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Banco BPM e la Cassa Previdenziale delle Forze Armate hanno firmato presso il Comando Militare della Capitale la Convenzione per il servizio di tesoreria. L’incarico prevede la gestione da parte dell’istituto di credito per i pros- simi tre anni. La Cassa Previdenziale delle Forze Armate è stata istituita nell'ambito della struttura orga- nizzativa del Ministero della Difesa e gestisce i fondi previ- denziali delle FFAA secondo criteri ispirati a principi di uni- formità gestionale, la salva- guardia dei diritti maturati dagli iscritti, nonché la separazione e l'autonomia patrimoniale e contabile di ciascun Fondo. «È per noi una grande soddi- sfazione e motivo di orgoglio l’esserci aggiudicati il servizio tesoreria della Cassa Previdenziale delle Forze Armate – ha commentato Francesco Minotti, Responsabile Istituzionali, Enti e Terzo Settore di Banco BPM – e rappresenta una conferma dell’impegno e proficua colla- borazione di Banco BPM con le principali Istituzioni del Paese». Banco BPM e Ministero Difesa hanno recentemente siglato anche la convenzione per anti- cipo del Trattamento Fine Servizio, completando in que- sto modo l’offerta di prodotti specifici per l’intero comparto delle Forze Armate, dopo aver sottoscritto il medesimo accor- do con l’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Arma dei Carabinieri e l’Aeronautica Militare. Banco BPM è il terzo gruppo bancario italiano ed è presente con oltre 1.600 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale; effettua la gestione di oltre 1.200 servizi di Tesoreria e Cassa di Regioni, Aziende Ospedaliere, Università, numerosissimi Enti Locali, scuole e altre importanti realtà pubbliche Italiane ed interna- zionali. Banco BPM è in pos- sesso della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2015 per la “Gestione dei Servizi di Tesoreria e Cassa e finanzia- menti alla Pubblica Amministrazione” ed ha al suo interno una struttura intera- mente dedicata ai rapporti con le amministrazioni pubbliche centrali e locali e alle loro par- tecipate. I prodotti e servizi offerti agli enti pubblici costitui- scono un ambito cui la banca dedica da sempre grande attenzione, proponendo solu- zioni dedicate alle specifiche esigenze del settore, ad esem- pio POS PagoPA®, che rap- presentano i più recenti ed innovativi servizi riservati al comparto della Pubblica Amministrazione. Francesco Minotti Giovanni Paolino SALE Giuseppe Pasini Il leader degli industriali bresciani ha preso atto di non avere i voti sufficienti per puntare al ver- tice di Viale dell'Astronomia. Ora è duello tra Carlo Bonomi e Licia Mattioli. SCENDE L’Ad di Eismann, il gruppo veronese leader nella consegna a domicilio di surgelati di qualità, mette in campo una task force per acquisti equilibrati per le famiglie. VAI SUL SITO CRONACADELLECONOMIA.IT E SU: UBI Banca è pronta a valutare l’ap- plicazione di misure a sostegno delle aziende colpite dall’emergen- za Covid-19, rendendo immediata- mente operativo il sollecito dall’Associazione Bancaria Italiana rivolto al mondo del credi- to, perché adotti provvedimenti idonei a contrastare il rallentamen- to dell’economia e favorire le imprese nei rapporti con le banche in questa fase critica. Le aziende clienti di UBI Banca, direttamente interessate dalle con- seguenze dell’emergenza, potran- no beneficiare di una moratoria sul pagamento delle rate dei finanzia- menti erogati. È prevista, inoltre, la possibilità di proroga dell’iniziativa e dei conseguenti accordi, nel caso in cui l’emergenza dovesse protrarsi. Le misure messe in campo da UBI Banca non riguardano soltanto imprese operanti nelle Regioni maggiormente colpite dall’emer- genza, ma tutte le aziende attive sul territorio nazionale, purché interessate da conseguenze diret- tamente riconducibili a essa. I clienti del Gruppo UBI Banca pos- sono rivolgersi ai propri referenti nell’ambito dei Centri Imprese e della divisione Corporate & Investment Banking per valutare l’entità della difficoltà contingente e le misure necessarie. MERCOLEDÌ 11 MARZO 2020 - NUMERO 329 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI Ubi Banca concede la moratoria EMERGENZA FIRMATA LA CONVENZIONE Il terzo gruppo bancario italiano si aggiudica il servizio di tesoreria della Cassa di Previdenza delle Forze Armate. E’ previsto che lo abbia in gestione fino alla fine del 2022 Banco Bpm e Difesa

