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Triennio Scolastico 2017-2019
Revisione 02
Elaborato dal Collegio Docenti in data 31/10/2017
Approvato dal Consiglio di Istituto in data 30/11/2017
Il Dirigente Scolastico Dott. Franco Frongia
(Firmato digitalmente ai sensi del c.d. Codice
dell’Amministrazione digitale e norme ad esso connesse)
Istituto Tecnico Industriale Statale
Liceo Scientifico Scienze Applicate
“Othoca”
CONTATTI
Denominazione Istituto Tecnico Tecnologico, Liceo delle Scienze Applicate “OTHOCA “
Indirizzo Via Zara – Zona Industriale Nord - 09170 ORISTANO
Cod. Meccanografico ORTF01000V
Distretto scolastico n. 14
Codice fiscale 80005230950
Telefono 0783303080-1-2
Fax 0783303068
Sito Web www.itisothoca.gov.it
Email [email protected]
Posta Certificata [email protected]
Dirigente Scolastico [email protected]
Direttore S.G.A. [email protected]
URP – Ufficio alunni [email protected]; [email protected]
Ufficio Personale [email protected]; [email protected]
Ufficio Patrimonio [email protected]
Sommario
1 FINALITÀ DELLA SCUOLA 4
2 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO (*) 5
3 CALENDARIO DELLE LEZIONI 6
4 ORARIO DELLE LEZIONI 6
5 OFFERTA FORMATIVA 7
5.1 MECCANICA MECCATRONICA ED ENERGIA 8 5.2 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA 9 5.3 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI 10 5.4 LICEO SCIENTIFICO OPZIONE SCIENZE APPLICATE 11 5.5 CORSO SERALE – PERCORSO DI ISTRUZIONE DI II LIVELLO - TRIENNIO ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA 12
6 L’OFFERTA DIDATTICA 13
6.1 PREMESSA 13 6.2 ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO 13 6.3 INTERVENTI DIDATTICI EDUCATIVI INTEGRATIVI 14 6.4 FREQUENZA E ASSENZE 14
7 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI 15
7.1 PREMESSA 15 7.2 IL PIANO ANNUALE PER L'INCLUSIVITÀ (P.A.I.) 15 7.3 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI 15 7.4 INTEGRAZIONE E SOSTEGNO ALLA PERSONA 16 7.5 PIANI DIDATTICI PERSONALIZZATI (PDP) PER GLI ALUNNI CON BES 16
8 OFFERTE INTEGRATIVE 16
8.1 INTERVENTI CONTRO LA DISPERSIONE SCOLASTICA 16 8.2 ORIENTAMENTO 17 8.3 POTENZIAMENTO DIDATTICA IN LABORATORIO 17 8.4 PROMOZIONE DELLA LINGUA E DELLA CULTURA SARDA 17 8.5 PROGETTI 17 8.6 BIBLIOTECA E MEDIATECHE 18 8.7 CONVEGNI E MANIFESTAZIONI CULTURALI 18 8.8 VISITE GUIDATE E VIAGGI DI INTEGRAZIONE CULTURALE 19
9 PIANO DI MIGLIORAMENTO 21
10 VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE 22
10.1 VALUTAZIONE DEI LIVELLI DI APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI 22 10.2 VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DIDATTICO-EDUCATIVA DELLA SCUOLA 23
11 POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE DELLO STUDENTE 23
11.1 POSTI PER IL POTENZIAMENTO 23 11.2 POSTI PER IL SOSTEGNO 24 11.3 POSTI PER IL PERSONALE ATA 24
12 FORMAZIONE DEI DOCENTI 25
13 ALLEGATI 26
ALLEGATO 1. REGOLAMENTO DI ISTITUTO 26 ALLEGATO 2. PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA 32 ALLEGATO 3. CODICE DEONTOLOGICO DEGLI INSEGNANTI 33
La Legge 107 del 2015 ha tracciato le nuove linee per l’elaborazione del Piano dell’Offerta
Formativa che avrà ormai una durata triennale, ma sarà rivedibile annualmente entro il mese di
ottobre di ciascun anno scolastico. L’art.3 del DPR n.275 del 1999 è stato difatti modificato dal comma
14 della legge succitata che ne ha cambiato anche le modalità di elaborazione
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, redatto ai sensi D.P.R n. 275/99, si propone di offrire
all’utenza, famiglie e alunni in particolare, informazioni sui principi generali su cui si basa l’azione
educativa dell’Istituto. Informa inoltre sulle specificità dei singoli corsi di studio attivi.
L’ISTITUTO
L’Istituto Tecnico Industriale “OTHOCA” nasce come sede staccata dell’Istituto Tecnico Industriale
“Dionigi Scano” di Cagliari nell’a.s. 1968-1969 e diventa Istituto Tecnico Industriale di Oristano
nell’a.s. 1974-1975.
La sua tipologia, l'eccellente dotazione di strutture e spazi attrezzati per attività sportive e
laboratoriali, la sua efficace organizzazione, lo rendono un istituto superiore che rappresenta un polo
scolastico di riferimento sia in ambito provinciale che regionale e nazionale.
1 FINALITÀ DELLA SCUOLA
Nell’ambito delle norme vigenti, della situazione oggettiva del territorio e del ruolo sociale delle
istituzioni scolastiche, l’I.T.I.S. Othoca opera per ottenere le seguenti finalità:
promuovere il pieno sviluppo della persona sul piano civile, etico e culturale;
far acquisire una più ampia conoscenza di sé e delle proprie attitudini, per essere in grado di
operare scelte adeguate;
insegnare a porsi di fronte alla realtà con atteggiamento critico, creativo e costruttivo;
educare alle responsabilità legate all’attività lavorativa;
promuovere una formazione culturale e professionale tecnica e tecnologica che favorisca poi
l’inserimento nel mondo del lavoro.
2 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO (*)
(*) I nominativi sono riferiti all’anno scolastico 2017/18. Qualunque modifica verrà aggiornata nelle successive revisioni.
DIRIGENTE SCOLASTICO Dott. Franco FRONGIA
D.S.G.A. Dott.ssa Rita
PIROSU
Collaboratori del Dirigente
Collaboratore Vicario Prof. Antonello PANNELLA Secondo Collaboratore Prof. Luciano CANU
PERSONALE A.T.A.
Consiglio di Istituto Presidente Sig.ra Claudia MURA
D.S. Dott. Franco FRONGIA
Genitori Sig.ra Giuliana GARAU Sig. Roberto GRUSSU Sig. Andrea LOTTA
Docenti Prof.ssa Rita CONTINI Prof. Luciano CANU Prof.ssa Monica CORDEDDU Prof. Antonello PANNELLA Prof.ssa Maria DELOGU Prof. Ignazio PEDDIS Prof.ssa Andreina Maria ORRÙ
A.t.a. Sig.ra Maria Carmela CARIA Sig. Efisio FANARI
Alunni Sig. Roberto BRUNZU Sig. Gabriele CARIA Sig. Nico SALARIS Sig. Francesco ZUCCA
Giunta Esecutiva
Dott.ssa Rita PIROSU Dott. Franco FRONGIA Sig. Roberto BRUNZU Sig. Roberto GRUSSU Sig. Efisio FANARI Prof. Antonello PANNELLA
Consulta Studenti
Sig. Federico CARIA Sig. Alessio CARBONI
Corso Serale
REFERENTE: Prof. Giovanni Pietro Cocco COCCO
Ufficio Tecnico
RESPONSABILE: Prof. Guido MELIS
Sicurezza
RESPONSABILE: Ing. Sergio SULIS
MEDICO: Dott. Daniele MELONI
ASPP: Prof. Luigi PICCIAU
RLS: Prof. Silvano ORTU
Collegio Docenti
Funzioni Strumentali Coordinamento delle attività di orientamento
Prof.ssa Anna M.B. FERRARA
Autovalutazione e valutazione, Piano di miglioramento
Prof.ssa Tiziana LACONI
Gestione del piano di formazione e aggiornamento dei docenti
Prof. Silvano ORTU
Promozione delle attività culturali e di ascolto degli studenti
Prof.ssa Giulia PAIS Prof.ssa M. Carla PATTA
Coordinamento dei rapporti con gli alunni e i genitori e supporto alle attività degli studenti Prof. Paolo PINNA Prof. Gianfranco PORCU
Commissioni P.T.O.F. G.L.I. / G.L.H. Prof.ssa Rita CONTINI Dirigente Scolastico Prof.ssa Monica CORDEDDU Docenti di sostegno Prof. Gianfranco MURGIA Docenti curricolari Genitori Prof. Guido MELIS Dott.ssa Patrizia DALL’ARGINE Dott. Mauro TUVERI CLASSI ORARIO Prof.ssa Maria DELOGU Prof.ssa Monica CORDEDDU Prof.ssa Antonia PEDRON Prof. Carlo SOLINAS
Referenti di Dipartimento Diritto Matematica Prof. Carlo LULLIA Prof.ssa Monica CORDEDDU Scienze motorie Meccanica Prof. Marcello CADEDDU Prof. Gianfranco PORCU Elettrotecnica ed Elettronica Scienze Fis., Chim. e Naturali Prof. Carlo SOLINAS Prof. Gabriele ZUCCA Informatica Religione Prof. Stefano MOCCI DEMARTIS Prof.ssa Alessandra ILLOTTO Lettere e Filosofia Bisogni Educativi Speciali Prof. Gian Matteo CORRIAS Prof.ssa Carla PATTA Lingua Inglese Prof.ssa Carla GARAU
Coordinatori di Classe
Web Master
Prof. Stefano MOCCI DEMARTIS
3 CALENDARIO DELLE LEZIONI
Ciascuna Regione, ai sensi dell’art. 138 del D.lgvo 31 marzo 1998, n. 112 stabilisce, per le scuole del
proprio territorio, il calendario scolastico: inizio e termine delle lezioni, durata delle vacanze natalizie
e pasquali e altri momenti di sospensione delle attività didattiche. Nel limite dei giorni stabiliti dai
calendari regionali le Istituzioni Scolastiche, nell’esercizio della loro autonomia e nel rispetto del limite
minimo previsto di giorni di insegnamento, possono apportare eventuali adattamenti al calendario
scolastico (art. 5 DPR 275/99).
In questo istituto si osserverà il seguente calendario:
Suddivisione dell’anno scolastico: Quadrimestri
Inizio lezioni Settembre come da indicazioni regionali
Primo quadrimestre Dall’inizio delle lezioni al 31 gennaio
Secondo quadrimestre Dal 1° febbraio al termine delle lezioni
Termine delle lezioni 9 giugno 2018
Inizio esami di stato Giugno come da indicazioni nazionali
Numero di giorni di lezione 203
Festività e sospensioni delle attività didattiche
1 novembre Festa di Tutti i Santi
2 novembre Commemorazione dei defunti
8 dicembre Immacolata Concezione
9 dicembre 1° giorno a disposizione del Consiglio di Istituto
dal 23 dicembre al 6 gennaio Vacanze natalizie ed Epifania
12 febbraio 2° giorno a disposizione del Consiglio di Istituto
13 febbraio Festa del Santo Patrono – Sant’Archelao
dal 29 marzo al 3 aprile 2018 Vacanze pasquali
25 aprile Anniversario della Liberazione
26 aprile 1° giorno recupero anticipo inizio lezioni 27 aprile 2° giorno recupero anticipo inizio lezioni 28 aprile Sa Die de sa Sardigna
30 aprile 3° giorno recupero anticipo inizio lezioni 1° maggio Festa del Lavoro
2 giugno Festa nazionale della Repubblica
4 ORARIO DELLE LEZIONI
Considerato l’altissimo numero di studenti pendolari -oltre l’80% - che frequentano l’istituto
(provenienti anche da altre province), e tenuto conto degli orari dei mezzi di trasporto che non sono
stati ancora adeguati alle esigenze degli studenti, al fine di evitare che gli stessi ritornino al paese di
provenienza nel pomeriggio inoltrato, saranno concessi, previa richiesta dei genitori, permessi di uscita
anticipati.
L’orario di ingresso e la scansione delle ore risultano così articolati:
Corso diurno Corso serale
L’orario d’uscita del mercoledì è unificato per tutte le classi alle ore 13.15.
L’orario delle lezioni il sabato termina alle ore 12.15, per tutte le classi (tranne che per il triennio
del liceo scientifico e per le prime del Tecnico Tecnologico), al fine di venire incontro alle esigenze
degli alunni che praticano attività sportive.
Ingresso 08.10
Prima ora 08.15 09.15
Seconda ora 09.15 10.15
Terza ora 10.15 11.05
Intervallo di ricreazione 11.05 11.15
Quarta ora 11.15 12.15
Quinta ora 12.15 13.15
Sesta ora 13.15 14.15
Ingresso 17.55
Prima ora 18.00 19.00
Seconda ora 19.00 20.00
Terza ora 20.00 21.00
Quarta ora 21.00 22.00
Quinta ora 22.00 23.00
5 OFFERTA FORMATIVA
L’offerta formativa della scuola si articola in:
Istituto Tecnico del settore tecnologico strutturato su nove indirizzi di cui tre presenti
nel nostro istituto:
Meccanica, Meccatronica ed Energia
Elettronica ed Elettrotecnica
Informatica e Telecomunicazioni
L'istituto tecnico oggi fornisce una formazione culturale solida, con un taglio scientifico
tecnologico. I tre corsi di studio prevedono un'area comune ed un'area di indirizzo:
l'area comune per una preparazione di base propedeutica al successivo approfondimento e
alla conseguente specializzazione tecnica
l'area di indirizzo garantisce l'acquisizione di conoscenze teoriche e lo sviluppo di
competenze che permettono all'individuo di affrontare autonomamente una propria attività
professionale.
