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l’informazione sull’industria dello sport, del fitness, della piscina e del benessere pag 2 Certificati medici e sport Intervista esclusiva al dott. Massimo Casciello del Ministero della Salute. News www.sportindustry.com SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI pag 6 Gestire un impianto sportivo Spunti e consigli per rendere la gestione efficiente e redditizia, dall’energia rinnovabile al marketing. Primo piano pag 8 Dall’anfiteatro romano agli stadi odierni Diamo il via a un percorso sull’evoluzione di queste strutture per lo spettacolo sportivo. Primo piano pag 12 Sport, fitness, piscine, benessere Le ultime novità presentate dalle aziende in tema di prodotti, sistemi e tecnologie nei nostri quattro settori di riferimento. Scelti per voi trimestrale - anno 5 - n. 16 - aprile-giugno 2014 Dove c’è sport, c’è casa? “Come potete pensare che una famiglia ita- liana possa portare mai, in futuro, un figlio o una figlia in uno stadio italiano, vista l’attuale situazione?” Questa domanda è stata posta due giorni fa da Marcel Vulpis, giornalista sporti- vo e opinionista, nel suo articolo su Sport Economy dedicato ai recenti atti di violen- za verificatesi alla finale di Coppa Italia. Mi ha colpito perché sono mesi (o forse anni) che mi pongo la stessa identica domanda. I nostri sono stadi vecchi, spesso collocati in aree non più adeguate, dove il traffico si congestiona e si creano solo disagi, costruiti secondo dettami ormai superati, senza un minimo di attenzione al risparmio energe- tico e gestionale, senza servizi correlati che possano richiamare un pubblico anche nei giorni in cui non si gioca, senza un piano di marketing e sponsorizzazione che pos- sa renderle strutture redditizie. Lo stadio in Italia non è più un luogo di sport, quel- lo da vivere dagli spalti, con il cuore che accelera e le gambe che fremono, perché sembra quasi di essere lì con loro, a corre- re, a giocare. Oggi si preferisce la poltrona del salotto, si preferisce Sky con le riprese da vicino, il tasto per mandare indietro, per vedere le scene al rallentatore. E come si può dare torto a questa tendenza? Come si può dare torto a un padre che dice “io mio figlio allo stadio non ce lo porto, è troppo pericoloso”? Penso sia il momento di rida- re una dignità agli stadi, e insieme ad essi anche agli impianti sportivi italiani, riqua- lificandoli e facendoli diventare luoghi di ri- trovo dove tutti si sentano ospitati, accolti e al sicuro. E questo anche perché, come specificato nel MEMO della Commissione Europea del 21 gennaio: “Il settore dello sport è considerato uno dei più importanti driver nella crescita dell’Unione Europea. Occupa 4,5 milioni di persone e contribu- isce al valore aggiunto lordo con 294 mi- liardi di euro. L’industria dello sport, nel- la sua definizione più ampia, è una vera e propria industria, e può dunque essere vista come motore di crescita per l’eco- nomia, in quanto genera valore aggiunto e posti di lavoro in tutta una serie di settori, nella produzione e nei servizi, stimolando sviluppo e innovazione”. ISSN 2038-5781 SAVE THE DATE 19 | 20 | 21 Febbraio 2015 | Fiera di Bologna 16 th Expo and International Congress for Fitness, Wellness & Aquatic Clubs Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508 Segreteria scientifica e vendita stand: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - [email protected] è un progetto in collaborazione con seguici su facebook

Sport industry magazine 16

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Notizie, aziende e prodotti dal settore dell'impiantistica sportiva. Consigli, spunti e idee per la gestione di impianti sportivi. La storia di quanto gli stadi siano cambiati nel corso degli anni. I provvedimenti di carattere amministrativo che hanno coinvolto il mondo dei centri sportivi nelle ultime settimane.

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l’informazionesull’industriadello sport,del fitness,della piscina edel benessere

pag 2

Certificati medici e sportIntervista esclusiva al dott. Massimo Casciello del Ministero della Salute.

News

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SPORT & FITNESS PISCINE WELLNESS COMPLEMENTI

pag 6

Gestire un impianto sportivoSpunti e consigli per rendere la gestione efficiente e redditizia, dall’energia rinnovabile al marketing.

Primo piano

pag 8

Dall’anfiteatro romano agli stadi odierni Diamo il via a un percorso sull’evoluzione di queste strutture per lo spettacolo sportivo.

Primo piano

pag 12

Sport, fitness, piscine, benessereLe ultime novità presentate dalle aziende in tema di prodotti, sistemi e tecnologie nei nostri quattro settori di riferimento.

Scelti per voi

trimestrale - anno 5 - n. 16 - aprile-giugno 2014

Dove c’è sport, c’è casa?“Come potete pensare che una famiglia ita-liana possa portare mai, in futuro, un figlio o una figlia in uno stadio italiano, vista l’attuale situazione?” Questa domanda è stata posta due giorni fa da Marcel Vulpis, giornalista sporti-vo e opinionista, nel suo articolo su Sport Economy dedicato ai recenti atti di violen-za verificatesi alla finale di Coppa Italia. Mi ha colpito perché sono mesi (o forse anni) che mi pongo la stessa identica domanda. I nostri sono stadi vecchi, spesso collocati in aree non più adeguate, dove il traffico si congestiona e si creano solo disagi, costruiti secondo dettami ormai superati, senza un minimo di attenzione al risparmio energe-tico e gestionale, senza servizi correlati che possano richiamare un pubblico anche nei giorni in cui non si gioca, senza un piano di marketing e sponsorizzazione che pos-sa renderle strutture redditizie. Lo stadio in Italia non è più un luogo di sport, quel-lo da vivere dagli spalti, con il cuore che accelera e le gambe che fremono, perché sembra quasi di essere lì con loro, a corre-re, a giocare. Oggi si preferisce la poltrona del salotto, si preferisce Sky con le riprese da vicino, il tasto per mandare indietro, per vedere le scene al rallentatore. E come si può dare torto a questa tendenza? Come si può dare torto a un padre che dice “io mio figlio allo stadio non ce lo porto, è troppo pericoloso”? Penso sia il momento di rida-re una dignità agli stadi, e insieme ad essi anche agli impianti sportivi italiani, riqua-lificandoli e facendoli diventare luoghi di ri-

trovo dove tutti si sentano ospitati, accolti e al sicuro. E questo anche perché, come specificato nel MEMO della Commissione Europea del 21 gennaio: “Il settore dello sport è considerato uno dei più importanti driver nella crescita dell’Unione Europea. Occupa 4,5 milioni di persone e contribu-isce al valore aggiunto lordo con 294 mi-liardi di euro. L’industria dello sport, nel-la sua definizione più ampia, è una vera e propria industria, e può dunque essere vista come motore di crescita per l’eco-nomia, in quanto genera valore aggiunto e posti di lavoro in tutta una serie di settori, nella produzione e nei servizi, stimolando sviluppo e innovazione”.

ISSN

203

8-57

81

SAVE THE DATE

19|20|21Febbraio 2015 | Fiera di Bologna

16th

Expo and International Congressfor Fitness, Wellness & Aquatic Clubs

Segreteria organizzativa e ufficio stampa: ABSOLUT eventi&comunicazione - tel. +39 051 272523 - fax +39 051 272508Segreteria scientifica e vendita stand: EDITRICE IL CAMPO Srl - tel +39 051 255544 - fax +39 051 255360 - [email protected]

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newsUna partnership per crescere insieme

L’edizione 2014 di SAIE Sport & Technologies, il salone biennale dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi, si apre con un’importante novità. Il salone ha infat-ti scelto Sport Industry come Media Partner dell’evento, dandoci l’opportunità di essere sempre informati in materia di prodotti, tecno-logie e materiali per la costruzione di impianti sportivi. Nel dettaglio, affiancheremo l’evento nella comunicazione delle novità presenta-te dal settore realizzando rassegne tematiche, redazionali di prodotto, interviste ai protagonisti, così da tenervi sempre informati. Fulcro del salone sarà, infatti, la piazza di SAIE Sport & Technologies, che vedrà la partecipazione di professionisti e addetti ai lavori, esperti e stu-diosi di tematiche fondamentali per il nostro settore. Nel 2014 nuove iniziative animeranno la piazza con test dal vero e aree dimostrative per mostrare le caratteristiche e le prestazioni dei prodotti esposti in fiera. Spazi saranno dedicati anche alle Federazioni sportive italiane ed internazionali, in primo luogo FIFA, FIGC, LND. Vi aspettiamo dunque in fiera a Bologna, dal 22 al 25 ottobre 2014, allo stand dedicato a Sport Industry. Venite a trovarci!

