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ATTIVITÀ 2008 > 2010

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ATTIVITÀ

2008 > 2010

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Nel tiro con l’arco quel che conta non è perforare il bersaglio, poiché la forza degli arcieri potrebbe essere diversa.

Confucio VI secolo a.C.

Lo sport è un campo privilegiato di espressione del talento.In questo ambito la società deve garantire a tutti la possibilità, fin dai primi anni di vita, di realizzare la propria unicità, creando e sostenendo le occasioni per far scoccare la scintilla della passione. A prescindere dal livello di abilità individuale, che è un dato mutevole.

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LO SPORT È UN SISTEMA SOCIALE COMPLETO 6

ATTIVITÀ E PROGETTI

SCI ALPINO Dalle Paralimpiadi allo sci per tutti 10

ARRAMPICATA Nuove visioni del mondo verticale 18

NORDIC WALKING In cammino verso la salute e l’autonomia 26 Corso di formazione per volontari 29

CICLISMO E HANDBIKE Il Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile 33 Strabologna 2009 38 Cicloturismo 38

PROGETTO SPORTABILITÀ 39

PROGETTO PILOTA REGIONALE APPENNINO ACCOGLIENTE Dall’integrazione delle persone con disabilità alla promozione del benessere comunitario 40

ATTIVITÀ IN NUMERI 42

ISTRUTTORIE PUBBLICHE, PROTOCOLLI DI INTESAE PATROCINI 47

LA FONDAZIONE Linee guida 48 Organizzazione istituzionale 49 Come sostenere le attività 50 Il 5 per mille 51

L’IMPEGNO SOCIALE DI SHOOT INSTITUTE 52

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LO SPORT È UN SISTEMA SOCIALE COMPLETO

Come strumento per promuovere la salute, la socialità e la riabilitazione psicofisica, lo sport è in grado di influenzare ogni altro movimento sociale e rappresenta una chiave d’accesso privilegiata per affrontare problemi relazionali, soprattutto dei più giovani. Nel campo della disabilità, che nell’Unione Europea riguarda oltre 80 milioni di persone, l’attività fisica è uno strumento insostituibile di riabilitazione e di integrazione sociale.Lo sport, inoltre, contribuisce al contenimento della spesa sanitaria pubblica.

La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus è un ente di diritto privato, costituito sull’esperienza in ambito sportivo dei fondatori. Persegue esclusivamente finalità di solidarietà sociale, proponendo progetti e idee per valorizzare l’efficacia dello sport nella promozione dello sviluppo sociale e del benessere delle persone. In particolare, realizza progetti che favoriscano la pratica dello sport dilettantistico da parte di persone con disabilità, di tutte le età, e dei giovani a rischio di devianza o in situazione di disagio familiare.

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Istituzionalmente si riconosce nei principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la legge n.18 del 3 marzo 2009, e attua progetti e azioni per concorrere al raggiungimento degli obiettivi della strategia europea 2010-2020 sulla disabilità*.

Questa pubblicazione illustra i primi tre anni di lavoro lasciando spazio soprattutto alle immagini che ritraggono i protagonisti delle attività sportive.Le principali discipline attraverso cui sono stati realizzati gli scopi statutari, e che verranno illustrate, sono quattro: sci alpino, nordic walking, arrampicata, ciclismo e handbike, nelle loro declinazioni su strada e fuoristrada.Accanto ai progetti sviluppati in ambito sportivo, la Fondazione ha realizzato attività collaterali, come l’organizzazione e la partecipazione a congressi,

l’intervento alle istruttorie pubbliche indette dal Comune di Bologna e la definizione di importanti protocolli di intesa.L’obiettivo a breve scadenza è allargare il campo delle discipline sportive proposte e arricchire la rete delle collaborazioni. L’esperienza di questi tre anni ha confermato che la disabilità può essere una risorsa. Nello sport, soprattutto negli ambienti naturali in cui, più che quelle architettoniche, entrano in gioco le barriere legate alla forza morale e al carattere, i partecipanti spesso indicano strade e soluzioni tecniche non convenzionali che diventano metodo di insegnamento innovativo.

Per approfondimenti sulle attività e i progetti si rimanda al sito internet: www.fondazioneperlosport.it*Il documento integrale è disponibile sul sito della Commissione europea, all’indirizzo www.ec.europa.eu/news/justice/101115_it.htm

www.fondazioneperlosport.it

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Costituitasi con atto pubblico il 29 novembre 2006, la Fondazione è operativa dal 9 agosto 2007, in concomitanza con l’iscrizione all’Anagrafe delle Onlus e al Registro delle persone giuridiche della Regione Emilia-Romagna.Le attività istituzionali sono iniziate nel gennaio 2008.

