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FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO I - N.4 - VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010 EDIZIONE DI CATANIA La mappa dei rapporti tra l'MpA e la mafia MUNICIPALITÀ CONTRO STANCANELLI CUFFARO ERA UN DILETTANTE CRACK ALLA REGIONE IL PETROLIO DI MONTALBANO PAGINA 5 PAGINA 7 PAGINA 3 PAGINA 12 PAGINE 8,9 È COSA NOSTRA LA POLITICA...

SUD Anno I Numero 4

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Free Press di giornalismo investigativo

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Page 1: SUD Anno I Numero 4

FREE PRESS DI GIORNALISMO INVESTIGATIVO ANNO I - N.4 - VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010EDIZIONE DI CATANIA

La mappa dei rapporti tra l'MpA e la mafia

MUNICIPALITÀCONTROSTANCANELLI CUFFARO ERA UN DILETTANTECRACK ALLA REGIONE IL PETROLIO DI MONTALBANO

PAGINA 5 PAGINA 7PAGINA 3 PAGINA 12

PAGINE 8,9

È COSA NOSTRALA POLITICA...

Page 2: SUD Anno I Numero 4

Pagina 2 | VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010

Direttore ResponsabileANTONIO CONDORELLI

Hanno collaborato a questo numero:Saul Caia, Carlo Lo Re,Laura Galesi, Andrea Sessa, Valerio Di Blasi, Stiben MesaPaniagua, Melania Tanteri, Fernando M. Adonia

Registrazione Tribunale di Catania n. 18/2010Edito da:Editori Indipendenti S.r.l.Viale Kennedy 10 - 95121Cataniatel. 095349015|e-mail: [email protected] - [email protected]:www.sudpress.it

Impaginazione e graficaMax GuglielminoStampaLitocon S.r.l. Catania

Per le vostre inserzioni pubblicitarie su SUD:tel. 095 349015 - [email protected]

SUD viene impaginato utilizzando programmiOpen Source e stampato su carta riciclata

Chiuso in redazione: 18/11/2010 - h. 12:30

UN ABBRACCIODAGLI AMICI DISUD A DONATELLADE PALMA

La libertà d'informazione e l'antimafia non sono prebendeo etichette. Rappresentano una scommessa che deverinnovarsi ogni giorno con ogni singola azione. Ed ogni

giorno tutto deve essere rimesso in discussione. In Sicilia iprincipali editori di quotidiani sono contemporaneamentedirettori e giocano una partita con carta bianca come seinformare fosse esclusivamente “cosa loro”.Un'informazione migliore è possibile se scendono in campo

almeno quattro soggetti: gli editori che non possono essereanche direttori, il direttore che deve essere indipendente, igiornalisti che devono essere capaci di ragionare con la propriatesta e i cittadini che devono vigilare e reagire all'informazioneche ogni giorno viene propalata.Eliminando anche uno soltanto di questi quattro elementi

può parlarsi soltanto di “comunicazione”, non di“informazione”. E in una società come la nostra il fatto nonraccontato è inesistente. Tutto questo ha un prezzo e un valoreche i gruppi di potere e i politici valutano esclusivamente intermini economici. Con grande successo. Su queste basi lepagine pubblicitarie sui quotidiani alleati del sistema vengonopagate sessanta volte in più dagli enti pubblici politicizzatirispetto a quanto le pagherebbe un'impresa privata. In cambiol'informazione viene addomesticata, anzi, si auto-addomestica.Il progetto di Sud è l'unico che pretende che i quattro soggettidi cui parliamo, siano protagonisti. Per la prima voltaimprenditori catanesi fuori dal coro hanno deciso di puntaresull'informazione libera, e la scommessa della “carta bianca”non è frutto di un accordo scritto o di un patto. La partitasiamo pronti a giocarla ogni giorno, con ogni singola fraseriportata sul nostro sito o sulle colonne di questo free press, suqueste basi siamo in forte sinergia e questo è il valore aggiuntodi Sud. I lettori devono vigilare oggi e devono farlo anche infuturo. Sud l'abbiamo voluto per questo, per lanciare un sassoin una palude che sta avvelenando la vita e il futuro dell'interopopolo siciliano, ancora incapace di comprendere i danniarrecati da questo potere violento e parassitario. Sudcontinuerà a fornire notizie sempre documentate di fronte allequali il lettore e le istituzioni sane non potranno piu' stare allafinestra: o complici o avversari della mafia. Quella vera.

Antonio Condorelli direttore SUDPierluigi Di Rosa editore SUD

non sono prebende

Ciao Maria Grazia

EDITORIALE

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| Pagina 3VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010

MEZZOGIORNO:l'economia,le interviste,le inchieste.SEGUI TUTTO SUSUDPRESS.IT

Carlo Lo Re

Personalmente ho sempre amatomolto i telefilm americani. Per anniho vissuto di X-Files e Millennium ed

ora mi nutro di Csi, Criminal Minds eNumb3rs. Ed ecco che, proprio provando afare il Charlie Eppes della situazione - ilmatematico della serie tv Numb3rs chegrazie alle cifre sbroglia intricatissimematasse criminali e smaschera serial killer egruppi terroristici - viene fuori uno statocomplessivo dell'economia dell'Isola chedefinire avvilente è poco.Confrontiamo quindi alcuni numeri. La

politica antimafia: per i laboratori dellalegalità istituiti dalla legge n. 15/2008 per il2009-2010 sono stati stanziati 780 milaeuro, per il 2010-2011 nulla! E i fondi perle imprese che denunciano il pizzo? Per il2009-2010 sono stati erogati 3 milioni dieuro, per il 2010-2011 appena 80 mila.Altri numeri? Quanti se ne vogliono …

500 milioni di euro agli enti di formazione.Da notare: nessun obiettivo raggiunto. LaCorte dei Conti ha poi evidenziato comedei fondi 2009 il 90% giaccia inutilizzato edei fondi Por si sia speso solo il 6.73% diquelli disponibili. Ciò a fronte di un Pilregionale per il 2009 in calo del 3.6%, ildato (Istat) peggiore degli ultimi 40 anni,roba da far rimpiangere la crescita zerodell'era Cuffaro. E che dire del 118? Nel2002 si spendevano per il servizioemergenze 9 milioni di euro l'anno, nel2009 se ne sono spesi 88 di milioni soloper i personale ed i mezzi, giungendo nellatitanica impresa di impiegare ben 12 unitàper ambulanza (sic!). La fonte diquest'ultimo dato è la Corte dei Conti, mavi è anche in corso una indagine dellaGuardia di Finanza.A guardare i numeri - pardon, i numb3rs

- del 2009 vengono i sudori freddi: ilfatturato delle imprese a -3.4%, gliinvestimenti a -6.1%, l'occupazionenell'edilizia a -10.6% (in generale il 13.1%dei siciliani è senza lavoro, con una cassaintegrazione guadagni in crescita del78.8%), le presenze turistiche a -9.4%, lespese dei turisti a -12.7%, l'export(clamoroso) a -37%.Ancora: la Regione Siciliana ha destinato

840 mila euro per rimborsi spesa per iviaggi degli assessori, ha 1 dirigente ogni5.6 impiegati, per il personale spende 18volte in più che la Lombardia e dilapida 2.5milioni per consulenze varie. Il risultato?Nella classifica 2010 pubblicata da “Il Sole24 Ore”, l'Isola si trova agli ultimi posti intutti i 43 indicatori presi in considerazionedall'autorevole testata. In particolare, perl’ambiente si trova penultima, al 19° posto,per lo sviluppo economico terz’ultima al17°, per i servizi alla salute ancoraterz’ultima sempre al 17°, per istruzioneultima al 20°.La spesa pro capite per cittadino per

mantenere lo stuolo di dipendentiregionali è di 234 euro in Sicilia contro gliappena 20 euro della Lombardia. Del resto,la Sicilia ha 1 dipendente regionale ogni350 abitanti, in Lombardia ve ne è 1 ogni2.518. Mostruosa la relativa spesa: 1.8miliardi di euro per dipendenti regionalisiciliani contro 198 milioni per quellilombardi.Da ultimo (e questi che illustro da qui

in avanti sono tutti dati forniti qualchegiorno fa dall'assessore al Bilancio GaetanoArmao durante un incontro alla Camera diCommercio di Catania), la stagnazionedell'economia ha ingenerato un minorflusso fiscale di ben 400 milioni di euro,altri 400 milioni sono stati dati ai Comuniper tamponare il problema rifiuti,l'indebitamento complessivo della Regioneè per circa 5 miliardi di euro (ma, diceArmano ciò non è preoccupante visti iflussi della Sicilia, noto colosso dellafinanza internazionale …) e - last but notleast – l'Ente “viaggia” su di un deficitstrutturale da 1.5-2 miliardi di euro l'anno.Insomma, apriamo gli occhi e rendiamociconto di una semplice verità: l'Isola èsull'orlo della bancarotta e a chi la governa,se gli andrà bene, la storia ritaglierà appenaappena il ruolo di esecutore testamentario.

