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Notiziario dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia - Vicenza - Direttore responsabile Luciano Zanini - Tel. 0444 321381 - Aut. Trib. di Vicenza 20 luglio 1983, n. 461 - Trimestrale - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 - Redazione: Benincà Paolo, Faleppi Giovanni, Rizzo Umberto Numero 4 - 2011 Anno XXIX AUGURI DEL PRESIDENTE Ci siamo lasciati, nell’ultimo numero di “Noi Unuci”, che l’estate era da poco fi- nita e ci ritroviamo che è già Natale, che è tempo di auguri, di regali, di gioie fami- liari. Regali forse non molti, visti i tempi di crisi profonda in ogni parte del mondo, ma l’importante è non abbattersi e, guar- dando in faccia la realtà, operare per il bene comune con serenità. Sarà forse l’atmosfera delle imminenti fe- stività che mi stimola alla confidenza, ma mi sento come in famiglia, e noi dell’Unu- ci siamo una grande famiglia. Il nostro sodalizio, che deve attendere alle funzioni di diffusione e mantenimento del sentimento di devozione alla Patria, di addestramento e formazione di tutti gli iscritti di ogni arma e grado, ha anche il compito di sensibilizzare la pubblica opi- nione sulle questioni della difesa e della sicurezza nazionale oltre che la diffusione della cultura militare. E non è cosa da poco alla luce dei disa- strosi episodi di violenza attuati negli ulti- mi anni da frange incontrollate di elemen- ti a dir poco criminali. Mi sono di consolazione gli atteggiamenti di compostezza, le dimostrazioni di coe- sione, di impegno e di costanza da parte di tutti gli iscritti. Soprattutto i giovani. Noto la presenza di molti giovani moti- vati, determinati, soprattutto nel riunirsi nella composizioni delle squadre sportive e di addestramento che si sono fatti ono- re in tutte le gare cui hanno partecipato. Questa è l’occasione per ringraziare tut- ti, invitandoli a proseguire nel cammino intrapreso assieme, certi che ogni piccola azione che porteremo a termine sarà utile a tutta la comunità. Non sarà facile, questo lo so, ma sono al- trettanto certo che la coesione e la com- pattezza saranno la nostra arma vincente. Alla luce di queste brevi considerazioni mi è oltremodo gradito porgere a tutti voi ed alle vostre famiglie gli auguri miei per- sonali, dei vicepresidenti e del Consiglio tutto perché possiate trascorrere nel mi- gliore dei modi le prossime festività e per un sereno anno 2012 in piena salute. Il Presidente - Giustiniano Mancini Nell’ambito dell’accordo di gemellaggio a tre con Annecy e Bayreuth, quest’anno era di turno per ospitare l’incontro con i partner la città francese della Savoia. I partecipanti si sono ritrovati di buon mat- tino il 22 settembre per la partenza verso Bardonecchia effettuando una sosta pranzo lungo il percorso secondo lo “stile Unu- ci” con grande soddisfazione di tutti. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lione, incontro con la guida e panoramica della bellissima città, capitale gastronomica della Francia e città dell’Unesco in quanto ricca di tesori del passato e del presente, con il suo centro storico (la vecchia Lione) che vanta la più prestigiosa collezione di edifici rinascimen- tali dopo Venezia e la Cathédrale di St-Jean caratterizzata dalla presenza di un orologio astronomico che ha la funzione di segnalare le feste religiose fino al 2019. In serata, durante la cena in albergo, ci ha fatto visita il Cap. di Fregata Jean Luc Lo- gel, Presidente dei Riservisti di Lione, al quale è stato consegnato il gagliardetto del- la nostra Sezione. La mattinata successiva è stata dedicata alla salita con guida alla Basilique Notre-Dame de Fourvière, simbolo della città, con visita alla piccola cappella ed alla chiesa princi- pale, dal retro della quale si può ammirare una spettacolare vista panoramica dell’inte- ra città. Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cham- bery, graziosa cittadina capoluogo della Sa- voia, che fu capitale dell’omonimo ducato dal 1232 al 1563 per poi passare alla Fran- LIONE, SAVOIA CON ANNECY E GINEVRA CRONACA DI UNA CELEBRAZIONE DEL 150° ALL’ESTERO segue a pag. 2 SERATA DEI DECORATI VICENTINI Venerdì 4 novembre 2011 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Arcugnano (Piazza Mariano Rumor) avverrà la cerimonia di consegna ai discendenti dei decorati vicentini del volume in cui vengono riportate le motivazioni della concessione delle medaglie. Maggiori informazioni presso La segreteria UNUCI 0444 321381 ore 9-11 giorni feriali ore 10.30: alzaban- diera sul piazzale della Vittoria; ore 11.00: Santa Messa nella Basilica di Monte Berico; ore 11.50: deposizio- ne corona e Onori ai Caduti di tutte le guerre; ore 12.15: aperitivo di saluto presso il ristorante “Al Pelle- grino”; ore 12.30: pranzo presso il ristorante “Al Pellegrino” con consegna attestati. TRADIZIONALE COMMEMORA- ZIONE DEI NOSTRI DEFUNTI E INCONTRO CONVIVIALE Programma: Sabato 17 dicembre 2011 COSTO EURO 28 a persona (prenotazioni presso segreteria UNUCI con orario 9-11 giorni feriali) Noi UNUCI

VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

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Page 1: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

Notiziario dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia - Vicenza - Direttore responsabile Luciano Zanini - Tel. 0444 321381 - Aut. Trib.di Vicenza 20 luglio 1983, n. 461 - Trimestrale - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 - Redazione: Benincà Paolo, Faleppi Giovanni, Rizzo Umberto

Numero 4 - 2011Anno XXIX

AUGURI DEL PRESIDENTECi siamo lasciati, nell’ultimo numero di “Noi Unuci”, che l’estate era da poco fi-nita e ci ritroviamo che è già Natale, che è tempo di auguri, di regali, di gioie fami-liari. Regali forse non molti, visti i tempi di crisi profonda in ogni parte del mondo, ma l’importante è non abbattersi e, guar-dando in faccia la realtà, operare per il bene comune con serenità.Sarà forse l’atmosfera delle imminenti fe-stività che mi stimola alla confidenza, ma mi sento come in famiglia, e noi dell’Unu-ci siamo una grande famiglia.Il nostro sodalizio, che deve attendere alle funzioni di diffusione e mantenimento del sentimento di devozione alla Patria, di addestramento e formazione di tutti gli iscritti di ogni arma e grado, ha anche il compito di sensibilizzare la pubblica opi-nione sulle questioni della difesa e della sicurezza nazionale oltre che la diffusione della cultura militare.E non è cosa da poco alla luce dei disa-strosi episodi di violenza attuati negli ulti-mi anni da frange incontrollate di elemen-ti a dir poco criminali.Mi sono di consolazione gli atteggiamenti di compostezza, le dimostrazioni di coe-sione, di impegno e di costanza da parte di tutti gli iscritti. Soprattutto i giovani. Noto la presenza di molti giovani moti-vati, determinati, soprattutto nel riunirsi nella composizioni delle squadre sportive e di addestramento che si sono fatti ono-re in tutte le gare cui hanno partecipato. Questa è l’occasione per ringraziare tut-ti, invitandoli a proseguire nel cammino intrapreso assieme, certi che ogni piccola azione che porteremo a termine sarà utile a tutta la comunità.Non sarà facile, questo lo so, ma sono al-trettanto certo che la coesione e la com-pattezza saranno la nostra arma vincente.Alla luce di queste brevi considerazioni mi è oltremodo gradito porgere a tutti voi ed alle vostre famiglie gli auguri miei per-sonali, dei vicepresidenti e del Consiglio tutto perché possiate trascorrere nel mi-gliore dei modi le prossime festività e per un sereno anno 2012 in piena salute.

Il Presidente - Giustiniano Mancini

Nell’ambito dell’accordo di gemellaggio a tre con Annecy e Bayreuth, quest’anno era di turno per ospitare l’incontro con i partner la città francese della Savoia.I partecipanti si sono ritrovati di buon mat-

tino il 22 settembre per la partenza verso Bardonecchia effettuando una sosta pranzo lungo il percorso secondo lo “stile Unu-ci” con grande soddisfazione di tutti. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lione, incontro con la guida e panoramica della bellissima città, capitale gastronomica della Francia e città dell’Unesco in quanto ricca di tesori del passato e del presente, con il suo centro storico (la vecchia Lione) che vanta la più prestigiosa collezione di edifici rinascimen-tali dopo Venezia e la Cathédrale di St-Jean caratterizzata dalla presenza di un orologio

astronomico che ha la funzione di segnalare le feste religiose fino al 2019.In serata, durante la cena in albergo, ci ha fatto visita il Cap. di Fregata Jean Luc Lo-gel, Presidente dei Riservisti di Lione, al

quale è stato consegnato il gagliardetto del-la nostra Sezione.La mattinata successiva è stata dedicata alla salita con guida alla Basilique Notre-Dame de Fourvière, simbolo della città, con visita alla piccola cappella ed alla chiesa princi-pale, dal retro della quale si può ammirare una spettacolare vista panoramica dell’inte-ra città.Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cham-bery, graziosa cittadina capoluogo della Sa-voia, che fu capitale dell’omonimo ducato dal 1232 al 1563 per poi passare alla Fran-

LIONE, SAVOIA CON ANNECY E GINEVRACRONACA DI UNA CELEBRAZIONE DEL 150° ALL’ESTERO

segue a pag. 2

Consegna del crest della Sezione Unuci di Vicenza al Dott. Daniele Andreose, capo del Cerimoniale del Comune di Vicenza, per la sua fattiva e proficua colla-borazione

La gara si è svolta venerdì 2 sera e tutto sabato 3 settembre. Il ritrovo era in località Ponte Verde alle ore 18.00. Dopo i preparativi siamo stati trasportati in furgone fino a Pian delle Fugazze quota 1162 m. La partenza della prima prova si è svolta con lo start delle pattuglie ad intervalli di 5 minuti una dall’altra. Il percorso impegnativo seguiva e tagliava la strada degli Eroi e la gal-leria D’Havet a quota 1797 m fino a raggiungere il rifugio Papa a quota 1928 m. L’ascesa valeva come marcia com-mando e quindi il miglior tempo era premiante.Giunti al rifugio ci siamo rifocillati, abbiamo preparato lo zai-no per la prova del giorno seguente e dopo un breve brie-fing ci siamo tuffati in branda.La mattina iniziava con una spettacolare alba e un cielo ter-so e noi pronti per la colazione e l’alzabandiera.

Al via veniva consegnata una busta con cartina IGM 1:25000 e foglio di missione con coordinate dei punti da raggiungere in successione e i questionari da compilare per eseguire le prove.

