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SETTORE POLITICHE SOCIALI SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE 1 P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI DI SALERNO – ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Servizio Scuole Comunali dell’Infanzia Via S. Domenico Savio, 4 Responsabile procedimento Dott. Giuseppe D’Antonio LA SCUOLA NELL’INFANZIA NELLE INDICAZIONI NAZIONALI La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 anni ai 6 anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Con i decreti attuativi della legge 107/2015 nasce il sistema integrato di educazione e di istruzione: i servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa dove è previsto un ampliamento dei servizi per la scuola dell’infanzia,dando una particolare attenzione agli alunni disabili. Il nuovo sistema verrà finanziato con un Fondo specifico per l’attribuzione di risorse agli Enti locali. Sarà promossa, in tal senso, la costituzione di Poli per l’Infanzia per bambine e bambini di età fino a sei anni. I Poli avranno lo scopo di potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico. “Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino a 6 anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo,ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia, si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. SVILUPPARE L’IDENTITA’ significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. SVILUPPARE L’AUTONOMIA significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni; imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

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SETTORE POLITICHE SOCIALI

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P.T.O.F. PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA COMUNALI DI SALERNO – ANNO SCOLASTICO 2017/2018 Servizio Scuole Comunali dell’Infanzia

Via S. Domenico Savio, 4

Responsabile procedimento

Dott. Giuseppe D’Antonio

LA SCUOLA NELL’INFANZIA NELLE INDICAZIONI NAZIONALI

La scuola dell’infanzia si rivolge a tutti i bambini dai 3 anni ai 6 anni ed è la risposta al loro diritto all’educazione. Con i decreti attuativi della legge 107/2015 nasce il sistema integrato di educazione e di istruzione: i servizi per l’infanzia escono dalla dimensione assistenziale ed entrano a pieno titolo nella sfera educativa dove è previsto un ampliamento dei servizi per la scuola dell’infanzia,dando una particolare attenzione agli alunni disabili. Il nuovo sistema verrà finanziato con un Fondo specifico per l’attribuzione di risorse agli Enti locali. Sarà promossa, in tal senso, la costituzione di Poli per l’Infanzia per bambine e bambini di età fino a sei anni. I Poli avranno lo scopo di potenziare la ricettività dei servizi e sostenere la continuità del percorso educativo e scolastico. “Alle bambine e ai bambini, dalla nascita fino a 6 anni, per sviluppare potenzialità di relazione, autonomia, creatività, apprendimento, in un adeguato contesto affettivo,ludico e cognitivo, sono garantite pari opportunità di educazione e di istruzione di cura, di relazione e di gioco, superando disuguaglianze e barriere territoriali, economiche, etniche e culturali”. Per ogni bambino o bambina, la scuola dell’Infanzia, si pone la finalità di promuovere lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza, della cittadinanza. SVILUPPARE L’IDENTITA’ significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell’affrontare nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina, abitante di un territorio, appartenente a una comunità. SVILUPPARE L’AUTONOMIA significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto o poter esprimere insoddisfazione e frustrazione elaborando progressivamente risposte e strategie; esprimere sentimenti ed emozioni; partecipare alle decisioni esprimendo opinioni; imparando ad operare scelte e ad assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

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ACQUISIRE COMPETENZE vuol dire riflettere sulla propria esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, l’esercizio al confronto; saper descrivere la propria esperienza e tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti significativi con linguaggi e modi diversificativi. SVILUPPARE IL SENSO DELLA CITTADINANZA significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire i contrasti attraverso le regole condivise, che si definiscono attraverso le relazioni, il dialogo, l’espressione del proprio pensiero, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-natura.

L’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO La scuola dell’Infanzia si propone come contesto di relazione, di cura e di apprendimento, nel quale possono essere filtrate, analizzate ed elaborate le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro esperienze. Essa promuove una pedagogia attiva e delle relazioni che si manifesta nella capacità degli insegnanti di dare ascolto e attenzione a ciascun bambino, nella cura dell’ambiente, dei gesti e delle cose e nell’accompagnamento verso forme di conoscenza sempre più elaborate e consapevoli. L’apprendimento avviene attraverso l’esperienza, l’esplorazione, i rapporti tra i bambini, con la natura, gli oggetti, l’arte, il territorio e le sue tradizioni, attraverso la rielaborazione individuale e collettiva delle esperienze e attraverso le attività ludiche. Con il gioco i bambini si esprimono, raccontano, interpretano e combinano in modo creativo le esperienze soggettive e sociali. L’ ambiente di apprendimento è organizzato dagli insegnanti in modo che ogni bambino si senta riconosciuto, sostenuto e valorizzato: il bambino con competenze forti, il bambino la cui famiglia viene da lontano, il bambino con fragilità e difficoltà, il bambino con bisogni educativi specifici, i bambini con disabilità, poiché tutti devono saper coniugare il senso dell’incompiutezza con la tensione verso la propria riuscita. La vita di relazione è caratterizzata da ritualità e da convivialità serena per incoraggiare il bambino a ritrovarsi nell’ambiente e ad avere cura e responsabilità. Le relazioni con gli insegnanti e fra i bambini sono un importante fattore protettivo e di promozione dello sviluppo. La scuola dell’Infanzia organizza le proposte educative e didattiche espandendo e dando forma alle prime esplorazioni, intuizioni e scoperte dei bambini attraverso un curricolo esplicito. A esso è sotteso un curricolo implicito costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento e lo rendono specifico e immediatamente riconoscibile:

� LO SPAZIO ACCOGLIENTE, caldo, curato, orientato dal gusto, espressione della pedagogia e delle scelte educative di ciascuna scuola. E’ uno spazio che parla dei bambini, del loro valore, dei loro bisogni di gioco, di movimento, di espressione, di intimità e di socialità, attraverso l’ambiente fisico, la scelta di arredamenti e oggetti volti a creare una funzionale ed invitante disposizione a essere abitato dagli stessi bambini.

� IL TEMPO DISTESO nel quale è possibile per il bambino giocare, esplorare, dialogare, osservare, ascoltare, capire, crescere con sicurezza e nella tranquillità, sentirsi padrone di sé e delle attività che sperimenta e nelle quali si esercita.

� LA DOCUMENTAZIONE come processo che produce, tracce, memorie e riflessione, che rende visibili le modalità e i percorsi di formazione e che permette di valutare i progressi dell’apprendimento individuale e di gruppo.

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� LO STILE EDUCATIVO formato sull’osservazione e sull’ascolto, sulla progettualità elaborata collegialmente, sull’intervento indiretto e di regia.

� LA PARTECIPAZIONE come dimensione che permette di stabilire e sviluppare legami di corresponsabilità, di incoraggiamento al dialogo e la cooperazione nella costruzione della conoscenza. Tenuto conto di tali finalità i docenti progettano percorsi di apprendimento sulla base di indicazioni per il curricolo le quali tracciano linee di lavoro e definiscono traguardi formativi per lo sviluppo delle competenze enunciati nei “campi di esperienza”: < pur nell’approccio globale che caratterizza la scuola dell’infanzia, gli insegnanti individuano, dietro ai vari campi di esperienza, il delinearsi dei saperi disciplinari e dei loro alfabeti. In particolare nella scuola dell’infanzia i traguardi per lo sviluppo della competenza suggeriscono all’insegnante orientamenti, attenzioni e responsabilità nel creare occasioni e possibilità di esperienze volte a favorire lo sviluppo della competenza, che a questa età va inteso in modo globale e unitario>. I diversi campi di esperienza concorrono alla maturazione e allo sviluppo di tutte le dimensioni della personalità di ciascun bambino.

