4
Carissimi, non ci può essere atteggiamento più autentico e più arricchente per un credente che vivere la propria vita come “servizio”. Ad ognuno la Provvidenza ha dato un ministero per l’utilità comune. Oggi (24 maggio) guardiamo a Maria Ausiliatrice che si è dichiarata “la serva”. Serva del Signore a cui si è data “anima e corpo”, come ci ricorda don Tonino Bello, rendendosi “collaboratrice dell’opera di salvezza, perché la Parola si facesse carne”. Serva dell’umanità a cui ha donato e indicato il suo figlio Gesù. Umanità cui si è fatta prossimo, vicina, come alla cugina Elisabetta. Umanità che ha servito e amato come “suo Figlio”. Maria è stata anche un punto di riferimento per don Bosco, fin dal sogno dei nove anni. Mamma Margherita lo ha consacrato alla Vergine in ogni tappa della sua vita e lui si è sentito sempre vicino Maria come “la più tenera delle madri” e ha insegnato ai suoi figli e ai suoi ragazzi a mettere la loro vita nelle mani dell’Ausiliatrice. Ci aiuti Maria a mettere al centro della nostra vita Gesù e il suo vangelo perché ne facciamo uno stimolo costante per vivere la nostra vita a servizio del bene e della felicità di tutti. Sicuri, come ci ricorda Gesù, che “chi vuol essere suo discepolo e amico deve farsi servo”. Buon servizio in questi mesi estivi. Don Ciro

Oratorionoi - Maggio 2012

Embed Size (px)

DESCRIPTION

 

Citation preview

Page 1: Oratorionoi - Maggio 2012

Carissimi, non ci può essere atteggiamento più

autentico e più arricchente per un credente che

vivere la propria vita come “servizio”.

Ad ognuno la Provvidenza ha dato un ministero

per l’utilità comune. Oggi (24 maggio)

guardiamo a Maria Ausiliatrice che si è dichiarata

“la serva”. Serva del Signore a cui si è data

“anima e corpo”, come ci ricorda don Tonino

Bello, rendendosi “collaboratrice dell’opera di

salvezza, perché la Parola si facesse carne”. Serva

dell’umanità a cui ha donato e indicato il suo

figlio Gesù. Umanità cui si è fatta prossimo,

vicina, come alla cugina Elisabetta. Umanità che

ha servito e amato come “suo Figlio”.

Maria è stata anche un punto di riferimento per

don Bosco, fin dal sogno dei nove anni.

Mamma Margherita lo ha consacrato alla Vergine

in ogni tappa della sua vita e lui si è sentito

sempre vicino Maria come “la più tenera delle

madri” e ha insegnato ai suoi figli e ai suoi

ragazzi a mettere la loro vita nelle mani

dell’Ausiliatrice.

Ci aiuti Maria a mettere al centro della nostra vita

Gesù e il suo vangelo perché ne facciamo uno

stimolo costante per vivere la nostra vita a

servizio del bene e della felicità di tutti.

Sicuri, come ci ricorda Gesù, che “chi vuol essere

suo discepolo e amico deve farsi servo”.

Buon servizio in questi mesi estivi.

Don Ciro

Page 2: Oratorionoi - Maggio 2012

2

si arriva a dicembre con la santa festa

dell’Immacolata e come tradizione la

corrispondente accademia,dove si ha

l’occasione per scoprire i talenti dei

nostri ragazzi. Ragazzi che non si

fermano mai, così come voleva don

Bosco, infatti subito dopo

incominciano a girare per Molfetta a

cantare e ad animare le fredde serate

natalizie, secondo la tradizione della

Santa Allegrezza. Si

arriva così al nuovo anno

e noi salesiani ci siamo

preparati, durante il

mese di Gennaio, a

preparare la santa festa

di don Bosco con la

consueta messa celebrata

dal nostro Vescovo

Mons. Luigi Martella e

nella serata è stato

rappresentato il Musical

“don Bosco” preparato

dai giovani dell’oratorio.