Il primo punto era presso cima Palon a 2220 m qui si trova la lunga galleria Papa da poco restaurata. Il compito era quello di effettuare una ricognizione e riconoscere la tipolo-gia di munizionamento ritrovata sotto forma di foto. Il punto successivo era in cima al dente austriaco. La prova era quello di fare da osservatore d’artiglieria. Si doveva in-dividuare l’obbiettivo stimarne la distanza e fornire le giuste indicazioni alla batteria di artiglieria per colpirlo. Al punto successivo, alle sette croci si svolgeva la prova di stima distanze e la prova di campo minato. Bisognava stimare la distanza di alcune bandierine alte un metro poste sulle cime di collinette antistanti il punto di osservazione. Nella prova di attraversamento del campo minato, biso-

gnava percorrere un corridoio sicuro dato esclusivamente da una successione di angoli di direzione e di lunghezze. C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto e cambio direzione erano segnalati da dei cippi di legno nu-merati. Arrivando ai cippi di controllo con uno scarto di più di tre metri si prendeva penalità perchè in teoria si calpestava la zona minata.Con il punto successivo si ritornava al rifugio Papa dove si svolgeva la prova di esplosivi. Il compito era quello di com-pletare un IED cioè un ordigno esplosivo improvvisato da installare su un’automobile lasciato incompiuto da un nostro artificiere preso prigioniero in modo da farlo scoppiare alla partenza dell’auto. Fatta questa prova si proseguiva giù a rotta di collo per la strada delle 52 gallerie fino a raggiungere il rifugio del Pas-so Xomo a quota 1068 m. Presso il rifugio si affrontavano in rapida successione le prove di lancio di precisione della bomba a mano, trasporto del ferito in barella e tiro con pi-stola e carabina ad aria compressa. A Ponte Verde si svolgeva l’ultima prova che consisteva nel riconoscimento mezzi terrestri, aerei e forze armate median-te foto fatte scorrere in rapida sucessione su un computer. Le foto riguardavano situazioni reali del campo di battaglia con i mezzi da riconoscere travisati da vegetazione, ma-scheramenti, condizioni meteo.La lunghezza della gara si è stimata in circa 20 km con un dislivello di circa 1400 m.Hanno concluso la gara 7 squadre. Alle premiazioni sono intervenuti il presidente di UNUCI Schio Col. Ciancio e nu-merose autorità dei comuni di Valli del Pasubio.

UNUCI VICENZA 1 ha vinto la classifica UNUCI e la classifica ASSOLUTA (a sx con la coppa)

UNUCI VICENZA 3si è classificata terza

UNUCI VICENZA 4si è classificata quin-ta

UNUCI VICENZA 2si è classificata sesta

UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER PATTUGLIE MILITARI PASUBIO 2011L’UNUCI di Vicenza ha schierato quattro squadre alla gara di pattuglie militari Pasubio 2011 organizzata da UNUCI Schio:

UNUCI VICENZA 1:• Ten. Andrea Masiero• Ten. Filippo Dal Maso- alla partenza -

UNUCI VICENZA 2:• Ten. Andrea Pellattiero• Ten. Guido Sartori- alla partenza -

UNUCI VICENZA 3:• Ten. Gabriele Brunello• Carabiniere Daniele Corti- alla partenza -

UNUCI VICENZA 4:• Ten. Enrico Grasselli• Alpino Marco Zanin- alla partenza -

Briefing di inizio gara al rifugio Papa.

VENETO 2011Nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre si è svolta la 24^ VENE-TO 2011 - GARA INT. DI MARCIA ORIENTAMENTO E TIRO PER PATTUGLIE, organizzata dall’UNUCI Sezione di VERO-NA nella zona del Monte Baldo con base a Caprino Veronese. Alla competizione hanno partecipato 27 squadre sia italiane che estere, 13 composte da personale in servizio attivo e 14 appartenenti alla riserva. La nutrita rappresentanza estera era composta da squadre provenienti dalla Lettonia, dalla Scozia, dall’Inghilterra, dalla Francia e Stati Uniti d’America.La Sezione Vicentina ha partecipato all’esercitazione con tre squadre, ingaggiate in uno scenario che simulava un vero te-atro operativo di notevoli difficoltà tecniche. La gara era impo-stata in modo da simulare l’attuale scenario libico. L’esercita-zione, che vedeva impegnata la pattuglia da combattimento nelle operazioni di peace enforcing, è stata di tipo valutativa e continuativa, con prove in bianco e a fuoco ed era articolata in una fase notturna e una diurna per totali 25 km circa e 700 m di dislivello.La gara è cominciata subito il venerdì sera con la fase notturna denominata IPPOCAMPO dove in formazione di plotone veni-vano unite 4 pattuglie (d’obbligo il mascheramento e lo zaino completo con materiale per il bivacco).Poche istruzioni, bisognava infiltrarsi in territorio ostile, prende-re contatto con un informatore locale che ci indicava dove si tro-vavano gli insorti; osservare i movimenti per poi poter liberare dei civili ed imbarcarli sull’elicottero. Il tutto doveva avvenire ad orari precisi assegnati dal comando in quanto sia l’informatore che l’elicottero non potevano certo aspettare il plotone.Saliti su un VM90 a folle velocità abbiamo percorso delle stra-dine sterrate della periferia di Caprino Veronese per poi essere scaricati in un posto imprecisato. Dopo aver trovato sulla car-tina il posto in cui eravamo, in assetto tattico ci siamo mossi verso il punto di ritrovo con il nostro contatto. L’informatore ci indica il sito da raggiungere e osservare.Sul posto si assiste ad una scena molto realistica di un gruppo di Lealisti che tiene degli ostaggi occidentali ad un certo punto un commando di insorti fa irruzione, uccide i Lealisti e libera gli ostaggi. Finita l’osservazione, senza usare le pile ed in assetto tattico ci siamo incamminati all’appuntamento con l’elicottero per l’imbar-co dei civili percorrendo tutto il tragitto illuminato solo dalle stelle e balzando nel fosso ogni volta che si scorgeva un’auto. Quindi raggiunta la sommità di una collina approntavamo una zona di atterraggio elicotteri notturna per evacuare i civili liberati.

Alle 2.00 finiva la fase notturna ed era il momento di allestire il bivacco in tenda per dormire.Sabato dopo aver dormito meno di 4 ore è iniziata la fase diurna denominata BLANK TABLET.Questa consisteva in una missione che doveva nell’ordine re-cuperare una scatola nera trappolata di un ricognitore fotografi-co senza pilota abbattuto dal nemico, prova NBC con maschera antigas, prova di recupero ferito con indicazione delle 9 linee Medevac, demolizione con esplosivo al plastico di un’antenna guida di missili contraerei, liberazione di un pilota di Tornado preso prigioniero dopo l’abbattimento del velivolo (con combat-timento soft air). Alla fine i tiri al poligono dove ognuno dei componenti della pat-tuglia doveva ingaggiare i bersagli con una sequenza di 5 colpi con fucile Beretta 5,56 a 50 m, 10 colpi con pistola Beretta cal. 9 a 15 m e 5 colpi con fucile a pompa a 20 m , le ultime due stazioni con sagome ad abbattimento.Alla fine tutto quello che è stato notato durante l’esercitazione doveva essere riportato nel rapporto di missione finale.Le prove sono state particolarmente curate e molto realistiche. La squadra composta dal Ten. Andrea Masiero e Ten. France-sco Vigna, si è piazzata al 3° posto nella classifica assoluta, la squadra composta dal Ten. PELLATTIERO Andrea, Ten. SAR-TORI Guido si è piazzata 7° e la squadra composta del Ten. BRUNELLO Gabriele, Ten. NEGRO Samuele si è piazzata 9°. La vittoria è andata alla Guardia Nazionale Lettone (grazie alla formidabile prova di tiro) con in seconda posizione la squadra di unuci Schio del Cap. Garello e caporale Tirapelle. Anche quest’anno l’unuci Vicenza è riuscita a piazzare le sue squadre entro i primi 10 posti. L’intervento conclusivo del delegato regio-nale del Veneto e Trentino Gen. D. Antonio Leoci e la consegna dei premi hanno chiuso la manifestazione che ancora una volta ha messo in mostra la grande preparazione e professionalità degli organizzatori ed il grande entusiasmo dei partecipanti.

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA PER L’ANNO 2012L’importo viene confermato in € 50.

La suddetta quota potrà essere versata:- in contanti, direttamente presso la nostra segreteria di Viale

Milano 37 dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 11.00;- sul conto corrente postale nr.12629366,

utilizzando l’allegato bollettino;- sul conto corrente bancario con codice

IBAN IT42 S05728 11812 012570193950della Banca Popolare di Vicenza

TROFEO DAL SASSO

Anticipiamo che nel mese di novembre, con data ancora da concordare con il poligono di Thiene, si rinnoverà l’appun-

tamento con il trofeo d’inverno di tiro a segno.Il vicepresidente Faleppi è a disposizione presso la segrete-

ria Unuci per ogni chiarimento e maggiori dettagli. SERATA DEIDECORATI VICENTINI

Venerdì 4 novembre 2011 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Arcugnano (Piazza Mariano Rumor) avverrà la cerimonia di consegna ai

discendenti dei decorati vicentini del volume in cui vengono riportate le motivazioni della concessione delle

medaglie.

Maggiori informazioni pressoLa segreteria UNUCI

0444 321381 ore 9-11 giorni feriali

• ore 10.30: alzaban-diera sul piazzale della Vittoria;

• ore 11.00: Santa Messa nella Basilica di Monte Berico;

• ore 11.50: deposizio-ne corona e Onori ai Caduti di tutte le

guerre;• ore 12.15: aperitivo

di saluto presso il ristorante “Al Pelle-grino”;

• ore 12.30: pranzo presso il ristorante “Al Pellegrino” con consegna attestati.

TRADIZIONALE COMMEMORA-ZIONE DEI NOSTRI DEFUNTIE INCONTRO CONVIVIALE

Programma: Sabato 17 dicembre 2011

COSTO EURO 28 a persona (prenotazioni presso segreteria UNUCI con orario 9-11 giorni feriali)

NoiUNUCI

Page 2: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

cia a seguito degli accordi del 1860. A seguire, una breve visita di Aix les Bains con il suo splendido lago, per poi proseguire verso la città di Annecy.La mattinata del 24 settembre è stata dedicata alla visita guidata della città vecchia, caratteristica per essere intersecata da vari ca-nali, ed al castello che la domina.Al termine della visita i riservisti Italiani, tedeschi e francesi han-no deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti dell’Alta Savoia, alla presenza del Lt.Col. Alain Courtois per i francesi, del Col. Brosig per i tedeschi, del nostro Presidente Mancini, del Sin-daco, vicesindaco ed assessore ai gemellaggi di Annecy.

Alle 17,30 abbiamo partecipato ad una manifestazione in onore del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nel corso della quale sono state consegnate copie del libro “I vicentini decorati nella Prima Guerra Mondiale” ai discendenti residenti ad Annecy (sono pre-senti in quella località circa 3.000 oriundi vicentini). La cerimonia che ha visto la partecipazione di molte persone per la maggioranza oriunde vicentine è stata onorata dalla presenza del Presidente Na-zionale dei riservisti di Francia, è stata un avvenimento eccezionale per gli oriundi italiani presenti ed è stata allietata dall’esibizione di un coro formato da donne ed uomini anch’essi di origine italiana.La serata è stata piacevolmente trascorsa in compagnia dei colle-ghi francesi e tedeschi con una cena unitaria.Consegna del gagliar-detto al Presidente nazionale dei Riservi-sti francesi col. Jacques Vitrolles

Consegna del libro ai parenti dei decorati

La giornata del 25 è stata caratterizzata dalla visita al complesso di fortificazioni (Esseillon e Marie-Christine, ed alla chiesa baroc-ca d’Avrieux) che la Casa Savoia aveva approntato per la difesa del territorio (si ricordi a questo proposito che i Savoia erano la più antica casa regnante d’Europa). La giornata si è conclusa con un incontro conviviale nel corso del quale c’è stato il tradizionale scambio di doni tra le rappresentanze dei tre Paesi.

