8
L a Commodization ha messo in crisi la professione e l’RSNA negli USA. In Italia? L’onda lunga di quanto avvenuto negli Stati Uni- ti è approdata anche in Italia interessando sia il “professionista radiologo” sia la diagnostica per immagini soprattutto nella considerazione che di essa hanno gli specialisti di altre discipline. L’evoluzione tecnologica, la diffusione dei siste- mi PACS, la posizione meno vicina al paziente del “radiologo refertatore” e la disponibilità di tecnologie a basso costo hanno fatto emergere il pericolo di una minore partecipazione dello spe- cialista in radiodiagnostica al “decision making” clinico. L’ampia disponibilità di sistemi PACS e la con- seguente possibilità di condivisione in rete del- le immagini con i colleghi medici e chirurghi, potrebbero essere causa di un progressivo al- lontanamento del clinico dal radiologo e del radiologo dal clinico e di una “declassazione” del radiologo a “tecnologo”, ovvero mero let- tore di immagini spesso avulso dalla contestua- lizzazione clinica, nonostante lo specialista cli- nico manifesti un interesse sempre maggiore all’imaging quale strumento inscindibile dal suo sapere e dal suo saper fare. In conseguen- za di ciò si potrebbe determinare, tra le diffe- renti figure professionali che partecipano al processo clinico-diagnostico, un allargamen- to della forbice con il radiologo sempre più iso- lato e decontestualizzato (a causa della vanifi- cazione della sua professionalità), facile ber- saglio nella attuale situazione di “attacco alla Disciplina Radiologica” da parte di altre spe- cialità. Responsabilità del Radiologo Pag. 3 Nuovi bersagli per l’imaging: l’artrite reumatoide Pag. 4 Pag. 4 Foglio d’informazione interno del 44° Congresso Nazionale SIRM | 12 giugno 2010 Antonio Rotondo SABATO SIRM: è già domani Analisi e progetti del nuovo Presidente 2010-2012 Antonio Rotondo Segue a pag. 3 Q uali sono i programmi di pre- venzione in atto e per quali patologie? Attualmente i programmi di prevenzione che coinvolgono la Diagnostica per Immagini sono il programma di prevenzione del tumo- re della mammella e del colon retto. Il Ministero della Salute nella programmazione 2011-13 sta mettendo in essere un program- ma di prevenzione primaria, secondaria e ter- ziaria sia per le patologie oncologiche sia cardiovascolari, identificando fasce di popo- lazione a rischio. In campo oncologico sono stati individuati dei tumori killer e precisa- mente il tumore della mammella, il tumore del polmone, del colon retto, dell’endome- trio, della prostata, del pancreas ed i linfomi. Per alcuni (pancreas e linfomi) si tratta di prevenzione relativa, e pertanto la prevenzio- ne sarà soprattutto di tipo terziario. Per il tumore della mammella allargando la fascia da sottoporre a prevenzione dai 40 fino ai 74 anni vogliamo disegnare un nuovo abito associando l’ecografia e la visita medica alla mammografia, per elevare l’accuratezza dia- N ella splendida cornice della “Gran Guardia” , sullo sfondo di una tec- nologica gigantografia che univa Arena e logo congressuale, alle ore18 è ini- ziata la cerimonia di apertura ricca come sempre di spunti e suggestioni. Con cadenza biennale la Radiologia Italiana celebra la sua festa e l’occasione dell’inaugurazione con- gressuale è la più propizia ai bilanci e agli incontri. Con la puntuale cronometricità dei congressi si sono succeduti il saluto del Presidente del Congresso, un appena emozionato Giacomo Gortenuti, con una breve ma intensa rievoca- zione della recente e brillante storia della Radiologia Veneta, sintetizzata dalla presen- za al tavolo inaugurale del Presidente Onorario del congresso Gianfranco Pistolesi, vero padre della patria radiologica italiana. Il commosso ricordo di Carlo Procacci ed Antonio Chiesa e la dedica a loro del 44° Congresso ha soffuso nell’aula una sensazio- ne di commossa solennità. gnostica al 85-90%. Inoltre ipotizziamo l’uso della RM sia nella programmazione di un intervento terapeutico ortodosso per la iden- tificazione della multifocalità della lesione sia per evitare il ricorso alle radiazioni ioniz- zanti nella valutazione di soggetti giovani con mammelle strutturate od a rischio per motivi genetici (BRCA1 e BRCA2). Per il tumore del colon retto, rispetto alla colonsco- pia endoscopica la colonscopia virtuale con- sente di indagare in modo meno invasivo ed in modo ben accetto dai pazienti l’intero colon, ovviando ai limiti della retto sigmoi- doscopia. Nel tumore del polmone la preven- zione primaria è essenziale, ma quando que- sta fallisce l’ideale sarebbe dimostrare l’eventuale tumore in termini precocissimi quando ancora è curabile e guaribile ovvero identificarlo quando è inferiore al centimetro. Non tutte le lesioni centimetriche sono necessariamente neoplastiche. Esiste in questi casi il rischio di una sopravvaluta- zione della lesione? Con la Diagnostica per Immagini la lesione non è valutata solo morfologicamente, abbia- mo la possibilità di monitorizzarla nel tempo e fare una valutazione volumetrica analizzando il Doubling Time del nodulo. Crescite mag- giori del 20% in volume in 3-4 mesi indirizza- no verso una neoplasia. Inoltre abbiamo la possibilità di fare una valutazione angiogene- tica con mdc; incrementi maggiori di 15 H.U. sono indice di vascolarizzazione. Segue a pag. 5 Giovanni Simonetti Radiologia interventistica: medicina moderna a 360° Giovanni Simonetti: preveniamo con criterio Tra storia e futuro La Cerimonia di apertura alla Gran Guardia e l’intervento del Ministro Ferruccio Fazio Giacomo Gortenuti Alfredo Siani e Ferruccio Fazio n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 1

SIRMOGGI n2

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Il Giornale del Congresso SIRM 2010 n2

Citation preview

Page 1: SIRMOGGI n2

La Commodization ha messo in crisi laprofessione e l’RSNA negli USA. InItalia?

