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CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNA TELELAVORO: UN FENOMENO RICCO DI VANTAGGI Un’ italoamericana di sucesso Settimanale Freepress MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE 2010 ANNO III N. 12 Direttore ANTONIO SAVINO Di Palma pagine PER LA TUA PUBBLICITA’ CHIAMA 0971 1973010 CELL. 320 1813033 email: [email protected] Arlotto pagina 2 Marganella pagina 4 Di Palma pagina 3 Albini pagina 4

Terra di Basilicata

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Page 1: Terra di Basilicata

CONTRO LA VIOLENZA SULLA DONNA

TELELAVORO: UN FENOMENO RICCO DI VANTAGGI

Un’ italoamericanadi sucesso

Settimanale Freepress

MERCOLEDI’ 24 NOVEMBRE 2010

ANNO III N. 12

Direttore

ANTONIO SAVINO

Di Palma pagine

PER LA TUA PUBBLICITA’ CHIAMA 0971 1973010 CELL. 320 1813033 email: [email protected]

Arlotto pagina 2

Marganella pagina 4

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I24 NOVEMBRE 2010

2 DISCRIMINAZIONEIL MALE D’OGGI

Propizia è l’occasione pre-natalizia? Può darsi. Èconsuetudine, infatti, do-

tarsi di una sana dose di ottimi-stiche virtù nel periodo cheprecedere il lieto avvento reli-gioso. Questa, però, è ben piùche una sporadica circostanza.Si tratta infatti di un serio im-pegno a lottare contro ogni ge-nere di discriminazione eparossistiche esaltazioni raz-ziali che, ormai, non sembranoarrestarsi. Il prossimo 10 dicembre si ce-lebra, infatti, la Giornata mon-diale per i diritti umani: unimpegno concreto e longevo ariconoscere e onorare il corag-gio di quanti hanno lottato, econtinuano a farlo, per i dirittibarbaramente violati. Singoli, gruppi e/o organizza-zioni che a vari livelli si alli-neano in prima fila per fareammenda e denunciare abominie abusi di ogni genere, soprusie situazioni di emarginazione,portando come unico araldo itemi della giustizia e della tra-sparenza. Come ogni anno, la giornataavrà lo scopo di porre in risaltoi risultati raggiunti durantel’anno ancora in corso maanche, e soprattutto, quello di“arruolare” una nuova genera-

zione di difensori dei dirittiumani, motivandoli a denun-ciarne le violazioni e ad operareper porre fine alle discrimina-zioni in tutte le sue forme. Que-sto perché il camminointrapreso, ormai giunto alla62esima edizione, non si con-clude il 10 dicembre 2010: pro-seguire con altrettantapervicacia anche nell’anno2011. La leader democratica birmana,Aung San Suu Kyi – di cui si ri-corda la liberazione proprioquest’anno – ha dichiarato cheper raggiungere quest’obiettivo“è necessario lavorare as-sieme”.Accanto alla giornata mondiale,si profila la campagna “Writefor rights” promossa dalle se-zioni canadesi e statunitensi diAmnesty International: indiriz-zare ai governi una lettera cia-scuno per chiedere che i dirittiumani vengano rispettati e pro-tetti. Un modo semplice ed ef-ficace per contribuire, moltospesso, a salvare delle vite. Lasezione italiana, invece, puntaalla formazione delle nuove ge-nerazioni di difensori dei dirittiumani, proponendo il testodella Dichiarazione universaledei diritti umani anche in unaversione semplificata per i più

piccoli. Non la penso come te…ma darei la vita per farti direquello che pensi, affermavaVoltaire. Probabilmente de-

modé? Chi lo sa? Eppuresarebbe un ottimo antidotocontro la reale metastasi diquest’epoca.

