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ASSISTENZA CONSULENZA RETI E SISTEMI SICUREZZA INFORMATICA SVILUPPO SOFTWARE da oggi anche per privati Via Orcalli, 19 - San Donà di Piave (VE) Tel. +39 0421 1840329 - [email protected] 10° anno TUTTINCAMPO N.2 ANNO 1 / GENNAIO 2013 FREE PRESS www.tuttincampo.info Crescita e ricerca di qualità nel vi- vaio rossoblu. Intervista a Canzian, mister della Juniores Simpatico intervento, rivolto ai gio- vani, di mister Vio, stratega dei calci da fermo alla Fiorentina In questo numero presentiamo l’atti- vità del Rugby Educativo San Donà e dell’Union Volley Jesolo FOCUS CITTÀ DI MUSILE MAGO DELLE PALLE INATTIVE SPECIALE ALTRI SPORT

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ASSISTENZA

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da oggi anche per privatiVia Orcalli, 19 - San Donà di Piave (VE) Tel. +39 0421 1840329 - [email protected]

10°anno

TUTTINCAMPO N.2 ANNO 1 / GENNAIO 2013 • FREE PRESS www.tuttincampo.info

Crescita e ricerca di qualità nel vi-vaio rossoblu. Intervista a Canzian, mister della Juniores

Simpatico intervento, rivolto ai gio-vani, di mister Vio, stratega dei calci da fermo alla Fiorentina

In questo numero presentiamo l’atti-vità del Rugby Educativo San Donà e dell’Union Volley Jesolo

FOCUS CITTà DI MUSILE MAGO DELLE PALLE INATTIVE SPECIALE ALTRI SPORT

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

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L’EMOZIONE DELLA “PRIMA”, ED ORA IL BIS...

Rieccoci qua. Come quando un giovane deve debuttare in pri-

ma squadra, l’emozione è stata tan-ta per la “prima volta”, per la prima uscita davanti ad un pubblico che non sapeva chi eri, da dove prove-nivi, se ci sarebbe stata qualità o meno, se avresti fatto cilecca o ma-gari una buona prestazione. Ecco, lanciando lo scorso mese la nuova rivista Tuttincampo, mi sono sentito

proprio così: confesso che non è stato semplice proporsi consapevoli di non avere uno storico alle spalle ma solo cercando di trasmettere la buona volontà e le idee riguardo al progetto che è stato avviato. Un pro-getto che ha un target e dei numeri ben precisi: le 2500 famiglie dei gio-vani calciatori tesserati con le socie-tà del Basso Piave e del Litorale, alle quali per esempio in questo mese si aggiungono quelle dei giovani atleti del Rugby Educativo San Donà e le ragazzine dell’Union Volley, perché non solo di calcio vogliamo parlare. La risposta, positiva, c’è stata e da più parti è arrivato l’incitamento ad andare avanti, a crederci, perché Tuttincampo (con 5mila copie distri-buite sul territorio) mette in evidenza un mondo erroneamente dimenti-cato. È quello che io e il mio team vogliamo fare. Dando spazio, ad esempio, a chi sta dietro le quinte, a quelle tantissime persone che la-

vorano e danno il loro prezioso con-tributo di tempo, spesso in maniera volontaria, alle società del territorio. Sono loro il primo motore che fa an-dare avanti la baracca. Poi, è vero, ci piace da morire parlare dei pro-tagonisti, di quei tanti ragazzini che si allenano (non dimenticando lo studio) ed ogni fine settimana vanno in campo, infilano i calzettoni, i para-stinchi, i calzoncini, quella maglietta con un numero alle spalle, e giocano le partite, per divertirsi e cullare un sogno, quello di arrivare, un giorno, a debuttare in una prima squadra. Continuate a seguirci, da adesso anche sul web con la novità di un canale video dedicato alle sintesi e alle interviste delle partite. Tuttin-campo vuole esserci, farvi conosce-re il pianeta delle attività giovanili. Grazie per averci permesso di fare il bis, grazie alle aziende e alle attività che hanno creduto e crederanno in noi nei prossimi mesi. Buona lettura.

Tuttincampo vuole crescere con un servizio che piace ed entusiasma

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Federico Biondo

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L ’U.P.D. Città di Musile è fra le so-cietà storiche del Basso Piave, se

si pensa che ha una lunga tradizio-ne nata nel 1962. La sede si trova a Musile di Piave, presso invidiabili impianti dotati di uffici, spogliatoi (4 grandi, 2 minori e 2 per terne arbi-trali), un campo principale con tri-buna coperta, uno secondario con tribunetta per le gare del Settore Giovanile ed un terzo campo per gli allenamenti. Importanti iniziative adottate dal-

la società sono il Progetto Scuola, con i tecnici rossoblu impegnati per 130 ore di insegnamento nelle scuole elementari comunali, e a Mu-sile, tra le altre cose, si sono tenuti eventi a sfondo di solidarietà, come il Triangolare tra giornalisti, medici e parlamentari, con raccolta fondi per l’AGSAV (Associazione genitori soggetti autistici Venezia), o come la manifestazione Manuel Pasqual & Friends tenutasi qualche periodo dopo il terribile terremoto in Emilia, per raccogliere fondi da destinare al Comune di San Felice sul Panaro (Modena), con la partecipazione di tanti calciatori di serie A, e non solo.

CITTà DI MUSILE, FLORIDO VIVAIO IN CRESCITA

MARION: “ANCHE NOI NEL PROGETTO GIOVANI”

Alla quarta stagione da Respon-sabile del Settore Giovanile del

Città di Musile, Walter Marion sotto-linea un’importante novità della sta-gione 2012-2013. “Abbiamo aderito al Progetto Gio-vani portato avanti a fianco della LiventinaGorghense che è affiliata all’Inter. Per la nostra Scuola Calcio vengono organizzati periodicamente incontri con i tecnici dell’Inter, indirizzati ai nostri allenatori e ai dirigenti. Quello del team trevigiano è il primo centro

di formazione targato Inter al di fuori della Lombardia”. Tra le consociate di zona, anche la Libertas Ceggia. “Il nostro obiettivo - dice Marion - è di far crescere il progetto sportivo con il massimo impegno, aumentando la qualità dei dirigenti e dei tecnici del Settore Giovanile per raggiungere sì risultati, ma soprattutto per cresce-re ragazzi-atleti con qualità non solo tecniche ma anche umane, per do-tarli di una solida personalità”.

U.P.D. Città di Musile

Sede: presso Stadio Comunale di via Argine San Marco Inferiore, 71 a Musile di Piave (Venezia)Telefono e fax società: 0421-330179Email: [email protected] web: www.calciocittadimusile.it

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Ma che bel terreno di gioco! Chissà quante volte l’avrà sen-

tito dire, fuori e dentro dal campo, negli spogliatoi, e magari in pochi si sono chiesti o si chiedono di chi sia il merito. Bene, sappiate che spes-so, anzi sempre, il merito è di chi lo cura, ogni giorno, con grande pas-sione ed impegno. Uno di questi è Paolo Montagner, il custode e facto-tum dell’impianto di Musile. Dal 1978 (non da ieri!) è lui che si occupa del fatto che tutto sia in ordine, dentro le

mura (magazzini, spogliatoi, lavoret-ti vari) e fuori (curando i due campi, quello principale e quello secon-dario). Dal 2006 è nei quadri come dirigente. 62enne, in pensione, ce lo dice lui quanto tempo dedica at-tualmente alla società. “Diciamo che dalla mattina fino alla sera sono sempre qua – sorride – togliamo la pausa di un’ora per il pranzo. A volte capita di rimanere fino alle dieci di sera. Ma a me piace, non riesco a stare a casa senza far niente...”. Chi gli ha insegnato il mestiere e qual-che volta gli dà un buon consiglio è il signor Rizzieri, un “maestro” che ha superato le 80 primavere. “Qui siamo una squadra, tra la signora Bruna che fa le pulizie e cura la la-vanderia, gli autisti dei pulmini Silla, Patrizia e Ernesto: ognuno ha il suo compito manuale e cerchiamo di fare il meglio”. Paolo non nega di es-sere “geloso” del campo principale (“quando lo rovinano o si alza una zolla mi viene male”). Infine, qualche nome al quale è legato. “Sarebbero tantissime le persone da ricordare,

cito tre giocatori, Mattia Tegon, Ales-sandro Cibin e Rudj Dall’Arche, tre ragazzi coi quali c’è un rapporto più speciale, mentre tra i mister, non me ne vogliano gli altri, desidero eviden-ziare Riccardo Canzian, bravo, edu-cato e rispettoso”.

CANZIAN, TRAINER JUNIORES CON IDEE E PRINCIPI CHIARI

MONTAGNER, PASSIONE PER IL MUSILE DAL ‘78

Gli Under del Città di Musile tar-gati Riccardo Canzian. Sai, quel

mister che ha fatto tutta la trafila nel settore giovanile al Sandonà com-pletando, per ora, il suo curriculum sportivo con il sedere in panca a di-rigere i Giovanissimi Nazionali con trasferte importanti a Udine, Brescia, Chievo, Mantova, Montichiari. Per Riccardo anche Allievi e Giovanis-simi Regionali, sempre a San Donà. Da giocatore ha smesso presto: vuoi per impegni di lavoro, vuoi per qualche malanno fisico, ma niente di

grave. È stato uno dei primi parteci-panti al corso per allenatore di base organizzato dalla FIGC sedendo ai banchi di scuola accanto a Beppe Iachini (attuale tecnico del Siena) e a Gianluca Luppi allora giocatore del Venezia insieme a Iachini, era l’anno 1995. Attualmente a Musile una situazione prestabilita: gli Under vengono fatti esordire, spesso e vo-lentieri, in prima squadra, facendo salire gli Allievi. Ne consegue che la formazione Juniores di cui Canzian è mister, riesce a fare bene anche senza tutti gli effettivi e adottando, quasi sempre, il modulo classicis-simo del 4-4-2. Anche se, a volte, il modulo diventa ad una punta solo con l’esterno alto. Del resto, si fa con quello che passa il convento... Il tutto in un girone in cui, a detta del mister “Vigontina, Laguna Venezia e Graticolato dettano legge sia in chiave di classifica, sia di comple-tezza di squadra”. Ma quello che a Riccardo preme sono le soddisfa-zioni che dà il calcio. Quelle pacche

sulle spalle che ci si scambia tra al-lenatore e giocatore ritrovato anche dopo anni che non ci si vede più: quel ricordare tempi e momenti che ci hanno portato ad essere quello che siamo oggi. “Quando vedo ar-bitri che cercano di dialogare con i giocatori, sento che siamo in un posto giusto. Quando, al contrario, mi imbatto in dirigenti protesi solo al risultato del campo, a discapito di tutto, capisco quanto sia bello non essere tutti uguali e lavorare per cer-care di insegnare il gioco del calcio ai giovani, soprattutto fuori dal ret-tangolo di gioco”.

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JUNIORES DEL CAVALLINO SULLA SCIA DELLA CAPOLISTA

Miglior difesa del proprio girone e un ottimo secondo posto alle

spalle della capolista Fossalta di Piave, distante sei lunghezze: sono dati che non possono che far sorri-dere Stefano Zane, allenatore degli Juniores Provinciali del Cavallino.

Mister, illustraci il tuo gruppo.“La squadra è composta da 15-16 giocatori, nati tra il 1992 e il 1996. C’è stata qualche difficoltà in avvio perché l’anno scorso a Cavallino non si era riusciti a fare numero per formare la Juniores. L’assenza di una base da cui partire ci ha quindi costretto a cominciare più tardi”.

Qual è il segreto dei pochi goal

subiti? Questione di modulo o di altro?“Il merito va all’applicazione e alla concentrazione dei ragazzi. Nono-stante qualche carenza tecnica, sono bravi e ascoltano e si impegna-no durante gli allenamenti”.Secondo te, ce la farete ad aggan-ciare il Fossalta?“All’inizio non ci sognavamo l’attuale posizione. La società comunque non fa pressioni e si lavora bene. Il Fos-salta ha una marcia in più, vedremo la situazione quando mancheranno 5-6 partite”.