L’onda lunga di quanto avvenuto negli Stati Uni-ti è approdata anche in Italia interessando sia il“professionista radiologo” sia la diagnostica perimmagini soprattutto nella considerazione chedi essa hanno gli specialisti di altre discipline.L’evoluzione tecnologica, la diffusione dei siste-mi PACS, la posizione meno vicina al pazientedel “radiologo refertatore” e la disponibilità ditecnologie a basso costo hanno fatto emergere ilpericolo di una minore partecipazione dello spe-cialista in radiodiagnostica al “decision making”clinico.

L’ampia disponibilità di sistemi PACS e la con-seguente possibilità di condivisione in rete del-le immagini con i colleghi medici e chirurghi,potrebbero essere causa di un progressivo al-lontanamento del clinico dal radiologo e delradiologo dal clinico e di una “declassazione”del radiologo a “tecnologo”, ovvero mero let-tore di immagini spesso avulso dalla contestua-lizzazione clinica, nonostante lo specialista cli-nico manifesti un interesse sempre maggioreall’imaging quale strumento inscindibile dalsuo sapere e dal suo saper fare. In conseguen-za di ciò si potrebbe determinare, tra le diffe-renti figure professionali che partecipano alprocesso clinico-diagnostico, un allargamen-to della forbice con il radiologo sempre più iso-lato e decontestualizzato (a causa della vanifi-cazione della sua professionalità), facile ber-saglio nella attuale situazione di “attacco allaDisciplina Radiologica” da parte di altre spe-cialità.

Responsabilità del Radiologo

Pag. 3Nuovi bersagli per l’imaging: l’artrite reumatoide

Pag. 4Pag. 4

F o g l i o d ’ i n f o r m a z i o n e i n t e r n o d e l 4 4 ° C o n g r e s s o N a z i o n a l e S I R M | 1 2 g i u g n o 2 0 1 0

Antonio Rotondo

SABATO

SIRM: è giàdomaniAnalisi e progetti del nuovoPresidente 2010-2012

Antonio Rotondo

Segue a pag. 3

Quali sono i programmi di pre-venzione in atto e per qualipatologie?

Attualmente i programmi di prevenzione checoinvolgono la Diagnostica per Immaginisono il programma di prevenzione del tumo-re della mammella e del colon retto. IlMinistero della Salute nella programmazione2011-13 sta mettendo in essere un program-ma di prevenzione primaria, secondaria e ter-ziaria sia per le patologie oncologiche siacardiovascolari, identificando fasce di popo-lazione a rischio. In campo oncologico sonostati individuati dei tumori killer e precisa-mente il tumore della mammella, il tumoredel polmone, del colon retto, dell’endome-trio, della prostata, del pancreas ed i linfomi.Per alcuni (pancreas e linfomi) si tratta diprevenzione relativa, e pertanto la prevenzio-ne sarà soprattutto di tipo terziario. Per iltumore della mammella allargando la fasciada sottoporre a prevenzione dai 40 fino ai 74anni vogliamo disegnare un nuovo abitoassociando l’ecografia e la visita medica allamammografia, per elevare l’accuratezza dia-

Nella splendida cornice della “GranGuardia” , sullo sfondo di una tec-nologica gigantografia che univa

Arena e logo congressuale, alle ore18 è ini-ziata la cerimonia di apertura ricca comesempre di spunti e suggestioni. Con cadenzabiennale la Radiologia Italiana celebra la suafesta e l’occasione dell’inaugurazione con-gressuale è la più propizia ai bilanci e agliincontri.Con la puntuale cronometricità dei congressisi sono succeduti il saluto del Presidente delCongresso, un appena emozionato GiacomoGortenuti, con una breve ma intensa rievoca-zione della recente e brillante storia dellaRadiologia Veneta, sintetizzata dalla presen-za al tavolo inaugurale del PresidenteOnorario del congresso Gianfranco Pistolesi,vero padre della patria radiologica italiana. Ilcommosso ricordo di Carlo Procacci ed

Antonio Chiesa e la dedica a loro del 44°Congresso ha soffuso nell’aula una sensazio-ne di commossa solennità.

gnostica al 85-90%. Inoltre ipotizziamo l’usodella RM sia nella programmazione di unintervento terapeutico ortodosso per la iden-tificazione della multifocalità della lesionesia per evitare il ricorso alle radiazioni ioniz-zanti nella valutazione di soggetti giovanicon mammelle strutturate od a rischio permotivi genetici (BRCA1 e BRCA2). Per iltumore del colon retto, rispetto alla colonsco-pia endoscopica la colonscopia virtuale con-

sente di indagare in modo meno invasivo edin modo ben accetto dai pazienti l’interocolon, ovviando ai limiti della retto sigmoi-doscopia. Nel tumore del polmone la preven-zione primaria è essenziale, ma quando que-sta fallisce l’ideale sarebbe dimostrarel’eventuale tumore in termini precocissimiquando ancora è curabile e guaribile ovveroidentificarlo quando è inferiore al centimetro.Non tutte le lesioni centimetriche sononecessariamente neoplastiche. Esiste inquesti casi il rischio di una sopravvaluta-zione della lesione?Con la Diagnostica per Immagini la lesionenon è valutata solo morfologicamente, abbia-mo la possibilità di monitorizzarla nel tempo efare una valutazione volumetrica analizzandoil Doubling Time del nodulo. Crescite mag-giori del 20% in volume in 3-4 mesi indirizza-no verso una neoplasia. Inoltre abbiamo lapossibilità di fare una valutazione angiogene-tica con mdc; incrementi maggiori di 15 H.U.sono indice di vascolarizzazione.

Segue a pag. 5Giovanni Simonetti

Radiologia interventistica:medicina moderna a 360°

Giovanni Simonetti: preveniamo con criterio

Tra storia e futuroLa Cerimonia di apertura alla Gran Guardia e l’intervento del Ministro Ferruccio Fazio

