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www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa tempo.carpi @Tempo_di_Carpi Settimanale di ATTUALITÀ, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34 PULIAMO IL MONDO: UN PICCOLO ESERCITO HA LUSTRATO LA CITTÀ EVENTI MACCHINE TRA LE RIGHE: Le code tra Modena e Carpi? La soluzione sarà Soliera REVISIONI AUTO nuove regole ma occhio ai costi FESTIVALFILOSOFIA torna ad abitare piazze e cortili LA NOSTRA CITTÀ SI CONFIGURA SEMPRE PIÙ COME UN CENTRO DI RIFERIMENTO PER LA LOTTA AL GIOCO PATOLOGICO. A CARPI SONO PREVISTI UN APPROFONDIMENTO RIVOLTO AI MEDICI DI BASE E UN MOMENTO DI FORMAZIONE CHE COINVOLGERÀ L’INTERO MONDO DEL VOLONTARIATO. Carpi combatte la febbre da gioco SPACCIO AZIENDALE MARTEDÌ AL SABATO 9:3 MAGLIERIA UOMO E DONNA IN CASHMERE E FILATI PREGIATI APERTURA SPACCIO 5 SETTEMBRE DAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30_12:30 / 15:00_19:00 A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE LE DOMENICHE NELLA TERRA DEI CANGURI ACETAIE APERTE: ALLA SCOPERTA DELL’ORO NERO DI CASA CLÒ CIMICI AL PALAMAIO: TRE FAMIGLIE CHIEDONO AIUTO ALL’AUSL E’ NATA A CARPI L’ASSOCIAZIONE ARTISTICA E CULTURALE MUSCHIO NUOVA COLLEZIONE AUTUNNO/INVERNO Calzature per bambini e ragazzi Via Paolo Guaitoli, 25 - Carpi (MO) - Tel e Fax 059.68.59.08 - E-mail: [email protected] Italo Reggiani Mauro Clò Elisa Benevelli Passamonte e Lugli Massimo Bigarelli

Tempo n 34

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Su questo numero: Carpi combatte la febbre da gioco; Scuola: certificato medico addio; Una cena per Sara e i suoi amici; Cimici al Palamaio: tre famiglie chiedono aiuto; Il Parco inizia a prendere forma; Il tesoro di Casa Clò; Una tombola per Don Gallo; Elisa Benevoli: nella terra dei canguri; Musikè: porte aperte alla musica classica; Che festa Carpi c’è; Pulizie di fine estate; Revisioni auto: nuove regole anti truffa, ma occhio ai costi; Al via il Festival Filosofia: dal 18 al 20 settembre; Grande inaugurazione della Piscina Comunale domenica 20 alla presenza del campione di nuoto Gregorio Paltrinieri; Vittorio Sgarbi alla baracca sul mare; La mostra del Cinema di Venezia raccontata dal nostro inviato Ivan Andreoli; Grande concerto in Duomo sabato 26 settembre a Carpi; Hotel Touring completamente rinnovato; Il potere dell’arte secondo Valentina Lugli e Manuela Passamonte; Al via la mostra Costruire il Tempio; I ballerini di Amici alla Patria domenica 20 settembre.

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Page 1: Tempo n 34

www.temponews.it a soli € 0,50 in edicola

Spedizione in Abbonamento Postale Regime liberoModena tassa riscossa, Tax percue.

Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

tempo.carpi @Tempo_di_CarpiSettimanale di

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

venerdì 18 settembre 2015anno XVI - n. 34

puliamo il mondo: un piccolo esercito ha lustrato la città

eVeNTI

macchINe

tra le righe: le code tra modena e carpi? la soluzione sarà soliera

revisioni autonuove regole ma occhio ai costi

festivalfilosofiatorna ad abitare piazze e cortili

la nostra città si configura sempre più come un centro di riferimento per la lotta al gioco patologico. a carpi sono previsti un approfondimento rivolto ai medici di base e un momento di formazione che coinvolgerà l’intero mondo del volontariato.

carpi combattela febbre da gioco

APERTURA SPACCIO AZIENDALE SABATO 7 SETTEMBREDAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30_12:30 / 15:00_19:00

A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE LE DOMENICHE

APERTURA SPACCIO AZIENDALE SABATO 7 SETTEMBREDAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30_12:30 / 15:00_19:00

A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE

MAGLIERIA UOMO E DONNA IN CASHMERE E FILATI PREGIATI

APERTURA SPACCIO 5 SETTEMBREDAL MARTEDÌ AL SABATO 9:30_12:30 / 15:00_19:00

A PARTIRE DA OTTOBRE APERTO ANCHE TUTTE LE DOMENICHE

nella terra dei canguri

acetaie aperte: alla scoperta dell’oro nero di casa clò

cimici al palamaio: tre famiglie chiedono aiuto all’ausl

e’ nata a carpi l’associazione artistica e culturale muschio

NUOVA COLLEZIONE

AUTUNNO/INVERNO

Calzature per bambini e ragazzi

Via Paolo Guaitol i , 25 - Carpi (MO) - Tel e Fax 059.68.59.08 - E-mail : st i lbaby@gmail .com

Italo Reggiani

Mauro Clò

Elisa Benevelli

Passamonte e Lugli

Massimo Bigarelli

Page 2: Tempo n 34

venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 342

DIRETTORE RESPONSABILE Gianni PrandiCAPOREDATTORESara GelliREDAZIONEJessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Dario Po, Enrico Gualtieri, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini

PUBBLICITA’Multiradio - 059.698555STAMPACentro stampa delle Venezie - 049-8700713

REDAZIONE e AMMINISTRAZIONEVia Nuova Ponente, 28 CARPITel. 059 642877 - Fax 059 [email protected]

ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI

RADIO BRUNO Soc. Coop.Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 16 settembre 2015

La IenaIl graffio

Foto della settimana...

tra le righe...

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“Il valore di un individuo non si misura sulla base della sua nazionalità e io ne ho avuto la conferma”.Dichiarazione della madre del 17enne soccorso da due ragazzi stranieri dopo una caduta in bicicletta in via Matteotti, tratta dalla Gazzetta di Carpi del 10 settembre.

Posto vacante in San Francesco. Per un don Bianchini che se ne va, non si sa chi arriverà.

Un vasino da notte sulla rotonda di via MuratoriPh Dario Po

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Le code tra modena e carpi? La soluzione sarà Soliera

Per snellire il traffico tra Modena e Carpi è previsto nell’ambito del piano della Provincia l’allarga-

mento della strada provinciale 413 Romana sud, nel tratto compreso tra la tangenziale di Modena e la provinciale 13 di Campogalliano. Un breve tratto di strada (in tutto 450 metri circa), che però diventa un imbuto, dove si for-mano lunghe code in entrambi i sensi di marcia soprattutto nelle ore di pun-ta. L’intervento prevede l’allargamen-to della strada allo scopo di consentire la circolazione a due corsie anche per chi da Modena è diretto a Carpi (nella direzione da Carpi a Modena l’orga-nizzazione attuale della circolazione resta invariata): nella corsia di sinistra si immetteranno i veicoli diretti a Cam-pogalliano percorrendo la rotatoria di S.Pancrazio, a destra quelli diretti a Carpi che proseguiranno direttamente sulla provinciale evitando la rotatoria stessa. Il progetto ha un costo com-plessivo di 2 milioni e 600mila euro e l’obiettivo della Provincia è partire con i lavori nella primavera del 2016.Il Piano della Provincia di Modena, che ha come obiettivo “lo snellimento dei collegamenti tra Modena, Soliera, Carpi e Mirandola” (quelli tra Mode-na, Soliera e Carpi rappresentano una “criticità”) contiene anche un’altra importante novità: il raddoppio per consentire i due sensi di marcia sul ponte dell’Uccellino. I tecnici della Pro-vincia e del Comune di Modena stanno effettuando le verifiche per definire la soluzione più idonea: tra le ipotesi c’è quella di utilizzare il ponte bailey

(situato nei pressi della linea dell’alta velocità ferroviaria) che sarà affian-cato al ponte dell’Uccellino al fine di consentire la circolazione a doppio senso di marcia eliminando il semaforo attuale. Il progetto prevede anche l’innalza-mento dei due ponti di circa 80 cen-timetri riducendo la frequenza delle chiusure dell’infrastruttura a causa delle piene del Secchia. Il costo di questo intervento, comprese le opere di adeguamento stradale e delle rampe ammonta a 1 milione e 800mila euro.Complementare al progetto, la realiz-zazione della nuova rotatoria (costo complessivo di 1 milione e 400mila euro; sarà pronta entro l’autunno del 2016) sulla statale 12 Canaletto, all’incrocio tra la strada del ponte dell’Uccellino e la strada comunale di Albareto. Non è un caso che alla presentazione del piano ci fosse il sindaco di Soliera Roberto Solomita. “Condividiamo questi progetti che avranno una ricaduta positiva anche sulla viabilità del nostro comune - ha detto - soprattutto il raddoppio del ponte dell’Uccellino contribuirà a snellire il traffico da Soliera a Mode-na, superando l’attuale semaforo che regola il passaggio del ponte a senso unico alternato”. In attesa del raddop-pio della Romana da Carpi a Modena, i carpigiani che affrontano quotidiana-mente con grande pazienza il tragitto per Modena avranno un’alternativa: Soliera.

Sara Gelli

Page 3: Tempo n 34

3venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

Massimo Bigarelli

L’inizio del nuovo anno scolastico porta una novità: in caso di

assenza per malattia supe-riore ai cinque giorni, per essere riammessi in classe, non occorre più presentare il certificato medico.A deciderlo è stata la Regio-ne Emilia Romagna, con una legge regionale appro-vata a luglio, con l’obiettivo di semplificare la normativa in materia di certificazione

Ogni storia è diversa. L’ultima è quella di una signora che

dopo aver perso quaran-tamila euro al gioco ha raccontato di essere stata vittima di una rapina per giustificare l’ammanco. Da quando il gioco d’azzardo è entrato nelle nostre case, grazie ai siti su Internet, la situazione si è ancor più aggravata.Sul fronte del contrasto alle ludopatie, Carpi si confi-gura sempre più come un centro di riferimento per la lotta al gioco patologico. Nella nostra città sono pre-visti un approfondimento rivolto ai medici di base e un momento di formazione che coinvolgerà l’intero mondo del volontariato.Il primo appuntamento è in programma sabato 17 ottobre nell’ambito di un corso di aggiornamento, organizzato dall’Ausl, su psichiatria e geriatria presso la Sala Congressi di Carpi: il dottor Massimo Bigarelli, direttore di strut-tura complessa Dipendenze patologiche Area Nord, interverrà sul tema delle ludopatie e sarà presentato un caso clinico. In platea ci saranno i medici di medi-cina generale, i primi a cui il cittadino si rivolge per un qualsiasi problema di salute. Il dottor Bigarelli

Associazione Italiana sulla Sindrome di Wolf-Hirschhorn

Una cena per Sara e i suoi amici

lA noStrA cIttà SI confIgurA Sempre pIù come un centro dI rIferImento per lA lottA Al gIoco pAtologIco. A cArpI Sono preVIStI un ApprofondImento rIVolto AI medIcI dI bASe e un momento dI formAzIone cHe coInVolgerà l’Intero mondo del VolontArIAto

carpi combatte la febbre da giocointerverrà successivamente giovedì 29 ottobre presso la Casa del Volontariato di via Peruzzi: ad ascoltarlo ci saranno i volontari delle associazioni cittadine che operano sul territorio e hanno il polso di ciò che sta accadendo a livello sociale.L’obiettivo, è evidente, è quello di costruire una rete per far fronte alla febbre del gioco, un fenomeno in continua crescita in par-ticolar modo per i giochi che si svolgono al chiuso oppure attraverso Internet.

“E’ fondamentale infor-mare la classe medica e promuovere il coinvolgi-mento di tutte le figure in-

teressate – spiega il dottor Bigarelli – perché l’azione del singolo individuo non è sufficiente: si tratta di aiu-

tare il paziente ludopatico, ma anche i suoi familiari”.Dottor Bigarelli, qual è l’entità del fenomeno?“Come primo dato già il Ministero della Salute ha considerato affetto da ludo-patia, cioè gioco patologico una percentuale fra lo 0,5 e il 2,2% della popolazione adulta anche se ultima-mente abbiamo dei casi di segnalazioni di giovani o di minori. Come Azienda Usl seguiamo circa 130 perso-ne nei nostri servizi pur non essendo ancora ricompreso il gioco d’azzardo nei Lea, cioè nei Livelli essenziali di assistenza”.Che tipo di percorso si propone a chi vuole affrontare i propri pro-

blemi?“I percorsi di recupero sono sia individuali che di grup-po: colloqui individuali con un’im-postazione di sostegno psicologico o cognitivo-comportamentale e dei percorsi di gruppo che si sono rivelati particolar-mente efficaci. In questo senso dobbiamo segnalare che i nostri programmi sono nati in collaborazione con varie organizzazioni: sia con i comuni sia con le associazioni dei commer-cianti. C’è un corso regio-

nale a cui gli imprenditori e i commercianti che hanno le macchinette, le video lottery e i gratta e vinci partecipano per essere formati ad affrontare clienti problematici. Esistono poi associazioni di volontaria-to, come Ceis e Lag, che organizzano dei gruppi di recupero. E’ un’attività di rete che da quattro anni abbiamo messo in campo”.Che cosa possiamo fare di più?“Si può fare molto di più sul fronte della prevenzio-ne: il momento di forma-zione rivolto ai medici di famiglia il 17 ottobre e

l’appuntamento del 29 ottobre presso la Casa del Volontariato di viale Peruzzi con i volonta-ri delle varie associazioni si propongono di sensibilizzare gli operatori.

E’ importante diffondere il messaggio anche nelle scuole: nelle iniziative rivolte agli studenti, oltre a parlare di fumo, alcol e droghe, ora affrontiamo il tema del gioco d’azzardo. E’ chiaro che è una gara molto dura da vincere per-ché gli interessi economici sono elevatissimi”.

Sara Gelli

Ci sarà anche Sara alla cena che è stata orga-nizzata per raccogliere

fondi a favore di chi, come lei, è colpito da questa malattia rara e malformativa, una patologia che deriva da un difetto genetico a carico del cromosoma numero 4. La carpigiana Sara ora ha più di trent’anni ma i suoi genitori non si fermano e, con l’asso-ciazione, continuano a darsi da fare. A.I.Si.W.H. Onlus, l’Associazione Italiana sulla Sindrome di Wolf-Hirschhorn in collaborazione con il Circolo Giliberti, ha organiz-zato una cena di beneficenza presso il circolo in via Tassoni a Carpi, sabato 19 settembre. Il menù prevede due primi,

due secondi, un contorno, il dolce, vino e acqua per il costo di 20 euro per gli adulti e 10 euro per i bambini dai 6 ai 14 anni. La cena è gratis per i bambini sotto i 6 anni. Nel corso della serata ci sarà una sottoscrizione interna con ricchi premi sponsorizzati da: A.Si.W.H., Edicola Carez-za, Mini Bar, Settimo Cielo, Parrucchiera Prima Donna, Il Barattolo, Pasticceria Na-poletana, Macelleria Ser-nesi Giuseppe, Oreficeria Il Karato, Zannoni Impianti, Madrilena. Per info e preno-tazioni: Giorgio 347.6966626 – Silvia 338.4127811 – Elisa 347.4125636 oppure presso Edicola Carezza di via Meloni 5/a.

con Il nuoVo Anno ScolAStIco, unA noVItà IntrodottA dAllA regIone emIlIA romAgnA: è StAto AbolIto Il certIfIcA medIco per mAlAttIA In cASo dI ASSenzA ScolAStIcA

Certificato medico addio

sanitaria riducendo drasti-camente i casi in cui per tornare a frequentare le lezioni dopo una lunga as-senza, occorre il certificato medico passando prima dal pediatra. Il provvedimento riguarda tutti gli alunni che frequentano le scuole di ogni ordine e grado.L’obbligo di presentare il certificato medico rimane quando “lo richiedano misure di profilassi a livello

internazione e nazionale per esigenza di sanità pubblica (situazioni di particolare criticità) e quando i soggetti interessati siano tenuti alla presentazione del certificato in altre Regioni”.Per il mondo della scuola si tratta di una rivoluzione. Del resto si legge nella comunicazione “evidenze scientifiche in materia di malattie infettive e della loro diffusione confermano

che il pericolo di contagio è di solito massimo durante la fase di incubazione e all’e-sordio, per ridursi durante la convalescenza e, passati i cinque giorni dall’inizio della malattia, raggiunge livelli compatibili con la presenza in collettività”. La novità introdotta re-sponsabilizza i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta, chiamati a educare i genitori circa le indicazio-ni di profilassi da seguire e le famiglie, che devono assicurare la piena guari-gione dei ragazzi, prima di rimandarli a scuola. Il pro-blema del certificato medico costringeva le famiglie a ritornare dal pediatra dopo la visita per la diagnosi: un problema burocratico a cui far fronte nella routine già complicata di una giornata normale. Per informazioni è possibile chiamare il nume-ro verde del Servizio Sanita-rio Regionale 800.033.033, dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 17.30, il sabato dalle 8.30 alle 13.30.