IL NOSTRO CURRICOLO I CAMPI DI ESPERIENZA E I TRAGUARDI DI COMPETENZA Il curricolo nella scuola dell’infanzia è organizzato in cinque campi di esperienza che servono a guidare la crescita e lo sviluppo del bambino e sono esplicitati per i tre, quattro e cinque anni. � IL SE’ E L'ALTRO il bambino sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole

delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato, ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista; dialoga, discute e progetta, confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini; comprende chi è fonte di autorità e di responsabilità; sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità.

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI

Superare la dipendenza e vivere il distacco dalla famiglia con serenità

Prendere consapevolezza della propria identità

Riconoscere la propria identità sessuale

Rafforzare stima di sé e identità

Prendere consapevolezza delle proprie esigenze e i propri bisogni e iniziare a muovere i primi passi in autonomia

Rafforzare una progressiva autonomia rispetto a: bisogni personali, uso dei materiali, conoscenza dell’ambiente.

Conquistare una progressiva autonomia rispetto ai bisogni personali, ai materiali, all’ambiente.

Manifestare emozioni e sentimenti Riconoscere il sé dall’altro

Imparare a comunicare e gestire le proprie emozioni. Accogliere le diversità come valore positivo

Raccontare esperienze personali, comunicando ed esprimendo le proprie emozioni. Crescere insieme agli altri in una prospettiva interculturale.

Scoprire il valore delle feste e di alcune tradizioni

Conoscere la storia personale e familiare e il valore delle feste

Conoscere le tradizioni familiari, il valore delle feste e i

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e delle tradizioni loro aspetti più significativi Stabilire relazioni positive con adulti e compagni

Collaborare con gli altri e condividere gli apprendimenti

Sviluppare comportamenti collaborativi e solidali

Acquisire semplici norme comportamentali

Rispettare ed aiutare gli altri e iniziare a crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri

Crescere nel rispetto dei propri diritti e doveri per diventare cittadini del mondo

Argomentare e sostenere le proprie ragioni con compagni e adulti

� IL CORPO E IL MOVIMENTO

Il bambino raggiunge una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi, riconosce i segnali del corpo; prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività, sa coordinarsi in giochi individuali e di gruppo; controlla a forza del corpo, esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo, ne conosce le diverse parti e lo rappresenta.

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Acquisire corrette norme igieniche e alimentari

Acquisire con maggiore consapevolezza e norme igieniche e alimentari

Prendersi cura della propria persona in autonomia

Riconoscere le proprie sensazioni corporee

Riconoscere le proprie sensazioni corporee e verbalizzarle

Avere consapevolezza del proprio corpo e dei suoi meccanismi

Scoprire il piacere corporeo Provare il piacere senso-motorio

Padroneggiare il corpo e prendere coscienza delle sue potenzialità

Prendere consapevolezza e controllo globale del proprio corpo

Acquisire abilità fino-motorie Perfezionare le abilità fino-motorie

Muoversi nello spazio e sapersi orientare

Padroneggiare le diverse modalità del correre, saltare, camminare

Apprendere abilità e competenze motorie sempre più raffinate

Esprimersi e comunicare con il corpo nella relazione con gli altri

Esprimersi e comunicare con il corpo nella relazione positiva con gli altri

Usare il corpo per entrare in interazione positiva e rispettosa degli altri

Prendere consapevolezza della lateralità

Rafforzare la lateralità

Scoprire le capacità percettive del nostro corpo

Padroneggiare le capacità senso-percettive

Consolidare le capacità senso-percettive e di espressione

Conoscere e denominare le principali parti del corpo

Rappresentare lo schema corporeo nella sua globalità

Rappresentare la figura umana arricchendola di particolari, in forma statica o in movimento

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� IMMAGINI, SUONI E COLORI Il bambino comunica, esprime emozioni, racconta e inventa storie, e si esprime attraverso il disegno, la pittura e diverse tecniche manipolative e diverse forme di rappresentazione e drammatizzazione. Sperimenta e combina materiali e strumenti, elementi musicali e tecnologie per fruire delle diverse forme artistiche, per comunicare e per esprimersi attraverso di esse.

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Scoprire tecniche diverse per decorare e creare

Sperimentare tecniche diverse per decorare e creare

Riconoscere, usare e combinare tecniche espressive e grafiche differenti

Seguire un semplice ritmo insieme ai compagni

Seguire un ritmo insieme ai compagni e individualmente

Seguire un ritmo associando sillabe e parole

Cantare in gruppo e memorizzare brevi filastrocche

Memorizzare filastrocche canti e cantare insieme

Memorizzare filastrocche, canti ed eseguirli da solista e/o in coro

Utilizzare il proprio corpo per produrre suoni

Usare strumenti per produrre suoni

Costruire e utilizzare semplici strumenti per produrre musica

Conoscere i colori primari Riconoscere e utilizzare i colori primari con l’ausilio di varie tecniche ( stencil, collage, acquerelli, cera, matite)

Usare con crescente autonomia strumenti di espressione artistica

Manipolare materiali diversi Scoprire le potenzialità dei materiali

Manipolare e trasformare materiali, esplorando forme espressive diverse

Sviluppare l’immaginazione e la fantasia

Partecipare a lavori creativi di gruppo

Collaborare in gruppo per eseguire attività

Memorizzare e drammatizzare semplici filastrocche

Recitare poesie e drammatizzare brevi storie e/o situazioni

Rappresentare a livello mimico-gestuale o recitativo una semplice storia

Assistere con interesse ad un breve spettacolo ( burattini, film..)

Assistere con interesse ad uno spettacolo teatrale, filmato o spettacolo burattini

Assistere con interesse ad uno spettacolo ( teatrale, musicale, cinematografico)

� I DISCORSI E LE PAROLE

Il bambino sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico, sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le emozioni, le domande, i ragionamenti e i pensieri; è consapevole della propria lingua materne, racconta, inventa, ascolta e comprende le narrazioni e la lettura di storie, dialoga, discute, chiede spiegazioni e spiega, usa un linguaggio adeguato per progettare le attività e per definire le regole.

3 ANNI 4 ANNI 5 ANNI Usare il linguaggio, per interagire, comunicare ed esprimere bisogni

Utilizzare il linguaggio per comunicare

Arricchire il linguaggio attraverso confronti e conversazioni

Parlare e dialogare con grandi Parlare, raccontare, dialogare Parlare, descrivere, raccontare,

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e con i coetanei con i grandi e con i coetanei nel rispetto dell’altro

dialogare con i grandi e con i coetanei nel rispetto dell’altro

Ascoltare e comprendere semplici storie, racconti e narrazioni

Ascoltare, comprendere narrazioni di fiabe, storie, racconti ecc…

Ascoltare, comprendere e rielaborare in vari codici espressivi, testi, poesie, racconti, filastrocche, canti, ecc..

Memorizzare e ripetere brevi poesie e filastrocche

Memorizzare e recitare filastrocche e poesie semplici

Memorizzare e recitare filastrocche e poesie da soli e in gruppo

Avvicinarsi con curiosità al cibo ed averne cura

Sfogliare un libro, averne cura e comprendere storie con immagini

Avere cura dei libri, sviluppare il piacere della lettura e mostrare interesse per il codice scritto

Consapevolezza fonologica (parola corta, lunga, suono iniziale e finale e rime…)

Approcciarsi alle diverse funzioni del linguaggio

� LA CONOSCENZA DEL MONDO

Il bambino raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantità; colloca correttamente nello spazio sé stesso, oggetti, persone; segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali; si orienta nel tempo della vita; coglie le trasformazioni naturali; è curioso, esplorativo, pone domande, discute, confronta ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni e utilizza un linguaggio appropriato per descrivere le osservazioni e le esperienze.