La Fondazione desidera conservare il ricordo di Silvia Rinaldi, giovane sciatrice vittima di un incidente in montagna.

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SCI ALPINOdalle Paralimpiadi allo sci per tutti

Ho perso la vista che ero molto piccola e non ho ricordi di immagini e colori.Quando i miei genitori hanno provato a farmi fare sport e, in particolare, a mettermi sugli sci, il mio primo pensiero era quello di poter stare assieme a mio fratello, con gli altri bambini, senza rimanere isolata. Mi divertivo e provavo un grande senso di libertà: non ero ancora consapevole del livello di integrazione

e sicurezza che stavo acquisendo.Ora, alla fine di una carriera agonistica piena di soddisfazioni che mai mi sarei aspettata, ho capito quali valori stavo interiorizzando.Un bagaglio che porto con me nella vita di tutti i giorni e che mi consente di vivere appieno ogni esperienza.

Silvia ParenteMedaglia d’oro, slalom gigante Torino 2006

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La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus ha “al collo” undici medaglie paralimpiche nello sci alpino, di cui quattro d’oro, che condensano venticinque anni di attività ai più alti livelli tecnici e agonistici.È naturale che questa disciplina rappresenti il settore che ha dato inizio ai progetti istituzionali e in cui si sviluppa, oltre alle uscite ricreative e di avviamento

alla tecnica, un’importante attività didattica svolta dai tecnici iscritti all’Albo formatori del Comitato italiano paralimpico.Le attività sulla neve, organizzate in collaborazione con l’Azienda Usl di Bologna, in particolare con il distretto di Porretta Terme, sono dedicate a sciatori con disabilità visiva, relazionale e a persone con limitazioni motorie.

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ATTIVITÀ E PROGETTI / SCI ALPINO

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Corno alle Scale, Lizzano in Belvedere (Bologna)

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La responsabile generale dello sci alpino è Silvia Parente

Si ringrazia, per la sensibilità e la grande competenza tecnica messa a disposizione, Giuseppe Morandini, appuntato scelto della Guardia di Finanza, arruolato nel Gruppo sportivo Fiamme Gialle di Predazzo. Si ringraziano inoltre il dott. Giovanni Antonio Checchia, direttore sanitario della Fondazione Santa Clelia Barbieri, per la continua assistenza sulle piste e il contributo professionale offerto nei corsi di formazione, e Armando Carpani, per l’assistenza organizzativa e la disponibilità nella gestione degli ausili per lo sci.

ATTIVITÀ E PROGETTI / SCI ALPINO

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Le attività si svolgono principalmente presso la stazione sciistica del Corno alle Scale, sull’Appennino Emiliano. In questa località, grazie all’investimento economico di enti pubblici e privati, sono disponibili attrezzature tecniche e maestri di sci specializzati.L’obiettivo delle attività sulla neve è di avvicinare le persone con disabilità e le loro famiglie a uno sport dalle caratteristiche uniche, anche per l’ambiente in cui si svolge, mettendole in condizione di imparare in sicurezza per poi continuare a praticare questa disciplina in totale autonomia.Dal 2008 al 2010 la Fondazione, oltre a numerose uscite sulla neve,

ha organizzato, nell’ambito del progetto “Appennino accogliente”, corsi di formazione per guide di sciatori non vedenti secondo i protocolli del Comitato italiano paralimpico. Ha svolto, inoltre, consulenza tecnica per l'acquisto di materiali adattati e nei corsi di formazione per maestri di sci e per gli addetti agli impianti di risalita.Nella sezione “Manuali didattici” del sito della Fondazione sono disponibili le linee guida per l’insegnamento dello sci alle persone con disabilità.

L'associazione Ico Rosetti di Bologna contribuisce allo sviluppo delle attività con monosci e dualski.