Liceo Scientifico - opzione delle Scienze Applicate
Il corso di studi fornisce una formazione culturale nella quale sapere umanistico e sapere
scientifico sono armoniosamente integrati.
Il Liceo delle Scienze Applicate non prevede lo studio del latino ma affianca alle materie
curricolari del liceo scientifico tradizionale lo studio dell'informatica.
Nell’ambito delle attività di educazione permanente degli adulti, un Corso Serale .
Percorso di istruzione di secondo livello per il conseguimento del diploma. Nel
corrente anno sono attive le classi del triennio di specializzazione di Elettronica ed
Elettrotecnica.
5.1 Meccanica Meccatronica ed Energia
COMPETENZE PROFESSIONALI
Quadro Orario
MECCANICA – MECCATRONICA – ENERGIA (Articolazione Meccanica e Meccatronica)
DISCIPLINE I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO Prove (**)
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S.O.
Storia 2 2 2 2 2 O.
Geografia 1 O.
Lingua inglese 3 3 3 3 3 S.O.
Diritto ed economia 2 2 O.
Matematica 4 4 3 3 3 S.O.
Scienze naturali (scienze della terra) 2 O.
Scienze naturali (biologia) 2 O.
Fisica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Chimica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 [1] 3 [1] G.O.
Tecnologie informatiche 3 [2] P.O.
Scienze e tecnologie applicate 3 G.O.
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P.O.
Religione/Attività alternativa 1 1 1 1 1 O.
Complementi di Matematica 1 1 S.O.
Meccanica, macchine ed energia 4 [2] 4 [2] 4 [2] S.O.
Sistemi e automazione 4 [2] 3 [2] 3 [3] P.O.
Tecnologie meccaniche di processo e prodotto 5 [4] 5 [5] 5 [4] P.O.
Disegno, progettazione e organizzazione industriale 3 4 5 [1] G.O.
Totale 33 [7] 32 [5] 32 [8] 32 [9] 32 [10]
Le ore tra parentesi sono di laboratorio. (*) La scuola, nell’ambito della propria autonomia e nell’ottica di un impiego ottimale delle risorse umane assegnate, ha incrementato le ore di compresenza nei laboratori di chimica e di fisica (portandole da una a due). (**) Le tipologie di prove sono S.: scritta, O.: orale, G.: grafica, P.: pratica
DIPLOMATO
IN MECCANICA
MECCATRONICA
ED
ENERGIA
Progetta dispositivi ed organi meccanici con strumenti informatici (C.A.D.)
Elabora programmi per la produzione di componenti meccanici utilizzando il
software C.A.M. interfacciati a macchine a controllo numerico
Utilizza P.L.C. (controllori a logica programmabile) per la progettazione di
impianti automatizzati
Programma C.N.C. e ROBOT utilizzati nella produzione industriale
Effettua controlli di qualità (norme UNI EN ISO) e collaudi di materiali
semilavorati e prodotti finiti
Controlla la produzione ed analizzare i costi dei processi industriali
Gestisce la sicurezza aziendale e valuta i rischi ai sensi delle leggi vigenti
Progetta impianti antincendio e termotecnici
p
u
ò
accedere a qualunque corso universitario,
partecipare alla maggior parte dei concorsi pubblici;
accedere a forze armate ed ai corpi di polizia giudiziaria, anche ai concorsi per sottufficiali;
inserirsi nel mondo del lavoro con la qualifica di capotecnico, con esperienza pratica d’uso di attrezzature e strumenti tra i più avanzati e con discrete basi di progettazione;
accedere alle graduatorie per l’insegnamento negli ITIS e negli Istituti Professionali come docente tecnico-pratico,
5.2 Elettronica ed Elettrotecnica
COMPETENZE PROFESSIONALI
Quadro Orario
ELETTRONICA – ELETTROTECNICA (Articolazione Elettrotecnica)
DISCIPLINE I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO Prove (**)
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S.O.
Storia 2 2 2 2 2 O.
Geografia 1 O.
Lingua inglese 3 3 3 3 3 S.O.
Diritto ed economia 2 2 O.
Matematica 4 4 3 3 3 S.O.
Scienze naturali (scienze della terra) 2 O.
Scienze naturali (biologia) 2 O.
Fisica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Chimica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 [1] 3 [1] G.O.
Tecnologie informatiche 3 [2] P.O.
Scienze e tecnologie applicate (*) 3 G.O.
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P.O.
Religione/Attività alternativa 1 1 1 1 1 O.
Complementi di Matematica 1 1 S.O.
Elettrotecnica ed elettronica 7 [2] 6 [3] 6 [3] S.O.P.
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
5 [4] 5 [4] 6 [4] S/G.O.P.
Sistemi automatici 4 [2] 5 [2] 5 [3] S.O.P.
Totale 33 [7] 32 [5] 32 [8] 32 [9] 32 [10]
Le ore tra parentesi sono di laboratorio. (*) La scuola, nell’ambito della propria autonomia e nell’ottica di un impiego ottimale delle risorse umane assegnate, ha incrementato le ore di compresenza nei laboratori di chimica e di fisica (portandole da una a due). (**) Le tipologie di prove sono S.: scritta, O.: orale, G.: grafica, P.: pratica
DIPLOMATO
in ELETTRONICA
ed
ELETTROTECNICA
p
u
ò
accedere a qualunque corso universitario,
partecipare alla maggior parte dei concorsi pubblici;
accedere a forze armate ed ai corpi di polizia giudiziaria, anche ai concorsi per sottufficiali;
inserirsi nel mondo del lavoro con la qualifica di capotecnico, con esperienza pratica d’uso di attrezzature e strumenti tra i più avanzati e con discrete basi di progettazione;
accedere alle graduatorie per l’insegnamento negli ITIS e negli Istituti Professionali come docente tecnico-pratico,
Analizza e gestisce sistemi di generazione, conversione, trasporto e
utilizzazione della energia elettrica in impianti di bassa e media tensione
Progetta impianti elettrici civili e industriali con l’ausilio di tecniche
informatiche (C.A.D.)
Progetta impianti di automazione industriale e di processi produttivi con
l’uso di P.L.C. (controllori a logica programmabile)
Progetta impianti di produzione di energia elettrica da fonti alternative
(fotovoltaico, eolico)
Collauda, gestisce e controlla sistemi elettrici anche complessi,
sovrintendendo anche alla loro manutenzione
Nell’ambito della normativa vigente progetta e gestisce il mantenimento
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale
1.
5.3 Informatica e Telecomunicazioni
COMPETENZE PROFESSIONALI
Quadro Orario
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI (Articolazione Informatica)
DISCIPLINE I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO Prove (**)
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S.O.
Storia 2 2 2 2 2 O.
Geografia 1 O.
Lingua inglese 3 3 3 3 3 S.O.
Diritto ed economia 2 2 O.
Matematica 4 4 3 3 3 S.O.
Scienze naturali (scienze della terra) 2 O.
Scienze naturali (biologia) 2 O.
Fisica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Chimica e laboratorio (*) 3 [2] 3 [2] P.O.
Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica 3 [1] 3 [1] G.O.
Tecnologie informatiche 3 [2] P.O.
Scienze e tecnologie applicate 3 G.O.
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P.O.
Religione/Attività alternativa 1 1 1 1 1 O.
Complementi di Matematica 1 1 S.O.
Informatica 6 [3] 6 [3] 6 [4] S.O.P.
Sistemi e Reti 4 [2] 4 [2] 4 [3] S.O.P.
Tecnologie e progettazione di sistemi informatici e di telecomunicazione
3 [1] 3 [2] 4 [2] S.P.O.
Telecomunicazioni 3 [2] 3 [2] S.O.P.
Gestione progetto, organizzazione d’impresa 3 [1] O.P.
Totale 33 [7] 32 [5] 32 [8] 32 [9] 32 [10]
Le ore tra parentesi sono di laboratorio. (*) La scuola, nell’ambito della propria autonomia e nell’ottica di un impiego ottimale delle risorse umane assegnate, ha incrementato le ore di compresenza nei laboratori di chimica e di fisica (portandole da una a due). (**) Le tipologie di prove sono S.: scritta, O.: orale, G.: grafica, P.: pratica
DIPLOMATO
in INFORMATICA
e
TELECOMUNICAZIONI
p
u
ò
accedere a qualunque corso universitario,
partecipare alla maggior parte dei concorsi pubblici;
accedere a forze armate ed ai corpi di polizia giudiziaria, anche ai concorsi per sottufficiali;
inserirsi nel mondo del lavoro con la qualifica di capotecnico, con esperienza pratica d’uso di attrezzature e strumenti tra i più avanzati e con discrete basi di progettazione;
accedere alle graduatorie per l’insegnamento negli ITIS e negli Istituti Professionali come docente tecnico-pratico,
Analizza sistemi informatici e progetta applicativi a loro dedicati
Sviluppa software nell’ambito di sistemi di automazione e
acquisizione dati, banche dati, calcolo tecnico scientifico e progetti
gestionali
Pianifica lo sviluppo delle risorse informatiche in piccole realtà
produttive anche con reti locali
Fornisce agli utenti consulenze e formazione di base
Configura e gestisce reti di calcolatori
Prosegue gli studi soprattutto in corsi di laurea tecnici e scientifici
5.4 Liceo Scientifico opzione Scienze Applicate
COMPETENZE IN USCITA
Quadro Orario
LICEO SCIENTIFICO opzione SCIENZE APPLICATE
DISCIPLINE I ANNO II ANNO III ANNO IV ANNO V ANNO Prove (**)
Lingua e letteratura italiana 4 4 4 4 4 S.O.
Storia e geografia 3 3 O.
Diritto ed economia (***) 2 2 O.
Lingua e cultura straniera (Inglese) 3 3 3 3 3 S.O.
Storia 2 2 2 O.
Filosofia 2 2 2 O.
Matematica 5 4 4 4 4 S.O.
Informatica (*) 2 [1] 2 [1] 2 [1] 2 [1] 2 [1] O.
Fisica (*) 2 [1] 2 [1] 3 [1] 3 3 O.P.
Scienze naturali (*) 3 [1] 4 [1] 5 [1] 5 [2] 5 [2] O.P.
Disegno e storia dell'arte 2 2 2 2 2 G.O.
Scienze motorie e sportive 2 2 2 2 2 P.O.
Religione/Attività alternative 1 1 1 1 1 O.
Totale 29 [3] 29 [3] 30 [3] 30 [3] 30 [3]
Le ore tra parentesi sono di laboratorio. La disciplina Scienze naturali comprende Biologia, Chimica e Scienze della terra.
(*) come nel precedenti anni scolastici, la scuola, nell’ambito della propria autonomia e nell’ottica di un impiego ottimale delle risorse umane assegnate, ha disposto ore di copresenze di docenti ITP per le discipline scientifiche.
(**) Le tipologie di prove sono S.: scritta, O.: orale, G.: grafica, P.: pratica (***) La scuola, nell’ambito della propria autonomia e in sintonia con le linee guida del piano di miglioramento, ha disposto che a partire dall’anno scolastico 2016-2017 le prime classi, e negli anni scolastici seguenti il biennio di questo indirizzo, usufruiscano di due ore settimanali della disciplina in oggetto. L’orario quindi è di 29 ore settimanali di lezione.
DIPLOMATO
al LICEO SCIENTIFICO
opzione
SCIENZE APPLICATE
p
u
ò
accedere a qualunque corso universitario;
partecipare ai concorsi pubblici;
inserirsi nel mondo del lavoro.
accedere a forze armate ed ai corpi di polizia giudiziaria, anche ai concorsi per sottufficiali;
Acquisire competenze su concetti, principi e teorie scientifiche anche attraverso esemplificazioni operative di laboratorio
Elaborare l’analisi critica dei fenomeni considerati, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali e la ricerca di strategie
atte a favorire la scoperta scientifica
Saper utilizzare gli strumenti informatici nell’analisi dei dati e alla modellizzazione di specifici problemi scientifici e individuare la funzione dell’informatica nello sviluppo scientifico
Analizzare le strutture logiche coinvolte ed i modelli utilizzati nella ricerca scientifica
Individuare le caratteristiche e l’apporto dei vari linguaggi [storico-naturali, simbolici, matematici, logici, formali, artificiali]
Saper applicare i metodi delle scienze in diversi ambiti
5.5 Corso Serale – Percorso di Istruzione di II livello - Triennio Elettronica ed Elettrotecnica
COMPETENZE PROFESSIONALI
Quadro Orario
CORSO SERALE- ISTRUZIONE II LIVELLO – triennio ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
DISCIPLINE III ANNO IV ANNO V ANNO Prove (**)
Lingua e letteratura italiana 3 3 3 S.O.
Storia 2 2 2 O.
Lingua straniera (inglese) 2 2 2 O.
Matematica 3 3 3 S.O.
Tecnologie e progettazione di sistemi elettrici ed elettronici
4 [3] 4 [3] 4 [3] G.O.P.
Elettrotecnica ed Elettronica 4 [2] 5 [2] 5 [2] S.O.P.
Sistemi automatici 4 [1] 4 [1] 3 [2] S.O.
Religione/Attività alternative 1 1
TOTALE 23 [6] 23 [6] 23 [7]
Le ore tra parentesi sono di laboratorio. (**) Le tipologie di prove sono S.: scritta, O.: orale, G.: grafica, P.: pratica
DIPLOMATO
in ELETTRONICA
ed
ELETTROTECNICA
p
u
ò
accedere a qualunque corso universitario,
partecipare alla maggior parte dei concorsi pubblici;
accedere a forze armate ed ai corpi di polizia giudiziaria, anche ai concorsi per sottufficiali;
inserirsi nel mondo del lavoro con la qualifica di capotecnico, con esperienza pratica d’uso di attrezzature e strumenti tra i più avanzati e con discrete basi di progettazione;
accedere alle graduatorie per l’insegnamento negli ITIS e negli Istituti Professionali come docente tecnico-pratico,
Analizza e gestisce sistemi di generazione, conversione, trasporto e
utilizzazione della energia elettrica in impianti di bassa e media tensione
Progetta impianti elettrici civili e industriali con l’ausilio di tecniche
informatiche (C.A.D.)
