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Giro il mondo con la musica maggio2012 Fabio Stilli | Isabella Ragonese | Alessandro Pre- ziosi Set Talenti: Le Metamorfosi | Radio Set: Alex Spagnoli | Palco&Scena: Antonacci e Lina Sastri Cinema: Il ritorno dei Men in Black | Arte | Moda | e tanto altro ancora. anno XI n. 5 - Maggio 2012 - Poste italiane s.p.a. sped in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. n. 46 del 27/02/2004) art. 1 comma 1 - DCB - Caserta Sal Da Vinci

Set Maggio 2012

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Giro il mondo con la musica

maggio2012Fabio Stilli | Isabella Ragonese | Alessandro Pre-ziosi Set Talenti: Le Metamorfosi | Radio Set: Alex Spagnoli | Palco&Scena: Antonacci e Lina SastriCinema: Il ritorno dei Men in Black | Arte | Moda | e tanto altro ancora.

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Sal Da Vinci

Cari amici lettori,

la bella stagione ha il ritmo della buona musica e so-prattutto il sorriso di quei ragazzi che grazie a Set e Concerteria si ritrovano catapultati dai computer di casa ai palasport per am-mirare i propri beniamini a pochi metri di distanza. Il nostro concorso “Al Cen-tro della Grande Musi-ca”, prosegue con una seguito di pubblico strepi-toso. A noi non resta che partecipare alla felicità dei nostri lettori/vincitori. Questo mese condividia-mo con voi tanti protago-nisti dello spettacolo che si raccontano attraverso le nostre pagine. Sal Da Vinci ci presenta il nuovo album, quello della defini-tiva maturità. Un disco im-

preziosito da tante colla-borazioni prestigiose. Da Napoli a Rio de Janeiro, la musica di Sal continua a conquistare. Giovani di successo fioriscono nel maggio di Set. La simpa-tia e l’eclettismo di Fabio Still, voce di Radio Ibiza e non solo. In sua com-pagnia una chiacchierata sull’evoluzione della co-municazione. Poi tanto te-atro con i grandi nomi che accendono il palcoscenico e strappano applausi con-vinti alla platea. Alessan-dro Preziosi si rimette in gioco, dopo tanti succes-si, rileggendo un classico come il Cyrano. Per l’at-tore napoletano il debutto come regista. Isabella Ragonese porta in sce-na Virginia Wolf, mentre la straripante simpatia di

Maurizio Casagrande è l’anello di congiunzione di una bella commedia scan-dita dalle musiche di Gigi D’Alessio. Per tutti inter-viste e curiosità assicura-te. Gradita ospite è Eva Poles, indimenticata voce dei Prozac+, che dopo anni di silenzio ritorna sul mercato con un disco da solista. Poi ancora musica a 360 gradi con Salvato-re Casillo, autore della colonna sonora del docu-mentario “Inside Africa” e primi battiti d’estate con Alex Spagnoli storico dj di Evolution Club. Imman-cabili le nostre rubriche per meglio capire cosa fare, dove andare e cosa leggere in questo mese antivigilia di un’estate tutta da vivere insieme.

Da Vinci, Casagrande, Preziosi, volti di successo.TRIS D’ASSI PER LA NAPOLI CHE CI PIACE!

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maggio2012EDITORIALE

07

12 16 2407 SAL DA VINCIVi presentiamo il nuovo disco

16 FABIO STILL Uno speaker, un libro, tante anime

12 ISABELLA RAGONESEA teatro rilegge Virginia Wolf

24 ALESSANDRO PREZIOSICyrano de Bergerac: eroe senza tempo

19 Set Libri | 27 Set Moda | 28 Set Solidarity | 30 Set Radio | 33 Set Arte | 34 Set Talenti | 40 Set Palco & Scena | 42 Set Cinema | 44 Set Da non perdere | 45 Set game | 46 Set Oroscopo

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(Direttore responsabile), Alfonso Papa, Domenico Ruggiero, Italia Vigliotti,

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STAMPA: Pieffe industria grafica TIRATURA: 15.000 copie.

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SOMMARIOmaggio2012

“Amori, emozioni, nostalgie e viaggi.Da Napoli a Rio ecco il mio nuovo mondo”

Sal Da Vinci:

IL CANTA-ATTORE NAPOLETANO PRESENTA L’ALBUM DELLA DEFINITIVA MATURITA’. QUINDICI NUOVI BRAVI CON GRANDI OSPITI. MAURIZIO SOLIERI ALLA CHITARRA, DUETTI CON ANA CAROLINA E ORNELLA VANONI. NUOVO SPETTACOLO TEATRALE AL VIA CON LA REGIA DI JIMMY PALLAS. TESTI DI INCENZO, PANELLA E SALVATORE.

tx Wanda D’[email protected]

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AAnticipato in radio dal singo-lo “Fin Dove C’è Vita”, ecco “È Così Che Gira Il Mondo” (SI Productions/Sony Music), il nuo-vo disco di Sal Da Vinci, a tre anni da “Il Mercante di stelle” e dopo una serie infinita di live e impegni teatrali puntualmente conclusi con applausi a pioggia e record di incassi. Un ottimo lavoro che affronta tematiche varie: dall’amore, immancabi-le, a quelle prettamente sociali, con sonorità che strizzano l’oc-chio pure a ritmi brasiliani. Tanti

ospiti: i testi portano la firma di Vincenzo Incenzo e Pasquale Panella. Gli arrangiamenti sono di Adriano Pennino. Grandi musicisti come Maurizio Solie-ri, orbitante nell’entourage di Va-sco Rossi. Ci sono preziosi duet-ti, in “Senza un motivo” c’è la partecipazione vocale di Ornella Vanoni e la cantante brasiliana Ana Carolina regala una ele-gante interpretazione in “Cose/coisas”. Il tutto in attesa di “E cosi che giro il mondo”, nuo-vo spettacolo teatrale costruito

a misura per Sal con la regia di Jimmy Pallas, con anteprime già collaudate ad inizio maggio al Sistina di Roma e allo Smeral-do di Milano.

- 15 brani splendidi: se tu do-vessi scegliere una canzone che più di altri ti appartiene, quale sceglieresti e perché?

“E come si fa a scegliere? Qua-le figlio ti piace di più, quello più alto, quello più magro, quello più grasso? I figli sono tutti belli.

Questi brani – commenta Sal Da Vinci ai microfoni di Set – sono tutti miei figli, ognuno di loro è una mia espressione, li ho vis-suti uno per uno e in questo momento mi piacciono tutti. Ho provato qualcosa di talmente forte e sono talmente legato al racconto di ogni singolo fram-mento che poi ha messo in ope-ra questo progetto che non pos-so sceglierne uno su tutti. Certo, poi quando cominci a digerire il lavoro, essendo io ipercritico nei confronti dei miei lavori, scatta

l’analisi su come hai cantato e pensi che forse avresti potuto fare diversamente, ma al mo-mento va bene così. Scegliere è ciò che fanno i fan, comprano il tuo lavoro, lo portano nel loro viaggio della vita e magari ne scelgono uno fra tutti”.

- C’è qualcosa, riguar-do questo album, che vorresti venisse detto e che ancora non sei riuscito a passare?

“Quest’album racconta molti 8

NAPOLI E RIO UNITE DAI SENTIMENTI, DALL’ALLEGRIA E DALLA CONTINUA SPERANZA DI UN FUTURO MIGLIORE. DUE CULTURE CHE SI SOMIGLIANO.

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NON BISOGNA CONDANNARE LE PERSONE SOLO PERCHE’ LA PENSANO IN MANIERA DIVERSA DA NOI. IN QUESTO ALBUM C’E’ ANCHE QUESTO MESSAGGIO.

© Riproduzione riservata

viaggi, ha tante sfaccettature è la fotografia della mia quotidiani-tà da un anno e mezzo a questa parte, racconta il mio momento storico. Per far si che ciò passi io lo proto anche in teatro, per far si che il messaggio di questo pro-getto passi il più possibile. Non posso dire di essere del tutto ap-pagato, perché in questa vita è bene non adagiarsi mai. In que-sto momento io mi sono raccon-tato così, ho raccontato quello che ho vissuto, quello che visto e sentito e c’è una grossa parte di me, come se fossi il cantasto-rie di ciò che ho vissuto”.

- Rio de Janeiro e Na-poli, due realtà geografica-

mente lontane, ma che tu hai voluto comunque legare tra loro. Cosa le rende così vici-ne?

“L’allegria, lo spirito di sopravvi-venza, sono sicuramente senti-menti che fanno si che siano due realtà molto vicine. Il non frantu-mare i propri sogni, l’arte di ar-rangiarsi e la speranza che mi auguro non finirà mai. Lo scam-bio di qualsiasi tipo di sensazio-ne, che va dalla stretta di mano al sorriso, dalla condivisione all’accoglienza è questo. Sono i colori della vita e ho incontra-to un popolo che è molto vicino alla mia gente e mi sono trovato subito a mio agio. Le favelas e i

Quartieri Spagnoli hanno molto in comune e ciò che mi ha col-pito in modo particolare è stata la fratellanza, vivono tutti in una grande casa e condividono tutto questo è molto vicino alla cultura della mia città”.