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Banco BPM e la Cassa Previdenziale delle Forze Armate hanno firmato presso il Comando Militare della Capitale la Convenzione per il servizio di tesoreria. L’incarico prevede la gestione da parte dell’istituto di credito per i pros-simi tre anni. La Cassa Previdenziale delle Forze Armate è stata istituita nell'ambito della struttura orga-nizzativa del Ministero della Difesa e gestisce i fondi previ-denziali delle FFAA secondo criteri ispirati a principi di uni-formità gestionale, la salva-guardia dei diritti maturati dagli iscritti, nonché la separazione e l'autonomia patrimoniale e contabile di ciascun Fondo. «È per noi una grande soddi-sfazione e motivo di orgoglio l’esserci aggiudicati il servizio tesoreria della Cassa Previdenziale delle Forze Armate – ha commentato Francesco Minotti, Responsabile Istituzionali, Enti e Terzo Settore di Banco BPM – e rappresenta una conferma dell’impegno e proficua colla-borazione di Banco BPM con

le principali Istituzioni del Paese». Banco BPM e Ministero Difesa hanno recentemente siglato anche la convenzione per anti-cipo del Trattamento Fine Servizio, completando in que-sto modo l’offerta di prodotti specifici per l’intero comparto delle Forze Armate, dopo aver sottoscritto il medesimo accor-do con l’Esercito Italiano, la Marina Militare, l’Arma dei Carabinieri e l’Aeronautica Militare. Banco BPM è il terzo gruppo

bancario italiano ed è presente con oltre 1.600 filiali distribuite su tutto il territorio nazionale; effettua la gestione di oltre 1.200 servizi di Tesoreria e Cassa di Regioni, Aziende Ospedaliere, Università, numerosissimi Enti Locali, scuole e altre importanti realtà pubbliche Italiane ed interna-zionali. Banco BPM è in pos-sesso della certificazione di qualità UNI EN ISO 9001:2015 per la “Gestione dei Servizi di Tesoreria e Cassa e finanzia-menti alla Pubblica Amministrazione” ed ha al suo interno una struttura intera-mente dedicata ai rapporti con le amministrazioni pubbliche centrali e locali e alle loro par-tecipate. I prodotti e servizi offerti agli enti pubblici costitui-scono un ambito cui la banca dedica da sempre grande attenzione, proponendo solu-zioni dedicate alle specifiche esigenze del settore, ad esem-pio POS PagoPA®, che rap-presentano i più recenti ed innovativi servizi riservati al comparto della Pubblica Amministrazione.

Francesco Minotti

Giovanni PaolinoSALE Giuseppe PasiniIl leader degli industriali bresciani ha preso atto di non avere i voti sufficienti per puntare al ver-tice di Viale dell'Astronomia. Ora è duello tra Carlo Bonomi e Licia Mattioli.

SCENDEL’Ad di Eismann, il gruppo veronese leader nella consegna a domicilio di surgelati di qualità, mette in campo una task force per acquisti equilibrati per le famiglie.

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UBI Banca è pronta a valutare l’ap-plicazione di misure a sostegno delle aziende colpite dall’emergen-za Covid-19, rendendo immediata-mente operativo il sollecito dall’Associazione Bancaria Italiana rivolto al mondo del credi-to, perché adotti provvedimenti idonei a contrastare il rallentamen-to dell’economia e favorire le imprese nei rapporti con le banche in questa fase critica. Le aziende clienti di UBI Banca, direttamente interessate dalle con-seguenze dell’emergenza, potran-no beneficiare di una moratoria sul pagamento delle rate dei finanzia-menti erogati. È prevista, inoltre, la possibilità di proroga dell’iniziativa e dei conseguenti accordi, nel caso in cui l’emergenza dovesse protrarsi. Le misure messe in campo da UBI Banca non riguardano soltanto imprese operanti nelle Regioni maggiormente colpite dall’emer-genza, ma tutte le aziende attive sul territorio nazionale, purché interessate da conseguenze diret-tamente riconducibili a essa. I clienti del Gruppo UBI Banca pos-sono rivolgersi ai propri referenti nell’ambito dei Centri Imprese e della divisione Corporate & Investment Banking per valutare l’entità della difficoltà contingente e le misure necessarie.