Giacomo Gortenuti

Alfredo Siani e Ferruccio Fazio

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 1

Page 2: SIRMOGGI n2

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 2

Page 3: SIRMOGGI n2

news 3

che di imaging, il quale riafferma la sua centra-lità nel colloquio con il clinico. Ogni anno un’innovazione tecnologica. Quan-do troveremo il tempo di riflettere su cosastiamo facendo? L’innovazione tecnologica e la diffusione sulmercato di nuovi strumenti di imaging ci pon-gono continuamente di fronte a nuove sfide e astimoli continui all’ampliamento dei nostri oriz-zonti culturali. L’evoluzione della tecnologiapone il radiologo nella condizione di aggiorna-re costantemente il suo sapere e di incrementa-re il suo background culturale. Già le grandi in-novazioni del passato, ci hanno posto di frontealla necessità di adeguare continuamente le no-stre conoscenze ai nuovi strumenti di acquisi-zione delle immagini. La rivoluzione tecnolo-gica degli ultimi 30 anni ha imposto un costan-te aggiornamento: riflettere su quello che “stia-mo facendo” è stato un processo automatico le-gato alla necessità di adeguare il nostro baga-glio culturale e il nostro saper fare alle novitàdelle nascenti tecnologie. Oggi più di ieri la tec-nologia ci offre continui miglioramenti che ri-chiedono solo di essere adeguati alle nostre co-noscenze di base e contestualizzati nella prati-ca clinica quotidiana. Tutto questo per dire, fa-cendo riferimento anche al problema della“commodity”, che il radiologo ha dovuto sem-pre avere la conoscenza non solo delle basi cli-

niche della malattia, ma anche della metodolo-gia di acquisizione delle immagini e ha dovutoattivare continuamente un processo di integra-zione tra “knowledge” e “practice”. In altre pa-role il tempo della riflessione non può e non de-ve essere disgiunto dal tempo dell’apprendi-mento e dell’appropriazione di una metodicanuova da inserire in un percorso organico se-condo le linee guida tracciate dalla SIRM. Que-ste ultime costituiscono uno strumento impre-scindibile per la scelta di corrette indicazioni al-l’impiego di una tecnica o di una metodica, nel-lo spirito del conseguimento dell’utile e del ne-cessario anche attraverso una oggettiva analisicost/effectiveness dell’inutile e del superfluo.I rapporti con le altre figure professionali del-l’area radiologica? La Diagnostica per Immagini va considerata, amio modo di vedere, un network di professio-nalità cooperanti, tese ad ottimizzare l’impiegodi tecniche e metodiche con l’obiettivo di rag-giungere il miglior risultato possibile al costopiù basso per il paziente (anche dal punto di vi-sta biologico) e per la società. Sicuramente unruolo molto importante viene svolto dalla figu-ra dei Tecnici di Radiologia Medica TSRM, or-mai laureati quali Tecnici di Radiologia Medi-ca per Immagini e Radioterapia (TRMIR) che,a seguito della riforma dei corsi di studi, sono“laureati” nell’ambito delle classi delle profes-

sioni sanitarie ed hanno acquisito una connota-zione professionale differente non solo nella ter-minologia, ma anche nell’ambito delle specifi-che attribuzioni professionali.

Una tale eventualità potrebbe altresì determi-nare il depauperamento della intellettualità del-la professione sempre più relegata al ruolo di“commodity” asservita alla clinica. La nostraSocietà Scientifica ha da subito intuito la rile-vanza di tale problematica recentemente af-frontata con il lancio della campagna “due vol-ti”, in cui viene stigmatizzata la necessità daparte del radiologo di recuperare il rapportocon il paziente. Questa criticità della profes-sione, a mio giudizio, deve essere affrontata erisolta con il recupero della clinicità del radio-logo, unico e certificato specialista abilitato al-la gestione ed alla integrazione delle metodi-

SIRMOGGI foglio d’informazione internadel 44° Congresso Nazionale SIRM

PRESIDENTEGiacomo Gortenuti

GRUPPO DI COMPILAZIONEGermano ScevolaStefano Canitano

Barbara SessaRoberto Malagò

coordinati daCorrado Bibbolino

SEGRETERIAAntonella Bellacqua

IMPAGINAZIONESabrina Controne - Aurora Milazzo

STAMPATipografia Cortella

Lungadige Antonio Galtarossa, 22 - Verona

FOTOGRAFIALuciano Masotto

Bollettino d’informazione interna ad uso esclusivodel 44° Congresso Nazionale SIRM

Sirm: è già domani

Prof. Villari: una lezione di aggior-namento sull’Errore. Perchè?

La SIRM è particolarmente attenta alle pro-

blematiche medico-legali. A prima vista sem-

brerebbe che questi argomenti siano oggetto

si interesse recente ma questo non corrispon-

de al vero poichè già nel 1949 Herry Garland

aveva affrontato su Radiology il problema

degli errori in radiologia.

Le moderne tecnologie e l’informatica han-no però innalzato la sensibilità diagnosti-ca e dovrebbero quindi aver ridotto la per-centuale di errori.Non è del tutto esatto. È vero che hanno in-

nalzato il livello diagnostico, ma la percen-

tuale di errore dei radiologi è sostanzialmen-

te rimasta invariata, e questo per il semplice

fatto che gli occhi ed il cervello sono rima-

sti sempre gli stessi. Quindi l’errore percet-

tivo-cognitivo, il più diffuso, è percentual-

mente invariato. Per contro si sono aggiunte

altre innumerevoli cause di errore. Basta pen-

sare agli errori connessi ai sistemi informa-

tici, o alla teleradiologia per rendersi conto

che bisogna prestare massima attenzione non

solo a cosa si referta.

Questo sposta il problema sul tempo da

dedicare alla refertazione e sui carichi dilavoro.Certamente. In un sistema che premia solo il

numero delle prestazioni, dove costantemen-

te si è sottoposti al martellamento mediatico

delle famose «liste di attesa», il tempo da de-

dicare al malato è sempre più ridotto.

Aumenta così la probabilità di incorrere in

una delle tantissime forme nelle quali è sta-

to scomposto il grande capitolo dell’Erro-

re. E la paura dell’errore ricatta il medico e

lo trascina verso la vituperata medicina di-

fensiva.

Responsabilità del RadiologoIntervista al Prof. Natale Villari

Natale Villari

Prof. Torricelli, perché la decisione disvolgere un Corso di Aggiornamentosui trapianti cellulari e d’organo?