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ATTIVITÀ E PROGETTI / SCI ALPINO

in collaborazione con

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ARRAMPICATAnuove visioni del mondo verticale

L’arrampicata è uno sport emergente, dalle caratteristiche straordinarie. Il movimento istintivo tipico dell’arrampicata, che riprende i gesti con i quali l’uomo scopre orizzonti nuovi, racchiude in sé una magia che non manca di sorprendere chi si avvicina a questa disciplina.I giovani ne rimangono immediatamente affascinati: arrampicare fortifica, rende armonioso il fisico e tempra il carattere; insegna a confrontarsi con le proprie paure e i propri limiti, spingendo a sperimentare capacità e soluzioni personali a problemi generali.Trasmette l’amore per la natura che aiuta a definire il senso della vita; sprona a superare le difficoltà relazionali e contribuisce a costruire l’amicizia, che si rafforza nei momenti di maggiore difficoltà.Quelle elencate sono tutte caratteristiche generali dello sport che rendono importante

incentivarne la pratica presso i giovanissimi.

La Fondazione ha proposto per la prima volta i corsi di arrampicata per ragazzi non vedenti a settembre del 2009, nell’ottica dell’integrazione con coetanei normodotati. Nel gruppo i partecipanti lavorano insieme e si sostengono reciprocamente. I ragazzi normodotati imparano l’integrazione e la solidarietà: viene data loro la possibilità di diventare adulti in grado di aiutare in modo corretto le persone con disabilità visiva.

I corsi si sono svolti in collaborazione con il Centro universitario sportivo Bologna, sotto la direzione degli istruttori della Federazione arrampicata sportiva italiana, e con l’assistenza tecnica del Club alpino italiano, sezione di Bologna, per quanto riguarda l’uscita finale in ambiente naturale.

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Il successo di questa proposta ha portato alla definizione di un progetto indipendente e più articolato che, a partire dalla stagione 2010-2011, perseguirà la più ampia diffusione possibile dell’esperienza e dei risultati conseguiti. Verrà curata la ricerca di tecnologie innovative da applicare alle necessità degli atleti non vedenti, e si stimolerà la progettazione di nuove soluzioni didattiche.Il progetto prevede il coinvolgimento di amici e familiari, così da creare gruppi in grado di dedicarsi in autonomia all’arrampicata.Il modulo proposto è stato applicato anche per il settore adulti.

ATTIVITÀ E PROGETTI / ARRAMPICATA

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Una parte importante del corso di arrampicata è rappresentata dalle uscite in ambiente naturale. Il confronto con le difficoltà della roccia permette di applicare gli schemi motori appresi in palestra; a questo si aggiunge l'emozione della ricerca di soluzioni personali per percorrere le nuove vie.

in collaborazione con

Per le uscite in ambiente si ringraziano gli istruttori del Club alpino italiano, sezione di Bologna.

La referente per l’arrampicata èCarla Galletti

CENTRO UNIVERSITARIO SPORTIVO BOLOGNA A.S.D.

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Per conoscere meglio il nuovo progetto di arrampicata:

www.a-vista.it

ATTIVITÀ E PROGETTI / ARRAMPICATA

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L’esperienza diretta con la natura e la fatica fisica sono tra gli strumenti privilegiati con i quali i giovani con disabilità possono mettersi alla prova, condividendo esperienze ed emozioni con i coetanei.

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ATTIVITÀ E PROGETTI / ARRAMPICATA

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PalaCus, Bologna <

Tanaccia, Repubblica di San Marino <

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NORDIC WALKINGin cammino verso la salute e l’autonomia

A partire dal 2009, la Fondazione ha promosso, in collaborazione con l’Azienda Usl di Bologna, Unità socio sanitaria integrata - Adulti con disabilità, un progetto sperimentale di avviamento allo sport per la riabilitazione psicofisica e l’integrazione sociale. Fra le attività possibili, è stato scelto il nordic walking per le sue caratteristiche di efficacia e semplicità di apprendimento. Un sorprendente studio della Harvard School of Public Health di Boston* ha dimostrato che camminare

per due ore alla settimana riduce del 30% il rischio di ictus**, oltre a essere un efficace strumento di controllo del peso e di riduzione del rischio del diabete di tipo 2.

La camminata a passo sostenuto, a cui si aggiunge l’utilizzo di appositi bastoncini caratterizzati da una speciale impugnatura mutuata dallo sci nordico, è una fra le migliori attività per preservare la salute e per combattere gli effetti negativi della sedentarietà.

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* 2010. http://hsph.harvard.edu/** Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Europa, con un costo sociale annuo stimato, nel 2009, in 192 miliardi di euro.

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ATTIVITÀ E PROGETTI / NORDIC WALKING

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Un altro obiettivo che si propone il progetto di nordic walking è la scoperta e la valorizzazione degli ambienti naturali dei parchi bolognesi e dell’Appennino Emiliano.

