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Tutti i diritti riservati a norma di legge · Internet rappresenta una grande rivoluzione culturale e sociale che necessita di essere approfondita e conosciuta sia negli aspetti positivi

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Chi è Aemcom

pag. 10

Cari Genitori

pag. 12

Lo spazio del sapere:

nel web alla ricerca di informazioni

pag. 16

Lo spazio della comunicazione:

in Internet per dialogare

pag. 24

Lo spazio dello scambio:

in rete per condividere contenuti

pag. 28

Lo spazio dell’e-commerce:

fare acquisti online

pag. 32

Cosa fare in caso di...…

Tutti

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La Rete rappresenta un mondo sempre più vasto e complesso nel quale è necessario entrare conoscendo fi no in fondo potenzialità e limiti. Questo è ancora più vero per le giovani generazioni sempre più attratte dal mondo del web. Aemcom è un operatore locale di telecomunicazioni e, quindi, il suo lavoro è fondamentalmente legato a Internet.Tra i suoi compiti prioritari l’alfabetizzazione informatica e telematica di tutti coloro che vogliono familiarizzare con le nuove tecnologie.Da qui la nascita del progetto didattico “Odissea nello spazio web, come navigare in Internet senza rischi” e della guida che si rivolge ai giovani e alle loro famiglie con consigli, suggerimenti e risposte ai tanti quesiti che quotidianamente ci poniamo surfando tra le pagine web.Un grazie sentito a tutti gli insegnanti che con entusiasmo hanno offerto la loro collaborazione per la miglior riuscita dell’iniziativa didattica, che ha ottenuto i patrocini del Comune di Cremona e della Polizia di Stato.

Gerardo PaloschiDirettore Generale Aemcom

Mirko GrasselliPresidente Aemcom

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Internet rappresenta una grande rivoluzione culturale e sociale che necessita di essere approfondita e conosciuta sia negli aspetti positivi che in quelli negativi. Il valore della Guida realizzata da Aemcom è proprio questo. Parla ai bambini e alle famiglie della risorsa “Internet” in modo semplice ed efficace, preparandoli anche alle insidie che nel mondo del web si possono incontrare.Da qui la decisione del Comune di Cremona di concedere il suo Patrocinio cui si aggiunge il nostro personale augurio di pieno successo per l’attività didattica che sarà realizzata nelle scuole cremonesi.A tutti Voi, quindi, buona lettura e “buona navigazione sicura”.

Jane Alquati Assessore Politiche Educative

Maria Vittoria CerasoAssessore all’Innovazione

Tecnologica

Oreste PerriSindaco di Cremona

con il patrocinio

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La “RETE”, questo grande mondo da scoprire percorrendolo in libertà, è lo strumento più importante che la società ha a disposizione per “conoscere, conoscersi e …” ma è la stessa libertà di accesso che necessita di una particolare tutela per non subire “reati informatici”, di cui soprattutto i giovani sono le vittime designate.La partecipazione attiva della Polizia di Stato, attraverso la specialità della Polizia Postale e delle Comunicazioni alla iniziativa vuole essere un valido strumento di tutela offerto ai frequentatori di Internet che, osservando le semplici indicazioni, possono sicuramente evitare spiacevoli incontri.A tutti una buona quanto attenta navigazione.

Antonio Bufano Il Questore

Polizia di StatoQuestura di Cremona

con il patrocinio

Polizia di StatoQuestura di Cremona

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È la società che realizza e gestisce le in-frastrutture tecnologiche per l’accesso a Internet a banda larga nella città di Cre-mona e nella provincia e che offre servizi ad alto valore aggiunto a cittadini, im-prese e pubbliche amministrazioni. Nata nel 2002 per volontà di AEM Cremona (la società del Comune di Cremona che si occupa dell’erogazione di tutti i servizi di pubblica utilità sul territorio), dal 2010 fa parte del gruppo LGH, la multiutility fonda-ta dalle aziende municipalizzate di Cremo-na (AEM) Pavia (ASM), Lodi (ASTEM), Rovato (COGEME) e Crema (SCS/SCRP).

In questi anni Aemcom ha fatto molto dal punto di vista sociale per i cittadini di Cremona e della sua provincia, investen-do su un territorio che era stato lasciato da parte dai grandi operatori delle telecomuni-cazioni e che quindi rischiava, senza acces-so a Internet con la banda larga, di rimanere ai margini della Società dell’Informazione, acuendo il divario tecnologico tra i residenti dei maggiori centri urbani e gli abitanti dei piccoli paesi. Aemcom ha portato il servizio di connet-tività a banda larga anche in quei comuni dove l’operazione risultava economica-mente svantaggiosa perché considera In-tenet un servizio di pubblica utilità, al pari dell’erogazione di acqua e gas. Grazie ad Aemcom, Cremona e la sua provincia go-dono oggi di una situazione privilegiata e costituiscono a livello nazionale una vera e propria eccellenza. Ma Aemcom non si è limitata a investire in infrastrutture tecno-logiche. In questi anni ha anche promosso una serie di innovativi servizi a banda larga a tutto vantaggio dei cittadini cremonesi e della loro qualità di vita.

La città di Cremona dispone di una tra le reti di telecomunicazioni per l’accesso a Internet più evolute d’Europa, capace di offrire a cittadini e imprese connessioni alla rete a larghissima banda. Si posizio-na come la seconda città italiana, dopo Milano, per livello di penetrazione della fibra ottica che permette una veloce con-nessione a Internet. Basti pensare che il sottosuolo di Cremona è attraversato da ben 200 chilometri di fibra ottica. In totale, considerando anche gli interventi nell’hin-terland e in provincia, sono stati posati circa 10.500 chilometri di fibra ottica.

Ma non è tutto. Aemcom ha anche rea-lizzato la più estesa rete wireless d’Italia collegando a Internet tutti i 115 comuni della Provincia di Cremona e arrivando addirittura a coprirne ben 211 se si consi-derano quelli delle zone limitrofe alle pro-vince confinanti (Lodi, Bergamo, Brescia, Piacenza, Mantova). Un risultato che fa di Cremona una delle poche province ita-liane ad aver superato il fenomeno del divario tecnologico (il cosiddetto digital divide), consentendo a tutte le comunità lo-cali di connettersi a Internet con la banda larga. Non va dimenticato, invece, che sono ancora molti i comuni che in Italia non sono sostenuti da adeguate infrastrutture tecnolo-giche e che, di conseguenza, non possono sfruttare le opportunità offerte da Internet.

Chi è AemcomCremona e provincia: un’eccellenza tecnologica

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Sanità, giustizia, pubblica amministrazio-ne, cultura, imprese, sicurezza, mobilità sostenibile, integrazione sociale, categorie svantaggiate: sono tanti gli ambiti in cui Aemcom interviene ideando innovativi ser-vizi per il sociale, resi possibili dall’investimento in infra-strutture tecnologiche per la città e la provincia. Ad esempio, la capillare presenza della fibra ottica a Cremona ha consentito la realizzazione di un complesso sistema di telecamere per la video-sorveglianza utilizzate dalla Po-lizia Municipale. Sul fronte della mo-bilità sostenibile Aemcom ha realizzato un sistema di ge-stione del traffico e dei mezzi pubblici basata sulla semaforizzazio-ne intelligente. Inol-tre, i cittadini hanno accesso a informazio-ni in tempo reale sul trasporto pubblico lo-cale, grazie a delle pali-ne che dialogano con il sistema centrale attraverso la rete ad alta velocità. Tra i fiori all’occhiello citia-mo i seguenti progetti: Vitas, uno speciale servizio di video-tele assistenza per anziani

e disabili e Digital Connect che consente al Tribunale di Cremona di attivare videocon-ferenze durante i processi con un notevole risparmio di costi. Si segnala infine come a Cremona Comu-ne, Provincia, Camera di Commercio, Asl, Biblioteca Statale e ospedali utilizzino le connessioni veloci messe a disposizione da Aemcom con ricadute positive nella ge-stioni dei servizi per i cittadini: ad esempio la rete provinciale wireless ha consentito a moltissimi medici di aderire al progetto della carta regionale dei servizi a tutto van-taggio dei loro assistiti.

Le principali piazze della città di Cre-mona (piazza del Comune, piaz-za Stradivari, piazza della Pace e i giardini pubblici di piazza Roma) e lo Spa-zioComune-Urp sono stati

dotati di collegamento wireless: grazie a questo sistema Wi-Fi è possibile naviga-re gratuitamente in Internet da dispositivi mobili (come computer portatili e cellula-ri). Per i turisti, inoltre, sono state preparate delle audio-guide da scaricare sul proprio cellulare o sul computer portatile, dedica-te agli edifici e ai monumenti d’interesse storico. Un altro luogo pubblico in cui si può na-vigare senza fili è il tempio della cultura cremonese: la Biblioteca statale di Cremo-na. Qui in tutte le cinque sale è possibile accedere a Internet col Wi-Fi in maniera gratuita. Delle 46 biblioteche statali italia-ne, Cremona diventa la prima ad avere una connessione Wi-Fi dell’intera superficie

della biblioteca.

I tanti servizi di Aemcom

per la comunità

Il Wi-Fi in città

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L’offerta di Aemcom è rivolta agli utenti residenziali con i servizi Internet

e telefono, mentre per le imprese (pubbli-che e private) vi sono proposte specifiche rivolte a negozi, professionisti, aziende e mondo della scuola. Tra le possibilità che, grazie al cablaggio di Cremona, Aemcom mette a disposizione, si segnalano: la comunicazione multimediale interattiva (videotelefonia, videoconferen-za, teledidattica), il commercio elettronico, il remote banking, l’informazione/intratte-nimento (video on demand), il telelavoro e lavoro cooperativo, la telesorveglianza, ser-vizi su protocollo IP (es.voce), telefonia tra-dizionale, LAN (rete locale di computer), VPN (Reti Private Virtuali), Reti Private Permutate.