MERCOLEDÌ 11 MARZO 2020 - NUMERO 329 - ANNO 23 - Direttore responsabile: RAFFAELE TOMELLERI - Aut. Trib. di Verona n° 41356 del 20/01/1997 - Le Cronache srl - Via Frattini 12/c - 37121 Verona - Telefono 0459612761 - E-mail: [email protected] - Stampa in proprio - Tutti i diritti RISERVATI

Ubi Banca concede

la moratoria

EMERGENZA FIRMATA LA CONVENZIONE

Il terzo gruppo bancario italiano si aggiudica il servizio di tesoreria della Cassa di Previdenza delle Forze Armate. E’ previsto che lo abbia in gestione fino alla fine del 2022

Banco Bpm e Difesa

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Cronaca dell’Economia.com2 • 11 marzo 2020

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Cronaca dell’Economia.com3 • 11 marzo 2020

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L’EMERGENZA CORONAVIRUS RIDUCE GLI SPOSTAMENTI

UN NUOVO SERVIZIO PER LE AZIENDE DI TUTTE LE DIMENSIONI

Nel Milanese e in Brianza la riduzione media è del 25-30%. Negative le tangenzialiL’emergenza Coronavirus riduce gli spostamenti e, con-seguentemente, ne soffre l’attività delle stazioni di servizio carburanti a Milano e nell’area metropolitana, a Monza Brianza, a Lodi. Le vendite di carburante hanno subito, negli ultimi dieci giorni, flessioni generalizzate (vedi dopo), con punte di oltre il 50 % nelle zone mag-giormente a ridosso delle aree più direttamente coin-volte dall’emergenza sani-taria, ed anche superiori nelle tangenziali. Lo sottolin-ea il Sindacato Gestori Carburanti (aderente a Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza): “le misure di contenimento stan-no oggettivamente determi-nando una progressiva

riduzione della mobilità con un immediato riflesso sui consumi dei carburanti per autotrazione. Nel Lodigiano registriamo cali di erogato che si avvicinano al 45% mentre nel Milanese e in Brianza siamo davanti ad una riduzione media del

25/30%”. “Una situazione critica – prosegue l’associ-azione Confcom mercio di rappresentanza dei gestori degli impianti di distribuzione carburanti a Milano, Lodi, Monza e Brianza - che si aggrava con l’incertezza su ulteriori misure restrittive e

sulla loro durata. Condizioni, ovviamente, che vanno a sommarsi ad una congiuntu-ra economica già difficile ed hanno un significativo peso sulle abitudini consolidate di vita e lavoro delle persone”. “In un contesto difficile in cui ognuno deve fare la sua parte – afferma il presidente del Sindacato Gestori Carburanti Luca Squeri - ci rivolgiamo ai nostri associati ed alla categoria in generale per invitare ad osservare, a tutela della propria salute, di quella dei dipendenti e degli utenti, tutte le misure di cautela prescritte dagli organi competenti. Auspi cando ovvi-amente che quanto prima si possa manifestare una positi-va inversione di tendenza della situazione sanitaria”.