Le attività pratiche del 2009 si sono concluse con un’escursione di due giorni nel Parco Regionale del Corno alle Scale.

L’ambiente montano, oltre a offrire la bellezza della natura incontaminata, è stato prezioso per insegnare l’autonomia, sperimentare l’impegno tecnico e fisico e rafforzare lo spirito di gruppo.Ogni partecipante, indipendentemente dalla lunghezza e dalla difficoltà del percorso, ha raggiunto un obiettivo individuale attingendo dalle proprie risorse e al sostegno morale degli altri.

Durante il 2010, al fine di aumentare il numero di volontari da coinvolgere nei propri progetti, la Fondazione, in collaborazione con l’Azienda Usl di Bologna – Programma tutela persone con disabilità, ha realizzato il primo corso di formazione per volontari accompagnatori di persone con disabilità, nella disciplina del nordic walking.Il corso è stato realizzato in collaborazione con:

• Azienda Usl di Bologna• Ufficio scolastico provinciale di Bologna• Gruppo di lavoro interistituzionale provinciale sulla disabilità (legge 104/92) di Bologna• Comitato italiano paralimpico regionale

L’organizzazione del corso è stata curata da Massimo Manferdini.

progetti > corso di formazione per volontari

Parco Talon, Bologna <

Parco di Villa Ghigi, Bologna <

Monte Mario, Sasso Marconi (Bologna) <

Parco Regionale del Corno alle Scale, Lizzano in Belvedere (Bologna) <

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Alla fine del 2010 il progetto per l’insegnamento del nordic walking è stato proposto, in via sperimentale, a persone con disabilità visiva parziale e totale, con l’obiettivo di programmare una serie di corsi a partire da marzo 2011.

Nel corso del 2010, con l’attività di nordic walking, la Fondazione ha aderito all’iniziativa del Comune di Bologna “Parchi in movimento”, che ha permesso di rafforzare l’offerta dell’attività sportiva per il gruppo di disabili adulti.

Le attività si sono svolte in quindici parchi cittadini; la Fondazione ha curato le uscite nel Parco di Villa Ghigi occupandosi dell’accoglienza delle persone con disabilità.

Francesca Fergnani, affiancata da Valentina Morabito, è la responsabile del settore nordic walking.Entrambe sono istruttrici della disciplina, con laurea specialistica in Scienze e tecniche dell’attività motoria preventiva e adattata conseguita presso l’Università di Bologna.

La costante supervisione educativa del progetto dedicato alle persone con disabilità è svolta da Stefania Specchia e Andrea Sammarchi, operatori dell’area socio-educativa Ussi – Adulti con disabilità, dell’Azienda Usl di Bologna.

La fruizione degli ambienti naturali è parte integrante del progetto perché permette di riappropriarsi degli spazi verdi e di confrontarsi con difficoltà oggettive.Diventa necessaria in questo caso la capacità di organizzarsi per gestire l’uscita e prevedere le variabili ambientali, pensando alla propria sicurezza e a quella del gruppo.

ATTIVITÀ E PROGETTI / NORDIC WALKING

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Per saperne di più sul progetto di nordic walking, sul metodo di insegnamento, i risultati conseguiti e il programma delle attività del 2011:www.fondazioneperlosport.it

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CICLISMO E HANDBIKE

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progetti > il Parco Regionale del Corno alle Scale accessibilerilevamento Gps e mappatura dei percorsi nell’ottica dell’accessibilità e della sicurezza

La Fondazione ha presentato, alla fine del 2009, un’innovativa guida tematica ai percorsi in mountain bike, mountain tandem e altri ausili tecnici, su una vasta area geografica situata nel territorio del Parco Regionale del Corno alle Scale, nell’ottica dell’accessibilità e della sicurezza dei tracciati.La Fondazione ha realizzato un’inedita carta topografica in scala 1:25.000, nei formati cartaceo e digitale georeferenziato, e ha messo a punto una serie di importanti contenuti interattivi, con lo scopo di avvicinare le persone con disabilità agli straordinari ambienti naturali del parco.La guida propone cinquanta itinerari classificati in base alle capacità tecniche e all’impegno fisico richiesto.