Lunedì 26, dopo la pri-ma colazione, partenza per il confine svizzero e Ginevra e fantastica visita al CERN (Orga-nizzazione per la ricerca nucleare europea) nel corso della quale si può dire che abbiamo saputo in anteprima i risultati dell’ultima importante

scoperta effettuata. Al termine della visita, dopo il pranzo presso la loro mensa, partenza per il ritorno a Vicenza.

LA PRIMAVERA DEL 1848Gli avvenimenti insurrezionali all’interno dell’Im- pero austriaco del marzo 1848, dapprima a Vienna e poi a Mila-no e Venezia, ebbero ripercussioni anche a Vicenza.Il 21 marzo 1848 venne istituita La Guardia Civica sotto la guida del maggiore Camillo Franco coadiuvato da Domenico Baccel-lieri, fino a quando il comando effettivo non venne assunto dal colonnello Zanellato.Ai primi di aprile del 1848 un gran numero di corpi volontari si concentrò a Vicenza con l’intenzione di cacciare gli austriaci dalla città. A loro venne dato il nome di CROCIATI, in quanto in omaggio alle ideologie neoguelfe di Vincenzo Gioberti ed alla persona di Pio IX, portavano cucita sulla giubba una croce.In città erano presenti anche soldati regolari pontifici.Il feldmaresciallo Radetzky, comandante dell’esercito austriaco nel Lombardo-Veneto, decideva di reprimere queste insurrezioni inviando il III Corpo d’Armata.

L’ATTACCO ALLA CITTÁDopo un primo tentativo da parte austriaca di riprendere la città il 20-21 maggio, Vicenza venne attaccata con violenza il 23 mag-gio, ma il contingente vicentino agli ordini del generale Durando respinse gli attacchi austriaci con una strenua e valorosa resisten-za di cui è testimonianza la difesa della Rocchetta. L’episodio è rappresentato da un dipinto del pittore patriota Agostino Bottazzi, anch’egli arruolato tra i Crociati. Ma dopo i falliti attacchi dal 20 al 24 maggio, il comando austriaco decise di assalire la città dalla parte dei colli. L’attacco al Monte Berico avrebbe costituito l’obiettivo centrale, mentre le altre forze avrebbero agito come diversivo.

La notevole superiorità di uomini e mezzi, 30.000 soldati impe-riali e 50 cannoni contro 11.000 tra regolari pontifici e volontari e 38 cannoni, nonostante la strenua ed eroica resistenza degli insor-ti, ebbe la meglio. L’esercito austriaco penetrò in più parti in città,

lasciando sul campo centinaia tra morti e feriti ma alla fine ebbe ragione sui difensori. La strategia austriaca fu vincente, le truppe imperiali occuparono prima Castel Rambaldo (oggi Villa Marghe-rita), poi il colle Bella Guardia, Ambellicopoli (Villa Guiccioli) vicina al Santuario di Monte Berico. Sul colle si svolse l’ultima cruenta battaglia e sul campo rimasero molti morti e feriti di en-trambi gli schieramenti. Isolato Monte Berico la città sarebbe stata sottoposta ad un incessante bombardamento dalle alture e avrebbe provocato una strage fra la cittadinanza. A questo punto il Genera-le Durando accettando il parere dei suoi ufficiali chiese la resa. La capitolazione che venne sottoscritta all’alba dell’11 giugno 1848 nella Villa Cà Balbi concedeva ai combattenti l’onore delle armi ed il non internamento a patto che, per tre mesi, si impegnassero a non riprendere i combattimenti contro gli eserciti imperiali.Bisognerà attendere la fine della III Guerra di Indipendenza e pre-cisamente la notte tra il 12 e 13 Luglio 1866 per vedere gli austria-ci abbandonare definitivamente Vicenza.L’eroica e strenua resistenza del maggio, giugno 1848 indusse Re Vittorio Emanuele II a decorare la bandiera di Vicenza con la me-daglia d’oro al Valor Militare che avvenne in occasione della visita del Re d’Italia, poco dopo l’annessione del Veneto al nuovo Regno d’Italia, il 17 Novembre 1866.

LA PROFANAZIONE DELLA BASILICA DI MONTE BERICOGli ultimi combattimenti del 10 giugno 1848 si erano svolti all’in-terno della Basilica di Monte Berico. Nella barricata eretta davanti alla Chiesa combattevano anche giovani novizi, fatto che indusse i soldati austriaci a devastare e saccheggiare il tempio. Il pittore vicentino Achille Beltrame fu particolarmente colpito dalla vicen-da del principe Rodolfo di Liechtenstein che, penetrato a cavallo nel Santuario alla testa dei suoi uomini, venne ferito da uno dei difensori. Sembrava una ferita leggera ma il giorno seguente le condizioni si aggravarono ed il principe morì. Dell’assalto alla Basilica rimane una preziosa testimonianza del frate vicentino Ferdinando Maria Mantovani. Il religioso, ancora studente, testimone oculare descrisse l’avvenimento, quando il 10 giugno 1848 gli austriaci vincendo le ultime resistenze degli insor-

ti italiani guidati dal D’Azeglio, entrarono a forza nel Santuario e lo saccheggiarono. Ed è proprio a questo episodio che è legata la notorietà del Mantovani: la distruzione della “Cena di San Grego-rio Magno”, uno dei più splendidi quadri che Paolo Caliari detto il Veronese abbia mai eseguito (nell’anno 1572).Tutta la triste vicenda viene descritta dal Mantovani stesso; dalla sua narrazione si può ricavare, senza ombra di dubbio, e la colpe-volezza dei soldati e la responsabilità del loro comandante, barone Culoz. A proposito della tela del Veronese, alle 5 del mattino del giorno 11, successivo all’occupazione austriaca, essa era ancora al proprio posto ed intatta, ma già alle 9 era stata rimossa e ridotta in 5 o 6 pezzi. Il Mantovani allora invitò il barone ad averne cura, ma purtroppo il Culoz non lo fece, ed il pomeriggio alle 5 il quadro era stato nuovamente devastato dai soldati e ridotto in 32 pezzi.Così il religioso descrive l’avvenimento:

10 GIUGNO 1848 - FINE DI UN SOGNO E ASSALTO AL SANTUARIO DELLAMADONNA DI MONTE BERICO

Il Principe Rodolfo di Liechtenstein colpito a morte (Tavola di A. Beltrame)

I soldati entrati a Monte Berico riducono in 32 pezzi il quadro di P. Veronese 10/11-06-1848

(Riproduzione dell’illustrazione di A. Beltrame – Archivio del convento di Monte Berico)

La chiusura della lettera ci dà un’idea abbastanza precisa del carattere fermo ed equilibrato del Padre, che sotto la minaccia del barone austriaco do-vette firmare una dichiarazione che la distruzione del quadro era dovuta alla vendetta dei soldati austriaci per la resistenza armata dei frati del San-tuario. A tale dichiarazione estorta il Mantovani non dà alcun valore, ma fa appello alla verità ed alla coscienza del barone stesso.

(cfr Immagini del Risorgimento Vicentino di A. Kozlovic; Archivio di Monte Berico, sezione storica- Memorie storiche compilate da fra Fer-dinando Mantovani, volume I, cc83-85)

MEMORIAL MATTEO MIOTTOSabato 9 luglio si è svolta nel poligono di Thiene una gara di tiro a segno per pistola e carabina che l’Unuci ha voluto intitolare all’alpino Matteo Miotto, tragicamente caduto in Afghanistan. La manifestazione, che ha avuto un buon successo è stata onorata dalla presenza del padre di Matteo, entusiasta della dedica che abbiamo voluto fare al suo figliolo, e del Sindaco di Thiene Maria Rita Busetti.

Classifica pistola 25 m. Amici Unuci

1 Valdesolo Diego 1522 Petrucci Paolo Gustavo 114

Classifica pistola 25 m. Unuci

1 Masiero Andrea - VI 1732 Frassoni Fabrizio - Schio 1573 Negro Samuele - VI 1484 Sartori Guido - VI 1395 Brunello Gabriele - VI 1296 Leggi Enzo - Schio 1247 Zarantonello Stefano - VI 1098 Chiarello Floriano - VI 1099 Guerrato Alfredo - VI 101

10 Benincà Marcello - VI 7311 Cazzavillan Mario - VI 66

Classifica carabina 50 m. Amici Unuci

1 AdolfiVittorio 1702 Valdesolo Diego 1653 Petrucci Paolo Gustavo 152

4 AdinolfiRenato 142

Classifica carabina 50 m. Unuci

1 Brunello Gabriele - VI 1822 Frassoni Fabrizio - Schio 1773 Masiero Andrea - VI 1764 Leggi Enzo - Schio 1725 Faleppi Giovanni - VI 1706 Sartori Guido - VI 1617 Negro Samuele - VI 1578 Zarantonello Stefano - VI 1569 Benincà Marcello - VI 135

10 Miotello Antonio - VI 13211 Chiarello Floriano - VI 113

12 DeRoitEdoardo-VI 11313 Guerrato Alfredo - VI 10814 Cazzavillan Mario - VI 96

Molto buona anche la parteci-pazione dei concorrenti che si sono dati battaglia con le armi fornite dal poligono, dando vita alla sana competizione che sempre anima le manifestazioni Unuci, con un servizio veramente impeccabile fornito dal personale della Sezione locale dell’Unione Italiana di Tiro a Segno, e di ciò dobbiamo ringraziare il Presidente Livio De Rigo il quale ha dichiarato la sua disponibilità anche per le future manifestazioni.Al termine della manifestazione, dopo i saluti portati dal vicepresidente Faleppi a nome del Presidente Mancini assente per importanti motivi familiari, ci sono stati gli interventi del Sindaco Busetti e del signor Miotto, commosso dalla nostra iniziativa e che ha ricevuto il nostro gagliardetto dalle mani del vicepresidente Miotello.

Il Sindaco Busetti

Foto di gruppo di alcuni partecipanti

Il papà di Matteo riceve il nostrogagliardetto

Il Ten. Masiero

segue da pag. 1

Umberto Rizzo

Page 3: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

cia a seguito degli accordi del 1860. A seguire, una breve visita di Aix les Bains con il suo splendido lago, per poi proseguire verso la città di Annecy.La mattinata del 24 settembre è stata dedicata alla visita guidata della città vecchia, caratteristica per essere intersecata da vari ca-nali, ed al castello che la domina.Al termine della visita i riservisti Italiani, tedeschi e francesi han-no deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti dell’Alta Savoia, alla presenza del Lt.Col. Alain Courtois per i francesi, del Col. Brosig per i tedeschi, del nostro Presidente Mancini, del Sin-daco, vicesindaco ed assessore ai gemellaggi di Annecy.

