ddee ii bbaammbbiinnii

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CCoorraagg gg iioo ,,bbuutt ttaatt ii .. .. ..

ddee ii bbaammbbiinnii

Carissimi bambini,E così un altro anno scolastico è passato…

�Vi sentite un po’ più grandi?

C’è chi ha già fatto la prima confes-sione e chi la prima comu-nione… quante emozioni… Adesso non vedete l’ora di tuffarvinell’estate… via a comprare costumee sandali nuovi (quelli dell’annoscorso sono diventati piccoli) e poi inuovi giochi, perché insomma, ades-so siamo più grandi!

�E con Gesù è cresciuta la vostra amicizia?

�Avete cercato e trovato un bravo sacerdote che vi guidi in questa ricerca?

Perché sapete, Gesù non vuole mailasciarci soli e così ha stabilito che perincontrarLo veramente abbiamo bisognodi un suo ministro che ci indichi la strada,giorno dopo giorno e anno dopo anno…Anche Sandro ha trovato il suo compagnodi viaggio… pensate che il suo sacerdotegli è rimasto accanto anche dopo lamorte! Come sono belle, profonde e invincibili leamicizie che nascono per Gesù!

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Anche Anna e Zaccaria hanno vissu-to un sogno stupendo, grazie allaloro fede che diventava ogni giornopiù grande e più forte…

�E voi, cosa ne dite di viverel’estate insieme a Gesù?

Vi assicuro che sarà la più belladella vostra vita perché sia al mare,che in montagna, che a casa vostraavrete sempre tanti amici fidatiaccanto:

� Gesù,

� la sua dolcissima Mamma,

� il vostro Angelo Custode,

� i Santi che vi guardano dal Paradiso

� e il sacerdote che Gesù ha scelto per voi!

ddee ii bbaammbbiinnii

Pluff… vado a fare un tuffo… a presto !

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ddee ii bbaammbbiinnii

Avete voglia di fare un lungo viaggio...allora provate con me a chiudere gli occhi… e aprite il cuore e la fantasia:

ci ritroviamo tutti a Bologna, dove c’è ilconvegno del rosario e da lì partiamoverso sud, attraversiamo tutta l’Italia finoin Sicilia e poi ci immergiamo nel marMediterraneo e arriviamo in Egitto (ehgià, ci sono le piramidi!) e da lì prendia-mo dei possenti cammelli volanti che ciportano fino in Israele, la terra Santadove ha vissuto Gesù. Così arriviamo alleporte di Gerusalemme e, come Gesù,saliamo su dei bellissimi

e attraversiamo la Gior-dania... ed eccoci in Iraqa Mosul. Appena arrivati ci guardiamo intorno e pensiamo di tro-vare tanti arabi iracheni mussulmani e invece che sor-presa…!Il nostro veloceviaggio ci haportato indietronel tempo…

abbiamo percorso a ritroso pocomeno di 2000 anni! Mammamia, siamo quasi coetanei diGesù!E allora cosa c’è intorno a noi?

asinelli,

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Ci sono tanti arabi, con gli occhi neri ela carnagione scura… sono propriosimili ai nostri compagni mussulmani,però… portano un grande crocifisso alcollo!Sinceramente nessuno di noi riesce acapire dove ci troviamo e cosa stiasuccedendo, allora fermiamo unbambino che ha due occhi neri,profondi e dolci che ci incantano, e

proviamo a domandare:“Ciao piccolo, come ti

chiami?”“Io sono Tommaso”.“Che strano nome perun arabo, assomiglia tanto all’apostolo che voleva mettere le

mani nelle ferite di Gesù, perché non credeva alla suaRisurrezione…!”

“Certo, mi chiamo proprio come lui, il mio amico Tommaso, perché la miamamma e il mio papà grazie alla sua predicazione hanno conosciuto Gesù, ilFiglio di Dio e tutta la nostra famiglia è diventata cristiana… sai, prima nonconoscevamo Gesù, ma adesso abbiamo scoperto che siamo tutti figli di Dio e

così viviamo felicinella Chiesa”.Qualcuno di noi co-mincia a ridacchiareperché non capisce:qui, sulle sponde delfiume Tigri, ci sonosolo capanne: dov’èquesta grande Chie-sa dove tanti arabivivono insieme?“Ma sì… – mi dice

ddee ii bbaammbbiinnii

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ddee ii bbaammbbiinniiTommaso – noi siamo la Chiesa! I miei genitori e i miei amici ed io,facciamo tutti parte della Chiesa: una grande famiglia, dove mettiamo inostri beni in comune perché siamo fratelli in Cristo e poi ogni domeni-ca ci incontriamo in quella capanna dove spezziamo il pane insieme eogni volta cresce l’amore fra di noi e conosciamo un po’ meglio ilnostro Gesù!”.Adesso non ridacchiamo più, anzi ci vergogniamo anche un po’… mi sache Tommaso ne sa più di noi… ma andiamo avanti con le domande:“Come si chiama questa città?”.

