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Sede centrale: Via Pasini, 4 30020 Quarto d’Altino (VE) Servizio clienti NUMERO UNICO Tel. 0422 – 823810 - Fax : 0422-782926 [email protected] TUTTINCAMPO N.1 ANNO 1 / DICEMBRE 2012 www.tuttincampo.info Solo Settore Giovanile per la società di via Pertini. Intervista a mister Luca Tuis Intervista doppia a Vaccari e Ruzza, i candidati alla vigilia del voto delle società In questo numero parliamo del diffuso problema della scoliosi con le risposte di un’esperta SPECIALE SAN DONÀ ELEZIONI FIGC VENETO MEDICINA SPORTIVA

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Sede centrale: Via Pasini, 430020 Quarto d’Altino (VE)

Servizio clienti NUMERO UNICO Tel. 0422 – 823810 - Fax : 0422-782926

[email protected]

TUTTINCAMPO N.1 ANNO 1 / DICEMBRE 2012 www.tuttincampo.info

Solo Settore Giovanile per la società di via Pertini. Intervista a mister Luca Tuis

Intervista doppia a Vaccari e Ruzza, i candidati alla vigilia del voto delle società

In questo numero parliamo del diffuso problema della scoliosi con le risposte di un’esperta

SPECIALE SAN DONà ELEZIONI FIGC VENETO MEDICINA SPORTIVA

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

BUON CALCIO A TUTTI!

Finita la lunga stagione estiva jeso-lana, ho pensato che poteva es-

sere interessante creare una nuova rivista che potesse illustrare e dare risalto a tutte le società del bacino del Basso Piave e del Litorale che fanno attività di calcio giovanile. Dare visibilità e lustro ad un mondo (purtroppo) spesso dimenticato e of-fuscato da quel che fanno le prime squadre, le squadre dei grandi. E

invece perché non parlare proprio di una marea di giovani, dai più picco-lini (i Piccoli Amici) ai più grandi (gli Juniores) in una rivista tutta nuova, frizzante e coinvolgente? Quando ho cominciato a girare i 16 campi incontrando i responsabili dei Setto-ri Giovanili, qualcuno ha capito che finalmente ci si era ricordati di loro, dei giovani calciatori nostrani. Ma non solo calcio, sia chiaro. “Tuttin-campo” vuol dire anche altri sport, perché sempre “in campo” si gioca: non mancheranno finestre sulle atti-vità come calcio a 5, basket, palla-volo, rugby. E vogliamo coinvolgere anche le famiglie, interagire attra-verso rubriche dedicate alla salute e all’alimentazione, al regolamento e al comportamento. Perché lo sport è educazione, rispetto e fair play. “Tuttincampo” sarà distribuito gratu-itamente negli esercizi commerciali del territorio e sui campi delle 16 so-cietà del progetto: Treporti, Cavalli-

no, Jesolo, SandonaJesolo, Eraclea/Crepaldo, Caorle (lungo la costa), Passarella, Musile, Noventa, Torre di Mosto, Fossalta di Piave, Ceggia, San Giuseppe, Città di San Donà, Lastimma D.Bosco e Meolo (nell’en-troterra sandonatese). Un bacino di circa 2500 tesserati (e quindi fami-glie), tantissimi, per una rivista che vogliamo migliorare anche grazie ai vostri suggerimenti. E allora segui-teci e scriveteci, su tutti i nostri ca-nali (sito internet, pagina Facebook, Twitter, via sms, via email). Vi lascio con una citazione dell’ex cittì della Nazionale, Enzo Bearzot: “Il calcio pare esser diventato una scienza, anche se non sempre esatta. Tutta-via, per me, si tratta prima di tutto e soprattutto di un gioco”. E allora, giochiamo! Tutti in campo!

A voi tutti e alle vostre famiglie, l’augurio di un Sereno Natale e un Felice Anno Nuovo.

Tuttincampo, ventata di novità per giovani e famiglie

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Federico Biondo

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Una società che si occupa solo ed esclusivamente di Settore

Giovanile, curando calciatori di età compresa tra i 5 e i 18 anni. Nato a luglio 2010 per affiancare l’attività dell’allora A.C. Sandonà, oggi il Città di San Donà di Piave del presidente Daniele Dorigo partecipa a tutte le categorie, con un bacino di tesserati pari a 180 atleti. La parte organiz-zativa è affidata a circa 30 dirigenti (tra i quali diversi genitori) coordinati dal Responsabile del Settore Giova-

nile, Lorenzo “Renzo” Perissinotto. Sono ben 14 gli allenatori in organi-co. Squadre e obiettivi: la Juniores, che partecipa al campionato Provin-ciale, si allena tre volte la settimana con l’obiettivo di preparare i ragazzi ad affrontare il salto in prima squa-dra una volta conclusa l’esperienza del calcio giovanile; con Allievi e Giovanissimi, anche loro tre allena-menti, la mission è di migliorarli nelle capacità fisico-motorie e portarli ad una maturazione preparandoli ad

impegni agonistici di un certo rilie-vo. Le squadre Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici si allenano per stimo-lare gradualmente le loro potenzia-lità attraverso giochi calcistici con regole semplici e giochi collettivi che miglioreranno le capacità coor-dinative e consolideranno gli schemi motori di base, arrivando ad ottene-re padronanza e abilità nell’uso del pallone.

A.S.D. CITTà DI SAN DONà DI PIAVE, UNA FLORIDA REALTà

LE STRUTTURE E I CAMPI DELLA SOCIETà

Un centro sportivo di prim’ordine, il “Mario Davanzo”, di via Pertini

al civico 19 (vicino alle piscine co-munali), composto da due campi regolamentari entrambi provvisti di illuminazione (uno con tribuna con una capienza di 400 persone circa).Ottima e accogliente anche la strut-tura interna, con un ampio magazzi-no, tre uffici, oltre a quattro spoglia-

toi per le squadre ed uno spogliatoio per gli allenatori.Per la stagione in corso, inoltre, vie-ne utilizzata per i Piccoli Amici, la categoria dei più piccolini (5-7 anni), per un totale di circa 37 bambini, nel periodo novembre/marzo ogni lune-dì, la palestra della scuola “Enrico Fermi” dalle 17.30 alle 19.00.

A.S.D. Città di San Donà di PiaveSede: presso Centro Sportivo “Mario Davanzo”via Pertini n.19 cap. 30027 San Donà di Piave (Venezia)Telefono e fax società: 0421-336513email: [email protected] web: www.calciosandona.it

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

LUCA TUIS, IL SUO SAN DONà CORRE FORTE...

ADRIANO, TUTTO PASSIONE E CUORE

Qualcuno forse lo ritiene un pas-so indietro, passare dall’allenare

una prima squadra (in questo caso l’Eraclea/Crepaldo) ad un team di un settore giovanile: forse lo pen-sava anche lui, ma ha dovuto ricre-dersi. Stiamo parlando di Luca Tuis, il mister degli Allievi Provinciali del Città di S.Donà: un recente passato da portiere (a Noventa, Fossalta e alla Gorghense), fresco reduce dal Corso Allenatore Uefa B, durato due mesi, tenutosi a Spresiano, ha ac-cettato con entusiasmo di tuffarsi nel mondo giovanile.

Luca, com’è formato il tuo gruppo

Allievi?“Ho a disposizione circa una ventina di ragazzi, di età compresa tra i 15 e 16 anni – spiega Tuis – dei quali vi è uno zoccolo duro, un gruppo storico di 12-13 che sono cresciuti assieme facendo tutta la trafila dalle catego-rie minori. Sono fortemente sorpreso dalla voglia di imparare, di ascoltare e di applicarsi dei ragazzi: educati, bravi davvero, senza grosse distra-zioni per la testa. Un bel gruppo”.

Cosa ti ha chiesto la società? Il Corso Allenatori ti è servito per calarti in questa realtà?“La società è per tradizione e per costituzione abituata a lavorare mol-to ed esclusivamente con i giova-ni: chiaramente è esigente, ma ho trovato un’ottima organizzazione, persone sempre presenti e vicine a noi allenatori e ai ragazzi. I risultati positivi che abbiamo fatto finora di-ciamo che sono un po’ la naturale conseguenza di tutti i fattori che ho illustrato. Il corso? Devo dire che ti

cambia tantissimo e ti prepara so-prattutto nello spiegare ai ragazzi il perché di un certo lavoro, di un certo esercizio”.

Quali le tue scelte sul modulo e la tua opinione sul campionato?“Ho sempre usato il 4-4-2 che è un modulo più semplice da assimilare: sono dell’idea che più moduli fai, più confusione fai in testa ai ragazzi che invece hanno bisogno di certezze. Quanto al nostro girone, vedo bene San Stino e Concordia, sulla carta più forti, ma sono convinto che pos-siamo dire la nostra anche noi fino alla fine”.

Dietro al buon lavoro di ogni so-cietà non ci sono solo i dirigenti,

gli allenatori, i protagonisti sul cam-po (i giocatori), ma nella maggior parte delle volte è di chi sta “dietro le quinte” il contributo più prezioso. Tanti a volte lo danno per scontato, ma a certe persone andrebbe detto sempre il “grazie” più grande. Una di queste persone che da tantissimi anni c’è e non manca mai è Adriano Celadon, attualmente il magazzinie-re e tuttofare della società ASD Città di San Donà di Piave. Un “ragazzo” di 68 anni che ha dedicato 34 anni della propria vita al mondo del pal-

lone: prima come allenatore (sem-pre al Sandonà, ma anche al Riva Piave e al Noventa) e poi come fido collaboratore, dal 2001 fino ad oggi appunto nella società di via Pertini, dove si preoccupa che tutto sia in ordine negli spogliatoi e sui cam-pi. Dal lunedì alla domenica lo trovi sempre lì, a volte con la moglie Ma-riangela, a dedicare anima e cuore ai ragazzi. “E’ una passione, prima che un lavoro – sorride con la sua in-confondibile chioma bianca Adriano – mi piace essere utile in vari modi per una società seria e ben orga-nizzata come il Città di San Donà. Collaboro anche col SandonaJeso-lo, visto che la Prima Squadra e la Juniores si allenano qui”. Di storie ne avrebbe una marea da raccontare. “Ricordo tanti ragazzi che poi sono diventati uomini: potrei citare i vari Meacci, Garau, Giacomini, Caver-zan, ragazzi che avevano passione e facevano sacrifici. Ma a tutti quelli che son passati e che adesso sono qui mi ci sono affezionato”.

LA FESTA DI NATALE

L’occasione per stare insieme e scambiarsi gli auguri di Natale:

venerdì 14 dicembre presso la sala del Rugby San Donà (in via Unità d’Italia 18) avrà luogo la consue-ta Festa di Natale dell’ASD Città di San Donà di Piave. Aperta a tutti i tesserati e alle loro famiglie: il tutto sarà preceduto (dalle 17.00) da un torneo per Piccoli Amici e Pulcini al “Davanzo”, poi dalle 19.00 ritro-vo ed inizio della festa. La società offrirà un buffet a tutti i presenti, al quale contribuiranno le mamme con torte, bevande, snack dolci o salati. Per aderire basta rivolgersi alla se-greteria della società.

