16
a pagina 4 d’areamediterranea CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected] La “casta” ladra Anno IV numero 25 - 08 Luglio 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino “L’affare si allarga a macchia d’olio. Ha voglia Pierluigi Bersani a dire che nel Pd la questione morale non esiste si ha subito l’idea che lo scandalo Enac coinvolga più papaveri democratici di quanti non vogliano farci credere i vertici di Via del Nazzareno. C’è un appunto con tanto di cognomi e somme di denaro, che arrivano nelle tasche dei politici Pd” etc. etc. etc. La notizia, che pubblichiamo in questo organo d’infor- mazione, l’abbiamo presa dal quotidiano Il Giornale di Vittorio Feltri. Essa dimostra tre cose: 1°) In Italia rubano tutti, a sinistra, a destra come al centro. Prima di togliere la pagliuzza nell’occhio degli altri, togliamo la trave di quello nostro. Viva Gesù. 2°) La sinistra finisca di farci ridere con la sua presunta onestà e su- periorità morale. Anche nel Partito Democratico infatti, alcuni ladri di grosso nome galleggiano. 3°) Pierluigi Bersani non ha l’onestà intellettuale e il coraggio civile di ammettere che i ladri, nel suo partito sono, in parte una realtà. Viva la verità. Più onesto e simpatico è Angelino Alfano, che nel suo primo intervento da Segretario del PdL ha detto che nel suo partito c’è qualche mano lesta. Da cacciare. Viva Angelino Alfano. Alfano - Bersani 1-0

Terra di Basilicata mediterraneo SVI.MED

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Periodico free press

Citation preview

a pagina 4

d’areamediterranea

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected]

La “casta” ladraAnno IV numero 25 - 08 Luglio 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino

“L’affare si allarga a macchia d’olio. Ha voglia Pierluigi Bersani a dire che nel Pd la questione morale nonesiste � si ha subito l’idea che lo scandalo Enac coinvolga più papaveri democratici di quanti non voglianofarci credere i vertici di Via del Nazzareno. C’è un appunto con tanto di cognomi e somme di denaro, chearrivano nelle tasche dei politici Pd” etc. etc. etc. La notizia, che pubblichiamo in questo organo d’infor-mazione, l’abbiamo presa dal quotidiano Il Giornale di Vittorio Feltri. Essa dimostra tre cose: 1°) In Italiarubano tutti, a sinistra, a destra come al centro. Prima di togliere la pagliuzza nell’occhio degli altri, togliamola trave di quello nostro. Viva Gesù. 2°) La sinistra finisca di farci ridere con la sua presunta onestà e su-periorità morale. Anche nel Partito Democratico infatti, alcuni ladri di grosso nome galleggiano. 3°) PierluigiBersani non ha l’onestà intellettuale e il coraggio civile di ammettere che i ladri, nel suo partito sono, inparte una realtà. Viva la verità. Più onesto e simpatico è Angelino Alfano, che nel suo primo intervento daSegretario del PdL ha detto che nel suo partito c’è qualche mano lesta. Da cacciare. Viva Angelino Alfano.

Alfano - Bersani 1-0

08 LUGLIO 20112

L'intelligence Usa non esclude l'ipotesi di attentati kamikaze a bordo di

voli commerciali provocati da terroristi con una bomba impiantata chirurgi-

camente nel corpo. Lo ha indicato un fonte ufficiale di sicurezza Usa, pre-

cisando che non ci sono minacce imminenti, ma rendendo noto il fatto che le

compagnie aeree, come le intelligence di paesi alleati, sono stati informati

ed è stato chiesto loro di prendere le misure necessarie. "Come precauzione

- ha spiegato Nicholas Kimball, un portavoce della Transport SecurityAssociation - i passeggeri a destinazione degli Stati Uniti provenienti dal-

l'estero potrebbero notare misure di sicurezza addizionali".

'"Dei 9950 militari attualmente

impegnati, 2078 uomini

rientreranno a casa entro fin

e anno". Lo annuncia il mi-

nistro della Semplificazione

normativa, Roberto Calde-

roli, in conferenza stampa a Palazzo Chigi. "Ho

apprezzato che dei 2078 uom

ini che torneranno a casa

100 provenigono dalla missio

ne Libica, che ci sarà un

ridimensionamento di un terzo

dei costi di quella missione

(da 142 mln del primo trime

stre a 58 mln), che in un

decreto che rifinanzia le mis

sioni semestralmente, per

la Libia il rifinanziamento si

a fino a settembre 2011,

quindi è stato recepito il nos

tro sollecito".

"Io non avrei fatto neanche i

primi tre mesi" di guerra

in Libia perché "prima penso

ai nostri pensionati, alle

famiglie e alle aziende; poi al

le missioni". E' un passaggio

dell'intervento del ministro

della Semplificazione nor-

mativa in conferenza stampa a

Palazzo Chigi.

FILE TOP SECRET(Gli appunti del direttore)

L'AGCOM ha approvato con sette voti a favore un astenuto e

un

voto contrario lo schema di regolamento sul diritto

d'autore che

nell'attesa dei giorni scorsi aveva scatenato la p

rotesta della

rete, e che viene posto ora ad una consultazione

pubblica di 60

giorni. Lo schema prevede che per la rimozione dei co

ntenuti coperti

da copyright, "la procedura dinanzi all'Autorità è alternativa e

non sostitutiva della via giudiziaria e si blocca in ca

so di ricorso

al giudice di una delle parti". La procedura, inoltre

"non prevede

alcuna misura di inibizione dell'accesso ai siti interne

t".

Rispetto all'iniziale schema di regolamento, l'Agcom ha apportato

delle modifiche che riguardano i tempi del contraddit

torio che pas-

sano da cinque a dieci giorni, l'esclusione dalla pr

ocedura per i

siti che non hanno manifesto scopo di lucro, e una m

arcia indietro

rispetto alla possibilità di inibire l'accesso ai siti est

eri per i quali

adesso è prevista prima una richiesta da parte de

ll'Autorità di

"rimozione dei contenuti destinati al pubblico italian

o in violazione

delle norme sul diritto d'autore" e poi, se la richi

esta non viene

ottemperata, una segnalazione "alla magistratura pe

r i provvedi-

menti di competenza". La prima parte dello schema d

i regolamento

dell'Agcom - si legge nel comunicato dell'Autorità - contiene misure

"da sviluppare per favorire l'offerta legale e la

promozione ef-

fettiva dell'accesso ai contenuti da parte degli uten

ti"; la seconda

parte invece, "contiene una serie di misure a tute

la del diritto

d'autore e si articola in due fasi: una relativa al pr

ocedimento di-

nanzi al gestore del sito, la seconda al procedimen

to dinanzi al-

l'Autorità".

''E' imminente l'arrivo sulla nostra pen

isola della prima vera

ondata di caldo dall'inizio dell'estate

dopo quella modesta av-

venuta tra il 27 giugno e il primo lu

glio. Il metereologo Mario

Giuliacci spiega che l'anticiclone no

rd africano comincerà a

farsi sentire, in termini di valori te

rmometrici, sulle regioni

centro meridionali e durerà fino alla

metà del mese. La vampata

di caldo - osserva Giuliacci - raggiung

erà l'apice tra il 9 e

il 12 luglio quando su gran parte

delle città dell'Italia, ma

in particolar modo su quelle del Centro sud, verrann

o raggiunti

e superati i 34-35 gradi, senza ten

ere conto dell'apporto ag-

giuntivo di sensazione termica da par

te dell'umidità. Secondo il

metereologo l'ondata di caldo in a

rrivo, pur prospettandosi

piuttosto intensa, non eguaglierà pe

r intensità e per durata

quella che tra il 2 luglio e il 25 lu

glio dell'anno passato mise

a ferro e fuoco l'intera penisola con

temperature così elevate

da risultare alla fine la sesta ondat

a di caldo più intensa degli

ultimi 10 anni.

Usa: allarme kamikazeRientro tr

uppe Ital

iane

Antonio Savino

Appuntamenti personali

Ore 18:00 Fiammetta Cicogna

Afa in arrivo

Detestava la scena, i riflettori, l'avanspetta-colo becero. Le copertine patinate, l'uni-

verso vip,l'effimero. Una mosca bianca, PietroFerrero,figlio del re della �utella. Un infarto sel'è portato via a poco più di quarant'anni mentregirava in bicicletta in Sudafrica.La nostra holdingnumero uno al mondo stava costruendo l'ennesimopunto di forza, al di fuori dai confini di Alba.Perchè in Ferrero vige da sem-pre la regola ferrea del "nulla die sine linea". �iente chiacchiere, solo con-cretezza. Lavoro, disciplina, rispetto. E ciò vale in ogni settore. Dallaproprietà, fino al giovane operaio appena assunto. Sono rare le occasioniin cui i Ferrero siano apparsi sui media. Mai nelle occasioni mondane piut-tosto che nella centrifuga gossipara o nel becero calderone della diatribapolitica piuttosto che confindustriale. Lo spessore umano e professionale ètutto qui. Uno stile di vita austero, calvinista, estremamente lineare. Ancoraoggi, nonostante fosse l'ad del gruppo, Pietro doveva sottoporre qualsiasi

iniziativa al vaglio di papà Michele. Il grandecapo al quale spetta l'ultima voce in capitolo.E'lui che ha fatto saltare l'intesa quasi fatta

con il gruppo �estlè. E'lui che decide se unvale la pena mettere sul mercato un nuovo pro-dotto. Basta un suo cenno a fare il bello ed ilcattivo tempo. Con acuta saggezza sabauda.