Luca Squeri

Distributori carburanti, attività a rilento

Amazon Business annuncia il lancio in Italia di Business Prime, un nuovo servizio che offre ulteriori vantaggi per le aziende di tutte le dimensioni, rendendo gli acquisti su Amazon.it ancora più sempli-ci e convenienti. Business Prime consente ai clienti ita-liani di accedere a numerosi benefit, incluse le consegne Prime in un giorno, illimitate e senza costi aggiuntivi, e la consegna “Oggi” per ordini superiori a 29€. Business Prime consente inoltre ai clienti di stabilire politiche per migliorare la conformità degli acquisti e ottimizzare la gestione del budget con

Guided Buying. “Con Business Prime ci impe-gniamo a offrire ai nostri clienti la possibilità di ottene-re il massimo dalla scelta e dall’esperienza di acquisto di Amazon Business – ha dichiarato Gerardo Di Filippo, Head of Amazon Business IT – Raccogliendo i feedback dei nostri clienti siamo entusiasti di introdurre, con l’iscrizione a Prime, nuovi vantaggi utili in ottica busi-ness, e che aggiungono nuove funzionalità per rende-re la vita più facile alle azien-de di diversi settori e dimen-sioni. Il nostro obiettivo è sup-portarle nel promuovere una

maggiore trasparenza nei processi di acquisto, riducen-do allo stesso tempo i costi.” In Italia, Amazon Business serve aziende di tutte le dimensioni, a partire dai liberi professionisti e dalle piccole imprese fino alle multinazio-nali appartenenti a una gran-de varietà di settori, incluso il 15% delle società quotate al MIB, scuole e istituti e univer-sità privati, facilitando i loro processi di acquisto e, allo stesso tempo, migliorando la trasparenza delle operazioni di procurement. Già da ora i clienti di Business Prime in Italia potranno selezionare un

piano che soddisfi al meglio i loro bisogni commerciali Con Amazon Business, le impre-se di tutto il mondo possono ora gestire le loro esigenze di procurement in Spagna, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti per semplificare le loro operazioni di acquisto a livello globale.

Gerardo Di Filippo

Amazon Business, con Prime rende gli acquisti più semplici

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Cronaca dell’Economia.com4 • 11 marzo 2020

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Cronaca dell’Economia.com5 • 11 marzo 2020

LA FONDAZIONE CHIUDE LA SEDE GARANTENDO I SERVIZI

Punto di forza anche del veronese. Salvagno: “Serve il sostegno dell’Unione Europea”Al via il piano salva export ali-mentare italiano che vale 44,6 miliardi di euro e rappre-senta un elemento di traino per l’intero Made in Italy, in difficoltà sui mercati esteri per l’emergenza coronavirus. Lo rende noto la Coldiretti in rife-rimento dell’incontro alla Farnesina per la campagna di comunicazione strategica a sostegno del settore agroali-mentare nel Piano Straordinario 2020 per la Promozione del Made in Italy. Una azienda su due (53%) che esporta nell’agroalimen-tare ha ricevuto disdette negli ordini dall’estero secondo l’in-dagine Coldiretti/Ixe’. La situazione sta diventando dif-ficile anche per le produzioni agroalimentari veronesi. La campagna è dunque necessaria per combattere la disinformazione, gli attacchi strumentali e la concorrenza sleale che ha portato alcuni Paesi – denuncia la Coldiretti – a richiedere addirittura insensate certificazioni sani-tarie “virus free” su merci ali-mentari provenienti dalla Lombardia e dal Veneto, ma

ci sono state anche assurde disdette per vino e cibi prove-nienti da tutta la Penisola sotto la spinta di una diffiden-za spesso alimentata ad arte con fake news, tanto da far attivare al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale una casella di posta elettroni-ca ([email protected]) dove segnalare restrizio-ni e discriminazioni verso i prodotti italiani le difficoltà riscontrate nelle esportazioni. Si dovrà tenere conto del fatto che quasi i due terzi (63%) delle esportazioni agroalimentari italiane e veronesi – continua la Coldiretti DI Verona – interes-sano i Paesi dell’Unione Europea. Il principale partner anche per la provincia vero-nese è la Germania dove l’export dell’agroalimentare cresce per vino e alimentari a doppia cifra raggiungendo nel 2019 i circa 620 milioni di euro; le vendite sono state positive anche in Gran Bretagna e negli Stati Uniti che, nonostante gli effetti negativi dei dazi, restano il

primo mercato di sbocco fuori dai confini comunitari ed il quarto dopo Germania, Francia e Gran Bretagna. Per quanto riguarda i prodotti – sottolinea la Coldiretti di Verona – il fatturato del vino realizzato all’estero nei primi nove mesi del 2019 è stimato in oltre 770 milioni di euro mentre l’export dei prodotti alimentari per lo stesso perio-do è stimato in 1,2 miliardi di euro (Elaborazioni Servizio