Alle 17,30 abbiamo partecipato ad una manifestazione in onore del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nel corso della quale sono state consegnate copie del libro “I vicentini decorati nella Prima Guerra Mondiale” ai discendenti residenti ad Annecy (sono pre-senti in quella località circa 3.000 oriundi vicentini). La cerimonia che ha visto la partecipazione di molte persone per la maggioranza oriunde vicentine è stata onorata dalla presenza del Presidente Na-zionale dei riservisti di Francia, è stata un avvenimento eccezionale per gli oriundi italiani presenti ed è stata allietata dall’esibizione di un coro formato da donne ed uomini anch’essi di origine italiana.La serata è stata piacevolmente trascorsa in compagnia dei colle-ghi francesi e tedeschi con una cena unitaria.Consegna del gagliar-detto al Presidente nazionale dei Riservi-sti francesi col. Jacques Vitrolles

Consegna del libro ai parenti dei decorati

La giornata del 25 è stata caratterizzata dalla visita al complesso di fortificazioni (Esseillon e Marie-Christine, ed alla chiesa baroc-ca d’Avrieux) che la Casa Savoia aveva approntato per la difesa del territorio (si ricordi a questo proposito che i Savoia erano la più antica casa regnante d’Europa). La giornata si è conclusa con un incontro conviviale nel corso del quale c’è stato il tradizionale scambio di doni tra le rappresentanze dei tre Paesi.

Lunedì 26, dopo la pri-ma colazione, partenza per il confine svizzero e Ginevra e fantastica visita al CERN (Orga-nizzazione per la ricerca nucleare europea) nel corso della quale si può dire che abbiamo saputo in anteprima i risultati dell’ultima importante

scoperta effettuata. Al termine della visita, dopo il pranzo presso la loro mensa, partenza per il ritorno a Vicenza.

LA PRIMAVERA DEL 1848Gli avvenimenti insurrezionali all’interno dell’Im- pero austriaco del marzo 1848, dapprima a Vienna e poi a Mila-no e Venezia, ebbero ripercussioni anche a Vicenza.Il 21 marzo 1848 venne istituita La Guardia Civica sotto la guida del maggiore Camillo Franco coadiuvato da Domenico Baccel-lieri, fino a quando il comando effettivo non venne assunto dal colonnello Zanellato.Ai primi di aprile del 1848 un gran numero di corpi volontari si concentrò a Vicenza con l’intenzione di cacciare gli austriaci dalla città. A loro venne dato il nome di CROCIATI, in quanto in omaggio alle ideologie neoguelfe di Vincenzo Gioberti ed alla persona di Pio IX, portavano cucita sulla giubba una croce.In città erano presenti anche soldati regolari pontifici.Il feldmaresciallo Radetzky, comandante dell’esercito austriaco nel Lombardo-Veneto, decideva di reprimere queste insurrezioni inviando il III Corpo d’Armata.

L’ATTACCO ALLA CITTÁDopo un primo tentativo da parte austriaca di riprendere la città il 20-21 maggio, Vicenza venne attaccata con violenza il 23 mag-gio, ma il contingente vicentino agli ordini del generale Durando respinse gli attacchi austriaci con una strenua e valorosa resisten-za di cui è testimonianza la difesa della Rocchetta. L’episodio è rappresentato da un dipinto del pittore patriota Agostino Bottazzi, anch’egli arruolato tra i Crociati. Ma dopo i falliti attacchi dal 20 al 24 maggio, il comando austriaco decise di assalire la città dalla parte dei colli. L’attacco al Monte Berico avrebbe costituito l’obiettivo centrale, mentre le altre forze avrebbero agito come diversivo.

La notevole superiorità di uomini e mezzi, 30.000 soldati impe-riali e 50 cannoni contro 11.000 tra regolari pontifici e volontari e 38 cannoni, nonostante la strenua ed eroica resistenza degli insor-ti, ebbe la meglio. L’esercito austriaco penetrò in più parti in città,

lasciando sul campo centinaia tra morti e feriti ma alla fine ebbe ragione sui difensori. La strategia austriaca fu vincente, le truppe imperiali occuparono prima Castel Rambaldo (oggi Villa Marghe-rita), poi il colle Bella Guardia, Ambellicopoli (Villa Guiccioli) vicina al Santuario di Monte Berico. Sul colle si svolse l’ultima cruenta battaglia e sul campo rimasero molti morti e feriti di en-trambi gli schieramenti. Isolato Monte Berico la città sarebbe stata sottoposta ad un incessante bombardamento dalle alture e avrebbe provocato una strage fra la cittadinanza. A questo punto il Genera-le Durando accettando il parere dei suoi ufficiali chiese la resa. La capitolazione che venne sottoscritta all’alba dell’11 giugno 1848 nella Villa Cà Balbi concedeva ai combattenti l’onore delle armi ed il non internamento a patto che, per tre mesi, si impegnassero a non riprendere i combattimenti contro gli eserciti imperiali.Bisognerà attendere la fine della III Guerra di Indipendenza e pre-cisamente la notte tra il 12 e 13 Luglio 1866 per vedere gli austria-ci abbandonare definitivamente Vicenza.L’eroica e strenua resistenza del maggio, giugno 1848 indusse Re Vittorio Emanuele II a decorare la bandiera di Vicenza con la me-daglia d’oro al Valor Militare che avvenne in occasione della visita del Re d’Italia, poco dopo l’annessione del Veneto al nuovo Regno d’Italia, il 17 Novembre 1866.

LA PROFANAZIONE DELLA BASILICA DI MONTE BERICOGli ultimi combattimenti del 10 giugno 1848 si erano svolti all’in-terno della Basilica di Monte Berico. Nella barricata eretta davanti alla Chiesa combattevano anche giovani novizi, fatto che indusse i soldati austriaci a devastare e saccheggiare il tempio. Il pittore vicentino Achille Beltrame fu particolarmente colpito dalla vicen-da del principe Rodolfo di Liechtenstein che, penetrato a cavallo nel Santuario alla testa dei suoi uomini, venne ferito da uno dei difensori. Sembrava una ferita leggera ma il giorno seguente le condizioni si aggravarono ed il principe morì. Dell’assalto alla Basilica rimane una preziosa testimonianza del frate vicentino Ferdinando Maria Mantovani. Il religioso, ancora studente, testimone oculare descrisse l’avvenimento, quando il 10 giugno 1848 gli austriaci vincendo le ultime resistenze degli insor-

ti italiani guidati dal D’Azeglio, entrarono a forza nel Santuario e lo saccheggiarono. Ed è proprio a questo episodio che è legata la notorietà del Mantovani: la distruzione della “Cena di San Grego-rio Magno”, uno dei più splendidi quadri che Paolo Caliari detto il Veronese abbia mai eseguito (nell’anno 1572).Tutta la triste vicenda viene descritta dal Mantovani stesso; dalla sua narrazione si può ricavare, senza ombra di dubbio, e la colpe-volezza dei soldati e la responsabilità del loro comandante, barone Culoz. A proposito della tela del Veronese, alle 5 del mattino del giorno 11, successivo all’occupazione austriaca, essa era ancora al proprio posto ed intatta, ma già alle 9 era stata rimossa e ridotta in 5 o 6 pezzi. Il Mantovani allora invitò il barone ad averne cura, ma purtroppo il Culoz non lo fece, ed il pomeriggio alle 5 il quadro era stato nuovamente devastato dai soldati e ridotto in 32 pezzi.Così il religioso descrive l’avvenimento:

10 GIUGNO 1848 - FINE DI UN SOGNO E ASSALTO AL SANTUARIO DELLAMADONNA DI MONTE BERICO

Il Principe Rodolfo di Liechtenstein colpito a morte (Tavola di A. Beltrame)

I soldati entrati a Monte Berico riducono in 32 pezzi il quadro di P. Veronese 10/11-06-1848

(Riproduzione dell’illustrazione di A. Beltrame – Archivio del convento di Monte Berico)

La chiusura della lettera ci dà un’idea abbastanza precisa del carattere fermo ed equilibrato del Padre, che sotto la minaccia del barone austriaco do-vette firmare una dichiarazione che la distruzione del quadro era dovuta alla vendetta dei soldati austriaci per la resistenza armata dei frati del San-tuario. A tale dichiarazione estorta il Mantovani non dà alcun valore, ma fa appello alla verità ed alla coscienza del barone stesso.

(cfr Immagini del Risorgimento Vicentino di A. Kozlovic; Archivio di Monte Berico, sezione storica- Memorie storiche compilate da fra Fer-dinando Mantovani, volume I, cc83-85)

MEMORIAL MATTEO MIOTTOSabato 9 luglio si è svolta nel poligono di Thiene una gara di tiro a segno per pistola e carabina che l’Unuci ha voluto intitolare all’alpino Matteo Miotto, tragicamente caduto in Afghanistan. La manifestazione, che ha avuto un buon successo è stata onorata dalla presenza del padre di Matteo, entusiasta della dedica che abbiamo voluto fare al suo figliolo, e del Sindaco di Thiene Maria Rita Busetti.

Classifica pistola 25 m. Amici Unuci

1 Valdesolo Diego 1522 Petrucci Paolo Gustavo 114

Classifica pistola 25 m. Unuci

1 Masiero Andrea - VI 1732 Frassoni Fabrizio - Schio 1573 Negro Samuele - VI 1484 Sartori Guido - VI 1395 Brunello Gabriele - VI 1296 Leggi Enzo - Schio 1247 Zarantonello Stefano - VI 1098 Chiarello Floriano - VI 1099 Guerrato Alfredo - VI 101

10 Benincà Marcello - VI 7311 Cazzavillan Mario - VI 66

Classifica carabina 50 m. Amici Unuci

1 AdolfiVittorio 1702 Valdesolo Diego 1653 Petrucci Paolo Gustavo 152

4 AdinolfiRenato 142

Classifica carabina 50 m. Unuci

1 Brunello Gabriele - VI 1822 Frassoni Fabrizio - Schio 1773 Masiero Andrea - VI 1764 Leggi Enzo - Schio 1725 Faleppi Giovanni - VI 1706 Sartori Guido - VI 1617 Negro Samuele - VI 1578 Zarantonello Stefano - VI 1569 Benincà Marcello - VI 135

10 Miotello Antonio - VI 13211 Chiarello Floriano - VI 113

12 DeRoitEdoardo-VI 11313 Guerrato Alfredo - VI 10814 Cazzavillan Mario - VI 96

Molto buona anche la parteci-pazione dei concorrenti che si sono dati battaglia con le armi fornite dal poligono, dando vita alla sana competizione che sempre anima le manifestazioni Unuci, con un servizio veramente impeccabile fornito dal personale della Sezione locale dell’Unione Italiana di Tiro a Segno, e di ciò dobbiamo ringraziare il Presidente Livio De Rigo il quale ha dichiarato la sua disponibilità anche per le future manifestazioni.Al termine della manifestazione, dopo i saluti portati dal vicepresidente Faleppi a nome del Presidente Mancini assente per importanti motivi familiari, ci sono stati gli interventi del Sindaco Busetti e del signor Miotto, commosso dalla nostra iniziativa e che ha ricevuto il nostro gagliardetto dalle mani del vicepresidente Miotello.