- Un album che tocca oltre la tematica classica e im-mortale dell’amore, ma anche spunti sul sociale.

“Nell’ambito sociale il dovere di noi artisti di parlare di certe te-matiche va di pari passo con il fatto che ci credi se no non porta a nulla. Dall’abbandono alle dif-ferenze, fino a parlare dei così detti ultimi, è di questo che parla il mio disco, il mio lavoro rac-chiude tutto questo, racchiude le varie culture, le varie etnie, la tematica del sesso. Se esistono persone che la pensano in ma-niera diversa, o ha orientamenti sessuali diversi non deve esse-re condannato o essere valuta-to come una persona malata, siamo tutti sotto lo stesso cielo e tutti figli dello stesso Dio e del-lo stesso destino. Quest’album ha lo scopo di voler raccontare la speranza, la speranza che unisce, in un periodo in cui ogni cosa non fa altro che dividerci”.

Sal Da Vinci “visto” dalla matita di Aurelio D’Amico

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A

Isabella Ragonese:

tx Antonietta [email protected]

Le donne complesse sono il suo mestiere.Successo per“La Commedia di Orlando”

L’ATTRICE SICILIANA, LANCIATA AL CINEMA DA “TUTTA UNA VITA DAVANTI” DI PAOLO VIRZI’, HA PORTATO IN SCENA, AL DIANA DI NAPOLI, UNO SPETTACOLO LIBERAMENTE ISPIRATO ALL’OPERA DI VIRGINA WOOLF. LA PROTAGONISTA HA OFFERTO UNA PROVA MAGISTRALE ATTRAVERSO TONI LEGGERI, MA PARECCHIO RIFLESSIVI.

Al Teatro Diana di Napoli, tra gli appuntamenti che stanno scandendo questo finale di stagione, è andata in scena, molto apprezzata “La commedia di Orlando” di Emanuela Giordano libe-ramente tratto dall’Orlando di Virginia Woolf, con la giovane attrice Isabella Ra-gonese, ormai volto con-

sacrato del nostro cinema dopo il clamoroso debutto de “Tutta la vita davanti” diretta da Paolo Virzì. La storia è quella di una nobi-le ragazza che dopo i mille ostacoli della vita riesce a farsi pubblicare il suo ro-manzo realizzando il so-gno tanto cullato, quello di diventare una scrittrice fa-

mosa e sposarsi un giovane aviatore di cui è follemente innamorata coronando il loro amore con la nascita di due gemelli. Il romanzo del-la giovane donna racconta di un eroe di nome Orlando il quale si innamora della bella Sasha, una nobile rus-sa, questa però lo tradisce e lui sprofonda in un lungo 12

ANCORA UNA VOLTA L’ATTRICE PORTA IN SCENA UNA REALTA’ NON COMUNE. UN TESTO POCO CONOSCIUTO CHE SI E’ RILEVATO UN GRANDE SUCCESSO

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naggio complesso, dopo quelli portati sul grande schermo (ci-tazione d’obbligo per “Viola di Mare”), questa volta sul palco, una realtà complicata ed intima di ogni persona. È uno spettaco-lo che vuole essere una comme-dia molta leggera e accessibile che può essere letta a più strati facendo divertire, ma offrendo anche spunti di riflessioni tipica della narrativa. Per cui anche la trasformazione di Orlando porta a chiedere cosa resta del vecchio personale, come inno-cenza, la voglia di rialzarsi dopo una delusione, il risveglio come rinascita. Portare un testo poco conosciuto un azzardo che ha ri-scosso grande successo.

sonno dal dolore. Quando si ri-sveglia decide di non innamo-rarsi e decide di dedicarsi alla poesia, ben presto si accorge-rà che i suoi versi non valgono nulla. Rimane deluso poi, nella sua ricerca della felicità, anche dagli amici e Orlando fugge a Costantinopoli, sperando sem-pre di trovare la felicità questa volta oltre mare. Ma ben presto si troverà di fronte ad un’ama-ra realtà: il mondo è sempre lo stesso e l’ennesima delusione lo porterà a cadere in letargo nuovamente. La giovane autrice forse stanca di raccontare ripe-tutamente le delusioni della vita di Orlando nella sua folle ricerca, al risveglio diventa lei stessa la

protagonista del romanzo, per cui Orlando svegliandosi assu-merà le sembianze dell’autrice stessa. Orlando - donna decide di tornare in patria riprendendosi tutto quanto gli è stato tolto e di seguire la sua strada senza sta-re alle condizioni stabilite dalla società seguendo il suo sogno. Magistralmente la Commedia di Orlando è stata portata in scena da Isabella Ragonese riuscen-do a personificare quel deside-rio, di uomini e donne, di esser felici capendo che ciò che conta è affrontare la realtà, combattere l’oppressione sociale e trovare una propria dimensione. Ancora una volta Isabella Ragonese si mette alla prova con un perso-

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Claudia Mirra:“I giovani futuro einnovazione del teatro”

“E’ stata un’annata con tante no-vità sui “nostri” palcoscenici. Non abbiamo dimenticato la tradizio-ne, in una città come Napoli non potrebbe essere altrimenti ma, si è dato spazio a tante novità e nuove leve del teatro. Facce nuove e copioni non classici per proporre al pubblico anche l’evo-luzione del linguaggio da intrat-tenimento. Senza dimenticare i laboratori di teatro e cabaret”. A parlare è Claudia Mirra, im-prenditrice e proprietaria di sale storiche come il Diana e il Delle Palme, nonché ultima rappre-sentante di una famiglia che da oltre settant’anni lega il proprio nome a quello del teatro e delle produzioni. Un consuntivo che arriva dopo una stagione scandi-ta da grandi successi. “Intendia-mo proseguire su questa strada, dare sempre più spazio ai giova-ni, scoprire e crescere con loro. Ancora non è tempo di proclami, ma credo che anche nei prossimi cartelloni ci sarà tanto spazio per volti e progetti nuovi”.

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BBelli, giovani, sorridenti. Alcuni emozionati, altri pienamente a loro agio davanti a telecamera ed obiettivo fotografico. C’è chi per la prima volta parteci-pa ad un grande evento, chi è da sempre un habitué dei tour musicali. Tutti hanno in comu-ne una cosa: la felicità della vittoria. Con immenso piacere vi presentiamo in questi scatti i vincitori dei nostri concorsi “Al Centro della Grande Musi-ca”, promossi grazie alla par-tecipazione di Concerteria, l’agenzia numero uno in Cam-pania che, proprio in questa stagione, festeggia i venticin-que anni di attività. Attraverso le pagine del nostro giornale e soprattutto sfogliando i con-tenuti web, si ha la possibilità di passare dal computer di casa all’epicentro dei grandi live della musica italiana. E’ successo a Giusy Montoro, 16 anni di Cava dei Tirreni che ha fatto registrare il boom di voti nel social game dedicato a Tiziano Ferro. Stesso dicasi per Antonio Nocera, 21 anni di Napoli, che ha staccato il pass per l’appuntamento del 22 aprile scorso con l’autore de “La differenza tra me e te”. Carmela Alberico, 19 anni di Marcianise, invece, ci ha mes-so voce e faccia nel video più votato dai nostri web-lettori che le ha permesso di vince-re due biglietti per il “Casa 69” dei Negramaro, ritornato a Caserta il 4 maggio scorso. Pensieri, parole e voce: gli ele-menti base per volare con Set e Concerteria…Al Centro della Grande Musica. E non finisce qui…

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ECCO I VINCITORI DE“AL CENTRO DELLAGRANDE MUSICA”

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Fabio Still:

tx Vincenzo [email protected]

“Tra radio, televisione e scrittura sono un tipo che proprio nonsi annoia!”

E’ UNA DELLE “VOCI” PIU’ SEGUITE DAI GIOVANI. IL SUO MONDO PARTE DAGLI STUDI DI RADIO IBIZA PER ARRIVARE AGLI SHOW DAL VIVO FINO AL PICCOLO SCHERMO PASSANDO PER IL DEBUTTO IN LIBRERIA CON “LEGATO ALLA REALTA’”, ROMANZO D’ESORDIO CHE PARLA DI PRECARIATO E SENTIMENTI. CON BOOM DI VENDITE...

Conduttore, animatore, attore, speaker, rapper e scrittore. Fabio Still non è uno di quelli che si annoia. Prossimo al traguardo dei trentatré anni, voce e ani-ma di Radio Ibiza, la dance station per eccellenza della radiofonia facente parte del gruppo editoriale Kiss Kiss, è quello che può essere

considerato un personaggio istrionico, che più volte ha voluto mettersi in gioco nel corso della carriera. Fabio ha voluto bagnare questa stagione con “Legato alla realtà”, esordio letterario con etichetta Eracle Edi-zioni. Il romanzo, a tratti autobiografico, narra le vi-cende di Lello, trentaduen-

ne napoletano in balia delle responsabilità a cui la vita lo sottopone, in un paese difficile come l’Italia. Un lavoro precario e l’assen-za di una donna spingono il protagonista a cercare una nuova dimensione, un equilibrio che gli permetta di dare un senso alle proprie azioni. Un autentico istant-

vai su www.setweb.it oppure sulla pagina face-book Setweb.it e guarda la video intervista

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FABIO ANIMA LA DOMENICA DI RADIO IBIZA DALLE 10 ALLE 12 CON IL SUO PROGRAMMA “STILL LIFE”. OLTRE AL “GO GO TIME” CON GIANPIERO

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il meglio che si potesse deside-rare”.