Come sono strutturati i vostri alle-namenti?“Purtroppo, spesso siamo contati a causa dei vari impegni scolastici. Preferisco lavorare sul campo gran-de per quanto riguarda l’aspetto tattico; molte volte però non è possi-bile utilizzarlo. In tal senso, si sente la mancanza di un campo di sfogo, ma è un problema generale, anche di altre società. Ci alleniamo poco “a secco”, ci concentriamo soprattutto sul possesso palla con le classiche partitine. A questi livelli cerco più il divertimento che lo stress”.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

SONCIN, TORNATO A JESOLO DAI “SUOI” RAGAZZI

Riflettori puntati sullo Jesolo. Più precisamente sugli Allievi pro-

vinciali della società nerazzurra. La squadra è allenata da Alessio Son-cin, figlio del più conosciuto Gio-vanni. Da cinque stagioni (da quan-do erano Esordienti) Alessio ha “in cura” i venti ragazzi che compongo-no il suo gruppo. Tutti nati nel 1997. Una bella cova-ta, ovviamente in prospettiva lunga. “Sono amici, più che giocatori. Del resto, dopo cinque anni, non potreb-

be essere diversamente. Sono con-tento di questo gruppo che affronta per la prima volta la categoria. A volte per sopperire alla fisicità mag-giore degli avversari ci chiudiamo in un 5-3-2, anche se io preferisco il classico 4-4-2”. Mister Soncin, in attesa di prendere il patentino di base, sottolinea che “a differenza di quando eravamo noi giovani, adesso i ragazzi patiscono la mancanza di quelle ore spese al campetto parrocchiale anche extra-allenamento. Quelle giocate che fa-cevi tra amici e che ti insegnavano a migliorare il rapporto con la palla. Per questo adesso noto deficienze coordinative e tecniche. Ma è un problema di tutti. Adesso il compu-ter ed altri svaghi distraggono tanto dal calcio”. Alessio vecchio non è: infatti gioca ancora con lo Jesolo in prima squadra (in Prima Categoria). Quest’anno aveva iniziato al Noven-ta (allenando anche gli Esordienti a 9), ma poi le sirene di casa lo hanno fatto rientrare all’ovile.

A uno come lui non puoi chiedere chi è il mister preferito. Uno juventino (adesso) ti dirà, sicu-ro: Conte per la grinta e la passione; Alessio non si smentisce e aggiunge anche il “canguro” Del Piero alla li-sta dei top player, un esempio per i giovani. Avendo a casa un allenatore naviga-to come suo padre, Alessio non ha nessuna difficoltà ad ammettere che “qualche volta gli chiedo dei con-sigli, sia come giocatore che come mister. Spero di poter allenare anche io una volta che le mie scarpe le ve-drò appese al famoso chiodo”. Ma i tempi sono lunghi. Uno della classe 1986 può ancora fare bene prima in campo da gio-catore e poi si vedrà. Con il passare del tempo un ex giocatore che va ad allenare deve anche cambiare la sua forma mentis, alla faccia del detto ”se rimani troppo giocatore, nella testa, non puoi fare al meglio l’allenatore”. In bocca al lupo.

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ZANON E LA SCUOLA CALCIO DEL CITTà DI SAN DONà

DUE CHIACCHIERE CON LUCA E MAX...

Nel nostro panorama interviste, abbiamo sentito Giuseppe Za-

non (responsabile Scuola Calcio dell’ASD Città di San Donà di Piave e allenatore dei Pulcini anno 2003).

Mister, la vostra giovane società fondata nel 2010 ha fatto la sua scelta, quella di dedicarsi esclusi-vamente al settore giovanile.

“Il presidente Daniele Dorigo ed il direttore Lorenzo Perissinotto han-no dato vita a questo progetto con la chiara intenzione di dare continui-tà alla storica tradizione calcistica di San Donà, realizzando un team di puro settore giovanile che va dai Piccoli Amici agli Juniores, che in realtà rappresentano la nostra prima squadra”.

Nella zona del sandonatese esi-stevano già diverse altre scuole calcio: ritagliarsi uno spazio pro-prio non sarà certamente stato semplice, anche se i numeri sono dalla vostra parte con quasi 200 giovani e ben 3 squadre di pulcini.“La nostra metodologia si è rivelata ben presto vincente: al centro del progetto è stato posto il ragazzo at-torno al quale girano tutte le altre fi-gure. Cerchiamo prima di tutto di far crescere il bambino come persona dedicandogli l’attenzione di cui ha bisogno e facendogli vivere come una seconda casa le nostre strutture, realizzate rispettando gli standard e le normative vigenti. Il nostro obietti-vo fin dal principio è stato quello di realizzare una scuola calcio di qua-lità dove i ragazzi crescono seguen-do una certa linea educativa ed im-parano i fondamentali del gioco del calcio divertendosi”.

Luca Buran (mister dei Pulcini 2004), ingegnere elettronico, al-

lena i ragazzi da due anni. In passa-to ha militato nelle giovanili del San-donà fino ai 20 anni, momento in cui ha messo in primo piano l’università.Luca, la tua riconferma significa che hai lavorato bene...“Sono felice per questa conferma, il gruppo dello scorso anno era forma-to da 10-12 ragazzi ed è cresciuto per questa stagione portandosi a quota 18. Una squadra ben variega-ta che può contare anche su tre por-tieri, seguiti da un genitore che da ex numero uno mi aiuta come prepa-ratore. Ho le mie belle soddisfazioni ma non mancano le difficoltà con la

presenza in gruppo di qualche ra-gazzino dal carattere tosto”. Qual è l’obiettivo principale di un allenatore di una categoria così giovane? Quello di farli divertire con la palla o quello di farli cre-scere?“Ritengo che il mio compito sia pri-ma di tutto quello di educatore, sono anch’io un genitore e l’obiettivo che mi è stato dato è quello di far cre-scere i ragazzi non solo dal punto di vista calcistico. A differenza di quan-do ho fatto io le giovanili un allena-tore al giorno d’oggi deve prima di tutto essere un educatore”.

Massimiliano Carniel (mister dei Pulcini 2002), anche lui non un volto nuovo al Città di San Donà, ci rac-conta com’è andata la scorsa sta-gione.“Lo scorso anno mi hanno assegna-to i pulcini, un gruppo tutto nuovo per me, non ci conoscevamo, di conseguenza dopo qualche inde-cisione iniziale ci siamo espressi al

meglio nella seconda parte del cam-pionato togliendoci le nostre belle soddisfazioni”.E questa prima parte dell’attuale campionato?“Siamo ripartiti con entusiasmo, al confermatissimo gruppo di ragazzi se ne sono aggiunti altri otto portan-do ancora più slancio alla squadra”.Un gruppo numeroso da gestire, come te la cavi?“Io sono un mister che dialoga molto con i ragazzi, loro conoscono bene le regole che ho messo subito in chiaro ad inizio stagione. Prima di tutto esigo impegno e puntualità: su queste baso le mie scelte per deci-dere chi scenderà in campo, un si-stema oramai ben collaudato”.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

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PULCINI 2003: UN PICCOLO GRANDE GRUPPO

Per il secondo anno, i Pulcini clas-se 2003 sono guidati con entu-

siasmo e passione dal mister Guido Franzin. Il gruppo è composto da soli nove elementi, i quali, in breve tempo, hanno saputo instaurare tra loro e con il mister un rapporto di forte complicità e rispetto, tassello fonda-mentale per un buon gioco di squa-dra. A loro vengono richieste serietà e costanza, requisiti indispensabili

per poter partecipare numericamen-te al campionato. Ma più di tutto è d’obbligo il diverti-mento, scopo principale di questo e ogni altro sport alla loro età.

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UN’ALTRA INIZIATIVA: SPORT A SCUOLA

Dopo il rinnovamento delle scor-se settimane l’ASD Calcio Me-

olo inizia una nuova avventura con l’Istituto comprensivo Enrico Mattei di Meolo. Il presidente della società bianco blu, Silvano Zaffalon, rispon-dendo positivamente alla richiesta di collaborazione avanzata dal di-rigente scolastico Simonetta Murri, offre la disponibilità della società ad operare nell’ambito del progetto Sport a scuola, iniziativa che preve-

de alcune lezioni di calcio presso la palestra della scuola primaria di Meolo. E così, da martedì 8 gennaio, gli alunni delle classi prime e seconde elementari hanno iniziato ad incon-trare per la prima volta gli istrutto-ri - Guido Franzin, Andrea Finotto, Carmelo Monterosso, Simone Par-ro, Franco Teso, Davide Veronese, Luca Zaffalon - che li accompagne-ranno per due mesi circa, rappor-

tandosi con gli insegnanti, nelle le-zioni di calcio. Per il Calcio Meolo questa colla-borazione con l’istituto scolastico significa non solo impegno, ma an-che la realizzazione concreta delle finalità che la nuova società, rico-stituitasi a luglio 2012, si è posta come obiettivo con i giovani, nella comunità meolese. Una società che cerca di parlare con i fatti, più che far parlare di sé.

Nella foto, il gruppetto di piccoli cal-ciatori del team meolese: in basso da sinistra Amadi, Checchin, Coppe, Do-nadel; in alto da sinistra Moretto, Dal-la Francesca, Napolitano, Doretto, Fin e l’allenatore Guido Franzin.

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Divertirsi imparando: è questo l’obiettivo che la nostra

società ha fissato per tutti i ragazzi di questa squadra. Nella fascia d’età compresa fra gli 11 e i 12 anni i pic-coli calciatori cominciano a capire che le loro azioni contribuiscono all’ottenimento di un obiettivo di gioco e, combi-nate alle azioni dei compagni, costi-tuiscono il progetto tecnico-tattico della squadra. In questa categoria, la partita di campionato è di tre tempi da 20 mi-nuti ciascuno ed in campo appare per la prima volta la figura dell’arbi-tro; questo calcio assomiglia sempre di più a quello che i ragazzi sono abituati a seguire alla tv e praticarlo oggi è certamente più impegnativo che in passato, soprattutto perché le nuove generazioni troppo spesso influenzate da modelli culturali e da media che esasperano il concetto di prestazione finalizzata all’ottenimen-to del risultato; il voler vincere a tutti

i costi, l’essere i più bravi e di conseguenza più popolari

è vissuto molte volte in maniera troppo osses-siva, determinando nei giovani atleti ad ogni sconfitta un tale senso

di frustrazione da por-tare molte volte addirittu-

ra all’abbandono dell’attività sportiva. Ovviamente nella categoria Esor-dienti si inizia a dare importanza anche allo sviluppo tecnico e tattico e si introducono criteri meritocratici nella valutazione delle abilità tecni-che, nell’impegno, nella costanza degli allenamenti e della disponibi-lità all’interno del gruppo. Lo scopo è di preparare i ragazzi a disputare il campionato di compe-tenza con la serietà e l’impegno che in futuro dovranno applicare nella vita scolastica e lavorativa. Non possiamo che essere entusiasti dei risultati finora ottenuti da questa squadra composta da ragazzi nati

nell’anno 2000. Il dato che più ci conforta, a pre-scindere dai risultati, emerge dalla osservazione della continua evolu-zione della squadra e del suo gioco. In particolare, la soddisfazione de-riva dal fatto che questa evoluzione ha interessato l’intero gruppo e non solo questo o quel giocatore. Un bilancio complessivamente più che positivo che ci auguriamo di consolidare anche nei prossimi mesi durante la fase primaverile del cam-pionato.

A NOVENTA UNA GRANDE KERMESSE PER I PULCINI

La prima volta nel 1992, poi ben 21 edizioni di un torneo che è

cresciuto strada facendo arrivando alla partecipazione di ben 48 squa-dre del palcoscenico nazionale. Stiamo parlando del Torneo di Pri-mavera - 8° Memorial Claudio Ge-

romel che si terrà per la ventidue-sima volta a Noventa di Piave, da domenica 26 maggio a domenica 2 giugno 2013. Dedicato alla cate-goria Pulcini, l’evento è organizzato dall’AC Noventa, con il patrocinio de Il Gazzettino e delle istituzioni (Co-mune, Provincia di Venezia, Regione Veneto). Più di 700 i piccoli atleti partecipan-ti, ben 144 le partite che saranno disputate sui campi dell’impianto comunale di Noventa. Nel prestigioso albo d’oro della manifestazione, figurano società vincitrici di livello come Atalanta, Montebelluna, Treviso, Udinese, Vi-cenza, ma anche realtà locali come Gorghense, Fossalta, Pool Piave, Lastimma Don Bosco, LiventinaGor-ghense (detentrice del titolo 2012). “Al di là dei risultati sul campo e delle classifiche - spiegano gli orga-nizzatori - il torneo ha sempre voluto essere primariamente una preziosa opportunità di crescita per i nostri bambini.