Il Sindaco Busetti

Foto di gruppo di alcuni partecipanti

Il papà di Matteo riceve il nostrogagliardetto

Il Ten. Masiero

segue da pag. 1

Umberto Rizzo

Page 4: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

cia a seguito degli accordi del 1860. A seguire, una breve visita di Aix les Bains con il suo splendido lago, per poi proseguire verso la città di Annecy.La mattinata del 24 settembre è stata dedicata alla visita guidata della città vecchia, caratteristica per essere intersecata da vari ca-nali, ed al castello che la domina.Al termine della visita i riservisti Italiani, tedeschi e francesi han-no deposto una corona d’alloro al monumento ai caduti dell’Alta Savoia, alla presenza del Lt.Col. Alain Courtois per i francesi, del Col. Brosig per i tedeschi, del nostro Presidente Mancini, del Sin-daco, vicesindaco ed assessore ai gemellaggi di Annecy.

Alle 17,30 abbiamo partecipato ad una manifestazione in onore del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, nel corso della quale sono state consegnate copie del libro “I vicentini decorati nella Prima Guerra Mondiale” ai discendenti residenti ad Annecy (sono pre-senti in quella località circa 3.000 oriundi vicentini). La cerimonia che ha visto la partecipazione di molte persone per la maggioranza oriunde vicentine è stata onorata dalla presenza del Presidente Na-zionale dei riservisti di Francia, è stata un avvenimento eccezionale per gli oriundi italiani presenti ed è stata allietata dall’esibizione di un coro formato da donne ed uomini anch’essi di origine italiana.La serata è stata piacevolmente trascorsa in compagnia dei colle-ghi francesi e tedeschi con una cena unitaria.Consegna del gagliar-detto al Presidente nazionale dei Riservi-sti francesi col. Jacques Vitrolles

Consegna del libro ai parenti dei decorati

La giornata del 25 è stata caratterizzata dalla visita al complesso di fortificazioni (Esseillon e Marie-Christine, ed alla chiesa baroc-ca d’Avrieux) che la Casa Savoia aveva approntato per la difesa del territorio (si ricordi a questo proposito che i Savoia erano la più antica casa regnante d’Europa). La giornata si è conclusa con un incontro conviviale nel corso del quale c’è stato il tradizionale scambio di doni tra le rappresentanze dei tre Paesi.

Lunedì 26, dopo la pri-ma colazione, partenza per il confine svizzero e Ginevra e fantastica visita al CERN (Orga-nizzazione per la ricerca nucleare europea) nel corso della quale si può dire che abbiamo saputo in anteprima i risultati dell’ultima importante

scoperta effettuata. Al termine della visita, dopo il pranzo presso la loro mensa, partenza per il ritorno a Vicenza.

LA PRIMAVERA DEL 1848Gli avvenimenti insurrezionali all’interno dell’Im- pero austriaco del marzo 1848, dapprima a Vienna e poi a Mila-no e Venezia, ebbero ripercussioni anche a Vicenza.Il 21 marzo 1848 venne istituita La Guardia Civica sotto la guida del maggiore Camillo Franco coadiuvato da Domenico Baccel-lieri, fino a quando il comando effettivo non venne assunto dal colonnello Zanellato.Ai primi di aprile del 1848 un gran numero di corpi volontari si concentrò a Vicenza con l’intenzione di cacciare gli austriaci dalla città. A loro venne dato il nome di CROCIATI, in quanto in omaggio alle ideologie neoguelfe di Vincenzo Gioberti ed alla persona di Pio IX, portavano cucita sulla giubba una croce.In città erano presenti anche soldati regolari pontifici.Il feldmaresciallo Radetzky, comandante dell’esercito austriaco nel Lombardo-Veneto, decideva di reprimere queste insurrezioni inviando il III Corpo d’Armata.

L’ATTACCO ALLA CITTÁDopo un primo tentativo da parte austriaca di riprendere la città il 20-21 maggio, Vicenza venne attaccata con violenza il 23 mag-gio, ma il contingente vicentino agli ordini del generale Durando respinse gli attacchi austriaci con una strenua e valorosa resisten-za di cui è testimonianza la difesa della Rocchetta. L’episodio è rappresentato da un dipinto del pittore patriota Agostino Bottazzi, anch’egli arruolato tra i Crociati. Ma dopo i falliti attacchi dal 20 al 24 maggio, il comando austriaco decise di assalire la città dalla parte dei colli. L’attacco al Monte Berico avrebbe costituito l’obiettivo centrale, mentre le altre forze avrebbero agito come diversivo.

La notevole superiorità di uomini e mezzi, 30.000 soldati impe-riali e 50 cannoni contro 11.000 tra regolari pontifici e volontari e 38 cannoni, nonostante la strenua ed eroica resistenza degli insor-ti, ebbe la meglio. L’esercito austriaco penetrò in più parti in città,

lasciando sul campo centinaia tra morti e feriti ma alla fine ebbe ragione sui difensori. La strategia austriaca fu vincente, le truppe imperiali occuparono prima Castel Rambaldo (oggi Villa Marghe-rita), poi il colle Bella Guardia, Ambellicopoli (Villa Guiccioli) vicina al Santuario di Monte Berico. Sul colle si svolse l’ultima cruenta battaglia e sul campo rimasero molti morti e feriti di en-trambi gli schieramenti. Isolato Monte Berico la città sarebbe stata sottoposta ad un incessante bombardamento dalle alture e avrebbe provocato una strage fra la cittadinanza. A questo punto il Genera-le Durando accettando il parere dei suoi ufficiali chiese la resa. La capitolazione che venne sottoscritta all’alba dell’11 giugno 1848 nella Villa Cà Balbi concedeva ai combattenti l’onore delle armi ed il non internamento a patto che, per tre mesi, si impegnassero a non riprendere i combattimenti contro gli eserciti imperiali.Bisognerà attendere la fine della III Guerra di Indipendenza e pre-cisamente la notte tra il 12 e 13 Luglio 1866 per vedere gli austria-ci abbandonare definitivamente Vicenza.L’eroica e strenua resistenza del maggio, giugno 1848 indusse Re Vittorio Emanuele II a decorare la bandiera di Vicenza con la me-daglia d’oro al Valor Militare che avvenne in occasione della visita del Re d’Italia, poco dopo l’annessione del Veneto al nuovo Regno d’Italia, il 17 Novembre 1866.

LA PROFANAZIONE DELLA BASILICA DI MONTE BERICOGli ultimi combattimenti del 10 giugno 1848 si erano svolti all’in-terno della Basilica di Monte Berico. Nella barricata eretta davanti alla Chiesa combattevano anche giovani novizi, fatto che indusse i soldati austriaci a devastare e saccheggiare il tempio. Il pittore vicentino Achille Beltrame fu particolarmente colpito dalla vicen-da del principe Rodolfo di Liechtenstein che, penetrato a cavallo nel Santuario alla testa dei suoi uomini, venne ferito da uno dei difensori. Sembrava una ferita leggera ma il giorno seguente le condizioni si aggravarono ed il principe morì. Dell’assalto alla Basilica rimane una preziosa testimonianza del frate vicentino Ferdinando Maria Mantovani. Il religioso, ancora studente, testimone oculare descrisse l’avvenimento, quando il 10 giugno 1848 gli austriaci vincendo le ultime resistenze degli insor-

ti italiani guidati dal D’Azeglio, entrarono a forza nel Santuario e lo saccheggiarono. Ed è proprio a questo episodio che è legata la notorietà del Mantovani: la distruzione della “Cena di San Grego-rio Magno”, uno dei più splendidi quadri che Paolo Caliari detto il Veronese abbia mai eseguito (nell’anno 1572).Tutta la triste vicenda viene descritta dal Mantovani stesso; dalla sua narrazione si può ricavare, senza ombra di dubbio, e la colpe-volezza dei soldati e la responsabilità del loro comandante, barone Culoz. A proposito della tela del Veronese, alle 5 del mattino del giorno 11, successivo all’occupazione austriaca, essa era ancora al proprio posto ed intatta, ma già alle 9 era stata rimossa e ridotta in 5 o 6 pezzi. Il Mantovani allora invitò il barone ad averne cura, ma purtroppo il Culoz non lo fece, ed il pomeriggio alle 5 il quadro era stato nuovamente devastato dai soldati e ridotto in 32 pezzi.Così il religioso descrive l’avvenimento:

10 GIUGNO 1848 - FINE DI UN SOGNO E ASSALTO AL SANTUARIO DELLAMADONNA DI MONTE BERICO

Il Principe Rodolfo di Liechtenstein colpito a morte (Tavola di A. Beltrame)

I soldati entrati a Monte Berico riducono in 32 pezzi il quadro di P. Veronese 10/11-06-1848

(Riproduzione dell’illustrazione di A. Beltrame – Archivio del convento di Monte Berico)

La chiusura della lettera ci dà un’idea abbastanza precisa del carattere fermo ed equilibrato del Padre, che sotto la minaccia del barone austriaco do-vette firmare una dichiarazione che la distruzione del quadro era dovuta alla vendetta dei soldati austriaci per la resistenza armata dei frati del San-tuario. A tale dichiarazione estorta il Mantovani non dà alcun valore, ma fa appello alla verità ed alla coscienza del barone stesso.

(cfr Immagini del Risorgimento Vicentino di A. Kozlovic; Archivio di Monte Berico, sezione storica- Memorie storiche compilate da fra Fer-dinando Mantovani, volume I, cc83-85)

MEMORIAL MATTEO MIOTTOSabato 9 luglio si è svolta nel poligono di Thiene una gara di tiro a segno per pistola e carabina che l’Unuci ha voluto intitolare all’alpino Matteo Miotto, tragicamente caduto in Afghanistan. La manifestazione, che ha avuto un buon successo è stata onorata dalla presenza del padre di Matteo, entusiasta della dedica che abbiamo voluto fare al suo figliolo, e del Sindaco di Thiene Maria Rita Busetti.