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CARLO MARCHETTO, TRA JUNIORES E PRIMA SQUADRA

Carlo Marchetto, nato a Motta di Livenza 43 anni fa, allenatore,

non lo scopriamo certo noi. Ultima apparizione in prima squadra alla LiventinaGorghense con i successi di cui parlano sempre in tanti. Ades-so il buon Carlo allena gli Juniores Nazionali del SandonàJesolo, anche se il suo rapporto con mister Tedino della prima squadra (di cui è vice al-lenatore) è quasi morboso, almeno dal punto di vista calcistico e profes-sionale. Marchetto calciatore ha ve-stito parecchie casacche: giusto per citarne qualcuna in ordine sparso Atalanta (tre anni), Suzzara (in C2),

Trento (in C1 e C2), Formia (in C2), Giorgione (in C2), Bassano (in serie D), Opitergina (in Eccellenza), Mare-nese, Liventina. Lui se ne stava die-tro, da centrale difensivo. Della sua attuale compagine dice “siamo una squadra partita tardi, anche perché la rosa, ad inizio stagione, era sta-ta cambiata visto e considerato che alcuni ragazzi li avevamo promossi dagli Allievi”. E proprio questa è la “mission” della società: far emerge-re i talenti nascosti, dando ai ragazzi la possibilità di provare con la squa-dra superiore o di crearsi uno spa-zio capace di rendere al meglio le attitudini tecnico-tattiche del singo-lo. Occorre dare basi ottime a tutti. Anche nel caso di Carlo Marchetto il modulo preferito è il 4-2-3-1. Nel tor-neo di quest’anno parecchie sono le squadre da tenere sotto occhio: in pratica le prime della serie D sono le prime anche nel torneo Juniores. Oggi come oggi il Pordenone (quat-tro 1996 in organico) sta lavorando bene, sfornando ragazzi prepara-

ti e mentalmente accesi, anche se “la squadra che mi sembra più for-te – afferma Marchetto – mi pare la Sambonifacese”. Eppure mister Carlo ha ancora nella mente il lavoro svolto dal tecnico Orecchia, ex del Legnago. “L’allenatore che, ad oggi, mi è piaciuto di più sotto parecchi punti di vista”. Al SandonàJesolo da tempo gli Under si allenano in con-temporanea alla prima squadra. Un esperimento che parecchie società perseguono. In effetti diventa stru-mento di lavoro essenziale visiona-re tutti i ragazzi papabili facendoli allenare insieme, un modo per farli sentire già grandi.

TORNEO E FESTA

Venerdì 21 dicembre, dalle 16.00 alle 19.00, al Pa-laArrex (in piazza Brescia) si svolgerà un torneo di

calcio (“Stelle di Natale”) con la partecipazione degli Esordienti, Pulcini e Piccoli Amici della società. Poi dalle 19.15 tutti gli atleti in tenuta di rappresentanza si riuniranno per la Festa di Natale 2012, con buffet e musica. Durante il pomeriggio, inoltre, dalle 17.30 alle 19.30 ci saranno degli incontri con il dottor Alessandro Tettamanzi, piscologo dello sport e docente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC, a disposizione di ge-nitori e tecnici dei ragazzi per dei colloqui, nell’ambito del progetto educativo “Gioca libero...libera il Calcio”.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

MARCO PAVANEL, UN INNAMORATO DEL CALCIO

L’obiettivo di “Tuttincampo” visita lo spogliatoio del Città di Musile

Allievi Regionali. Squadra, per lo più, formata da ragazzi 1997, con alcuni 1996. Insomma mister Marco Pava-nel si trova un gruppo di un anno più giovane rispetto alla media.Ed infatti la differenza si vede, ma non poi così tanto. Mai preso “bac-chettate”: alcune volte la scarsa cattiveria a tu per tu con il portiere avversario e la sfortuna stanno con-traddistinguendo il cammino dei ra-

gazzi di Pavanel, il quale ha rilevato gli Allievi dopo la guida di altri due allenatori. Il tutto quest’anno. “Prati-camente un calvario per i ragazzi – spiega – sono arrivato che avevamo un punto, adesso (mentre scriviamo) ne abbiamo 3 e siamo ultimi in gra-duatoria. Per i ragazzi, cambiare tre mister in pochi mesi, significa con-fusione mentale. Per questo adesso, più che sulla tattica, stiamo lavo-rando sulla testa. La differenza tra i primi e gli ultimi la fa solo la volontà mentale di concentrarsi al punto giu-sto”.La squadra si allena sui campi di via Argine San Marco dove la società dispone di ben tre campi, mentre Esordienti e Giovanissimi si allenano su un altro terreno. Praticamente Pa-vanel è uno “malato di calcio” e un mediano alla Ligabue. Modulo pre-ferito il 4-2-3-1. “Perché innanzitutto occorre non prenderle e poi, calci-sticamente, bisogna provare a dar-le”. Mister cui piace fare esperienze nuove: non lo dice a nessuno, ma in

camera ha il poster del mister del Borussia Dortmund. “Mi addormen-to più facilmente se penso alle ripar-tenze straordinarie che ha insegnato ai propri ragazzi.Per uno come me al quale piace la velocità del contropiede e della ri-partenza, il mister dei gialloneri te-deschi è il massimo”.Ma Marco Pavanel al Musile allena anche i Pulcini del 2003. Una delle due squadre allestite in base ai 24 atleti. “Una compagine davvero di grandi potenzialità, capace di dare soddisfazioni negli anni che verran-no. Ne sono certo”.

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LUCERA E UN SORPRENDENTE FOSSALTA

Uno degli aspetti più piacevoli nel fare l’al-

lenatore è vedere la tua squadra che ti segue, che fa (o ci prova, almeno) quello che viene provato in allenamento: farlo, inoltre, con ampia disponibilità, chiedendo e rendendosi interessati su una situazio-ne tattica o un movimento particolare, è ancora più soddisfacente.Questo sta accadendo in questo pri-mo scorcio di stagione agli Juniores Provinciali del Fossalta Piave, in te-sta al girone, guidati da Giuseppe “Pino” Lucera. Uno che di esperienza nei Settori Giovanili ne ha fatta tanta, in diverse piazze del

Basso Piave e del Litorale.

Primo anno con gli “orange” del Fossalta: che situazione hai trova-to?“Abbiamo iniziato con qualche incertezza sulla data di partenza del cam-pionato: sembrava si do-vesse partire a ottobre, in-vece il 22 settembre siamo scesi in campo dopo due settimane di preparazione. Non è stato facile per-ché ho dovuto miscelare gli aspetti fisici a quelli dell’organizzazione tattica, tralasciando un po’ di più la preparazione atletica. In tal senso pensavo pagas-simo un po’ lo scotto, e in-vece è andata bene”.

Disponibilità ed educa-zione, parole che ripeti spesso.“Certo, ho trovato un grup-po di 20 ragazzi molto as-sidui nell’ascoltare e rece-pire i miei dettami: di mio sono uno che esige e che vuole che ognuno sappia quel che deve fare in cam-po. Ho dato le chiavi del gio-co a due centrocampisti (Bianchini e Perissinotto ndr) proponendo un 4-4-2 dove loro rappresentano i due centrali in mediana, mentre davanti facciamo molta pressione già con le punte e con i due esterni per recuperare palla più in alto possibile. Sul comportamento nulla

da eccepire, anche a livel-lo di cartellini siamo stati molto bravi: solo un’espul-sione per doppia ammoni-zione ma mai per falli catti-vi o altre cose gravi”.

Quali gli obiettivi che la società ti ha dato?“Di fare un campionato dignitoso. Certo, non mi aspettavo di essere così in alto, al primo posto, dopo nove gare. L’obiettivo primario co-munque è fare in modo che alcuni dei miei ele-menti possano trovare spazio in prima squadra. E finora è già successo più volte e di questo sono fe-lice”.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Auguri a tutti gli sportivi!

CAORLE, SUPER TRUPPA PER I GIOVANISSIMI

L’importante apporto dei paesi li-mitrofi (La Salute di Livenza, San

Giorgio di Livenza), il grande entu-siasmo e un’annata particolarmen-te ricca di atleti hanno fatto sì che il “conto corrente” della “banca” dei Giovanissmi del Caorle Calcio se-gni positivo. Sono, infatti, ben due le squadre presentatesi ai nastri di partenza nella categoria dei Giova-nisimi Provinciali. La squadra che gioca nel girone A è affidata alle cure ed attenzioni di Loredano Se-gatel, mister ma anche responsabile del Settore Giovanile della società litoranea.

Mister, ci descrive un po’ il gruppo a disposizione?“La squadra A usufruisce dell’im-pianto di San Giorgio – spiega Se-gatel – le età sono miste, tra i ‘98 e i ‘99. La scelta di appartenere ad una squadra o all’altra è stata più di ca-rattere logistico, quindi la squadra B è concentrata su Caorle. Non è sta-ta fatta alcuna selezione tecnica. Il gruppo è molto buono, con ragazzi educati e disponibili, su questo non ho niente di negativo da evidenzia-re”.

Un’età particolare per questi Gio-vanissimi: ancora piccoli o già grandi?“Diciamo che non è semplice far co-esione tra gruppi e compagnie che appartengono chi alla classe terza media e quelli che già sono in prima superiore: i primi per certi versi sono ancora piccoli, gli altri invece comin-ciano ad assumersi un aumento del-le responsabilità”.

Quale il modulo che preferisci per impostare il tuo undici?“La disposizione in campo è fatta un po’ in base alle caratteristiche dei miei ragazzi: per ora ritengo il 4-2-3-1 quello che si adatta di più, es-sendoci la componente degli inseri-menti dei centrocampisti da dietro e poiché i miei attaccanti hanno buone doti tecniche. Il diktat è il gioco pal-la a terra, se possibile coinvolgendo anche il portiere nel giro della palla”.

Per Natale il Caorle Calcio farà festa con una cena sabato 22 dicembre alle 20.30 al Ristorante Tituta (per info 0421.83181).

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PASSARELLA-CHIEVO, UN BINOMIO VINCENTE

Nel presentarvi l’attività del Passa-rella 93, non si può prescindere

dall’importante collaborazione che esiste tra la società sandonatese e il Chievo Verona del presidente Cam-pedelli: un’affiliazione nata circa cin-que anni fa e che si è rinnovata an-che per la stagione 2012-2013. “Quest’anno siamo già stati con i ragazzi del Settore Giovanile e i genitori al Bentegodi per Chievo-Fiorentina – spiega il Responsabile del Settore Giovanile biancoverde, Fabio Folador – con i nostri tesserati ospiti, mentre i genitori pagano una

cifra simbolica di un euro. L’ultima volta eravamo 54 società presenti sulle 70 affiliate al Chievo. Un rapporto che ci piace mantenere per il fatto di esserci e di far parte di un gruppo”. L’utilizzo del marchio sull’ab-bigliamento, la partecipazione dei tecnici del Passarella a corsi di ag-giornamento con gli allenatori della società clivense, l’organizzazione di camp estivi. “Non chiedono assolutamente sol-di – precisa Folador – ma bensì di esserci, di partecipare alle loro ma-nifestazioni dove ci invitano e, come detto, ogni tanto organizziamo pul-lman e macchine per andare allo stadio a vedere le partite di serie A: prima della gara con la Fiorentina, le scuole calcio tra cui la nostra hanno fatto una sfilata attorno al campo e sono stati applauditi da tutti”. Già in clima natalizio, nel frattempo, la società Passarella che, come da

tradizione, farà festa a tutti i tesserati e alle loro famiglie do-menica 16 dicembre al Club-Ristorante

“Casa di Caccia” di Monastier, dalle 12.30

fino alle 20.00, con ospite speciale Babbo Natale...