3 ANNI 4ANNI 5 ANNI Manipolare, smontare, montare Manipolare, riordinare ed

eseguire sequenze Riordinare, ed eseguire sequenze di almeno tre elementi

Raggruppare per semplici caratteristiche

Raggruppare secondo vari criteri ed operare semplici confronti

Saper formare insieme ed associazioni secondo criteri logici, operare confronti e classificazioni

Intuire i rapporti di successione Ricordare e raccontare le proprie esperienze in ordine temporale

Ricostruire successioni e contemporaneità

Osservare fenomeni con curiosità

Ricercare ipotesi per risolvere un semplice problema confrontandosi con gli altri

Formulare semplici ipotesi e provare a prevedere i risultati di esperimenti argomentando e confrontandosi

Individuare le caratteristiche di Valutare le quantità, Disegnare e costruire le forme

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base di un oggetto: forma, colore, dimensione

raggruppare per forma, colore e grandezza

geometriche

Scoprire i concetti di quantità:uno,poco,tanto

Confrontare quantità Riconoscere, denominare numeri e associarli a quantità e viceversa

Orientarsi negli spazi aula-scuola

Localizzare sé stesso, oggetti e persone nello spazio

Acquisire e utilizzare i concetti topologici

Riconoscere le dimensioni temporali

Percepire e collegare eventi nel tempo e cogliere trasformazioni che avvengono nel tempo

Comprendere il trascorrere del tempo e i cambiamenti meteorologici attraverso la conoscenza dei fenomeni naturali

SVILUPPARE LA CURIOSITA’ E IL RISPETTO PER L’AMBIENTE

RISPETTARE LA NATURA E L’AMBIENTE

COMPORTARSI NEL RISPETTO DELA NATURA E DELL’AMBIENTE

Sviluppare la capacità di osservare e di esplorare

Esplorare gli ambienti circostanti per osservare le variazioni stagionali

Consolidare la capacità di osservazione e rappresentazione della realtà

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA

a.s. 2017/2018 La programmazione educativo-didattica è uno strumento di lavoro attraverso il quale si rende esplicito un percorso intenzionale e educativo preparato dalle insegnanti ma condiviso anche dai genitori, finalizzato alla comprensione e alla stimolazione di tutte le variabili che concorrono allo sviluppo completo del bambino. Attraverso la programmazione e la progettazione non si intende respingere la casualità o limitare la creatività ma, al contrario, organizzare l’esperienza quotidiana nella quale la spontaneità e la creatività possono esprimersi. UNITA’ DI APPRENDIMENTO

- Accoglienza in … campo - Colori in … campo ( le stagioni, i colori…) - Emozioni in … campo ( natale) - Feste in … campo (carnevale, festa del papà, festa della mamma, festa di fine anno) - L’ ambiente … in campo!

PROGETTO ACCOGLIENZA

I primi giorni di scuola coincidono con giorni dedicati all’accoglienza sia dei bambini che ritornano a scuola, dopo la pausa estiva, sia dei bambini nuovi iscritti che la frequentano per la prima volta. E’ un tempo caratterizzato da esperienza e attività che si pongono l’obiettivo di favorire e/o facilitare la conoscenza reciproca tra bambini-bambini, bambini-ambienti, bambini-insegnanti e insegnanti-genitori, in un percorso di fiducia e condivisione, che è presupposto indispensabile per

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iniziare a percorrere insieme il cammino scolastico. Inoltre vengono acquisite le prime regole di convivenza civile proiettate nel nuovo ambiente scolastico.

� FINALITA’ - Accogliere i neo iscritti alla Scuola dell’ Infanzia e rendere piacevole il ritorno a scuola

di quelli che hanno già frequentato, FAVORENDO:

_ un graduale ambientamento; _ la conoscenza delle persone presenti nell’ambiente scolastico; _ la conoscenza degli ambienti; _ l’adattamento ai ritmi scolastici.

� OBIETIVI - Accettare il distacco dai genitori; - Conoscere i nuovi compagni; - Conoscere le insegnanti; - Conoscere gli ambienti; - Imparare e condividere semplici norme di comportamento.

� COMPETENZE - Conoscere il nome dei compagni e delle insegnanti; - Orientarsi nell’ambiente scolastico e conoscere il nome di alcuni luoghi; - Rispettare le regole concordate; - Utilizzare in modo corretto i materiali scolastici; - Raccontare le proprie esperienze di vacanza; - Memorizzare canti e filastrocche.

� ATTIVITA’ - Giochi corporei e musicali per ripetere il proprio nome, quello dei compagni e delle

insegnanti; - Giochi e conversazione guidate; - Memorizzazioni di canzoni “ Girotondo dei bambini”, “ sole, luna, terra” ecc …; - Ascolto di storie; - Rielaborazione verbale e semplice drammatizzazione della storia; - Esperienze di libera manipolazione di materiali diversi ( farina, carta, plastilina ecc …);

� SPAZI - Durante il primo periodo i bambini verranno accolti nelle proprie sezioni;

progressivamente saranno guidati alla scoperta degli altri spazi della scuola. � TEMPI E ORGANIZZAZIONE

- PERIODO dal 14/09/2017 al 1\10\2017 ( prima fase ) dal 02\10\2017 al 31\10\2017 ( seconda fase ) - ORARI: neo iscritti entrata 9:00 uscita 10:30 ( prima fase )

neo iscritti entrata 8:00-9:15 uscita 12:00 (seconda fase) � VERIFICA

Osservazione e registrazione su griglia appositamente predisposta dei comportamenti e delle abilità di ingresso per rilevare il grado di inserimento nell’ambiente scolastico e predisporre il progetto didattico-educativo.

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PROGETTO “STAGIONI”

Conoscere le stagioni nel loro susseguirsi, individuarne le caratteristiche principali e i mutamenti dall’una all’altra stagione aiuta i bambini a rendersi consapevoli di far parte di un “ sistema” scandito dal divenire e dal cambiamento e, contemporaneamente, ad apprezzare la natura nei suoi aspetti più evidenti. Il porre l’attenzione sulla periodizzazione stagionale può aiutare i bambini ad avvicinarsi ad una dimensione può strettamente cronologica del tempo con le sue scansioni: i mesi, i giorni, le date. Le piste di lavoro saranno più vicine agli interessi e all’età dei bambini: il clima, il tipo di abbigliamento, i prodotti della natura, il comportamento degli animali e delle piante, le abitudini dell’uomo. Ogni stagione ha il suo fascino per la profondità e la bellezza dei colori dell’autunno al bianco candido della neve dell’inverno, per poi passare attraverso una vera e propria esplorazione di colori in primavera, fino al giallo dorato dei campi di grano dell’estate.

� OBIETTIVI - Osservare e denominare elementi e aspetti caratteristici delle stagioni; - Verbalizzare le proprie esperienze; - Formulare ipotesi su alcuni fenomeni delle stagioni; - Osservare e rappresentare graficamente elementi e aspetti della natura; - Confrontare per cogliere analogie e differenze; - Conoscere gli animali; - Leggere le immagini e la realtà; - Sviluppare la coordinazione oculo-manuale; - Sviluppare il senso cromatico.

� ATTIVITA’ Autunno:

1. Usciamo in giardino per scoprirne le caratteristiche; 2. Scopriamo la frutta autunnale: la castagna, il fungo, la zucca, l’uva ;osserviamoli e

realizziamo questi frutti con l’utilizzo di vari materiali; 3. Realizziamo l’albero dell’autunno; 4. Letture sull’autunno e conversazione guidata; 5. Memorizzazione di poesie e di filastrocche sull’autunno.

