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1 RELAZIONE STAGE AZIENDALE CAMPO ORTICOLO Soc. Agricola “La Risorgiva” F.lli Donadi Sartor Sarah Cl 3^bc, a.s. 2012/2013

RELAZIONE STAGE AZIENDALE CAMPO ORTICOLO - … · 4 FOTO ALTO: tunnel con vasca per la forzatura- imbianchimento del radicchio FOTO SOTTO: cassette di radicchio in fase di forzatura

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RELAZIONE

STAGE AZIENDALE

CAMPO ORTICOLO

Soc. Agricola “La Risorgiva” F.lli Donadi

Sartor Sarah

Cl 3̂ bc, a.s. 2012/2013

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FOTO ALTO: i due filari di frutteto FOTO SOTTO: api operaie al lavoro

INDIRIZZO PRODUTTIVO L’impresa dei fratelli Donadi Davide e Matteo, “La risorgiva”, si configura come Società Agricola. L’amministrazione aziendale è svolta a livello interamente familiare e trova sede a Sant’Alberto di Zero Branco in via Bruno Guolo n° 1.

L’indirizzo produttivo della società mira ad un’orticoltura biologica. La filosofia che caratterizza quest’azienda esclude ogni prodotto di sintesi formulato per sconfiggere vari agenti di danno e/o malattia, o per aumentare la resa, a scapito, naturalmente, della qualità dei prodotti. Recentemente è stato messo a dimora un piccolo frutteto comprendente: actinidia, peschi, peri, susini e meli. Da qualche anno in azienda, oltre alla produzione di ortaggi, è praticato anche l’allevamento di api per la produzione di miele biologico. Inoltre, a partire dalla seconda metà 2013 i fratelli Donadi saranno impegnati nella produzione di pane biologico. È stato, infatti, approvato il progetto per la realizzazione di un forno a legna presso la sede aziendale. Quest’idea nasce dalla loro

Dislocazione della sede aziendale

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affezione all’antica tradizione del pane fatto in casa, senza ricorrere all’uso di lieviti chimici e prodotti trattati in campo e/o durante la trasformazione. Viene sicuramente garantita la genuinità del prodotto.

IL RADICCHIO ROSSO TARDIVO: TECNICA COLTURALE E VENDITA La coltura allevata in azienda che più necessita di tempo e dedizione da parte degli agricoltori è il Radicchio Rosso Tardivo. Questa cicoria, dalla semina alla vendita richiede circa 8 mesi di cure. SEMINA E TRAPIANTO Un fattore importante per la buona crescita di ques to ortaggio, come lo è per tutti, sta nell’accurata preparazione del letto di semina. Il terreno viene arato, segue la fresatura e poi, per quanto riguarda “La Risorgiva” si passa al trapiant o, che va da luglio ad agosto. Le piantine vengono acquistate da lla Soc. Coop. Agricola “Bronte”, una grossa attività produttiva e commerciale con sede a Mira, nel veneziano. Se il radicchio viene seminato in azienda l’operazi one viene effettuata in contenitori alveolari da 170, con sem inatrice pneumatica ad aria compressa, terriccio universale non trattato per piantine e vermiculite. I semi non vengono conc iati e ne vengono seminati due per pane di terra per compensa re le perdite date da una germinabilità inferiore al 100%. Alla crescita le piantine verranno diradate, ovvero di due piantine cresciute nel pane di terra ne verrà estra tta una per evitare di avere due piante piccole invece che una ben formata e robusta. Ogni sera gli alveoli con le piantine sono sottopos ti ad intervento irriguo. Al momento del trapianto viene utilizzata trapianta trice meccanica “Sfoggia” bifila. È importante che le piantine appena messe a dimora in campo vengano irrigate la sera stessa e le successive. L’impianto irriguo utilizzato per questa coltura è mobile, a pioggia, con pompa meccanica; l’acqua viene preleva ta da un pozzetto con l’ausilio di un gruppo elettrogeno da 6,7 Kw. Questa coltura non richiede molte cure solo in inve rno: anche nella stagione estiva, oltre ai trapianti, si spend ono molte

