Storia Dell'Architettura - Dal Tardo Gotico Al Barocco

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ARCHITETTURA TARDO-GOTICA (1300 circa)Larchitettura tardo-gotica corrisponde a un grande momento creativo, lutilizzo di materiali pregiati rendono lussureggianti i nuovi edifici. Santa Maria della Spina a Pisa costruita interamente in marmo bianco di Carrara: ledificio doveva essere molto ricco perch la sua funzione era contenere una spina della corona di Cristo che ha un valore inestimabile. A Salisburgo a met 1300 viene costruita un chiesa francescana: avviene una svolta ambiziosa perch infatti viene costruito un coro con un deambulatorio molto pi alto della parte pi antica. Questo coro coperto da una volta a ragnatela sostenuta da 5 pilastri altissimi. I pilastri sostiene queste piccole vele che formano una stella, sono fuori da ogni tipo di proporzione. In Germania vengono sviluppate facciate molto in altezza: si sviluppa un virtuosismo strutturale che tende a complicare le volte; le membrature infatti si incontrano prima di arrivare al centro e non finiscono su un pilastro ma nel peduccio, ossia si incastrano nel muro. Gli elementi in aggetto sono meramente decorativi. Questo tipo di crociera cos complessa pu essere pi basse ma comunque molto resistenti. Grande elemento fondamentale il naturalismo: le membrature sono dei rami, non avviene unimitazione della natura ma viene realizzata. A Praga vengono costruite membrature curve, la volta sembra cos un bosco. C un rifiuto dellastrattezza architettonica. Ad Amburgo le membrature sono ancora pi realistiche: infatti ogni singola membratura supera il punto dincastro, quasi a sembrare un cespuglio. Tra il 1500 e 1600 avviene uno sviluppo del gotico, gli edifici infatti mantengono le pareti gotiche ma lo sviluppo strutturale interno cambia. A Bath dai pilastri partono dei ventagli mentre a Wells i pilastri sembrano dei funghi: sono strutture che poco hanno a che fare con il gotico precedente o col classico. In Portogallo c un eccesso di decorazione: il gotico ormai superato, infatti non avrebbe mai arricchito strutture vere con strutture false come dei sottarchi. Venezia ancora oggi tardo gotica per il 90% delle architutture. Ruskin disse: un architetto che non va almeno una volta ogni 2 anni a Venezia cambi mestiere. Palazzo Ducale vanta un vistoso virtuosismo. Si vede un muro pieno sopra e uno svuotamento totale sotto: questo tipico del gotico veneziano. La parte superiore in muratura piena oerch costituisce il salone delle assemblee che doveva contenere numerose persone che partecipavano alla vita politica veneziana. Si entrava dalla porta della Corta, costruita tra il 1435-40. A Siviglia si verifica un decorativismo dinvenzione, un modo decorativo che verr poi eliminato da Brunelleschi poich una decorazione fine a se stessa che non ha nulla a che fare con1

larchitettura: tre finestre di tipologia differente, uno stemma, due figure, un cornice che muta la forma; possiamo dire quindi che c un sovraccaricamento di decorazione. In questo periodo avviene una grande diffusione dei dialetti, in Italia quindi c nu grande caos linguistico. Il latino pu essere considerato lingua dal momento che ha una sua grammatica e una sua sintassi. Allo stesso modo si verifica questo sconvolgimento nellarte: al tardogotico provinciale si oppone la regolarit del mondo classico romano descritto da Vitruvio. Questo nuovo movimento si ispira s al classico ma al classico romano che era facile da conoscere. Larchitettura greca rimarr in ombra fino al 1700 con la fine delloccupazione turca.

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IL RINASCIMENTO

BrunelleschiBrunelleschi un rivoluzionario dellarchitettura. Nasce nel 1387 e a 23 anni gi noto a Firenze come orafo. A inizio 1400 attivo nel cantiere di Santa Maria del Fiore, sia artista che ingegnere che inventore, scopre infatti tecniche e marchingegni: inventa il Bavalone ossia un battello che potesse trasportare sullArno le merci anche controvento. Importante la scoperta e lapplicazione tecnica della prospettiva architettonica (fatto conteso tra Brunelleschi, Uccello, Masaccio). La teoria prospettica di Brunelleschi ben visibile nella Trinit di Masaccio (1426): Masaccio si occupa della pittura e Brunelleschi ha disegnato il telaio architettonico retrostante. Questa impostazione la ritroviamo poi in una cappella progettata negli ultimi anni della sua vita, qui per lo scorcio prospettico vero. Di grande rilevanza lamicizia con Donatello con il quale si reca a Roma pi volte per studiare larchitettura romana, Donatello infatti era interessato alla scultura (bassorilievi e sarcofagi) e alle volte per riproporlo a Firenze. A Firenze larchitettura classica non era presente perch il mondo medievale aveva cancellato ogni traccia di classicismo. Il Rinascimento un periodo di rinascita dellarchitettura degli antichi ma anche una rinascita politico-sociale: c un lento tramonto dei comuni (e quindi della democrazia) e lavvento delle signorie, dei ducati etc, si formano cos oligarchie. A Firenze la famiglia che detenne il potere furono i De Medici: allinizio (fino a Lorenzo) si mantenne una certa prudenza fingendo di mantenere in un certo qual modo la democrazia; con Lorenzo Firenze si muta definitivamente in Signoria. LOspedale degli Innocenti Tra il 1418 e il 1424 viene costruito lOspedale degli Innocenti su progetto di Brunelleschi, ossia un ospedale per i trovatelli. Nel Rinascimento avviene infatti una svolta civile: vengono costruiti numerosi luoghi di cura (ospedali, lazzaretti etc..). LOspedale degli Innocenti presenta un portico pubblico che diverso dal portico medievale che apparteneva ai mercante. Larchitettura classicheggiante, vediamo infatti una fuga darchi, finestre tutte uguali con un timpano in mezzaria alla romana antica. La struttura interna regolare, non sono state apportate modifiche al disegno iniziale che era gi perfetto con tutti i locali proporzionati. Nei portici dei due cortili vediamo una fila di colonne corinzie con le esatte proporzioni romani alle quali Brunelleschi aggiunge un elemento che non romano che il pulvino. Viene abbandonata la crociera. Lo stile di Brunelleschi consiste nel meno possibile. Vediamo una parasta corinzia con un architrave tripartito, una decorazione a s tipica dei3

sarcofagi romani. Il Rinascimento non copia larchitettura romana ma la rileva: infatti vediamo numerosi elementi che non appartengono allarchitettura romana come il pulvino e larchivolto. Lincrocio fra due archivolti forma un triangolo che viene risolto con lapposizione di un elemento decorativo circolare. Nella facciata dellannunziata non c pi quasi nulla di romano. La colonna molto esile, presente larchivolto e il pulvino. La chiesa di Santa Croce segue la tradizione. San Lorenzo San Lorenzo (commissionata da Cosimo De Medici) prende come modello Santa Croce. Vengono poste cappelle intorno allaltare e la navata centrale coperta a capriate lignee perch molto sviluppata in altezza. Nel 1428 Cosimo chiede la costruzione di una cappella funeraria per Giovanni De Medici che diventer poi la Sagrestia Vecchia. E sorretta da colonne sempre pi alte e non pilastri, presente una fuga darchi, il muro molto alto per poterci mettere le finestre, tipico del gotico italiano. Il pavimento modulare. Le finestre sono simili a quelle di Santa Maria Novella e Santa Croce. Il pilastro alla fine della fuga darchi regge il pennacchio. Sagrestia Vecchia La Sagrestia Vecchia composta da un grande spazio quadrato svuotato. Il cubo coperto da una semisfera . Al corpo principale annesso un vano pi piccolo, la scarsella. La cupola a creste vele uninvenzione del Brunelleschi ingegnere: alterna delle membrature a delle voltine. Le vele sono state affrescate a posteriori. Brunelleschi migliora con landare avanti nel tempo perch corregge gli errori delle sue architetture passate. Santo Spirito San Lorenzo viene iniziata nel 1419 e finita intorno agli anni 30. La chiesa di Santo Spirito invece unopera pi sfortunata perch a causa di una guerra non viene ultimata negli anni stabiliti: il cantiere iniziato infatti negli anni 30 si ferma e riprender solo negli anni 40; Brunelleschi muore nel 1446 non riuscendo cos a veder concluso quello che lui considerava il perfezionamento di San Lorenzo. San Lorenzo infatti contiene unanomalia: attorno al transetto sono presenti delle cappelle rettangolari lungo i fianchi; queste cappelle sono alte 3/5 dellarcata della navata centrale ma nulla impediva che Brunelleschi scegliesse un altro rapporto. Questa possibilit di variare non tipica di Brunelleschi che adotta proporzioni inequivocabili, che non danno spazio a varianti. In Santo Spirito le proporzioni sono perfette, una purezza assoluta. Sono presenti alcuni disturbi tipo laltare barocco che blocca il punto di fuga pensato da Brunelleschi, il soffitto e gli altari barocchi nelle cappelle laterali. Una cappella lungo la navata costituisce un4

modulo che Brunelleschi ribadisce disegnando il modulo sul pavimento. Brunelleschi applica una ripresa del romano ma non realizza unarchitettura romana perch estrapola elementi dal contesto nel quale si trovavano a Roma e li riadatta o ne aggiunge di nuovi (es. archivolto). La pianta stata disegnata e progettata perfettamente e nei minimi dettagli. Le cappelle sono dei semicilindri coperti da un quarto di sfera. E tutto modulare: se una cappella corrisponde ad un modulo abbiamo una sequenza orizzontale di 1-2-4-2-1 moduli. Le cappelle hanno la stessa altezza dellarco della navata centrale, non c possibilit di discussione o di variare. E unarchitettura di membrature (colonne, archivolti, capitelli etc..) in marmo pietra serena grigio, il resto bianco perch non indispensabile dal punto di vista strutturale quindi Brunelleschi lo rende con un colore neutro, che si annulli con la luce. Non utilizza le crociere perch queste introducono delle diagonali di membrature che Brunelleschi ritiene inutili. Aggiunge il peduccio anche dove non c nessun incrocio semplicemente per sottolineare sempre un modulo. Il pulvino non il pulvino introdotto dai bizantini, che era un cestino rovesciato decorato spesso da agnelli o frutta, ma una trabeazione tagliata, larco non cade quindi direttamente sul capitello. Santo Spirito un esempio di architettura romana mescolata al sistema di membrature fiorentine di quel periodo. La facciata in origine, come previsto anche in pianta, doveva avere 4 cappelle di 2 moduli ciascuna, in realt viene costruita dopo la morte dellarchitetto e non viene cos rispetto il progetto originario. Cappella Pazzi Tra il 1428 e gli anni 30 Brunelleschi riceve un incarico dalla famiglia Pazzi di costruire la loro cappella (nel secondo chiostro di Santa Croce). Non stata e non sar mai cappella Pazzi perch questa famiglia viene esiliata dopo la congiura dei Pazzi, dove viene assassinato Guglielmo De Medici e che da vita allo scontro fra le 2 fazioni che vede vincitrice la famiglia De Medici. La cappella Pazzi diverr la sala del capitolo francescana come si pu capire dalla panca posizionata lungo tutto il perimetro che permetteva ai frati di sedersi. Brunelleschi sperimenta il rettangolo con laggiunta di un modulo che costituisce la volta a botte (questo elemento s che ripreso pari pari dallarchitettura romana). Il sistema modulare espresso nel porticato viene ripreso anche dentro. Larco al centro del porticato, che segna lingresso, cade direttamente sullarchitrave. Sono presenti paraste e decorazioni a S (tipiche dei sarcofagi romani). Manca il timpano per questioni economiche. La piccola ringhiera unipotesi ottocentesca di chiusura. Rispetto alla Sagrestia Vecchia viene aggiunta una volta a botte cassettonata. Sorge il problema della disposizione delle paraste allangolo: tutte le paraste hanno otto scalanature, la colonna allangolo dovrebbe dividersi a met. Il problema che da un lato la parasta regge larco e quindi deve essere completa e intera, dallaltro lato non regge nulla quindi posizionare unaltra parasta intera per compensare laltra inutile e poco piacevole alla vista dal momento che si creerebbe un angolo forte. Brunelleschi decide quindi