Inverno: 1. Osserviamo dalla finestra il cadere della pioggia e della neve; 2. Scopriamo la frutta invernale: la mela, la pera, l’arancia, il melograno: osserviamo

dal vivo il frutto; riproduzione grafica con l’utilizzo di materiali di recupero; 3. Realizziamo l’albero dell’inverno; 4. Lettura di racconti sull’inverno e conversazione guidata; 5. Memorizzazione di canti, poesie, filastrocche sull’inverno.

Primavera: 1. Osservazione esterna dei cambiamenti della natura; 2. Scopriamo la frutta di primavera: fragola, ciliegia, albicocca, ecc … ; osservazione

e rappresentazione della stessa con vari materiali. 3. Lettura di racconti sulla primavera: drammatizzazione della storia e

rappresentazione grafica;

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4. Memorizzazione di poesie e filastrocche sulla primavera. Estate:

1. Osservazione in giardino dei cambiamenti climatici e della natura; 2. Scopriamo il cambiamento nello stile di vita: abbigliamento, abitudini, ecc … 3. Rappresentazione grafica dell’estate con materiali di recupero; 4. Memorizzazione di poesie e canti sull’estate.

Laboratorio : La vendemmia PERIODO: Ottobre PARTECIPANTI: Tutti i bambini di 3,4,5 anni, tutto il personale docente e non docente.

OBIETTIVI: • osservare e cogliere le caratteristiche di un elemento naturale: l’uva ; • conoscere le parti della vite, le caratteristiche del grappolo ; • conoscere le fasi della vinificazione e realizzarle con un esperto esterno; • esprimere le proprie sensazioni rispetto al sapore dell’uva e del mosto ; • esprimere l’esperienza vissuta in sezione; • rappresentare in sequenza temporale le fasi della vendemmia: raccolta, pigiatura,

travaso e imbottigliamento. MOTIVAZIONI: Siamo all’inizio del mese di ottobre e i bambini hanno avuto modo di conoscere attraverso racconti le principali caratteristiche della stagione autunnale. Sono pronti per fare un’esperienza diretta: la vendemmia. I bambini aiuteranno le maestre a preparare delle fantastiche fasce con l’uva da indossare durante la vendemmia: dopo aver assaggiato qualche acino d’uva, la pigeranno con i piedini avvolti in apposite buste. Al termine della fase della pigiatura i bambini assisteranno al travaso ed assaggeranno il mosto con gran golosità. Il mosto sarà lasciato a “bollire” in un recipiente, poi filtrato e messo in una piccola botte e…a San Martino ogni mosto diventerà vino! I bambini di 5 anni rielaboreranno a livello grafico-pittorico e verbale l’esperienza vissuta : un cartellone riepilogativo delle conoscenze apprese (le fasi della vendemmia) ed in sequenza le fasi salienti della produzione del vino. Altresì memorizzeranno una filastrocca sulla vendemmia e attività di arricchimento lessicale e logico-matematiche. E non da ultimo, realizzeranno dei bellissimi grappoli d’uva animati con i quali si divertiranno a giocare, muovendo loro le braccia e le gambe ed assumendo noi le medesime posizioni. I più piccoli si divertiranno a manipolare pasta, colla e pittura per formare un bellissimo e buonissimo (perché fatto di orecchiette) grappolo d’uva. STRUMENTI: uva e piccoli tini; cartoncini marroni, viola e verdi per i cappellini da far indossare ai bambini; recipienti e scottex per l’attività pratica; fogli, colori e cartoncini per la rappresentazione grafico pittorica; filastrocca sulla vendemmia; fogli, cartoncini, colla e fermacampioni per i grappoli d’uva animati; pasta, pittura, musiche, balli e…tanto divertimento! VERIFICA : In itinere e nei giorni seguenti con schede operative.

PROGETTO “ NATALE INSIEME”

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PREMESSA Il Natale è una delle feste più significative e coinvolgenti dal punto di vista emotivo e affettivo di tutto l’anno. E’ una ricorrenza importante ricca di messaggi autentici e suggestivi, radicata nella storia , nella vita, nella cultura di tutti e coinvolge tutta la società in particolare i bambini che vivono intensamente gli avvenimenti e le circostanze della realtà. Ovunque si festeggia il Natale con riti e tradizioni diverse,sempre affascinanti,ricchi di magia e di mistero. Il Natale: “ odora di conifere, di agrumi, di neve, di agrifoglio,di torrone e di frittelle, ma soprattutto di infanzia e chi non percepisce più questo profumo è un individuo che ha già moltissimo perduto…”. Nella scuola il modo migliore per far festa è quello di creare un’atmosfera serena, accogliente, insolita e stimolante finalizzata alla comprensione del vero significato del Natale, ai valori dell’amicizia, della solidarietà. dell’amore, per poter stare bene con se stessi e con gli altri, attenuando gli aspetti consumistici e commerciali che i mass media hanno voluto ingiustamente attribuire a questa meravigliosa festa. Se i valori vengono riconosciuti e curati aiutano a vivere in armonia. OBIETTIVI

� Riflettere sull’importanza del Natale; � Saper lavorare attorno ad un progetto comune; � Realizzare un progetto visibile come coronamento di un percorso di lavoro; � Sviluppare la creatività, la fantasia e l’immaginazione; � Prendere coscienza dei valori universali e condividerli per star bene con sé e con gli altri; � Favorire la ricerca personale; � Sperimentare ed apprendere diverse forme di espressione e di comunicazione; � Condividere con gli altri esperienze e sentimenti; � Comprendere il vero senso del Natale; � Riconoscere e comprendere i simboli del Natale; � Collaborare alla realizzazione di un progetto espressivo comune; � Conoscere la propria realtà territoriale e le proprie tradizioni per poterle confrontare con le

diverse situazioni; CONTENUTI E ATTIVITA’

� Allestimento di un laboratorio; � Recuperare il materiale natalizio già in uso e di recupero per allestire il presepe e l’albero

con materiale povero; � Preparare nuovi addobbi con materiale povero; � Realizzare biglietti augurali, disegni, ecc….; � Apprendere ed interpretare canti natalizi e danze; � Laboratorio con i genitori per la realizzazione di un lavoretto natalizio con materiale di

recupero. DESTINATARI Tutti i bambini di 3,4,5 anni TEMPI Mese di Novembre e Dicembre, in orario scolastico. Ultimo giorno prima delle vacanze natalizie : laboratorio con i genitori. STRUMENTI

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Stereo, strumenti musicali, videocamera, colori, cartelloni, materiale di recupero: carta, plastica, sughero, ecc…. ; computer, CD, registratore, microfoni, fotocopie e vario materiale ( colla, forbici, pennelli, tempere, colori a matita, colori a cera, carta crespa, ecc….) PRODOTTO FINALE - Realizzazione di presepe e addobbi per la scuola; rappresentazione di canti e poesie; realizzazione di un lavoretto finale con i genitori.