Progetta impianti di automazione industriale e di processi produttivi con
l’uso di P.L.C. (controllori a logica programmabile)
Progetta impianti di produzione di energia elettrica da fonti alternative
(fotovoltaico, eolico)
Collauda, gestisce e controlla sistemi elettrici anche complessi,
sovrintendendo anche alla loro manutenzione
Nell’ambito della normativa vigente progetta e gestisce il mantenimento
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale
2.
6 L’OFFERTA DIDATTICA
6.1 Premessa
Il CDC unisce e correla tutte le ipotesi di lavoro presentate da ciascun docente e nel rispetto
della libertà d’insegnamento dei docenti, in conformità al contratto formativo individua quindi il
percorso didattico per la classe. Per quanto riguarda le scelte didattiche, il consiglio di classe avrà cura di:
Rilevare le condizioni iniziali degli alunni ed uniformare il più possibile la loro preparazione di
base, usando tutti gli strumenti e le metodologie che riterrà idonei allo scopo;
Adeguare i programmi svolti, alla situazione reale della classe, individuando i saperi
indispensabili realmente “importanti” e gli obiettivi intermedi e finali da raggiungere;
Utilizzare per la didattica, oltre alla lezione frontale, le metodologie che riterrà utili (lavori
individuali o di gruppo, lavori di ricerca, test, elaborati grafici, ipertesti, esercitazioni pratiche
in laboratorio, strumenti multimediali, e quanto altro possa individuare come funzionale alla
didattica);
Promuovere un clima di attività e cooperazione all’interno della classe;
Effettuare un congruo e sufficiente numero di verifiche nel corso dell’anno scolastico.
La scuola ha un sito internet e utilizza il registro elettronico in sostituzione dei tradizionali registri
cartacei: entrambi questi strumenti possono attivare una sinergia fra scuola e famiglie poiché la
possibilità di consultare il sito o le pagine generali e personali del registro elettronico permette alle
famiglie di essere sempre al corrente di tutte le attività svolte dalla scuola e quindi di poter interagire
nel processo educativo-formativo. Inoltre l’impiego del registro elettronico, cui si accede mediante
apposite credenziali, consente ai genitori l’accesso ad una pagina web nella quale potranno verificare le
principali informazioni sul proprio figlio: assenze, ritardi, valutazioni, comunicazioni dei docenti, ecc.
Naturalmente a questo si affianca il rapporto diretto con la famiglia che avviene mediante
colloqui, secondo il calendario scolastico prefissato. I docenti sono disponibili, compatibilmente con il
proprio orario di servizio o previa appuntamento, ad incontrare i genitori. Sarà inoltre cura del singolo
docente e del Consiglio di Classe, tramite il coordinatore del consiglio, in caso di particolare necessità
(problemi disciplinari, assenze prolungate, ripetuti ritardi, ecc…) contattare le famiglie per informarle.
All’atto dell’iscrizione viene presentato alle famiglie il “patto di corresponsabilità educativa” per
il quale sono chiamate a condividere con la scuola gli impegni reciproci necessari a garantire un
corretto percorso scolastico. Nell’ambito delle indicazioni del Piano di Miglioramento adottato dalla scuola la programmazione
di ciascun docente dovrà riferirsi alla programmazione di dipartimento per uniformare contenuti e
tempi di apprendimento, seguendo delle metodologie didattiche condivise e uniformi.
6.2 Alternanza Scuola-Lavoro
L’alternanza scuola-lavoro è una strategia didattica inserita dalla legge n.107/15 nell'offerta
formativa di tutti gli indirizzi di studio della scuola secondaria di secondo grado come parte integrante
dei percorsi di istruzione. I percorsi di alternanza sono volti alla realizzazione del profilo educativo,
culturale e professionale del corso di studi e degli obiettivi generali e specifici di apprendimento stabiliti
a livello nazionale e regionale.
Dall’anno scolastico 2017-2018, l’alternanza scuola lavoro sarà una realtà a regime nel secondo
biennio e nell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado, con una differente durata
complessiva in base agli ordinamenti. Si prevedono almeno 400 ore negli istituti tecnici e almeno 200
ore nei licei da dedicarsi ai percorsi di alternanza.
Tale metodologia, alla luce della normativa vigente, è obbligatoriamente inserita all’interno del
curricolo scolastico e diventa una componente strutturale della formazione “al fine di incrementare le
opportunità di lavoro e le capacità di orientamento degli studenti”.
I percorsi di alternanza saranno organizzati nell’ambito dell’orario annuale dei piani di studio,
ossia durante il normale orario curricolare, e/o nei periodi di sospensione delle attività didattiche
presso: le imprese e rispettive associazioni di rappresentanza; le camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura; gli enti pubblici e privati, ivi inclusi quelli del terzo settore; gli ordini
professionali; i musei e altri istituti pubblici e privati operanti nei settori del patrimonio e delle attività
culturali, artistiche e musicali; gli enti che svolgono attività afferenti al patrimonio ambientale; gli enti
di promozione sportiva riconosciuti dal CONI.(1)
1 Per una analisi più dettagliata si rimanda alla pianificazione dell’alternanza scuola lavoro.
6.3 Interventi Didattici Educativi Integrativi
Nei confronti degli studenti per i quali al termine delle lezioni, sarà constatato il mancato
conseguimento della sufficienza in una o più discipline, che non comporti un immediato giudizio di non
promozione, il Consiglio di classe procederà al rinvio della formulazione del giudizio finale ad un
successivo esame di verifica, che si terrà prima dell’inizio del successivo anno scolastico.
Sulla base della normativa vigente (D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122), l’Istituto provvederà ad
attivare interventi didattico – educativi di recupero.
Gli studenti interessati sono tenuti alla frequenza degli interventi suddetti e dovranno sostenere
verifiche per valutarne il recupero.
Le verifiche verranno effettuate dai docenti del Consiglio di classe.
Qualora i genitori o coloro che ne esercitano la relativa potestà non ritengano di avvalersi
dell’iniziativa di recupero organizzata dalla scuola, dovranno comunicarlo alla scuola stessa, fermo
restando l’obbligo per lo studente di sottoporsi alle verifiche che i docenti pianificheranno.
Inoltre ciascun consiglio di classe studierà gli interventi più opportuni durante l’anno scolastico,
interrompendo se necessario la normale attività didattica. Potranno anche essere attivati “sportelli” di
assistenza allo studio organizzati per materie e rivolti a gruppi di alunni anche di diverse classi
parallele.
6.4 Frequenza e assenze
Ai fini della validità dell'anno scolastico, per procedere alla valutazione finale di ciascun studente,
è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato.
La frequenza e la percentuale delle assenze sono calcolate sulla base del monte ore annuo di
lezioni previsto per ciascuna classe, come da prospetto sotto indicato:
Classi Monte ore annuale
Orario obbligatorio
Numero max ore di assenza
Tecnico Tecnologico – classe I 1089 817 272
Tecnico Tecnologico – classi II, III, IV e V 1056 792 264
Liceo scienze applicate – classi I e II 957 718 240
Liceo scienze applicate – classi III, IV e V 990 742 248
Corso serale 759 569 190
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza comporta l'esclusione dallo scrutinio
finale e la non ammissione alla classe successiva o all'esame di stato.
Sono stabilite deroghe per: Gravi motivi di salute adeguatamente documentati;
terapie e/o cure programmate
donazione sangue
partecipazione ad attività sportive ed agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal
CONI
problemi connessi a situazioni socio-economiche, documentate da servizi sociali, ASL,
Tribunale dei minori, ecc.
assenze connesse alle prestazioni lavorative (per il corso serale) debitamente documentate,
anche in maniera cumulativa.
adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il
Sabato come giorno di riposo.
In ogni caso deve essere assicurata ai docenti la possibilità di procedere alla valutazione
attraverso un numero congruo di verifiche.
In questi casi le assenze non andranno a concorrere nel monte ore. Si precisa tuttavia che le
deroghe al limite minimo di frequenza alle lezioni vengono consentite purché non sia pregiudicata la
possibilità di valutazione degli alunni.
7 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
7.1 Premessa
La Direttiva ministeriale 27/12/2012 ha ampliato il concetto di inclusività e di pieno diritto
all'apprendimento, riconoscendo, accanto alle categorie della disabilità (tutelata dalla L. 104/1992) e
dei Disturbi Specifici d'Apprendimento (tutelati dalla Legge 170/2010), un'ampia area dello svantaggio
socio-economico, linguistico e culturale.
Analogamente ai DSA questi alunni hanno diritto ad usufruire dei principi di personalizzazione
dei percorsi di studio e delle misure compensative e dispensative previste dalla Legge 170/2010.
Le tre categorie sopraelencate, (disabilità, DSA, svantaggio) convergono nella macro-categoria
dei Bisogni Educativi Speciali (BES), che ogni alunno può manifestare, con continuità o limitatamente
ad alcuni periodi del percorso scolastico.
Per questi l'Istituto Tecnico Industriale "Othoca" attua tutti gli interventi previsti dalla normativa
vigente, perseguendo massima incisività nella realizzazione degli interventi specifici mirati ad un alto
livello di inclusività degli studenti all'interno della comunità scolastica.
A tal fine, dal precedente anno scolastico il Referente del Dipartimento del sostegno è anche il
Referente per i DSA e ha in carico il Coordinamento delle attività per i BES.
L'organismo che si occupa di perseguire la politica inclusiva all'interno della scuola è il G.L.I.
(Gruppo di Lavoro per l'Inclusività).
7.2 Il Piano Annuale per l'Inclusività (P.A.I.)
Gli strumenti per analizzare, programmare e monitorare il grado di inclusività raggiunto
dall'Istituto sono due:
il Piano Annuale per l'Inclusività, predisposto dal G.L.I. e approvato dal Collegio dei Docenti.
Esso rappresenta la riflessione della comunità scolastica sulle criticità e sui punti di forza degli
interventi di inclusione messi in atto nell'Istituto e operativamente, propone un utilizzo
funzionale delle risorse, umane e strumentali, per incrementare il livello di inclusività di tutti
gli studenti all'interno dell'Istituzione scolastica.
i questionari individuali predisposti nell'ambito delle attività di valutazione e autovalutazione.
Essi consentono di rilevare il raggiungimento degli obiettivi specifici relativi al grado di
inclusività, al fine di predisporre eventuali interventi correttivi e/o di potenziamento.
7.3 Integrazione degli alunni stranieri
L’Istituto Tecnico Industriale “Othoca” registra anche la presenza di alcuni alunni stranieri, sia
residenti stabilmente nel territorio e sia aderenti a programmi di studio internazionale che scelgono la
nostra scuola come Istituto ospitante.
Il Collegio dei docenti ha messo a punto un protocollo di accoglienza e integrazione che ha come
obiettivi:
- Accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone l’ingresso nel
sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le crisi di adattamento.
- Collaborare con le famiglie degli alunni stranieri per favorire un clima positivo di accoglienza,
apertura e disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenze.
- Promuovere il successo formativo degli alunni.
I docenti componenti i Consigli di Classe coinvolti dalla presenza di etnie o nazionalità diverse si
impegnano nella progettazione di iniziative e percorsi ispirati alla pedagogia interculturale e a tal fine
predispongono per gli alunni opportuni interventi didattici ed educativi.
Accanto al protocollo individuato dal Collegio Docenti, i Consigli delle Classi ove siano presenti
alunni stranieri, con difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua italiana per la recente
immigrazione, possono predisporre, percorsi didattici individualizzati e personalizzati, e adottare gli
strumenti compensativi e le misure dispensative previste dalla Legge 170/2010 (ad esempio la
dispensa dalla lettura ad alta voce).
Tuttavia, l’orientamento del Ministero prevede che il ricorso al PDP per gli alunni stranieri deve
avere carattere eccezionale, riservandolo agli alunni di recentissima immigrazione e provenienti da
Paesi di origine non latina.
7.4 Integrazione e sostegno alla persona
L’Istituto Tecnico Industriale “Othoca” utilizza le risorse umane a propria disposizione, nei vari
ruoli e competenze, e le risorse strumentali, al fine di favorire il sostegno e l'integrazione degli alunni
con disabilità, così come stabilito dalla Legge 104/92 e dalle successive integrazioni.
Il Dirigente Scolastico assegna gli insegnanti di sostegno alle classi tenendo conto del principio
di continuità educativa e didattica.
La quantificazione oraria del rapporto insegnante-alunno è fissata sulla base del progetto
educativo programmato per il singolo alunno, nei limiti consentiti dalle normative vigenti.
Gli insegnanti di sostegno operano nelle classi in cui sono inseriti gli alunni disabili per attivare
forme di integrazione a favore dei singoli allievi e dell'intero gruppo-classe; utilizzano a tal fine i sussidi
bibliografici, audiovisivi, elettronici e i materiali che la scuola ha a disposizione.
Oltre alle attività didattiche svolte con le modalità di insegnamento previste nei Piani Educativi
Individualizzati, predisposti dai Consigli di classe, i docenti di sostegno organizzano le attività di
potenziamento atte a fornire ulteriori risposte alle esigenze educative degli alunni disabili.
Nell’istituto, in collaborazione con le strutture sanitarie e gli enti locali del territorio, operano gli
educatori del “Servizio Educativo in ambito scolastico in favore degli studenti disabili della Superiore”
della Provincia di Oristano.