ALLA REGIONE

Botta e risposta MURDOCH-LOMBARDO sui fondi Ue

Pesante attacco del Times di Londra, di proprietà del tycoon australiano Rupert Murdoch, il magnate della pay-tv Sky, alla Regione Siciliana. Il quotidiano conservatore, che negli anni Ottanta sostenne con molta efficacia leriforme economiche ultraliberiste di Margaret Thatcher, ha infatti dedicato una precisa analisi agli sprechi dellaspesa comunitaria nell’Isola, accusando gli amministratori regionali di non essere capaci di impiegarecorrettamente i pur ingenti fondi messi a disposizione dall'Europa. Piccata la replica, in una nota ufficiale, delpresidente della Regione, Raffaele Lombardo. «Non si scandalizzi il Times - ha dichiarato il leader autonomista -ma per colmare il divario infrastrutturale che separa la Sicilia dall’Europa servirebbero risorse almeno diecivolte superiori a quelle che ci hanno assegnato, da investire nel segno di rigore, efficienza e legalità». CLR

Ryanair plana su COMISOLa compagnia area low cost Ryanair, celebre per i suoi prezzi bassissimi, è interessata a volare sul nascenteaeroporto di Comiso, che per gli irlandesi potrà divenire un vero e proprio hub per il Mediterraneo. Lo si leggein una nota ufficiale firmata da Ken O’Toole, direttore della divisione per l’apertura delle nuove rotte dellaRyanair. Insomma, il colosso europeo del low cost non molla la presa e, nonostante i tanti ritardi accumulatisinegli anni sul progetto dello scalo casmeneo, conferma il proprio interesse per la struttura. Una struttura chegià nel primo anno di vita potrebbe riuscire a movimentare un milione circa di passeggeri, puntando subitodopo al traguardo dei 2 milioni e trasformando radicalmente il volto della Sicilia sud-orientale. Gli imprenditoriiblei sono ovviamente in febbrile attesa dell'inaugurazione dello scalo, ma a gran voce chiedono ancheadeguate infrastrutture di collegamento, per evitare che il modernissimo aeroporto diventi l'ennesimacattedrale nel deserto presente in Sicilia. CLR

Codice etico per L'ANCE DI PALERMOI costruttori edili della provincia di Palermo tentano di voltare definitivamente pagina per svellere il tristebinomio edilizia-mafia rinnovando il loro statuto. Sarà quindi introdotto un codice etico, allo scopo dicontrastare le infiltrazioni criminali mediante precisi provvedimenti, di carattere sia preventivo chesanzionatorio. Il nuovo strumento di lotta alla mafia è stato presentato nel convegno d’apertura della 3aedizione delle Giornate dell’Economia del Mezzogiorno, svoltosi nel capoluogo siciliano. Nettissimo ilmessaggio lanciato dall’Ance ai suoi iscritti: d’ora in poi tolleranza zero per chi paga tangenti alla criminalitàorganizzata. L’imprenditore edile di cui verrà accertata la prossimità, per quanto forzosa, con ambientimalavitosi verrà automaticamente considerato colluso. CLR

EDILIZIA E AMBIENTE di scena a Catania

È stata la casa, davvero declinata in tutte le sue sfaccettature, la protagonista assoluta delle quattro giornate diSaem, il Salone dell’Edilizia del Mediterraneo tenutosi nei giorni scorsi a Le Ciminiere di Catania. Con questa,sono diciotto le edizioni dell'evento ideato da Alessandro Lanzafame ed organizzato da Eurofiere.Numerosi i focus presentati sui temi più attuali legati al costruire, con molta attenzione al territorio siciliano edalle sue particolarità: dalla sicurezza al Piano Casa, dalla bioarchitettura, alla domotica.La fiera ha anche ospitato l'unica tappa siciliana del “Piano Casa Tour”, promosso da Edilportale.com, che hachiamato a raccolta i più importanti rappresentanti del settore.A conferma dell’attenzione che quest’anno Eurofiere ha riservato al binomio “edilizia-ambiente”, tanteiniziative, premi, incontri e workshop, organizzati in collaborazione con la sede etnea dell'Inbar, l’IstitutoNazionale di Bioarchitettura.. CLR

GRANATANON TRIVELLADura, nonché verdissima, presa diposizione del parlamentare finianoFabio Granata, secondo il quale «letrivelle nel Val di Noto furonobloccate una prima volta attraversouna campagna politica nazionale cheebbe il pieno sostegno di GianfrancoFini e di tutta la cultura italiana,Andrea Camilleri in testa». Il“futurista” si lamenta però di come isuoi compagni di partito sicilianistiano gestendo oggi la vicenda. «Laposizione del gruppo all’Ars è diretroguardia - afferma Granata - econdizionata dalle valutazionidell’unico deputato di Ragusa. Lanostra base, la nostra storia, sonocontro le ricerche petrolifere nel Valdi Noto, senza se e senza ma.Nonostante sia giovane, Marroccodovrebbe avere più memoria e Scaliapiù attenzione». Del caso, l'exrautiano di ferro vorrebbe investire ilpresidente della Camera Fini, cui hachiesto «la convocazione immediatadi un coordinamento regionale diFuturo e Libertà aperto ai presidentidei circoli del Sud Est della Sicilia perchiarire la posizione sulle ricerchepetrolifere e il modello di sviluppodell'area». CLR

Lombardo's NUMB3RS:il governo autonomista in cifre

ECONOMIA

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Stiben Mesa Paniagua

Parafrasando, potrebbe dirsi che “c'è delmarcio al Boschetto della Plaia”. Il dubbio tiassale ferocemente una volta constatato che

tra i vialetti e gli storici eucalipto finisci conl'imbatterti su una vera e propria discarica abusiva(in verità più di una) a cielo aperto. Il tutto avvieneall'interno di un parco pubblico e (se può volersignificare qualche cosa) ad appena due passi dallesedi della Polizia di Stato e dalla Polizia Municipaleche si trovano attorno. Il vero paradosso è tuttaviadietro l'angolo poiché la montagnola di inerti diogni genere e specie depositata lì sarebbe opera dichi avrebbe il compito di curare e mantenere pulital'area. E' infatti la Catania Multiservizi SpA ad averemandato di mantenere pulito un parco che per, lacronaca, costituisce da solo il 20% dell'intero verdepresente in città.SUD, attraverso l'intervento della collega

Giorgia Landolfo “Multiservizi DISCARICAABUSIVA”, pubblicato sul nostro sito web il 29ottobre scorso, aveva già posto in risalto quello cheè un immondezzaio di tutto rispetto: una discaricadella quale gli abituali frequentatori del Boschettonon hanno certo di che essere lieti.A distanza di alcune settimane siamo ritornati da

quelle parti per un ulteriore sopralluogo, con

l'ambizione di comprendere se quello scempio allafine fosse stato ripulito o meno. Giunti sul posto cisiamo imbattuti una prima discarica, sfiorata da unintervento di bonifica, proprio vicino alle strutturedella Polizia Muncipale; e poi un altra, in questocaso molto più ampia, che invece veniva proprio inquei frangenti frettolosamente ripulita da alcunidipendenti della Multiservizi.I dipendenti comunali spiegano chiaramente

che si tratterebbe di una procedura ordinaria.Quotidianamente all'interno del boschetto arrivanopiccoli mezzi della Multiservizi pronti a scaricarel'immondizia, che successivamente viene caricata inun mezzo più grande e poi destinata ad un altradiscarica. Solo un punto di transito, quindi?Possibile. Risulta tuttavia difficile credere che

per allestire tutto questo procedimento sia perforza di cose necessario degradare un’ampia areagrande almeno come quattro campi da tennis suiquali sono poi i bobcat a pala compatta a ripulire ilsito. Come se non bastasse, inoltre, non si può farfinta di ignorare che nello stesso slargo vi sia unadistesa di tronchi di palme infette da punteruolorosso. Resti di palme mai smaltiti ed abbandonate lìda qualcosa come un anno e mezzo: almeno damaggio del 2009. Se non è marcio questo...

Il boschetto della Plaia,polmone verde di Catania,adibito a discarica "di transito"

DISCARICA

Su www.sudpress.itguarda il video:Il Parco DISCARICACOS'È LA CATANIA MULTISERVIZI S.P.A?

È una compartecipata del Comune di Catania.Costituita nell'agosto 1997, è operativa dalgiugno 1998. Il gruppo contacomplessivamente più di 1.000 dipendenti, dicui circa 800 nella Catania Multiservizi S.p.A. e250 nella partecipata Sostare S.r.l.

CHI LA DIRIGE?Presidente: Angelo Sicali (PDL, ex AN)Consiglieri del CDA: Gaetano Benincasa,Giorgio Santonocito

QUAL È LA SUA MISSIONE?La produzione di servizi di qualità in un'otticadi efficienza-efficacia-economicità e insiemestabilizzazione, promozione e sviluppodell'occupazione e delle risorse umane.

QUALI SONO LE SUE ATTIVITÀ?- Pulizia e sanificazione ordinaria estraordinaria in ambito civile industriale esanitario;- Manutenzione e pulizia di aree a verde;- Manutenzione dei parchi giochi;- Custodia;- Disinfezione, disinfestazione e derattizzazione;- Manutenzioni integrate;

MANUTENZIONE DI AREE A VERDEPer manutenzione s'intende l'insieme delleoperazioni che devono essere svolte affinché simantengano, nel tempo, le caratteristicheestetiche e funzionali per le quali, le aree verdi,sono state progettate.Il servizio intende collegare ed organizzare lasituazione attuale e quella futura delpatrimonio verde, comunale e privato, al fine difornire un servizio migliore alla cittadinanzacon i suoi parchi e le sue aree sportivepubbliche, un ambiente ed una sistemazioneurbana in armonia con il paesaggio circostanteed una economia di gestione apprezzabile siadall'amministrazione che dalla cittadinanza.

POLIZIA DI STATO

DISCARICA

POLIZIA MUNICIPALE

DISCARICA

INCHIESTA

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| Pagina 5VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010

Melania Tanteri

Sulle periferie cittadine l’azionedell’amministrazione Stancanelli rasenta lozero assoluto. Il giudizio impietoso non

viene dai “soliti giornalisti detrattori, disfattistiper principio e allarmisti”, ma dagli stessicomponenti della maggioranza, dai presidentidelle municipalità stanchi delle mancatepromesse.“Abbiamo chiesto di stilare un elenco di

interventi concreti da realizzare nellemunicipalità; le richieste avanzate non sono cosedell’altro mondo, ma esigenze di vivibilitàquotidiana”. Proprio queste le parole del sindacodi Catania, pronunciate lo scorso ottobre inoccasione del consiglio di quartiere straordinarioorganizzato dalla nona municipalità San Giorgio– Librino, in seguito agli atti vandalici contro ilSan Teodoro.Viabilità, opere pubbliche, decentramento,

molte le urgenze elencate dalle circoscrizioni,rimaste però tali.A distanza di oltre un anno, infatti, quelle liste

stilate dalle municipalità per segnalare leemergenze e chiedere interventi concreti, sonorimaste praticamente lettera morta. E con queste,anche la fantomatica azione nelle periferiecittadine, che proprio Stancanelli, in un’intervistadello scorso maggio al Giornale di Sicilia,indicava come una delle caratteristiche della

STANCANELLI

Loredana Gioia presidente della nona municipalità

“L’attività dell’amministrazionerelativamente al quartiere di Librino nonpuò che essere definita scarsa – affermaLoredana Gioia, presidente della nonamunicipalità. Abbiamo consegnato larelazione al sindaco e la lista delleemrgenze del quartiere, circa 25 punti: diqueste non è stato fatto quasi nulla”.Addirittura, sembra che il sindaco, perottimizzare il lavoro dell’amministrazione,abbia chiesto alla municipalità, di stilareun’ulteriore lista di priorità in cui,paradossalmente, venissero segnalate leemergenze delle emergenze. “Abbiamoconsegnato prontamente anche la secondalista – continua – in cui chiedevamointerventi che non avrebbero comportato eccessivi esborsi. Ma di tuttoquesto nulla o quasi è stato portato avanti. La rivoluzione di cui il sindacoparlava qua non si vede affatto”. Ad aggravare una situazione giàestremamente delicata, secondo Gioia, la nomina della nuova Giunta, diassessori che sconoscono la realtà delle periferie cittadine e che, “conqualche rara eccezione – conclude - qui non si sono mai visti”.Ad essere richiesto dalla municipalità, tra le altre cose, il ripristino dialcune masserie e la ristrutturazione di alcuni immobili comunali, daconsegnare in gestione alle associazioni, da cui partire per la rinascita delquartiere. L’amara realtà, invece, dice il contrario e il teatro Moncada ne èun esempio.