Sempre. Aveva sì e no dieci anni,Pietro. Insieme al papà si era recato al pa-diglione dove si stavano imballando le uova di Pasqua. �e scartò un paio,tra le migliaia che viaggiavano lungo i nastri trasportatori. Papà Michelese ne accorse. Abbandonò per un attimo i suoi collaboratori e si fiondò versoil figlio. Lo rimproverò con voce tenorile davanti a tutti. �onostante fosseil figlio del padrone, questo non gli consentiva di fare il battitore libero.

�icola Melfi

SineLineaRigore

miliardi di euro.

Secondo Olli Rehn, commissario

agli Affari economici e monetari,

gli strumenti di assistenza finan-

ziaria macroeconomica finora

posti in essere dall’UE hanno for-

nito un importante contributo alla

stabilità dei Paesi vicini, nonché

di quelli candidati o candidabili.

Il regolamento dovrebbe rivedere

anche l’ambito geografico di in-

teresse dello strumento finanzia-

Nuova manovraper le nazioni “povere”

rio. I Paesi maggiormente

interessati dall’adozione

della nuova normativa sa-

ranno quelli candidati - ef-

fettivi o potenziali - a

divenire membri UE, e

quelli inclusi nelle politi-

che di vicinato.

Per gli altri Stati gli aiuti

verranno stanziati in con-

dizioni eccezionali, nel

caso in cui ricorrano deter-

minati presupposti, quali

opportune motivazioni, vi-

cinanza geografica al-

l’Unione ed esistenza di

legami politico-economici

con la stessa.

Lo scorso 4 luglio la

Commissione euro-

pea ha adottato la

proposta per un regola-

mento quadro destinato a

ridisciplinare la delicatis-

sima materia degli aiuti

macrofinanziari destinati a

Paesi terzi.

Il regolamento mira a in-

trodurre un nuovo stru-

mento finanziario volto a

rendere più semplici e

contemporaneamente più

efficaci le procedure di so-

stegno economico ai Paesi

in difficoltà.

Scopo principale della

proposta della Commis-

sione è quello di intro-

durre un iter più rapido, in

considerazione del fatto

che gli aiuti macroecono-

mici intervengono in cir-

costanze tali da richiedere

interventi tempestivi ed

efficaci, e che le proce-

dure utilizzate finora

spesso hanno ritardato le

operazioni di sostegno,

rendendo gli aiuti meno

efficaci. Il regolamento

non è un’iniziativa isolata,

ma si inserisce nell’ottica

di elaborazione e perfezio-

namento di un insieme di

strumenti finanziari

esterni per far fronte alle

principali crisi economi-

che a livello internazio-

nale, come indicato dalla

stessa Commissione nel

quadro finanziario plu-

riennale post 2013.

Le operazioni di assi-

stenza macrofinanziaria

finora adottate si basano

su alcuni principi definiti

dal Consiglio in una con-

clusione del 2002.

Il regolamento quadro

proposto dalla Commis-

Giusi Santopietro

308 LUGLIO 2011

sione mira a fare propri tali

principi, formalizzandoli e

rendendoli più trasparenti, e ad

inserire anche il Parlamento

nel relativo processo decisio-

nale.

Dal 1990, quando è stato lan-

ciato il primo strumento di as-

sistenza macroeconomica,

sono stati approvati ben 55

aiuti, a beneficio di 23 diffe-

renti Stati, per un totale di 7,4

Direttore Responsabile

A�TO�IO SAVI�O

Direttore Politico

SARO ZAPPACOSTA

Redattori

Agnese AlbiniLuca Arlotto

Danilo ChiaradiaLaura CutullèSerena Danese

Michela Di PalmaFabrizio Fiorini

Simona MarganellaLoredana Romanelli

Giusi Santopietro

Impaginazione &Grafica

Francesco Pietro Falotico

Stampa

Martano Editrice Modugno (BA)

Reg. Trib. Potenza �°375del 24 04 2008

Concessionaria Pubblicitaria

METIS srl

Contatti

[email protected]. 0971 22715

d’areamediterranea

Strumenti semplici ed efficaciper le procedure di sostegno economico ai Paesi terzi

rispondono a quelle che Morichini ha

poi fatto arrivare ai politici. Dal mo-

mento che l'ex responsabile delle agen-

zie Ina-Assitalia aveva trattenuto la

metà della tangente destinata a Pron-

zato, la Procura sta cercando di capire

se anche negli altri casi abbia conse-

gnato soltato una parte dell'importo. Ma

non solo. Nel mirino dei pm, infatti, ci

sarebbero anche tutti quei voli offerti a

D'Alema l'anno scorso. "Nessuno ha

mai viaggiato gratis con la mia società

- spiega Paganelli - come risulta anche

ddalla contabilità aziendale". Anche in

questo caso l'intermediario sarebbe

Morichini che avrebbe regalato le tra-

sferte a D'Alema. Diventa quindi cen-

trale la figura di Morichini, conosciuto

da tutti come Enzo e stimato per la sua

amicizia con D'Alema. Per Repubblica,

dunque, il nodo sta proprio qui: "Qual-

cuno gli chiedeva da dove arrivassero

queri soldi in contanti con cui contri-

buiva alle spese elettorali dei candidati

del partito". Una domanda che, di si-

curo, i pm sottoporranno a Morichini

nell'interrogatorio di settimana pros-

sima. Sebbene il quotidiano di Ezio

Mauro cerchi in un qualche modo dita-

gliar fuori i big del piddì dal giro di tan-

genti e appalti che in queste settimane

stascuotendo l'Enac, resta il fatto che

negare la questione morale è sempre

più difficile.

Pd nei guaiinchiesta EnacFabrizio Fiorini

Indagati nomi autorevoli per lagestione dei servizi aerei

Prosegue l'inchiesta sugli appalti

Enac, entro questa settimana

verrà sentito Vincenzo Morichini,

uno dei principali indagati per la gestione

dei voli con l'isola d'Elba Roma - Sem-

bra promettere sviluppi importanti l’in-

chiesta della procura di Roma sugli

appalti Enac. L'interrogatorio di ieri di

Viscardo Paganelli, titolare della low

cost Rotkopf Aviation, pare si sia rivelato

ricco di elementi su cui i pm Paolo Ielo

e Giuseppe Cascini dovranno vedere

chiaro tanto da sentire entro questa set-

timana Vincenzo Morichini, l’interme-

diario amico di Massimo D’ Alema

nonchè uno dei principali indagati per la

gestione dei servizi di linea aerea per

l’isola D’Elba. L’atto istruttorio si rende

necessario per riscontrare quanto spie-

gato da Paganelli che ha fornito, anzi-

tutto, numerosi chiarimenti in merito ai

sette nominativi, quasi di tutti esponenti

del Pd, contenuti nel "pizzino" che gli in-

vestigatori sequestrato all’imprenditore.

Secondo chi indaga, i soggetti ai quali

sono attribuite somme di danaro non

contabilizzate potrebbero aver aiutato

Paganelli nell’assegnazione di appalti.