Le ragioni sono fondamentalmente due. Da unlato è da sottolineare come i progressi com-piuti nel corso degli ultimi anni dalla medici-na e dalla chirurgia trapiantologia hanno fat-to diventare estremamente comuni e diffusealcune pratiche trapiantologiche, quali il tra-pianto di rene, di fegato e, in minor misura,anche di cuore, che sino a pochi anno orsonoerano eseguiti solo in pochissimi centri e su

un limitato numero di pazienti. Gli eccellentirisultati e la ottimale sopravvivenza garantitida questi trapianti hanno reso sempre più fre-quente l’accesso alle strutture di imaging dia-gnostico di questa particolare categoria di pa-

zienti, sia per la fase di valutazione pre-tra-pianto (riguardante sia il ricevente che, in al-cuni casi, il donatore vivente), sia per il mo-nitoraggio post-trapianto, finalizzato prevalen-temente alla precoce individuazione delle com-plicanze. D’altro lato, stanno emergendo nuo-ve tecniche trapiantologiche che potremmodefinire “di frontiera”, quali il trapianto pan-creatico, polmonare e di singole popolazionicellulari che, pur interessando settori moltopiù di nicchia, devono comunque essere par-te del patrimonio culturale dei radiologi ita-liani. Per entrambe le ragioni sovraesposte, laSIRM ha ritenuto, di rispondere a queste esi-genze.Come è organizzato il Corso?Proprio per rispondere a concrete esigenze pro-fessionali e ad istanze culturali dei Radiologi siè scelto di dedicare singole sessioni ad ogni spe-cifico organo (fegato, rene, pancreas/insule/sta-minali, cuore e polmoni) strutturandole con unpreliminare intervento di un Clinico, esperto nel-lo specifico campo. I Relatori Radiologi hannoquindi il compito di presentare gli aspetti del-l’imaging trapiantologico e di rispondere ai que-siti.

■ CA • 12 GIUGNO • AULAAZZURRA • ORE 8.30

Trapianti: tra quotidiano e nuove frontiere

SOCI EMERITI

Giampiero Beluffi Corrado Colagrande Ferruccio Fazio Gianpaolo Gavelli Tito LivraghiRoberto Lagalla Giovacchino Pedicelli

Segue a pag.4

Antonio Rotondo

Segue dalla prima

Nelle immagini viene mostrato la possibilità di tratta-mento delle stenosi portali anastomotiche medianteangioplastica percutanea (c) con ottimo risultato mor-fologico e funzionale (d).

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 3

Page 4: SIRMOGGI n2

4 news

Il laureato in TRMIR oggi deve essere dotatodi un bagaglio professionale di tipo tecnolo-gico avanzato, cui consegue la capacità di ge-stione, memorizzazione e archiviazione delleimmagini. Appare ben chiaro che nel tempoin cui la comunicazione ed il trasferimentodelle immagini sono affidati a strumenti di ti-po informatico, è opportuno che il TRMIR as-suma, per quanto di sua competenza, profes-sionalità complesse ed articolate che gli con-sentano di partecipare attivamente alla gestio-ne di tutti i processi della produzione e del trat-tamento delle immagini. In tale ottica si avverte la necessità di forma-re figure con una più elevata qualificazioneprofessionale (lauree specialistiche e/o even-tuali master post-laurea) stressando i concet-ti di “gestore dei sistemi informatici” e di “am-ministratore dei sistemi informatici”, allo sco-po di costruire figure professionali certificateche abbiano competenze e ruoli specifici in ta-li tipi di attività diversi da quelli del medicoradiologo che rimane nella gestione dei per-corsi diagnostici e nella organizzazione delleunità operative, il professionista di riferimen-to cui è devoluto anche il compito di certifica-re tutte le procedure effettuate a completamen-to dell’atto medico radiologico. Attraverso lacollaborazione ed il dialogo con le associazio-

ni dei TSRM/TRMIR la SIRM dovrà chiarirei rapporti tra le diverse figure professionali dif-ferenziando i contenuti educazionali deglieventi formativi post-laurea. Sarà tuttavia pos-sibile identificare sedi di svolgimento comu-ni di eventi i cui contenuti dovranno però es-sere adeguatamente differenziati e resi fruibi-li alle differenti tipologie professionali in re-lazione alle specifiche formazioni curriculari.La chiarezza dei rapporti con le associazioniprofessionali di categoria ci preserverà da inu-tili polemiche, spesso frutto di interpretazio-ni deviate delle attuali normative, che, se ap-plicate in maniera pedissequa, non potrannocertamente ingenerare polemiche ideologichee/o gestionali.I rapporti con le altre istituzioni dell’arearadiologica (AIRO, AIMN, AINR, SNR)?Come ho avuto modo di affermare in più oc-casioni ritengo che la cooperazione e la “fe-derazione intellettuale” di differenti SocietàScientifiche rappresentino la chiave di voltaaffinché le diverse discipline della Diagno-stica per Immagini trovino una modalità uni-taria di interlocuzione con gli Organismi Isti-tuzionali al fine di affrontare più agevolmen-te criticità ed esigenze comuni dell’AREARADIOLOGICA e perseguire obiettivi con-divisi. Dal punto di vista scientifico, così co-me dal punto di vista politico, la collabora-zione e la identificazione di finalità comunirappresentano un aspetto indispensabile allacrescita sia delle singole Società sia dell’in-sieme delle Società Radiologiche. A mio mo-do di vedere l’identificazione di un’unica ag-gregazione culturale e scientifica ci potrà con-sentire di affrontare e risolvere problemi pro-fessionali comuni, pur nel rispetto delle Au-tonomie Statutarie, Professionali e Culturalidelle singole associazioni e dei differentiobiettivi professionali. Un esempio sostan-ziale di quanto la SIRM sta già facendo inquesta direzione è la costituzione del gruppodi studio “Diagnostica per Immagini in On-cologia”, che rappresenterà sicuramente unpunto di partenza ed un ampio scenario didialogo fra differenti Società dell’area radio-logica. I rapporti con l’AIMN meritano sicu-ramente un’attenzione particolare in quantola sempre maggiore diffusione di macchine