Per approfondire: bit.ly/sid4saie

La guida ai finanziamenti europei per lo sport

Pubblicata a fine marzo 2014 la guida “Come finanziare lo sport, la ciclabilità, la mobilità e il turismo sostenibile con i fondi europei”. Il documento analizza il mercato attuale dello sport, il ruolo sempre più importante svolto dal turismo sportivo, le varie tipologie di fi-nanziamento già sperimentate e le nuove opportunità che si aprono tra il 2014 e il 2020. “Quello dei finanziamenti nel settore dello sport, della ciclabilità, della mobilità e del turismo sostenibile è un tema comples-so - scrive Claudia Salvi, redattrice del do-cumento per Formez PA, il Centro servizi, assistenza, studi e formazione per l’ammo-dernamento delle PA. Nella maggioranza dei casi non esistono strumenti finanziari ad hoc, vale a dire pensati in maniera diretta ed esclusivamente per rispondere alle esigenze di questi settori”. Una guida molto interes-sante, che mira a identificare quali fondi sono stati utilizzati nei periodi di programmazione precedente (2000-2006 e 2007-2013) per il finanziamento di progetti in questi settori e quali strumenti finanziari possono essere

Per approfondire: bit.ly/sid4finanziamenti

utilizzati nel periodo attuale (quello dal 2014 al 2020), approfondendo tutte le varie tipo-logie di finanziamento: i fondi strutturali e di investimento europei, il Fondo Europeo di Svi-luppo Regionale 2014-2020, i finanziamenti diretti e i programmi tematici dell’Unione eu-ropea, il co-finanziamento, ecc.

Il marketing sportivo in Italia: 4 interviste

Nel mese di marzo abbiamo dato il via a una serie di articoli dedicati al marketing spor-tivo in Italia, con l’intento di approfondire i vantaggi e le opportunità per il nostro sistema sportivo che, oggi più che mai, ha bisogno di trovare nuovi modi per avvicinare, coinvol-gere, emozionare, oltre che fidelizzare, un pubblico di appassionati. Perché è questo il cardine: lo sport è il più potente veicolo di emozioni, di passioni e di condivisioni, ed è vitale che i gestori di impianti sportivi impa-rino a fare leva su questo dato di fatto. Nelle prime quattro interviste abbiamo coinvolto Damiano Cori, specializzato in Marketing e Social Media Marketing per il settore sporti-vo, Andrea Annunziata, titolare dello studio Sporthink, Salvatore Sanzo, atleta interna-zionale e Presidente del CONI Toscana, e Ni-cola Pongetti, responsabile marketing dello

Per approfondire:

bit.ly/sid4marketing

Studio Ghiretti e Associati. Quattro persona-lità che c’hanno permesso di venire a cono-scenza di azioni e strategie messe in campo da Federazioni, Associazioni, Regioni e azien-de italiane in materia di marketing e social media marketing.

Impianti sportivi: il POS è obbligatorio

Con la conversione in legge del decreto Mil-leproroghe, dal prossimo 30 giugno scatta l’obbligo di accettazione della moneta elet-tronica da parte degli esercenti di attività commerciali e di servizi, anche professionali. Perché ve lo raccontiamo? Perché, a meno che non cambi qualcosa da qui al 30 giugno, l’obbligo è in capo a tutti i gestori di im-pianti sportivi, ivi comprese le associazioni e società sportive dilettantistiche. Questo signi-fica che, dal 30 giugno, le associazioni sporti-ve avranno la necessità di dotarsi di un POS.

Per approfondire: bit.ly/sid4pos bit.ly/sid4calcio

“Pianificazione e Controllo di Gestione per Impianti Sportivi, Fitness Club e Piscine” af-fronta, per la prima volta, un tema di cruciale importanza come la programmazione e il controllo di gestione nel vasto settore costituito da impianti sportivi, fitness/wellness club e piscine a uso pubblico, rivolgendosi a realtà aziendali molto complesse che necessitano di veri e propri strumenti per essere governate con profitto.Questo manuale, la cui approfondita parte teorica è arricchita da numerosi esempi pratici che facilitano l’assimilazione delle nozioni e l’applicazione delle procedure, affronta tutti gli aspetti critici dell’organizzazione aziendale trattandola come un insieme organico, ossia valutando tutto il ciclo “programmazione-produzione-vendita- controllo” all’interno di un unico sistema che deve necessariamente muoversi in modo sincrono. Con quest’opera Alberto Manzotti – uno dei massimi esperti in materia – fornisce a imprenditori, gestori e manager strumenti e conoscenze imprescindibili per svolgere una sistematica attività di guida e orientamento della propria impresa, per impiegare le risorse in modo efficace ed efficiente in relazione agli obiettivi economici fissati.Questo volume non può dunque mancare nella vostra libreria per una ragione molto semplice: vi aiuterà a gestire in modo redditizio la vostra azienda e a ottenere il successo che meritate.

Alberto Manzotti

È presidente di Sanitatem, società che opera nell’ambito della sanità privata. Vanta una consolidata esperienze nell’ambito finanziario ed amministrativo in qualità di dirigente in gruppi internazionali, attualmente è Consigliere di amministrazione e membro del comitato di gestione della Fondazione dello Sport del Comune di Reggio Emilia e docente presso la LUISS Business School di Roma.

“Il manuale che non c’era vi aiuterà a gestire con profitto la vostra azienda e a ottenere il successo che meritate”

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per Impianti Sportivi, Fitness Club e Piscine

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“Pianificazione e Controllo di Gestione per Impianti Sportivi, Fitness Club e Piscine” af-fronta, per la prima volta, un tema di cruciale importanza come la programmazione e il controllo di gestione nel vasto settore costituito da impianti sportivi, fitness/wellness club e piscine a uso pubblico, rivolgendosi a realtà aziendali molto complesse che necessitano di veri e propri strumenti per essere governate con profitto.Questo manuale, la cui approfondita parte teorica è arricchita da numerosi esempi pratici che facilitano l’assimilazione delle nozioni e l’applicazione delle procedure, affronta tutti gli aspetti critici dell’organizzazione aziendale trattandola come un insieme organico, ossia valutando tutto il ciclo “programmazione-produzione-vendita- controllo” all’interno di un unico sistema che deve necessariamente muoversi in modo sincrono. Con quest’opera Alberto Manzotti – uno dei massimi esperti in materia – fornisce a imprenditori, gestori e manager strumenti e conoscenze imprescindibili per svolgere una sistematica attività di guida e orientamento della propria impresa, per impiegare le risorse in modo efficace ed efficiente in relazione agli obiettivi economici fissati.Questo volume non può dunque mancare nella vostra libreria per una ragione molto semplice: vi aiuterà a gestire in modo redditizio la vostra azienda e a ottenere il successo che meritate.

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È presidente di Sanitatem, società che opera nell’ambito della sanità privata. Vanta una consolidata esperienze nell’ambito finanziario ed amministrativo in qualità di dirigente in gruppi internazionali, attualmente è Consigliere di amministrazione e membro del comitato di gestione della Fondazione dello Sport del Comune di Reggio Emilia e docente presso la LUISS Business School di Roma.

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news

In Italia si investe ancora nello sport?

Quattro esempi di investimento dedicati all’impiantistica sportiva in Italia: l’approvazione definitiva del progetto per il nuovo stadio e campus dello sport a Carpi, la nuova cittadella del tennis a Gaeta, i lavori di manutenzione al Palasport Marsala e i 122mila euro inve-stiti dal Comune di Cosenza per la manutenzione straordinaria degli impianti sportivi. Li segnaliamo perché, da un lato, permetteranno di riportare a una nuova vita gli impianti sportivi italiani (che tanto ne hanno bisogno) e, dall’altro, perché speriamo possano diventare oc-casione di lavoro per aziende e professionisti che operano in questo settore.

Per approfondire: bit.ly/sid4investimenti

Italia: è ora di rifare gli stadi!

Pubblicata la 17sima edizione della Deloitte Football Money League, l’analisi più com-pleta delle performance finanziarie dei club di calcio a livello europeo. I risultati di quest’an-no mostrano un dato preoccupante. Mentre viene lodata la Juventus, che continua a go-dere dei benefici del nuovo stadio con un fat-turato a giornata più che triplicato dalla sua inaugurazione nel 2011, gli altri club italiani non godono purtroppo della stessa buona re-putazione. Si legge nel documento: “Il crollo delle presenze e l’aver giocato tre partite in casa in meno rispetto al 2011/12 sono le prin-cipali cause del calo dei ricavi a giornata del Milan (- 22% / €7.4m). Risultati in linea con il modello italiano, con club ostacolati dalla mancanza di stadi di proprietà e da strutture in deterioramento”. Il consiglio della De-loitte? Investire sul rifacimento degli stadi e su iniziative di marketing, sponsorizzazione e partnership, dando sempre maggiore impor-tanza al reddito commerciale come risorsa per lo sviluppo del club.

Per approfondire: bit.ly/sid4calcio

I bandi sportiviattivi in Italia?