Una grande festa dove rincorrere un pallone significa entusiasmo e un momento per conoscere bambini che condividono la stessa passione e voglia di divertirsi. Fondamentale per la buona riuscita della manifestazione, l’interazione con le altre associazioni presenti in paese e il fattivo aiuto dei genitori dei ragazzi iscritti al settore giovanile del Noventa”. Per maggiori info sul torneo contat-tare gli organizzatori Graziano Peris-sinotto (339.1495714) e Loris Bettin (329.2267908) o la società AC No-venta via mail ([email protected]).N

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ESORDIENTI A 11: ETà DELICATA PER I CALCIATORI

di Francesco

Muletto (dirigente e

collaboratore AC Noventa)

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

ESORDIENTI, RIFLETTORI SUL TEAM DI FERRARESE

Un giovane mister per una squa-dra di Esordienti: forse di Alber-

to Ferrarese si parlerà anche per i 19 gol segnati da inizio campionato con la casacca neroverde della prima squadra del Noventa. 19 marcature, delle quali 8 su calcio di rigore. E tutte decisive, ossia reti che han-no limitato al massimo le possibilità delle altre squadre di portare a casa punti. Alberto, che a Noventa è il vero e proprio gioiello di casa, gioca punta e adotta un modulo offensivo (3-4-3) anche con i ragazzini degli Esordienti a 11. La sua è una bella squadra: sono in-sieme da quando i bimbi erano Pul-

cini. Il massimo che un mister possa volere. “Dopo tanto tempo trascorso assie-me – spiega il mister bomber – co-nosci meglio i ragazzi; li sai capire meglio anche psicologicamente, tut-to aiuta”. Tra loro anche una ragazzina davve-ro molto promettente: quella Elena Nichele della quale, tra un po’ ma-gari potremmo anche scrivere, visto e considerato che tanti oramai sono i personaggi del mondo del calcio che hanno questo nome nella loro virtuale agenda. “Devo ringraziare tutti a Noventa. Non andrò mai via da qui – spiega

Alberto – anche se le sirene da cate-goria superiore si sono fatte sentire da più parti. Quello che mi preme è fare il bene del Noventa sia per la prima squadra che per i ragazzi che alleno. Devo ringraziare anche tutti i genitori, in particolar modo France-sco Muletto, il mio dirigente accom-pagnatore”. Alberto è un mister gio-vane (classe 1988), ma con le idee parecchio chiare. Fabio Capello è il suo allenatore ideale. “Un vincente nato che non molla mai”. Del resto, come dargli torto. A uno che gioca in avanti non puoi dire di non fare goal, e i gol servono a vincere le partite. E se molli... quando mai segni?

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TAAC NOVENTA: UN PO’ DI STORIA...

Il Noventa Calcio è stato fondato nel 1926, quindi più di 80 anni di

attività ininterrotta. Nel 1945 è ai na-stri di partenza in Promozione e rie-sce a salvarsi. Per tutti gli anni ’40 conserva la prestigiosa posizione. All’inizio degli anni ’50 un periodo di crisi lo porta direttamente in 2ª divisione (l’attuale Terza Categoria). La risalita è difficoltosa, ma un ter-zo posto al termine del campionato 1957/58 avvicina alla Promozione. È un fuoco di paglia perché gli anni seguenti saranno contraddistinti da una doppia retrocessione (nel 1962). Nel 1966 e per una sola sta-gione nasce La Noventana, che de-

paupera ancor più l’organico. Alti e bassi tra le due ultime categorie sino al 1987, quando giunge la promo-zione in Prima Categoria. Incomincia un periodo d’oro. Promozione per tre anni e quindi Eccellenza (1991/92). Una toccata e fuga. Ancora tre anni in Prima Categoria, quindi ritorno in Seconda dove la squadra militava fino alla vittoria del Campionato sta-gione 2006/2007. Attualmente l’A. Noventa gode di circa 150 tesserati fra settore giovanile e seniores. Gioca le partite allo Stadio Comuna-le di Noventa di Piave, una struttura moderna e completamente messa a norma secondo le recenti leggi in

materia. Presente anche un campo secondario per l’attività del Settore Giovanile. Fiore all’occhiello della società è il Torneo di Primavera, Memorial Clau-dio Geromel, del quale parliamo qui a fianco. Manifestazione naziona-le per la categoria Pulcini che ogni anno con i suoi 700 piccoli calciatori rappresenta un punto d’incontro im-portante per tutto il movimento calci-stico del Nordest d’Italia. Un ricordo a tutti i presidenti che si sono succe-duti alla guida della società, contri-buendo ognuno con la loro passione e lavoro a far crescere e consolidare la struttura societaria.

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di Lino Madiotto (segretario società)

In un Comune come quello di Torre di Mosto, che registra 4.800 abi-

tanti, c’è una società come quella della US Torre di Mosto che svolge l’attività sportiva federale con il Set-tore Giovanile a livello importante e significativo. Abbiamo 120 atleti tesserati, dai 5 ai 16 anni, che per-mettono la formazione delle nove squadre in attività nel corso della corrente stagione sportiva 2012-2013 e precisamente: tre squadre di Piccoli Amici, tre di Pulcini, gli Esor-dienti, i Giovanissimi e gli Allievi. Le strutture sportive consistono in tre campi da calcio: nello staff tecnico-dirigenziale operano 15 componenti appartenenti all’organigramma del

direttivo, quasi tutti ex giocatori del Torre di Mosto e tutti impegnati come volontari per far crescere al meglio i 120 ragazzi del Settore Giovanile. Tre di loro sono tecnici abilitati, men-tre uno è in possesso dell’attestato CONI di istruttore di Settore Giova-nile. Serio Franco Martin (tecnico abilitato) cura i Piccoli Amici con il prezioso dirigente Ennio Dalla Libe-ra; Evaristo Moro (t.a.) è istruttore di due squadre Pulcini e allenatore degli Allievi; Vladimir Pasquon (t.a.) è istruttore di due squadre Piccoli Amici con la collaborazione di Carlo Panzarin, perla del calcio torresano negli anni ‘80-’90; Nazzareno Doret-to è in possesso del diploma d’istrut-tore di Settore Giovanile e collabo-ra con mister Moro negli Allievi. In

questi tempi di forte crisi economi-ca, Torre di Mosto riesce a svolgere la consistente attività sportiva (50 anni di attività festeggiati nel 2012), vale a dire nessun premio e nessun compenso in denaro a chicchessia, come previsto dallo statuto sociale. Un aspetto che caratterizza la so-cietà è quello che alla famiglia non è mai stata chiesta alcuna quota di partecipazione per l’attività sportiva del figlio. Solo da quest’anno, alla fa-miglia viene chiesto un contributo a concorso spese per il corredo spor-tivo, kit che rimane al ragazzo anche se a fine stagione desidererà cam-biare società. L’impegno più serio e grande per la società, ora, è quello di dare continuità e vera crescita a questo importante progetto.

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STO FRANCO MARTIN, MISTER DEI GRANDI E DEI PICCINI

Forse in pochi sanno che Serio Franco Martin, oltre ad essere

stato un ottimo attaccante in passa-to, e oltre ad essere un buon Mister della prima squadra, al Torre di Mo-sto, è anche l’allenatore dei Piccoli Amici. Un ruolo che rappresenta sicura-mente, come ci conferma, una bella avventura e una grande esperienza di vita.

Mister, alla luce della sua duplice

esperienza, chi preferisce allenare tra una Prima Squadra e un grup-po di Piccoli Amici?“Sono due cose molto diverse. Diri-gere una Prima Squadra è più bello a livello professionale, poiché hai il confronto con altre realtà e puoi per-metterti di insegnare le tue tattiche e sperimentare le tue idee. Invece al-lenare i Piccoli Amici per uno che ha fatto calcio è sicuramente un punto di partenza, una nuova prospettiva. È appassionante, anche se trovare le proprie soddisfazioni non è facile, non essendoci un campionato per misurare la bontà del proprio lavoro. A livello umano però è sicuramente più gratificante, devi farti ascoltare (se non ti ascoltano è dura) e ca-pire; però, non essendoci l’assillo del risultato, ogni cosa che impara-no, ogni traguardo raggiunto è una

grande conquista, sia per me che per loro”. Cosa pensa che sia più impor-tante insegnare in allenamento ai suoi bambini?“Mi concentro prevalente su tre aspetti: la tecnica, il gruppo e l’edu-cazione. Cerco di insegnare loro a giocare a calcio, variando gli eserci-zi ma mettendo sempre il pallone in ognuno di essi”. Si rivede un po’ in questi ragazzi?“Sì, ho qualche flash. Per quel che mi ricordo, tanti bambini hanno la stessa passione di quando iniziai io. Molti vorrebbero essere sempre in campo, se dipendesse da loro fa-remmo allenamento ogni giorno. È bello questo, per un appassionato di calcio come me”.

TORRE DI MOSTO, UNA PICCOLA GRANDE REALTà

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Il Gazzettino gli ha dedi-cato di recente un arti-

colo celebrando i 200 gol in carriera, una doppietta a 47 anni.

“Avevamo i ragazzi conta-ti, io mi ero sempre allena-to e la prospettiva di fare numero in panchina basta-va per farmi sentire l’adre-nalina di sempre – raccon-ta l’attuale vicepresidente della Libertas Ceggia – poi a metà ripresa l’andamen-to della gara ha favorito il mio ingresso: non avrei pensato di segnare due gol “veri” e arrivare a 200”.

Destito, che è un mister patentato a Coverciano nel ‘98 coi vari Seno, Lup-pi, Iachini, da 15 anni è in società ed ora fa il vicepre-sidente (vorrebbe allenare ma col lavoro gli diventa impossibile). “Seguo con attenzione il settore giovanile, a pre-scindere dal fatto che ho due figli, Riccardo del ‘98 e Marco del 2003, che giocano. La nostra, come altre società, utilizza la maggior parte delle risor-se per mantenere il viva-io; quest’anno abbiamo aumentato il numero degli iscritti arrivando a 120 ra-gazzi.

Purtroppo sono sempre più le famiglie che non rie-

scono a versare la quota di iscrizione, ma nonostante questo nessun ragazzo è mai stato lasciato a casa”. Iniziative per “spronare” la gente e soprattutto gli imprenditori del paese ad aiutare la società, che ha quasi 103 anni di storia alle spalle. “Stiamo facen-do grandi sforzi per anda-re avanti.

Abbiamo messo in piedi una specie di azionaria-to popolare denominato Amico della Libertas: tutti coloro che contribuiscono con la quota di iscrizio-ne, come riconoscenza, avranno il loro nome ripor-tato su un tabellone espo-sto allo stadio”. E di persone della Libertas ce ne sono tante che già danno una grossa mano in maniera attiva.

“Approfitto di voi per rin-graziare pubblicamente tutti coloro che ci danno una mano, in primis Mauri-zio Manica e Fabio Zanfor-lin che gestiscono anche tutta la parte burocratica della nostra attività, gli altri allenatori Giovanni Gulino, Gianni Borlina, Fabio Bu-ran, Omar Benedini e tutti i dirigenti accompagnatori. Senza il loro apporto sa-rebbe veramente difficile tenere in piedi un’organiz-zazione così complessa”.

