Uso sostenibile delle risorse. In questo incontro parleremo Sistema di sviluppo Ruolo dei comportamenti La natura che abbiamo a disposizione, e i nostri

Uso sostenibile delle risorse


In questo incontro parleremo

Sistema di sviluppo

Ruolo dei comportamenti

La natura che abbiamo a disposizione, e i nostri consumi

Quanto siamo lontani dalla sostenibilità?

L’impronta ecologica: concetto, esempi, dati, scenari

La nostra impronta

Il nostro impegno in casa e nel quartiere

Idee per agire concretamente ……

… insieme per un PROGETTO

L’efficienza energetica: casa, impianti termici, illuminazione,…


Il benessere materiale dei paesi ricchi è possibile a prezzo dello sfruttamento delle risorse naturali e del lavoro dei tre quarti dell’umanità che vive nel Sud del mondo

Viviamo in un sistema che non guarda oltre se stesso e i propri immediati vantaggi

lavoriamo per un “futuro”


L’insostenibilità del nostro sviluppo fonda le sue ragioni su una crescita economica senza limiti: - l’economia ha perso di vista la

natura - il prodotto è l’unico metro di

valutazione - fede cieca nel progresso

scientifico l’ingiusta distribuzione delle risorse economiche e materiali l’esaurimento delle risorse: la terra ha dimensioni limitate la distruzione dei sistemi naturali e i cambiamenti climatici la difesa dei privilegi il mancato rispetto della dignità e dei diritti dei lavoratori

Le nostre abitudini quotidiane incidono sul mantenimento o meno dell’attuale sistema di

sviluppo


Sviluppo sostenibile

“… lo sviluppo che soddisfa i bisogni di oggi senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i loro.”

( dal Rapporto “Our Common Future” redatto nel 1987 dalla Commissione Mondiale sull’Ambiente e lo

Sviluppo delle nazioni Unite – Commissione Brundtland)


Sviluppo sostenibileUn’altra definizione

Sostenibilità significa vivere in modo confortevole e pacifico entro i limiti posti dalla natura

L’umanità deve imparare a vivere con il soloreddito generato dal capitale naturale residuo

( Mathis Wackernagel)


Sviluppo sostenibile • Sostenibilità sociale equità e giustizia sociale, partecipazione alle scelte per gestire razionalmente le risorse

• Sostenibilità economicamantenimento del capitale sociale umano, naturale e dei manufatti

• Sostenibilità ecologicadosaggio dei prelievi di risorse e dell’immissioni di rifiuti nell’ambiente in modo di permetterne la rigenerazione


Il Nord del mondo, che concentra la maggior parte

delle ricchezze e dei consumi, è come una calamita

che attrae a se le risorse e la produttività del

pianeta.

La forza di questa calamita sta nella capacità di

consumo dei cittadini del Nord

Per questo è indispensabile porre al centro

dell’interesse collettivo

i comportamenti delle singole persone


Alcune comparazioni tra le spese per i consumi superflui di poco più di un sesto dell’umanità e quelli relativi ai bisogni di base di oltre i quattro sesti (in Mld $/anno)

19 Mld necessari per l’eliminazione della fame del mondo10 Mld necessari per fornire l’acqua pulita a tutti gli abitanti della terra

18 Mld spesi per prodotti di bellezza15 Mld spesi per acquistare profumi

e gli armamenti …………

(da State of the World 2004 – Worldwatch Institute di Washington)


Partire da noi stessi per promuovere e avviare un cambiamento della società

Ripensare le nostre azioni quotidiane e riorientare il nostro stile di vita

si contrappone alle storture del sistema cercando alternative eque e sostenibili (meno insostenibili) promuove, attraverso forme di pressione non violenta, quei

cambiamenti politici, strutturali e culturali necessari a

“invertire la rotta”

Johannesburg 2002 …


Possiamo valutare il nostro stile di vita in rapporto alle risorse del pianeta?

Quanto siamo lontani dalla sostenibilità?

Dove, quanto e come possiamo modificare il nostro comportamento?