Pure quest’anno è passato e siamo arrivati,

oramai, alla fine di maggio con l’estate alle

porte. Molti di noi sono ancora impegnati a

concludere i loro programmi invernali,

prima di godersi le dovute Vacanze,

mentre altri sono impegnati nelle prossime

attività estive. Abbiamo infatti trascorso un

intenso inverno, tra balli e canti, tra giochi

e momenti formativi. Pur iniziando l’8

dicembre l’anno oratoriano, le attività in

oratorio sono iniziate la seconda settimana

di ottobre, che è iniziato con il botto. Infatti il C.G.S ha organizzato un galà che

aprisse le “danze”; la serata è stata

organizzata a tema, imitando il ballo delle

debuttanti, proclamando il re e la reginetta

della serata. Mentre in oratorio i gruppi

incominciano i vari momenti formativi e i

gruppi della catechesi lo stesso,

Scritto da Donato Facchini

La devozione per Maria

Don Bosco, il lavoratore formidabile,

trova forza in Maria che diventa la

fonte d’ ispirazione dei suoi scritti e

delle sue opere. A Maria attribuisce la

rapida espansione del suo intervento in

favore della gioventù più bisognosa.

L’ uomo di azione, come è

stato definito Don Bosco, ha

fatto del lavoro la sua seconda

natura.

La spinta ad agire era

stimolata dai bisogni della

gioventù abbandonata,

emarginata e miserevole.

La devozione alla Madonna era in cima

ai suoi pensieri, ebbe sempre la

certezza di essere condotto e guidato in

tutto dalla mano di Maria: “ Maria

Santissima è la fondatrice e sarà la

sostenitrice della nostra opera”.

Scritto da Marianna de Santis

Don Bosco ha vissuto intensamente il suo

rapporto di figlio verso Maria. Questa

devozione è un paradigma di fiducia e di

continuo rapporto con la Madre di Dio.

Don Bosco vede la Madonna, la consulta,

si mette in dialogo con Lei, la interpella e

la fa intervenire nelle vicende quotidiane

della vita dell’Oratorio.

Don Bosco, inoltre, a Valdocco arrivò

perfino a dare alloggio, istruzione, pane,

tetto, scuola, mestiere, e vita cristiana ad

800 ragazzi. Maria era presente sulle

labbra, nel cuore, nella vita di Don Bosco.

Ogni pensiero e ogni parola ha un chiaro

riferimento al materno intervento di

Maria.

Nel mese di Febbraio la comunità è stata

impegnata con il carnevale sviluppatosi

durante i tre giorni: il primo con la festa in

maschera, il secondo con lo spettacolo dei

bambini della catechesi e il terzo con lo

spettacolo dei giovani dell’oratorio,

terminando con il funerale del Toma e la

sagra delle chiacchiere. E arriviamo a

nostri giorni con la santa Pasqua, vissuta

con le sue tradizioni e con il Musical “Vita

e Morte a Duello”,

proposto sempre dai

giovani

dell’oratorio.

Questa non è altro

che una piccola

sintesi delle attività

che si sono svolte in

oratorio, simbolo

che quella di

Molfetta è una

comunità attiva e

giovane.

Un anno insieme a voi !!!

Page 3: Oratorionoi - Maggio 2012

3

Scritto da Ivana de Ceglie

Anche quest’anno l’oratorio

Salesiano organizza per l’estate

2012. Il tema scelto per quest’anno

è “Zakar – memorie di futuro”

Cinque ragazzi appassionati di

giochi di ruolo si incontrano in chat

e iniziano a giocare a “Zakar - la

Piramide della Memoria”. Si

presentano con i loro nickname e in

un batter d’occhio il gioco,

ambientato nell’antico Egitto,

diventa realtà! Accompagnati dalla

scimmietta Zira e grazie ai consigli

di Hoctus il Veggente potranno

tornare a casa solo se salveranno il

Regno d’Egitto dal malvagio Er-

Ase, annullando l’antica

Maledizione della Dimenticanza

e trovando la Stele degli Inizi

all’interno della Piramide.

Tra incontri speciali, imprevisti di

ogni genere ed enigmi da risolvere,

i cinque protagonisti affronteranno

ogni sfida mettendo in gioco i

propri punti di forza e guardando

con occhi nuovi al futuro. Cosa

aspettate aspettiamo solo voi per

iniziare questa nostra nuova

avventura !!!

A presto.

Cosa vuol dire davvero servire

qualcuno? Molti lo trovano una

fatica umiliante, un lavoro, un

obbligo imponente e debilitante.

Ma cos’è davvero il servizio?

Servire senza ricevere, donare il

proprio servizio a qualcuno è

SERVIRE. Fare qualcosa che ci

umilia, ci affatica, ci debilita, non

è servire. Servire è ciò che una

mamma fa nei confronti del

proprio figlio, viene fatto qualcosa

per il bene di un’altra persona

oltre noi. E questo è ciò che

cerchiamo di fare noi Salesiani nel

nostro oratorio.. Amare i giovani,

aiutarli a trovare la propria strada,

la propria spiritualità,

divertendoci con loro e al

contempo insegnandogli qualcosa

di utile, educandoli al servizio.