Giuseppe Catalano presidente della quinta municipalità

Troppe le bugie da parte sindaco per GiuseppeCatalano, presidente della quinta municipalità -San Giovanni Galermo - che oggi, dopo averatteso pazientemente che le parole sitrasformassero in azioni, chiede al primocittadino di dimettersi.“Stancanelli è stato bugiardo – affermaCatalano – quando ha detto di voler lavorareper il bene della città. Più volte ha organizzatotavoli tecnici, ha assicurato che avrebbe agitoper il rilancio delle periferie, ma niente èseguito alle parole – continua. In particolare suldecentramento – aggiunge – nulla di concreto èstato fatto”.Si definisce deluso il presidente della quintacircoscrizione, da cittadino e da

amministratore: “se deve continuare a dirci menzogne – continua – a prenderci ingiro, pur di rimanere seduto sulla sua poltrona, è meglio che si faccia da parte, chesi dimetta per il bene della città. Sono i cittadini a chiederlo”.Periferie trascurate e abbandonate, dal sindaco di Regalbuto che aveva assicurato lapropria costante presenza, proprio per capire i problemi e agire concretamente.“Fino a oggi non lo ha fatto – conclude Catalano – avevamo segnalato prontamenteproblematiche relative alla viabilità e alla sicurezza, ma ancora oggi stiamoaspettando che venga”.Il risultato è un quartiere soffocato dal traffico, invaso dai commercianti abusivi, incui le strade si sbriciolano alla prima pioggia e in cui sembra non vi sia nessuno adamministrare.

propria amministrazione.«Librino è una città nella città, per decenni

abbandonata – rispondeva il sindaco-senatore algiornalista. Là, noi vogliamo lavorare. Librino èuna terra di missione perché ha difficoltà aintegrarsi con il resto della città ma quella èCatania”.Delle due l’una, o gli effetti dirompenti

dell’azione riformatrice di Stancanelli, sembrano,purtroppo, invisibili, in periferia come in città,oppure queste azioni e il lavoro assicurato sonosemplicemente rimasti annunci vuoti, senza chesiano stati mai tradotti in pratica.E con Librino, anche San Giovanni Galermo,

Monte Po, Nesima, Trappeto, Cibali: tutte le zoneperiferiche della città, prese in grossaconsiderazione dall’amministrazione tanto daorganizzare sull’argomento addirittura unseminario degli utilissimi Stati Generali,continuano ad essere trascurate dall’azione digoverno del sindaco, tanto che sono in molti, trapresidenti e consiglieri delle varie municipalità achiedere conto e ragione della mancata azione e,in casi estremi, addirittura le dimissioni delprimo cittadino, reo di essere “bugiardo”.Il tutto, mentre da più parti ci si domanda

quali siano i volti, per non parlare dei progetti,dei nuovi assessori che, a sei mesidall’insediamento, “non si sono ancora visti”.

A distanza di oltre un anno le liste delleemergenze stilate dalle municipalità sonorimaste lettera morta

UNA DELLE TANTE DISCARICHE DI SAN GIOVANNI GALERMO

CIÒ CHE RIMANE DEL TEATRO MONCADA

MALA POLITICA

Page 6: SUD Anno I Numero 4

Pagina 6 | VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010

BILANCI GONFIATIIl bando per l'appalto dell'informatizzazione comunale è stato copiato (errori compresi)dal sito internet di una delle imprese partecipanti alla gara.L'Ing. Maurizio Consoli che ha scoperto tutto è stato ingiustamente licenziato.Sud ha ricevuto in redazione la registrazione di una conversazione in cui noti dirigenticomunali spiegano in che modo vengono gonfiati i bilanci del Comune di Catania.La registrazione verrà pubblicata mercoledì 24 novembre sul sito www.sudpress.it

MALA POLITICA

Page 7: SUD Anno I Numero 4

| Pagina 7VENERDÌ 19 NOVEMBRE 2010

ANGELO “MASCULO” NON DENUNCIÒ I BOSSAl Cannizzaro (evidentemente l'ospedale preferito dai fratelli Lombardo) entra con unadiagnosi di ipertensione ed esce con la prescrizione di una radiografia alla spalla destra. Manon denuncia i picciotti del Clan Santapaola che lo avrebbero aggredito. L’On. AngeloLombardo per il pentito Sturiale è stato “masculo”. “I magistrati potranno verificare – dicevaAngelo Lombardo pochi mesi addietro su livesicilia.it– ascoltando i medici e gli infermieridell’ospedale Cannizzaro dove sono stato ricoverato nel febbraio 2007 e nel maggio 2008 chela ragione della degenza è stata, in entrambi i casi, soltanto una preoccupante crisi ipertensiva”.Il pentito Eugenio Sturiale, già affiliato al clan Santapaola, poi al Cappello, poi ai Laudani, haraccontato ai PM di aver appreso da Carmelo Santocono, uomo di fiducia di Aldo Ercolano,“che Angelo Lombardo qualche tempo dopo le elezioni regionali del 2008 era statosonoramente bastonato perché, dopo avere sollecitato i voti dell’associazione “Santapaola”promettendo in cambio agevolazioni di varia natura, non aveva tenuto fede all’impegnoassunto, pur avendo ricevuto dall’associazione l’appoggio richiesto”. “Lo Sturiale -scrivono iPm- ha aggiunto che il Santocono gli aveva altresì detto che Angelo LOMBARDO aveva richiestoe sollecitato i voti per il fratello Raffaele, e che, dopo essere stato bastonato, si era comportatoda vero uomo (era stato “masculu”), perché non aveva presentato denuncia”.I Pm dell’operazione Iblis definiscono “sorprendente” l’esito delle verifiche dei Ros che “hannopermesso di appurare che Angelo LOMBARDO nel periodo indicato dallo Sturiale è statoeffettivamente ricoverato presso il reparto di terapia intensiva respiratoria dell’ospedale“Cannizzaro” di Catania per tre giorni (dal 26/05/08 al 28/05/08)”.La diagnosi d’entrata all’ospedale Cannizzaro era “crisi ipertensiva in BPCO riacutizzata”, maquella di dismissione diventava di “Ipertensione arteriosa in BPCO riacutizzata”, “oltre agliaccertamenti di routine -svelano i PM- è stato prescritto un accertamento (esame radiograficospalla destra) che non ha alcuna attinenza con la patologia ipertensiva di cui egli risulta affettoe che è stata prescritta verosimilmente allo scopo di accertare radiologicamente le eventualiconseguenze della bastonatura ricevuta”.Valerio Di Blasi

Valerio Di Blasi

1. Nell'operazione IBLIS i fratelli Lombardo sono citati ben 472 volte.2. La storica segretaria di Raffaele Lombardo, Maria Bonanno, capo della segreteria particolare

del Presiedente della Regione, ha una figlia seconda classificata nel concorso alla FCE bandito via websenza pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dall'autonomista Avv. Gaetano Tafuri, parente di tremagistrati. La sorella di Maria Bonanno è indagata nell'inchiesta sui servizi sociali, suo cognato èassessore “tecnico” di Raffaele Stancanelli.3. La principale collaboratrice di Raffaele Lombardo, Patrizia Garraffo è indagata nell'inchiesta

sui servizi sociali. Attraverso un'associazione chiamata MPA (attenzione non vuol dire Movimento perl'Autonomia ma “Muoversi per gli altri!”) ha ricevuto un finanziamento già previsto nel famoso libromastro di Raffaele Lombardo. E' assistita legalmente dall'Avv. Ivan Maravigna, già nominatoamministratore delegato dell'aeroporto di Comiso.4. La lussuosa Audi Q7 con cui Angelo Lombardo si è recato all’incontro con i boss mafiosi a

Ramacca è stata acquistata dal partito MPA e poi trasferita in proprietà all’onorevole Angelo.5. La sede dell'Mpa di via Pola è in subaffitto attraverso l'EFAL?6. Il presidente dell’EFAL, che ottiene milioni di euro ogni anno dalla Regione, è stato fino a

poco tempo fa il dr. Carmelo Reale, fidatissimo di Lombardo, capo del personale al comune di Cataniacon Lombardo vice sindaco e capo del personale alla provincia con Lombardo presidente. Nel suolavoro per spostare i dirigenti dal Comune alla Provincia si scriveva e si rispondeva. Recentemente èstato arrestato nello scandalo Servizi Sociali.7. Il capo regionale dell'EFAL era l’architetto Liga, adesso in galera al 41 bis, fotografato mentre

entrava a Palazzo d’Orleans e considerato dagli inquirenti capo mandamento di Cosa Nostra aBrancaccio.8. Presidente dell’Efal catanese è stato anche Marco Belluardo, già assessore MPA a Catania,

responsabile provinciale del Movimento Lavoratori Cattolici e che è stato candidato alle regionali eadesso nominato da Lombardo presidente dell’ente regionale Sviluppo Italia Sicila.9. La subcommissaria del MPA per il collegio di Acireale ed ex assessore provinciale dell’MPA

Margherita Ferro è stata nominata da Lombardo Commissario all’ente regionale Terme di Acireale.10. L’ex assessore provinciale dell’MPA Serafina Perra ha ottenuto diversi incarichi da Lombardo

quale “esperta nelle azioni di intervento in materia di Pubblica Istruzione e, in particolare, perl'affermazione nella popolazione studentesca di elementi costitutivi essenziali dell'identità siciliana”,ottenendo nel periodo 14/10/2009-15/11/2010 53.052 euro11. L’ex segretaria provinciale dell’MPA catanese Melina Fragalà ha ottenuto in soli sei mesi dalla

