabilire rapporti tra società umana e territorio e cogliere il legame tra ricerca storica e geografica e le modifiche dell’ambiente fatte dall’uomo per migliorare la sue condizioni di vita.  

Page 51: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

51    

 

Organizzazione oraria 2014/2015 Quadro orario settimanale

Discipline 30 ore

Italiano 5 +1 di approfondimento linguistico

Storia e geografia 4 Inglese 3 Spagnolo 2 Matematica 4 Scienze 2 Tecnologia 2 Educazione fisica 2 Arte e immagine 2 Musica 2 Religione o materia alternativa 1

I DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Sono articolazioni funzionali del Collegio dei docenti che elaborano unità di apprendimento. Periodicamente ne verificano il percorso.

COORDINATORI DI CLASSE Un ruolo di rilievo è svolto dai coordinatori di classe; essi sono punto di riferimento per il consiglio, raccolgono dati e informazioni sull’andamento delle attività didattiche, sul profitto ed il comportamento degli alunni, svolgono funzioni di guida, orientamento e assistenza agli alunni, tengono informati i genitori, predispongono tabelle di sintesi utili per le valutazioni periodiche, soprattutto quadrimestrali e finali, si fanno promotori di attività educative rilevanti, redigono le relazioni finali. COORDINATORE I A prof. Grappone Alessandra COORDINATORE I B prof. Santoro Marisa COORDINATORE I C prof. Zambrano Emilia COORDINATORE II A prof. Giustiniani Rosaria COORDINATORE II B prof. Passaro Maria Elena COORDINATORE II C prof. Cappetta Maria Battista

Page 52: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

52    

COORDINATORE III A prof. Bennio Lucia COORDINATORE III B prof. D’Angelo Clorinda COORDINATORE III C prof. Casiello Stella

 

ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE Accoglienza: interventi a favore degli alunni diversamente abili Dal punto di vista del bambino e della sua famiglia, l’impatto con l’ambiente nuovo può provocare ansia, preoccupazioni, disorientamento, è perciò opportuno anticipare le occasioni di conoscenza delle persone, dei luoghi e delle strutture al fine di evitare che la tensione dell’approccio possa influire negativamente sull’inserimento.

Il rapporto tra domanda educativa particolare e risposta, non può risolversi dunque nell’immediatezza dell’ingresso in classe il primo giorno di lezione, ma va affrontato in anticipo fin dall’anno scolastico precedente, attraverso una serie d’iniziative ed attività che testimoniano segnali d’accoglienza nei confronti del bambino disabile. Occorre quindi effettuare:

Page 53: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

53    

v la conoscenza da parte del dirigente scolastico della diagnosi funzionale, all’atto ell’iscrizione, v l’attivazione del gruppo handicap operante presso il circolo affinché la situazione sia assunta

come propria dalla comunità scolastica. Nel periodo intercorrente tra il momento dell’iscrizione ed il mese di settembre debbono essere predisposte una serie d’incontri ed iniziative: • incontro con i familiari per arricchire il quadro d’informazione sulla personalità del minore e

sui suoi momenti di vita informale. si può cogliere l’occasione per rendere loro noto il progetto educativo d’istituto ed il piano dell’offerta formativa, esplicitando in particolare l’impegno della scuola nei confronti degli alunni in difficoltà;

• incontro con i curanti e con gli operatori dei servizi sociali, al fine di mettere a fuoco il profilo diagnostico, in termini di potenzialità e di deficit, e di conoscere il programma riabilitativo;

• conoscenza più approfondita del bambino, diretta o indiretta, attraverso i contatti con l’ambiente scolastico dell’ordine di scuola precedente;

• richiesta di collaborazione all’ente locale finalizzata all’organizzazione della mensa, trasporto, ausili e assistenza;

• predisposizione e allestimento dell’ambiente scolastico, attraverso l’adattamento di spazi, l’acquisto d’attrezzature, i sussidi e le tecnologie multimediali;

• l’individuazione della classe - eventualmente ridotta sulla base di uno specifico progetto educativo;

• l’assegnazione del team docente. A partire dal quadrimestre successivo alle iscrizioni, possono essere programmati: q incontri con i colleghi di sostegno e curricolari che ospitano in classe il bambino, per

approfondire la conoscenza del progetto educativo e didattico che lo riguarda; q l’osservazione diretta dell’alunno (dinamiche relazionali con gli adulti ed i compagni,

comportamento in classe) in compresenza con i colleghi; q attività didattiche interscolastiche (spettacoli, manifestazioni organizzate per gruppi d’allievi

dei diversi ordini di scuola per una reciproca conoscenza dei bambini e dei rispettivi ambienti);

q attività di consulenza e tutoring nei confronti del docente per il sostegno assegnato al caso per favorire la conoscenza degli aspetti organizzativi, la conoscenza della documentazione e la modulistica adottata;

q presenza del GLH quale organo preposto all’individuazione e soluzione di varie problematiche afferenti il disagio;

q partecipazione ai gruppi di lavoro sull’handicap con docenti dei vari ordini di scuola esistenti all’interno della scuola “A. Mario” in un’ottica di collaborazione a rendere più agevole il passaggio del bambino e per offrire consulenza nella predisposizione del piano educativo individualizzato.

Ipotesi d’intervento Rispetto al bambino diversamente abile si possono prevedere: • la preparazione verso la scuola primaria e/o secondaria ricapitolando le tappe essenziali della

propria storia familiare e scolastica da raccogliere in un quadernone (immagini, fotografie, disegni, schemi, oggetti appunti);

• la presentazione di sé, attraverso l’esplicitazione delle “cose” che si sanno e non si sanno fare, dei propri interessi, abilità e preferenze, con il ricorso alla mediazione dei linguaggi diversi

• attività di gruppo con i compagni dell’ordine di scuola precedente (discussioni, drammatizzazione, disegni su cartelloni) per socializzare le immagini anticipatorie circa il futuro percorso;

• attività di tutoring (allievi piccoli - allievi più grandi).

Page 54: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

54    

Interventi a favore degli alunni stranieri L’accoglienza dei bambini stranieri richiede per tutti i soggetti che ne prendono atto e ne condividono gli obiettivi formativi una serie d’iniziative così esplicitate: • acquisizione da parte del dirigente scolastico di tutte le informazioni necessarie attraverso

l’esame della documentazione disponibile e mediante colloqui personali con la famiglia e con i servizi sociali territoriali.