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di posizionare una parasta completa s da un lato per reggere larco e un ottavo di parasta dallaltro lato. Le volte a botte laterali stanno in piedi anche senza i rispettivi muri, sono solo di tamponamento. Viene schematizzato tutto in moduli. Palazzo Pitti Palazzo Pitti viene commissionato negli ultimi anni della vita di Brunelleschi, infatti larchitetto non vedr la sua conclusione. I Pitti erano una famiglia di banchieri amica dei De Medici (anchessi banchieri e anche mercanti, inventano lassegno). I banchieri prestano soldi a interessi altissimi. Il palazzo non corrisponde agli ideali e canoni di Brunelleschi: infatti un muraglione di pietra con 3 finestroni, questo un chiaro riferimento romano che non per nello stile di Brunelleschi. I Pitti falliscono e il palazzo viene riscosso dai De Medici che lo ampliano. Nel 1865 la capitale viene spostata da Torino a Firenze e il palazzo diviene la sede di re Vittorio Emanuele II. Lappartamento del re in stile ottocentesco . Santa Maria degli Angeli La pianta deriva dai martyria romani con laggiunta della cupola brunelleschiana.

Santa Maria del Fiore Brunelleschi si trova nel cantiere gi nel 1400 non come architetto ma come tecnico. Il progetto di Arnolfo di Cambio in stile gotico italiano, realizzato tra la fine del 1200 e linizio del 1300. C lidea di chiudere con una cupola una base ottagonale con un prolungamento di 3 bracci (tribuna = transetto pi un coro che non formano una croce ma creano un volume). Il campanile probabilmente appartiene a Giotto, ma lattribuzione dubbia. Per lambizione viene disfatta la chiesa di Arnolfo gi arrivata ai pilastri e viene ingigantita la pianta, lottagono diventa cos di dimensioni enormi (largo come il pantheon). Francesco Talenti prosegue i lavori. Nel 1377 nasce Brunelleschi. Nel 1367 il Consiglio della fabbrica (simile a quello del Duomo di Milano) con un capitolato stabilisce tutto soprattutto per quanto riguarda la cupola (disegno tratto da un quadro di Bonaiuti in Santa Maria Novella). Allinterno del capitolato sono presenti tutte le misure, in braccia: la cupola misura in altezza 144 braccia e 72 braccia in larghezza. Il 144 numero della devozione, entrambe le misure richiamano il 9 e la numerologia greca ma soprattutto lApocalisse di Giovanni (un angelo misura la Gerusalemme terrestre e riporta 144x72), inoltre il numero 8 (la forma un ottagono) il numero della Madonna e la chiesa dedicata a Santa Maria del Fiore (Fiore = simbolo di Firenza > Florentia). La cupola dovrebbe poggiare sulla sommit del corpo, gli absidi sono gi stati costruiti. Nel 1408-09 viene costruito un tamburo che ha reso ancora pi difficile la costruzione della cupola per 2 motivi: indebolisce la struttura statica perch gli oculi rendono alcuni punti fragilissimi e laltezza della cupola aumenta. Nel 1418 viene indetto un6

concorso per costruire la cupola. Si presentano pi che altro dilettanti con idee da scartare principalmente, per esempio: Porre un pilastro al centro e formare una sorta di ombrello; Riempire tutto di terra bagnata e ricoprire poi la terra di calcestruzzo.

Il concorso viene vinto da Ghiberti e Brunelleschi. Costruiscono un modello in scala gigante (7-8 metri di altezza). Con la costruzione del tamburo il rapporto 144x72 salta, quindi la cupola va costruita ancora pi in alto. Sorgono 2 tipi di problema: Armatura (come per il Pantheon): il Pantheon impostato su 21.5 metri dal suolo, a Firenze a 60 metri. Il problema portare il materiale e operai cos in alto dal momento che le funi e le carrucole del tempo potevano trasportare materiale fino a meno di 40 metri. La forma un ottagono

Il gotico sapeva costruire a pi di 40 metri di altezza ma si costruiva a pezzi, qui una cupola intera gigantesca. Larmatura in legno non si poteva fare perch occupava troppo materiale ed era troppo pesante, non si pu affondare nel terreno perch si sarebbero dovute spostare le reliquie di Santa Reparata. Brunelleschi decide di costruire la cupola senza le armature, dallinterno usando ponti che vengono spostati costruiti come balconi tenuti con pali conficcati nelle pareti e dei tiranti che tengono in piedi persone e materiale. I balconi non detto che corressero lungo tutto il perimetro. Brunelleschi prende le sue decisioni da solo, come unico responsabile e cambia il capitolato del 1467, se non lo avesse cambiato la cupola sarebbe crollata. Molti lo prendono per matto, un certo Gherardo da Prato lo porta persino in tribunale per aver cambiato il capitolato. Manetti disse che se si fosse convocata lassemblea ci sarebbero state discussioni di mesi e anni. 1. Prima decisione Brunelleschi decise che la cupola dovesse essere a 2 calotte anzich compatta: il capitolato non diceva nulla in proposito, si pensava quindi a una cupola piena che pi resistente ma troppo pesante; la cupola a due calotte resiste un terzo di meno ma pesa la met. Alla fine la cupola sar un cassettonato di elementi orizzontali e verticali. Le 2 calotte sono legate fra loro ma distanti, infatti possibile camminare in mezzo e percorrere delle scale che conducono fino alla base della lanterna che nel 1433 non era ancora stata costruita. 2. Seconda decisione Durante il suo viaggio a Roma Brunelleschi ha visitato il Pantheon e decide di applicare il principio della rastremazione della cupola anche alla cupola di Santa Maria del Fiore. Il problema per che il capitolato aveva stabilito una cupola sullarco di quinto di sesto acuto ma la rastremazione vuole che a un certo punto larco diventi di quarto di sesto acuto.

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3. Terza decisione Divide la cupola almeno in 6 spicchi e il lavoro in altrettante squadre tutte indipendenti luna dallaltra che portano avanti la propria porzione di cupola; il contatto che ogni squadra ha luna con laltra sono le correzioni: ogni squadra guarda il lavoro della squadra opposta e la corregge; questa operazione fondamentale perch la cupola se imperfetta crolla, alla fine la cupola avr un difetto di soli pochi centimentri e millimetri. Le correzioni erano possibili grazie allo squadro che era un apparecchio nel cui interno cera met specchio che permetteva di controllare gli angoli retti. Un altro strumento molto usato perfezionato da Brunelleschi la randa che lega fra di loro movimenti diritti a un pennino che fa movimenti tondi: permetteva di dare ordini a distanza su misure ai marmisti. 4. Quarta decisione Stabilisce la curva molle, ossia posiziona i mattoni in modo curvo per ridurre al minimo il difetto dellottagono rispetto al cerchio. I geometri non capiscono questa scelta e scioperano: quando poi devono tornare al lavoro per avere la paga Brunelleschi gli chiede se rinunciano a prendere parte alle decisioni pur di lavorare, loro acconsentono permettendo a Brunelleschi di pagarli come operai e non come geometri, provocando uno scandalo. 5. Quinta decisione Decide di fare la muratura a spina di pesce. 6. Sesta decisione Introduce parti in pi rispetto a quanto stabilito nel capitolato. Il primo elemento il contrafforte che era previsto solo agli angoli, Brunelleschi ne inserisce 2 nelle parti intermedie. Un secondo elemento sono i cerchi di pietra a bocca di leone o a coda di rondine che Brunelleschi fa collocare ogni tot metri di altezza e servivano per cerchiare la cupola. 7. Settima decisione Brunelleschi imposta tutte le sue decisioni per alleggerire la cupola ma alla fine fa una scelta contraria al suo filone iniziale, allultimo livello infatti decide di porre un anello di granito molto alto che non faceva esplodere la cupola per rinforzare la chiusura che era un grande problema. 8. La lanterna Nel 1433 viene indetto il concorso per la costruzione della lanterna che viene vinto da Brunelleschi che propone una lanterna tutta in marmo senza mattoni, a pianta centrale con grandi controventature in corrispondenza dei contrafforti esterni e doveva essere il pi pesante possibile perch la cupola panciuta tendeva a esplodere. Riprende le curve gotiche con la novit che sono poste sopra una cupola. Ci sono 4 punti debolissimi, lungo le diagonali dove non c materia che contrasta le spinte laterali: Brunelleschi pensa al futuro, infatti questo a lungo andare avrebbe provocato8

gravissimi danni. Costruisce cos delle tribune morte, fortemente rinascimentali (con conchiglie, paraste etc) che sono soltanto materia messa per contrastare le spinte, da dentro non si vedono. Nel 1446 muore senza dare direttive sulla cornice esterna che rimane ristica; c solo un pezzo costruito nel 1500 ma larchitettura troppo moderna per la chiesa e il lavoro viene fermato.

MichelozzoNel 1433 Brunelleschi era famoso e celebrato in tutta Firenze. Cosimo De Medici per non chiama Brunelleschi per la costruzione del suo palazzo a Firenze ma Michelozzo per due motivi: a titolo personale Cosimo faceva larchitetto dilettante, la prima volta nella storia (con leccezione di Adriano e Apollodoro di Damasco per il Pantheon e la villa adriana) che il committente ha rapporti con larchitetto e prende parte alla realizzazione del progetto. Brunelleschi con il suo caratteraccio dimostrato durante la costruzione della cupola di Santa Maria del Fiore avrebbe costruito un palazzo di testa sua senza volere interferenze; il progetto di Brunelleschi prevedeva un palazzo enorme e troppo sontuoso di fronte a San Lorenzo ma Cosimo prudente e non vuole sfoggiare cos palesemente la ricchezza dei De Medici.

Palazzo De Medici il primo esempio di palazzo rinascimentale. Collocato in origine su tre piani di 6 metri per piano circa e un tetto sporgente di 3 metri, oggi lo vediamo pi esteso a causa di un aggiunta successiva commissionata dai Riccardi nel 1659. La facciata ricoperta di bugnato, forte nello zoccolo, abbastanza leggero al secondo piano e leggerissimo al terzo piano, forse qui stato lavorato con stucco o affreschi; lo zoccolo era la sede della trattazioni daffari fra i De Medici e i loro mercanti, il secondo piano era dedicato a grandi incontri con principi, ambasciatori etc, il terzo piano era dedicato alla famiglia allargata (Cosimo e famiglia, fratelli e famiglia, cugini etc). Cosimo regala alla gente di Firenze un porticato ad angolo per ripararsi da sole, pioggia, che viene chiuso nel 1500 da Michelangelo su commissione dei pronipoti di Cosimo. Il portale in centro al cortile, le finestre del piano dello zoccolo sono poste molto in alto e con le sbarre questo per motivi di sicurezza: infatti erano presenti ancora le fazioni, la congiura Pazzi aveva ucciso Giuliano De Medici, quindi il palazzo doveva essere una sorta di fortezza. Il cortile funge da luogo di ricevimento, circondato da un portico con colonne classiche (molto vicino allo stile di Brunelleschi), con arcate tonde e finestre che sono bifre con arco tondo e colonnina; le finestre dei saloni danno sulla strada, le finestre delle gallerie danno sul cortile interno; poco luminoso La composizione tipica brunelleschiana. Il pavimento ha una qualit estrema di ricchezza, sono sia pavimenti medievali che romani che mette in contrasto la ricchezza dellinterno con la sobriet dellesterno. Allultimo piano c un loggiato per la famiglia.