Regione Siciliana nel maggio 2009 21.949 euro come “Esperta nelle azioni di intervento di caratteregiuridico-amministrativo per il riordino dei Beni Culturali nel territorio regionale”.12. La moglie del capo ufficio stampa della Regione Gregorio Arena, signora Garcia Maria de Los

Angeles, nata e cresciuta in Argentina, come "Consulente per la trattazione delle tematiche connessealla strategie di marketing volte ad aumentare la fruizione e la divulgazione dei Beni Culturali edell'Identità Siciliana" , in sei mesi è costata alla Regione13.945 euro13. Gianni Gualberto, già direttore di Etnafest con Lombardo presidente della provincia di

Catania, è lo stesso nominato da Lombardo suo consulente alla regione per “azioni di interventofinalizzati alla valorizzazione e al potenziamento della capacità di proporre la produzione artisticasiciliana in un panorama internazionale” percependo 8.535 euro in 3 mesi dal gennaio al marzo 2010.E' lo stesso Gualberto adesso nominato dal commissario regionale Anna Maria Cancellieri, nominata asua volta sempre da Lombardo, al Teatro Bellini di Catania per un “Incarico professionale di supportodel Direttore artistico per l'attività tradizionale del Teatro Bellini e per la realizzazione di un progettoculturale teso alla valorizzazione del Teatro Sangiorgi”, percependo per i l periodo 1 luglio/31 dicembre2010 21.400 euro. Quali attività si sono svolte al Teatro Sangiorgi nel periodo considerato?14. Francesco Poli, manager al Cannizzaro che ha minacciato di licenziamento il primario Lomeo

che denunciò la falsa diagnosi di Lombardo, è lo stesso che nel periodo 04/10/2008-31/12/2009 hapercepito 26.716 euro come “consulente in materia sanitaria” dell’assessore regionale alla Sanità15. Giuseppe De Santis considerato il primo “ideologo” dell’MPA, organizzatore di corsi di

formazione autonomisti è lo stesso nominato da Lombardo “Esperto per i Fondi Strutturali comunitarie statali e nelle scelte strategiche per realizzazione in Sicilia nuovi prodotti/processi competitivi per losviluppo dell'economia e dell'occupazione regionale” e che per tale consulenza ha percepito 58.530euro.16. Nino Amendolia, già deputato regionale, candidato all'MPA, consulente di Lombardo alla

Pianificazione strategica è lo stesso attualmente in carcere per estorsione e sequestro di persona inconcorso con tre picciotti santapaoliani.17. Marco Guzzetti su L’Espresso del 19 novembre 2009 racconta di un finanziamento di circa 3

milioni di euro per un progetto di “energia alternativa” concesso alla moglie di Raffaele Lombardo, RinaGrosso, dall’IRFIS, istituto controllato dalla Regione. Tale finanziamento fu deliberato in soli 2 mesi enella delibera autorizzativa, tra le credenziali era espressamente menzionato che la richiedente SaveriaGrosso “è coniugata con l’onorevole Raffaele Lombardo, presidente della Regione Sicilia”. A talefinanziamento la signora Grosso rinunciò appena i fatti divennero di dominio pubblico18. Marco Guzzetti su L’Espresso del 19 novembre racconta che la moglie del presidente della

Regione Sicilia Raffaele Lombardo, Saveria Grosso, risultava “consulente per le pubbliche relazioni” diBanca Nuova con emolumenti per circa 200.000 euro. Banca Nuova è la stessa banca che risultaTesoriera dell’Assemblea siciliana e gestisce direttamente alcuni fondi di rotazione per decine di milionidi euro.19. La moglie del presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, per conto del marito, stava

costruendo a Ispica un edificio a pochi metri dal mare. Tale costruzione è stata sequestrata dallaprocura di Augusta e poi confermata dal Tribunale del riesame di Augusta. Chi ha firmato leautorizzazioni ambientali alla Regione?20. Nell’ultima finanziaria regionale era prevista una norma che avrebbe sanato il presunto abuso

contestato dalla procura di Augusta alla moglie di Lombardo e tale norma è stata stralciata dopo lapubblicazione delle notizie in merito al sequestro e al relativo collegamento con la norma stessa grazieanche alla scoperta del deputato Pdl Fabio Mancuso.21. Francesco Iudica, commissario straordinario dell’ospedale Umberto I di Enna, Direttore

Generale della AUSL 4 di Enna, commissario dell’MPA di Gela è cognato del presidente Lombardo chelo ha nominato.22. Il commissario straordinario del Consorzio Autostrade Siciliane arch. Matteo Zapparata, già

segretario generale della Provincia di Catania quando il presidente era Lombardo ha ricevuto lacontestazione di circa 600 infrazioni da parte dell'Anas tanto che è stata avviata la revoca delleconcessioni del Cas.23. Gaetano Armao, assessore all’Economia di Raffaele Lombardo, è lo stesso Armao contro cui il

PD presentò una pesante mozione di sfiducia denunciando gravi scorrettezze in conflitto di interessicon la Regione stessa.24. Rossana Interlandi intercettata con gli arrestati dell’operazione IBLIS è la stessa Interlandi

dirigente MPA, assessore regionale al Territorio e Ambiente della Regione e poi nominata da Lombardodirigente dello stesso assessorato è stata anche candidata sindaco per l'MPA a Niscemi.25. Il sistema sanitario regionale che adesso si vorrebbe in qualche modo riformare è lo stesso

sistema gestito per anni quale assessore alla Sanità delle giunte di Totò Cuffaro, dal braccio destro diLombardo, attuale senatore Giovanni Pistorio.26. Quali ruoli rivestivano gli uomini dell’MPA piu’ vicini a Lombardo nei governi regionali di

quel Totò Cuffaro che solo adesso Lombardo rinnega?

UN DILETTANTE

IL CASO MASCALUCIA (CT)Il sindaco MPA di Mascalucia (CT) Salvatore Maugeri è indagato per associazione a delinquere finalizzata altraffico illecito di rifiuti. Subito dopo gli avvisi di garanzia, ha nominato a capo della società sott'inchiestal'Avv. Gaetano Tafuri (leggi articolo a lato). Da 7 anni la maggioranza è MPA-PD con questi risvolti, rispettoai quali la magistratura è indifferente: un consigliere comunale del Pd ha votato la variante per costruire lapropria villetta; altro consigliere del Pd ha ricevuto con affidamento diretto votato dai propri colleghi140mila euro per la gestione dell'accalappiamento cani randagi; alcuni dirigenti comunali sono soci colfiglio del sindaco in società immobiliari; il 31 dicembre 2009 sotto capodanno la giunta ha approvato unaproposta di spettacolo per un totale di circa 40mila euro che si sarebbe dovuto tenere a ferragosto: ilbeneficiario era il promotore di una delle liste del sindaco e la proposta di spettacolo estivo era statapresentata la stessa mattina; il sindaco è stato picchiato da un cittadino che lamentava il non mantenimentodelle promesse elettorali (assunzione del genero nelle partecipate); la principale società di smaltimento deirifiuti ha assunto la figlia del primo dei non eletti del centrosinistra, uno degli arrestati per estorsione allastessa società dopo la scarcerazione.

26 pillole di legalità autonomistaper la gioia dei vari paladiniChinnici, Russo, Finocchiaro,

Lumia, Granata, Marino, Ilardi...Ecco perchè i fondi non bastano mai

IL SINDACO DI MASCALUCIA SALVATORE MAUGERI

SPECIALE MAFIA AUTONOMISTA

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IL PRESIDENTE LOMBARDO CON ILVICEPRESIDENTE DEL CSM VIETTI

ALCUNE DELLE AUTODEGLI "INVITATI"AL SUMMIT DICONTRADA MARGHERITO

RaffaeleLOMBARDO

presidente Regione Sicilia (MpA)

AngeloLOMBARDO

deputato, membro della CommissioneDifesa (MpA)

Giuseppe Liga, per gli amici “Pippo”, sul libro mastro di Raffaele Lombardo c'èanche il numero di cellulare, conosciuto come coordinatore regionaledell'Efal, ente di formazione emanazione del Movimento cristiano Lavoratori,qualche mese addietro è stato arrestato perchè ritenuto boss del clan LoPiccolo. Agli atti ci sono le intercettazioni con Marco Belluardo, fedelissimo diRaffaele, assessore comunale catanese e consigliere nazionale dell'Mcl “Si, ifac-simili li avevo e… lui mi ha dato il resto….”, diceva. Pochi giorni dopoLiga veniva intercettato mentre parlava con Carlo Costalli, rappresentantelegale dell’Mcl: “Anche perché -diceva- io ho avuto dei contatti con Raffaele…durante la campagna elettorale… ci sono alcune cose in movimento… vorreiparlartene riservatamente… “. L'attuale presidente dell'Efal catanese CarmeloReale, già direttore del Personale contemporaneamente al Comune governatoda Scapagnini e alla Provincia di Lombardo, è stato arrestato nell'operazionesulla “cricca” dei servizi sociali.

Giuseppe (Pippo)LIGAarchitetto,

boss di S. Lorenzo (PA)

Francesco Campanella, boss mafioso che ha collaborato alla gestione dellalatitanza di Bernardo Provenzano detto “Zu Binnu”, prima di pentirsi epatteggiare un 416bis si adoperava per realizzare un ipermercato da200milioni di euro a Palermo. Un'operazione gradita direttamente aProvenzano che prevedeva un gemello pure a Catania. «Parlavo – ha dettoCampanella ai magistrati - dell’Asset development che nella sua discesa inSicilia per questi ipermercati Colbrend, Auchan, Warner Bros, aveva scelto siaPalermo che Catania. Allora io, in funzione dei miei rapporti politici conRaffaele Lombardo, accompagnai personalmente i titolari dell’Asset daRaffaele per un incontro finalizzato a snellire le pratiche amministrative,burocratiche per l’apertura di questo centro commerciale». “Loro -continuaCampanella- in sostanza, mi chiesero un aggancio con Raffaele Lombardo perrisolvere tali problemi, anche perché – a quanto mi dissero – l’altroconcorrente era sponsorizzato proprio da Raffaele Lombardo. Così io li misi incontatto con Raffaele Lombardo, con cui avevo ottimi rapporti politici;peraltro, Alessandro Lo Presti era politicamente legato allo stesso Lombardo”.L'Alessandro Lo Presti di cui parla Campanella, a quei tempi era portavoce diRaffaele; suo padre Angelo Lo Presti è stato sindaco di Catania e nello stessoprocesso del centro commerciale mafioso è stato condannato in primo gradoa quattro anni e mezzo perchè avrebbe fatto transitare una tangente “estero suestero”. In appello è arrivata l'assoluzione perchè secondo l'avvocato Ziccone,Lo Presti “pur avendo consentito il transito del denaro, 25 mila euro, non eraa conoscenza che si trattasse di una tangente”.