- L’evoluzione della ra-dio in questi anni. Si è persa un po’ di poesia a discapito della tecnologia.

“Direi che si tratta di una for-tuna. Guardare negli occhi chi parla, attraverso le webcam o le tv sempre più presenti negli stu-di radiofonici, ha dato alla radio un’impostazione di grande se-rietà e professionalità. La radio è diventata molto più credibile. Altro riguarda proprio lo speake-raggio. Si parla sempre di meno, si ascolta tanta musica. Colpa della valanga di problemi e di stress che ognuno di noi si porta dietro. Un aspetto che ci porta a voler sentire meno chiacchiere e più canzoni…”.

- “Legato alla real-tà”. L’esordio come scrittore. Cosa ha rappresentato per te?

“E’ stato il completamento di un percorso. La scrittura mi è sem-pre piaciuta. Appunto tutto. Certo scrivere un libro è un’altra cosa. “Legato alla realtà” è una favola metropolitana farcita di tanta iro-nia, elemento caratterizzante del Sud. Ci sono contenuti importan-ti, si parla di giovani alla ricerca di una dimensione, di tradimenti e non manca una cornice surre-ale che fa sorridere, ma anche riflettere”.

- Torniamo alla musi-ca. Cosa ascolteremo questa estate?

“Il tormentone, quello classico, puro. La canzone frivola e scac-ciapensieri. Le spiagge saranno invase dal “Tacatà” di Romano e Sapienza. La gente ha già tanti pensieri. Purtroppo”.

book pieno zeppo di riferimenti e temi…legati alla realtà.

- Fabio, ma chi sono i trentenni di oggi?

“Sono persone “scocciate” dall’involuzione che sta avendo la società. Anche nei rapporti sentimentali non c’è più la stes-sa magia. Chi non ha sentito un genitore raccontare della propria gioventù. Quando si cercava di rubare una passeggiata o un ba-cio. Oggi invece ci si “rinchiude” dietro lo schermo di un compu-ter. Quella diventa con il tempo la piazza, la postazione per con-quistare qualcosa. Cerco di far capire ai ragazzi che virtuale e reale sono due mondi comple-tamente opposti, da non confon-dere assolutamente”.

- Fabio Still e la radio. Qualcosa in più di un sempli-ce rapporto professionale.

“La radio è entrata nella mia vita sin da bambino. Ammiravo gli speaker, specie quelli che avevano qualcosa di sensato da dire, quelli che comunicava-no con il pubblico. Mi piaceva condividere la mia passione per la musica con un’altra persona. Arrivare alla gente attraverso la voce è una sensazione indescri-vibile. Poi tanta gavetta. I villag-gi turistici. Nel 1997 il debutto su Radio Punto Zero. In quel-la emittente mi hanno accolto come un figlio. Tanti sacrifici e passione, zero guadagni, impe-gno forsennato e, siamo sinceri, anche un po’ di fortuna mi hanno fatto approdare su Radio Ibiza,

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Dopo averci raccontato i mi-sfatti del Nordest italiano, e averci appassionato con le in-dagini dell’Alligatore, Massimo Carlotto, con “Respiro Corto” (Enaudi, pag. 216, € 17), ha deciso di allargare lo sguardo, e andare al cuore del crimi-ne dei nostri tempi, globale e senza frontiere. Con il suo in-confondibile stile essenziale, la perfetta padronanza dell’intrec-cio, i personaggi che nella loro amoralità e crudeltà riescono ad affascinare, perché li sentia-mo veri, umani nella loro disu-manità. O nelle loro ossessioni, come la straordinaria coppia

della poliziotta B.B. e del boss Grisoni, unici a contrastare l’avvento della Dromos Gang. Come una danza leggera e sapiente, ma implacabile, uno tra i più amati scrittori italiani ci conduce nella orgogliosa arroganza del nuovo crimine. E racconta da par suo una grande storia, che spazia dai boschi radioattivi di Cernobyl ai caveau delle banche svizzere. Con una irresistibile gang di privilegiati. Sullo sfondo di una Marsiglia mai così affascinante con una generazione di crimi-nali del tutti nuovi che scende in campo. Spregiudicati…

LA QUARTA VOLTA DEL LIGA CON QUEL RUMORE DEI BACI A VUOTO

CON “RESPIRO CORTO” TUTTA L’ARROGANZA DEL NUOVO CRIMINE

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Il Liga non si ferma mai. A que-sto punto manca solo il ritorno dietro la macchina da presa come regista. Quarta opera da scrittore che precede il nuovo tour dal respiro europeo. “Il ru-more dei baci a vuoto” (Enau-di, pag. 176, € 15) è il guizzo di una penna capace di delineare una vita in pochi tratti. La sen-sibilità dello sguardo. La tene-rezza. La capacità di scartare sempre rispetto all’ovvio. L’in-telligenza del dettaglio. Sono racconti di uomini e donne, di bambini, vacanze, animali, e bi-lanci, e legami. Si susseguono come i giorni, inaspettati e pie-

ni. Luciano Ligabue ha scritto un libro vivissimo e forte, che traccia una scia lunga dentro i pensieri. Ci sono molti tipi di amore, in queste storie. Nes-suno facile. Verso i figli, verso i genitori, verso gli amici, dentro le più diverse coppie e famiglie. C’è la tenerezza, nei racconti teneri come in quelli che col-piscono dritti allo stomaco. E c’è speranza e futuro, nei finali aperti che lasciano immaginare tante soluzioni possibili. E an-cora tenerezza nello sguardo rivolto alle persone, e ai suoi indimenticabili personaggi.

Maurizio Casagrande

“Abbiamo trasformato in una commedia gli amori musicali diGigi D’Alessio”

tx Vincenzo [email protected]

L’ATTORE E REGISTA E’ STATO PROTAGONISTA AL TEATRO DELLE PALME DI NAPOLI CON “QUANTI AMORI”, UN LAVORO ISPIRATO AI SUCCESSI DEL CANTAUTORE NAPOLETANO. STORIE CHE SI INTRECCIANO CON LE NOTE TRA EMOZIONI, SENTIMENTI E RIFLESSIONI. IN SCENA ANCHE MICHELE CARFORA. LA REGIA DI EDUARDO TARTAGLIA.

“Sono io non riattaccare la-sciami parlare….”, oppure “Ma io vorrei riprovarci an-cora, io vorrei…” e ancora “Sta scoppiando l’alba e la città sta svegliando pure noi…”, senza dimenticare “Non dirgli mai che siamo stati a letto per un giorno intero….”. Il canzoniere dalessiano da milioni di di-schi venduti e tour mondiali è diventato uno spettacolo teatrale. Idea cullata dai produttori Eduardo senior ed Alessandro Tartaglia e portata in scena al Delle Palme di Napoli da Mau-rizio Casagrande, Miche-le Carfora, Stefania De

Francesco, Massimo De Matteo, Chiara De Vita, Paola Lavini, Giovanni Al-locca e uno stuolo di attori e ballerini di comprovata bravura scenica. “Quanti amori”, titolo ad hoc dello spettacolo, è una comme-dia “bagnata” dai tanti suc-cessi di Gigi D’Alessio. Sto-rie d’Amore che si intrec-ciano tra le note. Racconti di emozioni. Avventure del cuore. L’operazione com-muovere, diverte, emozio-na. Ma fa anche riflettere scuotendo le coscienze un po’ troppo impigrite.

- Maurizio uno

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© Riproduzione riservata

spettacolo “made in Na-ples”. Eduardo Tartaglia alla regia, Gigi D’Alessio alle musiche.

“Sono andato a cimentar-mi con qualcosa di nuovo, scoprivo un tipo di musica diversa, cantare in scena. La scommessa mi attirava parecchio. Chi ci ha credu-to tanto è stata la produ-zione che ha voluto creare questo connubio tra poli opposti. Come spesso ac-cade quando si incontrano mondi diversi possono na-scere così orribili oppure molto carine. L’affetto che il pubblico ci ha testimonia-to al Delle Palme ci spinge ad optare per la seconda ipotesi. “Quanti Amori” non è un musical, inteso nella sua accezione più pura. La struttura è basata sulla commedia, su una storia che fa ridere attraverso qualche lacrimuccia. A questo aspetto non avrei mai potuto rinunciare…”.

- In scena con tanti giovani attori e bal-lerini. Che “fotografia” ti sei fatto di questa gene-razione?