• incontro tra docenti e le famiglie dei bambini stranieri, finalizzati alla reciproca conoscenza; • predisposizione di materiale informativo sulle culture e gli ambienti di vita dei nuovi arrivati; Successivamente alle iscrizioni ci si attiverà per: 1) la creazione di angoli interculturali, 2) l’allestimento di laboratori 3) la predisposizione di materiali specifici (giocattoli, strumenti musicali, oggetti tipici e/o

familiari); 4) la preparazione di cartelloni e indicazioni scritte in più lingue Ipotesi di intervento § realizzazione di giochi di presentazione reciproca come il saluto e il commiato; § racconti e fiabe italiane e dei paesi di provenienza dei nuovi allievi; § proiezione di filmati, videoregistrazioni e fotografie per descrivere e presentare al gruppo-classe

i paesi dei nuovi compagni; § laboratori espressivi (giochi di ruolo, giochi di cooperazione e di simulazione; § scambi di vivande tipiche delle diverse culture; § scambi di corrispondenza con classi di altri paesi. Questa prima fase di intervento si concluderà con un’attenta rilevazione delle competenze linguistiche possedute dagli alunni stranieri attraverso la somministrazione di prove di accertamento (fonologia, morfologia, sintassi, linguaggio orale) al fine di predisporre opportuni itinerari di apprendimento della lingua italiana e per avere maggiori elementi per individuare le classi in cui inserire definitivamente gli alunni.

INTERVENTI INDIVIDUALIZZATI E DI SOSTEGNO  

L'alunno in situazione di handicap pone alla scuola una domanda più complessa di aiuto educativo e di sostegno didattico, che riteniamo possa realizzarsi solo attraverso un percorso individuale di apprendimento scolastico, che miri “pur nella diversità” al raggiungimento finale dei seguenti obiettivi: a) Promuovere l’autonoma personale e sociale dei soggetto. b) Sviluppare capacità collaborative con i compagni e le insegnanti. c) Motivare, organizzare ed arricchire l’esperienza espressiva dell'alunno. d) Rafforzare la fiducia nelle proprie capacità e nei propri mezzi di comunicazione, rimuovendone

blocchi psicologici.

Page 55: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

55    

e) Favorire il graduale recupero, nei limiti delle possibilità individuali, dei deficit indotti dall'handicap specifico di cui sono portatori.

La costruzione di un progetto personalizzato, flessibile, bene inserito nella programmazione didattica, avrà come suoi presupposti:

a) l'attenta e accurata lettura della "diagnosi funzionale" per rilevare le aree di carenze e quelle di potenzialità.

b) l' osservazione sistematica del soggetto per valutare attraverso griglie le abilità di base nelle aree dell’autonomia sociale, percettiva, psicomotoria, comunicativa e cognitiva.

La formulazione del profilo dinamico- funzionale redatto dai vari esperti nei settori di competenza, per rilevare le difficoltà di apprendimento e le capacità potenziali da sostenere.

Nel bambino si osserveranno: le modalità di comunicazione, gli stili di relazione e le autonomie, le capacità di esplorazione e di manipolazione, le prime forme di rappresentazione e di rielaborazione.

Tutti i bambini in situazione di handicap saranno inseriti in progetti interdisciplinari perché l’interazione scolastica viene vista anche in termini di prevenzione, di salute, di lavoro, di tempo libero, di qualità complessiva della vita degli alunni.

Per i disabili con handicap "lieve", compatibilmente con le attività della classe, saranno programmate, dal team docente attività integrative, mentre i soggetti con ritardi gravi seguiranno un programma educativo di base: educazione all'autonomia, educazione senso - percettiva, socializzazione, igiene, con percorsi diversificati graduali e sequenziali.

Gli insegnanti di sostegno programmeranno le attività didattiche operative con gli altri docenti della classe.

Dalla classificazione di obiettivi redatta per il gruppo classe, saranno enucleati obiettivi minimi, per il bambino con problemi poichè egli dovrà sentirsi parte integrante di quel gruppo.

I contenuti saranno impliciti negli obiettivi minimi enucleati e avranno caratteristiche di sequenzialità e gradualità. Ogni docente pur conservando la propria autonomia disciplinare, cercherà con ali altri colleghi del modulo una metodologia unitaria mediante percorsi interdisciplinari e trasversali.

Si realizzanno:

− interventi individualizzati e in compresenza dell'insegnante di base e dei compagni, tentando di coinvolgere il più possibile il soggetto in attività di gruppo;

− classi aperte con la possibilità di formare, secondo necessità, gruppi opzionali o gruppi omogenei per livello di apprendimento;

− interventi individuali. di tipo educativo – riabilitativo; − animazione teatrale; − attività psicomotorie;

Page 56: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

56    

− stimolazione continua delle attività espressive e comunicative spontanee con precisi riferimenti alle esperienze vissute, alla realtà quotidiana.

La programmazione educativa dei soggetti in situazione di handicap avrà come suoi fondamenti:

− una didattica attiva; − una metodologia razionale; − una concretezza di contenuti; − erogazione di rinforzatori.

Negli anni ponte i soggetti in difficoltà saranno inseriti nei progetti di continuità.

Il team docente oltre a lavorare sull'attuazione del piano educativo - didattico avrà cura di sollecitare e di intensificare i rapporti con le famiglie e le istituzioni sul territorio per promuovere iniziative estese all'extra - scuola in considerazione del fatto che I' alunno portatore di handicap più vive con gli altri e in mezzo agli altri più diviene autonomo e capace di far propri gli "input" del mondo esterno

Page 57: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

57    

RECUPERO DELLO SVANTAGGIO E PREVENZIONE DELL'HANDICAP

Interventi a favore degli alunni “svantaggiati”

Per ampliare e migliorare la qualità dell’offerta formativa, la nostra scuola include nel proprio piano, attività inerenti alle problematiche dello svantaggio e del disagio scolastico nella scuola secondaria, primaria e nella scuola dell’infanzia. Lo svantaggio è una condizione che ha radici esclusivamente a livello culturale e sociale, legata a cause familiari, a deprivazioni affettive, culturali, economiche, sociali, linguistiche e a scarsità di stimolazioni intellettuali.

L’alunno in situazione di svantaggio è una persona che ha vissuto una realtà sfavorevole che ha influito negativamente sul suo primo sviluppo e compromesso le sue capacità di apprendimento e di socializzazione.

La nostra scuola, pertanto, si propone di seguire due linee di interventi: una a favore degli alunni che presentano ritardo nell’acquisizione scolastica, l’altra a favore degli alunni che vivono condizioni di disagio relazionale-affettivo.

Interventi • Individuazione degli alunni che vivono in condizioni di svantaggio e disagio relazionale. • Individuazione delle cause che hanno determinato lo svantaggio. • Individuazione dei settori nei quali si avvertono le carenze dei soggetti svantaggiati.

Obiettivi generali

• Superamento delle difficoltà relazionali e del disagio affettivo sociale. • Sviluppo dell’autonomia sociale. • Superamento delle difficoltà degli apprendimenti. • Sviluppo dell’autostima.