a tecnologia ibrida renderà indispensabile ilcolloquio tra Radiologi e Medici Nuclearinell’ottica di una condivisione di intenti e diuna identificazione di competenze specifichetipiche delle professioni del settore. A mioavviso e nella medesima auspicata direzionesi inserisce la “Casa Comune”, inauguratadurante la presidenza Siani, pietra miliare perlo sviluppo di momenti di aggregazione del-le società scientifiche dell’area radiologica:infatti dalla condivisione di spazi si potrà piùfacilmente giungere alla condivisione diobiettivi e finalità culturali e politiche, nonsenza affrontare e risolvere tutti i problemicomuni della professione con l’ausilio delSindacato Nazionale Radiologi (SNR). Il primo atto della nuova Presidenza?È innegabile che l’inizio del mio biennio dipresidenza della SIRM coincida con un mo-mento particolarmente delicato per il nostroPaese. Ciò comporterà necessariamente unamodifica strutturale della Società legata anchealle problematiche economiche, che condizio-neranno, inevitabilmente, le scelte e le priori-tà attuative del mio programma. Sicuramentela riforma ministeriale dell’ECM impone allapolitica societaria di perseguire obbligatoria-mente l’obiettivo dell’accreditamento dellanostra Società quale provider e di concertare,con la collaborazione dei Gruppi regionali edelle Sezioni di studio, un articolato program-ma formativo di tipo “federale”. La SIRM già nel passato ha utilizzato stru-menti divulgativi capaci di raggiungere i ra-diologi anche in sedi “non facili”, come adesempio l’organizzazione di corsi itineranti,che ha consentito di mettere a disposizionedei Radiologi di tutte le aree geografiche stru-menti di aggiornamento professionale estre-mamente qualificati. Oggi il ricorso esclusi-vo a tale tipologia educazionale/divulgativanon è più sufficiente, in quanto nell’epocadella globalizzazione e della esplosione de-gli strumenti di comunicazione legati alla re-te, la strada della Formazione a Distanza(FAD) deve essere considerata la modalità diAggiornamento Professionale più idonea emeglio fruibile da percorrere con determina-zione. La FAD, tuttavia, nel rispetto di quel-lo che è sempre stato l’atteggiamento della

Società di fronte alle problematiche educa-zionali, deve essere concertata in sede cen-trale con il supporto e l’apporto di tutte le Se-zioni di Studio, ma il suo successo, legato al-la capacità di raggiungere mediante program-mi didattici di tipo monotematico/multidisci-plinare in maniera agile e confortevole tuttii radiologi, dovrà necessariamente passare at-traverso l’attività cooperativa dei Gruppi Re-gionali, che come ho già detto nel mio Pro-gramma, rappresentano i “Consolati” dellaSocietà.E quale spera possa essere quello di chiu-sura? Non penso debba esistere un atto finale di unmandato. La mia presidenza verrà valutata pernuovi traguardi che la SIRM sarà riuscita araggiungere. Tuttavia un personale ambiziosoobiettivo è quello di poter contribuire al virag-gio intellettuale del Radiologo verso una nuo-va figura professionale rinnovata metodologi-camente nell’approccio alla refertazione. Allo stato attuale e sempre di più nel futuro,la molteplicità delle indagini effettuate condifferenti energie sul singolo paziente e visi-bili in contemporanea su un unico lettore“touch screen”, avrà come risultato finale del-l’atto medico radiologico un referto unico for-temente clinico che, in modo olistico, racchiu-derà le informazioni ottenute mediante l’im-piego finalistico e finalizzato di tutte le tecni-che. Questo obiettivo finale è il coronamentodi un’idea personale non facilmente realizza-bile, che consentirebbe di superare tutte le dia-tribe del “chi fa che cosa” e di conferire unruolo predominante al radiologo enfatizzandoil suo “essere” diagnosta per immagini.Cosa augura e cosa si augura per i radiolo-gi italiani?L’augurio che posso fare a tutti i radiologi ita-liani e che in gran parte ho già espresso pre-cedentemente, è il superamento della condi-zione di isolamento e di “solitudine gestiona-le” che oggi sembra incombere sulla catego-ria. Mi auguro altresì che i radiologi italiani,recuperato il loro back-ground culturale di ti-po clinico, tornino a ricoprire un ruolo centra-le nella gestione e nel work-up diagnostico,non solo nello scenario delle emergenze ben-sì in tutte le branche della pratica clinica.

Segue da pag. 3

Radiologia interventistica:medicina moderna a 360°

Caro Socio, anche al Congresso di Vero-

na Sabato 12 ci sarà un Corso di Aggior-

namento in Radiologia Interventistica.

Devo ringraziare il Presidente del Congresso ed

il Presidente del Comitato Scientifico che han-

no ancora una volta dimostrato come non si pos-

sa pensare di fare il Radiologo nel 3° millennio

senza conoscere almeno i rudimenti dell’Inter-

ventistica.

Giova ricordare, almeno in occasione del nostro

Congresso Nazionale, come la Radiologia Inter-

ventistica sia ormai una disciplina che si collo-

ca nella Medicina Moderna a 360°, consenten-

do di risolvere, anche in collaborazione con al-

tri specialisti, moltissimi problemi diagnostici e

terapeutici. Non a caso nel Corso di Aggiorna-

mento avranno lo stesso spazio interventi di ben

differente complessità, come lo stenting delle ca-

rotidi e le agobiopsie e i drenaggi delle raccolte

fluide, perché pensiamo che almeno queste ulti-

me procedure debbono far parte del bagaglio cul-

turale, ma anche operativo di tutti i Servizi di

Radiologia.

Conto che a Verona, come è stato in altre occa-

sioni, anche molti non iscritti alla Sezione di Ra-

diologia Vascolare ed Interventistica partecipi-

no al Corso d’Aggiornamento.

■ CA • 12 GIUGNO • AULA ORO • ORE 8.30

Nuovi bersagli per l’imaging:l’artrite reumatoide

SIRM: è già domani

L’ecografia e la RM rappresentanoattualmente il GOLD STANDARDin campo radiologico nella diagnosi

e nel follow-up dell’ArtriteReumatoide. Per via ecogra-fica è possibile valutare lealterazioni della membra-na sinoviale, la presenza diversamento articolare, lavascolarizzazione e lo statodi attività della malattia ela presenza di erosioni.Attraverso tale via è altresìpossibile monitorare l’evolu-zione di malattia e la rispostaal trattamento terapeutico.L’evoluzione tecnologica edil sempre più frequente ricorso ai mezzi di con-trasto di nuova generazione ha consentito diindividuare una serie di nuovi parametri seme-iologici la cui definizione ha ridotto significati-

vamente il “gap” tra Istologia ed Imaging.Discorso sostanzialmente sovrapponibile deveessere fatto per la RISONANZA MAGNETI-

CA in grado di definire lapresenza di una sinoviteproliferativa, la vascolariz-zazione e lo stato di attivitàdella malattia, la presenzadi edema intraspongioso edi erosioni. Il ricorso sem-pre più frequente a MdCparamagnetici per via e.v. hainoltre consentito di metterea punto metodi qualitativi equantitativi di valutazionecapaci di fornire un accuratobilancio del grado di attività

della malattia e l’efficacia del trattamento tera-peutico.