“Chi sceglie di fare un per-corso troppo veloce non avrà mai la possibilità di crescere e di imparare qualcosa di importante. Non si può guidare una vettura di Formula Uno senza nemmeno avere la patente. Molte volte non basta nemmeno il talen-to, c’è bisogna di grande preparazione. Ai giovani consiglio di iniziare a co-noscere questo mestiere

facendo le cose che non piacciono, frustanti, per poi assaporare la crescita arti-stica e personale”.

- Di amori si par-la anche nel film che stai preparando. Il debutto da regista.

“Un debutto che arriva a cinquant’anni. Mi sto con-centrando su “Una donna per la vita”, un film dove mi circondo di tanti cari ami-ci. Margareth Madè, Neri Marcorè, Vincenzo Salem-me, Biagio Izzo, Giobbe

Covatta. Una storia d’amo-re dove realtà e sogno si fondono. L’appuntamento è per settembre. Per il grande schermo ho anche “rallen-tato” i miei impegni con la televisione”.

- Gli amori di Mau-rizio Casagrande. Una frase nella quale ti ricono-sci…

“L’amore è vita! La nostra vita dovrebbe essere tutto in amore. Non solo verso le persone, ma anche verso i luoghi, le cose, le passioni”.

PER IL MOMENTO HO RALLENTATO GLI IMPEGNI IN TELEVISIONE. PREPARO IL DEBUTTO DA REGISTA AL CINEMA PREVISTO A SETTEMBRE

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AL tx E. Tomassiniph Butterfly Public Agency

Calici alzati presso l’ente fiera civitanovese per il ta-glio del nastro della prima edizione del Civitanova Wine Festival. La tre giorni dedicata agli appassionati della cultura enologica si é tenuta il 13, 14 e 15 aprile a Civitanova Marche riscuo-tendo un buon successo tra gli operatori del settore e il pubblico ma sopratutto permettendo alle cantine marchigiane di mettersi in mostra e far conoscere al grande pubblico i grandi vitigni marchigiani. “Il pri-mo obiettivo del festival – secondo Mosè Ambrosi presidente dell’associa-zione Enogastronomia.it – è promuovere esclusiva-mente i prodotti enologici d’eccellenza “made in Mar-che” coinvolgendo operatori di settore, enologi importan-ti, importatori europei e tutti gli enogastronauti interes-sati a capire ed a degustare i vini autoctoni”. Il festival si é diviso tra l’ente fiera che ha fatto da palcoscenico alle cantine coinvolte e il Lido Restaurant, dove sono state allestite delle verticali di vino per degustare tre grandi vitigni marchigiani nelle loro annate migliori

“Le verticali rapresentano al meglio un vitigno – ha spiegato Ambrosi – esse permettono di conoscere un vino degustando alme-no quattro diverse annate per provare come i grandi vini marchigiani hanno una lunga vita se affinati e man-tenuti bene”. L’evento che é stato organizzato proprio dall’Associazione culturale Enogastronomia.it in col-laborazione con il Comune di Civitanova Marche e con la Camera di Commercio di Macerata, ha certamente aperto in grande stile e dalla risposta del pubblico tutti attendono con fervore la seconda edizione. “Ci-vitanova é per tradizione

una cittá commerciale – ha detto il sindaco Massimo Mobili durante il taglio del nastro- ma ora si candida anche ad essere centro promozionale per vendere i prodotti del territorio che per loro natura sono beni che non possono essere copiati, dato che la loro pecularietá é essere cres-ciuti e prodotti qui da noi”. Sono state 40 le cantine che hanno partecipato, og-nuna presentando tre vini, due selezionate dall’asso-ciazione ed una a propria scelta, per un totale di 120 degustazioni. Un vero tour de force per gli appassio-nati del settore che ha peró intrattenuto e ammaliato

anche i meno esperti grazie ai colori e sapori inconfondibili dei nostri vitigni. Diverse le pecu-liaritá che potevano essere de-gustate tra i tavoli dell’ente fiera, dal vino prodotto grazie ad un vitigno di ben ottanta anni, una raritá assoluta, a quello premiato con prestigiose riconoscenze, a quello prodotto in quantitá limi-tata. L’unica parola d’ordine tra gli stand dell’ente fiera era lasci-arsi condurre dai propri sensi e c’é da dire che olfatto, gusto e vista sono senza dubbio rimasti appagati dalle sensazioni ine-brianti frutto del prodotto della nostra terra marchigiana. Diversi

anche i momenti sulla cultura del vino, perché enologia non é solo degustazione, veri e propri eventi nell’evento chiamati per l’occasione ‘Arene wine’ mode-rate dal giornalista Carlo Cambi in compagnia di importanti eno-logi come Roberto Potentini, Giancarlo Soverchia e Giovanni Basso. “I vini marchigiani sono distinguibili - ha spiegato Am-brosi- tipici e non riproducibili sul profilo sensoriale, speriamo dunque che l’evento sia il primo passo verso la conoscenza di questa enorme ricchezza che abbiamo nella nostra regione anche da parte dei nostri risto-

ratori che potrebbero essere i primi promotori di questo prodot-to d’eccezione”. Lodi alla ker-messe anche da parte di Sara Giannini assessore regionale alle attivitá prduttive “La nostra é una produzione enologica di tutto rispetto – ha confermato– che non promuove una singola cittá ma una regione intera, che esalta e recupera le proprie tra-dizioni. Il vino rappresenta un discorso che vale la pena fare – ha concluso – anche in ab-binamento alla promozione del consumo consapevole”.

“Per il debutto come regista ho puntato sul Cyrano, eroe senza tempo”

tx Antonietta [email protected]

ALA POPOLARITA’ CON LE FICTION TELEVISIVE, I SUCCESSI AL BOTTEGHINO CON LE COMMEDIE CINEMATOGRAFICHE. PER L’ATTORE PARTENOPEO, PERO’, IL TEATRO RESTA IL PRIMO ED IRRINUNCIABILE AMORE, COME HA DIMOSTRATO AL BELLINI DI NAPOLI. IN ATTESA DI NUOVI PROGETTI DA REALIZZARE CON LO STABILE D’ABRUZZO.

Alessandro Preziosi, dopo cinema e Tv, è tornato nella sua città con un clas-sico della letteratura clas-sica mondiale: Cyrano De Bergerac, andato in scena al Teatro Bellini di Napoli tra gli applausi convinti del pubblico.- Quale la tua vera passione tra le tre arti?“Per avere una passione bisogna coltivarla in tutte le sue possibili declinazioni il teatro è una di quelle. Ho incominciato con il teatro, ho proseguito con la tv, poi il cinema e poi ancora tea-tro. Non mi sono mai posto il problema di quale fosse

la mia reale passione. Ogni passione comporta una fa-tica in più e questa fatica va pesata in tutte le sue scelte. Non potrei mai fare solo teatro perché mi invec-chierebbe precocemente. Il teatro significa essere in continuo ascolto di quello che fai, quello che dici, di quello che progetti e che lasci in scena e te lo porti dietro per chissà quanto al-tro tempo quindi come tutte le passioni va dosata”.- Quindi la tv, il cinema sono momenti di relax?“Sono momenti di un altro genere di passione che ri-

AlessandroPreziosi

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chiedono un approccio e una mentalità diversa, molto più disciplinata ge-stita da altri e paradossal-mente quando sei in mano agli altri devi fare molta più attenzione”.- Alessandro Pre-ziosi regista?“Alessandro Preziosi re-gista è stata una bella scoperta anche per me. E’ stato un qualcosa che mi è in qualche modo esploso in mano. È stato entusia-smante vedere quanto la gente apprezzasse il tipo di scelta per l’allestimento dello spettacolo”.- Le letture di Sant’Agostino sono ar-rivate prima o dopo la fiction?“Le letture di Sant’Ago-stino sono venute poco tempo prima in una stra-ordinaria esperienza fatta alla Cattolica in concomi-tanza con altri canti del Cyrano. Sant’Agostino pri-ma e Cyrano dopo si sono accavallati in una maniera abbastanza casuale”.- Differenza tra il Conte Ristori e Sant’A-gostino in cui appare maggiormente la teatra-lità?“La teatralità consiste in una compenetrazione, al di là, di quanto possa co-gliere la macchina da pre-sa poi se la macchina da presa è brava a coglierla questo non dipende dall’at-tore bensì dalla sinergia e dall’ empatia che c’è con il registra nella costruzione”. - E la sinergia con il personaggio?“Nasce da una costruzione

profondamente intima con il personaggio che però ar-riva fino ad un certo punto. Nel caso di Sant’Agostino non avevo bisogno di con-vertirmi per…convertirmi. Sono cose che sono già dentro di te, altre che sono tecnicamente stimolabili, altre che sono raccontate dal regista in un momento cronologicamente diverso dalla tua performance. Non saprai mai quello che verrà riportato sulla pellicola. Si può scegliere l’espressione più bella, ma meno centrale rispetto a quello che è il tuo

percorso”.- La tua esperienza come direttore artistico del teatro Stabile d’Abruz-zo?“Il mio lavoro inizierà appe-na ci saranno i referenti giu-sti. E’ una bellissima espe-rienza che vivo con grande responsabilità e lo farei con lo stesso spirito se dovesse capitare a Napoli. Quella de L’Aquila è una dimensione dove si riparte da zero. Il teatro può essere un luogo dove riconcentrare una vita-lità che permette alla città di sentirsi tale”.