FrancescoCAMPANELLA

boss clan Provenzano

I Pm dell'operazione Iblis definiscono “desolanti” i rapporti tra RaffaeleLombardo e il boss di Enna Raffaele Bevilacqua. Nell'agenda personale il bossscrive: “ore 8 da Raf”. Poi un nuovo appuntamento pochi giorni dopo: “ore8.30 da Raf...a chi fare domanda per aeroporto?”. Lombardo sarebbe“consapevole” di incontrare un “impresentabile”, secondo i PM. Nei rapportispunta anche un intermediario, Salvatore Bonfirrario, “personaggio di sicuracaratura criminale affiliato all'associazione criminale del Bevilacqua” che vieneanche rimproverato da Lombardo: “Ma che cazzo ti hanno fatto e fatto -diceLombardo- ti hanno chiesto di votare Palermo e stai votando Palermo…”. EBonfirraro riferendosi al boss Raffaele Bevilacqua rispondeva: “Diciamo cheRaffaelluccio, Raffaelluccio si è schierato con Palermo su imput di SilviuccioCuffaro e quindi tu stai eseguendo questa cosa”. Per quadrare il cerchio i PMconsiderano anche un ulteriore episodio:“la telefonata tra il Bonfirraro ed ilBEVILACQUA intercettata il 17 Maggio 2003, nel corso della qualeLOMBARDO si rifiuta di parlare al telefono con il BEVILACQUA se non per iltramite del Bonfirraro!”.

RaffaeleBEVILACQUA

avvocato,boss di Enna

Il 31 ottobre 2007 La Sicilia comunica l'arresto del “latitante GiovanniFontanino, di 49 anni, ritenuto affiliato alla cosca Santapaola...l'uomo devescontare una condanna definitiva a 21 anni di reclusione per omicidio”.Precedenti per furto, rapina, armi, stupefacenti e associazione mafiosa,condannato a 6 anni per 416bis. Secondo il principale quotidiano catanese “ilricercato” sarebbe stato “trovato all'interno della sede di un Centro assistenzafiscale gestito da un suo cugino, Mario Tipo, di 50 anni, che è infermiere...”. E' ilcaso di precisare che il “centro di assistenza fiscale” è un patronato dell'Mpa eMario Tipo, il cugino del latitante, ai tempi era consigliere di quartiere dell'MPA.

GiovanniFONTANINO

latitante

Vincenzo Aiello, capo Cosa Nostra a Catania, viene intercettato dai Ros mentrediscute con gli affiliati della destinazione dei proventi del pizzo di un centrocommerciale “alla campagna elettorale -sottolineano i PM- di Raffaele Lombardo”.“Non scordatevelo che gli ho dato i soldi nostri, quelli del Pigno, glieli ho dati a luiper la campagna elettorale”.Nella richiesta d'arresto dell’operazione Iblis, vistata dal procuratore Capo

Vincenzo D'Agata, i PM Giuseppe Gennaro, Antonino Fanara, Agata Santonocito eIole Boscarino hanno scritto che sarebbe "provata in punto di fatto, l'esistenza dirisalenti rapporti - diretti e indiretti - degli esponenti di Cosa nostra della provinciadi Catania con Raffaele Lombardo e con Angelo Lombardo". Il rapporto sarebbe“non occasionale né marginale -aggiungono i PM- ma cospicuo, diretto econtinuativo grazie al quale l'uomo politico poteva avvalersi del costante econsistente appoggio elettorale della criminalità organizzata di stampo mafioso alui vicina".Il boss Vincenzo Aiello avrebbe avuto un ruolo anche nella scelta delle

candidature dell’Mpa, come testimoniano le intercettazioni mentre è in corso lacampagna elettorale delle comunali di Gravina, grosso centro in provincia diCatania. A parlare sono il geologo Giovanni Barbagallo dell'MPA, correnteSantapaola, e Alfio Stiro il cui genero viene candidato con l'approvazione del Capodi Cosa Nostra Vincenzo Aiello. Parlando di Gravina, Comune amministrato per 5anni dall’Mpa, il boss Aiello comunica a Barbagallo che presto gli avrebbepresentato Fabio Bacciulli, “un amico”, già assessore autonomista. Sullo sfondo gli“affari” del “piano regolatore” e la costruzione di un nuovo “cimitero”, dice ilPadrino.Dopo l’elezione alla Regione, Raffaele Lombardo, all’improvviso, sembra

andare controtendenza e nomina due magistrati in giunta. “Domani è festa” diceVincenzo Aiello, parla con il suo picciotto Giovanni Barbagallo. “E’ festa -rispondeBarbagallo- ci dobbiamo incontrare con Lombardo”. L’incontro con il presidentedella Regione è una “festa” per i capi della mafia catanese, prima però si analizzanoi problemi come per esempio l’ingresso di due magistrati della DDA nella giuntaregionale. Giovanni Barbagallo, l’autonomista del clan Santapaola, spiegava aVincenzo Aiello che Lombardo in quel momento stava seguendo “in tutto e pertutto i suggerimenti di Antonio Fiumefreddo -scrivono i PM- avvocato penalistacatanese nominato da Lombardo alla Presidenza del Teatro Massimo “Bellini” diCatania. Secondo i boss, Raffaele Lombardo “si è messo nelle mani di quel pezzo dimerda di Antonio Fiumefreddo”. “Quello è sbirro” aggiunge Vincenzo Aiello. Daallora Fiumefreddo ha ricevuto numeroseminacce.

VincenzoAIELLO

boss clan Santapaola

Un presunto legame, quello tra il mafioso Vincenzo Basilotta e RaffaeleLombardo che avrebbe fatto ingelosire addirittura Giovanni Barbagallo che,intercettato presso la masseria in contrada Margherito, racconta al capo di CosaNostra Vincenzo Aiello di aver visto Basilotta e Lombardo “ a braccetto” propriosulla piazza centrale di Castel di Judica. Basilotta era vestito in doppio petto.Agli atti ci sono anche le intercettazioni e le foto dei Ros eseguite al civico 84

del viale Africa, la segreteria elettorale di Raffaele e Angelo Lombardo. Lemicrospie registrano i dialoghi di Barbagallo secondo cui “il genero di Basilotta,che appoggiava la candidatura di Oliva (il soggetto si identifica nel SenatoreVincenzo Oliva, nato a Catania il 01.09.1958, effettivo al M.P.A), “minaccia lepersone” e che ce l’aveva con lui (Barbagallo chiedeva se i soggetti a luicontrapposti facevano “i mafiosi”, riferendosi all’atteggiamento dagli stessiadottato). Barbagallo temeva la concorrenza di Basilotta: “referente di Lombardosono io, non è lui”.Giovanni Barbagallo continua a fare riferimento a Basilotta asserendo -si

legge negli atti- “che questi ha minacciato i suoi operai, pena il licenziamento, sesi fossero rifiutati di votare Oliva”. La discussione è -sottolineano gli investigatori-“relativa alla campagna elettorale passata nel comune di Castel di Judica a favoredei fratelli Angelo e Raffaele (Lombardo, ndr). Durante questa parentesi, siaccavallano le voci di Carmelo Finocchiaro ed Enzo Aiello”.

VincenzoBASILOTTA

imprenditore

La TELAGli intrecci politici-affaristici-mafiosisvelati dall'operazione Iblis...e non solo!

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UNA RIUNIONE DEL "DIRETTIVO"SANTAPAOLIANO SOTTO LASEGRETERIA DI VIALE AFRICA DEILOMBARDO

RaffaeleLOMBARDO

presidente Regione Sicilia (MpA)

AngeloLOMBARDO

deputato, membro della CommissioneDifesa (MpA)

“So che il Territorio dovrebbe restare a noi” dice il mafioso Giovanni Barbagallointercettato mentre assicura che il flusso di fondi pubblici verso le cosche nonsarebbe finito: “Io già 22milioni di euro li ho portati”. Il controllo di questoassessorato per la mafia -scrivono i PM- sarebbe essenziale per poter continuare acoltivare gli interessi, ovviamente di natura illecita, che ruotavano attorno all'attività digestione della cosa pubblica di competenza di tale assessorato”. Secondo i mafiosi laInterlandi sarebbe una “fedelissima”. Il suo ex Capo di Gabinetto Santino Catalano,partecipa ai festeggiamenti presso la villa di Barbagallo insieme a pregiudicati e adAngelo Lombardo. Alla vigilia delle regionali 2008 Catalano, candidato con l'MPAchiama a Barbagallo e gli “offre” 500 mila euro da stornare dove vuole, in particolarea Raddusa. Agli atti anche i contatti tra Barbagallo e la Interlandi durante le elezioni diNiscemi, quando lei era candidata sindaco. Rossana almomento non risulta indagata.

RossanaINTERLANDI

ex assessore,adesso dirigente al Territorio all'ARS (MpA)

Secondo i PM dell’operazione Iblis Raffaele Lombardo avrebbe intrattenuto“rapporti diretti” con il boss Rosario Di Dio, “esponente di primissimo pianodella famiglia Santapaola”. “Da me -dice il boss intercettato riferendosi aLombardo- all'una e mezza di notte è venuto ed è stato due ore e mezza, qua dame, dall'una e mezza alle quattro di mattina... si è mangiato sette sigarette”.“Recandosi nottetempo -scrivono i PM- a casa dell'amico mafioso per chiedere ilsuo appoggio elettorale sapeva che una richiesta di voto proveniente da unsoggetto dotato di indiscusso prestigio criminale non poteva essere tantofacilmente disattesa... la circostanza che l'incontro si sia svolto dall'una e mezzaalle quattro di notte può spiegarsi soltanto con la consapevolezza che i fratelliLombardo avevano di recarsi a casa di un mafioso". In una delle conversazioni ilboss racconta della richiesta di voti dell'assessore provinciale Orazio Pellegrinodell'MPA “uomo di Raffaele Lombardo”, già assessore provinciale adessodimissionato dal nuovo presidente Giuseppe Castiglione.