PASSARELLA-CHIEVO, UN BINOMIO VINCENTE

Un rapporto che ci piace mantenere per il fatto di esserci e di far parte di un

L’utilizzo del marchio sull’ab-bigliamento, la partecipazione dei

al Club-Ristorante “Casa di Caccia” di

Monastier, dalle 12.30 fino alle 20.00, con ospite

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

PER GLI ALLIEVI DI ALFIER UN ANNO DI CRESCITA

Risultati per ora non brillanti: le difficoltà degli Allievi del Passa-

rella hanno tuttavia una spiegazione razionale e logica, come ci spiega l’allenatore Alessandro Alfier.

Mister, come mai un avvio così de-ficitario?“L’anno scorso il Passarella non ave-va una squadra Allievi. Questo è appena il nostro primo anno insieme, tant’è che all’inizio non sapevamo nemmeno se aveva-mo i numeri per poter costruire l’or-ganico. Stiamo cercando di creare un bel gruppo partendo da zero, piano pia-no ci stiamo riuscendo: i pochi punti sono dovuti sia per difficoltà fisiolo-giche, sia perché abbiamo avuto la sfortuna di incontrare in queste pri-me partite quasi tutte le squadre più forti”.

Quindi secondo lei qual è la ricetta per iniziare a far punti?“Ci vogliono impegno, dedizione e

lavoro, tanto lavoro. Solo così po-tremo iniziare ad esprimere il nostro pieno potenziale che, secondo me, è buono”. Non potete giocare nel vostro campo di Passarella perché sog-getto al rifacimento del terreno. Rappresenta un handicap tanto importante per voi l’essere co-stretti a giocare le partite casalin-ghe a Calvecchia?“Sicuramente si. Non tanto per la qualità del campo, ma soprattutto perché a livello mentale non rappre-senta il nostro punto di riferimento, poiché continuiamo ad allenarci a Passarella. Non abbiamo la possibilità di gioca-re su un terreno amico, anzi, non ne conosciamo le misure e la morfolo-gia. Per noi andare a Calvecchia è come essere costretti a giocare in trasferta”.

All’interno della squadra è stabili-to un particolare regolamento che

punisce i comportamenti scorret-ti, le bestemmie e quant’altro?“Certamente. E’ prevista la multa in caso di ammonizione, espulsione, bestemmia e qualunque altro tipo di comportamento scorretto, verso i compagni e anche verso l’allenato-re”.

Dove si sente di dire che potete ar-rivare, anche in base ai program-mi e agli obiettivi imposti dalla società?“La società non ha mai imposto nessun obiettivo, sa benissimo che quest’anno non sarà facile per noi. Però sono convinto che impegnan-doci a dovere potremo risalire fino a metà classifica”.

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Treporti Calcio significa passione per la palla,

emozioni da condividere avendo addosso la casac-ca biancorossa. In un set-tore giovanile (ne parliamo nell’altro articolo) in cui spiccano numeri e quali-tà. A coordinare la truppa come Responsabile del Settore Giovanile (assieme a Gianni Vianello) è Fabio Maschietto che, forse non lo ha detto ancora a nes-suno, ma ha una passione, calcisticamente parlando, per Billy Costacurta. L’ex milanista, attualmente sen-

za panchina e opinionista Sky, piace a Maschietto come pure Zeman e De Canio. Insomma un mix di personalità cui fare riferi-mento per crescere.La pecca del Treporti è, probabilmente, la man-canza di un campo in più dove far correre e crescere i talenti sportivi. La squa-dra degli Allievi, allenata da Fabio, non è, forse, ancora pronta per respi-rare l’alta classifica, anche se lo spogliatoio unito e serio lascia ben sperare per il futuro. Da allenatore

Maschietto ha preparato il Cavallino Allievi, gli Al-lievi Regionali del Lagu-na e i Giovanissimi della Serenissima.”L’importante – dice – in un gruppo è che esista la responsabili-tà e il rispetto tra i gioca-tori e gli “uomini” che, in uno spogliatoio debbono crescere e rapportarsi con i coetanei”. Il passato cal-cistico di Maschietto dice Venezia, Mogliano, Trepor-ti, Jesolo ecc. Una “fedi-na” sportiva che lo ha fatto crescere ed ora (dal 2003 ha appeso le scarpette al chiodo) lo fa continuare per trasmettere il suo cal-cio ai giovani che lo vo-gliono apprendere. “Siamo una squadra con una ven-tina di ragazzi, non tanti se si guarda alle possibili as-senze dettate da malanni stagionali o altro”.

Ci sono recentemente sta-te le elezioni per i compo-nenti i vertici della federa-zione regionale.Tu cosa ne pensi? “Credo che i nuovi o rinnovati ver-tici della Federcalcio deb-bano essere in grado di accettare anche e soprat-tutto le idee di chi lavora ed opera direttamente sui campi. Solo chi lavora in trincea ha il polso della situazione. Poi la politica di federazione è un’altra cosa sulla quale non mi esprimo”.

FABIO MASCHIETTO, MISTER E COORDINATORE

LA TRUPPA BIANCOROSSA...

Settore giovanile del Treporti: una realtà che non sfugge all’attenzione degli addetti ai lavori. Circa

160 ragazzi il “conto corrente” in termini di investimen-to di carattere sociale ed agonistico: la ricerca della qualità e la crescita del vivaio sono all’ordine del gior-no. Ricordiamo che da qui anche nel recente passato sono partiti ragazzi diventati poi calciatori ed ora pro-fessionisti, un nome su tutti il portiere Alessio Scarpi (nella foto sotto). Dai Piccoli Amici alla Juniores, ecco la mappa degli allenatori delle formazioni biancorosse del Treporti. I Piccoli Amici sono preparati da Gianluca Amadi e da Giuliano Baldissera. I Pulcini sono seguiti da Giannino Vianello e Vittorio Polesel. Due le formazio-ni di categoria Esordienti: una (a 9) allenata da Roberto Busetto, ed una (a 11) preparata da Vanni D’Este. Ti-ziano Collarin è il mister dei Giovanissimi, mentre gli Al-lievi li cura Fabio Maschietto. La Juniores Regionale è seguita da Giuseppe “Bepi” Rosso. Una ventina le uni-tà per ogni squadra. Im-portante anche segnalare il preparatore dei portieri: quel Daniele “Lele” Minio che segue “i guanti” del-la prima squadra e che, una volta alla settimana, insegna a stare tra i pali a tutti i portieri delle altre formazioni.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Nonostante la giovane età (32 anni) Alberto Tonetto lo chia-

mano “mister” già da quattro anni: dopo tre stagioni vissute da giocato-re della prima squadra (e allo stesso tempo allenatore) allo Jesolo, dove ha cresciuto un gruppo di piccoli dai Pulcini fino agli Esordienti, si è spo-stato da quest’anno all’Eraclea/Cre-paldo, con rinnovato entusiasmo. Alcuni elementi lo hanno, tra l’altro, seguito nella nuova avventura, negli

Esordienti (9 contro 9) della società nata dalla fusione tra le due località (Eraclea e Ponte Crepaldo appunto).

Un bel gruppetto di circa 13 piccoli atleti (nati tra il 2001 e il 2002) che stanno dando buone soddisfazioni al tecnico e alla società.

Chiaro che a queste età devi lavo-rare sotto vari aspetti: un po’ edu-catore, un po’ allenatore...“Sì, è vero. Si cerca in primis di la-vorare molto col pallone, palla a ter-ra con massimo tre tocchi, sia nelle partitine degli allenamenti, che nelle partite che facciamo. Poi si punta al miglioramento dei fondamentali, coordinazione, la tec-nica di base, lo stare in campo nelle due fasi, offensiva e difensiva. A livello comportamentale bisogna sempre lavorare molto sull’aspetto psicologico, visto che è una partico-lare età per loro”.

Quali sono le direttive per un buon

comportamento dentro e fuori dal campo?“Cerco di educarli al rispetto tra i compagni, con gli avversari e so-prattutto con l’arbitro. Sul gioco vo-glio che si aiutino in campo tra di loro. Non è facile, lo ammetto, ma finora mi stanno dando grandi soddisfazio-ni, al di là dei risultati che poi valgo-no fino ad un certo punto”.

Qualche regola particolare nel tuo spogliatoio?“Stanno crescendo e si cerca di far-li divertire anche attraverso piccole cose. Tipo il classico torello dove se si ar-rivano ai venti passaggi, chi sta in mezzo si deve fare le dieci flessioni; oppure quando uno segna il goal o compie gli anni c’è la tradizione di portare le paste. Sono piccole cose che però fortifica-no il gruppo”.

ALBERTO TONETTO “COMANDA” GLI ESORDIENTI

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NOVENTA: GIULIANO ANDREUZZA, IL MISTER DI TUTTI

Una squadra competitiva, suscet-tibile di cali psicologici e fisici,

ma determinati a fare bene e con lo scopo primo di poter presentare due o tre ragazzi in prima squadra, con la ferma intenzione di rinforza-re l’ossatura di giovani “del paese”. Del resto con un mister così non si potrebbe pensare il contrario. Giu-liano Andreuzza è partito da casa a 14 anni, destinazione Genova. Qui ha fatto tutta la trafila nelle giovani-li del grifone. “Erano tempi difficili: partire da casa, abbandonare fami-glia e amici per una sfera di cuoio

era bello ma altrettanto impegnativo. L’ho fatto e mi è andata bene, a tanti non va così”. Dopo Genova ci sono state Parma, Pescara, Lazio. Giulia-no giocava da stopper, ossia quel-lo che aveva il compito di seguire come un’ombra il centravanti avver-sario. “Ricordo con piacere mister Cadè: mi aveva colpito l’umiltà den-tro e fuori dal campo. Valori che cer-co di trasmettere oggi ai ragazzi del mio gruppo”. Tornato in terra veneta comincia la trafila da giocatore e da allenatore. Dall’Eccellenza alla Terza Categoria è un tourbillon di squadre

ed esperienze. Da due anni mister Andreuzza è allenatore a Noventa degli Under e dei Pulcini 2003, non-chè responsabile tecnico di tutte le formazioni. “Sono categorie molto diverse, agli antipodi. I piccolini de-vono essere seguiti tanto e necessi-tano di attenzioni diverse dagli altri. I grandi fanno gruppo in altro modo: ci si interfaccia con ragazzi che por-tano in campo anche le tensioni del-la scuola, del lavoro e il calcio deve aiutare a sfogare nel più positivo dei modi queste pressioni. Del resto trat-tasi di calcio ben diverso da quello che ho vissuto io. Allora i muscoli erano veri, adesso sono costruiti con attenzione. Il giocatore deve avere tanto fisico, velocità, se si riesce an-che un buon piede. Poche le ban-carelle che espongono tutta questa mercanzia. Si contano sulle dita di una mano. A Noventa ogni anno due o tre ragazzi dalla Juniores vengono inseriti nella prima squadra e questo ci lusinga”.