S.G.

“Come Azienda Usl seguiamo

circa 130 persone nei nostri servizi pur non essendo ancora ricompreso il gioco d’azzardo nei Lea, cioè nei Livelli essen-ziali di assistenza”.

Page 4: Tempo n 34

venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 344

“Qualche anno fa (dal 2004 al 2009) sono stato seduto

sui banchi del Consiglio Comunale carpigiano perché eletto dai nostri concittadini nella lista dei Verdi. Mi occupai so-prattutto di tematiche sportive. Ricordo che già allora ebbi modo di sollevare la questione relativa alla carenza e all’inadeguatezza degli impianti sportivi nel nostro territorio.Dallo Stadio Cabassi alla Piscina, dal Palazzetto dello sport alle palestre scolastiche e non. Proprio all’inizio del-

i lettori ci scrivono

Non è mai troppo tardi

“E’ dal mese di giugno che aspettiamo una risposta da parte dell’Azienda sanitaria.

La situazione nelle nostre case è ormai intollerabile. Le cimici sono ovunque”. A lanciare un grido di aiuto è il carpigiano Italo Reggia-ni unitamente a Laura Zironi ed Elfa Barbieri. Le tre famiglie, tut-te residenti al Palamaio di via San-ta Chiara, sono afflitte da tempo dalla piaga delle cimici: “a giugno gli addetti dell’Ausl sono venuti a fare un sopralluogo, promettendo-ci di tornare per la disinfestazione ma, da allora, non abbiamo più vi-sto, né sentito nessuno. Ogni notte questi fastidiosi insetti invadono pareti, letti, lenzuola, cuscini… non appena ci si addormenta, le cimici escono lasciando piaghe su ogni parte del corpo. Siamo tutti anziani e disabili. Tiriamo avanti con la pensione minima - prose-gue Italo - da soli non riusciamo a sbarazzarci del problema. L’Ausl deve aiutarci come promesso”.

J.B.

“e’ dAl meSe dI gIugno cHe ASpettIAmo unA rISpoStA dA pArte dell’AzIendA SAnItArIA. lA SItuAzIone nelle noStre cASe è ormAI IntollerAbIle.

le cImIcI Sono oVunque”. A lAncIAre un grIdo dI AIuto è Il cArpIgIAno ItAlo reggIAnI

cimici al palamaio: tre famiglie chiedono aiuto

la legislatura proposi di dar vita a un Polo Sportivo, un luogo dove fossero concentrati gli impianti sportivi più grandi. Si sarebbero conseguiti vari vantag-gi: dalla possibilità di affrontare campionati di vertice per le nostre squadre all’abbattimen-to dei costi di gestione, al favorire una virtuo-sa convivenza tra le associazioni sportive. La mia proposta venne snobbata da sindaco e assessori. Sono pas-sati più di 10 anni e le

difficoltà di allora sono diventate le emergen-ze di oggi. Anno dopo anno stiamo perdendo molte squadre che, nel frattempo, sono state promosse chi in Serie B e chi in A nelle rispet-tive discipline sportive e non disponendo di strutture adeguate, per continuare la loro attività, sono costrette a emigrare a Mode-na. Tutte le discipline sono penalizzate: dalla pallavolo al nuoto, dal calcio alla pallamano. E così è stato per la Liu Jo

Volley, poi per il Carpi Calcio e adesso per Terraquilia. Lo stesso Gregorio Paltrinieri si allena nella piscina di Novellara. Ma puntare e investire sugli impianti sportivi é una questione di cultura: non significa soltanto vedere in casa le gare di campionato, bensì di avviare i gio-vani allo sport, vera palestra di vita. Oggi il dibattito si riapre grazie al calcio perché é la disciplina che fa più au-dience. Il caso del Carpi che non ha lo stadio per la Serie A (ma nemme-no per la B considerato

che lo scorso campio-nato lo ha giocato al Cabassi solo in virtù di una deroga speciale della Federazione), è clamoroso ed è stato ripreso da tutti i gior-nali nazionali. Mentre il Sassuolo compera lo stadio di Reggio Emilia, il Carpi deve chiedere al Modena di poter gio-care al Braglia. Come minimo si deve dire che l’Amministrazione comunale carpigiana è in gravissimo ritardo. Gli errori commessi 10 anni fa e perpetrati nel tempo, ma che veniva-no da più lontano es-

sendo sempre mancata una programmazione impiantistica sportiva seria, ricadono pesante-mente e negativamente oggi su cittadini incol-pevoli. Occorre dunque un cambio di passo e serve istituire al più pre-sto una nuova Consulta dello Sport composta da persone competenti e avvedute che incalzi e solleciti il Comune a intervenire e riesca, con la tenacia e l’orgoglio del nostro beneamato Dorando Pietri, a recu-perare il tempo colpe-volmente perso.

Marcello Savino

Giuseppe Schena

“Il mio obiettivo è di arrivare a una scel-ta definitiva di cosa

debba essere quell’area e a chi debba essere destinata entro la fine del mandato”. Il presidente della Fonda-zione Cassa di Risparmio di Carpi Giuseppe Schena chiarisce di voler affronta-re la questione e risoverla entro i prossimi tre anni perché quel terreno rientra nel patrimonio della Fon-dazione e in qualche modo va valorizzato a beneficio della città. Con il sindaco Alberto Bellelli concorda sulla necessità di avere una visione, condividere un pro-getto e dare una destinazio-ne definitiva a quello spazio.

Il terreno SI eStende compleSSIVAmente Su 350mIlA metrI quAdrAtI. l’IdeA dI prIVIlegIArne lA VocAzIone nAturAlIStIcA non eSclude quellA dI reAlIzzArVI Strutture dI bASe funzIonAlI A renderlo fruIbIle. Il preSIdente dellA fondAzIone crc cHIArISce dI Voler ArrIVAre A unA SceltA entro I proSSImI tre AnnI

il parco inizia a prendere forma

Il riferimento è al terreno agricolo acquistato per quat-tro milioni di euro nel 2007 dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi a Santa Croce tra la via dei Mulini per Gargallo, traversa San Giorgio e via Bersana. La Fondazione e l’Amministra-zione Comunale, partendo dal presupposto che quell’a-

rea debba essere utilizzata, sono all’inizio di un percor-so di valutazione e condivi-sione. Idee? Il ventaglio di possibili soluzioni è ampio. La discussione sugli spazi verdi ha acceso la città con riferimento, in particolare, al Parco Lama individuato dalla parte opposta rispetto a Santa Croce. Più recente il

dibattito sulla dotazione di infrastrutture di tipo spor-tivo di cui la città, secondo alcuni, sarebbe carente. Per sgomberare il campo da fraintendimenti, il presiden-te chiarisce che il terreno della Fondazione “non può essere una destinazione utile per lo stadio, ma non sono un talebano. La Fondazione e l’Amministrazione Comu-nale condividono la scelta di non cambiare la destinazio-ne urbanistica di quell’area che non diventerà edifica-bile, ma ciò non esclude la possibilità di sfruttare un numero minimo di metri quadri per dotare quello spazio di strutture che siano strumentali all’uso che se ne vuole fare”.Il terreno si estende com-plessivamente su 350mila metri quadrati. Insistono lì due edifici, uno rurale e uno civile, il cui potenziale edificatorio potrebbe essere preso come riferimento ma da collocare in modo diverso rispetto all’attuale.

Privilegiarne la vocazione naturalistica comporterebbe un onere ben poco rilevan-te per la Fondazione che dovrebbe aprire quell’area alla fruizione della città realizzando semplicemente le infrastrutture minime di servizio. L’altra ipote-si potrebbe essere quella di realizzarvi strutture di base funzionali a renderlo fruibile. “Le due idee non si escludono a vicenda per-ché l’area verde può essere messa a disposizione subito e, nel tempo, si possono progettare interventi che caratterizzano alcune zone del parco”. Per quel che riguarda la possibilità di indire un concorso di idee, il presidente Schena rivendica il ruolo decisionale della Fondazione e dell’Am-ministrazione perché tale concorso si deve basare su indirizzi chiari e riferimenti precisi. Insomma, non si mettono i carri davanti a buoi.

Sara Gelli

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5venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

La coppia carpigiana formata da Mau-ra Casali e Lauro Veroni organizza al Circolo Loris Guerzoni, di via Genova,

domenica 4 ottobre, a partire dalle 15, una tombola per raccogliere fondi da destinare alla Comunità San Benedetto al Porto di Geno-va, fondata dal rimpianto Don Andrea Gallo. Un pomeriggio all’insegna della leggerezza e della spensieratezza ma, soprattutto della solidarietà. Con soli 10 euro si potrà giocare a tombola, fare una merenda a base di dolci rigorosamente fatti in casa e, chi vorrà, potrà acquistare anche alcuni biglietti della lotteria - 2 euro l’uno - e, con un pizzico di fortuna, sperare di vincere i premi in palio, offerti da varie ditte del nostro territorio. “Tutto il ricavato - conclu-de Maura - andrà alla Comunità San Benedetto al Porto di Genova”.

Profumato. Come la cultura legata alle no-stre origini, alla terra.

Dense stille aromatiche, frutto di una sapienza antica. Di un amore che viene da lontano, tramandato, con pa-zienza, dalle mani dei nostri nonni. Dei nostri padri. Un tesoro che racconta la nostra storia. La memoria delle no-stre radici. L’aceto balsami-co tradizionale di Modena nasce da mani esperte, che fanno di pazienza e lentezza i propri alleati. Cullate con amorevoli carezze quotidia-ne, le botticelle attendono. Custodite nei sottotetti, in silenzio, le batterie ma-

Il cArpIgIAno mAuro clò, mAeStro ASSAggIAtore dellA conSorterIA dell’Aceto bAlSAmIco trAdIzIonAle dI SpIlAmberto, noncHé eSperto deguStAtore,  Apre AllA cIttAdInAnzA lA SuA AcetAIA dI fondo toScHInA, In VIA gHerArdo cAVetto, Al cIVIco 11, domenIcA 27 Settembre In occASIone dell’InIzIAtIVA AcetAIe Aperte

il tesoro di casa clò

turano e, tra un rabbocco e l’altro, il loro prezioso contenuto cresce in qualità. Muta. Sino a raggiungere la piena armonia, un assoluto equilibrio tra dolcezza e aci-dità. Tra i custodi di questa millenaria tradizione, vi è il carpigiano Mauro Clò: “fu mia madre a farmi dono di una batteria che io ho ribattezzato col suo nome, Argentina”. Un’eredità preziosa che Mauro desi-dera condividere con altri, “affinché l’amore per l’aceto balsamico tradizionale di Modena si diffonda sempre più”. Il balsamico, infatti, è sinonimo da tempo imme-morabile di cultura e storia: “un patrimonio - aggiunge Mauro Clò - che non può rischiare di andare perduto e

al quale confi-do che sempre più giovani si avvicinino”. A Mauro, maestro assaggiatore della Consor-teria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Spilamberto, nonché esperto degustatore, brillano gli occhi quando racconta il lento procedi-mento che dalla cottura del mosto porta all’acetificazio-ne: “passo dopo passo, vedi nascere questo tesoro, e lo curi sino a farlo diventare un prodotto eccellente capa-ce di sprigionare profumi definiti e regalare sensazioni gustative che riempiono il palato”. Il processo di ma-turazione è lento e costante,

ogni operazione avviene secondo regole precise: “le mie otto batterie sono custo-dite nel sottotetto del Fondo Toschina. Il luogo ideale per garantire all’aceto quelle escursioni termiche indi-spensabili per farlo maturare e invecchiare al meglio”, spiega Clò. Ogni batteria - che porta il nome di un famigliare di Mauro, quale ennesima dimostrazione d’amore - è composta da 5 fino a 7-8 botti, di dimensio-ni decrescenti: ogni anno, tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, dopo aver spillato solo dalla botte

più piccola la quantità di oro nero che verrà gelosa-mente imbotti-gliata per sè e i propri cari, si procede ai rab-

bocchi. Si preleva così dalla seconda botte la quantità di aceto che verrà messo nella prima per riportarla a livello, dalla terza alla seconda e si continua via via a salire, fino alla botte più capiente che viene a sua volta rincalzata con 15/20 litri di mosto cotto fermentato e acetificato na-turalmente nell’annata, “nel mio caso - svelta il maestro - ottenuto rigorosamente da uve di Trebbiano come richiesto dal disciplinare”. Ogni rabbocco è un patto di

alleanza tra uomo e natura. Tra passato e presente. “Il balsamico tradizionale è qualcosa che cresce e vive. Insieme a noi e dopo di noi, con le generazioni che ver-ranno. I miei due nipoti, Elia e Bruno, ai quali ho fatto dono di una batteria cia-scuno quando sono nati, mi aiutano e mi stanno vicino in acetaia, spero si appassioni-no sempre più”. L’aceto, anno dopo anno, riposa in botti realizzate con diversi tipi di legni che conferiscono al prodotto una naturale aromatizzazione (“dalla dolcezza del cilie-gio alla nota resinosa del ginepro”, aggiunge Clò) e ne influenzano consistenza e colore; nasce così un aceto

prezioso e costosissimo pronto per essere sug-gellato dal Consorzio Tutela Aceto Balsamico Tradizionale di Modena per poi essere commer-cializzato rigorosamente dopo 12 o 25 anni di invec-chiamento. Un cerimoniale che si perpetua nel tempo, assaggio dopo assaggio, affinché solo un nettare perfetto possa guadagnarsi il titolo di incontrastato re della tavola: “l’equilibrio tra dolce e agro dev’essere perfetto. Sciropposo ma non

eccessivamente corposo, il balsamico tradizionale ha un aroma penetrante e persistente ed è di un lucente color bruno scuro carico”. Custode di una tradizione centenaria e garante di un prodotto unico che nasce, da secoli, nei sottotetti delle no-stre case, Mauro Clò apre, per il secondo anno alla cittadinanza la sua acetaia di Fondo Toschina, in via Gherardo Cavetto, al civico 11, domenica 27 settembre in occasione dell’iniziativa Acetaie Aperte organiz-zata dal Consorzio Aceto Balsamico di Modena e dal Consorzio Aceto Balsami-co Tradizionale di Modena Dop. Dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19 sarà possibile assi-stere alla cottura del mosto, (“sempre che le uve di Treb-biano siano disponibili”, sorride Mauro) e fare una visita dell’acetaia con tanto di degustazione. Davvero un’occasione imperdibile per scoprire i segreti e la

maestria che si celano dietro l’oro nero di Modena. Un tesoro mostrato anche in oc-casione della registrazione del programma Mezzogiorno Italiano nella sua tappa carpi-giana, trasmes-

so su Rai 1 il 20 agosto: “è stato un passaggio fugace - ammette Mauro - ma ciò che conta davvero è che sempre più persone imparino ad apprezzare l’eccellenza di questo prodotto figlio della nostra storia e della nostra terra d’Emilia”.

Jessica Bianchi

domenica 4 ottobre, alle 15, al circolo loris guerzoni di via genova appuntamento con una tombola solidale

Sosteniamo la comunità di don Gallo

Don Gallo

“Passo dopo passo, vedi na-scere questo

tesoro, e lo curi sino a farlo diventare un prodotto eccellente capace di sprigiona-re profumi definiti e regalare sensazione gustative che riem-piono il palato”.

“Il balsamico tradizionale è qualcosa che

cresce e vive.  Insie-me a noi e dopo di noi, con le genera-zioni che verranno”.