è stato seminato un appezzamento a frumento per la panificazione

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FOTO ALTO: tunnel con vasca per la forzatura- imbianchimento del radicchio FOTO SOTTO: cassette di radicchio in fase di forzatura- imbianchimento

energie nell’effettuare la zappatura, pratica fonda mentale per la crescita di ogni pianta, in quanto lo sviluppo di m alerbe andrebbe a sottrarre parte degli elementi necessari all’accr escimento della coltura. RACCOLTA Novembre è il mese che scandisce l’inizio del perio do di raccolta del Radicchio Rosso Tardivo (la coltura deve comunq ue aver subìto almeno due brinate per assumere la caratteristica c olorazione). L’operazione di raccolta viene effettuata con macch ina agevolatrice per la raccolta del radicchio, portata dalla trattrice. Funzionamento della macchina: due punte metalliche direzionano il cespo ancora a terra verso una lamina che taglia il fittone. Il radicchio raggiunge due organi sbattitori rotanti c he frantumano la zolla attaccata alla radice e da questi viene di retto verso un nastro trasportatore, davanti al quale ci sarà l’op eratore che provvederà a raccoglierlo, sbatterlo (per eliminare terreno di troppo) e gettarlo nel bins o nella cesta. A questo punto, terminata la raccolta, ad ogni radi cchio viene asportata la prima corona esterna di foglie; ciò in centiverà la formazione del cuore in fase di forzatura - imbianc himento. FORZATURA – IMBIANCHIMENTO I radicchi curati vengono intassati in cassette e posti sotto un tunnel con copertura in film plastico nero e bianco con la parte bianca all’esterno. In questo modo saranno attirate le radiazioni calorifere del sole ed all’interno si creerà un ambiente più temperato. Attualmente in azienda il telo è disposto con la parte bianca all’esterno, per evitare l’eccessivo riscaldamento, con conseguente sviluppo di marciumi. Le cassette sono poste in una vasca di cemento profonda circa 30 cm, nella quale scorrerà a flusso continuo acqua di risorgiva, della temperatura di circa 11° C, condizione termica che innescherà la crescita forzata delle foglie, che partiranno dal centro del fusto, caratterizzate dal famoso colore rosso e dalla croccante costolatura bianca. Questa colorazione è dovuta alla crescita in assenz a di luce (quindi in assenza di clorofilla) per la presenza d ella copertura

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FOTO ALTO: ultima fase di lavorazione del prodotto, ovvero il lavaggio. FOTO SOTTO: esposizione dei prodotti nello spaccio aziendale.

nera. L’acqua sarà fonda a sufficienza da immergere solo la parte fittonante di ogni radicchio, è bene che scorra con tinuamente per creare un ambiente più sano e ridurre lo sviluppo d i marciumi. TOELETTATURA Al termine dell’ imbianchimento – forzatura, che du ra circa 20 giorni, le cassette vengono estratte dall’acqua e i radicchi sono sottoposti a toelettatura: vengono asportate le fog lie marce, il fittone verrà pelato e mozzato alla dimensione gius ta, con apposito coltello.

Si passa successivamente al lavaggio e al perfezionamento del prodotto, pronto all’esposizione ed alla vendita diretta. Può succedere che alcuni cespi non sviluppino molto in dimensioni, è quindi possibile esporli secondo il criterio della prima e seconda scelta: i radicchi di seconda scelta saranno ovviamente più piccoli e/o esili. DESTINAZIONE DEL PRODOTTO Gli ortaggi della Risorgiva, non vengono consegnati all’ingrosso dei prodotti bio, bensì venduti per il 60% circa presso lo spaccio aziendale, la restante parte viene conferita quotidianamente in 3 negozi della catena “Cuore Bio”.

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Pacciamatura su zucchine, lattughe varie, cipolle.

pacciamatura su porri.

LOTTA ALLE ERBE INFESTANTI

In agricoltura biologica non è concesso l’utilizzo di diserbanti chimici. Per rimediare al problema dello sviluppo d i erbe infestanti i fratelli Donadi ricorrono al metodo de lla pacciamatura: le colture che necessitano della racc olta a mano, senza, quindi, l’ausilio della meccanizzazione, ven gono protette dallo sviluppo di infestanti, coprendo il terreno c on del biotelo nero, (quindi interrabile al termine dell’ utilizzo ) detto, appunto, pacciamatura. Grazie all’oscurità provocat a dal telo, le malerbe non potranno germinare. Alcuni esempi di impiego di bioteli:

pacciamatura su meloni e zucchine. Nel caso dei pomodori allevati sotto tunnel non

viene utilizzato biotelo, ma pacciamatura tradizionale, riutilizzata ogni anno

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PARCO MACCHINE ED ATTREZZI

TRATTRICI

• Trattrice Deutz Fahr 4 RM • Trattrice New Holland 55 CV 4RM • Moto agricola ferrari 4 RM 25 CV

MACCHINE PER LA RACCOLTA

• Macchina agevolatrice per la raccolta del radicchio • Macchina per la raccolta di insalatina da taglio • Moto agricola “Ferrari” 25 CV 4RM