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nella foto, a sinistra Gaetano Destito con Gianluca Impasta-to (Chicco d’Oliva di Colorado) in una partita di beneficen-za giocata contro gli Artisti TV

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ANNO DI CRESCITA PER I GIOVANISSIMI REGIONALI

Tomas Bonetto, un mister giova-ne e deciso. Un allenatore ed un

educatore, sempre aggiornato e cu-rioso sull’evoluzione degli insegna-menti. Del resto non potrebbe es-sere altrimenti per uno che, quando giocava, lo faceva da mezzapunta. Adesso allena i Giovanissimi Regio-nali del Fossalta di Piave, società in netta ascesa dal punto di vista della progettualità. Il campionato a livello regionale, si sa, è difficile, la rosa vive una classifica di sofferenza, ma allo stesso tempo dimostra compat-tezza e continuità qualitativa negli

allenamenti. Sempre con il prezio-so aiuto di Luca Cesca. In tutto 27 ragazzi in due squadre e l’aiuto di qualche esordiente per “fare nume-ro”. La domenica Bonetto e Cesca se la giocano con tutti. Per Tomas il curriculum sportivo dice due anni a Portogruaro allenando i Giovanis-simi professionisti, ancor prima la vittoria a Sandonà con i Giovanissi-mi Provinciali (stagione 2009-2010). Sempre al Sandonà anche due anni con i Giovanissimi Regionali. L’inizio con Lastimma Don Bosco. Quattro anni di cui uno allenando la squa-

dra in Terza Categoria, poi solo Al-lievi Provinciali. Il tutto disegnato in un modulo che resta (“si potesse”) il 4-4-2 anche se quel “si potesse” dipende dalle qualità dei calciatori. “Il torneo che stiamo disputando, secondo me, ha messo in luce una formazione sopra tutte che è la Mi-ranese. Compagine compatta sia davanti che dietro. La squadra più completa che abbia visto, capace anche di sconfiggere la blasonata LiventinaGorghense. Devo ringra-ziare anche Alberto Di Fonzo il pre-paratore dei portieri che mi aiuta nel-la preparazione dei ragazzi”. Tomas è un tipo di allenatore alla Mourinho, Capello, Lippi… insomma quelli che pretendono, ma che rie-scono a far fare bella figura ai gio-catori. Musicalmente eccelle nell’a-scoltare la musica “pompata”. Del tipo Daft Punk, Chemical Brothers… tanto l’importante è vincere le gare giocando bene, vero? Magari cari-candosi proprio ascoltando questo tipo di musica...

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

PICCOLI, MISTER ALLIEVI CON OBIETTIVO ELITE

PREPARARE I PORTIERI, MESTIERE NON FACILE...

Già quattro le stagioni di mister Andrea Piccoli nel rango degli

allenatori del SandonàJesolo, la re-altà con più tesserati fra le società del pianeta Tuttincampo. Alla guida degli Allievi Regionali, il 41enne tecnico (patentato dal ‘98), sta con-ducendo una buona annata: l’obiet-tivo, ed è giusto averne nella vita e nello sport, è quello di riuscire a portare i ragazzi tra le prime quattro del campionato, il che significhereb-be partecipare al campionato Elite

nella stagione prossima. “Abbiamo condotto un girone d’andata un po’ contraddittorio – spiega – partendo molto bene, ma facendo alcuni pas-si falsi più per errori a livello mentale o per episodi. Diciamo che l’unica gara dove abbiamo pagato dazio anche a livello di gioco e prestazio-ne è stato il recente ko del 6 gennaio, con alcune assenze importanti e con le difficoltà fisiologiche del ritorno dopo le festività, contro la capolista LiventinaGorghense”. Trevigiani che fanno un po’ storia a sé: per il resto, la lotta agli altri tre primi posti è aper-ta ed agguerrita. Lavora sulla base del gruppo dell’anno scorso, Picco-li, cercando di formare i ragazzi e prepararli all’anno venturo, quando entreranno nella sfera dei campio-nati Nazionali e, chissà, magari per qualcuno arriva la chiamata in prima squadra. “Lavoriamo tre volte alla settimana al campo di piazza Trieste

in sintonia con gli Allievi Sperimen-tali di mister Brollo. Cerchiamo di fare lavoro atletico soprattutto con la palla e di sviluppare le capacità tec-niche e tattiche dei ragazzi. Quando il clima lo permette, al venerdì, pro-viamo le palle inattive”. Uno spunto di riflessione finale. “Sia-mo nel 2013 e non c’è ancora un rin-novamento e un’apertura di vedute su alcuni forti campanilismi, gelosie e culto della parrocchietta che an-drebbero superati. Il nostro bacino è ampio se conside-riamo il territorio e i numeri: sarebbe ora di pensare di creare un vivaio forte nella qualità in modo che la nostra zona tornasse a proporre gio-vani promettenti, senza che scap-pino a giocare in altre realtà in altre province. E magari scindere l’attività della prima squadra con quella del settore giovanile dal punto di vista economico e organizzativo”.

di Paolo Lenisa (preparatore dei portieri SandonàJesolo e Città di S. Donà)

Il portiere meriterebbe la maglia numero 10: è il giocatore più tec-

nico della squadra. Oltre alla tecni-ca, infatti, che il ruolo impone nello svolgimento del proprio “lavoro” tra i pali, nel gioco moderno il portiere deve essere bravo con i piedi, deve

sapere di tattica difensiva, guidare i compagni, organizzare le palle inat-tive, iniziare la fase d’attacco...Una mole enorme di lavoro da svol-gere nel migliore dei modi: ma come si allena tutto questo? La base tecni-ca è fondamentale, rispettosa delle caratteristiche fisiche dei portieri: è inutile, infatti, pretendere le uscite alte da un ragazzo che non fa della statura il suo forte! Una volta creato tecnicamente nei fondamentali e nel-la preparazione della parata, la mia idea di “training” si basa moltissimo sulle situazioni. Creare, cioè, quelle azioni che si presentano poi in gara, usando i portieri in modo attivo an-che nello svolgimento delle azioni stesse. Da 12 anni faccio parte de-gli istruttori del Corso Portieri partito da Prata di Pordenone, creato da

Giacomin e Zampa (ex preparatore dei portieri dell’Udinese) ed il modo di allenare è cambiato radicalmen-te, ma la tecnica di base è spesso trascurata, prediligendo allenamenti basati sulla forza anche in età non adatta. Negli ultimi anni, tra Jesolo e San Donà (SandonaJesolo) ho potu-to lavorare con ottimi portieri come Luca Berto, Luca Liverani, Matteo Tomei (attuale numero 1 biancocele-ste), tutti ragazzi che fanno o hanno fatto categorie superiori. L’ambiente è fondamentale per il portiere giova-ne e la sua crescita: spesso tensioni e paure di società, pubblico, allena-tore si riversano sul giovane nume-ro 1, che va aiutato sempre e dife-so. Agazzi, Mirante, Handanovic, De Sanctis, Consigli sono i portieri che stimo e che abbracciano il mio modo di intendere il ruolo.

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PINO GIRO, UN MISTER ESPERTO CON OBIETTIVI CHIARI

Pino Giro, mister del Caorle Allievi con molte esperienze alle spalle

e, tra le altre cose membro del di-rettivo dell’Associazione Allenatori del Veneto Orientale, gli obiettivi sta-gionali trascendono dalla posizione finale in classifica.Mister, è soddisfatto del campio-nato che sta disputando il suo gruppo?“Si, sono abbastanza soddisfatto: diversi ragazzi provenienti dai Gio-vanissimi stanno crescendo, e spes-so prestiamo anche alcuni nostri elementi alla Juniores. Stiamo cre-

scendo di partita in partita, stiamo lavorando bene. Penso di avere un bel collettivo”.Quali sono i vostri obiettivi stagio-nali?“Il nostro obiettivo è disputare un campionato tranquillo. Migliorare e far crescere i ragazzi in previsio-ne di un futuro in prima squadra. Bisogna allenarsi in totale serenità, senza l’assillo della classifica, come dovrebbe essere in tutte le realtà del calcio locale. Il fatto che molto spesso la Juniores convochi alcuni elementi del mio gruppo è una testi-

monianza della bontà del lavoro che stiamo facendo. E dobbiamo conti-nuare così”.Quali sono gli aspetti su cui sta lavorando?“Sto cercando di insegnargli la co-stanza nell’impegno settimanale e come stare in campo. Trovo che far maturare queste qualità sia impor-tante per i miei ragazzi, per la loro carriera calcistica e non. Stiamo crescendo, e sono convinto che con il prosieguo di questo lavoro arrive-ranno risultati sempre più soddisfa-centi”.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Armando Cibin non è semplice-mente un allenatore; è un’istitu-

zione a livello di settore giovanile. In precedenza al Lastimma Don Bosco, da ben 13 anni opera al San Giuseppe, dove tuttora dispensa i suoi preziosi consigli ai più pic-coli. In questa stagione sportiva si “prende cura” dei Pulcini a 7 (nati nel 2003), un gruppo formato da 12 ragazzini volenterosi e attenti, come ce li descrive lui stesso. “Mi trovo molto bene con i Pulcini – at-tacca mister Cibin – ti ascoltano di più rispetto agli Esordienti e alle altre squadre più grandi che si incontra-no nei settori giovanili. Qui non c’è pressione, non deve esserci il risul-tato a tutti i costi. A questa età credo

che il calcio debba essere solo ed esclusivamente un divertimento. An-che per questa ragione preferisco lavorare con i Pulcini”. Quando gli viene chiesto qual è l’o-biettivo che si prefigge, specialmen-te durante gli allenamenti, Armando è chiaro: “Quando si lavora, si deve lavorare e far fatica. Pretendo sem-pre il massimo impegno, si deve dare tutto ciò che si ha. Poi, dopo gli allenamenti è tutto un altro discor-so. Scherziamo tutti insieme, ho un bellissimo rapporto con loro, siamo più che amici”. “Per quanto riguar-da le partite – prosegue – almeno un tempo a testa lo devono giocare tut-ti. Per me i bambini sono tutti uguali, non c’entra nulla se siano, per esem-

pio, figli di qualche dirigente”. Si passa, quindi, a toccare un aspet-to rilevante, ovvero il rapporto con le famiglie dei piccoli atleti. “In tut-ti questi anni non mi è mai capitato di avere discussioni con i genitori: chiaro, c’è sempre chi vorrebbe ve-dere giocare di più il proprio figlio, ma in generale il rapporto con le fa-miglie è assolutamente positivo qui al San Giuseppe”. In chiusura, domandiamo ad Arman-do se, eventualmente, abbia trovato qualche differenza rispetto ai tempi del Lastimma Don Bosco. “Non c’è nessuna differenza. Qua ho la possi-bilità di lavorare di più con i più pic-coli, a cui sono molto affezionato”.

CIBIN: “IMPORTANTE IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE”

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Nell’ambito della presentazione dell’attività del Settore Giovanile,

Lastimma Don Bosco è una impor-tante realtà calcistica che ha sempre avuto un occhio di riguardo per il vi-vaio. Ce lo conferma Arturo Salvori, responsabile della “linea verde” del-la società da parecchie stagioni.“L’impegno della nostra società nel settore giovanile si rispecchia nei numeri, i dati sono lusinghieri e per i traguardi che stiamo conseguendo desidero ringraziare don Alberto il cui aiuto è fondamentale”.

Quali sono le caratteristiche che vi possono contraddistinguere dagli altri settori giovanili presenti a San Donà? Perché un genitore decide di iscrivere il proprio figlio alla scuola calcio Don Bosco?“Non sono in grado di fare alcun confronto perché non conosco a suf-ficienza le altre scuole calcio, posso comunque mettere in risalto alcune

nostre caratteristiche. Il nostro pri-mo principio è quello di far giocare tutti, soprattutto gli iscritti alla scuola calcio: da noi tutti devono avere le stesse chance per mettersi in evi-denza. Seguiamo con attenzione e con passione tutti i ragazzi, non solo nel periodo di campionato, ma an-che d’estate. A fine luglio infatti or-ganizziamo un campus in montagna vicino a Sappada. È un momento di aggregazione, in quel luogo non si gioca solo a calcio ma facciamo anche delle belle passeggiate. I ra-gazzi che partecipano ne sono en-tusiasti”.

Come viene valutato un allenatore del vostro settore giovanile? Vie-

ne richiesta una certa esperienza oppure accettate anche di formar-lo seguendolo da vicino agli esor-di?“Per quanto riguarda la scelta degli allenatori noi non abbiamo particola-ri pretese dal punto di vista tecnico, la cosa più importante è che siano delle persone adatte al nostro am-biente. Devono prima di tutto sentirsi degli educatori e sapersi comportar bene con i ragazzini che allenano. Se poi arriva una persona alle prime armi che non ha ancora esperienze da allenatore non ci sono problemi, perché c’è sempre qualcuno di più esperto che può affiancarlo dando-gli i consigli del caso”.

L’OCCHIO DI SALVORI SUI GIOVANI DEL DON BOSCO

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Sono imbattuti, hanno vinto il giro-ne “autunnale”, hanno sconfitto in

amichevole i pari età di Portogrua-ro e Venezia; davvero non male gli Esordienti a 11 dell’Eraclea/Crepal-do. Della buona maturazione di questa squadra parliamo con l’allenatore Moreno Enzo.

Mister, è stato difficile insegnare ai suoi ragazzi come occupare un campo grande e come giocare in 11?“No, non è stato per nulla difficile. I ragazzi è da 5 anni che giocano in-sieme, quindi si conoscono e si tro-vano alla perfezione; non ho dovu-

to insegnare praticamente nulla da questo punto di vista”.