Banda largaTermine usato dalla Commissione europea come sinonimo di connessione alla rete Inter-net più veloce di quella assicurata da un nor-male modem analogico. La più tipica banda larga è quella assicurata dalla connessione tra-mite fibre ottiche. Il concetto di banda larga è sempre relativo e in continua evoluzione con l’avanzamento tecnologico.

Fibra otticaSono filamenti di materiali vetrosi o polimeri-ci realizzati in modo da poter condurre la luce e normalmente disponibili sotto forma di cavi. Sono utilizzati per trasmissioni a larga banda attraverso segnali ottici anziché elettrici. Rap-presentano una delle principali innovazioni tecnologiche nelle telecomunicazioni: rispetto ai tradizionali cavi in rame presentano infatti notevoli vantaggi per la connessione a Inter-net.

WirelessDall’inglese “senza fili”, indica una comuni-cazione tra dispositivi elettronici che si serve di onde elettromagnetiche. In pratica grazie alla tecnologia wireless (come per es. Wi-Fi e Wi-Max) è possibile connettere il proprio computer a Internet senza bisogno di colle-garlo a cavi.

Digital divideTermine usato per indicare le disuguaglian-ze nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnolo-gie della società dell’informazione (personal computer e Internet), disuguaglianze che si ri-percuotono in un divario di sviluppo a livello economico, culturale e sociale.In Italia il Digital divide si può individuare nell’esclusione di milioni di cittadini dal col-legamento veloce a Internet garantito dalla banda larga, considerata un fondamentale fat-tore di crescita economica e occupazionale.

Cremona cablata:un’opportunità

per tutti

MINIGLOSSARIO

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te dunque il computer (sarebbe meglio non posizionarlo nella camera dei bambini, ma in una stanza d’uso comune come il salotto per favorire il dialogo), sedetevi accanto a loro e iniziate a navigare insieme, seguen-do i consigli pratici che vi suggeriamo sia nella sezione a voi dedicata, sia in quella che abbiamo preparato per i vostri figli (lì è un simpatico personaggio di nome Pixie a parlare).

Insieme potete sperimentare la ricerca di temi che li interessano, parlando con loro di ciò che vedono e che possono trovare. Potete sollecitarli ad avventurarsi con voi nei social network per i più piccoli (ve ne proponiamo alcuni) così, quando in futuro apriranno un account tutto loro su Facebo-ok o su Myspace (ci vogliono 13 anni), già sapranno che bisogna inserire commenti, foto, video con estrema prudenza. Per af-frontare coi nostri giovani internauti temi delicati come la protezione della pricacy, il cyberbullismo o l’adescamento online vi suggeriamo una serie di simpatici spot da guardare e commentare insieme. Potete anche dedicarvi alla sicurezza del computer di famiglia istallando o aggiornando anti-virus e antispam. Se poi i vostri figli sono appassionati di film e di musica sarà bello trascorrere qualche serata con loro scari-cando materiali audio e video dai siti che vi proponiamo, senza nessun timore di violare il copyright.

Questa Guida è un prezioso aiuto che Aemcom vi mette a disposizione per ac-compagnare i vostri figli alla scoperta della Rete. Oggi negare l’accesso a Internet non è più possibile: vorrebbe dire privare i ragaz-zi, veri e propri “nativi digitali”, di tutte le opportunità offerte dalla Rete. Internet è di-ventato lo spazio del sapere, della comuni-cazione, della condivisione, degli acquisti: online si possono trovare informazioni su ogni ambito della conoscenza, si possono stringere nuove amicizie, si possono scam-biare foto, video, musica, fare compere, ecc. Ma come evitare che la navigazione in Rete dei nostri figli si trasformi in una odissea? Proprio come nella vita di tutti i giorni insegnate loro quali atteggiamenti adottare per evitare brutte esperienze, allo stesso modo i vostri consigli sono indispen-sabili affinché i piccoli internauti imparino in sicurezza a muovere i primi passi in In-ternet. Come educarli all’uso consapevole e cri-tico delle nuove tecnologie?In questa Guida trovate vari spunti che po-tranno esservi d’aiuto proprio per condurre per mano i vostri figli alla scoperta delle op-portunità e dei pericoli della Rete. Accende-

Cari genitori

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SAFER INTERNET

È un progetto dalla Commissione Europea lanciato nel 2005 per promuovere un uso più sicuro di Internet e delle altre tecnolo-gie di comunicazione, al fine di adottare adeguate misure a tutela dei minori. “Safer Internet” sostiene in tutti i paesi dell’Unio-ne varie iniziative volte a sensibilizzare il pubblico (soprattutto bambini, genitori e insegnanti) sulle opportunità e sui rischi delle nuove tecnologie. Ogni anno, a ini-zio febbraio, si celebra a livello europeo il Safer Internet Day, una giornata interamen-te dedicata all’argomento. Nel nostro Paese, nell’ambito del Programma Safer Internet, è attivo il Centro Italiano per la Sicurezza in Rete (www.sicurinrete.it), coordinato da Save the Children e Adiconsum.

Che ne dite poi di darvi insieme alle com-pere online? Per i nostri figli sarà diverten-te, ma anche molto istruttivo. Prima, natu-ralmente, leggete i consigli che abbiamo preparato: eviterete così brutte sorprese!

Insomma quello che vi proponiamo non è una Guida da leggere tutta d’un fiato e met-tere in un cassetto, ma da tenere sempre a portata di mano e da utilizzare ogni volta che vorrete condividere coi ragazzi l’espe-rienza della navigazione in Rete.

Per concludere, cari genitori, vi annun-ciamo che con questo progetto editoriale Aemcom dà il via a un percorso di promo-zione sul territorio cremonese del program-ma europeo “Safer Internet”, il cui obiettivo è proprio quello di sensibilizzare i minori e i loro genitori all’uso sicuro di Internet e dei nuovi media. Questa Guida non rap-presenta dunque una iniziativa isolata, ma si colloca all’interno di un più ampio ser-vizio di promozione della sicurezza in Rete che Aemcom intende offrire alla comunità cremonese. Proprio per capire quali sono le vostre esigenze abbiamo preparato un que-stionario che ci permetterà di individuare gli argomenti di vostro interesse e su questi proporvi incontri di formazione/informa-zione per fornirvi sempre più strumenti utili per accompagnare i vostri figli alla scoperta della Rete.

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I rischi a cui possono andare incontro i nostri figli mentre navigano

Contenuti inappropriati Ai giovani internauti può capitare di veni-re in contatto con contenuti illeciti (ad es. pornografici o che invitano a commettere vari tipi di reato) o inadeguati alla loro età come immagini violente, scene di sesso, messaggi pubblicitari ingannevoli o mes-saggi razzisti.

Difficoltà nel circoscrivere la ricer-ca e nel valutare le fontiFare una ricerca sul web è molto semplice: basta inserire in un motore di ricerca l’ar-gomento di nostro interesse e immediata-

mente compariranno centinaia di link che rimandano a siti in cui è presente la parola chiave digitata. Ma come scegliere tra que-sta miriade di informazioni le più appropria-te? I nostri figli di fronte a questa eccessiva mole di contenuti possono avere difficoltà a orientarsi e a valutare l’attendibilità delle notizie riportate.

Inoltre anche altre insidie potrebbero tra-sformare il loro viaggio virtuale alla ricerca di contenuti in una vera e propria odissea. Ad esempio, potrebbero scaricare file co-perti da diritto d’autore o inserire dati personali in form d’iscrizio-ne di particolari siti, andando così incontro a un possibile furto dell’identità. Per mag-giori dettagli su questi argo-menti si vedano i capitoli numero 2 e 3.

Il web è una vera finestra sul mondo: offre ai nostri figli straordinarie occasioni di conoscenza su ogni sfera del sapere. Con un semplice click i giovani internauti pos-sono leggere informazioni, guardare video, ascoltare audio su qualsiasi argomento di loro interesse: dalle tematiche affrontate a scuola e da approfondire per una ri-cerca, alle news sulla star del mo-

mento, dalle anteprime del film più cult a curiosità a volte imbarazzanti… Insomma non c’è che dire: in Internet i nostri figli hanno davvero l’opportunità di

compiere viaggi interessanti navi-gando da un link all’altro. Ma come evitare che questi viaggi

virtuali si trasformino in odis-sea nel web?

ATTENZIONE AI BUCHI NERI

LO SPAZIO DEL SAPERENel web alla ricerca di informazioni: opportunità, rischi, consigli

CAPITOLO 1

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I nostri figli potrebbero imbattersi involon-tariamente in materiale pornografico o ad-dirittura pedopornografico, perché alcuni file vengono associati a nomi di film o di canzoni famose o persino a nomi di cartoni animati. I giovani internauti che sono alla ricerca del loro cantante o attore preferito finiscono così, aprendo il file, per trovarsi davanti a materiale illecito o non adatto alla loro età.

Che fare? Un sito dai contenuti o dalle immagini il-legali va segnalato/denunciato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni presso cui è stato istituito il Centro Nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet (vedi capitolo numero 5).

Contro il drammatico fenomeno dello sfruttamento sessuale dei minori su In-ternet sono scese in campo due associa-zioni da sempre in prima linea nella tute-la dei bambini: Telefono Azzurro ONLUS che ha attivato il sito www.hot114.it (il 114 è anche un nume-ro di emergenza al quale rivolgersi quando un bambino o un adolescente è in perico-lo) e Save the Children Italia che gestisce www.stop-it.org. Entrambi i siti spiegano come prevenire le situa-zioni a rischio e rac-colgono segnalazio-ni (anche in forma anonima) che poi girano alla Polizia Postale e delle Comunicazioni.

