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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
VERBALE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE
DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI-
ONLUS TENUTASI A TRENTO IL GIORNO 28 APRILE 2007
Il giorno 28 Aprile 2007 presso l’Hotel Trento, Via Alfieri, 2, Trento,
giusta convocazione in data 29/03/07 prot. n. 7340 si riunisce il Consiglio
Nazionale dell’Unione.
Sono presenti:
Tommaso Daniele Presidente Nazionale
Luisa Bartolucci Consigliere
Giuseppe Bilotti “
Lucio Carassale Pres.Cons.Reg.le Liguria
Luca Casella Pres.Cons.Reg.le Valle d’Aosta
Giuseppe Castronovo “ Sicilia
Rodolfo Cattani Consigliere
Ferdinando Ceccato Pres.Sez. Prov. Autonoma Trento
Marco Condidorio “ Molise
Michele Corcio Consigliere
Angelo D’Albano Pres.Cons.Reg.le Piemonte
Tommaso Di Gesaro Consigliere
Vanda Dignani “
Rocco Velli in sostituzione del Pres.Cons.Reg.le Abruzzo
Leonardo Di Stefano Consigliere
Luigi Gelmini Pres.Cons. Reg.le Veneto
Aldo Grassini “ Marche
Marcello Iometti Consigliere
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Giovanni Loche “
Pietro Maria Manca Pres.Cons.Reg.le Sardegna
Gaetano Minincleri Consigliere
Angelo Mombelli “
Moreno Rafanelli Pres.Cons.Reg.le Toscana
Franco Pagliucoli Consigliere
Silvano Pagura Pres.Cons.Reg.le Friuli V.G.
Pietro Piscitelli “ Campania
Paolo Recce Consigliere
Salvatore Romano “
Giuseppe Simone Pres.Cons.Reg.le Puglia
Fortunato Pirrotta “ Calabria
Francesco Schiavone “ Basilicata
Stefano Sportelli Consigliere
Nicola Stilla Pres.Cons.Reg.le Lombardia
Marino Tambuscio “ Liguria
Giuseppe Terranova Consigliere
Gemma Tiboldo “
Enzo Tioli “
Stefano Tortini Pres.Cons.Reg.le E.Romagna
Emilio Vantaggi “ Umbria
Annita Ventura “ Lazio
Vitantonio Zito Consigliere
Assenti giustificati: Emilio Vantaggi, Presidente consiglio Regionale
Umbria.
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E’ presente la rappresentante dei sordociechi Angela Pimpinella e il
rappresentante dei genitori Franco Cobal.
Partecipa il Segretario Generale dr. Orlando Paladino.
Assiste ai lavori la dr.ssa Caterina Di Cresce, Vice Segretario Generale.
Presenziano alla riunione: la dr.ssa Consuelita Gallani, Capo Servizio
Segreteria; la sig.ra Tiziana Santoro dell’Ufficio Segreteria e il dr. Carmine
Silano, Capo Servizio Amministrazione, Organizzazione Generale e
Personale.
Il Consiglio Nazionale, con un lungo applauso, ricorda la scomparsa del
proprio componente Carlo Monti e di Antonio Mecca, amici di grandissima
cultura e sensibilità, che hanno lasciato grandi segni nella Unione e nella
società civile.
Il Presidente, constatata la regolarità della convocazione e della riunione
dichiara aperta la seduta alle ore 9,20 per trattare il seguente
Ordine del giorno
1. Approvazione del verbale della seduta precedente.
2. Comunicazioni del Presidente.
3. Relazione morale 2006.
4. Conto consuntivo esercizio finanziario anno 2006.
5. Modifiche al regolamento generale.
6. Ipotesi di modello di organizzazione, gestione e controllo.
7. Ipotesi di una manifestazione nazionale di protesta:legge 69/2000,
legge 64/2001, legge 4/2004.
8. Sezioni intercomunali dell’Unione: decisioni.
9. Orientamento e mobilità: linee guida.
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10. Web radio: valutazione sulla sperimentazione.
11. Campagna 5 per mille 2007: stato dell’arte.
12. Campagna “1million4disability”: stato dell’arte.
13. Progetto “Cavalca il tuo sogno”: praticabilità dell’iniziativa.
14. Centro di alta specializzazione per i ciechi pluriminorati :
riferimenti.
15. Proposte di conferimento della qualifica di socio onorario.
16. Ratifica di delibere d’urgenza assunte dalla Direzione Nazionale.
17. Varie ed eventuali.
18. Question Time.
1) Approvazione verbale della seduta precedente
Il verbale della riunione del 18711/06, già noto ai componenti perché
ricevuto in registrazione, viene approvato all’unanimità.
2) Comunicazioni del Presidente
Il Presidente svolge le seguenti comunicazioni:
- Si sta seguendo l’iter della p.d.l. 2252 A.C. sull’aumento del contributo
al Libro Parlato e il d.d.l. 900 A.C. sull’istituzione della Giornata
Nazionale del Braille, quest’ultimo da poco assegnato alla
Commissione Affari Costituzionali della Camera.
- E’ agli inizi il percorso della bozza di provvedimento per la modifica
della L. 113/85 sul collocamento e il rapporto di lavoro dei centralinisti
non vedenti.
- E’ stata stipulata Convenzione con Radio 24 del Sole 24 Ore, che è
diventata la radio ufficiale dell’Unione e dà molto risalto
all’associazione.
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- E’ stato nominato institore presso il Centro Studi e Riabilitazione “G.
Fucà” di Tirrenia il sig. Ottavio Terreni a seguito di bando e selezione
dell’apposita Commissione.
- Si è ottenuto parere favorevole alla Certificazione ISO 2001
dell’Unione. Chiede risposta ai questionari inviati per completare la
certificazione di qualità.
- Si sono svolte riunioni on-line (assemblea Quadri ed altri incontri
tematici), molto partecipate e importanti.
- Il Coordinamento degli Enti continua la sua attività che va potenziata a
livello regionale, per cui si sta tentando di utilizzare le UTC, a tal fine.
- Il Convegno sull’integrazione, organizzato con la Federazione si è
svolto a Roma in febbraio, con molta partecipazione.
- Per la FAND è previsto in maggio il rinnovo delle cariche: propone al
Consiglio Nazionale, che approva, di partecipare ancora solo se saranno
portate avanti iniziative comuni.
- Il Direttivo EBU si è riunito ad Ancona ed è riuscito molto bene.
- Circa il libro “Il sasso nello stagno” costituito da interviste a 14 ex
Premi Braille, a cura del Presidente Nazionale, uscirà in settembre con
l’editore Palombi: il copyright appartiene all’Unione che avrà titolo al
45% del prezzo di copertina sulle copie vendute.
- Si sta organizzando il Concorso canoro per non vedenti ed ipovedenti:
la Commissione di valutazione costituita da Zito, quale rappresentante
del Coordinamento, e due esperti del settore (i maestri Manna e
Quadrini), ha esaminato il materiale inviato, composto da brani di
musica leggera e di musica classica. Nella riunione del 6/02/07 la
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Commissione ha proposto di estendere il concorso da 10 a 12
classificati, di cui 9 per la musica leggera e 3 per la musica classica. Lo
svolgimento della manifestazione è previsto a Roma per il 23 maggio
2007; è anche stato chiesto a Mediaset uno spazio televisivo, in
differita o in diretta. E’ prevista la partecipazione di una orchestra
filarmonica della Bulgaria e un paio di ospiti a livello nazionale o
internazionale. Si ipotizzano due giurie: una costituita da cinque tecnici
di fama nazionale o internazionale; a questa, andrebbe affiancata una
giuria “popolare” con possibilità di voto a distanza. Il Coordinamento
degli Enti ha già approvato tali sviluppi. Con l’occasione saranno
consegnati i premi Nicolodi.
- E’ stato eletto dal CID UE Presidente.
Il Consiglio Nazionale si complimenta con il Presidente il quale
chiarisce che il lavoro conseguente sarà distribuito fra tutti i servizi
della Sede Centrale e tra i componenti la Direzione per la parte
politica.
3) Relazione Morale 2006
Viene data lettura delle conclusioni alla Relazione Morale 2006.
Si apre il dibattito sui punti 2) e 3) ed intervengono:
Gelmini saluta e si complimenta per la relazione morale. Si sofferma su
alcuni punti e, in particolare, sull’I.RI.FOR..
Presidente ringrazia e ricorda che l’ex dirigente associativo Ernesto
Bonvicini, di Trento, è in gravi condizioni di salute.
Il Consiglio Nazionale rivolge saluti ed auguri di una pronta guarigione a
Bonvicini.
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Rafanelli ringrazia per il pensiero rivolto a Monti, che sostituisce. Esprime
apprezzamento per la relazione morale e sottolinea l’importanza che riveste
il potenziamento dei Consigli Regionali. Un punto di amarezza e
preoccupazione viene posto dalle conclusioni, dove emerge la
consapevolezza di una classe sociale e politica che stenta a capire le
problematiche dei non vedenti. Ritiene che l’associazione abbia il dovere di
porsi come strumento organizzativo che risponde adeguatamente, a tutti i
livelli. Concorda con la posizione proposta nei confronti della FAND.
Presidente ringrazia per l’intervento appassionato.
Carassale fa riferimento al mandato congressuale, che sottende l’attività
dell’associazione e gli obiettivi da porsi. Le linee di unione di non vedenti
ed ipovedenti e di associazioni dei ciechi sono un mezzo indispensabile per
concretizzare le proposte. Chiede che anche l’attività delle Commissioni
dell’Unione sia regolamentata in modo da raggiungere gli obiettivi con una
sinergia di azione. Lamenta la situazione creatasi tra I.RI.FO.R. e
I.E.R.FO.P..
Presidente si unisce al rammarico per l’ultima questione posta e chiarisce la
situazione delle Commissioni e relativi questionari.
Stilla si complimenta per la relazione morale, molto particolareggiata,
perché mette in evidenza tutto il lavoro svolto. Considera che le strutture
territoriali non sempre riescono a seguire tale organizzazione, per il diverso
assetto, le diverse potenzialità e le diverse competenze e suggerisce di
razionalizzare le risorse e i relativi costi.
Presidente replica ritenendo meno problematica la situazione rispetto a
come è stata prospettata. Soprattutto sottolinea come positiva l’idea del
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Coordinamento di estendere l’attività a livello regionale alle UTC.
Iometti ritiene le tematiche affrontate nella relazione tutte meritevoli di
approfondimento, ma si sofferma, in particolare, sull’attività musicale, che
coordina nell’apposita Commissione, e sulla quale chiede maggiore
attenzione anche da parte dell’AG.RI.MUS.. Ritiene necessarie le
manifestazioni di piazza perché occorre lottare per raggiungere il
riconoscimento pieno dei diritti.
Presidente replica all’intervento e condivide la scarsa attenzione
sull’attività musicale da parte dell’AG.RI.MUS. Informa che si sta cercando
di promuovere una iniziativa legislativa per ottenere l’assistente musicale
per i ragazzi non vedenti e che l’I.RI.FO.R. ha organizzato corsi in materia
musicale.
Grassini si sofferma su alcuni argomenti trattati nella relazione morale.
Sulla FAND, esprime rammarico per l’eventualità di interrompere la
collaborazione, perché nella propria Regione sta andando bene e perché,
ritiene la collaborazione tra Enti indispensabile. Circa la situazione
I.RI.FO.R.-I.E.R.FO.P. la ritiene pericolosa per lo stesso motivo. Chiede un
trattamento più egualitario per gli Enti collaterali all’Unione nelle attività
svolte insieme. Esprime preoccupazione per i tagli ai contributi statali alle
associazioni ed informa di quello di circa un terzo applicato sul
finanziamento del Museo Omero.
Presidente replica all’intervento soffermandosi sull’ultimo punto e
sull’attività del Museo, che sarà sponsorizzato dall’Unione con varie
iniziative e ricorda che sempre è stato nel pieno delle attenzioni dell’Unione
sia di tipo legislativo che organizzativo.
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Pagura si complimenta per la relazione morale e si sofferma sui vari temi,
quali i centralinisti, la pensionistica e l’istruzione. Ritiene che la sede
centrale sia feconda di proposte di iniziative varie ma teme che a livello
territoriale si rischi di sentirsi “soverchiati” da tanta attività.
Presidente ritiene che avere molte idee non sia un vizio da combattere ma
un pregio da coltivare, per rimanere nella società e interagire con essa.
Castronovo si unisce al ringraziamento e all’apprezzamento per la sezione
di Trento, egregiamente guidata da Ceccato. Circa la relazione morale
ritiene che il Presidente Nazionale ha abituato l’associazione alla varietà di
iniziative ma anche alla preoccupazione delle proprie conclusioni.
Considera, perciò, utile rivolgersi alla rinnovata società, adeguandovisi e
mettendo nel conto i narcisismi e le chiusure che porta in sé. Ritiene che
l’Unione debba cercare nuove idee e proposte su cui riflettere, per agire,
poi, al meglio. Ritiene, altresì, necessari interventi forti, anche presso i
media, per denunziare lo stato di cose delineato. Sollecita la costituzione
dell’Unione in patronato, per dare forza e voce all’associazione; chiede di
provvedere a percorsi per non vedenti, per contrastare l’attività di altri;
auspica nuove idee per rilanciare i ciechi e le loro potenzialità.
Presidente replica ritenendo che l’intervento sia già presente nella relazione
morale e che impegno e consapevolezza nuovi siano la chiave per tentare di
risolvere i problemi posti dalle nuove realtà. Circa le idee nuove non vanno
solo proposte ma anche recepite: per cui invita tutti a collaborare in modo
propositivo.
Tambuscio ringrazia per l’accoglienza ricevuta. Condivide la critica che la
relazione sottende al vivere “modernista”. Tra i settori per cui il momento è
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difficile vi sono i disabili, per cui auspica un coordinamento dei settori più
deboli per fronteggiare la situazione. Si associa a Carassale nel chiedere
informazioni sull’iscrizione come Onlus individuale.
Daniele conferma la linea esposta dal Congresso: l’unità e l’alleanza, per
cui si dichiara concorde con l’intervento.
Tiboldo si sofferma sulle conclusioni alla relazione morale e sulla mole di
lavoro che viene svolta a livello centrale e periferico. Tra gli impegni
sottoscritti nell’ultimo Congresso ricorda quello nei confronti degli
ipovedenti e dei pluriminorati. Auspica una soluzione immediata per il
blocco posto dal Comune di Roma al Centro per pluriminorati. Si dichiara
disponibile per manifestazioni tese a risolvere questo ed altri problemi.
Chiede maggiori risorse umane per le strutture periferiche commisurate alle
iniziative da portare avanti, e che l’Unione riprenda la Presidenza della
FAND.
Presidente si allinea all’intervento in quanto comprende le problematiche
locali, ma altrettanto vanno comprese quelle centrali e ricorda che il
compito della Presidenza è monitorare le varie situazioni e sollecitare,
globalmente, l’attività. Poi ciascuno, cadenzerà gli interventi a seconda
delle proprie possibilità. Circa gli ipovedenti, in particolare, ritiene che
molto sia già stato fatto e altro si farà.
Il Consiglio Nazionale saluta calorosamente la presenza in riunione del sen.
Tarolli.
Di Gesaro ritiene la relazione morale ponderosa ed encomiabile. Si
sofferma sui pluriminorati e sull’attività svolta dal gruppo di cui fa parte per
rilanciare l’idea di una azione globale dell’Unione su ogni argomento
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affrontato. Propone di utilizzare di più l’Unione Europea con progetti
finalizzati ai fondi messi a disposizione. Tocca, infine, alcuni punti specifici
della relazione quali l’indennità per ventesimisti; il Regolamento della L.
69/00 e i centralinisti.
Presidente ringrazia per l’intervento, molto articolato, e assicura il
massimo impegno sui temi trattati.
Tortini saluta il Consiglio Nazionale da neofita. Condivide quanto già
espresso relativamente alla FAND, da proseguire, eventualmente con la
Presidenza Unione; su una revisione delle Commissioni dell’Unione e sulle
questioni organizzative in genere.
Presidente ringrazia per l’intervento.
Pimpinella interviene per ringraziare il Consiglio Nazionale della propria
partecipazione che usa per presentare alcune problematiche legate alla
propria pluriminorazione e la richiesta di effettuare corsi di formazione
adeguati.
Presidente ringrazia la Pimpinella e conferma la massima attenzione per i
cieco-sordi.
Terranova ritiene che la relazione disegni l’organizzazione dell’Unione
collegata alla realtà in cui si muove, ed altre associazioni di disabili.
L’Unione, al suo interno appare coesa e propulsiva e confida che le
difficoltà di intesa saranno colmate con una sforzo continuo, che ancora non
dà i risultati sperati. Ritiene che il movimento dell’associazione va coltivato
e proseguito, anche, se necessario, con azioni di forza quando occorre
rivendicare i propri diritti e portare avanti con impegno i progetti approvati
con convinzione.
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Presidente si associa all’intervento, chiarendo, però che le manifestazioni
vanno sempre considerate una “estrema ratio”.
Minincleri si sofferma sull’organizzazione dell’Unione e, in particolare,
sulle possibili soluzioni al problema evidenziato delle risposte carenti della
periferia alle sollecitazioni della sede centrale. Esprime la propria
preoccupazione per la situazione attuale e sollecita iniziative tese al
reperimento di nuovi soci e risposte per il Centro Pluriminorati.
Presidente si associa all’amarezza espressa per il Centro Pluriminorati e
comunica che è previsto un incontro per il prossimo 3 maggio con
l’assessore Morassut del Comune di Roma.
Concludendo gli interventi, ringrazia per l’alta qualità del dibattito e la
consapevolezza degli impegni assunti, nonostante le difficoltà circostanti.
Chiede di proseguire la tradizione dell’Unione, associazione definita da
Monti, sempre in cammino, adattando le proprie strategie alle necessità del
tempo. Invita l’associazione ad un impegno corale per raggiungere il
successo.
Deliberazione n. 1
Approvazione Relazione Morale 2006
Il Consiglio Nazionale
Preso atto
della Relazione Morale dell’anno 2006;
Udita la relazione del Presidente Nazionale
Delibera
di approvare la Relazione Morale 2006 nel testo seguente:
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ORGANIZZAZIONE
- Organizzazione
Nel corso del 2006 l’intero complesso di attività dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti è stato influenzato dagli esiti del XXI Congresso
Nazionale, svoltosi ad Orosei nel novembre dell’anno precedente.
Da quello che è il principale organo associativo è scaturita una sostanziale
conferma della classe dirigente uscente, pur con alcune significative
eccezioni, con la susseguente attribuzione di nuove cariche e relative
competenze territoriali.
Durante il dibattito congressuale sono state disegnate le principali linee
guida per la futura attività dell’Unione ed è stata ribadita la necessità di una
concreta unità di tutta la compagine associativa, soprattutto in un periodo
così difficile dal punto di vista economico e valoriale, nonché dal punto di
vista degli effetti della rivoluzione tecnologica che pone continue necessità
di adeguamento a chi soffre di gravi disabilità sensoriali e richiede un
particolare sforzo per raggiungere una completa integrazione e parificazione
dei non vedenti in una società in rapida e continua evoluzione.
Nell’occasione si è ritenuto essenziale che l’intera categoria si esprima con
una sola voce, in modo da poter superare gli ostacoli che il contesto socio-
politico pone ai ciechi e agli ipovedenti in termini di partecipazione
all’istruzione, all’inserimento lavorativo, all’accesso all’informazione, alla
cultura. Su questa base sono stati presi costruttivi contatti con le altre
associazioni di e per ciechi che hanno condotto alla stipulazione di un
formale documento di intenti che costituirà la base per una futura concreta
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Vol. n. 7-8
collaborazione a vantaggio dell’intera categoria.
La delicatezza del momento politico-sociale, vissuto già da lungo tempo
dall’Italia all’interno della difficile congiuntura internazionale, ha
accentuato i riflessi negativi che quest’ultima getta sull’impegno sociale ed
economico dell’intera compagine governativa (a livello nazionale e locale)
in favore delle categorie più deboli, impegno peraltro dimostratosi il più
delle volte non adeguato alle loro reali necessità. Ciò ha reso senza dubbio
più ardui gli sforzi da compiere nell’intento di sollecitare tutte le autorità
competenti a condividere consapevolmente le esigenze dei portatori di
handicap in generale e dei minorati della vista in particolare.
È stato, altresì, ribadito che i concreti rischi di esclusione sociale che i non
vedenti corrono dovranno essere affrontati anche attraverso l’applicazione
effettiva e completa della complessa normativa a tutela delle persone
svantaggiate, troppo spesso enunciata unicamente in via di principio, al
punto da far nascere fondati timori per il futuro dell’attuale modello sociale
europeo, con particolare riferimento alla costruzione di un sistema di
welfare, inteso nel senso più ampio.
Fra i compiti principali affidati al Congresso Nazionale rientrano anche le
modifiche allo Statuto, all’approvazione delle quali è stata dedicata una
apposita sessione dei lavori.
La più evidente fra esse è stata la modifica della denominazione
dell’associazione che ha mutato il proprio titolo in “Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti”, con conseguente formale estensione della base
associativa anche ai cosiddetti ipovedenti medio-gravi e lievi, a
testimonianza della rinnovata e approfondita attenzione per tutti coloro che,
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pur con un limitato residuo visivo, rientrano a pieno titolo nella categoria
dei minorati della vista ai sensi e per gli effetti della legge 138/2001.
La fattiva attenzione che dovrà essere posta a tale categoria in continua
espansione è confluita anche nella previsione della costituzione presso tutte
le strutture provinciali dell’Unione di un gruppo di tre ipovedenti, fra i quali
dovrà essere eletto un coordinatore, che avrà il compito di evidenziare i
problemi riscontrati da coloro che in prima persona vivono l’esperienza
dell’ipovisione, segnalando al responsabile regionale le proprie difficoltà, le
necessità e soprattutto le loro aspirazioni per vivere in un tessuto sociale più
idoneo alle loro aspettative. Ciò anche nella prospettiva di raccogliere
indicazioni specifiche in vista del Seminario Nazionale indirizzato
specificamente agli ipovedenti che la Presidenza Nazionale ha in animo di
organizzare nel prossimo anno.
Fra le altre modifiche alla normativa statutaria, sia tecniche che formali, che
sono state rese formalmente operative durante il corso del 2006, vanno
evidenziate quelle che hanno avuto come obiettivo principale il
potenziamento effettivo dell’autonomia delle strutture periferiche, regionali
e provinciali, nell’ottica di una costante interconnessione operativa e del
principio del decentramento di funzioni e competenze, aumentato
ulteriormente in seguito alle recenti modifiche del testo costituzionale, a
somiglianza del processo in corso nelle pubbliche amministrazioni, nonché
ad un più ampio riconoscimento di alcune categorie di soggetti, quali ad
esempio donne e giovani, all’interno della compagine associativa .
Tali modifiche – sulle base delle quali si provvederà anche alle susseguenti
modifiche al regolamento – comporteranno anche, in base a quanto emerso
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dai contatti a suo tempo intercorsi con l’Agenzia delle Entrate, la possibilità
per le strutture territoriali di ottenere una autonoma iscrizione all’Anagrafe
delle ONLUS, e ciò proprio in relazione all’ampia sfera di autonomia
gestionale, amministrativa, patrimoniale e fiscale che le nuove norme
attribuiscono alle strutture periferiche, nonché alla ridefinizione della
organizzazione della Unione nel suo complesso. Per procedere alla suddetta
iscrizione le strutture territoriali dovranno provvedere a porre in essere
specifici adempimenti amministrativi, in relazione ai quali sono state
diramate apposite istruzioni per una corretta istruttoria della procedura da
espletarsi nei confronti della locale Direzione Regionale delle Entrate.
Da un punto di vista più generale, nonostante la difficile congiuntura
politico-economica cui prima si accennava e di cui si riferisce anche nella
sezione dedicata ai rapporti con il Parlamento in merito ai tagli disposti
dalla legge finanziaria 2007, l’attività dell’Unione è rimasta caratterizzata
dallo sforzo di impegnare le istituzioni ad utilizzare un approccio di tipo
realmente sociale, in un’ottica tesa alla costruzione di una società flessibile
e adatta a tutti, nell’ambito di una politica per la disabilità operata non solo
da singoli enti, ma dall’intera compagine della pubblica amministrazione.
A tale riguardo, l’obiettivo di riferimento di enti che, come l’Unione,
operano a sostegno di categorie a forte rischio di emarginazione è da sempre
quello di conseguire l’attuazione di un modello di sviluppo compatibile con
la dimensione umana nel quale, con l’applicazione del principio della
“diversa partecipazione”, sia possibile coniugare mercato e stato sociale,
efficienza economica e giustizia sociale, garantendo nel futuro sviluppo
normativo - a livello europeo così come a livello nazionale - diritti
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fondamentali, quali pari opportunità, inclusione sociale, sviluppo
compatibile, lotta alla discriminazione.
Da quanto premesso, e sulla scorta delle risoluzioni congressuali che
impegnano la dirigenza associativa per il prossimo quinquennio, nonché dei
nuovi spazi di autonomia amministrativa ed organizzativa garantiti dal
nuovo testo dello Statuto, è risultata pienamente confermata l’esigenza di
proseguire nell’opera di adeguamento delle strutture associative alle
necessità della categoria attraverso il completamento della strategia di
rinnovamento avente come fulcro lo schema di nuovo modello associativo
già delineatosi negli ultimi anni.
Di conseguenza, nello sforzo di garantire a tutte le strutture territoriali le
dotazioni basilari per fornire quella ampia gamma di servizi di cui i
minorati della vista hanno mostrato di avere continua necessità, è proseguita
l’opera di potenziamento delle Sezioni Provinciali e dei Consigli Regionali,
in modo da poter fronteggiare capillarmente il sempre più emergente
decentramento politico-amministrativo in atto, che ha comportato, e
continuerà a comportare, un deciso trasferimento di competenze e funzioni
dal centro alla periferia, anche in materie che toccano da vicino il mondo
dell’handicap e, quindi, della minorazione visiva.
Dall’esame dei risultati conseguiti nella prima fase attuativa del progetto è
emerso più che positivamente il fatto che l’impegno profuso dall’intera
dirigenza e dal personale dipendente sia stato distribuito in modo equilibrato
su tutto il territorio nazionale. Ciò consentirà nel breve periodo di
uniformare il più possibile lo standard di servizi, annullando così il gap che
spesso si è registrato tra differenti aree territoriali, adeguando l’azione
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associativa ai bisogni e alle richieste emergenti in aree differenti e
migliorando i livelli di comunicazione e collaborazione con le istituzioni e
con tutti quegli altri soggetti con cui l’Unione Italiana dei Ciechi dialoga
quotidianamente.