L’idea alla base del progetto è pensare l’ambiente alla stregua di un vero e proprio impianto sportivo naturale, descritto e rappresentato con grande attenzione anche dal

punto di vista cartografico. La guida offre un quadro variegato di opportunità, diverse in relazione al mutare delle stagioni e delle condizioni di vita degli uomini. I percorsi individuati permettono, infatti, la fruibilità dell’ambiente anche da parte di persone con disabilità che, a bordo di tandem, handbike fuoristrada e carrozzine elettriche, potranno godere della magica atmosfera dei luoghi in cui si snodano gli itinerari. Nella realizzazione della guida sono stati seguiti metodi e tecniche tradotti in un concreto supporto all’impiego di Gps escursionistici da parte degli utenti. Gli accurati dati a disposizione, affiancandosi alla segnaletica del Club alpino italiano, già presente su buona parte dei percorsi, consentono inoltre di limitare il proliferare di indicazioni a terra e cartelli i quali, facilmente deteriorabili e costosi in termini di manutenzione, spesso

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inquinano, dal punto di vista visivo, l’ambiente naturale.

In forte diffusione grazie anche al sensibile calo dei prezzi dei ricevitori, la tecnologia Gps ha aumentato drasticamente la sicurezza delle persone che praticano sport outdoor.Nell’ambito della pratica sportiva delle persone con disabilità, il Gps offre opportunità senza precedenti perché consente di programmare con precisione la gita e di valutare anticipatamente il livello di impegno fisico richiesto

nonché le caratteristiche e i tempi di percorrenza del tracciato.

Il Gps permette inoltre di comunicare in ogni istante la propria posizione agli addetti al soccorso.Per gli appassionati delle escursioni sono disponibili, presso il Montepizzo Adventure Park, due carrozzine elettriche di nuova generazione messe a disposizione dalla Cooperativa sociale Croce Azzurra Onlus, con le quali è possibile percorrere parte dei percorsi descritti nella guida.

Progetto realizzato in collaborazione con:• Servizio sanitario regionale Emilia-Romagna, Azienda Usl di Bologna• Polo multifunzionale per le disabilità “Corte Roncati”• Croce Azzurra Onlus Bologna• Gemini – Scuola Mountain Bike• Club alpino italiano, sezione Alto Appennino Bolognese di Porretta Terme

Con il patrocinio di: Regione Emilia-Romagna, Provincia di Bologna,Comune di Lizzano in Belvedere, Comitato italiano paralimpico

È possibile richiedere la guida "Il Corno alle Scale in mountain bike" inviando una email all’indirizzo: [email protected]

La guida è stata realizzata da Massimo Gherardi

ATTIVITÀ E PROGETTI / CICLISMO E HANDBIKE

con il contributo di

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L’intera carta topografica e i singoli itinerari sono visualizzabili su Google Earth*. Le tracce Gps contenute nella guida sono utilizzabili con i telefoni cellulari di ultima generazione.

*Google Earth è un marchio registrato di Google Inc.

IL CORNO ALLE SCALE IN MOUNTAIN BIKE

MASSIMO GHERARDI

con il contributo di

Carta Topografica per Escursionisti1:25.000

Con indicazione e classificazione tecnica dei sentieri CAI consigliati per il MtBiking

Dalle semplici e accessibili strade forestali ai tracciati Downhill di Cutigliano

Sentieri ciclabili rilevati e collaudati con tecnologia GPS

CD-ROM ALLEGATO

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ATTIVITÀ E PROGETTI / CICLISMO E HANDBIKE

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Parco Regionale del Corno alle Scale, Lizzano in Belvedere (Bologna) <

Parco del Frignano, Modena <

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STRABOLOGNA 2009una manifestazione inclusiva

CICLOTURISMO

La Fondazione ha collaborato con il Comitato provinciale di Bologna della Uisp, storico ente organizzatore della classica manifestazione podistica, per l’organizzazione delle attività a favore di persone con disabilità.In occasione del 30° anniversario della manifestazione bolognese, è stato realizzato un programma di iniziative che ha visto il coinvolgimento di persone con disabilità in varie attività sportive e culturali. Fra queste, grande rilevanza ha avuto la prima gara di handbike in circuito cittadino svoltasi a Bologna: un’entusiasmante corsa di 22 chilometri nelle vie e fra i palazzi storici più belli della città che ha coinvolto ed emozionato partecipanti e spettatori.

In ambito cicloturistico, la Fondazione si è fatta portatrice delle richieste del gruppo dei ciclisti non vedenti della Polisportiva atletico torball di Bologna, per la ricerca e l’organizzazione di volontari per l’accompagnamento nelle escursioni con tandem, sia su strada che fuoristrada.All’appello, rilanciato tramite il proprio sito istituzionale dalla Uisp, Comitato provinciale di Bologna, hanno aderito trenta volontari che, con grande disponibilità ed entusiasmo, si sono messi a disposizione dei ciclisti non vedenti.