È fondamentale illustrare ai nostri figli a quali rischi possono andare incontro navi-gando in rete e spiegare loro che se si do-vessero imbattere in contenuti inappropriati devono subito avvisarci senza alcun imba-razzo.È importante spiegare ai bambini come valutare in modo critico le informazio-ni contenute nei siti, sollecitandoli a porsi alcune domande sull’obiettivo del sito che stanno consultando e sulla sua affi-dabilità. A tal fine un particolare moto-re di ricerca può essere utile: si tratta di www.checkdomain.com che ci sa dire da chi è stato registrato il sito, consentendoci così di risalire all’autore o al proprietario. È opportuno insegnare ai nostri figli a uti-lizzare le varie opzioni offerte dai motori di ricerca che permettono di restringere il campo di ciò che si sta cercando. Ad esem-pio se si mettono le parole chiave tra vir-golette si ottiene una ricerca letterale: cioè il motore di ricerca fornirà un elenco dei soli siti in cui è riportata l’esatta frase di nostro interesse. Se si vuole effettuare una ricerca più sofisticata è necessario entrare nella pagina “ricerca avanzata” del moto-re di ricerca dove è possibile scegliere tra una serie di parametri. Un’altra possibilità è la ricerca per categoria: selezionando ad esempio “immagini” o “video” ci verrà for-nito solo un elenco di immagini o di video che avranno come parola chiave quella da noi indicata.Infine, nel caso in cui i nostri figli navighino da soli, è raccomandata, anche se con alcu-ne accortezze, l’installazione sul compu-

SOS pornografiae pedopornografia

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Sono tre i siti che in Italia si sono aggiudica-ti il concorso per il miglior contenuto online per bambini promosso dal Programma In-ternet Sicuro della Commissione Europea:- 1° classificato www.navediclo.it, sito ri-volto ai bimbi dai 6 agli 11 anni che pro-pone loro in sei sezioni tante attività per imparare divertendosi. Sulla nave, metafora della rete, i bambini scoprono il web aiutati da un simpatico equipaggio. È stato ideato da Silvia Carbotto.- 2° classificato www.meraweb.it, sito che rappresenta il prolungamento dell’attività editoriale del mensile il Messaggero dei Ragazzi. - 3° classificato www.trool.it, portale dedi-cato ai ragazzi per promuovere l’uso di In-ternet, sicuro e consapevole. È un progetto della Regione Toscana realiz-zato dall’Istituto degli Innocenti di Firenze.

I motori di ricerca, una volta inserita la pa-rola chiave, ci restituiscono pagine e pagi-ne di link “estraendole” dal proprio archi-vio costantemente aggiornato dagli spiders (ragni), cioè da programmi che continua-mente analizzano i siti web. Ma in base a quali criteri posizionano un sito nella lista che ci forniscono? Ciò dipende dalla for-mula statistico-matematica utilizzata che, considerando vari fattori (come ad es. la qualità dei contenuti testuali, la popolarità, le parole chiave), elabora una classifica dei siti, posizionando più in alto quelli che più corrispondono alla richiesta fatta dall’uten-te. Allora i siti posti in cima alla lista sono i migliori? Non sempre. Potrebbero infatti essere siti che sono stati ottimizzati, cioè

ter di strumenti di “parental control”, cioè di filtri di sicurezza che permettono a noi adulti di controllare e indirizzare l’esplora-zione del web da parte dei bambini.

I software di filtraggio (ve ne sono a pagamen-

to, ma anche a uso gratuito o integrati nel sistema operati-vo) sono sistemi che limitano l’accesso al web e funzionano

principalmente in due modi: o non consentono di

aprire i siti inseriti in una lista nera o con-sentono all’opposto di aprire solo certi siti specificati. Esistono programmi che con-sentono anche di controllare i contatti onli-ne dei bambini, evitando che comunichino con sconosciuti. Se si decide di istallare un filtro è importante tener presente che la si-curezza in rete non si può certo delegare a questo software. È inoltre utile ricordare che il filtro va adattato all’età dei bambini e ai loro bisogni di conoscenza altrimenti il rischio, soprattutto nell’età adolescenziale, è di escluderli dall’accesso a una serie di contenuti, informazioni e materiali per loro interessanti e non dannosi, creando conflit-tualità in famiglia.

Per farsi un’idea sul mondo dei software di “parental control” molto utile è il sito www.ilfiltro.it gestito dall’Associazione Centro ELIS che propone un confronto tra i principali filtri per le famiglie, spiegando nel dettaglio le caratteristiche di ognuno.

I FILTRI: EFFICACESOLUZIONE?

UNA VALANGA DI LINK: COME ORIENTARSI?

Quando il web è a misura di bimbo

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Google, la cui versione italiana si trova su www.google.it, è il motore di ricerca più utilizzato a livello mondiale. In sintesi cer-chiamo di capire come funziona. Come gli altri motori di ricerca analizza i contenuti del web e li classifica nel suo “archivio” in base a formule statistico-matematiche. E proprio qui sta la differenza rispetto ai concorrenti. I suoi fondatori, Larry Page e Sergey Brin, allora studenti dell’Università di Stanford (USA), ebbero l’intuizione, alla fine degli anni Novanta, di ideare un moto-re di ricerca basato sull’analisi matematica delle relazioni tra i siti web. In pratica, detto in poche parole, Google classifica un sito non solo in base al contenuto, ma anche in base al numero di link che rimandano a quel sito partendo dall’assunto che più un sito è citato sul web più sarà importante e quindi otterrà una migliore posizione nell’elenco stilato da Google che ci appare al momento della ricerca.

Da segnalare che oggi Google non è solo un motore di ricerca. I suoi due ideatori hanno fondato un vero impero nel web lanciando vari servizi come ad esempio la posta elet-tronica (Gmail) e la visualizzazione delle mappe geografiche (GoogleMaps) per cita-re solo alcuni dei servizi più conosciuti.

siti che sono stati realizzati in modo tale da “sfruttare” a proprio vantaggio gli algorit-mi usati dai motori di ricerca e ottenere così posizioni migliori nella lista. Inoltre, spesso in cima alla lista e a volte anche a destra, compaiono siti sponsorizzati o annunci: si tratta di link a pagamento, cioè il proprieta-rio del sito ha pagato il motore di ricerca per essere posizionato ai primi posti dell’elen-co. Come riconoscere se un sito è ottimiz-zato o sponsorizzato? Nel primo caso non c’è alcuna possibilità, mentre i siti sponso-rizzati vengono opportunamente segnalati dal motore di ricerca che, per differenziarli, ce li presenta anche su uno sfondo colorato.

L’URL (Uniform Resource Locator) rap-presenta l’indirizzo di un sito o di una pa-gina web. Si tratta, in pratica, della stringa da inserire nel nostro browser (il software che ci permette di navigare nel web come ad esempio Explorer, Mozilla Firefox, Sa-fari, Opera) affinché questo cerchi il sito all’interno dei server e lo visualizzi sul no-stro computer. Nell’URL è indicato il luogo in cui è localizzata la pagina e il protocollo utilizzato per la trasmissione delle informa-zioni. Nel caso di Aemcom è http://www.aemcom.net dove http:// indica il proto-collo mentre www.aemcom.net è l’indi-rizzo composto a sua volta da www, che indica che quello che cerchiamo è su un server web; da .net che rappresenta il domi-nio di primo livello, cioè definisce la clas-se di appartenenza del sito (.net è usato per gli organismi legati a Internet, altri domini sono .it per i siti italiani, .org per le organiz-zazioni, .gov per gli organismi di carattere governativo, .com per i siti commerciali); da aemcom che rappresenta il dominio di secondo livello, cioè il nome scelto dal pro-prietario del sito.

CHE COS’È L’URL

il re dei motori di ricerca

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Dalle e-mail ai blog, dalle chat all’istant messaging e ai forum fino ai popolarissimi social network come Facebook e Twitter: su Internet i nostri figli hanno a disposizione tutto ciò per comu-nicare coi loro compagni, per stringere nuove amicizie, per entrare a far parte di una com-munity dove condividere i

propri interessi senza muoversi da casa. Insomma, non c’è che dire, i nostri figli vi-vono in un’epoca in cui le nuove tecnologie

hanno davvero rivoluzionato le modalità di relazione. Ma come evitare che, comu-

nicando online, finiscano per vivere un’odissea?

E-mail: è un sistema che permet-te di ricevere e inviare messaggi di testo tra due o più utenti dotati di un indirizzo di posta elettronica (chia-mato anche account). Ai messaggi si possono allegare file.

Chat: è uno spazio virtuale in cui i partecipanti dialogano tra loro in tempo reale via computer, scambiandosi messaggi. All’interno di una chat vi sono generalmente diversi canali (o stanze) che si differenziano per i contenuti tematici trattati.

Forum: è un luogo virtuale di discussione. Si distingue dalla chat perché nel forum il botta e risposta possono avvenire in mo-menti diversi, mentre in chat la comunica-zione avviene nello stesso momento.

Instant messaging: è un sistema di messaggistica istantanea che con-sente, via computer, di scambiare in tempo reale messaggi (ma anche file) tra gli utenti inseriti nei propri

contatti. Tra i più noti software fi-gurano ICQ, Msn Messenger e Skype, con quest’ultimo è possi-bile anche telefonare e videochia-mare. Si possono scaricare tutti gra-

tuitamente da Internet.

Online community: è una comunità virtua-le formata da persone che condividono gli stessi interessi e che dialogano scambian-dosi messaggi in Internet attraverso chat, forum, instant messaging o tramite i social network o i blog.