A questo proposito, si rammenta che l’attività organizzativa generale ha
privilegiato alcuni aspetti salienti che si possono così sintetizzare:
utilizzare pienamente l’ausilio offerto dai consulenti in campo
giuridico-amministrativo, per fruire integralmente e con sistematicità
di tutti i servizi ed agevolazioni contemplati dall’ordinamento vigente
in campo socio-assistenziale: a tale scopo prevedere la creazione di un
archivio sistematico ad ogni livello di competenza per poter meglio
utilizzare le opportunità offerte nei vari settori economici e sociali su
tutto il territorio;
rendere i locali delle strutture periferiche i più accoglienti possibile,
eliminando le barriere architettoniche, ove necessario, ed agevolando
al massimo gli incontri fra i soci per attività di vario genere;
coinvolgere con metodo la partecipazione degli enti pubblici e dei
privati nella progettazione ed erogazione di determinati servizi di
interesse generale ai cittadini, anche mediante accordi e convenzioni
specifiche;
valorizzare le risorse umane e strumentali a disposizione, attribuendo
alle rappresentanze zonali compiti effettivi ed aiutandole nel
reperimento delle necessarie risorse;
dare la massima visibilità interna ed esterna della gestione delle
attività e dei servizi generali rivolti agli utenti;
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realizzare i servizi generali a livello regionale in modo da evitare
duplicazioni con rischi concreti di dispersione di risorse umane,
strumentali ed economiche;
esercitare la funzione statutaria di coordinamento e di verifica a livello
regionale, per supportare le strutture provinciali nelle iniziative di
carattere generale ed in quelle programmate in comune; curare la
socializzazione degli esiti positivi ottenuti, in modo che tutte le aree
territoriali possano avvalersene;
intervenire con iniziative di formazione professionale ad ogni livello,
al fine di permettere ai soggetti interessati la conoscenza degli
strumenti e delle tecniche di gestione più idonei all’organizzazione di
beni e servizi;
favorire la partecipazione soprattutto dei giovani e dei talenti
emergenti, rendendo più dinamica e diversificata la partecipazione
degli associati ai programmi ed alle decisioni;
promuovere frequenti campagne di informazione sul territorio per
sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni competenti ai
problemi della prevenzione della cecità, dell’integrazione scolastica,
dell’inserimento lavorativo e dell’assistenza, nonché per far conoscere
i servizi offerti dall’Unione;
motivare i potenziali utenti ciechi ed ipovedenti ad avvicinarsi
all’Unione Italiana dei Ciechi, costituendo un gruppo di soci che si
incarichino di informare i minorati della vista, nonché i loro familiari,
sui servizi offerti, sulle agevolazioni e quant’altro possa essere loro
utile;
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favorire la comunicazione e lo scambio di esperienze e la condivisione
di buone prassi fra le strutture periferiche anche a mezzo di incontri
con scansione semestrale ai quali partecipino insieme dirigenti e
personale per un proficuo scambio di esperienze;
collaborare con le istituzioni pubbliche e private impegnate nella
ricerca, per la soluzione di problemi connessi con la minorazione
visiva, al fine di fornire consulenze e suggerimenti idonei.
Le linee guida precedentemente riferite hanno anche comportato la
progressiva e capillare realizzazione di alcuni modelli di riferimento per il
funzionamento delle sedi territoriali, basati su standard qualitativi minimi
nella gestione dei servizi da erogare ai soci e, più precisamente:
servizio di segreteria telefonica comprensivo di notiziario informativo
per i soci;
servizio di telefono amico, sia attivo che passivo;
iniziative sociali con costituzione di un gruppo di lavoro che si prenda
carico dell’organizzazione;
notiziario informativo provinciale (in tutti i formati richiesti) e,
eventualmente, regionale o infraregionale;
utilizzazione mirata del servizio di volontariato per accompagnamento e
ausilio ai servizi sezionali gestito con programma informatico;
modernizzazione dell’attrezzatura informatica e d’ufficio con
standardizzazione dei programmi informatici in uso (contabilità,
Office, collegamento Internet);
programma informatico per l’anagrafe dei soci al fine di unificare le
varie anagrafi sezionali;
203
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
introduzione di nuovi criteri di amministrazione delle risorse umane per
la gestione dei rapporti con l’utenza.
In tale quadro, il ruolo della Presidenza Nazionale è stato principalmente
quello di fornire ogni aiuto di tipo tecnico-organizzativo e, nei limiti del
possibile, anche di stanziare adeguati finanziamenti, soprattutto a valere sul
Fondo Sociale fissato nella misura di 500.000 euro.
A tale riguardo, i criteri di determinazione degli interventi adottati per
garantire alle strutture locali adeguate dotazioni sia logistiche che di
personale, nonché un effettivo coordinamento delle attività per una efficace
continuità di rapporti con le istituzioni locali, si possono così sintetizzare:
- Consigli Regionali con 10 sezioni, con almeno 400.000 euro di
contributi regionali e Consigli Regionali da 2 a 9 sezioni, con
almeno 300.000 euro di contributi regionali: nessun intervento;
- Consigli Regionali con 10 sezioni: segretario a tempo pieno;
- Consigli Regionali da 5 a 9 sezioni: segretario 2/3 tempo;
- Consigli Regionali con 4 sezioni: segretario metà tempo;
- nell’attribuzione del tempo di lavoro si terrà conto della coesistenza
di altri dipendenti.
Inoltre, nel disegnare il profilo della figura del segretario regionale si è
tenuto conto dell’età, della preparazione professionale e di adeguati criteri
di selezione, stabilendo anche che le strutture che già si avvalgono di un
segretario regionale possono mantenere la figura del consulente giuridico,
utilizzando il contributo della sede centrale finalizzato al segretario.
Nell’ambito dell’interazione con le strutture periferiche, la Presidenza ha
anche posto in essere tutta una serie di iniziative intese ad innovare e
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
migliorare il sistema informativo per tutta l’area associativa, nel rispetto dei
regolamenti vigenti, operando secondo precise linee strategiche che si
possono così schematizzare:
a) implementazione del raccordo e del coordinamento con i settori
operativi in rapporto alle varie esigenze delle aree associative;
b) rivisitazione dei circuiti e dei rapporti funzionali fra amministrazioni
e servizi;
c) informatizzazione capillare delle varie attività istituzionali, ivi
incluse le gestioni speciali;
d) costruzione del sistema informativo, amministrativo e contabile,
mediante rilevazione completa dei fatti amministrativi, con
l’obiettivo di garantire il controllo economico-finanziario della
gestione per centri di responsabilità;
e) regolamentazione e razionalizzazione di procedure per acquisto di
beni e servizi;
f) avvio del processo di informatizzazione delle procedure del servizio
di cassa;
g) informatizzazione completa delle procedure fiscali;
h) maggiore trasparenza nei rapporti con gli interlocutori istituzionali
esterni di vigilanza e controllo gestionale.
Va anche sottolineato che, nell’ambito del rinnovamento delle dotazioni
strutturali dell’Unione, uno dei progetti più rilevanti ed ambiziosi è
rappresentato dalla creazione di una web radio con possibilità di
collegamenti satellitari ed in grado, quindi, di rivolgersi ad un pubblico
nazionale ed internazionale. L’iniziativa, che comporta ovviamente un
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
notevole impegno finanziario, coinvolge numerose altre istituzioni di e per
ciechi, che costituiranno una apposita struttura di gestione.
La prima fase di sperimentazione, logicamente più contenuta negli obiettivi
e da realizzarsi senza oneri aggiuntivi, si prefigge di verificare innanzitutto
la idoneità della strumentazione informatica già in possesso della Presidenza
Nazionale dell’Unione al fine di creare una struttura operativa in grado di
abbracciare la realtà dei ciechi e degli ipovedenti, salve possibili e graduali
implementazioni future.
Un altro aspetto organizzativo ritenuto meritevole di attenzione è stato il
delicato settore della comunicazione e delle pubbliche relazioni, sia
all’interno che, soprattutto, all’esterno della organizzazione, al quale si è
cercato di far compiere un salto di qualità.
Infatti, nonostante problemi di natura prevalentemente finanziaria
ostacolino una capillare attività di penetrazione all’esterno tramite spot o
comunicati informativi radiotrasmessi (attività onerosa anche se effettuata
attraverso la spedizione delle principali testate associative), al fine di
realizzare l’obiettivo di una diversa comunicazione all’esterno, è stata già da
tempo immaginata una rete di addetti alla comunicazione regionale che
dovrebbe ramificarsi a livello provinciale.
In apposite riunioni dei medesimi addetti alla comunicazione regionale sono
state esaminate numerose proposte di diverso tipo, tutte interessanti e
suscettibili di graduale attuazione, nell’ambito delle quali si sono individuati
alcuni obiettivi prioritari di più immediata realizzazione, vale a dire:
costituzione della rete provinciale degli addetti alla comunicazione;
realizzazione di una mailing list riservata agli addetti regionali alla
206
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
comunicazione;
utilizzo delle segreterie telefoniche, da aggiornare settimanalmente;
messa a punto di un sito web regionale nel quale confluiscano
anche le informazioni delle sezioni provinciali.
Inoltre, stante la necessità di un impegno globale dell’intera organizzazione
per la realizzazione degli obiettivi indicati dal Congresso Nazionale, si è
anche deciso che l’intera compagine dirigenziale, sia a livello nazionale che
locale, segua con attenzione le politiche associative in materia di
comunicazione, al fine di procedere ad una verifica sull’attuazione delle
decisioni assunte ai diversi livelli.
In materia di rapporti con le strutture periferiche va anche ricordata un altra
iniziativa che assume particolare rilievo in ordine alla necessità di procedere
all’attuazione di una capillare campagna di reperimento soci sulla scorta di
alcune fra le più pressanti mozioni congressuali.
Sulla base di approfondite analisi e riflessioni sull’argomento, che hanno
anche considerato in termini generali il fenomeno di una generale
diminuzione dell’impegno associativo come portato dei tempi comune a
tante altre organizzazioni a carattere politico, religioso e sindacale, è stato
ribadito che la strada maestra da percorrere è rappresentata da una puntuale
erogazione di servizi. Pertanto, tutte indistintamente le strutture periferiche
si sono attivate nella misura in cui le risorse economiche lo consentivano.
A tale scopo, la Direzione Nazionale, al fine di creare ulteriori stimoli
nell’impiego delle energie organizzative, economiche e psicologiche a
disposizione nel conseguimento di quella che deve ritenersi una priorità
assoluta dell’intero corpo associativo, ha assunto le deliberazioni che
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
seguono:
- indire un concorso per le buone prassi poste in essere che hanno
condotto ad un sensibile aumento del numero dei soci. Il vincitore di
tale concorso riceverà un premio di € 3.000,00; inoltre le buone
prassi saranno rese di pubblico dominio;
- istituire un primo premio di € 10.000,00, un secondo di € 7.500,00
ed un terzo di € 5.000,00 per le sezioni che aumenteranno il numero
dei soci in una misura superiore al 15% dei propri iscritti; inoltre,
tutte le sezioni che aumenteranno il numero di soci pari al 15%,
riceveranno un premio di € 2.000,00.
Da un punto di vista della collaborazione esterna, va, poi, ricordato il
continuo ampliamento dell’attività dell’apposito gruppo di coordinamento,
recentemente istituito fra l’Unione e gli enti da essa dipendenti o ad essa
collegati nell’intendimento di creare una sinergia fra le varie istituzioni che
operano a favore dei ciechi e degli ipovedenti su tutto il territorio nazionale
a seconda delle proprie specifiche competenze. Il gruppo comprende, infatti,
oltre ovviamente all’Unione, la Biblioteca per Ciechi “Regina Margherita”,
l’I.Ri.Fo.R., la Sezione Italiana dell’Agenzia per la Prevenzione della
Cecità, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, l’U.N.I.Vo.C.
e l’Istituto per Ciechi “F. Cavazza” di Bologna. Durante il corso dell’anno
il gruppo ha ulteriormente ampliato le proprie sinergie, ipotizzando la
costituzione di gruppi corrispondenti anche a livello regionale.
Per rafforzare ulteriormente il progetto di rinnovamento, la Presidenza
Nazionale ha deciso di continuare nella realizzazione di altre due importanti
iniziative di comunicazione già avviate negli scorsi anni: la rubrica “Parla
208
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
con l’Unione” e l’istituzione di una linea verde telefonica.
Entrambe le iniziative si sono prefisse lo scopo di allargare l’area del
dialogo e del confronto, in modo da rendere concreta la rappresentanza e la
tutela degli interessi materiali e morali dei ciechi e degli ipovedenti nella
maniera più rispondente possibile ai bisogni reali e con particolare
riferimento alle categorie più bisognose di attenzione, quali le donne, i
giovani e gli anziani.
Nel primo caso, si tratta di una rubrica audio on line consistente nella
risposta in diretta audio, da parte del Presidente Nazionale, o di altri
dirigenti nazionali, a domande formulate da chiunque attraverso una
apposita maschera di interrogazione presente sul sito web dell’Unione e ivi
pubblicate con la relativa risposta. Nel 2006 la rubrica ha anche ospitato
alcuni incontri dedicati ai volontari del servizio civile in attività presso tutte
le sedi dell’Unione e che hanno partecipato al corso di formazione descritto
più oltre nella specifica sezione.
Nel secondo caso, è stato istituito un numero telefonico gratuito (800 682
682) presso il quale dal lunedì al venerdì è possibile richiedere informazioni
di ogni tipo sulle problematiche della cecità in genere e sui servizi e
provvidenze a favore dei minorati della vista.
Durante lo scorso anno, in giorni determinati, il servizio ha anche fornito
assistenza telefonica in tema di informatica e di uso del computer e dei
relativi dispositivi tiflotecnici, nonché in tema di particolari necessità delle
donne cieche ed ipovedenti con apposita peculiare strutturazione del
servizio che coinvolge tutti i componenti della relativa commissione.
Inoltre, va segnalata la recente istituzione di UIC-Helpexpress, una lista che
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
si affianca al servizio di consulenza telefonica offerto sul numero verde
prima rammentato, per fornire ai disabili visivi un aiuto diretto per tutti i
problemi inerenti l’informatica, con particolare attenzione per i software
specifici per disabili visivi.
Per quanto concerne in particolare le nuove dotazioni di tipo informatico, va
rilevato che già a partire dal 2005 il Ministero del Lavoro e delle Politiche
Sociali ha ammesso a parziale finanziamento un progetto presentato dalla
Presidenza Nazionale dell’Unione per la realizzazione di un sistema
informatico associativo, mirato in particolare alla formazione e alla
comunicazione, basato su di un complesso sistema di audioconferenza che
consentirà di utilizzare tutte le sedi associative per far luogo a corsi,
riunioni, ed altre attività.
Attualmente il suddetto sistema di audioconferenza è in stato di avanzata
sperimentazione e, una volta risolti alcuni problemi di natura tecnica emersi
durante le prime fasi operative, ha consentito di attivare modalità di
connessione telematica per lo svolgimento della maggioranza delle riunioni
dei vari organi associativi a livello centrale. Di conseguenza, nell’ottica
della massima trasparenza, i lavori della Direzione Nazionale e di tutte le
Commissioni sono stati resi di pubblico dominio attraverso l’inserimento
della loro registrazione sul sito dell’Unione in formati accessibili ai ciechi
ed agli ipovedenti.
Peraltro, va notato che già nove Consigli Regionali hanno provveduto ad
attivare una propria aula virtuale che consentirà loro di usufruire
direttamente del sistema anche per le attività a livello locale in sempre
maggiore espansione, fattore questo che garantirà una omogenea attivazione
210
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
del progetto sul territorio a beneficio di una migliore prestazione dei servizi
alla base associativa.
Un volta messo completamente a punto, infatti, il sistema consentirà di
ampliare qualitativamente e quantitativamente gli spazi della partecipazione
democratica, trasferendo progressivamente il confronto dal centro alla
periferia e coinvolgendo direttamente tutta la base associativa a livello
regionale e provinciale, attraverso rinnovate occasioni di dibattito on line
con dirigenti e soci. Inoltre, tale interazione consentirà un adeguato
feedback delle iniziative decise ai vari livelli territoriali, in merito alle quali
saranno individuati specifici responsabili per l’attuazione dei singoli
progetti.
Va anche rammentato che sono in corso di definizione le procedure per
l’acquisizione da parte della Presidenza Nazionale dell’Unione della
Certificazione di Qualità ISO 9001:2000 che consentiranno un ulteriore
miglioramento dell’efficienza della struttura operativa a livello centrale e,
grazie ad appositi meccanismi di controllo, anche della sua interazione con
le strutture periferiche e con tutta la base associativa.
Si conferma, altresì, che, presso gli uffici della medesima Presidenza, la
dotazione informatica e telematica ha avuto un costante incremento,
potendo contare attualmente su una rete, munita di due server primari, che
collega più di 50 work stations dotate di computer di ultima generazione,
sistema di antivirus centralizzato e firewall di sicurezza.
La stessa sede è anche dotata di strumenti di comunicazione telematica
(quali forum e mailing list) destinati allo svolgimento delle attività
associative a distanza, nonché di un sito internet (in regola con la normativa
211
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
CNIPA in vigore), che nel panorama nazionale ed internazionale appare un
modello di accessibilità, non solo per tutti coloro che soffrono di
minorazioni visive, ma anche per tutti i portatori di handicap in generale.
Si rammenta, infine, che la Presidenza Nazionale è anche dotata di un
programma di archiviazione ottica di documenti cartacei che permette
l’invio e la ricezione della corrispondenza in formato elettronico, nonché la
possibilità di applicare le procedure per la firma digitale dei documenti,
tenuto anche conto dell’adozione da parte del Governo delle specifiche
tecniche per la medesima firma digitale e per la conservazione dei
documenti (anche a valenza fiscale ed istituzionale) in forma elettronica.
Inoltre, in conformità con le recenti disposizioni di legge sulla materia, è
stato stabilito di attivare il servizio di posta elettronica certificata che, come
è noto, consente comunicazioni sicure ed aventi valore giuridico pari a
quello delle raccomandate postali con avviso di ricevimento. Di una casella
di posta elettronica certificata saranno dotate sia la Presidenza Nazionale
che le varie strutture territoriali, per rendere certe le comunicazioni fra di
loro e con gli altri utenti di posta elettronica certificata, tra cui
principalmente le pubbliche amministrazioni. Di una medesima casella di
posta elettronica certificata saranno dotati anche i componenti la Direzione
Nazionale ed il Consiglio Nazionale.
- Servizio Civile Volontario
La struttura di Gestione del Servizio Civile Volontario si è dimostrata punto
di riferimento per tutte le strutture dell’Unione e degli Enti partner
(I.Ri.Fo.R., U.N.I.Vo.C. e Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina
Margherita” di Monza) e, come tale, nel corso dell’anno ha indirizzato,
212
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
coordinato e verificato tutte le attività e gli adempimenti connessi
all’impiego dei volontari.
La Struttura, inoltre, funge da tramite per i rapporti con la Presidenza del
Consiglio dei Ministri – Ministero della Solidarietà Sociale – Ufficio
Nazionale per il Servizio Civile.
Nel corso dell’anno 2006 sono stati presentati all’Ufficio Nazionale per il
Servizio Civile n. 244 progetti per poter impiegare complessivamente n.
2.807 volontari.
Di tali progetti n. 137 sono stati formulati e approvati dall’UNSC per il
servizio di accompagnamento personalizzato ex art. 40 legge 289/2002, per
l’impiego di 916 volontari.
I progetti c.d. ordinari (n. 107), presentati il 31 ottobre 2006 e che
prevedono l’impiego di n. 1.891 volontari, saranno avviati nel corso
dell’anno 2007, sempre che siano approvati e inseriti in bando.
Nel corso dell’anno 2006 sono stati immessi in servizio 1.342 volontari.
Tutti i progetti, anche se redatti dalle sedi periferiche, sono stati controllati
dalla struttura prima del loro inoltro all’UNSC. Analogo controllo è stato
effettuato:
sulle graduatorie compilate a seguito delle selezioni e sui documenti
pervenuti a supporto delle stesse;
sulla documentazione pervenuta a seguito dell’immissione in servizio dei
volontari (provvedimenti di avvio e certificazione fiscale e pagamenti).
Inoltre, l’Unione, in base agli accordi di partenariato sottoscritti con l’
I.Ri.Fo.R., l’U.N.I.Vo.C. e la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina
Margherita”, gestisce, in qualità di Ente capofila, tutti gli adempimenti
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
anche per conto di tali Enti.
Notevole è stata la corrispondenza cartacea, telefonica, elettronica cui si è
dovuto fare fronte per gestire i rapporti con le strutture periferiche
dell’Unione, con gli Enti partner e con l’UNSC.
Va segnalato che l’anno 2006 è stato caratterizzato dalle note vicende
connesse al mancato inserimento nel bando di selezione dei progetti c.d.
ordinari.
Più in particolare: l’Unione aveva presentato, nel settembre 2005, n. 127
progetti per l’impiego di n. 2.166 volontari da avviare il 1° settembre 2006.
Con determinazione del 7 aprile 2006 del Direttore Generale dell’UNSC si
veniva a conoscenza che relativamente a tali progetti: n. 79 erano stati
approvati; n. 17 erano stati approvati con limitazioni riferite o al numero dei
volontari richiesti o alla descrizione di talune voci riportate nel progetto; n.
31 non erano stati approvati.
Avendo riscontrato elementi di contestazione per 9 progetti approvati con
limitazioni e per 8 progetti non approvati, si è provveduto a richiedere
all’UNSC, in data 5 maggio 2006, il riesame degli atti che ha portato
all’approvazione di ulteriori 4 progetti dei 31 non approvati, mentre sono
state tolte le limitazioni a 2 progetti.
Pertanto, i progetti approvati sono stati complessivamente 100 (compresi
quelli con limitazioni) per un totale di n. 1.712 volontari, di cui solo 8, per
l’impiego di 235 volontari, sono stati inseriti nel bando per la selezione di
45.147 volontari del 23 maggio 2006.
A seguito delle numerose iniziative di protesta, assunte anche da altri Enti,
in data 15 settembre 2006 è stato pubblicato un nuovo bando che ha
214
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
consentito l’inserimento di ulteriori 14 progetti dell’Unione per l’impiego di
448 volontari che saranno avviati in servizio il 1° febbraio 2007.
In data 30 novembre 2006 è stata fatta recapitare al sottosegretario
competente per materia una nota circostanziata delle proposte dell’Unione
finalizzate ad una modifica dell’attuale normativa concernente il servizio
civile volontario. Tale nota rappresenta la sintesi degli interventi svolti dai
quadri dirigenti nel corso della rubrica “Parla con l’Unione” dell’8
novembre 2006 cui si fa riferimento anche più oltre nel corso della
relazione.
In data 12 dicembre 2006 è stata inviata al Ministero della Solidarietà
Sociale – Direzione Generale dell’Ufficio nazionale per il servizio civile –
la richiesta per ottenere la rappresentanza dell’Unione in seno alla Consulta
nazionale per il servizio civile.
A seguito dell’emanazione del D.M. 3 agosto 2006, che ha approvato il
prontuario per la presentazione di nuovi progetti, la struttura ha provveduto
a formulare una bozza di progetto che, con circolare n. 154 del 28 settembre
2006, è stata portata a conoscenza di tutte le strutture dell’Unione e degli
Enti partner.
Lo schema di progetto è stato approntato per essere utilizzato, con gli
opportuni adattamenti ed integrazioni, dalle Sezioni Provinciali.
La bozza è stata redatta tenendo conto della griglia di valutazione per
l’attribuzione dei punteggi, nel senso che si è cercato di definire gli
obiettivi, le attività, le azioni, ecc. nel modo più idoneo a che il progetto,
nelle singole voci, consegua il punteggio massimo previsto dalla griglia.
A tal fine, tra l’altro, sono state predisposte per la sottoscrizione le seguenti
215
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
convenzioni:
con l’I.Ri.Fo.R., per fare acquisire ai volontari professionalità e
competenze certificabili e valide ai fini del curriculum vitae;
con l’Agenzia per la prevenzione della cecità, la Federazione delle
Istituzioni pro-ciechi e la FAND per la copromozione e il partenariato
in tutti i progetti.
La Struttura ha inoltre redatto i progetti per il Centro di Documentazione
Giuridica “Gianni Fucà”, il Centro Nazionale del Libro Parlato e il Servizio
Organizzazione della Presidenza Nazionale.
Con notevoli sacrifici degli addetti alla struttura si è provveduto a
consegnare entro il 31 ottobre 2006 all’Ufficio Nazionale per il Servizio
Civile n. 107 progetti per l’impiego complessivo di n. 1.891 volontari.
Quasi tutte le Sezioni hanno provveduto a formulare il progetto sulla scorta
della bozza fornita dalla Presidenza Nazionale, ma, come di consueto, si è
dovuto intervenire per apportare taluni aggiustamenti alle schede presentate
o per sollecitare la documentazione mancante. Qualche Sezione ha fatto
pervenire tale documentazione in tempi risicatissimi.
Al fine di agevolare la futura attività progettuale delle strutture dell’Unione
e degli Enti partner, è stato chiesto all’I.Ri.Fo.R. di organizzare uno
specifico corso di formazione che sarà tenuto dal Dirigente del Servizio
Progettazione dell’UNSC.
Attività di formazione
In considerazione del fatto che la formazione è diretta a volontari impiegati
in progetti che si realizzano presso un elevato numero di sedi di attuazione,
l’Unione ha da tempo posto in essere un sistema di formazione on line
216
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
mediante un apposito forum installato sul proprio sito.
Nel corso dell’anno 2006 la formazione si è svolta nei mesi di luglio,
ottobre e novembre, per i volontari avviati in servizio il 2 gennaio, il 3
aprile, il 2 maggio, il 3 luglio e il 4 settembre 2006.
I corsi, della durata complessiva di 80 ore (30 per la formazione generale e
50 per quella specifica), sono stati svolti dai docenti accreditati presso
l’UNSC e sono stati così articolati:
1) Momento informativo discendente
Relazione audio (via internet) con esposizione diretta da parte del
docente (aula virtuale); la relazione è stata registrata e inserita in file
audio.
Inserzione della relazione scritta nel forum di cui al n. 2, per la
effettuazione di autoformazione da parte dei partecipanti.
2) Interazione
Forum informatico via internet accessibile liberamente ai corsisti nei
giorni successivi alla pubblicazione della relazione, per la
formulazione di: osservazioni sul tema trattato; richieste di
chiarimenti; precisazioni ed integrazioni dei docenti. A tale forum,
cui sono intervenuti i docenti, hanno partecipato i corsisti che
desideravano risposte contestuali. Si è anche provveduto
all’inserimento nel forum delle relazioni, unitamente a tutti gli
interventi, per eventuali riscontri.
N. 3 incontri sulla rubrica “Parla con l’Unione” che hanno
consentito il dialogo e il confronto diretto dei volontari con i
docenti.
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Come previsto dalla normativa vigente, per lo svolgimento dell’attività in
argomento sarà richiesto all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile
(UNSC) il contributo di € 80,00 per ogni volontario formato. Per procedere
a tale adempimento si è in attesa di ricevere da alcune strutture l’elenco dei
volontari che hanno seguito il corso.
Si riportano di seguito i dati riassuntivi relativi al triennio 2004/2006:
PROGETTI ORDINARI
2004 2005 2006
Progetti 64 85 127 (1)
Posti volontari richiesti 538 1.446 2.166
Posti coperti 510 1.263 215 (2)
Rinunce 68 59
Volontari che hanno
ultimato il servizio
442 1.204
(1)presentati a settembre 2005;
(2)n. 448 saranno avviati il 1° febbraio 2007.
N.B.: come già sopra relazionato, nel mese di ottobre 2006 sono stati
presentati all’UNSC n. 107 progetti, a valere per il 2007, per l’impiego di
1.891.
