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L’osservatorio del terzo settore di Reggio Emilia Numeri e speranze

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L’osservatorio del terzo settore di Reggio Emilia

Numeri e

speranze

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Gli obiettivi

L’osservatorio sul terzo settore di Reggio Emilia

Censire tutte le associazioni, organizzazioni, cooperative attive nel

terzo settore

Raccogliere informazioni sull’attività svolta che vadano

oltre al solo dato anagrafico

Misurare il valore aggiunto economico e sociale

del terzo settore

L’architettura

Raccolta delle informazioni attraverso questionari inviati a ciascuna organizzazione

Integrazione dei dati con quelli provenienti dagli archivi amministrativi

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Organizzazioni di volontariato 243 220

Associazioni di promozione sociale 541 409

Cooperative sociali 104 52

Individuate Censite

888 681 TOTALE

Page 4: terzosettore_reggio_2012

64,8%

11,7%

17,2%

6,3%

Sanità Assistenzasociale

Filantropia Altro

Organizzazioni di volontariato

SOCI

Soci persone fisiche 56.941

Soci persone giuridiche 164

RISORSE UMANE

Soci volontari 8.952

Volontari del servizio civile 30

Altri collaboratori retribuiti 80

Distribuzione dei soci

125 odv hanno stretto 341 accordi con Istituzioni pubbliche e private di cui la metà

prevedono rimborsi. Il 35% degli accordi vede come partner il comune, il 21% l’asl.

Analisi su 220 organizzazioni

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Organizzazioni di

volontariato Sussidi Enti pubblici 2.360.267 12,4%

Corrispettivi Enti pubblici 6.910.651 36,3%

TOTALE PUBBLICO 9.270.918 48,7%

Quote sociali 488.494 2,6%

Attività comm. e prod. 3.130.701 16,4%

Donazioni 3.081.344 16,2%

Fund Raising 1.080.421 5,7%

Altre entrate 1.989.589 10,4%

TOTALE PRIVATO 9.770.549 51,3%

TOTALE ENTRATE 19.041.467 100,0% 42,7%

58,2%

10,2%

64,0%

57,3%

41,8%

89,8%

36,0%

Sanità Assist.sociale

Filantropia Altro

Pubblico Privato

UTILE 1.761.372 9,3%

58,5% 13,3% 3,8% 24,4%

Analisi su 210 organizzazioni

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Associazioni di promozione sociale

SOCI

Soci persone fisiche 256.028

RISORSE UMANE

Soci volontari 11.101

Totale risorse umane 12.306

Distribuzione dei soci

49 associazioni hanno stretto accordi con Istituzioni pubbliche e private di cui la quasi

totalità retribuite.

Analisi su 394 associazioni

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Sussidi Enti pubblici 1.160.145 3,4%