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Le case di campagna I De Medici investivano i guadagni del mercato in casali e castelletti del 1300 per lagricoltura. Michelozzo diventa larchitetto fisso dei De Medici, interviene anche sulle ville. 1. Cafaggiolo A circa 40 km da Firenze, un castelletto con un canale e i merli per gli arceri. Lo rende gradevole allinterno, rispetto a un fortino diventa una villa di piacere. Vicino si trovano le case dei dipendenti agricoli. La fortificazione serve come difesa dalle famiglie rivali e dal banditismo. 2. Careggi uno dei primi edifici ad avere una loggetta per guardare il panorama e riposarsi, una svolta di vita, non solo architettonica. Questa villa rappresenta lapice della cultura umanistica di Cosimo il quale la regala (non si sa se solo per la durata della sua vita o per sempre) a Marsilio Ficino, uno dei massimi filosofi umanisti del periodo. Cosimo si recava in questa villa invitando persone di grande cultura per coltivare lotium letterario alla romana antica (la documentazione ci dice che erano presenti per la prima volta donne fiorentine invitate alla discussione). 3. Convento di San Marco Cosimo si rifugia spesso in questo convento. Michelozzo sistema tutto il cortile e linterno. Al piano delle celle c la biblioteca, la prima: in precedenza cera la camera foci, una stanza dove i pi anziani si riunivano con focolari e scrivevano e leggevano sullo scriptorum. La biblioteca divisa in 3 navate con colonne ioniche e volte, si trova al primo piano per sicurezza contro i ladri e per separarla dallumidit del terreno. posta tra sud e nord, in questo modo si hanno luci sia a sinistra che a destra che perfetto per leggere, scrivere e studiare. il modello di biblioteca, anche per il corridoio percorribile. Michelozzo scultore Michelozzo anche scultore, ha una bottega dove lavora con Donatello. Lascia un documento importantissimo perch ci mostra lanticomania. La generazione da ora in poi per tutto il 1500 ha un tale innamoramento per lantichit che si cerca di comprare pi cose possibili antiche. Per il mercato e i guadagni nascono per i falsari: Michelozzo incide una lapide alla romana, la rompe e la spaccia per antica.

Gli incisori - architettiLa Toscana diventa brunelleschiana, nascono 2 famiglia di architetti provenienti entrambe da antiche botteghe medievali fondate dai loro predecessori: i Da Maiano (Benedetto e Giuliano) e i10

San Gallo (Antonio il Vecchio, Giuliano e Antonio il Giovane). Sono tutti allievi indiretti che prendono gli insegnamenti di Brunelleschi e ne imitano lo stile. Ad Arezzo i Da Maiano appoggiano alla chiesa gotica di Santa Maria delle Grazie un porticato: tutto aperto, un unicum, adatto a grandi cerimonie, brunelleschiano. La ricchezza sempre maggiore degli oligarchi fa s che Palazzo Strozzi sia molto pi grande, ricco e imponente di palazzo De Medici. Filippo Strozzi infatti molto pi ricco e ambizioso e per costruire il suo palazzo compra moltissime case e le distrugge, il suo palazzo cos si affaccia su 4 strade e occupa un intero isolato. Non si accontenta di un solo architetto ma ne chiama 3: i Da Maiano, i San Gallo e un terzo.

I Sangallo e i Da MaianoIl palazzo e la villa (dei potenti) sono due tipologie nuove del Rinascimento; la chiesa e la cappella erano nuove dal punto di vista architettonico ma non certo tipologico. Palazzo Strozzi si trovava in centro a Firenza, affacciava su 3 strade e una piazza nel cui angolo cera un palazzo fatto a 3 fette per i tre nipoti, chiamato ironicamente Palazzo degli strozzini. Filippo Strozzi convoc 3 gruppi di architetti: i da Maiano (in particolare Benedetto), i Sangallo (Giuliano) e il Pollaiolo. Il palazzo simmetrico, di forma rettangolare per la forma del terreno; i locali sono armonici e ben disposti ordinatamente , grandi portici in corrispondenza degli scaloni. Strozzi non un politico che fa grandi incontri, il palazzo quindi eccessivo per la sua funzione. La caratteristica del palazzo rinascimentale il cortile porticato al piano terra che invaso dal piano alto che rende il cortile piccolissimo e senza luce (il problema del cortile piccolo e infelice tipico del palazzo rinascimentale sar risolto da Leonardo); i locali infatti guardano sulla strada anche per ricevere luce e le gallerie sono disposte lungo il perimetro del cortile. Il problema porre un palazzo nuovo in un contesto antico perch ci troviamo sempre allinterno delle mura medievali. Il modellino del palazzo fu fatto non per prendere decisioni sul palazzo in s ma sul suo coronamento: a Firenze i tetti sono molti sporgenti e questa una tradizione che il Rinascimento non pu cancellare; il coronomento classico in proporzione con lultimo piano mentre nelle altre citt in proporzione con tutto il palazzo. Vince la proposta del Pollaiolo che proponeva un coronamento di 6 metri. Palazzo Strozzi si sviluppa molto in altezza in una citt fitta e costipata; alto infatti 22 metri con a fianco case alte 6 metri. Il Brunelleschismo un fenomeno senza uguali nella storia e si diffonde in tutta Italia perch mentre nei secoli precedenti larchitettura basata sulla segretezza la cultura rinascimentale ha il fine di pubblicizzare larchitettura antica; i De Medici usano larchitettura come prestifio da diffondere mandando artisti dappertutto. I committenti partecipano attivamente al progetto, non conoscono i dati logistico-costruttivi ma sono comunque competenti. Un esempio Badia Fiesolana che un progetto di Cosimo De Medici con la realizzazione di Michelozzo; le cappelle, le modanature, le pareti bianche sono tutti elementi ripresi da Brunelleschi (Santo Spirito e San Lorenzo). I da Maiano e i Sangallo vengono usati in tutta la Toscana.11

1. Santuario di Santa Maria alle carceri (Prato) Il santuario un edificio che viene costruito nel luogo dove avviene un miracolo e a Prato avviene un miracolo da parte della Madonna vicino alle carceri. Sono impegnati in questa costruzione a pianta centrale a croce greca (evidente lorigine di Brunelleschi: pennacchio con tondo, cupola a creste vele, membrature corinzie, trabeazione e pareti bianche di tamponamento ma soprattutto la cupola) prima i da Maiano e successivamente i San Gallo dalla fine degli anni 60 con la morte di Cosimo il Vecchio, la successiona dal figlio Piero (paralizzato dallartrite) al nipote Lorenzo. Alla fine come spesso accaduto mancano i fondi necessari per finire lopera che rimane con facciata finita con marmi policromi e facciata rustica. In facciata troviamo coppie di paraste e ordini evidenziato e un timpano, questi ultimi due elementi sono nuovi, mai presenti in Brunelleschi. La porta tipica romana, Giuliano lha vista in uno dei suoi numerosi viaggi a Roma dove disegnava le architetture antiche (disegna Santa Maria degli Angeli vicino a unarchitettura romana come paragone). Lorenzo il Magnifico Lorenzo prosegue labitudine del nonno di partecipare e organizzare cenacoli intellettuali a Careggi e si fa costruire una villa ex novo, non ristrutturando vecchi casali. 1. Villa a Poggio Caiano una villa-fortino, Lorenzo appena reduce dalla congiura dei Pazzi grazie che lo aveva ferito ma che soprattutto aveva ucciso il fratello; la ville quindi per la sicurezza cintata, agli angoli ha delle case dove probabilmente vivevano delle persone armate e ha anche un fossato. Il progetto viene affidato a Giuliano da Sangallo ma ci sono molte lettere dove Lorenzo parla di un suo progetto, si pu pensare che abbiano collaborato alla realizzazione della villa. un progetto ideologico, ricco di simboli e scelte significative; cita evidentemente lantico con un tempio che funge da ingresso alla casa e un portico sotto sul quale poggia la villa ma rimane sempre unarchitettura moderna (il tetto molto sporgente, la disposizione delle finestre irregolare tipica delledilizia toscana dei casali volutamente irregolare (questo fa pensare che il progetto sia pi di Lorenzo che di Giuliano perch mai un architetto del Rinascimento avrebbe progettato un palazzo asimmetrico). La villa poggia quindi su un portico antico fingendo di aver trovato qualcosa di romano; il portico in realt costruito da Sangalo in stile etrusco e non romano per motivi politici: la congiura dei Pazzi era stata commissionata da Papa Sisto IV quindi Roma era nemica di Firenze, Roma latina con il trattato di Vitruvio, Firenze etrusca e antiromana con il trattato di Leon Battista Alberti che parla di un ordine italoetrusco. Anche il tempio etrusco, infatti gli interassi sono maggiori e il timpano grande, la volta a botte cassettonata ha decorazioni di Della Robbia. La villa a forma di H: il salone centrale con volta a botte per le riunioni, le due parti laterali una per il ricevimento e laltra funge da ingresso per gli ospiti. Una testimonianza della presenza di donne intellettuali ce la fornisce12

Botticelli nel Ritratto di giovane donna che ritrae una figura femminile che probabilmente partecipava al circolo filosofico-letterario di Lorenzo. 2. Santa Maddalena dei Pazzi Lorenzo commissiona a Giuliano da Sangallo la costruzione del convento di Santa Maddalena dei Pazzi. Il chiostro allantica con un portico architravato, i capitelliin stile ionico antico probabilmente visto a Roma su alcuni esemplari presi dai romani in Grecia. La chiesa ha il rigore compositivo di Brunelleschi riprendendo le cappelle che girano in facciata come il disegno originario di Santo Spirito; non ad uso delle monache che essendo di clausura seguivano la messa dietro a delle grate e entravano in chiesa solo quando la chiesa era chiusa ai fedeli. 3. Studio dellarco di trionfo Il sentimento dellepoca non era apprezzare un monumento in rovina ma migliorarlo e completarlo. Per questo Giuliano da Sangallo disegna numerosi studi come ad esempio quello sullarco di trionfo dove di vede una grande abilit prospettica. 4. Santa Maria in Loreto Gli architetti vengono mandati in viaggio per diffondere larchitettura fiorentina. A Loreto i da Maiano e i Sangallo lavorano insieme facendo i primi la parte sotto e i secondi la cupola. La pianta permette di vedere ai devoti la casa di Nazareth (infatti si dice sia stata portata dagli angeli), ricoperta da strutture prezione e posta dentro una grande basilica che pu ospitare un gran numero di fedeli. La cupola molto simile a quella di Brunelleschi, solo che pi piccola. 5. Altre architetture importanti Chiostro vicino a San Lorenzo: di indiretta derivazione brunelleschiana perch Brunelleschi in realt non ha mai costruito un chiostro, il modello il portico dellospedale degli innocenti; Palazzo di Parte Guelfa: lincarico viene affidato a Brunelleschi per la parte centrale, una sorta di aggiornamento della struttura tardogotica; Palazzo Antinori: non paragonabile agli altri palazzi fiorentini ma anchesso un rinnovamento architettonico; Palazzo Dei: ha un loggiato che guarda verso la citt (normalmente dava sul cortile).