PROGETTI EX ART. 40 LEGGE 289/2002
2004 2005 2006
Progetti 96 161 (1) 137
Posti volontari richiesti 532 1082 (2) 916 (4)
Posti coperti 504 946 494 (5)
Rinunce 81 48 (3)
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Vol. n. 7-8
Volontari che hanno
ultimato il servizio
423 369 (3)
(1)di cui 63 presentati a dicembre 2005;
(2)di cui 561 avviati il 3 aprile 2006;
(3)non comprende il dato relativo ai volontari avviati il 3 aprile 2006 e che
concluderanno il
servizio il 2 aprile 2007;
(4)di cui 382 saranno avviati il 1° febbraio 2007;
(5)non comprende il dato relativo ai volontari che saranno avviati il 1°
febbraio 2007.
- Centro polifunzionale per ciechi pluriminorati
In tutto il corso del 2006 l’Unione ha continuato a profondere, cosa che del
resto avviene già da molti anni, le proprie energie organizzative per la
realizzazione di questo obiettivo, non da tutti ritenuto possibile, ma che ha
visto un concreto e fondamentale passo in avanti con l’approvazione della
legge 28.12.2005, n. 278 che ha erogato alla Federazione Nazionale delle
Istituzioni pro Ciechi un contributo straordinario di 2.500.000 euro per
ciascuno degli anni 2005-2007, espressamente finalizzato alla realizzazione
del Centro polifunzionale sperimentale di alta specializzazione per la ricerca
tesa all’integrazione sociale dei ciechi con altre minorazioni.
In tale modo sarà possibile dare concreta realizzazione a questo progetto di
pregnante rilevanza sociale che costituisce il giusto coronamento
dell’attività a suo tempo sfociata nell’approvazione della legge 284/97 che,
si ricorda, detta norme per la prevenzione della cecità e per la riabilitazione
visiva e l’integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati.
219
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Come è noto, il settore nel quale viene ad operare questa iniziativa è
particolarmente delicato, poiché, fatto del quale l’Unione Italiana Ciechi e
degli Ipovedenti è da sempre stata consapevole, in Italia, a differenza che
nella quasi totalità dei Paesi dell’Unione Europea, è praticamente inesistente
un’attività pubblica di riabilitazione mirata ai soggetti che presentino più
minorazioni.
Quel poco che pur meritoriamente si fa è dovuto in prevalenza all’attività
spontanea di associazioni, organizzazioni ed enti “non profit”, ed è,
pertanto, di rilevante interesse generale che l’attività di tali entità venga
rafforzata e mirata a favore di quelle categorie che, per la presenza di
minorazioni multiple, sono destinate, nella quasi totalità dei casi, ad una
pressoché completa emarginazione dalla vita sociale in genere e lavorativa
in particolare.
A questo proposito, va tenuta soprattutto presente la situazione dei minorati
visivi pluriminorati, la cui realtà numerica è in continuo e sensibile
aumento, fatto che imprime alla soluzione di questo problema un
improrogabile carattere di urgenza.
Purtroppo, i soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni
aggiuntive tuttora esauriscono e concludono la loro esperienza di vita
scolastica senza che per loro sia stato concepito e formulato un valido
progetto di orientamento e di integrazione nell’ambito della vita sociale: un
progetto commisurato e corrispondente alle loro particolari esigenze,
aspirazioni e potenzialità.
In altre parole, la vita scolastica di questi soggetti risulta come una fase di
sviluppo e di apprendimento destinata fatalmente a rifluire in un ritorno
220
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Vol. n. 7-8
nell’ambiente familiare, denso di crescenti inquietudini e contraddizioni e
sostanzialmente privo di prospettive di miglioramento e di inserimento nella
vita sociale e produttiva.
Conseguentemente, l’Unione, avendo ben presente la necessità di affrontare
questo problema, attingendo alla creatività, alla competenza ed alle energie
di organismi adusi ad operare in tale settore (quali l’I.Ri.Fo.R., il Centro
Nazionale Tiflotecnico, il Centro Nazionale del Libro Parlato), si è attivata
per la progettazione di un centro di sperimentazione per le attività
produttive ed occupazionali per soggetti minorati della vista in età post-
scolare che presentino ulteriori minorazioni aggiuntive di natura sensoriale,
motoria, intellettiva e simbolico-relazionale, che potrà essere di stimolo per
le autorità pubbliche interessate.
Questo progetto di struttura residenziale intende utilizzare al meglio le
potenzialità e le irripetibili conoscenze scientifiche, professionali e
formative possedute dalle citate organizzazioni e, in particolare, si prefigge
di raggiungere le seguenti e principali finalità:
a) studiare ed evidenziare le possibilità produttive ed occupazionali dei
soggetti sopra indicati avendo cura di comunicare e diffondere le
modalità operative attraverso cui tali possibilità trovino una probabile
attuazione;
b) studiare i possibili miglioramenti dell’esistenza quotidiana per i soggetti
non vedenti pluriminorati più gravi, vale a dire per coloro che
presentino gravi turbe e limitazioni della funzione simbolico-
relazionale.
Il progetto prevede che i soggetti accolti dal centro siano divisi in quattro
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Vol. n. 7-8
gruppi distinti per tipologia e per finalità, in modo da garantire a ciascun
soggetto terapie di riabilitazione adatte e corrispondenti al tipo di
minorazioni presentate, nel modo seguente:
soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni sensoriali;
soggetti minorati della vista con ulteriori minorazioni di natura motoria;
soggetti minorati della vista che presentino limitazioni in misura medio-
lieve della funzione intellettiva;
soggetti minorati della vista che presentino gravi turbe e limitazioni
della vita simbolico-relazionale.
Attualmente, dopo il superamento di una serie di ostacoli di ordine
burocratico collegati al faticoso iter dell’approvazione del piano regolatore
a livello regionale che ha consentito di giungere alla definitiva acquisizione
dell’area disponibile per la realizzazione dell’iniziativa sita nell’area di
Casal Lumbroso presso Roma, è in corso di definitiva approvazione un
apposito provvedimento in deroga che consentirà di iniziare quanto prima la
costruzione dei primi lotti della parte edilizia del progetto.
Infatti, i progettisti, grazie anche all’ausilio di specifiche commissioni che
hanno collaborato con la Presidenza Nazionale, hanno ultimato la loro opera
per la migliore definizione delle caratteristiche della futura struttura
ricettizia che, una volta ultimata, si estenderà per più di 80.000 metri cubi
complessivi. Ciò, anche alla luce dell’erogazione del citato finanziamento,
fa auspicare una sollecita realizzazione del progetto che, ponendosi come
una struttura all’avanguardia nel settore, ha come obiettivo primario la
realizzazione di un impianto distributivo flessibile che consenta allo stesso
tempo la libertà di organizzare lo svolgimento delle attività didattiche, di
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Vol. n. 7-8
studio e di lavoro fra insegnanti e allievi e la possibilità di adattare gli spazi
al continuo aggiornarsi delle tecnologie didattiche senza costose operazioni
di trasformazione, prevedendo delle aree di riserva per l’eventuale futura
crescita ed espansione delle singole parti, consentendo a ciascuna il
mantenimento della propria destinazione originale.
- Convenzione con la Croce Rossa Italiana
Nel corso del mese di marzo dello scorso anno uno dei punti programmatici
più significativi emersi dal Congresso Nazionale ha trovato la sua
attuazione. Infatti, dopo un periodo di due anni di contatti, è stata
sottoscritta una convenzione di mutuo soccorso con la Croce Rossa Italiana
che consentirà di aprire nuovi spazi soprattutto a livello locale.
Nella convenzione in parola la Croce Rossa Italiana e l’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti hanno stabilito di avviare una attività comune a
favore dei minorati della vista, unendo le rispettive risorse allo scopo di
individuare i servizi da erogare che in linea di massima sono:
a. telefono amico,
b. servizio di accompagnamento, organizzazione di gite sociali, per
quanto possibile agevolate,
c. visite domiciliari ai ciechi particolarmente emarginati (anziani),
d. attività di prevenzione della cecità.
Inoltre viene costituita una Commissione paritetica tra Croce Rossa Italiana
e Unione composta da tre membri designati da ciascuno dei contraenti.
Ugualmente si procederà alla costituzione di comitati paritetici a livello
regionale e provinciale ·Le Commissioni paritetiche nazionali e territoriali
si riuniranno almeno due volte l’anno.
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
L’Unione, anche attraverso strutture dipendenti ed enti collegati, metterà a
disposizione la propria competenza in materia di minorazioni visive e loro
prevenzione, con particolare riguardo alla formazione del personale della
C.R.I.
- Agenzia Italiana per il Rilancio degli Studi Musicali
Nel corso del 2006 è proseguita e si è consolidata l’attività della Agenzia
Italiana per il Rilancio degli Studi Musicali (AG.Ri.Mus.) che, si rammenta,
è stata fondata nel 2004 dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti in
compartecipazione con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro
Ciechi, con la Biblioteca Italiana per Ciechi, con l’Agenzia Nazionale per la
prevenzione della cecità, con l’I.Ri.Fo.R, con l’U.N.I.Vo.C., con l’Istituto
“Francesco Cavazza”.
Scopo precipuo dell’Agenzia è quello di rilanciare la migliore tradizione nel
campo degli studi musicali, ispirando la propria azione ai seguenti principi:
valorizzare le esperienze migliori degli ultimi anni;
valorizzare le risorse e le competenze delle istituzioni che l’hanno
fondata, sia nel campo specifico della musica, sia nei campi affini
della sensibilizzazione, della formazione ed aggiornamento degli
insegnanti, sia nell’uso delle tecnologie al servizio degli studi
musicali.
L’Agenzia si è, quindi, adoperata per monitorare la situazione esistente,
rispetto ai giovani che ora studiano musica e rispetto a coloro che avrebbero
interesse e capacità ma che non ne hanno le opportunità.
Gli enti fondatori, infatti, sono convinti che, in materia di pari opportunità,
gli studi musicali costituiscono un esempio di vera e propria
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
discriminazione per i giovani ciechi ed ipovedenti, ai quali mancano
insegnanti preparati, proprio in una disciplina nella quale potrebbero
ottenere concreti risultati scolastici e professionali.
Tale problema sarà, quindi, affrontato partendo dalla sensibilizzazione della
scuola, dalla formazione ed aggiornamento degli insegnanti e dal
reclutamento e dalla formazione di tutors per i giovani che studiano in
conservatori o licei musicali.
Tutto ciò operando in sinergia di intenti e di azione con tutte le strutture
periferiche associative che conoscono la realtà locale e che hanno credito
presso le istituzioni locali per operare gli opportuni interventi.
Nel corso dell’anno è stato anche distribuito a tutte le strutture territoriali un
Vademecum rivolto a coloro che si interessano degli studi musicali e che,
comunque, intendono agire per affermare il diritto dei non vedenti a
studiare musica come gli altri.
- Gruppo di ricerca informatica
Nel 2006 ha proseguito la sua attività il gruppo di lavoro scientifico
costituito recentemente per lo studio delle problematiche connesse all’uso
dell’informatica da parte dei minorati della vista e per la realizzazione di
nuove tecnologie assistive.
Si rammenta che tale gruppo, che vede la partecipazione di esperti e
ricercatori di livello universitario, svolge la sua attività prevalentemente in
seno all’I.Ri.Fo.R., per cui se ne riferisce più nel dettaglio nella sezione
della presente relazione dedicata all’Istituto.
Peraltro, sono state già individuate alcune aree di ricerca, fra le quali si
rammentano:
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Vol. n. 7-8
tavoletta programmabile, quale strumento per l’utilizzo di diverse
modalità sensoriali nell’apprendimento di strutture e procedure;
carico mentale e tecnologie informatiche: studio di parametri
psicofisiologici e cognitivi relativi all’uso di tecnologie informatiche,
con riferimento alla usabilità ed accessibilità;
gestione di questionari in rete: studio di modalità interattive che
consentano il monitoraggio on-line della qualità dei servizi e della
qualità della vita dei minorati della vista, anche in relazione alle linee
guida dettate in materia dall’Organizzazione Mondiale della Sanità;
creazione e gestione di software assistivo per la formazione a distanza;
creazione di software gestionali per la ricerca ed altri usi, totalmente
usabile ed accessibile.
- Raid in pedalò
Nel corso del 2006 è stata anche organizzata la VI edizione del Raid in
pedalò, intitolato, nell’occasione, “Pedalandonavigando insieme
sull’Adriatico della Puglia”. L’iniziativa, organizzata con il contributo delle
strutture territoriali della Puglia, insieme alla Sezione Italiana dell’Agenzia
Internazionale per la Prevenzione della Cecità, la Biblioteca Italiana per
Ciechi “Regina Margherita”, la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro
Ciechi e l’I.Ri.Fo.R., si è svolta dal 31 luglio al 7 agosto lungo le più belle
località balneari pugliesi. Da ricordare il contributo inestimabile della
Marina Militare e del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera.
Accompagnato da una ricca programmazione di iniziative culturali e
turistiche, il Raid ha fornito un’ennesima dimostrazione delle grandi
capacità e possibilità dei minorati della vista in tutti i settori di attività della
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
società, siano essi ludici, sportivi, lavorativi o di studio, intendendo nel
contempo riaffermare, nell’anno europeo dell’educazione attraverso lo
sport, il diritto dei minorati della vista a svolgere appropriate attività fisiche,
con pari opportunità pur nella loro specificità.
- Raid ciclistico
Nel corso degli anni un altro appuntamento fisso, di svago ma anche di
impegno e di richiamo sul mondo dei non vedenti, è stato rappresentato
dalle varie edizioni del Raid Ciclistico in tandem, organizzato dall’Unione
in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Disabili (F.I.S.D.) –
Settore Ciechi Sportivi.
Nel 2006 la XVII edizione della manifestazione, intitolata “In tandem
attraverso la superba terra dei tratturi”, è stata organizzata in
collaborazione con le strutture territoriali del Molise ed è partita da
Campobasso il 28 maggio, per concludersi a Isernia il successivo 4 giugno,
dopo aver toccato nel suo itinerario le principali località della regione.
La manifestazione è stata sempre seguita da vicino da molte televisioni
locali e gli amministratori delle località interessate, con la loro
partecipazione, hanno mostrato interesse ed evidenziato molta sensibilità
per i problemi dei non vedenti, assumendosi numerosi impegni a favore di
iniziative di integrazione sociale. Nel contempo si è voluto far pervenire un
forte messaggio alle famiglie e al mondo della scuola, affinché considerino
l’attività fisico-sportiva un indispensabile mezzo di educazione per i
minorati della vista.
La manifestazione ha sempre beneficiato di una amplissima ed affettuosa
cornice di pubblico lungo tutti gli itinerari volta a volta seguiti.
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Vol. n. 7-8
- XLIX Giornata Nazionale del Cieco
Anche nel 2006, è stata celebrata la Giornata Nazionale del Cieco, giunta
ormai alla sua 49° edizione.
Come ricordato anche nella sezione della relazione dedicata in particolare
all’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità, si è trattato di
una occasione di grande importanza che ha visto numerose iniziative di
sensibilizzazione dell’opinione pubblica a livello nazionale e locale, che
hanno compreso anche interventi mirati alla prevenzione delle più diffuse
patologie oculari.
Anche per la base associativa, la celebrazione di questa festa ha rivestito un
valore del tutto particolare, perché ha consentito la realizzazione di
occasioni di incontro e di discussione dei problemi che riguardano l’intera
categoria.
Tutte le strutture territoriali dell’Unione si sono impegnate affinché gli
eventi ricevessero la più ampia risonanza mediatica possibile, in modo da
raggiungere l’opinione pubblica ed anche i politici e gli amministratori
locali. Al riguardo va sottolineata la partecipazione del Presidente
Nazionale ad alcune importanti trasmissioni radiofoniche, fra le quali
telegiornali nazionali, nelle quali sono state affrontate le problematiche di
maggior rilievo concernenti il processo di integrazione sociale dei ciechi e
degli ipovedenti in Italia.
- Premio Braille
Come già avvenuto nelle precedenti edizioni, anche nel 2006 la consegna
del Premio Braille ha significato un fondamentale appuntamento per
l’Unione mediante il quale, nel ricordo dell’inventore dell’alfabeto tattile, si
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
è voluto testimoniare, come da tradizione, un segno di stima e gratitudine a
uomini di stato o personalità del mondo della cultura e dello spettacolo che
con la loro opera si sono distinti per la loro azione a favore dei portatori di
handicap in generale e dei minorati della vista in particolare.
La XI edizione del Premio è stata celebrata a Roma il 29 giugno, presso la
Basilica di S. Lorenzo in Damaso, con una manifestazione, ripresa dalla
RAI (e successivamente trasmessa su RAI 1 il giorno 15 luglio), che ha
visto l’esibizione di numerosi artisti di rilievo internazionale ed è stata
anche seguita in diretta internet sul sito dell’Unione.
Nel corso della serata sono stati consegnati i Premi Braille alle seguenti
personalità:
Gianni Letta, già Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei
Ministri;
Massimo Barra, Presidente della Croce Rossa Italiana;
Candido Cannavò, giornalista;
Le Iene, programma televisivo;
Alessandro Licheri, Difensore Civico della Provincia di Roma.
- Giornata Nazionale Cane Guida per Ciechi
Il giorno 11 ottobre dello scorso anno si è svolta la Prima Giornata
Nazionale del Cane Guida, celebrata attraverso una conferenza stampa
tenutasi presso la Presidenza Nazionale dell’Unione.
L’intento è stato quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e suscitare, al
tempo stesso, l’interesse delle istituzioni e di tutte quelle realtà con cui la
persona non vedente, accompagnata dal cane guida, quotidianamente entra
in contatto, sottolineando il peculiare valore sociale del servizio, reso dal
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Vol. n. 7-8
fedele amico dell’uomo, che nel caso specifico assume il ruolo di un vero
compagno di libertà, sempre disponibile e pronto ad assecondare le
necessità di autonomia e di mobilità del non vedente.
Nell’occasione sono stati ribaditi i diritti di libertà e di integrazione sociale
che non possono essere negati né limitati, trattandosi di peculiarità così
intimamente legate alla persona non vedente da non poter essere messi in
discussione in nessuna circostanza.
E questo con particolare riferimento ad aziende di trasporto pubblico, o a
titolari di alberghi e ristoranti, che rifiutano di accogliere i non vedenti
accompagnati dai cani guida, nonostante lo specifico dettato normativo
vigente e nonostante la cultura dell’accoglienza così enfatizzata nelle società
civili e democratiche.
Alla conferenza stampa, trasmessa in diretta internet sulla rubrica “Parla
con l’Unione”, sono intervenuti numerosi ospiti di rilievo.
- Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili (FAND)
Come è noto, l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti è membro
della FAND, la Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili, che
riunisce le associazioni storiche maggiormente rappresentative a livello
nazionale delle varie categorie di portatori di handicap. A partire dal 2004,
dopo aver ricoperto nel triennio precedente il ruolo di presidente, il Prof.
Daniele, Presidente dell’Unione, è stato nominato presidente onorario.
Da tale evento è conseguito il passaggio di competenze amministrative
all’ente che attualmente esprime il presidente e al quale spetta il compito di
impostare l’attività della Federazione, sempre nella convinzione che sia
necessaria una gestione unitaria e collegiale delle problematiche legate al
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
mondo della disabilità.
Nel corso del 2007 la FAND, che non si può negare abbia attraversato un
periodo di crisi impegnata a meglio definire l’oggetto della propria azione,
ha cercato di riprendere il proprio cammino con maggior vigore di prima e
ha incentrato buona parte delle proprie risorse nell’organizzazione di un
evento a carattere nazionale, la Convention dei rappresentanti delle cinque
associazioni federate, che ha avuto luogo a Roma il 20 settembre.
L’evento ha rivestito una particolare importanza, perché ha costituito una
straordinaria occasione di confronto tra i partecipanti ai quali è stata
illustrata la piattaforma rivendicativa per il 2006-2007.
L’Unione, in forza dello spirito di democrazia e partecipazione che
contraddistingue la propria azione, ha assicurato una qualificata presenza
alla manifestazione con un minimo di tre dirigenti per ogni provincia e dei
componenti il Comitato Esecutivo.
Fra le più rilevanti istanze proposte nell’occasione da parte dell’Unione
vanno rimarcate la necessità che il Governo istituisca un tavolo permanente
per la trattazione dei problemi della disabilità, assicurando che gli incontri
non siano occasionali, ma divengano sistematici, in modo da poter dar vita
ad una politica organica, capace di dare risposte concrete ai bisogni dei
disabili italiani, nell’ottica di una garanzia di pari opportunità e di una
partecipazione attiva alle scelte di governo. A tale fine tutte le associazioni
federate hanno confermato i propri intenti collaborativi, offrendo la propria
consulenza e mettendo a disposizione le proprie competenze per la
soluzione di problemi specifici.
Nella medesima occasione sono state anche poste alcune rivendicazioni
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
specifiche della cecità e della ipovisione, quali la reale accessibilità di
luoghi ed istituzioni pubbliche, anche via internet.
- Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti con l’UE (CID.UE)
Nell’ambito dei rapporti con altre associazioni di persone con disabilità va
anche ricordata l’attività del Consiglio Italiano dei Disabili per i rapporti
con l’UE (CID.UE) del quale, a partire dal 2007, è stato eletto Presidente il
Presidente dell’Unione, prof. Tommaso Daniele.
Il Consiglio è nato con la specifica finalità di collaborare con gli organi
comunitari per la promozione di iniziative riguardanti l’affermazione e il
riconoscimento della parità e dei diritti delle persone con disabilità, nonché
per l’abbattimento di tutte le barriere che ostacolano la piena inclusione e
integrazione delle persone disabili in tutti gli aspetti del vivere sociale.
Le Associazioni che ne fanno parte, fra le quali ovviamente anche l’Unione,
sono tutti organismi di rilevanza nazionale ed internazionale, riconosciuti da
apposite leggi statali, rappresentano, complessivamente, oltre quattro
milioni di cittadini italiani con disabilità e le loro famiglie, e lavorano da
molti decenni per l’affermazione e il riconoscimento dei loro diritti.
Il Consiglio promuove in seno all’Unione Europea le esigenze delle persone
con disabilità in Italia per assicurare il mantenimento delle realizzazioni
positive conseguite e per contribuire alla loro estensione in ciascuno dei
Paesi membri. Per il raggiungimento di questo scopo mantiene stretti
contatti con gli altri organismi operanti nel campo della disabilità nell’UE.
Al fine di realizzare tali obiettivi, persegue, altre finalità specifiche, fra le
quali si rammentano:
rafforzare la consapevolezza dei cittadini disabili italiani dei propri
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Vol. n. 7-8
diritti e libertà fondamentali;
far conoscere alla società il mondo della “diversità” e rilanciare
un’immagine positiva e costruttiva della persona disabile nella
società;
approfondire l’attività su questioni di discriminazione multipla, con
particolare attenzione ai disabili gravissimi, alle donne e ai bambini
con disabilità, alla terza età;
intensificare i contatti con le istituzioni nazionali e, attraverso la
cooperazione con l’EDF, verso le istituzioni europee;
partecipare alla cooperazione allo sviluppo delle associazioni
omologhe dei paesi in via di sviluppo.
Inoltre, a livello nazionale il CID.UE, oltre a svolgere attività consultiva,
svolge opera di promozione e di studio di una diversa cultura della disabilità
e dei diritti dei disabili, ed interviene nei processi legislativi in questo
campo.
In ambito internazionale, invece, svolge diverse attività tra cui
l’organizzazione, il coordinamento e la partecipazione a eventi e seminari;
conferenze e forum finalizzati allo scambio di esperienze; studi ricerche e
analisi di condivisione di buone prassi in materia di disabilità, portando il
valore aggiunto della propria competenza, esperienza e rappresentatività ai
processi consultivi promossi dal movimento dei disabili al livello europeo.
Dal febbraio 2005 il CID.UE è membro a pieno titolo del Forum Europeo
Disabili, e in questa ottica ha raggiunto la sua naturale collocazione,
impegnandosi a tutto campo per il raggiungimento degli obiettivi statutari.
- Assemblea nazionale dei quadri dirigenti
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Ormai definitivamente elevata al rango di organo statutario, l’Assemblea
nazionale dei quadri dirigenti ha ampliato il momento partecipativo di tutte
le strutture, al punto da costituire un imprescindibile punto di riferimento
per la discussione delle tematiche associative di maggiore rilevanza e per
accrescere la partecipazione democratica all’attività associativa, riuscendo
ad evidenziare la ricchezza delle realtà regionali nell’ambito del più ampio
decentramento amministrativo in corso nelle pubbliche amministrazioni che
ha coinvolto direttamente anche la struttura associativa, come dimostrato
dalle recenti modifiche statutarie prima accennate.
Tali incontri, dimostratisi ormai sempre più un momento essenziale della
vita associativa quali anello di congiunzione tra la dirigenza nazionale e
quella sezionale, hanno svolto un importante ruolo di confronto e di
impulso nello sforzo organizzativo compiuto dall’Unione per adeguare i
propri standard operativi alle nuove esigenze dei minorati della vista ed alla
realtà politico-sociale in continua evoluzione.
In essi sono state affrontate tematiche importanti che toccano da vicino il
presente ed il futuro dei non vedenti italiani, tematiche che hanno un respiro
nazionale e coinvolgono l’intero corpo associativo, impegnato a tutti i livelli
nella soddisfazione dei bisogni dei ciechi e degli ipovedenti del proprio
territorio.
Come prima ricordato, anche nel corso del 2006, si è fatto ricorso al metodo
della riunione on-line, utilizzando gli spazi messi a disposizione della
rubrica “Parla con l’Unione” già descritta in precedenza.
In sintesi, si può dire che i temi trattati ed analizzati approfonditamente
sono stati i seguenti:
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Vol. n. 7-8
campagna di reperimento soci;
istituzione del coordinamento tra gli Enti collegati all’Unione anche a
livello regionale;
attuazione nuovo modello associativo;
banca dati anagrafica soci regionale e provinciale;
implementazione del nuovo sistema di audioconferenza;
progetto per la creazione di una web radio satellitare;
attuazione della convenzione con CRI;
esame della situazione del Servizio Civile Volontario;
attività destinate agli ipovedenti;
organizzazione del seminario di studio e aggiornamento sull’attuazione
della legge Stanca destinato agli osservatori dei Siti Internet (10 giugno
2006);
organizzazione convegno sull’autonomia;
organizzazione convegno nazionale sullo sport;
organizzazione di una borsa di studio intitolata a Maria Luisa Bonzo;
organizzazione di un concorso intitolato a Mario Mazzeo;
analisi del contributo derivante dalla destinazione della quota del 5 per
mille;
rilancio attività musicali;
azioni in merito all’integrazione scolastica;
finanziamenti alle strutture periferiche;
sostegno al collocamento obbligatorio dei non vedenti;
In linea di massima, l’Assemblea, individuando quelle che sono state le
tematiche principali del successivo dibattito congressuale, ha confermato la
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Vol. n. 7-8
capacità dell’associazione di muoversi con grande disinvoltura fra
conservazione e innovazione. Fra l’altro, è stata accolta a grandissima
maggioranza l’idea – confluita poi nelle modifiche apportate allo Statuto
Sociale da parte del Congresso Nazionale – di ammettere gli ipovedenti
medio-gravi a pieno titolo all’interno delle responsabilità associative. È
stato, inoltre, ribadito il valore assoluto e intangibile dell’unità dei ciechi ed
è stato anche preso atto delle difficoltà di rapporto esistenti con altre
associazioni di disabili, senza per questo voler cessare da ogni possibile
tentativo di ulteriore dialogo.
