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STAR BENE CON LA pelle

Star bene con la pelle - centrostudigised.it · Opuscolo distribuito gratuitamente nell'ambito del Progetto PRAKTIS (Prevalence of Actinic Keratoses in the Italian Population Study)

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STAR BENE CON LA

pelleSTAR BENE CON LA

pelle

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Opuscolo distribuito gratuitamentenell'ambito del Progetto PRAKTIS (Prevalence of Actinic Keratoses in the Italian Population Study)

progetto coordinato da:

Società Italiana di Dermatologia e Venereologia (SIDEV)

Laboratorio di Epidemiologia Generale, Istituto di Ricerche Farmacologiche

M. Negri, Milano (IRFMN)

sostenuto da:

Fondazione

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STAR

BENE

CON

LA

PELLE

Questo opuscolo non intende sostituirsi al medicoed al personale sanitario.

Nulla di quanto è scritto in queste pagine può essereusato per eseguire indagini cliniche e per formularediagnosi su malattie o disturbi: è questo un compitoche spetta solo al medico curante.

Ancora, questo opuscolo non intende proporreindicazioni per terapie, che possono essere prescritteanch’esse unicamente dal medico.

a cura diLuigi Naldi ed Elena Benedetti Placchesi

STAR

BENE

CON

LA

PELLE

Questo opuscolo non intende sostituirsi al medicoed al personale sanitario.

Nulla di quanto è scritto in queste pagine può essereusato per eseguire indagini cliniche e per formularediagnosi su malattie o disturbi: è questo un compitoche spetta solo al medico curante.

Ancora, questo opuscolo non intende proporreindicazioni per terapie, che possono essere prescritteanch’esse unicamente dal medico.

a cura diLuigi Naldi ed Elena Benedetti Placchesi

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La pelle è un involucro

che ci protegge e ci mette in relazione

col mondo esterno.

È buona cosa imparare a conoscerla così

da far fronte senza ansie

ai piccoli problemi che quotidianamente

si possono presentare.

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LA PELLE E L’AMBIENTE

La pelle non è un organoinerte ma risente di fattoriambientali come il freddo,

il vento, l'acqua.L'immersione ripetuta in

acqua può renderla arida emeno elastica.

Le mani sono, in molti casi,la parte del corpo più esposta.

Si possono allora formarefissurazioni (ragadi) e può

insorgere prurito. In personepredisposte, la pelle può inoltrereagire al contatto ripetuto conalcune sostanze definite come

allergeni attraverso lo sviluppo diuna dermatite allergica da

contatto. I primi sintomi sono ingenere il prurito e la comparsa di

vescicole ed arrossamento.È buona norma consultare ilproprio medico nel caso di

comparsa di reazioni che non si èin grado di spiegare.

LA PELLE E L’AMBIENTE

La pelle non è un organoinerte ma risente di fattoriambientali come il freddo,

il vento, l'acqua.L'immersione ripetuta in

acqua può renderla arida emeno elastica.

Le mani sono, in molti casi,la parte del corpo più esposta.

Si possono allora formarefissurazioni (ragadi) e può

insorgere prurito. In personepredisposte, la pelle può inoltrereagire al contatto ripetuto conalcune sostanze definite come

allergeni attraverso lo sviluppo diuna dermatite allergica da

contatto. I primi sintomi sono ingenere il prurito e la comparsa di

vescicole ed arrossamento.È buona norma consultare ilproprio medico nel caso di

comparsa di reazioni che non si èin grado di spiegare.

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Cosa c'è di più piacevole di unabella giornata di sole?

Il sole è un buon compagno deltempo libero e delle nostrevacanze. D'altra parte, un’ec-cessiva esposizione al sole puòavere effetti negativi sulla nostrapelle.

Le radiazioni ultraviolettepresenti nei raggi solari sonodannose per i tessuti e la pelle sidifende, tra l'altro, producendo unsuo filtro, la melanina. Questa èresponsabile dell'abbronzaturache la maggior parte di noi ricercadurante le vacanze. L'abitudine diesporsi al sole a scopo "ricreativo"non deve essere incentivata e fapar te di un comportamentoacquisito recentemente nellaspecie umana.

Le ustioni solari rappresentano,la principale conseguenza, a breve

termine, di un’esposizione ec-cessiva al sole.