Coscienti di quanto sia importante, per tutto il settore degli impianti sportivi, essere sempre e il più possibile aggiornato in materia di ban-di e finanziamenti per la costruzione e ma-nutenzione di impianti sportivi, piscine, campi da gioco o servizi correlati, vi segnaliamo un sito web (www.bandi.it) che raggruppa i bandi attivi in tutta Italia. In particolare, nel sito è possibile filtrare le ricerche per argo-mento trovando solo i bandi che interessano il proprio specifico settore di attività, nel nostro caso gli impianti sportivi.

Per approfondire: bit.ly/sid4bandi

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news

Novità dal Ministero del LavoroIl Ministero del Lavoro ha emanato, in data 21.02.2014, un’importante circolare in mate-ria di lavoro sportivo dilettantistico che riguar-da da vicino non solo gli enti certificatori, ma anche dirigenti e consulenti che ope-rano nelle società e nelle associazioni sporti-ve dilettantistiche. Dopo aver evidenziato la caratteristica non lucrativa degli enti iscritti all’apposito registro del Coni, la circolare illu-stra la disciplina vigente sia per le prestazioni sportive dilettantistiche sia per le collabora-zioni coordinate e continuative di carattere amministrativo – gestionale, concentrando-si sugli istruttori e gli allenatori operanti all’interno delle società e associazioni sportive dilettantistiche, le figure attorno alla cui at-tività erano nati i contenziosi attualmente in essere. Se, in origine, l’orientamento ministe-riale era stato quello di ritenere applicabile il

Per approfondire: bit.ly/sid4norme

regime sui compensi sportivi solo ai sog-getti svolgenti manifestazioni sportive, a se-guito della novella recata dall’art. 35 comma quinto del D.L. n. 207/2008 (convertito con legge n. 14/2009) la fattispecie agevolativa venne allargata, in via interpretativa, anche alla formazione didattica e alla prepara-zione fisica.

La sicurezza parte dalla prevenzioneQuasi un quarto degli infortuni sul lavoro nei Paesi dell’Unione Europea sono dovuti a scivolamenti, inciampi e cadute. Questo è quanto emerge dal recente rapporto “New risks and trends in the safety and health of women at work”, redatto dalla European Agency for Safety and Health at Work. Le cause? Cattiva manutenzione del pavimento, ostacoli, superfici bagnate e ghiaccio. Come risolvere questo problema? Intervenendo sul-la prevenzione.

Per approfondire: bit.ly/sid4sicurezza

Project Financing:chiarimenti dal Consiglio di Stato

Pubblicata in Gazzetta Amministrativa la sentenza del Consiglio di Stato Sez. III del 20.3.2014 che chiarisce le fasi in cui si articola il Project Financing, procedimento volto alla “realizzazione di opere pubbliche senza oneri finanziari da parte dell’amministrazione”. La sentenza cita e analizza le varie fasi del procedimento, dalla valutazione della proposta alla verifica della fattibilità del progetto, fino all’individua-zione della proposta di pubblico interesse e all’aggiudicazione della concessione mediante una procedura negoziata, “da svolgersi tra il soggetto che avesse presentato la proposta progettuale iniziale (cd promotore) e i soggetti presentatori delle due migliori offerte della gara in precedenza indetta”. Il testo della sentenza è disponibile in-tegrale sul sito di Gazzetta Amministrativa, raggiungibile dalla notizia pubblicata su www.sportindustry.com, categoria Norme e leggi per l’impiantistica sportiva.

Per approfondire: bit.ly/sid4finanza

La rinascita dell’Aquatics Centre

Rinasce l’Aquatics Centre di Londra, tra-sformato in un impianto sportivo e del tempo libero per tutta la comunità, che permetterà l’accesso anche ai club di nuoto locali e della città di Londra. Questa è la terza sede olim-pica a riaprire, dopo la Copper Box Arena e Lee Valley White Water Centre. Seguiranno il Velodromo il 31 marzo, la Lee Valley Hockey e il Tennis Centre a maggio 2015 e infine lo Stadio Olimpico, che si sta trasformando in un impianto polivalente e sarà la sede perma-nente del West Ham dal 2016. Un validissimo esempio di come le Olimpiadi dovrebbero essere gestite, con impianti progettati e re-alizzati in vista del loro utilizzo non soltanto

Per approfondire: bit.ly/sid4piscine

durante l’evento sportivo, ma anche dopo, così da diventare luoghi di sport sostenibili e fruibili da tutta la comunità, compresi gli at-leti.

Certificati medici e sport: intervista esclusiva

Di fronte ai dubbi sollevati dai successivi in-terventi normativi, tra aprile e ottobre 2013, intorno ai certificati rilasciati per l’attività sportiva, ci siamo rivolti all’unica fonte in gra-do di fornire risposte certe e autorevoli: il Mini-stero della Salute.Il Direttore Generale della Ricerca Sanitaria e Biomedica e della Vigilanza sugli Enti, dott. Massimo Casciello, c’ha infatti fornito impor-tanti chiarimenti relativi ad alcuni aspetti della disciplina:• l’obbligo (o meno) dell’elettrocardiogramma per l’attività sportiva non agonistica, • la responsabilità (o meno) della verifica da parte delle società sportive,• l’adozione di linee guida,• la validità dei certificati in corso,• le attività ad alta intensità cardiocircolatoria.L’intervista è pubblicata nel canale Complementi di www.sportindust-ry.com, categoria Sicurezza negli impianti sportivi.

Per approfondire: bit.ly/sid4certificati

Bando per imprese turistiche, ricettive e balneari

Emilia Romagna: approvato un bando dedi-cato a imprese turistiche e commerciali, com-presi gli stabilimenti balneari, che investano in tecnologie per il risparmio energetico, l’uso efficiente dell’energia e la valorizzazione delle fonti rinnovabili. Non saranno ammessi inter-venti che comportano una spesa inferiore a 20 mila euro, il massimo contributo concedi-bile è pari a 150 mila euro. Domande ammes-se dal 5 maggio al 15 luglio.

Per approfondire: bit.ly/sid4turismo

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Proponiamo al mondo dello sport soluzioni innovative, frutto di costante ricerca, di collaborazioni con esperti di biodinamica e laboratori universitari e grande attenzione alla tutela dell’ambiente ed alla sostenibilità, per garantire, oltre alla sicurezza degli atleti, la massima compatibilità ambientale e l’ottimizzazione dei costi di gestione degli impianti.Tanti prodotti, ognuno dedicato al tuo sport, tutti proiettati ad un grande ri-sparmio delle risorse e ad una ridotta manutenzione per rendere particolarmente vantaggioso l’investimento.

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primo piano gestione

Spunti e consigli a misura di gestioneIn questo articolo vi proponiamo alcuni dei contenuti dibattuti all’ultima edizione di ForumClub/ForumPiscine e ForumSport Congress. Il filo conduttore? La gestione efficiente di un impianto sportivo.

di Alice Spiga

“Negli scorsi anni, il focus dei gestori è stato l’attività ordinaria, con una scarsa attenzione all’obsolescenza degli impianti tecnologici, la cui manutenzione stra-ordinaria è stata spesso rimandata per mancanza di risorse, sia da parte del gestore che della proprietà. Le conse-guenze sono sotto ai nostri occhi: la qua-lità dei servizi offerti diminuisce, mentre aumentano le emissioni di CO2 nell’am-biente, e si fa sempre più fatica a propor-re attività per l’agonismo, per la disabilità e la riabilitazione”. Mi scuserà Alberto Cervi se rubo le pa-role che lui stesso ha utilizzato per apri-re la tavola rotonda La riqualificazione energetica dell’impianto sportivo. Sono parole che esprimono molto bene la con-dizione dei nostri impianti sportivi, pre-senti sul territorio nazionale in numero insufficiente, spesso obsoleti e bisogno-si quantomeno di interventi strutturali o sugli impianti tecnici. Il problema fonda-mentale è che le bollette energetiche primarie (gas, energia elettrica, acqua) sono diventate sempre meno sostenibi-li dai gestori e stanno mettendo profon-damente in crisi il lavoro di promozione e supporto dell’attività didattica e spor-tiva che, con fatica, offrono alla cittadi-nanza; soprattutto in un periodo in cui le amministrazioni pubbliche si trovano costrette a tagliare gli investimenti ovun-que possono. “La nostra spesa pubbli-ca a favore dello Sport e delle Attività

Ricreative – ha puntualizzato Antonello Panza nel corso della tavola rotonda Vizi e virtù dello sport dilettantistico, è infe-riore del 50% rispetto alla Gran Bretagna e del 65% della Germania, collocandosi tra i paesi europei con la più bassa spe-sa pro-capite (circa 64 euro), insieme a Irlanda e Grecia. Nel corso degli ultimi 10 anni – continua il segretario FIN, la spesa complessiva pubblica per lo sport è stata sostanzialmente stabile, registran-do però una diminuzione in termini reali di circa il 2,6% medio annuo. Eppure, se ipotizzassimo una diminuzione di un solo punto percentuale del tasso di sedenta-rietà (dall’attuale 40% della popolazione al 39%, corrispondente a circa 515mila persone), si otterrebbe un beneficio in-crementale per lo stato dell’ordine di 200 milioni di euro di risparmio sulla spesa, sanitaria e non”.