LO SPAZIO DELLA COMUNICAZIONE

IL GLOSSARIO DEL WEB

In Internet per dialogare: opportunità, rischi, consigli

CAPITOLO 2

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Sono finiti i tempi del diario segreto chiuso a chiave in un cassetto e gelosamente cu-stodito. Ora il diario si scrive online e tutti lo possono leggere. Si chiama BLOG ed è estremamente semplice da creare e da tener aggiornato, anche da chi non ha competen-ze in campo informatico: basta accedere online a una qualsiasi piattaforma per blog (come splinder http://www.splinder.com/ o wordpress http://it.wordpress.org/) e inse-rire i propri contenuti (ogni articolo è chia-mato post) identificandoli con parole chiave (i tag). Chi vuole può aggiungere un pro-prio commento e ciò rende il blog un diario interattivo. L’insieme di tutti i blog esistenti in rete – si parla di svariati milioni – viene definito blogosfera. Il fenomeno ha iniziato a prendere piede nel 1997 negli USA e si è affermato in Italia dal 2001. Oggi online si trovano blog di tutti i tipi: da quelli persona-li, a quelli tematici, a quelli giornalistici e di attualità. Il blog più seguito in Italia è quello di Beppe Grillo (http://www.beppegrillo.it).

Se i nostri figli hanno un proprio blog o ne vogliono attivare uno è molto importante dire loro che non devono mai pubblicarvi informazioni personali che possano per-mettere a chiunque di identificarli, cioè di sapere dove abitano o che scuola frequen-tano. È bene far loro presente che ciò che pubblicano sul blog potrà essere visto da tutti e utilizzato anche contro la loro volon-tà (salvando e diffondendo testi o immagi-ni), attenzione quindi a inserire confidenze e foto. Infine ai giovani internauti va spiegato che, per non trasgredire la Legge, quando posta-no sul loro blog non devono mai inserire contenuti offensivi o pubblicare materiali coperti da copyright (vedi cap. n.4).

Facebook, Badoo, Myspace, Twitter, Flickr, Youtube: sono questi i principa-li social network che in Italia spopolano tra i giovani. Secondo la ricerca “EU Kids Online”, finanziata dal Programma Inter-net Sicuro della Commissione Europea nel biennio 2009-2011, nel nostro Paese il 57% dei ragazzi fra i 9 e 16 anni ha un profilo su un social network. Anche l’ul-timo rapporto Censis sulla comunicazione («I media personali nell’era digitale», luglio 2011) fotografa una esponenziale crescita dell’uso del social network tra i giovani: l’88% di chi naviga ha un profilo su Face-book e l’86% inserisce o guarda video su YouTube.

Come funzionano?I social network permettono di entrare a far parte di una comunità online dove si può chattare, inviare messaggi, pubblicare e condividere testi, foto, video, musica. Per utilizzare un social network è necessario re-gistrarsi e compilare il proprio profilo per-sonale con una serie di informazioni (età, sesso, nome o nickname, indirizzo, scuola, immagini e video). Dopodiché con un sem-plice click si entra in contatto con chi è già iscritto alla comunità.

A livello mondiale il social network più diffuso è Facebook, ma grande successo stanno riscuotendo anche Twitter (dove è possibile aggiornare la propria pagina con messaggi di testo della lunghezza massi-

IL BLOG: QUANDO IL DIARIO È ONLINE

IL BOOM DEISOCIAL NETWORK

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ma di 140 caratteri) e LinkedIn (dedicato ai professionisti). Inoltre molto usati sono pure Flickr e Youtube: il primo consente di condividere le foto, il secondo i video.

L’ultima novità sono i geo social netwok, cioè quei siti che permettono di condivide-re con altri utenti la propria presenza in un determinato luogo in tempo reale (in gergo si dice fare check-in), sia via computer, ma soprattutto via cellulare (con smartphone e iPhone). Il geo social network più diffuso, attivo dal 2009, è Foursquare che è al con-

tempo anche una guida (permette di leggere i suggerimenti lasciati da altri utenti, propo-ne una serie di attività interessanti da fare in un luogo preciso) e un gioco. Molti altri geo social network stanno nascendo: c’è ad esempio Groupon che permette di scoprire quali offerte ci sono nei paraggi, c’è Yelp che offre proposte su misura dal ristoran-te allo shopping. Infine tutto italiano è il sito www.risparmiosuper.it: il sistema su smartphone riconosce dove ci troviamo e ci suggerisce il posto più vicino ed economico per fare acquisti.

La rete sociale online più vasta al mondo (si parla di oltre 800 milioni di utenti re-gistrati, ma i dati sono in costante aumen-to e si possono consultare su www.inside-facebook.com) è stata fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg, all’epoca studente di-ciannovenne presso l’università di Harvard, con l’aiuto di alcuni amici. Inizialmente lo scopo dell’ideatore era quello di creare un sistema che servisse a far mantenere i contatti tra studenti di università e licei di tutto il mondo. Ma il successo fu tale che ben presto si diffuse anche fuori dall’ambito studentesco, fino a diventare non solo il so-cial network più diffuso, ma anche uno tra i siti più visitati al mondo. In Italia Facebook ha conosciuto un vero boom nel 2008 e conta oggi, secondo i dati forniti dallo stesso social network e riferiti all’aprile 2011, oltre 20 milioni di utenti registrati.

Come si entra in Facebook? Dopo esser-si registrati su www.facebook.com, occorre

costruire il proprio profilo personale (si pos-sono mettere varie informazioni, anche foto o video ed è sempre aggiornabile). A questo punto non resta che invitare i propri amici, richiedendone l’amicizia, e scambiando poi con loro messaggi privati o pubblici, condi-videndo foto o video. Via via, poi, la cerchia di amici si allarga agli amici degli amici e i contatti aumentano. Vietato ai minori di 13 anni In teoria l’iscrizione a Facebook non è pos-sibile per chi ha meno di 13 anni. Però, come hanno confermato alcune ricerche, molti ragazzi e ragazze falsificano la data di nascita per riuscire così a usare il social network.

Una curiosità: sul fenomeno Facebook è stato girato nel 2010 il film The Social Net-work e nella primavera 2011 è uscito il libro Facebook, la storia (edito da Hoepli) scritto da David Kirkpatrick, giornalista statuniten-se specializzato in tecnologia.

il re dei social network

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I rischi a cui possono andare incontro i nostri figli mentre comunicano online

Divulgare in modo imprudente i propri dati personaliComunicando online i nostri giovani internau-ti sono spesso invo-gliati a dare informa-zioni su di loro, anche riservate, a persone sconosciute incontrate in chat o nei forum che si conquistano la loro fiducia. Altre volte mettono online con leggerezza i propri dati personali o le proprie confidenze, pubbli-candoli nel loro blog o sulla loro pagina di Facebook. Diffondendo in questo modo i propri dati personali i nostri figli danno la possibilità a malintenzionati di identificarli e molestarli.

Essere soggiogati da adulti a fini sessuali Si parla a questo proposito di adescamento online (chiamato anche grooming dall’in-glese to groom “prendersi cura”) ed è una vera e propria tecnica di manipolazione psicologica messa in atto dai pedofili con le nuove tecnologie.

Essere vittima di cyberbulliDialogando online può capitare ai nostri figli di essere presi di mira da un proprio co-etaneo che, approfittando spesso dall’ano-nimato che Internet gli garantisce, infastidi-sce, minaccia, offende, diffama, perseguita.

Sui social network, in chat, nei forum c’è chi modifica la propria identità (ad esempio un adulto che si finge un ragazzo, un uomo che si presenta come un’avvenente signori-na) e chi, addirittura, si finge un’altra perso-na, falsificando la propria identità. Si parla a questo proposito di profili o account fake (falso). Il social network Twitter, sul quale si sono verificati vari episodi di falsificazio-ne d’identità (tra le vittime anche alcuni vip come Barack Obama, il Dalai Lama, Brit-ney Spears), è corso ai ripari attivando una procedura per verificare l’autenticità delle persone che si registrano.

Numerose anche le false identità su Facebo-ok. Ad esempio in Italia nei primi mesi del 2011, come riportato da punto-informati-co.it, due trentenni hanno creato una fake relativa al Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, account che dopo pochi giorni di vita ha raggiunto quota 5 mila amici. Ora ri-schiano una pena pari a un anno di carcere.

Commettono un reato anche colo-ro che creano un account di posta elettronica con falsa identità. Lo ha stabilito nel 2007 la Corte di Cassazione penale (sentenza n° 46674).

FALSE IDENTITÀ ATTENZIONE AI BUCHI NERI

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resto di 63 persone e alla denuncia di altre 600, per reati connessi alla pedopornografia. Una situazione allarmante fotografata anche dal “10° Rapporto Nazionale sulla condizione dell’infanzia e dell’adolescenza” di Telefono Azzurro e Eurispes, secondo il quale ben al 40% degli ado-lescenti, tra i 12 e i 19 anni, è stato chiesto un incon-tro da parte di uno sconosciuto e al 47% è stato chie-sto di lasciare il pro-prio nome, cognome e indirizzo.

Chi sono gli adescatori e come agiscono? Si tratta soprattutto di uomini tra i 30 e i 40 anni che, come evidenziato da uno studio dall’Università di Lancashire, manipola-no il minore online seguendo precise fasi: prima lusingano e raggirano i giovani in-ternauti, dialogando con loro in chat o nei forum e cercando di diventare loro confi-denti, poi introducono discorsi sulla ses-sualità (chiedendo l’invio di foto a sfondo sessuale), fino ad arrivare a invitarli a un incontro offline.

Cosa prevede la legge? La Camera ha approvato nel gennaio 2010 il Disegno di Legge n. 2326 di ratifica dellaConvenzione di Lanzarote che prevede nuove norme contro la pedofilia in Rete.