Studi e Ricerca della Camera di Commercio di Verona su dati Istat) con quote di merca-to importanti detenute dai prodotti a denominazione di Origine (Dop) che hanno un legame diretto con i prodotti dell’agricoltura e dell’alleva-mento nazionale sui quali occorre concentrare l’atten-zione della campagna di comunicazione per evitare di promuovere all’estero barat-toli di concentrato di pomodo-ro cinese o bottiglie di olio tunisino venduti con la coper-tura di marchi italiani. “Serve un intervento deciso dell’Unione Europea per sostenere il tessuto produtti-vo, il lavoro e ricostruire un clima di fiducia” ha sottolinea-to il presidente di Coldiretti Verona Daniele Salvagno nel precisare che sul piano degli scambi commerciali “occorre impiegare tutte le energie diplomatiche per superare i dazi Usa e l’embargo russo che colpiscono duramente i prodotti italiani e veronesi agroalimentari in un momen-to difficile per le nostre espor-tazioni”.

Via al piano salva export alimentare

Fondazione Cariverona adotta lo smart working e chiude la sede, garantendo i servizi e lo svolgimento delle attività. Gli uffici della Fondazione di via Forti 3/a in Verona resteranno chiusi al pubblico, sino a nuova comunicazione, a causa del-l’emergenza sanitaria in corso, ma l’intera struttura continuerà a garantire i servizi principali e lo svolgimento delle attività in modalità smart working. Anche gli Organi della Fondazione pro-seguiranno le loro attività in via

telematica, assicurando così la continuità nelle decisioni che sono rilevanti per i territori di rife-rimento. In un momento così complesso, siamo consapevoli che ciò che facciamo insieme a tutti voi, è importante per il bene delle nostre comunità. L’in -novazione digitale e la tecnolo-gia ci permettono ora di riorga-nizzarci svolgendo il nostro lavoro, ognuno da postazione remota. Siamo a disposizione con diverse modalità di contat-to: dalla posta elettronica, ai

telefoni a cui potremo risponde-re grazie a sistemi di chiamata deviata. Già nelle scorse setti-mane parte dello staff della Fondazione aveva cominciato a lavorare in smart working per arrivare pronti in caso di even-tuali decisioni che ulteriormente potessero contribuire alla salva-guardia della salute delle perso-ne che vivono nei nostri territori. Negli ultimi anni abbiamo adot-tato una piattaforma informatica che ci consente di operare da remoto con una contenuta limi-

tazione della operatività. La Fondazione potrà così conti-nuare a svolgere la propria fun-zione grazie ai mezzi tecnologi-ci oggi a disposizione.

Cariverona adotta lo smart working

DOPO L’INCONTRO DI COLDIRETTI ALLA FARNESINA

Daniele Salvagno

La sede di Cariverona

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Cronaca dell’Economia.com6 • 11 marzo 2020

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Cronaca dell’Economia.com7 • 11 marzo 2020

L’INIZIATIVA DELLA PROVINCIA DI VICENZA

Crollo delle vendite anche perchè i santuari, come quello di Padova, bloccano gli ordiniIl mercato dei prodotti religio-si e dell’oggettistica devozio-nale rischia la crisi. La drasti-ca riduzione della presenza di turisti e pellegrini in Italia e il blocco delle celebrazioni nelle chiese a causa dell’epi-demia di coronavirus sta met-tendo in grave difficoltà un comparto con un fatturato annuo di circa 500-700 milio-ni di euro. L’allarme viene lan-ciato da Devotio, la fiera inter-nazionale per il mondo reli-gioso che si svolge a BolognaFiere, e dall’associa-zione degli operatori del set-tore articoli religiosi Assoreli. Il comparto dei prodotti per il settore religioso in Italia conta circa 3mila aziende produttri-ci, soprattutto artigianali e a carattere familiare, e circa 700 negozi e rivenditori al dettaglio, per un totale di diverse migliaia di posti di lavoro.“La preoccupazione degli operatori è molto alta e la riduzione delle vendite è già pesante”, conferma Valentina Zattini, ammini-stratore di Officina Eventi, società organizzatrice di Devotio. “Visto il crollo del