Classifica pistola 25 m. Amici Unuci

1 Valdesolo Diego 1522 Petrucci Paolo Gustavo 114

Classifica pistola 25 m. Unuci

1 Masiero Andrea - VI 1732 Frassoni Fabrizio - Schio 1573 Negro Samuele - VI 1484 Sartori Guido - VI 1395 Brunello Gabriele - VI 1296 Leggi Enzo - Schio 1247 Zarantonello Stefano - VI 1098 Chiarello Floriano - VI 1099 Guerrato Alfredo - VI 101

10 Benincà Marcello - VI 7311 Cazzavillan Mario - VI 66

Classifica carabina 50 m. Amici Unuci

1 AdolfiVittorio 1702 Valdesolo Diego 1653 Petrucci Paolo Gustavo 152

4 AdinolfiRenato 142

Classifica carabina 50 m. Unuci

1 Brunello Gabriele - VI 1822 Frassoni Fabrizio - Schio 1773 Masiero Andrea - VI 1764 Leggi Enzo - Schio 1725 Faleppi Giovanni - VI 1706 Sartori Guido - VI 1617 Negro Samuele - VI 1578 Zarantonello Stefano - VI 1569 Benincà Marcello - VI 135

10 Miotello Antonio - VI 13211 Chiarello Floriano - VI 113

12 DeRoitEdoardo-VI 11313 Guerrato Alfredo - VI 10814 Cazzavillan Mario - VI 96

Molto buona anche la parteci-pazione dei concorrenti che si sono dati battaglia con le armi fornite dal poligono, dando vita alla sana competizione che sempre anima le manifestazioni Unuci, con un servizio veramente impeccabile fornito dal personale della Sezione locale dell’Unione Italiana di Tiro a Segno, e di ciò dobbiamo ringraziare il Presidente Livio De Rigo il quale ha dichiarato la sua disponibilità anche per le future manifestazioni.Al termine della manifestazione, dopo i saluti portati dal vicepresidente Faleppi a nome del Presidente Mancini assente per importanti motivi familiari, ci sono stati gli interventi del Sindaco Busetti e del signor Miotto, commosso dalla nostra iniziativa e che ha ricevuto il nostro gagliardetto dalle mani del vicepresidente Miotello.

Il Sindaco Busetti

Foto di gruppo di alcuni partecipanti

Il papà di Matteo riceve il nostrogagliardetto

Il Ten. Masiero

segue da pag. 1

Umberto Rizzo

Page 5: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

Notiziario dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia - Vicenza - Direttore responsabile Luciano Zanini - Tel. 0444 321381 - Aut. Trib.di Vicenza 20 luglio 1983, n. 461 - Trimestrale - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 - Redazione: Benincà Paolo, Faleppi Giovanni, Rizzo Umberto

Numero 4 - 2011Anno XXIX

AUGURI DEL PRESIDENTECi siamo lasciati, nell’ultimo numero di “Noi Unuci”, che l’estate era da poco fi-nita e ci ritroviamo che è già Natale, che è tempo di auguri, di regali, di gioie fami-liari. Regali forse non molti, visti i tempi di crisi profonda in ogni parte del mondo, ma l’importante è non abbattersi e, guar-dando in faccia la realtà, operare per il bene comune con serenità.Sarà forse l’atmosfera delle imminenti fe-stività che mi stimola alla confidenza, ma mi sento come in famiglia, e noi dell’Unu-ci siamo una grande famiglia.Il nostro sodalizio, che deve attendere alle funzioni di diffusione e mantenimento del sentimento di devozione alla Patria, di addestramento e formazione di tutti gli iscritti di ogni arma e grado, ha anche il compito di sensibilizzare la pubblica opi-nione sulle questioni della difesa e della sicurezza nazionale oltre che la diffusione della cultura militare.E non è cosa da poco alla luce dei disa-strosi episodi di violenza attuati negli ulti-mi anni da frange incontrollate di elemen-ti a dir poco criminali.Mi sono di consolazione gli atteggiamenti di compostezza, le dimostrazioni di coe-sione, di impegno e di costanza da parte di tutti gli iscritti. Soprattutto i giovani. Noto la presenza di molti giovani moti-vati, determinati, soprattutto nel riunirsi nella composizioni delle squadre sportive e di addestramento che si sono fatti ono-re in tutte le gare cui hanno partecipato. Questa è l’occasione per ringraziare tut-ti, invitandoli a proseguire nel cammino intrapreso assieme, certi che ogni piccola azione che porteremo a termine sarà utile a tutta la comunità.Non sarà facile, questo lo so, ma sono al-trettanto certo che la coesione e la com-pattezza saranno la nostra arma vincente.Alla luce di queste brevi considerazioni mi è oltremodo gradito porgere a tutti voi ed alle vostre famiglie gli auguri miei per-sonali, dei vicepresidenti e del Consiglio tutto perché possiate trascorrere nel mi-gliore dei modi le prossime festività e per un sereno anno 2012 in piena salute.

Il Presidente - Giustiniano Mancini

Nell’ambito dell’accordo di gemellaggio a tre con Annecy e Bayreuth, quest’anno era di turno per ospitare l’incontro con i partner la città francese della Savoia.I partecipanti si sono ritrovati di buon mat-

tino il 22 settembre per la partenza verso Bardonecchia effettuando una sosta pranzo lungo il percorso secondo lo “stile Unu-ci” con grande soddisfazione di tutti. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lione, incontro con la guida e panoramica della bellissima città, capitale gastronomica della Francia e città dell’Unesco in quanto ricca di tesori del passato e del presente, con il suo centro storico (la vecchia Lione) che vanta la più prestigiosa collezione di edifici rinascimen-tali dopo Venezia e la Cathédrale di St-Jean caratterizzata dalla presenza di un orologio

astronomico che ha la funzione di segnalare le feste religiose fino al 2019.In serata, durante la cena in albergo, ci ha fatto visita il Cap. di Fregata Jean Luc Lo-gel, Presidente dei Riservisti di Lione, al

quale è stato consegnato il gagliardetto del-la nostra Sezione.La mattinata successiva è stata dedicata alla salita con guida alla Basilique Notre-Dame de Fourvière, simbolo della città, con visita alla piccola cappella ed alla chiesa princi-pale, dal retro della quale si può ammirare una spettacolare vista panoramica dell’inte-ra città.Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cham-bery, graziosa cittadina capoluogo della Sa-voia, che fu capitale dell’omonimo ducato dal 1232 al 1563 per poi passare alla Fran-

LIONE, SAVOIA CON ANNECY E GINEVRACRONACA DI UNA CELEBRAZIONE DEL 150° ALL’ESTERO

segue a pag. 2

Consegna del crest della Sezione Unuci di Vicenza al Dott. Daniele Andreose, capo del Cerimoniale del Comune di Vicenza, per la sua fattiva e proficua colla-borazione

La gara si è svolta venerdì 2 sera e tutto sabato 3 settembre. Il ritrovo era in località Ponte Verde alle ore 18.00. Dopo i preparativi siamo stati trasportati in furgone fino a Pian delle Fugazze quota 1162 m. La partenza della prima prova si è svolta con lo start delle pattuglie ad intervalli di 5 minuti una dall’altra. Il percorso impegnativo seguiva e tagliava la strada degli Eroi e la gal-leria D’Havet a quota 1797 m fino a raggiungere il rifugio Papa a quota 1928 m. L’ascesa valeva come marcia com-mando e quindi il miglior tempo era premiante.Giunti al rifugio ci siamo rifocillati, abbiamo preparato lo zai-no per la prova del giorno seguente e dopo un breve brie-fing ci siamo tuffati in branda.La mattina iniziava con una spettacolare alba e un cielo ter-so e noi pronti per la colazione e l’alzabandiera.

Al via veniva consegnata una busta con cartina IGM 1:25000 e foglio di missione con coordinate dei punti da raggiungere in successione e i questionari da compilare per eseguire le prove.

Il primo punto era presso cima Palon a 2220 m qui si trova la lunga galleria Papa da poco restaurata. Il compito era quello di effettuare una ricognizione e riconoscere la tipolo-gia di munizionamento ritrovata sotto forma di foto. Il punto successivo era in cima al dente austriaco. La prova era quello di fare da osservatore d’artiglieria. Si doveva in-dividuare l’obbiettivo stimarne la distanza e fornire le giuste indicazioni alla batteria di artiglieria per colpirlo. Al punto successivo, alle sette croci si svolgeva la prova di stima distanze e la prova di campo minato. Bisognava stimare la distanza di alcune bandierine alte un metro poste sulle cime di collinette antistanti il punto di osservazione. Nella prova di attraversamento del campo minato, biso-

gnava percorrere un corridoio sicuro dato esclusivamente da una successione di angoli di direzione e di lunghezze. C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto e cambio direzione erano segnalati da dei cippi di legno nu-merati. Arrivando ai cippi di controllo con uno scarto di più di tre metri si prendeva penalità perchè in teoria si calpestava la zona minata.Con il punto successivo si ritornava al rifugio Papa dove si svolgeva la prova di esplosivi. Il compito era quello di com-pletare un IED cioè un ordigno esplosivo improvvisato da installare su un’automobile lasciato incompiuto da un nostro artificiere preso prigioniero in modo da farlo scoppiare alla partenza dell’auto. Fatta questa prova si proseguiva giù a rotta di collo per la strada delle 52 gallerie fino a raggiungere il rifugio del Pas-so Xomo a quota 1068 m. Presso il rifugio si affrontavano in rapida successione le prove di lancio di precisione della bomba a mano, trasporto del ferito in barella e tiro con pi-stola e carabina ad aria compressa. A Ponte Verde si svolgeva l’ultima prova che consisteva nel riconoscimento mezzi terrestri, aerei e forze armate median-te foto fatte scorrere in rapida sucessione su un computer. Le foto riguardavano situazioni reali del campo di battaglia con i mezzi da riconoscere travisati da vegetazione, ma-scheramenti, condizioni meteo.La lunghezza della gara si è stimata in circa 20 km con un dislivello di circa 1400 m.Hanno concluso la gara 7 squadre. Alle premiazioni sono intervenuti il presidente di UNUCI Schio Col. Ciancio e nu-merose autorità dei comuni di Valli del Pasubio.

UNUCI VICENZA 1 ha vinto la classifica UNUCI e la classifica ASSOLUTA (a sx con la coppa)

UNUCI VICENZA 3si è classificata terza

UNUCI VICENZA 4si è classificata quin-ta

UNUCI VICENZA 2si è classificata sesta

UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER PATTUGLIE MILITARI PASUBIO 2011L’UNUCI di Vicenza ha schierato quattro squadre alla gara di pattuglie militari Pasubio 2011 organizzata da UNUCI Schio:

UNUCI VICENZA 1:• Ten. Andrea Masiero• Ten. Filippo Dal Maso- alla partenza -

UNUCI VICENZA 2:• Ten. Andrea Pellattiero• Ten. Guido Sartori- alla partenza -

UNUCI VICENZA 3:• Ten. Gabriele Brunello• Carabiniere Daniele Corti- alla partenza -

UNUCI VICENZA 4:• Ten. Enrico Grasselli• Alpino Marco Zanin- alla partenza -

Briefing di inizio gara al rifugio Papa.

