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INDICE RASSEGNA STAMPA

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Pagina I

Si parla di noi

23/09/2018 p. 26 Michelangelo, genio infinito Al cinema La Compagnial'anteprima del film di Sky

Nazione Firenze 1

Si gira in Toscana

24/09/2018 p. 4 Cinema, ecco l'invasione indiana Pieve e piazza Grandediventano set

Nazione Arezzo 2

23/09/2018 p. V TORRITA DIVENTA SET PER UN FILMToscana OggiAraldo Poliziano

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23/09/2018 p. 12 Il gran ritorno di MichelangeloCorriere Fiorentino 4

Nella sala di via Cavour proiezioni iVl al 3 ottobre

Michelangelo, genio infinitoAl cinema La Compagnial'anteprima del film di SkyL'UOMO e l'artista, la genialità e l'inquietudine, le ca-ve di Carrara, il capolavoro del David e il "cielo" dellaCappella Sistina . Come ha detto il presidente del Con-siglio Regionale Eugenio Giani, «Michelangelo si col-loca nell 'Olimpo dei grandi dell'umanità e del genioche la civiltà toscana ha donato al mondo». Ed è pro-pio a lui che è dedicato il nuovo film prodotto da Skycon Magnitudo Film dal titolo "Michelangelo - Infini-to", che da giovedì fino al 3 ottore sarà nelle sale cine-matografiche . Domani però ci sarà un'anteprima tuttafiorentina al Cinema La Compagnia di via Cavour 50r,alle 20 (su invito), organizzata da Consiglio Regionale,Sky, Comune di Firenze e Toscana Film Commission.Parteciperà anche Ivano Marescotti , che nella pellico-la interpreta Giorgio Vasari , mentre l'interpretazionedel Buonarroti è affidata all'attore Enrico Lo Verso.Con il presidente del Consiglio regionale , Giani ancheil regista Emanuele Imbucci , il professor Vincenzo Fa-rinella, storico dell'arte e Cosetta Lagani , responsabilee direttrice artistica dei film d 'arte Sky.La pellicola è stata realizzata in collaborazione con il

Enrico Lo Verso interpreta Michelangelo

Consiglio regionale della Toscana, Musei Vaticani e diVatican Media, con il riconoscimento del Mibac e conil patrocinio dei Comuni di Firenze e di Carrara.Il film, che si avvale di tecniche assolutamente innovati-ve, è un viaggio nella vita e nelle opere di Michelangelotra Firenze, Roma, Città del Vaticano, Milano, le Cavedi Marmo di Carrara. L'opera entra infatti nei luoghiche custodiscono la principale produzione dell'artista,tra cui la Galleria dell'Accademia, gli Uffizi, la Fonda-zione Casa Buonarroti, il Museo Nazionale del Bargel-lo e il Museo delle Cappelle Medicee a Firenze, i MuseiVaticani, il Palazzo Apostolico e San Pietro in Vincoli aRoma, il Museo della Pietà Rondanini a Milano.

O.Mu.

Si parla di noi Pagina 1

Cinema, ecco l'invasione indianaPieve e piazza Grande diventano setDa domenica via alle riprese. Centinaia tra attori, comparse e troupe

di ALBERTO PIERINI

BOLLYWOOD fa sul serio. Lamacchina da guerra del cinema in-diano mantiene la promessa esbarca in città. Uno sbarco ingrande stile, centinaia di personetra attori, troupe e le comparse se-lezionate in un affollato castingnei giorni scorsi. Tutta mannaper alberghi e ristoranti. Un kolos-sal musicale, protagonista Prab-

IL CASTING La coda per la sceltadelle comparse nei giorni scorsi

has, il Russel Crowe d'oriente, un«Gladiatore» modello Sandokan.Da sabato il set aretino cominceràa comporsi. Prima nelle strade,con l'arrivo dei grandi mezzi e del-le attrezzature necessarie ad unfilm che non bada a spese. E chepuò permetterselo. Con Prabhassul set l'India ha piazzato il re-cord assoluto, un incasso da 220milioni di dollari. E così non han-no bisogno di risparmiare su effet-ti speciali o altro.