Sul punto, Paganelli, detenuto a Regina

Coeli assieme al figlio Riccardo,

avrebbe dichiarato di non conoscere per-

sonalmente i soggetti indicati nella lista,

precisando che le somme indicate ac-

canto a ciascun nominativo sarebbero

arrivate a destinazione per il tramite di

Morichini. Toccherà, dunque, a quest’

ultimo confermare o meno la circo-

stanza e spiegare che fine hanno fatto i

4 08 LUGLIO 2011

soldi visto che alcuni dei soggetti tirati in ballo

hanno negato con fermezza di aver incassato de-

naro a qualsiasi titolo. L’interrogatorio di Paga-

nelli, stando a quanto filtra dal palazzo di

giustizia, avrebbe comportato la stesura di più

verbali, alcuni dei quali secretati dalla procura:

tanti, infatti, gli argomenti affrontati, il ’pizzinò, i

cinque voli fatti da Massimo D’Alema su velivoli

Rotkopf e gli appalti. Non si esclude che alcune

domande abbiano riguardato esponenti del Pd a

livello nazionale. Il dato oggettivo è che Viscardo

Paganelli ha deciso di collaborare tanto è vero

che questa mattina i suoi difensori, gli avvocati

Pasquale Bartolo e Severino D’Amore, hanno

presentato un’istanza al pm Ielo nella speranza

di ottenere un via libera alla revoca della custodia

cautelare. Intanto, il tribunale del Riesame ha fis-

sato per l’11 luglio prossimo l’udienza per il ri-

corso contro l’arresto presentato da Franco

Pronzato, il componente del cda Enac, finito in

carcere con l’accusa di corruzione per aver rice-

vuto 40 mila euro, sempre attraverso Morichini,

per agevolare il rilascio a Rotkopf del certificato

di operatore aereo (Coa), necessario per parteci-

pare alla gara di appalto per l’assegnazione dei

voli per l’Elba. Pronzato, uno dei sette nominativi

della lista di Paganelli, ha ammesso la circostanza

e lo stesso imprenditore ha riconosciuto di aver

consegnato il denaro in due ’tranchè a Morichini

affinchè finisse a Pronzato. L'affare si allarga a

macchia d'olio. Ha voglia Pier Luigi Bersani a

dire che nel Pd la questione morale proprio non

esiste. A sentir parlare Viscardo Paganelli, finito

in carcere insieme al figlio Riccardo e al braccio

destro del leader Pd Franco Pronzatoc, si ha su-

bito l'idea che lo scandalo Enac coinvolga più pa-

paveri democratici di quanto non vogliano farci

credere i vertici di via del Nazareno. C'è un ap-

punto con tanto di cognomi e somme di denaro.

Denaro che arrivava nelle tasche dei politici piddì

attraverso Vincenzo Morichini, ex responsabile

delle agenzie Ina-Assitalia, molto vicino a Mas-

simo D'Alema ed ora indagato per corruzione e

false fatture. "Nella contabilità della Rotkopf non

risultano voli gratuiti", avrebbe ribadito alla pro-

cura di Roma Paganelli, proprietario della Rot-

kopf Aviation. Proprio la società di Paganelli è

coinvolta nell’indagine della procura sulle irre-

golarità che hanno caratterizzato la gara per i voli

aereo per l’Isola d’ Elba, filone della più ampia

inchiesta su appalti e tangenti legati all’ interme-

diario Morichini. Interrogato ieri nel carcere di

Regina Coeli dal pm Paolo Ielo, Paganelli ha

confermato i cinque voli del presidente del Co-

pasir a bordo di velivoli Rotkopf, precisando, tut-

tavia, che non si trattava di voli gratuiti. Chi ha

pagato cosa?E, soprattutto, per quale motivo?

"Era Morichini a consigliarmi cgi pagare - spiega

Paganelli sul Corriere della Sera - perché poi

avrei avuto dei vantaggi". Tangenti e contributi

regolari per un totale di circa 200mila euro e de-

stinati ad almeno sette politici del Partito demo-

cratico, alla kermesse Umbria jazz e, in un paio

di occasioni, alla fondazione di D'Alema Italia-

niEuropei. "Ho dato ventimila euro - spiega sem-

pre Paganelli - alla governatrice dell'Umbria

Catiuscia Marini, altrettanti a Umbria jazz e

15mila ll'eurodeputato del Pd Roberto Gualtieri".

A quest'ultimo, il proprietario della Rotkopf Avia-

tion avrebbe versato, infatti, un contributo elet-

torale: "Volevo raggiungere una certa forza nel

partito, in modo da poter avanzare delle richie-

ste". Secondo le indiscrezioni riportate dal quo-

tidiano di via Solferino, gli inquirenti starebbero

cercando di mettere insieme i pezzi per capire se

le somme annotate sul "pizzino" di Paganelli cor-

Il ritorno della tonaca rossaRieccolo. Don Giorgio De Capitani, parroco di Sant’Ambrogio a Monte ( Lc ), dopo gli insulti riversati

su Berlusconi, sui vertici della Chiesa, i Vescovi e tutta la gerarchia, con il suo nuovo delirio che si

abbatte sul neo ArciVescovo di Milano Angelo Scola e su Cl. Secondo “ Don” Giorgio, il Cardinale

Scola è colpevole di un peccato capitale : avere militato in Comunione e Liberazione. Dicendo : “

movimenti ecclesiali che parlano anche bene, ma razzolano nella m�”- Per poi offendere il Cardinale

- : “ Angelo Scola, non dirci subito cretinate, non illuderci con parole accademiche e roboanti, non ci

cascheremo”. Questa volta il “prete rosso “ per le sue intemperanze da Savonarola brianzolo, sceglie

indovinate un po’ chi? Micromega, la rivista di filosofia del gruppo Repubblica - Espresso. E continua

con le offese alla Chiesa e a Don Giussani : “ Lo Spirito Santo non ha soffiato, il Vaticano gli ha

tarpato le ali, ci dobbiamo ribellare a questo Vaticano che ha conosciuto lungo i secoli, ma soprattutto

in questi ultimi anni, la più blasfema prostituzione al potere più corrotto “ - E continua con il delirio -

: “ del Cristo di Don Giussani ce ne freghiamo, ci interessa il Cristo, quello radicale”. Contro la nomina

del Cellino Scola, “ il prete rosso “ invita i fedeli alla ribellione di piazza : “ Troviamoci tutti i Piazza

Duomo e gridiamo cosi forte la nostra rabbia da far tremare il Vaticano e chiediamo allo Spirito Santo

che si tagli la testa ad una gerarchia che è oramai un mostro “. Poteva mancare la stoccata a Silvio

Berlusconi? Ma certo che no! : “ La cosa veramente blasfema di Cl è la sua scelta politica : sostenere

il governo di Berlusconi, addirittura sostenere Berlusconi, è quanto c’e’ di più anti-evangelico, è quanto

c’è di più orrendo, è quanto c’è di più criminale “. Cari amici lettori, siamo arrivati al massimo del

delirio, adesso basta ci vogliono le sanzioni, una posizione netta della CEI e del Vaticano con una

condanna esplicita, se non proprio con una sospensione a Divinis.

La scommessa vintadi Alfano “ Primo “

Con l’acclamazione di An-

gelino Alfano a primo se-

gretario del PDL è

iniziato il dopo Berlusconi, e il

debutto del neosegretario è con-

fortante, con la sua voglia di “ un

partito degli onesti “ - “ Io non

credo sia un atto di debolezza

confessare in pubblico un’emo-

zione. E per questo vi dico che

sono molto, molto, emozionato.”