Siamo sicuri che una parte impor-tante nelle vittorie vada attribuita a lei. Quali sono le linee guida su cui si basa per impostare gli alle-namenti?“Sarei contento se così fosse, io non posso saperlo con certezza ovvia-mente. Sono sicuro però che la mia squadra è davvero forte e apprende con facilità ciò che cerco di trasmet-tere. Durante l’allenamento penso che, in particolare per ragazzi di una così giovane età, sia fondamentale inserire il pallone in ogni esercizio ed evitare, se non come riscaldamento, di fargli fare giri di campo di corsa”.

Ci parli di come sta andando la vo-stra stagione. “Prima di Natale è terminato il girone “autunnale”, che la mia squadra ha chiuso al primo posto con un ottimo ruolino di marcia (otto vittorie, due pareggi). A fine febbraio partirà la fase “primaverile”, nella quale si af-fronteranno le prime quattro classifi-cate dei due gironi “autunnali”. Spe-riamo di arrivare più in alto anche in questa seconda parte: abbiamo un gruppo collaudato che so potrà far bene. Abbiamo anche affrontato e battuto Portogruaro e Venezia in amichevole: l’importante è rimane-re con i piedi per terra e impegnarsi sempre al massimo in ogni allena-mento e in ogni partita”.

ERACLEA/CREPALDO: ESORDIENTI A TUTTO GAS...

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D’ESTE, ISTRUTTORE E AMICO DEGLI ESORDIENTI

SALVALAIO: “VOGLIAMO CRESCERE”

Una vita trascorsa ad insegnare calcio ai più piccoli e una de-

dizione rimasta immutata nel corso degli anni. Vanni D’Este, allenato-re degli Esordienti a 11 del Calcio Treporti, si confessa a 360 gradi. “Sono quasi arrivato alle nozze d’ar-gento - scherza il Mister – questo è il mio ventitreesimo anno al Treporti, sempre nel settore giovanile, esclu-dendo qualche apparizione in prima squadra. Con il passare del tempo ho capito che ogni allenatore ha una predisposizione solo per una deter-minata fascia d’età”. Nella carriera

di Vanni c’è una figura-guida impor-tante. “Il mio grande maestro è Mau-rizio Seno. Mi ha “azzerato”, mi ha cambiato profondamente”. Il mister si sofferma quindi sui ragazzini che allena. “Sono un buon gruppo – spie-ga – e ci sono anche due ragazze. Una parte di loro la porto avanti da qualche anno, è la prima volta che capita”. Una difficoltà sorge nel pas-saggio da giocare a campo ridotto a campo normale: “E’ un salto non da poco, tuttavia la categoria Esordienti a 9 aiuta un po’ ad assimilare que-sto cambiamento. Fino ad una certa

età devono saper fare tutti i ruoli, per questo cerco di farli girare. Imparare a giocare a calcio è come guidare: posso dar loro tutti i suggerimen-ti possibili e immaginabili, come fa l’istruttore dell’autoscuola, ma serve l’esperienza per migliorare”. Quest’anno Vanni ha trovato una fra-se particolare: “E’ sempre più fatica fargli far fatica”. “Intendo dire – con-clude – che una volta i ragazzini si muovevano di più all’aperto. Questo aiuta nel calcio. Adesso invece, per esempio, su venti ce ne sono dodici che non sanno fare una capriola”.

Un settore giovanile in costante crescita che può contare sull’ap-

porto di circa 150 ragazzi, i quali continuano a dare grandi soddisfa-zioni. Ci troviamo a Treporti, dove a farci da padrone di casa c’è Paolo Salvalaio, vicepresidente del club biancorosso. La chiacchierata co-mincia parlando degli Juniores Re-gionali: “I ragazzi sono partiti un po’ male – esordisce – tuttavia recente-mente sono arrivate due vittorie con-secutive. Tutto ciò era in preventivo, in quanto la base della squadra è composta da coloro i quali faceva-no parte degli Allievi Provinciali della

scorsa stagione e il salto è stato no-tevole. Il nostro obiettivo è la cresci-ta del gruppo, oltre alla salvezza”. Si tocca anche l’argomento dei tornei per i più piccoli. “Il torneo Gioca Be-fana (di cui parliamo a pag.30 ndr) è stato un grande successo, anche di pubblico. Fra le altre, vi hanno partecipato squadre come Vene-zia e Treviso. Si tratta di esperienze importanti per la crescita dei nostri giovani. L’organizzazione di questo tipo di iniziative è resa possibile gra-zie all’esperienza e alla competenza del nostro collaboratore Fulvio Pra-tesi. Sicuramente proseguiremo su questa strada in futuro”. La chiosa finale è su un tema delicato e attuale come il razzismo: “In passato abbia-mo avuto fantastici ragazzi di colore che si fanno voler bene. È assurdo che ci siano cori razzisti: è comun-que un problema che riguarda solo i grandi, che dovrebbero dare il buon esempio. I bambini sono genuini e non necessitano di raccomandazio-ni particolari”.

Una Befana nel segno del pallone, a Ca’ Savio, in occasione della 2^ edizione del torneo Gioca Befana. Organizzato dalla Prof Events, in col-laborazione con l’ACD Treporti, dal 4 al 6 gennaio si è tenuta un’importante manifestazione. Ben 28 squadre di calcio under 13 provenienti da tutta la regione, con la partecipazione di squadre del pianeta professionistico come Portosummaga, Treviso e Unio-ne Venezia. Una pacifica “invasione” di piccoli calciatori, accompagnati dalle loro famiglie, per tre giorni di non solo calcio: musica, giochi, animazione, ed altri piccoli eventi collaterali. Tre giornate indimenticabili che hanno fatto divertire piccoli e grandi, e hanno consentito di raccogliere fondi per i Volontari del Soccorso del Comune di Cavallino-Treporti. Per info sui prossimi tornei cerca Prof Events su Facebook oppure visita www.torneiprof.it.

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

MISTER BIANCON “COMANDANTE” DEI GIOVANISSIMI

Passarella è probabilmente una delle “isole felici” del Basso Pia-

ve. La Prima Squadra, neopromos-sa, e la Juniores sono stabilmente nelle zone alte della classifica nei ri-spettivi campionati e con le loro pre-stazioni stanno trascinando anche le squadre inferiori del vivaio. Non tanto per i risultati, quanto per l’entu-siasmo. “Ho avuto il piacere di par-lare col presidente, una grandissima persona, che mi ha confermato che in società c’è un progetto per far cre-scere tutto il vivaio”, dice Vincenzo Biancon, allenatore dei Giovanissimi Provinciali. “Mi ha reso felice sentire dal presidente che la società vuole iniziare un progetto che aiuti e faccia crescere anche le categorie inferiori. Sia Giovanissimi che Allievi in que-sto momento sono un po’ indietro in classifica, ma sono sicuro che nei prossimi anni cresceranno entram-bi”. Biancon, prima alla guida degli Esordienti, allena i Giovanissimi solo da qualche settimana, eppure “Ho già notato la differenza. Ho la possi-bilità di avere maggior dialogo con i ragazzi, di parlargli, di farmi capire e ascoltarli più facilmente per risolvere i loro problemi ed evitare qualunque tipo di incomprensione. Ho a disposizione un gruppo stra-ordinario, con cui già dopo poco tempo avevo instaurato un ottimo fe-eling”. “Importante specificare che il gruppo che alleno è formato per il 90% da ragazzi del 1999 e anche

da un 2000, che peraltro stabilmente gioca titolare. Quasi tutte le compa-gini che affrontiamo sono composte per la maggior parte da elementi nati nel 1998, per cui per noi è dif-ficile: in categorie così giovani ogni minima differenza di età può esse-re decisiva. Noi però non pensiamo a questo e continuiamo a lavorare, a fare le nostre partite dando sem-pre il massimo, pensando solo a noi stessi. Sono orgoglioso dei miei ra-gazzi: c’è una grande intesa tra me e loro, una specie di tacito accordo che ci fa lavorare in sintonia e con grande profitto; l’80% di loro è pre-sente a tutti e tre gli allenamenti del-la settimana, non è cosa da poco. A Passarella sto davvero bene e spero di continuare a lavorare con questa società ancora per molto”.

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Nella foto l’allenatore Vincenzo Biancon e il capitano della squadra, Gianmarco Crosera.

È andata bene l’operazione all’omero del braccio per il giovane giocatore dei Giovanissimi del Passarella, Mat-teo Pasqual (nella foto a sinistra), in-fortunatosi per uno scontro di gioco durante la partita contro lo Jesolo di due domeniche fa. Purtroppo per il calciatore, classe ‘99, stagione ago-nistica finita. “Lo aspettiamo presto di nuovo in campo con noi - han-no detto in coro i compagni - nel frattempo starà con noi sempre nel gruppo, a darci comunque un aiuto pur non giocando”.

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Con l’avvento del nuovo presi-dente regionale della FIGC,

Giuseppe Ruzza, del quale abbia-mo parlato nello scorso numero di Tuttincampo, il Comitato del Basso Piave ha visto l’avvento di un nuovo consigliere di riferimento. Si tratta di Roberto Mamerti, sandonatese doc, classe 1960, calciatore per circa 20 anni con alcune delle realtà calcisti-che del Basso Piave e successiva-mente dirigente (direttore generale) della società Lastimma Don Bosco. Nella presentazione della “squadra” di Ruzza, chiara la sua volontà, tra-scritta nel profilo del programma elettorale. “È un’occasione ed un impegno che non posso farmi sfug-gire per portare serenità e traspa-renza nei rapporti con le società del nostro territorio”. Calatosi anima e corpo nell’impegnativo compito che lo aspetta, abbiamo fatto una bella chiacchierata con lui, per capirne ul-teriormente le intenzioni. Mamerti, quali sono i primi obietti-vi e impegni da affrontare?

“A livello personale devo entrare nel meccanismo del lavoro del Comitato regionale, portando avanti le de-leghe che mi saranno assegnate con impe-gno e nel tempo stes-so lavorare perché si operi come un team, per avere credibilità verso le nostre società bisogna dare ri-sposte rispetto al programma. Avvicinare il Comitato regionale alle società, e di conseguenza dimostra-re piena disponibilità verso di loro anche nel Comitato locale: siamo al servizio delle nostre società. Il Comi-tato sandonatese è fuori dubbio che va un po’ riorganizzato ed in questo molto ci aiuta avere l’esperienza di chi è già inserito nel mondo del la-voro”.Vuole entrare in punta di piedi nel suo nuovo “mondo”, Mamer-ti. Che ha dovuto abbandonare il ruolo che aveva al Lastimma Don Bosco.“Nel ringraziare tutte le società che mi hanno votato, un pensiero parti-colare lo voglio ovviamente affidare al Lastimma Don Bosco, dove da 30 anni come partnership e da 20 come dirigente ho vissuto molti bei momenti assieme a tante persone ed amici. A loro auguro tutte le mi-gliori cose per i prossimi anni, del re-sto in quell’ambiente sono cresciuto anche come calciatore”. Nella riorganizzazione del Comi-

tato, che dovrà avere un organi-gramma ben definito, una parte

importante è quella relativa alla comunicazione.“Credo che qui si debbano apportare migliorie impor-tanti. Le società, quando si

rivolgono alla nostra delega-zione, devono avere risposte

subito ed efficienti, in modo tale da non gravare sui costi, che già di questi tempi sono alti, delle società stesse. A livello di comunicazione ed immagine bisognerà crescere af-fidandoci a tutti i canali attuali, met-tendoci al passo con i tempi. Vanno incrementati, inoltre, i corsi di ag-giornamento e specializzazione per i dirigenti, in modo tale che rafforzino la loro preparazione ed ottengano la sicurezza di una buona gestione”.

Equilibrio ed umiltà, la

ricetta del nuovo referente del

Comitato Basso Piave

ROBERTO MAMERTI NUOVO CONSIGLIERE FIGC VENETO

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Vi ricordiamo che Tuttincampo non è solo questa rivista che sta-

te sfogliando. Ma è molto di più. Prosegue, infat-ti, con grandi ascolti la trasmissione radiofonica della domenica pome-riggio (live alle 16.00) sulle frequen-ze di TopRadio (99.00 fm, oppure in streaming dal link presente sul no-

stro sito www.tuttincampo.info). Ogni settimana nuovi ospiti (dirigenti, alle-natori, giocatori) intervistati in diretta dal conduttore Lucio Dal Molin. Inoltre, nuova veste grafica per il sito ufficiale di Tuttincampo (www.tuttin-campo.info), con news, foto, risultati, classifiche e la novità della web tv con sintesi ed interviste video delle partite del calcio giovanile (rubrica curata da Enrico Manzini). Seguite-ci anche su Facebook (diventa fan della pagina Tuttincampo) e Twitter (profilo Tuttincampo1).