Investire sull’energiaMa se gli investimenti pubblici nello sport continuano a diminuire, come venire in-contro allo stato di obsolescenza struttu-rale che coinvolge la nostra impiantistica sportiva nazionale? “I fattori chiave su cui bisogna intervenire – ha specificato Alberto Cervi durante la già citata tavola rotonda – sono essenzial-mente quattro: 1) la razionalizzazione del fabbisogno di energia primaria e la riduzione dei costi energetici e dei consumi.

2) La gestione dei consumi energetici e il coordinamento dei fornitori e delle imprese specializzate. 3) La ricerca di nuove formule di fi-nanziamento (project financing e finan-ziamento bancario) e l’attivazione di in-centivi per l’efficienza energetica (TEE) e Certificati Bianchi. 4) Lo sviluppo di nuovi margini gestio-nali, attivando nuovi servizi legati alla disabilità e alla riabilitazione, lavorando sul miglioramento dell’immagine azien-dale e sulla qualità dei servizi proposti, fidelizzando e affezionando l’utente/cliente”.

L’utente al centroIl coinvolgimento e la fidelizzazione dell’utente (o del cliente) è ancora più centrale se si prendono in considerazio-ne piccoli/medi centri sportivi, dove il rapporto che si instaura con chi prati-ca l’attività è di tipo quasi famigliare. Gli impianti di piccole dimensioni, che con-templano ad esempio una sola piscina e pochi altri servizi accessori, possono infatti essere un ottimo investimento, a patto che si punti su un’altissima spe-cializzazione che vada a colpire target e attività precisi. Come è emerso giusta-mente durante la tavola rotonda Investire in piccolo per guadagnare in grande, moderata da Marco Tornatore: “Qualità percepita, comfort, una selezione attenta del personale e una formazione conti-nua, oltre a un’attenta analisi delle tarif-fe, dei costi e dei ricavi, rappresentano la chiave di svolta nella gestione di un impianto sportivo di piccole dimensioni”. Quando di parla di fidelizzazione, il no-stro settore è avvantaggiato perché lo sport è uno dei più potenti aggregatori che esistano: riesce a creare emozioni, a coinvolgere, ad avvicinare persone di ogni età, nazionalità, credo e cultura, persone che amano praticare sport e per-sone che amano solo guardarlo; crea, in definitiva, una vera e propria comunità. “L’obbiettivo finale di chi opera nel set-tore dello sport – ha precisato Roberto Ghiretti nel corso della sessione D’ora in avanti saranno solo delle finali – è diventare un punto di riferimento per il proprio territorio. Non ci si può limi-tare a organizzare le attività, è ora di pianificare una strategia volta a imple-mentare la propria rete. Non bastano i grandi eventi sportivi, ci vuole un pro-getto a tutto campo che coinvolga l’inte-ro territorio, grazie a un’attenta strategia di comunicazione che contempli sia gli strumenti tradizionali sia le nuove fron-tiere del web 2.0. Oggi come oggi, il

Un momento tratto da

ForumSport Congress,

l’evento formativo

dedicato alla gestione

degli impianti sportivi

tenutosi il 21 e il 22

febbraio 2014 in Fiera

Bologna.

Come accennato a inizio articolo, questo testo intende offrirvi una selezione dei contenuti di cui si è dibattuto durante l’ultima edizione dell’evento congressuale ed espositivo ForumClub/ForumPiscine/ForumSport. Abbiamo selezionato per voi le tematiche inerenti la gestione di impianti sportivi, estrapolando spunti e consigli utili allo svolgimento delle vostre attività. Per maggiori informazioni: www.forumclub.it e www.forumpiscine.it.

PER APPROFONDIRE

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primo piano gestione

web non può più essere solo una vetrina statica delle nostre attività, ma deve diventare un luogo di interazione, per creare, coltivare e coinvolgere la propria community: tesserati, parenti, tifosi, ami-ci, istituzioni, partner, fornitori, ecc.”.

È ora di diventare Social!L’interazione di cui parla Ghiretti, oggi passa soprattutto attraverso i Social Network che, lungi dall’essere una moda passeggera, stanno rivoluzionando il modo di entrare in contatto sia con nuove persone potenzialmente interessa-te sia con tutti coloro che già vi conosco-no. Il web ha modificato anche il modo in cui gli utenti si approcciano all’acquisto. Oggi, prima di scegliere il corso sportivo da frequentare, l’utente medio cerca in internet, guarda le foto, i video, legge i commenti lasciati dagli altri, poi fa una selezione e si reca a visitare di persona uno, massimo due centri. Come ha giu-stamente specificato Carmine Preziosi durante il laboratorio Social e media lan-guage, dalla palestra alla fitness e sport community: “Oggi, la partita più im-portante si gioca sul web e vince chi, sfruttandone tutte le opportunità, riesce a dare più risposte ai potenziali clienti. Che cosa cercano i vostri potenziali clienti sul web? La posizione/zona della palestra, i servizi che offrite, immagini e video, com-menti di altri utenti, e in questo i social sono un ottimo veicolo di informazioni, recensioni (Google – Foursquare – Yelp – ecc), offerte di tipo commerciale e infor-mazioni dettagliate di contatto”. In questo panorama, avere almeno una FanPage su Facebook si rivela di fondamentale importanza: una pagina però ben curata, seguita in modo professionale, che sap-pia avvicinare e aggregare un pubblico di vecchi e nuovi follower e costruire una salda, e ottima, reputazione online.

La formazione prima di tuttoLa gestione di un impianto sportivo, però, non è solo aggregazione di persone con la stessa passione. Ci sono anche regole da rispettare, norme e leggi da conosce-re e sulle quali tenersi informati per non incorrere in sanzioni o in cause civili, am-ministrative o, al peggio, penali. Il gestore ha delle responsabilità, soprattutto verso la sicurezza dei lavoratori, dei volontari e degli utenti che gravitano attorno al suo centro. Ecco perché “La formazione, in-formazione e addestramento dei lavorato-ri per le specifiche mansioni che svolgo-no – ha giustamente sottolineato Valter Rapizzi nella sessione La gestione degli impianti natatori tra burocrazia ed effi-cienza – riduce il rischio di infortu-ni e aumenta l’efficienza. Mentre l’auto-controllo di tutti gli impianti e di tutte le strutture previene e riduce il rischio di incidenti o altri eventi dannosi per gli utenti”. Lui parlava di piscine, ma il di-scorso rimane valido per qualsiasi tipo-logia di impianto sportivo, fitness o per il benessere. La formazione rimane dunque un punto saldo, anche perché le regole del gioco cambiano e spesso in maniera repentina. Si pensi ad esempio alla di-sciplina che regola i certificati medici e a tutte le modificazioni che ha subito nel corso del 2013 (riepilogate da Guido Martinelli in una sessione dedicata), op-pure ai cambiamenti avvenuti per i colla-

boratori delle ASD e SSD in materia previ-denziale e assicurativa. “Prima – ha speci-ficato Ernesto Russo durante la sessione A ciascuno il suo contratto, l’inquadra-mento previdenziale e assicurativo dei collaboratori ASD e SSD – si parlava solo di addetti agli impianti sportivi, oggi tra le categorie di lavoratori assicurati ob-bligatoriamente presso l’ENPALS ritro-viamo anche impiegati, operai, istruttori e addetti agli impianti e circoli sportivi di qualsiasi genere; direttori tecnici, mas-saggiatori, istruttori e i dipendenti delle società sportive; atleti, allenatori, direttori tecnico-sportivi e preparatori atletici delle società del calcio professionistico e delle società sportive professionistiche. Senza contare che sono ancora moltissime le

questioni irrisolte, come ad esempio se la continuità del rapporto sia anche indi-ce di professionalità o meno”. Il nostro consiglio? Non perdete occa-sione per formarvi, investite nella vo-stra crescita professionale e personale perché, oggi più che mai, la gestione de-gli impianti sportivi richiede competen-ze che si possono acquisire e maturare solo con il tempo.

Sui siti www.forumclub.it e www.forumpiscine.it potete trovare le tracce audio delle sessioni e delle tavole rotonde citate in questo articolo, acquistabili anche singolarmente, oltre a brevi abstract e ai curriculum dei relatori. L’evento tornerà dal 19 al 21 febbraio 2015 in Fiera a Bologna, quindi segnatevi già le date!