Sono queste le prime parole pro-

nunciate da Angelino Alfano, ap-

pena nominato segretario

nazionale del PDL dal consiglio

nazionale. Poi racconta della sua

prima campagna elettorale, al

consiglio provinciale di Agri-

gento siamo nel 1994 e emozio-

nato dice : “ Questa mattina il

mio papà mi ha portato il fac si-

mile, il santino della mia prima

campagna elettorale - continua -

io ero un ragazzo di 23 anni che

aveva appena finito gli studi a

Milano e si era ritrasferito per

amore della sua terra in

Sicilia.Vidi in tv un impreditore

che aveva il sole in tasca, senti

una musica straordinaria che

emozionò milioni di Italiani. Ve-

dendo quell’uomo decisi unilate-

ralmente di aderire a Forza

Italia”. Il neosegretario, dice di

credere nelle stesse cose del ‘94

e di credere nel bipolarismo. Poi

ha reso omaggio dicendo : “ ai

nostri migliori compagni di viag-

gio, uomini coraggiosi che ave-

vano fondato AN “ Un pensiero a

Pinuccio Tatarella. Poi tocca il

tema Nord e Sud, dicendo : “Cre-

devo e credo che il Sud potesse

avere un destino, non del piagni-

steo ne del venire a Roma col

cappello in mano, ma che do-

vesse riscattarsi da solo.Credo

che il Nord e il Sud debbono stare

insieme sapendo che il Nord pro-

duttivo porta avanti il nostro de-

stino in Europa “. Alfano, poi

dice che il PDL continuerà ad es-

serci, e ringrazia i tre coordinatori

e Scajola e Matteoli - : “ Questo

è un nuovo inizio, ma prima di

dare dare una risposta a chi

chiede che tipo di partito vorrei,

che noi fossimo, voglio ringra-

ziare i tre coordinatori Verdini,

Bondi e La Russa, li ringrazio di

cuore”. Quindi il neosegretario ha

ringraziato Claudio Scajola e Altero Mat-

teoli. “ A quelli che ritengono che il Cn

non sia un organo legittimano e legitti-

mante nessuna elezione - ha sottolineato

Alfano - Non sanno che qui ci sono circa

400 parlamentari della Repubblica, Sin-

daci di città di capoluogo, ci sono quelli

che hanno i voti, qui sono rappresentati

milioni di storie di cittadini che hanno

votato per noi : a questo popolo vogliamo

dare certezze, che noi continueremo ad

esserci, non perché ci siamo e ci saremo

noi, ma perché ci sono i nostri valori, va-

lori che abbiamo inventato noi”. Poi con-

tinua : “ Vorrei un partito che ci sia

anche tra 17 anni e tra 20 anni, un partito

dove un giovanotto tra i presenti in un

tempo non troppo lontano possa diven-

tare il nostro segretario. Vogliamo dare

spazio a chi ha merito, non siamo un par-

tito antico e vecchio- ha aggiunto - Inten-

diamo continuare a raccogliere il soffio

vitale della società e tradurlo in azione di

governo “. Alfano, tira stoccate alla si-

nistra dicendo : “ La sinistra ha gover-

nato 8 anni come noi, ma loro non hanno

fatto le riforme nédato stabilità al paese

“. - E spiega - “ La sinistra è prigioniera

di tre radicalismi: etico, sociale e giudi-

ziario. Tengono sotto scacco il PD e gli

impediscono di diventare un vero partito

riformatore”. E scherza ( non tanto ): “

Loro hanno un indice di volatilità dei lea-

der come i titoli della borsa asiatica. - E

poi affondando il colpo - “ Le loro coali-

zioni. Ne vogliamo parlare? Veltroni

c’aveva provato a eliminare quel cara-

vanserraglio, Asinelli querce, ulivi…

hanno scelto animali e piante al posto

dei valori! . E conclude: “ Loro si rico-

noscono solo nella costituzione perché

come escono dal quel recinto litigano.

Non hanno valori di riferimento. Loro

hanno la Costituzione, bene, anche noi ci

riconosciamo nella Costituzione, ma noi

abbiamo anche i valori, la sinistra no!” .

Il segretario poi fa l’appello ai moderati

: “ La nostra è una sfida importante : ri-

portare a votarci il popolo dei moderati

italiani, che non se ne è andato a sinistra,

è il in attesa che noi diamo loro nuove

buone ragioni per votarci. - Aggiun-

gendo - “ Due anni sono tanti, ma do-

vremmo chiedere quel voto con orgoglio

vincendo i pregiudizi, consapevoli delle

nostre ragioni e dei loro torti, nel solco

del Ppe. Se lo faremo rivinceremo le ele-

zioni” . - Concludendo - “ Il popolo dei

moderati è pronto a votare per noi se noi

sapremo dargli un buono motivo per vo-

tare per noi”. Angelino Alfano chiama

tutti i maggiorenti del partito, tutte le

anime, a lavorare insieme, dicendo : “

Perché non posso fare tutto da solo.

Quindi, per il nuovo inizio del PDL dob-

biamo lavorare tutti insieme, anche per-

ché non sono un megalomane. Ecco

perché voglio creare una squadra, gruppi

di lavoro”. Poi và giù duro dicendo, ser-

vono regole e sanzioni - : “ Dobbiamo in-

trodurre un meccanismo semplice :

servono regole e sanzioni. Non è possi-

bile che se uno non è d’accordo, fa la

lista Coca Cola. Se vuoi fare la lista Coca

Cola vediamo quanti voti prende senza il

PDL” . E affonda il colpo dicendo : “ Il

PDL sarà un partito in cui tutti possono

partecipare; ma sia ben chiaro, - Avverte

ilneosegretario - Non si aderisce al PDL

per fare una gara interna, ma si aderisce

al manifesto dei valori”. Basta con un

partito abituato al fatto di essere soste-

nuto direttamente dal suo leader Silvio

Berlusconi e dice : “ Questo ha favorito

una sorta di profilassi, evitando mecca-

nismi perversi di finanziamento“. - Però

Alfano avverte che il “ suo” PDL

non sarà - : “ Il partito delle tes-

sere, per conquistare le quali si

spendono milioni di euro. Sarà

un partito, che si costruisce con

dosi massicce di partecipazione

popolare, a basso costo, quasi

gratis, in modo che vinca chi ha

la gente dalla sua parte e non i

soldi“. Poi tocca il tasto del-

l’unità dicendo : “ Ringrazio il

Presidente per aver detto che

l’elezione di un segretario signi-

fica che non c’è più il 70-30, c’è

un PDL al cento per cento”. - Ag-

giungendo - “ Dentro il PDL ci

sono tutti coloro che tre anni fa

fecero la scelta di confluirvi.” Poi

il segretario, punta molto sulla

selezione per merito di una

nuova classe dirigente, spiega la

sua visione : “ Avviamo la terza

selezione di una nuova classe di-

rigente, anche se non è suffi-

ciente essere giovani per essere

migliori, ci sono giovani con vec-

chie abitudini che non meritano

di entrare in pista e meno giovani

che non meritano di uscirne”. Poi

Angelino Alfano ha concluso il

suo intervento da segretario, di-

cendo : “ Intendo restituire al mio

partito gli onori, le gioie, le sod-

disfazioni che mi ha dato. Anche

quando fui nominato Ministro

nel 2008 pensai che altri uomini

e donne migliori di me lo avreb-

bero meritato.Ora varco il por-

tone del Ministero di Grazia e

Giustizia con la stessa serenità

con la quale vi entrai, grato per

ciò che mi è stato dato e convinto

di aver ben servito le istituzioni

ed il partito”. Il fragoroso ap-

plauso, accompagna il nuovo se-

gretario politico del PDL e

sedendosi accanto a Silvio Ber-

lusconi che lo accarezza sorri-

dendogli, sà di qualcosa di “

storico “ . Crediamo che questa

è la scommessa vinta; prima da

Silvio Berlusconi con il suo in-

tuito, poi da questo quarantenne

molto determinato, che ha fatto

vedere e sentire con tenacia la

sua voce. E siamo sicuri che non

farà sconti a nessuno. Auguri se-

gretario Angelino Alfano.

08 LUGLIO 2011

Racconta emozionato il suo

percorso politico guardando al futuro

Fabrizio Fiorini

5

La grandeeredità

Ha perfettamente ra-

gione Marcello Vene-

ziani, lo storico della

destra italiana nel sostenere

che sono stati “miserabili” i

commenti della sinistra e di

tanta stampa all’investitura di

Alfano a Segretario del PdL.

Tanto perché Marcello Vene-

ziani ricorda che da tempo si

invoca un ringiovanimento

della politica, una svolta gene-

razionale e si chiede alla poli-

tica più meritocrazia e lotta

alla disonestà trasversale che

la infogna. Ma appena viene

eletto, con un bel salto genera-

zionale, un giovane senza

scheletri nell’armadio che si

appella alla meritocrazia e

all’onestà nella politica, affer-

mando che ce n’è bisogno

anche nel suo partito, scatta la

descrizione e l’insulto della si-

nistra italiana. Con Angelino

Alfano, questo si è verificato e

per di più è un particolare mo-

tivo per cui il Segretario Na-

zionale del PdL ha fatto

esplodere i canali di bile e di

rabbia della sinistra: la sua di-

mensione politica. Una dimen-

sione politica, attuale che

potrà esplodere in futuro,

quando il meraviglioso sogno

di Angelino Alfano diventerà una re-

altà storica. Cosa possibile e augura-

bile perché si respira nell’aria, perché

è nello spirito di certe cose politiche,

perché è espressione di saggezza po-

litica: “La Grande Costituente Popo-

lare”. E’ il titolo, il nome che diamo

noi, in forma giornalista, al grande

disegno politico che Angelino Alfano

ha annunciato nella sua relazione

(che il nostro Fabrizio Fiorini ha illu-

strato in altra pagina) al termine del

suo storico intervento nel giorno

della sua acclamazione a Segretario

Nazionale del PdL. Il siciliano spi-

lungone ha auspicato: “Una grande

area che aggreghi moderati italiani

alternativi alla sinistra. Propongo una

grande co0stituente popolare con chi

è disponibile a camminare su questa

strada e per questo progetto. Senza

fretta. Non attendiamo risposte nel

pomeriggio, questo è un processo po-

litico importante e non un telequiz”.