ATTIVITÀ E PROGETTI / CICLISMO E HANDBIKE

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CICLOTURISMO

A febbraio 2010 la Fondazione ha presentato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, un progetto multidisciplinare di integrazione sociale attraverso lo sport. Il progetto SportAbilità è stato valutato positivamente dall’apposita commissione e, pertanto, ammesso al finanziamento.

Il progetto propone il potenziamento delle quattro attività istituzionali descritte in questa pubblicazione, attraverso le seguenti azioni:

a. formazione di tecnici specializzati nelle discipline sportive proposte;

b. formazione di accompagnatori volontari e gestione informatizzata della loro disponibilità;

c. avviamento allo sport e attività pratiche con i destinatari dell’intervento, nell’ottica dell’integrazione sociale;

d. realizzazione di eventi finali che coinvolgono i partecipanti e la cittadinanza.

L’obiettivo del progetto è di aumentare, stabilizzandola nel tempo, l’offerta sportiva a favore di persone con disabilità, ampliando il numero dei tecnici e dei volontari disponibili all’insegnamento e all’accompagnamento.

Il progetto si svilupperà nell'arco di dodici mesi con inizio a marzo 2011.Sul sito della Fondazione saranno pubblicati regolarmente gli aggiornamenti sullo svolgimento delle varie fasi del progetto.

Progetto realizzato con il contributo del Dipartimento per le Pari Opportunità

PROGETTO SPORTABILITÀ

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La Fondazione è parte attiva del progetto pilota regionale “Appennino Accogliente”, promosso da una rete di enti e associazioni delle province di Modena e di Bologna, e coordinato dal Programma tutela persone con disabilità dell’Azienda Usl di Bologna, diretto dal dott. Giancarlo Marostica. Si tratta di un progetto all’interno del quale i partecipanti della rete organizzano attività pratiche e iniziative culturali in varie discipline sportive dedicate a persone con disabilità.Il finanziamento della Regione Emilia-Romagna consentirà la realizzazione di una struttura polivalente nel Parco del Frignano, in località Montecreto (Modena). L’impianto avrà funzione di foresteria senza barriere, con

spazi per attività didattiche e ludiche, e costituirà un’importante risorsa per la comunità montana. Tale struttura sarà funzionalmente collegata con la “Mostra Palestra” prevista nel corpo basso del Polo tecnologico regionale “Corte Roncati”, che consentirà la personalizzazione degli ausili per la fruizione naturalistica e sportiva dell’ambiente montano.

La Fondazione, insieme con le associazioni e gli altri enti firmatari del progetto, promuove azioni nel contesto ambientale appenninico, al fine di migliorare la capacità di accogliere le persone che hanno necessità di particolare cura e attenzione.

PROGETTO PILOTA REGIONALE APPENNINO ACCOGLIENTEdall’integrazione delle persone con disabilità alla promozione del benessere comunitario

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Si ringraziano tutti i partecipanti, le guide per sciatori non vedenti del Comitato italiano paralimpico, i maestri di sci, i volontari, i dirigenti e gli operatori della stazione del Corno alle Scale, che hanno reso possibile lo svolgimento delle attività pratiche e teoriche.

Un ringraziamento particolare va ad Ambrogina Bertone, responsabile Ussi – Adulti con disabilità dell’Azienda Usl di Bologna, distretto di Porretta Terme, e a Fabio Cavicchi, direttore generale della Fondazione Santa Clelia Barbieri.