PER APPROFONDIRE

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primo piano stadi e arene

C’era una volta lo stadio

Grazie alla collaborazione con l’arch. Paolo Pettene, iniziamo un percorso alla scoperta degli stadi, seguendo la storia che ha caratterizzato queste grandi e complesse strutture, alla ricerca di esempi, non sempre eccellenti, in Italia e all’estero.

di Paolo Pettene

Lo stadio Flaminio di

Roma, realizzato nel

1957 su progetto dagli

ingegneri Nervi, padre e

figlio, verrà approfondito

dall’arch. Pettene sul

prossimo numero di

Sport Industry Magazine.

Nell’affrontare il tema del recupero e della riqualificazione degli stadi, in particolare di quelli storici, è doverosa una premessa. A parte qualche concor-so sul tema e alla mia esperienza giova-nile a Roma con l’architetto Annibale Vitellozzi, nel corso della mia carriera professionale mi sono occupato di cen-tinaia di interventi di carattere sportivo, però non mi sono mai cimentato nel-la progettazione di stadi veri e propri che, secondo la mia personale esperien-za, necessitano di una multi-disciplina-rietà integrata specifica e peculiare che, nell’attuale era moderna, soltanto i grandi studi specializzati e strutturati riescono a progettare e ingegnerizzare correttamen-te. Come progettista esperto, ed ex atleta, ho però approfondito da sempre il tema e, grazie alla mia specializzazione e pas-sione per lo sport, ho avuto la possibilità di frequentare e visitare negli anni molti dei principali stadi in Europa, spesso in occasione di importanti manifestazioni sportive, vissute con la grande emozio-ne che uno stadio accompagnato da un evento sportivo sa restituire, e non mi ri-ferisco soltanto al calcio.La prima riflessione che mi viene sponta-nea è che gli stadi cosiddetti “storici” presentano caratteristiche strutturali e monumentali ancora d’eccellenza e sono stati spesso oggetto di ristrutturazio-ni, anche ripetute nel tempo, segno che sono e rimangono architetture comples-se in continua trasformazione, conse-

guenza dei cambiamenti richiesti in ter-mini di comfort dello spettacolo sportivo e delle continue rivoluzioni prestazionali e tecnologiche.Gli stadi sono diventati macchine com-plesse nel panorama sportivo, sempre in trasformazione e sempre più polifunzio-nali; nel tempo hanno subito i rinnova-menti tecnologici, morfologici, tecnologi-ci e, in particolare, normativi finalizzati alla sicurezza degli atleti, degli spettatori e degli addetti. Anche la ricerca del bu-siness e dell’immagine ha determinato trasformazioni morfologiche; nel caso del recupero, non sempre in un rapporto equilibrato tra rispetto dei vincoli monu-mentali e rinnovo dei materiali. Per questi motivi ritengo che, per pro-gettare o ristrutturare una grande strut-tura sportiva come uno stadio, si debba necessariamente avere la conoscenza storica e direi sociale di questi grandi contenitori destinati da sempre allo spet-tacolo sportivo. Personalmente non con-divido né l’atteggiamento di alcune archi-star, che finiscono per realizzare le solite cattedrali nel deserto, né le architetture troppo spinte e modernizzate, con solu-zioni a pianta quadrata più adatte ad altre tipologie di impianti, quali ad esempio i palazzetti dello sport.Penso a certi esempi storici risolti, o me-glio irrisolti o banalizzati, con la demoli-zione totale del vecchio stadio per la-sciare il posto a uno nuovo anonimo. Per citarne uno tra tutti quello del Filadelfia, tempio del Grande Torino, uno stadio

monumentale progettato dall’ingegnere Miro Gamba in stile liberty e realizzato a fine anni ‘20. Questo esempio, che ri-tengo personalmente negativo, dovrebbe fare riflettere sull’opportunità, nelle gran-di città, di recuperare gli stadi datati per attività polifunzionali compatibili e far realizzare, viceversa, nuovi stadi dedi-cati allo spettacolo sportivo moderno, di nuova generazione, magari direttamente dalle società sportive professionistiche, almeno nel caso del calcio.

Le forme dello stadioDopo la breve riflessione a caldo, in-troduco alcuni essenziali cenni storici ed esempi propedeutici per meglio definire il termine stadio e la sua evo-luzione moderna. Le forme dello stadio dell’era moderna non differiscono molto da quelle delle similari costruzioni an-tiche. In molti casi lo stadio deriva dal-lo schema ellenico classico formato da due rettilinei paralleli tronchi da un lato e congiunti da un semicerchio dall’altro, oppure voltati in curva dalle due parti; in altri è foggiato secondo la forma ellittica propria degli anfiteatri romani e in al-tri ancora, invece, secondo la forma cir-colare. Alcuni di questi sono totalmente incassati nel terreno, approfittando di ac-clivi naturali per sistemare le gradinate, oppure predisponendo collinette artifi-ciali con scavi e rilevati. In questo caso, è risolto abbastanza facilmente il problema dell’afflusso e deflusso del pubblico, che avviene sempre meglio dall’alto e lungo

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primo piano stadi e arene

tutto il perimetro esterno. Gli stadi nell’architettura moderna si de-finiscono, come noto, con quelle costru-zioni che sviluppano, attorno al grande campo di gara, una perimetrazione se-micircolare con spalti e gradinate per gli spettatori, dotate di tutti i servizi necessari al pubblico e agli atleti. È lo stadio “tipi-co”, quello che nella maggior parte dei casi interessa il gioco del calcio e com-porta anche un’attrezzatura per atleti-ca leggera, dove il parterre attività, nella versione all’aperto, deve essere sempre orientato lungo la direttrice Nord-Sud.Malgrado le diverse convinzioni riguardo alla forma planimetrica da dare allo sta-dio, è indiscusso che la più adottata sia quella che segue ancora i criteri di pratici-tà universalmente riconosciuti all’Anfite-atro Flavio. La forma di ellissi allungata, i disimpegni che si formano sotto le strut-ture portanti (i cosiddetti telai strutturali), l’utilizzazione varia dei vani ricavati fuori terra, fanno delle costruzioni di questa forma il tipo che più d’ogni altro risponde a esigenze pratiche ed estetiche. La forma ovale deriva dalle parti fondamentali che compongono il campo di gioco rettango-lare e dalla pista anulare che corre intor-no ad esso, con fossato di separazione dal parterre sportivo. Le coperture del-le tribune spesso si presentano parziali sulle gradinate rettilinee, con sbalzi più o meno arditi, con strutture risolte con tecnologie miste di cemento armato e di legno.I canoni architettonici del passato sono quelli che hanno ispirato generazio-ni di stadi storici e moderni: la morfologia degli spalti e delle gradinate delle tribune e delle curve (con la ricerca della curva di visibilità ottimale per il pubblico), le sedu-te continue poggianti su telai strutturali in cemento armato a vista, ingressi a vomi-torio come nelle arene storiche, prospetti principali di ingresso decorati e risolti con ornati, decorazioni in stile monumentale spesso accompagnati da torri maratone. Occorre evidenziare, in generale, che gli stadi storici erano anche occasione per l’inserimento nel contesto volumetrico di opere scultoree, bassorilievi di opere di grandi artisti. Sicuramente presentavano carenze in termini di sicurezza per gli spettatori e di tecnologie, quali illumina-zione sportiva e accessibilità, però i sot-totribuna, collocati nei locali sottostanti ai telai strutturali, erano organizzati fun-zionalmente con servizi spogliatoi atleti e per il pubblico, oltre a palestrine e spes-so con vasche terapeutiche, segno della ricerca di polifunzionalità degli spazi indotti già propedeutici alle attività e alle metodiche di allenamento e preparazione sportiva.Nel tempo, gli stadi storici si sono spesso trovati ad essere inglobati nel tessuto urbano delle grandi città, creando grandi difficoltà di traffico e congestione. Questi ultimi fattori di criticità, nel definire il progetto del recupero dello stadio stori-co, devono oggi costituire la valutazione prioritaria contestuale a livello microurba-no, anche con azioni di declassamento delle funzioni o con l’integrazione co-raggiosa di componenti moderni, che si devono combinare architettonicamente nel rispetto delle strutture monumentali, da conservare attenendosi ai vincoli nor-mativi e delle sovrintendenze.

Paolo PetteneTitolare dello Studio di Architettura SdiA, specializzato in impiantistica sportiva, vanta un’esperienza pluriennale progettuale e cantieristica per realizzazioni di opere pubbliche e private, con diversi livelli dimensionali e complessità tecnica. Ultima referenza di successo: la progettazione del nuovo centro sportivo di Gianluca Zambrotta, di recente inaugurato a San Fermo della Battaglia, in Provincia di Como.