Come spiegarlo ai nostri figli? Per affrontare l’argomento dell’adescamen-to coi più piccoli, da segnalare il simpati-co spot “A volte bisogna saper dire no” a cui si accede da www.ioproteggoibambi-ni.it, il sito della campagna sulla tutela dei minori promossa dall’associazione Terre des Hommes. Per scendere nello specifi-co dell’adescamento online è utile guarda-

Fissare incontri con persone cono-sciute su Internet La curiosità spesso spinge i nostri figli a voler incontrare di persona l’amico/a che hanno conosciuto chattando. Il rischio, però, è che dietro a un coetaneo si nasconda un adulto malintenzionato, poiché online è facile fingersi un’altra persona.

Infettare il proprio computer con virus Aprendo allegati di e-mail inviate da mit-tenti sconosciuti i nostri giovani internauti potrebbero essere vittima di un attacco in-formatico per la presenza di virus.

I dati della Polizia Postale e delle Comu-nicazioni non lasciano dubbi: negli ultimi anni sono sempre di più i pedofili che uti-lizzano Internet per contattare i minori. Dal 2000 al 2007 questi casi sono passati dal 10% al 21%. E nel 2010 sono state svolte 66 operazioni, sotto copertura, che hanno portato all’ar-

SOS ADESCAMENTO

ONLINE

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I dati raccolti da Telefono Azzurro (“10° Rapporto Nazionale sulla Condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza”), parlano di un fenomeno in crescita: il 9,4% dei ra-gazzi tra i 12 e 19 anni ha ricevuto messag-gi, foto o video offensivi o minacciosi. Percentuali maggiori di ragazzi (26,9%) di-cono di aver trovato informazioni false sul proprio conto, mentre il 5,2% è stato esclu-so intenzionalmente da gruppi online.

Chi sono e come agiscono i cyberbulli? Hanno un’età compresa tra i 10 e i 16 anni, una competenza informatica superiore alla media e spesso senza rivelare la propria identità prendono di mira un proprio coe-taneo (può essere un estraneo o un compa-gno), usando le nuove tecnologie in diversi modi: inviandogli messaggi offensivi e mi-nacciosi via e-mail o in chat, diffondendo in Internet informazioni false sul suo conto, escludendolo da gruppi online o rubandogli l’identità per mandare messaggi ingiuriosi al fine di screditarlo.

A chi rivolgersi? Telefono Azzurro mette a disposizione il suo Centro nazionale di ascolto: telefonando al numero 196-96 i bambini o gli adolescenti possono trovare un esperto (psicologo o pedagogista) che li aiuterà ad affrontare la situazione di disagio. In caso di minacce gravi o molestie sessuali ci si deve rivolgere alla Polizia o ai Carabinieri.

re insieme ai nostri figli il video prodotto dall’Interpol che si trova su You Tube, digitando come parole chiave “Spot Interpol prevenzione grooming”. È invece adatto a ragazzi più grandi il video lanciato da Save the Children all’inter-no del progetto REACT che ha per protagonista un ragazzo elegante, dall’aria accattivante.

Si trova su Youtube digitando “REACT Save the children”.

A chi rivolgersi? L’adescamen-to online va denunciato alla Poli-zia Postale e delle Comunicazioni (vedi capitolo numero 5).

IL BULLISMO AL TEMPO DI INTERNET

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se hanno degli allegati non vanno assoluta-mente aperti e se hanno dei link non biso-gna mai cliccarvi. (ulteriori consigli si tro-vano nella sezione bambini).

L’ha creato il motore di ricerca Google, in collaborazione con Telefono Azzurro, Save the Children e Terre des Hommes, associazioni in prima fila nella tutela dei minori anche online. Si tratta di uno spazio dove i genitori possono trovare utili sugge-rimenti e consigli su come proteggere i figli dai rischi della Rete. Per accedervi digitare http://www.google.it/familysafety/advice.html

Come affrontare temi delicati come la protezione della privacy e il cyberbulli-smo? Per introdurre l’argomento si pos-sono guardare insieme ai nostri figli gli spot di “Posta con la testa”, un canale

Se i ragazzi desiderano entrare in una chat, in un forum o aprire un loro profilo su un social network, è estremamente utile, prima di acconsentire alla loro richiesta, visitare le community insieme a loro per compren-derne i meccanismi e aiutarli a relazionarsi online in modo corretto, illustrando loro i possibili pericoli a cui potrebbero andare incontro (falsa identità, richiesta di appun-tamenti).

È inoltre fondamentale far capire ai nostri figli l’importanza di tutelare la propria privacy e quella altrui illustrando loro che si tratta di un aspetto tanto cruciale della propria vita da essere addirittura previsto dalla Legge (il Decreto Legislativo n. 196 del 30 giugno 2003 “Codice in materia di protezione dei dati personali”). Nella sezione bimbi ai capitoli 2 e 3, si tro-vano inoltre utili consigli rivolti ai giovani internauti, affinché evitino di diffondere con leggerezza i propri dati (per esempio non inserire informazioni personali dettagliate nel proprio profilo o utilizzare un nome di fantasia quando si chatta).

Infine, anche per quanto riguarda l’uso delle e-mail, è necessario prendere alcune precauzioni: innanzitutto istallare un sof-tware antivirus (ve ne sono anche di gratuiti che si possono scaricare da Internet) e te-nerlo sempre aggiornato. Poi è bene dire ai nostri figli di prestare molta attenzione alle e-mail inviate loro da mittenti sconosciuti:

UN CENTRO DI SICUREZZA ONLINE

SPIEGALO CON UN VIDEO

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amici online del loro figlio. Inoltre l’amici-zia su Mypage.it non è virtuale: per diven-tare amico di un bambino bisogna conosce-

re la sua Parola Magica, che i ragazzi devono scambiarsi nella vita reale. Su Mypage, oltre a creare la propria

pagina, personalizzan-dola in modo creati-vo, i piccoli utenti hanno a disposizio-ne una vasta gamma

di attività online: pos-sono disegnare, colora-

re, leggere, scrivere, giocare, guardare video.

Per accedere basta collegarsi al sito http://www.mypage.it ed effettuare la registrazione che deve poi essere conferma-ta da un genitore, con un’ap-posita procedura per permet-tere a Mypage di verificarne l’esatta identità. Un altro social network per bambini, ma che per ora è

solo in lingua inglese, si trova al seguente indirizzo http://togetherville.com ed è stato recentemente acquistato dalla Disney.

Su Togetherville i gio-vani internauti dai 6 ai 10 anni possono gioca-re, disegnare, guardare video e scrivere messag-

gi. Anche su questo social network, come su Mypage, l’accesso al sito avviene

sotto il diretto controllo di un adulto.

su Youtube (l’indirizzo è http://www.you-tube.com/user/PostaConLaTesta) legato a un’omonima campagna di sensibiliz-zazione rivolta ai giovani, promossa in Italia nell’ambito del programma europeo Internet Sicuro. Altri interessanti spunti di riflessione si trovano nei video del canale Youtube “Sicurezza in Rete” (l’indirizzo è http://www.youtube.com/user/sicurezzain-rete): si tratta di interviste a esperti di so-cial network realizzate in occasione della Settimana Nazionale della Sicurezza in Rete.

Si chiama Mypage.it e, sebbene il nome sia in inglese, è stato intera-mente sviluppato in Italia da un team di lavoro che da oltre 10 anni si occupa della produzione di contenuti multi-mediali per l’infanzia con la consu-lenza di psicologi e psicoterapeuti infantili. Si tratta insomma del primo social network italiano pensato e sviluppato per i bambini e le bam-bine dai 5 anni in su.

Come spiegano sul blog gli ide-atori, Mypage.it funziona come i social network per adulti. I giovani internauti, una volta creato il loro profilo personale, possono trasferire onli-ne la loro rete di amicizie, ma con maggiori garanzie di sicurezza per evitare brutti incontri. Grazie al siste-ma di Parental Control di Mypage, per esempio, i genitori sanno in ogni momento chi sono gli

IL SOCIAL NETWORK ITALIANO A MISURA

DI BAMBINI

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Musica, foto, film, video e testi si possono scambiare online, a costo zero, con un sem-plice software di file sharing, Lo sanno bene i nostri giovani internauti che sempre più spesso, stando alle statistiche, usano la rete soprattutto per scaricare file d’ogni genere e condividerli coi propri amici.

Insomma, non c’è che dire, grazie al siste-ma Peer to Peer (P2P) in Internet i nostri figli possono scambiarsi in modo gratuito i più svariati contenuti. Ma come evitare che, condividendo file online, finiscano per vive-re un’autentica odissea?

Peer to Peer (P2P): è un sistema che, una volta istallato un software di file sha-ring, permette a due o più utenti collegati a Internet di condivide-re e scambiarsi file gratuitamente senza passare da un server centra-le. Il termine deriva dall’inglese “peer” e letteralmente vuol dire “rete paritaria”. In pratica con questo sistema i computer sono tutti alla pari e si scambiano i dati direttamente tra loro, senza passare da un computer principale. Le più famose reti di peer-to-peer sono: Gnutella, OpenNap, Bittorrent, eDonkey, Kademlia.

Software di file sharing: sono programmi per la condivisione di file (dall’inglese “to share” che vuol dire condividere) e sono necessari per creare un sistema P2P. Permettono di trasferire file da un computer ad un altro su Internet. Tra i software più conosciuti c’è eMule (in

italiano chiamato Mulo) che si scari-ca gratuitamente e utilizza i network peer to peer eDonkey e Kad. Download: termine inglese che si-gnifica scaricare. Viene usato per indi-

care l’azione di prelevare dalla rete un file, trasferendolo sul proprio computer. L’azio-ne inversa è detta upload.