Luca Arlotto

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TELELAVORO: UNO SCONOSCIUTOCome spesso accade nel no-

stro strano Paese, alcunerealtà – e ci riferiamo ad

innumerevoli ambiti – seppure esi-stenti tendono a perdurare in am-bigue fasi di stallo o ad essererelegate in zone d’ombra margi-nali. È il caso del telelavoro, dal-l’inglese telework o telecommute.La pratica ha messo piede ormaiovunque, in Europa, spesso consuccesso. In Italia arranca a farsiconoscere, a farsi accettare, ad es-sere applicata. Si tratta di un feno-meno strettamente connesso allosviluppo progressivo e repentinodelle tecnologie informatiche: conciò si comprende quanto sia diven-tato d’uso comune in Paesi evi-dentemente avanzati ed al passocon i cambiamenti delle società.Diverse definizioni esistono deltermine. “È un modo flessibile dilavorare applicabile ad una ampiagamma di attività lavorative, checonsiste nello svolgere il lavoro,per una percentuale di tempo si-gnificativa, in un luogo diverso daquello del datore di lavoro e delposto di lavoro tradizionale. Il la-voro si basa in gran parte sull’ela-borazione elettronicadell’informazione, quindi sempresull’uso della telecomunicazioneper mantenere in contatto il datoredi lavoro ed il collaboratore”. Ladelucidazione citata è di John Wil-ley. Giampiero Bracchi e SergioCampo Dall’Orto scrivono, in-vece: “un’attività si configuracome telelavoro qualora siano ri-spettati le seguenti condizioni: 1)esista una delocalizzazione dell’at-tività rispetto alla sede tradizionale

di lavoro; 2) si usino strumenti tele-matici nello svolgimento del lavoro;3) l’attività svolta a distanza abbiacaratteristica di sistematicità; 4) esi-sta un rapporto basato su un con-tratto in esclusiva”. Il telelavoroacquista dignità d’essere se si riflettesul reale senso di questo fenomeno:è una nuova opportunità di lavoro.Le abituali pratiche possono così es-sere svolte dovunque, non solo acasa invece che in ufficio, ma anchein altre aziende, in altri settori, paesie continenti. Così nel madornale fe-

nomeno della globalizzazione, cheentusiasma quanto spaventa i più, laforza lavoro – quindi il fattore pro-duttivo – può partecipare da prota-gonista ai mutamenti e ai processieconomici in corso. In un saggioamericano sul telelavoro viene citatoun esempio che racchiude probabil-mente il senso reale e sincero di que-sto fenomeno che da noi stenta ameritare considerazione: i program-matori della regione indiana di Ban-galore lavorano per le aziendeamericane informatiche della Sily-con Valley, così come i collaboratorifilippini che lavorano per compagnieaeree occidentali con il ruolo di de-

localizzatori dell’attività di prenota-zione dei voli. Anche questo è tele-lavoro e rende assai bene l’idea dicome questa realtà possa promuo-vere il concetto di delocalizzazioneproduttiva abbattendo quei costi, acarico dell’azienda, che altrimentidovrebbero essere sostenuti in rela-zione ad un investimento in un altroPaese. Ma in Italia qual è lo statodelle cose, in merito a questa pratica.Proposte di legge a iosa, ma unavera normativa che vada a discipli-nare questo settore è ad oggi assente.

Un tentativo è stato fatto con laLegge Bassanini n. 400 del 23 ago-sto 1998 e che cita il telelavoro nellePubbliche Amministrazioni. Leg-giamo alcuni stralci: le Amministra-zioni Pubbliche “possono avvalersidi forme di lavoro a distanza”; “pos-sono installare apparecchiature in-formatiche e collegamenti telefonicie telematici necessari”; “possono au-torizzare i propri dipendenti ad effet-tuare, a parità di salario, laprestazione lavorativa in luogo di-verso dalla sede di lavoro”; scopodella novità data dall’introduzionedel telelavoro negli uffici pubblici è“la razionalizzazione dell’organizza-

