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SUPSI – Rassegna stampa, aprile/maggio/giugno 2016 Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana Sommario rassegna stampa Aprile/maggio/giugno 2016 TicinoManagement, 18 aprile 2016 Ingraniamo la "quarta" Corriere del Ticino/Universo, 20 aprile 2016 Competenze trasversali TicinoManagement, 17 maggio 2016 Professionisti delle risorse umane 2 3 4 5 6 7 Pagina Articolo Giornale del Popolo, 31 maggio 2016 USI e SUPSI da dieci anni con Armasuisse 8 9 10 11 Giornale del Popolo, 25 aprile 2016 Bandi con borse di studio per studenti in ambito sanitario Corriere del Ticino, 18 maggio 2016 La Formazioneo continua Giornale del Popolo, 19 maggio 2016 19 nuovi diplomati alla SUPSI Giornale del Popolo, 21 maggio 2016 La moda ticinese punta anche sulla formazione TicinoManagement, 27 maggio 2016 Donne e carriera LaRegione, 20 giugno 2016 Consegnati i diplomi Advanced Studies SUPSI Rivista di Lugano, 17 giugno 2016 Advanced Studies SUPSI TicinoManagement, 16 giugno 2016 Approfondire la fiscalità TicinoManagement, 16 giugno 2016 Una contabilità trasparente TicinoManagement, 16 giugno 2016 SUPSI: nuove offerte formative Corriere del Ticino, 11 giugno 2016 Sono 223 i diplomati alla SUPSI Rivista di Lugano, 3 giugno 2016 Diplomati 12 13 14 11 15 16 17

Sommario rassegna stampa · La ‘quarta rivoluzione industriale’ non ha quindi colto di sorpresa le aziende che in Ticino collaborano con la Supsi o che hanno scelto i loro quadri

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SUPSI – Rassegna stampa, aprile/maggio/giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Sommario rassegna stampaAprile/maggio/giugno 2016

TicinoManagement, 18 aprile 2016Ingraniamo la "quarta"

Corriere del Ticino/Universo, 20 aprile 2016Competenze trasversali

TicinoManagement, 17 maggio 2016Professionisti delle risorse umane

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Pagina Articolo

Giornale del Popolo, 31 maggio 2016USI e SUPSI da dieci anni con Armasuisse

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Giornale del Popolo, 25 aprile 2016Bandi con borse di studio per studenti in ambito sanitario

Corriere del Ticino, 18 maggio 2016 La Formazioneo continua

Giornale del Popolo, 19 maggio 2016 19 nuovi diplomati alla SUPSI

Giornale del Popolo, 21 maggio 2016La moda ticinese punta anche sulla formazione

TicinoManagement, 27 maggio 2016 Donne e carriera

LaRegione, 20 giugno 2016Consegnati i diplomi Advanced Studies SUPSI

Rivista di Lugano, 17 giugno 2016 Advanced Studies SUPSI

TicinoManagement, 16 giugno 2016 Approfondire la fiscalità

TicinoManagement, 16 giugno 2016 Una contabilità trasparente

TicinoManagement, 16 giugno 2016 SUPSI: nuove offerte formative

Corriere del Ticino, 11 giugno 2016 Sono 223 i diplomati alla SUPSI

Rivista di Lugano, 3 giugno 2016 Diplomati

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SUPSI – Rassegna stampa, aprile 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Il Dipartimento tecnologie innovative della Supsi è all’avanguardiafra le altre cose nella ricerca in materia di sistemi di automazioneindustriale e nella applicazione dell’informatica alla manifattura. La ‘quarta rivoluzione industriale’ non ha quindi colto di sorpresale aziende che in Ticino collaborano con la Supsi o che hannoscelto i loro quadri fra i suoi diplomati. «La quarta rivoluzioneindustriale», spiega Emanuele Carpanzano, direttore del Dipar-timento tecnologie innovative della Supsi, «è in parole semplicil’applicazione di soluzioni informatiche avanzate nell’ambito deisistemi di produzione. Le tecnologie della comunicazione e del-l’informazione portano il loro valore aggiunto nell’industria enei processi industriali moderni». Sarà un processo lento o quasi istantaneo come è avvenutoad esempio per gli smartphone o per internet?Di fatto non si tratterà di una vera e propriarivoluzione in quanto il processo di trasfor-mazione sarà veloce ma graduale: assiste-remo ad una evoluzione continua e rapidadelle tecnologie utilizzate oggi in produ-zione per quanto riguarda macchinari, robot,sistemi di controllo e di gestione della pro-duzione. In particolare, anche in ambitoproduttivo vedremo diffondersi sempre piùpiattaforme informatiche innovative per laprogettazione e realizzazione dei prodotticosì come per il controllo e la gestione dimacchinari, linee di produzione e magazzinialtamente automatizzati. Quali prevede saranno le conseguenzedell’impiego dei sistemi di automazionee dei robot in generale e sulla occupa-zione in particolare? In generale l’evoluzione dei sistemi di pro-duzione industriale permetterà di disporredi nuovi prodotti e servizi, che sempre dipiù potranno migliorare la qualità della vitadelle persone. Disporremo di prodotti sempre più personalizzatie meglio rispondenti alle nostre aspettative di gusto, prestazione,benessere e salubrità. Sarà anche sempre più facile conoscere,selezionare, personalizzare e ordinare i beni di consumo tramitegli strumenti forniti da internet e dall’informatica. Tutto questosarà frutto della conseguenza della trasformazione industriale inessere che stiamo già vivendo di giorno in giorno. Come cambieranno i posti di lavoro in futuro? Assisteremo ad una trasformazione delle attività lavorative e dellaloro incidenza nei processi di sviluppo, produzione e distribuzionedei prodotti. L’introduzione di macchine operatrici e robot semprepiù automatizzati permetterà la sostituzione di attività ripetitivee faticose con attività di monitoraggio e supervisione che richie-deranno tecnici qualificati. In generale assisteremo quindi ad unatrasformazione delle opportunità occupazionali, con una riduzionedei posti di lavoro sulle linee di produzione, in particolare diquelli più usuranti, e a un aumento di opportunità occupazionaliper lavoratori qualificati in particolare nei reparti di ricerca e svi-luppo, design e progettazione, marketing e comunicazione e nella

gestione delle attività digitali delle imprese. Nuove opportunitàoccupazionali saranno poi date proprio da quelle aziende che svi-lupperanno le nuove tecnologie: macchine utensili, robot, sistemidi automazione, piattaforme informatiche, ecc. È quindi correttodire che molti degli attuali posti di lavoro in futuro non ci sarannopiù, altrettanto corretto è però anche affermare che vi sarannomolti posti di lavoro nuovi, che verosimilmente potranno nonsolo compensare i posti di lavoro che verranno meno ma anchecreare nuove opportunità di occupazione.Quali saranno le sfide che dovremo affrontare per restarecompetitivi in futuro? Occorrerà conoscere e padroneggiare la tecnologia per metterlain pratica in modo efficace, sull’altro fronte sarà necessaria altempo stesso una formazione continua e qualificata del personale