Attività

Si realizzeranno:

• Attività di prevenzione delle difficoltà di apprendimento e del disagio relazionale • Colloqui con i familiari. • Attività di recupero e costruzione di progetti individualizzati e flessibili per la compensazione. • Incontri con operatori di servizi sociali per delineare percorsi strategici di tipo educativo-didattico. • Attività psicomotoria. • Animazione teatrale

Page 58: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

58    

PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO DI ALUNNI CON D.S.A

 

La normativa sui DSA consiste in una serie di note ministeriali emanate nel corso degli ultimi anni, dal Ministero dell’Istruzione e da alcuni Uffici Scolastici Regionali. Note e circolari fanno riferimento alla normativa scolastica vigente che prevede la personalizzazione del percorso didattico. Tali circolari indicano il dovere da parte delle istituzioni scolastiche di predisporre un Percorso Didattico Personalizzato (PDP), talora indicato anche come PEP (Percorso Educativo Personalizzato) nei confronti di tutti gli alunni con diagnosi specialistica di DSA. La realizzazione del PDP implica l’adozione di tutte le misure dispensative e compensative, appropriate all’entità ed al profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, coerentemente con quanto indicato nelle note ministeriali. La valutazione delle prove dovrà essere fatta, in coerenza con i provvedimenti dispensativi e compensativi adottati, in tutte le fasi del percorso scolastico sulla base del percorso personalizzato predisposto per l’alunno. La richiesta del Percorso Didattico Personalizzato responsabilizza la famiglia riguardo alla conoscenza della normativa citata. E’ opportuno che il percorso personalizzato sia adottato dall’intero consiglio di classe e adeguato per ogni materia. E’ necessario che nella scelta delle misure compensative e dispensative vengano sentiti lo specialista, quando possibile, la famiglia e lo studente stesso, che più di ogni altro può esprimere esigenze relative alla “personalizzazione” del percorso che lo riguarda direttamente e di cui si auspica sia progressivamente sempre più consapevole. E’ dovere del Consiglio di classe consegnare il PDP alla famiglia fin dall’inizio dell’anno onde consentire una collaborazione costruttiva.

Page 59: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

59    

PROTOCOLLO PER IL TRATTAMENTO DI ALUNNI CON B.E.S.

I B.E.S., Bisogni Educativi Speciali, sono disciplinati dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, nei Bes rientra la disabilità ma anche i disturbi evolutivi specifici e lo svantaggio socio-economico e culturale. Si tratta di tutti quegli alunni che hanno bisogno di una speciale attenzione nel loro percorso scolastico, ma che non avendo una certificazione di disabilità né di D.S.A., le due condizioni riconosciute dalla legge (la storica 104/92 e la recente 170/2010), fino ad oggi non potevano avere un piano didattico personalizzato, con obiettivi, strumenti e valutazioni pensati su misura per loro.

Tutti gli alunni riconosciuti hanno diritto ad uno specifico piano:

a) Piano Educativo Individualizzato ex art. 12, comma 5 della L. 104/1992, a favore degli alunni con disabilità; b) Piano Didattico Personalizzato ex art. 5 del DM N° 5669 del 12/7/2011 e punto 3.1 delle "linee guida" allegate, per gli alunni con DSA o con disturbi riconducibili ex punto 1 della direttiva ministeriale del 27/12/2012; c) Piano Didattico Personalizzato per tutti gli alunni con BES diversi da quelli richiamati alle lettere a e b. Nei predetti piani devono essere esplicitati gli obiettivi didattici da perseguire per il tramite dei piani medesimi. In aggiunta agli obiettivi didattici specifici sono indicati anche i seguenti “obiettivi di sistema” di carattere trasversale: 1) accoglienza: tutti gli alunni, inclusi quelli con BES, hanno diritto a due forme di accoglienza:

• accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica; • accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo, ossia diritto ad una comunicazione • didattica (vedere successivo punto 3) che tenga conto delle proprie specifiche preferenze e • risorse di apprendimento; a tale riguardo si richiamano: canale iconico (preferenza per • disegni, immagini, schemi etc), canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale), canale • operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc);

2) comunicazione didattica: oltre che per effetto di contenuti disciplinari e metodologici opportunamente selezionati, la comunicazione didattica dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di “stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la modulazione dei carichi di lavoro etc. Le categorie di risorse professionali da impegnare nel processo inclusivo a favore degli alunni disabili sono soprattutto sei: a) specialisti socio-sanitari; b) docente titolare di funzione strumentale ex art. 33 CCNL afferente all’area dell’inclusione; c) docenti curricolari; d) docenti di sostegno; e) assistenti di primo livello ex art. 13, comma 3 della L. 104/1992; f) personale ATA che svolge incarichi specifici ex art. 47, comma 1 lettera “b” del CCNL. g) condizione di gravità,

Page 60: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

60    

h) le attività previste dal PDP assegnano priorità agli obiettivi di autonomia e comunicazione verbale e non verbale. Il PAI, dunque, propone un piano di obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere per personalizzare percorsi differenti per contenuti, metodi e risultati. I singoli consigli di classe, pertanto, provvederanno alla:

1. Individuazione dei casi per l’adozione di una personalizzazione didattica; 2. dovranno motivare, verbalizzandole, le decisioni assunte sulla base di “elementi oggettivi

(segnalazione degli operatori dei servizi sociali), ovvero di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche;

3. indicare eventuali misure compensative o dispensative, che avranno carattere transitorio e attinenti agli aspetti didattici;

Il GLH d’Istituto estende il suo impegno ai BES. A tale scopo, il Gruppo viene integrato da figure specifiche e di coordinamento presenti nella scuola (F.S., Doc. sost., AEC, assistenti alla comunicazione, docenti disciplinari con esperienze specifiche, genitori ed esperti…). Tale Gruppo assume la denominazione di GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusione) e svolge i seguenti compiti:

• rilevazione dei BES presenti nella scuola; • raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche

in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;

• focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi;

• rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla

base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;

• elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno).

Al termine dell’a.s. il Gruppo procede all’individuazione dei punti di criticità e dei punti di forza e predisporrà le ipotesi di miglioramento per l’a.s. successivo (PDP), da presentare al Collegio dei Docenti per l’approvazione. Il GLI (Gruppo di lavoro per l’inclusione) è stato istituito con decreto del Dirigente Scolastico del 14/10/2013.