IL PRIMO appuntamento è inPieve. La preparazione della chie-sa inizierà domenica, nel pomerig-gio per il rispetto delle Messe del-la mattina. E avanti tutta anche dinotte, perché pur potendo conta-re su risorse quasi infinite il rispet-to dei tempi consente di minimiz-zare i costi di occupazione dei va-ri spazi. E di notte saranno anchebuona parte delle riprese in Pie-ve. Sia lunedì sera che martedì. Ri-prese notturne. In una prima ver-sione erano previsti anche fumo-geni ed effetti strani, ma vedremoquale sarà la versione definitiva,anche in accordo con la chiesa.Subito dopo l'ultimo ciack inchiesa, via tutti, ci si sposta inpiazza Grande. Non è un grandetrasloco, poche decine di metri.Alle 11 del 3 ottobre, mercoledì,

la Pieve dovrà essere rimessa esat-tamente com'era: con la suggestio-ne della fede, la cripta, la navatache ha fatto la storia della chiesaaretina. Da mercoledì sera scatte-rà il turno di piazza Grande.

RIPRESE ANCHE stavolta not-turne: gli indiani, guardando ilfilm, avranno l'impressione chead Arezzo non sorga mai il sole.Sempre sperando capiscano che è

UNA SETTIMANA IN AZIONEGran parte della storia saràgirata in notturna. Ricadutasu alberghi e ristoranti

Arezzo: l'assessore Comanducciha ottenuto non venga confusacon altre città, ricordando l'espe-rienza di produzioni passate.Per due notti piazza Grande vivràsotto i riflettori di Bollywood: edi giorno pure, anche se probabil-mente solo per la fase di allesti-mento. Venerdì mattina tutti fuo-ri. Un po' perché il film si sposte-rà altrove. E un po' perché la seracominceranno ad arrivare i primiespositori della Fiera. In India sa-rà poco conosciuta: ma noi ci te-niamo parecchio.

Si gira in Toscana Pagina 2

TORRITA DIVENTASET PER UN FILM

C è fermento nei borghi di Montefollonicoe Torrita di Siena per l'imminente

casting e relativa conferenza stampa del film"La leggenda dei Tre Mietitori" del registafiorentino Franco Filippi.Fautore di questainiziativa un incontro tra Filippi e ClaudioAlmasio; un signore romano trapiantato dadecenni a Montefollonico e perdutamenteinnamorato di queste terre.«Circa un mese faho avuto la grandissima fortuna di conosceresul set di "Benedetta, blessed virgin" di PaulVerhoeven, il regista Franco Filippi; miparlo di un progetto per un suo filmmedieval-fantasy, e mi confermo quantobello e straordinario fosse il nostro territorioin questa parte delle Terre di Siena. Sorrisi diorgoglio; nella piacevole e intensaconversazione che segui, il regista espresse ildesiderio di poter realizzare un progettocinematografico, proprio in un borgomedievale intatto, non fece in tempo apronunciare la vocale finale della parola"intatto" che con entusiasmo risposi: esiste esi chiama Montefollonico. Il passo è statobreve, ho invitato il regista ed i suoicollaboratori a visitare i borghi diMontefollonico e Torrita coinvolgendo tuttele associazioni montanine, l'Amministrazione Comunale e le molteattività di rievocazione storica torritesi; nesono rimasti entusiasti ed affascinati. Ed ènato il progetto «Laboratorio en plein airCinematografico a Montefollonico». Mi èvenuto spontaneo chiedere al regista di girarenon un bel film ma un grande film; grandenon soltanto nella sua essenza intrinseca, maper dar rilievo a chi sarà protagonista del setinsegnando ai nostri giovani e amatissimianziani come si sta davanti a una macchinada presa, ma anche dietro, come si costruisce