Corrispettivi Enti pubblici 1.340.801 3,9%

TOTALE PUBBLICO 2.500.946 7,3%

Contrib.corrisp.soci 15.528.444 45,5%

Attività comm. e prod. 4.376.377 12,8%

Donazioni 622.958 1,8%

Fund Raising 238.835 0,7%

Pubblicità 6.675.443 19,6%

Altro privato 4.189.712 12,3%

TOTALE PRIVATO 31.631.769 92,7%

TOTALE ENTRATE 34.132.715 100,0%

UTILE 281.214 0,8%

16,3% 25,6% 46,3% 11,7%

Analisi su 257 associazioni Associazioni di promozione sociale

6,8% 5,8% 4,7%

21,9%

93,2% 94,2% 95,3%

78,1%

Cultura Intrattenimento Sport Altro

Pubblico Privato

Le associazioni di solidarietà

internazionale sono finanziate al 96% dal

pubblico, quelle di tutela dei diritti civili

all’83%, quelle di tutela dei consumatori

al 46%

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89,0%

9,3%

1,6%

Tipo A Tipo B Tipo C

Cooperazione sociale

SOCI

Soci persone fisiche 5.742

Soci persone giuridiche 178

RISORSE UMANE

Totale risorse umane 5.001

Distribuzione dei soci

Analisi su 56 cooperative

Page 9: terzosettore_reggio_2012

Ricavi da prestazioni 159.572.152 86,3%

Altri ricavi da convenzioni 1.933.243 1,0%

Altri ricavi pubblici 1.320.523 0,7%

TOTALE PUBBLICO 162.825.918 88,1%

Ricavi da prestazioni 20.106.684 10,9%

Altri ricavi privati 1.910.580 1,0%

TOTALE PRIVATO 22.017.264 11,9%

TOTALE 184.843.182 100,0%

UTILE 1.975.667 1,1%

77,9% 5,5%

Analisi su 56 cooperative Cooperazione sociale

89,0%

39,8%

100,0%

11,0%

60,2%

Tipo A Tipo B Tipo C

Pubblico Privato

16,6%

Page 10: terzosettore_reggio_2012

6,1%

9,3%

1,0%

5,6%

8,1%

9,7%

Tipo A Tipo B Tipo C Coop. Sociali Tot. Coop.ve Tot. Imprese

Analisi su 97 cooperative Cooperazione sociale

4,0%

9,0%

-6,8%

4,4%

1,8%2,7%

Tipo A Tipo B Tipo C Coop. Sociali Tot. Coop.ve Tot. Imprese

VARIAZIONE DELL’OCCUPAZIONE

VARIAZIONE DEL FATTURATO

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Numero di organizzazioni 888

Numero di soci (64% della popolazione) 338.000

Lavoratori dipendenti 5.000

Risorse umane impegnate nel terzo settore 35.000

milioni il volume di affari del terzo settore 313

i contributi/corrispettivi

erogati dal pubblico (72%) 224

di cui

di cui

I numeri del terzo settore a Reggio Emilia. Stime

Page 12: terzosettore_reggio_2012

Variazione del valore aggiunto per abitante

Il ruolo del terzo settore nei prossimi anni.

1. Fine di un modello

Page 13: terzosettore_reggio_2012

X X Il modello di rete non

deve essere

semplicemente la

somma di piccole

imprese locali

che come totale dà

una grande impresa.

Anche se ben costruita una rete di

questo tipo porterebbe ad inseguire

il vantaggio competitivo sul terreno

dei costi minori e della produttività;

ciò equivarrebbe ad adottare le

stesse strategie delle grandi imprese,

decentrando larga parte delle

produzioni in Paesi a minor costo,

vale a dire escludendo dalla rete i

nodi più deboli.

X

2. Reti 1.0

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Management 1.0

I 12 principi del management 2.0

Una struttura piramidale che scende dall’alto verso

il basso, che ha nelle efficienze di scala l’obiettivo

principale e nell’organizzazione burocratica -

standardizzazione, specializzazione, gerarchia

e controllo – gli strumenti

per il suo raggiungimento.

apertura

comunità,

meritocrazia

attivismo

collaborazione

significato

autonomia

serendipity

decentramento

sperimentazione

velocità

fiducia

3. Il modello organizzativo del futuro

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Nel lungo periodo ciò che crea valore

per l’impresa lo crea anche per la

società.

E viceversa.

PORTER. Creazione di valore condiviso

Le strategie aziendali devono passare

dall’efficienza operativa - che minimizza i

costi contabili – all’efficienza sociale - che

ha come obiettivo la minimizzazione di tutti i

costi generati dalla produzione, non solo

quelli contabili ma anche quelli sulla

comunità, sull’ambiente, sulle future

generazioni.

HAQUE. Capitalismo costruttivo

4. La visione

Il valore si realizza attraverso la

condivisione e ridando il senso a tutto ciò

che ruota attorno all’impresa

Il giudizio sulle scelte e sulle azioni non è

più circoscritto alla sfera economica ed

al criterio della profittabilità.

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Un modello organizzativo

partecipativo, che mobilita tutti i

membri anche nel processo

decisionale e nell’individuazione

della missione comune.

Un’idea non può essere

imposta dall’alto, trova

applicazione solo se attorno

ad essa si costruisce un

consenso diffuso.

Una rete aperta al contributo di

tutti, alla libera circolazione

delle informazioni e della

conoscenza, seguendo

modalità di massima visibilità e

trasparenza

Una rete fatta di collaborazione, di

lavoro collettivo, di divisione dei

compiti, di valorizzazione delle risorse

individuali per la realizzazione di un

disegno comune.

Chi vi partecipa – imprese, persone, istituzioni -

conta non tanto per quello che è ma per il

contributo che porta alla soluzione del

problema.

Conta il valore dell’idea, non del proponente.

5. Reti 2.0