A più lungo termine, un’es-posizione prolungata ai raggiultravioletti può comportare:

1. L’invecchiamento precocedel la pel le ( i l cos iddet tofotoinvecchiamento) con perditadi elasticità e la formazione dirughe.

2. La comparsa di cheratosiattiniche e di alcuni tumori dellapelle: il basalioma, il carcinomaspinocellulare, ed il temibilemelanoma che colpisce ogni anno,nel nostro Paese, circa 10 personeadulte ogni 100˙000.

Particolarmente suscettibili aglieffetti negativi del sole sono lepersone con pelle chiara che nonsi abbronzano facilmente, concapelli biondi o rossi e con occhichiari (blu, grigi o verdi).

LA PELLE ED

I RAGGI SOLARICosa c'è di più piacevole di una

bella giornata di sole?Il sole è un buon compagno del

tempo libero e delle nostrevacanze. D'altra parte, un’ec-cessiva esposizione al sole puòavere effetti negativi sulla nostrapelle.

Le radiazioni ultraviolettepresenti nei raggi solari sonodannose per i tessuti e la pelle sidifende, tra l'altro, producendo unsuo filtro, la melanina. Questa èresponsabile dell'abbronzaturache la maggior parte di noi ricercadurante le vacanze. L'abitudine diesporsi al sole a scopo "ricreativo"non deve essere incentivata e fapar te di un comportamentoacquisito recentemente nellaspecie umana.

Le ustioni solari rappresentano,la principale conseguenza, a breve

termine, di un’esposizione ec-cessiva al sole.

A più lungo termine, un’es-posizione prolungata ai raggiultravioletti può comportare:

1. L’invecchiamento precocedel la pel le ( i l cos iddet tofotoinvecchiamento) con perditadi elasticità e la formazione dirughe.

2. La comparsa di cheratosiattiniche e di alcuni tumori dellapelle: il basalioma, il carcinomaspinocellulare, ed il temibilemelanoma che colpisce ogni anno,nel nostro Paese, circa 10 personeadulte ogni 100˙000.

Particolarmente suscettibili aglieffetti negativi del sole sono lepersone con pelle chiara che nonsi abbronzano facilmente, concapelli biondi o rossi e con occhichiari (blu, grigi o verdi).

LA PELLE ED

I RAGGI SOLARI

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SOLEE BAMBINI

I bambini sono particolarmentevulnerabili agli effetti negativi delsole: i sistemi di difesa della pelledi un bambino sono meno efficientirispetto all'adulto, inoltre, unbambino ha una maggiorsuperficie di pelle in rapporto alsuo peso rispetto ad un adulto.

Pa ra d o s s a l m e n t e, èdurante l'infanzia che ci si esponedi più al sole e si riceve unaquantità variabile tra il 60 e l’80%della dose totale ricevuta durantel'intera vita.

Nel corso del primo annodi vita tutti i bambini devono evitarel'esposizione diretta al sole.

Successivamente, è beneproteggere i bambini con vestitiadatti ed un cappellino riducendo,per quanto possibile, l’esposizionediretta al sole soprattutto durantele ore centrali della giornata (ingenere, tra le ore 10 e le 15)quando le radiazioni solari sonopiù intense.SOLE

E BAMBINI

I bambini sono particolarmentevulnerabili agli effetti negativi delsole: i sistemi di difesa della pelledi un bambino sono meno efficientirispetto all'adulto, inoltre, unbambino ha una maggiorsuperficie di pelle in rapporto alsuo peso rispetto ad un adulto.

Pa ra d o s s a l m e n t e, èdurante l'infanzia che ci si esponedi più al sole e si riceve unaquantità variabile tra il 60 e l’80%della dose totale ricevuta durantel'intera vita.

Nel corso del primo annodi vita tutti i bambini devono evitarel'esposizione diretta al sole.

Successivamente, è beneproteggere i bambini con vestitiadatti ed un cappellino riducendo,per quanto possibile, l’esposizionediretta al sole soprattutto durantele ore centrali della giornata (ingenere, tra le ore 10 e le 15)quando le radiazioni solari sonopiù intense.