VISTO DA VICINO

Nel prossimo numero di Sport Industry Magazine, l’architetto Pettene continuerà la sua disamina degli stadi storici analizzando lo stadio Olimpico di Roma, lo stadio di Monaco di Baviera, l’Olympiastadion di Berlino, il Wembley di Londra e molti altri ancora. Quindi, continuate a seguirci.

PER APPROFONDIRE

In questa foto, il giovane atleta

Paolo Pettene corre la staffetta.

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primo piano norme e leggi

Quante novità per il mondo dello sport!L’avv. Guido Martinelli commenta per noi i provvedimenti, in gran parte di carattere amministrativo, che hanno coinvolto il mondo dei centri sportivi nelle ultime settimane.

Il mondo dei centri sportivi ha vissuto, in queste ultime settimane, varie “fibrillazio-ni” legate a provvedimenti, in gran par-te di carattere amministrativo, che forse, come vedremo, sono stati sopravvaluta-ti sia in senso positivo che negativo.Partiamo da quella “potenziale”, cronolo-gicamente la più recente e quella più di-rompente. Potenziale in quanto è appar-sa su un quotidiano specializzato come anticipazione del contenuto di un prov-vedimento, che il Consiglio dei Ministri aveva in fase di emanazione (e di cui ad oggi - 22 aprile - non si conosce ancora il testo definitivo), che avrebbe ridotto da settemilacinquecento a duemila euro l’anno la fascia di compenso esente rico-noscibile agli sportivi dilettanti.Grandi preoccupazioni (sempre se fosse vera la notizia e se venisse convertito in legge il decreto che dovrebbe introdurla) che non mi sento di condividere per numerosi motivi che provo ad elencare in ordine sparso:1) si tratta di vedere quanto ci sia di vero, il testo del decreto approvato non è al momento ancora in Gazzetta Ufficiale.2) Il mondo della cultura, del socio assi-

stenziale, del ricreativo fa attività da sem-pre senza poter utilizzare questa norma, che appartiene solo allo sport e, in parte, a cori, bande e filodrammatiche, eppure vanno avanti comunque. Sono più bra-vi di noi? O forse loro sono i “veri” volon-tari e noi siamo i “falsi”?3) Quali meriti ha lo sportivo per avere diritto a ricevere, rispetto a qualsiasi altro cittadino e indipendentemente dall’inten-sità della prestazione, 625 euro al mese al netto di imposte e delle spese sostenute? Mi piacerebbe che sul punto si aprisse un dibattito.4) L’utilizzo più diffuso della norma è quello di creare, così facendo, costi “vir-tuali” per coprire il delta della soprafat-turazione agli sponsor e, come tale, ope-razione vietata.5) Non possiamo sempre piangerci ad-dosso. Lo sport ha compensi “fuori” mer-cato. È giusto che si ridimensioni, non possiamo come sistema Paese chiedere sacrifici a tutti meno che agli sportivi.

Certificato penale: sì o no?Altra notizia, apparsa appena pochi gior-ni prima, è quella relativa all’introduzio-

ne del certificato penale per i lavoratori che siano in contatto costante con mi-nori ai fini della repressione dei reati di pornopedofilia.Si tratta di un decreto, in recepimento di una direttiva comunitaria, che impone ai “datori di lavoro” che intendono adibire un lavoratore a tali attività, di richiedere tale documento.Il Ministero, consapevole del numero e delle problematiche organizzative legate a tale nuova procedura ha, con successi-ve circolari, avvallate sia dal Coni sia dal Ministero del Lavoro con propri autono-mi provvedimenti, notevolmente ridotto il perimetro di azione della norma (andando anche oltre il dato letterale del dispositivo legislativo) e di fatto ha eso-nerato da tale adempimento tutti coloro i quali utilizzano i c.d. “volontari” cioè tutti coloro i quali non sono legati da rap-porto di “lavoro” a carattere di scambio con il soggetto che beneficia delle loro prestazioni. In tale ambito appare conse-guente ritenere che anche i soggetti che beneficiano dei compensi ex art. 67 pri-mo comma lett. m) non siano tenuti alla consegna del certificato.

Tantissime le novità di

queste ultime settimane,

che fanno stare

perennemente in bilico il

mondo sportivo italiano.

di Guido Martinelli

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primo piano norme e leggi

Esaminato, sia pure in maniera sintetica, il contenuto del provvedimento, mi sia con-sentita qualche considerazione. Nel mondo del volontariato (sport, ri-creazione, oratori, ecc.) c’è un minore controllo del rischio di induzione a comportamenti pedofili rispetto a realtà più strutturate, come quelle legate a po-teri gerarchici di controllo sull’attività dei dipendenti. Pertanto, se “senso” doveva avere la norma, questa avrebbe dovu-to comprendere anche le aree succes-sivamente escluse in via amministrativa. Se per queste ultime, alla fine, per mo-tivi organizzativi, si riteneva inapplicabi-le, la norma andava ripensata e non emanato l’ennesimo pasticcio all’italiana che, alla fine, per quanto riguarda il no-stro mondo, penalizza solo quelle pale-stre che hanno regolarmente assunto i propri istruttori rispetto a quelle che continuano a pagarli con i settemilacin-quecento euro.Alla fine, la sensazione è quella di tro-varsi di fronte alla medesima situazio-ne dell’obbligo della certificazione me-dica. Tutti d’accordo nell’introdurla, poi però tutti alla ricerca del mito della “atti-vità ludico - motoria” per poter evitare di richiederla. Senza pensare che la richie-sta di un certificato potrebbe comunque salvare una vita e, pertanto, varrebbe co-munque la pena richiederlo senza inda-gare se sul punto ne sussista un obbligo legislativo o meno. Qui, a mio avviso, vale lo stesso princi-pio. Anche se le circolari ne hanno esclu-so l’obbligo, nulla vieta “per maggior sicurezza” di richiederlo comunque agli operatori che, in via continuativa, nell’ambito delle vostre attività, abbiano contatto con i minori. Credo che questa sia comunque “medicina preventiva” (e sarebbe tanto bello se si potesse richie-dere e ricevere in via telematica).

Sulla contribuzione previden-zialeL’abbiamo lasciata per ultima anche per-chè, essendo la meno recente, è sicura-

mente la più nota: la circolare del 21 feb-braio del Ministero del Lavoro in merito all’assoggettamento o meno a contribu-zione previdenziale dei compensi spor-tivi. Diciamo subito quello che non dice la circolare e che molti interpreti gli hanno voluto comunque far dire. Non dice che qualsiasi prestazione sportiva retribuita lo possa essere utilizzando le agevolazioni di cui all’art. 67 primo comma lett. M del testo unico delle imposte sui redditi. Dice solo che le indagini verso le sportive per gli accertamenti su eventuali posizio-ni irregolari di lavoratori non costituisce più una priorità per le direzioni territoriali del lavoro. Di questo ne prendiamo atto con piacere ma, credetemi, non dice nulla di più.

A poche ore dalla stampa di questo numero di Sport Industry Magazine, è stato annunciato che il taglio della detassazione per i rimborsi spese dei dilettanti non ci sarà. Nel testo del decreto legge sull’IRPEF, che al momento attuale aspetta solo di essere firmato dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la soglia di 2000 euro non ci sarà. Continueremo a seguire la vicenda e ad aggiornarvi sugli sviluppi su www.sportindustry.com.

PER APPROFONDIRE

Guido Martinelli Avvocato e docente a contratto presso l’Università di Bologna e Ferrara. Consulente di diverse Federazioni affiliate al CONI, autore di numerose pubblicazioni. Socio fondatore dello Studio Martinelli e Rogolino.

VISTO DA VICINO

Viale della Fiera, 20 - 40127 Bologna - Tel. 051 282111 - Fax 051 6374013 - [email protected] - [email protected]

Dopo il successo conseguito nel 2012 SAIE Sport & Technologies, il salone dedicato alle strutture, ai sistemi e ai materiali innovativi utilizzati negli impianti sportivi e per le attività recreative, vi dà appuntamento a Bologna dal 22 al 25 ottobre 2014.

Nella Piazza di SAIE Sport & Technologies si svolgeranno giornate tematiche di approfondimento per i professionisti e le società del settore.

www.saie.bolognafiere.it

Incontri ravvicinatitra sport e tecnologia

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12scelti per voinovità dal mercato

Tante le novità che Polimpianti presen-ta nel 2014 per rendere la pulizia della piscina il più possibile semplice e auto-matica. A cominciare dal pulitore Dolphin Wave 50 Dynamic che, grazie a un nuovo doppio motore e a due opzioni di filtra-zione, oggi garantisce una pulizia impec-cabile in vasche fino a 20 m. Dolphin Wave 30 (nella foto) è invece il nuovo pulitore che l’azienda presenta nel 2014.

Raccomandato per piscine fino a 15 m, pulisce fondo, pareti e linea battente acqua; è un pulitore robusto, con grandi capacità e un prezzo accessibile. Infine, per i pulitori Wave 30, 50 e 100, Polimpianti estende la garanzia a 3 anni; segno di una sempre maggiore affidabilità di questi prodotti.