Page 61: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

61    

CONTINUITÀ EDUCATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA-PRIMARIA-SECONDARIA  

La continuità educativa assume rilevanza giuridica in base alla legge n° 148 del 5/06/1990 ed è raccomandata dalla Circolare Ministeriale n° 338 del 16/11/1992. Essa è, infatti, in aderenza alle linee pedagogiche dei Nuovi Orientamenti del ’90, che considerano il bambino come soggetto di diritto all’educazione/formazione integrale della personalità. Questa deve coinvolgere sia la famiglia sia la scuola dell’Infanzia fino a giungere ai tre attuali gradi della scuola dell’obbligo. Il bambino riceve la prima forma di educazione nella famiglia, da cui apprende i primi rudimenti di cultura, le prime norme di condotta. È in essa che si formano le coordinate della sua personalità, che gli consentono di maturare i fondamentali valori morali e sociali. Talvolta l’azione educativa della famiglia è negativa, in quanto non aiutata, per motivi diversi, da un adeguato senso di responsabilità nei confronti dei figli; ecco, quindi, l’importanza della scuola che interviene per affiancare l’opera familiare, per correggerne gli errori, cercando di neutralizzare giudizi ed abitudini negative. L’educazione scolastica non è spontanea come quella familiare, ma intenzionale, perché basata su determinate tecniche educative, essendo legata ad una maggiore razionalità di fini ed obiettivi. Alla scuola dell’Infanzia compete un’iniziazione all’acquisizione delle varie cognizioni mediante attività ludiche ed attività guidate e programmate; alla scuola primaria spetta l’approccio sistematico ai vari ambiti disciplinari, e infine alla scuola media una progettazione analitica. I Nuovi Orientamenti prevedono che la realizzazione della continuità con la scuola primaria deve essere finalizzata “al coordinamento dei curricoli degli anni ponte, alla comunicazione di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati, alla connessione fra i rispettivi impianti metodologici e didattici e all’organizzazione di attività comuni”. Pertanto si è stabilito di coordinare la programmazione su questi punti fondamentali: Ø le necessarie informazioni sull’alunno:

si tratta di conoscenze finalizzate all’elaborazione di curricoli flessibili in collegamento con la famiglia e l’extrascuola (continuità orizzontale); notizie sulle abitudini domestiche del bambino, sui suoi punti di forza o sulle sue difficoltà, sulle aspettative che la famiglia ha verso la scuola ecc.;

Ø la comunicazione dei dati sull’alunno:

si tratta di elementi d’informazione sul rendimento scolastico del singolo alunno e della documentazione relativa agli accertamenti ed alle osservazioni sistematiche dei docenti (fascicolo personale dell’alunno);

Ø il coordinamento dei curricoli degli anni iniziali e finali:

in particolare l’attenzione va posta su: − identificazione di campi di esperienza particolarmente significativi nell’intervento educativo

della scuola;

− collaborazione incrociata degli insegnanti dei due gradi di scuola;

− armonizzazione delle metodologie e strategie didattiche;

Ø il sistema di valutazione degli alunni:

oltre alle comunicazioni di cui si è detto in precedenza, si tratta di dare corso a concordanze nella predisposizione di verifiche e accertamenti tramite di osservazioni sistematiche.

Page 62: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

62    

CONTINUITA’ EDUCATIVA VERTICALE ORIZZONTALE

1)FAMIGLIA

− Accoglienza dei bambini − Inserimento nella scuola − Osservazione sistematica del

comportamento − Equilibrata formazione delle sezioni − Flessibilità dei tempi in relazione alle

esigenze dei bambini. − Predisposizione degli spazi − Scansione delle attività

2) ASILO NIDO

− Predisposizione di programmazioni educativa e didattiche concordate

− Confronto e verifiche di esperienze didattiche

− Occasioni di incontro e di confronto − Modalità comuni di osservazione del

comporta- − mento del bambino.

3)SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA

− Coordinamento dei curricoli degli anni ponte

− Comunicazione di informazioni utili sui bambini e sui percorsi didattici effettuati ed eventuale organizzazione di attività comuni

4)SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

− progetti di orientamento con le scuole secondarie del territorio

− coordinamento dei curricoli disciplinari nell’ambito di specifici progetti in continuità verticale

− progetti di orientamento con altre agenzie secondarie del territorio

− con Enti ed Istituzioni

1)FAMIGLIA

− Organizzazione della vita scolastica − Individuazione degli orari − Progettazione didattica − Coordinamento di atteggiamenti

comportamentali comuni 2)ALTRE SCUOLE

− Per il confronto e la verifica della programmazione didattica

3)ASSOCIAZIONI CULTURALI

− Per coordinare e utilizzare le risorse culturali e inserirle nel progetto educativo

4)LA COMUNITA’ DEL TERRITORIO (ENTI LOCALI)

− Per dare vita ad uno stile educativo rispondente alle esigenze della realtà sociale e dei bambini

 

Page 63: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

63    

VERIFICA E VALUTAZIONE VERIFICA E VALUTAZIONE ALUNNI Criteri di valutazione La valutazione tiene presenti i seguenti criteri generali:

a) Livello di partenza; b) Condizioni socio - ambientali; c) Capacità individuali; d) La proprietà del lessico; e) Capacità di comunicazione e socializzazione; f) Conoscenza degli argomenti e capacità di elaborazione; g) Maturità e autonomia operativa; h) Motivazione ed impegno; i) Capacità di integrazione sia con i più capaci che con gli svantaggiati ed i portatori di handicap.

Diverse saranno le modalità di verifica, esse infatti andranno dai cosiddetti “test d'ingresso”, che per i bambini della scuola dell'infanzia, possono anche assumere la forma di griglie di rilevazione, con dati tratti sia dal fascicolo personale dell'alunno, che dalle osservazioni organizzate e finalizzate durante il corso dell’anno. Schede di rilevazione per obiettivi non cognitivi potranno, per esempio, essere anche compilate dopo gli incontri con le famiglie.

VALUTAZIONE D’INGRESSO

Delinea una mappa delle capacità iniziali sia cognitive che relazionali.

VALUTAZIONE IN ITINERE

Legata ai moduli operativi o alle sequenze didattiche programmate ( unità d’apprendimento) per conoscere l’evolversi della maturazione e costruire percorsi più individualizzati o alternativi ( utilizzazione della didattica laboratoriale ) per consentire ad ogni discente il raggiungimento degli obiettivi.

VALUTAZIONE QUADRIMESTRALE

Codifica i risultati cognitivi e i livelli di maturazione intermedia raggiunti nella prima parte dell’anno scolastico.

VALUTAZIONE FINALE

Evidenzia i traguardi raggiunti nell’attività cognitiva e nella socializzazione attraverso le diverse ed articolate esperienze scolastiche alla fine sia dell’anno scolastico, ma anche dell’intero ciclo formativo, che evidenzi le relazioni tra il sapere acquisito, il saper fare e il sapere essere raggiunto.