Pieno sostegno è stato riconosciuto al progetto di nuovo modello associativo
prima descritto che conserva intatta la sua validità, così come la strategia
basata sull’erogazione di servizi, direttamente alla base associativa,
svolgendo opera di supplenza nei confronti del settore pubblico, soprattutto
nei settori strategici dell’integrazione scolastica e del collocamento al
lavoro.
Da questo ordine di considerazioni è stato tracciato il percorso dell’impegno
associativo nella consapevolezza della necessità di adeguare l’assetto
organizzativo alle esigenze dei tempi, che richiedono maggiore efficienza
amministrativa, modalità nuove di comunicazione e capacità di
aggiornamento continuo, in modo da soddisfare il bisogno di nuove forme
educative, lavorative, riabilitative e assistenziali in una società che ha
allargato i propri orizzonti ed affinato le proprie tecniche, cercando anche di
conciliare l’ispirazione generale e le esigenze di autonomia locali.
- Attività degli organi nazionali
Nel corso del 2006 la Direzione Nazionale si è riunita 11 volte, adottando
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
più di 200 deliberazioni. Nello stesso lasso di tempo il Consiglio Nazionale
si è riunito 2 volte, adottando 9 deliberazioni.
Nello stesso anno è stata smaltita una corrispondenza superiore alle 30.000
unità, mentre il servizio amministrazione ha registrato un totale di 28.078
movimenti.
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE GIURIDICA
“GIANNI FUCÀ”
Anche nel corso del 2006, il Centro Nazionale di Consulenza e
Documentazione Giuridica sull’Handicap Visivo “Gianni Fucà” ha svolto
per tutte le strutture associative e per i singoli soci la consolidata attività di
documentazione e consulenza, confermandosi un vero punto di riferimento,
oltre che all’interno dell’Unione, anche per amministrazioni pubbliche quali
Asl, tribunali, scuole ed enti locali.
Si rammenta che nel recente passato il Centro ha visto un ampliamento della
propria struttura con la recente acquisizione di una nuova sede operativa e
tramite il coinvolgimento tra i soggetti finanziatori, oltre che dell’Unione,
anche della Biblioteca Italiana per Ciechi di Monza, della Federazione
Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi e dell’I.Ri.Fo.R.
Attualmente l’organico a disposizione, che vede l’Avv. Paolo Colombo
quale coordinatore responsabile, si può giovare dell’apporto di altri esperti
in qualità di consulenti giuridici, e coinvolge anche direttamente gli uffici
amministrativi della Presidenza Nazionale con compiti di supporto e di
ricerca giuridica e giurisprudenziale. Inoltre, nel corso del 2006 è proseguita
l’attivazione di progetti per l’utilizzazione di personale del servizio civile
volontario che fornisce un prezioso contributo all’attività del Centro, in
237
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
merito ai quali è stato anche promosso il riconoscimento di crediti formativi
a livello universitario.
In tal modo, il Centro di Documentazione è riuscito a svolgere, in termini di
consulenza e di servizio, quell’attività che si è confermata sugli elevati
standard qualitativi raggiunti negli scorsi anni.
Dal punto di vista dei supporti tecnico-informativi il Centro può disporre di
articolate fonti di documentazione giuridica, quali, per la parte cartacea,
“Guida Normativa” e “Guida al Diritto”, “Terzo settore” e “Guida al
Lavoro” “Vita” e “Il merito”e, per le banche dati, della normativa vigente
delle Leggi d’Italia con la giurisprudenza commentata, del testo vigente dei
Codici d’Italia commentati, della normativa regionale, della Banca Dati
Ufficiale del Diritto Comunitario, della banca dati sugli enti locali, del
repertorio del Foro Italiano, di banche dati lavoro e di banche dati relative
alle principali sentenze di merito e della Cassazione Civile, queste ultime
per esteso, nonché dei TAR e del Consiglio di Stato, con la relativa dottrina.
Il Centro è anche presente in Internet con un proprio sito
(http://cdg.uiciechi.it), dove è possibile consultare un considerevole
archivio, in costante aggiornamento, riguardante la legislazione nazionale e
regionale che interessa i non vedenti, la giurisprudenza significativa dei
settori direttamente correlati e i pareri espressi dal Centro stesso, suddivisi
per materia. Inoltre, gli utenti hanno la possibilità di inoltrare richieste di
consulenza direttamente attraverso il sito stesso, con possibilità di
consultazione on line. Tale iniziativa ha riscontrato un notevole successo, se
si pensa che, nel corso dell’anno, si è registrata una media di 150 visitatori
al giorno, per un totale di circa 60.000 contatti annui. Durante lo scorso
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
anno si è svolto un intenso lavoro di aggiornamento ed arricchimento di tale
banca dati che non mancherà di dare apprezzabili risultati per il futuro. È,
inoltre, possibile avere un contatto diretto di posta elettronica con il Centro
o attraverso il sito, o attraverso il proprio indirizzo e-mail [email protected].
L’attività del Centro, che nel periodo di tempo considerato ha avuto un
notevole incremento sia quantitativo che qualitativo in termini di
economicità e puntualità, può essere schematizzata nei seguenti punti
essenziali:
a) trasmissione di leggi ed altri provvedimenti normativi, sia via e-mail, sia
stampate in nero, ai soci e alle strutture che ne hanno fatto richiesta;
b) formulazione di circa 600 pareri scritti su questioni diverse sollevate sia
dagli organi periferici dell’Unione, sia dai singoli soci, sia dalla Sede
Centrale;
c) risposta a numerosi quesiti orali formulati, per via soprattutto telefonica,
dagli organi periferici, dai singoli soci e da strutture pubbliche, con
fornitura di un servizio di consulenza on line assimilabile alle funzioni
esercitate dagli uffici del difensore civico;
d) collaborazione con l’Ufficio Stampa della Presidenza Nazionale
dell’Unione per la redazione della rubrica “A lume di legge” pubblicata
su “Il Corriere dei ciechi”e su “Il Corriere Braille”;
e) collaborazione con la Presidenza Nazionale dell’Unione per lo
svolgimento della rubrica “Parla con l’Unione” trasmessa via internet;
f) attività di consulenza per convegni di studio e collaborazione con i
consulenti regionali delle strutture periferiche dell’Unione;
g) attività di consulenza sulle principali norme che regolano l’attività di
239
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
volontariato in Italia, in collaborazione con l’Unione Nazionale Italiana
Volontari pro Ciechi (U.N.I.Vo.C.);
h) collaborazione con il comitato paritetico dei difensori civici;
i) partecipazioni a convegni specialistici di rilievo nazionale su tematiche
di diretto interesse della minorazione visiva.
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO
Anche nel corso del 2006 l’Unione ha tenuto costanti contatti con il Senato
e la Camera dei Deputati, nello sforzo di sostenere in maniera continuativa
ogni iniziativa legislativa riguardante i bisogni e le necessità di integrazione
dei non vedenti in generale, nonché l’attività associativa in particolare,
soprattutto in un periodo di vaste e penetranti riforme, in atto o in fieri,
nell’ordinamento sociale ed amministrativo.
Di seguito vengono riportati i più importanti traguardi raggiunti dall’azione
dell’Unione, con particolare riferimento anche alle nuove leggi di
finanziamento, in aggiunta o in sostituzione dei provvedimenti scaduti
durante il periodo in esame.
Successivamente vengono riportati i disegni e le proposte di legge che, nello
stesso periodo, l’Unione ha ritenuto di sostenere lungo tutto il loro iter
parlamentare, anche in collaborazione con altre associazioni di persone con
disabilità.
- Decreto-legge 27 maggio 2005, n. 87 convertito, con modificazioni, dalla
legge 26 luglio 2005, n. 149
Disposizioni urgenti per il prezzo dei farmaci non rimborsabili dal
Servizio sanitario nazionale nonché in materia di confezioni di prodotti
farmaceutici e di attività libero-professionale intramuraria
240
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Nell’ambito di questo importante provvedimento in materia sanitaria, va
ricordata la puntuale azione dell’Unione che, in sede di conversione del
decreto-legge, è riuscita a far inserire un articolo 1-quater che dispone
espressamente, al comma 1, che sulle confezioni esterne o sui contenitori
dei prodotti farmaceutici, siano essi soggetti o meno a prescrizione medica e
presentati sotto qualsiasi forma, nonché dei rimedi fitoterapici ed
omeopatici in qualunque forma presentati, deve essere riportato in caratteri
Braille il nome commerciale del prodotto.
Inoltre, nel medesimo articolo viene stabilito, al comma 2, un principio da
tempo caldeggiato dall’Unione, secondo il quale sulle confezioni dei
farmaci predetti sia indicato anche il mese e l’anno di scadenza del prodotto
unitamente ad eventuali segnali convenzionali per particolari condizioni
d’uso o di conservazione. Sul punto, infatti, il Ministero della Salute,
d’intesa con le rappresentanze dell’industria farmaceutica e dei soggetti non
vedenti e ipovedenti, dovrà definire entro il 31 dicembre 2006 le modalità
per attuare tale prescrizione.
Viene, altresì, disposto che, qualora le dimensioni delle confezioni dei
prodotti di cui sopra non consentano la scrittura in caratteri Braille, le
indicazioni previste dovranno essere riportate in un cartoncino pieghevole,
inserito nella confezione.
La cogenza della norma è confermata dai commi dal 4 al 6, dove non solo si
legge che le imprese farmaceutiche e le altre imprese che realizzano i
prodotti fitoterapici ed omeopatici si devono uniformare alle disposizioni
entro il 31 dicembre 2005, essendo la distribuzione dei prodotti confezionati
in precedenza consentita solo fino al 31 dicembre 2005, ma anche che la
241
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
violazione delle disposizioni di cui ai precedenti commi comporta la
sospensione dell’autorizzazione all’immissione in commercio del prodotto
fino al compiuto adempimento degli obblighi previsti.
- Decreto-legge 3 gennaio 2006, n. 1 convertito, con modificazioni, con
legge 27 gennaio 2006, n. 22
Disposizioni urgenti per l’esercizio domiciliare del voto per taluni elettori,
per la rilevazione informatizzata dello scrutinio e per l’ammissione ai
seggi di osservatori OSCE, in occasione delle prossime elezioni politiche
L’importanza di tale provvedimento risiede essenzialmente nella possibilità
data per la prima volta ad elettori che siano affetti da gravi infermità e
impossibilitati ad allontanarsi dalla propria abitazione, o che si trovino in
condizioni di dipendenza continuativa da apparecchiature elettromedicali di
essere ammessi a svolgere le principali operazioni di voto, sia politiche che
amministrative, nella propria dimora.
A tale proposito viene prevista una apposita procedura che coinvolge
direttamente le autorità comunali che, su richiesta degli interessati corredata
da adeguata documentazione medico-legale, si dovranno attivare per
includere i nomi degli elettori in elenchi speciali distinti per sezioni e per
rilasciare la relativa attestazione, nonché per pianificare ed organizzare il
supporto tecnico-operativo a disposizione degli uffici elettorali per la
raccolta del voto domiciliare.
Viene anche previsto che, ove sulla tessera dell’elettore che presenta la
suddetta richiesta non sia già inserita l’annotazione del diritto di voto
assistito, la procedura prevede l’attestazione della eventuale necessità di un
accompagnatore per l’esercizio del diritto di voto.
242
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Inoltre, è data anche la possibilità di svolgere le operazioni di voto a
domicilio anche a coloro che si trovano in una dimora ubicata in un comune
differente da quello di iscrizione nelle liste elettorali.
Il voto dovrà essere raccolto negli stessi orari di apertura dei seggi elettorali
dal presidente del seggio in cui l’elettore è iscritto o di quello nella cui
circoscrizione è ricompressa la dimora attuale. A tali operazioni possono
partecipare i rappresentanti di lista che ne facciano richiesta.
Al presidente di seggio viene anche demandata la predisposizione di ogni
mezzo idoneo a garantire la libertà e la segretezza del voto nel rispetto delle
esigenze connesse alle condizioni di salute dell’elettore. Inoltre, viene anche
definita la procedura di raccolta e custodia di tali schede da riportarsi presso
l’ufficio elettorale di sezione per essere immesse nelle urne destinate alle
votazioni, previ i necessari riscontri.
- Decreto-legge 10 gennaio 2006, n. 4 convertito, con modificazioni, in
legge 9 marzo 2006, n. 80
Misure urgenti in materia di organizzazione e funzionamento della
pubblica amministrazione
Nell’ambito di questo importante provvedimento, che detta numerose
norme per lo snellimento e l’efficienza dell’azione dell’amministrazione
pubblica, spicca quanto previsto dall’art. 6 in materia di semplificazione
degli adempimenti amministrativi per le persone con disabilità.
Infatti, in seguito anche ai lavori della Consulta costituita presso il
Ministero della Funzione Pubblica in rappresentanza delle varie associazioni
di cittadini portatori di handicap ai quali hanno partecipato anche
rappresentanti dell’Unione, è stato previsto che le Regioni debbano adottare
243
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
delle disposizioni volte a semplificare le procedure di accertamento
sanitario legate al riconoscimento dell’invalidità civile, della cecità civile e
del sordomutismo, nonché di quelle collegate in generale all’accertamento
dello stato di handicap e di handicap grave di cui agli artt. 3 e 4 della nota
legge 104/92.
Tutte le predette procedure dovranno essere effettuate dalle competenti
Commissioni in un’unica sede e in data e forma unificate, in maniera da
ridurre al minimo il disagio per i diretti interessati.
In tale sede viene anche prevista una estensione del beneficio in materia di
trasferimenti di cui già godono i docenti portatori di handicap (ex art. 399,
comma 3, del D.Lgs. 297/1994) anche al genitore o il familiare lavoratore
che assista con continuità un parente o un affine entro il terzo grado
handicappato.
Infine, viene sancito un principio per il quale l’Unione ha effettuato
numerose azioni di pressione nel corso degli ultimi anni, vale a dire quello
secondo il quale i soggetti che siano portatori di malattie stabilizzate o,
comunque, suscettibili solo di peggioramenti, che già abbiano dato luogo
all’erogazione di indennità sono esonerati da qualsiasi visita medico-legale
finalizzata all’accertamento della permanenza della minorazione di cui
soffrono. Una completa elencazione di tali patologie è affidata a un
emanando decreto interministeriale nel quale sarà anche indicata la
documentazione sanitaria idonea a comprovare tale tipo di minorazione.
Da notare anche che nel successivo art. 7 viene fissata una procedura di
monitoraggio della corretta attuazione della legge 68/99 all’interno della
pubblica amministrazione. In tale sede è stabilito, infatti, che le
244
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
amministrazioni pubbliche chiamate a dare attuazione alla normativa in
tema di collocamento obbligatorio al lavoro delle persone con disabilità
sono tenute a comunicare semestralmente l’elenco del personale disabile
presente nel proprio organico e le relative assunzioni effettuate nell’anno e
previste nella programmazione triennale dei fabbisogni.
- Legge 1° febbraio 2006, n. 43
Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica,
riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per
l’istituzione dei relativi ordini professionali.
Questo provvedimento interessa direttamente tutti quei minorati della vista
che hanno trovato occupazione nelle professioni sanitarie riabilitative di
massaggiatore o fisioterapista.
Infatti, la legge in parola stabilisce espressamente che l’esercizio delle
professioni sanitarie (definite ai sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, e
del D.M. 29 marzo 2001 del Ministro della sanità ) è subordinato al
conseguimento del titolo universitario rilasciato a seguito di esame finale
con valore abilitante all’esercizio della professione. Tale titolo universitario,
da definirsi nel dettaglio in sede di attuazione della delega prevista all’art. 4
della legge, è valido sull’intero territorio nazionale nel rispetto della
normativa europea in materia di libera circolazione delle professioni ed è
rilasciato a seguito di un percorso formativo da svolgersi in tutto o in parte
presso le aziende e le strutture del Servizio sanitario nazionale.
La legge prevede anche che sia istituito almeno un Ordine per ogni area
delle professioni sanitarie, lasciando la possibilità di costituire un singolo
organismo con almeno ventimila iscritti; essa prevede, altresì, che il titolo
245
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
universitario sia direttamente abilitante alla professione senza esame di
Stato.
L’iscrizione all’albo professionale sarà obbligatoria anche per i pubblici
dipendenti ed è subordinata al conseguimento del titolo universitario
abilitante, salvaguardando comunque il valore abilitante dei titoli già
riconosciuti come tali alla data di entrata in vigore della legge stessa.
Viene anche prevista la possibilità di individuare nuove professioni in
ambito sanitario e di articolare il personale sanitario a seconda del titolo di
studio conseguito.
Il provvedimento sarà pienamente operativo con l’attuazione dei decreti
legislativi che il Governo e’ delegato ad emanare entro sei mesi nei quali
verranno meglio definiti anche gli ordinamenti didattici dei corsi di laurea.
- Legge 8 febbraio 2006, n. 60
Modifica alla legge 14 febbraio 1974, n. 37, in materia di accesso dei cani
guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico e negli esercizi aperti al
pubblico
Un ulteriore risultato positivo dell’impegno associativo è consistito
nell’approvazione della presente legge che è andata ad integrare la
normativa vigente in materia di cani guida, contenuta sostanzialmente nella
legge 14 febbraio 1974, n. 37, come già modificata ed integrata dalla legge
25 agosto 1988, n. 376.
Come è noto, tali disposizioni hanno introdotto nel nostro ordinamento
giuridico un importante principio di civiltà, consentendo ai ciechi il diritto
di accedere sia ai mezzi di trasporto che ai locali aperti al pubblico
accompagnati dal proprio cane guida che, come è noto, è uno strumento di
246
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
fondamentale importanza per l’autonomia e la mobilità di molti minorati
della vista.
Esse vedevano, però, gravemente ridotta la propria efficacia dal
comportamento dei responsabili della gestione dei trasporti e degli esercizi
pubblici che, direttamente o indirettamente, dal momento che la legge è
sprovvista di un adeguato apparato sanzionatorio, pongono ostacoli o
ricercano espedienti per impedire l’ingresso dei cani guida che
accompagnano i ciechi. Da qui la necessità di intervenire legislativamente
con una sanzione amministrativa pecuniaria a carico dei responsabili della
violazione degli obblighi derivanti dalla legge, che non solo serva da
deterrente, ma che serva anche a colpire chi non ottempera al dettato
legislativo.
Inoltre, sono stati introdotti due ulteriori commi all’articolo unico, il primo
dei quali consente l’accesso dei cani guida ai medesimi ambienti anche se
non muniti di museruola, in quanto si tratta di animali specificamente
addestrati ed abituati a convivere con gli esseri umani, selezionati tra
esemplari particolarmente mansueti e del tutto innocui. Il secondo, invece,
stabilisce che, se espressamente richiesto dal conducente o dai passeggeri,
sui mezzi di trasporto pubblico il non vedente deve munire il suo cane guida
di museruola, a causa della ristrettezza dello spazio considerato.
- Legge 1° marzo 2006, n. 67
Misure per la tutela giudiziaria dei disabili vittime di discriminazioni
Anche in questo caso si tratta di una iniziativa legislativa di grande rilievo
che, grazie alla costante azione dell’Unione e di altre associazioni di disabili
lungo tutto l’arco della legislatura, ha introdotto alcuni principi a difesa
247
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
delle persone portatrici di handicap fisici, psichici e sensoriali.
Infatti, i dati statistici ancora oggi dimostrano come questa componente
particolarmente svantaggiata della popolazione rimanga troppo spesso fuori
dal circuito della vita pubblica, sia sociale che politica ed economica, a
causa della persistenza di barriere sia materiali che immateriali.
Tutto ciò nonostante la piena partecipazione alla vita politica, economica e
sociale del Paese costituisca uno degli obiettivi fondamentali
dell’ordinamento e un preciso dovere della Repubblica alla luce
dell’articolo 3 della Costituzione.
Inoltre, l’articolo 13 del Trattato CE prevede che le istituzioni comunitarie
adottino i provvedimenti opportuni per combattere tutte le discriminazioni,
che siano fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le
convinzioni personali, gli handicap, l’età o le tendenze sessuali.
In attuazione di questo precetto, che costituisce ormai una pietra angolare
del diritto comunitario, l’Unione Europea si è fatta promotrice di una serie
di interventi, sia a carattere normativo, quali le direttive comunitarie, sia a
carattere amministrativo, quali le azioni comuni ed i programmi di azione
comunitari, con cui sono stati compiuti dei significativi passi in avanti.
È noto, infatti, come siano state di recente emanate alcune importanti
direttive, che sanciscono l’uguaglianza di trattamento fra tutti i cittadini
indipendentemente dagli elementi di diversità indicati dal succitato articolo
13 del Trattato CE.
Si ricordano, in proposito, la direttiva 2000/43/CE del Consiglio, del 29
giugno 2000, che attua il principio della parità di trattamento fra le persone
indipendentemente dalla razza e dall’origine etnica, e la direttiva
248
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
2000/78/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, che stabilisce un quadro
generale per la parità di trattamento in materia di occupazione e di
condizioni di lavoro.
Tuttavia, l’intervento del legislatore si è rivelato talvolta parcellizzato e
frammentato nell’ambito dei diversi settori dell’ordinamento, il che ha
posto l’esigenza di una disciplina che, facendo salve le varie normative
settoriali di garanzia, affronti il problema della tutela delle persone disabili
in una prospettiva generale.
La legge in parola ha inteso, quindi, introdurre strumenti giuridici idonei a
garantire l’effettività della parità di trattamento e a promuovere pari
opportunità per le persone disabili, qualora esse si trovino a subire a causa
della loro disabilità discriminazioni anche in ambiti di vita diversi da quella
lavorativa, ambito al quale è attualmente limitata la tutela scaturente dal
recepimento della citata direttiva 2000/78/CE.
Pertanto, la legge fornisce una tutela giurisdizionale per tutte quelle
situazioni in cui il disabile risulti destinatario di trattamenti discriminatori al
di fuori del rapporto di lavoro. Il che consente, da un lato, di fornire una
efficace risposta alla forte aspettativa rappresentata da numerose categorie
di disabili e, d’altro lato, di soddisfare una esigenza di completezza del
sistema, al fine di garantire alle persone disabili una piena parità di
trattamento in ogni settore della vita sociale.
In questa prospettiva, l’articolo 1 enuncia espressamente l’impegno cui le
istituzioni devono assolvere per garantire, anche nei confronti dei disabili, il
rispetto effettivo del principio di parità di trattamento e la promozione delle
pari opportunità, mentre l’articolo 2 descrive la condotta discriminatoria,
249
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
fissando in linea generale la nozione di discriminazione, sia diretta che
indiretta, richiamandosi alla più recente normativa comunitaria prima
richiamata.
In relazione alla discriminazione indiretta, è da sottolineare che l’obiettivo
del legislatore è soprattutto quello di combattere anche quei comportamenti
che, pur se si presentano in apparenza neutri, si traducono di fatto in una
discriminazione dei disabili nei confronti di altre categorie di soggetti, a
causa della loro particolare condizione psico-fisica.
Pertanto, si sono fatti rientrare nel concetto di discriminazione anche quei
comportamenti indesiderati che violano la dignità e la libertà di un disabile,
ovvero creano nei confronti dello stesso un clima di intimidazione ostile e
degradante.
Gli articoli 3 e 4, infine, delineano il quadro della tutela giurisdizionale con
la relativa legittimazione ad agire. Accanto agli strumenti ordinari
processuali, viene prevista la possibilità di attivare la procedura
giurisdizionale di cui all’articolo 44 del Testo Unico n. 286/998 ai casi di
discriminazioni connessi alla disabilità, al fine di garantire al disabile una
tutela celere e spedita.
In proposito, si può sottolineare che la tutela del disabile che intenda
contrastare il comportamento discriminatorio appare ulteriormente
rafforzata dalla disposizione secondo la quale il provvedimento del giudice,
in caso di accoglimento del ricorso, oltre a disporre in ordine al risarcimento
del danno anche non patrimoniale, può ordinare ogni provvedimento idoneo
a rimuovere gli effetti del comportamento discriminatorio.
A ciò si può aggiungere che l’articolo 3, comma 2, accorda, ad ulteriore
250
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
garanzia dell’effettività dell’azione e coerentemente con quanto già previsto
nei settori di attuazione delle direttive comunitarie, il beneficio della
cosiddetta «prova presuntiva ».
Infine, appare di particolare rilievo la previsione contenuta nell’articolo 4,
che estende la legittimazione ad agire in giudizio, nei casi di
discriminazione, ad associazioni ed enti costituiti a tutela dei disabili. Una
tale estensione della legittimazione ad agire è prevista sia su delega del
disabile, sia nell’ipotesi in cui i suddetti organismi abbiano interesse ad
intervenire nei giudizi per danni subiti dal disabile, o ritengano di ricorrere
in sede di giurisdizione amministrativa per l’annullamento di atti illegittimi.
È necessario, inoltre, sottolineare che le menzionate associazioni sono
individuate con decreto del Ministro per le pari opportunità di concerto con
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali in base alla finalità statutaria,
la quale deve presentare, perciò, coerenza con l’attività volta alla tutela dei
disabili e alla stabilità dell’organizzazione. Ciò al fine di creare un filtro ed
evitare eventuali rischi di abuso, selezionando gli enti che sono
effettivamente portatori degli interessi dei disabili.
- Legge 27 dicembre 2006, n. 296
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello
Stato (legge finanziaria 2007)
Nell’ambito della vasta e complessa manovra finanziaria per il 2007,
costituita come è noto da un articolato composto di più di 1.300 commi,
possono essere segnalate alcune disposizioni che riguardano da vicino il
settore dell’handicap in generale.
Tra le più dolorose va rimarcata la cospicua riduzione (commi 507 e ss.)
251
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
degli stanziamenti pubblici anche se previsti da leggi vigenti destinati, fra
l’altro, anche a settori di rilievo sociale quale quello in cui opera l’Unione,
per un ammontare di circa il 13 per cento, attraverso un accantonamento per
il triennio 2007-2009 di somme rese indisponibili a valere sulle rispettive
unità previsionali dei bilanci dei vari ministeri competenti.
Per il resto, nell’ambito della riforma dell’imposizione sul reddito, il
comma 6 prevede nelle detrazioni per carichi di famiglia specifiche
detrazioni aggiuntive di un importo pari a 220 euro per ogni figlio portatore
di handicap.
I commi 36 e 37 prevedono che le agevolazioni di carattere tributario e di
altra natura connesse all’acquisto di una autovettura da parte di soggetti
disabili, fra cui anche i minorati della vista, saranno applicabili unicamente
se l’autoveicolo risulta utilizzato in via esclusiva o prevalente a beneficio
dei citati soggetti. Inoltre, in caso di trasferimento del veicolo stesso prima
del termine di due anni dall’acquisto sarà dovuta la differenza fra l’imposta
dovuta in assenza di agevolazioni e quella effettivamente pagata, a meno
che i soggetti disabili, in seguito a mutate necessità dovute al proprio
handicap, non cedano il veicolo per acquistarne un altro su cui realizzare
nuovi e diversi adattamenti.
Sempre in materia tributaria il comma 77 prevede un innalzamento della
franchigia dalla tassa sulle successioni e donazioni in caso di beneficiari
portatori di handicap in situazione di gravità. In tale caso il limite esente da
imposizione sale a 1.500.000 euro.
Il comma 266, nella determinazione della base imponibile ai fini dell’Irap,
introduce novità per quanto riguarda i costi e le spese ammesse in
252
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
deduzione, fra le quali sono espressamente comprese quelle relative
all’assunzione di persone disabili.