La manutenzione? È facile con Dolphin Wave

Per approfondire:

bit.ly/sid4polimpianti

Gammasport, ad oggi una delle maggiori realtà produttive di attrezzature sportive in Italia, na-sce nel 1988 dal Cav. Sante Zanardo, forte di un’e-sperienza trentennale nella costruzione dell’attrez-zo ginnico sportivo. Dal 1998, la gestione passa al figlio Denis, che la trasforma in un’azienda dina-mica e in continua crescita che, nel 2000, arriva ad acquisire la ditta Piave Sport, specializzata nella produzione e commercializzazione di attrezzatu-re in metallo. Da quel momento, Gammasport si dedica anche alla produzione di porte da calcio in alluminio (nella foto), panchine allenatori con struttura in tubo di alluminio, per-sonalizzabili nelle forme, nelle dimensioni e nelle sedute, proponendo una nuova gamma di arene sportive con struttura in acciaio, installabili con estrema semplicità in qualsiasi contesto indoor e outdoor.

Dal 1988 attrezziamo lo sport

Per approfondire:

bit.ly/sid4gammasport

Geoplast presenta Gripper Basket, una pavi-mentazione che assicura massimo confort e diver-timento, realizzata grazie alla scelta di un materiale straordinario, il polipropilene (PP), un polimero resistente alle sollecitazioni e durevole nel tempo. Grazie alle qualità che rendono unica Gripper Basket - aderenza ottimale della calzatura, ottimo assorbimento della corsa a tutela delle articolazio-ni, attutisce le cadute e non graffia, rimbalzo pre-ciso del pallone, drenaggio immediato in caso di pioggia – oggi è possibile praticare il basket ovunque, potendo contare su una superficie che garantisce perfomance elevate. Gripper Basket è fornita in piastrelle di 25x25cm, assicurando un montaggio e uno smontaggio sempli-ce e veloce. Altamente personalizzabile, è disponibile in diverse colorazioni, con loghi e scritte.

Soluzioni per il basket

Per approfondire:

bit.ly/sid4geoplast

Sideredil, unico distributore e montatore autoriz-zato in Italia per le strutture MegaDome® Harnois, presenta il modello MegaDome XP largo 24.4 e lungo 40 metri, recentemente installato per la copertura di una pista da hockey su ghiaccio. L’altezza interna è di 3,8 m sin dalle estremità, con un’altezza al colmo pari a 10 metri. Da notare la massima penetrazione della luce solare attraverso il telo Powershield, che permette di ridurre note-volmente i costi energetici durante il giorno. La struttura, costituita da archi doppi in acciaio, è progettata per resistere al carico vento e neve e non richiede particolare manutenzione. Grazie alla totale assenza di eco, può ospitare in maniera ottimale qualsiasi attività sportiva.

Coprire un campo da hockey su ghiaccio

Per approfondire:

bit.ly/sid4sideredil

Novità 2014 per Aqua Industrial Group: l’azienda oggi è in grado di proporre oltre 700 Kit Piscina, preconfezionati per dare al cliente delle soluzioni ottimali rispondenti alla normativa vigente. Si va dalle vasche a skimmer a quelle bordo a sfioro, realizzate con pannelli speciali anticorrosione, corredate di impianto, rivestimenti, luci, scale, idromassaggio, docce e trampolini, oltre alla possibilità di dosaggio dei prodotti chimici in automatico, clorinatori a sale (visibili nella foto), ecc. Il tutto è corredato di disegni tecnici, schemi idraulici ed elettrici, certificazioni di conformità e tutto quanto richiesto dalle normative. In questo modo, il cliente riceve, su pallets contrassegnati, tutto quanto necessario per installare la piscina, comprese colle e viti. Ma l’azienda non si è fermata qui. Se il Kit Piscina non corrisponde esattamente alle esigenze, si possono fornire sin-goli Kit: per le strutture in pannelli, per impianti di filtrazione, per rivestimenti ecc. Il cliente non dovrà far altro che assemblarli tra loro.

Una piscina in Kit

Per approfondire:

bit.ly/sid4aqua

Piscine Castiglione è oggi in grado di uti-lizzare, tra le prime aziende nel suo settore, un sistema completamente naturale per purificare l’acqua in piscina. Il segreto è il mu-schio Pool Moss, un elemento naturale che, in ambito privato, funziona come una bustina da tè. Viene collocato all’interno di una ca-mera di contatto che gli consente di interagi-

re e trattare l’acqua. Nelle piscine pubbliche, se dotate di vasche di compenso, il muschio, chiuso in un sacchetto a rete e sostituito ogni mese, è posto in una gabbia che viene immersa nel serbatoio. Il trat-tamento dell’acqua avviene grazie alla circolazione stessa.

Il muschio che purifica l’acqua

Per approfondire:

bit.ly/sid4castiglione

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Kaba: tornelli e varchi per Gianluca ZambrottaKaba presenta i tornelli e i varchi di sicurezza installati all’ingresso dell’Eracle Sports Center, il nuovo polo di formazione del campione del mondo Gianluca Zambrotta.

Nuova referenza di prestigio per Kaba, che ha installato tornelli e varchi di sicurezza all’interno del nuovissimo Eracle Sports Center, nato dal desiderio del calciatore professionista e campione del mondo Gianluca Zambrotta. Il nuovo Centro Sportivo, ubicato a San Fermo della Battaglia (Como) su una su-perficie di 25 mila metri quadrati, punta a diventare un polo di formazione d’ec-cellenza a livello nazionale, nel quale Gianluca intende trasferire alle nuove ge-nerazioni l’esperienza e i valori acquisiti negli anni di attività sportiva: correttez-za, impegno, rispetto delle regole e sana competizione. Una collaborazione che rappresenta, dunque, un importante approdo per Kaba, che si è occupata di gestire il flusso pedonale all’ingresso del Centro, grazie all’installazione dei robusti tornel-li a tripode Kaba Kerberos che, per le loro caratteristiche, rappresentano la so-luzione ideale per ambienti generalmente molto frequentati, come ad esempio im-pianti sportivi e centri benessere. I tor-nelli a tripode Kaba Kerberos sono infatti compatti e robusti (realizzati in acciaio inox AISI 304) e consentono di regola-re il transito di una singola persona alla volta in una direzione (monodirezionali) o in entrambe le direzioni (bidirezionali).In particolare, all’interno dell’Eracle Sporting Center è stato utilizzato il mo-dello Kerberos TPB-E02 nella versione motorizzata con i bracci “collassabili”, che

risulta particolarmente adatta in caso di emergenza; grazie a un sistema brevetta-to, la barriera del varco si abbatte in caso di allarme, liberando completamente il passaggio alle persone. Terminato lo sta-to di emergenza, la normale funzionalità può essere ripristinata senza alcun tipo di intervento manuale, ma semplicemente grazie a un movimento del motore gene-rato con apposito comando dal pannel-lo operativo per la gestione da remoto del varco. A completamento, nella parte orizzontale dell’housing del tornello sono stati integrati anche indicatori a LED ad alta luminosità di colore rosso/verde, per indicare visivamente all’utente se il transi-to è consentito o negato.Per consentire il passaggio di persone con abilità motorie ridotte, è stata inoltre installata l’elegante barriera bidirezio-nale Charon HSD nella versione moto-

rizzata. La barriera a battente Charon è a basso consumo energetico, con un fun-zionamento estremamente silenzioso, che assicura comfort e sicurezza nel transito. Particolarità del varco sono il sistema di blocco e i meccanismi di azionamento in-globati nella colonna tubolare con un dia-metro di soli 140 mm. Il funzionamento della barriera bidirezionale è controllato elettricamente da remoto mediante la pratica console operativa che permette di bloccare e sbloccare la barriera renden-dola gestibile manualmente.A completamento dei varchi sono state collocate delle transenne di tampona-mento Kaba, dal design lineare ed ele-gante in acciaio AISI 304 satinato, che de-limitano la zona di ingresso e assicurano il corretto e ordinato flusso di passaggio delle persone.

VISTI DA VICINO

Kaba è una delle più grandi aziende internazionali nel mercato della sicurezza e della raccolta dati. Leader mondiale in ambito tecnologico, con soluzioni e prodotti innovativi per la protezione delle persone e della proprietà. L’ampia offerta comprende, in particolare: soluzioni per il controllo degli accessi e building management; soluzioni per la rilevazione presenze del personale e per la raccolta dati di campo. Tutte le soluzioni sono nativamente integrate con un ampio e completo portafoglio hardware: cilindri meccanici di sicurezza; cilindri meccatronici, digitali e maniglie elettroniche; serrature elettroniche per hotel; chiusure per casseforti; terminali di controllo accessi e rilevazione presenze; tornelli e varchi di sicurezza. Completano l’offerta soluzioni specifiche per i mercati verticali come quello Bancario, Aeroportuale, Alberghiero, ecc. Tutti i prodotti e le soluzioni Kaba sono progettati per essere installabili e integrati in qualsiasi ambiente. Il gruppo, nato nel 1862, è quotato in borsa, impiega oltre 7500 dipendenti ed è presente in più di 60 paesi.