QUELLA DE L’AQUILA E’ UNA DIMENSIONE DOVE SI RIPARTE DA ZERO. IL TEATRO PUO’ ESSERE LO SPUNTO PER RIDARE VITALITA’.“

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F tx Nica [email protected]

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Facciamo un gioco? Se dico estate che colore vi viene in mente? Ma TUR-CHESE ovvio! Turchese come il colore del mare, turchese come il colore del cielo luminoso e senza nuvole che finalmen-te, dopo giorni di pioggia, è ritornato a splendere su di noi…e allora per accogliere la bella stagione vestiamo-ci di turchese dando uno sguardo a cosa propon-gono gli stilisti per questa estate. La scelta è davvero ardua perché abbiamo a disposi-zione una palette di colori vibranti e sfumature che ri-cordano il mare dei Caraibi, quindi ognuna può sceglie-re la sua preferita.C’è il turchese di Burberry proposto su un abito corto dal taglio anni ’60, il turche-se intenso del soprabito in seta con manica a tre quarti firmato Alberta Ferretti, il turchese acquamarina del-la blusa in voile di Patrizia Pepe. Ma per chi vuole an-dare oltre può osare questo colore abbinandolo con al-tri e creando accostamenti davvero gradevoli e chic, come l’abito in crepe de Chine con applicazioni di coralli proposto da Moschi-no, o l’anello in oro rosa con pavè di rubini viola e turchese di Pomellato o an-cora i sandali infradito tur-chese e fiore viola di Dior. Avete scelto il turchese che più vi piace? Io si e allora cosa aspettiamo, corriamo nei negozi alla ricerca del nostro turchese preferito!

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Le storie della

tx Vincenzo [email protected]

CINQUE PER MILLE E ADOZIONE: SI PARTE A TUTTA SOLIDARIETA’!E’ scattata l’ora X della solidarietà. I progetti e gli obiettivi di V.I.D.A. stanno per entrare nella fase calda della stagione. In attesa della quar-ta missione in terra indiana prevista per il mese di agosto, il movimen-to legato alla O.N.G. con a capo a padre Miguel Cavallè, chiama a raccolta amici e benefattori per dare forza a piccoli grandi gesti che pos-sano poi materializzarsi in quel di Calcutta e negli altri centri dove ope-ra l’associazione. “Il cuore umano è per amare e tante persone vedono in VIDA un modo concreto e reale di amare: V.I.D.A – spiega padre Bo-nifacio Cuesta, sacerdote legiona-rio – sostiene diversi progetti in tutta India e grazie ai mezzi di comuni-cazione vediamo come crescono e vanno avanti. Altri vedono in V.I.D.A l’opportunità per fare qualcosa per il prossimo e chiedono di parteci-pare alle missioni o semplicemen-te come volontario per raccogliere fondi e diffondere i valori e principi di V.I.D.A”. La grande attenzione è rivolta, in questo periodo, alle do-nazioni tramite il cinque per mille. Un atto forte, concreto, che ognuno

Padre Bonifacio Cuesta, tra le anime di V.I.D.A.

E’ possibile devolvere il cinque per mille del-la propria dichiarazione dei redditi all’ O.N.G. V.I.D.A. Onlus attraverso il codice fiscale dell’associazione: 9307549610, da inserire nell’apposito spazio su CUD, 730 o Unico. La destinazione del cinque per mille non comporta nessuna maggiorazione delle imposte pagate. Inoltre attraverso il sito ufficiale www.vida-ong.org, è possibile scoprire tutte le novità per so-stenere i progetti e l’adozione a distanza di un bambino indiano.

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può realizzare con una sempli-ce firma da apporre all’interno della dichiarazione dei redditi. “Con zero euro – afferma padre Miguel Cavallè – è possibile aiutare i bambini dell’India e rendere loro un servizio davvero preziosissimo. Tra tutti i gesti di beneficenza, quello del cinque per mille è sicuramente il più importante, perché permette di programmare con la dovuta attenzione l’assistenza per i tanti minori a rischio abbandonati al loro destino. L’augurio, natural-mente, è di arrivare ad agosto con una cifra importante che ci permetta di concretizzare i tanti progetti che intendiamo realizzare per minori ed anzia-ni. Chiediamo a tutti gli aiutarci ad…aiutare. Con una firma tutti possono partecipare al miraco-lo della solidarietà”. Per entra-

re fattivamente nei progetti di V.I.D.A è necessario scrivere il codice fiscale dell’associazione (93075490610) nell’apposito spazio delle donazioni cinque per mille presenti nelle dichiara-zioni dei redditi. “In ogni persona c’e il desiderio di sentirsi bene, di stare in pace, tranquilli ed essere molto felici, e questo è possibile trovarlo nel momento che fac-ciamo qualcosa per il prossimo. Può sembrare raro – dice padre Bonifacio – ma ogni giorno mi convinco sempre più di questo nel vedere i tanti giovani che fanno volontariato, e tutti dicono alla fine delle diverse attività che è stata una esperienza mera-vigliosa, che è la cosa migliore che hanno fatto nella sua vita, da ripetere assolutamente”. Il mese di maggio, inoltre, porta un’al-tra importante novità all’interno

di V.I.D.A. Un prezioso tassello nel puzzle della solidarietà. Un’i-niziativa, anche questa, aperta a tutti. Con soli trenta euro al mese sarà possibile adottare un bambino e assicurare un fu-turo dignitoso e soprattutto un adeguato percorso scolastico e formativo. V.I.D.A., dunque, al-larga il suo raggio di lavoro an-che alle adozioni a distanza, per seguire ancora più da vicino il mondo dell’infanzia e prosegui-re l’enorme mole di lavoro svolta da tanti giovani volontari in que-sti due anni. Cinque per mille, adozioni a distanza, momenti di beneficenza e… un oceano di solidarietà. La macchina di V.I.D.A. continua a marciare drit-ta in difesa dei minori.

Il messaggio di Padre Miguel: “Con zero euro è possibile dare un futuro dignitoso ai bambini”

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AlexSpagnoli

tx Vincenzo [email protected]

Trent’anni di esperienza tra radio, consol-le, locali e produzione. Un amore, quello con la musica dance, scoppiato quando aveva nove anni e portato avanti sempre con passione. Per Alex la radio è il modo più bello di comunicare. Ultimamente si è esibito al Wagg di Parigi dove tornerà a settembre.

Segui Alex sul web: www.evolutionclub.it e https://www.facebook.com/alexspagno-lidj/info

www.evolutionclubchart.com

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Alex, questa Laurea alla Fa-coltà di Scienze della Vita Notturna presente nel tuo profilo facebook...

“A questa fantomatica facoltà è iscritto chi come me ama il divertimento sano e la movida in genere, la laurea la possono prendere tutti i ragazzi che si innamorano della musica! ”

Come nasce la tua passione per la musica e come ti sei ri-trovato dietro una consolle?

“La passione per la musica forse è nata prima di me, nel senso che già da piccolo “sma-nettavo” con il giradischi di fa-miglia che se non ricordo male fece una brutta fine in quanto non adatto a quello che vole-vo facesse. A nove anni ebbi la fortuna di mettere piede per la prima volta negli studi di una radio e fu amore a prima vista. Da quel momento la radio e quindi tutte le sue apparec-chiature divennero gli strumenti fondamentali per accrescere la mia emozione”.

Cosa pensi dell’invasione

tecnologica nel tuo lavoro?

“Sono abbastanza tradiziona-lista, ma accolgo sempre con entusiasmo le nuove tecnolo-gie. Dopo quintali di vinile e una breve parentesi in cd grazie alla tecnologia da circa un anno in discoteca uso traktor. Lo svan-taggio può essere quello di non sentire più “quel suono caldo di una volta”, ma i vantaggi sono molti a cominciare dalla perso-nalizzazione del dj set. Grazie alla modernità puoi impegnare più tempo alla produzione e post-produzione e proporre un prodotto super ottimizzato”.

La radio. Quanto è importan-te per il tuo lavoro?

“Nutro un amore viscerale per la radio, il mezzo che mi ha per-messo di continuare l’esplora-zione nei miei “pensieri sonori”. La radio da spazio alla fantasia di chi la ascolta, ma anche di quanti la fanno, proprio come accade nel mio caso ogni vol-ta che mi ritrovo a preparare e condurre Evolution Club Chart. Questo è il nome della classifica house attraverso la

quale ogni weekend propon-go i 20 brani più suonati nella mia dancefloor. In onda in tut-ta Italia su oltre 100 emittenti”.

Le playlist: croce e delizia delle emittenti. Cosa ne pen-si?

“I miei primi passi li ho mossi nella radiofonia privata alla fine degli anni settanta quando la playlist era ricerca musicale tra lato A e lato B del vinile. Pur-troppo, oggi, in molti casi l’uni-ca differenza tra varie radio è il nome che vediamo scorrere sull’rds. Io preferisco la ricer-ca”.