TUTTINCAMPO... ALLA RADIO E SUL WEB

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Forse non tutti sanno che la sezio-ne arbitri Guerrino Trastulli di San

Donà di Piave, che nel 2014 farà 50 anni di attività, gode di numeri mol-to importanti quanto all’organico. Sono, infatti, ben 164 gli arbitri della sezione, tra fischietti, assistenti ed osservatori: 148 più i 16 nuovi arbitri che hanno superato i recenti esami dello scorso 8 gennaio (nella foto, il gruppo dei promossi, assieme all’ar-bitro di serie A, Dino Tommasi e al presidente della sezione Vittorino Moro). In questo numero vi presen-tiamo gli appartenenti al Consiglio Direttivo Sezionale 2012-2013: Vitto-rino Moro (presidente), Giorgio Gob-bo e Federico Pizzol (vice presiden-ti), Giacomo Segatto (segretario), Matteo Panzarin (cassiere), Angeli-sa Pizzol (formatore etico), Andrea Trevisan (o.t.s.), Umberto Busicchia (collaboratore per il calcio a 5), oltre ai sei consiglieri, Andrea De Faveri, Donato Bruno, Sergio Cicogna, An-drea Marangon, Matteo Perissinot-to e Davide Tardivo. Sono ben 8 le donne in organico: Alessia Cerrato, Giulia Grandin, Valentina Perissinot-to, Chiara Sgnaolin, Naomi Valese (come arbitri), Federica Piva e An-gelisa Pizzol (assistenti arbitrali), Sil-via Greggio (osservatore arbitrale). “Il nostro obiettivo è di impegnarci ogni giorno e cercare di migliorare il calcio facendo applicare le regole - spiega il presidente Vittorino Moro - l’unico rammarico è che dopo tanti anni la nostra sezione, rappresenta-

ta da moltissimi arbitri, non possie-da ancora una sede adeguata per svolgere le normali attività, col risul-tato di dover utilizzare per le riunioni hotel e centri congressi, con relative spese”. Tutto ciò, francamente, nel 2013, ap-pare davvero incredibile per un’as-sociazione così importante. Per conoscere più da vicino l’attività della sezione, visitate il sito internet www.aiasandona.it.

GLI ARBITRI DELLA SEZIONE DI SAN DONà DI PIAVE

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Nei prossimi numeri di Tuttincam-po sarà attiva una nuova rubrica dove parleremo di regolamento, si-tuazioni di gioco e aspetti compor-tamentali assieme agli arbitri della sezione di San Donà di Piave, che saranno lieti di rispondere alle do-mande dei nostri lettori.

Per partecipare inviate le vostre domande o richieste alla mail [email protected]!

CALCIO SAN DONà: LA STORIA IN UN LIBRO...

Ancora disponibile il libro AC San Donà 1922-2012: 90 anni di calcio biancoceleste. Oltre 540 pagine di racconto, con più di 400 fotografie. Edito dalla Geo Edizioni di Empoli, scritto da Gio-vanni Monforte e Stefano Pasqualato, promosso dal circolo Centrocampo Biancoceleste. Il volume, da non perdere per gli amanti di storia e statistiche, è in vendita (a 25,00 euro) a San Donà presso: Ricevitoria Striuli (viale Libertà), Cartoleria Orcomeno (via Bortolazzi), Bar Girardi (via Bonifi-ca) e Edicola Elisa & Irene al Centro Piave.

I NUOVI ARBITRI: AL VIA UN NUOVO CORSONella foto qui sopra: Robert Adam, Alberto Buratto, Giovanni Cotroneo, Tommaso De Chiara, Michele Di Lorenzo, Giuseppe Marino, Matteo Mazzon, Alberto Mengo, Ovi Huddin Hasibul, Michele Santon, Alija Sarajilic, Valerio Satta, Leon Simeoni, Antonio Taschetti, Alberto Trevisan e Riccardo Vendola. Sono i sedici nuovi arbi-tri usciti dal corso, coordinato da Sergio Cicogna (osservatore CAN/B) partito a metà ottobre 2012 e concluso lo scorso 8 gennaio. Al via prossimamente un nuo-vo corso: per tutte le informazioni contattare la sezione al telefono (0421.55544 il lunedì dalle 17.30 alle 19.30) oppure via mail [email protected]

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Il sempre maggior interesse da parte dei giovani nei confronti del-

la televisione, dei videogiochi e del computer comporta una drastica riduzione del movimento che, as-sociata ad una alimentazione iper-calorica, ricca di cibi-spazzatura, contribuisce a determinare un dram-matico aumento dell’obesità, con gravi rischi per la salute. Abbiamo sentito il dottor Teodoro Teodori, die-tologo e nefrologo del Centro di Me-dicina di San Donà di Piave.

Cosa si intende per ali-mentazione ottimale?Si intende una combina-zione variata degli alimen-ti, che soddisfi in modo equilibrato il fabbisogno di energia (calorie), di nutrienti (proteine, carboidrati, grassi, vitamine, minerali) nonché dell’ac-qua (e non bevande zuccherate!). Una dieta corretta, associata ad un allenamento adeguato, consente un miglior rendimento agonistico.

Qual è la dieta migliore per un gio-vane sportivo?La dieta ideale è quella mediterra-nea. I principi nutrizionali della dieta mediterranea si basano sulla com-plementarietà, cioè l’abbinamento di più ingredienti, in modo tale da otte-nere un pasto adeguatamente pro-teico (ad es. pasta e fagioli), sull’uso di grassi insaturi (prevalentemente olio di oliva) e sull’utilizzo prevalente di pesce come alimento proteico di origine animale.

Eppure l’obesità è molto diffu-sa, anche tra i giovani che fanno sport.Il giovane obeso che fa sport gene-ralmente preferisce attività non com-petitive, dove si sente più rassicura-to e meno esposto alle critiche che potrebbero determinargli frustrazio-ne. In genere, le attività motorie più gradite non sono quelle di squadra, bensì sport individuali come nuoto, ciclismo, tennis, ecc. Tuttavia, il gio-vane obeso che ambisse a giochi di squadra andrebbe supportato, in quanto sono proprio le attività di gruppo che, oltre a dare benefici fisi-ci, risultano anche più adatte ad una maturazione sociale.

Cominciando dalla dieta, quali le scelte da fare?Deve adattare il suo stile alimentare ad una dieta corretta che consiste in: 1) un’ alimentazione con una riduzio-ne modesta e graduale dell’apporto calorico che, associata all’attività fisica (ad esempio un soggetto di 50 Kg durante una partita di calcio consuma circa 600 Kcal), favorisce il calo ponderale; 2) fare 3 pasti prin-cipali (colazione, pranzo e cena) e

1-2 spuntini, è molto im-portante fare una buona

prima colazione 3) le merende consigliate sono: frutta secca, frutta fresca, succo di frutta senza zuc-chero, yogurt, latte e

biscotti; 4) non elimi-nare totalmente i dolci,

per un giovane il ciocco-latino, il gelato, la merendina sono gratificazioni e non è giusto elimi-narle completamente dalla dieta; 5) sulla tavola devono sempre essere presenti frutta fresca e verdure che possono essere assunti liberamen-te; 6) variare l’alimentazione, la va-rietà non soltanto stimola l’appetito ma assicura inoltre una certa com-plementarietà fra i diversi alimenti; 7) insistere sulla regolarità dei pasti; 8) accettare le variazioni di appetito del giovane.

In questo percorso educativo ha bisogno di un sostegno?

È fondamentale il forte coinvolgi-mento della famiglia, nella quale spesso sono presenti errati compor-tamenti nei riguardi dell’alimenta-zione e dell’attività fisica. L’esempio della famiglia è la base per la buona riuscita del dimagrimento.

TEODORO TEODORI (nella foto)Laureato in Medicina e Chirur-gia presso l’Università di Roma, è specializzato in Medicina interna all’Università di Pisa, in Nefrologia all’Università di Verona e in Scienze dell’Alimentazione all’Università di Padova. Già primario di Nefrologia e Dialisi presso l’Ulss 10 Veneto Orien-tale, esercita la libera professione presso il Centro di Medicina di San Donà di Piave.

SPORT GIOVANILE: IL PROBLEMA DELL’OBESITà

L’attività fisica e la dieta

non bastano senza il coinvolgimento di

tutta la famiglia

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Nel 2001, per un breve periodo, ho ricoperto il ruolo di responsabi-

le del settore giovanile nella società del Favaro Calcio. Una sera l’alle-natore dei Pulcini non poteva venire al campo e quindi, come spesso succede, mi misi la tuta e comin-ciai a divertirmi assieme ai piccolini. La tentazione era forte e decisi di fare un allena-mento sulle “palle inattive”. Come? Presi la squadra “rossa” e dissi loro “Dobbiamo fare la BOM-BA”, ovvero quando la palla va fuori ci mettiamo tutti assieme, in muc-chio e prima del calcio... esplodia-mo!!! Ognuno va dove vuole e cerca di prendere la palla per fare goal...Poi presi la squadra “gialla” e lo stes-so dissi: “Quando la palla va fuori noi invece facciamo il TRENINO: ci mettiamo vicini, in fila e prima del calcio ogni vagone si divide e tutti cercate di fare goal... Fu uno spet-tacolo! Due schemi di palla inattiva

per i Pulcini... Domanda: nel settore giovanile non esistono corner, puni-zioni, rimesse laterali? È importante essere organizzati ad affrontare tutte le situazioni?

Certo, nel settore giovanile dob-biamo costruire, stimolare, insegnare, ma ritengo sia un errore trascurare un aspetto così importante come il gioco

quando parte da palla ferma. E capita molto spesso. “Se uno

ha fame... non dargli un pesce: inse-gnagli a pescare”. Ecco, nei settori giovanili, a mio avvi-so, non bisogna dare compiti, ruoli, soluzioni fisse, bensì cercare di cre-are situazioni, idee, dove devono es-sere i ragazzi a trovare le soluzioni. Non bisogna decidere noi: tu attac-chi e tu difendi. Così stiamo dando un giudizio: tu sei forte e tu sei scarso! Creiamo delle coppie e facciamo in modo che sia-no i ragazzi a decidere chi attacca e chi difende...

* Giovanni “Gianni” Vio: nato a Venezia il 6 aprile 1953. Da quest’anno la Fioren-tina e Mister Vincenzo Montella l’hanno fortemente voluto e i risultati si sono visti subito: ben 14 i gol su palle inattive dei viola nella prima parte del campionato!

Le distorsioni della caviglia nello sport, ma soprattutto nel calcio,

sono un’evenienza frequente. La diagnosi, che aiuta l’atleta a poter recuperare in tempi più rapidi sen-za il rischio di recidive, va effettuata solamente da personale qualifica-to, meglio se specialisti in fisiatria, ortopedia o medicina dello sport, fisioterapisti o infermieri professio-nali. La distorsione è un movimento anomalo ed incontrollato (nel 90% dei casi in inversione) che effettua l’articolazione tibiotarsica. Il mec-canismo che provoca la distorsione può essere diretto (un giocatore av-

versario colpisce la caviglia) oppure indiretto (per il posizionamento del piede in una buca). Si classificano in base alla loro gravità in 1°, 2° e 3° grado: questa classificazione è fon-damentale per determinare i tempi di recupero e decidere il protocollo riabilitativo da seguire. In tutti e tre i casi il protocollo internazionalmente riconosciuto come il più efficace da applicare in fase acuta è il R.I.C.E. (rest, ice, compression, elevation), ovvero riposo, ghiaccio, compressio-ne (benda elastica), arto sollevato. Nei traumi più acuti può essere utile l’utilizzo di una stampella di scarico. Importantissimo: nella prima fase acuta (2-4 giorni) l’articolazione non va né manipolata né massaggiata! Utile, in fase acuta, invece, fasciare la caviglia con una benda all’ossido di zinco (sostanza antinfiammatoria ed antiedemigena). In base alla gra-vità del trauma può essere necessa-rio, sotto consiglio medico, ricorrere a degli esami strumentali per valu-tare eventuali danni ossei (radiogra-fia, utile se si sospetta una frattura)

o ai tessuti molli (R.M.N. o T.A.C.). La fisioterapia consiste nel appor-tare un’azione antinfiammatoria ed antiedemigena nell’immediato, attra-verso, per esempio, laser-terapia, T.e.c.a.r., ultrasuoni, campi magne-tici pulsati, jonoforesi. Dopodiché si dovrà impostare un programma riabilitativo (eseguito dal fisioterapi-sta) per il recupero allo sport. Utile durante tutta la fase riabilitativa l’uti-lizzo di taping neuromuscolare, ap-plicazione di pertinenza esclusiva di fisioterapisti abilitati.