Vuoi maggiori

informazioni sui tornelli

e i varchi di sicurezza

installati da Kaba

all’ingresso dell’Eracle

Sports Center?

www.kaba.it

[email protected]

(foto di Studio di

architettura Paolo

Pettene)

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Specializzata nella progettazione e produzione di attrezzatu-re professionali per il fitness e la riabilitazione, Ext3 presenta un attrezzo appositamente ideato per svolgere un movimento che isola i muscoli addominali. Uno strumento che si distin-gue per facilità di utilizzo e funzionalità. Disponibile in due versioni, l’attrezzo ha un vantaggio: neutralizza la forte tra-zione che i flessori dell’anca sviluppano sulla zona lombare, come avviene nei movimenti a corpo libero e con gli attrezzi più diffusi. La riduzione della pressione intervertebrale durante il movimento rende questo esercizio accessibile anche a chi soffre di mal di schiena e a chi ha la necessità di rinforzare i muscoli addominali a seguito di un intervento chirurgico. La seduta confortevole e la facilità del movimento rendono Abominal idoneo a utenti di ogni età, nella riabilitazione come nel potenziamento.

Tra riabilitazione e potenziamento

Per approfondire:

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Un centro benessere realizzato all’interno di una prestigiosa struttura a pochi minuti dal centro storico di Urbino; ultimo fiore all’occhiello dell’azienda Blue Pool by Gramaglia. Al suo interno: bagno turco, doccia emozionale e piscina dotata di specifici accessori per il relax. La vasca è infatti divisa di 4 zone distinte: una panca con 3 postazioni e due bocchette idromassaggio, una zona per il massaggio cervicale mediante getto a parete in acciaio inox, una terza per il massaggio va-scolare (realizzata con 3 bocchette ad altezza variabile) e, infine, uno spazio munito di nuoto controcorrente. L’ingresso in piscina è disposto in una zona sopraelevata, sotto la quale è stata posizionata la vasca di compenso. Per soddisfare il desiderio del Committente riguardante l’utilizzo di sistemi naturali per il trattamento dell’acqua, è stata prevista una disinfezione dell’acqua con elettrolisi del sale e controllo automatico del pH; in aggiunta, vengono disciolti sali del Mar Morto, dalle note proprietà benefiche.

Il benessere parte dall’acqua

Per approfondire:

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Fitness Profile presenta il nuovo progetto Healthcare, rivolto a tutte quelle persone che, per svariati motivi, non possono allenarsi come dovrebbero per raggiungere i propri obiettivi in termini di salute e forma fisica, così come a coloro che, a causa di infortuni, specifiche patologie e altre condizioni particolari non possono svolgere esercizi convenzionali e necessitano di attrezzature e programmi specifici. Il programma Healthcare impiega pedane vibranti Power Plate (nella foto) e apparecchiature BioDensity, offrendo agli operatori sanitari una grande opportunità: prescrivere esercizi di Acceleration Training nell’ambito di un trattamento più ampio.

La salute al primo posto

Per approfondire:

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Globalfitness, piastrella autobloccante in PVC prodotta da Esseciplast per le location sportive, è stata protagonista della ristrutturazione della palestra Don Milani di Collegno (Tori-no), “casa” della squadra femminile di volley e della squadra maschile di basket. Tra il sottofondo in cemento e le piastrelle Globalfitness è stato posato un tappetino per uso sportivo che attutisce l’impatto a terra e ha valso a Globalfitness la

certificazione antishock EN 14904. Grazie alla possibilità di personalizzazione del prodotto, sono state anche definite le diverse zone di campo, così da poter ospitare giochi di squa-dra. Il nuovo pavimento è stato molto apprezzato dai gioca-tori come dagli Ispettori della Federazione Volley, che hanno dichiarato il campo omologato per la serie B.

Nuova referenza per Esseciplast

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Gerit festeggia i 35 anni di attività nel settore della commercializzazione qualificata di prodotti per la piscina e, allo stesso tempo, i 35 anni di rappresentanza esclu-siva dei prodotti Speck Pumpen Verkaufsgesellschaft GmbH. Gli anni di presenza sul mercato sono la miglior testimonianza della sicurezza, qualità e affidabilità ga-rantite alla propria clientela, proponendo le migliori mar-che e prodotti importati da aziende primarie europee. “La nostra filosofia – dichiara il Dott. Gabriele Merler, Amministratore Delegato di Gerit, intervistato dalla re-dazione della rivista Piscine Oggi – è quella di conside-rare i fornitori come partner assoluti nel programma di sviluppo dell’azienda, poiché sono da noi scelti per la serietà, fiducia e competenza che sono in grado di offrire. Gerit è infatti in grado di soddisfare con affidabilità le richieste dei progettisti e installatori, sia di piscine di piccole dimensioni sia di grandi impianti pubblici”.

Da oltre 50anni Micheletto produce materiali per l’architettura. Oggi, l’azienda aggiunge un altro tassello: Autentika, una nuovissima collezione di lastre, rivestimenti murali e bordi piscina in pietra naturale ricostruita. Il prodotto nasce da un ciclo di produzione ecosostenibile, che non ha impatti negativi sull’ambiente. L’eleganza e la raffinatezza della collezione Autentika è la scelta ideale per progettare e realizzare piscine di grande valore estetico. Tutto rigorosamente 100% made in Italy.

Presente sul mercato da più di quindici anni, Hitechwell.com è specializzata nel proporre applicazioni tecnolo-giche e musicali per l’attività fisica e sportiva. Nel cor-so degli anni, Hitechwell.com si è evoluta presentando produzioni musicali in formato digitale e istituendo una scuola di formazione sull’elaborazione dei brani. Grazie a questo approccio, oggi è in grado di proporre soluzioni di alto profilo, anche grazie a uno store online che offre una vasta offerta di brani musicali per lo Spinning® e per qualsiasi attività fitness e sportiva, disponibili nei formati download e cd. È possibile ascoltare una o più sample track di ogni album e ottenere informazioni su BPM, timing e genere. La sezione HitechArea infine è completamente dedicata alla realizzazione di mix di basi musicali attraverso l’utilizzo di appo-siti software e di prodotti correlati, ideali per ogni tipo di attività.

Tra le molteplici soluzioni progettate da Ges Group, azienda specializzata nel proporre elementi d’arredo realizzati in materiali moderni, solidi, connotati da finitu-re eleganti e da un design sicuro, risultato di una ricerca stilistica accurata, oggi presentiamo le pareti modulari AG/S per separare docce, box wc e spogliatoi. Dotate di bordi smussati e angoli arrotondati, si distinguono per rapida posa in opera, assoluta sanificabilità, semplifica-zione della pulizia dei locali e assenza di manutenzione, che caratterizzano la materia prima di alta qualità. I pannelli sono infatti realizzati in lami-nato stratificato massello (HPL) da 14 mm con profili di battuta ammortizzanti in coestruso di PVC rigido (lato battuta) e morbido antinfortunio (lato cerniere).

35 anni di successi

Materiali per l’architettura

Musica per lo sport

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La modularità diventa parete

trimestrale, anno 5, n. 16apr-giu 2014

Periodico iscritto al ROC, con numero 6228 ISSN 2038-5781, e all’ANES. Associato al sistema Confindustria

Per contattare la [email protected]

Direttore responsabileFederico Maestrami

RedazioneAlice Spiga (responsabile redazione), Chiara La Piana, Davide Venturi, Sara Lisa di Mario

Hanno collaboratoGuido Martinelli, Paolo Pettene

Progetto graficoAlice Anna Rameschi, Claudia Gamberini, Sergio Melani

VideoimpaginazioneSabrina Paoletti

PrestampaMassimo Piani

FotografieSxc.hu, Shutterstock.com

Stampa GRAFICHE BARONCINI - Imola (BO)Spedizione in posta target

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Direzione editorialeFederico Maestrami, Roberto Maestrami

Direzione, redazione, amministrazione e pubblicitàVia Amendola 11, 40121 Bologna Tel. 051.25.55.44, Fax [email protected]

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GlobalfitnessIl pavimento modulare, in forma perfetta.La nuova pavimentazione modulare in PVC ideale per le location sportive indoor e per le palestre.

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Esseci S.r.l. - Via Enrico Fermi, 61- 10091 Alpignano (Torino) - ItalyTel. +39 011 967 9138 Fax +39 011 978 5138 - www.esseciplast.com - [email protected]

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