Nella definizione, nel calcolo e nell’utilizzo dell’impronta ecologica e sociale

troviamo le risposte


L’impronta ecologica è un indicatore

che mette in relazione gli stili di vita di

una popolazione con la quantità di

natura necessaria per sostenerli

….ogni nostra azione corrisponde ad un piccolo consumo di territorio


Questa relazione è rappresentata

dall’area (espressa in ettari/pro capite)

di superficie naturale (campi, foreste,

sottosuolo, mare,..) produttiva necessaria

ad ognuno di noi per sostenere i nostri

consumi, di materie prime ed energia,

e per assorbire i nostri rifiuti


Per calcolare l’impronta ecologica si tiene conto:

della maggior parte delle risorse consumate e di molti rifiuti prodotti

che la maggior parte di queste risorse e dei flussi dei rifiuti possono essere convertiti nell’area biologicamente produttiva necessaria a fornire queste funzioni


L’impronta non coincide con un territorio definito.

Gli usi della natura, per lo spazio di cui necessitano, vengono sommati per calcolare l’impronta ecologica totale di un territorio

Le principali categorie di aree ecologicamente produttive prese in considerazione sono: terreni agricoli, pascolo, foresta, aree marine, aree edificate e aree necessarie ad assorbire la CO2 relativa all’uso dell’energia derivata da combustibili fossili

5 categorie di consumo: alimenti, abitazioni, trasporti, beni di consumo, servizi

Le impronte ecologiche possono essere confrontate con le capacità biologiche disponibili nel territorio di riferimento


Alcuni esempi su base annuale

1 kg di pane richiede 9,7 m2

1 kg di carne bovina richiede 140 m2

1 kg di vegetali richiedono 2,6 m2

5 km percorsi per ogni giorno lavorativo comportano una necessità di:

- 122 m2 se percorsi in bicicletta- 303 m2 se percorsi in autobus- 1530 m2 se si usa l’automobile


Come si calcola l’impronta ecologica di un bene di consumo ?

Consumo medio annuo (kg/pc)

I.E. (ha/pc) = Produttività media annua (kg/ha)

Cons. 120 (kg/pc)

I.E. = = 0,11 (ha/pc)

Prod.1030 (kg/ha)


Popolazione

(mil.)

Impronta

pro capite

(ettari)

I

Disponibilità

di biocapacità

(ettari)

B

Deficit ecologico pro

capite

D = I-B

USA 288,0 9,5 4,9 4,6

Australia 19,4 7,7 19,2 -11,5

Brasile 174,0 2,2 10,2 -7,8

Francia 59,6 5,8 3,1 2,7

Italia 57,5 3,8 1,1 2,7Cina 1292,6 1,5 0.8 0,7

India 1033,4 0,8 0,4 0,4

MONDO 6148,1 2,2 1,8 0,4

Le impronte della popolazione mondiale e di alcuni paesi(Dati 2001 dal Living Planet report 2004 del WWF)






Attraverso i flussi commerciali i paesi ricchi importano i pezzi rilevanti

di biocapacità sotto forma di materie

prime ed energia dai paesi poveri,

generando un evidente

debito ecologico


“…Io ti do denaro (di cui hai bisogno), tu mi dai materie prime ed energie”

•LA SOSTITUZIONE DI CAPITALE NATURALE CON CAPITALE ECONOMICO NON TIENE CONTO CHE UN GIORNO IL CAPITALE NATURALE SI ESAURIRA’ PER TUTTI…PAESI RICCHI COMPRESI

•I PAESI POVERI ESPORTATORI DEVONO, NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI, RESTITUIRE IL DENARO AI PAESI RICCHI SOTTO FORMA DI INTERESSI SUL DEBITO ECONOMICO

• LA DISPARITA’ TRA IL PREZZO DELLE MATERIE PRIME (FORNITE DAI PAESI SOTTOSVILUPPATI) E IL PREZZO DEI PRODOTTI FINITI (FORNITI DAI PAESI RICCHI) , NON CONSENTE UNO SCAMBIO ECONOMICO EQUILIBRATO


Desta preoccupazione la crescita di

una fascia di “nuovi consumatori”

soprattutto nei paesi di nuova

industrializzazione come Cina, India,

… e in paesi con economie in

transizione quali Russia, Polonia, ….