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Giuliano Andreuzza con la maglia del Pescara nel 1975

Il campo dove giocano le squadre giovanili e, sotto, il campoprincipale dell’impianto di Noventa di Piave.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

CALCIO MEOLO, PROSEGUE IL RINNOVAMENTO

INCONTRO FORMATIVO PER LE FAMIGLIE

Con le dimissioni di presidente e vice presidente avvenute il 30

giugno 2012, il Meolo era sull’orlo della chiusura: quasi senza giocato-ri della Prima Squadra e con il Set-tore Giovanile da ricostruire. Grazie alla caparbietà dei dirigenti rimasti e alla volontà dei genitori e di mol-te persone del paese, che vedono nello sport e nell’attività giovanile una risorsa per la comunità, il Cal-cio Meolo ha potuto continuare la sua attività e allo stesso tempo rin-novarsi. Il primo passo della nuova gestione societaria è stato la nomi-na di un nuovo presidente, Silvano Zaffalon, e del direttivo gestionale della società, così da riuscire a per-fezionare l’affiliazione e l’iscrizione della società, e di tutte le categorie di età, per l’anno 2012-2013 prima del termine ultimo del 25 luglio. È stata successivamente firmata una convenzione con l’Amministrazione Comunale di Meolo per la comple-ta gestione dell’impianto sportivo “Giuseppe De Nardi”, con il paga-

mento delle varie utenze e i lavori inerenti alle strutture a carico della società. Nel mese di ottobre, ter-minata la “fase transitoria”, è stata indetta un’assemblea dei soci per eleggere il nuovo direttivo il quale, il 22 novembre, ha eletto il nuovo pre-sidente ed ha assegnato le cariche al proprio interno. Presidente è stato rieletto Silvano Zaffalon (nella foto), mentre il nuovo direttivo è composto da: Celli Roberto, Chiominto Giovan-ni, Finotto Giuseppe, Franzin Guido, Nogarotto Claudio, Pasqualini Mario, Passarella Italo, Sansonetto Chiara e

Tronchin Stefano. Al nuovo direttivo il compito di costruire solide basi per la società, con l’obiettivo di puntare ad una crescita sia quantitativa che qualitativa del Calcio Meolo, anche attraverso accordi con società se-mi-professioniste e professioniste. Spetterà poi all’assemblea dei soci che si riunirà nuovamente a maggio del 2013 decidere il futuro di que-sta gloriosa società. Nella foto, la squadretta dei Piccoli Amici, il primo tassello del Settore Giovanile, i più piccoli allenati da Franco Teso e da Luca Zaffalon.

“Si può continuare ad essere bambini praticando calcio”:

questo il tema dell’incontro orga-nizzato dall’ASD Calcio Meolo con il professor Alessandro Tettamanzi, psicologo dello sport e docente del Settore Giovanile Scolastico della FIGC. L’iniziativa è rivolta principalmente ai genitori ed a tutte le persone inte-ressate alla formazione dei ragazzi nello sport e si terrà venerdì 14 di-cembre alle ore 20.30 a Meolo.

Per maggiori informazioni rivolger-si alla segreteria del Calcio Meolo (0421.618455).

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LASTIMMA DON BOSCO, NON SOLO CALCIO

LE STRUTTURE A DISPOSIZIONE

Non solo sport, non solo calcio, ma tanto sociale nell’attività del

Lastimma Don Bosco, società che il prossimo anno si appresta a tagliare il prestigioso quanto invidiabile tra-guardo dei 50 anni di attività. Un sodalizio che punta alla crescita prima educativa e poi calcistica dei propri atleti, provando a lanciarne ogni tanto qualcuno nel calcio che conta. Ultimo in ordine di tempo, Da-niele Tonetto, classe ‘94, che gioca nella Sacilese (in serie D) e per il

quale è arrivata anche la chiamata nella Nazionale giovanile di riferi-mento; ma anche lo stesso Matteo Buratto (sempre ‘94) che milita nel SandonaJesolo (sempre in serie D). Prodotti di casa, cresciuti con sani principi. Come sottolinea il presiden-te del Lastimma Don Bosco, Fran-co Marcati. “Abbiamo un bacino di tesserati molto ampio, soprattutto se guardiamo alle categorie più picco-le. Miriamo alla crescita dei ragazzi, pur con tutti i nostri limiti, ma è la no-stra missione più importante. Abbiamo tanti allenatori, tanti istrut-tori e gente che dedica il suo tempo in un contesto particolare com’è per esempio l’Oratorio di San Donà”. Si va avanti con pochi aiuti dagli sponsor, molto di suo (come con-ferma il presidente) e di altre due, tre aziende per sostenere l’attività calcistica. “Si cerca di far quadrare i conti, ma non è facile: tanti di noi lo fanno spinti dall’ambiente, io a Don Bosco ci ho giocato e son cresciuto, lo sento un po’ mio. Compatibilmen-

te col tempo a disposizione, cerco di seguire molte partite dei ragazzi-ni, mi piace soprattutto vedere i pic-colini che sono davvero fortissimi e danno filo da torcere a tutti”. E poi molto sociale, appunto. Come la Santa Messa dello Sportivo, tenutasi lo scorso 1° dicembre, alla quale hanno partecipato tutti i tesse-rati con le loro famiglie, in prepara-zione al Natale. Nella settimana precedente al Nata-le, altro ritrovo e festa con un gran-de buffet alle 19.00 presso l’oratorio che prevede anche il raccoglimento in Chiesa.

Sono principalmente due i luoghi dove si svolge l’attività del La-

stimma Don Bosco: il più frequenta-to, per ovvi motivi, è l’Oratorio Don Bosco, dove da qualche anno è a di-sposizione un campo regolamentare interamente in sintetico. Qui si svolge tutto il lavoro della Scuola Calcio, ma è un campo che è

molto richiesto anche da altre realtà. All’Oratorio vi è anche tutta l’organiz-zazione amministrativa, la sede e la segreteria. L’altro è il campo sportivo comunale “Cesco Battistella”, dove si gioca-no le partite dei più grandicelli del Settore Giovanile e ovviamente della prima squadra.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

A SAN GIUSEPPE I PIù GRANDI SON GLI ESORDIENTI...

Se ci riferiamo agli Esordienti a 9, i motivi di soddisfazione in un alle-

natore che segue questi giovani ra-gazzi non vanno associati al numero di vittorie o sconfitte, ma ad altre va-rianti, meno solide ma probabilmen-te più genuine e passionali rispetto a quelle di un collega che allena in categorie superiori. Un gruppo mi-sto, composto da ragazzi del 2000, 2001 e 2002, che sta dando grandi soddisfazioni ad Angelo Bruno, mi-ster degli Esordienti a 9 del San Giu-seppe, la squadra più grande del ricco Settore Giovanile del quartiere

sandonatese.

Non essendoci l’assillo della clas-sifica, qual è l’obiettivo che si è prefissato di raggiungere?“Per molti di loro questo è sicura-mente un anno particolare, perché è il loro primo anno che giocano a nove: abituarsi ad un campo più grande e ad avere più compagni in-torno a sé alla loro età non è facile. Il mio obiettivo è quello di insegnar-gli a giocare e farli innamorare il più possibile del gioco del calcio”.

Per raggiungere il suo obiettivo dunque è anche necessario farli divertire negli allenamenti?“Dosare bene il tipo di allenamento è molto importante, ma non è facile, perché c’è chi è più sviluppato e chi meno; non è mai facile scegliere gli esercizi adatti per cercare di non ca-

ricarli troppo di lavoro e per permet-tergli di poterli svolgere serenamen-te. Ovviamente l’utilizzo del pallone è fondamentale, cerco di inserirlo nel maggior numero di esercizi pos-sibili, poiché per me è fondamentale prima di tutto insegnare bene la tec-nica ai miei ragazzi”.

Da quanto tempo allena questo gruppo? Si trova in sintonia con gli elementi che lo compongono?“Con tutti loro ho cominciato quest’anno. Nonostante il gruppo sia ricco e variegato mi trovo in buona sintonia. A disposizione ho tre tipi di giocatore: c’è quello intrinseco, a cui piace tantissimo il calcio ed è desi-deroso di imparare, quello estrinse-co, che gioca a calcio per volontà dei genitori, e quello che inizia per-ché ama stare con gli amici. Mi sto divertendo moltissimo ad allenarli”.

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Nonostante un avvio di campionato molto

positivo, l’allenatore degli Allievi del Torre di Mosto Evaristo Moro continua a mantenere un basso pro-filo e a dire che “noi dob-biamo solo valorizzare e preparare i giovani per la prima squadra, non cre-do che potremo vincere il campionato”. Sarà davve-ro così oppure il mister ha

iniziato a coltivare qualche sogno di vertice vedendo come sono andate queste prime partite?

Come sta andando per lei questa seconda sta-gione alla guida degli Al-lievi del Torre di Mosto?“Molto bene. Dall’anno scorso sembra siamo mi-gliorati parecchio: a mag-gio eravamo settimi, ora siamo ripartiti alla grande. Sette vittorie e un pareggio in otto partite sono davve-ro un bottino invidiabile per una squadra come la nostra, che non punta alla vittoria del campionato. Non montiamoci la testa e continuiamo a lavorare, anche perché non credo che siamo sufficientemen-te attrezzati per poter lotta-re per la vittoria finale”.Perché? In questa prima

parte avete messo in mo-stra un attacco assai proli-fico e un’ottima difesa.

Cosa vi manca per poter competere ad alti livelli?“Secondo me a lungo an-dare la continuità. Però non pensiamoci, già esse-re partiti così è un’ottima conquista. Il nostro obiettivo non è quello di arrivare primi! La società infatti mi ha chiesto di continuare a migliorare le qualità dei singoli in modo che in un breve periodo possa-no tornare utili alla prima squadra. Questo è il mio compi-to quest’anno, e mi pare che per il momento i frut-ti di questa mentalità e di questo lavoro mirato siano rigogliosi e sotto gli occhi di tutti”.

Quale modulo utilizza e cosa chiede in particola-re ai suoi giocatori?“Giochiamo col 4-4-2 per-ché penso sia il sistema di gioco più adatto per rico-prire al meglio ogni zona del campo e per esaltare al meglio le qualità della mia squadra. Giocando in questo modo infatti ho due esterni che

riescono a rifornire costan-temente i miei due bravis-simi attaccanti Scompa-rin e Franzin, che stanno segnando tantissimi gol (Franzin è già a quota 19) e sono il nostro punto di forza”.

Su cosa lavora in parti-colare durante gli allena-menti?“Siamo una squadra col-laudata, che gioca bene sfruttando un’intesa natu-rale tra i giocatori. Sto lavorando molto sugli schemi per le punizioni e i calci d’angolo, risorse da cui stiamo traendo grande beneficio. Mi sto concentrando an-che sul reparto difensivo, poiché i titolari proven-gono dai Giovanissimi e hanno bisogno di adattarsi alla nuova categoria”.Con una formazione Al-lievi così valida, per la Prima Squadra del Torre di Mosto si prospetta un futuro molto interessante. Osservando il loro inizio di campionato però, anche se Moro sicuramente non sarà d’accordo, riteniamo questi ragazzi possono ini-ziare a togliersi molte sod-disfazioni già da quest’an-no.