Zakar - memorie di futuro

Servizio che metteranno a

disposizione di chi ne avrà bisogno

un giorno. Io, ero una di quelle

ragazze che venivano educate al

servizio, e ora mentre ricevo ancora

queste lezioni di vita, cerco anche

io a mia volta di donarle a qualcuno

più piccolo di me. Donare servizio

ai ragazzi per me è un qualcosa di

gratificante; bisogna sentire la

“chiamata” che ti incoraggia a dare

sempre, anche se all’inizio non è

apprezzato. Chi dona il proprio

contributo, mettendolo a

disposizione degli altri non fa del

ma anche a sé stesso, facendo qualcosa di costruttivo

per la propria personalità e per chi gli sta intorno. Per

imparare a Servire, di solito si segue un percorso di

formazione spirituale, ma alla fine per imparare a far

ciò, dobbiamo soprattutto prendere esempio da chi non

chiede nulla in cambio e lo fa per puro piacere ed

entusiasmo. Per questo il servizio è qualcosa che molte

associazioni come molte organizzazioni offrono per

aiutare chi ne ha bisogno, come quelle di volontariato

locale o anche a livello internazionale. Infine, penso

che il servizio sia qualcosa che ognuno ha dentro sé, e

può offrirlo tranquillamente a chi lo richiede senza

perderci niente, tempo o fatica che sia.. È tutta una

questione di VOLONTÀ! :D

Cosa vuol dire servire qualcuno ?

Page 4: Oratorionoi - Maggio 2012

Responsabile :Vito Pasculli

E-mail: [email protected]

Grafica: Alessandro Capurso

Donato A. Facchini

REDAZIONE

Don Dino Perulli

Donato A. Facchini

Marianna de Santis

Porziana Caiati

Ivana de Ceglie

Annalisa de Robertis

Valentina de Tullio

I giovani a servizio

Sabato 9 giugno Ore 18.30: Celebrazione delle

Cresime

Domenica 10 giugno Solennità Corpus Domini

Ore 11.00:Celebrazione

Comunioni

11/12 giugno Verifica annuale sulle attività

dell’anno oratoriano 2011/2012

Domenica 17 giugno Ore 11.00:Celebrazione

Comunioni

Domenica 24 giugno Ore 11.00:Celebrazione

Comunioni

I giovani svolgono molte attività tra le quali

sicuramente è compreso un servizio che può essere di

vario tipo.

Un tipo di servizio fornito dai giovani è quello dei

missionari; ed ora c' è anche una proposta del

Movimento Giovanile Salesiano del Triveneto che ha

istituito una scuola per diventare missionari.

La Scuola di Mondialità è un percorso di formazione

per quei giovani maggiorenni che vogliano vivere

un’esperienza missionaria all’estero durante l’estate, ed

un’opportunità per allargare i propri orizzonti gettando

uno sguardo sulle differenze e sulle sofferenze del

mondo e dei fratelli che lo popolano. E' un' esperienza

molto bella che ti permette di conoscere realmente la

felicità ,perchè solo toccando con mano si può notare

come in Italia e altri Paesi industrializzati si viva bene e

che nei Paesi meno industrializzati e meno fortunati dei

nostri basta un giocattolo e un pasto per essere felici.

Un altro servizio fornito dai giovani per i più piccoli in

molti oratori è quello del doposcuola , un aiuto

fondamentale per i ragazzi che hanno bisogno di

sostegno anche dopo le ore scolastiche ; infatti già da

tempo l'Oratorio si presta per offrire un servizio di

doposcuola ai ragazzi che necessitano un aiuto

nell'apprendimento o di uno spazio per trovarsi insieme

a studiare, aiutati da insegnanti in pensione o da

animatori. Un altro aiuto che viene dai giovani per la

città è fornito dagli scout ; lo scoutismo non è un

metodo scolastico, ma un sistema di vita che si avvale

di una didattica formativa. Lo scout promette di

compiere il suo dovere, condanna la competitività,

rispetta la gerarchia, tutte situazioni tendenti a formare

il carattere. Il metodo scout educa il ragazzo alla vita in

comunità e all’aria aperta . Per questo dovremmo anche

ringraziare loro se le piccole aree verdi vengono pulite ;

perchè anche loro si donano per il bene della città come

ognuno di noi nel suo piccolo dovrebbe fare.

Scritto da Cosmo Pisani