impegnato sui sistemi di produzione perchépossa tenere il passo con l’innovazione tec-nologica. Possedere un buon sistema di for-mazione e gestione della innovazione saràquindi un elemento cruciale per cogliere lemigliori opportunità connesse a tale sfida.La Svizzera è certamente oggi in condizionifavorevoli essendo da anni ai vertici nellaclassifica dell’innovazione a livello globalee disponendo di un’offerta formativa e disupporto all’innovazione di ottimo livello.Tale vantaggio competitivo dovrà però esse-re mantenuto e valorizzato: sarà quindiimportante che istituzioni, enti di ricerca eformazione e sistema economico gestiscanoin modo efficace i processi di innovazionetecnologica, ed i percorsi di formazioneavanzati, con una sempre maggiore coesioneed azione sistematica, al fine di affrontareal meglio le sfide che ci attendono nei pros-simi anni. Quali consigli darebbe in tal senso ad

aziende e lavoratori?Alle aziende consiglierei di seguire con massima attenzione laevoluzione delle tecnologie al fine di cogliere le migliori oppor-tunità di crescita integrandole nei propri processi produttivi, pro-dotti e servizi, così come consiglierei loro di porre attenzione aitemi della sostenibilità e della loro offerta occupazionale, in quantosempre più le aziende stesse saranno misurate dal mercato e dailoro clienti anche sulla base della sostenibilità dei loro prodottie della loro offerta occupazionale; possiamo già oggi leggeresegnali forti che vanno in questa direzione da parte di società edistituzioni. Ai lavoratori consiglierei invece di aggiornarsi con-tinuamente sull’impatto delle nuove tecnologie nel loro ambitolavorativo, in modo da essere in grado di cogliere le opportunitàche tali tecnologie potranno offrire e non percepirle come unostacolo alla propria crescita o continuità professionale. In altreparole, sarà importante non perdere mai la voglia di aggiornarsie formarsi, per restare al passo con la innovazione tecnologica econ i conseguenti impatti sul mondo del lavoro. Sono certamentesfide importanti, ma anche grandi opportunità da cogliere!

Ingraniamo la ‘quarta’

Emanuele Carpanzano, Direttoredel Dipartimento tecnologieinnovative della Supsi.

TicinoManagement, Lunedì 18 aprile 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, aprile 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Quel quid in più che conduce al successo. Intervista a Serena BonfantiCom’è iniziata la tua carriera? Qual è stato il tuo percorso?Ho studiato «economia e legislazione per l’impresa» presso l’Università Boc-coni di Milano e il mio primo lavoro fu uno stage presso la filiale italiana di una banca tedesca, in Piazza Affari. Ricordo che, appena laureata, volevo trovare un impego il prima possibile; inoltravo una media di cinquanta can-didature alla settimana, tra banche, studi professionali e aziende. Mi con-vocarono, tra le altre, per una posizio-ne da analista finanziario; poi invece la persona con cui feci il colloquio mi propose una posizione nel settore cre-diti per la clientela societaria. Accettai, ovviamente. Dopo solo un paio di mesi fui assunta dal gruppo bancario San-paolo IMI, per occuparmi di controllo di gestione presso la holding del wealth management. Già mentre frequenta-vo l’Università avevo iniziato una spe-cializzazione in «diritto privato compa-rato» presso la facoltà internazionale di Strasburgo, così durante i primi anni di lavoro continuai nel contempo a stu-diare. Mi interessava il diritto e il mio sguardo andava oltre Milano. Lo studio era un mezzo per imparare, viaggiare e confrontarmi con gli altri studenti europei. Dal 2006 lavoro come consu-lente fiscale per una società del grup-po Fidinam, fondato a Lugano nel 1960 e attivo a livello internazionale nella consulenza aziendale, fiscale e im-mobiliare per aziende, imprenditori e privati. Qualche hanno fa ho intrapreso anche il percorso di studio del Master of Advanced Studies (MAS) in Tax Law della SUPSI, che ho conseguito nel 2011, ed attualmente sono presidente della associazione AMASTL (ossia l’Asso-ciazione dei diplomati nel MAS in Tax Law).Perché hai deciso di frequentare il

MAS in Tax Law?È sempre più frequente leggere sui quotidiani o sentire in televisione di-scutere di segreto bancario, conven-zioni, scambio d’informazioni, evasio-ne o amnistia fiscale; un certo lessico sembra quasi ormai divenuto di uso comune. La mia esigenza nasceva in ambito professionale. Nel corso degli anni di presenza in Ticino, ho sentito la necessità di approfondire alcune delle tematiche più attuali di fiscalità svizze-ra. Il Master mi ha anche permesso di allargare la rete di conoscenze in am-bito lavorativo, mi riferisco sia agli stu-denti che ai docenti incontrati durante il percorso formativo, provenienti tanto dal settore privato che dalle pubbliche amministrazioni.Quali competenze si sono rivelate utili anche al di fuori dell’università?Avere successo all’Università significa essere in grado di gestire efficace-mente risorse scarse: tempo, focus, concentrazione, energia, etc. Ovvia-mente la motivazione è fondamenta-le per riuscire a rinnovare l’interesse, esame dopo esame, e un metodo di studio efficace non può prescindere da una personale strategia di organiz-zazione. Un buon voto di laurea è un biglietto da visita che dimostra le ca-pacità e il grado di impegno nel fare le cose. Tuttavia le competenze tecniche e la formazione da sole non sono suf-ficienti ad esprimere a pieno il proprio contributo in ambito lavorativo. Per il successo personale e professionale assumono sempre più rilevanza le competenze trasversali, spesso in-trinseche nell’individuo e riferibili ai suoi comportamenti, come sapere analizzare e affrontare le situazioni, relazionarsi, comunicare. Sempre più rilevante in futuro potrà essere anche la capacità di collaborare in maniera