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2008

attività

area di intervento

fascia di età

52% SCI ALPINO

35% AVVIAMENTO ALLO SPORT

65% + 18 ANNI

24% NORDIC WALKING

65% FORMAZIONE

VOLONTARI

35% 9 > 18 ANNI

24% ATLETICA LEGGERA

ATTIVITÀ IN NUMERI

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attività

area di intervento

fascia di età

2009

32% SCI ALPINO

23% FORMAZIONEVOLONTARI

14% ESCURSIONISMO

27% NORDIC WALKING

40% AVVIAMENTOALLO SPORT

23% MANIFESTAZIONI

23% HANDBIKE

18% ARRAMPICATA

73% + 18 ANNI

27% 9 > 18 ANNI

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2010

ATTIVITÀ IN NUMERI

attività

area di intervento

fascia di età

64% AVVIAMENTO ALLO SPORT

12% SCI ALPINO

68% + 18 ANNI

60% NORDIC WALKING

16% ESCURSIONISMO

7% PROGETTI

IN PARTENARIATO

4% FORMAZIONE

VOLONTARI

9% MANIFESTAZIONI

32% 9 > 18 ANNI

8% CICLOTURISMO

20% ARRAMPICATA

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PARTECIPANTI

VOLONTARIATO

VOLO

NTA

RI

CO

INVO

LTI

NEL

LE A

TTIV

ITÁ

OR

E D

I VO

LON

TAR

IATO

P

RES

TATE

20

41

25

16

2525

30

126

56

36

25

2008

2009

2010

2008

2009

2010

2008

2009

2010

SCI ALPINONORDIC WALKINGATLETICA LEGGERAHANDBIKE/CICLOTURISMOARRAMPICATA

84

106

111

208

1.638

1.074

1.176

66

92

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ISTRUTTORIE PUBBLICHE

PATROCINI

PROTOCOLLI DI INTESA

Nel 2008 la Fondazione è stata convocata dal Comune di Bologna, in qualità di membro esperto, all’Istruttoria pubblica sulle politiche per il superamento dell’handicap.

Con lo stesso ruolo di ente esperto, la Fondazione ha preso parte, nel 2010, all’Istruttoria pubblica sulle politiche di welfare indetta sempre dal Comune di Bologna.

Gli atti e le relazioni del segretario generale sono consultabili sul sito internet del Comune di Bologna (www.comune.bologna.it) e su quello della Fondazione.

• Comitato italiano paralimpico gara handbike e convegno del 18 e 19 aprile 2009

• Comitato italiano paralimpico progetto Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile

• Comune di Lizzano in Belvedere (Bologna) progetto Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile

• Provincia di Bologna progetto Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile

• Regione Emilia-Romagna progetto Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile

Nel periodo 2008-2010, la Fondazione ha sottoscritto protocolli di intesa pluriennali con i seguenti enti e per gli scopi indicati:

• Azienda Usl di Bologna Programma tutela persone con disabilità collaborazione per le attività istituzionali

• Comitato italiano paralimpico collaborazione per le attività istituzionali

• Croce Azzurra Onlus Bologna progetto Parco Regionale del Corno alle Scale accessibile e collaborazione per le attività istituzionali

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LINEE GUIDA1. Professionalità degli operatori e dei tecnici Al fine di operare con la massima professionalità, gli operatori e i tecnici impegnati nei progetti sono selezionati in base al curriculum e devono essere in possesso del titolo previsto dalla normativa vigente per tale attività.La Fondazione, inoltre, incentiva le persone con disabilità a diventare istruttori specializzati nelle varie discipline, così da creare un gruppo di tecnici in grado di trasmettere le esperienze personali e favorire l'occupazione professionale in ambito sportivo.

2. Sviluppo del volontariatoNello svolgimento delle proprie attività istituzionali, la Fondazione valorizza la partecipazione di volontari, al fine di promuovere l’etica del bene comune e dare continuità ai progetti, mettendo a disposizione dei destinatari degli interventi persone affidabili, motivate e appositamente formate.

3. Costruzione di reti socialiLa Fondazione opera seguendo la logica della collaborazione tra gli enti del settore non profit, le istituzioni e le aziende private. L’obiettivo è creare un circolo virtuoso tra tutti gli attori sociali e valorizzare l’intervento partecipato rispetto all’azione disgiunta dei singoli. Lo sviluppo di una società inclusiva è di stimolo per l’innovazione e contribuisce alla crescita economica generale nel settore degli ausili per la disabilità e dell’attrezzatura sportiva, modificata o standard.