Come milioni di italiani, anche io ho

ascoltato l’intervento di Alfano e con

una certa soddisfazione quando il Se-

gretario ha annunciato di voler realiz-

zare una grande costituente popolare,

ho rivissuto un momento particolare

della vita politica regionale nonché

della mia attività giornalistica, dopo

le elezioni di Emilio Buccico a Sin-

daco di Matera. Erano in arrivo le

elezioni comunali e provinciali che

portarono i diessini Santarsiero al

Comune di Potenza e Lacorazza alla

Provincia e auspicai che tutte le forze

moderate di centro destra, movimenti

e gruppi culturali, si unissero in una

santa alleanza, per sconfiggere la si-

nistra lucana che in quel periodo era

in forte crisi definii questo incopntro

politico e culturale “Patto Epocale”

che purtroppo fallì a causa delle

scelte degli uomini dell’UDC, avidi

di potere e di ricchezze, che per ri-

spettare questa libidine per loro

“sacra”, ascoltarono le sirene della

sinistra e confluirono nelle giunte di

centro sinistra. Potenza non è Roma,

per fortuna e non è da escludere che

Casini possa abbracciare il sogno di

Angelino Alfano. Anche in politica,

tutto è destinato, e non è da escludere

che i cattolici e i laici lavorano in-

sieme in futuro per formare una

grande area alternativa alla sinistra,

con PdL UdC e Lega uniti in una

grande area moderata. Non è da

escludere, anzi ce lo auguriamo, per-

ché ci sono buone possibilità di riu-

scita, grazie all’azione di Angelino

Alfano: vedo, infatti, nel primo Se-

gretario del PdL, uno statista “metà

Luigi Sturzo e metà Luigi Einaudi,

dotato quindi di sensibilità e forza

d’animo necessari alla realizzazione

di un grande processo storico. Ne

sembra convinto anche Fabrizio Cic-

chitto, capogruppo PdL alla

Camera dei Deputati, che in

un’ intervista a Fabrizio De

Feo del Giornale, ha dichia-

rato che “Alfano è un giovane

cattolico che ha le caratteristi-

che adatte per riannodare quel

rapporto con il PPE che è stata

una delle intuizioni più impor-

tanti di Berlusconi. Potrà svi-

luppare la sua azione politica

verso il centro e aprire un

confronto non occasionale con

l’UdC. Tanto perché Angelino

è la persona più adatta per

lanciare un segnale a una fa-

scia più del nostro elettorato

che richiede un messaggio pa-

cato e razionale. Un elettorato

collocato nell’area di centro

che non ha condiviso i toni

dell’ultima parte della campa-

gna elettorale”. Auguri quindi

Onorevole Alfano: il nostro

auspicio è che lei possa per-

correre la sua strada sulle

orme lasciate da Luigi Sturzo

e Luigi Einaudi e realizzare,

con tutto il PdL, “La Grande

Costituente Popolare”.

Saro Zappacosta

08 LUGLIO 2011

Luigi Einaudi e Don Luigi Sturzo

i grandi ispiratori di Angelino Alfano

6

“Delitto” San Carlo

Carissimo Andrea Di Con-soli, non più tardi di unasettimana fa, domandan-

domi nella rubrica di prima paginadel settimanale Terra, chi potessediventare Dirigente dell’OspedaleSan Carlo, auspicai che venissechiamato un “amministratore diprovata capacità, moralità e indi-pendenza dalla politica”, soprat-tutto perché i potentini e i lucani,sono disgustati dalle nomine politi-che. Detto, non fatto. Figuriamocise la classe politica lucana accettai consigli della stampa, schiacciata-la classe politica- com’è da unaben nota arroganza e prepotenzapolitica. Di conseguenza, è noto atutti: il nuovo manager del nostronosocomio, è stato scelto e non èuno dei dirigenti lucani candidatialla carica, ma un illustre scono-sciuto, nato a Roma, ma radicato interra Toscana dove ha potuto riem-pire il suo curriculum personale nelmondo sanitario. Si chiama AndreaDes Dorides, è nato a Roma 63 annifa, è sposato con due figli, ed è lau-reato in filosofia. Come il Presi-dente Vito De Filippo, che loavrebbe fortemente voluto in per-fetto accordo con il parlamentareAntonio Luongo, con il confortomorale e politico dei big provenientidai DS e Socialisti, vista l’espe-rienza dal neo eletto nella rossa To-scana. In poche parole, unprobabile comunista alla guida del-l’Ospedale San Carlo di Potenza.Diciamolo subito: non abbiamonessuna prevenzione nei confrontidel “filosofo” Des Dorides, anzi, cistà pure simpatico, con quel suovolto patriarcale. E gli facciamoanche i migliori auguri per il suonuovo impegno, con tutta la reda-zione, anticipando la speranza diintervistarlo quanto prima. Altempo stesso, diciamo subito, un’al-tra cosetta: siamo indignati, forte-mente indignati, nei confronti dellaclasse politica dirigente regionale,colpevole di aver messo in atto, unatto di pilatesca politica e di unavergognosa mancanza di rispettoper tutta la dirigenza sanitaria lu-cana. La Giunta Regionale infatti,incapace di una scelta verso chi i

potentini avrebbero voluto allaguida del San Carlo – Michele Can-nizzaro, tanto per intenderci – hadeciso per una soluzione esternatutta politica perché voluta dallaSegreteria �azionale del PartitoDemocratico (leggi D’Alema) sen-sibilizzata però in merito propriodai dirigenti locali, che così si sonoscaricati di ogni responsabilità, perla nomina di un “Papa esterno”. Ecosì la pagina de La �uova Basili-cata ha avuto gioco facile a tirarefuori questo titolo: -De Filippo“tradisce” i manager Lucani- sbat-tendo quel tradisce tra virgolette.�on solo De Filippo, aggiungiamo

noi, ma anche il parlamentare LuigiLuongo. In effetti così è stato: tuttala classe dirigente sanitaria dellaLucania è stata tradita dalla GiuntaRegionale e dai vertici dei partiti dicentrosinistra. E’ stato un casograve, un episodio incredibile. E’stato come se i dominatori della vitapolitica lucana, tutti insieme, ap-passionatamente, avessero presotutti i dirigenti lucani che hannoaspirato a vincere legittimamenteun concorso e li avessero preso aschiaffi, riempiti di botte e dopoaverli umiliati e derisi, hanno lorodetto:“Siete sterco, non avete di-gnità di categoria”. �on ti na-scondo, caro Andrea, che allanotizia di questo delitto di massa eil mio pensiero è andato a quanto tudue mesi orsono, hai scritto sulQuotidiano; quell’invito sacrosantoche è sgorgato dal tuo animo comeacqua limpida e cristallina, in cui

hai affermato: “Adesso tocca ai lu-cani decidere se diventare unaterra di coraggio e di orgoglio e dirobusta cultura civile, oppure unaterra di bugiardi, di rimestratori edi disonesti. �on abbiamo solo bi-sogno di uomini con la schienadritta, ma di uomini che sappianocamminare a testa alta, che sap-piano guardare gli occhi dellagente e soprattutto che siano liberidi poter parlare, di rivendicare or-goglio e verità, di difendere la no-stra terra senza calcoli, prudenzein ogni circostanza, costi quel checosti”. Scrissi a commento di questotuo messaggio, che esso rappre-

senta “tutto il dramma del popololucano”. Lo dimostra anche quantoè accaduto, per cui mi auguro chetutti i dirigenti – sanitari e non –traditi, offesi, calpestati nella lorodignità umana e professionale, leg-gano questo tuo messaggio e questomio articolo e ne facciano una ban-diera di orgoglio e di ferma protestanei confronti di una classe politicaingrata, vile e pilatesca, come hadimostrato di essere quella lucanacon la scelta di un “Papa esterno”.�on ti nascondo, caro Andrea, chesogno una loro protesta civile neiconfronti della Giunta Regionale:anzi ci credo. E tu? Anzi ti chiedo: idirigenti sanitari certamente delusi,sapranno camminare con la testaalta, guardare negli occhi la gente,sentirsi liberi di poter parlare, ri-vendicare orgoglio e verità e difen-dere così la nostra terra, senzacalcoli e riserve, dopo il tratta-

mento “razziale” subito dellaGiunta Regionale della Basilicata?Ecco perché mi auguro una forteprotesta civile. Così come, mi au-guro una reazione di Michele Can-nizzaro. Il suo caso e tu lo saimeglio di me è diverso da tutte lealtre vittime esistenti tra i dirigentilucani, sanitari e non. Vittima diuna classe politica dirigente cheprima ha sfruttato le qualità ammi-nistrative di Michele Cannizzaro,poi però lo ha abbandonato nono-stante le sue dimissioni dalla diri-genza dell’Ospedale San Carlo,volute dai politici e quindi dimenti-cato volutamente, perché costui nonha rubato e non ha fatto rubare, hatenuto la politica distante dal-l’Ospedale San Carlo, ha difeso chiè bravo professionalmente. Quantobasta, insomma ad essere conside-rato un “diverso” e quindi allonta-nato dal “sistema dominante”. Ecosì è stato: bocciato, anche Can-nizzaro, come tutti gli altri. Un en-nesimo atto di ingiustizia nei suoiconfronti che mi induce – carissimoAndrea – a ricordare quanto hoscritto su Terra di Basilicata del 08Aprile 2011 e riconfermarlo inpiena coscienza: “L’ex Direttoredel San Carlo oggi è un simbolo, ilsimbolo vittorioso di chi ha scon-fitto “l’arbitrarietà, la follia e il mi-stero” di Pasoliana memoria,dimostrando a tutta la Lucania dipossedere tutti i requisiti per fon-dere un nuovo movimento, con uo-mini onesti, in contrapposizione aduna classe dirigente vergognosa eutile solo a se stessa. Ci rifletta,Dottor Cannizzaro. �oi siamo con-vinti che è arrivato il suo momento.E non c’è nessuno che possa dimo-strare il contrario”. Tutto ciò hoscritto tre mesi fa. Oggi, dopo que-sto atto delittuoso nei confrontidella dirigenza sanitaria, commessodalla classe dirigente lucana, credoancor di più, che la “santa rea-zione” possa trovare in MicheleCannizzaro il suo naturale porta-bandiera. In merito, gradirei cono-scere il tuo pensiero, caro Andrea,a quella dell’amico Paride Lepo-race. Con affetto Saro Zappacosta.