COMPETENZE TRASVERSALIproduttiva anche in remoto, a distanza dal luogo fisico di lavoro. La buona no-tizia è che molte di queste competen-ze possono essere individuate e svilup-pate. Sentii dire una volta da un bravo selezionatore: «We hire for attitude, we train for skills».Quanto è importante creare un net-work per gli attuali studenti, in vista del futuro?Lo sviluppo delle competenze rela-zionali è una delle tante competenze chiave da far valere all’aumentare della seniority professionale. Le associazioni nascono con l’intento di favorire e svi-luppare la creazione di contatti profes-sionali, personali ed universitari, come nel caso della SUPSI e di FH Svizzera. Esse diventano un luogo di incontro e una piattaforma di relazione per tutti i diplomati. Sono occasioni di incontro. Tuttavia, se si tratta di farsi conoscere per poi farsi apprezzare, personal-mente credo che la fiducia si costrui-sca e i legami si consolidino col tempo.Quali sono secondo te le caratteri-stiche più importanti che deve avere un neolaureato per essere competi-tivo nel mondo del lavoro?L’apertura mentale, la disponibilità alla mobilità, la conoscenza di più lingue.Perché hai deciso di far parte di AMASTL e di SUPSI Alumni?Sono membro SUPSI Alumni in quan-to aderisco alla AMASTL, sin dalla sua creazione nel 2012, come membro del comitato prima e come presidente oggi. La nostra Associazione intende promuove e favorire i rapporti tra i soci, tutelarne gli interessi professionali, promuovere la formazione continua e la diffusione di know how in ambito tributario. Insieme al Centro di Compe-tenze Tributarie della SUPSI cerchiamo di promuovere il percorso formativo del MAS in Tax Law, di contribuire alla

scelta dei contenuti del MAS e dei corsi di aggiornamento professionale, for-nendo anche supporto nel contesto di tematiche fiscali a carattere scientifico. Dal 2014, AMASTL fa parte dell’Asso-ciazione SUPSI Alumni, che riunisce le ex-studentesse e gli ex-studenti della SUPSI titolari di una laurea trienna-le, magistrale o di un diploma MAS/EMBA rilasciato dall’università.I soci AMASTL beneficiano così sia di diversi vantaggi legati principalmente all’ambito formativo, che di delle nu-merose attività e occasioni di incontro organizzate dall’Associazione SUPSI Alumni.Quali sono i vantaggi di appartenere all’associazione SUPSI Alumni?Dalla sua creazione nel 2013 la SUPSI Alumni si è presentata come luogo di incontro, di sostegno, di collegamen-to. I primi appuntamenti organizzati erano prevalentemente a scopo ricre-ativo, informativo, relazionale. SUPSI Alumni ha permesso ai soci di parte-cipare a guidate in luoghi (la sede del Corriere del Ticino, ad esempio) che altrimenti sarebbero stati difficilmen-te accessibili dai singoli. Nel prossimo futuro l’obiettivo di SUPSI Alumni sarà quello di intensificare le relazioni con il territorio ticinese ed accresce la visibi-lità e la cooperazione a livello nazionaleQuali consigli daresti ai lettori de L’u-niverso e a chi adesso sta studiando?Essere curiosi, approfondire, andare a cercare, di orientarsi verso ciò che piace, seguendo le proprie inclina-zioni e i propri interessi. Non in un unico ambito. Il mondo è sempre più interconnesso e veloce nel mu-tamento, quindi più competenze si hanno, meglio è. Consiglio di vedere lo studio come una strada per realiz-zare quello che vogliono e di essere ambiziosi.

Corriere del Ticino/L’Universo, Mercoledì 20 aprile 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, aprile 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

La Fondazione Sasso Corbaro per le Medical humanities, in col-laborazione con la SUPSI ha ema-nato, per l’anno 2016, il bando per l’assegnazione dei seguenti sussidi di studio in memoria di Venka Mi-letic, deceduta nell’aprile del 2013 all’età di 62 anni. Una borsa di studio dell’importo di 6mila franchi destina-ta a studenti che intendano iscriversi al secondo anno di un corso SUPSI di formazione continua in ambito sanitario/sociale e che avvertano un autentico interesse per tematiche ine-renti le Medical humanities, l’etica clinica e l’etica della salute pubblica in generale. Due Premi dell’importo

unitario di 2mila franchi destinati a studenti SUPSI autori di una tesi di laurea (o di un lavoro di diploma) in ambito sanitario, sociale ed econo-mico nella quale la giuria, composta da tre membri, di cui due interni alla Fondazione e uno designato dalla SUPSI, possa ravvisare elementi di attenzione per l’approccio Medical humanities nel campo della cura e/o un esplicito interesse per l’etica della salute pubblica. Le Medical human-ties sono un campo interdisciplinare della medicina che tende a privile-giare la dimensione personale della malattia e riserva una particolare considerazione alla narrazione e alla

Bandi con borse di studioper studenti di ambito sanitario

Fondazione Sasso Corbaro per Medical humanities con la SUPSI

storia del malato. I “Premi di studio in memoria di Venka Miletic” han-no lo scopo di dare visibilità a lavori che contribuiscano a diffondere una interpretazione umanistica della delicata relazione curante/paziente, al fine di introdurre criteri etici per orientare le decisioni e sollecitare la necessaria sensibilità verso la dignità del paziente. Il bando completo può essere scaricato su http://www.sasso-corbaro.ch/content/premio oppure dal sito del DECS http://www.ti.ch/borsestudio. Il termine ultimo di par-tecipazione è il 15 settembre per l’as-segnazione della borsa di studio e il 15 ottobre per l’assegnazione dei premi.

Giornale del Popolo, Lunedì 25 aprile 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Da una parte un personale sem-pre più scolarizzato, compe-tente e consapevole dei pro-pri diritti, ma anche fram-

mentato per appartenenza culturale e gene-razionale, dall’altra la pressione dei risultatieconomici che spinge gli imprenditori arivedere le politiche aziendali per mante-nersi competitivi. Chi si trova a gestire lerisorse umane è oggi chiamato ad assumerenuove responsabilità e sviluppare una visio-ne più articolata del proprio ruolo.

Attenta a cogliere le necessità del ter-ritorio, la Supsi propone nell’ambito dellaformazione continua una ricca serie dicorsi avanzati destinati a professionisti delsettore. All’interno dell’offerta del Dipar-timento economia aziendale, sanità e socia-le (Deass), il Master of Advanced Studies(MAS) in Human Capital Managementrappresenta il percorso di studi piùapprofondito. Attraverso un approcciomultidisciplinare, nell’arco di due annicon una frequenza di tre giorni al mese(giovedì, venerdì e sabato), permette diaffrontare tematiche istituzionali, giuri-diche, economiche, sociali e psicologicheconnesse al mondo dell’organizzazioneaziendale e del lavoro. Il piano studi sistruttura in tre moduli al termine di ognu-no dei quali si ottiene un Certificate ofAdvanced Studies (CAS): Sviluppo dellerisorse e dell’organizzazione aziendale,Leadership & Empowerment, e Sviluppodel personale. «Si tratta dell’unico Masterin Risorse umane in lingua italiana in Sviz-zera organizzato da una scuola universi-taria professionale», sottolinea AndreaMartone, responsabile del MAS e dell’areaRisorse umane per la formazione continuadella Supsi. Ne deriva un’impostazionedidattica fortemente improntata alla pra-

tica: dopo la teoria si passa alle esercitazionie alle simulazioni di situazioni critiche.

«Negli ultimi anni abbiamo deciso dicompletare l’originaria offerta formativaincentrata sugli aspetti economico-stra-tegici e quelli comportamentali-sociali delmanagement del personale con corsi piùspecifici per rispondere agli stimoli delmondo lavorativo», osserva Martone.