Estate ormai alle porte. Le novità, le certezze.

“Avremo tante novità musicali, ma come ogni anno solo poche resteranno indelebili. L’unica certezza è la risposta del pub-blico che sarà legata al sorriso e alla spensieratezza, elemen-ti che danno un senso vero al nostro lavoro. Io sarò nei vari locali della riviera di Ulisse e resident al Tiberio Club di Sperlonga”.

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2 tx Antonietta [email protected]

Insid

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fric

a20 scatti, 20 volti, 20 sorrisi, 20 sguardi, un viaggio fotografico per raccontare l’esperienza di SET in Africa a seguito dei medici casertani dell’associa-zione “Una mano tesa per Tharaka”. L’Associazione sta realizzando un dispen-sario medico in un poverissi-mo villaggio della Tanzania, dopo aver collaborato già alla costruzione dell’ospedale di Tharaka in Kenya e di Mbwe-ni in Tanzania. I fotografi della testata, Marica Crisci e Do-menico Ruggiero, con i loro obiettivi hanno seguito i me-dici missionari nel viaggio in Tanzania, selezionando alcuni scatti di un viaggio molto inten-so per la mostra INSIDE AFRI-CA in esposizione fino al 15 maggio nello spazio riservato alle esposizioni fotografiche di Piazza Campania, il luogo de-gli eventi culturali del Centro Campania di Marcianise. La mostra raccoglie anche alcune foto che il dott. Bruno San-toro ha realizzato nelle sue missioni in Africa. Una mostra che ha voluto rappresentare l’ultimo atto di un progetto ini-ziato lo scorso novembre. La conclusione più doverosa per immortalare una collaborazio-ne, quella tra la società edito-riale e l’associazione del dott. Valente, con solidissime basi per progetti futuri. “Gli scatti raccontano momenti di una realtà lontana dal nostro vivere quotidiano. Una realtà povera, piena di contraddizioni e, nella sua semplicità, ricca di sorrisi veri e di infinita spensieratez-za”, spiega la photoreporter Marica Crisci, “Si parte per questi luoghi per dare, ma si ritorna con un senso di pienez-za interiore”.

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INSIDE AFRICA – Mostra fotografica di Marica Crisci, Domenico Ruggiero e Bruno Santoro - dal 21 Aprile al 15 MaggioPiazza Campania - Centro Campania - Uscita Caserta Sud

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Piccole osservazioni - Tanzania (Marica Crisci)

Felicità - Tanzania (Domenico Ruggiero)

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LeMetamorfosi

tx Wanda D’[email protected]

NOME: Le Metamorfosi: Sarah (voce), Tyron (chitarra), Armando (chitarra), Lorenzo (basso), Gianluca (batteria).NATO A: Santi Cosma e Damiano (LT)ETA’: suonano insieme da 7 anniPROFESSIONE: Gruppo RockSOGNO NEL CASSETTO: Riuscire, senza adattarsi per poterlo fare.

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Dal 2005 ad oggi una strada in salita, qualche cambio che porta alla perfetta formazione attuale. Le Metamorfosi fon-dono concetti musicali appa-rentemente dissonanti tra loro, ma che li portano ad essere un gruppo del tutto lontano dal-la routine che per ora affolla il mercato emergente italiano. In-sieme da sette anni, il rock è la loro bibbia, proposto in live particolari, dove spettacolo è la parola d’ordine che contraddi-stingue ogni show.

Come e dove nascono Le Me-tamorfosi? e perché la scelta di questo nome?

Armando: “Le Metamorfosi na-scono dal desiderio, di cinque giovani liceali, di fare musica a “nord del Meridione” d’Italia. Nel tempo l’alchimia che si è instaurata ci ha portati a defini-re un progetto musicale inedi-to vero e proprio e con l’arrivo di Sarah abbiamo raggiunto la formazione perfetta.

La ‘Metamorfosi’ sono cinque persone in continuo mutamen-to che si divertono a “cambiare forma” e ad esprimere se stes-si attraverso il linguaggio della musica”.

Voi “praticate” il genere rock, arricchito però da sperimen-tazioni particolari che lo ren-dono unico nel suo genere, specialmente in Italia. Ci spiegate meglio il vostro pro-getto?

Gianluca: “Più che praticare un genere, mettiamo in musica ciò che ciascuno di noi ha nella testa (musica e non musica). Fanno parte della nostra mu-sica due elementi molto impor-tanti ma spesso sottovalutati: “rumore e silenzio”. Ogni tipo di influenza che apportiamo nel comporre si fonde bene o cer-chiamo di farlo al meglio pos-sibile, senza lasciar vuoti, ed è così che si forma un suono a mio parere “nuovo”.

Avete da poco presentato il vostro primo singolo “Chimi-ca Ormonale”. Cos’è per voi questo “traguardo” e cosa vogliono trasmettere Le Me-tamorfosi ai loro fan?

Tyron: “Presentare Chimica Ormonale più che un traguar-do, lo consideriamo un punto di partenza per il nostro progetto, che apre ad una nuova fase. Speriamo ci porti a far cono-scere la nostra musica ad un

pubblico più vasto. Ognuno ha bisogno di dare voce e suoni alle proprie emozioni più. Ai no-stri fan noi vorremmo trasmet-terle attraverso il nostro modo di essere”.

Voi proponete dei live molto particolari, curati in ogni det-taglio, ce li raccontate? e poi quanto è importante per un artista emergente esibirsi dal vivo?

Sarah: “Abbiamo costruito il nostro spettacolo seguendo un filo conduttore. E’ un’esibizione a tutto tondo che si sviluppa come un concept show articola-to, dove nulla è lasciato al caso. La musica de Le Metamorfosi cammina attraverso voci fuori-campo, proiezioni video, note distorte, luci, scenografie, ve-stiti di scena, coreografie. Lo spettacolo live è totale. La società vista da cinque ragaz-zi giovani musicisti, riportando in scena e in musica il mondo che ci circonda. I live sono fon-damentali per un artista, specie se emergente, perché danno la possibilità di avere un rapporto diretto col pubblico e ‘mettere alla prova’ quello che vogliamo esprimere”.

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SUL FINIRE DEGLI ANNI NOVANTA UN SUCCESSO CLAMOROSO CON UN BRANO TORMENTONE E UN ALBUM DISCO DI PLATINO. APRIRONO IL TOUR ITALIANO DEGLI U2, POI SI SONO PERSE LE TRACCE. LA CANTANTE DELLA BAND PRESENTA “DURAMADRE”, UN PROGETTO DA SOLISTA DOVE TAGLIA DEFINITIVAMENTE I PONTI CON IL PASSATO.

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Eva Poles:

tx Vincenzo [email protected] Maurizio Camagna

Ricordate la voce di “Acida” dei Prozac+? Eccola nel disco della rinascita

Coloro che sul finire de-gli anni Novanta si trova-vano nel pieno della loro adolescenza, almeno una volta nella vita si saranno ritrovati a cantare “Mi sen-to scossa, agitata, agitata, un po’ nervosa”. La can-zone era “Acida“, la band i Prozac+ e la voce quella di Eva Poles. “Acidoacida”

diventa disco d’oro e disco di platino nel 1998. La band acquisisce anche l’onore di aprire i concerti degli U2 nelle due tappe italiane del loro tour. La storia dei Pro-zac+ è una delle più strane per quanto riguarda il pa-norama italiano, dopo un enorme successo che ha portato il gruppo dagli scan-

tinati ad essere trasmessi costantemente in radio, dopo alcuni dischi simbo-lo, dal 2007 si sono perse completamente le tracce, almeno fino al 2009 quando Gian Maria ed Elisabetta, i due terzi dei Prozac+ han-no annunciato il progetto Sick Tamburo. Di recente, invece, è tornata agli onori

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sato e scelto proprio dalla stessa Eva che è stata anche l’artefice della copertina del disco; un ti-tolo che si adatta perfettamente a vari collegamenti Eva-Madre, Dura-Madre, Madre-Severa e la stessa afferma che probabilmen-te sì, il titolo ha sia una funzione educativa ma anche una funzio-ne di protezione. Un lavoro che la cantante ha sentito profonda-mente suo, in ogni minima parte. L’album si compone di dieci trac-ce molto rappresentative, nate durante lungo un arco di tem-po molto lungo, circa tre anni. “DuraMadre non è nato come un concept album, è venuto definendosi storia dopo storia, un pezzo dopo l’altro, eppure le tracce portano verso una destinazione comune – spiega Eva in merito al suo nuovo pro-getto discografico – Ogni brano è così un quadro, descrive lo spazio di un momento di un pe-riodo, uno stato d’animo o la sua esplorazione, la rabbia, la delu-sione, il dolore, il sogno, l’ener-gia, il fuoco, la passione in una parola, la vita”.