Mauro Clò nella sua acetaia

Mauro Clò durante la registrazione di Mezzogiorno Italiano

Page 6: Tempo n 34

venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 346

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Page 7: Tempo n 34

7venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

lA StudenteSSA 22enne elISA beneVellI rAccontA dellA SuA eSperIenzA A melbourne doVe HA VISSuto per cInque meSI grAzIe A unA borSA dI StudIo

nella terra dei canguri

Una settimana open per avvicinare i giovani alla musica classica e moderna e ampliare l’organico dell’orchestra giovanile. E’ lo scopo dell’iniziati-

va lanciata dalla scuola di musica Musikè in via Lago di Carezza, 14 che dal 21 al 26 settembre darà la possibilità a ogni neo allievo di provare i diversi strumenti acustici ed elettrici per scoprire, per esempio, se si è più attratti dal sassofono piuttosto che dal clarinetto, e iniziare a esibirsi nei primi concerti.“Base classica ma accostandovi un repertorio prettamen-te moderno - ha affermato Gianni D’Addese, docente e tastierista-corista nella band di Umberto Tozzi - con un’impronta sempre più professionalizzante per avviare i ragazzi al mestiere del musicista”. Infatti, a partire da quest’anno, lo staff di insegnanti si am-plia, e oltre a D’Addese ci saranno anche Gianni Vancini, musicista di Tozzi, Mingardi e tanti altri, con all’attivo due album strumentali incisi in America, che porterà una ventata di freschezza con il nuovo corso di Sax, e Riccardo Maccaferri che svilupperà alcuni stage di canto indirizzati al teatro musicale.Quest’ultimo, dopo essere stato un allievo della scuola,

L’Australia, un territo-rio tanto lontano quan-to affascinante dove

sembra ancora possibile re-alizzare sogni e aspirazioni, specialmente se si è giovani e intraprendenti. Una meta entrata nell’im-maginario collettivo anche di tanti universitari che scelgono di studiare per un certo periodo in una realtà completamente diversa dalla propria, come ha fatto la 22enne carpigiana Elisa Benevelli, prossima alla laurea in Scienze Inter-nazionali e Diplomatiche presso l’Università degli Studi di Trieste: è da poco rientrata da un semestre di studio a Melbourne grazie a un progetto di mobilità internazionale.Come si svolgeva la tua vita lì? Quali differenze hai riscontrato nello studio in Italia e in Au-stralia?“Dopo la fase di assesta-mento, la mia vita si svol-geva abbastanza regolar-mente ma in una città che ha dell’inverosimile: così enorme e diversa. I miei orari all’università erano piuttosto dilatati nell’arco della settimana e mi per-mettevano di fare sport, vedere gli amici e visitare i musei. Infatti, i ritmi in Australia sono molto più rilassati rispetto all’Italia. Le differenze sono a dir poco abissali. Essendo Melbourne la seconda città in Australia per numero di abitanti, le dimensioni stesse del campus erano da capogiro. Per le prime due settimane dovevo portare sempre con me mappe della città e del campus per evitare di perdermi e correvo da un’aula all’altra con tempi di percorrenza anche di parecchi minuti. Quanto al sistema educativo, è tutto

molto più digitalizzato e gran parte del lavoro viene svolto online. Le lezioni erano suddivise tra lec-tures, l’equivalente delle nostre lezioni frontali con il professore che fornisce i contenuti, e tutorials, ossia i gruppi di lavoro. Questi ultimi erano l’unica vera occasione per un confronto diretto con la classe e il professore o i suoi assistenti, e l’unico mo-mento in cui non ci si sen-tisse solamen-te un numero o sopraffatti dalla totalità. Per intenderci, questa sorta di spersona-lizzazione nell’ambito universitario è un fenome-no frequente

anche in Italia, soprattutto negli atenei più grandi. Tut-tavia, non avevo mai vissu-to qualcosa di simile prima: Gorizia è una città piccola e quanto all’università i suoi numeri non hanno niente a che vedere con il distretto universitario di Melbourne. Proprio in conseguenza del notevole numero di studen-

ti, in Australia non esistono veri e propri esami orali e la maggior parte degli esami consta di progetti di ricerca, alme-no per quanto riguarda la mia esperien-za. Infine, il sistema australiano mi pare che indirizzi più concretamente e direttamente

al futuro professionale”.Si sente anche lì la crisi?“Parlando con chi in Au-stralia ci vive da sempre, la crisi esiste ed è tangibile, ma da straniera posso dire che nel mio piccolo non l’ho avvertita. Ciò che mi ha sorpresa è stato scopri-re che anche l’Australia, all’apparenza perfettamente funzionante ed efficiente, ha i propri problemi. Primo fra tutti, il grande divario sociale esistente tra le comunità discendenti dalle popolazioni aborigene e il resto della popolazione. Non è un argomento di cui si parla con tranquillità, forse anche in ragione del fatto che non è un fenomeno che interessa direttamente

le grandi città ed è vissuto diversamente a seconda delle zone”.L’esperienza più bella e significativa che hai vissuto là?“Non c’è un’esperienza più significativa di un’altra, perché ogni posto che ho visitato mi ha lasciato qual-cosa. Forse, le sensazioni più forti le ho provate in Tasmania, almeno dal punto di vista emotivo. E’ uno dei pochi luoghi in cui la natura è più importante dell’uni-verso umano. Come tutta l’Australia, la Tasmania è selvaggia, ma a differenza di altre zone, è l’uomo a essersi adattato alla natura e non il contrario. Standovi per una settimana durante

la pausa universitaria per le vacanze di Pasqua, ho potuto apprezzare appieno il significato di vivere il mo-mento, di immergersi nel luogo. Ho dato da mangiare ai canguri, mi sono arrampi-cata per sentieri a malapena battuti, ho camminato per chilometri e non ne avevo mai abbastanza. Il senso di libertà e di perfezione che quei luoghi comunicano è disarmante, al punto che a fatica riesco a descriverlo. Credo però che l’esperienza più significativa sia stata l’idea del viaggio in sé, la scoperta, così come la vo-glia di rischiare e mettersi in gioco. L’Australia è viag-gio e avventura, è sapersela cavare anche quando hai perso l’ultimo autobus che ti riporterà in città, distante chilometri, quando sai che dovrai adattarti e saper prendere l’occasione quan-do ti si presenta. E’ l’Au-stralia che mi ha insegnato che il viaggio non è la meta, ma il percorso che conduce a quella destinazione”. Progetti per il futuro?“Attualmente sto scriven-do la tesi di laurea, ma ho tanti progetti. Sono stata ammessa in un’università londinese e mi trasferirò lì per frequentare un master in Conflitto, Sicurezza e Sviluppo. Partirò appena laureata, a fine settem-bre. Non ho idea di cosa aspettarmi esattamente, perché un’altra cosa che l’esperienza australiana mi ha insegnato è di gustarsi attimo per attimo ciò che si vive senza pensare troppo al domani, anche se con questo non voglio dire che non si debbano fare progetti o avere ambizioni: le due realtà devono coesistere, anche perché, spesso, ciò che stiamo vivendo è ben più sorprendente di quello che avremmo immaginato”.

Chiara Sorrentino

“L’Australia è viaggio e avventura,

è sapersela cavare anche quando hai perso l’ultimo auto-bus che ti riporterà in città, distante chilometri, quando sai che dovrai adat-tarti e saper prendere l’occasione quando ti si presenta. L’Austra-lia mi ha insegnato che il viaggio non è la meta, ma il percorso che conduce a quella destinazione”.

dAl 21 Al 26 Settembre lA muSIcA clASSIcA non AVrà pIù SegretI grAzIe AllA SettImAnA open dellA ScuolA muSIKè per SelezIonAre gIoVAnI StrumentIStI

musikè: porte aperte alla musica classica

ha intrapreso una carriera come performer nei musical di successo Notre Dame de Paris e Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo.Una rosa di nuovi professionisti per arricchire le possibilità artistiche della scuola e testimoniare che passione e me-stiere possono andare a braccetto anche quando si parla di musica.

Chiara Sorrentino

Elisa Benevelli

Gianni Vancini Riccardo Maccaferri

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 348

domenica 20 settembre, a partire dalle 11, grande inaugurazione della nuova piscina

e piscina sia!

Il cerchio si chiude: dopo oltre vent’anni di polemi-che, progetti bocciati e ritardi, finalmente Carpi avrà da domenica 20 settembre la sua nuova Pisci-

na Comunale. L’impianto, una delle opere pubbliche più importanti degli ultimi decenni, verrà inaugura-ta alle 11 con una cerimonia che vedrà la presenza (e non poteva essere altrimenti) di Gregorio Paltrinieri (in foto), neo campione del mondo e primatista europeo nei 1500 s.l. Con lui ci saranno il sindaco di Carpi Alberto Bellelli, il presidente della Provincia Giancarlo Muzzarelli e il presidente della Regione

Stefano Bonaccini oltre a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della struttura. Nel corso della mattinata, ad accom-pagnare i discorsi ufficiali, sono previsti anche gli inter-venti musicali dell’Orchestra Vecchi - Tonelli.Dopo il taglio del nastro e la benedizione del vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, il pubblico presente potrà visitare la struttura. I gruppi - da trenta persone - saranno accompagnati dagli istruttori della Cooopernuo-to, società che gestirà l’im-pianto natatorio. Maestro di cerimonia dell’evento sarà Pierluigi Senatore di Radio Bruno.

“Ormai Carpi C’è equivale a un brand, a un certificato di ga-

ranzia per un successo che si è ripetuto, per la settima volta”: così l’assessore al Centro storico Simone Morelli ha commentato la buona riuscita della mani-festazione che, sabato 12 settembre, ha portato deci-ne di migliaia di persone a vivere il centro storico di Carpi, dal pomeriggio sino a notte inoltrata, con centi-naia di proposte che hanno spaziato dalla musica al buon cibo, dall’animazione per bambini alla danza, fino alle visite agli istituti cultu-rali. Meno gente del solito, come per ogni edizione set-tembrina dell’evento, ma proprio per questo, ancor più godibile. “Registro con soddisfazio-ne – continua Morelli – il fatto che il centro sia stato pieno di persone sin dal pomeriggio, che gli orari e i volumi siano stati rispet-

SI confermA un SucceSSo AncHe lA SettImA edIzIone dI cArpI c’è, cHe HA rIempIto dI pubblIco e InIzIAtIVe Il cuore dellA cIttà

che festa carpi c’è!

Il 25 settembre Villa Teresa (via della Rosa 4/a), ospiterà Evolversi per

non estinguersi: i modelli vincenti sul territorio per agganciare la ripresa. La seconda edizione del con-vegno - organizzato da P&B Servizi, in collaborazione con Apvd - avrà luogo dalle 9 alle 12,30. La P&B Servizi di Chiara Po e Claudia Berga-maschi, forte dell’esperienza dell’anno scorso, intende continuare il percorso intra-preso nella scorsa edizione che ha visto confrontarsi e interrogarsi imprenditori, professionisti ed esperti di settore sulle modalità di fare impresa in tempo di crisi. Un vero cambiamento richiede costanza e determinazione, i paradigmi e le strategie utilizzate vanno rimesse in discussione; per questo la P&B dopo Evolversi per non estinguersi edizione

Venerdì 25 settembre, a Villa teresa di carpi, la p&b presenterà i modelli vincenti sul territorio per agganciare la ripresa

evolversi per non estinguersi 2.0

2014 ha continuato a offrire alle imprese la possibilità di approfondire gli spunti emersi nel convegno. Nei primi mesi del 2015 sono nati gli Aper-Attivi, una serie di incontri-aperitivo dove professionisti della con-sulenza strategica d’impresa hanno incontrato le piccole e medie imprese del terri-torio per fornire strumenti

utili a trasformare le idee in comportamenti allo scopo di far crescere l’azienda e la sua reddittività. “Le impre-se - spiegano Chiara Po e Claudia Bergamaschi - sono le fondamenta del nostro territorio: un patrimonio che va salvaguardato, sostenuto e valorizzato in ogni modo. Le nostre iniziative, comple-tamente gratuite e rivolte di-

rettamente agli imprenditori, vogliono essere il contributo di P&B all’economia locale”. A differenza dell’edizio-ne 2014, la mattinata si articolerà in due parti. Una prima parte che prenderà la forma di una tavola rotonda il cui focus saranno i modelli d’impresa che sono riusciti a realizzare il cambiamento affrontando una realtà che sembra non trovare soluzioni alla crisi economica. Dati alla mano ed esperienze dirette scopriremo quali sono le caratteristiche delle impre-se che sanno evolversi. La seconda parte sarà animata da uno dei più apprezzati esperti internazionali di leadership, negoziazione e comunicazione competitiva: il professor Emanuele Ma-

ria Sacchi ci farà conoscere le più moderne leve del mar-keting emozionale e della comunicazione competitiva nel suo intervento dal tema, Se fosse facile… Non si chiamerebbe Impresa! Un concentrato di strumenti concreti, provocazioni ed esperienze vincenti, per fare marketing e comunicazione competitiva, per “mordere” la concorrenza e aggredire il mercato. Ad aprire la gior-nata sarà il sindaco di Carpi Alberto Bellelli che anti-ciperà la tavola rotonda dal tema La ripresa economica è possibile? con Letizia Sandri, Area Commerciale Carpi di Unicredit Regione Centro Nord, Luigi Zanti, direttore Area Territoriale Carpi di Banca Popolare Emilia Romagna e Alberto Pirovine, responsabile Area Modena Nord di Banco S. Geminiano e S. Prospero.

Foto della scorsa edizione

Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa…

cantava Pino Daniele. Non che a Carpi ce la passiamo meglio. Basti guardare il furgoncino carico di rifiuti raccolti in poco meno di tre ore. Sabato 12 settembre, infatti, animati dal motto “Scusate il disturbo, stiamo pulendo la vostra…”, un piccolo esercito di volen-terosi di giallo vestiti, sono partiti da Piazza Martiri per poi battere i “quattro cantoni” e ripulire dai rifiuti la nostra città. Una sessan-tina i volontari che hanno pedalato per alcuni quartieri e, armati di sacchi, guanti e pinze, hanno fatto incetta di pattume abbandonato. Muniti di biciclette persona-lizzate con bidoni o carriole, grandi e piccini, hanno dato vita alle operazioni di pulizia lasciando un cartello nei luoghi ‘visitati’, come segno del loro passaggio, un invito alla cittadinanza ad avere maggiore senso civico e rispetto della cosa pubbli-ca. L’iniziativa Puliamo il Mondo - organizzata in città dai Circoli di Legambiente Terre d’Argine, Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera, Guardie Eco-logiche di Legambiente e Comitatissimo della Balorda - ha permesso di raccogliere oltre 200 chili di spazzatura (perlopiù carta e plastica) poi accuratamente separata per essere così av-viata al recupero. “Il nostro obiettivo principale è stato quello dimostrare che molti oggetti abbandonati, in real-tà possono essere avviati al recupero, contribuendo così alla salvaguardia dell’am-biente e al mantenimento del decoro urbano. Tenere pulita Carpi è anche compito nostro e non solo

Correva l’anno 1975. E il quarantennio, si sa, è un traguardo

importante, un momento in cui si fanno i primi bilanci, come raccontava anche il film l’Ultimo bacio. E allora per ingannare un po’ il tempo, gli ex bambini del

noVI dI modenA

noi, i ragazzi del 1975…

1975, quelli che hanno fre-quentato la Scuola elemen-tare Anna Frank di Novi di Modena distrutta dal sisma, hanno voluto ritrovarsi e trascorrere una giornata insieme per guardarsi in faccia e ripetere la cano-nica frase “Mio Dio, non

sei cambiato per niente”. E invece di acqua sotto i ponti ne è passata e parecchia. Per questo la speranza è che la prossima volta ci si ritrovi prima per una bella e piacevole giornata in compagnia.

F.B.

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9venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

tati e che sin dalla mattina successiva le strade fossero pulite. Questa manifesta-zione rappresenta l’apice e la felice sintesi di una stagione estiva ricchissima di iniziative, con il vasto programma de La Carpi Estate in testa. Gli ulti-mi mesi hanno costituito un’occasione importante e di grande visibilità per la città, occasione che, grazie all’aiuto di tutti, abbiamo saputo cogliere e sfruttare. Ma non finisce qui: questo fine settimana il cuore di Carpi torna a popolarsi con le lezioni magistrali del Festival della Filosofia e, a inizio ottobre, con gli in-contri della Festa del Rac-conto. La strada di Carpi dunque continua, costellata di successi che ci spronano a proseguire, nell’ottica di un continuo miglioramento dell’offerta e degli spazi, per fare della nostra città la perla dell’attrattiva provin-ciale”.

SAbAto 12 Settembre un pIccolo eSercIto dI VolenteroSI dI gIAllo VeStItI, Sono pArtItI dA pIAzzA mArtIrI per bAttere I “quAttro cAntonI” e rIpulIre dAI rIfIutI lA noStrA cIttà

Pulizie di fine estate…

delle istitu-zioni”, ha ri-badito Mario Poltronieri, presidente della sezione carpigiana di Legam-biente. Gran-de successo anche per il Mercatino a misura di bambino: affollato di mamme e papà deside-rosi di fare qualche affare tra le numero-se bancarelle di abiti e gio-chi dismessi e ridare loro nuova vita.

J.B.