La procedura è la seguente: innanzitutto si scarica gratuitamente un software di file sharing e lo si istalla sul proprio pc. Il pro-gramma creerà nel computer una “cartella condivisa” il cui accesso è disponibile a chiunque nel mondo utilizzi quel softwa-re. A nostra volta noi potremo accedere ai file che altri utenti hanno inserito nella loro cartella di condivisione e scaricarli. In che modo? Basta inserire una parola chiave (ad

esempio il nome di un cantante) e imme-diatamente compariranno tutti i relativi file (in questo caso musica e immagini) presen-ti in tutte le cartelle di condivisione di chi usa lo stesso nostro software di file sharing. A questo punto non ci resta che selezionare il file desiderato e scaricarlo sul nostro computer.

LO SPAZIO DELLO SCAMBIO

IL GLOSSARIO DEL WEB

Come avviene lo scambio col P2P?

In Internet per condividere contenuti: opportunità, rischi, consigli

CAPITOLO 3

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I rischi a cui possono andare incontro i nostri figli mentre condividono

contenuti online

Violare la legge sul diritto d’AutoreI file scaricati o messi in condivisione (so-prattutto musica e film) potrebbero essere coperti da copyright. Si tratta di due azioni illegali, secondo la normativa vigente sul diritto d’Autore, che prevede sanzioni am-ministrative e penali.

Scaricare inconsapevolmente con-tenuti pornografici o pedoporno-graficiVedi capitolo numero 1.

Mettere in pericolo la propria privacyI nostri figli potrebbero, senza accorgersi, inserire nella cartella di condivi-sione del sistema P2P file personali che, così facen-do, risulterebbero visi-bili a tutti coloro che nel mondo utilizzano lo stesso software di file sharing.

Infettare il computer con virus o con altri software dannosi In particolare molto pericolosi sono gli spyware: si tratta di programmi “spia” che, senza il consenso dell’utente, raccolgono informazioni sulle sue attività online e le trasmettono via Internet a soggetti che le utilizzano per trarne profitto, solitamente attraverso l’invio di pubblicità mirata. In alcuni casi gli spyware riescono addirittu-ra a carpire informazioni sensibili come il

numero di carta di credito e le password.

È fondamentale far capire ai nostri figli quanto sia importante non trasgredire la legge sul diritto d’autore, non solo per le sanzioni a cui possono andare incontro, ma anche per il danno che, trasformandosi in pirati del web, fanno agli artisti, privandoli della loro legittima retribuzione. Va spiegato loro che online si possono solo scaricare o condividere file non coperti da copyright, come musica o video autopro-dotti o file rilasciati con licenze Creative Commons che hanno molte meno restri-zioni in fatto di diffusione e condivisione.

È molto importante che i ragazzi sappiano che non sempre il contenuto di un file corri-sponde al suo nome e che ci avvisino senza imbarazzo se si ritrovano salvati sul com-puter contenuti inappropriati.

È anche necessario spiegare loro che se usano un sistema P2P non va assolutamente condiviso tutto l’hard disk. Devono inoltre prestare attenzione ai file che inseriscono nella cartella di condivisione per evitare di diffondere dati personali. Infine, è opportuno ricordare che ogni file scaricato deve essere scan-sionato con l’an-tivirus prima di essere aperto, al fine di non ritrovarsi il computer infettato da virus o spyware.

ATTENZIONE AI BUCHI NERI

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In Italia c’è una legge (la n°633 del 1941) che tutela gli autori di opere d’ingegno, cioè opere letterarie, cinematografiche, musica-li, teatrali, figurative, architettoniche, attri-buendo loro una serie di diritti morali e di utilizzazione economica (come il diritto di riproduzione, esecuzione, diffusione, distri-buzione). A essere tutelati sono anche gli esecutori e i produttori dell’opera. Prendiamo il caso di un brano musicale: la legge tutela l’autore del brano, l’artista che lo esegue e la casa discografica che lo pro-duce. Il Copyright dura tutta la vita dell’au-tore e fino a 76 anni e 8 mesi dopo la sua morte. Viene segnalato da una sigla (©) e dalla scritta “Tutti i diritti riservati”. In Ita-lia è la SIAE che concede le autorizzazioni per l’utilizzazione delle opere protette e ri-scuote i compensi per conto degli autori che vi aderiscono. Per maggiori informazioni www.siae.it

Secondo la normativa vigente, non si può scaricare materiale coperto da copyright, né lo si può condividere. È permessa solo la copia privata: si può cioè copiare sul proprio computer un cd regolarmente acquistato, ma la copia non si può né dare a un amico né condividere su Internet.

Si chiama “I giovani, la musica e Internet”: l’ha realizzata il Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per aiutare genitori e insegnanti a orientarsi nel mondo del Peer to Peer che tanto piace ai ragazzi. In modo semplice la guida spiega i principali rischi della condivisione online di file (in partico-lare di file musicali) e dà utili consigli per affrontare l’argomento del file sharing in famiglia. La guida si può scaricare in pdf dal sito del ministero (www.istruzione.it) digitando il titolo (“I giovani, la musica e Internet”) nell’apposito campo di ricerca.

Si possono scaricare brani musicali coperti da copyright senza trasgredire la legge? Sì, ma solo a patto che si vada sui siti autoriz-zati e che si paghi per i brani che si scari-cano. Una lista completa di siti che ven-dono musica in modo legale è disponibile su www.pro-music.it, dove si può scaricare anche un’utile guida per i genitori dedica-ta alla musica digitale.

Un altro utile sito è www.jamendo.com da cui si possono scaricare legalmente e in modo gratuito migliaia e migliaia di brani di musica libera. Si tratta di musica copyleft che viene tutelata con licenze Creatives Commons e per la quale non si devono quindi pagare i diritti alla Siae.

MUSICA DIGITALE:UN’UTILE GUIDA

MUSICA ONLINE:due siti per trovare quella legale

COS’È IL DIRITTO D’AUTORE

COPYRIGHT ONLINE: COSA PREVEDE LA LEGGE

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Si tratta di licenze, alternative al copyright totale, che permettono all’autore di tutela-re la sua opera, ma che al contempo danno più libertà di diffusione e condivisione a chi la utilizza. In pratica con queste licenze, l’autore indi-ca come può essere utilizzata la sua opera: si va dalla licenza più ampia (che permette di distribuire, modificare, creare opere deri-vate dall’originale, anche a scopi commer-ciali, a condizione che venga riconosciuta la paternità dell’opera all’autore), a quel-la più restrittiva (che consente soltanto di scaricare e condividere i lavori originali a condizione che non vengano modificati né utilizzati a scopi commerciali, sempre attri-buendo la paternità dell’opera all’autore). Un’opera protetta dal Creative Commons è segnalata dal seguente simbolo

Per maggiori informazioni http://creativecommons.it/

Secondo uno studio indipendente realizza-to da TERA Consultants a causa della pi-rateria (e principalmente da quella digitale) le industrie creative dell’Unione Europea, vale a dire cinema, musica, televisione e software hanno subito nel 2008 perdite pari a 10 miliardi di euro e un totale di 185.000 posti di lavoro in meno. Solo in Italia i danni sono stati di 1,4 miliardi di euro con 22.400 posti di lavoro perduti.

In Internet ci sono programmi che si pos-sono scaricare gratuitamente senza vio-lare alcuna legge. Ne esistono di tre tipi:

programmi freeware (software distribuiti in modo gratui-

to), programmi sharewa-re (software che sono

gratuiti solo per un periodo di tempo, scaduto il quale devono essere regi-

strarti e pagati alla casa produttrice) e programmi liberi (software che possono

essere liberamente utilizzati, modificati e redistribuiti).

Online si trovano anche foto, video, mu-sica, testi da scaricare in modo legale e gratuito. Com’è possibile? Semplice: gli autori hanno scelto di mettere a disposi-zione le loro opere tutelandole con licen-ze di diritto d’autore chiamate Creative Commons. Tra i siti che ospitano gratuita-mente lavori sotto licenze Creative Com-mons ci sono www.flickr.com (per le foto) e www.jamendo.com (per la musica).

QUANDO IL COPYRIGHT NON C’È

Cosa sono le licenze Creative Commons?

I DANNI DELLAPIRATERIA DIGITALE

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I rischi a cui possono andare incontro i nostri figli mentre fanno acquisti online

Truffe onlineFinte vendite all’asta con merci mai inviate ai clienti, offerta di servizi gratis su Internet che poi si ri-velano a pagamento, vendita di prodotti che, una volta pagati, non vengono poi consegnati o, ancora, invio di prodotti diversi da quelli selezionati online. Queste alcune delle principali truffe telematiche segnalate sul sito della Polizia. Molto dif-fusa è inoltre la truffa chiamata “phishing”.

L’e-commerce cresce a tassi decisamente superiori a quelli del commercio sui cana-li tradizionali. Lo dicono i dati dell’Osser-vatorio promosso dalla School of Mana-gement del Politecnico di Milano con la collaborazione di Netcomm – Consorzio del Commercio Elettronico. Nel 2010 le vendite su Internet sono state pari a 6,6 mi-liardi (+14% rispetto al 2009) e gli acqui-renti online sono stati circa 8 milioni. Dati ancor più positivi sono quelli riportati da una ricerca commissionata da Kelkoo, sito

specializzato nella comparazione dei prezzi. Secondo Kelkoo le vendite al

dettaglio online in Italia sono au-mentate del 25%, raggiungendo 10,25 miliardi di euro nel 2010. La spesa media è stata di 1.173 euro per acquistare 27 artico-li, superiore alla media euro-pea corrispondente a 1.072 Euro per 25 oggetti.

Online è possibile comprare praticamente di tutto: bastano pochi click del mouse per trovare l’oggetto desiderato, confrontare i prezzi in più negozi di e-commerce, met-terlo nel carrello e pagarlo con la carta di credito. Ci verrà poi comodamente recapi-tato a casa. Internet ha davvero modificato il nostro modo di fare shopping, ma se per

noi genitori l’e-commerce rappresenta una vera rivoluzione, dai nostri figli è invece considerata una modalità d’acquisto del tutto normale anche se magari non l’hanno ancora sperimentata in prima persona, non possedendo una carta di credito. Vediamo come evitare possibili rischi.