“Ah, ma allora non sapete proprio niente… qui siamo a Ninive, inMesopotamia! Volete venire con me in chiesa, stavo proprio andando a

pregare un po’ con i miei amici, andiamo a dire il PadreNostro…”.

“Sì, sì, questo lo conosciamo anche noi…”.Appena entrati siamo avvolti da una musica, unaragazza sta cantando una bellissima preghiera: èproprio il Padre Nostro ma è intonato in una linguadolce, e, misterio-

samente, nel cuorericonosciamo che è in

aramaico… che fortuna, il piccoloarabo Tommaso e i suoi amici diNinive parlano la stessa lingua diGesù…

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ddee ii bbaammbbiinniiChiudiamo gli occhi commossi e quando li riapriamo ciritroviamo a Bologna, al convegno del rosario… unasuora con gli stessi occhi dolci di Tommaso e la stessacarnagione scura delle mamme dei nostri compagni mus-sulmani, sta cantando il Padre Nostro in aramaico… Sì, lei abita in Iraq e la sua famiglia è cristiana da 1800anni, da prima che esistesse l’Islam e la sua lingua èancora l’aramaico, la stessa che parlava Gesù!

Che viaggio incredibile…o forse la realtà è ancora più incredibile e più bella del nostro sogno?

Vi voglio chiedereuna preghiera sincera per Tommaso, la sua famiglia e per tutti i cristiani che vivono in Iraq

perché stanno vivendo un momento moltodrammatico della loro vita: c’è stata laguerra e la pace che si è instaurata doponon è ancora così forte da farli stare bene,anzi ... vivono con grandi difficoltà e ognigiorno corrono seri pericoli per la loro vita!

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GGrraazziiee,, GGeessùù!!TTuu sseeii ccoonn mmee,, qquuaannddoo ccoonn ggiiooiiaa

mmii ttuuffffoo ddaall ttrraammppoolliinnoooo mmii llaasscciioo ccuullllaarree ddaallllee oonnddee..

GGeessùù,, mmiioo aammiiccoo ddeell ccuuoorree,,iioo mmii ttuuffffoo nneellllaa vviittaa

ccoonn ffiidduucciiaa,, ppeerrcchhéé ssoocchhee ttuu sseeii sseemmpprree ccoonn mmee..

ddee ii bbaammbbiinnii

“Quando venne il tempo della loro purificazione secondo la Legge diMosè portarono il bambino a Gerusalemme per offrirlo al Signore”

(Lc 2,22)

IV Mistero gaudiosoLa presentazione

di Gesù al Tempio

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ddee ii bbaammbbiinniiQuella mattina Anna, un’anziana donna che da viveva da tanti anni altempio, si era svegliata con una strana eccitazione nell’animo… e cosìera andata di corsa dal vecchio sacerdote Zaccaria:

“Sì Anna, capisco cosa vuoi dire, anch’io sento nelcuore una gioia nuova… che il Signore abbia final-mente risposto alle nostre suppliche?”.

Ed ecco che all’improvviso i loro cuori si fermarono estasiati per un atti-mo: una dolcissima ragazza, accompagnata dal marito, portava in grem-bo un bambino… sì, Anna e Zaccaria adesso ne erano certi: quel bambi-no in fasce era il Messia che attendevano da tutta la vita!La gioia era troppo grande: Anna iniziò a piangere sommessamente edue lacrime rigavano il suo volto rugoso, che ora splendeva come quellodi una giovane, e Zaccaria iniziò a cantare:

“Ora lascia o Signore che il tuo servo vada inpace, perché i miei occhi hanno visto la tuasalvezza…!”.

Maria non capiva come era possibile che i due anziani avessero ricono-sciuto, in quel fagottino che lei stringeva al petto, proprio il Figlio di Dioe così conservava tutte queste cose nel cuore…

Anche per noi è questo fatto è un mistero…

però possiamo imparare da Anna a Zaccaria: se avremo la pazienza, l’u-miltà, l’amore per cercare Dio tutta la vita, certamente Egli non ci delu-derà e quando ci verrà incontro lo riconosceremo subito… e il ricordodegli anni in cui lo abbiamo faticosamente cercato, volerà via in un atti-mo per lasciare spazio ad una gioia immensa ed infinita.

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ddee ii bbaammbbiinnii

Che sonno, anche questa mattina sono solo le 7.00 e la mamma mi ha giàlasciato a scuola dalle suore perché deve andare a lavorare

alle Poste… però tra qualche minuto dovrebbe arrivarepadre Tyn che ha appena finito di celebrare la messa

per le suore….“Ciao Sandro! Sei già qui, anche oggi… hai già

mangiato?”“Sì, però sono pronto per il secondo round!”“Allora vieni a fare

colazione con me…” ed io tutto contento trotte-

rello dietro a questo gigan-te bianco: padre Tomas Tyn.