zione del lavoro” e “larealizzazione d’economiedi gestione”. Per leaziende che sfruttanoquesto “servizio” i van-taggi esistono e la lettera-tura in merito è ricca ecopiosa. Uno dei più alti-sonanti è legato al fattoche il decentramento dellavoro presso il domiciliodel collaboratore o pressoi centri di telelavoro o an-cora presso le sedi deiclienti consente all’im-presa di ridurre notevol-mente i costi di gestionedell’immobile e anchedel personale stesso. Il“telelavoratore” avrebbeaccesso ad una flessibilitàspaziale e temporalenello svolgimento del suolavoro; ridurrebbe i costie i tempi legati allo spo-stamento per raggiungereil posto di lavoro;avrebbe più tempo da de-dicare alla famiglia (vedile mamme); avrebbemaggiore motivazionequindi più rendimento.Sono solo alcuni dei be-nefici di un fenomenoche meriterebbe più lucee considerazione da partedi tutti, soprattutto daparte di chi dovrebbe oc-cuparsi di attuare nuoviservizi ed impulsi ad unmercato, quello del la-voro, già in fortissimadifficoltà.

Michela Di Palma

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Il network musicale MTV ha sen-

tenziato. Miss Lady Gaga è la

donna simbolo dell’anno che sta

per concludersi. Prima fra altre star del

calibro di Britney Spears, Taylor Swift

e Beyoncé. ‘Non c’è nessuno che ci

abbia sfidato, provocato, intrattenuto

e beh, solleticato negli ultimi dodici

mesi come ha saputo fare lei‘, questa

la motivazione del verdetto che ve-

dono Miss Germanotta ancora prota-

gonista delle prime pagine del 2010.

Questo, infatti, è l’anno in cui “The

Fame Monster”, il suo album d’esor-

dio – uscito nel 2009 – ha riscosso

grande consenso di pubblico per la sua

Bad Romance: il vero tormentone

dell’anno uscente.

Alla ribalta, inoltre, per la canzone

“Thelephone”, brando condiviso con

la collega Beyoncè: una trovata com-

merciale di grande successo. E cosa

dire di “Alejandro”: primo in classifica

dopo la sua uscita in molti paesi. E sul

video? L’inconfondibile stile cui solo

Miss Gaga ha saputo abituarci. Non

solo Mtv: la star in questione, infatti,

proprio nelle ultime settimane ha ot-

tenuto l’ambito premio Billboard

come miglior artista dell’anno. Buon

auspicio per l’anno che verrà? Ancora

una sferzata di novità e di eccentrismo

: sua unica e inconfondibile firma.

Simona Marganella

I l 25 Novembre si festeggia in tutto il mondo la giornata

mondiale contro la violenza sulle donne. Si ricorda con

dolore la tortura subita dalle tre sorelle Miraball, stuprate

e uccise dal dittatore Trujillo, nel

1960 a Santo Domingo. Il circolo

Arci, La Tarantola di Rotondella, in

collaborazione con l’Arci Basilicata

ha organizzato, in occasione della ri-

correnza, un seminario di approfon-

dimento e dibattito su un tema più

che mai drammatico. Migliaia le

donne sottoposte a violenza fisica e

psicologica, vivono succubi dei loro

aguzzini. Terrorizzate dalle loro mi-

nacce, si chiudono in invalicabili si-

lenzi per paura di perdere la vita. Spogliate della loro

dignità, convivono con un dramma lacerante e impossibile

da scrollarsi di dosso. Per sensibilizzare e aprire gli occhi

della gente, a volte “cieca” e incapace di comprendere, un

team di esperti si metterà a disposizione di chiunque vo-

glia discorrere e chiedersi il perchè di tali atrocità. Presso

la Biblioteca comunale di Rotondella,

il Prof. Mario Di Matteo, coadiuvato

dalla Dottoressa Filomena Cuccarese

( Psicologa e Psicoterapeuta e la Pro-

fessoressa Boccardi (docente univer-

sitaria) , tratteranno l’argomento a

360°. I professionisti si metteranno a

disposizione di chiunque voglia con-

sultarsi ed avere un conforto. L’inizia-

tiva prevede, inoltre, un mese di

consulenza psicologica e legale gra-

tuita. Notevole lo sforzo per venire in-

contro ad un malessere nascosto, di cui ci spesso ci si

vergogna e di cui è sempre difficile parlare.

Agnese Albini

IL POTERE DELLE DONNE

24 NOVEMBRE 2010

MTV ELOGIALADY GAGA