numero dei pellegrini, i grandi santuari come Sant’Antonio da Padova, San Giovanni Rotondo, Loreto, Lourdes e anche i negozi di Roma e i Musei Vaticani hanno iniziato a bloccare o a cancellare gli ordini. Se consideriamo che per molti produttori le sole vendite nella zona di Roma e del Vaticano rappresentano ben oltre il 25% del fatturato,

non si può non considerare la situazione particolarmente allarmante. E anche la prossi-ma Pasqua, che solitamente rappresenta un periodo impor-tante, è già compromessa”.Il comparto degli articoli religiosi e dell’oggettistica devozionale riguarda diversi settori mer-ceologici, che vanno dagli oggetti per il culto agli articoli religiosi, dai presepi alle immagini sacre, dai mosaici ai paramenti e all’arredamento liturgico. E poi ostie, rosari, medagliette, crocifissi, santini, candele, incensi e migliaia di altri prodotti, che sono molto apprezzati anche all’estero. “Alcune aziende di questo settore hanno sede proprio nei territori del nord Italia più colpiti dall’epidemia e a loro va tutta la nostra solidarietà per le difficoltà che stanno affrontando”, sottolinea Valentina Zattini. “La prossi-ma edizione della fiera Devotio, che si svolgerà a BolognaFiere dal 7 al 9 feb-braio 2021, intende proporsi come un’occasione di rilancio per un mercato che oggi sta subendo un forte colpo”.

Articoli religiosi, allarme sul mercato

La Provincia di Vicenza apre un filo diretto con i 114 Comuni del territorio. E’ stato spedito in questi giorni il primo numero di una new-sletter che ogni due mesi aggiornerà sindaci, asses-sori e consiglieri comunali sulle attività e sulle opportu-nità che offre la Provincia. Quasi mille i destinatari, che aumenteranno quando tutti i Comuni vicentini avranno comunicato gli indirizzi e-mail dei propri amministrato-

ri. A questi si aggiungono Upi (Unione Province Italiane) nazionale e regio-nali. “E’ la prima iniziativa simile in Italia -afferma il presiden-te Francesco Rucco- e rientra nella volontà della Provincia di avere un dialo-go aperto, trasparente e diretto con i propri Comuni, nella logica della Casa dei Comuni. Dopo la riforma Delrio le Province sono diventate ancor più un riferi-

mento sovracomunale, met-tendo a disposizione le pro-prie risorse umane e stru-mentali per offrire ai Comuni servizi che difficilmente potrebbero essere gestiti da ognuno singolarmente. In questo modo non ci sono cittadini di serie A e di serie B, ma a tutti vengono offerti gli stesi servizi di qualità, sia a quelli di grandi dimensioni che a quelli piccoli che nel vicentino sono davvero tanti.”

Filo diretto con i Comuni del territorio

IL CORONAVIRUS E L’OGGETTISTICA DEVOZIONALE RISCHIA LA CRISI

La basilica di Sant’Antonio. Sotto, Valentina Zattini

Francesco Rucco

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Cronaca dell’Economia.com8 • 11 marzo 2020

IL GRUPPO LEADER NELLA CONSEGNA A DOMICILIO

Eismann, c’è una task force per gli acquisti equilibratiOggi serve 350 mila famiglie con un’organizzazione capillareLe grandi catene della distri-buzione si sono trovate impreparate ad affrontare la reazione dei consumatori preoccupati dal Coronavirus. Nelle città dove sono stati tracciati casi di infezione i supermercati sono stati presi letteralmente d’assalto da quanti, impauriti dal contagio e volendo ridurre al minimo i contatti giornalieri con altre persone, si sono riversati nei punti di acquisto per fare incetta dei beni di prima necessità, soprattutto alimen-tari. Carne, pasta, bevande, frutta e verdura sono andati a ruba. Sui media sono rimbal-zate le immagini di scaffali vuoti e di cartelli che annun-ciavano l’esaurimento di alcu-ne merci. Il risultato? Frigoriferi e dispense piene di cibo che rischia di scadere prima di poter essere consu-mato con un enorme spreco alimentare e di denaro. Tra i colossi della grande distribu-zione solo Eismann ha avvia-to immediatamente un’azione di aiuto ai consumatori. Il Gruppo, leader nella conse-gna a domicilio di surgelati di alta qualità, ha messo in campo una task force, aumentando la presenza al numero verde per gli acquisti telefonici e online e la fre-quenza delle consegne che vengono effettuate a domici-lio. In questo modo le famiglie avranno scorte equilibrate di cibo a lunga conservazione (perché surgelato) senza rischiare sprechi e sperpero di denaro e soprattutto senza dover uscire di casa per affol-lare i supermercati. E’ una politica tempestiva che farà risparmiare molto a fine mese