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3410

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11venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

“Il nuovo sistema prov-visto di teleca-

mera che trasmette in tempo reale alla motorizzazione civile la foto della targa non permette di inter-rompere il processo di revisione. Pertan-to, se c’è qualcosa che non va l’auto viene bocciata subito, sen-za “rattoppi” dell’ulti-mo minuto”.

Dall’inizio di quest’anno sono scattate le nuove re-gole per la revisione degli

auto/motoveicoli che segnano la fine delle “finte” revisioni, ossia quelle eseguite in maniera appros-simativa e superficiale, talvolta persino truccate. Le officine autorizzate a effettuare le revisioni hanno tempo fino al 1° gennaio 2016 per adeguarsi ai requisiti introdotti dal nuovo protocollo di comunicazione denominato Mctc-net2, ma sono già tanti i centri che hanno provveduto ad apportare le modifiche necessarie. Ma quali sono i pro e i contro della riforma? Lo abbiamo chiesto a Massimo Ariani, titolare della storica Car-rozzeria Ariani: “le nuove regole vanno tutte a vantaggio di una maggiore trasparenza e sicurezza stradale. Il nuovo sistema provvi-sto di telecamera che trasmette in tempo reale alla motorizzazione civile la foto della targa non per-mette di interrompere il processo di revisione. Pertanto, se c’è qualcosa che non va, l’auto viene bocciata subito, senza “rattoppi” dell’ultimo minuto. Ed è proprio qui il passo in avanti rispetto al passato: si impedisce ad alcuni furbetti di far passare qualsiasi tipologia di mezzo, limitando così chi bara. Se il veicolo pre-senta qualcosa che non va e viene bocciato, l’utente dovrà pagare nuovamente per un nuovo esame la stessa cifra di 65,60 euro. Il consiglio per gli utenti è quindi quello di non aspettare il momento della revisione per provvedere alla

mASSImo ArIAnI, tItolAre dell’omonImA cArrozzerIA, e orIAno SettI dI cnA SpIegAno le prIncIpAlI noVItà In fAtto dI reVISIonI: dAl SIStemA dI VIdeoSorVeglIAnzA AllA mAggIore AccurAtezzA delle operAzIonI

revisioni auto: nuove regole anti truffa, ma occhio ai costi

risoluzione di eventuali problemi con il rischio di dover ripetere e ripagare il test, ma di recarsi pre-ventivamente dal proprio riparato-re di fiducia affinché possa siste-marla in vista della revisione”.“Le persone - ha aggiunto Oriano Setti responsabile provinciale di Cna - devono capire che la revisione viene effettuata per la sicurezza del loro veicolo e per la loro incolumità. Considerato il momento di crisi, non fa piacere a nessuno dover ripetere il test e per questo è meglio effettuare prima un controllo dal proprio

meccanico: per risparmiare soldi e tempo. In ogni caso, come asso-ciazioni ci stiamo impegnando a livello nazionale per chiedere che vengano abbas-sati i costi della seconda revisione nel caso si riveli necessaria. Per quanto riguarda l’accu-ratezza del test,

un altro effetto delle novità introdotte è l’allungamento del tempo necessario per effettuare la revisione: dall’accettazione del veicolo all’esecuzio-ne delle prove, fino all’emissione del referto e della docu-mentazione fiscale, sono necessari tra i 25 e i 30 minuti in base anche all’esperienza e all’organizzazione del centro”. Se non

emergono particolari problemi, al termine della revisione viene rilasciata un’etichetta con la dici-tura “Regolare” da applicare sulla carta di circolazione. Altrimenti, se il veicolo viene considerato fuori dai parametri di legge viene posta l’etichetta “Ripetere”, che consente di circolare un mese entro il quale la vettura dev’essere messa in regola prima di ripetere la revisione, oppure “Sospeso dalla circolazione” qualora le sue condizioni siano talmente ineffi-cienti da consentirne la circolazio-ne solo fino a un’officina ripara-trice o verso uno sfasciacarrozze. La sanzione per chi circola senza revisione completata nei termini previsti è salata e, tra pochi mesi, con l’introduzione del tagliando elettronico, sarà ancora più sem-plice individuare i trasgressori: da 159 a 639 euro con l’aggiunta della sanzione amministrativa accessoria del fermo amministra-tivo del veicolo per 90 giorni, oltre al ritiro del libretto di circolazione che verrà restituito solo dopo aver superato la revisione. Multe peggiori sono previste in caso di recidiva: da 398 a 1.596 euro e sanzione accessoria della confisca amministrativa della vettura.

Chiara Sorrentino

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3412

FestivalFilosoFia

18 SETTEMBRE10.00La lezione dei ClassiciEnrico BertiFisica di AristotelePiazzale Re Astolfo11.30La lezione dei ClassiciMarco BelpolitiI sommersi e i salvati di Primo LeviPiazzale Re Astolfo15.00La lezione dei ClassiciRocco RonchiMateria e memoria di Henri BergsonPiazzale Re Astolfo16.30Lezioni magistraliMichela MarzanoRiconciliarsi col proprio passatoPiazza Martiri18.00Lezioni magistraliAlberto MelloniMatrimonio post-tridentinoPiazza Martiri19.30Teatro e perfomanceTeatro dell’ArgineLa memoria di una storiaTrasformazioni del Campo di Fossoli (1942-1970)Reading teatrale con musica dal vivo A cura di Fondazioneex Campo FossoliCortile delle Stele20.30Lezioni magistraliCostante De SimoneTutela del climaPiazzale Re Astolfo21.00Film e docufilmTerra Nera Documentario di D. Licciardello e S. Ciani (Ita 2013, 62’)Intervengono gli autoriA cura di Biblioteca A. LoriaIn collaborazione con D.E-R - Documentaristi Emilia RomagnaAuditorium Loria 22.00ConversazioniChiara GamberaleCome si diventa grandi Racconti di generazioni e nuove famiglieConduce: Paolo Di PaoloPiazza Martiri

19 SETTEMBRE 10.00Lezioni magistraliMarc AugéLa scrittura fra eredità e avventuraPiazzale Re Astolfo: 11.30Lezioni magistraliSalvatore NatoliPerseveranzaLa virtù che regge nel tempoPiazzale Re Astolfo14.00-20.00FilateliaAnnullo FilatelicoA cura di: Poste ItalianePiazza Martiri (Cattedrale)15.00Lezioni magistraliTullio Gregory

IL SENSO DEL TEMPOSempre inquadrate in “regimi di storicità”, le dimensioni del tempo si configurano in modi plurali e complessi, dando vita a relazioni tra passato, presente e futuro talvolta sfasate e, in questa circolare sovrap-posizione, sempre creative.Il Tempio immaginato. Alla ricerca del progetto di Baldassarre Peruzzi per la Collegiata di Carpi esibisce un “futuro passato”, ovvero quello immaginato da un progetto cinquecentesco mai compiutamente realiz-zato. In questa appassionante caccia alla cattedrale esistita nella mente del suo progettista, la mostra si avvale anche delle tecnologie informa-tiche per tentare una ricostruzione del modello ligneo che sarebbe do-vuto servire come plastico per la realizzazione dei lavori (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, a cura di: Andrea Giordano, Manuela Rossi ed Elena Svalduz). Una forma di eternità è quella raffigurata nelle opere di Tobia Ravà, che in Codici trascendentali. Eternità e temporalità delle cose stende fitte sequenze numerologiche su oggetti di uso quoti-diano facendo emergere l’ermetica rete di immanenza con la quale essi attraversano il tempo (Carpi, Darkroom, SilmarArtGallery, curatrice: Chiara Iemmi).

GENERAZIONISequenza ininterrotta di viventi, le generazioni sono frutto della storia nel senso che ogni epoca ridefinisce non solo i rapporti tra di esse, ma anche i confini tra le differenti “età della vita”.Percorsi di crescita spesso singolari, che avvengono entro forme di famiglia e di familiarità specialissi-me, sono quelli di molti dei personaggi dei romanzi di Chiara Gamberale, che discuterà questi temi in Come si diventa grandi. Racconti di generazioni e nuove famiglie sollecitata dalle domande di Paolo Di Paolo (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 18 settembre, ore 21).Le aspettative di una generazione orfana del proprio passato ma tenacemente in cerca di crescere e “par-torire” buone idee saranno cantate e raccontate da Niccolò Fabi in Padri di buone idee. Canzoni e pa-role, una serata di musica e racconti con il cantautore romano (Carpi, Piazza Martiri, venerdì 18 settembre, ore 22).

TRASMETTERE-APPRENDERENell’epoca presente la trasmissione culturale è sottoposta alla duplice sfida della globalizzazione e dell’accelerazione. Mostre e laboratori la colgono in due ambiti fondamentali, quello dell’educazione scolastica e quello più ampio del “processo di civilizzazione”.Un insieme di attività a cura di Castello dei Ragazzi e Centro Zaffiria propone installazioni, laboratori e letture che reinventano l’atelier e le opere della protagonista dell’avanguardia Sonia Delaunay (1885-1979): ne emerge il lato attivo, negoziabile, della trasmissione. La bot-tega reinventata propone la realizzazione di un’installazione collettiva

feSTIVaLfILoSofIa - dA Venerdì 18 A domenIcA 20 Settembre A modenA, cArpI e SASSuolo quASI 200 AppuntAmentI frA lezIonI mAgIStrAlI, moStre, concertI, SpettAcolI e cene fIloSofIcHe. trA I protAgonIStI bodeI, bAumAn, cAccIArI, gAlImbertI, recAlcAtI, rodotà, Augé, nAncy e Sennett

prigionieri del presentenelle pIAzze e neI cortIlI SI dIScuterà dI tempo e memorIA, rApportI trA generAzIonI e crISI dellA trASmISSIone, pAtrImonIo culturAle e debIto, SenzA dImentIcAre cHe eredItAre SIgnIfIcA lAScIto per l’AVVenIre.

Dedicato al tema ereditare, il festivalfilosofia 2015, promosso dal Consor-

zio per il festivalfilosofia, in programma a Modena, Carpi e Sassuolo dal 18 al 20 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città, mette a tema la diffusa percezione che si sia interrotta una continuità culturale, tanto nei rapporti tra le generazioni, quanto nella trasmis-sione dei saperi e dei valori. La quindicesima edizione del festi-val prevede lezioni magistrali, mostre, spettacoli, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.Piazze e cortili ospiteranno oltre 50 lezioni magistrali in cui maestri del pensiero filosofico si confronteranno con il pubbli-co sulle varie declinazioni contemporanee dell’ereditare. Il nostro tempo è reso inquieto dal senso di una interruzione di continuità cultu-rale che pare spezzare la catena tra le generazioni ed erodere ogni forma di trasmissione. L’artico-lazione tra passato, presente e

futuro ha perduto evidenza, men-tre l’accelerazione, trainata dalle tecnologie, genera uno squilibrio tra esperienza e attesa che ci rende “prigionieri del presente”, tanto ansiosi di previsioni e innovazio-ni, quanto preoccupati di conser-vare la tradizione. A partire dall’a-nalisi dell’esperienza del tempo e della memoria culturale, il lavoro dell’edizione fornirà riflessioni per riformulare l’opposizione tra tradizione e innovazione, eredità e cambiamento, autonomia indi-viduale e retaggio. Strutturato per gruppi di questioni, il programma filosofico porterà pertanto in pri-mo piano un lessico concettuale

a più voci dove si confronteranno prospettive filo-sofiche plurali e anche divergenti. Quest’anno tra i protagonisti ci sono, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cac-ciari, Gianrico Carofiglio, Roberto Espo-sito, Umberto

Galimberti, Tullio Gregory, che fa parte del Comitato scientifico del Consorzio, Michela Marza-no, Salvatore Natoli, Federico Rampini (lectio Rotary), Massi-mo Recalcati, Stefano Rodotà,

Zygmunt Bauman

feSTIVaLfILoSofIa - un nutrIto progrAmmA dI eVentI, tuttI grAtuItI, AffIAncHerà le lezIonI mAgIStrAlI

la tradizione del nuovodi abiti e forme colorate (Carpi, Palazzo dei Pio, Cortile d’Onore, sabato 19 e domenica 20 settembre, ore 16-19), mentre, nello stesso luogo e agli stessi orari, Colori in scena propone a bambini e ragazzi un percorso di narrazioni e musica che li guida nella realizzazione di grandi tavolozze, da montare a rotazione su appositi pannelli e da fotografare per serbarne ricordo. In Piazza Garibaldi (sabato 19 e domenica 20 settembre, ore 10,30-13 / 17-19) letture a tema aiutano a ricostruire L’immaginario fiabesco di Madame Delaunay, mentre, nello stesso luogo e negli stessi giorni, dalle 16 alle 19, La bottega delle forme propone laboratori di design, architettura e moda ispirati all’opera dell’artista.

CULTURAL HERITAGECanonizzare e conservare il passato, tutelandolo entro enti come i musei, è uno dei sensi fondamentali del processo dell’ereditare, di cui è opportuno segnalare la dimensione costruita, inscritta in pratiche e politiche di memoria dalla sempre più stringente valenza pubblica.L’impegno alla custodia riguarda anche l’obbligo del ricordo, come

emerge dalle iniziative della Fondazione Ex Campo Fossoli, il cui compito è valorizzare il significato di questo “luogo di memoria”. L’installazione Ai figli, e ai figli dei figli, presso il Museo Monumento al Deportato, propone una riflessione sul ruolo della testimonianza attraverso l’ascolto di brani dedicati all’esperienza della deportazione, mentre Metamorfosi della memoria, di Roberto Zampa, è un racconto per immagini che, nel ricostruire l’esperienza della deportazione, mostra anche la “storia della memoria”, ossia le trasformazioni che il ricordo ha subito nel corso del tempo e nei diversi contesti in cui si è espresso (Palazzo dei Pio, Cortile delle Stele). Una storia di cambiamenti è anche quella de La memoria di una storia. Trasformazioni del Campo di Fossoli, 1942-1970, un reading del Teatro dell’Argine che ne documenta la lunga traiettoria, da campo per usi militari a campo di transito utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti, fino alla sua trasformazione in luogo di accoglienza nel dopoguerra (Carpi, Palazzo dei Pio,

Cortile delle Stele, venerdì 18 settembre, ore 19,30).

DEBITOL’eredità è spesso debito, non solo economico, ma di vita, e per que-sto tanto più inestinguibile. Nella reinvenzione del passato, soprat-tutto nelle riprese artistiche e nelle rielaborazioni dei generi, vibra una tensione tra quel che si è ricevuto e quel che si aggiunge, là dove l’omaggio ai precursori slitta nel loro creativo superamento.I Goldsmack nel loro concerto A psychedelic pop trip to the future

Nell’epoca presente la trasmis-

sione culturale è sottoposta alla duplice sfida della globalizzazione e dell’accelerazione. Mostre e laboratori la colgono in due ambiti fondamen-tali, quello dell’edu-cazione scolastica e quello più ampio del “processo di civiliz-zazione”.

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13venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

FestivalFilosoFia

TraduzioneEreditare e tradurrePiazzale Re Astolfo16.30Lezioni magistraliZygmunt BaumanEducazione globalePiazzale Re Astolfo: Piazza Martiri18.00Lezioni magistraliRemo BodeiLe età della vitaPiazza Martiri20.30Lezioni magistraliPaolo JedlowskiMemoria mediataMedia e rappresentazioni del passato comunePiazzale Re Astolfo21.00Film e docufilmGreen lies Documentario di A. P. Mariani e A. Gentilini Intervengono gli autoriA cura di Biblioteca A. LoriaIn collaborazione con D.E-R - Documentaristi Emilia RomagnaAuditorium Loria22.00MusicaNiccolò FabiPadri di buone ideeCanzoni e parolePiazza Martiri23.30MusicaPaul Venturi TrioTime machineDal rock al bluesConcertoA cura di Cookies e MattatoioPiazzale Re AstolfoCortile di Levante00.30MusicaGoldsmackA psychedelic-pop trip to the futureCircolo Culturale Mattatoio

20 SETTEMBRE10.00Lezioni magistraliNicla VassalloVerità e testimonianzaPiazzale Re Astolfo11.30Lezioni magistraliSilvia Vegetti FinziNuovi nonniPiazza Martiri15.00Lezioni magistraliSimona FortiDisobbedienza eticaEreditare SocratePiazzale Re Astolfo16.30Lezioni magistraliFrançois JullienIl nutrimento vitale nel pensiero cinese. Abbiamo un corpo?Piazza Martiri18.00Lezioni magistrali Enzo BianchiSequelaPiazza Martiri21.00Lezioni magistraliPhilippe DaverioEnea e il suo mitoPiazza Martiri

feSTIVaLfILoSofIa - dA Venerdì 18 A domenIcA 20 Settembre A modenA, cArpI e SASSuolo quASI 200 AppuntAmentI frA lezIonI mAgIStrAlI, moStre, concertI, SpettAcolI e cene fIloSofIcHe. trA I protAgonIStI bodeI, bAumAn, cAccIArI, gAlImbertI, recAlcAtI, rodotà, Augé, nAncy e Sennett

prigionieri del presentenelle pIAzze e neI cortIlI SI dIScuterà dI tempo e memorIA, rApportI trA generAzIonI e crISI dellA trASmISSIone, pAtrImonIo culturAle e debIto, SenzA dImentIcAre cHe eredItAre SIgnIfIcA lAScIto per l’AVVenIre.