Page 64: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

64    

DISPOSIZIONI COMUNI AI DUE ORDINI DI SCUOLA:

RELIGIONE CATTOLICA

La valutazione dell’insegnamento della religione cattolica è espressa senza l’attribuzione di voto numerico, cioè con giudizio (TU 297/94).

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’

La valutazione degli alunni con disabilità è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato (PEI) ed è espressa con voto in decimi.

VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA)

Per gli alunni con DSA adeguatamente certificati la valutazione e la verifica degli apprendimenti, comprese quelle effettuate in sede di esame conclusivo dei cicli, devono tener conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tal fine nello svolgimento dell’attività didattica e delle prove d’esame sono adottati gli strumenti metodologico-didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. I docenti di sostegno sono contitolari della classe e partecipano alla valutazione di tutti gli alunni.

VALUTAZIONE COMPORTAMENTO In un contesto educativo, oltre che formativo, com’è quello della scuola particolare attenzione viene data allo stile di comportamento dello studente. Il voto di comportamento tiene conto: −del comportamento dello studente durante le attività didattiche ed educative; −della capacità di rispettare i docenti e tutto il personale scolastico; −del modo di rapportarsi con i coetanei; −della capacità di avere cura degli strumenti e delle suppellettili della scuola; −della capacità di osservare il regolamento dell’Istituto; −della frequenza e puntualità alle lezioni, intese come indicatori di impegno e partecipazione. La valutazione del comportamento degli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado viene espressa con un voto in decimi secondo la seguente tabella: VOTO GIUDIZIO 10 Esemplare: rispetta sempre le regole ed ha un atteggiamento molto responsabile

in ogni situazione. Frequenta assiduamente le lezioni e collabora fattivamente con tutti.

9 Equilibrato: rispetta le regole ed ha un atteggiamento responsabile in ogni situazione . frequenta assiduamente le lezioni e collabora in modo costruttivo con tutti.

8 Molto corretto: rispetta le regole ed ha, nel complesso, un atteggiamento responsabile. Frequenta assiduamente le lezioni e collabora molto spesso con tutti.

7 Corretto / quasi corretto: rispetta abbastanza le regole ed ha un atteggiamento generalmente abbastanza responsabile. Frequenta abbastanza assiduamente le lezioni e collabora a volte con gli altri.

Page 65: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

65    

VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO per la scuola secondaria di I grado (D. Ministro Istruzione Università e Ricerca. n. 5/2009).

Ai sensi dell’art. 1 del decreto in oggetto la valutazione del comportamento degli studenti risponde alle seguenti finalità:

- Accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile;

- Verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;

- Diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all’interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri.

La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell’altrui personalità, da parte degli studenti.(art. 1 co.2)

La valutazione del comportamento nella scuola secondaria di I grado viene espressa in decimi. Viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe e a decorrere dall’anno scolastico 2008/2009, concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente. (art. 2 co. 1 e 2)

La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi (art. 2 comma 3).

Ai fini della valutazione del comportamento il Consiglio di classe tiene conto dell’insieme dei comportamenti posti in essere dallo studente durante il corso dell’anno. Essa non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. Tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita considerazione i progressi ed i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno (art. 3 co. 4).

Criteri per l’attribuzione di una votazione insufficiente: premessa la scrupolosa osservanza di quanto sopra, la valutazione del comportamento in sede di scrutinio finale, deve scaturire da un attento e meditato giudizio del Consiglio di classe, esclusivamente in presenza di comportamenti di particolare gravità riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti ed i singoli regolamenti d’istituto prevedano l’irrogazione di sanzioni che comportino l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni (art. 4 co. 1). L’attribuzione di una votazione al di sotto di 6/10 in sede di scrutinio finale presuppone che il Consiglio di classe abbia accertato che nel corso dell’anno lo studente sia stato destinatario di almeno una delle gravi sanzioni disciplinari di cui sopra (allontanamento) e che successivamente

Page 66: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

66    

non abbia dimostrato apprezzabili e concreti miglioramenti nel comportamento, tali da evidenziare un sufficiente miglioramento nel suo percorso di crescita (art. 4 co. 2). La valutazione di insufficienza del comportamento deve essere sempre adeguatamente verbalizzata in sede di scrutini ordinari e straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale (art. 4 co. 3).

L’Art. 3 del DpR 249/98 elenca i doveri degli studenti:

1. Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. 2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. 3. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. 4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. 5. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.

Il successivo Art. 4 prevede la disciplina

Co.1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento…..

In osservanza degli articoli citati la nostra Istituzione scolastica nel regolamento di disciplina degli alunni di scuola secondaria di I grado (pag. 6) ha previsto le seguenti infrazioni sanzionate con l’allontanamento dello studente:

Tipo di mancanza Sanzione disciplinare Organo competente a infliggere la sanzione

Organo scolastico cui si può ricorrere

uscita non autorizzata dall’edificio della scuola

L’allontanamento temporaneo dalle lezioni previa comunicazione alla famiglia ed annotazione sul diario di classe

Consiglio di classe Organo collegiale di garanzia interno alla scuola composto: .dirigente scolastica .da un docente .da due rappresentanti dei genitori.

grave o reiterata infrazione disciplinare prevista dal regolamento

Sospensione fino ad un massimo di 15 gg, convertibile in attività in favore della comunità scolastica.

Consiglio di classe

(completo di tutte le componenti)

Organo collegiale di garanzia interno alla scuola composto: .dirigente scolastica .da un docente

Page 67: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

67    

Esclusione alla partecipazione alle visite guidate e ad eventuali viaggi d’istruzione.

.da due rappresentanti dei genitori.

unica grave condotta manchevole, o uso di espressioni sconvenienti o ingiuriose, o violenza verbale, o violenza fisica, o ribellioni, tumulti, pronuncia di minacce o vie di fatto

Sospensione fino ad un massimo di 15 gg, convertibile in attività in favore della comunità scolastica. Esclusione alla partecipazione alle visite guidate e ad eventuali viaggi d’istruzione.

Consiglio di classe

(completo di tutte le componenti)

Organo collegiale di garanzia interno alla scuola composto: .dirigente scolastica .da un docente .da due rappresentanti dei genitori.

ORGANO DI GARANZIA (ART. 38 del regolamento d’istituto)

Contro le sanzioni disciplinari impugnabili è ammesso ricorso scritto da parte dei genitori o del legale rappresentante dello studente, nei termini di 15 gg. dall’irrogazione della sanzione, all’Organo di Garanzia formato dalla Dirigente Scolastica che lo presiede, da un docente individuato dal Consiglio di Istituto e da due genitori eletti nel Consiglio di Istituto e da esso individuati, con i seguenti compiti: -Tutelare lo studente assicurandogli, anche con l’aiuto della famiglia, la possibilità di discolparsi facendo valere le proprie ragioni; -Decidere in merito ai ricorsi presentati contro le sanzioni disciplinari. La decisione in merito deve essere assunta entro 10 gg.