L’azione del servizio educativo è integrata con l’attività didattica, sulla base di una progettazione
individuale e collegiale. Essa viene elaborata in accordo con l’insegnante di sostegno e i docenti
curricolari. Gli interventi educativi sono volti a supportare gli alunni disabili nell’ambito dell'autonomia
sociale.
Il referente per il sostegno, durante lo svolgimento dell'anno scolastico, organizza d'intesa con
la ASL e gli altri enti preposti gli incontri per ciascun GLHO (GLH operativo).
Esso predispone con gli insegnanti di sostegno, i coordinatori, i docenti e le famiglie, riunioni
periodiche nelle quali possano avere luogo degli scambi di informazione e di opinioni, utili per lo
svolgimento del lavoro di ognuno e per la discussione di eventuali problemi, in un'ottica orientata alla
collaborazione e alla condivisione.
7.5 Piani didattici personalizzati (PDP) per gli alunni con BES
Nel corso dell’anno scolastico, i Consigli di classe verranno incontro alle difficoltà degli allievi con
diagnosi di Disturbo specifico di apprendimento (DSA) e con Bisogni Educativi Speciali secondo quanto
previsto dalla legge n.170 (8/10/2010) e dalla Direttiva Ministeriale del 27/12/2012, formalizzando gli
interventi opportuni, in accordo con le famiglie degli alunni, in un documento chiamato Piano Didattico
Personalizzato (PDP).
Per quanto riguarda gli alunni con disturbi non riconducibili alla L. 104 e alla L. 170, i Consigli
di classe, in presenza di richieste dei genitori corredate da diagnosi certificate o anche in assenza di
esse, basandosi su elementi oggettivi o di fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche,
possono all'unanimità adottare strumenti compensativi e misure dispensative per garantire il successo
formativo degli studenti.
Entro il primo periodo dell'anno scolastico i docenti - in accordo con la famiglia - provvederanno
a redigere il Piano Didattico Personalizzato per gli alunni con DSA e con BES.
All’interno del Piano verranno esplicitati e formalizzati tutti gli strumenti didattici ritenuti idonei
per il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento da parte dell’alunno: le attività di recupero
individuale, le modalità didattiche personalizzate, gli strumenti compensativi e le misure dispensative,
nonché adeguate forme di verifica e di valutazione.
8 OFFERTE INTEGRATIVE
La crescita culturale e sociale degli alunni viene promossa anche attraverso una serie di attività di
sperimentazione didattica e di progetti speciali, che si svolgono sia durante la normale attività curricolare
che in orario extrascolastico. Tali iniziative hanno lo scopo, oltre che di consolidare conoscenze che gli
alunni già possiedono, di affrontare tematiche spesso trascurate dai programmi ministeriali e di fare nuove
esperienze, non sempre possibili nella realtà in cui sono inseriti.
8.1 Interventi contro la dispersione scolastica
Al fine di ridurre il tasso di dispersione scolastica, soprattutto nelle classi del primo biennio, il
Collegio dei Docenti promuoverà le seguenti azioni:
incremento delle ore di laboratorio per le discipline dell’area scientifica- tecnica;
adattamento dei contenuti delle indicazioni nazionali ai livelli di ingresso degli studenti;
progressività nell’impegno scolastico e nel livello di difficoltà degli argomenti trattati;
coordinamento tra i docenti del consiglio di classe per favorire la distribuzione equilibrata
delle verifiche e privilegiare gli argomenti interdisciplinari;
utilizzo di strumenti multimediali;
promozione di attività extracurricolari (attività sportiva, laboratorio teatrale, laboratorio
musicale, ecc.);
Si procederà quindi al monitoraggio costante della frequenza e dell’impegno dell’alunno per
consentire la messa in atto di conseguenti interventi mirati e coordinati atti a prevenire l’abbandono
scolastico e recuperare eventuali difficoltà degli allievi.
8.2 Orientamento
La funzione strumentale si occuperà dell’orientamento per quanto riguarda la scelta:
della scuola superiore da parte degli alunni delle scuole medie;
dell’università per gli alunni delle classi quarte e quinte.
del corso serale per studenti lavoratori o adulti
Il collegio dei docenti promuove le giornate “SCUOLA APERTA”; nelle ore pomeridiane di alcuni giorni
dell’anno, i locali della scuola verranno aperti alle visite delle famiglie che, guidate dagli insegnanti,
potranno conoscere le dotazioni logistiche e strumentali dell’istituto.
Nella stessa occasione il referente per il sostegno si renderà disponibile per colloqui informativi e
attività di orientamento con le famiglie dei ragazzi portatori di disabilità che esprimono l’intenzione di
iscriversi all’ITIS Othoca.
8.3 Potenziamento didattica in laboratorio
Il Collegio Docenti, nell’ambito delle competenze concesse dall’autonomia scolastica, per qualificare
ulteriormente l’offerta formativa dell’istituto, ha approvato un progetto speciale di incremento del numero
delle ore di laboratorio nel Liceo (scienze naturali, fisica e informatica) e nel primo biennio del Tecnico
Tecnologico (fisica e chimica). Inoltre il biennio del liceo scientifico opzione scienze applicate usufruisce di
due ore aggiuntive al quadro orario ministeriale (per la disciplina diritto ed economia) in corrispondenza
alle linee individuate dal piano di miglioramento.
8.4 Promozione della lingua e della cultura sarda
Operano nella scuola docenti FILS (Formazione Insegnanti in Lingua Sarda), che terranno lezioni
curricolari in lingua sarda. A questo si aggiungeranno convegni a tema.
8.5 Progetti
Il nostro Istituto attiva ogni anno scolastico i seguenti progetti:
n. Denominazione / referente / descrizione progetto
1.
Scuola e Sport
Il progetto prevede incontri pomeridiani con alunni di tutte le classi. Verranno organizzate le Fasi d’Istituto degli sport
individuali e di squadra per la formazione delle Rappresentative d’Istituto che parteciperanno ai Giochi Sportivi
Studenteschi.
2. Il quotidiano in classe
In collaborazione con l’Osservatorio Permanente dei Giovani Editori l’istituto aderisce alla seconda fase del progetto
con l’utilizzo della piattaforma online “il quotidiano in classe”.
3. Olimpiadi di Informatica
Preparazione degli allievi destinatari del progetto per la partecipazione alle fasi d’istituto, regionale e nazionale delle
Olimpiadi di Informatica. Somministrazione e correzione delle prove.
4. Olimpiadi della Matematica
Preparazione degli allievi destinatari del progetto per la partecipazione alle fasi d’istituto, regionale e nazionale delle
Olimpiadi della Matematica. Somministrazione e correzione delle prove.
5.
Utilizzo delle ore a disposizione dei docenti di matematica contro la dispersione scolastica
Nell’ambito della lotta alla dispersione scolastica presente nel nostro Istituto e nell’ottica di un potenziamento delle
conoscenze e delle abilità matematiche, si è pensato di utilizzare le ore a disposizione dei docenti di Matematica nelle
classi del biennio che presentano criticità
6. Scacchi a Scuola
Preparazione degli allievi destinatari del progetto per la partecipazione alle fasi d’istituto, regionale e nazionale del
Campionato di scacchi.
7.
Laboratorio extracurriculare di teatro
Il progetto ha quale finalità la presa di coscienza da parte degli studenti, dei valori sociali e culturali insiti nell’utilizzo
della propria Lingua, nella conoscenza della propria Storia, Poesia, Letteratura, Teatro e Musica, come strumenti di
affermazione individuale e sociale.
n. Denominazione / referente / descrizione progetto
8.
Laboratorio di strumenti musicali
Il progetto prevede la trattazione degli elementi fondamentali della teoria musicale e l’applicazione pratica delle
tecniche strumentali nel campo del Fingerstyle, del Flatstyle e del Rock-Blues (strumenti a corda) e nel campo delle
musiche popolari sarde e irlandesi (strumenti a fiato)
9.
Corso di guida sicura
L’intervento è organizzato dal comando dei vigili urbani del comune di Oristano. È rivolto agli studenti del quarto e
quinto anno in possesso della patente di guida e si prefigge di migliorare e correggere gli errati comportamenti alla
guida di un autoveicolo che sempre più spesso sono causa di incidenti
10.
Religioni a confronto
Il progetto didattico/educativo in oggetto intende adoperare risorse umane già presenti nella scuola (alunni
appartenenti ad altre culture e religioni) ed esterni, per far conoscere, attraverso esperienze di vita, realtà culturali e
religiose poco note e spesso ignorate dai giovani.
11.
Progetto Inglesiadi
Torneo studentesco di inglese rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Questa sfida
mette alla prova le competenze linguistiche e permette di confrontarle con quelle di altre classi e scuole in tutta Italia.
Per il/la più bravo/a fra i partecipanti di tutte le scuole è in palio una borsa di studio per un soggiorno linguistico
all'estero.
12. Progetto ETICA AMBIENTALE – aspetti etici, tecnici e giuridici
Un progetto svolto dagli insegnanti di religione con l’ausilio degli insegnanti delle materie tecniche e destinato a alunne
e alunni dell’istituto sull’etica ambientale.
13.
Progetto FSE “Progetti di inclusione sociale e lotta al disagio nonché per garantire l’apertura
delle scuole oltre l’orario scolastico soprattutto nella aree a rischio e in quelle periferiche”
Il progetto è articolato nei seguenti moduli
Gioco di squadra Educazione motoria; sport; gioco didattico
Scacco matto Educazione motoria; sport; gioco didattico
Il teatro va a scuola...all'Othoca (Messa in scena ed espressione corporea) Arte; scrittura creativa; teatro
Laboratorio di educazione alimentare e valorizzazione della cucina tradizionale della Sardegna Modulo
formativo per i genitori
Amici libri Potenziamento delle competenze di base
La mia Matematica Potenziamento delle competenze di base
14.
Dall’Istruzione al Lavoro : un modello organizzativo per la transizione percorsi condivisi di studio e
apprendistato per il potenziale inserimento al lavoro di 20 allievi del V anno Indirizzo Elettrotecnica assunti dall’ENEL,
attraverso specifica procedura selettiva, con contratto di apprendistato
15. Tutti a ISCOL@ - Linea C miglioramento dell’inclusione scolastica attraverso il ricorso ad azioni di sostegno
psicologico e pedagogico.
A questi si uniranno nuovi progetti come indicato dal piano di miglioramento quali:
- attivazione di progetti specifici su competenze specialistiche dei vari indirizzi utilizzando l’organico
del potenziamento dell’offerta formativa;
- ore dell'organico di potenziamento distribuite tra i docenti titolari di cattedra per attuare
compresenze, forme di tutoraggio, contitolarità e condivisione della valutazione;
- eventuale riduzione del numero degli alunni per classe, con creazione di una classe in più, in
funzione delle risorse umane a disposizione
- attività di recupero utilizzando l'organico del potenziamento attraverso suddivisione del gruppo
classe in due aule.
8.6 Biblioteca e Mediateche
La biblioteca deve essere il centro promotore di azioni volte a favorire e a integrare la
programmazione curricolare. Dall’anno scolastico 2013-14 è stata individuata una docente responsabile
che gestisce la Biblioteca.
L’accesso alla biblioteca e alle mediateche dovrà essere garantito durante le ore curricolari, anche
attraverso “visite” dell’intero gruppo classe accompagnato dal docente, ed eventualmente, previo accordo
col personale responsabile, anche in orario pomeridiano.
La scelta del materiale bibliografico e multimediale deve avvenire attraverso la più ampia
consultazione di base, coinvolgendo docenti, personale ATA, genitori e studenti che ritengano di voler
collaborare con iniziative, contributi e proposte.
8.7 Convegni e manifestazioni culturali
I dipartimenti, i consigli di classe o i singoli docenti prevedono di programmare ulteriori
manifestazioni culturali riguardanti diversi ambiti. Tali iniziative, utili per il conseguimento di una
cittadinanza consapevole da parte degli alunni, rispondono alle linee guida dettate sia dalla L.107/15 e
successivi d.lgs attuativi e si collegano ai traguardi stabiliti nell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: Parità di genere
Da tempo l’ITIS Othoca mostra particolare attenzione al tema della parità di genere, promuovendo iniziative volte a sensibilizzare gli alunni sulla specificità della condizione femminile in Italia e nel mondo. Sono costanti i contatti con il Centro Antiviolenza di Oristano e con la Rete Interistituzionale contro la violenza su donne e minori. Verranno organizzate: Giornata internazionale contro la violenza sulle donne (25 novembre). Giornata della donna (8 marzo) Pensare la differenza: percorsi di filosofia al femminile - Percorso didattico rivolto a sensibilizzare gli studenti a
percepire l'altro da sé e la diversità (sia questa di genere e non) come risorsa e ricchezza che contribuiscono alla propria formazione come cittadino del mondo.
Salute e prevenzione L’ITIS Othoca sostiene l’Associazione sindrome di Crisponi e malattie rare, promuovendo azioni di sensibilizzazione per la conoscenza della sindrome e dei progetti indirizzati al miglioramento dei servizi necessari ai piccoli pazienti. Gli alunni e il personale scolastico dell’Istituto si distinguono inoltre per un importante contributo nella campagna per la donazione del sangue promossa dall’Associazione Volontari Italiani Sangue. L'ITIS Othoca collabora con la LILT e partecipa al progetto “La prevenzione del tumore al seno nelle donne al di sotto dei 50 anni di età”. All’interno dell’attività didattica troveranno spazio ulteriori convegni medici finalizzati alla sensibilizzazione di tre temi in particolare: la prevenzione dei tumori, della sindrome AIDS e delle dipendenze.
Cittadinanza e integrazione Incontro con gli operatori OSVIC
Giornata della memoria (27 gennaio) Conferenze e dibattiti sul tema Guerra e responsabilità: la banalità del male - La ricorrenza sarà inserita in un più ampio percorso di
riflessione che prevede l'analisi etico-filosofica e storiografica della Shoah e dei genocidi del Novecento.