Il comma 296 concede per l’anno 2007 agli insegnanti delle scuole
pubbliche di ogni ordine e grado, anche non di ruolo con incarico annuale,
nonché ai docenti presso le università statali una detrazione Irpef del 19 per
cento fino ad un importo massimo di 1.000 euro per l’acquisto di un
personal computer nuovo di fabbrica. Il successivo comma 297 stabilisce
che le modalità di concessione del beneficio saranno stabilite con decreto di
natura non regolamentare, adottato dal Ministro della Pubblica Istruzione, di
concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze e con il Ministro
dell’Università e della Ricerca.
Inoltre, il comma 319 stabilisce una detrazione ai fini fiscali, per un importo
non superiore a 2.100 euro, delle spese sostenute per gli addetti
all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento
degli atti della vita quotidiana, se il reddito complessivo dell’interessato non
supera 40.000 euro.
In materia di assistenza sociale il comma 364 stabilisce che con decreto del
Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello
sviluppo economico, da adottare entro tre mesi dalla data di entrata in
vigore della legge, sono stabiliti le condizioni, le modalità e i termini per
l’utilizzo della dotazione del Fondo derivante dagli interventi di efficienza
energetica di cui al comma 362, da destinare al finanziamento di interventi
di carattere sociale, da parte dei comuni, per la riduzione dei costi delle
forniture di energia per usi civili a favore di clienti economicamente
disagiati, anziani e disabili.
253
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Per quanto concerne, invece, le assunzioni di personale nel settore pubblico,
sia nel comparto ministeriale che negli enti locali, numerose articolate
disposizioni (commi 409-416; commi 440-445; commi 523-531; commi
549-562) prevedono, in sintesi, un divieto di assunzione di personale a
qualsiasi titolo per tutte quelle amministrazioni che non si troveranno in
regola nel biennio 2007-2008 con i severi vincoli di riduzione della spesa
per il personale stabiliti nel piano di stabilizzazioni da emanarsi entro
termini ristretti, o che non abbiano rispettato il patto di stabilità nel 2006.
Tali norme, ovviamente, si estendono anche ai lavoratori disabili, fatta
eccezione per il disposto del comma 523 che, per quanto concerne le
amministrazioni dello Stato, prevede una specifica esenzione per il
personale appartenente alle categorie protette.
Peraltro, va aggiunto a questo riguardo che con la legge 26.2.2007 n. 17, di
conversione del D.L. 28.12.2006, n. 300 (cosiddetto "mille proroghe"), è
stato abrogato, fra l’altro, proprio il comma 561 che limitava le assunzioni
presso gli enti locali, con una immediata ricaduta positiva sulle possibilità
occupazionali dei minorati della vista che, nei confronti di tali enti,
potranno far valere pienamente il diritto al collocamento obbligatorio.
I commi 582 e ss. prevedono la costituzione di una Agenzia per la
formazione dei dipendenti e dirigenti pubblici, che potrà avvalersi anche di
istituti accreditati dotati di competenza ed esperienza adeguate inseriti in un
apposito elenco nazionale da istituire. Tale disposizione apre spazi per
l’I.Ri.Fo.R. per quanto concerne la formazione del personale disabile
visivo.
Nel campo dell’istruzione intervengono, poi, i commi 605 e ss., fissando
254
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
numerose disposizioni innovative, fra le quali ai fini della presente relazione
si rimarcano le seguenti. Attraverso l’emanazione di uno o più decreti del
ministero della pubblica istruzione saranno rivisitati i criteri per la
formazione delle classi, in modo da aumentare il rapporto alunni/classe
dello 0,4, con conseguente riduzione del numero di cattedre stimabile in
circa 19.000 unità. È prevista anche la soppressione del rapporto 1/138 per
l’individuazione del fabbisogno dei docenti di sostegno nell’organico di
diritto. Tale criterio sarà sostituito da apposite procedure volte ad
individuare il reale fabbisogno, limitando al minimo gli scostamenti fra
l’organico di diritto e quello di fatto.
Per quanto concerne disposizioni che riguardano da vicino gli insegnanti
non vedenti, viene disposto, inoltre, un piano triennale di assunzioni del
personale docente nell’ordine di 150.000 unità, salva apposita
autorizzazione del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell’economia
anno per anno. L’entrata in vigore della legge finanziaria avrà anche come
effetto la trasformazione delle graduatorie permanenti in graduatorie ad
esaurimento, fermo restando il loro aggiornamento per il biennio 2007/2008
e l’inserimento con riserva di tutti gli aspiranti che attualmente frequentano
corsi di abilitazione. Vi sono anche disposizioni che riguardano i docenti
permanentemente inidonei all’insegnamento che saranno fatti oggetto di
piani di mobilità intercompartimentale, con proroga di un anno del termine
di permanenza nel collocamento fuori ruolo.
Il comma 626 prevede che dovranno essere individuati da parte dell’INAIL
d’intesa con i Ministri del lavoro e della pubblica istruzione, nonché con gli
enti locali competenti, indirizzi programmatici per la promozione ed il
255
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
finanziamento di progetti per l’abbattimento delle barriere architettoniche
nelle scuole di primo e secondo grado.
Il comma 748 provvede alla copertura dei maggiori oneri a carico della
gestione per l’erogazione delle pensioni, assegni e indennità agli invalidi
civili, ciechi e sordi di cui all’articolo 130 del decreto legislativo 31 marzo
1998, n. 112, valutati in 534 milioni di euro per l’esercizio 2005 e in 400
milioni di euro per l’anno 2006, utilizzando sia somme risultanti da
specifici capitoli del bilancio INPS, sia ulteriori risorse appositamente
trasferite ed accantonate a tali fini.
Il comma 1141 prevede, poi, l’erogazione di contributi da destinare, fra
l’altro, anche in favore dell’editoria per non vedenti e ipovedenti, nonché a
case editrici o altri soggetti che forniscano servizi volti alla trasformazione
dei prodotti esistenti in formati idonei alla fruizione da parte dei medesimi
soggetti.
Il comma 1162 prevede un incremento del Fondo che finanzia gli interventi
agevolativi a favore delle imprese che assumono soggetti disabili gravi (ex
art. 13 della legge 68/99). A tale fine sono stanziati 37 milioni di euro per il
2007 e 42 a decorrere dal 2008.
Il comma 1234 prevede anche per il 2007 la possibilità di devolvere il 5 per
mille dell’imposta sul reddito, fra l’altro, a sostegno di organizzazioni non
lucrative di utilità sociale o ad associazioni di promozione sociale iscritte
negli appositi registri.
Il successivo comma 1254 va a modificare l’articolo 9 della legge 8 marzo
2000, n. 53, per inserire specifiche misure a sostegno della flessibilità di
orario. Tali misure destinano annualmente una quota individuata con
256
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decreto del Ministro delle politiche per la famiglia, al fine di erogare
contributi, di cui almeno il 50 per cento destinati ad imprese fino a
cinquanta dipendenti, in favore di aziende, aziende sanitarie locali e aziende
ospedaliere che applichino accordi contrattuali che prevedano azioni
positive per le seguenti finalità: a) progetti articolati per consentire alla
lavoratrice madre o al lavoratore padre, anche quando uno dei due sia
lavoratore autonomo, ovvero quando abbiano in affidamento o in adozione
un minore, di usufruire di particolari forme di flessibilità degli orari e
dell’organizzazione del lavoro, tra cui part time, telelavoro e lavoro a
domicilio, orario flessibile in entrata o in uscita, banca delle ore, flessibilità
sui turni, orario concentrato, con priorità per i genitori che abbiano bambini
fino a dodici anni di età o fino a quindici anni, in caso di affidamento o di
adozione, ovvero figli disabili a carico; b) programmi di formazione per il
reinserimento dei lavoratori dopo il periodo di congedo; c) progetti che
consentano la sostituzione del titolare di impresa o del lavoratore autonomo,
che benefici del periodo di astensione obbligatoria o dei congedi parentali,
con altro imprenditore o lavoratore autonomo; d) interventi ed azioni
comunque volti a favorire la sostituzione, il reinserimento, l’articolazione
della prestazione lavorativa e la formazione dei lavoratori con figli minori o
disabili a carico ovvero con anziani non autosufficienti a carico.
Il comma 1266 prevede che i genitori, o in caso di loro scomparsa fratelli e
sorelle, che usufruiscono del congedo straordinario retribuito per assistere
portatori di handicap grave ai sensi dell’art. 42, comma 5, del D. Lgs.
151/2001 per un periodo continuativo non superiore a sei mesi hanno diritto
ad usufruire di permessi non retribuiti in misura pari al numero dei giorni di
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Vol. n. 7-8
congedo ordinario che avrebbero maturato nello stesso arco di tempo
lavorativo, senza però alcun riconoscimento del diritto a contribuzione
figurativa.
Infine, va ricordato che nella sezione relativa alle finalizzazioni di fondi
inseriti nella Tabella A, la legge ha previsto uno specifico accantonamento
nel capitolo del Ministero dell’Economia e delle Finanze da destinarsi, fra
l’altro, anche a progetti concernenti il libro parlato.
- Proposte e disegni di legge
- d.d.l Cordoni, Mongiello e altri “ Modifiche alla legge 29 marzo 1985, n.
113, recante aggiornamento della disciplina del collocamento al lavoro e
del rapporto di lavoro dei centralinisti non vedenti” (atto Camera n. 1811
e Atto Senato n. 1093)
Questa proposta di legge costituisce un importante obiettivo per l’attività
parlamentare dell’Unione in materia di lavoro dei minorati della vista.
Infatti, essa prevede `di modificare e di aggiornare la legge 29 marzo 1985,
n.113, che disciplina il collocamento al lavoro dei centralinisti non vedenti.
Lo scopo dell’iniziativa è, in sostanza, quello di adeguare la normativa alle
nuove esigenze del mercato del lavoro e al progresso tecnologico nel settore
della comunicazione.
Non appare più in dubbio che, a distanza di diciannove anni dalla sua
entrata in vigore una modifica della legge 113/1985 appare ormai
improcrastinabile. L’urgenza di rimettere mano alla disciplina dettata dalla
legge in parola, specificamente dedicata ai non vedenti, è motivata da
molteplici fattori, di ordine legislativo e sociale; basti pensare alla recente
classificazione e quantificazione delle minorazioni visive, delineata dalla
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Vol. n. 7-8
legge n.138 del 2001, o anche alle nuove figure professionali di operatori
della comunicazione configuratesi a seguito ed a causa dell’evoluzione
tecnologica che ha contrassegnato il nostro tempo, nonché, soprattutto, al
nuovo contesto legislativo in tema di collocamento al lavoro dei disabili,
ove primeggia la legge n.68 del 1999 che, nel ridefinire gli istituti del
collocamento obbligatorio, ha espressamente fatto salva, fra le altre, la
legge in esame.
Proprio il carattere di specialità di tale provvedimento, tuttavia, impone
ancora più energicamente una modifica della disciplina da esso dettata, al
fine di metterla al passo con i tempi e per non svilire la considerazione che
il legislatore ha più volte mostrato nei confronti delle problematiche
specifiche dei minorati della vista.
Nel corso della sua storia, infatti, la legge n. 113/1985 ha consentito il
collocamento al lavoro di migliaia di centralinisti non vedenti a riprova
della bontà di un metodo di collocamento mirato e generalizzato in
attuazione dell’articolo 2 della legge n. 68 del 1999.
L’opportunità delle modifiche ad una legge che ha così ben operato nel
passato risiede in un molteplice complesso di fattori.
In primo luogo, il continuo progresso tecnologico, specie in questo settore,
ha comportato radicali modificazioni alle postazioni dei centralinisti che, in
molti casi, hanno visto scomparire il tradizionale posto di operatore a
vantaggio di dispositivi passanti o, comunque, di collegamento automatico.
In secondo luogo, l’estendersi del sistema concorrenziale fra i vari gestori di
telefonia ha reso praticamente nulla quella importante disposizione che
prevedeva precisi obblighi di segnalazione e di intervento da parte dell’ex
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Azienda di Stato per i servizi telefonici in favore del collocamento dei
centralinisti non vedenti.
Più in dettaglio, la presente proposta di legge tiene conto di tutti i fattori
indicati e, in primo luogo, laddove si parlava di centralinista non vedente, il
nuovo testo prevede la dicitura di «centralinisti telefonici nonché operatori
della comunicazione minorati della vista con qualifiche equipollenti».
Questo per armonizzare la disciplina con il dettato del decreto del Ministro
del lavoro e della previdenza sociale 10 gennaio 2000 che ha individuato
nuove qualifiche professionali equipollenti a quella di centralinista, sulla
base del disposto dell’articolo 45, comma 12, della legge n. 144 del 1999.
L’aspetto di maggiore rilievo delle modifiche proposte consiste, comunque,
nei numerosi punti di raccordo con la legge n. 68 del 1999 che rappresenta
un elemento imprescindibile per disegnare la nuova mappa dei collocamenti
obbligatori al lavoro dei soggetti minorati della vista.
Infatti, si prevede la riforma dell’albo professionale degli operatori
telefonici non vedenti, con specifiche articolazioni a livello regionale che
rispettino le nuove ampliate competenze delle regioni proprio in materia di
formazione professionale.
Fondamentale, inoltre, appare sotto questo profilo la previsione di
programmi di insegnamento al passo con i tempi, corsi di aggiornamento e
di formazione delle varie figure professionali, in cui le associazioni di
categoria possono far valere le loro competenze specifiche; importante
appare anche l’aver previsto la presenza di un rappresentante
dell’associazione di minorati della vista comparativamente più
rappresentativa nell’ambito delle commissioni esaminatrici per
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Vol. n. 7-8
l’espletamento dell’esame di abilitazione.
Ulteriori modifiche al meccanismo di collocamento rappresentano, invece,
la volontà di superare i fraintendimenti causati dalla normativa ancora
vigente.
Infatti, da una parte gli obblighi ivi previsti riguardano tutti i datori di
lavoro, pubblici e privati, superando in tale modo le distinzioni indicate
dalla normativa in vigore; dall’altra parte, è di fondamentale importanza che
i nuovi criteri che contrassegnano gli obblighi dei datori di lavoro tengano
anche conto delle evoluzioni tecnologiche del settore e prevedano la
possibilità che la quota di riserva sia calcolata in assenza di un tradizionale
centralino telefonico provvisto di un posto di operatore, anche facendo
riferimento a dispositivi passanti o ai derivati interni, così come al numero
degli operatori di call center o di strutture similari.
Di notevole importanza appaiono anche le nuove disposizioni, ancora una
volta in stretto raccordo con i dettami della legge n. 68 del 1999, intese a
tutelare il lavoratore minorato della vista a fronte della trasformazione dei
centralini, o nel caso di incompatibilità con le mansioni svolte (si ribadisce
che non vi è la possibilità, per il datore di lavoro, di richiedere al minorato
della vista lo svolgimento di prestazioni non compatibili con la sua
minorazione).
Il rilievo assunto dal raccordo con la disciplina generale del collocamento
obbligatorio al lavoro è dimostrato, poi, sia dai nuovi criteri in tema di
computo della quota di riserva e di graduatorie, sia dalle disposizioni in
tema di comunicazioni obbligatorie dei datori di lavoro e dalle modalità per
il collocamento.
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In particolare, sono attualizzate le disposizioni che prevedono obblighi di
segnalazione e di intervento a carico della ex società italiana per l’esercizio
telefonico, con estensione dei medesimi obblighi a tutti i gestori di telefonia
operanti sul mercato.
Il nuovo testo di legge, infine, prevede una riformulazione dell’articolo 9
della legge n. 113 del 1985, che assume un duplice rilievo. In primo luogo,
viene fissato un nuovo importo dell’indennità di mansione, già riconosciuta
ai centralinisti non vedenti, in maniera tale da superare le attuali difficoltà
derivanti dalla cessazione dell’Azienda di Stato per i servizi telefonici. In
secondo luogo, in armonia con le riforme in tema previdenziale, viene
attualizzato il beneficio di quattro mesi di contribuzione figurativa per ogni
anno di servizio effettivamente svolto, per quanto concerne gli effetti in
tema di calcolo del trattamento pensionistico, sia con il sistema contributivo
che con il sistema misto.
Va notato che l’intero provvedimento, non comporta alcun aggravio di
spesa, dal momento che si beneficia del vigente finanziamento della legge n.
113 del 1985 che già garantisce una adeguata copertura finanziaria.
- d.d.l Piscitello (atto Camera n. 1633) e d.d.l. Bianco (atto Senato n. 900)
su “ Istituzione della Giornata Nazionale del Braille ”
L’iniziativa in parola mira a istituire la Giornata nazionale del Braille, da
celebrarsi il 21 febbraio di ogni anno, al fine di sensibilizzare l’opinione
pubblica nei confronti dei soggetti non vedenti.
Infatti, l’ideazione dell’alfabeto tattile per i ciechi, compiuta da Louis
Braille nel terzo decennio del XIX Secolo, rappresenta un evento
rivoluzionario, una autentica discriminante che, in prospettiva, chiude
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l’epoca dell’esclusione e apre la strada alla faticosa avanzata verso
l’inclusione sociale, al cammino dei minorati della vista verso
l’affermazione della loro dignità di uomini. Ancora oggi questo sistema
costituisce lo strumento essenziale per l’educazione, il lavoro, la cultura e il
tempo libero per tutte le persone minorate della vista.
L’invenzione di un codice specifico per i ciechi, perfezionata tra il 1824 e il
1829, ha consentito loro di integrarsi nel processo di civilizzazione,
ponendo le basi per la soluzione di un problema di ampia portata sociale e
compiendo, pertanto, una operazione autenticamente rivoluzionaria.
Scritto inizialmente a mano con tavoletta e punteruolo, punto dopo punto,
battuto poi sulla carta da macchine dattilografiche speciali, oggi viene
impresso da veloci e precise stampanti. Esso viene utilizzato in modo
efficacissimo dai terminali tattili direttamente collegati con i computer,
consentendo la lettura e la navigazione telematica in tempo reale.
Il sistema Braille ha dunque rappresentato una tappa fondamentale verso il
superamento di una condizione di isolamento e di preclusione all’accesso
alle informazioni e alla partecipazione attiva e alla vita culturale dei non
vedenti.
La ricorrenza è prevista per il 21 febbraio di ogni anno, vale a dire nello
stesso giorno che l’UNESCO dedica alla lingua madre di ciascun popolo,
occasione che sottolinea l’universale utilità e l’importanza che tale sistema
ancora oggi riveste per tutti i minorati della vista.
In tale occasione le amministrazioni pubbliche e gli altri enti e organismi
operanti nel settore sociale si dovranno impegnare a promuovere, attraverso
idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà e la realizzazione di studi,
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C.N. del 28/04/07
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convegni, incontri e dibattiti nelle scuole e nei principali mass-media,
l’attenzione e l’informazione sull’importanza che il sistema Braille riveste
nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o
indirettamente nelle vicende delle medesime persone, al fine di sviluppare
politiche pubbliche e private che allarghino le possibilità di reale inclusione
sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti coloro che
soffrono di minorazioni visive.
ATTIVITÀ INTERNAZIONALI
L’unanime riconoscimento ottenuto dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti per la vastità e l’efficacia dell’azione sul piano dei rapporti
internazionali, riconoscimento venuto anche dalla Presidenza del Consiglio
dei Ministri e dalla Corte dei Conti, ha spinto l’Unione nell’anno 2006 ad
un impegno ancora più pregnante ed incisivo.
Di ciò sono segno e testimonianza le significative ed importanti cariche cui
sono stati chiamati i dirigenti dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli
Ipovedenti. Gli attuali incarichi internazionali sono, infatti, i seguenti:
Prof. Tommaso Daniele Secondo Vice Presidente dell’EBU
Delegato dell’EBU nel Comitato di
Collegamento delle ONG internazionali con
stato partecipativo presso il Consiglio
d’Europa
Rappresentante del CID.UE presso l’EDF di
cui il CID.UE è membro con diritto a
partecipare alle riunioni del Direttivo con
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status di osservatore.
Componente del Gruppo di Lavoro
dell’Unione Mondiale dei Ciechi (WBU)
sulla Casa Natale di Louis Braille
Prof. Enzo Tioli Coordinatore del Gruppo di lavoro EBU su
Cultura, Informazione e Tempo Libero,
all’interno della Commissione EBU
sull’Accesso per le Persone Cieche e
Ipovedenti della quale è peraltro componente
Prof.ssa Vanda Dignani Componente della Commissione EBU sui
Diritti delle Persone Cieche e Ipovedenti
Avv. Stefano Sportelli Componente della Commissione EBU sulle
Persone Cieche e Ipovedenti con
Minorazioni Aggiuntive
Avv. Giuseppe Castronovo Vice-coordinatore del gruppo di lavoro
sull’Istruzione all’interno della Commissione
EBU sulle Politiche Sociali della quale è
peraltro componente
Prof. Rodolfo Cattani Presidente della Commissione EBU per i
Rapporti con l’Unione Europea
Componente del Comitato Esecutivo del
Forum Europeo della Disabilità (EDF), del
Direttivo EDF, del Comitato Verifica Poteri
EDF
Sig.ra Luisa Bartolucci Coordinatrice del gruppo di lavoro sulle
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donne cieche e ipovedenti all’interno della
Commissione EBU su Uguaglianza e
Diversità della quale è peraltro componente
Dr.ssa Angela Pimpinella Vice-coordinatrice del Gruppo di lavoro
Sordociechi all’interno della Commissione
EBU sulle persone Cieche e Ipovedenti con
Minorazioni Aggiuntive della quale è
peraltro componente
Inoltre, va ricordato che, a conferma del prestigio e della credibilità
dell’EBU (Unione Europea dei Ciechi), è stata prescelta, fra più di 400
ONG, come membro del Comitato di collegamento con il Consiglio
d’Europa e a rappresentarla è stato chiamato l’attuale Vice-Presidente, prof.
Tommaso Daniele, che è anche il Presidente Nazionale dell’Unione.
La copiosa attività di relazioni internazionali svolta nell’anno dai suoi
rappresentanti può sintetizzarsi come segue:
- Riunioni dell’EBU (Unione Europea dei Ciechi)
Nel corso del 2006 l’EBU ha organizzato 16 riunioni, fra le quali si
segnalano quelle che hanno affrontato i seguenti argomenti:
Conferenza Plenaria delle ONG con status partecipativo presso il
Consiglio d’Europa;
accesso delle Persone Cieche e Ipovedenti;
problematiche dei ciechi con disabilità aggiuntive;
Commissione EBU sui Diritti delle Persone Cieche e Ipovedenti;
Commissione EBU in materia di uguaglianza e diversità;
istruzione;
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Comitato di Collegamento delle ONG che collaborano con il Consiglio
d’Europa e riunione dei Gruppi tematici;
cooperazione con ciechi ed ipovedenti nei paesi in via di sviluppo e
politiche di cooperazione internazionale;
sordociechi.
- Attività Commissione EBU di Collegamento con l’Unione Europea
L’ufficio di collegamento con l’Unione Europea ha avuto in calendario più
di 30 appuntamenti per il 2006. Fra essi si segnalano i seguenti:
incontro con la Divisione Occupazione e Affari sociali della
Commissione Europea;
Assemblea Generale Annuale e riunione Direttivo del Forum Europeo
della Disabilità;
riunione “Cards EDF Regional Conference”;
workshop di dimostrazione in materia di eAccessibilità;
visita in Bulgaria della Commissione EBU collegamento con l’UE;
conferenza annuale del programma di azione contro la discriminazione;
conferenza e-Inclusion organizzata dal Consiglio dei Ministri UE;
seminario su accesso e nuove tecnologie;
Comitato finanze e reperimento fondi;
Seminario su strategie per combattere la discriminazione delle persone
cieche ed ipovedenti nel settore dell’accessibilità, dell’impiego, delle
TIC Tecnologie dell’Informazione e della Comunicazione), della
mobilità e trasporti;
Incontro con l’Unione delle industrie produttrici di tecnologia
dell’informazione e della comunicazione sulla TV digitale;
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Conferenza sul Fondo Sociale Europeo e la disabilità;
Gruppo di lavoro sul diritto d’autore;
conferenza sulle politiche di cooperazione UE e il coinvolgimento dei
minorati della vista;
interventi in materia di finanziamento di ONG operanti nel settore
dell’integrazione sociale dei disabili;
progetto “Costruire per tutti – Appalti pubblici per un’Europa
accessibile”;
progetto su servizi postali ANEC;
conferenza IST – Tecnologie della società dell’informazione;
partecipazione Giornata Europea delle persone con disabilità;
partecipazione conferenza regionale balcanica su Convenzione ONU sui
diritti delle persone con disabilità.
- Attività varie
Fra le altre attività, che hanno comportato un numero di più di venti
appuntamenti annuali, si ricordano:
conferenza internazionale su: “La futura economia digitale: creazione,
distribuzione e accesso ai contenuti digitali”;
riunione preparatoria per il raduno informatico internazionale ICC;
revisione del progetto eVALUES;
visita ufficiale dell’Unione in Bulgaria;
riunioni del MEREO;
visita di formazione dei rappresentanti Plextor al Centro nazionale del
Libro Parlato;
riunione delle regioni meridionali di ICEVI;
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conferenza mondiale del Consiglio Internazionale per l’istruzione delle
persone con disabilità;
visita agli uffici della Presidenza Nazionale di rappresentanti della
KEPAD (Agenzia della Corea del Sud per il collocamento delle persone
con disabilità);
partecipazione progetto DEVA – educazione dei disabili attraverso
l’arte;
partecipazione Giornata Europea delle persone con disabilità.
L’attività dell’Ufficio Esteri della Presidenza Nazionale dell’Unione ha,
infine, comportato ulteriori impegni, quali:
la partecipazione, compreso il relativo sostegno logistico-
amministrativo, a primari progetti a livello europeo in cui l’Unione
figura come partner ufficiale;
la fornitura di aiuti ad associazioni ed organizzazioni di e per ciechi nel
mondo, soprattutto in paesi in via di sviluppo, fra le quali vanno
sottolineati finanziamenti in Bulgaria, in Uruguay e in Marocco, sia nel
settore della prevenzione della cecità che in quello di assistenza ai
ciechi e agli ipovedenti;
la diretta organizzazione di alcune importanti conferenze e seminari di
formazione internazionali tenutesi in Italia nel corso dello stesso
periodo di tempo;
la fornitura di supporto logistico ai rappresentanti dell’Unione in seno a
numerose Commissioni e Gruppi di Lavoro dell’EBU, le cui riunioni
sono state riferite in precedenza.
ISTRUZIONE
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Anche nel corso del 2006, l’impegno nel campo dell’istruzione è stato
particolarmente intenso, poiché alle attività consuete, concernenti le
problematiche relative all’integrazione scolastica dei minorati della vista,
altre se ne sono aggiunte. Di seguito si riportano i risultati raggiunti ed i
problemi affrontati dall’Unione in questo delicato settore.
In primo luogo, si è continuato a monitorare attentamente l’applicazione dei
provvedimenti attuativi della riforma scolastica che ha comportato, come è
noto, una profonda trasformazione, tutt’ora in corso, del comparto
istruzione con susseguenti problemi applicativi di vario genere, ancora
lontani da una soluzione definitiva, che hanno interessato direttamente
anche il diritto allo studio, soprattutto dei soggetti in situazione di difficoltà
e, primi fra tutti, degli studenti ed insegnanti portatori di handicap.