CON MISTER MORO ALLIEVI SUPER AL TORRE DI MOSTO

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Di solito basta un alle-natore, che talvolta

deve trasformarsi in un piccolo “sergente”, per te-nere a bada una squadret-ta di Pulcini: nel caso del Libertas Ceggia, invece, i numeri costringono a rive-dere questo binomio alle-natore-squadra, perché, essendo ben 23, da soli è davvero dura. E allora, a guidare i picco-lini ci sono Fabio Zanforlin (che della società è anche il direttore sportivo) e Fa-bio Buran. Già scontato che i bimbi chiamano l’al-lenatore di turno “mister” e non “Fabio”, sennò sai che confusione! “Lavoriamo in grande sin-tonia tra me e Fabio – af-ferma Zanforlin – e anche in base ad attitudine e ruoli, li ruotiamo durante gli allenamenti e anche al venerdì quando ci sono le partite, dove ci presentia-mo con due squadre Pul-cini. Siamo soddisfatti del lavo-ro che stiamo svolgendo, anche con la supervisione della LiventinaGorghense, la cui scuola calcio ci se-gue da vicino”. Da anni nel mondo del pallone, soprattutto come diesse, la domanda è spontanea: più stress coi piccolini da mister o coi “capricci” dei gran-di? “Senza dubbio, meno stress con i miei piccolini –

sorride “Zanfo” - mi diverto molto, gli allenamenti vedo che piacciono e per me, essendo il primo anno da mister effettivo, l’impatto è stato sicuramente buonis-simo”. Fabio Buran è al terzo anno coi Pulcini a Ceggia, ma ha allenato anche al Città di S.Donà. “Il primo obiettivo da per-seguire è quello di educar-

li più che allenarli – eviden-zia – come si dice bisogna usare un po’ di bastone e un po’ di carota. Bisogna tenerli a freno perché vorrebbero fare i salti mortali, ma allo stes-so tempo lasciarli andare. Stiamo portando avanti un buon lavoro e riscontria-mo grande entusiasmo e voglia di imparare, e a me piace moltissimo insegna-re, sono un loquace”. Due “comandanti” e tanti piccoli “soldatini” col pal-lone tra i piedi...

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Anche quest’anno, come ormai da tradizione, la Li-bertas Ceggia 1910 FCD organizza la cena per il classico scambio degli auguri natalizi con i suoi tes-serati e i genitori. Il ritrovo è fissato per lunedì 17 dicembre 2012 alle ore 20.00 presso la Casa della Dottrina. E’ l’occasione, anche, per fare un parziale bilancio della stagione in corso e illustrare quali saranno gli impegni che nei prossimi mesi le squadre del setto-re giovanile dovranno affrontare.

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CAVALLINO, “GALOPPANO” BENE I GIOVANISSIMI

Freddo, umidità, la fasti-diosa nebbia, pioggia:

durante la settimana alle-narsi non è facile, forse è ancor più difficile per certi aspetti rispetto al giocar le partite. Chiedetelo al gruppetto dei Giovanissimi del Ca-vallino che partono nel tardo pomeriggio da Bu-rano, vanno tra vaporetto e bus al “Comunale” di via Pordelio e poi, dopo due intense ore di lavoro sul campo (spesso con le giornatine da lupi di cui accennavo all’inizio), fan-no il percorso inverso. Senza dimenticare lo stu-dio, fondamentale e da non trascurare. Son sacrifici importanti,

ma, come dice mister Ste-fano Cavarzeran, al se-condo anno alla guida dei gialloverdi in questa cate-goria, valgono la pena. Lui ha assaporato anche la guida della prima squa-dra, due anni fa ha fatto una scelta “diversa”. “La differenza principale – dice – è che con i grandi c’è l’assillo del risultato e c’è molta più pressione, qua coi ragazzini invece ci si diverte di più, ma allo stesso tempo bisogna es-sere molto preparati, sia nell’aspetto tecnico-tatti-co, ma anche in quello del comportamento. E’ un’età particolare: pen-sano di essere già grandi invece dentro sono anco-

ra bambini. Non è facile”. Ma stanno dando ottimi risultati, sia sul campo che fuori. “Assolutamente sì. Siamo contenti, sono disponibili e rispettosi, si divertono e

qui un ambiente ideale per far calcio in tranquillità: mi piace dare spazio a tutti quanti. Il modulo? Gioco di nor-ma con un 4-2-3-1 ma spesso capita di cambiare qualcosina anche in base all’avversario”.

Poi quando piove capita di fortificare il gruppo attra-verso piccole “punizioni” che mettono a prova la for-za degli atleti. “Col fango capita di far fare una decina di flessio-ni, magari alla squadretta che perde nella partitina. Non abbiamo un regola-mento interno, cerchiamo di affrontare i problemi man mano che si manife-stano, ma finora, ripeto, siamo molto contenti”.

NATALE GIALLOVERDE, TRADIZIONE CHE SI RINNOVA

Anche quest’anno l’Associazio-ne Calcio Cavallino festeggia

assieme ai propri tesserati, alle loro famiglie, ai dirigenti, agli alle-natori, a tutti i simpatizzanti e tifosi dei colori gialloverdi l’arrivo del Na-tale, con la tradizionale festa deno-minata “Natale Gialloverde”. Si terrà venerdì 14 dicembre pres-

so l’ampio salone del Villaggio San Paolo (via Radaelli, a Ca’ Ballarin) a partire dalle 19.30. L’occasione per scambiarsi gli au-guri e per cenare in buona compa-gnia. Per info e prenotazioni con-tattare la segreteria della società allo 041-5370434.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

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I GIOVANISSIMI DI PAVANELLO, UN MISTER “SACCHIANO”

Eccoci a Jesolo. Specificatamente nello spogliatoio dei Giovanis-

simi Provinciali, allenati, da questa stagione, da Gianni Pavanello. Per lui ultimo anno da giocatore, in Se-conda Categoria, nelle fila dell’Alti-no. Era l’anno 2001. Questa dei giovanissimi è una squa-dra eterogenea, in cui i ragazzi sono di età compresa tra il 2000 e il 1998, con conseguenti differenze sia dal

punto di vista fisico che tecnico. Per contro, tra i pregi, i ragazzi sono sempre presenti con la voglia di fare e correre ad allenarsi sul rettangolo verde di Jesolo Paese, nello storico campo Benati, e di disputare le gare interne allo stadio “Antiche Mura”, sempre nella stessa parte storica della città. Per quanto riguarda la tattica mister Pavanello, tra i tanti, predilige il mo-dulo 4-2-3-1 ad una sola punta an-che se, tanto, dipende dalla squadra avversaria e dalla duttilità tattica dei ragazzi presenti alle singole partite. “Noi siamo in sedici, non tantissimi, quindi molto spesso dobbiamo fare di necessità virtù, ma siamo soddi-sfatti del lavoro che stiamo facendo finora”. Gianni Pavanello alla classica do-manda, ovvero a quale mister si ispira quando allena, ci risponde di prediligere il romagnolo Arrigo Sac-chi: insomma un tipo tranquillo, pa-ziente e vincente. Poi parliamo un po’ di arbitri e della

situazione dei campi. “Spesso alcu-ni direttori di gara sono ragazzi che non hanno mai giocato a calcio e questo crea talvolta una differenza di lettura di alcune situazioni di gio-co. Si faranno le ossa, l’importante è che sbaglino il meno possibile, come del resto i giocatori. Il calcio di oggi – continua – si gioca su terreni davvero buoni, curati. Mi ricordo la gara giocata a Quarto d’Altino dopo un fortunale. Tantissi-ma pioggia, ma il campo ha tenuto benissimo. Merito di chi se ne pren-de cura”.

Intanto, oltre al campionato, i Gio-vanissimi nerazzurri si preparano in prospettiva per il consueto torneo di Pasqua, il “Bruno Tedesco”, ad otto squadre. Una kermesse degna di nota che lo Jesolo organizza oramai da anni ed è capace di attirare l’interesse degli addetti ai lavori.

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Uno per cercare la ri-conferma dopo due

anni di commissariamen-to della FIGC del Vene-to, l’altro per accogliere consensi dopo molti anni di lavoro con i Settori Gio-vanili. Questa, in sintesi, la situazione alla vigilia del voto per il nuovo Pre-sidente della Federazione del Calcio Veneto per il quadriennio 2012-2016: da una parte il trevigiano Fiorenzo Vaccari, già Vi-cepresidente della Lega Nazionale Dilettanti (area nord), dall’altra il mestrino Giuseppe Ruzza, che due anni fa appoggiò l’attuale sfidante ma che in occa-sione di queste elezioni ha deciso di correre da sé.

1. Quale la situazione della Federazione dopo due anni di commissa-riamento?V – In generale è chiaro che la situazione è difficile per la crisi economica che colpisce anche le società venete. Siamo partiti due anni fa da una situazione disastrosa, partendo da zero, lavorando con gran-de serietà e riportando lo stato delle cose in linea. Siamo consapevoli di aver fatto molto e vogliamo la riconferma per portare avanti i nostri impegni.R - La delusione per la totale mancanza di gioco

di squadra in questi due anni mi ha spinto a scen-dere in campo in tempi non sospetti. C’è stata una ge-stione troppo central ista, senza coin-v o l g e r e tutti ed è stata tolta l ’autono-mia deci-sionale alle Delegazioni. Siamo piena-mente consci delle nostre capacità, maturate da molti anni nel movimen-to calcistico, soprattutto nel Settore Giovanile che, ricordiamo rappresenta l’80 per cento dell’attività di una società.

2. Quale la prima cosa da fare non appena sarà eletto?V – Non c’è una decisio-ne primaria: bisogna dare continuità al lavoro e man-tenere il contatto con le società, migliorandolo. Il nostro gruppo ha mostrato grande impegno e spero possa essere riconfermata la fiducia anche se qual-cuno ha deciso di correre da un’altra parte.R – La prima cosa da fare è attuare le deleghe per competenze e professio-nalità. Aumentare il con-tatto con le società, attra-verso strumenti nuovi di comunicazione: non si può stare dietro una scrivania e decidere da lì. Siamo noi che dobbiamo andare dal-le società, non il contrario, perchè le società sono, di fatto, i nostri datori di lavo-ro.

3. Noi parliamo del Bas-so Piave in particolare: cosa c’è da fare per le 16 società di Tuttincampo?V – Il delegato del Veneto Orientale, Gianfranco Co-

stini è stato per me una grossa sorpresa in positi-vo: ha gestito tutti i corsi per i dirigenti, ben 8 negli

ultimi due anni con 400 dirigenti for-

mati. Il Basso Pia-ve è una zona posi-tiva sotto tutti i punti di vista, con

società che lavorano con

lo spirito giusto senza creare grossi

problemi. Anche qui dovremo lavo-rare per migliorare le cose.R – Vogliamo lavorare col sorriso: a San Donà e din-torni le società lavorano bene, sono presenti in tut-to. Bisognerà migliorare la struttura organizzativa: per esempio manca un collaboratore per l’attivi-tà scolastica e l’attività di base. L’impegno è di essere for-temente presenti anche qui.