A titolo di esempio si riportano alcuni dati* relativi al possesso di automobili nel periodo 1990-2000

Cina da 1,1 a 6,0 milioni

India da 1,7 a 6,1 milioni

Corea del Sud da 2,1 a 8,8 milioni

Brasile da 11,8 a 18,5 milioni

Russia da 10,1 a 19,5 milioni

*N.Myers – J. Kent (2002)


Il numero degli esseri umani sulla terra ha raggiuntoIl primo miliardo nel 1804Il secondo miliardo nel 1927 (dopo 123 anni)Il terzo miliardo nel 1960 (dopo 33 anni);Il quarto miliardo nel 1974 (dopo 14 anni)Il quinto miliardo nel 1987 (dopo 13 anni)Il sesto miliardo nel 1999 (dopo 12 anni)

potrebbe raggiungereIl settimo miliardo nel 2012 (dopo 13 anni)Il ottavo miliardo nel 2026 (dopo 14 anni)Il nono miliardo nel 2043 (dopo 17 anni)

(Nazioni Unite 2001)


In uno scenario di bassa crescita demografica (9 miliardi al 2050) che mantiene gli andamenti attuali per le emissioni di CO2 nonché per la crescita dei consumi e della bioproduttività, si prevede che nel 2050 vengano utilizzate risorse corrispondenti alla capacità di 2,3 pianeti

(dal Living Planet report 2004 del WWF)


Ne consegue che, alla stessa data (2050), continuando e incrementando il sovrasfruttamento della terra, cioè la spesa di capitale naturale più veloce della sua rigenerazione, accumuleremmo un

debito ecologico pari a 40 pianeti anno

che ne sarà della capacità ecologica del pianeta?

(dal Living Planet report 2004 del WWF)


Cosa dice l’impronta ecologica?

mostra valori troppo grandi informa dove siamo e dove stiamo andando palesa che i paesi ricchi da soli si mangiano

tutta la torta evidenzia le opportunità di riduzione per ogni

scala per la quale viene calcolata (pianeta, nazione, regione, città, quartiere, nucleo familiare)


Come ridurre l’impronta ecologica?

aumentando la produttività ecologica: terrazzamenti, riciclaggio, regimi di gestione più attenti (es. produzione biologica, locale, finanza etica…)

migliorando l’efficienza dell’utilizzo delle risorse ( es.uso razionale dell’energia, acqua, …)

riducendo i consumi ( consumo critico,…)


Come ridurre l’impronta ecologica? (segue)

affrontando il problema della crescita demografica

giudicando il successo di una attività umana non solo in base al profitto ma anche in base ai suoi effetti sociali e ambientali

diffondendo i processi partecipativi


Scala del nostro impegno

Famiglia

Quartiere


E noi ……………… proviamo a calcolare

la nostra impronta e a fare un piccolo

test ?


Famiglia (proposte!)

calcolo dell’impronta ecologica (schema e programma disponibile)

esame e riflessione sui risultati (individuale o all’interno di retidipace)

individuazione delle priorità (fattibili)

attuazione dei cambiamenti obiettivi di riduzione per il 2005

(individuale o con retidipace)

idee, idee, ……


Obiettivo di riduzione per il

2005 ………fissiamolo insieme

20%!


Quartiere (proposte!)

attività istituzionale svolta e in corso Agenda 21 Bando Provinciale – Municipio pilota? oppure..

- calcolo dell’impronta ecologica - … opportunità … piano di azione… - proposte per servizi energetici, trasporti, … - informazione cittadini (diffusione opuscoli,… incontri,…) - interventi nelle scuole: sensibilizzazione, mostre e dibattiti, esperienze pratiche di diagnostica energetica e progettazione di soluzioni migliorative (sc. tecniche) - aziende energetiche … collaborazione per la promozione e

la realizzazione di interventi per l’efficienza energetica e la diffusione delle fonti rinnovabili …?

idee, idee, ……


L’Agenda 21 è un “programma di azione” dello sviluppo sostenibile del pianeta* per far valere i principi della tutela ambientale e dell’equità sociale nelle politiche locali, nazionali e internazionali

*(firmato a Rio de Janeiro nel 1992 da oltre 150 paesi)