Chiara Sarace-no, Carlo Sini, Gustavo Zagre-belsky e Remo Bodei, presiden-te del Comitato scientifico del Consorzio. Nu-trita la compo-nente di filosofi stranieri: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy, François Hartog, François Jullien e Marc Augé, che fa parte del comita-to scientifico del Consorzio; i tedeschi Aleida Assmann, Jan Assmann e Christoph Wulf, i britannici Zygmunt Bauman e Richard Sennett, l’americano Robert Darnton, l’indiana Van-dana Shiva. Il programma propo-ne anche la sezione la lezione dei classici: esperti commenteranno i testi che, nella storia del pen-siero occidentale, hanno costitu-ito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema dell’ereditare, dalla lezione di disobbedienza di Socrate alla dottrina del tempo di Aristotele e a quella della me-moria di Agostino. Per misurare la rilevanza del tema nell’epoca contemporanea cruciale è lo sno-do di Sull’utilità e il danno della storia per la vita di Nietzsche, così come Materia e memoria di

Bergson con la sua concezione della durata. Se Essere e tem-po di Martin Heidegger pone la temporalità al cuore del di-scorso filosofico novecentesco, I sommersi e i salvati di Pri-mo Levi passa contropelo gli

stereotipi della testimonianza. Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo coinvolge performance e conversazioni che avranno per protagonisti Mas-simo Bottura e Marino Niola, Lella Costa, Chiara Gamberale e Paolo Di Paolo, Valerio Mas-simo Manfredi, Neri Marcorè, Moni Ovadia, Arrigo Sacchi. Nutrito anche il programma musicale (tra cui spiccano il concerto di Danilo Rea e la serata di canzoni e parole con Niccolò Fabi). E, accanto a pranzi e cene filosofici ideati dall’Accademico dei Lincei Tullio Gregory per gli oltre ottanta ristoranti ed enote-che delle tre città, nella notte di sabato 19 settembre è previsto il Tiratardi, con iniziative e aperture di gallerie e musei fino alle ore piccole.

Enzo Bianchi

feSTIVaLfILoSofIa - un nutrIto progrAmmA dI eVentI, tuttI grAtuItI, AffIAncHerà le lezIonI mAgIStrAlI

la tradizione del nuovopresenteranno una musica che è profondamente debitrice della Sum-mer of Love, reintepretando il futuro sognato in quel passato ormai lontano (Carpi, Circolo culturale Mattatoio, sabato 19 settembre, ore 00,30. A cura di: Mattatoio Culture Club).In Time Machine. Dal rock al blues, Paul Venturi opererà un procedi-mento diverso: creerà una macchina del tempo musicale per viaggiare a ritroso, trasformando successi pop-rock contemporanei in preziose composizioni roots-blues, mescolandole a classici del blues (Carpi, Piazzale Re Astolfo, Cortile di Levante, sabato 19 settembre, ore 23,30, A cura di Cookies e Mattatoio).Citazioni, rimandi e reinterpretazio-ni sono al cuore anche di La reinvenzione del violoncello. Partiture tra musica e immagini, con cui Mattia Cipolli, Giovanni Franzoi e Giulio Zanet, tra pittura, esecuzione musicale e videomaking, omag-giano e rileggono le opere per violoncello solo di Domenico Gabrielli, Johann Sebastian Bach e Benjamin Britten, appropriandosi di una tradizione e della sua invenzione (Carpi, Galleria Spazio Meme, cura-trice: Francesca Pergreffi).

EREDITARE IL PIANETANell’anno di Expo non poteva mancare una pista dedicata al nutrimen-to del pianeta, declinato prevalentemente nelle sue valenze culturali, per mostrare come il sistema sociale ruotante attorno al cibo e all’ali-mentare vada compreso nei termini di un complesso scambio simbolico con il passato e le tradizioni, non solo culinarie.Che la tavola sia spazio in cui si leggono i codici alimentari, i riti domestici e collettivi, i valori cerimoniali condivisi, emerge da Tutti invitati. Tavole e tavolate festive, un’installazione di immagini storiche di cibi, pranzi, tavolate che fanno parte della nostra tradizione nove-centesca e che i visitatori possono ammirare sedendosi a tavola come invitati speciali (Carpi, Musei di Palazzo dei Pio, Museo della Città, A cura di: Natascia Arletti e Manuela Rossi).Due documentari, entrambi presso l’Auditorium Loria a Carpi e in collaborazione con D.E-R – Documentaristi Emilia-Romagna, indagano l’emergenza ambientale, le conseguenze devastanti dello sfruttamento industriale sulla salute e anche i lati oscuri di talune poli-tiche ambientalistiche: Green Lies di Andrea Paco Mariani e Angela Gentilini mostra le anomalie nella gestione delle energie rinnovabili (venerdì 18 settembre, ore 21,00), mentre Terra nera, di Danilo Lic-ciardello e Simone Ciani, dà voce ai nativi di Canada e Congo per mo-strare come l’estrazione di sabbie bituminose per produrre idrocarburi metta a repentaglio non solo la sopravvivenza di quelle popolazioni, ma anche la salvezza dell’umanità e del pianeta (sabato 19 settembre, ore 21). Sempre nella prospettiva della conservazione, ma in questo caso nel senso della lotta allo spreco e del valore del riuso (di memorie da non scartare pena l’impoverimento del presente), va interpretata la mostra La lezione della soffitta. Tra riuso e scarto, che allestisce uno “spazio-soffitta” per evidenziare come gli oggetti possiedano una ricchezza di significati che trascende la loro dimensione fisica e utilitaristica (Carpi, Palazzo dei Pio, Torre dell’Uccelliera. A cura di Recuperandia).

Niccolò Fabi

Chiara Gamberale

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3414

Quale eredità ci hanno lasciato i grandi artisti del passa-

to? Cosa ci racconta oggi, l’arte dei maestri di ieri? Sarà questo l’intrigante e affascinante tema al centro della lezione del critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, ospite a Carpi di Daniela Dallavalle nella sua Baracca sul mare, in via Fleming 9/11. Interpretando appieno il tema del festival-filosofia di quest’anno, la poliedrica artista carpigiana, dal 18 al 20 settembre, ha voluto portare tra le pareti della sua azienda-atelier,

dAl 18 Al 20 Settembre, lA Sede dell’AzIendA dI dAnIelA dAllAVAlle AccoglIe unA moStrA dedIcAtA A tAmArA de lempIcKA

vittorio sgarbi alla baracca sul mareuna mostra dedicata a Tamara de Lempic-ka. In una scenografia d’eccezione, saranno esposte una trentina di copie d’autore dei quadri più famosi della pittrice polac-ca, realizzati dagli allievi del Centro di formazione artistica L’Atelier e seleziona-ti da Daniela. Le opere dipinte a olio nel for-mato originale rispet-tano perfettamente la tecnica a sfumo con effetti di trasparenza tipica dello stile della

celebre pittrice. Un modo per avvicinare l’arte alle

Uno spazio che racconta - in ogni angolo - la sensibilità e la ricchezza di Daniela Dallavalle. Dove l’arte abita e respira quotidianamente. L’esposizione, dal titolo Tamara de Lempicka, che gode del patrocinio della Città di Carpi, verrà inaugu-rata - venerdì 18 settembre, alle 18 - con la conferenza di Sgarbi e moderata dal giornalista Roberto Arme-nia dal tema Eredità d’au-tore. L’ingresso è aperto al pubblico ma è necessaria la prenotazione al numero 059.6323544.

J.B.

Vittorio Sgarbi

E gli ultimi saranno i primi. Pare che questo dettato evangelico

abbia guidato la scelta della Giuria della 72° Mo-stra Internazionale d’Arte Cinematografica di Vene-zia, presieduta dal regista messicano Alfonso Cuaron, nell’assegnare il Leone d’oro al film venezuelano Desde allà (Da lontano), opera pri-ma di Lorenzo Vigas, scritta dall’affermato sceneggiatore messicano Guillermo Ar-riaga, interpretata dallo stra-ordinario Alfredo Castro, attore cileno tra i più capaci e conosciuti a livello globale e dal giovane Luis Silva che si impone per l’intensità dell’espressione sempre in bilico tra paura e desiderio, celati dietro una facciata aggressiva e arrogante. Il film ha ottenuto pochissimi apprezzamenti da critica e pubblico: a me invece è pia-ciuto molto perché racconta un’autentica sofferenza inti-ma, narrata con poche parole e affidata alla potenza di im-magini essenziali. La storia è condotta da Armando, un anziano odontotecnico be-nestante, che adesca giovani per le strade della periferia di Caracas. Bulletti violenti e omofobi, ma così affamati di denaro da accettare quegli inviti mercenari. L’incontro, pur nel chiuso di un appar-tamento, avviene a distanza: Armando non vuole avere al-cun contatto con l’altro. Tra i due protagonisti è subito violenza che Elder (questo il nome del giovane) sprigiona sull’anziano, per poi deru-barlo e fuggire. Armando nel suo girovagare per la città spia anche un signore più vecchio di lui inquadrato, sempre con campi lunghi, in compagnia di bambini, a suggerire un legame pedo-filo che faticosamente viene accennato in seguito. La storia tra Armando ed Elder procede al punto che tra i due si stabilirà un rapporto padre-figlio che l’anziano vorrebbe casto, mentre il ragazzo, ora ingelosito, desidera fisico.

lA gIurIA dellA 72° moStrA InternAzIonAle d’Arte cInemAtogrAfIcA dI VenezIA, preSIedutA dAl regIStA meSSIcAno AlfonSo cuAron, HA ASSegnAto Il leone d’oro All’operA prImA dI lorenzo VIgAS - pArte 1

il leone venuto da lontano

Lo sguardo del regista si concentra sui personaggi, approfondendone gli aspetti psicologici con un’intensità che tocca la sfera più intima, quasi inconscia. Caracas sullo sfondo è una cornice perfetta al dramma che si snoda nelle strade e sui volti di un’umanità diseredata e sofferente. Un Leone meri-tato e coraggioso che premia un paese mai rappresentato alla Mostra e un continente che ultimamente esprime un cinema vitale e innovativo. Sempre in America latina, ma in Argentina, è ambien-tato il vincitore del Leone d’Argento alla miglior regia. Pablo Trapero con El Clan conferma il suo talento raccontandoci una famiglia attiva nei sequestri di perso-na seguiti dall’eliminazione dei “desaparecidos” a solo scopo di lucro, approfittando della dittatura ma prolungan-do questa pratica anche dopo la caduta del regime milita-re. Basato su avvenimenti realmente accaduti il film si dimostra molto preciso nel disegnare i legami famigliari di questo clan delittuoso, e nel descrivere il momento: la transizione, tra un regime e l’altro, con gli inevitabili camaleontismi di personaggi

compromessi col regime alla ricerca di una nuova credibi-lità. Drammatico come solo le situazioni estreme possono essere, la crudeltà si spinge fino alla fine del racconto che si riallaccia alla cronaca di quei primi Anni ’80, segnati dagli embrionali tentativi di ritorno alla democrazia. Il Gran Premio della Giuria è andato a un film di anima-

zione di Charlie Kaufman e Duke Johnson: Anomalisa. Strana storia su uno scrittore di best seller che ha spopo-lato nel mercato editoriale con un manuale rivolto ai venditori per incrementare i propri risultati del cento per cento. Assistiamo al viaggio di quest’uomo a Cincinnati per presentare il suo libro. Ancora sull’aereo saluta

moglie e figli che gli parlano con voce maschile. In segui-to tutti parleranno con voce maschile, a simboleggiare la totale omologazione ai cano-ni dominanti. Tutti tranne lei: Lisa che accetta l’invito di una notte. Lei che con voce femminile svela se stessa, la sua timidezza, la sua paura di non essere né bella né all’altezza. Lei che proprio per la sua diversità, conserva una voce non omologata e verrà chiamata AnomaLisa. Apologo molto interessante sulla contemporaneità di un regista, Kaufman, che già ab-biamo apprezzato in Essere John Malkovich e Se mi lasci ti cancello (solo per citare due titoli). In questo film utilizza al posto di attori dei pupazzi molto realistici sin nella scena di sesso, fotogra-fandoli fotogramma per foto-gramma, impiegando circa due anni. Scelta azzardata ma funzionale a evidenziare la disperazione, la solitudine e i tenui e fragili rapporti tra i personaggi, dai volti compo-sti e componibili, come solo delle figure simboliche pos-sono avere. La Coppa Volpi al miglior attore premia l’im-menso Fabrice Luchini che in L’Hermine (l’ermellino) disegna un curioso magistra-

to alle prese con un processo di cui non gli importa nulla, ma interessatissimo a una giurata popolare, ritrovata casualmente sei anni dopo aver avuto una storia con lei, forse l’unica importante della sua vita. Vicenda se si vuole banale che il regista francese Christian Vincent cuce addosso al suo attore meglio di qualsiasi stilista, donandogli una sottile in-trinseca comicità in perfetto contrasto con la definizione di giudice a due cifre, affib-biatagli da tutti i colleghi perché le pene che infligge non sono mai inferiori ai dieci anni. Migliore attrice la grande Valeria Golino che merita la sua seconda Coppa Volpi, dopo quella del 1986 con Storia d’amore di Citto Maselli, nel film Per amor vostro di Giuseppe Gaudi-no. Storia di una donna che si è lasciata andare per amore dei tre figli e del marito. Personaggio difficile proprio perché nella normalità di tante donne che ancora si annullano, fingono di non vedere la realtà che le circon-da, assecondano illusioni e speranze che puntualmente le deludono. La durezza del-la vita affrontata però a viso aperto, coraggiosamente, lottando. Un duello infinito tra sé e il mondo. Gaudino inscena il suo personaggio con un linguaggio impronta-to alla ricerca visiva e stilisti-ca, fedele alla sua poetica ma rischiando però di rendere il film, a volte, eccessiva-mente complesso nella sua veste formale. Sogno e realtà spesso si confondono tra animazioni ed effetti visivi. Anche la fotografia alterna il colore al bianco e nero a sottolineare la duplicità delle emozioni. Continua la prossima setti-mana.

di Ivan Andreoli

persone in un contesto inu-suale e del tutto informale.

Valeria Golino

Alfonso Cuaron

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15venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

l’angolo di cesare pradellagrande concerto in duomo sabato 26 settembre

“Occorre riaprire la Cattedrale il prima possibile”: queste le

prime parole del vescovo monsignor Francesco Cavina nell’aprire la con-ferenza stampa organizzata per illustrare il concerto di sabato 26 settembre, un evento eccezionale promos-so dalla Diocesi di Carpi e reso possibile dal sostegno della Banca Popolare dell’Emilia, in collabora-zione con l’Istituto centra-le delle banche popolari, Cedac software e Unione Fiduciaria. “Un evento – ha spiegato il vescovo - per dare impulso e vigore alla ricostruzione del Duomo dopo il terre-moto di tre anni e mezzo fa. Un’apertura straordinaria del Duomo ferito e ancora transennato, per richiamare l’attenzione su un monu-mento che deve tornare a essere quanto prima fruibile non solo dai fedeli ma da tutta la comunità. La Cat-tedrale è infatti patrimonio identitario e il suo legame con i carpigiani è fortis-simo: una comunità – ha aggiunto - ha due polmoni, l’ospedale e la Cattedrale e se questa manca, manca l’anima della comunità stessa”.Erano presenti, oltre al vescovo, il vice sindaco Simone Morelli, il diret-tore territoriale della Bper Tarcisio Fornaciari, il

parroco del Duomo don Rino Bottecchi e Giaco-mo Loprieno, direttore dell’Ensemble symphony orchestra che eseguirà

per l’occasione la Messa in Gloria di Pietro Ma-scagni e la Preghiera dalla Cavalleria Rusticana dello stesso Mascagni, col Coro

dell’Opera di Parma, il tenore Rubens Pellizzari, il baritono Sergio Bologna e il soprano Mimma Brigan-ti. In tutto cento artisti che

suoneranno e canteranno col… casco giallo in te-sta, dovendo posizionarsi proprio sull’altare centrale del Duomo. Gli spettatori invece saranno sistemati su 700 sedie posizionate nella navata centrale e in quelle laterali.Il vescovo Cavina ha anche annunciato che il giorno dopo, domenica 27, ver-rà celebrata la messa di mezzogiorno nella stessa Cattedrale “perchè il tutto non finisca in una semplice emozione ma per ricordare

che è stata costruita seicento anni fa per avere un’anima ovvero la liturgia che in essa si celebra”.Dal canto suo il direttore Fornaciari ha aggiunto che “la Banca è ogogliosa di partecipare a questo even-to straordinario perchè la chiesa non è solo luogo di culto ma di aggregazione e incontro”. Infine il vice sindaco Morelli ha definito “importanti le sollecitazioni del vescovo per giungere a risposte più rapide e veloci sulla ricostruzione del tem-pio” e ha ricordato la mostra sull’architetto Peruzzi ide-atore del progetto della Cat-tedrale di Carpi che ricorda nella facciata la Basilica di San Pietro a Roma.L’ingegner Marco Soglia, responsabile per la Diocesi della ricostruzione post sisma, ha ricordato che i lavori sul Duomo dureranno un altro anno e mezzo dalla ripresa dei lavori (data an-cora incerta) e che alla fine il costo complessivo dell’o-pera di ricostruzione sarà di due milioni e 500mila euro. Il concerto è gratuito e i biglietti di ingresso si possono ritirare presso la sede centrale della Bper di Piazza Martiri.