4. Qualora non venisse eletto, quale messaggio vuole dare al suo avver-sario?V – Che continui a lavorare

e a fare magari meglio di quanto abbiamo fatto noi (e abbiamo fatto tanto). Siamo comunque fiducio-si: alla riunione fatta a San Donà a metà ottobre erano presenti il 100% delle so-cietà del Veneto Orientale. Credo sia stata la prima volta nella storia.R – Dico solo una frase al mio sfidante: qualora dovesse vincere, di stare molto accanto alle società. Da ultimo voglio ricordare tre importanti progetti por-tati avanti da me e premiati dall’Uefa: un’iniziativa col carcere minorile di Treviso, una con l’Università di Ve-nezia e l’intervento presso il centro di prima acco-glienza dei giovani afghani a Tessera.

Vaccari per la riconferma,

Ruzza per un nuovo corso: ecco l’intervista doppia

rilasciata dai due sfidanti alla vigilia del voto di

sabato 1° dicembre scorso

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

L’ha spuntata Giuseppe “Bepi” Ruzza: è lui il nuovo presidente

del calcio in Veneto. Otto anni fa l’ultima volta in cui un veneziano (il portogruarese Giorgio Ruzzene) guidò il Comitato Regiona-le della Lega Nazionale Dilettanti. Una vittoria ampia, forse ai più inat-tesa, e non affatto sul filo di lana: 433 delle 708 società presenti a Mestre

sabato 1 dicembre (sulle circa 848 aventi diritto al voto) hanno dato la loro preferenza a Ruzza, premiando-lo rispetto a Fiorenzo Vaccari, che si è fermato a 269 voti. Chi è Ruzza? 63 anni compiuti il 29 settembre scorso, dopo aver gioca-to a livello dilettantistico a Tessera e Fossalta di Piave inizia a collaborare con la Figc nel 1976.

Fino al 1991 fa parte del Comitato Provinciale di Venezia che poi pre-siede fino al 2005/06: dall’anno se-guente guida il Settore Giovanile e Scolastico della FIGC del Veneto come coordinatore federale.Dal 2000 è membro della Giunta provinciale del Coni di Venezia di cui è stato anche vicepresidente per un mandato.

L’ESITO DEL VOTO: RUZZA è IL NUOVO PRESIDENTE

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Gianni Rivera, Presidente del Settore Giovanile Scolastico FIGC e la vice direttrice del carcere minorile Santa Bona di Treviso assieme a “Bepi” Ruzza.

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Un progetto che vuole sfondare da tutte le parti: “Tuttincampo –

Il calcio giovanile nel Basso Piave” non sarà solo questa rivista “free press”. Una più ampia risonanza sarà data alle gesta dei nostri giova-ni calciatori attraverso un sito inter-net tutto nuovo (in corso di realizza-zione), che sarà www.tuttincampo.info e tramite una trasmissio-ne radiofonica, in onda tutte le domeniche, sulle frequenze di TopRadio, famosa radio del Ve-neto e Friuli con sede ad Oderzo. Il proget-to di “Tuttincampo” ha infatti catturato l’atten-zione di Lucio Dal Molin, che da anni conduce ogni domenica un programma alla ra-dio dedicato al calcio dilettantistico (e che ora collabora anche con la nostra rivista ndr). Poco prima di tutti i risultati dei “grandi”, una parentesi, alle 16.00 di tutte le domeniche, ai protagonisti di “Tuttincampo”. Il “bat-

tesimo” c’è stato già lo scorso 11 novembre, con la prima diretta con ospite in collegamento telefonico il responsabile del Settore Giovanile del Libertas Ceggia, Maurizio Ma-nica. Gli ospiti successivi sono stati Fabio Concetti (presidente del No-venta), Roberto Mamerti (direttore generale del Lastimma Don Bosco)

e Francesco Ghedini (respon-sabile del Settore Giovani-

le del SandonaJesolo). Di volta in volta saran-no sentiti tutti quanti i protagonisti delle 16 squadre del progetto “Tuttincampo”.

Tanti gli argomenti di cui si parlerà a TopRadio,

ascoltabile anche in strea-ming direttamente dal link presente

sul sito www.tuttincampo.info. Da ri-cordare che la trasmissione radio è realizzata grazie alla preziosa colla-borazione del “Mercatino della Frut-ta”, da Mirco, negozio di frutta e ver-dura di San Donà (in via Verdi, 48).

“TUTTINCAMPO”, NON SOLO RIVISTA...

Il calcio giovanile

anche in rete e alla radio!

TUTTINCAMPO Tuttincampo... sul web!Sito internet: www.tuttincampo.infoPer contattare la redazione: [email protected] telefonico: 333.9249976 Pagina Facebook: Tuttincampo (cliccare “mi piace”)Profilo Twitter: Tuttincampo1

Tuttincampo... alla radio!“Live” tutte le domeniche dalle 16.00Dove? Su TopRadio (fm 99.00) In streaming? Link dal sito www.tuttincampo.info

Il conduttore della trasmissione radio, Lucio Dal Molin.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Oltre 540 pagine di rac-conto, corredato da

più di 400 immagini (in gran parte inedite), dai tabellini delle circa 2 mila gare disputate e da un dettagliato materiale sta-tistico su presenze e se-gnature. Sono i numeri del libro “A.C. San Donà: 90 anni di calcio biancoceleste”, che ripercorre la storia

della gloriosa squadra sandonatese dai primi passi mossi dal calcio in riva al Piave nel 1922 fino ai giorni nostri in cui il San-donàJesolo rappresenta il nuovo volto di un cammino che prosegue.

Edito dalla Geo Edizioni di Empoli, il libro è stato scrit-to da Giovanni Monforte e Stefano Pasqualato.

La sua realizzazione è stata promossa dal circo-lo Centrocampo Bianco-celeste, fondato nel 2007 da un grup-po di ex giocatori del San D o n à Calcio e p r e s i e -duto da Silvano Bal-liana. La ste-sura del volume ha richiesto ben cinque anni di gestazione. Tra gli aneddoti, come non ricordare il racconto della grande fuga dal campo di gioco sotto un improvviso bombardamento aereo durante la Seconda Guer-ra Mondiale. Oppure le gesta degli emigranti sandonatesi in Canada che, sotto il mar-chio della squadra Can-talia, fecero conoscere la gloria biancoceleste oltre oceano. Senza dimenticare, ve-nendo alla più recente stagione 1995-96, il “gran rifiuto” con cui Stefano Po-lesel disse no alla chiama-ta del Trap a Cagliari. Un’ultima curiosità: il re-cord di gara con più gol allo “Zanutto” spetta a

un Sandonà 1922-Feltre-seprealpi del 2 febbraio 2003, finita 5-5. Nel libro, volti di allenatori,

presidenti, di tanti diri-genti e collabora-

tori, che spesso rimangono in ombra rispetto alle gesta dei calciatori ma senza il cui fondamentale

lavoro non si può costruire un

successo calcisti-co.

Il volume (costo 25 euro) sarà disponibile presso le principali edicole di San Donà e al Bar Girardi (via Bonifica) sede del circolo Centrocampo Biancoce-leste e presso Cartoleria “Orcomeno Francesco”, via Bortolazzi - San Donà di Piave.

A.C. SAN DONà: TUTTA LA STORIA IN UN LIBRO

La pubblicazione presentata

martedì 4 dicembre al “Da Vinci”

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M i chiamo Elisa, ho 13 anni, gioco a pallavolo

da 5. E’ successo tutto per caso, fa-cendomi la doccia mi sono accorta di avere un rigonfiamento su una costola di cui non me ne ero mai ac-corta. Così, un po’ impaurita, l’ho detto a mia madre. Mi ha visitata la pediatra e con le lastre in mano mi ha mandato dal-la fisiatra sospendendomi l’attività sportiva. Ora sto aspettando di sapere cosa dovrò fare e dentro di me ho paura…spero di poter continuare a giocare a pallavolo.

Elisa, Fossalta di Piave

RISPONDEAnna Trevisan (nella foto), laure-ata in fisioterapia e specializzata OMT (Orthopaedic Manipulative Therapist) in Terapia Manuale e riabilitazione Muscolo Scheletrica all’Università di Padova, fa parte della equipe fisioterapica del Cen-tro di Medicina di San Donà di Pia-ve.Questa è la realtà. Un bel giorno ci si accorge che è cambiato qualcosa nella “schiena”. È la scoliosi, un’al-terazione della colonna vertebrale caratterizzata da una torsione della colonna su se stessa. La gran par-te dei giovani presenta una scoliosi idiopatica (circa l’85% dei casi), che

si caratterizza proprio perché non ha una causa ben definita. Si ritiene che venga originata da cause multifattoriali, anche se è sempre più chiaro che un ruolo im-portante lo giocano anche i fattori genetici. Anche se questa è una condizione che perdura per tutta la vita, non deve essere vista come un limite. Dobbiamo piuttosto imparare a ge-stirla con attenzione. Una ragazza come Elisa dovrà assolutamen-te fare una visita medica con uno specialista che si occupi di scoliosi (fisiatra, ortopedico ecc.) ed intra-prendere così il suo iter rieducativo nel quale esiste anche lo sport! Lo sport deve essere direttamente legato alla rieducazione della colon-na, ne rappresenta la parte più atti-va e piacevole. Elisa seguirà un programma di eser-cizi individualizzati studiati dal fisio-terapista per lei affinché perfezioni il suo modo di muoversi imparando schemi motori corretti. Si tratta di esercizi di propriocezione della co-lonna, di stretching e rinforzo musco-lare, esercizi per la coordinazione e rieducazione posturale, che aiutano a modificare le posizioni scorrette. Appreso il giusto modo di muover-si, migliorata la coordinazione ed il controllo motorio, sarà più facile per Elisa rispondere alle sollecitazioni di carico e di squilibrio nel corso dell’attività sportiva utilizzando rea-

zioni riflesse di tipo correttivo. La pallavolo, così come il calcio e il basket, per citare alcuni degli sport più diffusi, sono in questo caso par-ticolarmente indicati, proprio perché prevedono esercizio in carico, che stimolano i muscoli a rispondere alla forza di gravità e facilitano l’appren-dimento delle azioni di sostegno del-la colonna. Se si impara bene come utilizzare e correggere il proprio corpo, lo sport diventa un momento estremamente utile dove applicare tutto ciò che si è preventivamente appreso durante la riabilitazione. Bisogna ricordare che lo sport permette l’allenamento di qualità fisiche e neuro-motorie im-portantissime, sviluppa una corretta immagine di sé e permette di instau-rare relazioni sociali significative; inoltre, permette ai giovani di uscire dagli scorretti schemi sedentari che spesso vengono mantenuti a scuola e nello studio pomeridiano.

Dott.ssa Anna Trevisan

VUOI CHIEDERE QUALCOSA AI MEDICI DEL CENTRO? Scrivi alla redazione di “Tuttincam-po” via email ([email protected]) e fai le tue domande speci-fiche. Il medico più indicato sarà lieto di ri-spondervi nei prossimi articoli della rubrica dedicata alla salute.