VENETO 2011Nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre si è svolta la 24^ VENE-TO 2011 - GARA INT. DI MARCIA ORIENTAMENTO E TIRO PER PATTUGLIE, organizzata dall’UNUCI Sezione di VERO-NA nella zona del Monte Baldo con base a Caprino Veronese. Alla competizione hanno partecipato 27 squadre sia italiane che estere, 13 composte da personale in servizio attivo e 14 appartenenti alla riserva. La nutrita rappresentanza estera era composta da squadre provenienti dalla Lettonia, dalla Scozia, dall’Inghilterra, dalla Francia e Stati Uniti d’America.La Sezione Vicentina ha partecipato all’esercitazione con tre squadre, ingaggiate in uno scenario che simulava un vero te-atro operativo di notevoli difficoltà tecniche. La gara era impo-stata in modo da simulare l’attuale scenario libico. L’esercita-zione, che vedeva impegnata la pattuglia da combattimento nelle operazioni di peace enforcing, è stata di tipo valutativa e continuativa, con prove in bianco e a fuoco ed era articolata in una fase notturna e una diurna per totali 25 km circa e 700 m di dislivello.La gara è cominciata subito il venerdì sera con la fase notturna denominata IPPOCAMPO dove in formazione di plotone veni-vano unite 4 pattuglie (d’obbligo il mascheramento e lo zaino completo con materiale per il bivacco).Poche istruzioni, bisognava infiltrarsi in territorio ostile, prende-re contatto con un informatore locale che ci indicava dove si tro-vavano gli insorti; osservare i movimenti per poi poter liberare dei civili ed imbarcarli sull’elicottero. Il tutto doveva avvenire ad orari precisi assegnati dal comando in quanto sia l’informatore che l’elicottero non potevano certo aspettare il plotone.Saliti su un VM90 a folle velocità abbiamo percorso delle stra-dine sterrate della periferia di Caprino Veronese per poi essere scaricati in un posto imprecisato. Dopo aver trovato sulla car-tina il posto in cui eravamo, in assetto tattico ci siamo mossi verso il punto di ritrovo con il nostro contatto. L’informatore ci indica il sito da raggiungere e osservare.Sul posto si assiste ad una scena molto realistica di un gruppo di Lealisti che tiene degli ostaggi occidentali ad un certo punto un commando di insorti fa irruzione, uccide i Lealisti e libera gli ostaggi. Finita l’osservazione, senza usare le pile ed in assetto tattico ci siamo incamminati all’appuntamento con l’elicottero per l’imbar-co dei civili percorrendo tutto il tragitto illuminato solo dalle stelle e balzando nel fosso ogni volta che si scorgeva un’auto. Quindi raggiunta la sommità di una collina approntavamo una zona di atterraggio elicotteri notturna per evacuare i civili liberati.

Alle 2.00 finiva la fase notturna ed era il momento di allestire il bivacco in tenda per dormire.Sabato dopo aver dormito meno di 4 ore è iniziata la fase diurna denominata BLANK TABLET.Questa consisteva in una missione che doveva nell’ordine re-cuperare una scatola nera trappolata di un ricognitore fotografi-co senza pilota abbattuto dal nemico, prova NBC con maschera antigas, prova di recupero ferito con indicazione delle 9 linee Medevac, demolizione con esplosivo al plastico di un’antenna guida di missili contraerei, liberazione di un pilota di Tornado preso prigioniero dopo l’abbattimento del velivolo (con combat-timento soft air). Alla fine i tiri al poligono dove ognuno dei componenti della pat-tuglia doveva ingaggiare i bersagli con una sequenza di 5 colpi con fucile Beretta 5,56 a 50 m, 10 colpi con pistola Beretta cal. 9 a 15 m e 5 colpi con fucile a pompa a 20 m , le ultime due stazioni con sagome ad abbattimento.Alla fine tutto quello che è stato notato durante l’esercitazione doveva essere riportato nel rapporto di missione finale.Le prove sono state particolarmente curate e molto realistiche. La squadra composta dal Ten. Andrea Masiero e Ten. France-sco Vigna, si è piazzata al 3° posto nella classifica assoluta, la squadra composta dal Ten. PELLATTIERO Andrea, Ten. SAR-TORI Guido si è piazzata 7° e la squadra composta del Ten. BRUNELLO Gabriele, Ten. NEGRO Samuele si è piazzata 9°. La vittoria è andata alla Guardia Nazionale Lettone (grazie alla formidabile prova di tiro) con in seconda posizione la squadra di unuci Schio del Cap. Garello e caporale Tirapelle. Anche quest’anno l’unuci Vicenza è riuscita a piazzare le sue squadre entro i primi 10 posti. L’intervento conclusivo del delegato regio-nale del Veneto e Trentino Gen. D. Antonio Leoci e la consegna dei premi hanno chiuso la manifestazione che ancora una volta ha messo in mostra la grande preparazione e professionalità degli organizzatori ed il grande entusiasmo dei partecipanti.

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA PER L’ANNO 2012L’importo viene confermato in € 50.

La suddetta quota potrà essere versata:- in contanti, direttamente presso la nostra segreteria di Viale

Milano 37 dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 11.00;- sul conto corrente postale nr.12629366,

utilizzando l’allegato bollettino;- sul conto corrente bancario con codice

IBAN IT42 S05728 11812 012570193950della Banca Popolare di Vicenza

TROFEO DAL SASSO

Anticipiamo che nel mese di novembre, con data ancora da concordare con il poligono di Thiene, si rinnoverà l’appun-

tamento con il trofeo d’inverno di tiro a segno.Il vicepresidente Faleppi è a disposizione presso la segrete-

ria Unuci per ogni chiarimento e maggiori dettagli. SERATA DEIDECORATI VICENTINI

Venerdì 4 novembre 2011 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Arcugnano (Piazza Mariano Rumor) avverrà la cerimonia di consegna ai

discendenti dei decorati vicentini del volume in cui vengono riportate le motivazioni della concessione delle

medaglie.

Maggiori informazioni pressoLa segreteria UNUCI

0444 321381 ore 9-11 giorni feriali

• ore 10.30: alzaban-diera sul piazzale della Vittoria;

• ore 11.00: Santa Messa nella Basilica di Monte Berico;

• ore 11.50: deposizio-ne corona e Onori ai Caduti di tutte le

guerre;• ore 12.15: aperitivo

di saluto presso il ristorante “Al Pelle-grino”;

• ore 12.30: pranzo presso il ristorante “Al Pellegrino” con consegna attestati.

TRADIZIONALE COMMEMORA-ZIONE DEI NOSTRI DEFUNTIE INCONTRO CONVIVIALE

Programma: Sabato 17 dicembre 2011

COSTO EURO 28 a persona (prenotazioni presso segreteria UNUCI con orario 9-11 giorni feriali)

NoiUNUCI

Page 6: VENETO 2011 UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER … · la città francese della Savoia. ... C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto ... Questa consisteva in una

Notiziario dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia - Vicenza - Direttore responsabile Luciano Zanini - Tel. 0444 321381 - Aut. Trib.di Vicenza 20 luglio 1983, n. 461 - Trimestrale - Sped. Abb. Post. D.L. 353/2003 - Redazione: Benincà Paolo, Faleppi Giovanni, Rizzo Umberto

Numero 4 - 2011Anno XXIX

AUGURI DEL PRESIDENTECi siamo lasciati, nell’ultimo numero di “Noi Unuci”, che l’estate era da poco fi-nita e ci ritroviamo che è già Natale, che è tempo di auguri, di regali, di gioie fami-liari. Regali forse non molti, visti i tempi di crisi profonda in ogni parte del mondo, ma l’importante è non abbattersi e, guar-dando in faccia la realtà, operare per il bene comune con serenità.Sarà forse l’atmosfera delle imminenti fe-stività che mi stimola alla confidenza, ma mi sento come in famiglia, e noi dell’Unu-ci siamo una grande famiglia.Il nostro sodalizio, che deve attendere alle funzioni di diffusione e mantenimento del sentimento di devozione alla Patria, di addestramento e formazione di tutti gli iscritti di ogni arma e grado, ha anche il compito di sensibilizzare la pubblica opi-nione sulle questioni della difesa e della sicurezza nazionale oltre che la diffusione della cultura militare.E non è cosa da poco alla luce dei disa-strosi episodi di violenza attuati negli ulti-mi anni da frange incontrollate di elemen-ti a dir poco criminali.Mi sono di consolazione gli atteggiamenti di compostezza, le dimostrazioni di coe-sione, di impegno e di costanza da parte di tutti gli iscritti. Soprattutto i giovani. Noto la presenza di molti giovani moti-vati, determinati, soprattutto nel riunirsi nella composizioni delle squadre sportive e di addestramento che si sono fatti ono-re in tutte le gare cui hanno partecipato. Questa è l’occasione per ringraziare tut-ti, invitandoli a proseguire nel cammino intrapreso assieme, certi che ogni piccola azione che porteremo a termine sarà utile a tutta la comunità.Non sarà facile, questo lo so, ma sono al-trettanto certo che la coesione e la com-pattezza saranno la nostra arma vincente.Alla luce di queste brevi considerazioni mi è oltremodo gradito porgere a tutti voi ed alle vostre famiglie gli auguri miei per-sonali, dei vicepresidenti e del Consiglio tutto perché possiate trascorrere nel mi-gliore dei modi le prossime festività e per un sereno anno 2012 in piena salute.

Il Presidente - Giustiniano Mancini

Nell’ambito dell’accordo di gemellaggio a tre con Annecy e Bayreuth, quest’anno era di turno per ospitare l’incontro con i partner la città francese della Savoia.I partecipanti si sono ritrovati di buon mat-

tino il 22 settembre per la partenza verso Bardonecchia effettuando una sosta pranzo lungo il percorso secondo lo “stile Unu-ci” con grande soddisfazione di tutti. Nel tardo pomeriggio arrivo a Lione, incontro con la guida e panoramica della bellissima città, capitale gastronomica della Francia e città dell’Unesco in quanto ricca di tesori del passato e del presente, con il suo centro storico (la vecchia Lione) che vanta la più prestigiosa collezione di edifici rinascimen-tali dopo Venezia e la Cathédrale di St-Jean caratterizzata dalla presenza di un orologio

astronomico che ha la funzione di segnalare le feste religiose fino al 2019.In serata, durante la cena in albergo, ci ha fatto visita il Cap. di Fregata Jean Luc Lo-gel, Presidente dei Riservisti di Lione, al

quale è stato consegnato il gagliardetto del-la nostra Sezione.La mattinata successiva è stata dedicata alla salita con guida alla Basilique Notre-Dame de Fourvière, simbolo della città, con visita alla piccola cappella ed alla chiesa princi-pale, dal retro della quale si può ammirare una spettacolare vista panoramica dell’inte-ra città.Nel pomeriggio ci siamo trasferiti a Cham-bery, graziosa cittadina capoluogo della Sa-voia, che fu capitale dell’omonimo ducato dal 1232 al 1563 per poi passare alla Fran-

LIONE, SAVOIA CON ANNECY E GINEVRACRONACA DI UNA CELEBRAZIONE DEL 150° ALL’ESTERO

segue a pag. 2

Consegna del crest della Sezione Unuci di Vicenza al Dott. Daniele Andreose, capo del Cerimoniale del Comune di Vicenza, per la sua fattiva e proficua colla-borazione

La gara si è svolta venerdì 2 sera e tutto sabato 3 settembre. Il ritrovo era in località Ponte Verde alle ore 18.00. Dopo i preparativi siamo stati trasportati in furgone fino a Pian delle Fugazze quota 1162 m. La partenza della prima prova si è svolta con lo start delle pattuglie ad intervalli di 5 minuti una dall’altra. Il percorso impegnativo seguiva e tagliava la strada degli Eroi e la gal-leria D’Havet a quota 1797 m fino a raggiungere il rifugio Papa a quota 1928 m. L’ascesa valeva come marcia com-mando e quindi il miglior tempo era premiante.Giunti al rifugio ci siamo rifocillati, abbiamo preparato lo zai-no per la prova del giorno seguente e dopo un breve brie-fing ci siamo tuffati in branda.La mattina iniziava con una spettacolare alba e un cielo ter-so e noi pronti per la colazione e l’alzabandiera.