Una Agenda 21 locale è uno sforzo

comune per raggiungere il massimo

del consenso tra tutti gli attori sociali

(istituzioni, cittadini, associazioni,

imprenditori, scuola, …) riguardo la

definizione e l’attuazione di un Piano di

azione ambientale


L’Agenda 21 locale prevede la creazione di un Forum per la consultazione e la discussione su temi come l’ambiente urbano, i trasporti, lo smaltimento dei rifiuti, la fornitura di servizi come acqua ed energia, per arrivare a definire lo scenario desiderabile, che è il primo passo per costruire, approvare e ratificare, a livello politico, un Piano d’azione


Efficienza energetica

casa impianti termici illuminazione elettrodomestici etichettatura energetica


Efficienza energetica della casa

Temperatura ambiente

Ridurre le dispersioni dalle pareti (isolamento esterno, interno, intercapedine) dal tetto (piano –con sottotetto praticabile/non pratic.) dalle finestre (doppio vetro, cassonetto, tapparelle)

Limitare le fughe di aria calda dalle finestre (infiltrazioni)

Utilizzare meglio l’energia contenuta nel combustibile (manutenzione: pulizia caldaia, regolazione bruciatore,… sostituzione generatore)


Efficienza energetica con gli impianti termici

Caldaia Tipologia (standard, a condensazione) potenza acqua calda sanitaria sicurezza/risp.energ. (prese d’aria, scarico fumi,…, libretto uso e

manutenzione certificato di conformità)Distribuzione (a colonne, a zone, coibentazione)

Radiatori (superficie radiante, convettori ventilati, pannelli radianti)

Sistemi di regolazione (Centraline, programmatori, T giorno/notte) Valvole termostatiche

Impianti centralizzati, individuali e contabilizzazione del caloreControllo, manutenzione e ispezioni (rendimento energetico,

sicurezza,…gas)

Condizionamento estivo!!


Efficienza energetica con l’illuminazione

Lampade ad incandescenza (efficienza, durata, costo)

normali (13 lumen/watt; 1000 ore, 1€)

alogene (22 lumen/watt; 2000 ore, 5€)

Lampade fluorescenti (efficienza, durata, costo)

tradizionali/tubolari (90 lumen/watt; 10000 ore) tubolari ad alta frequenza (100 lumen/watt; 12000 ore)

compatte (40-60 lumen/watt; 10000 ore; 10-18€ elettroniche)

- accensioni!!

sodio (130 lumen/watt; 10000 ore)

- luce di colore giallo!!


Efficienza energetica con l’illuminazioneEsempio: ambiente di 20 m2, illuminato 2000 ore/anno con 150 lux per 5 anni, costo e durata lampade della precedente diapositiva,costo energia elettrica 0,18€ kWh – Risparmio rispetto alla soluzione con lampade a incandescenza

Tipo e numero lampade

Costo lampade €

Costo en. elettrica €

Costo totale €

Risparmio totale €

Incandescenza 3x100W 30,00 540,00 570,00 -Alogene 2x100W 50,00 360,00 410,00 160,00Fluorescenti compatte tradizionali 3x25W 30,00 135,00 165,00 405,00

Fluorescenti compatte elettroniche 3x20W 54,00 108,00 162,00 408,00


Efficienza energetica elettrodomestici

Lavatrice

meno acqua = meno energia = meno detersivo costo per ciclo: energia = detersivo (circa)

+ “dura” è l’acqua maggiore è la quantità di detersivo temperatura 40°-60°C carico! asciugatura!!! manutenzione

ETICHETTA ENERGETICA


Efficienza energetica elettrodomestici (segue)

Lavastoviglie meno acqua = meno energia = meno detersivo costo per ciclo: energia > detersivo (4-5 volte)

+ “dura” è l’acqua maggiore è la richiesta di sale ciclo ridotto /economico carico! asciugatura!!! manutenzione (filtro, bracci rotanti)



Efficienza energetica elettrodomestici (segue)

Frigorifero capacità no-frost: maggiori consumi/prestazioni costanti gestione: posizione, regolazione, “aperture”

manutenzione (guarnizioni porte, serpentina )



Etichetta

energetica

elettrodomestici


Efficienza energetica apparecchiature perufficio

ENERGY STAR


Forse abbiamo qualcosa da imparare dagli indiani d’America

“Sotto la terra che calpestiamo con i nostri mocassini ci sono gli occhi di sette generazioni che aspettano di venire al mondo, e che ci guardano. Per questo i nostri passi devono essere leggeri”

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