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Storia del cinema (Neorealismo e dopo) 1. Neorealismo. L’Italia della ricostruzione. La negazione della spettacolarità come modalità di espressione. Il realismo come marca distintiva dello stile cinematografico italiano. Visione consigliata: Roma città aperta, 1945, di Roberto Rossellini. Visioni alternative:, Paisà, Sciuscià, Ladri di biciclette, Il cammino della speranza, Germania anni O 2. Commedia all’italiana. La derivazione realistica in chiave di commedia. I mattatori; Sordi, Gassman, Tognazzi. L’Italia del boom. Visione consigliata: Il sorpasso, 1962, di Dino Risi. Visioni alternative: Guardie e ladri, I soliti ignoti, La grande guerra, Mafioso. 3. Il cinema degli autori. Fellini, Antonioni, Pasolini. La messinscena come operazione intellettuale. La “nouvelle vague” italiana e il cinema ideologico; Ferreri, Olmi, Bellocchio. Visione consigliata: La dolce vita, 1960, di Federico Fellini. Visioni alternative: Mamma Roma, 8 ½, Giulietta degli spiriti, I pugni in tasca, Blow Up, Dillinger è morto. 4. Il cinema di serie ‘B’. La commedia di costume degli anni ’60 e ’70. Gli “Spaghetti Western”. Il poliziottesco. L’horror all’italiana. Visione consigliata: Uno “spghetti-western” di Sergio Leone (colonna sonora Morricone) Visioni alternative: Il buono il brutto e il cattivo, Fantozzi, Febbre da cavallo, Milano a mano armata, L’uccello dalle piume di cristallo. 5. Il nuovo cinema italiano. La crisi degli anni ’80 e la frammentazione dei generi. L’eredità neorealista e della commedia all’italiana; Amelio, Risi, Moretti, Verdone. Il cinema da esportazione; Bertolucci, Tornatore, Benigni, Salvatores.

Storia Del Cinema Dal Neorealismo in Poi

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Storia del cinema (Neorealismo e dopo)

1.       Neorealismo.

L’Italia della ricostruzione. La negazione della spettacolarità come modalità di espressione. Il realismo come marca distintiva dello stile cinematografico italiano.

Visione consigliata: Roma città aperta, 1945, di Roberto Rossellini.

Visioni alternative:, Paisà, Sciuscià, Ladri di biciclette, Il cammino della speranza, Germania anni

O

2.       Commedia all’italiana.

La derivazione realistica in chiave di commedia. I mattatori; Sordi, Gassman, Tognazzi. L’Italia del boom.

Visione consigliata: Il sorpasso, 1962, di Dino Risi.

Visioni alternative: Guardie e ladri, I soliti ignoti, La grande guerra, Mafioso.

3.       Il cinema degli autori.

Fellini, Antonioni, Pasolini. La messinscena come operazione intellettuale. La “nouvelle vague” italiana e il cinema ideologico; Ferreri, Olmi, Bellocchio.

Visione consigliata: La dolce vita, 1960, di Federico Fellini.

Visioni alternative: Mamma Roma, 8 ½, Giulietta degli spiriti, I pugni in tasca, Blow Up, Dillinger è morto.

4.       Il cinema di serie ‘B’.

La commedia di costume degli anni ’60 e ’70. Gli “Spaghetti Western”. Il poliziottesco. L’horror all’italiana.

Visione consigliata: Uno “spghetti-western” di Sergio Leone (colonna sonora Morricone)

Visioni alternative: Il buono il brutto e il cattivo, Fantozzi, Febbre da cavallo, Milano a mano armata, L’uccello dalle piume di cristallo.

5.       Il nuovo cinema italiano.

La crisi degli anni ’80 e la frammentazione dei generi. L’eredità neorealista e della commedia all’italiana; Amelio, Risi, Moretti, Verdone. Il cinema da esportazione; Bertolucci, Tornatore, Benigni, Salvatores.

Visione consigliata: Palombella rossa, 1989, di Nanni Moretti.

Visioni alternative: Un sacco bello, Bianca, Mery per sempre, Mediterraneo, Il ladro di bambini, Il piccolo Buddha.

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