Giornate di lettura, teatro, cinema Incontri con gli autori Partecipazione a spettacoli teatrali Visione di film Giornata della filosofia: Scienza, Tecnica, Etica: incontro possibile? - Iniziativa di riflessione e discussione su
questioni e tematiche di attualità che investono la società e l'uomo contemporanei. Convegni, Dibattiti, Incontri con scrittori e studiosi, Forum di discussione.
Educazione ambientale Azioni di sensibilizzazione alle problematiche ambientali
Collaborazione con Enti e Istituzioni Partecipazione attiva al convegno dell'Archivio di Stato di Oristano “I primi 40 anni dell'Archivio di Stato di
Oristano: una grande storia da scoprire”
Promozione della lingua e della cultura sarda Incontri a tema
Redazione virtuale de “L'Unione Sarda” Come lo scorso anno, grazie alla collaborazione de “L'Unione Sarda” si formerà una redazione di alunni/e che
seguirà le lezioni dei giornalisti e realizzerà un inserto tra le pagine de “L'Unione Sarda”
8.8 Visite guidate e viaggi di integrazione culturale
I consigli di classe, conformemente con gli obiettivi didattici programmati, pianificheranno i
viaggi d’istruzione e le visite guidate da realizzarsi durante l’anno scolastico.
Il numero dei docenti accompagnatori sarà di 1 ogni 15 alunni e comunque non sarà inferiore a
due unità ad eccezione di uscite per tornei o gare relative alla durata limitata di alcune ore nell’arco
della giornata. Per effettuare il viaggio di istruzione è necessario che partecipi un numero di alunni
non inferiore ai 2/3 degli iscritti frequentanti; per le visite guidate è invece necessaria la partecipazione
in misura non inferiore ai 3/4 degli iscritti frequentanti. Fanno eccezione i viaggi, inseriti in ben specifici
progetti (p.es: laboratorio teatrale, attività sportive, ecc..) la cui programmazione preveda la
partecipazione di studenti appartenenti a classi diverse.
Si riporta l’elenco di visite guidate e viaggi di istruzione approvati dai singoli c.d.c.
Classe Località Eventuali ditte visitate Periodo
1a E Oristano Museo Civico “Giovanni Marongiu” Area archeologica di Monte Prama
1a E Cagliari Museo archeologico
1a N Cagliari Museo archeologico
1a O Cagliari Museo archeologico
2a F Oristano Azienda
2a F Oristano Comune di Oristano
2a G Oristano Azienda (da definire)
2a G Oristano Comune di Oristano
2a M Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros Area archeologica di Monte Prama
3a A Santa Giusta (OR) ONDULOR (produzione imballaggi di cartone) Febbraio - Aprile 2018
3a A Arborea (OR) 3A (impianto lattiero caseario) Febbraio - Aprile 2018
3a BD Santa Giusta (OR) ONDULOR (produzione imballaggi di cartone) Marzo - Aprile 2018
3a BD Arborea (OR) 3A (impianto lattiero caseario) Febbraio - Aprile 2018
3a C Ovodda (NU) Centrale del Taloro
3a C Portoscuso (CI) Centrale Termoelettrica di Portovesme
3a E Pula (CA) Sardegna ricerche Zona archeologica di Nora
Marzo - Maggio 2018
3a E San Basilio (CA) Sardinia Radio Telescope (SRT) Marzo - Maggio 2018
3a E Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali Marzo - Maggio 2018
3a E Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica Marzo - Maggio 2018
3a E Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros
3a E Oristano Centro servizi culturali
3a F Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica
3a F Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali
3a F Oristano Comune (Rete MAN)
3a F Milano
3a G Milano
3a G San Basilio (CA) Sardinia Radio Telescope (SRT) Febbraio - Aprile 2018
3a G Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali Febbraio - Aprile 2018
3a G Oristano Comune (Rete MAN) Febbraio - Aprile 2018
3a G Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica Febbraio - Aprile 2018
3a G Pula (CA) Sardegna ricerche Febbraio - Aprile 2018
3a M Oristano Museo diocesano - Archivio storico – Biblioteca del seminario arcivescovile
3a N Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros
3a N Oristano Museo diocesano
3a N Oristano Antiquarium Arborense
3a N Arborea (OR) 3A (impianto lattiero caseario)
4a A Santa Giusta (OR) ONDULOR (produzione imballaggi di cartone) Febbraio - Aprile 2018
4a A Tempio (OT) Impianto di imbottigliamento Acqua Smeraldina Febbraio - Aprile 2018
4a C - 4a D Porto Torres (SS) Centrale termoelettrica di Fiumesanto EP Produzione (del gruppo EPH)
Febbraio - Aprile 2018
4a C - 4a D Codrongianos (SS) Stazione di conversione Febbraio - Aprile 2018
4a C - 4a D Bergamo Stage di formazione presso Schneider Electric Febbraio 2018
4a E Pula (CA) Sardegna ricerche II Quadrimestre
4a E San Basilio (CA) Sardinia Radio Telescope (SRT) II Quadrimestre
4a E Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali II Quadrimestre
4a E Marrubiu (OR) Dialog II Quadrimestre
4a E Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica II Quadrimestre
4a E Ottana (NU) Centrale fotovoltaica II Quadrimestre
4a F Pula (CA) Sardegna ricerche II Quadrimestre
4a F San Basilio (CA) Sardinia Radio Telescope (SRT) II Quadrimestre
4a F Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali II Quadrimestre
4a F Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica II Quadrimestre
4a F Ottana (NU) Centrale fotovoltaica I Quadrimestre
4a F Cagliari Conferenza “La guerra è il mio nemico” 09/11/17
4a G Pula (CA) Sardegna ricerche Marzo-Maggio
4a G San Basilio (CA) Sardinia Radio Telescope (SRT) Marzo-Maggio
4a G Località Sa Illetta(CA) Campus Tiscali Marzo-Maggio
4a G Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica Marzo-Maggio
4a G Ottana (NU) Centrale fotovoltaica Marzo-Maggio
4a M Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros
Area archeologica di Monte Prama
Gennaio-Aprile
4a M Torregrande (OR) IMC (Centro Marino Internazionale) Gennaio-Aprile
4a M Nuraxinieddu (OR) ARA (Centro Analisi del Latte) Gennaio-Aprile
4a M Cabras (OR) Cantina Contini Gennaio-Aprile
4a M Cagliari Museo Archeologico Gennaio-Aprile
4a M Bosa (OR) Castello dei Malaspina Gennaio-Aprile
Classe Località Eventuali ditte visitate Periodo
4a N Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros Area archeologica di Monte Prama
4a N Torregrande (OR) IMC (Centro Marino Internazionale)
4a N Silì (OR) Potabilizzatore
4a N Rimedio (OR) Cantina Contini
4a N Mogoro (OR) Birrificio
4a N Nuraxinieddu (OR) ARA (Centro Analisi del Latte)
4a O Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros Area archeologica di Monte Prama
Gennaio-Maggio
4a O Torregrande (OR) IMC (Centro Marino Internazionale) Gennaio-Maggio
4a O Silì (OR) Potabilizzatore Gennaio-Maggio
4a O Rimedio (OR) Cantina della Vernaccia di Oristano Gennaio-Maggio
4a O Nuraxinieddu (OR) ARA (Centro Analisi del Latte) Gennaio-Maggio
4a O Bosa (OR) Castello dei Malaspina Gennaio-Maggio
4a O Cagliari Museo Archeologico Gennaio-Maggio
5a A - 5a B Gavoi (NU) Centrale del Taloro Febbraio-Aprile
5a A - 5a B Emilia Romagna Visita realtà produttive da definire Febbraio-Aprile
5a C Porto Torres (SS) Centrale termoelettrica di Fiumesanto EP Produzione (del gruppo EPH)
Febbraio - Aprile 2018
5a C Codrongianos (SS) Stazione di conversione Febbraio - Aprile 2018
5a C Bergamo Stage di formazione presso Schneider Electric Febbraio 2018
5a E Cagliari Conferenza “La guerra è il mio nemico” 09/11/17
5a E Oristano Centro Servizi Culturali U.N.L.A.
5a E Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica
5a F Cagliari Conferenza “La guerra è il mio nemico” 09/11/17
5a F Ottana (NU) Centrale fotovoltaica I quadrimestre
5a F Cagliari Università degli Studi – Seminario di Diritto dell’Informatica II quadrimestre
5a F Ghilarza (NU) Visita casa Gramsci
5a F Nuoro Visita casa Deledda
5a M Rimedio (OR) Cantina Contini
5a M Cabras (OR) Museo Civico “Giovanni Marongiu” Zona archeologica di Tharros Area archeologica di Monte Prama
5a M Silì (OR) Potabilizzatore
5a M Torregrande (OR) IMC (Centro Marino Internazionale)
5a M Nuraxinieddu (OR) ARA (Centro Analisi del Latte)
5a N Oristano Consorzio UNO
5a N Cantina Contini
5a N Arborea (OR) Depuratore
5a N Arborea (OR) CPA
5a N Buggerru (CI) Sito minerario
9 PIANO DI MIGLIORAMENTO
Dall’analisi del funzionamento della scuola, sono emerse alcune priorità, che il nostro Istituto
si prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l'azione di miglioramento.
Tali obiettivi, di carattere generale, riguardano evidentemente gli esiti degli studenti, in termini
di risultati scolastici e in relazione alle prove standardizzate nazionali, soprattutto in previsione della
riforma dell’esame di Stato 2019.
Pertanto, l’incremento del successo scolastico degli studenti, soprattutto del primo biennio, al
fine di diminuire il fenomeno dell’abbandono scolastico, e l’incremento della partecipazione alle prove
standardizzate nazionali, costituiscono le mete verso cui la scuola deve orientare la sua azione di
miglioramento.
Per raggiungere le priorità individuate, si intende agire concretamente su differenti aree di
processo, attraverso il perseguimento di specifici obiettivi operativi, come esemplificato nello schema
seguente.
AREA DI PROCESSO OBIETTIVI OPERATIVI
Curricolo, progettazione e
valutazione
Standardizzare le prove per classi parallele (classi del primo
biennio): prove in ingresso e due prove, intermedia e finale.
Uniformare le programmazioni dei docenti della stessa disciplina
(rubrica competenze attese, contenuti e tempi di apprendimento).
AREA DI PROCESSO OBIETTIVI OPERATIVI
Estendere l'utilizzo di metodologie didattiche innovative, condivise
e uniformi.
Definire dei criteri di valutazione uniformi e predisporre una
scheda per la valutazione e la certificazione delle competenze.
Inclusione e
differenziazione
Potenziare le attività di inclusione e differenziazione.
Continuità e orientamento Potenziare le attività in continuità con la scuola secondaria
inferiore e di orientamento in itinere e in uscita.
Sviluppo e valorizzazione
delle risorse umane
Aggiornamento e formazione costante dei docenti (didattiche
innovative; valutazione per competenze).
Integrazione con il
territorio e rapporti con le
famiglie
Incrementare le relazioni con gli enti locali e le aziende del
territorio.
Incrementare le occasioni di partecipazione e di incontro con le
famiglie.
10 VALUTAZIONE E AUTOVALUTAZIONE
10.1 Valutazione dei livelli di apprendimento degli alunni
La verifica degli apprendimenti sarà realizzata mediante esercitazioni, interrogazioni,
conversazioni, discussioni, prove scritte grafiche e pratiche, questionari, test, prove strutturate, e, in
particolare, tutte le diverse tipologie di prove previste dall’esame di stato. Si avrà cura di effettuare le
verifiche relativamente a singole e brevi unità didattiche. Il numero delle prove scritte e delle verifiche
orali deve essere congruo per ogni periodo didattico, e comunque sufficiente ad avere una valutazione
degli alunni.
I docenti rilevano la situazione iniziale (valutazione d’ingresso), apportano le correzioni e gli
aggiustamenti al processo educativo (valutazione formativa) e accertano la qualità e la quantità delle
capacità, abilità e conoscenze acquisite (valutazione sommativa).
Il Collegio dei docenti ha deliberato che al termine del primo quadrimestre la valutazione per
ogni disciplina verrà espressa in pagella mediante un unico voto, come già avviene in sede di scrutinio
finale.
La valutazione terrà conto, oltre che delle verifiche, della partecipazione dell’alunno al dialogo
didattico ed educativo, della frequenza e del lavoro personale. Sarà espressa in decimi e/o giudizi e
sarà comunicata all’alunno contestualmente alla verifica, e alla famiglia con il registro elettronico che
viene aggiornato quotidianamente oppure durante i colloqui.
I Consigli di Classe, dopo le valutazioni intermedie dei quadrimestri, invieranno alle famiglie delle
comunicazioni scritte con un giudizio provvisorio nelle diverse discipline. La valutazione finale sarà di
competenza del Consiglio di Classe.
Come indicato nel PdM i criteri di valutazione saranno uniformi per evitare disparità e valutazioni
discrezionali e a tale scopo individua come strategia la standardizzazione di prove strutturate da
somministrare nelle classi parallele (prove di ingresso e prove di valutazione)
Per garantire uniformità di giudizio, si fa riferimento ai seguenti parametri numerici stabiliti dal
Collegio dei Docenti, validi per tutte le discipline.
VOTO IN DECIMI
GIUDIZIO SINTETICO
GIUDIZIO ANALITICO
10 - 9 Ottimo
Piena padronanza di concetti, linguaggi e procedure. Capacità di organizzare gli argomenti operando collegamenti tra concetti e tematiche di più discipline. Capacità di approfondimento e rielaborazione personale. Prova completa e approfondita.
8 Buono
Possesso di conoscenze approfondite. Lessico corretto ed esposizione chiara e coerente. Sa inquadrare gli argomenti ed effettuare correlazioni. Prova completa, corretta e nel complesso organica.