Dopo un anno di lavori, effettuati senza mai sospen-dere l’attività, l’Hotel Touring di proprietà della Famiglia Molinari Tarabini, ha terminato il conso-

lidamento e la messa in sicurezza della struttura seguenti al sisma del 2012. Con la progettazione affidata all’ingegner Leonardo Gualandi, la supervisione del responsabile tecnico di Edra, Andrea Visani e di Giampiero Guerra, il capo cantiere, sono stati eseguiti, con largo anticipo rispetto alle scadenze fissate dalla legge, i lavori di adeguamento alle nuove norme antisismiche. Le opere hanno riguardato le fondazioni, che sono state prolungate fino a 18 metri nel sottosuolo e la realizzazione di nuovi contrafforti in cemento armato che, oltre a svolgere una funzione archi-tettonica, rappresentano gli elementi portanti dell’edificio. A completamento delle opere strutturali è stato realizzato un isolamento a cappotto termico che ha reso necessaria la provvisoria rimozione della caratteristica facciata, la sostitu-zione degli infissi esistenti con una tipologia innovativa che migliora notevolmente il confort acustico e termico e l’in-troduzione di sorgenti luminose di ultima generazione con tecnologia a led. “L’adeguamento - ha spiegato l’ammini-stratore unico Gianguido Tarabini - ha richiesto un lavoro imponente che è riuscito a raggiungere l’obiettivo primario che ci eravamo preposti: rendere l’Hotel Touring uno degli alberghi più sicuri della zona dal punto di vista antisismico”.

l’Hotel touring dopo i lavori di adeguamento antisismico riapre completamente rinnovato

“Tra gli alberghi più sicuri dal punto di vista antisismico”

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3416

Il 18 settembre, a partire dalle 20.30, presso la Sala congressi

Tutto sull’endometriosi

per festeggiare il suo primo anno di vita, il 29 agosto, questo percorso a tappe di tango illegale e itinerante ha animato carpi, passando poi per modena, bologna, reggio emilia e parma

Tangopolitan compie un anno

Il 18 settembre, a partire dalle 20.30, presso la Sala Congressi, si terrà

la seconda serata del ciclo di incontri sul tema: Endo-metriosi e femminilità. Per abbattere i pregiudizi e promuovere la conoscenza di questa patologia tutti sono invitati all’incontro: un ap-puntamento multidisciplinare nel quale il tema dell’endo-metriosi, patologia che colpi-sce il 10% delle donne in età riproduttiva, verrà affrontato a tutto tondo. L’endometriosi è spesso causa di infertilità e porta conseguenze invalidan-ti, sia sul fronte della salute che su quello lavorativo.

Eppure se ne parla poco e le donne che ne soffrono sono, spesso, vittime di pregiudizi e discriminazioni. La dottoressa Simona Mor-tilla, psicologa e psicoterapeu-ta, illustrerà i risvolti psicolo-gici, sociali e di coppia della patologia, mentre il dottor Marc’Antonio Vezzani, specialista in Ostetricia e Ginecologia – Responsabile del progetto Endometriosi Usl Modena – Area Nord,

illustrerà la ma-lattia dal punto di vista medico - chirurgico. Le artiste carpigia-ne Valentina Maddalena Lugli (pittrice e cantante), An-nalisa Lugari (chitarrista) e Gaia Davolio (attrice), aiute-

ranno i presenti a esplorare il mondo femminile attraverso le varie sfumature dell’arte: dalla musica al teatro, alla pittura. Al termine della se-rata è previsto un buffet bio (vegetariano e crudista) pre-

dopo il libro, il premio e il festival, è in arrivo il progetto che racconterà in immagini la storia di quella ‘sala prove a cielo aperto’ che è stata carpi

60 anni di Beat e Rock a carpi diventano un film

Un volu-me di

500 pagine, un festival musicale e un premio per band emergenti: dopo questa serie di iniziative, Maurizio Dente e il gruppo che si è creato intorno a lui, hanno deciso che, dopo il successo in libreria, On Fire diverrà un docufilm la cui uscita è prevista per il mese di dicem-bre con la regia di Francesco Lodi Lancellotti, la direzione artistica e generale di Dente, l’introduzione di Pierluigi Senatore in qualità di gior-nalista e critico musicale, la voce narrante di Francesco Grillenzoni, la colonna sono-ra dei Maestri Stefano Mu-scaritolo e Giuliano Basile, la supervisione del giornalista Nelson Bova e la fotografia a cura di Andrea Avanzi. Un gruppo di giovani talenti, ‘90 minuti (oltre ai contenuti speciali) di pellicola, interviste e racconti dei più importanti musicisti di Carpi, Modena e Correggio - tra i quali Cisco

dei Modena City Ramblers, Wilko dei Rats, Chris Dennis (ex Nomadi), Francesco Grillenzoni dei Tupamaros, Fabrizio ‘Taver’ Tavernelli di Correggio, i Flexus – e tan-to materiale inedito. Inoltre, nel film avranno un posto speciale anche le modalità di concepire e fare musica delle nuove generazioni, attra-verso il racconto delle band carpigiane emergenti. Per finanziarsi, il team creativo ha deciso di adottare un metodo innovativo, ovvero il crowdfounding. Nomadi, Luciano Ligabue, Modena City Ramblers, Paolo Belli: sono soltanto alcune delle punte di diamante della storia musicale di Carpi e dintorni, uno spicchio d’Emilia che, nebbiosa e apparentemente placida, ha saputo invece creare il terreno fertile per lo

sviluppo di un vero e proprio ‘humus musicale’, la fucina dalla quale sono emersi non soltanto i nomi più noti, divenuti veri e propri punti di riferimento della musica d’au-tore italiana, ma tantissimi altri esponenti di un mondo vivo, stimolante e in continuo mutamento, un ambiente capace di favorire uno svi-luppo musicale diffuso. Una città, Carpi, nella quale sono nati uno dei primi esempi di centro sociale autogestito, il Tuwat, uno dei primi locali dove, in Italia, si potesse pro-porre e partecipare a serate punk, il Mattatoio. A Carpi si sono altresì conosciuti i mem-bri del nucleo che poi avrebbe formato i CCCP, una delle band più innovative e originali della new wave tricolore. On Fire. Il Beat e il Rock a Carpi racconterà tutto questo, gli ultimi sessant’anni della scena musicale in provincia di Modena: la moda, i comples-si, le band, le radio libere e i generi musicali che hanno ca-ratterizzato questa ‘sala prove a cielo aperto’ incastonata tra globale e locale o, come ha detto Francesco Guccini, tra la via Emilia e il West.

“Ballare il tango ti riem-pie di emozioni. La pas-sione è lì, tutta intorno.

Palpabile. Tra i due partner si crea un’alchimia, una sim-biosi, straordinaria. Il tango è un abbraccio. Avvicinarsi a questa danza significa, prima di tutto, imparare ad affidarsi all’altro. Al suo abbraccio”. A parlare è la tanguera car-pigiana Anna Ruta, che da un anno si è posta l’obiettivo

di trasformare, insieme a un gruppo di amici, ogni strada in una milonga col suo Tan-gopolitan. “Tangopolitan è nato per gioco, durante una cena. L’idea è stata quella di portare il tango nelle vie e nelle piazze, per avvicinare la gente a questa danza. E ce l’abbiamo fatta”. Per festeggiare il suo primo anno di vita, il 29 agosto, questo percorso a tappe di

tango illegale e itinerante ha animato Carpi, passando poi per Modena, Bologna, Reggio Emilia e Parma: “dopo lo stupore iniziale, la gente ci segue sempre, si entusiasma, abbandonan-dosi al ritmo”. Impossibile infatti resistere all’inten-sità dello sguardo di due tangueros, alla forza dei loro movimenti. Alla potenza di ogni gesto.

Manuela Passamonte e Valentina Maddalena Lugli

Nascosto. Protetto dall’ombra, il mu-schio cresce. Ovun-

que. Con forza e tenacia por-ta la vita anche nei luoghi più inospitali. Straordinario simbolo di evoluzione, nella tradizione orientale, il muschio segna il confine, il passaggio da una conoscen-za meramente intellettuale a una sapienza in grado di coinvolgere i sensi, il cuore e l’anima. Una conoscenza più viscerale, che fa della percezione e dell’ascolto del proprio corpo, i suoi punti di forza. “E cos’è l’arte se non uno strumento, poten-tissimo, di espressione del sé? Quello più emotivo, passionale. Vero”, spiega la pittrice e cantante carpigia-na Valentina Maddalena Lugli, fondatrice, insieme a Manuela Passamonte e Marco Sabadini, dell’As-sociazione artistica e cul-turale Muschio. “L’asso-ciazione - le fa eco Manuela - è nata con l’obiettivo di creare eventi che abbiano un’impronta scientifica integrata all’aspetto più intuitivo e percettivo che l’arte figurativa, la musica e il teatro le consegnano. Allo stesso tempo siamo animati dal desiderio di valorizzare l’arte e il talento che po-polano il nostro territorio. Quel ricchissimo sottobosco che si nasconde in città e, spesso, sfugge allo sguardo della maggioranza delle persone”. Arte e scienza a braccetto per andare oltre, superare i limiti e tracciare nuovi percorsi di cono-scenza condivisa: “ci siamo costituiti a luglio senza far troppo rumore. L’intento era quello di aprire una finestra su un tema delicato, che

VAlentInA mAddAlenA luglI, mAnuelA pASSAmonte e mArco SAbAdInI HAnno creAto A cArpI l’ASSocIAzIone ArtIStIcA e culturAle muScHIo

il potere dell’arte

fa parte della vita di molte donne, quello dell’endo-metriosi. Una malattia con la quale convivo da anni. Chiacchierando con Valen-tina, da tempo impegnata in progetti artistici legati alla femminilità, l’idea è nata con grande spontaneità”. La sfida? Affrontare la malat-tia secondo tre prospettive differenti, indagandone l’a-spetto medico - chirurgico, quello psicologico e, infine, quello legato all’alimenta-zione. “Incontri informali che si muovono su territori spesso inesplorati, mettendo a confronto anime comple-tamente diverse del nostro territorio: medici, attori, fotografi… La nostra inten-zione è quella di affrontare anche altre tematiche, cer-cando sempre di utilizzare la

poesia e dell’arte in generale un elemento fondante, ha il potere di abbattere barriere e pregiudizi. E’ capace di avvicinare le persone. Di incuriosirle e appassionar-le”, sottolineano Valentina e Manuela. Divulgare e fare cultura in modo nuovo. Cer-cando di mettere in circolo le idee. Anche quelle dei più giovani. Eccolo l’obiettivo dichiarato dei fondatori di Muschio. E con la chiusura del ciclo di incontri dedicati all’endometriosi (il pros-simo è in programma il 18 settembre, a partire dalle 20.30, presso la Sala Con-gressi mentre l’ultimo sarà entro fine anno) i ragazzi di Muschio sono già al lavoro per costruire, insieme, altre opportunità di crescita e ag-gregazione. “In prossimità del 25 novembre, Giornata internazionale contro la vio-lenza sulle donne, organiz-

zeremo Voci di donna. Sei donne, di età, formazione e professionalità differenti, si metteranno a confronto e racconteranno cosa signifi-ca per loro la femminilità. Una fotografa, una pianista, un’assessora, una consiglie-ra comunale, una psicologa e un’attrice, guidate dalla regia del filosofo Luca Zanoli, interagiranno col pubblico. L’evento non avrà alcun canovaccio, non sappiamo cosa accadrà. Sia-mo curiosi di capire quale direzione prenderà questa specie di laboratorio socia-le. Il pubblico allaccerà un rapporto con queste donne? Saranno in grado di comuni-care tra loro? Il moderatore sarà capace di riannodare i fili? Come sarà gestita ed elaborata la lettura del monologo che sta nascendo appositamente in Rete sul tema della prevaricazione? Staremo a vedere”. Una cosa è certa, con Muschio, l’ottica si ribalta. E qualco-sa di nuovo è già pronto a nascere.

Jessica Bianchi

parato dalla cuoca Stefania Taulli in collaborazione con Cristina Francia. Le opere della pittrice Erika Marchi saranno invece esposte pres-so Palazzo Meloni in Corso Alberto Pio, 77B dal 18 al 20 settembre. Al primo piano dello storico palazzo invece, fino al 5 ottobre, esporranno l’affermato fotografo Nicola Mastroianni e i due giovani esordienti Gisella Piccaglia-ni e Davide Ciriello. L’evento, patrocinato dal Comune di Carpi, è reso possibile grazie al sostegno di Immagine abbigliamento, Isabella Calzature, Virtual Fitness, Farmacie La Spe-ranza e Dell’Assunta, Ape Onlus, Oxidiana Service, La Fonte e Art press print.

medesima chiave di lettura, coniugando scienza e arte. Solo attraverso una visio-ne olistica della vita, così come della malattia, si può

giungere alla reale com-prensione di ciò che accade in noi e intorno a noi. Un approccio nuovo poi, che faccia della musica, della

Opera di Erika Marchi

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17venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

di Clarissa [email protected]

grazie al pronto soccorso dell’ospedale di carpi

libri da non perdere!

Ancora una volta Alain Mességué ci stupisce. L’uomo imprevedibile

che tutti conosciamo vuole dare in questo libro un’im-magine di sé più intima. Mességué, guru delle diete e delle erbe, si racconta riper-correndo alcune tappe della sua vita professionale, rilette con lo spirito e l’ironia che lo

Spesso si parla di “mala sanità”, io volevo parlare della mia esperienza positi-va presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Carpi.L’accettazione d’urgenza “in codice giallo”, la prima visi-ta generale, la somministra-zione di flebo e l’immediato esame del sangue, la succes-siva visita dallo specialista, il tutto svolto durante la mattinata e il primo pome-riggio.Stabilita la diagnosi, il resto del pomeriggio è trascorso nel ricevere ulteriori flebo, il

tutto (nonostante il sovraf-follamento) con personale sempre molto preparato, cortese, scherzoso e sorri-dente.Il tranquillo colloquio con il medico che, sotto la mia responsabilità, mi ha per-messo di trascorrere la notte a casa per tornare il mat-tino successivo a fare una prima visita di controllo, la chiarezza con cui mi è stato esposto il problema che ho avuto e i potenziali sviluppi.Considerato l’esito della situazione clinica direi che

la cura stia dando i risultati sperati, una cura pesante ma decisamente efficace.Ecco, mi sembrava giusto ringraziare pubblicamente la struttura e i singoli medici che mi hanno seguito e che ringrazio sin da ora. Quando le cose non vanno è giusto segnalarlo e chiedere di migliorare; stavolta vo-glio solo dire grazie.

Riccardo

Vale la pena segnalare an-che quando le cose funzio-nano. Grazie Riccardo.