Massimo Baccega (nella foto): fisio-terapista dal ‘96, massaggiatore spor-tivo da 13 anni, specializzato in taping neuromuscolare (1° e 2° livello), in Back School (1° e 2° livello), ha frequentato e partecipato a numerosi corsi e convegni inerenti la traumatologia sportiva (ben-daggio funzionale, McKenzie, Terapia Manuale Osteopatica). Già massag-giatore sportivo in numerose società di calcio, tennis, pallavolo, basket. Titolare di un ambulatorio fisioterapico a Jesolo (Fisioterapia Moderna).

MISTER VIO, IL “MAGO” DELLE PALLE INATTIVE

GLI INFORTUNI: LE DISTORSIONI DELLA CAVIGLIA

di Gianni Vio*

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S i è concluso lo scorso 22 dicem-bre il corso regionale per “alle-

natore di base - UEFA B” tenutosi a Croce (frazione di Musile di Pia-ve), organizzato dal Settore Tecni-co FIGC e coordinato dal Comitato Basso Piave. Due mesi di intenso lavoro e studio per i 41 partecipanti, tutti promossi con medie-voto dav-vero molto buone. Tra i partecipan-ti, anche Marco Cunico, attaccante del Portosummaga (Lega Pro) che col suo entusiasmo ha trascinato

tutti gli altri 40 alunni, provenienti in gran parte dalle nostre zone, ma an-che da fuori provincia: Tomas Giro, Marco Pavanel, Enrico Favero, Ales-sandro Bisiol, Massimo Vendramin, Berardino Filippi, Federico Bortolus-si, Loris Paissan, Alessandro Colla, Andrea Guerrato, Luca Brugnaro, David Favero, Luigi Fontebasso, Marco Fabbro, Rudi Moro, Massimo Sibau, Giuseppe Passafiume, Marco Dalla Puppa, Teddy Visentin, Gia-como Degli Agostini, Ivan Favatà,

Marco Nardo, Giovanni Bombaci, Loris Lena, Nicola Giomo, Sandro Cortello, Fabrizio Buro, Cristian Pin, Matteo Crivellari, Ivan Vendrame, Alberto Speranza, Fabrizio Fora-botte, Luigi Busetto, Andrea Carlin, Marco Cancellada, Denis Benedetti, Roberto Meneghello, Matteo China, Domenico Zennaro, Paolo Simonag-gio. “Siamo contenti per come è an-data - spiega il delegato Figc Basso Piave, Arturo Lo Castro – assidua la partecipazione e molto applicati i ragazzi, a loro va un plauso parti-colare. Voglio ringraziare il vice pre-sidente della Delegazione, Luigino Biancotto per il prezioso contributo organizzativo”. Tra i vari docenti, Attilio Maldera (tecnica e tattica) e Massimo Cacciatori (per i portieri), Lorenzo Pettenò (metodologia), Bru-no Bacci (carte federali), i medici Pappagallo e Susanna (medicina sportiva), Alessandro Tettamanzi (psicologia), il presidente dell’Asso-Allenatori Veneto Orientale, Roberto Schugur e gli arbitri Andrea De Fa-veri e Vito Simone.

Dopo il grande successo della se-rata di San Donà col presidente

AIAC Nazionale Renzo Ulivieri, l’atti-va associazione dei mister del Vene-to Orientale, presieduta da Roberto Schugur, organizza una nuova con-ferenza sportiva. Sarà stavolta Portogruaro (precisa-mente il Centro Polins di via Rivago 69) ad ospitare lunedì 4 febbra-

io alle 20.00 lo stratega delle palle inattive della Fiorentina, mister Gian-ni Vio. Tema della serata sarà Palla inattiva: un attaccante da 15 reti, titolo tra l’altro del suo ultimo libro. Appuntamento da non perdere per tutti gli allenatori, dirigenti, genitori e calciatori interessati. Per ulteriori informazioni contattare Pressing Sport (0421220533).

CORSO ALLENATORI: 41 NUOVI MISTER PATENTATI...

AIAC VENETO ORIENTALE: OSPITE GIANNI VIO

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Dopo il grande succes-so del primo numero

eccoci qui pronti ed ener-gici ad affrontare il mese di gennaio! Questo spazio è dedicato ai ragazzi ma sopratutto ai genitori, per comprendere l’importanza della corretta alimenta-zione in fase di crescita e durante la pratica sportiva. Molto importante è la co-lazione, che deve essere completa per affrontare la giornata in modo brillan-te, composta sia da una parte liquida (latte, yogurt, succhi) che solida (cerea-li, fette biscottate, biscotti) tale da coprire il 20% delle calorie giornaliere. Il pran-zo e la cena dovranno es-sere completi, con abbon-dante presenza di verdure, pasta, riso, o cereali, privi-legiando cibi poco grassi anche per assicurare un minimo impegno gastrico e di affaticamento digesti-vo durante la partita. Viste le temperature invernali, una buona fetta di torta fatta in casa al cioccolato non starebbe cosi male. Visto il grande successo di questo spazio, questo mese vi proponiamo la ri-cetta di un dolce, ricoperto di cioccolato, ma leggero, perché useremo le carote. Magari proponiamolo con una pallina di gelato alla vaniglia o nocciola (io fa-rei entrambi). Che ne dite, mamme?

TORTA DI CAROTE AL CIOCCOLATO

Ingredienti per una tortiera classica:4 carote2 uova240 gr farina2 gusci d’uovo di olio di semi150 gr zucchero1 bustina di lievitolatte q.b. (quanto basta)burro per lo stampoPer la copertura di cioccolato:Burro 50grZucchero 50grCacao 50gr2/3 cucchiai di latte1/2 bicchierino di Cointreau

Imburrate e infarinate una tortiera, pelate le carote, grat-tugiatele e frullatele, insieme all’olio, alle uova e allo zuc-chero, ricavando una crema molto morbida. Aggiungete poi la farina se-tacciata, il lievito e un mezzo bicchiere di latte.

Versate l’impasto nella teglia e fate cuocere nel forno, già caldo, a 180-190 gradi per 15-20 minuti. Deve risultare soffice e ben dorata.Nel frattempo fate sciogliere il burro della copertura con lo zucchero ed il latte; in un col-po solo aggiungete il cacao, mescolate bene per evitare

grumi. Infine aggiungere il Cointreau. Lasciate raffreddare la torta e ricopritela completamente con la copertura di ciocco-lato. Decorare a piacere (invece del cacao potete aggiungere anche del cioccolato fonden-te).

UN DOLCE CON LO CHEF MICHELE PER I NOSTRI ATLETI

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Nella foto, lo chef di cucina Michele Potenza, che cura questa nostra rubrica sulle ricette. Da quasi due anni partecipa alla trasmissione televisiva di RaiUno La Prova del Cuoco

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TUTTINCAMPO

CARO TUTTINCAMPO...Sono un papà di un ragazzino di 11 anni. La mia speranza, non lo nego, è che in futuro diventi un bravo calciatore, magari un campione, ma dico solo una cosa. Cari genitori, fate fare uno sport ai vostri figli, è importante! Un saluto da un papà di un atleta che gioca nell’Acd San Giuseppe

Sono una mamma. Da quando mio figlio gioca a calcio non ha più avuto problemi di salute. È bello vedere che si divertono e crescere con sani prin-cipi che le nostre associazioni sportive sanno dare. Un bacio al mio piccolo numero 10!

Complimenti all’associazione degli allenatori che ha organizzato la bella serata con Renzo Ulivieri. Ce ne vorrebbero altre di conferenze così con personaggi così. Bravi! Paolo

Buon compleanno a Marco!!! Fai ancora tanti gol, facci sognare!!! Una tua amica...

Tuttincampo, davvero una bella iniziativa! Mario Vittadello

Spero di leggere presto su Tuttincampo un articolo sulle giovani del calcio femminile. Un saluto e complimenti. Giorgio Radaelli

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Cerca la pagina ufficiale di Tuttincampo! Scrivici un post, un commento o un messaggio!!!I più curiosi, belli e simpatici saranno pubblicati su questa pagina.

Ecco una selezione di post e commenti della pagina:

“Finalmente qualcuno che si prende cura del settore giova-nile. Ottima idea, vi appoggio pienamente!” Macori Presley

“Iniziativa, come di consueto, interessante quanto intelligente” Giuseppe Lucera

“Bello, bello!” Marco Lessi

“Fate sempre un ottimo lavoro, complimenti!” Francesco Hyka

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

Sergio Zorzi è il coordinatore tec-nico del Rugby Educativo San

Donà. Trevigiano di origine, Sergio ha una lunga storia nel mondo del rugby, fatta di 40 anni vissuti sui campi prima come giocatore, ex Benetton, poi come allenatore. Con lui la società sandonatese ha avvia-to un nuovo progetto di sviluppo e crescita del settore giovanile. Il suo credo è legato principalmente alla “cultura del fare”, convinto che la pratica sportiva sia di grande ausilio per una buona crescita dei bambi-

ni e ragazzi. “Il ruolo dell’allenatore/educatore è fondamentale – dice Zorzi – è la prima persona in grado di trasmettere ai giovani atleti nei campi da gioco i valori fondamentali positivi per la crescita, ed il suo lavo-ro deve essere sempre considerato in stretta relazione con gli altri am-bienti di crescita quali la famiglia, la scuola e l’ambito sociale”. Quali sono i valori fondamentali ai quali si riferisce? “Il rugby viene comunemente consi-derato più sano di altri sport per la sua forte ispirazione a valori di leal-tà, rispetto e spirito di squadra. Que-sto clima deve essere ben vissuto da tutti gli attori, nel fondamentale contesto del rispetto di regole con-divise che si riassumono in discipli-na, senza la quale non può esistere il concetto di squadra il vero nucleo dal quale scaturisce l’energia per il successo personale e collettivo”. Il concetto di crescita del singolo passa quindi attraverso il lavoro di squadra?

“Assolutamente. Comprendere e fare proprio il concetto di relazioni ordinate e rispettose delle persone permette ai giovani di trovare l’am-biente ideale per esprimere il meglio di se stessi e questo è maggiormen-te possibile quando si instaura nel gruppo un atteggiamento di colla-borazione spontaneo e propositivo”. Ci pare di intendere dalle sue pa-role che il valore fondamentale è la crescita a tutto tondo dei ra-gazzi e non solo dal punto di vista sportivo.“È esattamente l’obiettivo che dob-biamo porci. I ragazzi devono prima di tutto imparare, dunque allenarsi e giocare per divertirsi in un ambiente accogliente. La positività dell’alle-natore li guiderà ad imparare sen-za l’ansia di sbagliare sviluppando qualità importantissime: sacrificio e fatica, fare per ottenere. Il lavoro non è finalizzato alla vittoria sul campo: la formazione dell’individuo e l’ac-crescimento della sua autostima sono la vera vittoria”.