7 Discreto
Soddisfacente possesso di conoscenze, capacità di applicare in modo sicuro e sostanzialmente corretto. Uso corretto del lessico ed esposizione chiara. Si orienta tra gli argomenti e, se guidato, li inquadra. Prova essenziale e corretta.
6 Sufficiente Acquisizione ed applicazione dei contenuti a livello dei minimi irrinunciabili. Uso del lessico non sempre adeguato, se guidato espone l’argomento in modo lineare. Prova manualistica con lievi errori.
5 Mediocre
Acquisizione parziale dei minimi con evidente incertezza nel procedere ad applicazioni corrette. Lessico non del tutto adeguato ed esposizione poco chiara. Prova incompleta con errori non particolarmente gravi.
4 Insufficiente Acquisizione lacunosa dei contenuti essenziali con conseguente difficoltà a procedere nell’applicazione. Lessico inadeguato, esposizione incoerente e confusa. Prova lacunosa con numerosi errori.
3 Gravemente
insufficiente
Mancata acquisizione dei contenuti essenziali. Incapacità di procedere nell’applicazione. Prova con gravi e numerosi errori.
2-1 Scarso Lavoro non svolto; mancate risposte. Prova non valutabile. Rifiuto a sostenere la prova.
10.2 Valutazione dell’efficacia didattico-educativa della scuola
Il Piano di Miglioramento auspica una standardizzazione dei processi di monitoraggio sul
raggiungimento degli obiettivi per poter quantificare in maniera oggettiva i processi di autovalutazione
e il miglioramento dell’azione didattico-educativa.
11 POTENZIAMENTO DELLA FORMAZIONE DELLO STUDENTE
11.1 Posti per il potenziamento
La legge 107/15 introduce la dotazione organica del potenziamento, finalizzata alla piena
attuazione dell'autonomia scolastica di cui all'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e successive
modifiche.
Dal piano di miglioramento scaturisce che le azioni di potenziamento formativo terranno conto
di tutti gli aspetti caratterizzanti i corsi di studi offerti dall'Istituto e, in particolare, saranno rivolte a
ridurre le criticità rilevate nei confronti della dispersione scolastica degli alunni del primo biennio e
nello scarso rendimento rilevato in particolari discipline.
Per quanto evidenziato, il Collegio Docenti propone un potenziamento dell’offerta formativa che
richiede l'acquisizione dei seguenti docenti:
1. A-20 – Fisica (1 docente)
2. A-24 – Lingue e culture – (Inglese:1 docente)
3. A-26 – Matematica (2 docenti)
4. A-34 – Scienze e tecnologie chimiche (1 docente)
5. A-40 – Scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche (1 docente)
6. A-41 – Scienze e tecnologie informatiche (2 docenti)
7. A-42 – Scienze e tecnologie meccaniche (1 docente)
8. A-46 – Scienze giuridico-economiche (1 docente)
Negli anni scolastici successivi al 2015-2016 l’organico di potenziamento assegnato all’Istituto non ha
rispettato questo prospetto se non in minima parte. Infatti ad oggi a questo Istituto sono stati
assegnati i seguenti docenti:
1. A-19 – Filosofia e storia (2 docente)
2. A-27 – Matematica e fisica (1 docente)
3. A-46 – Scienze giuridico-economiche (3 docenti)
4. A-47 – Scienze matematiche applicate (1 docente)
5. B-15 - Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche (1 docente)
6. AD-01 - Sostegno – (1 docente)
Confrontando i due prospetti è palese la discrepanza che intercorre fra le effettive esigenze della scuola
e le risorse assegnate, pertanto si ribadisce la necessità di avere, in un futuro immediato, un organico
di potenziamento più adeguato alle linee didattiche e formative dell’ITIS Othoca e quindi più vicino al
prospetto richiesto e non a quello assegnato.
Ad ogni modo la dirigenza scolastica, vista la necessità di assegnare un ruolo efficace all’organico di
potenziamento in dotazione, ha ripartito i ruoli di ciascuna figura nella seguente maniera:
A-19 Realizzazione di attività di insegnamento, potenziamento e recupero per tutti gli studenti.
A-27 Assegnazione di classi e/o di compiti inerenti l’attività scolastica
A-46 Tutti i docenti verranno utilizzati per una parte del loro orario nell’espletamento
dell’organizzazione e attuazione dell’alternanza scuola-lavoro
A-47 Assegnazione di classi e/o di compiti inerenti l’attività scolastica
B-15 Assegnazione di classi e/o di compiti inerenti l’attività scolastica
Sostegno Docenza nel settore di appartenenza
Le ore residue rispetto alle attività di cui sopra dovranno essere messe a disposizione per eventuali
sostituzioni.
11.2 Posti per il sostegno
a.s. 2016-17 a.s. 2017-18 a.s. 2018-19 Motivazione
Il fabbisogno
dell’Organico di
Sostegno verrà
definito sulla
base del
numero di
studenti con
disabilità
presenti
nell’Istituto.
Il fabbisogno
dell’Organico di
Sostegno verrà
definito sulla
base del
numero di
studenti con
disabilità
presenti
nell’Istituto.
Il fabbisogno
dell’Organico
di Sostegno
verrà definito
sulla base del
numero di
studenti con
disabilità
presenti
nell’Istituto.
La determinazione dell’Organico di Sostegno
avverrà nel rispetto della normativa vigente.
Per ogni singolo alunno certificato si farà
riferimento alla Legge n. 104/92 che identifica
all’art. 3 comma 3 i casi di “disabilità grave” a
cui corrisponderà l’assegnazione di 18 ore
settimanali e all’art. 3 comma 1 i casi di
“disabilità lieve” a cui corrisponderà
l’assegnazione di 9 ore settimanali.
11.3 Posti per il personale ATA
Analogamente a quanto detto per il potenziamento dell’organico dei docenti si può affermare
che anche nel caso del personale ATA si ritiene che quest’ultimo sia assolutamente sottodimensionato
rispetto alle effettive esigenze formative dell’istituto. A fronte di un numero di alunni che è prossima
alle mille unità la dotazione organica di personale amministrativo, tecnico e ausiliario è molto carente
come mostrato dal prospetto seguente:
Tipologia n. unità
DSGA n. 1
Assistente amministrativo riduzione da n.8 a n.7
Collaboratore scolastico riduzione da n.14 a n.13
Assistente tecnico e relativo
profilo
n.2 AR01 Area Meccanica
n.5 AR02 Area Elettronica ed Elettrotecnica
n.2 AR08 Area Fisica
Altro n. 1 utilizzato in altri compiti (responsabile Biblioteca)
12 FORMAZIONE DEI DOCENTI
La Legge 107/15, oltre alla formazione in ingresso dei docenti neoassunti, richiede al personale
della scuola maggiori competenze per attuare le numerose innovazioni previste.
In relazione a questo punto la scuola ha elaborato un piano di formazione coerente con le
indicazioni del Piano di Miglioramento.
Il Collegio Docenti ha previsto una specifica area la cui funzione strumentale si occuperà di
progettare e attuare il piano di formazione.
13 ALLEGATI
Allegato 1. Regolamento di Istituto
REGOLAMENTO DI ISTITUTO
Premessa
La scuola ha il compito di garantire il diritto allo studio e all’educazione secondo i dettami della
Costituzione italiana e di promuovere la crescita culturale, sociale e professionale dello studente.
L’Istituzione scolastica in quanto comunità educativa richiede la partecipazione attiva e responsabile
di tutti i soggetti ad essa interessati. La scuola dell’autonomia condivide con gli studenti, con le
famiglie, con le altre componenti scolastiche e le istituzioni del territorio il percorso educativo da
seguire per la crescita umana e civile dei giovani. Questo regolamento va pertanto inteso come un
insieme di scelte condivise a garanzia del servizio formativo.
Norme generali
Fanno parte integrante del Regolamento di Istituto lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti,
emanato con D.P.R. n. 249/1998, le modifiche e le integrazioni di cui al D.P.R. n. 235/2007 e la Nota
del 31 luglio del 2008. Quadro di riferimento di carattere generale per le norme sul procedimento
amministrativo: L. n. 241/1990.
Patto educativo di corresponsabilità
Il patto educativo di corresponsabilità è l’espressione di un progetto condiviso da famiglia e scuola, di
un impegno comune per il bene dei ragazzi attraverso la definizione dettagliata dei diritti e dei doveri
nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglia.
Le famiglie sono pertanto chiamate a condividere con la scuola, sin dal momento dell’iscrizione, i
nuclei fondanti dell’azione educativa.
La versione attuale del Patto Educativo è allegata al P.T.O.F. ed è contenuta nel modulo di iscrizione,
che i genitori, lo studente e il Dirigente Scolastico sottoscrivono.
Nell’arco di tempo che intercorre tra l’inizio delle lezioni e la prima settimana di ottobre, ciascun
Coordinatore di classe presenta alla classe i contenuti dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti,
del P.T.O.F., del regolamento di istituto e del patto educativo di corresponsabilità.
Art.1. Vita della comunità scolastica 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo
studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità della relazione insegnante - studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell’identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e
persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze
e all’inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
5. In conformità alla normativa vigente tutto il personale della scuola si impegna a vigilare, segnalare e
combattere tutti i comportamenti lesivi della dignità dell’individuo (atti di bullismo, discriminazioni di genere, prevaricazioni sulle condizioni di svantaggio per i quali sono previste specifiche sanzioni penali) e tutti quei fenomeni sociali come alcolismo, tabagismo, uso di sostanze stupefacenti.
Art.2. Diritti 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi,
anche attraverso l’orientamento, l’identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola
persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche
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attraverso un’adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla
riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola.
4. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. Il Dirigente Scolastico e i docenti attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare
i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull’organizzazione della scuola gli studenti, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale
appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo - didattico di qualità;
offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap;
la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica;
servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
Art.3. Doveri 1. Gli studenti devono frequentare le lezioni in modo assiduo e puntuale senza arrecare disturbo al corretto
svolgimento delle stesse, il D.P.R.122/2009 stabilisce il numero massimo di ore di assenza che lo studente
non deve superare per essere scrutinato. Il limite è calcolato considerando il 25% del monte ore annuo previsto per ciascuna classe. Il quadro con le precise indicazioni numeriche, contenuto nel POF, è portato
a conoscenza degli utenti con circolare che viene emessa dal Dirigente Scolastico all’inizio dell’anno scolastico.
2. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi, Mantenendo, in ogni momento dell’attività didattica, un comportamento e un linguaggio adeguati.
3. Gli studenti devono assolvere agli impegni di studio assegnati e presentarsi in Istituto con il materiale didattico occorrente (libri di testo, attrezzatura sportiva, da disegno, calcolatrice ecc.).
4. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento di Istituto. In particolare gli studenti devono conoscere le norme di comportamento previste dal piano della sicurezza e devono partecipare con serietà alle prove di evacuazione ed a qualunque altra attività di addestramento prevista. Le attività di formazione/informazione sono effettuate dal Dirigente Scolastico, dal responsabile per la sicurezza e dai docenti con funzione di preposto.
5. Gli studenti devono rispettare e utilizzare correttamente le strutture, gli arredi, i macchinari e i sussidi
didattici e devono comportarsi in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola, in particolare le
LIM e i PC ad esse collegati. Gli studenti devono avvisare il docente o il collaboratore scolastico del piano, di eventuali danni riscontrati, utilizzando l’opportuna modulistica. Nessuna apparecchiatura può essere utilizzata dagli studenti senza l’autorizzazione e la supervisione del Dirigente o di un docente.
6. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola, in particolare sono tenuti a mantenere puliti, per quanto possibile, le aule, i corridoi, gli androni, i laboratori e le palestre e tutti gli spazi aperti di pertinenza
dell’istituto. Gli studenti devono conoscere e applicare le regole per lo smaltimento dei rifiuti previsto dal regolamento comunale.
Art.4. Norme di comportamento 1. La vita della scuola deve essere ispirata alle norme della civile convivenza e al rispetto democratico tra
le varie componenti.
2. Durante le ore di lezione è assolutamente vietato a chiunque utilizzare il telefono cellulare, riproduttori
di musica e qualsiasi oggetto distraente, pertanto i cellulari devono essere spenti. Nel caso di infrazione,
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oltre alla sanzione disciplinare, è previsto il sequestro del cellulare o del riproduttore che sarà restituito all’alunno al termine delle lezioni o al genitore in caso di infrazione reiterata.
3. È vietato fumare in tutti i locali della scuola e in tutti i luoghi all’interno del perimetro della scuola. Analogo
divieto è previsto per le sigarette elettroniche. Sarà cura dei Responsabili, nominati dal D.S. ai sensi della normativa, provvedere a irrogare le sanzioni previste dalla legge in caso di infrazione.
4. In classe, in laboratorio e in palestra è vietato consumare bevande in lattina. Il consumo di alimenti è consentito esclusivamente durante l’intervallo di ricreazione. In ogni caso non è consentito mangiare e bere nei laboratori o nelle palestre.
Art.5. Accesso ai locali dell’Istituto 1. Gli studenti potranno avere accesso alle aule soltanto al suono della prima campana. L’accesso ai locali
scolastici (per esempio all’androne dell’ala nuova) sarà regolamentato dal Dirigente Scolastico con circolare da emanare all’inizio dell’anno scolastico. I motorini e le biciclette potranno entrare esclusivamente dal cancello laterale (a sinistra del cancello principale dell’ala nuova) e parcheggiare solo sull’area di sosta a destra del viale.