VeneziaVenezia una citt di forti tradizioni. Ad esempio la scala a chiocciola di palazzo Cantorini una tipica invezione dellarchitettura ancora tardogotica. Avviene per un miscuglio fra la tradizione tardogotica (presenza a lungo dei tedeschi perch un porto in diretto contatto con lOriente), la13

tradizione bizantina (Venezia ha sempre avuto il primato per i rapporti navali con la costa orientale) e il Rinascimento: palazzon Dono (incompleto, forse di Pietro Lombardo) presenta sia lirregolarit tipica del tardogotico, sia gli archi tondi rinascimentali sia le decorazioni bizantine di San Marco. Pietro Lombardo lavora negli anni 70-80 del 1400 a Venezia. Santa Maria dei Miracoli ha una volta a botte ma la croce gemmata un tipico elemento bizantino. Firenze e Roma abbandonano le tradizioni antiche, Venezia e Milano no. Il primo grande architettetto che opera a Venezia Mauro Cadussi (bergamasco, Bergamo allora era parte della Repubblica di Venezia). Due grandi realizzazioni sono San Giovanni Crisostomo che ha una pianta centrale a croce greca inscritta con 5 cupolette e la cupola centrale (un edificio del genere non esiste a Roma o Firenze); Palazzo Corner lemblema del Rinascimento ma il rifiuto di una distribuzione modulare e regolare della facciata ma c ancora lidea del palazzo tardogotico, ha inoltre lo zoccolo bugnato non abitato tipico di Venezia che separa la casa dallumidit.

Leon Battista AlbertiContrariamente ad altri che si sono formati nelle colte botteghe rinnovate medievali ( es. i Da Maiano), Leon Battista Alberti proviene da una famiglia ricca che esiliata si trasferisce a Genova e ritorner a Firenze 20 anni dopo lesilio. La ricchezza della famiglia gli permette di studiare in universit importanti come Padova e Bologna dopo apprende le conoscenze letterarie e il latino che parla meglio dellitaliano. Lo zio un grande matematico e intellettuale e il padre una personalit di grande livello, seppellito a San Mignato al Monte. Lazzaro Palazzi, architetto lombardo, si suppone fosse analfabeta e in un documento infatti firma con una croce: la cultura di Alberti sorprendente. Viaggia molto in Europa a seguito del cardinale grazie alla sua profonda conoscenza del latino e al suo ritorno a Firenze scrive Lode alla cupola di Brunelleschi e da qui inizia a scrivere numerosi trattati, non di architettura; i pi importanti sono il De Pictura (1435-1436, in latino e italiano) e il De Familia che esprime il concetto del livello medio della vita con un velo moralistico ripreso da Cicerone. Nel 1437 va a Roma per la prima volta e si trasferir definitivamente fino alla morte nel 1472 perch nominato consigliere, segretario e abbreviatore (stende il verbale per il papa durante gli incontri, colui che di fatto scrive le Bolle Papali) di ben tre Papi: Eugenio IV, Niccol V e Pio II. Nel 1446 fa un viaggio a Ferrara dal momento che lintellettuale numero 1 in tutta Italia. Inizia a scrivere il De Re Aedificatoria che completa quasi nel 1452 (in verit non ha ancora costruito nulla), il primo infatti a scrivere una teoria prima di averla sperimentata, una svolta: la teoria deve venire prima della pratica (in Vitruvio andavano di pari passo). Alberti inoltre il primo a ufficializzare la separazione tra la figura del progettista e quella del direttore dei lavori: se Brunelleschi conservava la permanenza dellarchitettodirettore del cantiere, tradizione che proveniva dal tardo medioevo, Alberti anticipatore del professionismo degli ultimi secoli dal momento che vivendo a Roma a servizio del Papa costretto a dirigere i lavori da lontano come progettista. IL De re aedificatoria Questo trattato, dedicato a Niccol V elitario, molto difficile senza immagini e scritto in latino; verr pubblicato nel 1455 su volont di Lorenzo il Magnifico ed simile a quello di Vitruvio con una novit: gli altri trattatisti presentano il progetto di un palazzo ideale, Alberti sembra temere limitazione e fa discorsi sempre generali evitando i disegni; parla delle tipologie antiche e non dice nulla sulle 3 tipi edilizi del Rinascimento (palazzo, villa, chiesa cristiana), il suo intento comunicare principi, non cose da imitare, 14

latteggiamento opposto che assumeranno gli uomini del 1500 che cercano modelli da copiare. I temi nuovi descritti nel suo scritto sono 5: restauro (libro IX-X): tutti distruggevano e rifacevano, non cera sentimento di conservazione (es. Adriano distrugge il Pantheon e lo fa ricostruire; conformit: non alterare il destino delledificio costruendo in modo diverso (es. una chiesa gotica con una cappella rinascimentale), mostra i modi per attuarla; concinnitas: costruire un edificio cos perfetto e compiuto che non c la possibilit n di aggiungere n di togliere senza peggiorare; mediocritas; la figura dellarchitetto: individua 2 strade, la prima quella del professionismo, ossia un architetto che risponde alle esigenze del committente, la seconda lessere architetto come forma dessere, una sorta di tautologia, fare architettura per architettura.

Le teorie di Alberti Il disegno e il rilievo architettonico sono importanti nello studio per Alberti tanto che nel 1437 osserva e studia confrontando larchitettura moderna con i resti dellarchitettura romana. Il restauro allora era una rarit (oggi l85% del costruito stato restaurato e solo il 15% edilizia nuova): Alberti convince Niccol V a restaurare basiliche antiche (paleocristiane) che erano in rovina (es. S. Stefano Rotondo). Lopera maggiore Castel SantAngelo, che diventa residenza difensiva del Papa. Il restauro ha come protagonisti 3 figure: il Papa il committente, Alberti il suggeritore (cosa restaurare, esempio suggerisce di restaurare il Campidoglio) e Bernardo Rossellino lesecutore. La conservazione viene fuori quando Niccol V di fronte a San Pietro (costantiniana) capisce che fatiscente, i muri si sono bombati, e vuole abbatterla progressivamente e venire avanti con la basilica nuova, affidata a Rossellino; Alberti si oppone e vuole sistemarla e conservarla, dal momento che la prima basilica del Cristianesimo (testimoniato nel trattato). Alberti affascina le persone che incontra tanto che diventano albertiane, viene invitato in tutte le corti dItalia, tranne che a Milano. A Ferrara ospite di Lionello dEste la cui passione per i cavalli spinge Alberti a scrivere un poemetto scientifico sullanatomia del cavallo dedicato a Lionello De aequo animante: larchitetto si deve occupare delle stalle e nel suo poemetto spiega come lumidit della paglia intrisa di pip di cavallo fa ammalare le unghie del cavallo. Monumento equestre ad Ercole Alberti propone come basamento un pezzo di archeologia, come se Ferrara avesse un passato romano riproponendo un arco e colonne con trabeazione che spuntano da un palazzo. I lavori del 1400 sono caratterizzati da un pacco di documenti su unopera con tutte le informazioni possibili tranne il nome del progettista perch il rapporto con larchitetto non concreto come quello con il falegname o il marmista. Chiare citazioni dellantico 1. Loggia delle benedizioni Pio II commissiona la costruzione della loggia delle benedizioni in San Pietro che una chiara citazione del Colosseo. Fu abbattuta per la costruzione della Basilica odierna.

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2. Palazzo Venezia Su commissione di Paolo II viene costruita una loggia alla romana antica, diversa da Brunelleschi che costruisce e progetta sempre in modo fiorentino. Il tempio malatestiano il primo progetto di Alberti realizzato, commissionato da Sigismondo Malatesta di Rimini; Alberti deve completare un lavoro, trasformare una chiesa gotica in un mausoleo per lui e la famiglia. In questo progetto mette in atto lidea di conformit, ossia avere un rapporto con una costruzione preesistente che non si discosti troppo dallo stile originale. Propone quindi di costruire attorno alla chiesa gotica una citazione alla romana, altri avrebbero distrutto e ricostruito: il fianco una citazione dellacquedotto che una serie di arcate che contengono i sarcofagi, la facciata un arco di trionfo. Per la prima volta abbiamo una citazione chiara e subito riconoscibile del romano. Linvolucro staccato 40 cm dalla chiesa, non rispetta il ritmo delle finestre che non sono mai centrate nellarco; questo per sottolineare laffiancamento e non lincastro. Palazzo Rucellai la prima opera di Alberti a Firenze, il direttore dei lavori non sar lui ma Rossellino. Non avr tanto successo fra i contemporanei, lopposto di Palazzo De Medici: l le finetre sono regolari, tutte poste a una certa distanza per mantenere un ritmo. Qui il telaio rigido dato dalle paraste che fanno in modo che le finestre possano essere collocate solo in quel punto (ritmo ripreso dal Colosseo); viene costruito un edificio alla romana in una tipologia che a Roma non mai esistita, lo zoccolo s alla fiorentina con le finestre in alto ma sotto sono posti elementi alla romana come una porta, una panca dove ci si pu sedere sotto il murio reticolato romano. La facciata non liberamente distribuita nel bugnato ma molto rigida. Larcata della finestra tangente alle due paraste e la dimensione deriva dellinterasse delle due paraste stesse, la finestra quindi non casuale; lultimo piano una citazione del coronamento del Colosseo. Giovanni Rucellai accetta questa ipotesi e testimonia in un passo dellUmanesimo la volont di costruire una loggia aperta per i cittadini: Ho costruito una loggia per la gloria e onore della mia famiglia, per la citt e cittadini che la citt di Firenze che mi ha permesso di diventare un ricco mercante. Sacello Rucellai la tomba di famiglia, Alberti ridisegna il sepolcro di Cristo (gi a Bologna); non si pu andare a Gerusalemme per la presenza dei saraceni. Gli elementi fondamentali del sacello sono il giglio fiorentino, la scritta alla romana, le paraste e i preziosi intarsi marmorei. Facciata di Santa Maria Novella Santa Maria Novella una chiesa gotica incompiuta. Anche qui mette in atto il suo concetto di conformit; c uno zoccolo, che non smantella, che ospitava sarcofagi (infatti prima cera un cimitero). Alberti mostra due comportamenti opposti: in Palazzo Rucellai crea un telaio rigido; qui prende un ritmo preesistente gotico e lo rispetta fino a met facciata circa, sopra costruisce una tempio tetrastilo con timpano e una doppia voluta per nascondere il tetto gotico. La facciata ha due caratteristiche: deve amalgamarsi al preesistente ed alla fiorentina con i marmi policromi e non alla romana (Alberti conosce la tradizione dei marmi policromi toscani perch la famiglia possedeva S. Mignato al Monte). Alberti disposto a rinnegare Palazzo Rucellai. Le arcate hanno un rapporto inaccettabile secondo i canoni rinascimentali ma tipici gotici: 16