Lettera aperta ad Andrea Di Consoli.

Urge la reazione di Cannizzaro

e dei dirigenti sanitari lucani traditi

08 LUGLIO 2011

7

Andrea Di ConsoliMichele Cannizzaro

Petrolioquanto sei bonus

908 LUGLIO 2011

Si vedono le prime card carburanti

dopo l’accordo

con le compagnie petrolifere

Finalmente disponibili i buoni ben-

zina destinati ai cittadini lucani.

Già da qualche giorno, infatti, gli uffici

postali sono stati presi d’assalto. Le

Poste Italiane, infatti, hanno l’onere di

distribuire le “card” con le quali sarà

possibile recarsi presso qualsiasi sta-

zione di rifornimento carburante. Il 10

settembre è il termine ultimo per pre-

sentare la richiesta. 90 euro: questa

è la cifra destinata ad ogni cittadino

residente in Basilicata in possesso di

regolare patente di guida. Una rin-

corsa all'oro nero che è stata pre-

miata. In lei hanno confidato gli

abitanti lucani, nella Madonna Nera

di Viggiano che, incontrastata, do-

mina e sorveglia le grandi aree verdi

e le attività estrattive del (poco lon-

tano) Texas lucano. Un’attività che va

avanti ininterrottamente dal 1997

quando attraverso oleodotti furono

trasportati a Taranto circa 26 milioni di

barili e dal 1999, anno in cui Pierluigi

Bersani, allora Ministro dell’Industria,

concesse alla Basilicata i diritti di ro-

yalties: soldi a beneficio dell’intera co-

munità lucana posta a valle dei

giacimenti. Una cifra, i 90 euro, che

suscita l’indignazione di molti. Diversi

infatti gli appelli rivolti al Presidente

della Regione, Vito De Filippo, affin-

chè si possa ottenere di più, nono-

stante la vistosa soddisfazione del

capogruppo del Pdl Basilicata, Vice-

conte, per aver vinto una battaglia

portata avanti da più di cinque anni.

Orgoglio, perché il governo centrale

ha dato “un riconoscimento per

l’estrazione degli idrocarburi che av-

viene nei nostri territori”. Sarà, ma

molti non sono convinti da un “con-

tentino”, irrisorio rispetto alle royalties

che spettano da sempre e che mai

sono state concesse al popolo lu-

cano. Si parla già di un probabile au-

mento già l’anno prossimo del bonus

concedibile: tutto dipenderà, infatti,

dalle royalties che la regione conce-

derà anno per anno alle compagnie

petrolifere che si occuperanno dell’at-

tività estrattiva. Dovranno essere

“versate” nelle tasche dei lucani

quelle che superano la soglia del 7 %.

Tutto sotto il costante controllo di un

fondo istituito presso il ministero dello

Sviluppo economico, alimentato pro-

prio con gli importi che derivano dal-

l’aumento dal 7 al 10% delle royalty

dovute allo Stato sulle estrazioni degli

idrocarburi in terraferma e sulle attività

dei rigassificatori che operano diret-

tamente a terra. Come riscuotere il

giusto “bottino”? Presentare do-

manda presso le Poste Italiane dal

cui sito web è possibile scaricare il

modulo. Nel presentarsi agli sportelli

occorre essere muniti, oltre al mo-

dello stampato e compilato, di pa-

tente di guida in corso di validità, carta

d’identità e codice fiscale.

Luca Arlotto

E’ stato selezionato l’elaborato grafico di Alessandro Leoni

per rappresentare il brand della Fondazione Città della

Pace per i Bambini in Basilicata. Il logo da lui predisposto è

risultato difatti vincitore del concorso bandito dalla Fonda-

zione presieduta da Betty Williams con le Agenzie Provinciali

per la formazione e il lavoro Ageforma e Apof-il, al quale

hanno preso parte 34 concorrenti. “Si tratta di un ulteriore

passo in avanti verso la realizzazione di un’azione di grande

valore etico per l’intera comunità; oggi poniamo ancora un

mattone – ha dichiarato il Presidente Ageforma Nicola Trom-

betta – verso la realizzazione di quel grande edificio nato da

una intuizione del premio Nobel per la Pace Betty Williams,

che durante le giornate di Scanzano, in soccorso alla mobili-

tazione delle popolazione lanciò l’idea di un spazio aperto,

per i bambini, i futuri cittadini, affinché siano educati nel ri-

spetto dei valori della pace e della solidarietà”.L’indicazione

del vincitore, avvenuta per l’originalità, l’innovatività, l’efficacia

grafico-funzionale e soprattutto il grado di idoneità del suo

elaborato di rappresentare e porre in evidenza la filosofia

della Fondazione, è stata il frutto della scelta operata da una

commissione a cui hanno preso parte Valerio Giambersio;

Gesualdo Marinetti Direttore esecutivo della Fondazione,– Ni-

cola Altieri Esperto Grafico Ageforma; Esperto grafico Apofil,

Aldo Coltella; rappresentante esterno designato dalla Fonda-

zione; Gaia Beccaceci delegata Betty Williams. Al vincitore

sarà corrisposto un incarico dell'importo onnicomprensivo di

€ 1.500,00. Menzione particolare hanno meritato anche gli

elaborati dell’Associazione Generazione 0, giunta al 2° posto

e di Mauro Bubbico, 3° classificato, mentre una ulteriore se-

gnalazione hanno meritato le 2 proposte predisposte da I

press di M. La Rosa e C. e Angel Lisandro Callà.

Un logo per la Città della Pace

onde proprie della fase N2. Il potere

del dondolio sul sonno, però, è ancora

un mistero per quanti indagano, da

sempre. Una delle ipotesi che i ricer-

catori avanzano per dare un nome ed

un significato a questa transizione

verso un riposo profondo e sereno in-

dotto dal dondolio è data dal coinvol-

gimento del talamo, una sorta di

sincronizzatore del cervello. Talamo e

corteccia, durante il sonno, dialogano

e lavorano tra di loro; se il riposo è pa-

cifico ciò che si osserva sono onde

dolci e coordinate tra loro. Altra ipo-

tesi è data dall’interessamento

dell’amigdala, coinvolta nei

momenti in cui proviamo emo-

zioni: il dolce cullare provo-

cherebbe la stimolazione di

quest’ultima, accompagnan-

doci verso un sonno morbido e

sano. Un consiglio arriva dal

direttore del Contro Medicina

del Sonno dell’ospedale San

Raffaele Turro di Milano:

quando ci si mette a letto è in-

dispensabile creare condizioni

di piacere e rilassamento, evi-

tare litigi e battibecchi, tutti

elementi impattanti negativa-

mente sul sonno. Dunque, un

consiglio che, da domani, po-

trebbe valere da avvertimento,

per esempio per quelle coppie

che, con tanto di musi lunghi e

silenzi risentiti vanno a letto,

pensando “Domani è un altro

giorno”. A giudicare dai risul-

tati della ricerca, mica tanto…

Un dondolio ci salverà

Ci sarà una ragione se

tutti i bambini del

mondo, da che nascono,

vengono accompagnati al

sonno e alla calma attraverso un

dolce e lento cullare. Il dondo-

lio ristoratore è questa volta og-

getto di studio da parte di una

prestigiosa università ginevrina,

la stessa che ha pubblicato la ri-

cerca su Corrent Biology e che

sta stuzzicando la curiosità di

insonni e ghiri. L’amaca dun-

que, è ufficiale, fa bene alla sa-

lute. Perché quando si dorme –

bene – è tutto l’organismo che

ci guadagna. I ricercatori hanno

analizzato cosa accade a livello

cerebrale, osservando alcuni

soggetti adulti, senza problemi

di insonnia, durante un sonnel-

lino pomeridiano. Ai volontari

è stato chiesto di addormentarsi

sia su una amaca che sul giaci-

glio più diffuso, il letto. L’atti-

vità cerebrale dei soggetti è

stata monitorata, attraverso un

encefalogramma, durante il

primo e secondo riposo, en-

trambi della durata di 45 minuti. Il ri-

sultato è stato appurato: ciascuno dei

volontari ha fatto registrare con chia-

rezza un transizione più celere verso il

sonno durante il dondolio. Non solo.