2. Alle ore 8.10, al suono della prima campana, gli studenti devono dirigersi in maniera ordinata verso le rispettive aule, laboratori o palestre. Al suono della seconda campana, alle ore 8.15 hanno inizio le attività
didattiche e gli studenti dovranno trovarsi in classe. Gli alunni che arriveranno entro le 8:30 saranno accettati in classe dal docente della prima ora.
3. Alle ore 8.30 verranno chiusi tutti i cancelli. Gli alunni che arriveranno dopo le 08:30 potranno entrare in istituto, ma dovranno attendere nel locale antistante l’ingresso dell’ala nuova, e potranno recarsi in classe solo all’inizio della seconda ora (09:15). L’ammissione alla seconda ora deve essere autorizzata dai collaboratori del Dirigente Scolastico che valuteranno i motivi del ritardo, informeranno i genitori e riporteranno apposita annotazione nel registro elettronico. Il docente in servizio ha il compito di segnalare
l’ingresso in ritardo dello studente nel registro di classe.
4. Nel caso di ripetuti ritardi, sia entro le 08:30 sia alle 09:15, il Coordinatore di classe avviserà la famiglia e potrà assegnare una nota disciplinare o chiedere l’ammonizione ai collaboratori del Dirigente.
5. Non saranno ammessi ingressi dopo l’inizio della seconda ora di lezione se non in via eccezionale e per gravi, giustificati e certificati motivi e solo se lo studente, anche se maggiorenne, sarà accompagnato da un genitore.
6. Il coordinatore di classe verifica periodicamente, e comunque almeno una volta al mese, i ritardi e le assenze e informare tempestivamente le rispettive famiglie delle assenze ingiustificate, dei reiterati ritardi, o dell’elevato numero di ore di assenze raggiunto.
Art.6. Giustificazione assenze e ritardi 1. Tutti gli alunni sono tenuti a giustificare le assenze e i ritardi effettuati, il giorno del rientro in Istituto,
mediante l’apposita funzione del registro elettronico. L’insegnante della prima ora annoterà sul registro
l’avvenuta giustificazione indicando anche il giorno/i giustificati.
2. In caso di mancata giustificazione entro tre giorni, l’alunno dovrà giustificare l’assenza con un collaboratore del Dirigente, che provvederà tempestivamente a informare le famiglie. Nel caso lo studente continui a non giustificare il collaboratore del Dirigente potrà assegnare una ammonizione/sospensione.
Art.7. Intervallo di ricreazione 1. Gli studenti, tra le 11:05 e le 11:15 usufruiscono dell’intervallo di ricreazione. L’inizio e la fine
dell’intervallo sono segnalati dal suono della campanella. Gli studenti dovranno essere in classe alle ore 11:15.
2. Durante la ricreazione gli studenti dovranno rimanere nell’ala dell’istituto in cui si tiene la terza ora di lezione (compresi i laboratori e le palestre).
Art.8. Uscita degli alunni dall’aula 1. Agli alunni non è consentito lasciare l’aula senza l’autorizzazione del docente, né al cambio dell’ora né
durante la temporanea assenza del docente; in quest’ultimo caso gli studenti devono seguire sempre le indicazioni dei collaboratori scolastici.
2. Il docente può autorizzare l’uscita dall’aula solo ad un alunno per volta concordando la destinazione ed il tempo necessario.
3. I trasferimenti dalle aule verso i laboratori o le palestre (e viceversa) devono avvenire il più celermente possibile e senza soste lungo il percorso.
Art.9. Uscita anticipata dall’Istituto 1. Non è consentito lasciare l’edificio scolastico prima del termine delle lezioni.
2. Le uscite anticipate verranno concesse, esclusivamente previa richiesta ad uno dei collaboratori del Dirigente, per gravi, inderogabili e giustificati motivi e comunque soltanto con la presenza di un genitore o di chi ne fa legalmente le veci, anche per i maggiorenni.
3. Le uscite anticipate permanenti per motivi di trasporto devono essere richieste, con apposito modulo (in
vicepresidenza o scaricabile dal sito web), ai collaboratori del Dirigente che le valuteranno e le autorizzeranno, se debitamente motivate.
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4. Le uscite anticipate per motivi sportivi devono essere richieste con l’apposito modulo e devono essere corredate dalla dichiarazione del presidente della società. I collaboratori del Dirigente valuteranno le
richieste e autorizzeranno le uscite.
5. Gli studenti che non si avvalgono dell’insegnamento della religione possono entrare alla seconda ora o uscire un’ora prima se l’ora di religione è rispettivamente alla prima o all’ultima ora, ma solo dietro autorizzazione dei genitori all’atto dell’iscrizione. Non è possibile lasciare l’istituto se l’ora di religione si svolge nelle ore intermedie.
Art.10. Assemblee studentesche 1. Le assemblee studentesche costituiscono occasione di partecipazione democratica per l’approfondimento
dei problemi della scuola e della società in funzione della formazione culturale e civile degli studenti e si svolgeranno a norma degli articoli 13, 14 e 15 del D. L.vo 297/94.
2. Ogni mese può essere svolta una sola assemblea di Istituto, della durata di una mattinata, e una sola assemblea di classe, della durata massima di 2 ore.
3. L’assemblea di classe deve essere richiesta al coordinatore della classe per iscritto almeno cinque giorni prima e dovrà essere controfirmata dai docenti delle ore coinvolte. Le assemblee di classe dovranno essere distribuite uniformemente utilizzando a rotazione tutte le ore e le discipline dell’orario settimanale,
senza concentrarsi unicamente su un gruppo ristretto di ore e di docenti. Le assemblee di classe devono essere svolte esclusivamente nell’aula curricolare della classe. I rappresentanti dovranno redigere il
verbale di ogni assemblea che dovrà essere consegnato, entro due giorni, al coordinatore di classe, il coordinatore potrà non concedere la successiva assemblea in mancanza del verbale precedente o di comportamenti scorretti tenuti durante l’ultima assemblea.
4. La richiesta di assemblea di Istituto, debitamente firmata dai rappresentanti degli alunni in seno al Consiglio di Istituto, con la data di convocazione e l’ordine del giorno, dovrà essere presentata al Dirigente
Scolastico con almeno cinque giorni di anticipo.
5. L’assemblea d’Istituto dovrà tenersi utilizzando, a rotazione, tutti i giorni della settimana.
6. Non possono aver luogo assemblee nel mese conclusivo delle lezioni.
Art.11. Aule Speciali, Laboratori, Palestre 1. Le aule speciali sono utilizzate per:
lo svolgimento delle esercitazioni degli allievi in orario curricolare, secondo quanto stabilito dalla programmazione didattica annuale;
esercitazioni inerenti progetti annuali di attività aggiuntive, integrative e formative in genere, secondo quanto deliberato dagli organi collegiali.
2. Le attività diverse da quelle indicate nel precedente comma sono consentite solo previa autorizzazione
della Dirigenza, sentito il parere del responsabile didattico e tecnico ove previsto e sempre in presenza
di un Docente responsabile.
3. Ogni aula speciale deve far capo a un docente Responsabile, designato dal Dirigente Scolastico, nel rispetto delle norme vigenti.
4. Per l’utilizzo delle palestre, del palazzetto e di tutte le strutture sportive esterne, i docenti di Scienze motorie e sportive, preparano all’inizio dell’anno scolastico un calendario, in modo che tutte le classi
possano, a rotazione, utilizzare le strutture presenti nell’Istituto.
5. Il regolamento interno di ciascuna aula speciale verrà predisposto dai singoli dipartimenti ed emanato dal Dirigente Scolastico. Esso dovrà prevedere in particolare:
il regolamento dell’accesso; l’osservanza delle norme di sicurezza da parte degli operatori e degli studenti; la regolamentazione dell’uso delle apparecchiature, delle attrezzature e dei materiali didattici.
6. È compito del Responsabile coordinare le attività dei docenti che utilizzano le aule speciali e inoltrare le
richieste di acquisto del nuovo materiale o apparecchiature necessarie per il suo ottimale funzionamento.
7. Il Responsabile di laboratorio, insieme all’assistente tecnico, verifica la corretta e periodica manutenzione delle macchine e dei locali e segnala all’Ufficio Tecnico gli eventuali interventi.
8. Quando, nelle aule speciali, si verificano danni alle apparecchiature, sottrazioni di esse, guasti agli impianti e ogni altro evento che pregiudichi il buon andamento delle esercitazioni, anche in termini di sicurezza, il responsabile o, se presente, l’assistente tecnico, deve tempestivamente segnalarli all’Ufficio Tecnico o al Dirigente Scolastico.
Art.12. Biblioteca e Mediateche 1. La biblioteca deve essere il centro promotore di azioni volte a favorire e a integrare la programmazione
curricolare. Pertanto il regolamento per il funzionamento della biblioteca e delle mediateche deve prevedere il pieno utilizzo del materiale a disposizione e deve garantire la piena fruizione da parte di tutti.
2. L’accesso degli studenti alla biblioteca e alle mediateche dovrà essere garantito durante le ore curricolari,
anche attraverso “visite” dell’intero gruppo classe accompagnato dal docente, ed eventualmente, previo accordo col personale responsabile, anche in orario pomeridiano. I giorni e gli orari di apertura saranno comunicati annualmente dal D.S. con circolare e con avviso sul sito web della scuola.
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Art.13. Norme disciplinari (D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e Nota 31 luglio 2008) 1. Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità
scolastica.
2. Le sanzioni devono ispirarsi al principio della riparazione del danno.
3. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente, né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità.
4. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari se prima non ha potuto esporre le proprie ragioni.
5. Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui agli articoli precedenti, l’organo competente dovrà irrogare i
seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni:
6. Tutte le sanzioni disciplinari potrebbero essere sostituite o accompagnate da interventi mirati al recupero del senso di responsabilità anche con attività di natura sociale, culturale e in generale utili alla scuola da svilupparsi durante le ore curricolari. Un elenco generico di tali attività sarà inserito nel POF.
7. Tutti i danni, se conseguenza di atti vandalici o di grave negligenza, una volta accertati e valutati dal
Dirigente Scolastico o dal responsabile dell’Ufficio Tecnico (delegato dal D.S.), oltre alle dovute sanzioni disciplinari, comporteranno l’addebito, in solido, ai responsabili. In caso di mancata corresponsione di
Infrazione per: Sanzione Chi eroga
1. Entrata in ritardo (Art.3 c. 1; Art. 5 c. 2; Art. 7 c. 1) 2. Disturbo delle lezioni (Art.3, c. 1) 3. Mancato svolgimento di compiti e/o mancanza del materiale didattico (Art.3 c. 3) 4. Mancato rispetto della pulizia degli ambienti e delle regole di raccolta differenziata (Art. 3 c. 6) 5. Ritardo o assenza non giustificati al rientro (Art.6 c. 2)
a. ammonizione privata o in classe per mancanza ai doveri scolastici
Docente
6. Reiterato disturbo alle lezioni (Art.3, c. 1) 7. Reiterata entrata in ritardo (ingresso, cambio dell’ora, termine della ricreazione, uscite autorizzate) (Art.3,
c. 1; Art. 5 c.2 e 3; Art. 7 c.1) 8. Allontanamento prolungato dall’aula 9. Comportamento e linguaggio inadeguato (Art.3, c. 2) 10. Reiterato mancanza ai doveri scolastici e negligenza (Art.3 c.3) 11. Mancata osservanza delle norme di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza (Art.3 c.4) 12. Mancato rispetto della pulizia degli ambienti e delle regole di raccolta differenziata (Art. 3 c.6) 13. Uso di cellulare o apparecchi disturbanti (Art.4 c.2) 14. Uso di lattine in classe e consumo di alimenti non autorizzato 15. Uscita non autorizzata dall’aula, durante la lezione o al cambio dell’ora (Art. 8 c.1)
b. annotazione sul registro di classe (nota) e comunicazione alla famiglia
Docente Dirigente scolastico o collaboratori
16. Allontanamento prolungato dall’aula (anche reiterato) 17. Comportamento e linguaggio inadeguato e irrispettoso (anche reiterato) (Art.3, c. 2) 18. Mancata osservanza delle norme di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza (anche reiterata)(Art.3 c.4) 19. Uso o danneggiamento di strutture, macchinari, sussidi didattici (Art.3 c.5; Art. 11 c.8) 20. Reiterate mancanze nella pulizia degli ambienti e nella raccolta differenziata (Art. 3 c.6) 21. Reiterato uso di cellulare o apparecchi disturbanti (Art.4 c.2) 22. Infrazione del divieto di fumo in qualunque luogo all’interno del perimetro scolastico anche con sigarette
elettroniche (Art. 4 c. 3) 23. Ripetute entrate alla prima ora (se il fenomeno è realmente grave) e alla seconda ora (esclusi problemi di
trasporto) (Art. 5 c.4) 24. Mancata giustificazione del ritardo o dell’assenza oltre due giorni dal rientro (Art. 6 c.3) 25. Uscita non autorizzata dall’aula, durante la lezione o al cambio dell’ora (Art. 8 c.1)
c. richiamo scritto (ammonizione) e comunicazione alla famiglia
Consiglio di Classe, Dirigente scolastico o collaboratori
26. Atti lesivi della dignità dell’individuo (Art. 1 comma 5) 27. Consumo e detenzione di bevande alcoliche e di sostanze stupefacenti (Art.1 c. 6) 28. Detenzione di armi da taglio o da perforazione o altri oggetti assimilabili 29. Reiterato comportamento e linguaggio inadeguato e irrispettoso (Art.3, c. 2) 30. Mancata osservanza delle norme di sicurezza previste dal Piano di Sicurezza (anche reiterata)(Art.3 c.4) 31. Uso o danneggiamento di strutture, macchinari, sussidi didattici, LIM, registri (Art.3 c.5; Art. 11 c.8) 32. Reiterata infrazione del divieto di fumo in qualunque luogo all’interno del perimetro scolastico anche con
sigarette elettroniche (Art. 4 c. 3) 33. Uscita non autorizzata dalla scuola (locali e aree perimetrate)(Art. 7 c.2; Art.9 c.1 e 5)
d. allontanamento dalla comunità scolastica (sospensione) fino a cinque giorni
Consiglio di Classe
34. Detenzione di armi da taglio o da perforazione o altri oggetti assimilabili 35. Reiterazione di atti lesivi della dignità dell’individuo (Art. 1 comma 5) 36. Reiterato uso o danneggiamento di strutture, macchinari, sussidi didattici, LIM, registri (Art.3 c.5; Art. 11
c.8) 37. Reiterata uscita non autorizzata dalla scuola (locali e aree perimetrate)(Art. 7 c.2; Art. 9 c.1 e 5)
e. allontanamento dalla comunità scolastica da 6 a 15 giorni
f. allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico
g. sanzioni che comportano l’esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all’esame di stato
Consiglio di Istituto
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quanto dovuto, verrà sospeso il rilascio di tutte le certificazioni. Qualora non sia possibile identificare i diretti responsabili, i danni saranno addebitati all’intera classe o al gruppo di classi interessate.
8. Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o
dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica, allo studente è consentito iscriversi, anche in corso d’anno, ad altra scuola.
9. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d’esame sono inflitte dalla commissione d’esame e sono applicabili anche a candidati esterni.
10. L’applicazione di tutte le sanzioni disciplinari, che prevedono l’allontanamento dalla scuola, deve essere preceduta dalla contestazione degli addebiti da parte del Dirigente Scolastico entro 15 giorni da quando si è venuti a conoscenza del fatto.
11. Gli organi competenti deliberano dopo aver sentito, a propria discolpa, lo studente interessato, il quale può farsi assistere da uno o più testimoni, dai genitori o da insegnanti, indicati dallo stesso.
12. L’alunno può impugnare le sanzioni disciplinari adottate nei suoi confronti (Art. 5 del D.P.R. 235 del 21/11/07 e Nota Min. 31/07/08) secondo le seguenti modalità:
per le sanzioni a, b e c presso il Dirigente Scolastico o i suoi collaboratori appena assegnata la
sanzione anche in presenza di un genitore;
per le sanzioni d ed e della tabella del presente articolo, entro 15 giorni dalla comunicazione della
irrogazione della sanzione, in prima istanza mediante ricorso scritto al Consiglio di Garanzia istituito
presso la scuola e, in seconda istanza, al Consiglio di Garanzia istituito presso l’U.S.R. competente per territorio, che decide in via definitiva;
per la sanzione f e g della tabella, entro 30 giorni dalla comunicazione della irrogazione della
sanzione, mediante ricorso scritto all’U.S.R. che, sentita la sezione competente del Consiglio Provinciale, decide in via definitiva.
13. Le procedure relative all’irrogazione delle sanzioni possono essere avviate e portate a compimento anche in caso di impugnazione e devono concludersi entro trenta giorni dall’avvenuta contestazione: superato tale limite temporale il procedimento è estinto.
Art.14. Organo di Garanzia 1. Il Consiglio di Garanzia, istituito presso la scuola, decide su ricorsi da parte degli studenti e sui conflitti
che sorgono all’interno della scuola in merito all’applicazione del presente regolamento.
2. Il Consiglio di Garanzia dell’Istituto è costituito dal Dirigente Scolastico, due docenti, due studenti, due genitori e un rappresentante del personale non docente, designati dal Consiglio di Istituto. Tale organo può operare solo se è garantita la presenza della maggioranza assoluta e dura in carica tre anni.
3. Il funzionamento dell’organo di garanzia (vedi “Impugnazioni” della Nota Min. 31/07/08) deve essere
precisato dal Consiglio di Istituto.
Art.15. Norme finali 1. I regolamenti dei dipartimenti, delle aule speciali (laboratori, palestre, palazzetto, ecc.), della biblioteca
e delle mediateche costituiscono parte integrante del presente regolamento
2. Il presente regolamento sarà pubblicato nel sito web ufficiale della scuola (www.itisothoca.gov.it) e portato a conoscenza di tutte le componenti scolastiche. Il coordinatore di classe dovrà presentarlo alla
classe all’inizio dell’anno scolastico. Il presente regolamento è pubblicato all’Albo pretorio on line della scuola.
3. L’istituto “Othoca”, per il raggiungimento dei propri fini istituzionali, si riserva di poter trattare a mezzo web i dati personali dei docenti. Coloro che non intendano autorizzare la diffusione dei propri dati possono chiederne la cancellazione.
4. Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento al D.L. 297 del 16/04/94 (T.U. delle
leggi in materia di Istruzione) e successive integrazioni.
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Allegato 2. Patto di corresponsabilità educativa
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
Ai sensi della normativa vigente, si stipula con la famiglia dell’alunno il seguente patto educativo di corresponsabilità, con il quale
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel rispetto dell’identità di ciascuno studente;
favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia, attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educativa;
offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio per favorire il successo formativo e combattere la dispersione scolastica;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovendo iniziative di accoglienza e integrazione;
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un costante rapporto con le famiglie, nel rispetto della privacy.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature;
rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
prendere visione del piano formativo, condividerlo, discuterlo con i propri figli, assumendosi la responsabilità di quanto espresso e sottoscritto;
partecipare al dialogo educativo e alla vita della scuola, collaborando con i docenti e mettendo in atto comportamenti partecipativi e responsabili;
sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
invitare il proprio figlio a non far uso dei cellulari durante le ore di lezione;
riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti nell’ambito educativo e disciplinare;
verificare che i propri figli vengano a scuola con abiti sobri e con l’attrezzatura e i libri necessari;
essere consapevoli delle sanzioni disciplinari che potranno essere irrogate agli alunni per le mancanze previste dal regolamento di disciplina;
risarcire eventuali danni dei beni della scuola procurati volontariamente dai propri figli.
GENITORE ALUNNO DIRIGENTE SCOLASTICO
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Allegato 3. Codice Deontologico degli Insegnanti
L’autonomia delle istituzioni scolastiche rende necessario delineare un nuovo profilo dei docenti che risponda a
caratteristiche di professionalità elevata e responsabile; in questo contesto può trovare collocazione un codice deontologico degli
insegnanti che ne renda trasparente la dignità professionale alla stessa stregua di altre categorie.
Le etiche professionali sono diventate elementi importanti per la rilevanza che hanno assunto le professioni nella società
avanzata il cui sviluppo si basa sulle conoscenze e competenze tecnico scientifiche. In questa situazione anche la professione
docente, che è alla base dello sviluppo di tutte le altre professionalità deve avere un proprio codice deontologico. Tale codice
sottolinea i comportamenti che gli insegnanti dovranno tenere per perseguire le finalità che la scuola si prefigge ossia contribuire
alla formazione come educazione all’autorealizzazione dell’individuo.
L’idea guida del codice deontologico dei docenti dell’IPSSS sarà quella dell’insegnante professionista della formazione in
contrapposizione all’insegnante burocrate.
Il codice si articola in cinque parti:
1. etica verso la professione
2. etica verso gli allievi
3. etica verso i colleghi
4. etica verso l’istituzione scolastica
5. etica nelle relazioni con le famiglie ed il contesto esterno
1. ETICA VERSO LA PROFESSIONE
a) L’insegnante agisce come professionista della formazione, si impegna a valorizzare la professione docente e a tutelarne la
dignità.
b) Cura la propria preparazione attraverso l’aggiornamento e l’approfondimento delle competenze professionali della docenza,
che sono teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, tecnologie di comunicazione, didattica generale e
disciplinare, conoscenza dei processi comunicativo - relazionali), operative (progettazione e pratica didattica, attività di
valutazione, uso degli strumenti di verifica, organizzazione dei gruppi), sociali (relazione e comunicazione).
c) Sostiene il principio dell’autonomia professionale, privilegiando la progettualità rispetto all’adeguamento ai programmi, la
cultura della responsabilità rispetto al formalismo degli adempimenti, l’adesione al codice deontologico rispetto
all’allineamento passivo alle regole.
d) Si impegna a salvaguardare il proprio lavoro da ogni rischio di burocratizzazione, anteponendo l’azione educativa e le relazioni
umane all’inutile produzione cartacea, ai proceduralismi farraginosi e ai ritualismi della collegialità formale.
e) Sostiene i valori del merito e della competenza.
f) Sa mettersi in discussione e pratica l’autovalutazione.
g) Evita atteggiamenti autoreferenziali, è aperto alle problematiche sociali e del mondo del lavoro.
h) Ricerca pareri o aiuti esterni se si trova in difficoltà.
i) Si oppone a qualsiasi imposizione di natura politica, ideologica, o religiosa.
j) Si impegna a valorizzare la professione docente attraverso lo strumento dell’associazionismo.
2. ETICA VERSO GLI ALLIEVI
a) L’insegnante rispetta i diritti fondamentali dell’allievo praticando i valori della “convenzione internazionale sui diritti
dell’infanzia” e della Costituzione Italiana.
b) Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso, provenienza familiare, condizioni sociali e
culturali, orientamento sessuale, infermità; e si adopera per valorizzare le differenze.
c) Si impegna a far conoscere agli allievi i diversi punti di vista sulle questioni trattate, nel rispetto del pluralismo delle idee.
d) Favorisce la realizzazione della personalità dell’allievo promuove la sua autostima e si adopra perché raggiunga significativi
traguardi di sviluppo in ordine alla identità, alla autonomia e alle competenze.
e) Si sforza di capire le inclinazioni dell’allievo ne favorisce l’orientamento verso quei settori dello scibile e della vita pratica che
più corrispondono ad essi e ne valorizza le capacità creative.
f) Contribuisce alla sua socializzazione e alla sua integrazione nel gruppo classe e nella collettività.
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g) Lo coinvolge nella elaborazione delle regole necessarie alla vita in comune, e le fa rispettare.
h) Si adopera per sviluppare sia lo spirito di collaborazione che il valore del merito, considera la solidarietà e la competizione
come valori non contrapposti.
i) Ascolta l’allievo ed è attento a tutte le informazioni che lo concernono; mantiene riservatezza su ciò che apprende. Assiste
l’allievo se la sua integrità fisica o morale è minacciata.
j) Valuta ciascun allievo con regolarità, equanimità e trasparenza; si astiene dal giudicare in maniera definitiva, valorizza gli
aspetti che possano offrire prospettive di sviluppo, presta attenzione alle componenti emotive ed affettive dell’apprendimento;
calibra la propria azione educativa in relazione ai risultati.
k) In sede di valutazione giudica con obbiettività e imparzialità le conoscenze e le competenze acquisite da ciascun allievo in base
agli standard concordati, prescindendo da qualsiasi condizionamento psicologico ambientale, sociale o economico.
l) Considera il rendimento medio degli allievi un obbiettivo importante, ma non trascura né il recupero di quelli con difficoltà né
la valorizzazione dei più dotati.
m) Non abusa del potere che la sua professione gli conferisce.
3. ETICA VERSO I COLLEGHI
a) Si impegna a promuovere la collaborazione con i colleghi, anche attraverso la raccolta, la sistematizzazione e lo scambio delle
esperienze didattiche più significative. Quando si tratta di esperienze e ricerche altrui chiede l’autorizzazione alla loro
divulgazione e ne cita la provenienza.
b) Favorisce il lavoro collegiale nell’ambito dei consigli di classe e in tutte le altre situazioni in cui è richiesta la collaborazione
di più docenti, al fine di progettare e coordinare l’azione educativa, di sviluppare il collegamento pluridisciplinare e
interdisciplinare, di promuovere criteri omogenei di valutazione e adempie alle risoluzione collegialmente assunte.
c) Sostiene forme di aggiornamento collegate alle ricerca e alla pratica didattica.
d) Tiene conto con obbiettività delle opinioni e delle competenze dei colleghi, rispetta il loro lavoro ed evita di rendere pubbliche
eventuali divergenze.
e) Sostiene i colleghi in difficoltà, agevola l’inserimento dei supplenti e dei neoassunti.
f) Partecipa alla difesa dei colleghi ingiustamente accusati.
g) Rifiuta la legge del silenzio e interviene nei confronti di colleghi che non rispettino le regole dell’etica professionale e possano
nuocere agli allievi.
4. ETICA VERSO L’ISTITUZIONE SCOLASTICA
a) Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente, si oppone ad eventuali
atteggiamenti autoritari, discriminatori o lassisti.
b) Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività.
c) Partecipa alle elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera per farle rispettare
5. ETICA NELLE RELAZIONI CON LE FAMIGLIE E IL CONTESTO ESTERNO
a) L’insegnante collabora il più strettamente possibile sul piano educativo, si impegna a favorire una varietà di comunicazioni
formali ed informali al fine di sviluppare un clima costruttivo tra famiglia e scuola.
b) Si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro nazionalità, appartenenza etnica, livello sociale e culturale,
religione, opinione politica, infermità o altro. Espone chiaramente alle famiglie i suoi obbiettivi educativi e culturali, rende
conto dei risultati, favorisce il confronto, considera attentamente i problemi che gli vengono presentati, ma respinge imposizioni
attinenti alla specifica sfera di competenza tecnica professionale della docenza.
c) L’insegnante collabora con altri professionisti (psicologi, medici, etc.) per affrontare situazioni particolari di malessere degli
allievi e richiedono l’intervento di diverse competenze professionali.
d) Partecipa, per quanto possibile, al miglioramento dell’ambiente e alla integrazione della scuola nel territorio, attraverso
l’utilizzo delle istituzioni culturali, ricreative e sportive.
e) Approfondisce, per quanto di propria competenza, la conoscenza e il collegamento con il contesto produttivo e ne tiene conto
ai fini della preparazione e dell’orientamento professionale degli allievi.