È in fase di conclusione il CAS Dirittodel lavoro, indirizzato a chi desidera orien-tarsi nel complesso normativo che regolal’attività dipendente. A novembre prenderàavvio il CAS Previdenza professionale (ter-mine iscrizioni 15 settembre): un argo-mento sempre più attuale per dipendentie datori di lavoro. «Il corso presenta ilvasto spettro delle problematiche connesseal principio dei tre pilastri, soffermandosisul secondo pilastro e discutendo le basitecniche e aspetti legali, fiscali e assicuratividi un sistema complesso e spesso non linea-

re», spiega Silvia Basaglia, direttrice pressoArgos Prévoyance e perito LPP, respon-sabile del CAS. Destinate a professionistidel settore HR, dirigenti aziendali, assi-curatori o membri di associazioni sindacali,le lezioni si terranno una volta al mesevenerdì e sabato, sempre coniugandomomenti teorici, con la partecipazione diesperti del settore, a esercitazioni pratiche.

A fianco di queste formazioni di lungadurata, i corsi brevi sono finalizzati a lavo-rare su competenze puntuali, ad esempioparlare in pubblico, organizzare una riu-nione o utilizzare l’umorismo in situazionidi crisi. «Poiché la nostra vocazione comeuniversità è garantire una formazionestrutturata, consigliamo a chi, essendomolto impegnato, frequenta un singolocorso di raccogliere i crediti formativi percostruirsi nel tempo, con una sorta di‘menu à la carte’, quello che denominiamoCAS Sviluppo competenze», suggerisceAndrea Martone.

Fiore all’occhiello del Deass e ulterioreconferma dello stretto rapporto con il ter-ritorio, è la formazione su misura offertaad aziende e associazioni: partendo dalleesigenze del committente viene declinatoun percorso formativo in house. «Unagrande sfida che impone di ripensare inostri programmi in funzione della culturaaziendale del cliente, ma che offre la pre-ziosa occasione per creare relazioni condiversificate realtà professionali che spessoci regalano spunti fondamentali per attivitàdi ricerca, mettendoci inoltre in contattocon personalità che possono entrare a farparte del nostro network accademico, ali-mentando un circolo virtuoso», concludeAndrea Martone ribadendo quella pro-gettualità che è alla base di un’offerta for-mativa sempre pronta a innovarsi.

Professionisti delle risorse umaneLa gestione del personale costituisce un settore essenziale per ogni impresa, che richiedeoggi la capacità di valorizzare il capitale umano e pianificare assetti organizzativi efficaci. Al management HR la Supsi dedica un’ampia scelta di percorsi formativi d’approfondimento.

Andrea Martone, responsabile

dell’area Risorse umane per la

formazione continua.

formazione /Supsi/Advanced Studies

Ticino Management, Martedì 17 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Virtute duce, comite fortuna

LA FORMAZIONE CONTINUAIMPRESCINDIBILE IN TUTTI I CAMPI

Corriere del Ticino/L’Universo, Mercoledì 18 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino/L’Universo, Mercoledì 18 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

19 nuovidiplomatialla SUPSI

Si è conclusa venerdì la seconda edizione del Certificate of Advanced Studies in Coo-perazione e Sviluppo (CAS–CS), un’offerta formativa specifica nella nostra regione, volta all’aggiornamento degli operatori già attivi nel settore e alla specializzazione di coloro che desiderano orientarsi verso le attività di cooperazione e sviluppo. Il CAS–CS richiama a Lugano docenti e per-sonalità da oltre Gottardo e dall’estero con l’intento di rappresentare la pluralità degli attori dello sviluppo (stato, società civile, settore privato), dando ai corsisti l’oppor-tunità di accostarsi ad approcci diversificati alle sfide globali. In occasione della conse-gna dei diplomi, tre neodiplomati - Chiara Cantoreggi, Carol Galbusera e Annageldi Arazmyradov - sono stati premiati con al-trettante borse di studio messe a concorso dalla FOSIT, grazie alla donazione ricevuta dalla FTSC–Federazione ticinese delle so-cietà di canto.

Ecco i diplomati CAS in Cooperazione e sviluppo: Arazmyradov Annageldi, Bon-signore Sabrina, Borioli Savary Martine, Cantoreggi Chiara, Di Feo Nicola, Galbu-sera Carol, Gentile Melanie, Gnesa Vivia-na, Marcacci Sabrina, Pedrazzi Montesel Flavia, Rossi Nicole, Sakai Fukuma Leticia, Schick Ivan, Sciolli Flora, Spertini Laura, Stern Jasmine, Stöckli Tania, Storari Miche-langelo, Ventriglia Marco.

Si ricorda che la terza edizione del CAS-CS prenderà avvio il prossimo mese di set-tembre; le iscrizioni si chiuderanno il 1° di luglio. Inoltre che la partecipazione alle singole giornate di lezione è altresì possibi-le, mediante semplice iscrizione.

Cooperazione

Foto di gruppo per i nuovi diplomati.

Giornale del Popolo, Giovedì 19 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Al via certificato di studi con la SUPSI

Da settembre

i primi corsi voluti

da Ticinomoda insieme

al Dipartimento

tecnologie innovative.

La moda ticinese puntaanche sulla formazione

innovation driven development”.Il programma avrà inizio il pros-

simo mese di settembre 2016. Si svolgerà su 120 ore di lezione e sarà strutturato in 5 moduli che toccano alcuni aspetti importanti della ca-tena di approvvigionamento e di-stribuzione nel settore della moda, cioè: multicanalità, sostenibilità, tecnologie innovative, gestione e analisi dei dati e analisi di casi pra-tici. «Sul nostro territorio - si legge in un comunicato firmato dalla presidente di Ticinomoda Mari-na Masoni e il direttore del DTI di SUPSI Emanuele Carpanzano - il meta-settore della moda è molto significativo e diversificato e ha un notevole potenziale di evoluzione positiva». Ricordiamo che martedì 24 maggio alle 16.45 al LAC è con-vocata l’assemblea di Ticinomoda.