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E' buona norma utilizzare unoschermo solare, quando ci siespone al sole. L’acronimo IP (avolte FPS = Fattore di ProtezioneSolare) che si trova scritto sullaconfezione di uno schermo solareserve a designare l’indice diprotezione dello schermo stessonei confronti delle radiazioniultraviolette. Tale protezione è tanto

maggiore quanto più l’IP è elevato.Lo schermo solare va applicato

15-30 minuti prima di esporsi alsole, ripetendo l’applicazione fre-quentemente (di regola ogni 2-3ore).

Non bisogna dimenticare cheil 40% dei raggi ultravioletti puòessere riflesso dalla sabbia, dallaneve e dal cemento.

GLI SCHERMI SOLARI

E' buona norma utilizzare unoschermo solare, quando ci siespone al sole. L’acronimo IP (avolte FPS = Fattore di ProtezioneSolare) che si trova scritto sullaconfezione di uno schermo solareserve a designare l’indice diprotezione dello schermo stessonei confronti delle radiazioniultraviolette. Tale protezione è tanto

maggiore quanto più l’IP è elevato.Lo schermo solare va applicato

15-30 minuti prima di esporsi alsole, ripetendo l’applicazione fre-quentemente (di regola ogni 2-3ore).

Non bisogna dimenticare cheil 40% dei raggi ultravioletti puòessere riflesso dalla sabbia, dallaneve e dal cemento.

GLI SCHERMI SOLARI

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Una domanda che viene fre-quentemente proposta ai mediciriguarda il rapporto tra la dieta esvariate malattie della pelle, comela dermatite atopica, l'orticaria,l'acne.

In generale, si può affermareche il ruolo della dieta è soprav-valutato nell'opinione comune.

È ad esempio vero che unafrazione di soggetti con dermatiteatopica (probabilmente nonsuperiore al 10%) può andareincontro a peggioramenti a seguitodell'assunzione di alcuni alimenti(come uova, latticini, ciocco-lato),tuttavia, nella maggioranza deisoggetti affetti non esiste una

relazione tra la malattia e fattoridietetici. Discorso analogo puòvalere per l'orticaria.

L'orticaria da cause alimentarirappresenta una piccola pro-porzione di tutti i casi di orticaria.

Per quanto riguarda l'acne, sipuò affermare che non esistealcun rapporto dimostrato trapeggioramenti della malattia efattori alimentari.

Analogo discorso vale perl ' o p i n i o n e d i f f u s a c i rc al'importanza, nelle società occi-dentali "opulente", di carenzedietetiche nel giustificare disturbicome la caduta dei capelli e lafragilità ungueale.

DIETAePELLE

Una domanda che viene fre-quentemente proposta ai mediciriguarda il rapporto tra la dieta esvariate malattie della pelle, comela dermatite atopica, l'orticaria,l'acne.

In generale, si può affermareche il ruolo della dieta è soprav-valutato nell'opinione comune.

È ad esempio vero che unafrazione di soggetti con dermatiteatopica (probabilmente nonsuperiore al 10%) può andareincontro a peggioramenti a seguitodell'assunzione di alcuni alimenti(come uova, latticini, ciocco-lato),tuttavia, nella maggioranza deisoggetti affetti non esiste una

relazione tra la malattia e fattoridietetici. Discorso analogo puòvalere per l'orticaria.

L'orticaria da cause alimentarirappresenta una piccola pro-porzione di tutti i casi di orticaria.

Per quanto riguarda l'acne, sipuò affermare che non esistealcun rapporto dimostrato trapeggioramenti della malattia efattori alimentari.

Analogo discorso vale perl ' o p i n i o n e d i f f u s a c i rc al'importanza, nelle società occi-dentali "opulente", di carenzedietetiche nel giustificare disturbicome la caduta dei capelli e lafragilità ungueale.

DIETAePELLE

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IL PRURITO

S i n t o m odermatologicoper eccellenza è ilprurito, definito come" u n a s e n s a z i o n espiacevole che induce ilgrattamento". Se unprurito localizzato edoccasionale rientra tra leesperienze tanto comunida far parte di una sorta dinormalità, la persistenzadel prurito o la suaestensione all'intera cute,s u g g e r i s c o n ol'opportunità di unav a l u t a z i o n emedica.