LO SPORT FA BENE PER LA CURA DELLA SCOLIOSI

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Una corretta alimen-tazione alimentare

deve iniziare fin dai primi anni, poiché l’abitudine ad un’alimentazione sana ed equilibrata contribuisce molto ad uno sviluppo fisi-co armonico, oltre ad influ-ire anche sui risultati nella pratica sportiva in modo positivo. Bisogna tenere presenti al-cuni principi fondamentali: in primis la razione deve essere sempre equilibrata, e poi è importante consu-mare i pasti ad ore fisse oltre ad una masticazione corretta.L’obiettivo e quello di pre-parare il giovane calciato-re allo sforzo e prevenire l’impoverimento energeti-co durante le partite. Il pasto prima della partita è fondamentale, deve es-sere della giusta quantità e costituito da ingredienti facilmente digeribili e al-meno tre ore prima dell’ini-zio della partita. Gli alimenti e bevande da evitare sono: carni suine, selvaggina, salumi, carni in scatola, dolci alle cre-me, birra, vino, gelati, le bibite gassate. Mi raccomando care mamme!!!...

Lo slogan è mangiar sano!!! Ad ogni uscita del-la rivista, attraverso que-sta mia rubrica, vi sarà presentata una ricetta da super sportivo, o da super casalinga...

Oggi vi propongo un “ri-sottino ai frutti di mare e zucca”:ricetta per 4 persone240 gr riso carnaroli200 gr cozze200 gr vongole100 gr calamaro150 gr zucca150 gr gamberi1 carota1 cipolla1 costa di sedanoprezzemolo q.b.2 bicchieri proseccoaglio 1 spicchioolio extraverginesale e pepe nero q.b.

Fate un brodo vegetale con carota sedano cipolla, sen-za salarlo. Aprite su fuoco vivace con una padella le cozze e le vongole con olio e aglio; dopo qualche minu-to aggiungere un bicchiere di prosecco e portare a fine cottura; dopodiché sgusciare e conservare il suo brodo. A parte in una pentola capiente fate tostare il riso con olio ex-travergine, e sfumate con del prosecco, appena evapora aggiungere i calamari taglia-ti a cubetti e bagnare man mano con il brodo vegetale. Dopo qualche minuto aggiun-gere la zucca a cubetti, fate cuocere per qualche altro mi-nuto, lasciate asciugare il riso e dopodiché versare i frutti di mare con la loro acqua di cottura, compresi i gamberi crudi. Portate a fine cottu-ra, togliete il riso dal fuoco, salate, pepate, prezzemolo tritato, un bel filo di olio extra-vergine, mescolate energeti-camente fino ad ottenere un bel risotto cremoso, al dente e ben saporito.

LA RICETTA DI MICHELE PER I NOSTRI CAMPIONCINI!CHI E’ IL NOSTRO CHEF?

Nome: MicheleCognome: PotenzaNato a: TorinoResidente a : JesoloEtà: 37 anni Attività: chef di cucinaCarriera: ha frequentato la scuola alberghiera di Torino. Dal 2002 a Jesolo in vari hotel come Victoria Prestige, Anthony, Vina del Mar, Cellini, Baia del Mar e Hotel Ca’ Sagredo (Venezia). Ha avviato la MP Luxury, un’azienda di catering che gestisce eventi importanti, propone consulenze e servizio di chef a domicilio.Sugli schermi: da quasi due anni partecipa alla trasmissione televisiva di RaiUno “La Prova del Cuoco”, condotta da Antonella Clerici

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TUTTINCAMPO … INSIEME!

Questo è lo spazio che dediche-remo all’interno della rivista a

voi lettori! Abbiamo pensato che per una migliore riuscita di “Tuttincam-po” fosse fondamentale il coinvolgi-mento di voi tutti: ragazzi, calciatori, genitori, fratelli, sorelle e fidanzatine dei nostri atleti.

Vuoi scrivere un messaggio a tuo fi-glio che gioca? Sei invece un calcia-tore tesserato in una delle 16 squa-dre di Tuttincampo e vuoi scrivere qualcosa a un tuo compagno, al mi-ster o alla tua famiglia? Vuoi fare una dedica per il tuo gol segnato nell’ul-tima partita?

Abbiamo tre canali principali dove potrete “dialogare” con noi o scri-verci.

LA PAGINA FACEBOOK All’interno del Social Network cerca la pagina ufficiale di Tuttincampo (www.facebook.com/tuttincampo) e scrivici un messaggio! I più curiosi, belli e simpatici saran-

no pubblicati su questa pagina !!!

IL PROFILO TWITTERSu Twitter “seguici” sul Profilo “Tut-tincampo1”

INVIA UN SMS AL NUMERO 333.9249976I messaggi più originali saranno pubblicati su questa pagina della rivista!

ALTRA NOVITA’: LA RUBRICA FOTOGRAFICA!Scatta la foto, mandala alla rivista “Tuttincampo”

La redazione di Tuttincampo aspet-ta tutte le vostre foto, che dovranno essere rigorosamente scattate con una copia del nostro giornale tra le mani! Vuoi fotografare tuo figlio prima dell’entrata in campo? A fine allenamento? In gruppo con i com-pagni? In qualsiasi altra situazione della vostra giornata? Mandateci tantissime foto! Le più originali e simpatiche saranno

pubblicate su questa rivista e saran-no messi in palio di volta in volta gra-diti premi per i soggetti fotografati!

INVIA LA FOTO VIA MAIL A [email protected] oppure tramite l’applicazione Whatsapp al numero 333.9249976

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Sede centrale: Via Pasini, 430020 Quarto d’Altino (VE)

Servizio clienti NUMERO UNICO Tel. 0422 – 823810 - Fax : 0422-782926

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TUTTINCAMPO N.1 ANNO 1 / DICEMBRE 2012 www.tuttincampo.info

Solo Settore Giovanile per la società di via Pertini. Intervista a mister Luca Tuis

Intervista doppia a Vaccari e Ruzza, i candidati alla vigilia del voto delle società

In questo numero parliamo del diffuso problema della scoliosi con le risposte di un’esperta

SPECIALE SAN DONà ELEZIONI FIGC VENETO MEDICINA SPORTIVA

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Quante volte un allenatore inizia una nuova avventura con la dif-

ficoltà di non avere precise linee gui-da tecniche dalla società e ritrovarsi a settembre con la classica doman-da: da dove inizio? Quali obiettivi ritengo prioritari e quali seconda-ri, oppure quali giocatori vedo più avanti tecnicamente e altri meno? “Dalla parte dell’allenatore” vuole toccare questo tasto per trovare ri-scontro soprattutto in tutti gli allena-tori che si trovano in questa o simile situazione. Qualsiasi società dovreb-

be avere una persona che rivesta il ruolo generalmente chiamato “responsabile o direttore tecnico”: una persona che si preoccupa ad agosto di comunicare al nuovo allenatore le infor-mazioni, che segua pas-so dopo passo le singole squadre, che si confronterà settimanalmente con l’allenatore sul livello raggiunto dai giocatori. Ma deve anche ascoltare le difficoltà che si possono presentare e dovreb-be verificare in partita il raggiungi-mento o meno degli obiettivi su cui il gruppo sta lavorando. Invece troppe troppe volte si sentono persone che “leggono” la partita come si trattas-se di una prima squadra. Non riten-go giusto urlare al bambino-ragazzo di fare un movimento o una giocata, se durante la settimana non si va a lavorare su quel gesto o movimento. Nel settore giovanile il risultato della vittoria deve arrivare solo attraverso obiettivi ben definiti.

Di tanto in tanto mi piacerebbe illu-strarvi semplici linee guida di lavo-

ro coordinativo-tecnico-tattico che ho riscontrato nella mia esperienza di campo, visio-nando molti altri campi di allenamento e partecipando

a numerosi corsi e aggiorna-menti, per le varie categorie.

In bocca al lupo per il vostro campionato.

*Tomas Bonetto (classe ‘75), dal 2003 allenatore nei Settori Giovanili a livello regionale, provinciale e professionistico e quest’anno allenatore dei Giovanissimi Regionali del Fossalta di Piave. Dal 2006 con tesserino “Uefa B”.

Sei anche tu un mister e vuoi scriver-ci un articolo parlando di un aspetto del mondo del calcio giovanile (tat-tica, tecnica, metodi di allenamento, aspetti educativi, altro)? Scrivi alla redazione! Invia la tua mail a [email protected]

Generalmente il lunedì per gli al-lenatori è giorno di relax e di ri-

flessioni post partita della domenica. L’Assoallenatori del Veneto Orienta-le, presieduta da Roberto Schugur, ha organizzato lo scorso 3 dicem-bre una conferenza sul tema “Come è cambiato il calcio in questi ultimi 20 anni, nella preparazione e nei si-stemi di gioco”, e per l’occasione è riuscita ad “ingaggiare” un relatore d’eccezione, il presidente dell’AIAC

Renzo Ulivieri (nella foto). L’evento, tenutosi all’Hotel Forte del ’48 di San Donà, ha visto la partecipazione, ol-tre che di diversi allenatori del Basso Piave, anche di giornalisti, dirigenti, calciatori e appassionati. L’ex mister di Bologna, Torino e Napoli, ha ini-ziato il suo intervento elogiando le prestazioni e il gioco della Naziona-le, che “con il suo calcio propositivo ha stupito i nostri critici all’estero, dove siamo conosciuti soprattutto per la mafia, la pizza ed il catenac-cio, e sta contribuendo al cambia-mento del calcio italiano”. E ancora: “Una ventina di anni fa si diceva che per fare gol non si dovevano fare più di cinque passaggi. Il portiere non giocava, i centrali difensivi non gio-cavano, il mediano di contenimento nemmeno, il numero 10 voleva fare solo l’ultimo passaggio, il centra-vanti, invece che prendere parte alla manovra, stava rintanato in area di rigore attendendo il pallone giu-sto da calciare verso la porta. Ora la filosofia di gioco è decisamente cambiata: tutti gli 11 in campo de-vono giocare, tutti devono correre e

sacrificarsi per la squadra”. Il futuro? “Il calcio di domani si giocherà con squadre corte che muovono il pal-lone rasoterra e in spazi stretti alla ricerca del corridoio o del cambio di gioco che sorprenda gli avversari. E’ per questo che un sempre mag-gior numero di allenatori accorpano all’interno del loro staff dei colleghi di calcio a 5: proprio perché nel cal-cio a 5 i calciatori si muovono rapi-damente in spazi stretti, con la palla tra i piedi e non buttano mai via il pallone. Montella per esempio lo fa alla Fiorentina”. Poi, stuzzicato da Schugur sull’argomento, Ulivieri ha ripreso i suoi attuali panni istituzio-nali parlando del caso Delio Rossi- Ljajic, che l’anno scorso stupì e divi-se il mondo del calcio. “Pur essendo amico di Delio, condanno il suo ge-sto. Badate bene, è stato provocato: il calciatore l’ha pesantemente offe-so sia durante il cambio che dopo, mentre era seduto in panchina. Lì Rossi avrebbe dovuto reagire diver-samente, usando maggiormente la testa e soprattutto non alzando le mani”.