Sotto questo punto di vista si è dovuto constatare e sottolineare presso le
autorità competenti il fenomeno dell’improprio utilizzo di insegnanti di
sostegno in compiti e funzioni differenti da quelli loro propri, a causa di una
errata interpretazione da parte di molti istituti delle norme concernenti
l’autonomia scolastica. Ciò ha comportato una sensibile riduzione delle ore
di sostegno in generale – dovuta in parte anche al decremento degli
insegnanti stessi – che si è andata ad aggiungere ad un incremento degli
alunni e studenti bisognosi di assistenza, fra cui numerosi portatori di
disabilità plurime. In molti casi le vertenze approdate all’attenzione degli
organi giudiziari hanno visto l’emissione di pronunce in via d’urgenza
favorevoli agli interessi degli alunni disabili e delle loro famiglie.
Inoltre, nell’ambito più specifico dei documenti normativi sulla riforma
scolastica, è stata seguita con particolare attenzione l’attuazione del decreto
270
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
legislativo 59/2004 concernente la scuola dell’infanzia e la scuola primaria
di primo e di secondo grado.
Durante tutto l’anno si è ancora protratto il tormentato iter di approvazione
del regolamento applicativo della legge 69/2000 che si riassume
brevemente. L’articolato è stato sottoposto più volte alla valutazione della
Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari.
Su quello che sembrava essere il testo definitivo la Corte dei Conti ha,
infine, formulato un giudizio negativo, per alcune irregolarità formali, fra le
quali si segnalano: il mancato rispetto in generale della legge costituzionale
3/2001; l’inclusione dell’Istituto per sordomuti di Palermo tra gli enti
destinatari del provvedimento che non ha tenuto conto di una disposizione
particolare dello Statuto della Regione Sicilia; l’immotivata esclusione dai
medesimi enti dell’Istituto per ciechi “A. Nicolodi” di Firenze; l’inclusione
fra le finalità degli istituti atipici anche dell’assistenza ai soggetti con
handicap fisici e psichici; la posizione poco chiara del personale dipendente
da tali istituti.
Su tale delicato argomento l’Unione ha predisposto una ulteriore bozza del
medesimo regolamento, modificata nel senso indicato dalla Corte, e l’ha
presentata alle autorità competenti, affinché venga definitivamente emanato
questo provvedimento che permetterà di attivare su tutto il territorio
importanti risorse a beneficio di studenti che versano in gravi condizioni di
disagio socio-culturale.
Sono tutt’ora in corso ulteriori contatti con le competenti autorità
ministeriali in seguito alla nomina del nuovo esecutivo, per cercare di
pervenire ad una soluzione definitiva della questione. Peraltro, va rimarcato
271
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che, per la settima volta, il competente dicastero ha emanato una circolare
con la quale viene disposto l’utilizzo dei fondi della legge in parola per
l’offerta formativa generale, a discapito degli intersessi specifici degli
studenti con minorazioni sensoriali.
Al riguardo, si confida che, a differenza di quanto accaduto nel recente
passato dove la collaborazione con il M.I.U.R. si è dimostrata meno intensa,
anche a causa delle difficoltà di incontrarne i responsabili amministrativi, si
possano consolidare più proficui rapporti di collaborazione anche per quello
che riguarda le riunioni dell’Osservatorio permanente della Consulta per i
problemi dell’integrazione scolastica delle persone in situazione di
handicap, cui hanno preso parte i responsabili associativi del settore.
Nell’ambito di tale interazione con il Ministero, si segnala l’elaborazione di
due documenti presentati unitamente dalla FAND e dalla FISH. Il primo, di
carattere politico sui problemi irrisolti nel settore dell’integrazione
scolastica, impostava alcune soluzioni da sottoporre alla valutazione
dell’Osservatorio permanente. Il secondo richiedeva la costituzione di
gruppi di lavoro in seno all’Osservatorio stesso, concernenti in particolare:
gli indicatori di qualità; l’integrazione scolastica dei disabili sensoriali; la
formazione dei docenti; i rapporti fra l’amministrazione scolastica e i servizi
integrati del territorio; l’organizzazione di un Convegno Nazionale.
Ai lavori di tali gruppi costituiti presso il Ministero hanno partecipato
diversi membri della Commissione per i problemi dell’istruzione, fornendo
sempre contributi significativi, benché la partecipazione stessa non sia
risultata sempre facile a causa della precaria organizzazione del servizio. Su
tali argomenti è stata anche garantita la partecipazione a convegni di livello
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nazionale con la preparazione di articoli specialistici.
In particolare, alcuni rappresentanti dell’Unione hanno anche preso parte ai
lavori di uno speciale gruppo costituito in seno all’Istituto Nazionale di
Valutazione del Sistema Educativo (INVALSI) per la elaborazione di un
questionario finalizzato alla rilevazione degli indicatori di qualità
dell’integrazione scolastica.
Inoltre, rappresentanti associativi hanno preso parte ad altri specifici gruppi
di lavoro, sulle seguenti tematiche: predisposizione di software didattico per
gli alunni con disabilità; discussione del problema dei libri di testo, con
particolare riferimento ai minorati della vista; controllo per l’attività della
diffusione dell’informatica nella scuola.
È stata, altresì, seguita da vicino la tematica degli esami di stato per
verificare l’attuazione delle disposizioni speciali riguardanti gli alunni con
disabilità visiva.
Inoltre, alcuni componenti la Commissione Istruzione dell’Unione hanno
partecipato in qualità di docenti al corso on-line di formazione per
insegnanti di alunni ciechi ed ipovedenti organizzato dalla Federazione
Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, nonché ad altre iniziative di
formazione ed aggiornamento del personale del comparto scuola.
Da segnalare che, sempre nell’ottica di un continuo contatto con coloro che
operano direttamente nel settore dell’integrazione scolastica, è stato messo a
disposizione dei genitori e degli insegnanti di sostegno un forum telematico
di discussione ed un numero verde dedicato coordinato da esperti tiflologi,
per un confronto su tutte le problematiche di più stringente attualità e per la
condivisione di esperienze.
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A seguito delle richieste effettuate da parte del Comitato Nazionale dei
Genitori, si è ripetuta l’iniziativa, già organizzata nel 2004 e nel 2005,
consistente in un incontro nazionale di lavoro espressamente dedicato nello
scorso anno al tema “Bambini e adolescenti con disabilità visiva. Rapporti
familiari e sociali”, svoltosi sempre a Perugia dal 21 al 23 giugno e
trasmesso anche parzialmente in diretta on line. Anche in questa occasione
si sono registrati relazioni ed interventi di grande spessore, svolti sia da
esperti del settore che da esponenti di amministrazioni pubbliche, che hanno
consentito una approfondita discussione nei vari gruppi di lavoro
organizzati nell’ambito del seminario. In tale sede si è registrata anche la
partecipazione di autorevoli esponenti del dicastero della pubblica istruzione
e della solidarietà sociale con i quali sono state dibattute le principali
tematiche emerse dal seminario.
Come di consueto, anche l’edizione 2006 del premio “Beretta-Pistoresi” ha
visto partecipanti in tutte e tre le sezioni (laurea, diploma di scuola
secondaria di secondo grado, diploma di conservatorio). Ancora una volta
va sottolineato il brillante comportamento degli studenti ciechi ed
ipovedenti che hanno dimostrato in media un alto grado di preparazione e di
rendimento negli studi.
Nel corso dell’anno è anche continuata la produzione di libri di testo
personalizzati per gli alunni ipovedenti delle scuole comuni svolta in
collaborazione con la Biblioteca Italiana per i Ciechi “Regina Margherita”.
Si rammenta che il progetto prevede che ad ogni alunno vengano inviati, su
richiesta e a costo zero, i testi a caratteri ingranditi secondo modelli
tipografici scelti dagli educatori e dai genitori sulla base delle caratteristiche
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visive di ogni singolo alunno.
A riscontro di un grande successo dell’iniziativa, va anche evidenziato che,
in considerazione degli elevati costi di produzione richiesti per la
utilizzazione di caratteri con un ingrandimento molto accentuato e,
soprattutto, a causa del fatto che con caratteri di tali dimensioni la lettura
risulta eccessivamente analitica e faticosa, si è suggerito di riconsiderare il
problema dei libri su richiesta, contenendo significativamente le dimensioni
del corpo di scrittura.
Infine, va ricordato che, purtroppo, il servizio di consulenza sulla normativa
concernente l’integrazione scolastica e l’assistenza, istituito per consentire
più stretti rapporti tra l’Ufficio Istruzione della Presidenza Nazionale ed il
Ministero della Pubblica Istruzione e per garantire informazioni aggiornate
agli operatori delle strutture periferiche dell’Unione, che aveva ottenuto
lusinghieri riscontri nella base associativa, a partire dal mese di settembre
non ha più potuto avvalersi della preziosa collaborazione del prof.
Menegatti, improvvisamente scomparso. Si è trattato di una perdita
veramente irreparabile per l’Unione, sul piano umano più ancora che su
quello pur grandissimo della competenza, che ha comportato la sospensione
del servizio in parola a tempo per il momento indeterminato.
AUTONOMIA
Anche nel 2006, l’attività del Servizio Autonomia ha riguardato diversi
aspetti di questa vasta problematica, in alcuni casi continuando la trattazione
di problemi precedentemente impostati, in altri casi affrontando problemi
nuovi, attraverso anche l’acquisizione di nuove collaborazioni da parte di
esperti nel settore.
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In primo luogo, va ricordato che recentemente la Direzione Nazionale
dell’Unione ha deliberato di costituire una struttura che supporti l’ufficio,
allo scopo di potenziare il settore ed individuare strategie operative
concernenti soprattutto la diversità fra le posizioni di altre associazioni di
ciechi e quella dell’Unione stessa che opera, come è noto, secondo regole
ben precise e secondo criteri essenzialmente sociali e non commerciali.
Il potenziamento prevede la creazione di un coordinamento capace di unire
le energie e le risorse di più entità attive nel settore. Questa nuova struttura
ha il compito di determinare indirizzi e razionalizzare l’impiego delle
risorse, mediante la sinergia fra diverse entità che finora hanno operato
ciascuna per proprio conto e favorire la diffusione della cultura
dell’autonomia per i ciechi e per gli ipovedenti, elaborando propri principi,
ma anche accogliendo le richieste e le proposte utili provenienti
dall’esterno.
Più nel dettaglio, il coordinamento affronta prioritariamente i seguenti
problemi: percorsi tattili; cani guida; mappe tattili; semafori sonori;
promozione e orientamento della ricerca; raccolta di corrette informazioni
sull’esistente; raccolta della normativa vigente in materia di autonomia sia
in Italia che nell’Unione Europea; collaborazione con gli organismi politici
e con le pubbliche amministrazioni per prospettare soluzioni atte a garantire
l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti.
È stato anche previsto di individuare opportune professionalità presso le
strutture periferiche in grado di seguire tali problematiche a livello locale.
Nei rapporti con le pubbliche amministrazioni, e specificamente per quanto
concerne l’accessibilità dei siti web, sulla base di quanto disposto dalla
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legge 4/2004 che ha sancito precisi diritti dei disabili su tale materia, è
proseguita l’azione volta ad aumentare il numero dei siti realmente
accessibili ai ciechi ed agli ipovedenti, nonché agli altri disabili, non solo
delle pubbliche amministrazioni, ma anche di primarie aziende private. Al
riguardo, l’Unione ha da tempo creato una apposita commissione tecnica
per la verifica dell’accessibilità dei siti stessi.
Su questo argomento va sottolineata una specifica iniziativa, rappresentata
da un seminario sull’applicazione della legge in parola, svoltosi a Torino nel
mese di giugno, che ha visto la partecipazione di qualificati esperti del
settore che collaborano stabilmente con l’Unione e ha affrontato anche i
temi dell’editoria elettronica e della firma digitale.
Di non minore rilevanza è stata anche l’azione relativa all’applicazione su
tutto il territorio della nota del Ministero della Salute 28.4.2003, con la
quale sono stati esplicitamente inclusi fra gli interventi riabilitativi i corsi
per l’autonomia, l’orientamento e la mobilità, nonché per l’alfabetizzazione
informatica dei minorati della vista.
L’importanza di questo risultato conseguito dall’Unione, si rammenta, è
sottolineata dalla circostanza che in tale provvedimento il Ministero
richiama le autorità regionali, competenti per materia, a tenere conto nella
propria programmazione ed organizzazione del sistema integrato di
interventi sanitari e sociali delle specifiche esigenze collegate alla
minorazione visiva, estendendo la concezione della riabilitazione anche al
recupero sociale più propriamente inteso. L’azione della Presidenza
Nazionale e delle strutture territoriali dell’Unione è stata perciò incentrata
sulla concreta realizzazione di tali importanti indirizzi amministrativi.
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Sempre in collaborazione con il Ministero della Salute, va segnalata la
consulenza fornita per l’attuazione della normativa con la quale si prescrive
che l’etichetta in Braille dei contenitori dei medicinali rechi anche la data di
scadenza (D.L. 27.5.2005, n. 87, art. 1-quater, convertito in legge
26.7.2005, n. 149). Sul punto è stato raggiunto un accordo con
l’associazione delle industrie omeopatiche che prevede, in relazione alle
particolari condizioni di produzione e vendita dei prodotti omeopatici, una
strategia che intende limitare realisticamente l’adempimento di legge
unicamente alle singole confezioni destinate di volta in volta ai ciechi o agli
ipovedenti.
In pratica, su richiesta dell’utente con disabilità visiva, il farmacista si
rivolgerà immediatamente ad una azienda produttrice di sua scelta la quale
fornirà, entro e non oltre le 24 ore successive, il medicinale omeopatico
ordinato in un imballo speciale recante tutte le indicazioni in Braille
previste dalla legge, comprese quelle relative ai dati variabili (scadenza o
altro).
Per quanto concerne, invece, i medicinali allopatici, le trattative sono ancora
in atto con l’apposito gruppo di lavoro costituito dal Ministero della Salute.
Esemplari di etichette adesive da applicare sulle confezioni farmaceutiche
sono già stati esaminati da uno specifico nucleo di valutazione costituito
presso la Presidenza Nazionale dell’Unione, con esito sostanzialmente
positivo, tanto da far ritenere imminente la definizione di un preciso
protocollo operativo.
Va ricordata anche la costituzione, nel corso dell’anno, di una Consulta per
le tematiche relative alla disabilità costituita presso il Ministero della
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Funzione Pubblica, presso la quale hanno operato i rappresentanti di tutte le
più importanti associazioni di persone con disabilità, compresa ovviamente
l’Unione. Uno dei gruppi di lavoro nei quali si è articolata la Consulta è
stato espressamente dedicato ai problemi relativi alla mobilità e
all’abbattimento delle barriere architettoniche e nel corso dei lavori
rappresentanti dell’Unione hanno prospettato le più rilevanti esigenze dei
ciechi e degli ipovedenti sull’argomento.
Sempre in materia di mobilità, sono stati forniti documenti e suggerimenti
ad amministrazioni locali e a strutture territoriali dell’Unione, soprattutto
concernenti la posa di indicatori tattili a terra e l’installazione di semafori
acustici, in merito ai quali prosegue la sperimentazione e l’omologazione di
nuovi prototipi, da aggiungersi a quello già riconosciuto sulla base delle
caratteristiche di cui alla direttiva C.E.I. (Comitato Elettrotecnico Italiano)
214-7.
Per quanto concerne questi ultimi dispositivi, in particolare, con
l’approvazione del decreto dirigenziale 2485 del 19.12.2003, si è concluso il
processo di omologazione del semaforo acustico mod. AVA7 della società
Inges di Treviglio. Pertanto, le strutture periferiche dell’Unione saranno
facilitate nel richiedere l’installazione di semafori acustici, potendo indicare
modelli già omologati ufficialmente che presentano tutte le caratteristiche di
cui alla predetta direttiva.
Su questo argomento va anche segnalata la predisposizione di un nuovo
modello di ITT, che è stato sottoposto alla valutazione dell’Unione la quale,
al riguardo, ha adottato le seguenti linee operative.
È stata autorizzata in generale la ricerca di nuovi indicatori tattili a terra, a
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seguito dei numerosi rilievi da parte di esperti e di utenti relativi ai codici di
più frequente uso, ritenuti o difficilmente percepibili o eccessivamente
complessi. Tale ricerca è stata affidata alla Sezione Provinciale di Cosenza e
alla Stamperia Braille Regionale di Catania.
I nuovi indicatori (che potranno essere realizzati con diversi materiali) sono
stati esaminati dalla Commissione Nazionale per l’Autonomia, la quale ha
fatto apportare alcuni correttivi. In seguito, i medesimi indicatori sono stati
esaminati dal Coordinamento Interistituzionale per l’Autonomia.
Una volta acquisiti i predetti pareri, farà seguito una fase di sperimentazione
generale in tutte le città capoluogo di provincia o, quanto meno, di regione,
e, più specificamente, presso il Centro Studi e Riabilitazione “Giuseppe
Fucà” di Tirrenia e presso il Centro “Helen Keller” di Messina. Una volta
concluso questo iter, verrà adottata una decisione definitiva relativa
all’adozione o meno del nuovo sistema.
Presso la Presidenza Nazionale è stato anche costituito uno specifico gruppo
tecnico ristretto per l’integrazione e la modifica del Testo Unico
sull’abbattimento delle barriere architettoniche, tutt’ora in corso di esame
presso i competenti uffici del Ministero dei trasporti e del Ministero delle
infrastrutture. Tale gruppo ha presentato una approfondita relazione a
corredo delle modifiche proposte, sulla quale si attende riscontro da parte
delle autorità interessate direttamente.
In materia di mobilità vanno pure segnalati i numerosi interventi operati,
anche su sollecitazione di soci che avevano avuto incidenti, presso le
Direzioni delle Metropolitane di Milano e Roma, oltre che per segnalare
l’accaduto, soprattutto per chiedere l’eliminazione delle situazioni di
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rischio. All’argomento è stato anche interessato il Ministero dei trasporti e
delle infrastrutture, affinché intervenisse per sollecitare da parte di Unifer
l’approvazione e l’applicazione del regolamento in materia di sicurezza, alla
cui elaborazione ha partecipato anche l’Unione.
Intensa è stata, come di consueto, la collaborazione con Trenitalia S.p.A.
Su tale punto va segnalato che, dopo ripetuti interventi dell’Unione,
Trenitalia ha esplicitamente accolto nel nuovo regolamento sulla
circolazione dei treni la disposizione secondo la quale i viaggiatori ciechi ed
ipovedenti muniti di tessera Mod. 28C possono acquistare i biglietti del
trasporto regionale direttamente in treno senza aggravio di spesa, qualora
partano da stazioni impresenziate. Sul punto sono tutt’ora in corso alcuni
interventi volti a garantire il rispetto di tale norma, in seguito a segnalazioni
pervenute da parte di soci che hanno incontrato talune difficoltà al riguardo.
Trenitalia ha anche incaricato l’Unione della distribuzione gratuita ai non
vedenti degli orari ferroviari su supporto informatico. Sono state anche
distribuite audiocassette contenenti una sintesi della Carta dei Servizi 2006.
È proseguita con esiti positivi anche la collaborazione con la RAI, grazie
alla quale sono state accolte alcune specifiche rivendicazioni in occasione
del rinnovo del contratto di servizio Stato-RAI e precisamente:
l’aumento quantitativo delle audiodescrizioni con ampliamento della
gamma di programmi audiodescritti nella misura del 10%;
il miglioramento del servizio di Televideo dedicato ai non vedenti.
Inoltre, l’Ufficio Autonomia ha anche partecipato ad incontri organizzati
dal Segretariato Sociale della RAI, con il quale, al momento, è stata
impostata la discussione sui fondamentali problemi per la risoluzione dei
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quali il servizio radiotelevisivo dovrebbe offrire un valido aiuto, in vista di
una più ampia collaborazione in futuro.
Da notare anche i colloqui intercorsi con la competente commissione
incaricata di predisporre le proposte per il rinnovo del contratto di servizio
Stato-Rai per il prossimo triennio. In tale sede, così come in altri contatti
con la RAI, sono state segnalate specifiche esigenze anche in previsione del
passaggio dalle trasmissioni analogiche a quelle digitali, in modo da
garantire la più ampia gamma di servizi agli utenti minorati della vista.
È anche proseguita la collaborazione con la Direzione di Televideo RAI per
la programmazione della pagina 790, che è stata intitolata “Per saperne di
più”, destinata, in particolare, a rivolgere le informazioni, oltre che ai ciechi
ed agli ipovedenti, a tutti i cittadini che possano avere un qualche interesse
per le problematiche della categoria. Per tale attività sono stati predisposti
alcuni specifici programmi da trasmettere via telesoftware, soprattutto
dedicati ai bambini.
Si rammenta che la pagina è aperta a tutte le associazioni ed a tutte le
istituzioni che si occupino dei problemi dei minorati della vista.
Infine, tra le altre attività svolte dal settore, si segnalano:
collaborazione con gruppi di tecnici per l’eliminazione delle barriere
architettoniche e della comunicazione;
verifica dell’apposizione dei caratteri braille sulle nuove tessere sanitarie
elettroniche;
collaborazione con Vodafone per la fornitura di telefoni Nokia 6600 con
a bordo lo screen reader talks;
contatti con l’ABI e con Cittadinanza Attiva per estendere la diffusione
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degli sportelli bancomat accessibili ai ciechi ed agli ipovedenti;
interventi sulla Direzione Centrale delle Poste perché il servizio
Postamat sia dotato di sintesi vocale, al fine di renderlo utilizzabile
anche da parte dei disabili visivi;
sperimentazione in collaborazione con Cittadinanza Attiva di alcuni
accorgimenti per favorire l’autonomia dei ciechi e degli ipovedenti che
si recano ai supermercati per fare la spesa da soli;
collaborazione con il Ministero degli Esteri e con il Ministero per i Beni
culturali ed ambientali per predisporre la parte destinata ai visitatori
ciechi ed ipovedenti del padiglione italiano all’esposizione universale
svoltasi in Giappone ad Aichi;
intensificazione dei rapporti con il Ministero per i beni e le attività
culturali per progettare forme di collaborazione in vista di rendere
accessibili i musei anche ai ciechi e agli ipovedenti – sul punto è stato
emanato apposito decreto ministeriale 20 aprile 2006, n. 239 che, nel
disciplinare la modifica alla normativa concernente l’istituzione del
biglietto d’ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità,
parchi e giardini monumentali dello Stato, ha specificamente disposto
che è consentito l’ingresso gratuito anche ai cittadini dell’Unione
Europea portatori di handicap e ad un loro familiare o ad altro
accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di
assistenza socio-sanitaria;
sempre in collaborazione con il ministero per i beni culturali,
rappresentanti dell’Unione hanno partecipato alla progettazione ed alla
attuazione del progetto denominato “Cassio”, finalizzato a rendere
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accessibili alle persone con disabilità visiva nove musei dell’Italia
meridionale, mediante la preparazione degli operatori e la installazione
di un computer con periferiche dedicate;
collaborazione con la Direzione Nazionale dei Parchi per fornire e
raccogliere informazioni relative alla predisposizione di aree attrezzate e
di percorsi atti a consentire la libera deambulazione ai ciechi non
accompagnati.
LAVORO E PREVIDENZA
In questa sezione vengono trattati insieme sia i problemi riguardanti la
formazione professionale, sia quelli concernenti il collocamento
obbligatorio sia, infine, i problemi connessi con il trattamento di pensione
contributiva e, in particolare, dei requisiti di accesso alla pensione di
anzianità, nonché con il beneficio di 4 mesi di anzianità figurativa per ogni
anno di servizio effettivamente svolto, previsto dalle leggi 113/85 (articolo
9, comma 2) e 120/91 (articolo 2).
- Lavoro
Come già riferito nella sezione dedicata ai rapporti con il Parlamento,
l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha accolto con viva
soddisfazione la conversione con modificazioni del decreto legge 10
gennaio 2006, n. 4 nella legge 9 marzo 2006, n. 80, i cui articoli 6 e 7
interessano i disabili in genere e, di conseguenza, anche i minorati della
vista. Nella fattispecie, l’articolo 6 statuisce una semplificazione dell’iter di
accertamento sanitario in materia di riconoscimento dello status della
disabilità. Il successivo articolo 7 prevede un monitoraggio della attuazione
della legge 12 marzo 1999, n. 68, all’interno delle Amministrazioni
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
pubbliche, rendendo obbligatorio comunicare semestralmente e comunque
entro il 31 dicembre di ogni anno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri
– Dipartimento della Funzione pubblica sia un elenco del personale disabile
inserito in organico, sia le assunzioni previste dalla programmazione
triennale dei fabbisogni.
In materia di tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di
discriminazioni una importante vittoria è simboleggiata dall’approvazione
in sede deliberante da parte della Commissione Giustizia del Senato della
Legge 1 marzo 2006, n. 67. Trattasi di una disposizione contro i
comportamenti diretti ed indiretti a discapito dei disabili secondo cui la
persona lesa può ricorrere al giudice ordinario che in sede di giurisdizione
amministrativa oltre a punire la discriminazione può deliberare l’indennizzo
del danno, anche non patrimoniale1. Tra l’altro, l’onere della prova è di
spettanza del convenuto in giudizio e non del disabile. È da sottolineare che
la Legge 67/2006 riconosce il ruolo sociale delle associazioni di categoria
legittimandole ad agire in nome e per conto del soggetto che ha subito la
discriminazione, sulla base di una delega rilasciata per atto pubblico o per
scrittura privata autenticata a pena di nullità, nell’ambito della tutela
giurisdizionale di cui il disabile può usufruire (ex articolo 4). Per maggiori
approfondimenti in merito si rinvia alla predetta sezione dedicata ai
Rapporti con il Parlamento.
Nell’ambito delle disposizioni sul collocamento obbligatorio dei minorati
1 Per un maggiore approfondimento è da chiarire che nel termine discriminazione la Legge 67/2006 (ex articolo 2) sussume sia il caso in cui, per motivi connessi alla disabilità, una persona sia trattata meno favorevolmente di una persona non disabile in situazione analoga (discriminazione diretta), sia il caso in cui una disposizione, una prassi o un atto apparentemente neutri mettano una persona disabile in posizione di svantaggio rispetto ad altre persone (discriminazione indiretta).
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della vista nel settore pubblico, con sentenza n. 190/2006 la Corte
Costituzionale ha dichiarato illegittimo l’articolo 8-bis del decreto legge 28
aprile 2004, n. 136, convertito, con modificazioni, nella legge 27 luglio
2004, n. 186, per contrasto con gli articoli 3, 4, 38 e 97 della Costituzione.
La querelle è stata sollevata dal Tar della Puglia circa la denuncia di alcuni
insegnanti in disaccordo con i privilegi accordati ai loro colleghi disabili od
appartenenti a categorie protette nell’assegnazione delle mansioni di
dirigenza nelle scuole in applicazione dell’articolo 8-bis. Ipso facto, nel
campo della tutela delle persone con disabilità la Costituzione si limita a
stabilire che gli inabili e i minorati hanno diritto all’educazione e
all’avviamento professionale e non godono di un diritto incondizionato a
ruoli di favore nell’ambito dei percorsi professionali. Il contestato articolo,
invece, non circoscrivendo l’operatività delle quote di riserva all’avvio al
lavoro dei disoccupati, ma facendole applicare anche nello sviluppo di
carriera, supererebbe i livelli di tutela costituzionalmente imposti dal
rispetto del principio di solidarietà e comprimerebbe irragionevolmente
l’esigenza dell’amministrazione alla selezione dei soggetti più idonei a
ricoprire posizioni di responsabilità.