ATTIVITÀ DI VERIFICA ALUNNI Le procedure di verifica da utilizzare saranno diverse, potranno consistere in prove oggettive, strutturare all'interno di ciascun gruppo di lavoro sulla base degli obiettivi determinati dalla programmazione, da effettuare sia durante il corso delle lezioni sia sistematicamente al termine di ogni unità didattica:

Ø prove oggettive strutturate per l’accertamento e valutazione dei livelli di abilità e competenze possedute dagli alunni negli anni di ponte concordati con i docenti dei rispettivi gradi scolastici.

Ø prove strutturate per la verifica e la valutazione condivisi dai docenti per aree disciplinari in senso verticale ed orizzontale.

Ø standard di verifica elaborati dalle interclassi e degli esiti conseguiti dagli alunni (iniziali, intermedi e finali).

Ø standard di verifica e valutazione attivati nei campi d’esperienza della scuola dell’infanzia.

Ø Coordinamento con il progetto “INVALSI”.

Per realizzarle si potrà ricorrere, per esempio, a:

Page 68: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

68    

a) test oggettivi precompilati, di completamento, a scelta multipla (da biffare), di riordino, con difficoltà graduata, etc.;

b) test con sequenze temporali; c) test tipo "saggio" che richiedono una risposta aperta e costruita liberamente; d) questionari diversificati scritti e orali; e) rappresentazioni grafiche e compilazione di tabelle da somministrare “in itinere” durante

l'attività didattica formativa.

SCRUTINI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

In sede di scrutinio finale per il passaggio alla classe successiva all’interno dello stesso periodo didattico (biennio) e per l’ammissione all’esame di licenza i docenti terranno conto:

• dei giorni di assenza che non devono superare i ¾ dell’orario personale previsto (art. 11 D.L.13/02/04 n°59);

• un voto non inferiore a sei decimi in ogni disciplina di studio; • un voto non inferiore a sei decimi nel comportamento; • l’ammissione all’esame di stato di fine ciclo è disposta dal consiglio di classe con giudizio

di ammissione/idoneità per gli alunni che hanno conseguito in ogni disciplina di studio e nel comportamento un voto non inferiore a sei decimi.

Saranno considerati anche i seguenti aspetti: • l’effettivo livello di partenza; • l’ impegno, interesse, applicazione nello studio; • i progressi nell’apprendimento; • la situazione socio- familiare; • le effettive possibilità di recupero nelle classi successive.

L’eventuale non ammissione alla classe successiva e all’esame di stato di fine ciclo, è deliberata a maggioranza dal C.d.C.

Il Collegio Docenti stabilisce di valutare gli alunni, caso per caso, ma in linea di massima, di prendere in considerazione, per la possibile promozione, gli alunni che hanno avuto un miglioramento nel corso dell’anno scolastico e che presentano tre insufficienze non gravi.

CRITERI PER LA FORMULAZIONE DEL GIUDIZIO DI IDONEITA’

Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, calcolando la media matematica dei voti con cui l’alunno è stato ammesso all’esame nelle singole discipline e del voto di comportamento. Il voto finale sarà arrotondato all’unità superiore per frazioni pari o superiori allo 0,5. Il Collegio esprime all’unanimità la volontà di dare rilevanza all’ultimo anno del percorso scolastico in relazione alle strategie adottate e metodologie intraprese utili a rafforzare gli elementi deboli che hanno connotato gli alunni in entrata e che sono stati rafforzati in maniera egregia alla fine del percorso.

Page 69: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

69    

AUTOANALISI D’ISTITUTO Monitorare, dall'inglese" monitor", significa segnalare o controllare l'andamento di un fenomeno o di un sistema in evoluzione. Il monitoraggio dell'autonomia e del Piano dell'offerta formativa è stato affidato, a livello nazionale, all'InValsi. Si tratta di una rilevazione di dati che rendano leggibile, catalogabile, aggiornabile e utilizzabile il processo di autonomia in atto in ogni istituzione scolastica. Il prodotto scolastico è costituito dall'offerta formativa intesa in modo più ampio rispetto al livello di apprendimento che conclude un corso di studi. Occorre ampliare lo sguardo su tutta l'organizzazione della scuola, individuandone le variabili e le responsabilità. In questa ottica la valutazione non si limita al compito dello studente, ma deve investire tutte le componenti. C'è infatti un rapporto organico tra la formazione del soggetto e le modalità di organizzazione della struttura nella quale questa formazione si realizza. Questo approccio sistemico alla valutazione richiede l'adozione di sistemi di autovalutazione. L'autovalutazione presuppone due tipi di obiettivi di impostazione: a) obiettivo con finalità conoscitive, che innesta un processo di riflessione all'interno della struttura scolastica; b) obiettivo con finalità orientate al miglioramento.

Il Piano dell'offerta formativa della Nostra Istituzione Scolastica prevede momenti di monitoraggio in itinere e finale

Il monitoraggio in itinere si svolge nel corso dell'anno scolastico, per permettere un puntuale coordinamento ed adeguamento delle diverse attività in corso. Le componenti del Collegio Docenti (commissioni, gruppi di lavoro, docenti incaricati delle funzioni strumentali, collaboratori ecc.) si riuniscono periodicamente, su convocazione del Dirigente Scolastico, oppure autonomamente, per fare il punto sullo stato di attuazione del P.O.F. e apportare le modifiche che via via si rendono necessarie, definendo azioni e tempi. Il monitoraggio finale prevede:

• monitoraggio e valutazione delle attività di progettazione, programmazione, verifica e valutazione elaborate dai docenti per il P.O.F.

• Valutazione quantitativa finale (monitoraggio) degli alunni che hanno raggiunto gli obiettivi programmati nella scuola dell'infanzia ed elementare.

• Annotazione dei cambiamenti apportati alla programmazione didattica ed educativa al fine di migliorare gli interventi e stabilire descrittori più adeguati.

• Tabulazione di griglie e questionari preposti all'autovalutazione. • Tabulazione, monitoraggio ed analisi di un questionario socio -economico - culturale

individuante anche i bisogni e le aspettative degli alunni nuovi iscritti. • Tabulazione, monitoraggio ed analisi di un questionario rivolto ai genitori.

Page 70: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

70    

ATTIVITÀ DI FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO

- Progettazione e realizzazione di percorsi di formazione per il personale della scuola. - Formazione del personale sulle problematiche legate all’attuazione del Piano dell'Offerta

Formativa; - aggiornamento delle documentazioni e delle planimetrie relative alla sicurezza sui luoghi di

lavoro relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro; - elaborazione e aggiornamento D.V.R. e D.U.V.R.I, piano emergenza; - specifica informazione e formazione sulla sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/08 per tutto il

personale e specifica formazione per le figure sensibili, formazione agli alunni delle classi prime.