■ CA • 12 GIUGNO • AULA VERDE • ORE 10.15

Giacomo Garlashi

Antonio Rotondo

Giovanni Gandini

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 4

Page 5: SIRMOGGI n2

news 5

Peraltro questi dati sono difficilmente ottenibi-li in modo omogeneo sia per la diversità delleapparecchiature che per la metodologia utiliz-zata e soprattutto sono legate alla capacità del-l’operatore. L’uso di apparecchiature ibride quale la TC-PET consentono di ovviare a questi limiti epertanto nel caso di un nodulo polmonaresospetto è appropriato fare questotipo di esame morfologico e meta-bolico ad alto costo, utilizzatosolo se ci sono le indicazioni vereevidando il ricorso ad indaginiinvasive bioptiche o ad interventiinutili. Relativamente al tumoreprostatico il Ministero della Saluteoggi sta attuando questa possibileflow chart: valutazione del PSAtotale e free, nei casi di alterazio-ne in cui l’ecografia identifichi unnodulo ipoecogeno eseguire unaRM con valutazioni spettroscopiche della zonadi interesse analizzando sia le componentiangiogenetiche (mdc) che valutando il rappor-to citrato/colina alla spettroscopia. Si ridurreb-bero pertanto le biopsie random che hanno losvantaggio della invasività, del costo e dei falsinegativi che possono attestarsi fra il 15 e 20%.Per il programma di prevenzione in campo car-diovascolare si è partiti dal progetto CUOREdell’Istituto Superiore di Sanità che ha identifi-cato tre sottoclassi di rischio utilizzando degliindicatori codificati. La classe di rischio medioed elevato è sottoposta ad indagine di ECD.Questo tipo di prevenzione rientrerà nel pro-gramma triennale 2011-13 associata ad altreindagini non invasive utilizzando la TC volu-metrica di almeno 64 strati, che consentirà di

valutare meglio e caratterizzare la placca atero-masica analizzando non solo i criteri tradizio-nali di percentuale di stenosi, ma la vulnerabi-lità e l’instabilità di placca. In casi selezionatil’analisi si può effettuare anche con angio-RM.Nei programmi di prevenzione che utilizza-no le radiazioni ionizzanti è reale il rischiocorrelato alle esposizioni dalle radiazioni?A fronte dei benefici legati alla prevenzione ilrovescio della medaglia è legato all’abuso chea volte si fa di queste indagini a cui consegueanche uno sperpero di denaro pubblico e di cre-scente preoccupazione dell’utenza.

È necessario evitarel’uso scriteriato diqueste indagini nellaprevenzione, creandodei protocolli e deicriteri di appropria-tezza.Inoltre per ridurre ilrischio espositivo alleradiazioni ionizzantiè necessario utilizzareprogrammi di studioche permettano la

riduzione delle radiazioni ad una dose che siaaccettabile ovvero vicina al fondo di radiazioninaturali (3-5 mSv). Utilizzando dei mezzi diprevenzione che siano vicini a questo dato ilrischio è accettabile. Con le moderne apparec-chiature TC volumetriche utilizziamo tecnolo-gie e metodologie particolari che hanno per-messo di ridurre la dose di radiazioni da 15 a 5-6 mSv. Innanzitutto dalla scelta dei temi congres-suali realmente corrispondenti sia alle esigenzeformative (i corsi monotematici, le tematiche ine-renti allo screening), sia a quelle conoscitive circail progresso scientifico e tecnico anche nei puntipiù critici come nelle tavole pro e contro Ma anchee soprattutto con la partecipazione attiva congres-suale delle leve più giovani: Il più giovane comi-tato scientifico della storia dei congressi SIRM,

l’età dei relatori e degli autori delle comunicazio-ni selezionate ed i primi dati sulla età media deipartecipanti confermano e rafforzano quella sen-sazione provata nelle riflessioni iniziali del 2009.Quali sono state le novità scientifiche che hannocaratterizzato questo congresso?Quelle che hanno riguardato tre tra le evoluzioniprincipali del futuro della medicina e quindi dellaradiologia:- L’evoluzione anagrafica: l’aumento dell’età me-dia ha reso fondamentale l’aggiornamento circa leinnovazioni in continua evoluzione sulla prevenzio-ne cardiovascolare ed oncologica- L’evoluzione tecnica con l’aggiornamento circale nuove tecnologie: quelle di cui cominciamo aparlare oggi sono forse già superate domani conl’incalzare della evoluzione informatica e digitale- L’evoluzione dell’analisi biochimica che ha resoindispensabile nel quotidiano e non più solo futu-ribile l’imaging funzionale, cellulare, molecolaredi cui si è parlato per la prima volta in modo este-so con numerose relazioni. L’aspetto più e quellomeno positivo di quanto realizzato. Al segno piùascriverei l’assegnazione meritocratica dei temi do-

po complessa discussione nei sottocomitati ed incomitato scientifico e la completezza tematica peraggiornamento ed avanzamento unita al forte im-printing clinico ( Clinical Radiology!). Al segnomeno la impossibilità organizzativa di mettere a di-sposizione separatamente temi ugualmente impor-tanti(sovrapposizioni anche per motivi di politicasocietaria)con parziale sacrificio della integrazionetra tematiche affini come una maggiore integrazio-ne con la definizione dei bersagli in Radioterapia euna maggiore integrazione sull’imaging ibrido incollaborazione con la Medicina NucleareQuali saranno le “nuove frontiere” della ricer-ca radiologica in Italia?L’avanzamento tecnologico. Il definitivo passaggiodall’imaging morfologico e strutturale all’imagingfunzionale,cellulare e molecolare cioè interpretedella fisiopatologia,attento alla prevenzione ed al-la predizione. La trasformazione del radiologo dimacchina e/o d’organo in radiologo tematico:on-cologo,cardiovascolare,etc conservando la massi-ma attenzione a tutto quello che succede in medi-cina. Essere radiologi vuol dire anche vedere sem-pre prima e più in la.