applica il suo ideale di conformit risolvendo un problema di architettura e non di committenza. Langolo un grosso pilastro con un capitello che chiude la trabeazione e la colonna corrisponde alle altre. Santa Maria dellAnnunziata Lultimo, molto dubbio lavoro fiorentino, iniziato da Michelozzo e suggerito da Alberti, Santa Maria dellAnnunziata: gi stata rinnovata di aggiunge un elemento alla romana, un coro rotondo con cupola semisferica. Mantova Alberti nel 1459 accompagna Pio II a Mantova per il Concilio Vaticano. La citt era in mano alla famiglia Gonzaga (Ludovico) che ha una certa ammirazione per Alberti che terminer la sua carriera qui con San Sebastiano e SantAndrea. Ludovico Gonzaga legge una copia del trattato di Alberti e lo ritiene pi importante del trattato di Vitruvio: un condottiero ma il classico signore rinascimentale colto e letterato. 1. San Sebastiano Rimane incompiuta, succede spesso in questo periodo perch i committenti sono pi ambiziosi che ricchi o non sono sicuri che i posteri vogliano continuare le loro opere. La chiesa sopraelevata anche perch il terreno periferico di Mantova era fangoso e umido; questo permette di costruire un portico alla romana sotto che serviva ai fedeli per raggiungere una fonte battesimale e forse miracolosa. La facciata un tempio in forma di casa, culto letterario della storia: dalla capanna si passa alla casa, alla casa degli dei, al tempio. Linterno costruito secondo i sistemi termali romani con crociere in mattoni: Alberti vede il sistema di crociere delle terme di Massenzio complete fino al 1500 e crollate poi quando vengono svuotate delle colonne che vengono distribuite nelle piazze di Roma. Le paraste vengono tolte e linterno viene abbandonato a se stesso. 2. SantAndrea Alberti scrive a Ludovico Gonzaga, probabilmente in guerra, che ha visto un progetto e gli piaciuto (frase di cortesia, Gonzaga probabilmente aveva gi fatto fare dei progetti): Alberti per non crede che il progetto sia appropriato perch doveva accogliere numerose persone che vengono per vedere il sangue miracoloso di SantAndrea. Gli manda cos un suo progetto contrapposto a quello di Manetti, molto Brunelleschiano, definendolo pi grande, eterno ed economico: pi grande: era una bugia in realt perch lo spazio a disposizione era lo stesso a disposizione anche di Manetti. In realt Alberti oppone alle 3 navate dellaltro progetto ununica grande navata centrale molto pi spaziosa; pi economico: Manetti presupponeva affreschi e numerose decorazioni, Alberti non presupponeva nulla di pi; eterna: Alberti afferma che nulla appartenente alluomo eterno, qui allude al fatto che sar un progetto romano classico non soggetto alle mode e ai gusti.

Allinterno voleva tre cappelle ad arco di trionfo, in realt una viene completata, una rimane rustica e la terza non viene realizzata. una ripresa di Massenzio con le 3 cappelle coperte cassettonato e la trabeazione che reggono la grande navata a botte cassettonata della navata centrale. I pilastri sono svuotati con delle porte di accesso. Si vede ricostruito unarchitettura che a Roma un rudere. Oggi sono presenti 17

decorazioni e unaltare che appartengono al 1800. La facciata profonda e percorribile, replica di un arco di trionfo romano (Costantino, archi perpendicolare, paraste, trabeazione, cassettonato con le rosette). Corsignano Durante il viaggio per Mantova Pio II decide di rinnovare il centro di Corsignaro, paese natio del Papa di circa un migliaio di abitanti, per farne lunica citt ideale costruita realmente nel Rinascimento. Alberti fornisce lidea ma poi lascia la costruzione a Rossellino (fino al 1471). Alberti progetta la casa come se fosse una casa, la citt una casa grande e la casa una piccola citt. Quattro sono gli elementi fondamentali: case a schiera; palazzo piccolomini; cattedrale; palazzo borgia.

1. Palazzo Piccolomini Deriva da Palazzo Rucellai, ha 4 fronti e risulta un po goffo. C un muraglione che sorregge il palazzo perch c una discesa repentina. Qui le finestre falleggiano, non sono inserite nel reticolo preciso di Rucellai; le paraste corrispondono alle travi in legno il che costituisce una differenza fra Alberti che costruisce larchitettura con le sue leggi e Rossellino che usa la tecnologia per dare forma allarchitettura. Il portone molto grande perch deve adattarsi alla campata pi grande. colossale rispetto al piccolo borgo. Impone un elemento architettonico mai esistito, un triplice loggiato per ammirare il paesaggio: piano terra: esce nel giardino pensile del cortile; primo piano: riservato al Papa; secondo piano: riservato alla famiglia.

il primo palazzo urbano con un suo giardino (pensile, sorretto da 3 muri colossali e pilastri) e 2 piani di loggiati. Lamore per il paesaggio un sentimento nuovo, prima cera linteresse per i campi e la natura, oggi non una natura praticabile ma estetica. 2. Cattedrale Labside, costruita a sbalzo sul collle, con il tempo s spanciata ed storta. La facciata tipicamente rinascimentale (tempio tetrastilo con timpano) mentre dietro una chiesa gotica a sala, hallenkirke a 3 navate, voluta da Pio II in memoria della sua giovent in Austria e Germania. 3. Case a schiera Nuova tipologia su 2 piani che ha avuto un grande sviluppo fino ad oggi, assegnate a ufficiali e mercanti. Possiedono una piccola rimessa per i cavalli, un ingresso rialzato con gradini e sul retro un orto. Alberti e la citt Si ormai lontani dalla citt medievale che non ha disegno architettonico, esempio San Gimignano nato come accostamento di elementi, una sorta di costipato insieme di architettura. In pittura Lorenzetti mostra chiaramente come la gente del 1300 giudicasse la propria citt. Le 3 tavolette della citt ideale sono albertiane per la varietas delle soluzioni (mare, monumentale e tempio e chiesa): laspetto di Alberti per controcorrente perch non capisce che i fiorentini prendono come modello Palazzo de Medici per circa 100 18

anni. Ci sono pilastri che reggono archi e colonne che reggono architravi e non il contrario, permane quindi lidea della variet dei palazzi e della pavimentazione della citt. Sono citt ideali perch (tranne Venezia) se la citt era di terra il progetto era irrealizzabile: infatti per scaricare lacqua piovana servono le fogne e i tombini quindi non possibile effettuare una pavimentazione completa ma bisognerebbe lasciare delle parti in terra e sassi per assorbire lacqua.

Urbino: Francesco Di GiorgioIl Rinascimento si diffonde con periodi diversi in tutta Europa. A Roma arriva in ritardo per ragioni politiche, infatti i Papi sono in esilio ad Avignone fino a inizio 1500, lInghilterra si arrende lentamente al Rinascimento ma c un caso irripetibile nella storia: solo il 1400 intellettualistico di rapporto nuovo fra architettura e cultura poteva vedere un caso del genere, Urbino (posizione geografica favorevole, il committente stato lo stesso per circa 40 anni, Federico di Montefeltro, grande condottiero a capo dellesercito papale). Federico da Montefeltro un intellettuale, conosce le arti, le lettere e larchitettura; la sua corte rivale persino a Roma e a Firenze e la sua biblioteca era la pi importante del tempo: quando Urbino venne conquistata da Roma, venne portato a Roma il Codice Urbinate che uno dei pi importanti della Biblioteca Vaticana. Alla corte del duca erano presenti numerosi intellettuali quali Giovanni Sorti, il padre di Raffaello, Alberti e a Urbino nasce anche Bramante. Per il palazzo viene chiamato un architetto dalla Dalmazia, Laurana, conosciuto in un convegno a Mantova nel 1459; Laurana conosceva bene lantico grazie ai numerosi resti presenti in Dalmazia. Il palazzo di Urbino Il palazzo enorme rispetto al borgo, Castiglione scrisse: un palazzo in forma di citt, accanto si trova il Duomo. Allinizio i lavori sono seguiti direttamente dal Duca, successivamente subentra Laurana; esiste un documento ufficiale con scritto dovete ubbidire, seguire ci che vi dice Laurana come se fossi ancora presente io che il Duca ha scritto affidando i lavori a Laurana perch doveva partire per la guerra. Il palazzo complicatissimo sia in pianta che in sezione, sta in cima a un colle, e cera gi un nucleo preesistente. Ha 2 affacci, in alto sulla piazzetta e strada, in basso sulla valle. Il cortile il capolavoro del Rinascimento italiano, la parte superiore del 1500/1600. Il palazzo non difendibile, il contrario di tutti i palazzi e castelli: Federico da Montefeltro applica una scelta di strategia militare, sposta le difese molto lontano dalla citt, ossia si difende dalle artiglierie che hanno un getto molto lungo. incompiuto sulla piazza e lingresso. Il Ducato caduto e la Chiesa non ha n voglia n soldi per finire un palazzo non pi ducale ma appartenente ora a un governatore (vescovo o cardinale). 1. Il cortile Palazzo de Medici e Strozzi sono vincolate dal reticolo fitto della citt medievale, Urbino pu realizzare un progetto libero. Il rapporto tra la lunghezza e laltezza di 2:1 in modo tale da lasciare in luce sempre almeno i 2/3 del cortile, a differenza di Palazzo Strozzi che ha un rapporto di 1.5:3 e che ha quindi un cortile buio. Leonardo nel 1502 con lassedio e la conquista da parte di Valentino parla del Palazzo e lo analizza. C un portico classico su tutti i lati con lordine delle paraste (Laurana ha conosciuto Alberti a Mantova), langolo forte e le finestre sono ampie. Leleganza giustificata dalla presenza di marmo bianco nelle

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membrature, dalle finestre architravate classiche, da una trabeazione alla romana con la scritta in carattere maiuscolo. 2. Langolo forte (cortile) Michelozzo e Da Maiano progettavano un angolo con colonna, fragile, che sopportava il doppio delle altre, si annulla il capitello coperto dai 2 archi dangolo. Qui vengono poste 2 paraste separate, in questo modo il disegno non viene spezzato e le due facciate sono composte e complete. 3. La facciata (cortile) I capitelli sono stati realizzati probabilmente con disegni o modelli perch sono degni del tempio di Adriano, con una qualit pi attenta di quella di Brunelleschi. La finestra alla romana antica, non la bifora alla fiorentina albertiana e il tondo memoria di Brunelleschi. 4. La facciata La fronte pi sorprendente quella verso la valle, c un tentativo di guardare il paesaggio (gi con Pienza e logge dei de Medici). Questo nuovo interesse scaturisce da ragioni militare e da questo nuovo sentimento di amore per il paesaggio. Le torri non sono difensive, al loro interno hanno una scala a chiocciola (come la colonna traiana). Le due torri svettano: non si sa il motivo, ma si vedono da molto lontano, forse si pensa su esempio dei minareti ma unipotesi poco probabile. 5. Le loggette Hanno il massimo della qualit dellarchitettura e decirazione, con la colonna libera, la parasta angolare e la volta a botte cassettonata (non pu avere visto S.Andrea dellAlberti perch ancora non era stato costruito, le opere di Mantova Laurana non le vedr mai perch nel 1471-72 va a Napoli). Sono le uscite domestiche degli appartamenti del Duca. 6. Interno Allinterno il palazzo ricchissimo, come quello de Medici con affreschi di Gozzoli e i pavimenti dantiquariato, qui i pavimenti sono delle basiliche paleocristiane. Lo studiolo ha intarsi lignei che riproducono unarchitettura prospettica e gli affreschi sono opera di artisti fiamminghi. Francesco di Giorgio subentra nel 1472 e rimarr fino agli anni 90 e si occupa della finitura interna del palazzo (su disegni altrui prima e su disegni propri dopo). Sono mano di Francesco di Giorgio lo scalone con le decorazioni, le finestre e il grande corrimano, incassato, in pietra e con la forma della mano. 7. La cappella Costruita per le orazioni ricca di preziosi intarsi, tarda (prima esperienza architettonica di Bramante). una piccola chiesa con volte a botte, un gusto ricco e prezioso per i tabernacoli e le cappelle. 8. Lo scalone Francesco di Giorgio ingengnere, costruisce una scala percorribile a cavallo da piazza del mercato a Urbino fino al primo livello del palazzo. Il Duca aveva 2/3 cavalli: uno forte per la guerra, uno veloce per la caccia e uno per cavalcare in citt.