- Aggiornamenti sul DPS 196/2003.

Page 71: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

71    

PATTO DI CORRESPONSABILITÀ TRA SCUOLA E FAMIGLIE SCUOLA  PRIMARIA  E  DELL’INFANZIA  

La  scuola  è   l’ambiente  di  apprendimento   in  cui  promuovere   la  formazione  di  ogni  alunno,   la  sua  interazione  sociale,  la  sua  crescita  civile.  L’interiorizzazione  delle  regole  può  avvenire  solo  con  una  fattiva   collaborazione   con   la   famiglia;   pertanto   la   scuola   persegue   l’obiettivo   di   costruire   una  alleanza  educativa  con  i  genitori.  Non  si  tratta  di  rapporti  da  stringere  solo  in  momenti  critici,  ma  di   relazioni   costanti   che   riconoscano   i   reciproci   ruoli   e   che   si   supportino   vicendevolmente   nelle  comuni  finalità  educative.  

LA  SCUOLA  SI  IMPEGNA  A:  

• creare   un   clima   sereno   e   corretto,   favorendo   lo   sviluppo   delle   conoscenze   e   delle  competenze,  la  maturazione  dei  comportamenti  e  dei  valori,  il  sostegno  nelle  diverse  abilità,  l’accompagnamento   nelle   situazioni   di   disagio,   la   lotta   ad   ogni   forma   di   pregiudizio   e   di  emarginazione;  

• realizzare   i   curricoli   disciplinari   nazionali   e   le   scelte   progettuali,   metodologiche   e  pedagogiche  elaborate  nel  Piano  dell’Offerta  Formativa;  

• procedere  alle  attività  di  verifica  e  di  valutazione  in  modo  congruo  rispetto  ai  programmi  e  ai  ritmi  di  apprendimento;  

• comunicare  con  le  famiglie,  in  merito  ai  risultati,  alle  difficoltà,  ai  progressi  nelle  discipline  di  studio  oltre  che  ad  aspetti  inerenti  il  comportamento  e  la  condotta;  

• prestare   ascolto,   attenzione,   assiduità   e   riservatezza   ai   problemi   degli   studenti,   così   da  ricercare  ogni  possibile  sinergia  con  le  famiglie.    

LA  FAMIGLIA  SI  IMPEGNA  A:  

• instaurare  un  dialogo  costruttivo  con  i  docenti,  rispettando  la  loro  libertà  di  insegnamento  e  la  loro  competenza  valutativa  ;  

• tenersi  aggiornata  su  impegni,  scadenze,  iniziative  scolastiche,  controllando  costantemente  il  libretto  delle  comunicazioni  scuola-­‐famiglia  ed  il  sito  web  della  scuola;  

• partecipare   alle   riunioni   previste,   nel   corso   delle   quali   vengono   illustrati   il   P.O.F.,   il  Regolamento  della  scuola,  le  attività  che  saranno  svolte  nell’anno;  

• verificare  attraverso  un   contatto   frequente   con   i   docenti   che   l’alunno   segua  gli   impegni  di  studio  e  le  regole  della  scuola,  prendendo  parte  attiva  e  responsabile  ad  essa;  

• rispettare   il   regolamento   interno  con  particolare  riguardo  all’orario  di  entrata  ed  uscita  dei  bambini;  

• intervenire,  con  coscienza  e  responsabilità,  rispetto  ad  eventuali  danni  provocati  dal  figlio  a  carico   di   persone,   arredi,   materiale   didattico,   anche   con   il   recupero   e   il   risarcimento   del  danno.  

Il   genitore,   presa   visione   delle   regole   che   la   scuola   ritiene   fondamentali   per   una   corretta  convivenza   civile,   sottoscrive,   condividendone   gli   obiettivi   e   gli   impegni,   il   presente   Patto  educativo   di   corresponsabilità   insieme   con   il   Dirigente   scolastico,   copia   del   quale   è   parte  integrante  del  Regolamento  d’Istituto.  I  GENITORI   della  classe  ______                                   Il  Dirigente  scolastico    

Page 72: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

72    

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Il PATTO EDUCATIVO di CORRESPONSABILITA’ fra Scuola, Famiglia e Studente, introdotto dal DPR 235/’07, art 3, si ispira ai principi generali dello “Statuto delle studentesse e degli studenti” (DPR 249/’98) su cui si fonda il Regolamento del nostro Istituto ed ogni altra forma di regolamentazione della vita scolastica. Poiché la condivisione delle regole del vivere quotidiano può avvenire solo con una costante ed efficace collaborazione tra scuola e famiglia, attraverso questo Patto formativo, le parti si impegnano a costruire e sviluppare un’alleanza educativa basata su relazioni costanti e durature che riconoscano i reciproci ruoli. Questo Istituto sottoscrive, pertanto, con la famiglia dell’alunno/a il seguente: PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ finalizzato a definire in modo trasparente e condiviso diritti e doveri nel rapporto fra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti. Il rispetto del Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia reciproca, atto a rafforzare le finalità educative del Piano dell’Offerta Formativa e il successo scolastico degli studenti LA SCUOLA SI IMPEGNA A: § assicurare una formazione umana, etica e culturale di qualità, nella quale il processo di apprendimento, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica degli studenti vengono favoriti e garantiti dal «patto formativo»; § offrire un ambiente favorevole alla crescita della persona nella sua integrità, garantendo una didattica competente che, in un clima educativo sereno e partecipativo, favorisca il processo di formazione nel rispetto delle modalità, dei tempi e dei ritmi propri di ciascuna persona, intesa nella sua irripetibilità, singolarità e unicità; § promuovere iniziative concrete atte al recupero di condizioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire il successo formativo, contrastare la dispersione scolastica nonché promuovere il talento e incentivare i casi di eccellenza; § creare un ambiente favorevole all’accoglienza, al confronto, all’integrazione e al rispetto reciproco, favorendo la conoscenza tra studenti; § intraprendere relazioni aperte al dialogo e alla collaborazione con le famiglie, con gli alunni e con tutte le agenzie educative presenti sul territorio; § comunicare costantemente con le famiglie nella massima trasparenza, informandole sull’andamento didattico - disciplinare degli studenti, con aggiornamenti sulle valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali tramite la scheda di valutazione e con i colloqui previsti nel rispetto della privacy; § far rispettare le norme di comportamento e i divieti e prendere gli adeguati provvedimenti disciplinari previsti nel Regolamento d’Istituto in caso di infrazioni; § accogliere e ascoltare i bisogni degli alunni e delle loro famiglie promuovendo un sereno clima di fiducia e di dialogo; § mantenere ordine e pulizia in tutti gli spazi della scuola per assicurare un ambiente salubre e tranquillo. TUTTE LE COMPONENTI OPERANTI NELLA SCUOLA, ciascuna nel rispetto del proprio ruolo, si impegnano a garantire il buon funzionamento dell'Organismo scolastico. In particolare: Il DIRIGENTE SCOLASTICO si impegna a: § garantire e promuovere l’attuazione del Piano dell’Offerta Formativa, ponendo ciascuna componente scolastica nelle condizioni di esprimere al meglio il proprio ruolo; § garantire ad ogni componente scolastica la possibilità di esprimere e valorizzare, all’interno del proprio ruolo, competenze, professionalità e potenzialità, in un clima di dialogo, collaborazione e rispetto reciproci;