delle cronache musicali la voce della band, Eva Poles con il disco “DuraMadre” anticipa-to dal singolo “Cadono Nuvo-le”. Il disco la vede in copertina con un cappello vistoso proprio a nasconderle la parte alta del viso. Un disco che racchiude la vita attuale, ma non solo, della cantante che è immersa in molti progetti ma, questo suo esordio solista sembra averle catalizzato totalmente l’attenzione. Quando parla di “DuraMadre”, Eva as-sume quasi le vesti di una mam-ma attenta alla sua creatura. La voce di Eva riporta davvero indietro anche se la maturazio-ne è ovvia. Il singolo non ha il sound classico della sua storica formazione ma, come il mondo musicale e non solo c’insegna, il tempo passa e si scelgono al-

tre vie. Molti conosceranno già la sua voce, ma di Eva non si è mai saputo più di tanto, nean-che quando militava nella band. Cantante, compositore, autore, disc jockey la carriera di Eva si può definire come una costante ricerca e sperimentazione. Au-trice e solista di grande impat-to: una voce molto particolare, ma anche fuori dal coro rispetto ai target del panorama italiano. Eva ha riscoperto il piacere di scrivere, di esprimere la propria vita con le parole. Molto interes-sante anche il lato psicologico della vicenda dove emerge che lei ama profondamente guarda-re gli altri, osservarli ma soprat-tutto confrontarsi con loro, quasi in uno scambio culturale, ma soprattutto di vita. Il titolo dell’al-bum, “DuraMadre”, è stato pen-

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NEI NUOVI LIVE, EVA POLES, HA ANNUNCIATO CHE NON PROPORRA’ ALCUN BRANO RIGUARDANTE L’ESPERIENZA CON I PROZAC+.

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SalvatoreCirillo

“Le note del mio jazz europeo per raccontare il cuore nero dell’Africa”

tx Alfonso [email protected] Domenico Ruggiero e Marica Crisci

SET E TERRA DI CINEMA HANNO PRESENTATO, AL CINEPOLIS DI MARCIANISE, IL DOCUMENTARIO “INSIDE AFRICA”, ISPIRATO AL VIAGGIO DEL DICEMBRE 2011 A THARAKA. UN SUCCESSO UNANIME IMMORTALATO ANCHE DA RAI TRE. INCONTRIAMO L’AUTORE DELL’EMOZIONANTE COLONNA SONORA. CHE CI SVELA I PROSSIMI PROGETTI.

L’applauso del pubblico ha rotto l’emozione contenuta quando i titoli di coda del documentario “Inside Afri-ca” hanno iniziato a scorre-re. E le luci in sala hanno illuminato gli occhi lucidi e l’applauso di quanti, in an-teprima al Cinepolis di Mar-cianise, hanno seguito sul grande schermo la storia di un viaggio, quello che nel novembre scorso ha porta-to il regista Gaetano Ippo-lito, i fotografi Marica Cri-sci e Domenico Ruggiero, la giornalista Mariamichela Formisano, e le telecame-re di Set e Terra di Cine-ma, in Tanzania al seguito dei medici casertani dell’as-sociazione “Una mano

tesa per Tharaka”, del dot-tor Giuseppe Valente da anni impegnato in Kenya nella realizzazione di pre-sidi medici ed ospedali, e nella formazione di medici e paramedici locali. Una testimonianza sul filo delle emozioni tradotte in imma-gini e musica, per raccon-tare quello che la terra con la più alta mortalità infantile al mondo, dove si muore per cause ritenute banali dal mondo civile e dove ar-rivare a cinquant’anni è un miracolo: esiste solo il tem-po dell’adesso e la gioia di essere vivi sedendo accan-to alla morte. Una musica, quella curata dal musicista jazz Salvatore Cirillo che,

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con una strepitosa colon-na sonora, ha amplificato l’impatto emotivo di Inside Africa.

- E’ la prima volta che curi una colonna so-nora?

“Nel 2007 ho firmato le musiche di uno spetta-colo teatrale diretto dalla regista Giorgia Giuntoli. S’intitolava “Elena mezza jazz suite”, un monologo ispirato alla Elena di Troia scritta nel 1970 dall’autore greco Rizos e per il quale immaginai un commento musicale jazz”.

- Quando hai in-contrato le immagini di Inside Africa, cosa hai immaginato?

“Una musica occidentale, non africana. Volevo che la melodia parlasse euro-peo su un sottofondo di suoni e colori d’Africa, che traducesse le azioni dei medici italiani in una terra dove la natura e gli uomini si differenziano e si uni-scono come avviene in un abbraccio”.

- Com’è nata la tua collaborazione con Inside Africa?

“Grazie a Set che ha cu-rato il video lancio del mio prossimo disco, in distri-buzione entro la prossima estate. Fu un incontro em-patico con la redazione. Perchè la musica come le immagini sono corde di emozioni, e quando que-ste vibrano insieme come membrane in osmosi, na-sce l’armonia”.

- La prossima estate arriva il tuo nuovo

disco jazz, dopo “Unpre-tentious” del 2009. Da allora ad oggi, Salvatore Cirillo musicista quanto è cambiato?

“Sono più maturo e soddi-sfatto delle collaborazioni inanellate negli anni. Un segno di stima, come quel-lo accordatomi per questo disco da Massimo Manzi e Aldo Vigorito, che poten-zia l’espressione artistica che oggi mi rappresenta. E poi c’è la voce di Adele Ca-pacchione, mia moglie, l’a-more. Sono felice delle re-censioni positive che riceve dalle testate giornalistiche

internazionali. Lei mi aiuta a crescere, come uomo e come musicista”.

- I consensi dall’e-stero arrivano anche alla tua musica, e in Argentina addirittura in ti hanno de-dicato una trasmissione radiofonica. In Italia come vanno le cose?

“Eccezion fatta per le due vittorie ottenute in cam-po internazionale a “Barga jazz” nel 2008 e nel 2009, non ho avuto ancora il pia-cere di vedere la mia musi-ca recensita da riviste italia-ne. Per il momento…”.

IN ESTATE IL MIO NUOVO CD, FORTE DELLA COLLABORAZIONE DI ARTISTI COME MASSIMO MANZI, ALDO VIGORITO E ADELE CAPACCHIONE

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tx Alfonso [email protected]

10.05

21.05

15.05

20.05

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Biagio AntonacciPalaMaggiò (Caserta)

Roberto Vecchioni Teatro San Carlo (Napoli)

Arisa Teatro Bellini (Napoli)

Pacifico - AuditoriumParco della Musica (Roma)

Marco MengoniGran Teatro (Roma)

IL RITORNO DI ANTONACCI, LA CLASSE DI LINA SASTRI. RISATE CON PEPPE IODICE

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C’è Biagio Antonacci tra i ritorni più attesi di questo primo scorcio di bella stagione. Il nuovo live segue a ruota “Se sapessi dire no”, album di recente pubblicazione che segna il debutto con la nuova etichetta discografica. La rivelazione di Sanremo, Arisa, al Teatro Bellini con il live “Amami Tour”, per ascoltare in chiave intima vec-chi e nuovi successi. Il sempre apprezzato Marco Mengoni in scena sia a Roma che a Napoli. Una signora del palcoscenico, Lina Sastri, pronta a deliziare la platea del Bellini con “Per Strada”, spettacolo di musica, prosa, danza e orchestra dal vivo. Da non perdere. Al teatro Diana si ride con lo spettacolo di Peppe Iodice. Continua il meraviglioso tour di “Passione” in scena all’Arenile di Bagnoli. Il prof. Roberto Vec-chioni e il suo recital nella cornice del San Carlo di Napoli.

DA NON PERDERE IL “PASSIONE TOUR” A BAGNOLI. IL PROF. VECCHIONI AL SAN CARLO.MENGONI A TEATRO

”11.05

13.05 17.05

19.05

fino al 13 - Lina Sastri – Per la strada(Teatro Bellini Napoli)

Isa Danieli e Veronica Pivetti – Sorelle d’Italia (Teatro Diana Napoli)

fino al 13 - Peppe Iodice – Pazzo Scatenatissimo Show (Teatro Diana Napoli)

Passione Tour - Arenile Reload (Bagnoli)

Pacifico - AuditoriumParco della Musica (Roma)

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BERTOLUCCI – AMMANITI:LA COPPIA CHEARRIVA DA CANNES

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Genere: Drammatico | Nazione: U.S.A. | Regia: Stephen Daldry | Cast: Tom Hanks, Thomas Horn, Sandra Bullock, Zoe Caldwell, Dennis Hearn |Uscita: 23.05.2012

Genere: Commedia | Nazione: Italia Regia: Claudio Fragasso | Cast: Jerry Calà, Enzo Salvi, Maurizio Mat-tioli, Massimo Ceccherini | Uscita: 23.05.2012

Primi assaggi di estate in sala con titoli, certamente, non di grande ri-chiamo, ma che allieteranno la pri-mavera cinematografica. Dopo una decade ritornano gli ex liceali scal-manati di “American Pie”, di nuo-vo nella cittadina del liceo per un weekend tutto speciale che rinsal-derà vecchie amicizie e riaccenderà i famigerati ormoni adolescenziali. Altro titolo “vecchia gloria” è “Men in Black”, giunto al terzo capitolo con Will Smith e Tommy Lee Jo-nes sempre sugli scudi, stavolta con un viaggio indietro nel tempo che li condurrà fino al 1969. Ritorno in sala del maestro Bernardo Ber-tolucci che dirige “Io e Te” tratto dal romanzo di Niccolò Ammaniti. Il film racconta la storia di Lorenzo, un adolescente solitario e problemati-co nei rapporti con la famiglia e con il mondo che lo circonda, che sce-glie di passare la settimana bianca nascosto nella cantina di casa. E di Olivia, la sorellastra, che piomba con il proprio bagaglio di problemi nella vita di Lorenzo.

tx Vincenzo [email protected]

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E’ bastato il classico passaparola per trasformare il semplice aperiti-vo della domenica mattina in un mo-derno rito da condividere con vecchi e nuovi amici, come si faceva una volta quando i bar erano i veri luo-ghi di ritrovo a dispetto delle piazze virtuali di oggi. Stiamo parlando dell’ “Happy Sunday Aperitif”, novità proposta dal Bar Daniela di Mad-daloni (Caserta), location storica della centralissima Piazza Ferraro.