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9. Le mura Federico da Montefeltro muore nel 1484 e Francesco di Giorgio prosegue con il figlio. Mette in crisi la difesa tradizionale delle citt, le mura diventano basse perch tanto i cannoni le distruggono. San Bernardino per i francescani La pianta originale non aveva nulla di fiorentino e brunelleschiano, lidea iniziale era di Federico da Montefeltro e voleva un mausoleo, imitando il tempio malatestiano, mai realizzato per la morte del Duca. unarchitettura nuova, muraria, semplice e solenne esternamente con un carattere spoglio e severo su volont dei francescani. Ci sono elementi romani come la scritta, le colonne etc.. unarchitettura diversa da quella di Brunelleschi e Alberti. Le cappelle laterali sono dei semicilindri coperti da di sfera. Il quadro pi prezioso si trova ora a Brera: la pala di Montefeltro, probabilmente era lo stesso spazio rappresentato nel dipinto. I muri laterali non sono portanti, i pennacchi sono retti da una colonna libera. Santa Marie delle Grazie al Calcinaio (Cortona, Arezzo) Pianta a croce latina, navata unica e volta a botte. La sezione di destra pi bassa e le cappelle sono scavate nel muro, tipico romano; la sezione di sinistra pi alta , le finestre con i vetri a met, uguale sia fuori che dentro. Sorge una questione, se collocare il santuario dentro la citt oppure fuori, vicino a una cava di calce. Il santuario destinato ai pellegrini che vengono per devozione; la cultura diffidente verso i forestieri che sono visti come portatori di furti, disordini ed epidemie. Viene progettato quindi fuori dalla citt, nel territorio, sicch i forestieri non entrino necessariamente in citt. I muri sono sempre bianchi, le cappelle sono inserite nel muro. Lo scopo costruire in altezza in modo tale che il santuario possa essere visto da lontano (gi la torre nolare di Chiaravalle). Il paesaggio e lisolamento sono intatti. Il muro a vista in forma di casa (vitruviano: tempio=casa grande), la cupola ha una genesi differenti, senza tamburo: il santuario non svettava. Difese militari I San Gallo e Francesco di Giorgio non potevano scambiarsi nessun tipo di informazione perch erano gli ingegneri militari di Firenze e Urbino, tuttavia le loro opere sono coeve. Il rinforzo del Ducato era posto allimbocco delle valli. Urbino in alto, facile da colpire, quindi si difende il Ducato e non la citt: una svolta, di l a 100 anni i re di Francia non difendono Parigi ma la Francia (linea Maginot a 150 km da Parigi). Leonardo e Francesco di Giorgio studiano il rinculo delle bombarde, occorre un piano inclinato su cui far scivolare la canna se no il cannone spara senza mira. Viene studiata la parabola del colpo: il calcolo diventa lesperienza che fa dellingegnere militare una personalit fondamentale, ossia sapere quanto bisogna alzare la canna per percorrere una certa distanza. Intono al 1530/40 si capisce che il muro non resiste al cannone quindi si fanno lontane dalla citt delle trincee di terra perch il colpo non fa il buco nella terra. Nei disegni di tipi di fortezze c un elemento comune: un nucleo centrale e zone per spostare le armi. 1. Sassocorvaro una delle prima fortificazioni. Gli spalti sono relativamente bassi e percorribili perch le bombarde hanno le ruote, le bocche sono situate dove escono le bombarde. La forma non pi caratterizzata dai merli e dal fossato, ma dallo spalto dove si muovono i cannoni e le feritoie sono grandi per le canne delle bombarde. Allinterno c il palazzo con un cortile e una scala per portare i cannoni, tutto adattato al territorio. 21

Altre difese militari sono Cagli, posta in pianura, costruita in mattone e elegante; Moncavallo, con cannoni molto forti e grossi, Baciopontelli, costruito per Dellarovere che aveva sposato la figlia del Duca di Montefeltro, dentro un palazzo, fuori dei bastioni, le mura sono basse e non ha merli. Chiesa e Spoleto Ex tempio romano, Francesco di Giorgio lha forse potuto vedere. C langolo con la stessa soluzione che presente anche in San Bernardino. Arco di trionfo spezzato Un pittore pu costruire rapporti di storia liberi, alla nascita di Cristo non esistevano ancora gli archi di trionfo. Il fatto che disegni un arco spezzato significa che con la nascita di Ges larchitettura pagana in rovina.

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IL 1500: CAMBIAMENTI ALLINTERNO DEL RINASCIMENTONel 1499 cade il Ducato Sforzesco, quando entrano a Milano le armate del Re di Francia. Milano inizier ad essere contesa per 35 anni tra Francia e Spagna, alla fine diventer un possedimento spagnolo per 200 anni, poi Austriaco e poi il Risorgimento. Fuggono da Milano tutti coloro che erano collegati ai favori di Ludovico il Moro, i suoi ingegneri ducali quali Donato Bramante, che raggiunge Roma sicuramente prima del marzo del 1500. Va a Roma perch il suo ultimo committente a Milano Ascanio Sforza, il Cardinale che sta a Roma. Egli raggiunge Roma e, come dice Giorgio Vasari, ha subito una serie di lavori. La storiografia subito dopo Donato Bramante fino ad oggi convinta che il suo arrivo a Roma ed i 14 anni della sua attivit (muore nel 1514) costituiscano la svolta decisiva del Rinascimento. Dalla fase empirica, regionale e differenziata con ununica importante figura, Leon Battista Alberti, viene il 1500 in cui la padronanza del linguaggio classico completa, si scrivono i grandi trattati darchitettura, si teorizza, si diffonde e c una sorta di sicurezza universale del classicismo. Questa la svolta che la critica riconosce essere stata compiuta da Donato Bramante. Raffaello Sanzio, in architettura lallievo prediletto di Donato Bramante, Serlio, un trattatista, e Palladio, alla fine del secolo, scrivono che larchitettura romana antica, sepolta e cancellata dal Medioevo, risorge grazie a Donato Bramante. Questo vuol dire che il Rinascimento intende cancellare, prendere le distanze dal Medioevo e, in questa lunga ricerca che va da Brunelleschi ai primi del 1500, Donato Bramante a uguagliare gli antichi. Oggi la critica contemporanea, con qualche forzatura, ritiene che in molti casi Donato Bramante ed i bramanteschi del 1500 superino gli antichi, come Palladio. Raffaello Sanzio fa tre volte il ritratto dellanziano Donato Bramante (uno nelle Stanze Vaticane e due nella scuola di Atene), che in questo sta disegnando su una lavagnetta ed impersona il grande filosofo Euclide.

Donato BramanteChiostro della Chiesa di S.Maria della Pace, 1502-1509 (date incerte) La prima opera importante (compiuta e certa), non la prima in assoluto, il Chiostro della Chiesa di S.Maria della Pace, una chiesa del 1400. In questo chiostro Donato Bramante costruisce solo con gli ordini classici, non esiste nessuna decorazione applicata oltre al linguaggio proprio dellarchitettura (ovvero capitelli, colonne, paraste, basi, cornici). unopera che ha molto colpito. Donato Bramante adotta al piano terreno lordine romano (ordine che deriva dai teatri e dal Colosseo), con pilastri che reggono arcate e piedistalli con delle paraste piatte che reggono la trabeazione. Come a Milano nei chiostri di S.Ambrogio, Donato Bramante fa un piano superiore meno alto, con un ordine inferiore rispetto al primo, aggiunge quindi un elemento che a Roma non era presente: lordine contratto, cio pi basso (sotto ci sono i refettori, le sale ed il capitolo mentre sopra ci sono le celle dei frati; pertanto evidente che il piano pi basso anche per ragioni economiche). Donato Bramante usa tutti gli ordini, in una specie di manifesto dellarchitettura di Vitruvio. C il pilastro dorico (che in realt tuscanico), la parasta ionica, al piano sopra lelemento corinzio e lelemento 23

composito. Quattro ordini architettonici insieme in ununica costruzione a rappresentare alcuni elementi della Roma antica. Tempietto Martirium, S.Pietro in Montorio, Roma, 1502-1509 (date incerte) Il secondo progetto di Donato Bramante, il Tempietto di S.Pietro in Montorio a Milano, lopera pi celebre del Rinascimento Maturo. Questo il punto della crocefissione di S.Pietro a testa in gi. A questa celebrazione partecipano anche i reali di Spagna, ovvero i due finanziatori di questo Tempietto Martirium sul luogo della crocefissione di S.Pietro. Questo disegno moderno rappresenta il progetto completo di Donato Bramante, di cui verr realizzata dal 1504 al 1509 solo il sacello centrale. Attorno, egli voleva costruire una sorta di rec into architettonico che isolasse il tempietto dallo spazio attorno. un concetto sul quale Donato Bramante torner negli anni della basilica di S.Pietro. Vediamo un colonnato rotondo dordine dorico completo con la trabeazione a triglifi che circonda il tempietto. Questo tempietto imita il tempio rotondo, un tempio particolare e raro (c anche nellarchitettura greca a Delfi) legato allidea del santuario e pi tardi a quella del martirio. Nel disegno del tempietto vediamo che c anche una parte di cripta al di sotto. un tempietto dalla forma perfetta, in cui Donato Bramante raggiunge la perfezione della qualit degli antichi. Non si pi in unaffannosa ricerca per imitare gli antichi, gli antichi sono stati raggiunti e addirittura, per alcuni, superati. Il tempietto , a detta di tutti, il primo esempio (ed anche uno degli ultimi) di concinnitas, un termine albertiano teorizzato nel suo trattato che indica la perfezione di un monumento, di unop era architettonica o di un organismo al quale non si pu n aggiungere n togliere alcunch senza peggiorarlo. una forma perfetta conclusa ed intoccabile. Anche il tempietto non ha decorazione aggiunta, ha solo una costruzione con gli elementi dellarchitettura, citando per la prima volta in maniera completa lordine dorico (con i triglifi e le metope, queste ultime scolpite con i simboli della cristianit, come nel tempio greco). Le colonne sono 16 e gli ingressi con 4, le nicchie fra una porta e laltra sono 8, poi c un tamburo con le nicchie e le paraste, una seconda trabeazione e poi c una perfetta cupola semisferica con lanterna (mentre il tempio di Vesta a Tivoli aveva la copertura fatta da un cono molto basso). Sulla balaustra ci sono dei dubbi sullesecuzione, avvenuta probabilmente dopo la morte di Donato Bramante. Ci che sicuro che siamo di fronte alla padronanza piena del linguaggio degli antichi e ad una rappresentazione perfetta. Cortile del Belvedere Tra il 1506-1508 Papa Giulio II complica ancora di pi le cose a Donato Bramante, volendo legare il nuovo S.Pietro (di cui esistono molti fogli di progetto ma non ancora la decisione finale) con il cortile del Belvedere. In alto c la Cappella Sistina, sotto a destra ci sono i Palazzi Vaticani in disordine, da l parte il Colle Vaticano, in cima c la Villa Papale del 1400 ed il Papa vuole unire la basilica (parte bassa) con la cima del Colle Vaticano. Questo progetto di Donato Bramante mostra il cortile del Belvedere in costruzione. Anche qui Papa Giulio II ha delle idee di una grandiosit che eguaglia quella dei maggiori imperatori romani. C la volont di eguagliare i grandi imperatori costruendo un edificio lungo 350 metri con un sistema di scale, che n on verr fatto, per salire a terrazzamenti successivi fino al palazzo finale. Doveva essere un edificio con un gigantesco cortile, per quello alla fine gli rimane il nome di Cortile del Belvedere. S econdo alcuni, questo cortile doveva essere realizzato come un parco-giardino, secondo altri doveva essere 24