CIAK MODA!Tutte le ultime tendenze per essere sempre al passo con la moda

Pizzi di ogni tipo e colore invadono top, vestiti e capispalla dell'autunno/inverno 2015-2016 per outfit iper femminili e seducen-ti.Il pizzo è un motivo ricorrente nelle collezioni di Dolce e Gabbana che per la stagione autunnale propongono un abito chemisier interamente in pizzo con maxi bottoni dorati per un look sofisticato d'altri tempi che enfatizza le forme.Gucci sceglie il beige per il suo grazioso minidress in pizzo: dal taglio minimal ma glamour, adatto per la mise da giorno.Da femme fatale, il completo rosso firmato Salvatore Ferragamo coniuga eleganza e sensualità grazie all'austerità della gonna lunga al ginocchio che si contrappone alle trasparenze su decollete e braccia. Bellissimo nei toni del crepuscolo il mini abito di Elie Saab con intarsi di pizzo e decorazione di foglie su tutta la lunghezza: perfetto per un outfit da sera romantico e trendy.È incentrato sulla raffinatezza del pizzo e sull'effetto vedo- non vedo il long dress firmato Valentino: riccamente lavorato si accom-pagna a borsa e scarpe lineari. Leggermente a zampa, il pantalone in pizzo rosa confetto di Alexis Mabille è l'ideale per il giorno in abbinamento ad un top e ad una giacca color grigio chiaro.Casual ma di tendenza, l'abito con fiori in pizzo di Liu Jo indossato con i giusti accessori può essere adatto anche per una cerimonia di giorno. È grintoso ma con un tocco femminile il blazer in pizzo nero di Zara per un look total-black. Infine, la sensualità di un top trasparente in pizzo nero gioca a contrasto con lo street style dei jeans strappati ed il mannish style del trench nella proposta di Bershka.

A/I 2015-2016: IL PIZZO È PROTAGONISTA

La dieta del sorrisodi alain mességué

contraddistinguono.Oltre quarant’anni di car-riera, ma lui preferirebbe forse parlare di “missione”, riassunti in rapidi tocchi e in episodi che acquistano qui un particolare significato, aiu-tando a comprendere l’uomo Mességué. Ma non si tratta di un’autobiografia. E’ quasi un bilancio umano, che l’autore fa e offre generosamente al suo pubblico, e soprattutto a suo figlio. E’, infatti, da una chiacchierata con lui che

nasce l’idea di ricostruire in punti la sua vita fino a qui, splendido soggetto per un libro di avventura.Anche attraverso le testimo-nianze dei suoi ospiti illustri, si scopre così che, dietro il professionista noto a tutti, si nasconde un uomo coraggio-so, instancabile e generoso che dà suggerimenti e consi-gli per aiutarci a stare bene mangiando meglio, regala ricette che mescolano ingre-dienti sani e sorprendenti,

sfata credenze e false convin-zioni sull’alimentazione e i trucchi per dimagrire.Chiunque potrà beneficiare di questa lettura, distillando-ne le notizie che più interes-sano: dati biografici? Trucchi per rimettersi in forma? Con-sigli di benessere e salute? Curiosità e ricette? Ovunque, per tutti, tra le pagine gocce di saggezza che rinfrescano le nostre preoccupazioni e i nostri stress del quotidiano. E tanti sorrisi.

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3418

l’aForisma della settimana...

appuntamenti

mostrecaRPI16 - 27 settembreDare luce al silenzioFoto di Luigi OttaniIn occasione dei vent’anni del Comitato Progetto Chernobyl di Carpi, Novi e Soliera Saletta Fondazione Cassa di Risparmio

18 settembre - 6 gennaioCostruire il Tempio Alla ricerca del progetto di B. Peruzzi per la Collegiata di CarpiCuratori: Andrea Giordano, Manuela Rossi, Elena SvalduzMusei di Palazzo dei Pio

18 - 20 settembreTamara de Lempicka (Copie d’Autore) 18 settembre - ore 18Vernissage dell’esposizioneConferenza di apertura a cura del critico e storico dell’arte Vittorio Sgarbi, moderata dal giornalista-scrittore Roberto ArmeniaAzienda La Baracca sul mare

Fino al 30 settembreL’umorismo ai tuoi piediPersonale di Gianni ChiostriO&A Centro Affari

Fino al 1° novembreTrame e Colori - Intrecci tra Arte e MaglieriaMostra a cura di Pierluigi SgarbiOpere diCarlotta Bertelli/Gianluca Guaitoli Luigi BertogalliGiamprimo BertoniDario D’IncertiFabio IemmiStefano MarianiClaudia MariniMr FijddorKetty TagliattiElena ViappianiSpeciale: Tre serate letterarie con visita mostraA cura di Apoire25 settembre - ore 21.15/22.30Una seconda pelle - Storie di anime, abiti e accessori9 ottobre - ore 21.15/22.30L’arte addosso - La moda narrata da artisti, stilisti e correnti letterarie21 ottobre - ore 21.15/22.30Trame di donne - Racconti di traduzione e di rivoluzioneAppartamento Inferiore di Palazzo dei Pio

eventicaRPI17 settembreGiretto d’Italia5° Campionato nazionale

“La menzogna e il silenzio compongono molti drammi familiari”.Tristan Bernard

Un principe illuminato, un architetto visionario e un prezioso modello ligneo

andato perduto. Una triplice rela-zione che fa della Carpi artistica, a inizio del Cinquecento, luogo di importanti e pionieristiche elaborazioni teorico-formali. Un territorio che diventa sintesi costruttiva a metà strada tra i più innovativi motivi architettonici padani e quelli provenienti dai cantieri vaticani. Una centralità sorprendente dovuta al passaggio di un artista fondamentale per il Rinascimento maturo, ovvero il toscano Baldassarre Peruzzi, giunto a Carpi per elaborare un’architettura talvolta talmente eterodossa da essere considerata “sconveniente” e “sconcia”. Que-sti scenari affronta la mostra Co-struire il tempio, allestita presso i Musei di Palazzo dei Pio a Carpi, promossa da Comune di Carpi, Fondazione CR Carpi e Diocesi

A pArtIre dAl 18 Settembre, e fIno Al 6 gennAIo, AI muSeI dI pAlAzzo deI pIo, grAnde moStrA SullA cAttedrAle dI cArpI A curA dI AndreA gIordAno, mAnuelA roSSI ed elenA SVAlduz

costruire il tempio

di Carpi, e aperta al pubblico dal 18 settembre al 6 di gennaio 2016. Curata da Andrea Gior-dano, Manuela Rossi ed Elena Svalduz – in collaborazione con il Centro Internazionale di Stu-di di Architettura Palladio di Vicenza e Università di Padova – la mostra attraversa soprattutto le complesse vicende costruttive della Collegiata di Carpi, poi dive-nuta Cattedrale. E lo fa nell’anno in cui la comunità carpigiana ne festeggia i 500 anni dalla fonda-zione, voluta da Alberto III Pio. Nel 1515 venne gettata la prima pietra per quella chiesa principale che il signore di Carpi avrebbe voluto come fondale di una grande piazza, ulteriore manifestazione del suo potere. Educato alla teoria aristotelica della magnificenza, che trovava nell’eleganza e nella potenza architettonica una delle sue massime espressioni, Alberto incaricò Baldassarre Peruz-

zi di progettare la costruzione dell’edificio sacro. Suggestionato dalle vertiginose e inquiete opere romane dell’architetto e pittore senese, le cui soluzioni prospet-tico-formali avrebbero segnato uno dei punti più alti dell’arte tardo rinascimentale, il principe lo incaricò di realizzare il progetto della futura Cattedrale, dedicata alla Madonna Assunta. Già nel 1514 è documentato l’arrivo a Carpi di un sontuoso modello ligneo per la nuova Collegiata, realizzato da Peruzzi per i capo-mastri emiliani. La permanenza in città del manufatto è testimoniata fino al 1642, dopodiché scompa-iono le sue tracce. Le cronache e le stampe dell’epoca ne parlano come di un oggetto di straordi-naria bellezza, capace di attrarre numerosi viaggiatori. Il cantiere del duomo si arresta nel 1525, con cupola e transetto già impostati. Riprenderà un secolo dopo, nel

1604, allontanandosi però sempre più dall’illustre modello. Nel 1883 sarà corretta e resa più ortodossa l’eccentrica soluzione del Peruzzi data al pennacchio reggi cupola che si sviluppava in alto secondo una doppia curvatura. Questa soluzione, seppur abbandonata, assumeva un ruolo centrale nel curriculum peruzziano, inseren-do di diritto l’artista senese nel dibattito post bramantesco sulla struttura a cupola dal San Pietro in poi. Inoltre, ciò permette di collo-care l’originario duomo carpigia-no in una posizione pionieristica nell’ambito delle ricerche sugli organi a cupola. Carpi diventa allora per Peruzzi un luogo ideale di formazione e progettazione di opere (Pieve della Sagra, Chiesa S. Nicolò, Portico del grano) che rivelano un’indagine creativa spesso talmente sperimentale per i suoi contemporanei da essere al limite dell’accettabilità.

Il reading La memoria di una storia - Trasformazioni del Campo di Fossoli (1942-1970),

del Teatro dell’Argine, racconta storie di vita trascorse al Campo di Fossoli, dalla sua costruzione per usi militari nel 1942, al suo utilizzo come Campo di concen-tramento per ebrei fino al 1944 e poi come Campo poliziesco e di transito utilizzato dalle SS come anticamera dei Lager nazisti, fino alla sua trasformazione in luogo di accoglienza nel dopoguerra. La selezione di testimonianze - alcune inedite - e di brani musicali dal vivo, disegnano i contesti stori-ci attraverso la singolarità delle voci protagoniste, dando vita a un intreccio fatto di piccoli frammenti di vita quotidiana, di paure, idealità e speranze. Il reading, a cura della Fondazione ex Campo Fossoli, si terrà venerdì 18 settembre, alle 19.30, nel Cortile delle Stele.

Venerdì 18 Settembre, Alle 19.30, reAdIng del teAtro dell’ArgIne con muSIcA dAl VIVo nel cortIle delle Stele

la memoria di una storia

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19venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

appuntamenti

Spazio Meme riapre a Carpi in via Giordano Bruno 4, venerdì 18 settembre, la nuova stagio-

ne in occasione del Festivafilosofia 2015, edizione dedicata all’Eredita-re. Per l’occasione verrà presentato il progetto inedito: La reinveinzione del violoncello. Partiture classiche tra musica e immagine che vede coinvol-ti gli artisti Mattia Cipolli, Giovanni Franzoi e Giulio Zanet, a cura di Francesca Pergreffi. Tre artisti, un musicista, un pittore e un regista, dialogando tra loro reinterpretano attraverso il suono e le immagini le partiture musicali di Domenico Gabrielli, Johann Sebastian Bach e Benjamin Britten. Accogliendo e rileggendo le affinità e i legami esistenti tra passato e presente, danno vita a una partitura sonoro - visiva che svela il concetto di declinazione della tradizione e di eredità storica e culturale. Misurandosi con un gene-re, quello del violoncello solo, che Gabrielli trasformò nel tardo Seicen-to in un genere nuovo e fino ad allora impensabile, i tre artisti ripercorrono e rigenerano il filo rosso che riunisce i tre compositori: la letteratura per un violoncello solo. Un esempio stra-ordinario di come si possano annul-lare secoli di distanza in virtù di un legame basato su reciproci riferimenti e affinità estetiche. Mentre un video di Franzoi reinterpreta, rimonta e proietta in loop le esecuzioni musicali del violoncello di Cipolli, una striscia di tele opera di Zanet propone una sorta di pentagramma in cui la musica scritta si fa im-magine. Le citazioni e i rimandi svelano legami a volte insospettabili tra musica classica, astrattismo contemporaneo e nuove tecnologie. “Giulio Zanet - scrive Francesca Pergreffi - conduce la sua produzione

della ciclabilità urbanaEsci dal gruppo!Il 17 settembre usa la bici per andare al lavoroL’obiettivo è la promozione della ciclabilità e quindi dell’utilizzo della bici per recarsi al lavoroIl Giretto d’Italia è una delle iniziative programmate per la Settimana europea della MobilitàA Carpi per due ore tra le 6 e le 10 i Check-point sono posizionati in Corso Fanti, viale Cavallotti, via Nuova Ponente e via San Giacomo

18, 19 e 20 settembreFestival Filosofia 2015 Modena, Carpi Sassuolo

20 settembre - ore 11Inaugurazione Nuova Piscina Comunale CampedelliProgrammaSaluto delle AutoritàTaglio del nastroVisita guidata all’impiantoOspite d’onore Gregorio PaltrinieriCampione mondiale 1.500 metri stile libero

20 settembreOpen day del GattileFesta del GattileI volontari vi accompagneranno nelle Oasi a conoscere i gatti presenti e risponderanno a tutte le vostre domandeDurante il pomeriggio ci saranno altre attività: giochi, trucca bimbi, un fantastico buffet e un banchettoCi saranno tante altre sorprese e la premiazione del vincitore del concorsoAutosGatto: noi e loroGattile di Carpi

20 settembre Il mondo delle Formiche Da formicai didattici si potrà vedere la loro organizzazione A Cura di Luca BosettiOasi la Francesa

22 settembre - ore 18.30Il benessere economico nell’epoca delle insicurezze. Libretti di istruzioniRelatore: Sergio Sorgi, vice presidente e socio fondatore di Progetica ProgrammaLa mutazione di società e i suoi esitiIl ciclo di vita della famiglia italianaIl benessere: cos’è, come si misuraChe fare, Le tendenze collettive, le scelte individualiI fattori critici di successo: l’educazione finanziaria, la mutualità, il tempoAuditorium Biblioteca Loria

27 settembreIl mondo delle ApiDolce come il mieleCon l’Apicoltore Mirco Pellacani A cura di Franco LosiOasi la Francesa

SAbAto 19 Settembre, Alle 19.30, preSSo lo SpAzIo meme, SpAzIo A lA reInVenzIone del VIoloncello. pArtIture clASSIcHe trA muSIcA e ImmAgIne, con glI ArtIStI mAttIA cIpollI, gIoVAnnI frAnzoI e gIulIo zAnet, A curA dI frAnceScA pergreffI

Quando la musica si fa immagineartistica attraverso un percorso basato sulla potenza delle immagini. Le immagini su cui si focalizza non sono immagini pre-esistenti, sono quelle che si generano autonomamente quando si lascia parlare l’elemento primario: la pittura. Per Zanet la pittura è il fulcro e l’approccio spontaneo che ha con essa è lo stimolo originario che dà il via alla sua prati-ca artistica. Egli è attratto dalla potenzialità e dalla libertà della pittura, le ricerca e le acco-glie senza timore. Non si da delle costrizioni, si abbandona al caos dell’atto originario e da lì tenta, molto lentamente, di dare ordine alla composizione della tela. Il contatto con la tela è per lui di natura bipolare: egli riesce contemporaneamente a essere carnale e prorompente; e a compiere una sottrazione del gesto pittorico. Per Zanet il colore è un elemento fondamentale poiché è materia informe che al tempo stesso disegna; esso, infatti, definisce uno spazio sulla tela crean-do delle linee di contorno che generano delle forme. La composizione nelle sue opere di-venta un gioco di ruoli, dove ogni elemento gioca per affinità o per contrasto con gli altri. Se si considera l’interesse di Zanet per l’am-biguità, la ripetizione, la variazione, l’accet-tazione, l’evidenza e la negazione su cui si basa il suo procedimento rappresentativo, è chiaro il perché non sia interessato all’uni-vocità del messaggio delle sue opere. Non se ne preoccupa, poiché ritiene che andrebbe a intaccare la prima vera comunicazione,

ossia l’atto della visione e la molteplicità di letture che ne comporta da parte del fruitore. Nel suo lavoro Zanet non ricerca un codice di deco-dificazione poiché è interessato alla libertà d’interpretazione. Del resto per lui la pittura è l’essenza del tutto e deve essere libera, come diceva Duchamp: Ricordo che un professore di fisica diceva sempre che non si può definire l’elettricità. Non si può dire che cosa è ma si sa che cosa fa. Vale lo stesso per l’arte”.

domenica 20 settembre, dalle 9 alle 21, al museo monumento al deportato, sarà protagonista la parola dei testimoni

ai figli, e ai figli dei figli

Domenica 20 settembre, dalle 9 alle 21, al Museo Monumento al De-portato, luogo che già di per sé è una rappresentazione di memoria ma anche un lascito, le parole dei testimoni proporranno una riflessione sul

ruolo della testimonianza, richiedendo al visitatore di riprodurne simbolicamen-te l’atto fondante: la domanda e la disponibilità all’ascolto. Gli altoparlanti utilizzati creeranno l’effetto di voci avvertite in lontananza, che diventano distinte nel momento in cui il visitatore intenzionalmente posiziona in un determinato modo il dispositivo su un’apposita teca. Un luogo che per sua concezione è silente prenderà così voce per obbedire all’imperativo del ricordo. I testi - selezionati dallo studioso di ebraismo Alberto Cavaglion - sono tratti da opere e testimonianze di deportati nei campi. L’installazione sonora dal titolo, Ai figli, e ai figli dei figli, prevede letture di Claudia Bulgarelli, Vanni Fregni e Roberto Zampa, mentre l’allestimento è di Enrico Guidetti e Giulia Macheda.