RosarioDI DIO

boss clan Santapaola

Vincenzo Aiello, capo Cosa Nostra a Catania, viene intercettato dai Ros mentrediscute con gli affiliati della destinazione dei proventi del pizzo di un centrocommerciale “alla campagna elettorale -sottolineano i PM- di Raffaele Lombardo”.“Non scordatevelo che gli ho dato i soldi nostri, quelli del Pigno, glieli ho dati a luiper la campagna elettorale”.Nella richiesta d'arresto dell’operazione Iblis, vistata dal procuratore Capo

Vincenzo D'Agata, i PM Giuseppe Gennaro, Antonino Fanara, Agata Santonocito eIole Boscarino hanno scritto che sarebbe "provata in punto di fatto, l'esistenza dirisalenti rapporti - diretti e indiretti - degli esponenti di Cosa nostra della provinciadi Catania con Raffaele Lombardo e con Angelo Lombardo". Il rapporto sarebbe“non occasionale né marginale -aggiungono i PM- ma cospicuo, diretto econtinuativo grazie al quale l'uomo politico poteva avvalersi del costante econsistente appoggio elettorale della criminalità organizzata di stampo mafioso alui vicina".Il boss Vincenzo Aiello avrebbe avuto un ruolo anche nella scelta delle

candidature dell’Mpa, come testimoniano le intercettazioni mentre è in corso lacampagna elettorale delle comunali di Gravina, grosso centro in provincia diCatania. A parlare sono il geologo Giovanni Barbagallo dell'MPA, correnteSantapaola, e Alfio Stiro il cui genero viene candidato con l'approvazione del Capodi Cosa Nostra Vincenzo Aiello. Parlando di Gravina, Comune amministrato per 5anni dall’Mpa, il boss Aiello comunica a Barbagallo che presto gli avrebbepresentato Fabio Bacciulli, “un amico”, già assessore autonomista. Sullo sfondo gli“affari” del “piano regolatore” e la costruzione di un nuovo “cimitero”, dice ilPadrino.Dopo l’elezione alla Regione, Raffaele Lombardo, all’improvviso, sembra

andare controtendenza e nomina due magistrati in giunta. “Domani è festa” diceVincenzo Aiello, parla con il suo picciotto Giovanni Barbagallo. “E’ festa -rispondeBarbagallo- ci dobbiamo incontrare con Lombardo”. L’incontro con il presidentedella Regione è una “festa” per i capi della mafia catanese, prima però si analizzanoi problemi come per esempio l’ingresso di due magistrati della DDA nella giuntaregionale. Giovanni Barbagallo, l’autonomista del clan Santapaola, spiegava aVincenzo Aiello che Lombardo in quel momento stava seguendo “in tutto e pertutto i suggerimenti di Antonio Fiumefreddo -scrivono i PM- avvocato penalistacatanese nominato da Lombardo alla Presidenza del Teatro Massimo “Bellini” diCatania. Secondo i boss, Raffaele Lombardo “si è messo nelle mani di quel pezzo dimerda di Antonio Fiumefreddo”. “Quello è sbirro” aggiunge Vincenzo Aiello. Daallora Fiumefreddo ha ricevuto numeroseminacce.

VincenzoAIELLO

boss clan Santapaola

Geologo e militante MpA nella corrente Santapaola guidata dal boss VincenzoAiello, Giovanni Barbagallo organizza un summit per festeggiare l'elezione alparlamento di Angelo Lombardo. Arrivano auto di lusso prima del pranzo: ilfratello di Raffaele giunge a bordo di un'Audi Q7 intestata all'Mpa e pagata con letessere dei militanti oltre che con i contributi pubblici. Le microspie captano frasiconviviali: “Onorevole, questo rosè?”. Tra i commensali c'è Alfio Stiro, referente delboss Salvatore Tuccio detto “Turi di l'ova”, condannato definitivamente perassociazione mafiosa, precedenti per detenzione e porto d’arma da fuoco, giàsottoposto a sorveglianza speciale. Secondo i Pm la festa sarebbe “significativa dellacompenetrazione tra esponenti del crimine organizzato, amministratori della cosapubblica, politici e imprenditori”.

GiovanniBARBAGALLO

geologo

Agli atti dell'Informativa Montagna sulla mafia messinese ci sono leintercettazioni del boss Nicolò Frasconà Cantalanotte del 2005 che chiede ad unimprenditore di “procurargli l'appuntamento richiesto con Lombardo”. Il boss,condannato per 416bis con l'aggravante della direzione perchè facente parte delClan Rampulla, capitanato da Pietro, l'artificiere della strage di Capaci “precisava-scrivono gli investigatori- di conoscere un paio di sindaci interessati all'idea diaderire a questa nuova forza politica (MPA scrivono gli investigatori): “eh... unpaio di sindaci vorrebbero aderire alla forza nuova... hai capito... allora perchèvoglio coinvolgere a te…”.I contatti continuano sino a quando Frasconà “informa di essere stato

invitato a Catania, la domenica seguente, in quanto era previsto un comizio diLombardo”.Agli atti dell'operazione Montagna ci sono anche le intercettazioni di Bartolo

Camillo Testa, detto Bartolo u Capizzotu: “Io sono con Lombardo”, diceintercettato. In altra intercettazione “Bartolo” aggiungeva di essere stato il giornoprecedente a Capo D’Orlando al comizio di Lombardo. Non risulta che ilpresidente Lombardo sia indagato dalla Procura di Messina.

NicolòFRASCONÀ

CANTALANOTTEboss clan Rampulla

Agli atti dell'operazione Dionisio ci sono le intercettazioni che documentano icontatti tra il boss Enzo Mangion figlio di “Ciuzzu u Firraru” e l'imprenditore FabioMarco, condannato a 3 anni e 6 mesi in primo grado nel processo per l'ospedaleGaribaldi. Incontri avvenuti all'hotel Excelsiormentre gli investigatori registravano e sistabilivano le strategie per organizzare le gare alle quali partecipavaMangion.La figlia di Fabio Marco, Erika, è consigliere comunale dell'MPA al comune di

Catania ed ha la segreteria politica presso la sede dell'associazione culturale SanCristoforo.Grazie alle intercettazioni dei dialoghi tra Fabio Marco ed Enzo Mangion gli

investigatori hanno scoperto che l'appalto da quasi 400mila euro dell'Asl3 dell'ex CPAvinto dall'AFCdi Roma è stato “in realtà eseguito” proprio dalla ditta diMangion.

FabioMARCOimprenditore

Ex deputato regionale, indagato per concorso esterno, poi archiviato, NinoAmendolia è stato al fianco di Raffaele Lombardo sino a pochi mesi prima dell'arrestodel settembre 2010 per estorsione e sequestro di persona. Con Raffaele Lombardo èstato assessore provinciale e poi, dopo le regionali, Lombardo lo ha scelto comecomponente dello staff, lui invece, insieme a tre picciotti del clan Santapaola è finitodietro le sbarre.

Antonino (Nino)AMENDOLIAex assessore Regione Sicilia,

ex assessore Provincia di Catania

SPECIALE MAFIA AUTONOMISTA

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Paolo Borsellino

«L’equivoco su cui spesso si gioca è questo: si dice quel politico era vicino ad un mafioso, quel politico èstato accusato di avere interessi convergenti con le organizzazioni mafiose, però la magistratura non lo hacondannato, quindi quel politico è un uomo onesto. E NO! questo discorso non va perché la magistraturapuò fare soltanto un accertamento di carattere giudiziale, può dire: beh! Ci sono sospetti, ci sono sospettianche gravi, ma io non ho la certezza giuridica, giudiziaria che mi consente di dire quest’uomo è mafioso.Però, siccome dalle indagini sono emersi tanti fatti del genere, altri organi, altri poteri, cioè i politici, leorganizzazioni disciplinari delle varie amministrazioni, i consigli comunali o quello che sia, dovevano trarrele dovute conseguenze da certe vicinanze tra politici e mafiosi che non costituivano reato ma rendevanocomunque il politico inaffidabile nella gestione della cosa pubblica. Questi giudizi non sono stati trattiperché ci si è nascosti dietro lo schermo della sentenza: questo tizio non è mai stato condannato, quindi èun uomo onesto. Ma dimmi un poco, ma tu non ne conosci di gente che è disonesta, che non è stata maicondannata perché non ci sono le prove per condannarla, però c’è il grosso sospetto che dovrebbe,quantomeno, indurre soprattutto i partiti politici a fare grossa pulizia, non soltanto essere onesti, maapparire onesti, facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi o dafatti inquietanti, anche se non costituenti reati».

LAURO ATTACCA LA DOPPIA MORALE DEL PDIl senatore del Pdl, Raffaele Lauro, membro della commissione Antimafia, ha rivolto una richiestaurgente al presidente della commissione Antimafia, Giuseppe Pisanu, "affinche' vengano acquisitiimmediatamente ed approfonditi, in seduta plenaria, gli atti di indagine che riguardano il governatoredella Sicilia, Raffaele Lombardo".  "E' sconcertante - dice Lauro - la doppia morale della sinistra sulcaso Lombardo ed ancora piu' sconcertante e' il silenzio dei sultani rossi della carta stampata e dellatelevisione pubblica, inquisitori antimafia in servizio permanente effettivo, che si allineano a questadoppia morale".

ORLANDO ULTIMATUM AL PDL’On. Leoluca Orlando alla luce dell’inchiesta giudiziaria che vede coinvolto il presidente della RegioneRaffaele Lombardo a SUD spiega che “qualora il PD dovesse allearsi con Raffaele Lombardo Italia deiValori resterà fuori dalla coalizione a livello nazionale. Gli atti d'indagine svelati in questi giorni graziealla stampa nazionale e le intercettazioni dei capi di Cosa Nostra su Raffaele Lombardo segnano unconfine invalicabile: il PD e Anna Finocchiaro decidano una volta per tutte da che parte stare”.

ANNA NON MOLLA L'OSSOAdesso è ufficiale, il fatto che Raffaele Lombardo sia indagato per presunti contatti con il clan mafiosoSantapaola, non è un problema per Anna Finocchiaro, catanese, ex magistrato, nel 2008 candidatapresidente della Regione proprio contro Raffaele Lombardo. Per il momento prevale la logicadell’inciucio. Le intercettazioni dei capi di Cosa Nostra non turbano l’assalto alle poltrone della partedel partito democratico e della Cgil che freme per incarichi e prebende. Con la bava alla bocca.