Musica, prelibatezze gastronomi-che, iniziative legate al mondo delle biciclette e tante novità (come il wi-fi free). Il merito è di un gruppo di amici, ognuno dei quali ha portato in dote la propria passione mettendola a disposizione di un’utenza cresciu-ta con il trascorrere degli appun-tamenti. Ci sono i dj resident Ago Mr. Funk e Ference Dee (Agostino Tostelli e Francesco Pascarella), Pino Natale con la sua arte grafica, Andrea Santangelo e la sua creati-vità legata al mondo della bici, mez-zo di trasporto che “Happy Sunday Aperitif” intende (ri)valorizzare. Tutti sotto l’esperta chioccia di Salvatore De Lucia, anima e trascinatore del Bar Daniela. Anche per le domeni-che di maggio a partire dalle ore 12, l’aperitivo ha un nuovo volto e soprattutto i favolosi dj set creati in esclusiva per l’appuntamento. Tan-te le iniziative in programma per le prossime settimane: dalla dome-nica ecologica a quello dedicata al finger food. Spunti di modernità per...ritornare alle vecchie abitudini.

Tre talentuosi e prestigiosi artisti del nostro territorio mettono in mo-stra la loro arte ne “L’arte nel cuo-re – il linguaggio della pittura”, esposizione in programma dal 14 al 27 maggio al centro Commer-ciale Medì di Teverola (Caserta). Gina Affinito, Roberto Pagliaro e Cesare Fontana faranno immer-gere il pubblico nelle loro creazioni che vantano già prestigiosi ricono-scimenti e critiche. Per l’artista Ro-berto Pagliaro l’occasione di tor-

nare ad esporre in Campania i suoi quadri che delineano una realtà silenziosa, che sa urlare la propria protesta, ma anche il desiderio di chiarezza ed amore. Le sue opere realizzate su tela con tecnica mista, sono pagine di una favola nella qua-le l’uomo diventa burattino, agisce privo di volontà, ma forte della sua azione devastante.

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Non si può vedere né toccare, non si può udire né annusare. Giace dietro le stelle e sotto le colline. Riempie i vuoti buchi. Vi-ene prima e dopo ogni cosa e termina la vita.

Ricerca di vigilanti per un’azien-da. Il capo del personale, rivolto ad alcuni presentatisi per la se-lezione, dice:”Quello che ci ser-ve e’ gente sospettosa di tutto quello che accade, vede o sen-te, in grado di agire fulminea-mente verso tutto ciò che non va, convinta comunque che il torto è dell’altro”. Uno dei presenti allo-ra si alza e dice:”Perfetto. Domani mattina le manderò mia moglie”.

Una signora chiama il falegna-me perché ogni volta che passa il tram sotto casa l’armadio della camera vibra e traballa. Il falegname studia l’armadio e poi vi entra per aspettare il pas-saggio del tram e sentire meglio dove e’ il difetto.In quel mentre entra il marito che va a poggiare il cappotto. Apre l’armadio,vede ed urla:”CHE CI FA UN UOMO QUI NELL’ARMADIO ???” La moglie resta un attimo senza parole ed il falegname:”Senta, creda pure quello che vuole, ma io sta-vo aspettando il passaggio del tram”.

Il buio.

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Maggio2012

Ariete Maggio si profila un buon mese, specialmente per chi è nato nelle prime due decadi del segno. I moti planetari veloci regalano amore, fantasia, socievolezza e una quantità determinata di creatività espressiva. La voglia di fare c’è. Puoi ottenere molto in termini di sentimenti, diverti-menti, vita sociale e mondana. Urano e dal tuo desiderio di trasformare gli assetti affettivi.

Leone Mese dinamico e creativo. Seppur non privo di piccole contra-rietà puoi contare su alcuni appoggi astrali di prim’ordine e goderti i recen-ti successi sentimentali oppure met-tere in atto l’arte della conquista per mieterne altri. Se sei nato a luglio sei in forma perfetta per affrontare cam-biamenti determinanti nei vari settori dell’esistenza. Fine mese eccellente, per tutti.

Vergine Sono influssi che porta-no in dono nuove conoscenze, pro-gresso, metamorfosi: la solitudine e la routine non fanno più per te. Tutte da sfruttare le prime tre settimane del mese. Venere in ostile quadratura in-tralcia i piani sentimentali di chi è nato nella terza decade del segno. Sono barriere che sai superare con il dialo-go. Niente più sterili chiusure.

Capricorno L’appoggio di tante stelle è davvero importante e molto stimolante per portare a temine i progetti sentimentali intrapresi nel recente passato. Passioni amori, in-contri e qualche addio. Un addio, un distacco forse è reso necessario a causa degli eventi successi in passa-to. La previsione ti riguarda maggior-mente se sei nato nella terza decade del segno.

Bilancia Maggio è il mese che segna la definitiva ripresa dei nati sotto il segno della Bilancia. I pianteti veloci ti favoriscono, soprattutto nella seconda parte del mese. Le asperità svaniscono, persino quelle dei pianeti lenti Urano e Plutone che a maggio non vogliono infastidire questo tuo bel cielo. Un viaggio è il degno epilo-go per coronare il tuo sogno d’amore.

Acquario Nella vita a due ci sono ancora alcune questioni da ri-solvere che si fanno più vive attorno al 6,11,12. Disgregazioni passeggere impediscono il pieno godimento dei piaceri della vita. Il vero sentimento aiuta a mantenere salde le tue posi-zioni e sollecita divertimenti da condi-videre con il tuo amore di sempre. Se non pretenderai l’impossibile il gran-de amore potrebbe anche arrivare.

Sorpione Le configurazioni astrali di maggio segnano per i nati in Scorpione la fine di un periodo dif-ficile. Questi influssi favorevoli alla rinascita centrano soprattutto chi fe-steggia il compleanno tra il 23 ottobre il 12 novembre. Cresce la voglia di realizzarsi attraverso una profonda metamorfosi. Ora si tratta di ripren-dere in mano le redini della tua vita, specie quella sentimentale.

Pesci Sei single? Non volere a tutti i costi il grande amore. Se non è arrivato nella stagione scorsa, in questa primavera nervosa non arriva di certo. Piuttosto vedi di non disde-gnare flirt disimpegnati, la vita di so-cietà, le nuove conoscenze, gli amici. Lasciati andare e accetta un invito a cena da una persona particolarmente insistente. Vedrai che sarai ben con-tento di aver acconsentito.

Sagittario Maggio appare un mese sottotono per i tuoi gusti di persona allegra, attiva, estroversa e di larghe vedute. L’amore dovreb-be essere fonte di piacere e non di drammi. Visto che ora le stelle sem-brano indicare il contrario, è bene da subito aggrapparti alla tua capacità di autodifesa e all’innato atteggiamento fiducioso per affrontare con sicurezza i problemi.

Toro Ottimo mese, in cui le stelle vogliono farti un bel regalo di com-pleanno, schierandosi tutte, o quasi, a tuo favore. Nessun pianeta contro. Questo cielo aperto e luminoso ti dà manforte nel gettare le basi per una realizzazione personale da individuo autonomo e pratico, con audaci e ro-mantiche angolazioni astrali. Giove è sempre il tuo portafortuna.

Gemelli Le stelle di fine mese ti vedono più affascinate, aperto a idee nuove e incontri entusiasmanti, pron-to a dare il via ai festeggiamenti per il tuo compleanno. Data importante per dare una svolta alla tua vita, domeni-ca 21: giorno in cui il Sole si congiun-ge alla Luna nel tuo segno. L’eros pare essere latitante da alcuni mesi. Buone intese sul piano della fisicità.

Cancro Maggio si profila un buon mese per gran parte dei nati in Cancro. Il clima è perfetto per esprimersi in libertà. Sole e Marte regalano ottime energie, Mercurio in felice sestile da mercoledì 9 stimola le qualità intellettive, accentuando la disponibilità al confronto con gli altri. Giove promuove amicizie e gratifi-che. Complicità erotico- affettiva nella vita a due.