Inizia il nuovo certificato di stu-di avanzati della moda. Ticinomo-da e il Dipartimento tecnologie in-novative (DTI) della SUPSI, hanno infatti sviluppato un programma di formazione per un certificato di studi avanzati (Certificate for Advanced Studies, CAS) - pensa-to espressamente per il comparto moda - che prende il nome “CAS Smart e-Fashion – Enhabling technologies for fashion business

In Ticino il settore moda ha un notevole potenziale di sviluppo. (Foto Keystone)

Giornale del Popolo, Sabato 21 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Una politica sensibile ai bisogni delle famiglieche si è tradotta, tra le diverse misure, nell’aper-tura nel 2005 di SUPSInido, una struttura de-stinata ad accogliere i figli di collaboratrici e col-laboratori, studentesse e studenti. Nel 2011 l’im-pegno profuso nell’ambito di queste politicheè valso alla Supsi il Prix Egalité regionale, pro-

mosso dalla SIC Ticino, un ricono-scimento attribuito alle aziende ti-cinesi che si sono distinte nel campodelle pari opportunità.Le aziende sono quindi sempre piùconsce di come il ruolo della donnasia visibilmente cambiato. Accantoai tradizionali carichi familiari, crescela presenza femminile in tutti i set-tori professionali e il suo impattoall’interno dei processi decisionali,sebbene esistano ancora numerosedisparità di genere. A differenza delpassato emerge però una nuovaconsapevolezza rispetto all’indub-bio valore aggiunto che il patrimo-nio di diversità può apportare in ter-mini di risultati aziendali, in quantofavorisce il confronto e la diffusionedi un approccio diverso e comple-mentare alle problematiche. Un’evoluzione di pensiero che hapotuto compiersi grazie a nuovi di-ritti e all’introduzione di modelli di

lavoro che consentono di conciliare le necessitàdi una vita familiare con l’esigenza di una rea-lizzazione professionale, aspetto quest’ultimoche trova espressione nel desiderio (e semprepiù sovente nella necessità) di sviluppare le pro-prie competenze in relazione ai continui muta-menti del mercato. È ormai noto come le donneoggi si formino di più in un’ottica di carriera, am-bizione che purtroppo è spesso ancora cultural-mente ancorata al mantra maschile.La società del sapere richiede persone semprepiù qualificate e disposte a formarsi sull’arco ditutta la vita. L’aggiornamento e il perfeziona-mento continuo diventano quindi tappe obbli-gate per garantirsi un livello professionale ade-guato, aspirare a ruoli di maggiore responsabilità

Molti studi dimostrano come le impreseche promuovono misure a favore dellepari opportunità abbiano ottenuto un

riscontro positivo in termini di motivazione efidelizzazione del personale, riuscendo così amantenere e a trasformare il know-how azien-dale in un vero atout competitivo.

In tal senso la Supsi è attiva già da parecchi annicon una politica di pari opportunità rivolta alpersonale e al corpo studentesco, attuando nellasua strategia misure organizzative e di studio asostegno di una migliore conciliazione tra lavoro,formazione e vita privata. Tali misure riguardanoin particolare l’integrazione di disposizioni in-terne volte alla valorizzazione delle differenze,all’equità formativa, agli orari di lavoro flessibili,ai tempi di lavoro parziale, nonché all’introdu-zione di piani di studio compatibili con gli im-pegni personali. Attraverso il Servizio Gendere Diversity della Supsi, vengono inoltre promossiprogetti concreti e azioni di sensibilizzazioneper integrare la dimensione di genere e dellaDiversity all’interno della Scuola universitaria.

DONNE e carrieraCompetenze, tenacia, coraggio e passione: un mix di ingredienti vincenti per ilpatrimonio di genere delle aziende. Trend dei percorsi Advanced Studies Supsi

SOPRA, ENZA MASCARA,

SPECIALISTA PROCESSIDEL SERVIZIO FORMAZIONE

CONTINUA SUPSI EAUTRICE DI QUESTO

ARTICOLO

Ticino Management/Donna, Venerdì 27 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

SOPRA, I NUOVIMODELLI DI LAVOROAIUTANO SEMPRE PIÙ DONNE A CONCILIARE GLIIMPEGNI FAMILIARICON IL DESIDERIO DI REALIZZAZIONE PROFESSIONALE. AUMENTANO LEISCRIZIONI FEMMINILIA FORMAZIONI DILUNGA DURATA PER ACQUISIRE UNA QUALIFICASPECIALISTICA,ANCHE SE SPESSOFARE CARRIERARIMANE UNA PREROGATIVAMASCHILE

stimolare un cambiamento nelle discipline oggipoco rappresentate dalle donne. Parallelamente,si continueranno a promuovere progetti di sen-sibilizzazione per avvicinare le donne alle pro-fessioni tecniche e gli uomini alle professioni so-ciosanitarie ed educative, mostrando le prospet-tive di carriera delle donne in questi ambiti.Da una recente indagine della Supsi condottatra i diplomati 2014 dei percorsi MAS e EMBA,emerge che oltre il 40% di loro evidenzia un mi-glioramento di carriera; per il 62% dei diplomatile mansioni sono migliorate dopo la formazione,mentre per un 49% di essi è cresciuto il livellodi responsabilità. Le prospettive offerte dai 120 percorsi promossidalla Formazione continua Supsi possono variareda settore a settore. Per alcuni ambiti la forma-zione Advanced Studies ha un ruolo abilitanteall’assunzione di compiti e responsabilità o rap-presenta un requisito d’entrata per assumereuna funzione in un contesto professionale spe-cifico; in altre aree la formazione prepara il pro-fessionista ad assumere incarichi di specialistadi una particolare disciplina, in altre ancora asvolgere compiti di maggiore responsabilità o perraggiungere posizioni quadro-dirigenziali.Infine, non dimentichiamo le numerose personeche intraprendono una specializzazione comeoccasione di crescita personale, allo scopo di di-stinguersi professionalmente all’interno di unmercato del lavoro sempre più competitivo.Sebbene esistano ancora retaggi culturali cheportano a favorire gli uomini per gli incarichipiù prestigiosi, sempre più donne riescono ademergere per le competenze, la tenacia, il co-raggio e la passione con cui perseguono i propriobiettivi. Uomini e donne hanno sicuramentemodi diversi e complementari di interpretare edeclinare le regole aziendali. Questo non significaperò che un approccio sia migliore dell’altro. Daquesto punto di vista il restare fedeli a se stessipaga sicuramente di più.