4. Criteri progettuali L’obiettivo di ottimizzare gli investimenti nei progetti, per quanto riguarda sia le risorse umane sia quelle economiche, si realizza attraverso i seguenti criteri:a) economicità e sostenibilità dell’intervento > La Fondazione pone grande attenzione al contenimento dei costi di gestione e promuove lo sviluppo e l’utilizzo di tecnologie che consentano la riduzione, quando possibile l’azzeramento, dei costi di manutenzione e di gestione;b) ripetibilità e diffusione di buone prassi > Compatibilmente con la natura dell’intervento, i progetti devono mantenere nel tempo la loro utilità a favore dei singoli e della collettività. La Fondazione favorisce inoltre la diffusione delle pratiche e delle soluzioni di successo, attraverso lo scambio delle esperienze e la condivisione del proprio know-how con gli altri enti del settore non profit;c) massima utilità e integrazione tra i partecipanti > I progetti della Fondazione sono finalizzati a coinvolgere il maggior numero possibile di destinatari, con l’obiettivo di integrare persone con diversi livelli di abilità, creando sinergie fra questi, le loro famiglie e gli operatori del settore;d) rendicontazione e trasparenza contabile > La Fondazione persegue criteri di trasparenza contabile, pubblicando on line i bilanci annuali, accompagnati dalla nota integrativa, e si impegna a redigere entrambi secondo i principi contabili rilasciati dall’Agenzia per le Onlus.

LA FONDAZIONE

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ORGANIZZAZIONE ISTITUZIONALE

Presidente Giuliano Rinaldi

Segretario generale Alberto Benchimol

Consiglio di amministrazioneAndrea Alberici

Alberto BenchimolFabio Cocchi

Gianni GherardiMassimo Gherardi

Lorenzo MigliariClaudio MoraSilvia Parente

Giuliano Rinaldi

Consiglieri aggiuntiai sensi dell’articolo 12 dello statuto

Paola RinaldiSilvia Savigni

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La Fondazione è un bene comune che appartiene alla collettività. Ogni persona che si riconosce negli obiettivi istituzionali può partecipare a tutte le attività, sia offrendo il proprio apporto volontario sia proponendo progetti oppure con contributi in denaro o beni.

Le donazioni liberali in favore delle attività istituzionali e dei singoli progetti possono essere versate sul seguente conto corrente bancario intestato alla Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus:

Banca Popolare dell’Emilia-RomagnaSede di BolognaIban: IT 70 J 05387 02400 000001592023

oppure, in alternativa, sul conto corrente postale:

Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi OnlusConto corrente BancoPosta numero 91360859Iban IT 33 X 07601 02400 000091360859

Le donazioni liberali a favore della Fondazione sono deducibili dal reddito complessivo del soggetto erogatore.

I dettagli sulla deducibilità fiscale delle donazioni liberali alle Onlus, ai sensi dell’art.14 del decreto legge 35/2005, convertito in legge 80/2005, sono disponibili sul sito della Fondazione.

COME SOSTENERE LE ATTIVITÀ

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La Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus è inserita fra i soggetti che possono essere destinatari, senza alcun costo per il contribuente, della quota pari al 5 per mille dell’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Per destinare il 5 per mille alla Fondazione è sufficiente indicare, nell’apposito riquadro del modello 730, dell’Unico o del CUD, il codice fiscale:

91277870373

IL 5 PER MILLE

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L’IMPEGNO SOCIALEDI SHOOT INSTITUTELe fotografie di questa pubblicazione sono state realizzate da docenti e allievi della scuola di fotografia professionaleShoot Institute di Bologna.

La disponibilità di questa giovane e già affermata scuola di fotografia ha permesso alla Fondazione di acquisire un archivio di immagini di altissima qualità che documentano i momenti più belli, condivisi da tutti i protagonisti delle attività sportive.

Questa preziosa collaborazione testimonia l’importanza del lavoro professionale volontario svolto a favore della comunità.

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Per le foto si ringraziano: Giacomo Astorri, Francesca Casadei, Elodie Cavallaro, Gianni Cenni, Serena Cevenini, Elvira Niki Di Landa, Valentina Marzetti, Mirko Merchiori, Licia Nardi, Mirko Sita, Tiziana Sbrazzato, Chiara Tolomelli, Gianluigi Tomaiuolo, Germano Vitali, Lisa Zibordi.

Per informazioni sulle attività della scuola:www.shootinstitute.it 334 6145112

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Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi OnlusVia Val d’Aposa, 240123 [email protected]

grafica e impaginazione willbecreative.com

stampa fasertek.it

testi Alberto Benchimol (il testo di pagina 33 è di Massimo Gherardi, il testo di pagina 40 è di Donatella Prata e Massimo Manferdini - staff Programma tutela persone con disabilità)

revisione testi Andrea Alberici

editing e correzione bozze Viviana Vignola ([email protected])

coordinamento editoriale Elena Vincenzi ([email protected])

foto Shoot Institute, Archivio Fondazione per lo Sport Silvia Rinaldi Onlus (la foto di pagina 7 è di Ernesto Naretto)

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