MACCHINE PER LA LAVORAZIONE DEL TERRENO

• Aratro bi vomere volta orecchio • Aratro mono vomere volta orecchio • Aratro rincalzatore • Erpice rotante “Maschio” L = 2,10 • Estirpatore L = 2,10 • Livellatrice L = 2,40 • Fresa interfila “Goldoni” • Fresa “Maschio” L = 1,65 • Motozappa “Grillo” 18 CV • Motozappa “Val padana” 13 CV • Mini escavatore cingolato “Volvo pel- job” 20 q. li

MACCHINE PER LA LAVORAZIONE

• Botte per fertilizzazioni fogliari • Carica letame trainato 40 CV • Rimorchio spargi letame • Spargi concime 5 q. li

MACCHINE PER SEMINA/TRAPIANTO

• Trapiantatrice meccanica “Sfoggia” bifila • Trapiantatrice meccanica bifila a tazze per terreno

pacciamato • Seminatrice meccanica “Dema” per ortaggi da foglia • Seminatrice “Bassi” monofila per leguminose • Seminatrice pneumatica per semina su alveoli

MACCHINE PER LA LOTTA ALLE ERBE INFESTANTI

• Zappatrice meccanica interfila ad olio • Pacciamatrice per biotelo • Macchina per pirodiserbo • Sarchiatore per ortaggi ad ancore molli • Trincia sermenti “Agrimaster”

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• Motofalciatrice “BCS” 10 CV • Decespugliatore “STIHL” • Motosega “STIHL” (2)

IMPIANTI DI IRRIGAZIONE

• Impianto di irrigazione mobile a pioggia con pompa meccanica

• Impianto di irrigazione con pompe elettriche e mini sprinklers (basso consumo) per 3 Ha

• Impianto irriguo ad ala gocciolante con pompe elett riche • Impianto fisso di irrigazione con barra automatizza ta (in

serra)

MACCHINE PER IL TRASPORTO • Carriola motorizzata “yamaguchi” cingolato • Carrello elevatore elettrico semovente 20 q. li • Carrello elevatore portato 8 q. li • Rimorchio pianale “Dumper” ribaltante portata 80 q. li • Rimorchio 40 q. li con sponde

ALTRI IMPIANTI

• Cella frigo m 3 20 • Cisterna distributore gasolio 22 hl • Impianto fotovoltaico 20 kw • Gruppo elettrogeno 6,7 kw • Gruppo elettrogeno 2,5 kw • Gruppo elettrogeno 2 kw.

STRUTTURA E FABBRICATI AZIENDALI

La superficie aziendale totale comprende 5 Ha di te rreno, comprendenti 1666 m 2 coperti da fabbricati, tunnel, ecc. La superficie aziendale coperta è così ripartita:

STRUTTURA SUPERFICIE (m2) Ex stalla (1 piano) 373 Capannone (2 piani) 300 x 2 Tunnel 470 Tunnel 130 Vasca imbianchimento 93

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Le varie strutture sono adibite a varie funzioni, q ui sotto descritte:

STRUTTURA MAT. DI SOSTEGNO/ COPERTURA

ADIBIZIONE

Ex stalla(1 piano) • Copertura in coppi • Ricovero attrezzi • 1 locale

imbianchimento radicchio

Capannone(2 piani) • 1 locale di vendita prodotti

• 1 laboratorio lavorazione miele

• 1locasle lavaggio • Restante:

deposito attrezzi e scorte varie

• Pannelli sandwich tipo isolpack con parziale fotovoltaico pot. 20 Kw

Tunnel + barra di irrigazione automatizzata

• Sostegno: archetti in ferro zincato

• Copertura: pvc trasparente

• Coltivazione ortaggi

Tunnel • Sostegno: archetti in ferro zincato

• Copertura: pvc trasparente

• Coltivazione ortaggi

Vasca imbianchimento

• Sostegno: archetti in ferro zincato

• Copertura pvc nero e bianco

• Imbianchimento radicchio

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Le attività sono condotte dai due soci, che svolgon o entrambi mansioni sia di carattere amministrativo che produt tivo. Sono saltuariamente coadiuvati a livello familiare. Gli orari di lavoro sono uguali per entrambi, la media di ore lavorativ e al giorno è di 12 ore, così ripartite: h 7:30 – 12:30 h 14:30 – 20:30 In termini di titolo di studio sono entrambi diplom ati in Agraria con titolo di Agrotecnico alla Scuola Agraria Stata le Superore “Domenico Sartor” di Castelfranco Veneto.