La siesta cullata ha fatto aumentare la

durata della fase N2 del sonno, cioè

quel momento che segue l’addormen-

tamento e che è caratterizzato da uno

stabilizzarsi del sonno, profondo e

d’abbandono. L’amaca ha dimostrato

di provocare un effetto duraturo sul-

l’attività cerebrale, facendo aumentare

i cosiddetti “fusi del sonno”, quelle

Michela Di Palma

08 LUGLIO 2011

10

Una ricerca dimostra l’effetto soporiferodel sonno cullato, non solo per i bambini.

procedure amministrative! L’appa-

rente funzionalità, cela un piccolo

inghippo. L’attestato di proroga

della card, non viene riconosciuto

come strumento di identificazione

valido in alcuni paesi europei. Una

nota del Ministero degli Affari

Esteri segnala che le autorità egi-

ziane non riconoscono il docu-

mento di rinnovo. Situazione

analoga accade anche negli Stati

della: Croazia, della Romania, della

Svizzera, della Tunisia e della Tur-

chia. La postilla consiglia di pre-

munirsi di un altro documento di

identificazione, il tutto per evitare

di essere respinti alla frontiera e

trovarsi costretti a fare ritorno in

patria. Emerge con chiarezza un

evidente handicap della nuova CIE.

Altro spiacevole inconveniente è

l’importo da sostenere per l’attiva-

zione. La cifra si aggira attorno ai

25 euro. Una differenza notevole,

rispetto ai 5 euro, circa, necessari

per il rilascio del documento di

identità tradizionale. Ecco che in-

sorge il popolo, amareggiato din-

nanzi a cotanto disagio, economico

e burocratico. Il progresso e la no-

vità non sempre producono gli ef-

fetti desiderati e spesso tocca fare i

conti con gli imprevisti!

Carta d’identita’elettronicaAgnese Albini

Innovazione all’anagrafe per la card digitale.

E’ polemica tra gli utenti

La CIE(carta di identità

elettronica), è un do-

cumento di riconosci-

mento personale, che viene

rilasciato dal Comune di ap-

partenenza. In vigore già da

diversi anni, suscita polemi-

che e perplessità tra gli

utenti. Certamente innova-

tiva, la card consente sia l’

identificazione a vista che

quella elettronica, necessaria

per accedere ai servizi tele-

matici messi a disposizione

dalla Pubblica Amministra-

zione locale. La piccola carta

digitale, espone le generalità,

il codice fiscale, firma ed im-

pronta digitale oltre alla clas-

sica foto tessera. A differenza

del documento tradizionale,

questa è dotata di una banda

ottica a lettura laser e di un

microprocessore, utili ad ac-

cedere alle funzioni on - line.

In caso di smarrimento o

furto è possibile bloccarla

immediatamente, seguendo

la stessa procedura che si

adotta con una carta di cre-

dito. Non c’è che dire, un

vero passo in avanti verso la

digitalizzazione, a favore

delle semplificazione delle

08 LUGLIO 2011 11

In relazione all’allarme per le ipotesi di sop-

pressione di corsi di Laurea su professioni

sanitarie in Basilicata, il Dipartimento Salute

della Regione, fa sapere che la Regione sot-

toscriverà nei prossimi giorni un protocollo

d'intesa con la Facoltà di Medicina e chirur-

gia dell'Università Cattolica “Sacro Cuore” di

Roma, per attivare anche quest’anno in Ba-

silicata i Corsi di Laurea. Sul protocollo, adot-

tato dalla giunta regionale, ha espresso

parere favorevole il 27 giugno la IV Commis-

sione consiliare.Saranno attivati gli stessi

corsi del precedente anno accademico: Tec-

niche di laboratorio biomedico, Tecniche per

la prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di

lavoro, Logopedia, Ostetricia, Infermieristica,

Tecniche di Radiologia medica, per immagini

e radioterapia. Il Dipartimento precisa anche

che i posti per il corso di laurea in Infermieri-

stica in Basilicata hanno subìto una contra-

zione rispetto allo scorso anno. Nonostante

le reiterate richieste della Regione, il Miur ha

ridotto il numero degli accessi assegnati al-

l'Università, che ha dovuto far fronte anche

alla necessità di garantire un maggior nu-

mero di docenti universitari per espletare i

corsi. Come sedi per il Corso di laurea in In-

fermieristica sono stati individuati l'Azienda

ospedaliera San Carlo (45 posti) e l'Ospe-

dale di Lagonegro (30 posti). E' stato confer-

mato, come risulta dai bandi già pubblicati, il

Corso per tecnici della prevenzione a Moli-

terno, senza alcuna variazione rispetto allo

scorso anno.

Corsi Laurea professioni sanitarie anche per quest'anno

denziano le caratteristiche dei

suoi interessi e del modo di

guardare Fazzini degli studi per

la Danza, La Tempesta e il Ri-

tratto del poeta Ungaretti (1933-

1936) per arrivare a capire

Brancusi o a leggere Boccioni in

cui scova l’esigenza, nello

stesso tempo meditata e come

nata all’istante, di realizzare

forme nello spazio mediante la

compenetrazione dei piani, così

che esse assumano la libertà di

oggetti in movimento, senza ri-

manenti sensibilità di superfici

impressioniste. Il presupposto

da cui sgorgano le “invenzioni”

dello scultore lucano, se si torna

a ripensare le tappe più evidenti

del suo percorso (dalla natia Ba-

silicata, con i stimoli della sua

antica cultura, alla Roma vero e

proprio correfour di “maestri

storici” e nuove tendenze del-

l’arte), negli anni in cui concen-

tra la sua fantasia in modi

autonomi e anche indipendenti

da puntelli internazionali di lin-

guaggio quali Kounellis e Pe-

none, Marisa Merz e Pistoletto

che, tra il 1980 e il 1984 proget-

tano il ritrovamento dell’inte-

grità di una immagine della

nostra cultura, è in sostanza la

definizione di un canone di pu-

rezza che nello stesso uso del

gesso, quasi sempre bianco,

nutre e prepara le sue affasci-

nanti ed inquietanti forme meta-

fisiche e magiche.

L’ardore espressivo di Giacinto Cerone

Michele De Luca

Alla GNAM di Roma le sculture

e le ceramiche del grande artista lucano

�egli ultimi anni della suavita, Giacinto Ceronecoltivava con maggiore

frequenza il metodo dell’interio-rità, del ripiegamento intimo.

Aveva fissato un rapporto in-tenso e fecondo con la poesianel momento preciso in cui con-siderava raggiunta quell’unità dilibertà e di necessità indispensa-bile al nucleo fondante del-l’esperienza artistica e allacapacità di averla sottratta alguscio accademico, a una sortadi sotterranea religiosità del fareche da una parte traeva vitalitàdall’idea della statua e dall’altrasi perdeva nel furore di ricono-scersi nel suo destino di scultorequotidianamente assiso sullapropria voragine”. Così Giu-

seppe Appella ci introduceva

alla mostra dedicata al grande ar-

tista lucano (Melfi 1957 – Roma

2004) allestita nel 2008 dall’ar-

chitetto Alberto Zanmatti nei

suggestivi spazi del Palazzo del

Capitano del Perdono di Assisi,

sede del Museo Pericle Fazzini.

Lo scultore immaturamente

scomparso, già allievo di Fazzini

e di Umberto Mastroianni nel-

l’Accademia di Belle Arti di

Roma, dove maturò la sua for-

mazione artistica a contatto,

presso lo Studio d’Arte Grafica

L’Arco, con personaggi come

Carlo Belli, Fausto Melotti, Pie-

tro Consagra, Leonardo Sini-

sgalli, Giulio Turcato, Josè

Ortega, Eliseo Mattiacci, Carlo

Lorenzetti e il poeta di Tursi Albino

Pierro. Nella capitale viene ora ricor-

dato in una importante mostra alla

Gnam – Galleria Nazionale d’Arte Mo-

derna, curata da Angelandreina Rorro,

che è il risultato di un lavoro di ricerca

condotto in collaborazione con l’Archi-

vio Cerone, impegnato a valorizzare

l’opera dello scultore e a divulgarla

presso un pubblico più vasto; il catalogo

della mostra, edito da Electa, raccoglie

contributi critici di Giuseppe Appella,

Mario Codognato, Raffaele Gavarro,

Daniela Lancioni, oltre che della stessa

curatrice. In mostra, nel salone centrale

della Galleria, una ricca selezione delle

sue opere, tra ceramiche, legni, gessi,

plastiche e marmi di diverse dimensioni

e lavorazioni, caratterizzate da una no-

tevole forza evocativa e da una prorom-

pente energia plastica. Cerone, nella sua

intensa quanto breve vicenda creativa,

ha vissuto la sua esperienza d’artista

come percorso per cercare l’essenziale

persistenza della forma nell’ardore

espressivo che lo animava e tormentava.