Trasformazioni della memoria - Racconto per immagini dell’esperienza

della deportazione è il titolo dell’installazione audiovideo che verrà proiettata in loop, domenica 20 settembre, dalle 21 alle 24, sul simbolico fondale dei monoliti del Cortile delle Stele. Realizzata da Roberto Zampa - produzione della Fondazione ex Campo Fossoli - l’installazione utilizza e rielabora documenti iconografici di diversa natura da cui emergono le trasformazioni storiche della memoria.Si tratta di immagini dai campi (raccolti in occasione della Mostra nazionale del 1955), dise-gni di testimoni nei campi (Aldo Carpi, Alberto Cavallari, Alberto Longoni), progetti e studi grafici elaborati in ricordo (Studio BBPR, di Albe e Lica Steiner). Attraverso queste testimonianze della deportazione, si evidenziano così le diverse forme del ricordo che essa ha assunto nel tempo, sia nella sfera  privata che in quella pubblica.

domenica 20 settembre, alle 21, nel cortile delle Stele, verrà proiettata l’installazione audiovideo di roberto zampa

Trasformazioni della memoria

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3420

Via S. Giorgio 35/D - Rio Saliceto (RE) - Tel. [email protected] - www.tessilgoal.it

Ci sono storie nel calcio che rendono più umano uno sport troppo spesso gonfia-

to da cifre da capogiro che poco hanno a che vedere con una realtà in cui la gente fatica ad arrivare a fine mese. Una di queste potrebbe essere quella di Cristian Zaccar-do, passato dal sollevare la Coppa del Mondo nel 2006 per poi finire nel dimenticatoio di Milanello ai margini della rosa rossonera. “Il Carpi mi ha fatto sentire importante e ho detto subito sì”, con queste semplici ma esaustive parole, Zaccardo si è presentato il 2 settembre in conferenza stampa da neo giocatore biancorosso. Sì perché i soldi, certo, sono impor-tanti ma, prima di tutto, i calcia-tori sono uomini e, per questo motivo, le grandi prestazioni non possono prescindere da grandi stimoli. Zaccardo, al Milan, di

Palermo e Gavillucci sono due sorte di talismani per il Carpi e anche in questa

occasione, seppur con l’amarez-za del gol subito nel finale, non hanno tradito. Il Carpi contro il Palermo, in gare ufficiali, non aveva mai perso e nemmeno sotto la direzione del signor Gavilluc-ci di Latina. Serviva almeno un punto per muovere la classifica, “ringalluzzire” il morale e dare concretezza al trend positivo iniziato contro l’Inter e proseguito nella prestigiosa vittoria contro lo Shaktar Donetsk in amichevole. Così è stato, vittoria sfumata sì, ma poco importa, perché la squadra ha dimostrato a tutt’Italia che l’appellativo di Cenerentola della categoria inizia a star stretto a questo Carpi. Un Carpi che non è soltanto simpatico e volentero-so ma sa essere cinico, seppure ancora poco maturo, e con ampi e innegabili margini di migliora-mento. Bene, anzi benissimo i nuovi con Marco Borriello in gol e Cri-stian Zaccardo a guidare una difesa talentuosa ma inesperta che necessitava di un leader carisma-tico. Un punto sì, soltanto uno, ma ora i biancorossi hanno imparato come si fa a muovere la classifica e adesso l’ostacolo Fiorentina spaventa meno. Al momento in attacco sono in cinque a “sgomi-tare” per una maglia da titolare e resta complicato escludere uno fra Jerry Mbakogu e Marco Borriel-lo per il ruolo di prima punta al fianco dell’intoccabile “rondine” brasiliana Ryder Matos, già idolo indiscusso del tifo biancorosso. Resta solo il grande punto in-terrogativo legato al guardiano della porta biancorossa che pare non aver ancora trovato un tito-lare. Se le prime due prestazioni in campionato di Zeljko Brkic hanno convinto Castori a puntare a Palermo su Francesco Benus-si, contro la Fiorentina il mister potrebbe optare per Vid Belec così da avere un quadro completo della situazione portieri. Piccola curiosità sull’avversario: la Fiorentina è la squadra che in Serie A, dopo soltanto tre gior-nate, ha fatto scendere in campo il maggior numero di giocatori: diciotto. Un numero decisamente consistente a testimonianza di una rosa ampia ed equilibrata ben gestita dal tecnico portoghese Paulo Sousa che, pagato lo scotto iniziale con la piazza viola per il

caRPI caLcIo - I bIAncoroSSI StrAppAno un punto contro Il pAlermo. domenIcA 13 Sul cAmpo del brAglIA ArrIVA lA fIorentInA

primo punto dei biancorossi in serie a

suo passato juventino, ora pare davvero aver conquistato l’esigente pubblico toscano.

Enrico Bonzanini

“Il cArpI mI HA fAtto SentIre ImportAnte e Ho detto SubIto Sì”, queSte le prIme pArole dI crIStIAn zAccArdo In mAglIA bIAncoroSSA

benvenuto capitan zaccardo!stimoli non ne aveva più. Da subito snobbato dalla raffinata tifoseria milanista che aveva ancora negli occhi le strepitose prestazioni dei due titani Alessan-dro Nesta e Thiago Silva. E proprio quando la scelta di abbandonare il calcio ad alti livelli pareva materializzarsi, ecco comparire Sean Sogliano che lo convin-ce a sposare il “pro-getto Carpi” col chiaro obbiettivo di portare esperienza e solidità a un reparto apparso inesperto e facilmente perforabile nelle prime due uscite stagionali. Ricaricato e rigenerato, l’esperto difensore na-

tivo di Castelvetro di Modena (che in car-riera vanta anche la vittoria nell’Europeo Under 21 del 2004 di-sputatosi a Bochum), risponde immedia-tamente presente, si prende la fascia di capitano e la onora con una prestazione decisamente positiva che aiuta il Carpi a uscire dal Barbera col primo storico punto in Serie A. Storie di rivincite, di sport e di uomini che, mentre scrivono pagi-ne della loro carriera, compilano quelle della storia del calcio in biancorosso.

Enrico Bonzanini

Ph Carpi Fc 1909

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21venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 34

Via Lenin, 8 - 41012 Carpi (Mo)Tel. 059.690361Fax 059.693570

E-mail: [email protected]

Nata del 2002 con la fusione di Vir-tus e AC Cibeno,

l’A.S.D Virtus Cibeno può vantare numeri e risultati che la collocano nell’Olim-po delle realtà calcistiche del territorio: con i suoi ol-tre 400 tesserati dai 5 anni agli over 30, un organico di circa 50 persone tra diri-genti, allenatori, personale tecnico, addetti e volon-tari, la società carpigiana, in tre anni, ha registrato un aumento del 10% nel numero degli iscritti, tanto da detenere il primato di prima realtà cittadina per la pratica del calcio. Due le articolazioni – cal-cio a 11 e a 5 – che a loro volta si dividono in varie categorie. Il settore gio-vanile del calcio a 11 di cui si era sempre occupato soltanto Massimo D’E-lia, è stato suddiviso tra più responsabili, i quali si occuperanno di diverse fasce d’età – dai 5 ai 12 e dai 13 ai 18 anni - così da consentire una maggiore specializzazione, atten-zione a ogni atleta e cura dei dettagli. Per quel che riguarda la prima squadra, invece, la società non na-sconde, pur senza sbilan-ciarsi eccessivamente, di nutrire obiettivi ambizioni, puntando al confronto con le realtà sportive del terri-torio e a salire di catego-

lA pIù grAnde reAltà cAlcIStIcA cArpIgIAnA per numero dI teSSerAtI rInnoVA lA dIrIgenzA e SI pone obIettIVI Sempre pIù AmbIzIoSI

virtus cibeno punta in alto

ria, formando sempre più giovani in grado di militare nella formazione di punta. Ma le novità non finiscono qui: è da poco stato inaugu-rato un progetto di attività motoria di base concepito per i bambini della scuola calcio al fine di attivare i meccanismi coordinativi funzionali alla crescita agonistica dei ragazzi. Se dai giovani allievi si cerca

di ottenere le prestazioni migliori possibili, altret-tanto è richiesto a chi, a quegli stessi ragazzi, ha il compito di insegnare: gli allenatori partecipa-no infatti non soltanto a regolari corsi d’aggiorna-mento, esterni e interni, per rimanere al passo con le innovazioni tecniche, ma intraprendono percorsi di sensibilizzazione per saper

gestire al meglio i rappor-ti con i giovani atleti. In particolare, il personale tecnico viene formato sulle migliori modalità per affrontare gli eventuali casi di disagio sociale, econo-mico o psicologico dei ra-gazzi. “Il nostro obiettivo è duplice – spiega il diret-tore tecnico Davide Nora – e consiste nel prefissarci mete sportive importanti

senza però rinunciare all’i-dea di una pratica sportiva per tutti, che tutti sappia accogliere e comprendere. L’ambizione è quella di ottenere eccellenti risultati in campo agonistico senza tuttavia lasciar indietro nessuno, perché lo sport non è solo competizione ma anche scuola di vita e modello per imparare a stare nella società. Per far

questo, però, per prima cosa occorre che le pre-stazioni più alte arrivino proprio da noi tecnici. Per questo la Virtus Cibeno in-tende, nel prossimo futuro, puntare innanzitutto sulle qualità umane del proprio personale, affinché sia il più preparato e qualificato possibile, per fornire così una proposta educativa e tecnica all’avanguardia”.

Da sinistra Giovanni Morselli, Davide Nora, Giuliano De Boni, Sandro Guaita, Andrea Motta e Lamberto Lugli

terraquilia Handball carpi

“Il mio primo pensiero è creare un gruppo vero”

Coach Saša Ilic ha com-mentato il suo primo mese al lavoro con la

Terraquilia Handball Car-pi. “E’ nelle mie intenzioni giocare una pallamano diver-sa, fatta di grande rapidità e fisicità che possa, attraverso una spettacolarizzazione del gioco, far divertire non solo i tifosi carpigiani ma anche tutti gli appassionati di questo sport. Questa è una squadra che ha cambiato molto, anzi moltissimo con 10/15 nuovi e una guida tecnica diversa. Ho un gruppo di ottimi atleti e di  bravi ragazzi che si fidano di me e mi seguono. Si sono visti miglioramenti notevoli e ora siamo quasi al top”. Fon-damentale per l’allenatore è il gruppo: “non serve a nulla essere forte come giocatore se, nel momento in cui vai in campo, non ti senti parte di una famiglia. Solo con un gruppo unito e affiatato si può veder un atleta andare oltre il proprio

limite. I ragazzi lavorano dura-mente e devono capire che far parte della Terraquilia Handball Carpi non significa solo scen-dere in campo per allenamenti e partite. Per cui è importante stare insieme anche la sera o durante i pasti per cementare la nostra conoscenza e l’affia-tamento”. A presentarsi alla stampa nella sede modenese di Trenkwalder anche il gran-

de acquisto del mercato estivo Rudolf Cuzic: “sono un cen-trale che può giocare terzino, un giocatore che, una volta sposato un progetto, dà tutto se stesso alla causa e quando dico tutto intendo che non mi risparmio mai. Mi piace molto attaccare la difesa schierata più che tirare dalla distanza e cerco sempre di creare lo spazio per la conclusione dei terzini”.

Il Centro Tennis comuna-le di Carpi si è presentato mercoledì 16 settembre,

col suo nuovo volto e le tante attività che arricchiranno la stagione 2015/2016 in via Carlo Marx, a due passi dallo Stadio Cabassi. Quello gestito da UispModena è infatti uno dei centri della racchetta più all’avanguardia in regione, e coi suoi 220 tes-serati uno dei più numerosi. Tanti i tornei organizzati nella passata stagione, per tutte le

taglio del nastro alla presenza del sindaco bellelli e dei vertici uisp, con la presentazione della nuova stagione

Il centro Tennis si presenta alla città

età e tutti i livelli: tornei che saranno incrementati (come numero e platea di parteci-pazione) nell’annata ai nastri di partenza. Ospiti del taglio

del nastro il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli, il presi-dente UispMo-dena Giorgio

Baroni, il presidente della Lega Tennis Uisp nazionale Erasmo Palma e il responsa-bile tecnico del centro Fabio Menabue.

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venerdì 18 settembre 2015 anno XVI - n. 3422

RUGBY

CARPI

STAGIONE 2015-16

NEL NUOVO CAMPO ALL’INTERNO

DELLA PISTA D’ATLETICA

MINIRUGBY U6-U12Nati dal 2004 al 2011

PRIMA SQUADRAOVER 18Nati dal 1998 in avanti

MASCHILE U14 Nati nel 2002-3

DA QUEST’ANNO

RUGBYCARPI.IT [email protected]

FEMMINILE U16Nate nel 1999-2000-1

Il 20 settembre si celebra in tutto il mondo la Giornata Mondiale dell’Alzheimer,

nata con l’obiettivo di non far dimenticare la malattia e la dif-ficile assistenza di cui i malati necessitano per molti anni da parte delle loro famiglie. Do-

domenica 20 settembre

Pedalando... contro l’alzheimermenica 20 settembre - ritrovo in Piazza Martiri, di fronte a Pa-lazzo Scacchetti, alle 10, con un contributo di 5 euro, gratis per chi ha prenotato il pranzo - l’associazione di volontariato di Carpi, Gruppo Assistenza Familiari Alzheimer - Gafa,

organizza l’edizione 2015 di Pedalando... contro l’Alzhei-mer, la tradizionale biciclettata di 15 km in compagnia di non-ni, nipoti, figli, mogli, mariti e amici. Prevista una sosta ristoro a metà percorso a Budrione, al Circolo Rinascita, mentre l’arrivo al Centro Sociale Loris Guerzoni di via Genova è previ-sto intorno alle 12,15 dove, chi

L’amatissimo ballerino di Amici, Amilcar Moret Gonzalez, accompagnato dalla bellissima rivelazione di quest’anno del talent show di Maria De Filippi,

Virginia Tomarchio, scelta da Eleonora Abbagnato come danzatrice del Balletto dell’Opera di Roma, saranno pro-tagonisti, domenica 20 settembre alla palestra La Patria 1879. Una giornata importante per la storica palestra che apre le porte alla città in occasione del tradizionale Open Day e per festeggiare il primo anniversario della nuova Area Depietri, intitolata al giovane ginnasta Andrea Depietri, prematuramente scomparso. Il programma della giornata inizierà al mattino con due stage di danza, classica e mo-derna, insieme ad Amilcar e Virginia: per partecipare e assicurarsi così un posto è necessario prenotarsi in palestra (059.644070)! La festa dello sport proseguirà poi con prove gratuite per grandi e piccini di Cross training la grande no-vità della stagione sportiva ai nastri di partenza alla Patria. Rafforzare i muscoli, incrementare la resistenza agli sforzi e accelerare il metabolismo: ecco i benefici del Cross Trai-ning, l’allenamento che combina un mix di sollevamento pesi, esercizi a corpo libero e allenamento cardiovascolare

domenIcA 20 Settembre, open dAy AllA pAleStrA lA pAtrIA 1879 con I dAnzAtorI AmIlcAr moret gonzAlez e VIrgInIA tomArcHIo

i ballerini di amici alla patria

in un’unica breve, ma intensa, sessione. Un’occasione preziosa per visitare la palestra e avvicinarsi alle numerose discipline sportive che vi si possono praticare: dalla danza classica (dai 7 anni in su) al Raggaeton, dall’autodifesa ai corsi di Insanity (un complesso sistema di allenamento aerobico e muscolare a corpo libero, senza nessun tipo di attrezzo, che mira a potenziare i muscoli e allenare il si-stema cardiovascolare), passando per Haha Yoga e Kick Boxe… Dalle 18 la festa si sposta nell’Area Depietri: in programma numerose esibizioni degli allievi della Patria, uno sfizioso aperitivo, una sfilata curata dal Centro estetico

Estetista Alexia, l’allegria dei clown dell’Associazione Naso Rosso, tanta musica e divertimento e, per chi lo vorrà, una grigliata all’aperto (su prenotazione) per concludere la serata tra amici, in un clima festoso e godere delle ultime tiepide serate estive. La serata sarà anche l’occasione per la famiglia Depietri per ringraziare tutti coloro che hanno generosamente contribuito alla fondazione della borsa di studio dedicata al figlio Andrea: uno strumento prezioso per favorire l’avvicinamento dei più giovani alla pratica della ginnastica artistica.

J.B.

vorrà, alle 12.45, potrà fermarsi a pranzo (20 euro). Per info e prenotazioni, potete contattare il 349.5928342. Il ricavato della giornata sarà interamente de-voluto a Gafa.

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