STORIA DELL’AZIENDA

In origine l’azienda era gestita dai nonni degli at tuali gestori, condotta a carattere zootecnico, finalizzato alla p roduzione di latte di vacca. L’attività attuale trae origine come superficie, fa bbricati e parco macchine dall’originaria, successivamente è s tata riqualificata e convertita in azienda agricola fina lizzata alla produzione di ortaggi in regime biologico. Tale con versione è stata attuata dagli attuali gestori dell’azienda, r appresentati dai fratelli Donadi Davide e Matteo. La conversione è iniziata circa 10 anni fa, progres sivamente trasformando superfici aziendali coltivate a mais i n colture intensive, nella fattispecie ortaggi.

Nell’immagine le linee rosse delimitano la superficie aziendale coltivata. All’interno della linea blu si trovano i fabbricati aziendali.

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Cinque anni fa l’azienda ha subìto un’ ulteriore ev oluzione con l’apertura di uno spaccio di vendita aziendale del tipo “a Km 0” Più recentemente l’azienda ha iniziato un percorso, ora completato, della durata di 2 anni di conversione d a colture prodotte con metodo di coltivazione convenzionale a colture prodotte con metodo biologico. Oltre agli ortaggi, da tre anni, l’azienda gestisce un apiario di 30- 40 arnie circa per la produzione di miele biolo gico, sempre venduto in azienda. L’ultima trasformazione sta avvenendo ora con la pr evisione di un’apertura di attività di panificazione con farine biologiche macinate a pietra, lievitazione naturale e pasta ma dre. L’EVOLUZIONE DELLA GESTIONE AZIENDALE Anticamente il titolare aziendale era rappresentato dal nonno degli attuali gestori, poi la gestione era passata alla loro madre, successivamente è subentrato il figlio David e per lutto famigliare, che non ancora diciottenne, coadiuvato dal nonno e dal fratello minore Matteo, si è trovato a farsi carico della gestione dell’azienda, allora a carattere zootecnico. L’ultima variazione, per quanto riguarda i titolari dell’azienda, è avvenuta circa tre anni fa, con passaggio da ditt a individuale a nome di Davide a Società Agricola Semplice “ La Ris orgiva” dei fratelli Davide e Matteo. Tale ultimo passaggio, ol tre che per ragioni di organizzazione aziendale è stato effettu ato anche allo scopo di poter usufruire dei contributi comunitari per il primo insediamento dei giovani imprenditori agricoli, nel la fattispecie Matteo, che risulta legale rappresentante della soc ietà.

Un’ esempio dell’evoluzione aziendale sono in lavori di ristrutturazione avvenuti circa tre anni fa: è stato ristrutturato il capannone e come si può vedere dalle foto è stata abbattuta la parte finale.

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CONSIDERAZIONI FINALI E PERSONALI Questa esperienza di tirocinio è stata per me un’im portante opportunità per ampliare le mie conoscenze e curios ità nel settore dell’agricoltura, una professione che ho potuto con oscere e della quale ho potuto appassionarmi sempre più, grazie so prattutto alla disponibilità delle persone che mi hanno guidata ne l’apprendimento delle motivazioni e delle tecniche del mestiere. Penso che per ognuno, soprattutto per chi nella vit a di tutti i giorni non ha la possibilità di avere un’esperienza lavorativa, queste attività di stage siano fondamentali per far nascere idee su ciò che un giorno sarà la professione e far matu rare la passione per il lavoro, che sia agricoltore, che si a meccanico. In queste due settimane mi si sono aperti nuovi ori zzonti lavorativi, inoltre, ho maturato la mia autonomia e sicurezza personale nello svolgere le varie mansioni, dalle p iù semplici e apparentemente scontate, ma di fondamentale importa nza, a quelle più impegnative, che magari mi limitavo ad osservar e per paura di sbagliare. Sono sicura di trovare in questo lavoro la mia pass ione, spero di conoscerlo sempre più e di praticarlo in un futuro, non solo per l’importanza che assume come fonte di sostentamento , ma anche perché è un mestiere legato alla terra, grazie al q uale si matura in molti punti di vista e si hanno anche molte sodd isfazioni nel veder crescere e fruttare le proprie fatiche, talvo lta con qualche errore, ma al quale ogni anno si po’ porre rimedio.

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INDICE L’indirizzo produttivo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 2

Il Radicchio Rosso Tardivo: tecnica colturale e ven dita . . . . .3

Lotta alle erbe infestanti . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Parco macchine ed attrezzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 7

Struttura e fabbricati aziendali . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Organizzazione aziendale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10

Storia dell’azienda . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 10

Considerazioni finali e personali . . . . . . . . . . . . . . . 12