Enza MascaraSpecialista processi

Servizio Formazione continua Supsi

e attingere alle opportunità di carriera offertedai vari settori professionali.Nell’ambito della Formazione continua univer-sitaria Supsi, da qualche anno emerge un datointeressante: un cambio di rotta delle iscrizioniprovenienti dalle donne. Mentre in passato lapartecipazione femminile si concentrava nel-l’area dei corsi di breve durata, oggi il trend siè spostato a favore dei corsi che portano al con-seguimento di una qualifica specialistica.I dati pubblicati nel “Rapporto annuale 2015della Supsi”, relativi alla partecipazione femmi-nile ai percorsi Advanced Studies (da 1 a 3 annidi durata) che portano al conseguimento di Ma-ster of Advanced Studies (MAS) o di ExecutiveMaster of Business Administration (EMBA), co-me pure di Diplomi of Advanced Studies (DAS)e Certificate of Advanced Studies (CAS), con-fermano questa tendenza generale. Basti pensareche solo negli ultimi 3 anni la composizione deipartecipanti alle formazioni certificanti è passatada un 56% di uomini e 44% di donne nel 2012a 35% di uomini e 65% di donne nel 2015, trendche si è accentuato anche in relazione allo svi-luppo di nuovi percorsi Advanced Studies negliambiti Supsi della formazione dei docenti, dellasanità e del lavoro sociale, settori già caratterizzatida una forte presenza femminile. Provando a tracciare l’identikit della classicapartecipante ai corsi di formazione continuaSupsi, si nota che le donne che si iscrivono adun corso Advanced Studies hanno tra i 32 e i 36anni, sono attive professionalmente da almeno7 anni, dispongono di una formazione accade-mica o comunque di un solido background for-mativo equivalente. In prevalenza si tratta dilaureate e diplomate provenienti da disciplinesanitarie, umanistiche e sociali. Resta invece sot-torappresentata la presenza femminile in alcunediscipline delle aree economia aziendale e tec-nico-scientifiche. In quest’ottica, una delle future sfide strategichedella Supsi sarà quella di rafforzare ulteriormentela flessibilizzazione dei percorsi Advanced Stu-dies, attraverso lo sviluppo di programmi di stu-dio e di modelli didattici innovativi aderenti alprofilo delle scuole universitarie e con un’atten-zione ai bisogni dell’individuo. Fra gli obiettivi:ampliare le sinergie tra ricerca e formazione epromuovere ulteriormente programmi di studioche permettano di conciliare meglio lavoro, for-mazione e vita privata. Incentivare l’approcciodigitale nella gestione dei materiali didattici el’integrazione di nuove modalità di apprendi-mento, fondate sull’e-learning, sono alcune dellemisure che la Supsi si prefigge di realizzare per

Ticino Management/Donna, Venerdì 27 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, maggio 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

USI e SUPSIda dieci annicon Armasuisse

❚❘❙ L’Istituto Dalle Molle di studi sull’intelli-genza artificiale (IDSIA, USI-SUPSI) cele-bra quest’anno il decennale della collabo-razione con la divisione Scienza e Tecnolo-gia di Armasuisse, l’Ufficio federale dell’ar-mamento nello sviluppo di sistemi di sup-porto alle decisioni in ambito militare. «Siamo grati al gruppo di ricerca dell’IDSIA per l’eccellente contributo e siamo molto felici di proseguire questa collaborazione per affrontare le sfide che ci riserva il futu-ro», ha dichiarato Philippe Luginbühl, Risk Assessment Project Manager di Ar-masuisse. La divisione Scienza e Tecnolo-gia di Armasuisse si occupa dei servizi tec-nologici adottati dall’esercito; ricopre par-ticolare importanza lo sviluppo di stru-menti per l’analisi del rischio e la valutazio-ne della sicurezza. Da quasi trent’anni IDSIA si occupa di ricerca nel campo dell’intelligenza artificiale, con ricadute importanti per l’innovazione sul territorio. Nello specifico a collaborare con Arma-suisse è il gruppo di ricerca coordinato dal prof. Marco Zaffalon (nella foto). Il team è tra i più influenti a livello mondiale nel settore dei metodi probabilistici imprecisi (o robusti). Tali metodi sono usati per de-scrivere in maniera realistica la conoscen-za esperta di un umano (sistemi intelligen-ti di supporto alle decisioni) e per estrarre conoscenza dai dati in maniera automati-ca e affidabile (data mining/big data). A riconoscimento dell’importante lavoro svolto dal team di ricercatori del gruppo in ambito nazionale e internazionale, Tom Dietterich, presidente dell’associazione statunitense per lo sviluppo dell’Intelli-genza Artificiale (AAAI), la più prestigiosa in quest’ambito, ha recentemente citato il lavoro del prof. Zaffalon e del dr. Antonucci come esempio della direzione che prende-rà in futuro lo sviluppo dei sistemi intelli-genti. La collaborazione fra Armasuisse e IDSIA nacque nel 2006 con l’obiettivo di sviluppare un riconoscimento automatico delle intenzioni di aeromobili penetrati all’interno di spazi aerei protetti (per es. centrali nucleari, il World Economic Fo-rum di Davos, ecc). Il sistema creato da IDSIA ebbe la stessa performance di un team di esperti militari su un’ampia serie di scenari di intrusione. Ciò spinse Arma-suisse a continuare e ad ampliare la colla-borazione con il team di ricercatori.

Giornale del Popolo, Martedì 31 maggio 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Sono stati consegnati i diplomi, a chiusura della seconda edizionedel Certificate of advanced studies in cooperazione e sviluppopromosso dalla Supsi e dalla Federazione delle Ong della Svizzeraitaliana. Hanno concluso con successo la formazione: SabrinaBonsignore, Martine Borioli Savary, Nicola Di Feo, MelanieGentile, Viviana Gnesa, Sabrina Marcacci, Flavia Pedrazzi Mon-tesel, Nicole Rossi, Leticia Sakai Fukuma, Ivan Schick, FloraSciolli, Laura Spertini, Stern Jasmine, Tania Stöckli, Michelan-gelo Storari, Marco Ventriglia. Chiara Cantoreggi, Carol Galbu-sera e Annageldi Arazmyradov sono stati premiati con borse distudio messe a concorso dalla Fosit.

Cooperazione e sviluppo

Diplomati

Rivista di Lugano, Venerdì 3 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Corriere del Ticino, Sabato 11 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

È disponibile la nuova offertaAdvanced Studies della

Scuola universitaria professio-nale della Svizzera italiana (Su-psi): percorsi di formazione con-tinua universitaria che consen-tono di ottenere i titoli Masterof Advanced Studies (MAS),Executive Master of BusinessAdministration (Emba), Di-ploma of Advanced Studies(DAS) e Certificate of Advan-ced Studies (CAS). Le 105 pro-poste formative, che prende-ranno avvio dal prossimo au-tunno, si rivolgono ai profes-sionisti che desiderano specia-lizzarsi e aggiornarsi nel corsodella propria carriera, arric-chendo il proprio bagaglio diconoscenze e competenze.

Ricordiamo come la Supsi sisia affermata nell’ultimo de-cennio quale istituzione leaderdella formazione continua uni-versitaria in Ticino, accompa-gnando ogni anno migliaia diprofessioniste e professionistiattraverso percorsi formativi di

qualità e articolati in modo fles-sibile, in funzione delle esigenzediversificate dei partecipanti.

Quattro sono i punti di forzaalla base di questo successo eche ne fanno il partner idealeper un apprendimento lungol’intero corso della vita (Life-long Learning): studi univer-sitari orientati all’applicazionepratica, continuo trasferimentodel sapere, flessibilità e perso-nalizzazione del percorso for-mativo, riconoscimento dei ti-toli. La Supsi offre inoltre piùdi 400 corsi di breve durata. Leproposte formative per l’annoaccademico 2016/17 coprono14 aree di interesse: coopera-zione e sviluppo, costruzioni,design, diritto, elettronica, ener-gia-ambiente-territorio, for-mazione-apprendimento, infor-matica, ingegneria industriale,management, musica, sanità,scienze sociali e teatro.