Il rugby aiuta a crescere: è que-sto il concetto fondamentale che

ispira l’attività del Rugby Educativo San Donà. Nato nel 1989 con l’in-tento di essere a supporto “dalle fondamenta” di tutto il movimen-to cittadino, il Rugby Educativo è cresciuto a livello organizzativo e tecnico-sportivo ed oggi gestisce lo sviluppo di oltre 200 piccoli atleti dai 6 ai 16 anni. La società è guida-ta dal Presidente Orietta Cibin che si avvale della collaborazione di un gruppo dirigenziale di esperienza e competenza. La volontaria opera di tanti genitori è prezioso motore ine-sauribile affinché i mille impegni ed i problemi di ogni giorno trovino ade-guata soluzione. La parte sportiva è caratterizzata dall’attività dei ragazzi suddivisi in varie categorie per fasce d’età. L’attività di propaganda vede coinvolti i giovani dai sei ai dodi-ci anni suddivisi in Under 8, Under 10 e Under 12. Le Under 14 e Un-der 16 partecipano ai campionati di categoria. In questa stagione la Under 16 si sta confermando come una delle probabili candidate alla

conquista del Titolo Nazionale. Gli allenamenti settimanali si svolgono presso gli impianti dello stadio Pip-po Torresan di via Unità d’Italia. Il momento culminante dell’attività è l’organizzazione del Torneo Città di San Donà di Piave Memorial Adria-no Pilla che quest’anno festeggerà il trentennale dalla sua fondazione: il 25 e 26 maggio è prevista la parteci-pazione di oltre 30 società con circa 1.500 atleti, dai 6 a 14 anni, da ogni parte d’Italia e dall’estero. Una del-le più importanti manifestazioni na-zionali di categoria. Ma le iniziative non si fermano. Nelle due settimane a cavallo di giugno e luglio l’attività sulle Dolomiti con la proposta degli stage di perfezionamento Rugby Estate Nevegal, ai quali partecipa-no giovani di tutta Italia. Dall’attività presso gli impianti bellunesi si sono messi in luce nel tempo atleti come Benvenuti, Trevisan, Pilla, Marusso, ragazzi che oggi militano nelle mas-sime serie e pure in Nazionale. Per conoscere più da vicino l’atti-vità del Rugby Educativo, cliccate www.rugbysandona.it

RUGBY EDUCATIVO: A SAN DONà IDEE CHIARE

PAROLA D’ORDINE A SAN DONà: CRESCERE

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Contatti società: Rugby EducativoVia Unità d’Italia 830027 San Donà di Piave (VE)

Tel: +39 0421 336872web: www.rugbysandona.it email: [email protected]

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UNION VOLLEY FEMMINILE: NUMERI IN AUMENTO

È una struttura che si è allargata molto, rispetto agli anni passati,

quella dell’Union Volley Jesolo, che per la prima volta ha portato una propria squadra in un campionato Nazionale (B2) con un organico co-stituito in gran parte dal nucleo delle Under 18 degli anni scorsi. Anche le altre squadre rispecchia-no la politica della linea verde, for-temente voluta dal presidente Lidio Santin. La serie C di Polesel e Bido-

gia è composta quasi interamente dalle Under 18 (nella foto), e analo-gamente la serie D allenata da Day è formata da quasi tutte le atlete della Under 16 più alcune atlete del ‘95 e ’96, che vanno a comporre una se-conda Under 18. Nel gruppo Under 14 e Under 13, allenato da Pavon-celli e Lunardelli, ci sono 6 atlete Un-der 14, 4 Under 13 e 4 Under 12. Le ragazze del 2000 e 2001 partecipa-no ai campionati U13 U14 e a volte

alla 2a divisione, mentre le ‘99 sono quasi sempre impegnate in 2a divi-sione e tutte a rotazione partecipano all’under 16. Il gruppo successivo Under 12 e Under 11 è guidato da Moghaddam e Guiotto e ci sono poi i gruppi mini volley di Jesolo, Eraclea, Caorle e il micro volley. Tutti i gruppi principali fanno quattro allenamenti settimanali, seguiti dal preparatore atletico Bertoluzza e, quando possi-bile, partecipano a vari tornei in Ita-lia. Le palestre utilizzate sono quelle di Jesolo: Cornaro, D’Annunzio, Mi-chelangelo, Vecellio a Cortellazzo, la palestra di Ponte Crepaldo e il Pala-sport di Eraclea. Grandi soddisfazioni arrivano dai tornei giovanili: l’Under 18A sta gui-dando il proprio girone, così come l’Under 16, l’Under 14 passa come seconda nel girone in cui gareggia anche la favorita San Donà, e l’under 13 è quinta nella fase di Eccellenza.Per conoscere meglio l’attività dell’Union Volley Jesolo visitate www.unionvolley.it

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Anno 1 - n. 2 - gennaio 2013Testata in attesa di registrazione presso il Trib. di Venezia

Direttore ResponsabileFederico [email protected]

FotoFrancesco Lo CastroEnrico ManziniArchivio Venetogol.it

Hanno collaboratoLucio Dal Molin, Riccardo Marian, Jacopo Ballarin, Enrico Manzini

Editore e ProprietarioNext Italia sncVia la Bassa Nuova, 22Lido di Jesolo (VE)tel. 0421 372703fax 0421 370249[[email protected]]

Pubblicità[email protected]@tuttincampo.infotel. 0421 372703

StampaC.P. ESSE s.r.l.Industria GraficaCastelfranco Veneto (TV]

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IL CALCIO GIOVANILE NEL BASSO PIAVE

TUTTINCAMPO RISULTATI E CLASSIFICHE

weekend 12-13 gennaio 2013 * Tutti i numeri

dalla Juniores ai Giovanissimi*

(fonte dati: comunicato FIGC e sito www.venetogol.it) nb: in grassetto le squadre del Progetto Tuttincampo

* per le classifiche e i risultati dei prossimi weekendvisitate il nostro sito www.tuttincampo.info

CAMPIONATO JUNIORES NAZIONALIGIRONE C – 15^ giornata: Sacilese-Montebelluna 1-1; Virtus Vecomp-Giorgione 2-1; Union Quinto-Kras Repen 1-1; Sanvi-tese-Sambonifacese 0-4; Belluno-SandonàJesolo 2-2; Porde-none-Tamai 0-2; Real Vicenza-TrissinoValdagno 2-1Classifica: Pordenone 34, Virtus Vecomp 30, Sambonifacese 29, Real Vicenza 27, Giorgione 25, TrissinoValdagno 23, Saci-lese, Tamai 22, Montebelluna 18, SandonàJesolo 16, Belluno, Sanvitese 12, Kras Repen 11, Union Quinto 10

CAMPIONATO JUNIORES REGIONALIGIRONE E – recupero 13^ giornata: Spinea-Treporti 1-0; CasierDosson-Città di Musile 5-2; Union Pro MP-DoloRivie-raBrenta 1-0; GazzeraOC-Miranese 0-3; Graticolato-Laguna Venezia 1-3; Mestre-Real Martellago 1-1; Pramaggiore-Silea rinv.; Vigontina-Calvi Noale 2-1Classifica: Graticolato 32, Laguna Venezia 30, CasierDosson, Miranese, Vigontina 29, Union Pro MP 28, Città di Musile 22, DoloRivieraBrenta, Spinea 20, Calvi Noale 18, Silea 16, Real Martellago, Mestre 11, GazzeraOC 10, Treporti 7, Pramaggio-re 5

CAMPIONATO JUNIORES BASSO PIAVEGIRONE A – 14^ giornata: San Stino-Annonese 2-1; Virtus Summaga-Caorle 4-2; Passarella-E.Cessalto 3-3; Città di S.Donà-Gruaro 2-1; Fossalta Piave-Noventa 2-0; Eraclea/Crepaldo-Teglio Veneto 1-2 (riposa: Cavallino)Classifica: Fossalta Piave 29, Cavallino 20, San Stino 19, Gruaro, Passarella, Teglio Veneto 18, Annonese 17, Noventa 16, Città di S.Donà 15, Eraclea/Crepaldo, Virtus Summaga 13, E.Cessalto 11, Caorle 9

CAMPIONATO ALLIEVI SPERIMENTALIGIRONE A – 16^ giornata: ArzignanoChiampo-Montebelluna 0-3; Thermal CM-Rosà 5-1; Sona Mazza-Campodarsego 2-0; Piovese-Legnago 2-1; Montecchio M.-Marano 3-1; Real Vicen-za-San Paolo Padova 0-4; FavaroMarcon-SandonàJesolo 0-3Classifica: Montebelluna 36, Legnago 29, Montecchio M. 28, San Paolo Padova, Piovese, FavaroMarcon 25, Thermal CM 24, SandonàJesolo, Rosà 22, Abano 21, Sona Mazza 15, Real Vicenza 14, Marano 11, Campodarsego 9, Arzignano-Chiampo 8

CAMPIONATO ALLIEVI REGIONALIGIRONE D – 14^ giornata: Fossaltese-Città di Musile 3-0; La-stimma Don Bosco-DoloRivieraBrenta 0-2; Fossalta Piave-Laguna Venezia 1-2; Olmi Callalta-LiventinaGorghense 0-4; GazzeraOC-Opitergina 1-3; Edo Mestre-Robeganese 0-2; CasierDosson-SandonàJesolo 0-3Classifica: LiventinaGorghense 37, Opitergina 31, Fossaltese 30, CasierDosson 29, DoloRivieraBrenta 28, SandonàJesolo 25, OlmiCallalta 23, Laguna Venezia 21, Robeganese 19, Edo Mestre 14, Lastimma D.Bosco 12, GazzeraOC 6, Città di Mu-sile, Fossalta Piave 3

CAMPIONATO ALLIEVI BASSO PIAVEGIRONE A – 16^ giornata: Altino-Noventa 2-1; Annonese-Villanova 2-0; Aurora SN-Caorle 2-1; Bibione-Torre Mosto 1-3; Eraclea/Crepaldo-Jesolo 2-4; Evolution Team-Città di S.Donà 2-1; Libertas Ceggia-Treporti 1-0; Pramaggiore-Pas-sarella 7-2; San Stino-Concordia 1-2Classifica: Concordia 40, Città di S.Donà 35, San Stino, Evo-lution Team 34, Eraclea/Crepaldo, Torre Mosto 31, Treporti 28, Pramaggiore 23, Altino 21, Annonese 16, Caorle, Libertas Ceggia 15, Jesolo 13, Bibione 12, Noventa 8, Aurora SN 7, Villanova 6, Passarella 4

CAMPIONATO GIOVANISSIMI SPERIMENTALIGIRONE A – 16^ giornata: San Paolo Padova-Bassano 2-1; SandonàJesolo-Chievo Verona 2-1; Giorgione-Cittadella 2-2; Hellas Verona-LiventinaGorghense 3-1; Montebelluna-Noven-ta 2-2; Clodiense-Padova 0-2; Sambonifacese-Unione Venezia 0-2; Legnago-Vicenza 1-1Classifica: Padova 38, Unione Venezia, Vicenza 35, Chievo Verona, Hellas Verona 32, LiventinaGorghense, Cittadella 27, Montebelluna, Legnago 22, Giorgione, San Paolo Padova, SandonàJesolo 17, Sambonifacese 16, Noventa 12, Bassano 9, Clodiense 1

CAMPIONATO GIOVANISSIMI REGIONALIGIRONE D – 14^ giornata: FavaroMarcon-CiprianoCaTron 3-0; Graticolato-Fossalta Piave 1-1; LiventinaGorghense-Fossaltese 4-0; Laguna Venezia-Lastimma Don Bosco 6-0; SandonàJesolo-Liapiave 2-1; Miranese-Olmi Callalta 2-1; Concordia-Union Quinto 2-6Classifica: LiventinaGorghense, SandonàJesolo 39, Lagu-na Venezia 33, Miranese 30, FavaroMarcon 27, Union Quinto, Fossaltese 17, CiprianoCaTron 15, Liapiave, Graticolato, Ol-miCallalta 12, Fossalta Piave 9, Lastimma D.Bosco 8, Con-cordia 5

CAMPIONATO GIOVANISSIMI BASSO PIAVEGIRONE A – 13^ giornata: Caorle A-SandonàJesolo 3-2; Città di Musile-Cavallino 0-3; Città di S.Donà-Eraclea/Cre-paldo 0-0; Noventa-Altino 0-4; Passarella-Jesolo 1-5; Torre Mosto-Meolo 5-2; Treporti-Fossalta Piave 5-0Classifica: Cavallino 29, Altino 27, SandonàJesolo 23, Cit-tà di S.Donà 22, Città di Musile, Jesolo 21, Caorle A 20, Treporti 18, Noventa 16, Eraclea/Crepaldo, Passarella 14, Fossalta Piave 10, Torre Mosto 6, Meolo 0

GIRONE B – 13^ giornata: Caorle B-San Stino 5-1; Cesarolo-E.Cessalto 0-10; Concordia-Pramaggiore 1-2; Giussaghese-Evolution Team 3-2; Libertas Ceggia-Aurora SN 7-0; Vigor-Annonese 6-0; Villanova-Bibione 4-1Classifica: Villanova, Libertas Ceggia 30, Vigor 25, E.Cessalto 18, Giussaghese 17, Bibione 15, San Stino 14, Pramaggiore, Evolution Team 12, Annonese 4, Cesarolo 1, Aurora SN 0.nb. Caorle B e Concordia fuori classifica

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