nel carrello della spesa. Normalmente lo spreco com-plessivo di cibo in Italia vale 15 miliardi euro. Si tratta di 700 grammi pro capite a set-timana, per un valore di 3,76 euro settimanali e di 196 euro annuali (fonte: progetto Reduce realizzato dall’Uni -versità di Bologna in collabo-razione con il Ministero dell’Ambiente). In questo par-ticolare momento lo spreco alimentare entro i prossimi tre mesi supererà abbondante-mente i 4 miliardi di euro. Grazie alla sua taskforce, Eismann consentirà un risparmio alle famiglie. Eismann ha sempre avuto grande attenzione per la salu-te dei suoi clienti. Tempo fa ha introdotto un’innovativa linea per la pulizia e l’igiene della casa totalmente ecologica: la linea “Più Pulito”. Prodotti ora fondamentali per contrastare il Coronavirus. Nel catalogo di questo gruppo, leader da oltre 20 anni nel comparto della

produzione e distribuzione a domicilio, non ci sono solo surgelati di alta qualità. Sono presenti anche l’Olio extra vergine di oliva D.O.P. “Valle del Belice” Modione, prodotto in esclusiva per l’azienda veronese, e le capsule di Mokarabia, storica azienda bolognese leader a livello nazionale e internazionale nel settore del caffè. Eismann, guidata dall’ammi-nistratore delegato Giovanni Paolino, ha una caratura internazionale. E’ presente in 4 Paesi europei (Italia, Germania, Austria e Olanda). Attualmente serve 350 mila famiglie e dispone di un’orga-nizzazione capillare che conta, in Italia, 49 filiali, 850 venditori e 240 dipendenti. I conti marciano in linea con le strategie aziendali. Nel 2019 ha raggiunto un fatturato di 98 milioni di euro e un Ebitda di 3,2 milioni. Per il 2020 il giro d’affari sarà in crescita e in linea con i piani aziendali.

Credito coop un plafond

da 10 milioniUn sostegno economico per le piccole e medie imprese in crisi per l’emergenza Coronavirus arriva da un accordo tra Valpolicella Benaco Banca, Banca Veronese Credito Cooperativo di Concamarise e Confiditer - cooperativa di garanzia collettiva fidi del siste-ma Confcommercio, nata dalle realtà provinciali di Verona e Mantova - che hanno definito un plafond di 10 milioni di euro. Due sono le misure destinate alle aziende con sede nelle zone di competenza delle due Bcc, che presentino le condizio-ni previste dalla normativa nazionale per l'avvio di tali pro-cedure: la prima riguarda finan-ziamenti a medio lungo termine per esigenze di liquidità deri-vanti dall'emergenza sanitaria, con un importo massimo di 100mila euro; la seconda con-cerne l’apertura di credito in conto corrente a scadenza fissa per un importo massimo 30mila euro. Entrambe le misure sono rivolte al settore Alberghiero, Extra-alberghiero, Pubblici Esercizi, Intrattenimento, Agenzie di Viaggio, Trasporti persone, Scuole Private e Commercio al dettaglio e all'in-grosso. In una nota, i presidenti di Valpolicella Benaco Banca Franco Ferrarini e di Banca Veronese Gianfranco Tognetti hanno sottolineato la risposta delle Bcc alla complessità e alla difficoltà della situazione attua-le.

Franco Ferrarini

PER LE PMI

Giovanni Paolino, Ad di Eismann