un teatro allaperto per grandi ricevimenti, ma poi c ledificio tuttattorno di progetto bramantesco con tre ordini alla base, poi salendo diventano due ed in cima uno (a causa degli sbalzi dei terrazzamenti). Unincisione datata intorno al 1580 ci da lidea di come doveva essere il Cortile del Belvedere prima di una grande alterazione. In basso c ledificio bramantesco, con i terrazzamenti finiti a giardino, in alto a sinistra c il grande S.Pietro con il tamburo della cupola in costruzione. Vediamo la colossale dimens ione del Cortile del Belvedere. In questa foto vediamo la situazione attuale che, a detta di tutti, molto deludente perch non si riesce a vedere la grandiosit del Cortile del Belvedere (se non in volo). Lattuale cortile praticabile solo nella parte posteriore perch occupato al 90% dai musei vaticani, cresciuti nel tempo fino a raggiungere questa enorme dimensione circa 70/80 anni fa. Il primo cortile, in cui ci sono i tre ordini sovrapposti di Donato Bramante, non lo si vede. I visitatori normali vedono la parte centrale, affacciandosi alle finestre mentre sono nel museo, e praticandone solo lultima parte. Si vede come, lentamente, il grande progetto di Donato Bramante stato poi costruito. Nel 1600 stato per tagliato in due da un corpo di fabbrica, che ne ha completamente annullato la continuit visiva, che sarebbe stata molto superiore rispetto ai resti dei Palazzi Imperiali sul Colle Palatino o ai templi egizi. Tutto ci che era gi stato messo in discussione lo adesso ancor di pi perch manca lautorit del committe nte Papa Giulio II (muore nel 1513), non sicuro che Papa Leone X voglia spendere molti soldi per fare la piazza centrale, non c pi larchitetto e cominciano cos a farsi pi forti le voci dellopposizione. Unico cortile del Belvedere che si pu vedere uscendo dai musei vaticani. Lassetto lascia qualche perplessit, si vede anche nella parte pi bassa delledificio bramantesco la grandiosit di questo impianto. Donato Bramante inventa una scala a lumaca (oggi definita a chiocciola) in cui presenta cinque ordini, partendo dal basso sale dallordine pi antico e rozzo fino ad arrivare al pi moderno e slanciato: tuscanico, dorico, ionico, corinzio, composito. Sovrapposizione di ordini che reggono questa scala elicoidale.

Altri artisti di rilievoAntonio da San Gallo, Il vecchio 1. S.Biagio, Montepulciano Antonio da Sangallo il vecchio stato a Roma. unaltra pianta centrale di santuario a croce greca, con ununica torre, la cupola moderna (nel senso che mostra la sua forma, non racchiusa in un tiburio come quella in S.Maria delle Grazie), il tamburo cilindrico e sotto il cubo. Nella pianta vediamo in basso a destra la torre costruita ed a sinistra l a torre non costruita.

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Raffaello 1.Villa Madama, Roma Raffaello Sanzio ha una breve ma molto ricca stagione architettonica. Il nipote del Papa Leone X lo incarica di costruire fuori Roma una villa romana. La villa per il nipote del Papa, che oggi si chiama Villa Madama, ha gli spazi interni che derivano dalle terme romane (esedre con nicchie, volte con cupola e decorazione che Raffaello Sanzio ha visto negli scavi sul Palatino e nelle terme). Raffaello Sanzio un architetto alla romana, Villa Madama per sfortunata: doveva avere una gradonata, un ippodromo e delle piscine ma, ess endo fuori Roma, viene saccheggiata dal 1527 dai Lanzichenecchi (Raffaello Sanzio gi morto, la stanno realizzando i suoi allievi tra cui Antonio da Sangallo il giovane e Giulio Romano) e poi non verr pi terminata. In questo modello moderno viene fatta unipotesi in cui ci sono elementi certi che fanno parte del frammento di villa, c la corte che non esiste, c il teatro, ci sono delle mura per proteggerla. Villa Madama sarebbe stata sicuramente unopera di riferimento ai modelli romani. Brunelleschi non costruiva modelli di chiese, ville, templi e palazzi alla romana, erano tutte opere moderne con luso di elementi linguistici romani. Con Raffaello Sanzio c il tentativo di replicare spazi, ambienti, tipologie e modelli romani antichi. Baldassarre Peruzzi 1.Villa Chigi (oggi Farnesina), Roma Laltro personaggio di cui dobbiamo parlare del primo 1500 romano Baldassarre Peruzzi, un senese che viene chiamato dal Principe Chigi, un committente senese molto ricco (luomo pi ricco di Roma negli anni di Leone X). Un uomo talmente ricco da avere un palazzo, Palazzo Chigi, nel cuore di Roma. Egli commissiona a Baldassar re Peruzzi la sua villa al di la del Tevere, che oggi si chiama Farnesina perch acquistata dai Farnesi. Oltre alla villa, Raffaello Sanzio gli costruisce le scuderie, che sono andate perdute. Poi progettano insieme limbarcadero, perch il Principe Chigi attraversava il Tevere per raggiun gere Roma. Baldassarre Peruzzi aggiornato nellarchitettura, lo vediamo dalla loggia al piano terreno, il portico dingresso affrescato internamente (oggi chiuso a vetri) con lordine di Donato Bramante, le due ali al piano superiore con il grande salone, le finestre con la trabeazione, le paraste che danno ordine rigoroso a questa villa moderna, con linguaggio classico. Loggia affrescata da Raffaello Sanzio e dalla sua bottega, mentre Baldassarre Peruzzi affresca il grande salone che c sopra. Gli intarsi preziosi e policromi indicano il modo di decorare i palazzi imperiali romani. Tutto prezioso. 2.Palazzo Massimo alle Colonne, Roma Laltra opera di Baldassarre Peruzzi il Palazzo Massimo alle Colonne, un edificio strano in quanto Baldassarre Peruz zi ch iamato a costruire su un tessuto medioevale irregolare. Vediamo lordine dorico e le finestre moderne romane, una sorta di invenzione di Baldassarre Peruzzi. Vediamo qui il primo grande cortile a due piani, il portico ed il loggiato con colonne ed architravi, lordine dorico (strada che ha 26

aperto Donato Bramante). Nessun reale dEuropa pu avere come arredamento della sua loggia dei busti romani autentici in porfido, ma qui ci sono perch il Principe Chigi un collezionista.

MichelangeloMichelangelo, nella lunghezza della sua vita, attraversa momenti molto diversi della storia dellarchitettura e della pittura. Da giovane immerso nellideale del classicismo e dellantico (il David e la Piet di S.Pietro), poi c un periodo chiamato Bramantesco in cui Michelangelo non fa larchitetto ma assiste, poi viene chiamato a Firenze e le opere fiorentine mostrano un personaggio che non si cura della correttezza linguistica di un sistema logico razionale in quando gli interessa ottenere solo i risultati. Nella cupola, utilizza proprio la plasticit scultorea per ottenere un risultato molto pi forte, in una dimensione urbana (in quanto domina tutta Roma), cosa che non sarebbe avvenuta con le cupole di Donato Bramante e di Antonio da Sangallo. Michelangelo ha una predilezione particolare per la scultura. Mette in crisi il raggiungimento della perfezione del linguaggio antico dellepoca di Bramante essendo un personaggio a cavallo tra il classicismo del primo 500 e la seconda fase, chiamata Manierismo. Volta della Cappella Sistina In questopera di intrecciano le vicende di Bramante e Michelangelo: Bramante ha il compito di costruire il ponteggio. Michelangelo vuole un ponteggio che sia mobile e scorrevole e non tappi tutta la cappella per permettergli di avere una visione dinsieme. Nascono tensioni su questo argomento tra Bramante, con Raffaello Peruzzi e Antonio da Sangallo il giovane, e Michelangelo, con Sebastiano del Piombo. Lambiente enorme, ha le proporzioni del tempio di Salomone (non le stesse misure ma gli stessi rapporti). Domina col tetto tutto il paesaggio del vaticano, sembra una tenda: la Bibbia parla di tenda prima di tempio, al tempo di Mos. Monumento sepolcrale a Giulio II e il Mos percorribile per entrare a vedere un sepolcro, che in realt non verr mai realizzato, unopera di architettura. Per alcuni cardinali si tratta di blasfemia perch lidea era di metterlo in centro a San Pietro al posto dellaltare (d fastidio soprattutto a Bramante). Al posto che il grande monumento Michelangelo realizza il complesso del Mos, costituito da due statue e Mos, posto nella basilica di San Pietro in Vincoli e non in Vaticano, su volere di Leone X. Contesto storico e i disegni Michelangelo a Firenze si occupa delle fortificazioni e delle difese, due papi sono de Medici e lavorer quindi per i de Medici sia a Firenze che a Roma. Nel 1527 avviene il sacco di Roma che provoca danni alla citt, ai monumenti, interrompe i lavori in San Pietro per 10 anni, e di conseguenza entra in crisi anche la figura del Papa e della cultura italiana. Michelangelo disegna larchitettura come la scultura, tutto ombreggiato, con realismo fino a riconoscere la qualit e leffetto che cercava, disegna al vero; cambiava gli ordini: i modelli sono gli ordini disegnati sul muro in scala 1:1, ritagliati su cartone e questo permette unoperazione fondamentale, ossia poteva progettare tutto ex novo e personalizzato dando alle maestranze i modelli. 27