DALLA PARTE DELL’ALLENATORE

RENZO ULIVIERI IN CATTEDRA A SAN DONà

di Tomas Bonetto*

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AzzurraJesolo - Venezia

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Laguna shopping (aperto tutto l’anno)

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JESOLO CALCIO A 5: UNA SOCIETà CHE VUOLE CRESCERE

Primo appuntamento con la rubri-ca dedicata alle altre realtà dello

sport giovanile locale. Due chiac-chiere con Omar Enzo, responsabile dell’area tecnica dello Jesolo Calcio a 5. Una florida realtà locale, con la prima squadra che sta dominando il campionato di serie B Nazionale, tra grandi ambizioni e desideri di tenta-re la scalata, ma altrettanta preoc-cupazione per la difficoltà a trovare una “casa propria” dove allenarsi con regolarità e disputare le gare in-terne. Sembrerebbe avvicinarsi l’ok per poter utilizzare il “PalaCornaro” di Jesolo Lido, ma al momento la trentina di atleti che compongono la compagine prima squadra e quella

dei giovani Juniores Un-der 21 sono costretti all’esilio. Una volta a Caorle, una volta a Meolo, l’ultimo saba-to addirittura a Spi-nea: incredibile che non si riesca a dare uno spazio ad una realtà spor-tiva che porta in giro per tutta Italia il nome di Jesolo. Ma Omar Enzo non si preoccupa, va avanti per la sua strada con un bel gruppo di colla-boratori che seguono lo Jesolo Cal-cio a 5 dal 2001. Parliamo in primis dei giovani. “La squadra Under è allenata da Felipe Medeiros, che è il capitano della prima squadra – spie-ga Omar – è un gruppo di ragazzi della zona, una quindicina circa. A livello calcistico e comunque di risul-tati diciamo che le cose non vanno benissimo, ma è un anno di crescita e di maturazione per loro: vediamo grande volontà ed impegno e que-sto ci conforta”. Nel nostro incontro ripete spesso la parola “voglia”. “Qui ci sarebbe la voglia di sviluppare un

Settore Giovanile, con tutte le ca-tegorie come si deve. Uno sport

che sta crescendo e che atti-ra per vari motivi, non ultimo il fatto che si gioca al chiuso. Il problema, ripeto, è che al mo-

mento non avendo la struttura non possiamo fare nulla per i ra-

gazzini. E ne avremmo davvero tan-ti che vorrebbero essere dei nostri”. La Prima Squadra sta correndo for-te: sabato altra vittoria “casalinga” a Spinea, due settimane fa un’incre-dibile rimonta a Trento (sotto di 5-2 a tre minuti dalla fine, vittoria 5-6 a un secondo dal fischio finale!). “Ab-biamo un buon gruppo, gestito da mister Alessandro Peruzzetto e ab-biamo avuto liete sorprese dal calcio a undici, questo Andrea Briglia che si è adattato benissimo al parquet e sta facendo grandi cose. Voglia-mo crescere e puntare in alto, ma è chiaro che serve l’aiuto di tutti”. Per conoscere da vicino tutta l’attività dello Jesolo Calcio a 5 visitate il sito www.jesolocalcioa5.it (o cerca “Je-solo Calcio a Cinque” su Facebook).

Tra i successi dei grandi

e la voglia di costruire un Settore Giovanile

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Anno 1 - n. 1 - dicembre 2012Testata in attesa di registrazione presso il Trib. di Venezia

Direttore ResponsabileFederico [email protected]

FotoFrancesco Lo CastroArchivio Venetogol.it

Hanno collaboratoLucio Dal Molin, Riccardo Marian

Editore e ProprietarioNext Italia sncVia la Bassa Nuova, 22Lido di Jesolo (VE)tel. 0421 372703fax 0421 370249[[email protected]]

Pubblicità[email protected]@tuttincampo.infotel. 0421 372703

StampaC.P. ESSE s.r.l.Industria GraficaCastelfranco Veneto (TV]

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

TUTTINCAMPO RISULTATI E CLASSIFICHE

weekend 1-2 dicembre Tutti i numeri

dalla Juniores ai Giovanissimi*

(fonte dati: comunicato FIGC e sito www.venetogol.it) nb: in grassetto le squadre del Progetto Tuttincampo

* Nel weekend di sabato 8 e domenica 9 dicembre tutte le gare sono state rinviate a causa del maltempo

CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALIGIRONE C - 12ª di andata: Belluno-Tamai 1-2; Montebelluna-Kras Repen 1-1; Pordenone-Giorgione 7-2; Real Vicenza-San-donaJesolo 1-0; Sacilese-TrissinoValdagno 3-2; Sanvitese-Union Quinto 0-1; Virtus Vecomp-Sambonifacese 2-0.Classifica: Pordenone 28, Sambonifacese 23, Virtus Vecomp, Real Vicenza 21, Sacilese, TrissinoValdagno 19, Tamai, Monte-belluna, Giorgione 16, SandonaJesolo 14, Belluno, Sanvitese 11, Union Quinto 9, Kras Repen 8.

CAMPIONATO REGIONALE JUNIORES GIRONE E - 12ª di andata: Calvi Noale-Pramaggiore 7-3; Cit-tà di Musile-Graticolato 1-2; DoloRivieraB.-CasierDosson 2-1; GazzeraOC-Union Pro MP 1-1; Laguna Venezia-Real Martel-lago 3-1; Miranese-Vigontina 2-0; Silea-Spinea 3-2; Treporti-Mestre 3-0.Classifica: Graticolato 29, Laguna Venezia 24, Vigontina 23, Union Pro MP 22, CasierDosson, Miranese 20, Città di Musile, Calvi Noale 18, DoloRivieraB. 17, Silea 16, Spinea 13, Real Martellago, Mestre 10, GazzeraOC 7, Pramaggiore 5, Treporti 4.

CAMPIONATO JUNIORES BASSO PIAVEGIRONE A – 10ª di andata: Caorle-Passarella 2-3; Città di S.Donà-Cavallino 1-2; Gruaro-San Stino 1-2; Noventa-E.Cessalto 4-2; Teglio Veneto-Annonese 0-3; Virtus Summaga-Eraclea/Crepaldo 1-2. Riposava: Fossalta Piave Classifica: Fossalta Piave 20, Noventa, San Stino 16, Grua-ro, Annonese, Cavallino, Passarella 14, Teglio Veneto, Era-clea/Crepaldo 12, Virtus Summaga 10, Città di S.Donà 9, E.Cessalto 7, Caorle 6.

CAMPIONATO ALLIEVI SPERIMENTALI GIRONE A – 12ª di andata: Abano-ArzignanoChiampo 1-1; Montebelluna-Campodarsego 2-0; Rosà-Piovese 1-2; Favaro-Marcon-Legnago 2-3; Marano-Sona Mazza 2-0; San Paolo PD-SandonaJesolo 1-2; Thermal CM-Montecchio M. 2-0.Classifica: Montebelluna 24, Thermal CM 21, Montecchio M. 20, Piovese, FavaroMarcon 19, Legnago 17, San Paolo PD, SandonaJesolo, Rosà, Abano 16, Sona Mazza 9, Campodar-sego, Marano 8, ArzignanoChiampo, Real Vicenza 7.

CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALIGIRONE D - 12ª di andata: DoloRivieraB.-CasierDosson 0-1; Laguna Venezia-Fossaltese 0-1; Lastimma D.Bosco-Edo Me-stre 0-0; LiventinaGorghense-Città di Musile 5-0; Opitergina-Fossalta Piave rinv.; Robeganese-GazzeraOC 3-2; Sandona-Jesolo-OlmiCallalta 2-3.Classifica: LiventinaGorghense 30, CasierDosson 26, Fos-saltese 24, SandonaJesolo, DoloRivieraB., OlmiCallalta 22, Opitergina 21, Robeganese 16, Laguna Venezia 15, Edo Me-stre 13, Lastimma D.Bosco 9, GazzeraOC 6, Città di Musile, Fossalta Piave 3.

CAMPIONATO ALLIEVI BASSO PIAVEGIRONE A – 12ª di andata: Altino-Villanova 3-1; Annonese-Cit-tà di S.Donà 0-1; Aurora SN-Concordia 1-12; Bibione-Jesolo 0-1; Evolution Team-San Stino 1-0; Lib.Ceggia-Passarella 1-0; Noventa-Torre Mosto 2-2; Pramaggiore-Eraclea/Crepaldo 0-1; Treporti-Caorle 0-0.Classifica: Concordia 30, Evolution Team 28, Città di S.Donà 27, San Stino, Eraclea/Crepaldo 25, Torre Mosto 22, Treporti 18, Pramaggiore 17, Altino 15, Jesolo, Annonese 10, Caorle 9, Bibione 8, Noventa 7, Villanova, Lib.Ceggia 6, Passarella 4, Aurora SN 1.

CAMPIONATO GIOVANISSIMI SPERIMENTALI GIRONE A – 12ª di andata: Bassano-Cittadella 0-3; Chievo Ve-rona-Clodiense 6-1; Legnago-San Paolo PD 0-1; Noventa PD-LiventinaGorghense 2-2; Sambonifacese-Montebelluna 0-3; SandonaJesolo-Giorgione 3-5; Unione Venezia-Hellas Verona 0-2; Vicenza-Padova 1-0.Classifica: Padova 26, Chievo Verona, Vicenza 25, Hellas Verona, LiventinaGorghense, Cittadella, Unione Venezia 23, Montebelluna 18, Legnago 14, Giorgione, San Paolo PD 13, Sambonifacese 12, SandonaJesolo 10, Noventa PD 8, Bas-sano 6, Clodiense 1.

CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALIGIRONE D - 12ª di andata: CiprianoCaTron-Laguna Venezia 0-1; Fossalta Piave-FavaroMarcon 2-3; Fossaltese-Graticola-to 1-1; Liapiave-Concordia 1-1; Miranese-LiventinaGorghense 2-0; OlmiCallalta-SandonaJesolo 1-9; Union Qunito-Lastim-ma D.Bosco 4-1.Classifica: SandonaJesolo 33, LiventinaGorghense 30, Mi-ranese 25, FavaroMarcon 23, Laguna Venezia 21, Fossaltese 17, CiprianoCaTron 14, Liapiave, OlmiCallalta 12, Union Quinto 11, Graticolato 10, Fossalta Piave 8, Lastimma D.Bosco 7, Concordia 2.

CAMPIONATO GIOVANISSIMI BASSO PIAVEGIRONE A – 9ª di andata: Caorle A-Treporti 2-3; Città di Musile-Noventa 4-1; Città di S.Donà-Meolo 11-0; Eraclea/Crepaldo-SandonaJesolo sosp.; Jesolo-Cavallino 1-1; Pas-sarella-Fossalta Piave 0-2; Torre Mosto-Altino 1-3.Classifica: Cavallino 23, Altino 21, Città di S.Donà, Musile 18, SandonaJesolo 17, Treporti 16, Jesolo 15, Caorle A 14, Eraclea/Crepaldo 10, Passarella 8, Noventa, Fossalta Piave 7, Torre Mosto 3, Meolo 0.GIRONE B – 9ª di andata: Caorle B-Aurora SN 9-0; Cesarolo-Vigor 0-10; Concordia-Evolution Team 0-0; Giussaghese-An-nonese 7-1; Pramaggiore-Bibione np; San Stino-E.Cessalto 0-3; Villanova-Lib.Ceggia 3-0.Classifica: Vigor 22, Villanova, Lib.Ceggia 21, San Stino 13, Bibione, E.Cessalto 12, Pramaggiore 11, Evolution Team 9, Giussaghese 8, Annonese 3, Aurora SN, Cesarolo 0. nb. Caor-le B e Concordia fuori classifica.

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