Una straordinaria attitudine a cogliere le

occasioni lo metteva in rapporto diretto

con i legni di Fazzini e di Arturo Martini

prima, con le terrecotte, i cementi e le

ceramiche policrome di Lucio Fontana

poi, per farne strumento creativo di pro-

pulsione del culto per i miti e le forme

dell’antica Ellade e di un chiaro inte-

resse per i ritmi dialettici del barocco,

dalla cui coniugazione far scaturire un

messaggio nuovo, personale, che fosse,

al tempo stesso, una diretta manifesta-

zione del suo “essere artista”. In questo

senso, la scultura diventa la coscienza

della sua ricerca di poesia, di voler ri-

manere integro e totale nelle folgora-

zioni ricevute maneggiando terra e

legno, gesso e plastica, vetroresina, al-

luminio e ghisa, ceramica e marmo,

bende e stracci, i materiali in cui, nei

due decenni di lavoro, convergevano, di

volta in volta, tutte le sue energie, l’abi-

lità di assorbire e superare quanto in-

torno a lui si muoveva e andava

sistemandosi nella sostanza di emblemi

araldici, di miti documentabili e fla-

granti. Nel suo lavoro convergono in

una sorta di mirabile crogiuolo, per di-

ventare sofferto ed originale sforzo

creativo, l’impetuosità di Fazzini, l’ana-

lisi di Boccioni e la sintesi di Fontana,

la mediazione di Licini e la spontaneità

di Leoncillo, la costruzione di Melotti e

la sensazione di Novelli, assunti come

valori, essenziali e condivisi, che “deb-

bono concorrere all’articolazione logica

di quell’unità funzionale che è la scul-

tura. Diversi disegni del 1975-1984, evi-

1408 LUGLIO 2011

Giacinto Cerone

svolto dalla responsabile ca-

sting, Teresa Pierri che cura

il contatto con le miss. Il co-

reografo di questa edizione è

Leandro De Araujo Pereira

di Rio. Il regista, Antonio

Deodati.

Per poter partecipare al con-

corso, le ragazze potranno

consultare il sito internet

www.missitalia.rai.it oppure

contattare la responsabile ca-

sting Concorso Nazionale

Miss Italia in Basilicata, Te-

resa Pierri al numero +39

3481322191.

La partecipazione a Miss Ita-

lia è totalmente gratuita. Il

concorso è aperto alle ra-

gazze di nazionalità italiana

e devono aver compiuto al-

meno 18 anni entro la data

del 10 settembre 2011 e non

più di 26 anni alla data del 31

dicembre 2011.

Il primo concorso lucano è partito

da Filiano

Filiano battezza il tour

lucano del Concorso

Nazionale di Miss Ita-

lia in Basilicata. Tanta attesa

per le prime miss che hanno

sfilato conquistando il con-

senso della giuria e del nume-

roso pubblico presente nella

Villa comunale di Filiano.

E’ Grazia Guerrieri la prima

reginetta che si aggiudicata,

con il numero 15, la fascia di

Miss Wella Professional della

72^ edizione del Concorso

Nazionale di Miss Italia in

Basilicata. Il titolo di Miss

Rocchetta Bellezza è andato

a Erika Bufano. Emozionata

anche Miss Wella 3^ classifi-

cata, Maria Pia Musto mentre

la fascia di Miss Peugeot è

stata assegnata a Rosita Bu-

fano. La patron del Concorso

di bellezza, Patrizia Mirigliani,

anche per questa edizione, ha riser-

vato una fascia alle Mascotte che,

non avendo raggiunto ancora la

maggiore età, non possono concor-

rere ma hanno l’opportunità di vi-

vere una esperienza che le preparerà

poi a sfilare sulla passerella delle

selezioni regionali. A Filiano, la

Miss Mascotte scelta dalla giuria è

stata Mariangela Smimmo.

“E’ un momento difficile – ha detto

il Concessionario esclusivista del

Concorso Nazionale di Miss Italia

per la Basilicata, Vincenzo Russo-

lillo – a causa delle difficili realtà

economiche che il nostro Paese sta

vivendo ma Miss Italia è un Con-

corso prestigioso che in terra lucana

si consolida ogni anno di più. Sa-

rebbe bello poter vedere in passe-

rella un numero maggiore di

ragazze lucane e poter ambire ad ar-

rivare in finale e magari aggiudi-

carsi il titolo di più bella d’Italia”.

Il Concorso, per la 72^ edizione, ha

riservato due importanti novità: la

taglia 44 per forme più morbide ma

comunque eleganti e il titolo di

Miss Sport che armonizza la bel-

lezza del corpo con quella della

mente. La serata a Filiano è stata

presentata da Angelo Contaldo, ani-

mata da momenti di musica a cura

di Titti De Rosa e della cantante

Elis. Nel corso della serata, si sono

esibiti i ballerini della Scuola di

ballo A.S.D. New Dance Filiano di

Donato Summa. Si ringrazia per la

collaborazione l’Agenzia Eurocast

di Donato Lorusso. La tappa di se-

lezione del Concorso a Filiano è

stata l’occasione per presentare

anche la campagna di comunica-

zione curata in Basilicata dalla re-

sponsabile dell’Ufficio Stampa e

Relazioni Pubbliche, Annamaria

Sodano oltre al lavoro delicato

15

08 LUGLIO 2011

Inizia la nuovastagione delle miss

Francesca Guerrieri Miss Wella Professional

Rosita Bufano, Maria Pia Musto, Erica Bufano

d’areamediterranea

La moschea è il luogosacro per tutti i fedelidell’Islam. All’in-

terno austera, ricca di silenzie di buio, per indicare l’es-senzialità della religioneislamica; all’esterno peròben architettata, in alcuni

casi sfarzosa e appariscente,per indicare l’importanza delluogo che ci si trova avanti.Fondamentale e preponde-rante è la visione tradiziona-lista che non abbandona maiquesti luoghi di preghiera.Ma proprio una moschea se-gnerà l’inizio di una nuovaera, che sta prendendo sem-pre più piede, la cosiddetta

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITA’: METIS SRL 0971 22715 CELL. 320 1813033 email: [email protected]

La moschea eolica

Anno IV numero 25 - 08 LUGLIO 2011 Direzione / Redazione: Via del Popolo 34 - 85100 Potenza - Telefono 0971 22715 Direttore responsabile: Antonio Savino

era “verde”. È stata, infatti,messa in piedi una grande ini-ziativa, molto costosa (2,5 mi-lioni di euro), ma allo stessotempo entusiasmante perchéunica nel suo genere. Nellapiccola città di Norderstedt, vi-cino ad Amburgo, nascerà la

prima moschea eolica e il pro-getto è stato realizzato da unarchitetto amburghese di nomeSelcuk Ãnyilmaz. Egli ha vo-luto mettere insieme la tradi-zione e la modernità, o megliol’ecologia, tutti elementi fon-damentali per l’uomo. La for-tunata Germania, quindi, vedràsorgere questa bellezza rara;due pale eoliche lunghe 1,5

metri saranno inserite nei dueminareti ( torri presenti in tuttele mosche, fondamentali inquanto da queste, i fedeli diAllah vengono chiamati allapreghiera cinque volte al giornoper scandire la giornata litur-gica.) alti 22 metri. La bellezza

dell’opera architettonica nonsarà certamente limitata da que-sta trovata ecologica; bensì gra-zie alle pale eoliche verranno acrearsi, in determinate ore, gio-chi di luce molto particolari.Prima della costruzione ovvia-mente è stato chiesto il consensodella comunità islamica delluogo, che ha pacificamente ac-cettato e si è subito adoperata

per raccogliere fondi utiliper la costruzione. Ad al-cuni potrebbe apparireinusuale la scelta di im-piantare le due pale eoli-che, invece di utilizzare ipiù consueti pannelli so-lari. Il motivo è semplice,

Norderstedt è una cittàmolto a nord dove è dif-ficile trovare continuegiornate di sole; a diffe-renza del vento che in-vece non manca mai!

Serena Danese