Per informazioni:www.supsi.ch/go/advanced-studies

Supsi:nuove offerte formative

Eventi&Cultura

TicinoManagement, Giovedì 16 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

formazione /Supsi/Ricerca

True and fair view: chi si occupadi diritto fiscale sa bene comequesto principio negli ultimianni abbia incentivato le azien-

de a redigere bilanci finanziari chiari everitieri. Una clausola spesso disattesadalle organizzazioni non profit (Onp), allequali la supervisione dello Stato sembre-rebbe assicurare ipso facto una trasparenzaassoluta. Ma non sempre è così: notevolisono le discrepanze riscontrabili nelle pra-tiche di rendicontazione, da un lato perchéil modello di riferimento per le Onp elve-tiche, lo Swiss Gaap Fer 21, è obbligatoriosolo in alcuni Cantoni, dall’altro perché,a seconda delle possibilità, le organizza-zioni senza fini di lucro destinano alla con-tabilità risorse molto divergenti.

Partendo dal comune interesse per l’ar-gomento, Domenico Ferrari, docente-ricercatore e coordinatore Ricerca e Servizidell’Area Management del Dipartimentoeconomia aziendale, sanità e sociale(Deass) della Supsi, e Daniel Zöbeli, diret-tore dell’Istituto Management&Innova-zione della Fernfachhochschule Schweiz -scuola affiliata alla Supsi -, hanno ideatoil progetto di ricerca Contabilità e rendi-contazione orientata ai bisogni delle organiz-zazioni non profit svizzere, sostenuto dallaCommissione per la tecnologia e l’inno-vazione (Cti), convinta a finanziare il pro-getto anche dal forte ancoraggio nazionaledello studio. A un partner accademico, laZürcher Hochschule Winterthur, si sonoaffiancati quattro attori rappresentatividelle rispettive categorie del non profit:le Onp finanziate dallo Stato, le fondazionidonatrici, le fondazioni operative e le Ongattive nella cooperazione allo sviluppo.La scelta è caduta su Curaviva, l’associa-zione degli istituiti sociali e di cura svizzeri,

Swiss Foundations, l’Autorità di vigilanzasulle fondazioni e la Direzione per lo svi-luppo e la cooperazione. «Abbiamo cosìpotuto raccogliere dati direttamente sulterreno, procedendo all’analisi minuziosadi 331 rapporti annuali su un totale di1.853. Somministrando un questionariomolto dettagliato abbiamo valutato ogniposta di bilancio per definire la qualitàdella rendicontazione e il livello di traspa-renza», spiega Domenico Ferrari. «Questafase ha dato origine a un rapporto di ricercaintermedio in cui abbiamo messo a fuocoalcuni ambiti di miglioramento». Succes-sivamente sono stati intervistati i varistakeholder per discutere le necessitàavvertite e le loro aspettative. A questopunto è stato sviluppato un modello dirapporto annuale, poi implementato all’in-terno di due organizzazioni a loro voltaco-finanziatrici del progetto, la Rega e la

Fondazione svizzera per paraplegici, cheessendo due realtà di caratura nazionalehanno permesso di ottenere un riscontroinformato da parte dei loro esperti. «Al testpilota ha fatto seguito la collaborazione conil partner di commercializzazione, Pricewa-terhouseCoopers, interessata a potenziarel’attività di consulenza nel non profit: unmomento essenziale per esplicitare i beneficiconcreti del progetto anche per un’aziendaprivata», evidenzia il ricercatore.

L’ultima fase è coincisa con la recensionedel principio Swiss Gaap Fer 21 il quale,essendo focalizzato sulle Onp che raccol-gono donazioni, si dimostra incompletoper istituti con una diversa impostazione.«Ne è scaturito un documento molto pun-tuale, inoltrato alla commissione che aggior-na i principi contabili nazionali: con nostrasoddisfazione, la maggior parte delle pro-poste è stata accolta, confluendo nel nuovodispositivo per il 2014-2015, e DanielZöbeli è stato chiamato a far parte delgruppo di progetto per la revisione delloSwiss Gaap Fer 21, garantendo continuitàal nostro lavoro», sottolinea Ferrari. Unosforzo che la Supsi porta avanti anche sulpiano formativo organizzando ogni announ corso dedicato alle tecniche contabilinecessarie ad allestire un conto consolidatosecondo le norme Swiss Gaap Fer.

Prima che si affermi uno standard unifor-me a livello federale, molto resta da fare -come testimonia anche la frammentata situa-zione ticinese - in particolare nel campodella rendicontazione qualitativa, atta a pre-sentare i risultati raggiunti dalle organizza-zioni, alla quale, come suggerisce DomenicoFerrari, sarebbe auspicabile riservare unostudio specifico. Per un non profit semprepiù trasparente.

Susanna Cattaneo

Una contabilitàtrasparenteUn progetto di ricerca promosso dalla Supsi e dalla Fernfachhochschule Schweiz ha analizzatoper la prima volta la rendicontazione annuale delle organizzazioni non profit svizzere con l’obiettivodi migliorarne i principi contabili, garantendo maggiore trasparenza e snellezza delle procedure.

Domenico Ferrari, docente-ricercatoree coordinatore Ricerca e Servizidell’Area Management del Deass.

TicinoManagement, Giovedì 16 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Nell’ultimo decennio profon-di ripensamenti nell’ambitodella politica fiscale confe-derata, soprattutto in dire-

zione dell’adeguamento agli standardinternazionali, hanno cambiato le regoledella piazza finanziaria elvetica. Di frontea trasformazioni continue non è quindisemplice rimanere al passo e padroneg-giare le specificità del sistema tributariosvizzero.

Sempre ricettiva nei confronti dei biso-gni del territorio, la Supsi propone ilMaster of Advanced Studies (MAS) in TaxLaw, dedicato a dirigenti fiscali, fiduciari,commercialisti, avvocati, consulenti fiscali,bancari e assicurativi.

Nato nel 2003 insieme al Centro com-petenze tributarie - che costituisce il puntodi riferimento cantonale del suo settoreper le attività formative e quelle, altrettantoimportanti, di ricerca -, questo percorsoè particolarmente apprezzato per la solidaformazione teorica offerta, aggiornata agliultimi sviluppi, e al contempo per la suacapacità di tradursi da subito in un efficacestrumento di lavoro per i partecipanti,agevolati nella frequenza dalla cadenzabisettimanale delle lezioni, il venerdì e ilsabato mattina.