Giovanni Simonetti

Appuntamenti Societari di oggi

Assemblea Generale SIRM ore 18.00 - Aula Rossa

Assemblee delle Sezioni di StudioSEZIONE ORA AULA

Cardioradiologia 13.00-13.30 Blu

Etica, Deontologia e Radiologia Forense 13.00-13.30 Meeting 2

Radiologia Odontostomatologica e del Capo-Collo 13.00-13.30 Gialla

Radiologia Muscolo-Scheletrica 13.30-14.00 Rossa

Radiologia Uro-Genitale 13.30-14.00 Meeting 2

Ecografia 14.00-14.30 Blu

Mezzi di Contrasto 14.00-14.30 Meeting 2

Radiologia Addominale Gastroenterologica 14.00-14.30 Gialla

Giovanni Simonetti:preveniamo con criterio

Segue dalla prima

Dopo Gortenuti il saluto di Alfredo Siani, cheha ricordato con orgoglio i progressi ed i suc-cessi nazionali ed internazionali della Società,ben testimoniato dall’acquisto della CasaComune, e dall’autorevolezza del parterre deiSoci Onorari Berlin, Mirvis, Jian e Zerhounioltre all’italiano infettivologo Filice. La pre-miazione dei Soci Internazionali è stata effet-tuata dal Vice Presidente Solbiati. Nominatisoci emeriti Beluffi, Colagrade, Gavelli,Lagalla, Livraghi e Pedicelli presentati conamicizia ed affetto da Antonio Rotondo.

Gli intermezzi musicali dedicati alla musicada camera e alla lirica, così propria delleatmosfere veronesi, con la interpretazionesuggestiva di notissime arie da parte dellagrande soprano Daniela Longhi, accompagna-ta dal Maestro Armando Tasso al pianoforte,si sono interposti ed hanno sottolineato il suc-cedersi dei vari momenti della cerimonia. È stato poi il momento di Vittorino Andreolicon la conferenza “La Radiologia e il Maleche si vede”. L’insigne psichiatra ha ripercorso in chiaveanalitica l’impatto della Radiologia sull’im-maginario collettivo e della comunità nella“civiltà degli occhi” affetta dalla necessità di

vedere. Durante l’intervento di Andreoli l’at-teso arrivo del Ministro Ferruccio Fazio,anche lui Socio Emerito nominato in questoCongresso. Nel suo intervento il Ministro siè complimentato con la SIRM per ilCensimento delle attrezzature portato a ter-mine in questi giorni e presentato alCongresso. Ha annunciato che il Governonell’ambito dell’art. 20 troverà un’importan-te quota di finanziamenti da destinare al rin-novo dei macchinari. Concordando poi conle posizioni della SIRM, che ritienel’allunga-mento dei tempi di attesa dovuto anche aduna quota elevata di esami inappropriati, hacitato il lavoro che Giovanni Simonetti staeffettuando sulle Linee Guida. Ricordati poi

i problemi delle attese al pronto soccorso conil ruolo crescente dei medici del territorio neldrenare la domanda e assicurare assistenzah24. Annunciata la realizzazione del fascico-lo sanitario elettronico individuale.Concludendo ha ribadito come a suo giudi-zio la radiologia avrà sempre un ruolo cre-scente nella cura dei pazienti nel contesto diuna società che vede sempre più aumentarel’età media. I radiologi sono chiamati adavere un ruolo sempre più forte contribuendoanche con una maggiore determinazione deireferti. Il grande applauso dei presenti haconcluso la cerimonia ed il PresidenteGortenuti ha ufficialmente dichiarato apertoil 44° Congresso.

Segue dalla prima

Tra storia e futuro

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 5

Page 6: SIRMOGGI n2

6 news

CUM LAUDE

CERTIFICATO DI MERITO

Radiologia Pediatrica Utilizzo della Tomografia Computerizzata multistrato (TCMS) per la diagnosi di complican-ze coronariche dopo chirurgia di reimpianto coronarico in età pediatrica: risultati preliminari.D. Marini, G. Di Rosa, G. Agnoletti, P. Abbruzzese, C. Defilippi (Torino)Rad. Urgenza-Emergenza Ruolo della MDTC64s nella identificazione e localizzazione della fonte di sanguinamenti intestinaliacuti da cause “oscure” G. Russo, S. Nicotra, D. Vecchione, L. Di Nuzzo, N. Gagliardi, L. Romano (Napoli).TCUtilizzo della CT-perfusion nella valutazione dell’efficacia della chemioembolizzazione transarterio-sa (TACE) nei pazienti cirrotici affetti da epatocarcinoma. D. Ippolito, F. Invernizzi*, L. Ratti, L. Antolini, M. Scorza, S. Sironi (Monza MI, *Cantù CO)Radiologia Toracica Ruolo della PET-TC nella valutazione della risposta in fase precoce al trattamento neoadiuvante(NAD) del tumore polmonare non a piccole cellule localmente avanzato (NSCLC). S. Santoro, A. Larici, M. Calcagni, V. Valentini, A. Giordano, L. Bonomo (Roma)SenologiaPianificazione pre-operatoria del carcinoma invasivo della mammella: quali benefici dall’indagineRM? Disamina di 291 casi confrontati con l’esame istologico.V. Girardi, L. Camera, G. Carbognin, F. Bonetti, R. Pozzi Mucelli (Verona)

MOMENTI CONGRESSUALI

Poster scientifici

MAGNA CUM LAUDE

Cardioradiologia Valutazione con RM morfologica, AngioMR ed 1H-MRS delle modificazioni indotte daltrapianto di cellule staminali in un modello animale di ischemia muscolare S. Delli Pizzi, D. Petrucci, D. Calvo Garcia, R. Madonna, R. De Caterina, A. Tartaro (Chieti)Cardioradiologia Trattamento delle tachicardie ventricolari post-infartuali: ruolo della TCms cardiaca come planninge guida alla procedura di ablazioneC. Arganini, A. Romagnoli, M. Sperandio, E. Gaspari, G. Simonetti (Roma)Radiologia Addominale-GastroenterologicaNuovo modello sperimentale nei ratti per l’ischemia mesenterica acuta C. Cavaliere, N. Pizza, F. Iasiello, L. Sestini, S. Cappabianca, R. Grassi (Napoli)