PROGETTO “L’AMBIENTE SIAMO NOI” Premessa Il progetto educativo - didattico della Scuola Comunale dell’ Infanzia di Salerno per l’a.s. 2017\2018 nasce con la motivazione di guidare il bambino alla scoperta dell’ambiente che lo circonda nella prospettiva di “porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo – natura”. L’educazione all’ambiente fin dalla scuola è riconosciuta attività essenziale in quanto mira a formare coloro che saranno i futuri cittadini consapevoli del valore dell’ambiente e della necessità di salvaguardarlo. Attraverso l’esplorazione della realtà che lo circonda ( casa – scuola – territorio ) il bambino acquisisce conoscenze sempre più ampie. La relazione quotidiana con i compagni gli permettono di apprendere norme di comportamento comuni per “ star bene” nell’ambiente in cui vive. Ormai la consapevolezza dei crescenti problemi di inquinamento ci porta ad educare le nuove generazioni, fin dalla scuola dell’infanzia ad una cultura dell’attenzione e del rispetto di regole condivise per la tutela del mondo; l’educazione ambientale si pone, allora, come tema portante dei 5 campi di esperienza, toccando tutti gli ambiti dell’agire e della conoscenza che il bambino gradualmente sviluppa. L’itinerario educativo-didattico muove dalla naturale curiosità del bambino riguardo l’ambiente che lo circonda, attraverso l’esplorazione guidata e la continua scoperta, stimolando la creatività e la capacità di progettare e inventare nuove forme. Educare a far nascere una coscienza ecologica nei bambini diventa facile quando, attraverso gioco e l’ espressività si attivano percorsi semplici ma molto significativi che diventano stili di vita. Nei materiali di scarto possono nascondersi beni preziosi e se impariamo ed educare i nostri occhi a guardarli in maniera originale, possiamo esprimere, attraverso di essi la creatività, progettando e realizzando prodotti nati da materiali altrimenti destinati ad essere buttati via. I bambini vivranno, quindi, anche l’esperienza del riciclaggio, anche attraverso, la guida di simpatici personaggi. Le attività del progetto valorizzeranno la creatività dei bambini, impegnandoli nell’ideazione e costruzione di oggetti con l’uso di materiali provenienti dalla raccolta differenziata dei “rifiuti”. In particolare, si farà uso di plastica, carta, avanzi di stoffa, lana, legno, sughero ecc …; in tal modo si imparerà a distinguere tra il rifiuto propriamente detto e il materiale riutilizzabile. L’adesione ad un progetto di educazione ambientale nasce dunque, come risposta all’esigenza di impegnarsi nella formazione di coscienze sensibili alle problematiche ambientali ed ecologiche, affinché già dalla prima infanzia, i bambini solidifichino il senso di responsabilità individuale e collettiva verso un bene comune che deve essere gelosamente custodito.

� FINALITA’ - Promuovere comportamenti rispettosi nei confronti dell’ambiente; - Sensibilizzare gli alunni alla raccolta differenziata e al riciclaggio dei materiali; - Favorire lo sviluppo di una “coscienza ambientale”;

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- Educare alla complessità. � OBIETTIVI

- Saper distinguere tra elementi naturali ( terra, acqua … ) e artificiali; - Percepire e discriminare materiali diversi; - Imparare a conoscere, amare e rispettare l’ambiente in cui viviamo; - Focalizzare l’attenzione sul concetto di rifiuto, spreco; - Scoprire l’importanza della raccolta differenziata e del riciclaggio; - Stimolare la creatività attraverso il riutilizzo dei materiali di recupero.

� CONTENUTI Il “ progetto-ambiente” si svilupperà in diverse tappe, con obiettivi specifici che coinvolgeranno tutti i campi di esperienza, permettendo ai bambini di fare esperienze, di soddisfare curiosità, di conoscere, di acquisire competenze.

� ATTIVITA’ - Raccolta differenziata a scuola previa costruzione e decorazione di contenitori che

riproducono i cassonetti; - Giochi di simulazione delle procedure di differenziazione dei rifiuti; - Proposte di letture a tema naturalistico - ambientale: al termine di ogni lettura sarà

realizzato un laboratorio creativo con l’utilizzo di materiali di recupero sul tema della storia ascoltata; conversazione guidata; drammatizzazione.

- Creazioni con materiali di riciclo (oggetti e lavoretti), in occasione delle varie festività: Natale, Pasqua, Carnevale, festa del papà, della mamma ecc …;

- Ascolto e rielaborazione di racconti, filastrocche e canti inerenti al tema; - Costruzione di oggetti, riutilizzando il materiale di “recupero”: carta, plastica,

alluminio, ecc … per poi inventare una storia, mediante conversazione guidata, sugli oggetti creati.

- Conoscere gli elementi naturali attraverso i cinque sensi, il gioco e l’animazione; - Costruzione di un “domino tattile”: con materiale riciclato e con tanta fantasia, ogni

bambino contribuirà a costruire i tasselli del dominio; - Visione di filmati d’animazione su tematiche ambientali; - “A luci spente”: i bambini saranno stimolati ad un’analisi attenta dell’ambiente naturale

in tutte le sue manifestazioni attraverso atmosfere rilassanti, ambientazioni sonore e l’ausilio di strumenti musicali che imitano i suoni della natura;

- Esecuzione di schede operative. � DESTINATARI

- I Bambini di 3, 4, 5 anni � TEMPI

- Intero anno scolastico � SPAZI

- Sezione, laboratorio, ambiente esterno � VALUTAZIONE

- In itinere in tre momenti dell’anno scolastico: iniziale, intermedio e finale attraverso la stesura di schede di osservazione.

� METODOLOGIA

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- Il punto di partenza della nostra metodologia è l’esperienza diretta del bambino del “fare per scoprire”

- Mediazione ludica e rielaborazione grafico/plastica delle esperienze.

LABORATORIO FONOLOGICO PREMESSA

Il progetto nasce dall’esigenza e rafforzare l’ambito fonologico e meta-fonologico nei bambini di 5-6 anni in uscita dalla scuola dell’infanzia. Il Bambino apprende il linguaggio per via uditiva, imparando a decodificare e riprodurre le caratteristiche della lingua maturando gradualmente le sue competenze fonetiche e fonologiche. Quando la competenza fonologica è raggiunta, il passaggio dalla componente fonologica (fonemi) alla componente fonografica (grafemi) è molto semplice tanto che i bambini in età prescolare sanno riconoscere e riprodurre le lettere scritte nonostante non siano capaci di riconoscere suoni che compongono le parole. Possiamo concludere che la conoscenza fonologica è da considerare la più pertinente per l’apprendimento della letto-scrittura.

� OBIETTIVI • Consapevolezza fonologica • Percezione uditiva • Discriminazione uditiva • Stimolare la percezione e la discriminazione uditiva • Affinare la consapevolezza dei suoni che si possono produrre attraverso la voce

Attenzione uditiva • Acquisire la consapevolezza che le frasi si dividono in parole • Scandire sillabicamente le parole • Confrontare la lunghezza delle parole • Riconoscere la sillaba iniziale delle parole • Riconoscere e riprodurre rime • Identificare e pronunciare il suono iniziale di una parola • Riconoscere i fonemi del proprio nome • Riconoscere un maggior numero di fonemi • Saper contare il numero di sillabe e fonemi in una semplice parola • Saper riconoscere e giocare con sintesi e segmentazione sillabica. � DESTINATARI

• Alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia � PERCORSO METODOLOGICO

Lavoro in piccoli gruppi in un percorso approfondito per valutare le competenze raggiunte oltre che sulla discriminazione uditiva anche sulla percezione, sulla struttura ritmica, sulla logica, la memoria fonologica e l’attenzione.

• Presentare, leggere, abbinare immagini alle parole; • Riconoscere suoni iniziali e finali delle parole; • Trovare rime;

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• Riconoscere le sillabe: battiamo le mani per ogni sillaba nei nomi dei bambini e in altre parole;

• Raggruppare figure che cominciano allo stesso modo; • Segmentazione in sillabe; fusione in sillabe; • Parole che cominciano con i suoni simili f-v.

� MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

L’insegnante valuterà il raggiungimento degli obiettivi prefissati attraverso l’osservazione diretta dei bambini e lo screening delle competenze meta-fonologiche dell’alunno

� DURATA Da novembre a maggio

� RISORSE UMANE Le insegnanti della sez di 5 anni

� RISORSE - Risorse presenti nel plesso: materiale strutturato e di recupero; - Materiale di facile consumo; - Materiale fotografico e audiovisivo.

LABORATORIO DI PRESCRITTURA E PRELETTURA

PREMESSA

La lingua diventa via via uno strumento con il quale giocare ed esprimersi in modi personali, creativi e sempre più articolati attraverso il quale raccontare e dialogare, pensare logicamente, approfondire le conoscenze, chiedere spiegazioni e spiegare il proprio punto di vista, progettare e lasciare tracce. Se opportunamente guidati, i bambini estendono il patrimonio lessicale, le competenze grammaticali, conversazionali, logiche e argomentative, confrontando la propria lingua materna con altre lingue, formulano ipotesi e si cimentano con l’esplorazione della lingua scritta. Il passaggio dalla scuola dell’infanzia a quella primaria è un momento delicato per un bambino abituato a vivere in un contesto di gioco finalizzato all’apprendimento. E’ per questo che alcune attività, proprie della scuola dell’infanzia, si rivolgono all’acquisizione delle competenze relative alla prefettura; indispensabili all’alunno per il suo futuro ingresso nella scuola primaria e sulle quali andrà ad innescarsi il lavoro dei suoi insegnanti. Il progetto ha come obiettivo primario quello di permettere al bambino una graduale sistematizzazione delle competenze relativa alla conoscenza, identificazione e differenziazione dei segni alfabetici, associati alla riproduzione grafica degli stessi e correlati all’aspetto fonologico della lettura ed a quello semantico della parola, attraverso giochi linguistici sia a livello orale che grafico. Solo cosi nel nuovo contesto scolastico l’alunno potrà iniziare un percorso didattico in un clima di serenità senza traumi, e con quelle competenze che gli permettano di muoversi agevolmente sulla strada dei primi saperi.

� FINALITA’ EDUCATIVE La finalità di questo progetto è quella di accompagnare il bambino verso la sicurezza del fare, del saper fare e della ricerca costante, motivando l’attenzione e la concentrazione in un clima di rispetto e interesse per le proposte di tutti, trasmettendo la consapevolezza di poter operare senza paura di sbagliare attraverso tentativi ed errori. � OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO

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- Avviare il bambino alla conoscenza dei saperi; - Acquisire i prerequisiti propedeutici per l’apprendimento della lettura e della scrittura.

� OBIETTIVI FORMATIVI

- Saper riconoscere suoni e rumori, differenziarli e definirli; - Attività di pregrafismo.

� RISORSE MATERIALI - Quadernoni a quadri grandi e a righe, matite, colori, colla, forbici, pennarelli, timbri,

lettore CD, fogli formato A4, schede. � DESTINATARI

- Il progetto è rivolto esclusivamente agli alunni del modulo dei cinque anni. � DOCENTI REALIZZATORI

- Le insegnanti presenti nelle sez di 5 anni. � TEMPI

- Da gennaio a maggio in orario curriculare. � VERIFICHE

- In itinere, attraverso osservazione sistematiche e confronti.

PROGETTO CONTINUITA’

PREMESSA Il passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia segna spesso l’uscita da una situazione protetta, familiare, calda e rassicurante, ad un ambiente che pur mantenendo caratteristiche simili al nido, è caratterizzato da aspetti “più scolastici”: maggior numero di bambini, meno insegnanti, più regole. Entrare nella scuola dell’infanzia significa cambiare il gruppo di amici, uscire dalle sicurezze affettive costruite al nido, lasciare l’educatrice o l’insegnante di riferimento, affrontare nuovi sistemi relazionali, incontrare nuove regole e nuove responsabilità e, questo passaggio, se realizzato in modo brusco, può causare disagi, difficoltà, provocare rallentamenti nella crescita e nell’apprendimento. Mantenere una continuità tra le scuole, negli stili educativi e nelle occasioni di apprendimento, negli incontri e nelle relazioni, può facilitare dunque un inserimento più sereno e graduale nella nuova realtà scolastica. Si tratta dunque di curare i momenti di incontro tra bambini di età e di scuole differenti, consapevoli che la continuità è un modo di intendere la scuola come spazio e luogo coerente, nel quale ciascuno possa trovare l’ambiente e le condizioni più favorevoli per realizzare un percorso formativo completo. Con la L. 107/2015 e successivi decreti attuativi, l’asilo nido e la scuola dell’infanzia diverranno un ciclo integrato: “ i cd. Poli per l’infanzia accoglieranno in un unico plesso o in edifici vicini, più strutture di educazione e di istruzione per bambine e bambini fino a sei anni di età. Saranno laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio, anche al fine di favorire la massima flessibilità e diversificazione per il miglior utilizzo delle risorse, condividendo servizi generali, spazi collettivi e risorse professionali”. La realizzazione di interventi finalizzati ad attuare la continuità educativa e il coordinamento dei curricoli tra Asilo Nido e Scuola dell’Infanzia è, dunque, necessità inderogabile; è indispensabile sostenere con assiduità, grazie ad esperienze positive a cui si dà anche grande risalto, l’idea che tra Nido e Scuola dell’infanzia debbano non solo

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essere concertati progetti e azioni , ma siano costanti il dialogo, la conoscenza reciproca e la diffusione delle buone pratiche. Il progetto “Continuità” mirerà , quindi, a favorire un passaggio sereno e graduale del bambino dal nido alla scuola dell’infanzia. Le educatrici del nido realizzeranno in collaborazione con la scuola dell’infanzia un’impostazione educativa comune per favorire la continuità dello sviluppo del bambino. OBIETTIVI

� Favorire un passaggio sereno e graduale dei bambini provenienti dagli asili nido del territorio;

� Promuovere la conoscenza dei nuovi spazi, adulti di riferimento e coetanei; � Vivere esperienze significative e stimolanti in contesti scolastici differenti; � Riconoscere e valorizzare le competenze già acquisite in un percorso formativo unitario; � Relazionarsi con le docenti della scuola dell’infanzia; � Relazionarsi con i bambini della scuola dell’infanzia; � Rispettare semplici regole di convivenza; � Orientarsi negli spazi della scuola; � Partecipare con interesse alle attività proposte.

FINALITA’

� Valorizzare le competenze di ciascuno; � Far vivere esperienze positive; � Creare situazioni favorevoli all’apprendimento; � Aumentare la fiducia in sé e negli altri; � Favorire un approccio graduale e sereno al nuovo ordine di scuola.

ATTIVITA’ I° FASE – SPAZI D’INCONTRO Innanzitutto sarà utile realizzare un momento di accoglienza disteso e rassicurante, in cui tutti i bambini, accompagnati dalle loro maestre e dalle loro educatrici, possano riconoscere la propria identità ed incontrare quella degli altri. I bambini grandi dei nido saranno invitati a visitare la scuola dell’infanzia. La visita sarà preparata attraverso la realizzazione di inviti, fatti dai bambini stessi, da distribuire ai piccoli del nido. Durante la visita ci si riunirà negli spazi comuni, dove si potranno organizzare le seguenti attività operative:

• Cerchio del benvenuto; • Momento di gioco libero e guidato ( girotondi, canzoni, filastrocche, ascolto di una storia..); • Momento della merenda assieme; • Consegna di un regalo degli alunni più grandi a quelli più piccoli.