«Nel 2015-2016 è iniziata l’ottava edi-zione», spiega Samuele Vorpe, responsa-bile del Centro competenze tributariedella Supsi e del MAS Tax Law, che sicompone di tre annualità, ciascuna con200 ore di aula: il Certificate of AdvancedStudies (CAS) in Fondamenti di dirittotributario, quello in Approfondimenti didiritto tributario e quello in Diritto tri-butario internazionale. Superando i rispet-tivi esami e sostenendo la tesi finale siacquisisce il titolo, riconosciuto dal Dipar-

timento federale dell’economia. Non èesclusa la possibilità di seguire i CAS inun ordine diverso da quello suggerito odi iscriversi a una sola annualità: a settem-bre prenderà avvio la seconda. «Nell’annoiniziale si affronta tutta la disciplina delleimposte svizzere, dirette e indirette, fede-rali e cantonali; la prima parte del secondoanno è riservata alla tassazione delle impre-se - si pensi oggi alla Riforma III -, dopo-diché si entra in una dinamica più inter-nazionale, occupandosi del diritto tribu-tario italiano e americano. Durante il terzoanno vengono presi in esame i trattati pat-tuiti con altri Stati per eliminare la doppiaimposizione, gli accordi bilaterali in mate-ria fiscale con l’Unione europea e tutte lesue direttive con impatto sul diritto elve-tico, per terminare con i dazi commercia-li», precisa il responsabile del MAS. I pro-grammi sono soggetti a una costante revi-

sione per aderire alle continue evoluzioni,specialmente sul fronte internazionale. Ilperiodo formativo consente inoltre di tes-sere una preziosa rete di conoscenze frastudenti e con i docenti provenienti dalsettore privato e pubblico, come i funzio-nari dell’Amministrazione federale e dellaDivisione cantonale delle contribuzioni.

In aggiunta, il Centro competenze tri-butarie propone un Master of AdvancedStudies in Diritto economico e BusinessCrime per rispondere ai rapidi sviluppi inmateria di segreto bancario e assistenzafiscale internazionale, soffermandosi adesempio sui nuovi standard antiriciclaggiointrodotti dal Gafi. «Pur essendo ai suoiesordi, questo MAS ha già riscontrato unnotevole successo e verosimilmente nel2017 partirà la seconda edizione», pun-tualizza Samuele Vorpe.

A queste due formazioni di ampio respi-ro, si aggiunge un corso in Fiscalità e dirit-to finanziario (40 ore), pensato per sup-portare i prestatori di servizi finanziarinell’analisi di un quadro giuridico incostante mutazione.

Completano l’offerta i corsi brevi sullemodifiche di prassi, di giurisprudenza olegislative, organizzati per soddisfare leesigenze degli ex-studenti del MAS TaxLaw e degli operatori finanziari ed eco-nomici del territorio.

Sempre per mantenersi aggiornati è pos-sibile consultare online il mensile Novitàfiscali, nato nel 2010, a ulteriore testimo-nianza del legame tra il Centro competenzetributarie e la comunità fiscale italofona,che fornisce molti degli autori dei contributidella rivista, destinati alla discussione ditemi di attualità o a raccogliere nero subianco i più significativi interventi presentatia convegni e seminari in ambito fiscale.

Mantenersi aggiornati sul diritto tributario svizzero e sulle norme internazionali in continuaevoluzione diventa sempre più necessario e complesso. Il MAS Tax Law della Supsi rispondealle esigenze formative dei professionisti del settore.

Samuele Vorpe, responsabile delCentro competenze tributarie dellaSupsi e del MAS Tax Law.

formazione /Supsi/Advanced Studies

Approfondirela fiscalità

TicinoManagement, Giovedì 16 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Si è svolta venerdì 10 giugnoal palazzo dei congressi di Lu-gano la cerimonia di consegnadei diplomi Advanced studiesdella Scuola universitaria pro-fessionale della Svizzera ita-liana (Supsi). Numerosi i pro-fessionisti che hanno ricevutoi titoli Diploma of Advanced

Advanced studies Supsi

Studies (Das), Master of ad-vanced studies (Mas) ed Exe-cutive master of business ad-ministration (Emba). L’even-to ha permesso di riunire i di-plomati dei principali percorsiformativi nell’ambito dellaformazione continua: Das Sa-lute mentale e psichiatria

(15), Das Clinica generale(14), Das Salute materna epediatria (9), Das Oncologia(10), Das Cure palliative (2),Das Etica cl inica e MedicalHumanities (1), Das Geron-tologia e geriatria (7), DasGestione sanitaria (26), DasInfermiere di famiglia (11),

Das Business Coaching (1),Mas Tax Law (3), Executivemaster of business administra-tion (21), Mas Music compo-sition (1), Mas Wind Con-ducting, Mas Research me-thods in the arts (1), MasContemporary music perfor-mance and interpretation (5),Mas Music performance andinterpretation (10), Das Pro-ject management (9), MasProject program and Portfoliomanagement (5), Mas Indu-strial engineering and Opera-tions (15), Mas Sostegno pe-dagogico nella scuola dell’ob-bligo (31), Mas Attività crea-tive nella scuola elementare(19), Mas Insegnamento nellascuola elementare (6). Sonostati complessivamente 223 idiplomati, tutti professional-mente attivi, che hanno scel-to la formazione continuauniversitaria per specializzarsie aggiornarsi durante la pro-pria carriera.

Rivista di Lugano, Venerdì 17 giugno 2016

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SUPSI – Rassegna stampa, giugno 2016

Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana

Consegnati i diplomi Advanced Studies SupsiSi è svolta venerdì 10 giugno presso il Palazzo dei Congressidi Lugano la cerimonia di consegna dei diplomi AdvancedStudies della Scuola universitaria professionale della Sviz-zera italiana (Supsi). Numerosi i professionisti che, in pre-senza di quasi 600 persone, hanno ricevuto i titoli Diplomaof Advanced Studies (Das), Master of Advanced Studies(Mas) ed Executive Master of Business Administration(Emba). L’evento ha permesso di riunire i diplomati deiprincipali percorsi formativi della Supsi nell’ambito dellaformazione continua. Nel 2016 sono stati complessivamen-te 223 i diplomati, tutti professionalmente attivi, che hannoscelto la formazione continua universitaria per specializ-zarsi e aggiornarsi durante la propria carriera.Ad aprire la cerimonia il Direttore generale della Supsi Fran-co Gervasoni, che nel suo discorso ha sottolineato quanto le

carriere lavorative siano oggi sempre più spesso imprevedi-bili e sempre meno lineari. «Le conoscenze da acquisire di-ventano sempre più articolate e complesse. I ruoli da assu-mere, i metodi e gli approcci al lavoro necessitano semprepiù di un mix equilibrato fra competenze specialistiche, me-todologiche, personali. L’interdisciplinarità e l’interprofes-sionalità sono spesso chiavi per accedere alla soluzione deiproblemi con cui ci si trova confrontati». Un recente studiodell’Ufficio federale di statistica (Ust) ha rivelato che inSvizzera mediamente un lavoratore cambia almeno quat-tro volte lavoro durante la propria vita. «I treni delle oppor-tunità passano e vanno presi al volo. Ogni cambiamento didirezione deve quindi essere anticipato o accompagnato dauna coerente formazione continua».

Elenco dei diplomati su laregione.ch/diplomati

I DIPLOMATI

LaRegione, Lunedì 20 giugno 2016