Al via veniva consegnata una busta con cartina IGM 1:25000 e foglio di missione con coordinate dei punti da raggiungere in successione e i questionari da compilare per eseguire le prove.

Il primo punto era presso cima Palon a 2220 m qui si trova la lunga galleria Papa da poco restaurata. Il compito era quello di effettuare una ricognizione e riconoscere la tipolo-gia di munizionamento ritrovata sotto forma di foto. Il punto successivo era in cima al dente austriaco. La prova era quello di fare da osservatore d’artiglieria. Si doveva in-dividuare l’obbiettivo stimarne la distanza e fornire le giuste indicazioni alla batteria di artiglieria per colpirlo. Al punto successivo, alle sette croci si svolgeva la prova di stima distanze e la prova di campo minato. Bisognava stimare la distanza di alcune bandierine alte un metro poste sulle cime di collinette antistanti il punto di osservazione. Nella prova di attraversamento del campo minato, biso-

gnava percorrere un corridoio sicuro dato esclusivamente da una successione di angoli di direzione e di lunghezze. C’erano da percorrere quattro tratti che nei punti di contatto e cambio direzione erano segnalati da dei cippi di legno nu-merati. Arrivando ai cippi di controllo con uno scarto di più di tre metri si prendeva penalità perchè in teoria si calpestava la zona minata.Con il punto successivo si ritornava al rifugio Papa dove si svolgeva la prova di esplosivi. Il compito era quello di com-pletare un IED cioè un ordigno esplosivo improvvisato da installare su un’automobile lasciato incompiuto da un nostro artificiere preso prigioniero in modo da farlo scoppiare alla partenza dell’auto. Fatta questa prova si proseguiva giù a rotta di collo per la strada delle 52 gallerie fino a raggiungere il rifugio del Pas-so Xomo a quota 1068 m. Presso il rifugio si affrontavano in rapida successione le prove di lancio di precisione della bomba a mano, trasporto del ferito in barella e tiro con pi-stola e carabina ad aria compressa. A Ponte Verde si svolgeva l’ultima prova che consisteva nel riconoscimento mezzi terrestri, aerei e forze armate median-te foto fatte scorrere in rapida sucessione su un computer. Le foto riguardavano situazioni reali del campo di battaglia con i mezzi da riconoscere travisati da vegetazione, ma-scheramenti, condizioni meteo.La lunghezza della gara si è stimata in circa 20 km con un dislivello di circa 1400 m.Hanno concluso la gara 7 squadre. Alle premiazioni sono intervenuti il presidente di UNUCI Schio Col. Ciancio e nu-merose autorità dei comuni di Valli del Pasubio.

UNUCI VICENZA 1 ha vinto la classifica UNUCI e la classifica ASSOLUTA (a sx con la coppa)

UNUCI VICENZA 3si è classificata terza

UNUCI VICENZA 4si è classificata quin-ta

UNUCI VICENZA 2si è classificata sesta

UNUCI VICENZA VINCE LA GARA PER PATTUGLIE MILITARI PASUBIO 2011L’UNUCI di Vicenza ha schierato quattro squadre alla gara di pattuglie militari Pasubio 2011 organizzata da UNUCI Schio:

UNUCI VICENZA 1:• Ten. Andrea Masiero• Ten. Filippo Dal Maso- alla partenza -

UNUCI VICENZA 2:• Ten. Andrea Pellattiero• Ten. Guido Sartori- alla partenza -

UNUCI VICENZA 3:• Ten. Gabriele Brunello• Carabiniere Daniele Corti- alla partenza -

UNUCI VICENZA 4:• Ten. Enrico Grasselli• Alpino Marco Zanin- alla partenza -

Briefing di inizio gara al rifugio Papa.

VENETO 2011Nei giorni 30 settembre, 1 e 2 ottobre si è svolta la 24^ VENE-TO 2011 - GARA INT. DI MARCIA ORIENTAMENTO E TIRO PER PATTUGLIE, organizzata dall’UNUCI Sezione di VERO-NA nella zona del Monte Baldo con base a Caprino Veronese. Alla competizione hanno partecipato 27 squadre sia italiane che estere, 13 composte da personale in servizio attivo e 14 appartenenti alla riserva. La nutrita rappresentanza estera era composta da squadre provenienti dalla Lettonia, dalla Scozia, dall’Inghilterra, dalla Francia e Stati Uniti d’America.La Sezione Vicentina ha partecipato all’esercitazione con tre squadre, ingaggiate in uno scenario che simulava un vero te-atro operativo di notevoli difficoltà tecniche. La gara era impo-stata in modo da simulare l’attuale scenario libico. L’esercita-zione, che vedeva impegnata la pattuglia da combattimento nelle operazioni di peace enforcing, è stata di tipo valutativa e continuativa, con prove in bianco e a fuoco ed era articolata in una fase notturna e una diurna per totali 25 km circa e 700 m di dislivello.La gara è cominciata subito il venerdì sera con la fase notturna denominata IPPOCAMPO dove in formazione di plotone veni-vano unite 4 pattuglie (d’obbligo il mascheramento e lo zaino completo con materiale per il bivacco).Poche istruzioni, bisognava infiltrarsi in territorio ostile, prende-re contatto con un informatore locale che ci indicava dove si tro-vavano gli insorti; osservare i movimenti per poi poter liberare dei civili ed imbarcarli sull’elicottero. Il tutto doveva avvenire ad orari precisi assegnati dal comando in quanto sia l’informatore che l’elicottero non potevano certo aspettare il plotone.Saliti su un VM90 a folle velocità abbiamo percorso delle stra-dine sterrate della periferia di Caprino Veronese per poi essere scaricati in un posto imprecisato. Dopo aver trovato sulla car-tina il posto in cui eravamo, in assetto tattico ci siamo mossi verso il punto di ritrovo con il nostro contatto. L’informatore ci indica il sito da raggiungere e osservare.Sul posto si assiste ad una scena molto realistica di un gruppo di Lealisti che tiene degli ostaggi occidentali ad un certo punto un commando di insorti fa irruzione, uccide i Lealisti e libera gli ostaggi. Finita l’osservazione, senza usare le pile ed in assetto tattico ci siamo incamminati all’appuntamento con l’elicottero per l’imbar-co dei civili percorrendo tutto il tragitto illuminato solo dalle stelle e balzando nel fosso ogni volta che si scorgeva un’auto. Quindi raggiunta la sommità di una collina approntavamo una zona di atterraggio elicotteri notturna per evacuare i civili liberati.

Alle 2.00 finiva la fase notturna ed era il momento di allestire il bivacco in tenda per dormire.Sabato dopo aver dormito meno di 4 ore è iniziata la fase diurna denominata BLANK TABLET.Questa consisteva in una missione che doveva nell’ordine re-cuperare una scatola nera trappolata di un ricognitore fotografi-co senza pilota abbattuto dal nemico, prova NBC con maschera antigas, prova di recupero ferito con indicazione delle 9 linee Medevac, demolizione con esplosivo al plastico di un’antenna guida di missili contraerei, liberazione di un pilota di Tornado preso prigioniero dopo l’abbattimento del velivolo (con combat-timento soft air). Alla fine i tiri al poligono dove ognuno dei componenti della pat-tuglia doveva ingaggiare i bersagli con una sequenza di 5 colpi con fucile Beretta 5,56 a 50 m, 10 colpi con pistola Beretta cal. 9 a 15 m e 5 colpi con fucile a pompa a 20 m , le ultime due stazioni con sagome ad abbattimento.Alla fine tutto quello che è stato notato durante l’esercitazione doveva essere riportato nel rapporto di missione finale.Le prove sono state particolarmente curate e molto realistiche. La squadra composta dal Ten. Andrea Masiero e Ten. France-sco Vigna, si è piazzata al 3° posto nella classifica assoluta, la squadra composta dal Ten. PELLATTIERO Andrea, Ten. SAR-TORI Guido si è piazzata 7° e la squadra composta del Ten. BRUNELLO Gabriele, Ten. NEGRO Samuele si è piazzata 9°. La vittoria è andata alla Guardia Nazionale Lettone (grazie alla formidabile prova di tiro) con in seconda posizione la squadra di unuci Schio del Cap. Garello e caporale Tirapelle. Anche quest’anno l’unuci Vicenza è riuscita a piazzare le sue squadre entro i primi 10 posti. L’intervento conclusivo del delegato regio-nale del Veneto e Trentino Gen. D. Antonio Leoci e la consegna dei premi hanno chiuso la manifestazione che ancora una volta ha messo in mostra la grande preparazione e professionalità degli organizzatori ed il grande entusiasmo dei partecipanti.

RINNOVO QUOTA ASSOCIATIVA PER L’ANNO 2012L’importo viene confermato in € 50.

La suddetta quota potrà essere versata:- in contanti, direttamente presso la nostra segreteria di Viale

Milano 37 dal lunedì al venerdì con orario 9.00 – 11.00;- sul conto corrente postale nr.12629366,

utilizzando l’allegato bollettino;- sul conto corrente bancario con codice

IBAN IT42 S05728 11812 012570193950della Banca Popolare di Vicenza

TROFEO DAL SASSO

Anticipiamo che nel mese di novembre, con data ancora da concordare con il poligono di Thiene, si rinnoverà l’appun-

tamento con il trofeo d’inverno di tiro a segno.Il vicepresidente Faleppi è a disposizione presso la segrete-

ria Unuci per ogni chiarimento e maggiori dettagli. SERATA DEIDECORATI VICENTINI

Venerdì 4 novembre 2011 alle ore 20.30 presso la palestra comunale di Arcugnano (Piazza Mariano Rumor) avverrà la cerimonia di consegna ai

discendenti dei decorati vicentini del volume in cui vengono riportate le motivazioni della concessione delle

medaglie.

Maggiori informazioni pressoLa segreteria UNUCI

0444 321381 ore 9-11 giorni feriali

• ore 10.30: alzaban-diera sul piazzale della Vittoria;

• ore 11.00: Santa Messa nella Basilica di Monte Berico;

• ore 11.50: deposizio-ne corona e Onori ai Caduti di tutte le

guerre;• ore 12.15: aperitivo

di saluto presso il ristorante “Al Pelle-grino”;

• ore 12.30: pranzo presso il ristorante “Al Pellegrino” con consegna attestati.

TRADIZIONALE COMMEMORA-ZIONE DEI NOSTRI DEFUNTIE INCONTRO CONVIVIALE

Programma: Sabato 17 dicembre 2011

COSTO EURO 28 a persona (prenotazioni presso segreteria UNUCI con orario 9-11 giorni feriali)

NoiUNUCI