“Stamattina finiamo la colazione con unamela, ti va bene?”.“Sì, padre Tyn… ma cosa mi disegni con labuccia della mela?”“Umh, vediamo un po’… uno, due, tre, ecco un bel cagnolino… tipiace?”.

“Sììì! Ma come fai ogni matti-na a inventare una figura diver-sa con le bucce della frutta?”“È un segreto! Ma se vuoi tiracconto un segreto più interes-sante:

indovina un po’ come è pos-sibile che Gesù sia vero Dioe vero Uomo?”.

Padre Tyn: il mio gigante bianco

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ddee ii bbaammbbiinniiE così anche stamattina, inco-mincio la giornata tutto conten-to: padre Tyn è proprio simpati-co e poi non vedo l’ora di sco-prire questo segreto di Gesù…va bè… aspetterò fino a domatti-na alle 7.00, prima che apra lascuola e io sarò seduto nei corri-doi del convento delle suore,quando mi sentirò chiamare daun gigante bianco!

…Da quei giorni sono passatitanti anni, ormai sono alle supe-

riori e oggi in parrocchia ci sono le confessioni… “Dimmi figliolo, da quanto tempo non ti confessi?”.Tum tum tum, il cuore mi batte forte:ma io questa voce possente la conosco…“Da una settimana padre …”La grata che ci separa si apre all’im-provviso: “Caro, carissimo Sandro, che piace-re rivederti!, lasciati abbracciare”. E è così che fra la gioia e l’entusia-smo il mio gigante bianco rimaneincastrato nella finestrella del con-fessionale: “Allora caro Sandro cosa mi raccon-ti, pensi ancora ai segreti di Gesù?”.E così, un’altra volta non vedo l’oradi tornare a confessarmi fra una setti-mana… adesso che ho ritrovato ilmio gigante bianco, non lo lasciopiù!

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ddee ii bbaammbbiinnii

…Ormai sono diventato un uomo, però questa mattina gli allenamenti perdiventare poliziotto sono stati più duri del solito, così adesso chiamo la ziae mi faccio un po’ consolare… eh eh!

Invece:

“Sandro, mi dispiace, ma ti devo dare un notizia dolorosa: il tuo gigantebianco è andato in Paradiso…”.“Ma come, era ancora tanto giovane e poi mi doveva spiegare ancora tan-tissimi segreti di Gesù…”.“Ti capisco Sandro, ma sai che padre Tyn aveva un cuore gigantesco ecosì ha pensato di offrire la sua vita perché finisse la guerra nel suopaese…”.“Sì, zia, è vero che padre Tyn era buono e generoso, chissà come sarà feli-ce ora vicino al suo Gesù e… chissà di quante cose parleranno insieme…però mi manca tanto, proprio tanto!”.

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...Ce l’ho fatta, sono diventato un poliziot-to, però da quando non c’è più padreTomas, in chiesa ci vado molto meno, va bèadesso vado a dormire che sono stanchissi-mo…

“Se continui così non ci incontreremopiù… peccato perché il Paradiso è un postomeraviglioso e mi dispiacerebbe moltissi-mo se tu mancassi eternamente questoappuntamento… Dai, ritorna in Chiesa, vai a confessarti eriprendi ad andare a Messa… intanto tiaspetto in Germania, vieni a trovarmi!”.

Gasp, ho sognato padre Tyn… era vera-mente preoccu-pato per me,però ha ragio-ne… da quandoho smesso difrequentare laChiesa, anche io sono sempre più triste escontento. Basta comportarmi da sciocco! Voglio ritrova-re quella gioia e quella pace che provavo dabambino ogni giorno, al termine delle colazio-ni bis con il mio gigante… aspettami padreTomas, non vedo l’ora di venire a trovarti e didire una preghiera insieme a te sulla tuatomba:

Ma adesso mi svelerai il segretodel Dio che si è fatto Uomo?

ddee ii bbaammbbiinnii

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QQuuaannddoo ggiiuuggnnoo rriiddee ee ccaannttaannooii ssppuunnttiiaammoo ssuullllaa ppiiaannttaassiiaammoo ggiiaallllee,, rroossaa ee rroossssee,,rroottoonnddeettttee,, ddoollccii ee ggrroossssee

UUnn eelleeffaanntteeccaaddee iinn mmaarree..CCoommee lloo ssii ttiirraa ffuuoorrii??

Bagnato

buone vacanze a tutti!

Questo rilassantefiumeè un regalo di:Lorenzo Tiberi di Urbania (PU) di 10 anni

… d’estate, quando fa troppo caldo per correre dietro un pallone, cisediamo sulle rive di un fiume e… chi indovina per primo?

SSoonnoo nnaattoo

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