II° FASE – LABORATORIO Si creeranno occasioni di apprendimento e di esplorazioni guidati in cui i bambini possono riconoscere le competenze acquisite e sviluppare gli apprendimenti futuri. Nel corso degli incontri successivi alla prima fase, i bambini del nido verranno invitati prima a organizzare e poi a partecipare ad un laboratorio tattile, sistemato negli spazi della scuola dell’infanzia dove si lavorerà suddivisi per gruppi misti, bambini del nido e bambini della scuola dell’infanzia, educatori del nido e insegnanti della scuola dell’infanzia.

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In una prima fase di questo laboratorio tattile, anche attraverso la collaborazione dei genitori i bambini saranno invitati a ricercare materiali vari nei luoghi della quotidianità ( a casa, al parco, durante una passeggiata) e a portarli a scuola. I bambini organizzati per gruppi misti saranno invitati a osservare i materiali raccolti, a manipolarli in modo libero, odorarli, stropicciarli ecc… Esaurito il momento della scoperta, è importante aiutare i bambini a classificare i materiali esplorati al fine di facilitare la comprensione, l’apprendimento e la memorizzazione dei nuovi dati:

• Ricerca dei nomi per descrivere i materiali e il loro qualità; • Comparazione degli oggetti per dimensione, colore, forma, sensazione tattile; • Disposizione dei materiali in contenitori trasparenti e suddivisione per elementi:

1. Naturali ( piume, foglie, sassi, pigne ecc…) 2. Artificiali ( tessuti, pelliccia, plastica ecc…) 3. Misti (bottoni, corde, lana, spago, nastri ecc…) 4. Tipi di pasta, riso, farina, legumi ecc…

Nell’ ultima fase di questo laboratorio durante gli incontri successivi, i bambini verranno guidati all’elaborazione e alla costruzione di prodotti spontanei; suddivisi in 3 o 4 gruppi misti, rappresenteranno soggetti a scelta attraverso l’utilizzo di diverse tecniche ( pittura a tempera, collage ecc…) :

� Collage di diversi materiali su cartone; � Realizzazione di semplici quadri di colore e di forme; � Costruzione e produzione di oggetti con materiali di vario genere; � Giochi con materiali raccolti.

SOGGETTI Bambini delle sezioni della scuola dell’infanzia; bambini del nido che passeranno alla scuola dell’infanzia (24\36 mesi) RISORSE UMANE Insegnanti scuola dell’infanzia; educatrici dell’asilo nido; collaboratori scolastici. TEMPI I° FASE gennaio\febbraio II° FASE: gli incontri si svolgeranno due volte al mese in modo che tutti i bambini possano partecipare all’esperienza; giugno: incontro tra insegnanti dell’infanzia ed educatrici del nido per passaggio di informazioni. SPAZI Spazi della scuola dell’infanzia: salone, aule, laboratori, giardino, ecc… METODOLOGIA L’obiettivo principale è quello di consolidare e conciliare le due istituzioni nell’impegno di condividere una metodologia comune che rinforzi la continuità degli interventi educativi. Tutti i soggetti concordano sulla possibilità di migliorare il momento del passaggio per offrire pari opportunità a tutte le bambini e i bambini coinvolti, ridefinendo alcune tappe metodologiche utili a costruire rapporti più saldi e meno occasionali. DOCUMENTAZIONE Progetto continuità;

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materiali prodotti nelle attività programmate (fotografie, cartelloni, elaborati individuali e collettivi ecc…) VERIFICA Incontri tra insegnanti, personale educativo e coordinatrice pedagogica; valutazione del progetto da parte del collegio docenti.

SEZIONE PRIMAVERA

PROGETTO “PRIMI PASSI “

ANNO SCOLASTICO 2017/ 2018 PREMESSA La scelta pedagogica di istituire le “sezioni primavera” all'interno delle Scuole Comunali dell'Infanzia di Salerno ha avuto origine sia dalla volontà di rispondere alle esigenze educative e organizzative delle famiglie del territorio sia come importante opportunità e risorsa per il bambino in quanto garantisce a lui e alla sua famiglia un percorso privilegiato di continuità educativa che, dal punto di vista pedagogico , favorisce stabilità e coerenza al percorso formativo. Il servizio si rivolge ai bambini e alle bambine di età compresa tra i 24 e i 36 mesi, con lo scopo di offrire un luogo di socializzazione e di stimolo delle loro potenzialità cognitive, affettive e sociali, nella prospettiva del loro benessere e del loro armonico sviluppo. Non sostituendosi alla famiglia, ma agendo in stretta collaborazione con essa, la sezione “primavera” costituisce il “ponte” tra il servizio offerto dall'asilo nido e la scuola dell'infanzia, e si offre come risposta pedagogica alle richieste formative di quei bambini che ormai non necessitano solo di cura, ma attraversano la fase di sviluppo che si avvicina alla scuola dell'infanzia, ambiente organizzato per l'apprendimento. In questa sezione il bambino sente accolte le sue richieste senza il condizionamento di un programma predefinito che limiti le sue esperienze, comunicando in un agire spontaneo i suoi bisogni ed interessi. Collocata in questa prospettiva, la sezione “primavera” si identifica quasi come il primo gradino del cammino scolastico, ponte-incrocio con la famiglia, il nido e la scuola stessa. OBIETTIVI

• Offrire un luogo sereno, accogliente e altamente qualificato; • Favorire la cultura ludica e stimolare la creatività; • Promuovere una crescita sana ed armoniosa attraverso la valorizzazione delle risorse di

ogni bambino; • Migliorare e scoprire l'attività di manipolazione che consente un continuo processo di

esplorazione; • Accrescere il vigore fisico e la capacità di movimento del bambino attraverso giochi

psicomotori; • Promuovere attività ludico-creative che stimolino il processo fantasioso in ogni singolo

bambino;

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• Favorire l'instaurarsi di relazioni profonde e significative tra i bambini ed adulti. INSERIMENTO E AMBIENTAMENTO L'inserimento è un momento delicato nella vita del bambino che deve imparare a conoscere persone nuove e ambienti diversi; non è facile per un bimbo gestire contemporaneamente la curiosità per un'esperienza nuova e la paura per tante novità: spazi nuovi, persone sconosciute, altri bambini che attirano su di sé l'attenzione dell'adulto, regole nuove. Perciò l'accoglienza di ogni bambino è un processo pensato dall'insegnante per favorire l'inserimento, promuovendo nuovi legami e favorendo l'elaborazione della separazione dalla famiglia. Durante questo delicato passaggio ,le insegnanti diventano per il bambino un riferimento stabile e rassicurante; ne facilitano l'inserimento, permettendogli di farsi conoscere, di sentirsi accolto e di vivere la sua esperienza in sezione. L'ambientamento arriva dopo che l'inserimento si è quasi concluso, ed è il momento in cui il bambino si appropria dei ritmi, delle routine e delle abitudini all'interno della sezione. L'organizzazione concreta dell' inserimento prevede diversi momenti:

• un colloquio individuale con l'insegnante per organizzare l'inserimento e per il passaggio d'informazioni riguardanti il bambino dalla famiglia alle insegnanti;

• un'organizzazione dell'inserimento che permette ai genitori di partecipare alla vita scolastica, favorendo sia il graduale inserimento del bambino che l'instaurarsi di un rapporto di fiducia, rispetto e stima reciproca tra genitori ed insegnanti;

• un'assemblea con tutti i genitori nella quale si presenterà l'organizzazione e si daranno alcune linee guida.