BIANCO PRONTO A DIMETTERSI“Mi rivolgo a Bersani, al presidente Bindi, a Franceschini e ad Anna Finocchiaro, a D’Alema, Veltroni eal segretario regionale Lupo: ripensiamoci”. Così il senatore del Pd, Enzo Bianco, sull’appoggio delPartito democratico al governo regionale, alla luce delle accuse mosse dai magistrati della Procura etneaal presidente della Regione Raffaele Lombardo, indagato per concorso esterno in associazione mafiosa.“L’inchiesta rivela fatti di una gravità inaudita – aggiunge Bianco -. Non spetta a me giudicare se ci sianogli estremi del reato di concorso in associazione o di favoreggiamento, ma politicamente sono attigravissimi. Non potrei restare in un partito che digerisse come un tritasassi comportamenti del genere.Non sarebbe il Pd che ho sognato per 20 anni. Questa volta – continua Bianco – non sono piùindiscrezioni giornalistiche. Ci sono fatti, intercettazioni ambientali e telefoniche, appostamenti, filmatinell’ambito di un’indagine fatta dai migliori magistrati e investigatori, quelli del Ros. Non condivido lalinea della prudenza scelta dai vertici regionali del Pd e trovo inspiegabile il silenzio imbarazzato ditaluni. Cosa c’entriamo noi con tutto questo? Perché non ne stiamo alla larga? Sono pronto a gesti forti– conclude Bianco -. Mi autosospenderei dal partito se non si torna indietro sulla decisione diappoggiare il governo Lombardo”.

IO STO CON PAOLO

Mentre molti deputati di centrosinistra(Anna Finocchiaro in testa) vicini a

Raffaele Lombardo arrivano al puntodi negare l'esistenza delle 72 pagine

sui rapporti tra mafia e politicacontenute all'internodell'operazione Iblis.

Mentre gli assessori Caterina Chinnicie Massimo Russo lottano

per conservare la poltrona.Forse è il caso di pensare

con la testa di Paolo Borsellino.Ecco il suo discorso su mafia e politica

fatto agli studenti prima diessere ammazzato da

Cosa Nostra.

LA REPLICA: LOMBARDOPARLA ATTRAVERSO I SUOI LEGALI

In relazione alle notizie di stampa relative all’indagine in cui da mesi è coinvolto ilPresidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo, da Catania i legali diffondonola seguente nota:“La continua ed ossessiva pubblicazione di presunte emergenze investigative,mentre trattasi di atti acquisiti da mesi dalla Procura e la cui consistenza è stata alungo vagliata, ci induce a ribadire che –come specificato dalla stessa Procura diCatania- “non sussistono elementi per iniziative processuali” nei confronti del nostroassistito.Considerato il ruolo istituzionale del Presidente, lo stesso ha da sempre manifestatoe assicurato piena disponibilità ad essere sentito dagli inquirenti, mentre è stato deltutto fuorviante – e francamente inaccettabile – essere costretto di volta in volta arispondere a dicerie, millanterie, mediaticamente diffuse, attribuite a soggetti variche non hanno trovato riscontro in fatti ed elementi concreti, nonché a presunteiniziative cautelari personali (prontamente smentite dalla Procura di Catania).Si precisa, inoltre, che nelle scorse settimane, a seguito delle ennesime indiscrezionipubblicate su un quotidiano circa il dottor Giovanni Barbagallo, è stata depositata inProcura una memoria con cui il Presidente ha puntualizzato agli Inquirenti lanatura di normalissimi e trasparenti rapporti con un insospettabile professionista.Per un doveroso rispetto del lavoro della Magistratura, il Presidente della Regionecontinuerà ad attendere l’esito delle indagini con la consapevolezza di aver sempreoperato nel rispetto della legge e nell’interesse dei cittadini; del resto le capillariinvestigazioni svolte in questi anni non hanno registrato alcun contatto telefonico,personale o di altro genere con soggetti appartenenti a Cosa Nostra né alcuniniziativa del nostro assistito volta ad agevolare o, in qualche modo, favorireinteressi illeciti.Semmai va rimarcato che il sentimento contro il Presidente dei vari soggettipresunti malavitosi, le cui propalazioni sono state acquisite agli atti di cuiindiscrezioni giornalistiche riportano solo frasi intercettate, viene reso solamente intermini di disprezzo, rancore e odio sino all’auspicio di una mozione di sfiducia,ipotesi peraltro tante volte riecheggiata più o meno palesemente, negli ambientipolitici che avversano il governo in carica”.

SPECIALE MAFIA AUTONOMISTA

a cura di Alfio Musarra

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Enrico Sciuto

LA DIAGNOSI DI ANEURISMAL'assessore magistrato Massimo Russo non

ha ritenuto di inviare ispettori pressol'ospedale Cannizzaro dove il 17 maggio scorsoè stato diagnosticato un aneurisma all'aorta alpresidente della regione Raffaele Lombardo. Ilprimario del Cannizzaro Alberto Lomeo si èrifiutato di firmare questa diagnosi ritenendolafalsa ed ha denunciato tutto alla Procura, ancheperchè, cinque giorni prima dell'emissione diquesta diagnosi “truccata”, Repubblica avevapubblicato la notizia del possibile arresto delpresidente. La procura ha sequestrato gli attima ad oggi non si conoscono i nomi degliindagati.

CONCORSI TRUCCATI E INSABBIATISud ha svelato nel numero 3 che i concorsi

per la scelta degli istruttori direttivi comunalisono stati truccati. In redazione abbiamoricevuto numerose telefonate di dipendenticomunali vittime di soprusi ed esclusioniarbitrarie: in pratica sono stati modificati ipunteggi attribuiti dalla commissione primadell'affissione all'albo dei vincitori delconcorso. Vogliamo rassicurare i nostri lettori,torneremo sull'argomento. Al momento nonrisultano esserci indagati.

LA CASA ABUSIVA DEL PRESIDENTEIl tribunale del Riesame ha confermato il

sequestro della villa a dieci metri dal mare diRaffaele Lombardo. Sarebbe abusiva e costruitain piena zona vincolata. Il presidente hacomunicato ai giornalisti che prestoconvocherà una conferenza stampa all'internodella villa sequestrata, una vera e propriascampagnata.

Il punto sulle inchiestelanciate da Sud

COM'È ANDATAA FINIRE?

LOMBARDO SULLA VILLAABUSIVA«Una casa che fu costruita negli anniventi, esisteva e chi me la vendetteabitava lì quando sbarcarono gli alleatisulle spiagge di Pachino e di Pozzallo.Allora il mare distava circa 200 metri, poic’è stata una notevole erosione della costae il mare rischia di portarsela via, questacome altre.»

«Questa casa esiste in tutte leaerofotogrammetrie che sono state fatteda quando c’è questo sistema permonitorare le costruzioni dall’alto ed ècatastata per quello che è.»

«E’ stata autorizzata una manutenzionestraordinaria già 15 anni fa. Se io 15anni fa avessi avuto i soldi perristrutturarla e se entro i tre annidall’autorizzazione avessi dichiaratol’inizio dei lavori adesso la casa sarebbepiù che ristrutturata.»

Queste sono le frasi che Raffaele Lombardo ha pubblicatosul suo blog il giorno successivo al sequestro della villaabusiva a dieci metri dal mare. Come dimostra la fotoaccanto non c'è traccia di un immobile preesistente nelluogo in cui adesso sorge l'edificio.

A SINISTRA IL CERTIFICATO MEDICO DI ANEURISMA ALL'AORTA RITENUTO FALSO DAL PRIMARIO CHE SI È RIFIUTATO DI FIRMARLOA DESTRA LA VILLA ABUSIVA SEQUESTRATA DALLA PROCURA DI MODICA

LA PALESE CONTRAFFAZIONE DI UN VOTO NEL CONCORSOPER ISTRUTTORE DIRETTIVO DEL COMUNE DI CATANIA

AGGIORNAMENTI

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Andrea Sessa

Èbellissima la vista che si gode dalla verandina dellacasa del commissario Montalbano a Punta Secca. Daun lato il mare cristallino e la sabbia finissima,

dall’altro la campagna iblea con i suoi muri a secco dipietra bianca.La provincia di Ragusa potrebbe vivere solo di turismo

e di percorsi eno-gastronomici. L’Unesco l’ha dichiarata“patrimonio dell’umanità” ma le multinazionali dell’oronero hanno subito messo gli occhi sui giacimenti che sitrovano proprio tra i muri a secco e i casolari degliallevatori.Gli esperti hanno calcolato che dal sottosuolo siciliano

potrebbero fuoriuscire quasi due milioni di tonnellate digreggio e quelle attualmente estratte ogni anno sono circa600mila, circa il 15% dell’intera produzione italiana.A queste cifre vanno sommati i vantaggi fiscali per le

compagnie petrolifere: le royalties che si pagano in Siciliasono tra le più basse del mondo. Per i permessi off shorele tasse sono solo del 4%, mentre nulla è dovuto sino a300mila barili l’anno.“Proprio un bell’affare”, avranno pensato i texani della

Panther Eureka che nel 2004 hanno ottenuto leconcessioni dalla Regione per delle trivellazioni a scopoesplorativo proprio nella Val di Noto.Non riuscendoci, grazie alla veemente opposizione

della società civile, la Panther ottenne, il 20 novembre

MONTALBANO

Paolo Pantano Comitato No trivellazioni gas – petrolifere in Val di Noto

«Già secondo alcuni studi sulle risorse idriche, in base alla casistica mondiale,hanno dimostrato la pericolosità delle trivellazioni vicino alle falde acquifere. Nelcaso della sorgente Sciannacaporale il pericolo è ancora più elevato a causa dellecaratteristiche dei luoghi, costituiti da rocce carbonatiche fratturate, che potrebberoconsentire il trasporto nella fonte di sostanze inquinanti. Abbiamo chiesto allaRegione la revoca delle concessioni e il Comune ha pendente un altro ricorso al Tar.La sentenza del Cga è intervenuta sul piano meramente procedurale e non nelmerito delle tematiche ambientali».

Fabio Granata Vice presidente commissione nazionale antimafia

«La provincia di Ragusa ed il sud est, patrimonio Unesco, sono beni cheappartengono a tutta l’umanità e come tali vanno tutelati da tutti senzatentennamenti. E’ necessario che la Regione intervenga al più presto pernormare la materia delle ricerche petrolifere, annullando l’obbrobrioamministrativo provocato dalle determinazioni dell’allora assessore Noè, etrasformando in legge il divieto assoluto di perforazione sul territoriosiciliano. Non deve venire nessun signor Smitherson dal Texas a dire allanostra popolazione che ci farà evolvere e diventare un paese civile».