Page 73: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

73    

§ cogliere le esigenze formative degli studenti e della comunità entro la quale opera la scuola per cercare risposte adeguate. I DOCENTI si impegnano a : § informare gli alunni degli obiettivi educativi e didattici, dei tempi e delle modalità di attuazione delle attività per renderli responsabilmente partecipi del percorso educativo; § svolgere le attività di verifica e valutazione in modo congruo rispetto ai programmi e ai ritmi di apprendimento, esplicitandone criteri e modalità e motivandone gli esiti; § comunicare costantemente con le famiglie in merito ai risultati, alle difficoltà, ai progressi nelle discipline di studio, oltre che agli aspetti inerenti il comportamento degli alunni; § prestare ascolto, attenzione, garantendo riservatezza ai problemi degli studenti, in modo da favorire l’interazione pedagogica con le famiglie. Il PERSONALE A.T.A. si impegna a: § conoscere il Piano dell’Offerta Formativa e collaborare alla sua realizzazione, nell’ambito delle competenze di ciascuno; § segnalare al dirigente scolastico tutte le situazioni di violazione ai regolamenti interni di cui venissero direttamente a conoscenza durante l’esercizio della propria funzione; § offrire sempre la propria disponibilità e il proprio supporto per sostenere gli orientamenti educativi posti alla base del “patto formativo”, favorendo l’instaurarsi di un clima di rispetto e collaborazione fra tutte le componenti scolastiche. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A: § condividere il Piano dell’ Offerta formativa della scuola assumendosi la responsabilità di partecipare al dialogo educativo e collaborare con i docenti; § informare la scuola di eventuali problemi che possano condizionare negativamente l’andamento scolastico del proprio figlio; § promuovere nei propri figli, mediante accurato controllo, il senso di responsabilità verso l’adempimento di doveri e impegni scolastici; § conoscere il Regolamento d'Istituto e adoperarsi affinché i propri figli rispettino tutte le norme di comportamento in esso contenute; § visionare periodicamente il quaderno delle comunicazioni e valutazioni che deve riportare la firma autenticata di entrambi i genitori; § adoperarsi affinché i figli rispettino il Regolamento di Istituto, in particolar modo per ciò che riguarda il divieto dell’uso del cellulare o di altri dispositivi elettronici negli ambienti scolastici(Dir 15/03/2010); § prendere parte attiva agli Organismi Collegiali; tenersi aggiornati su impegni, scadenze, iniziative scolastiche, controllando costantemente il quaderno delle comunicazioni dello studente e partecipando con regolarità alle riunioni previste; § intervenire responsabilmente rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio/a a persone o cose della scuola, anche attraverso il risarcimento dei danni, nelle forme e nelle modalità previste dal Regolamento di Istituto § instaurare un dialogo costruttivo con il Dirigente Scolastico e con i docenti, rispettando la loro libertà di insegnamento e la loro competenza valutativa § riconoscere e rispettare il ruolo di guida del Dirigente Scolastico e degli insegnanti anche nella diversità dei pareri e nel diritto di esprimere critiche civili e costruttive. LO STUDENTE SI IMPEGNA A: § essere consapevole dei propri diritti-doveri osservando assiduamente un comportamento positivo e rispettoso dell’ambiente scolastico, considerato come insieme di persone, arredi e situazioni;

Page 74: P.ZZA S. EFRAMO VECCHIO, 13022ddalbertomario.edu.it/_download/POF2014-2015_rev.pdf · Istituto’Comprensivo’Statale’“22’Alberto’Mario”’ P.O.F.%2014/2015% 1% % PIANO

Istituto  Comprensivo  Statale  “22  Alberto  Mario”   P.O.F.  2014/2015  

74    

§ frequentare regolarmente e con puntualità le lezioni (i giorni di assenza non devono superare i ¾ dell’orario personale previsto (art. 11 D.L.13/02/04 n°59), assolvere con serietà agli impegni di studio e favorire un produttivo svolgimento dell’attività didattica e formativa con la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe; § avere nei confronti del dirigente scolastico, dei docenti, del personale non docente, lo stesso rispetto che questi ultimi devono loro, riconoscendo ed accettando comunque l’autorevolezza educativa dell’adulto; § riferire puntualmente alla famiglia e far firmare le comunicazioni provenienti dalla scuola e dai docenti riportate sull'apposito quaderno e rispettare tutte le decisioni relative alla propria vita scolastica negoziate dai docenti con la famiglia; § rispettare tutte le norme di comportamento previste nel Regolamento Scolastico; riferire e far firmare puntualmente alla famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola e dai docenti e rispettare tutte le decisioni relative alla propria vita scolastica negoziate dai docenti con la famiglia; § usare un linguaggio e curare un abbigliamento consoni al contesto educativo che connota la scuola; § assumere comportamenti responsabili a tutela della sicurezza di se stessi e degli altri non solo a scuola ma in qualunque circostanza o esperienza promossa dall’Istituzione scolastica; § accogliere e rispettare le diversità personali e culturali e la sensibilità altrui impegnandosi a realizzare i valori della tolleranza, della solidarietà, dell’integrazione. DURATA  

• Il   presente   contratto  ha   la  durata  dell’intero   corso   di   studio   e   le  parti   si   impegnano  a   rispettare  quanto  concordato  all'atto  della  stipula.  

Il genitore e lo studente, presa visione delle regole che la scuola ritiene fondamentali per una corretta convivenza civile, sottoscrivono con il Dirigente Scolastico il presente Patto Educativo di Corresponsabilità condividendone gli obiettivi e gli impegni. Copia di tale Patto è inserita, come parte integrante, nel Regolamento d’Istituto. Il Dirigente scolastico I Genitori Lo Studente --------------------------- ----------------------------- -------------------------- -----------------------------  

Napoli  _______________