un set cinematografico, come si realizza unascenografia, imparare a lavorare eapprendere sul campo da reali professionistiaccreditati, esplorare i vari settori delCinema, il reparto costumi, la fotografia, gliimpianti scenici, gli attrezzi di scena, lericostruzioni filologiche, attraverso incontridi formazione prima di girare una scena,accogliendo pareri e consigli etrasformandoli in quel magico e suggestivomomento. Essere «tutti protagonisti», tuttisentirsi parte corale di qualcosa checoinvolge in prima persona, che insegnaimparando e insegnando fa imparare.".II film"La leggenda dei Tre Mietitori" primo di unatrilogia sarà dunque girato nel mese diottobre e novembre e sarà presentato altermine della sua lavorazione nel gennaio2019 ai Festival Nazionali ed Internazionalidi Cinema Indipendente :Cannes 2019, Sundance Festival, Berlinale,Basilicata Film Festival, Maratea FilmFestival, Tuscany Web Festival. Sabato 15settembre avranno luogo: il casting perpartecipare alle riprese dalle 09:00 alle 13:00e dalle 14:00 alle 17:00, presso il Teatro«Bruno Vitolo» di Montefollonico ;dalle ore18 incontro e presentazione con unarappresentanza degli attori professionisti,associazioni montanine e AmministrazioneComunale; a seguire conferenza stampaPresentazione del "Laboratoriocinematografico en plein air aMontefollonico a cura di Claudio Almasio edi Dott. Franco Filippi. "Sono veramenteorgoglioso di questo progetto - dichiara ilSindaco Giacomo Grazi - e ringraziovivamente sia Almasio che tutti coloro che siimpegneranno nella realizzazione; in primisil regista Filippi che crede nelle potenzialità enelle bellezze delle nostre terre e dei nostriborghi. LAmministrazione si adopererà perquanto possibile alla collaborazione inmerito; un modo per dare visibilità al nostroterritorio, ai nostri usi e costumi".

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Evento Domani alla Compagnia, e dal 27 all'Odeon, il film di Sky che racconta in 4K l'uomo e l'arl.isI aParlano Lo Verso (il genio) e Malescolli (Vasari). E a Milano spuma la copia del David di Florens 2010

Il gran ritorno di Michelangelodi Edoardo Semmola

«Ho avuto tutta la vita percapire che la pietra non va pie-gata al volere dell'uomo, ma vaspogliata». Un anziano Miche-langelo Buonarroti si presentacosì: riccioli bianchi, barba daprofeta biblico, larga tunicacandida, uno scalpello, in pie-di a fronte alta al cospetto diun monolito luccicante dimarmo scalfito delle ombre edai calcinacci. Siamo nelle ca-ve di Carrara e l'artista ha il vol-to, scolpito esso stesso dallaconcentrazione e dalla fatica,di Enrico Lo Verso. «Il mio Mi-chelangelo è un uomo riflessi-vo, tendenzialmente autodi-struttivo - lo racconta l'attoreper anni protagonista deiprincipali capolavori di GianniAmelio - con difficoltà ad ave-re rapporti con gli altri chepercepiva quasi come un leg-gero rumore di fondo, in pe-renne competizione con tutti,a partire da se stesso, e che ri-solve i propri conflitti nellaproduzione artistica che lo tra-sforma da autodistruttivo iniperattivo. Ma senza caderenell'egocentrismo. Un artistache ha creato arte al prezzodella propria sofferenza. Comeun Baudelaire o Bukowski ri-nascimentale, ma che a diffe-renza di questi due non si cro-giolava nella propria sofferen-za».