2007, una concessione per delle estrazioni di idrocarburiin una zona ricadente nel comune di Ragusa, ma inprossimità della sorgente idrica del comune di Vittoria.Considerando che le trivellazioni sarebbero avvenute

a soli tre chilometri dalla sorgente “Sciannacaporale”, chesoddisfa i bisogni idrici di Vittoria dal 1895, il Comune,temendo un possibile inquinamento delle acque, fecericorso al Tar di Catania per bloccare i lavori.La sentenza, emanata nel novembre del 2008, bloccò

gli statunitensi e provocò la reazione del patron dellaPanther Jim Smitherman: «Se fossimo stati in Texas lacosa si sarebbe fatta in un paio di settimane: col permessodello sceriffo avremmo fatto 21 pozzi e saremmo inattivo».Siccome non siamo in Texas, Smitherman si è

appellato al Consiglio di Giustizia Amministrativa che,proprio pochi giorni fa, ha ribaltato la sentenza del Tar erespinto il ricorso del Comune vittoriese, affermando cheesso è stato “presentato in ritardo” e che “il Comune diVittoria è territorialmente estraneo all’areadell’intervento”.Le trivellazioni dunque, nonostante le perizie disposte

dal Tar dimostrino l’effettivo pericolo, potrebbero partiredanneggiando così in maniera irrimediabile il territorioibleo e una sorgente d’acqua che serve oltre 60milapersone. Montalbano dovrà bere petrolio?

INCHIESTA

Il cuore della Sicilia rischia diessere devastato dalle trivelledella texana Panther

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Laura Galesi

Niscemi (CL) - Un corpo di guardia a cavalloposto all’ingresso della Riserva che assicuriin modo permanente la vigilanza,

assicurando anche l’accoglienza dei visitatori. E’una delle “misure compensative” che il governoregionale ha offerto alla città di Niscemi perchévenga realizzato il Muos (Mobile User ObjectiveSystem).Si chiama così il sistema di comunicazione

satellite ad altissima frequenza voluto dalle forzearmate Usa che integrerà comandi, centri diintelligence, cacciabombardieri, velivoli senzapilota. L’antenna, la quarta in tutto il mondo, verràinstallata presso il feudo Ulmo, nella RiservaNaturale Orientata e sito di interesse comunitario,a due km dal centro abitato, dove dal 1991 esisteuna delle più grandi stazioni di telecomunicazionedella marina statunitense nel Mediterraneo ecapitanata da Sigonella. “Non vogliamol’installazione del Muos- spiega il sindaco GiovanniDi Martino- e non siamo propensi ad accettarecondizioni da parte della Regione. Non si puòproporre la realizzazione di un centro dimonitoraggio permanente e installare la fonteprimaria di malattie incurabili e di disastroambientale”.La Regione, infatti, per indurre

l’amministrazione ad accettare l’installazione

MUOS

A Niscemi è rischio salutee il primo cittadino avvia

il coordinamento dei sindaci.La Regione dice “nì”

dell’antenna ha inoltre proposto la realizzazione diun centro di monitoraggio permanente pressol’ospedale della città nissena, l’attivazione di unpresidio di diagnosi e cura, nonché l’ipotesi disviluppo del patrimonio culturale ed ambientale.Niscemi, insieme a Gela e Butera è riconosciutacome “area ad alto rischio ambientale”. Confermatodal Dipartimento Osservatorio Epidemiologicodell’assessorato regionale alla sanità che nesottolinea l’ alta presenza di neoplasie e ricoveriospedalieri a causa del pet coke prodottodall’Enichem di Gela.Ad aggravare la situazione sono le 41 antenne

già esistenti che, in alcuni periodi, secondo alcunidati dell’Arpa, in alcuni momenti viene superata lasoglia di attenzione. “Ci appelliamo al principio diprevenzione- conclude abbiamo costituito uncoordinamento di 15 comuni che,contemporaneamente, hanno un atto consiliare perribadire no all’installazione del Muos e partecipatoalle manifestazioni di protesta”.In sostegno dei niscemesi si è espressa la

Commissione Europea, invocando il trattatoeuropeo per spiegare il principio di “elevato livellodi protezione della salute umana”, una visione cheil ministro alla difesa Ignazio La Russa avevasostenuto attraverso la costituzione di un recintocontro l’invasione delle onde elettromagnetiche.

La Regione dice "NÌ"“Non è chiaro- spiega Gianfranco DiPietro del Comitato No Muos- quale siala posizione del presidente RaffaeleLombardo che, da una parte proponeatti compensativi per indurci adaccettare l’antenna e pubblicamentedice di essere contrario.Il confronto pubblico sul Muos trasindaci, comitati, organizzazionipolitiche e governo regionale eraprevisto per il 29 marzo scorso aNiscemi. Un incontro sospeso per levicissitudini giudiziarie che in queigiorni hanno interessato RaffaeleLombardo, l’uomo del “ni”. “Si attendela posizione ufficiale della Regione-conlcude Di Pietro- e avviare ulterioriiniziative contro il Muos”.

INCHIESTA

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CON LAPISTOLAIN FRONTE

Roberto Rossi

L’avamposto è una frontiera. Un luogo i cui confini sono marcati dallo spirito di chi vi abita oltre che dallageografia. Culture, valori che si danno battaglia. Dove la penna conta come la spada. E chi la usa, chi lausa bene, rischia molto, la vita stessa. La serenità, senz’altro. Quando le minacce non riguardano solo te,

ma tuo padre, la tua compagna, tua figlia di pochi anni.Esiste un posto in Italia dove tutto questo assume i contorni di un’emergenza. Cronisti minacciati dalla

‘ndrangheta, in Calabria. La regione più povera d’Italia, controllata dalla mafia più ricca e potente d’Europa.Una contraddizione lampante, come le prime pagine di quei giornali locali la prima volta che siamo atterrati aLamezia Terme.Lampi che strillavano di una mafia aggressiva, definitivamente infiltrata nei gangli vitali della società. Una

criminalità che si è fatta sistema, modello vincente di governo del territorio. Che ha creato a sua immagine esomiglianza una classe politica, un sistema economico, una categoria di magistrati, un’opinione pubblica.Una mafia che è riuscita a percorrere migliaia i chilometri, che ha fatto più volte il giro del mondo, che è

riuscita a diventare il più efficace istituto di credito in gran parte della pianura padana, ma che trova nei piccolicentri della Calabria, l’origine e il segreto del suo successo. Cresciuta, negli anni, pasciuta dal sistema di omertàdell’informazione locale e nazionale.In questo contesto, la nascita di due nuovi giornali regionali, nell’arco di quindici anni, ha fatto la differenza.

Quotidiani aggressivi, consapevoli che in un mercato asfittico per lettori e introiti pubblicitari, la via maestraper galleggiare era, ed è, trovare notizie. Riportarle per benino, approfondendo, offrendo analisi einterpretazioni. Raccontando la ‘ndrangheta non solo nelle sue gesta sanguinarie, offrendo così peraltro unarappresentazione del suo potere utile ai mafiosi stessi, ma svelandola nella sua vera natura, quella di un molochche tiene in ostaggio le principali libertà costituzionali.Avamposto racconta questa mafia attraverso le storie di chi ne da notizia. Sedici casi di giornalisti minacciati

di morte dalla ‘ndrangheta. Erano otto quando siamo partiti, una paio di anni fa. Oggi, nel giro di quattro anni,se ne contano ventisei. Diciotto nell’ultimo anno, dieci da quando è uscito questo libro. Sapevamo che nonsarebbe finita lì, avevamo certezza matematica che questi avrebbero alzato il tiro.Come sappiamo che, non solo in Calabria, ogni nuova voce che prova ad inclinare un monopolio

dell’informazione strutturato rischia moltissimo. La testata catanese che ci ospita, Sud, ne è esempio, ancorauna volta, lampante.

Fare informazione in Calabria,rischiando la vita giornalmente

Roberta MANIMilanese. Caporedattore centrale di NewsMediaset. Si è occupata come inviata di alcunifra i maggiori casi nazionali e internazionalidi cronaca nera e giudiziaria. Ha coordinato ecurato le edizioni dei settimanali di ItaliaUno. Collabora ai Rapporti di Ossigeno perl’informazione.

Roberto ROSSICatanese. Scrive da alcuni anni di mafia egiornalismo su Problemi dell’informazione.Cura i Rapporti di Ossigeno perl’informazione, l’osservatorio sui cronistiminacciati FNSI-OdG. Autore, con DaniloSchininà, dell’Inchiesta drammaturgica sulcaso Spampinato.

ANTIMAFIA

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Vincenzo Barbagallo

Nel sud-italia circa 20 milioni di personespendono 55 miliardi di euro l'anno inprodotti agroalimentari provenienti per

la maggior parte dal nord e dall'estero. Partendoda questo dato Erasmo Vecchio ha dato vita a"CompraSud", una catena di supermercatiall'interno dei quali si vendono esclusivamenteprodotti a marchio D.O.M. (denominazioned'origine meridionale).Non solo supermercati ma un luogo in cui i

prodotti incontrano il consumatore,raccontando la storia della nostra terra. Un rarocaso in cui le belle parole sono supportate daifatti.In Sicilia è difficile attrarre investimenti

privati, ci confessa Vecchio e prosegueamareggiato "oggi gli investitori si insediano inquei territori che gli consentono una fiscalità divantaggio, cosa che qui manca completamente".Il fondatore dei CompraSud si scaglia contro

la classe politica meridionale, poco fedele al suoterritorio e troppo asservita alle segreterieromane. Rimprovera il governatore RaffaeleLombardo di aver abbandonato il programma digoverno che di fiscalità di vantaggio e autonomiane faceva un segno distintivo. E' anche sullapolitica agricola alimentare che si sono fatti passiindietro ricorda Vecchio, "il precedente governoregionale con l'Ass.re La Via ha portato avantinumerose iniziative per rendere competitiva laproduzione".Insomma se la politica non riesce a

rispondere al grido d'aiuto per la crisieconomica, qualche imprenditore risponde mavorremmo vedere la politica occuparsimaggiormente dei cittadini, delle imprese edell'economia invece che occuparsi di se stessa.In attesa che ciò avvenga non ci resta chemangiare e bere meridionalmente cercando dipotare una volta tanto un po' di acqua al mulinomeridionale e non a quella del mulino bianco.

meridionalmente

Sostenere i prodotti siciliani è possibile

ERASMO VECCHIO, FONDATORE DI COMPRASUD

SUD CULTURA

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