Facciata di San Lorenzo Papa Leone X rientra a Firenze trionfante accompagnato da artisti fiorentini. Nel 1516 viene indetto un concorso (di linguaggio architettonico e non tecnico come quello per la cupola vinto da Brunelleschi) fra i migliori architetti della sua corta a Roma (Giuliano da Sangallo, Antonio da Sangallo il giovane, Michelangelo, Sansovino) il cui tema era di progettare una facciata alla chiesa di San Lorenzo. Gli architetti che sono s di orgine fiorentina ma di formazione romana progettano una facciata alla romana antica. Giuliano da Sangallo presenta una facciata molto ricca, con metope in finto bronzo, gli ordini sono posti molto in evidenza, con uno stile molto lontano da Brunelleschi. Pare dovesse vincere Sansovino ma, dopo una serie di complesse vicende e con la volont del Papa, vince il progetto di Michelangelo. Gli viene anche commissionato di redigere un modello in grande scala (6-7 metri di lunghezza). Michelangelo fa una proposta provocatoria: esegue un progetto classicista romano, non un progetto fiorentino. La chiesa un enorme rettangolo con doppio ordine classico, nicchie, piedistallo che fa da prima trabeazione, nessuna decorazione ed una facciata di un classicismo che a Firenze avrebbe avuto unaccoglienza poco brillante. Il modello non verr mai eseguito ed ancora oggi S.Lorenzo ha la facciata rustica. Tomba per Giuliano de Medici e Lorenzo de Medici La famiglia de Medici vuole costruire la Sagrestia nuova simmetrica a quella di Brunelleschi con dentro i due monumenti funerari. Lopera ricca di tensioni plastiche: larchitettura deve dialogare con le sculture (ombre molto forti) e per fare questo lavora sul muro e lo costruisce molto spesso per poterlo sfondare in profondit per dare ombra e mettere in risalto la scultura, usa due materiali, il marmo bianco e la pietra serena. Arricchisce gli ordini, le finestre sono finte con un timpano che non serve a nulla, unarchitettura di libera plastica invenzione senza un corrispettivo nella realt. Non gli piace la trabezione classica e la inverte: larchitrave sottile mentre la cornice enorme e aggettante creando unombra gigantesca. Lombra della scultura centrale si unisce alle altre in un concerto di effetti plastici. Cos facendo, Michelangelo comincia a staccarsi dal classicismo e da quel momento in cui si tentava di completare il sistema classico degli ordini nella composizione. La Biblioteca Laurenziana Anche questa biblioteca per i Medici, nel complesso di S.Lorenzo, per il loro patrimonio di manoscritti e documenti. una libreria antiquaria, senza libri moderni a stampa (ormai la stampa corrente, siamo oltre il 1520). Qui Michelangelo stravolge tutto ci che avrebbe fatto un architetto del suo tempo allinterno della cultura rinascimentale classica: fa della scala nellatrio pi basso che porta alla biblioteca una protagonista plastica, un monumento (cosa mai avvenuta, neanche nel grande Palazzo ad Urbino), aperta ed isolata al centro di un quadrato, con dei trucchi che aprono la strada ad una certa corrente dellarchitettura del 1500: il Manierismo. I gradini della scala centrale vanno incontro allo spettatore e sono pi numerosi rispetto alle scale laterali, c lidea di un percorso centrale e di due percorsi trionfali laterali, le colonne incassate nel muro sono un arbitrio e si pensa che reggano anche il muro (da sempre, le colonne che reggono la trabeazione stanno davanti e staccate dal muro, mai incassate), queste colonne poggiano su una cornice retta da due mensole stirate (due mensole reggono una cornice che regge le colonne che reggono la trabeazione). Un ulteriore invenzione riguarda la base classica che regge sia muro che paraste: vista dallalto la base diversa da quella reale eprch nessuno a meno che ci si sdrai in terra nota il difetto: il toro sembra doppio perch visto dallalto, in realt solo la parte alta. Tratta in modo diverso la parete interna di un finto cortile, aprendo la strada ad una sorta di crisi del Rinascimento classico, a pochi anni di 28

distanza dalla sua affermazione. Michelangelo fa molti disegni di studio, schizzi di grande qualit. Arrivati alla sommit, c una biblioteca con finestre sui due lati, un soffitto piatto di legno (su disegno di Michelangelo, come il pavimento e gli scaffali che oggi sono stati sostituiti). Una grande sala che non ha nulla a che fare con la tradizione delle biblioteche al tempo nota, da Michelozzo in poi (a tre navate, con gli scrivani, etc.). Il Campidoglio Dopo il sacco di Roma gli viene chiesto di risolvere il problema del Campidoglio (che gi di era posto Niccol V). Il suo compito sistemare la piazza, ossia un antico palazzo senatorio, quello dei senatori (a sx) e quello dei conservatori (a dx). Questo impegno lo occuper per tutta la vita e non lo vedr finito. La lenta scala di salita fornisce gtande importanza al Campidoglio, il palazzo dei senatori viene disegnato da Michelangelo ma non realizzato. Michelangelo, qualche anno dopo, introduce nel Palazzo dei Conservatori lordine gigante presente anche nella tribuna di S.Pietro. una novit straordinaria dellarchitettura, in quanto un edificio a due piani non ha pi due ordini sovrapposti, ma un unico ordine su un piedistallo di paraste che va su fino in alto a reggere una trabeazione. La trabeazione in rapporto a tutta la facciata, per cui se il palazzo di 20 metri, la trabeazione di 4 metri abbondanti. Se fosse in proporzione con gli ultimi 8 metri (un piano) sarebbe meno di 2 metri. Il gigantismo, che nasce anche con Michelangelo, fa si che il palazzo sia una sorta di enorme tempio con elementi verticali giganti, con una trabeazione alta quasi 5 metri, sopra lo sporto, la balaustra e le statue. Ordine colossale, ordine minore che legge il piano intermedio, portico profondissimo a creare un buco nero (forzatura delle ombre, espressionismo architettonico di Michelangelo molto imitato nei secoli), una finestra diversa dalle altre al centro. Palazzo Farnese Iniziato da Antonio da Sangallo il giovane viene finito alla sua morte nel 46 da Michelangelo. Il muro liscio costituito da 3 grandi fasce, enorme, il pi grande palazzo fino ai ministeri del 1800. Michelangelo interviene violentemente al terzo piano, varia la facciata con una grande finestra, inserisce lattico e modifica il cortile. Forza le ombre nelle nicchie, che non sono nicchie classiche ma sono dei buchi neri che ospitano dei busti romani. uno sfoggio di ricchezza e di potenza della famiglia del Papa. unarchitettura alla romana antica: i Farnese possedevano busti romani originali che vengono posizionati nel cortile. Lidea di un ponte che collegasse Palazzo Farnese con Palazzo Chigi appena acquistato non fu mai realizzata. Terme di Diocleziano La longevit permette a Michelangelo di coprire tutta larchitettura del 1500. Gli viene dato un incarico che contraddice lamore per lantico perch gli viene chiesto di intervenire sullo spazio centrale delle terme di Diocleziano, perch Papa Paolo V vuole costruire la chiesa di Santa Maria degli Angeli; le volte romane sono autentiche. Porta Pia lultimo lavoro di Michelangelo. Lintento di monumentalizzare una porta di Roma. un progetto molto discusso da Michelangelo, ci sono dubbi se sia stato tutto eseguito da Michelangelo o dai suoi seguaci. profonda come un palazzo: allinterno cerano le dogane. La decorazione a fantasia, inventata: le porte 29

trionfali sono quelle del 1600. Porta Pia il punto nel quale i bersaglieri sfonderanno il muro e conquisteranno Roma nel 1870.

Il cantiere di San PietroBramante Dal 1506 Donato Bramante viene coinvolto dal nuovo Papa Giulio II (diventato Papa nel 1503 successivamente ad Alessandro VI), un uomo autorevole, con grande volont di costruire e di avere artisti attivi al suo seguito, tra cui Michelangelo per la sua tomba. Tra il 15051506 Giulio II decide di abbattere progressivamente lantica basilica costantiniana di S.Pietro (che ancora in piedi tranne il coro in fondo, rifatto da Bernardo Rossellino nella met del 1400) sostituendola con un grande progetto che rivaleggi nel mito con S.Sofia di Costantinopoli, la grande basilica della cr istianit diventata dal 1453 moschea in mano ai Turchi ed agli Ottomani. Roma deve sostituire Gerusalemme e Costantinopoli, perch sono entrambe in mano agli islamici. Donato Bramante ha ben presente, come Giuliano da Sangallo, levoluzione della pianta centrale del 1400, che si vede anche nella Sagrestia vecchia di Brunelleschi; in Santa Maria delle Carceri di Giuliano da Sangallo; nella soluzione con le absidi e luso di cupola e mezza cupola. Donato Bramante riesce a partire da qualcosa di piccolo fino ad arrivare ad un edificio gigantesco ed imponente. Il colossale non si pu fare con una forma unitaria, occorrerebbe fare il Pantheon che per h a il difetto di essere una costruzione bassa (il rapporto 1:1). Il Papa vuole invece un monumento ben visibile, il cui rapporto sia almeno 1:2. Questo si pu ottenere con una croce greca con un quadrato (con una grande cupola rotonda), dei bracci coperti da volte, delle absidi e, agli angoli, sotto delle sagrestie e sopra delle torri. Sagrestie perch S.Pietro avr la presenza dei grandi paesi cattol ici, ci saranno la sagrestia della Francia, della Spagna, della Germania meridionale, etc. oltre che quella dei vescovi, cardinali e monsignori italiani. Andando avanti, parallelamente, Donato Bramante e Giuliano da Sangallo (rivali) arrivano ad ipotizzare quello che sar lo schema finale: una croce greca enorme, con i bracci allungati, terminante in absidi, con attorno quattro croci greche pi piccole. Se al centro c una cupola, ai lati ci saranno quattro piccole cupole. Questa forma viene sicuramente ingigantita da chiese bizantine-ortodosse. Le chiese a cinque cupole si chiamano quincunx. In un progetto di Giuliano da Sangallo si vedono un enorme pianta centrale composita con le c inque cupole. Nel momento in cui Donato Bramante verr scelto, probabilmente dal 1506 (anno della posa della prima pietra), a Roma sono in tanti a mettere becco: i due Sangallo ed il nipote Antonio da Sangallo il giovane, Michelangelo (che sta dipingendo e scolpendo ma che coinvolto nella vicenda), il dotto Fra Giocondo, Raffaello Sanzio (che diventa il pittore pi importante e celebrato di Roma), Baldassarre Peruzzi (un senese di grande talento) ed altriDonato Bramante resta solo e lavora con Baldassarre Peruzzi su quello che considerato il pi importante disegno di tutti i tempi (il foglio si chiama A1, Architettura Uno, conservato agli Uffizi a Firenze). mezza pianta del S.Pietro di Donato Bramante. un disegno perfetto, in cui si vede la quincunx sviluppata nel 1506. Siamo di fronte al pi grande monumento della modernit. S.Sofia, il mito, molto pi piccolo di questo progetto. Non vero che esiste un unico progetto di Donato Bramante, come non vero che la sua progettazione non sia tormentata e piena di ipotesi diverse. Pianta 30

del foglio della pergamena (A1). In un disegno moderno viene ipotizzato il S.Pietro di Donato Bramante. Nessuno, dalla pianta di una cattedrale, pu inventarsi com la cattedrale che sale, nessuno dalla pianta di un museo moderno pu essere sicuro di inventare giusto lalzato, ma nel classicismo, conoscendo la nicchia, certe colonne, gli intercolumni ed altri elementi conosciamo gli alzati. In questo disegno moderno egli cerca di ambientare il nuovo S.Pietro di Donato Bramante, che ancora non distrugge completamente. Rimangono in piedi il quadriportico e la loggia delle benedizioni. Nellipotesi bramantesca sono presenti quattro disegni. Nessuno mai riuscito a mettere in ordine cronologico i diversi progetti. Vediamo qui lidea delle terme romane, che sono chiuse in un enorme recinto con sale ed esedre varie, al centro lenorme monumento nuovo ed in ombra la piccola basilica che si sta distruggendo. Si sta lavorando ai quattro piloni, ma tutto il resto stitico. Ad un certo punto Baldassarre Peruzzi si stufa e torna a Firenze, lasciando solo Donato Bramante che decide di iniziare a collaborare con il giovane Raffaello Sanzio, che si dichiara suo allievo in architettura. Nel progetto numero due vediamo qui i deambulatori (simili a quelli del S.Lorenzo di Milano). Anche qui ci sono la croce greca inscritta con quattro croci greche attorno, cinque cupole, quattro torri e quattro absidi. La prima cosa che i critici osservano che Donato Bramante, nella sua voglia di perfezione, non fa neanche una facciata. Esistono quattro lati perfettamente uguali m