Pertanto, la Consulta ha affermato che l’articolo 8-bis travalica il livello di
tutela riconoscibile ai soggetti svantaggiati sulla base della Costituzione
estendendo la quota di riserva, che oltretutto prevede come diktat
imprescindibile quello della disoccupazione, anche ai posti di dirigente
scolastico ai quali, invece, sono ammessi soltanto i docenti laureati, in ruolo
da almeno sette anni. I docenti non vedenti che intendano partecipare alle
selezioni per incarichi di presidenza di durata annuale dovranno attenersi
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alla normativa vigente, non potendo più avvalersi delle precedenze ivi
previste. Notevole risulta essere la portata della pronuncia in esame, i cui
riflessi sono destinati a ripercuotersi non soltanto sui presidi non vedenti
ma, tout court, interessa tutti i lavoratori minorati della vista in progressione
di carriera.
Gli Organi centrali di questa Unione hanno seguito con la massima
attenzione l’approvazione della legge delega 1° febbraio 2006, n. 43, sul
riordino delle professioni sanitarie, che ha coinvolto anche i fisioterapisti
non vedenti in qualità sia di dipendenti presso i presidi ospedalieri sia di
lavoratori autonomi. La nuova normativa in materia prevede che venga
istituito almeno un Ordine per ogni area delle professioni sanitarie,
lasciando la possibilità di costituire un singolo organismo con almeno
ventimila iscritti. Essa stabilisce, altresì, che il titolo universitario sia
direttamente abilitante alla professione senza esame di Stato.
L’Istituto dei Ciechi “F. Cavazza” di Bologna ha istituito un corso di
formazione per Centralinista – Operatore dell’informazione nella
comunicazione per il conseguimento della qualifica di centralinista
telefonico e la certificazione delle «competenze allargate alla sfera della
comunicazione e gestione delle informazioni». Un’ulteriore iniziativa
formativa è stata indetta dal Consiglio Regionale della Toscana che, in
collaborazione con l’Accademia Italiana Shiatsu Do di Firenze, ha
predisposto la IV edizione del corso di massaggio Shiatsu destinato ad
ipo/non vedenti interessati in proposito. Il corso è stato quasi
esclusivamente pratico e ha avuto la finalità di fornire i primi essenziali
elementi per l’utilizzazione dello shiatsu.
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Un unicum nel suo genere risulta la sentenza n. 2773/2006 del Tribunale
Ordinario di Milano - Sezione Lavoro che ha riconosciuto la cecità
assoluta in favore di un minorato della vista facendo ricorso alla Legge 3
aprile 2001, n. 138. Nelle motivazioni della decisione sono posti in rilievo
alcuni elementi di interesse generale, tra i quali si annovera la chiamata in
giudizio delle Regioni (legittimazione passiva) solo quando si tratta di
benefici aggiuntivi rispetto a quelli indicati con legge dello Stato. Inoltre, in
caso di riconoscimento dello status invalidante di un soggetto durante l’iter
giurisdizionale, i benefici spettanti decorrono non dal primo giorno
successivo a tale accertamento, bensì dal momento di insorgenza della
patologia.
A conclusione di un tavolo di consultazione con i dirigenti di questa
Presidenza Nazionale, il Ministero del Lavoro – Direzione Generale del
Mercato del Lavoro ha emanato la circolare n. 32/2006 al fine di garantire
uniformità procedimentale da parte degli Uffici preposti alla gestione e
all’aggiornamento dell’Albo nazionale dei centralinisti telefonici privi della
vista. Il Dicastero ha chiarito che, ai fini del conseguimento delle qualifiche
professionali equipollenti a quella di centralinista telefonico e
dell’iscrizione all’Albo nazionale di riferimento, in base all’articolo 2 del
Decreto del Ministro del Lavoro 10 gennaio 2000, restano immutate le
disposizioni contenute nella legge 29 marzo 1985, n. 113. Pertanto, laddove
venga adottata l’espressione «appendice all’Albo dei centralinisti telefonici
non vedenti», la circolare informa che non è da intendersi come una
creazione di un diverso albo, ma come una scansione dello stesso in
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differenti settori, corrispondenti alle varie qualifiche indicate dal D. M. 10
gennaio 2000.
In riferimento alla legge 113/85 è stata presentata nel corso della presente
legislatura una proposta di modifica di cui maggiori approfondimenti sono
rinvenibili nella sezione Rapporti con il Parlamento. Il tema generale della
modifica risulta di grande rilievo: l’integrazione lavorativa dei centralinisti
telefonici non vedenti, inserita all’interno di una più attuale strategia di
inclusione sociale. I risultati della legge 113/85 sono considerati
ampiamente positivi, seppure suscettibili di miglioramenti e correttivi alla
luce dei progressi tecnologici legati allo sviluppo dell’informatica.
A scopo informativo sono state costantemente aggiornate le sedi periferiche
su disposizioni normative ed amministrative di rilievo, quale, ad esempio, la
nota 3004 del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale – Direzione
generale per l’attività ispettiva, con la quale, in risposta ad un interpello
dell’Università degli Studi di Verona, si precisa che i congedi parentali
possono essere sospesi in caso di insorgenza della malattia del bambino. Il
genitore che usufruisce di un congedo parentale, su richiesta, ha la
possibilità di cambiare il titolo di assenza dal lavoro in congedo per malattia
del bambino. Di pari rilievo si delinea anche la nota 3003 del Ministero
medesimo, in risposta ad un interpello della Regione Liguria, secondo cui si
conferma la possibilità per il lavoratore che presti assistenza a più familiari
disabili gravi di cumulare più permessi (ex articoli 33 della Legge 104/1992
e 20 della Legge 53/2000). Quindi, quando nel nucleo familiare sono
presenti più persone disabili in situazione di gravità, il lavoratore può
richiedere un permesso di tre giorni mensili per ciascuno dei parenti (o
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Vol. n. 7-8
affini entro il terzo grado) da assistere.
Una iniziativa promossa dall’INPDAP ha riguardato l’istituzione di un
casellario centrale delle posizioni previdenziali attive per i propri iscritti che
sono in prevalenza i dipendenti degli Enti locali e del Servizio Sanitario
Nazionale. I lavoratori prossimi alla quiescenza ricevono una
comunicazione in cui sono riepilogate i dati necessari al proprio status
previdenziale ed ogni iscritto può verificare la posizione assicurativa anche
ai fini della applicazione del beneficio di quattro mesi per ogni anno di
servizio effettivamente prestato di cui alle Leggi 113/1985, articolo 9,
comma 2, e 120/1991, articolo 2. Sulla misura della pensione in base al
sistema retributivo o misto gli organi centrali dell’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti – hanno avviato una concertazione con il Ministro
del Lavoro e della Previdenza sociale, al fine di conoscere le determinazioni
in merito.
- ALA (Agenzia per la Promozione del Lavoro dei Ciechi)
Nel corso dell’anno 2006 è proseguita la catalogazione delle schede
informative inoltrate a questa Presidenza Nazionale dai soci e da coloro che
hanno mostrato interesse ad inserire il proprio curriculum vitae nella banca
dati dell’A.L.A. Le informazioni pervenute sono state conservate in un data
base cartaceo e trattate nel rispetto delle disposizioni del Decreto
Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, sulla tutela della privacy.
In considerazione della difficoltà incontrata dai ciechi e dagli ipovedenti ad
acquisire informazioni sui concorsi indetti da Enti pubblici, Ministeri ed
Università, per specifiche posizioni professionali, dopo una attenta
valutazione dei requisiti richiesti per la partecipazione, l’A.L.A. segnala il
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concorso tramite circolare ad hoc e ne dà comunicazione anche a quanti
risultano disoccupati ovvero occupati ma intenzionati a migliorare il proprio
status lavorativo.
Pregevole è stata la proposta di un forum tecnico-didattico per docenti e
presidi non vedenti in occasione della convocazione della Commissione per
la Tutela dei Diritti degli Insegnanti in data 13 dicembre 2006. Gli steps da
perseguire sono i seguenti: a) abbattere i costi di spesa di una rivista
specializzata; b) utilizzare la piattaforma dell’Unione Italiana dei Ciechi e
degli Ipovedenti – ONLUS; c) risolvere i problemi connessi alla privacy in
base al Decreto Legislativo 196/03; d) stimolare il dibattito interno grazie al
coinvolgimento dei giovani e dei vedenti; e) realizzare un data base di
disposizioni giuridiche; f) promuovere lo scambio di materiale didattico; g)
creare uno spazio riservato ad argomenti di carattere pedagogico e
psicologico.
Tra l’altro, nella stessa riunione è stata focalizzata l’attenzione sul conflitto
tra precedenza assoluta nei concorsi ed applicazione vigente del doppio
canale in quanto penalizzante per i non vedenti. Ipso facto, i docenti
vincitori di concorso in province senza disponibilità di cattedre vengono
inseriti nelle graduatorie permanenti e in occasione di successivo concorso
sono surclassati dai nuovi docenti vincitori ai quali viene riservato il diritto
di prelazione della sede di servizio malgrado sia disposto il 50 per cento dei
posti liberi a ciascuno dei due canali di immissione in ruolo. In vista della
possibile assunzione di docenti e presidi non vedenti in attesa di una nuova
ordinanza ministeriale, la Commissione ha richiesto un incontro con il
Ministero competente al fine di garantire ai minorati della vista una
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precedenza assoluta nella scelta della sede di lavoro indipendentemente dal
canale di immissione in ruolo a cui essi appartengono.
PENSIONISTICA E SERVIZI SOCIALI
In questa sezione vengono riportate le attività, svolte nel 2006, relative alle
procedure di riconoscimento della minorazione visiva e di erogazione delle
provvidenze economiche in favore dei non vedenti da parte dello Stato
(prima di competenza del Ministero dell’Interno e ora dell’INPS). Tale
complesso di attività, all’interno dell’Unione, viene comunemente definito
con il termine “pensionistica”; la materia previdenziale viene, invece,
trattata nella sezione “Lavoro e previdenza”.
La Direzione Generale per la Motorizzazione del Ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti con nota n. 107 del 6 giugno 2006, in risposta
ad alcune domande poste dall’ANGLAT, ha fornito precise indicazioni in
merito alla gratuità dei posteggi delimitati da segnaletica orizzontale blu a
pagamento in caso di sosta da parte di veicoli al servizio di persone invalide
dotati dell’apposito contrassegno. Il Ministero stabilisce che l’esposizione
del contrassegno H, in vigore su tutto il territorio nazionale, autorizza la
circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone con disabilità
anche in deroga ad ulteriori disposizioni di legge, ivi compresa l’esenzione
dal pagamento delle tariffe orarie per il parcheggio, mettendo, in tal modo,
a riparo i beneficiari da contestazioni improprie o da verbalizzazione di
infrazioni.
Nel corso dell’anno 2006 l’Istituto per ciechi Rittmeyer di Trieste si è
dimostrato foriero di iniziative, quali, a titolo esemplificativo, una
riedizione del corso di Terapia Cranio-Sacrale livello I – Metodo Upledger
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e il corso di Terapia della Fascia destinati entrambi a fisioterapisti ipo/non
vedenti. L’Istituto ha attivamente interloquito con il Ministero della Salute
per l’acquisizione dell’accreditamento ECM.
Numerose strutture territoriali, tra le quali la Sezione Provinciale
dell’Aquila e il Consiglio Regionale delle Marche, hanno sottoscritto un
protocollo d’intesa con l’Agenzia delle Entrate allo scopo di meglio
garantire i servizi di assistenza fiscale ai ciechi e agli ipovedenti, inclusi
l’attivazione di una linea telefonica dedicata, una corsia preferenziale per
ridurre i tempi di attesa e un rapporto privilegiato con i rappresentanti
dell’Unione a livello locale. Nello stesso tempo sono state avviate anche
iniziative di divulgazione sulle potenzialità dei nuovi servizi telematici
offerti dalla Agenzia medesima nonché prestazioni di assistenza sia presso
la sede della Sezione, sia presso il domicilio dell’interessato in casi di
particolare necessità.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ha ritenuto opportuno
pubblicizzare la Delibera della Giunta Regionale del Veneto n. 464/2006
secondo cui è stato approvato un programma coordinato di servizi ed
interventi in favore di anziani e persone non autosufficienti. Il documento
propone, fra l’altro, un innovativo assetto del sistema della “residenzialità”
nonché la promozione e il sostegno della domiciliarietà e delle prestazioni
sanitarie.
In materia di pensionistica, particolare importanza ha assunto in tema di
opzione per il trattamento più favorevole la vertenza giudiziaria sorta in
Pisa, in base alla quale è stata riconosciuta ad una titolare di indennità di
accompagnamento quale invalida del lavoro la facoltà di optare per
293
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
l’indennità di accompagnamento prevista per i ciechi civili totali. Il giudice
ha applicato nella fattispecie l’articolo 1, commi 4 e 5, della Legge
508/1988, che statuisce l’incompatibilità dell’indennità di
accompagnamento con analoghe prestazioni concesse per invalidità
contratte per cause di guerra, di lavoro o di servizio ma rendono salva per
l’interessato la possibilità di optare per il trattamento più conveniente da un
punto di vista economico.
Il Tribunale Ordinario di Milano – Sezione Lavoro con sentenza n. 1510 ha
accordato ad un titolare dell’indennità di accompagnamento quale invalido
civile il diritto di percepire anche l’indennità speciale quale cieco parziale
ventesimista. Tale indennità non si basa sulla medesima condizione
dell’indennità di accompagnamento ma trova la sua giustificazione in un
diverso status invalidante. Pertanto, avendo le due provvidenze fondamento
su invalidità diverse, entrambe possono concorrere e come tali essere
riconosciute in capo al medesimo soggetto.
I minorati della vista sono stati, altresì, informati della misura delle
pensioni, degli assegni e delle indennità vigenti per l’anno 2006 a favore dei
mutilati ed invalidi civili, ciechi civili e sordomuti nonché dei limiti
reddituali prescritti per la concessione delle provvidenze economiche in
base al decreto interministeriale 5 aprile 2006. L’INPS ha richiamato
l’attenzione delle associazioni di categoria sull’eventualità di una
sospensione delle provvidenze di invalidità civile nei confronti dei disabili
non in regola con i redditi previo sollecito all’interessato di fornire ulteriori
aggiornate informazioni per chiarire la propria posizione.
ATTIVITÀ DELLE COMMISSIONI
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Come è noto, l’organizzazione dell’Unione Italiana Ciechi e degli
Ipovedenti si articola, oltre che su base territoriale, anche in organi
collegiali interni, ai quali vengono attribuiti compiti relativi a particolari
settori di attività, ciascuno coordinato da un componente la Direzione
Nazionale.
Le Commissioni, i Comitati Tecnici e i Comitati composti dai
rappresentanti regionali svolgono un compito di grande rilievo ed
importanza nella vita associativa, esprimendo pareri e formulando proposte
agli organi decisionali dell’associazione.
Si riportano di seguito, in sintesi, gli argomenti trattati nel corso del 2006,
suddivisi per ciascun settore di attività di competenza delle varie
Commissioni.
- Attività della Commissione istruzione
Insediamento Commissione e programma attività;
determinazione degli organici e mobilità del personale docente di
sostegno;
adozione dei libri di testo;
formazione, iniziale e continua, del personale della scuola;
formazione ed aggiornamento dei quadri associativi responsabili del
settore istruzione;
formazione ed aggiornamento dei dirigenti associativi;
coordinamento delle attività promosse dagli Enti dipendenti e collegati
all’Unione in materia di istruzione;
partecipazione all’attività dell’Osservatorio permanente
sull’integrazione scolastica delle persone disabili;
295
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
redazione del “Secondo libro bianco sull’educazione dei ciechi in
Italia”;
formulazione dei quesiti da utilizzare nell’indagine sulle condizioni di
vita delle persone cieche, ipovedenti e cieche pluriminorate;
partecipazione al seminario nazionale svoltosi a Perugia;
attività del Gruppo di lavoro costituito presso l’I.N.Val.S.I. per definire
i criteri di valutazione delle attività di sostegno all’integrazione degli
allievi disabili nelle scuole di ogni ordine e grado;
attività in seno al Comitato tecnico scientifico per l’integrazione degli
alunni disabili.
- Attività delle Commissioni lavoro
Attività del Comitato nazionale e Comitato tecnico dei fisioterapisti
Insediamento del Comitato ed elezione del responsabile operativo;
elezione del comitato tecnico e del comitato di redazione della rivista
“Dal pensiero alla mano”;
rapporti con il Ministero della salute per la disciplina dell’attività
professionale di settore;
esame del documento conclusivo del XXI Congresso Nazionale;
ipotesi di convegno nazionale su tematiche di specifico interesse in
programma per giugno 2007;
nuova impostazione della rivista “Dal pensiero alla mano” e nuova
denominazione “Il fisioterapista in Europa”;
pianificazione corsi metodiche Mezieres;
problematiche relative all’assemblea nazionale di categoria
organizzazione della giornata scientifica;
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
esami di software per la gestione dei pazienti;
incontri con il Ministero della Salute in ordine all’iter del decreto
relativo agli ordini ed albi professionali;
ipotesi di corsi in collaborazione con l’I.Ri.Fo.R.;
problematiche concernenti la formazione professionale continua;
esame situazione corsi per massofisioterapisti e problematiche relative al
riconoscimento del titolo professionale;
esame dell’accordo recante criteri e modalità per il riconoscimento
dell’equivalenza ai diplomi universitari dell’area sanitaria dei titoli del
pregresso ordinamento;
opera di pressione sulle autorità competenti per la riqualificazione del
titolo di massofisioterapista in fisioterapista, attraverso il conseguimento
del titolo di scuola media superiore per l’accesso al corso di laurea di
primo livello;
possibilità della riconversione delle attuali scuole di massofisioterapia
in sedi universitarie per corsi di laurea in fisioterapia, centri di
aggiornamento continuo e centri tiflodidattici;
pianificazione e relativi studi di fattibilità di un centro studi permanente
per fisioterapisti;
aggiornamento professionale della categoria e relativo accreditamento di
corsi di specializzazione;
problema relativo alla accessibilità ai ciechi e agli ipovedenti delle
apparecchiature elettromedicali;
rapporti con strutture periferiche di categoria.
Attività del Comitato tecnico nazionale dei centralinisti telefonici non
297
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
vedenti
Insediamento del Comitato;
ipotesi di modifica della legge 113/85;
esame mozione congressuale e programma attività;
intensificazione dei corsi di aggiornamento e riqualificazione
professionale;
rapporti con Ministero del Lavoro su problematiche di interesse
specifico;
verifica delle condizioni di lavoro del personale non vedente ai sensi
della legge 67/2006;
problemi connessi con l’applicazione della legge 104/92;
esame della situazione concernente l’erogazione dell’indennità di
mansione ai centralinisti non vedenti, pubblici dipendenti;
ampliamento delle mansioni dell’operatore telefonico non vedente.
Attività della Commissione nazionale per la tutela degli insegnanti non
vedenti
Predisposizione questionario in grado di individuare i bisogni formativi
della categoria;
esame delle linee programmatiche approvate nel corso del XXI
Congresso Nazionale e individuazione linee operative;
controllo e applicazione della legge Stanca;
organizzazione di un seminario sui problemi degli insegnanti da
svolgersi nella primavera del 2007 presso il Centro Studi di Tirrenia;
attivazione di un forum tecnico-didattico per gli insegnanti e i presidi
non vedenti aperto anche ai giovani e ai vedenti;
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
legalizzazione del registro informatico e azioni relative;
conflitto tra precedenza assoluta nei concorsi ed applicazione vigente
del doppio canale: riserva dei posti per i vincitori;
individuazione di un addetto che rappresenti ufficialmente i docenti e la
Commissione stessa per la stampa associativa;
incertezze connesse alla situazione dei dirigenti scolastici ciechi ed
ipovedenti come di seguito articolate: a) assegnazione degli incarichi e
dei trasferimenti ai presidi; b) esonero dal servizio del collaboratore
scolastico; c) formazione; d) vigilanza sulla ricaduta delle norme
approvate nella Finanziaria 2007 su presidi e docenti non vedenti.
Attività della Commissione Nazionale nuove professioni - ALA
Insediamento della Commissione e programma attività;
ipotesi di un censimento di tutte le attività non tutelate dalla legislazione
speciale e conseguente individuazione di nuovi profili professionali;
organizzazione di un seminario sulla analisi delle prospettive lavorative
per minorati della vista con particolare riguardo ai nuovi spazi
occupazionali prospettati dal settore dell’informatica;
intesa I.Ri.Fo.R. - Regioni per una riqualificazione professionale ai
sensi della Legge 12 marzo 1999, n. 68;
implementazione delle nuove qualifiche equipollenti a quella del
centralinista telefonico non vedente secondo quanto individuato dal
Decreto del Ministro del Lavoro 10 gennaio 2000.
Attività della Commissione Nazionale per i rapporti con i Sindacati
Esame della Convenzione stipulata con i sindacati;
monitoraggio sulla applicazione della Legge 68/99 sul diritto al
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collocamento obbligatorio dei disabili;
considerazioni su due riforme a confronto: la Legge 68/99 e il Decreto
Legislativo 276/2003;
tutela dei soggetti svantaggiati in ambito contrattuale e nei corsi di
formazione ed aggiornamento professionale.
- Attività della Commissione per la pensionistica
Insediamento della Commissione;
analisi del problema relativo ai criteri di calcolo pensionistico
contributivo che rischiano di escludere l’anzianità figurativa di cui
godono i lavoratori non vedenti (ex L. 113/85 e L. 120/91) dal computo
del trattamento previdenziale finale;
esame di casi di mancato riconoscimento della maggiorazione dei
trattamenti pensionistici, in relazione ai relativi limiti di reddito e di età;
analisi e proposte relative al progetto di legge sul piano di interventi
integrati per la non autosufficienza;
azioni relative al problema del computo del reddito derivante dalla
prima casa al lordo delle ritenute quale elemento utile per calcolare il
tetto reddituale cui sono sottoposte alcune provvidenze economiche, con
conseguente rischio di esclusione dal godimento della pensione per
ciechi civili;
verifica degli effetti dell’attuazione dell’art. 10 del DL 203/2005 in
materia di trasferimento all’INPS delle residue competenze statali in
materia di cecità civile;
esame delle nuove modalità di riconoscimento dell’invalidità civile,
della cecità civile e del sordomutismo e proposte operative per uno
300
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snellimento e miglioramento delle procedure;
azione di difesa del principio della concessione dell’indennità di
accompagnamento al solo titolo della minorazione e dell’adeguamento
annuale delle prestazioni e salvaguardia dei diritti quesiti;
azione di rivendicazione per una piena applicazione della legge
138/2001 ed una semplificazione delle procedure di accertamento ed
erogazione delle provvidenze economiche;
snellimento delle procedure per la concessione del servizio di
accompagnamento ai ciechi lavoratori ex art. 40 L. 289/2002;
azioni in merito a un possibile aumento dell’indennità speciale per i
ciechi parziali;
esame di problematiche a livello locale su contributi erogati dalle
amministrazioni locali per varie iniziative in favore dei minorati della
vista.
- Attività della Commissione per i servizi sociali
Insediamento della Commissione ed esame delle linee operative emerse
dal Congresso Nazionale;
esame delle problematiche concernenti il Servizio Civile Volontario,
con particolare riferimento al finanziamento dei progetti e alla
normativa specifica;
utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico per servizi di
accompagnamento;
esame della sezione di competenza del questionario sulla realtà dei
ciechi e relative proposte;
azione di pressione volta ad ottenere il riconoscimento dell’Unione
301
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
come patronato;
azioni per estendere le convenzioni con l’Agenzia Entrate per cercare di
attivarle in tutte le regioni;
estensione delle agevolazioni concernenti la tassa di passaggio di
proprietà delle autovetture;
azioni di collegamento con gli enti locali erogatori di servizi sociali ed
eventuale coordinamento con cooperative attive nel territorio di
competenza;
analisi e proposte relative al progetto di legge sul piano di interventi
integrati per la non autosufficienza.
- Attività della Commissione per i problemi degli ipovedenti
Organizzazione di due seminari tecnico-pratici destinati a medici
oculisti per la corretta applicazione della legge 138/2001;
collaborazione con Presidenza Nazionale per incremento indennità
speciale per ciechi parziali;
presentazione di progetti per apertura di nuovi centri CERVI presso
cliniche oculistiche;
proposta del riconoscimento della figura professionale del riabilitatore
visivo con relativo programma di studi;
collaborazione con le strutture territoriali dell’Unione per consulenze
operative nel campo della riabilitazione visiva;
collaborazione con CNT per progetto di informatizzazione del modello
03 per l’acquisizione della strumentazione specifica presente nel
nomenclatore tariffario;
collaborazione con gruppo OSI per l’accessibilità dei siti web delle
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
pubbliche amministrazioni;
censimento dei centri CERVI operanti sul territorio;
opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica circa le problematiche
degli ipovedenti;
preparazione di articoli specifici pubblicati su “Il Corriere dei Ciechi”
con creazione dell’apposita rubrica “Ipovisione oggi”.
- Attività della Commissione per l’autonomia e la mobilità
Insediamento della Commissione e analisi della risoluzione del XXI
Congresso Nazionale;
integrazioni e modifiche al Testo Unico in materia di abbattimento delle
barriere architettoniche attualmente in fase di studio presso la
competente Commissione ministeriale;
proposte relative al problema dei professionisti designati a collaborare
con le strutture territoriali dell’Unione e della relativa formazione;
convegno nazionale in materia di autonomia e mobilità;
contatti con Federfarma e ABI su problematiche specifiche;
ipotesi di numero verde dedicato;
ipotesi di indagine sulle modalità di spostamento dei ciechi e degli
ipovedenti;
esame del nuovo prototipo di segnalazione tattile a terra proposto alla
Direzione Nazionale dell’Unione;
analisi e sperimentazione di varie soluzioni di segnaletica specifica per
disabili visivi sul piano di calpestio in ambiente urbano;
proposte di attività di sensibilizzazione delle amministrazioni pubbliche
sulle problematiche della mobilità autonoma dei minorati della vista.
303
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Vol. n. 7-8
- Attività della Commissione per le problematiche musicali
Attività di aggiornamento e ricognizione delle presenze nei Conservatori
di studenti ciechi e ipovedenti e individuazione di figure di supporto;
iniziativa legislativa per l’istituzione della figura professionale
dell’assistente specialistico in musicografia braille;
organizzazione di una rassegna internazionale di musicisti non vedenti;
progetti di introduzione alla musica per giovani non vedenti in
collaborazione con il Centro “Helen Keller” di Messina;
verifica dello stato dell’arte del software destinato alla trascrizione
musicale Braille.
- Attività della Commissione pari opportunità uomo-donna
Insediamento della nuova Commissione;
istituzione di un numero verde dedicato;
progetto di un seminario-laboratorio sulla leadership;
corsi di autonomia per formatori non vedenti con aggiornamento per
operatori esercitanti;
aggiornamento elenco rappresentanti regionali e provinciali;
contatti con “Telefono azzurro” e “Telefono rosa”;
preparazione della sezione di competenza della bozza di questionario
sulla realtà dei ciechi in generale;
ipotesi di corsi di autodifesa.