CERTIFICATO DI MERITO

R. Vitale, B. Barbaro, L. Di Vito, S. Illuminati, G. Alvaro, L. Bonomo (Roma)Radiologia InformaticaSviluppo e test di un sistema CADe (Computer Aided Detection) per la rivelazione automatica dinoduli polmonari in TC del torace a bassa dose e strato sottile. M. Barattini, D. Caramella, P. Cerello*, F. Falaschi, M. Fantacci, I. Zecca** (Pisa, *Torino, **Lecce)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportInquadramento con risonanza magnetica di pazienti affetti da artrite precoce (early arthritis):segni predittivi di evoluzione.S. Carbone, E. Cacchiarelli, S. Fatighenti, A. Luceri, L. Pelliccia, L. Volterrani (Siena)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportAnatomia del canale di Hunter con ecografia e risonanza magnetica. M. Revelli, D. Astengo, G. Ferrero, F. Paparo, A. Muda, G. Garlaschi (Genova)Radiologia Muscolo Scheletrica e Medicina dello SportPiede diabetico: la Risonanza Magnetica nella diagnosi differenziale tra osteoartropatia neuropati-ca ed osteomielite. S. Cecchini, F. Carnevali, M. Sallei, F. Romagnoli, S. Ricci, M. Cerioni (Ancona)Radiologia ToracicaTrattamento endoscopico delle lesioni stenosanti delle vie aeree: valutazione pre e post-operato-ria con TC.N. Maggialetti, A. Stabile Ianora, M. Moschetta, M. Ficco, A. Scardapane, G. Angelelli (Bari)Radiologia Toracica“Screening Mesotelina”: protocollo di studio TC a bassa dose nella valutazione dei pazienti social-mente esposti all’amianto.P. Caruso, E. Tagliafico, T. Luminati, S. Rombj, M. Costa, E. Silvestri (Genova)Radiologia Uro-Genitalevalutazione volumetrica delle cisti renali mediante risonanza magnetica in pazienti affetti damalattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD) di tipo i in trattamento con rapamicina.C. Bristogiannis, V. Corroppolo, G. Stallone, M. Lancellotti, R. Vinci, L. Macarini (Foggia)Radiologia Uro-Genitale La RM con sequenze funzionali nella valutazione delle recidive loco-regionali in pazienti prostatec-tomizzati. A. Bancheri, A. Luceri, S. Carbone, C. Grechi, E. Rubenni, L. Volterrani (Siena)SenologiaLa Risonanza Magnetica nello Studio dei Tumori nelle Giovani Donne.D. Distefano, P. Belli, M. Costantini, P. Rinaldi, M. Giuliani, L. Bonomo (Roma)Senologia Flat Epithelial Atypia diagnosticata con biopsia mammaria stereotassica vacuum-assisted (VAB):aspetti radiologici correlati con il risultato istologico.V. Girardi, M. Tonegutti*, F. Bonetti, E. Manfrin, R. Pozzi Mucelli (Verona, *Peschiera del Garda VR)SenologiaAccuratezza e riproducibilità dell’ecografia mammaria con navigazione del volume RMA. Fausto, A. Preziosa*, L. Gaburro*, G. Rizzatto (Gorizia, *Milano)Senologia Valutazione dell’efficacia della terapia neoadiuvante del carcinoma mammario: MRI o PET?L. Miglio, L. Santilli, A. Bazzocchi, A. Rossi, P. Spinnato, S. Mignani (Bologna)TCPrevalenza e morfologia dell’arteria epigastrica superficiale inferiore (SIEA) incostante nell’angio-TC della parete addominale nella ricostruzione autologa mammaria. Studio retrospettivo su 41casi. A. Pellegrin, T. Stocca, M. Belgrano, M. Bertolotto, Z. M.Arnez, M. Cova (Trieste)

Radiologia Urgenza-EmergenzaDiagnosi delle complicanze vascolari tardive nel paziente affetto da pancreatite acuta severamediante MDCT64s.G. Russo, S. Nicotra, D. Vecchione, G. Ponticiello, A. Pinto, L. Romano (Napoli)Radiologia Addomininale-Gastroenterologica.Diffusione in risonanza magnetica nel monitoraggio della risposta del cancro colo-rettale local-mente avanzato al trattamento neoadiuvante.

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 6

Page 7: SIRMOGGI n2

news 7

Le piantine

Settore toracico

1. Storia clinica

Paziente di 63 anni con storia di valvulopatia aortica medio-grave

ed aneurisma dell’aorta ascendente; fibrillazione atriale in trattamento

con farmaci anticoagulanti.Recente episodio di emottisi.

Casi quiz Il Quiz di

Il Quiz diRisposta del caso dell’11 giugno

Risposta corretta2) Morbo di Gaucher tipo 1

Commento al casoI reperti più rimarchevoli sono la deformi-tà “a fiaschetta” del femore distale(immagine 1) espressione di un’alterazio-ne del rimodellamento morfologico del-l’osso e la presenza di splenomegalia(immagine 4) con una lesione focale delparenchima. La sintomatologia dolorosadel paziente si correla con l’esistenza dinecrosi cefalica femorale dx in fase acuta(stadio A di Mitchell) (immagini 2 e 3); ilmidollo appare diffusamente alterato persostituzione diffusa sia a livello del femo-re controlaterale che dei segmenti schele-

trici del bacino. Il paziente peraltro è por-tatore di necrosi cefalica inveterata dellatesta omerale (immagine 5). I reperti descritti appaiono caratteristicidella Malattia di Gaucher nella sua varian-te tipo 1 (non neuropatica) una malattiaereditaria inquadrabile nelle cosiddettemalattie rare da accumulo di glucocere-broside nelle cellule del sistema reticoloendoteliale a causa di un deficit specificodi enzima lisosomiale ovvero la beta-glu-cocerebrosidasi. La conferma diagnosticasi è ottenuta mediante prelievo di sanguevenoso periferico con la dimostrazionedella bassa attività enzimatica della bglu-co-cerebrosidasi (<30%) nei leucociti delpaziente.

Stand istituzionali

Stand istituzionaliAINR Pad.9 Stand 58AIFM Pad.9 Stand 57AIMN Pad.9 Stand 59ESGAR Pad.9 Stand 53ESR Pad.9 Stand 54IHE Pad.9 Stand 52Il Radiologo Pad.9 Stand 55La Radiologia Medica Pad.9 Stand 66S.N.R. Pad.9 Stand 56

2. Possibili soluzioni del Caso

1) Edema interstiziale

2) Vasculite

3) Emorragia

4) Patologia flogistica

5) Inalazione di sostanza tossiche

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 7

Page 8: SIRMOGGI n2

n°2_3 11-06-2010 21:03 Pagina 8