Obiettivi: • favorire un graduale distacco dalla famiglia; • sentirsi accolto e curato nel nuovo ambiente; • conoscere gli spazi e muoversi con autonomia in essi; • interiorizzare le prime regole di vita insieme; • favorire la socializzazione • trovare nelle insegnanti un riferimento sicuro; • creare un clima di fiducia tra insegnanti, il bambino e la famiglia.

ARTICOLAZIONE DELLA GIORNATA La giornata alla sezione primavera è scandita da una serie di rituali che rendono prevedibile e pertanto rassicurante il tempo trascorso all'interno della sezione; la giornata è scandita in modo gioioso, dalla ripetizione di routine che non devono essere intese come situazioni anonime, monotone e meccaniche, ma come garanti di regolarità, in modo che si crei per il bambino un vero e proprio orientamento rispetto ai tempi della giornata, per dargli sicurezze nell'affrontare le esperienze. Lo svolgimento delle attività quotidiane scolastiche nasconde molteplici finalità:

• migliorare le relazioni dei bambini con il nuovo contesto; • favorire lo sviluppo dell'indipendenza del singolo; • valorizzare le potenzialità d'azione dei bambini; • sviluppare la fiducia personale e la capacità d'iniziativa;

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• stabilire e rispettare le regole del vivere comune. Accoglienza : ore 7: 45- 9.15 Attività didattica 9.30 – 11.00 Gioco libero o guidato: 11.00- 11.30 Preparazione al pranzo :11.30 - 12.15 Pranzo : 12.30- 13.15 Riposo: 13.15 – 13.45 Uscita: 13.45 – 14.15 ESPERIENZE EDUCATIVE NELLE DIVERSE AREE DI SVILUPPO Laboratorio manipolativo: I bambini giocheranno con la farina, acqua, la pasta di sale, la sabbia, sperimenteranno in questo modo le diverse sensazioni che si possono provare manipolando materiali differenti: liscio, ruvido, morbido, freddo, caldo, piacere, fastidio ecc... Il bambino nell'attività di manipolazione può creare, costruire e modellare con colla, pasta di sale, carta e materiali di recupero; scoprirà la diversità dei materiali, la possibilità di fare e di disfare, di sviluppare la manualità e di acquisire consapevolezza della propria sensibilità tattile. Laboratorio tattile-sensoriale I bambini costruiranno libretti morbidi con ritagli di materiali di riciclo diversi (stoffe lisce, ruvide, pasta di ogni tipo, cartoncini, plastica, ecc....) : in questo modo avranno la percezione tattile anche di altre parti del corpo; giocheranno con il cestino della carta contenente diversi tipi di carta, e così verrà stimolato anche l'udito perchè i bambini si accorgeranno che tutto ciò che viene toccato produce un rumore differente. AREA MOTORIA I bambini verranno guidati attraverso giochi di psicomotricità ad utilizzare materiali diversi di riciclo : stoffe, giornali, carta, cerchi , palle ecc...;giocando e muovendosi impareranno a conoscere il proprio corpo e lo spazio nel quale si muovono. L'attività motoria si strutturerà come un insieme di azioni che, basandosi sul dialogo corporeo, mirerà a favorire l'organizzazione motoria, stimolando in essi l'interiorizzazione delle tappe dello sviluppo psicomotorio. In tal modo si permetterà al bambino di:

• conoscere sé e l'altro da sé; • relazionare con i pari e con gli adulti presenti; • esprimere e comunicare bisogni e sentimenti;

e di sviluppare : • le capacità senso-percettive; • gli schemi dinamici posturali; • la progressiva acquisizione della coordinazione dei movimenti e padronanza del proprio

comportamento motorio. AREA COMUNICAZIONE E LINGUAGGI Dominare le modalità e gli strumenti per comunicare significa poter entrare in relazione con gli altri, migliorando la qualità della propria esperienza di vita sotto il profilo sia cognitivo che sociale. Una buona stimolazione dell'uso del linguaggio arricchisce la competenza linguistica del bambino stesso, aspetto che l'insegnante non deve mai sottovalutare. Il piccolo gruppo può favorire una

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buona comunicazione perché permette al bambino di confrontare con gli altri i propri bisogni, sensazioni, opinioni ed esprimere i propri punti di vista e stati d'animo. Il fine è portare il bambino a :

• Esprimersi pronunciando correttamente le parole e le frasi; • prestare attenzione ai discorsi altrui e cercare di comprenderli; • narrare eventi e piccole storie; • Apprendere canti e piccole filastrocche; • Aquisire una graduale padronanza di tecniche grafico-pittoriche e plastiche.

GIOCO ESPRESSIVO I bambini giocheranno con i colori attraverso un laboratorio di pittura, dove useranno per dipingere dapprima il proprio corpo, mani , piedi , poi utilizzeranno diversi strumenti quali spugne, pennelli, patate ecc..., per esprimersi con la propria fantasia e realizzare dei piccoli capolavori, capendo così che colorarsi non è sporcarsi....Il riordino di tutti i materiali utilizzati durante le attività o durante i semplici momenti di gioco verrà effettuato insieme ai bambini per insegnare loro che ogni ambiente va lasciato come lo si è trovato, per il rispetto degli altri e delle cose. Naturalmente queste conquiste di autonomia da raggiungere come obiettivo prima del loro accesso alla scuola dell'infanzia come lavarsi le mani, usare le posate a tavola, spogliarsi, controllo degli sfinteri ecc... saranno passi che faremo con loro giorno dopo giorno. GIOCO SIMBOLICO Nel gioco simbolico i bambini usano oggetti o materiali secondo la loro interpretazione della realtà, per cui una bottiglia può diventare un telefono, un pezzo di stoffa un vestito della principessa ecc... per arricchire questo gioco, durante l'anno verranno aggiunti nuovi elementi (pannolini per bambole, frutta o verdura in cucina, vestiti e berretti da indossare...). Tutto il gioco si realizza evidenziando dinamiche di contrasto: piccolo e grande, forte e debole, mio e tuo....) In questo modo il bambino costruisce gradualmente la sua identità, prendendo consapevolezza della sua unicità rispetto all'altro. TEMPI E SPAZI Intero anno scolastico In sezione e altri spazi della scuola ( aula, laboratori, angoli, giardino ecc....). DOCUMENTAZIONE La documentazione è uno strumento per formalizzare i percorsi didattici e le iniziative educative, mezzo per comunicare all'utenza i progetti formativi nella loro dinamica concreta, strumento di continua riflessione per facilitare e sostenere gli adeguamenti alla progettazione, elemento indispensabile per valutare i percorsi formativi. A tale fine si avvale dei seguenti strumenti:

• raccolta di disegni e lavori prodotti dai bambini; • Cartelloni esposti in sezione e in raccoglitori consegnati al bambino al termine dell'a.s.; • materiale fotografico relativo alle attività svolte; • progetto educativo e progettazione didattica annuale.

Page 23: SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE P.T.O.F.ACQUISIRE COMPETENZE vuol dire riflettere sulla propria esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione, l’esercizio al confronto; saper

SETTORE POLITICHE SOCIALI

SERVIZIO PUBBLICA ISTRUZIONE

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METODOLOGIA Il gioco ha un ruolo importante in tutto il percorso didattico : gioco che può essere libero o guidato. Tutto può essere gioco: l'impronta di una mano o del piede, cercare il colore del cielo, osservare libri, immagini,foglie ,frutti,....... Altro elemento che non deve mancare è la documentazione, che offre ai docenti la possibilità di fare autocritica e ai bambini di rendersi conto del percorso effettuato. Salerno, 06/10/2017 IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO COORDINATORE PEDAGOGICO DOTT. GIUSEPPE D’ANTONIO