A metà tra il documentarioe il film di finzione, il film Mi-chelangelo - Infinito sarà pro-iettato in an-teprima a in-viti domanialle 20 allaCompagnia.Realizzatocon tecnolo-gia in 4k daSky e Magni-tudo per laLucky Red, incollaborazio-ne con il Con-siglio Regio-nale della To-scana, dal 27al 3 ottobre sarà nei cinemaitaliani (a Firenze all'Odeon).Alla prima interverranno il re-gista Emanuele Imbucci, lostesso Lo Verso e Ivano Mare-scotti, attore caro a Benigni eMazzacurati, che nel film in-terpreta il narratore GiorgioVasari. «Un evento che onorale più alte espressioni dell'artee del genio toscano», come loha definito il presidente delConsiglio regionale EugenioGiani. Girato tra Roma, Milanoe Firenze, nella Cappella Sisti-na, agli Uffizi, Accademia, Bar-gello, Cappelle Medicee, Mu-seo della Pietà Rondanini, edentro le cave di Carrara, ilfilm affronta vita, pensiero eopere dell'artista partendodalla dimensione concettuale-rappresentata dall'ambienta-zione carrarina - a quella sto-

rica che gira intorno al raccon-to di Vasari, dall'apprendistatoambientato nei giardini di SanMarco alla realizzazione delGiudizio Universale e del Da-vid. Una copia di quest'ultimo,in vetroresina e polvere dimarmo, realizzata dagli Studid'Arte Cave Michelangelo diCarrara e che durante Florens2010 fu collocata in uno deicontrafforti dell'abside di San-ta Maria del Fiore è ora espostain piazza San Babila a Milano

per pubblicizzarel'uscita del film. «Euno dei lavori piùdifficili che mi sianomai capitati - diceLo Verso - Il primoproblema è statodomandarsi: chi seitu, Michelangelo? Ela risposta è statauna ricerca senza fi-ne, perché lui era lì,apparentementemuto, che a fatica,coadiuvato da tanteletture. ha comin-

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ciato a venire fuori in tutto ilsuo carattere così aspro, duro,freddo, e io mi sono trovato in-tento a trovare un materialeche lo definisca, e mi viene inmente solo il marmo. Un uo-mo che parlava attraverso ilmarmo come fosse un transferpsicanalitico». Se Lo Verso hacompiuto un'immersionequasi mistica dentro l'animadell'artista, compito di Mare-scotti-Vasari è invece è quellodi «un invito alla scena». Luiguarda in macchina, faccia alpubblico. E racconta. «Ogniparola che dico è storia, docu-mento. E resto è immaginazio-ne dei personaggi. La difficol-tà sta nel fatto che non intera-gisco con altri personaggi madevo essere convincente neldare spiegazioni al pubblico,correndo il rischio di fare unalezioncina e perdere la robu-stezza e la fisicità del perso-naggio». Il suo Vasari ha lamissione di trasformare in pa-role «il senso della materia, ilcolpo di scalpello, la pennella-ta vista da vicino» provocando«un'emozione che si prova so-lo quando sei quasi a contatto

diretto con l'opera d'arte chedescrivi». Tutto conduce versol'idea finale che ha guidato ilregista: «Il cui compito è quel-lo di stupire con la meraviglia- commenta Marescotti - Ilfilm stesso è un'opera d'arteche stupisce». Al protagonistaè stato chiesto di porsi una do-manda: tanti scolpiscono, tuttidipingono, ma perché ci fer-miamo a guardare i lavori diMichelangelo sopra ogni al-tro? Perché - si è risposto -«non sono semplice forma masofferenza che lui mette den-tro la pietra». In questo sensoil suo è stato un lavoro sull'in-teriorità e non sulla tecnica,perché «non pensi alla lun-ghezza della barba o al tagliodei capelli, cosa che pure ab-biamo fatto - aggiunge Lo Ver-so - ma alle emozioni e ai pen-sieri dell'uomo». Dopo averinterpretato Michelangelo,sorride, «non ho più paura diniente». La sfida della Cappel-la Sistina «ti fa capire che ilrapporto con il concetto di cre-azione è realmente folle, visio-nario, ma poi tutto si giustifi-ca. Michelangelo sa di potercompiere un'opera sovruma-na».

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Enrico Lo Verso (Michelangelo)Ivano Marescotti (Vasari)

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Lo Verso alle cave di Carrara

Il «Giudizio Universale»

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Primo pianoSopra la statuadel David daieri in piazzaSan Babilaa Milano e asinistra EnricoLo Verso(Michelangelo)con il David inuna scena delfilm

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