LO SPAZIODELL’ E-COMMERCE

Fare acquisti online: opportunità, rischi, consigli

ATTENZIONE AI BUCHI NERI

IL BOOM DELLOSHOPPING ONLINE

CAPITOLO 4

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È un modo di promuovere prodotti e servizi considerato illegale perché viola la priva-cy. Una curiosità: il termine nasce da una presa in giro alla carne in scatola Spam per l’assidua pubblicità che la marca era solita condurre. È bene mettere in guardia i nostri figli dalle possibili truffe online (in particolare dal phishing) ed è anche fondamentale spiega-re loro come verificare la serietà dei siti di e-commerce. Per controllarne la reputazione è utile, ad esempio, cercare il nome del rivenditore su un motore di ricerca o leggere i commenti di persone che già hanno comprato da quel sito. Inoltre, per sapere a chi fa capo, si può controllare su www.checkdomain.com da chi è stato registrato (vedi capitolo n.1). È estremamente importante che i ragazzi

sappiano come accertarsi che il sito di e-shopping, da cui stan-no comprando, adotti sistemi di sicurezza per la protezio-ne dei dati. Per scoprirlo, appena prima di

procedere al pagamento, bisogna prestare attenzione a due dettagli: - l’indirizzo della pagina inserito nella barra di navigazione che generalmente inizia con http:// deve diventare https:// (“s” indica sicuro) - deve comparire un lucchetto chiuso o in basso a destra o sulla barra di na-

vigazione.

PhishingSe vi arriva in posta elettronica

una mail di un istituto di credito, con tanto di grafica e loghi ufficiali,

in cui vi si chiede di inserire nell’appo-sito sito dati e codici personali, non fidatevi:

si tratta di un tentativo di phishing. A in-viare la mail non è l’istituto di cre-

dito, ma un truffatore che cerca di “pescarvi”, cioè di carpirvi i dati facendoveli inserire su un sito del tutto simile all’o-

riginale. Per mettersi al riparo da questo

tipo di truffa è utile attivare il filtro anti-phishing del proprio browser che

blocca l’accesso a siti web contraffatti.

Clonazione della carta di creditoQuando il sistema di pagamento online non è dotato di opportuni sistemi di sicurezza è facile che qualcuno possa clonare la nostra

carta di credito, con le disastrose conse-guenze che possiamo ben immaginare.

Se non si è sicuri del sito sul quale stiamo acquistando è meglio uti-lizzare una carta prepagata, ca-

ricata con poche decine di euro. Successivamente, se va tutto bene si potranno azzar-dare acquisti più importanti. Consigliamo di non trasmet-tere i dati delle carte nean-che al telefono. SpamAnche se i vostri figli, al-meno per ora, non fanno an-cora acquisti online, può però capitare che nella loro casella di posta elet-tronica arrivino decine e decine di mes-saggi pubblicitari non richiesti: si tratta di spam.

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di siti di e-commerce i cookie comunica-no il contenuto del nostro carrello della spesa e ciò consente al sito di costruire un nostro profilo e inviarci pubblicità mirata. Per fortuna sbarazzarsi dei cookie si può: basta scegliere l’opportuna impostazione del browser. Attenzione però: se si decide di non accetta-re i cookie si potrebbero verificare problemi nella visione di alcuni siti.

Oltre ai cookie ci sono anche i meno noti sniffer: sono software per intercettare i dati che transitano in una rete telematica e che possono essere usati illegalmente per carpire password o altre informa-zioni sensibili. Vengono anche utilizzati per recuperare dati sulle abitudini dei consu-matori al fine di pianifica-re campagne di marke-ting. Un esempio di sniffer è Facebook Controller (opera di un hacker in-diano), un software che permette di controllare account altrui su Fa-cebook, un’azione che, come abbiamo già spie-gato, è illegale. Come difen-dersi dagli sniffer? È compli-cato perché bisogna agire sul protocollo della rete, operazio-ne da addetti ai lavori. È necessario porre molta at-tenzione quando si accede ad Internet da una postazione WiFi pubblica. Se non siete sicuri evi-tate di utilizzarle per controllare la vostra posta elettronica.

Per ridurre l’arrivo di messaggi pubblicitari non richiesti, insieme ai vostri figli attivate il servizio antispam messo a disposizione dal server di posta elettronica o istallate un apposito software antispam (ce ne sono anche di gratuiti).

Gli antispam funzionano principalmente in due modi: o rifiutano i messaggi prove-nienti dai server conosciuti come spammer o analizzano in modo automatico il conte-nuto dei messaggi e-mail ed eliminano o spostano in una cartella speciale quelli che somigliano a spam.

Si chiama “La sicurezza è un diritto anche quando si compra online” ed è stato realiz-zato dalla Polizia di Stato in collaborazione con PayPal, società del gruppo eBay. In modo semplice e chiaro vi sono elencati alcuni consigli pratici per evitare brutte sor-prese mentre si fa e-shopping. Si può scari-care in formato pdf dalla homepage del sito www.paypal.it

I più conosciuti sono i “cookie” (letteral-mente il termine inglese significa biscot-tini): si tratta di blocchi di dati inviatici a nostra insaputa da un sito e che si istalla-no sul nostro computer. Ogni volta che ci connettiamo al sito i cookie inviano delle informazioni su di noi: ad esempio nel caso

UN UTILE OPUSCOLO

ATTENZIONE AGLI SPIONI

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Inserire i dati della propria carta di credito ogni volta che si fa un acquisto su un sito, col timore perenne che qualcuno se ne possa appropriare? Un’alternativa c’è: si chiama PayPal. È un sistema di pagamento online che permette di effettuare transazioni senza comunicare i dati della propria carta di cre-dito al destinatario finale del pagamento. Come funziona? Ci si registra gratuita-mente su www.paypal.it e si crea un account

associandovi la propria carta di credito (si può usare anche quella prepagata). Quando si deve pagare su un sito di e-shopping si inserisce la password del proprio account di PayPal e il proprio indirizzo di posta elet-tronica. In pratica i dati della carta di cre-dito vengono comunicati solo a PayPal che funge da intermediario tra noi e il negozio di e-commerce. PayPal è stata fondata nel 1998 e nel 2002 è stata acquistata da eBay, il sito di e-com-merce più conosciuto al mondo. In Italia è presente dal 2005 e, a livello mondiale, vanta 248 milioni di conti attivi.

Fondato in California nel 1995, è diven-tato in pochi anni il più conosciuto sito d’aste online al mondo e oggi è il primo sito di commercio elettronico a livello

mondiale. Su eBay è possibile vendere e comprare praticamente di tutto: dall’e-lettronica e informatica all’abbigliamento, dagli accessori per auto a quelli per la casa, dai libri agli oggetti d’arte e d’antiquariato, dalle attrezzature per ogni tipo di sport ai prodotti gastronomici…

Ma chi può comprare e chi può vende-re? Su eBay chiunque, dopo l’iscrizione gratuita al sito, può diventare un acquirente o un venditore (c’è una distinzione tra ven-ditore non professionale, utente privato, e professionale per chi ha la partita IVA). Il contatto avviene sulla piattaforma di eBay dove sono previste varie modalità di scam-bio: dall’asta in cui bisogna fare un’offerta per aggiudicarsi l’oggetto di proprio inte-resse, alle vendite a prezzo fisso. In me-

rito al pagamento sono vigenti due regole fondamentali: le spese di spedizione sono sempre a carico dell’acquirente e l’invio della merce avviene solo dopo il pagamen-to. Ma come essere sicuri che il venditore una volta ricevuto il denaro (si può pagare con PayPal, vaglia postale, bonifico banca-rio, assegno, carta di credito) ci invierà la merce? È fondamentale controllare la re-putazione del venditore: su eBay al termine di ogni transazione l’acquirente può lasciare un feedback (positivo, negativo, neutro) e un breve commento che può servire proprio per valutare l’affidabilità.

Per evitare che acquirenti e vendito-ri siano vittime di truffe, eBay ha creato un apposito Spazio sicurezza accessibile sia dalla home di www.ebay.it (selezionare “eBay classico” e poi la sezione “assisten-za clienti”) sia dall’indirizzo www.compra-conbuonsenso.it.

PAGARE ONLINE CON PAYPAL

il re del commercio elettronico

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Dipende dall’episodio nel quale vi siete imbattuti e dal grado di gravità e coinvol-gimento.

La segnalazione va fatta, anche in forma anonima, quando ci si imbatte online in materiale illecito o pericoloso. Può essere effettuata:- attraverso il portale del Commissariato di PS online (www.commissariadodips.it) o il sito della Polizia di Stato (www.poliziadi-stato.it);- via e-mail ai Comparti e alle Sezioni della Polizia Postale e delle Comunicazioni com-petenti per territorio (per Cremona: [email protected]).

La denuncia va presentata quando si è stati spettatori di un reato commesso a danni di altre persone. Si può decidere in piena libertà quando e se sporgere denuncia (a meno che non si tratti di casi per i quali deve necessariamente essere resa entro i

termini stabiliti dalla legge).Si può presentare personalmente o attraver-so un procuratore speciale:- al Pubblico Ministero (quindi depositan-dola in Tribunale);- a un Ufficiale di Polizia Giudiziaria pre-sente negli uffici delle Forze di Polizia, o in forma orale (in tal caso l’Ufficiale redi-gerà un verbale con la descrizione dei fatti avvenuti) o con un atto scritto, firmato da chi presenta la denuncia o dal procuratore speciale. La denuncia presentata per iscritto si può redigere autonomamente o utilizzan-do gli appositi moduli disponibili sul por-tale del Commissariato di PS online (www.commissariatodips.it). L’atto già predispo-sto verrà ratificato con un verbale dall’Uffi-ciale di PG.