IL PRURITO

S i n t o m odermatologicoper eccellenza è ilprurito, definito come" u n a s e n s a z i o n espiacevole che induce ilgrattamento". Se unprurito localizzato edoccasionale rientra tra leesperienze tanto comunida far parte di una sorta dinormalità, la persistenzadel prurito o la suaestensione all'intera cute,s u g g e r i s c o n ol'opportunità di unav a l u t a z i o n emedica.

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La pelle non è, ingenere, una superficiemonotonamente uniformema può presentare variazionicome piccole macchie orilevatezze. Tra le più comunimani fes taz ioni v i sono,senz'altro, i nevi melanocitici.Meno conosciute sono altrelesioni, la cui frequenza tendea crescere con l'età, come lecheratosi seborroiche ,r i l eva t e z ze d i c o l o rebrunastro, spesso un pocofriabili, le lentiggini solari,macchie brunastre, a limitine t t i , spesso mul t ip le,localizzate al viso e tronco, if ibromi penduli, rilevatezzefiliformi nelle zone di piega, gliangiomi "rubino". Tutte lesionibenigne e di modesta rilevanza clinica.E' buona norma mostrare al medicomacchie e rilevatezze di recente insorgenzache non si è in grado di giustificare.

MACCHIE ERILIEVI SULLA PELLE

La pelle non è, ingenere, una superficiemonotonamente uniformema può presentare variazionicome piccole macchie orilevatezze. Tra le più comunimani fes taz ioni v i sono,senz'altro, i nevi melanocitici.Meno conosciute sono altrelesioni, la cui frequenza tendea crescere con l'età, come lecheratosi seborroiche ,r i l eva t e z ze d i c o l o rebrunastro, spesso un pocofriabili, le lentiggini solari,macchie brunastre, a limitine t t i , spesso mul t ip le,localizzate al viso e tronco, if ibromi penduli, rilevatezzefiliformi nelle zone di piega, gliangiomi "rubino". Tutte lesionibenigne e di modesta rilevanza clinica.E' buona norma mostrare al medicomacchie e rilevatezze di recente insorgenzache non si è in grado di giustificare.

MACCHIE ERILIEVI SULLA PELLE

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Una caratteristica che distingue lapelle da molti altri organi, è lapossibilità di eseguire, in presenzadi malattie che colpiscano taleorgano, un trattamento locale otopico.

Un trattamento topico consistenell'applicazione diretta di unfarmaco sull'area che si vuoletrattare. Il farmaco per uso topicoviene incluso in idonei veicoli,come creme, unguenti, lozioni,polveri. Il fatto che il farmaco vengaapplicato per uso topico nonsignifica che non debbano essereosservate cautele nei criteri d'usoe nella durata del trattamento.

Come per altre modalità ditrattamento, sono possibili reazioni

avverse locali od anche generalidovute all’assorbimento sistemicodel farmaco.

Quando gli effetti osservati noncorri-spondono alle attese, è buonanorma interrompere il trattamentoe consultare il medico.

Accanto ai farmaci, sonodisponibili svariati prodotti per usolocale con finalità cosmetiche. Icosmetici sono prodotti destinatiad essere applicati sulla superficiedel corpo per pulirla, proteggerla,modificarne l'aspetto o profumarla.

Non si tratta di farmaci ma dip ro d o t t i c h e vo r re b b e rocontribuire al benessere dellapersona, soprattutto intesa comeessere sociale.

PELLE,

FARMACIE COSMETICI

Una caratteristica che distingue lapelle da molti altri organi, è lapossibilità di eseguire, in presenzadi malattie che colpiscano taleorgano, un trattamento locale otopico.

Un trattamento topico consistenell'applicazione diretta di unfarmaco sull'area che si vuoletrattare. Il farmaco per uso topicoviene incluso in idonei veicoli,come creme, unguenti, lozioni,polveri. Il fatto che il farmaco vengaapplicato per uso topico nonsignifica che non debbano essereosservate cautele nei criteri d'usoe nella durata del trattamento.

Come per altre modalità ditrattamento, sono possibili reazioni

avverse locali od anche generalidovute all’assorbimento sistemicodel farmaco.

Quando gli effetti osservati noncorri-spondono alle attese, è buonanorma interrompere il trattamentoe consultare il medico.