La querela va presentata quando si è su-bito un danno e spetta esclusivamente alla persona offesa da un reato. Tale diritto deve essere esercitato entro tre mesi dalla notizia del fatto che costituisce reato.La querela può essere presentata, personal-mente o attraverso un procuratore speciale, agli stessi incaricati a ricevere la denuncia e con le medesime modalità. In qualsiasi mo-mento è possibile ritirare la querela.

In questa Guida abbiamo più volte detto che ogni contenu-to o comportamento illegale, effettivo o sospetto, deve esse-re segnalato alla Polizia Postale e delle Comunicazioni ma, in concre-to, cosa dovete fare?

Ecco un vademecum operativo su come muovervi e quali informazioni fornire alla Polizia Postale e delle Comunicazioni per metterla nelle condizioni di avviare le indagini in

modo proficuo.

COSA FARE IN CASO DI...

SEGNALARE, DENUNCIARE O QUERELARE?

CAPITOLO 5

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SITO WEB: nome del sito, stampa del contenuto, se il sito non è pedopornografico (per contenuti con immagini di minorenni è sufficiente il nome della pagina web). At-tenzione! Non scaricate mai sul computer materiale pedopornografico: la sua deten-zione è illegale.

MESSAGGI IN NEWSGROUP: indica-zione del nome del newsgroup e del modo in cui poterlo reperire, stampa del messag-gio, se questo non è pedopornografico (se contiene immagini di minorenni è sufficien-te spiegare come poterlo reperire).

E-MAIL: copia della e-mail, comprensiva dell’header (intestazione) del messaggio e degli allegati (anche se sono relativi a im-magini pedopornografiche).

CHAT: giorno e ora della chat, nome della chat utilizzata, nick name dell’utente con cui si è conversato, dati della stanza in cui è avvenuta la conversazione (ad esempio il nome del server e del canale in IRC, la stan-za in C6, l’UIN universal ICQ Number in ICQ), testo della conversazione, log relativi alla conversazione in chat, files inviati du-rante la chat.

FILE SHARING: giorno e ora del colle-gamento, nome del file sharing adoperato, nick name dell’utente, file che è stato sca-ricato, log relativi alla divulgazione illecita.

DIFFAMAZIONI, INGIURIE, SOSTI-TUZIONI DI PERSIONA SUI SOCIAL NETWORK: data del fatto, nome del pro-

filo e ogni indicazione di riferimento, stam-pe (o copia su CD o pendrive) dei post dif-famatori / ingiuriosi.

QUERELA PER TRUFFA TRAMITE ANNUNCIO DI VENDITA: nome del servizio di vendita usato, dati del vendito-re, e-mail comprensive di header relative ai contatti intrattenuti con il truffatore, indica-zione del sistema di pagamento utilizzato.

DENUNCIA PER SOSTITUZIONE DI PERSONA: nome del servizio attivato a nome del denunciante, documentazione re-lativa all’attività illecita compiuta.

DENUNCIA PER USO INDEBITO DI CARTA DI CREDITO/DEBITO: copia estratto conto della carta di credito o lista dei movimenti disconosciuti effettuati con il bancomat.

QUERELA PER INGIURIA/DIFFA-MAZIONE: copia del contenuto illecito (copia del sito, del messaggio o dell’e-mail comprensiva di header).

QUERELA PER ACCESSO ABUSIVO A UN SISTEMA INFORMATICO: file di log relativi agli accessi; tipo e versione del sistema in uso, descrizione del tipo di operazioni illecite e dei danni accertati, no-minativi delle persone informate sui fatti, backup dei file interessati dalle modifiche contenenti informazioni relative all’attacco.

QUERELA PER FRODE INFORMA-TICA AVVENUTA CON IL DIROT-TAMENTO DI CHIAMATE VERSO CODICI 899 SATELLITARI E INTER-NAZIONALI: lista delle chiamate disco-nosciute, copia della bolletta telefonica, in-dicazioni su come è stato scaricato il dialer e su come si adopera e si protegge il com-puter.

QUALI INDICAZIONI E DOCUMENTAZIONI

FORNIRE

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Servizio Polizia Postale e delle Comunica-zioni. Per maggiori informazioni: www.poliziadistato.it

Sul sito www.commissariatodips.it è pre-sente un ufficio Internet gestito dalla Po-lizia Postale e delle Comunicazioni, per ricevere informazioni o fare segnalazioni/denunce di reati che avvengono su Internet (hacking, phishing, e-commerce, bancomat e carte di credito, spamming, pedofilia onli-ne, diritto d’autore, telefonia).Si possono anche consultare approfondi-menti, richiedere informazioni specifiche, denunciare reati informatici, leggere le news e le domande più frequenti e accedere al forum telematico.

Per entrare nell’ufficio Internet gestito dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni basta digitare il seguente indirizzo www.com-missariatodips.it e cliccare sulla sezione “sicurezza telematica”. Per effettuare una segnalazione o una denuncia è necessario registrarsi e fornire i dati richiesti.

È l’organo centrale del Ministero dell’In-terno per la sicurezza e la regolarità dei servizi di telecomunicazioni. Svolge un’a-zione di prevenzione e contrasto della criminalità informatica a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libertà di ogni forma di comunicazione. È formata da un’équipe di professionisti impegnati nell’attività di contrasto ai crimini nel settore delle te-lecomunicazioni come la pedofilia online, l’adescamento online, il cyberbullismo, le truffe online…

Il principale sforzo operativo della Polizia Postale e delle Comunicazioni è nella dire-zione del continuo adeguamento della pro-pria risposta alle nuove frontiere tecnologi-che della delinquenza.La Polizia Postale e delle Comunicazioni è presente su tutto il territorio nazionale attraverso i Compartimenti, con competen-za regionale, e le Sezioni con competenza provinciale, coordinati a livello centrale dal

Indirizzo: via Verdi n. 1, CremonaTelefono: 0372593588E-mail: [email protected] Posta Elettronica Certificata (P.E.C.):[email protected]

Orario per il pubblico: dal lunedì al venerdì 08.30-13.00

Chi è la Polizia Postale e delle Comunicazioni? Il commissariato

di PS online

LA SEZIONE DI CREMONA

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Safer Internet (www.saferinternet.org, in inglese), network europeo di promozione della sicurezza in rete per i minori.

Safer Internet Programme (http://ec.europa.eu/information_so-ciety/activities/sip/index_en.htm), iniziativa della Commissione Europea.

SicuramenteWeb (www.microsoft.com/italy/about/citiz-ship/sicurezza/web/default.mspx), un iniziativa ideata da Microsoft Italia focalizzata sui temi della navigazione protetta dei minori sul Web e della sicurezza informatica.

Sicuri in rete (www.sicurinrete.it), sito del Centro Italiano per la sicurezza in rete a cura di Save the Children e Adiconsum.

Ti6Connesso (www.ti6connesso.it), sito a cura del Ministero delle Comu-nicazioni in collaborazione con Save the Children Italia per promuovere la sicurezza in rete dei giovani internauti.

Polizia di Stato (www.poliziadistato.it).

Commissariato di Pubblica Sicurezza online (www.commissariatodips.it), sito della Polizia di Stato con una sezione dedica-ta alla sicurezza telematica.

Easy 4 (www.easy4.it), progetto di promozione della sicurezza in rete per i giovani a cura di Save the Children e Adiconsum.

Il web per amico (www.ilwebperamico.it) iniziativa di SicuramenteWeb (Microsoft Italia) e Moige (Movimento Italiano Genitori).

NavigareSicuri (http://navigaresicuri.telecomitalia.it), iniziativa di Telecom Italia rivolta a bambini, educatori, genitori.

Non cadere nella rete (www.noncaderenellarete.it), campa-gna informativa promossa da Moige (Movimento Italiano Genitori) e Polizia Postale e delle Comunicazioni.

Posta con la testa (www.youtube.com/user/PostaConLaTesta), Canale You Tube con spot per aiutare i giovani a riflettere e a utilizzare Internet e cellula-ri in modo consapevole.

Stop-it (www.stop-it.org), sito per la lotta alla pedopornografia curato da Save the Children Italia.

SITOGRAFIAbibliografia

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Eu Kids Online (www2.lse.ac.uk/media@lse/research/EUKidsOnline/Home.aspx), ricerca europea sull’uso di Internet da parte dei minori.

I media personali nell’era digitale, Nono Rapporto Censis/Ucsi sulla co-municazione, 2011.

10° Rapporto nazionale sulla condi-zione dell’infanzia e dell’adolescenza, Telefono Azzurro e Eurispes, 2009.

Cittadini e nuove tecnologie, Istat, 2010.

Internet: informarsi per navigare serenamente ed evitare i nuovi peri-coli della rete. Fa parte della collana “I quaderni di Telefono Azzurro”.

Internet Sicuro. Storia inedita, pubbli-cata sul numero 2660 di “Topolino”, de-dicata al tema dell’esplorazione protetta del Web. È frutto della collaborazione tra Microsoft Italia e Disney Publishing.

Le reti nella Rete - i pericoli di Inter-net dal cyberbullismo alle sette pro-ana, Michele Facci, Trento, Edizioni Centro Studi Erickson, 2010.

Educazione e Nuovi Media, Walter Nanni (a cura di), Progetto EAST2, EDIThink s.r.l., 2009.

http://attivissimo.blogspot.com

http://www.cyberbullismo.com

http://creativecommons.it

http://www.facebook.com

http://www.google.it

www.ilfiltro.it

www.pc-facile.it

http://www.pro-music.it

http://www.punto-informatico.it

http://www.siae.it

http://www.youtube.it

http://www.vincos.it/osservatorio-facebook

www.wikipedia.it

Ricerche citate nella Guida

Pubblicazioni sulla sicurezza in Internet

Altre fonti online

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