Accanto ai farmaci, sonodisponibili svariati prodotti per usolocale con finalità cosmetiche. Icosmetici sono prodotti destinatiad essere applicati sulla superficiedel corpo per pulirla, proteggerla,modificarne l'aspetto o profumarla.

Non si tratta di farmaci ma dip ro d o t t i c h e vo r re b b e rocontribuire al benessere dellapersona, soprattutto intesa comeessere sociale.

PELLE,

FARMACIE COSMETICI

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piccolo glossariopiccolo glossario

• Epidermide: è lo strato più superficiale della pelle costituito da cellulestipate tra loro che verso l'esterno formano uno strato compatto e resistentedefinito come strato corneo.

• Melanociti: cellule che producono la melanina responsabiledell'abbronzatura.

• Nevi (o nei) melanocitici: sono macchie di colore brunastro costituiteda raggruppamenti di melanociti. Si tratta di formazioni estremamentecomuni. Il numero dei nevi melanocitici aumenta con l'età durante l'infanziae l'adolescenza e può essere influenzato dall'esposizione solare.

• Raggi ultravioletti: sono radiazioni emesse dal sole e si possonodividere in tre gruppi a secondo della loro lunghezza d’onda. I raggiultravioletti C (UVC) hanno la lunghezza d’onda più corta e non arrivanosulla superficie terrestre se non in minima quantità. I raggi ultravioletti B(UVB), le cui onde sono di lunghezza media, sono i principali responsabilidell’abbronzatura, delle ustioni solari, dell’invecchiamento della pelle eanche dello sviluppo dei tumori della pelle.I raggi ultravioletti A (UVA) dalla lunghezza d’onda più lunga concorrono,anch'essi, all'abbronzatura così come all’invecchiamento della pelle.Le lampade per l'abbronzatura dei saloni di bellezza emettono soprattuttoraggi UVA.

piccolo glossariopiccolo glossario

• Epidermide: è lo strato più superficiale della pelle costituito da cellulestipate tra loro che verso l'esterno formano uno strato compatto e resistentedefinito come strato corneo.

• Melanociti: cellule che producono la melanina responsabiledell'abbronzatura.

• Nevi (o nei) melanocitici: sono macchie di colore brunastro costituiteda raggruppamenti di melanociti. Si tratta di formazioni estremamentecomuni. Il numero dei nevi melanocitici aumenta con l'età durante l'infanziae l'adolescenza e può essere influenzato dall'esposizione solare.

• Raggi ultravioletti: sono radiazioni emesse dal sole e si possonodividere in tre gruppi a secondo della loro lunghezza d’onda. I raggiultravioletti C (UVC) hanno la lunghezza d’onda più corta e non arrivanosulla superficie terrestre se non in minima quantità. I raggi ultravioletti B(UVB), le cui onde sono di lunghezza media, sono i principali responsabilidell’abbronzatura, delle ustioni solari, dell’invecchiamento della pelle eanche dello sviluppo dei tumori della pelle.I raggi ultravioletti A (UVA) dalla lunghezza d’onda più lunga concorrono,anch'essi, all'abbronzatura così come all’invecchiamento della pelle.Le lampade per l'abbronzatura dei saloni di bellezza emettono soprattuttoraggi UVA.

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Il Gruppo Italiano Studi Epidemiologici in Dermatologia (GISED),gruppo di lavoro della Società Italiana di Dermatologia e Venereologia,conduce, fin dal lontano 1986, ricerca clinico-epidemiologica indermatologia. Questo opuscolo rientra in una serie di materialieducativi rivolti al pubblico con l'obiettivo di migliorare lacomprensione dei problemi e la comunicazione tra medico e paziente.

Per ulteriori informazioni: Centro di Coordinamento GISED

U.O. Dermatologia, Ospedali Riuniti

Largo Barozzi, 1 24100 Bergamo

Tel. 035-400625 Fax 035-253070

e-mail: [email protected]

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marzo 2003

illustrazioni di

Alessandro Sanna ©2003

progetto grafico di

Marco d’Agostino

a cura di

Luigi Naldi ed Elena Benedetti Placchesi

marzo 2003

illustrazioni di

Alessandro Sanna ©2003

progetto grafico di

Marco d’Agostino

a cura di

Luigi Naldi ed Elena Benedetti Placchesi