- Attività della Commissione per i cani-guida
Insediamento della Commissione e proposte operative per l’attività;
celebrazione della Giornata dedicata al cane guida (11.10.2006);
creazione di una rete di collaborazione fra le scuole cani-guida per
304
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Vol. n. 7-8
stilare un protocollo nazionale sull’addestramento e gli standard
qualitativi;
campagna di sensibilizzazione sulle problematiche degli utilizzatori di
cani guida;
proposta di legge per il riconoscimento della gratuità delle spese per
prestazioni sanitarie veterinarie.
- Attività della Commissione nazionale Anziani
Insediamento della Commissione e ripartizione degli incarichi
territoriali;
organizzazione di un soggiorno per anziani da svolgersi a Tirrenia;
partecipazione alla rivista “Senior” dedicata alla categoria;
attività a favore dei non vedenti anziani nell’ambito del nuovo assetto
organizzativo dell’associazione.
- Attività della Commissione nazionale Pluriminorati
Elaborazione di una mappa delle patologie più ricorrenti;
individuazione di strategie per interventi operativi specifici;
riconoscimento della sordocecità quale minorazione specifica.
- Attività del Comitato nazionale giovani
Elezione del coordinatore nazionale e individuazione ambiti operativi
con relativa ripartizione degli incarichi;
programmazione attività 2007;
gestione della mailing list dedicata;
rapporti con associazioni europee per ricerca di eventuali finanziamenti;
interazione con gli altri principali settori associativi.
- Attività del Club degli studenti universitari
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Preparazione del Seminario nazionale sui problemi degli studenti
universitari;
esame delle problematiche connesse ad una efficace formazione
culturale dei ciechi e degli ipovedenti;
esame delle iniziative intraprese dalle varie Università a sostegno degli
studenti portatori di handicap;
creazione di una mailing list dedicata.
- Attività della Commissione ausili e tecnologie
Analisi delle tecnologie attualmente a disposizione per i non vedenti e
proposte di adattamento;
elaborazione di criteri di usabilità concernenti software e strumenti di
accesso allo schermo;
collaborazione con l’A.I.C.A. (Associazione Italiana Calcolo
Automatico) allo scopo di rendere accessibile la nuova procedura per la
gestione automatica degli esami ECDL;
monitoraggio dell’applicazione del Nomenclatore Tariffario con
creazione di una commissione centrale e relative proposte di
aggiornamento;
esame di opere multimediali e della loro accessibilità per i non vedenti.
- Attività della Commissione Osservatorio Siti Internet
Insediamento Commissione e programmazione attività;
organizzazione attività interna alla Commissione e rafforzamento
struttura gruppo OSI;
organizzazione convegno nazionale Torino su applicazione Legge
Stanca;
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Vol. n. 7-8
aggiornamento algoritmi misurazione colore per accessibilità siti
internet agli ipovedenti;
collaborazione con I.Ri.Fo.R. per corsi di formazione su tematiche
specifiche;
sintesi e definizione di atti convenzionali specifici per ipovedenti;
partecipazione a SMAU Milano 2006;
partecipazione a tavola rotonda Microsoft;
interventi sui siti delle strutture periferiche dell’Unione.
- Attività della Commissione sport e tempo libero
Programmazione dell’attività;
organizzazione di un torneo nazionale di scopone scientifico;
organizzazione di un convegno sullo sport e tempo libero tenutosi nel
mese di novembre a Paestum;
opera di sensibilizzazione per la partecipazione ad iniziative sportive
soprattutto dei più giovani:
partecipazione ad organizzazione di eventi vari: feste di primavera, raid
in tandem; raid in pedalò.
STAMPA ASSOCIATIVA
Nel corso del 2007 sono state edite le seguenti pubblicazioni:
1) “Il Corriere dei Ciechi”, numeri a cadenza mensile 10;
2) “Gennariello”, numeri a cadenza mensile 10;
3) “Voce Nostra”, numeri a cadenza quindicinale 23;
4) “Il Progresso”, numeri a cadenza mensile 10;
5) “Corriere Braille”, numeri a cadenza quindicinale 23;
6) “Notizie internazionali”, numeri a cadenza mensile 10;
307
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
7) “Kaleîdos”, numeri a cadenza mensile 10;
8) “Uiciechi.it”, numeri a cadenza mensile 10.
Le riviste, oltre ad essere inserite integralmente nel sito internet
dell’Unione, nello spazio dedicato alla stampa, sono disponibili anche in
Braille e su supporto informatico.
Inoltre, il settore ha curato direttamente la redazione delle riviste sonore
edite dall’Unione, per le quali si rimanda alla specifica sezione contenuta
nel paragrafo dedicato al Centro Nazionale del Libro Parlato.
In questo stesso periodo, sulla base delle specifiche direttive volte a far
conoscere sempre meglio la realtà dei ciechi e degli ipovedenti, i servizi per
la stampa e per le relazioni esterne si sono impegnati in una ampia fascia
progettuale ed operativa che ha abbracciato diverse attività che di seguito si
riassumono.
L’anno 2006 ha visto l’elezione da parte del Consiglio Nazionale del nuovo
Comitato Stampa, composto dai direttori delle predette testate e coordinato
dal componente della Direzione Nazionale responsabile del settore. Nel
corso dell’anno il comitato si è riunito per esaminare la mozione
congressuale di competenza e stabilire le priorità operative.
Quanti operano nel settore, dirigenti, direttori e redattori delle testate, si
sono costantemente adoperati per il miglioramento dei prodotti editoriali,
sia quelli editi in Braille e formato elettronico sia quelli distribuiti a mezzo
audiocassetta e/o in nero.
L’azione del settore è stata rivolta principalmente al conseguimento dei
seguenti obiettivi:
a migliorare la qualità dei contenuti delle diverse pubblicazioni edite
308
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
dall’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti, al fine di renderle
maggiormente attraenti, interessanti anche per favorire la diffusione
della stampa associativa. A tal fine si è lavorato per stabilire contatti
con personalità del mondo della politica, della cultura, dello
spettacolo con i quali si sono realizzate interviste a vasto raggio;
a far sì che le pubblicazioni, in particolare quelle in Braille,
giungano ai lettori con maggiore puntualità;
a favorire il dialogo con i fruitori della stampa, scopo per il quale
sono state costituite due liste di discussione su Yahoogroups legate
rispettivamente a “Il Corriere Braille” e alla pubblicazione mensile
“Kaleidos”, le quali, si auspica, potranno divenire per il futuro un
importante strumento di dibattito e di feedback se adeguatamente
seguite e potenziate;
a guardare con attenzione alle attività svolte in periferia. A tale fine
è stata ricostituita la rete dei responsabili regionali della
comunicazione nel corso dei cui incontri i partecipanti si sono dati
degli obbiettivi ben precisi ed hanno scelto quale strumento di
interazione e comunicazione tra loro quello della mailing list uic-
comunica, creata anch’essa su Yahoogroups, attualmente operativa;
ad allargare la rete dei collaboratori occasionali e non, da
individuare tra quanti hanno mostrato di essere in possesso di
adeguati requisiti professionali o particolari attitudini individuali;
a migliorare sotto il profilo tecnico la qualità delle riviste in versione
sonora;
ad adeguare la strumentazione e formare il personale affinché le
309
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
pubblicazioni sonore possano essere distribuite su cd e non più a
mezzo audiocassetta, supporto divenuto ormai obsoleto;
a rendere sempre più capillare e puntuale l’informazione rivolta ai
soci sulle attività svolte dalle strutture periferiche servendosi dei
mezzi più idonei a stimolare una partecipazione sempre più attiva
alla vita del nostro sodalizio.
Ad adoperarsi al fine di inserire, a partire dal mese di Gennaio 2007,
ben due tavole a rilievo all’interno del periodico per l’infanzia
“Gennariello”;
a studiare le modalità per una diffusione più capillare di
“Gennariello” all’interno delle scuole;
a produrre opuscoli e depliant rivolti all’esterno atti ad agevolare
l’approccio con le diverse problematiche legate alla disabilità
visiva;
a dare la massima diffusione delle date relative ai programmi
audiodescritti;
ad impegnarsi per la creazione di sempre più adeguati strumenti di
interazione e comunicazione con la base associativa ed il pubblico
esterno. A tale scopo, come già accennato nella sezione introduttiva
della presente relazione, si è lavorato su un progetto di apertura di
una web radio, studiando le ipotesi di palinsesto, le diverse soluzioni
tecniche, occupandosi dei rapporti con la SIAE e del concorso volto
alla ricerca di un nome appropriato per la radio in parola,
a coadiuvare e supportare l’Agenzia I-Mage nella sua attività di
media relations, tramite l’invio di fax, e-mails, la predisposizione di
310
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
materiale e cartelline per eventi e conferenze stampa;
a predisporre le pagine del televideo delle quali si è riferito anche
nella sezione dedicata all’Autonomia;
a far sì che l’Unione possa avere una sempre maggior visibilità
mediante la partecipazione del Presidente Nazionale o di altri
esponenti del sodalizio a trasmissioni televisive e/o radiofoniche,
grazie anche all’operato dell’Agenzia I-mage. Diverse sono state le
trasmissioni televisive e radiofoniche che hanno visto l’Unione
protagonista, ricordiamo in questa sede per ciò che concerne le
televisive: “Cominciamo Bene”, “Animali ed animali”, “Uno
mattina”, “Le iene”, “Sky tg 24” “Tg1”; numerosi sono anche i
contatti con le televisioni locali. Differenti sono state altresì le
partecipazioni a programmi radiofonici, compresi i relativi notiziari.
Cospicua parte dell’attività degli addetti alle media relations è stata
tesa a mantenere vivi rapporti con le principali agenzie stampa
nazionali, nonché con giornalisti della stampa settimanale di testate
quali “Venerdì di Repubblica”, “L’espresso”, “Famiglia Cristiana”,
“Donna moderna”, “Il Salvagente”, “Salute di Repubblica”;
ad intensificare i rapporti con testate dedicate alla disabilità ed al
sociale, quali: “Vita”, “Quotidiano sociale”, superabile.it,
disabili.com ,”Redattore sociale” ecc;
a studiare le soluzioni più idonee per far sì che “Il Corriere dei
ciechi”, nella sua versione informatica, sia pienamente fruibile dagli
ipovedenti;
a rendere sempre più partecipi delle problematiche associative i
311
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
professionisti della comunicazione. A tale scopo, con la
collaborazione dell’Agenzia I-mage, si è iniziata l’organizzazione di
focus groups, finalizzati al coinvolgimento di giornalisti e
professionisti della comunicazione, oltre che ad arricchire le testate,
in particolare “Il Corriere dei Ciechi”, rivolto principalmente ad un
pubblico esterno, con pezzi di specifico interesse per il target al
quale è destinato. A tali riunioni sono intervenuti diversi giornalisti
di testate a livello nazionale e della RAI, nonché sceneggiatori di
fictions televisive ed autori di programmi televisivi;
a lavorare per la messa a punto di un progetto mirato al
rinnovamento della rivista rivolta ai fisioterapisti, che sarà tra le
prime ad essere edita su cd;
a studiare le soluzioni più idonee al fine di pubblicare su cd la rivista
informatica “Uiciechi.it”, anche per consentire l’inserimento
all’interno della stessa di diversi software di specifico interesse per
ciechi ed ipovedenti. Nel corso dell’anno è stato inoltre realizzato un
cd contenente tutte le annate del periodico, distribuito gratuitamente.
CENTRO NAZIONALE DEL LIBRO PARLATO
Nel corso del 2006 il Centro Nazionale del Libro Parlato ha continuato ad
incrementare la qualità dei servizi resi, ormai da molti anni, a tutti coloro
che a causa di minorazioni visive incontrano problemi nella lettura,
soprattutto provvedendo ad aggiornare le proprie apparecchiature per
adeguarsi agli elevati standard raggiunti dalla tecnologia del settore.
Di seguito viene riportata in sintesi, suddivisa nei vari settori principali,
l’attività svolta dal Centro Nazionale del Libro Parlato nel corso di tale
312
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
periodo.
- Sezione opere
a) Produzione
Nel 2006 sono state prodotte dal Centro Nazionale del Libro Parlato n.
1.558 opere in totale e in particolare:
1) produzione su audiocassetta:
- n. 376 opere di I livello, scelte dalla Commissione preposta, pari
a 3.803 cassette master C90 per 5.705 ore di registrazione;
- n. 989 opere di II livello, per soddisfare precise richieste e
necessità degli utenti, pari a 8.394 cassette C90 per 12.591 ore di
registrazione.
2) produzione su Cd-Rom:
- n. 32 opere di I livello, in formato Daisy, per un totale di 195 ore
di registrazione;
- n. 161 opere di II livello, in formato Aladin-Daisy, per un totale
di 2.947 ore di registrazione.
All’aggiornamento del catalogo generale si è provveduto attraverso la
produzione della rivista mensile in audiocassetta “Libro Parlato Novità” che
viene fatta recapitare gratuitamente a tutti gli iscritti che ne facciano
richiesta e contiene la raccolta delle letture dei risvolti di copertina dei libri
prodotti nel mese precedente a quello di edizione. Tale servizio ha fatto
registrare 97.854 fruizioni in totale.
Inoltre, è stato distribuito gratuitamente anche il “Catalogo del Libro
Parlato”, in nero o in Braille, a seconda della richiesta. Tale catalogo,
aggiornato in tempo reale, è stato inserito sul sito internet dell’Unione ed è
313
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Vol. n. 7-8
consultabile attraverso il programma LPManager. Il catalogo stesso può
anche essere scaricato in formato testo tramite l’apposito link.
Come consuetudine, e sempre al fine di tenere al corrente l’utenza sulle più
importanti opere registrate, è proseguita la pubblicazione sul mensile “Il
Corriere dei Ciechi” delle recensioni di alcune opere prodotte.
b) Progetti
- Progetto DAISY
Come è noto, la produzione nel formato Daisy, richiede preliminarmente la
composizione della struttura che comporta lo studio del testo al fine di
definirne l’indicizzazione da inserire poi nel corso della registrazione. Per
tale operazione erano state previste 5 postazioni di lavoro di cui 4 da
affidare ai volontari del servizio civile. Purtroppo il progetto formulato dal
CNLP per avere la disponibilità di tale personale non è rientrato nel bando
di selezione per cui all’attività in discorso (strutturazione del testo) è stata
dedicata una sola unità di personale dipendente che dall’avvio del nuovo
sistema (settembre 2006) ha proceduto alla lavorazione di 205 testi.
A causa della carenza di personale non si è provveduto, come previsto nel
programma operativo, alla trasposizione su CD-Rom di tutto l’archivio del
Libro Parlato e alla conseguente duplicazione per la dotazione dei Centri di
distribuzione.
c) Attività promozionali
1. Promotori presso i Centri di Distribuzione
Per una capillare informazione sul servizio del Libro Parlato a favore dei
minorati della vista e di tutti coloro che hanno difficoltà di lettura è attivo
già da tempo piano che ha previsto anche l’assunzione di giovani operatori
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minorati della vista, laureati, da assegnare ai Centri di distribuzione per lo
svolgimento di attività promozionale.
I compiti di tale personale si svolgono prevalentemente a mezzo telefono e
si indirizzano non solo ai ciechi iscritti all’Unione, ma anche ai non iscritti e
a tutte le persone che per patologia o l’età avanzata hanno difficoltà di
lettura.
In tale ambito continuano le attività promozionali, svolte dall’apposito
personale dipendente, presso i Centri di Campobasso (sino al mese di
Luglio), Cosenza, Firenze, Napoli, Padova e Palermo.
Numerose e varie sono state le iniziative finalizzate alla pubblicizzazione
del servizio che i promotori hanno assunto localmente. In particolare sono
state realizzate le seguenti attività:
1) Centro di Campobasso:
- avvio del Laboratorio di letture espressive “Ti do la mia parola”
presso la casa penale di Sulmona in collaborazione con la Sezione
dell’Aquila e il centro servizi culturali del comune di Sulmona;
presso quest’ultimo Centro è stata attivata una postazione
informatica per la registrazione di libri su CD. Il progetto avviato
con la casa penale è stato considerato un progetto pilota da estendere
alle altre case penali della regione; l’evento è stato riportato sulle
pagine di Press Visione (n. V/471) e sul quotidiano “Il Messaggero”
con un articolo dal titolo “detenuti, iniziativa di solidarietà: danno
voce ai libri parlati;
- varie iniziative dirette a sensibilizzare le scuole e le Associazioni
presenti sul territorio sull’attività di volontariato da rendere a favore
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
del servizio del Libro Parlato.
2) Centro di Cosenza:
- avvio del progetto Daisy per la registrazione su CD delle opere di II
livello con pubblicizzazione di tale attività a livello regionale;
- sottoscrizione di una convenzione con l’Università di Cosenza per
un progetto formativo e un tirocinio di orientamento presso il CDLP
nei confronti di una studentessa;
- sottoscrizione di convenzione con il comune di Castrovillari per la
disponibilità, presso lo stesso comune, di una postazione informatica
per la registrazione di testi;
- realizzazione del progetto “Il libro parlato dell’Unione Italiana dei
Ciechi apre gli occhi alla scuola italiana” in collaborazione con
l’ITIS di Castrovillari. Tale progetto è finalizzato alle registrazioni
di testi scolastici in formato Daisy da parte degli studenti della stessa
scuola.
3) Centro di Firenze:
- elaborazione e presentazione progetto SDIAF per il 2006;
- attività di contatto e promozione nell’ambito dei progetti: “Leggere
per Stare Meglio” e “Astrolabio” all’interno dell’ospedale di
Careggi (FI), “Un libro ed un volontario per amico” nell’ospedale di
Ponte a Niccheri,(FI); proposta collaborazione Centro Riabilitazione
Asl 10 di Borgo S. Lorenzo (FI);
- contatti con Auser Firenze per il progetto “Bibliobus”;
- trasmissione in diretta da Radio Toscana Network per
pubblicizzazione servizio;
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C.N. del 28/04/07
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- elaborazione progetto per la promozione del catalogo lettori
volontari di Firenze presso le Biblioteche della Rete SDIAF;
- incontro programmatico con la dirigente della biblioteca Comunale
“D. Pieraccioni” di Firenze, per organizzare la presentazione al
pubblico del servizio, del catalogo formato dai lettori volontari di
Firenze, e per promuovere il progetto congiunto “Dalla Biblioteca
alla Nastroteca”, che consente di far incidere libri scelti in biblioteca
dagli studenti dell’ IPSIA Nicolodi e dagli studenti del Convitto “V.
Emanuele II”;
- partecipazione in data 20 maggio alla giornata annuale del “Libro in
Ospedale – Leggere per stare meglio”- Careggi (FI), con conferenza
stampa e registrazione interviste a Lady Radio e RVS;
- partecipazione, a scopo promozionale alla manifestazione “Il Libro
in Piazza”, tenutasi il 20 e 21 maggio, in piazza Santa Croce (FI);
- intervento ad inaugurazione Mediateca della Biblioteca comunale
Isolotto (FI);
- partecipazione al master universitario di I° livello in Riabilitazione
Visiva, organizzato dall’Università Studi di Firenze, facoltà di
Medicina, U.O. Oculistica, tenutosi a Vinci (FI), con una lezione sul
tema “Il Libro Parlato e le sue applicazioni nella riabilitazione
dell’ipovedente: qualità della vita ed integrazione obiettivi primari”;
- partecipazione come partner al progetto “Scienza Insieme - A
Portata Di Mano” proposto dall’IRIFOR di Firenze;
- partecipazione come partner al progetto per la realizzazione di un
software per il recupero delle cerebrolesioni acquisite, presentato da
317
C.N. del 28/04/07
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ASS.C.A (Ass. Cerebrolesioni Acquisite);
- presentazione del progetto “L’ospedale dei Lettori: l’informazione al
servizio dei pazienti di Careggi e dei loro familiari” alla CRF per
finanziamento;
- partecipazione al Convegno Regionale “Università Diversità
Svantaggio: esperienze a confronto” organizzato dall’Ufficio
Disabili dell’Università degli Studi di Firenze per promozione
servizio e pubblicizzazione Daisy;
- partecipazione a conferenza stampa e presentazione al pubblico del
progetto “Astrolabio” presso U. O. oculistica – Ospedale di Careggi
(FI) per promozione servizio;
- rinnovo accordo di collaborazione con Auser Regionale Toscana per
i progetti “ Bibliobus” e “Il marchio della solidarietà” rivolti alla
promozione della lettura anche in formato audio presso anziani e
disabili nella provincia di Firenze;
- sottoscrizione protocollo d’intesa con la Bancarella Editrice per
accesso gratuito al loro catalogo e realizzazione della rivista “Libro
Volante” ed incontro e presentazione al pubblico della rivista stessa
presso la Biblioteca dell’orticultura di Firenze.
4) Centro di Napoli:
- collaborazione alla realizzazione di un progetto sostenuto dalla
Sezione Provinciale dell’Unione, per la creazione di un percorso
sensoriale nella Città della Scienza che ha come obiettivo la
riproduzione della Villa di Polibio. Il centro del Libro Parlato di
Napoli si occupa della registrazione del materiale didattico per le
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persone non vedenti ed ipovedenti coinvolte, come guide, all’interno
del percorso. L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto che
riguarda l’accessibilità alle scienze e all’arte di persone con
disabilità visive;
- incontro con il responsabile dell’handicap del piano Sociale di Zona
dei comuni di Sorrento e limitrofi della provincia di Napoli, per
discutere di progetti che prevedono l’inserimento del servizio del
Libro parlato nei centri diurni di accoglienza per disabili;
- partecipazione all’inaugurazione della Mediateca del Comune di
Angri con cui è stata sottoscritta convenzione di collaborazione;
- nell’ambito del progetto “Il Canto nel buio”, è stata inaugurata una
mostra alla Città della Scienza. L’evento ha dato grossa visibilità al
Centro del Libro Parlato, in virtù del supporto fornito per la
formazione delle guide non vedenti ed ipovedenti;
- è stato avviato il progetto “La parola si fa voce” che prevede un
supporto di strumentazione tecnologica, utilizzata per la
registrazione dei testi, e un supporto formativo per i lettori volontari;
- contatti con l’Assessorato alle politiche Sociali del Comune di Polla,
per partecipare all’iniziativa ministeriale “Piovono libri”; contatti
con la Regione Campania per l’elaborazione di un progetto per lo
sviluppo del libro parlato sul territorio regionale;
- partecipazione alla Convention nazionale “3 giorni per la scuola”,
con interventi in alcuni incontri specifici sulla diversabilità;
- partecipazione alla mostra Futuro Remoto con l’esposizione di
materiale informativo del Libro Parlato.
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5) Centro di Padova:
- realizzazione del progetto per la produzione di testi destinati a utenti
con pluriminorazioni. A tal fine si sono svolti numerosi e frequenti
incontri presso il Centro Atlantis, (Struttura in Castelfranco Veneto
che accoglie utenti pluriminorati) per corsi di formazione (dizione e
lettura espressiva) rivolti principalmente ad operatori della struttura,
i quali, a corso ultimato, potranno leggere nella cabina di
registrazione resa disponibile, con la sottoscrizione di apposita
convenzione, dalla Biblioteca comunale di Castelfranco.
6) Centro di Palermo:
- partecipazione alle assemblee dei soci delle Sezioni siciliane;
- partecipazione alla manifestazione denominata “Festa del
Volontariato”organizzata dal CESVOP (Centro per i Servizi del
Volontariato di Palermo), svoltasi presso il Giardino Inglese di
Palermo. Tale partecipazione ha prodotto 15 iscrizioni di nuovi
volontari per la registrazione di opere di secondo livello, oltre che
avere dato l’occasione di far conoscere ai visitatori dello stand del
Servizio del Libro Parlato, l’esistenza in città, di una fornitissima
“nastroteca” creata appositamente per tutti coloro che, per qualunque
causa fisica, abbiano difficoltà di lettura.
2. Pubblicità televisiva
È continuata la partecipazione del Centro Nazionale del Libro Parlato alla
trasmissione televisiva autogestita intitolata “Mani che leggono” nel quadro
di un programma (Rotocalco) diffuso sul territorio nazionale da Rete News.
Si è provveduto inoltre alla duplicazione e trasmissione mensile a 24
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emittenti TV locali delle registrazioni dei programmi autogestiti che sono
stati messi in onda settimanalmente.
3. Progetto “ Dona la voce ”
Al fine di incrementare il numero dei volontari che collaborano per la
registrazione di testi di studio o di opere di II livello, i Centri di
distribuzione hanno continuato a svolgere la campagna di adesione a mezzo
volantinaggio presso tutte le strutture ritenute idonee a tale scopo (scuole,
università, ecc.) presenti sul proprio territorio.
d) Attività varie
Anche nel corso dell’anno 2006 sono stati effettuati numerosi provini di
voci per la selezione di nuovi lettori.
Sono state lavorate e duplicate videocassette con vario contenuto (spot,
manifestazioni sportive, ecc.) a richiesta di Uffici della Sede o di altre
strutture.
È stata assicurata la disponibilità di uno studio di registrazione e l’assistenza
tecnica per la diretta via Internet della rubrica “Parla con l’Unione”, per lo
svolgimento on line dei corsi di formazione rivolti ai volontari del Servizio
Civile e per gli incontri con i Presidenti Regionali e i Quadri dirigenti, già
descritti nel corso della relazione.
Si è provveduto all’inserimento nell’apposita sezione multimediale del sito
internet dell’Unione dei documenti sonori.
Si è provveduto alla duplicazione su CD-Rom e successiva spedizione ai
richiedenti di atti di Convegni.
Sono stati curati gli adempimenti connessi alla realizzazione dello studio
che consentirà le riprese televisive presso la Presidenza Nazionale della
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Vol. n. 7-8
rubrica “Mani che leggono”.
Gli uffici della medesima Presidenza hanno anche svolto funzione di
coordinamento amministrativo, organizzativo e tecnico delle strutture
periferiche di produzione e di distribuzione .
È stata particolarmente seguita l’attività dei 14 Centri di distribuzione che,
oltre a curare le note attività connesse al prestito delle opere e alle
registrazioni di II livello, provvedono anche alla registrazione e
distribuzione gratuita dei seguenti periodici:
AIRONE – mensile a carattere ambientale scientifico - Registrato dal
Centro di Bari;
LE SCIENZE – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di
Brescia;
MICROMEGA – trimestrale a carattere vario – Registrato dal Centro di
Campobasso;
GENTE VIAGGI – mensile di informazione turistico-ambientale –
Registrato dal Centro di Cosenza;
NATIONAL GEOGRAPHIC – mensile a carattere scientifico –
Registrato dal Centro di Cosenza;
GIOVANI DEL 2000 – trimestrale del Comitato giovanile toscano –
Registrato dal Centro di Firenze;
COOPERAZIONE EDUCATIVA – bimestrale a carattere pedagogico –
Registrato dal Centro di Firenze;
NOTIZIARIO TOSCANO – mensile a carattere vario – Registrato dal
Centro di Firenze;
SALVAGENTE – mensile di attualità e informazione - Registrato dal
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Centro di Modena;
VIVER SANI & BELLI – mensile a carattere medico/scientifico –
Registrato dal Centro di Napoli;
SOLIDARIETÀ – trimestrale a cura dell’Associazione Nazionale
Vittime Civili di Guerra – Registrato dal Centro di Napoli;
FOCUS – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di
Padova;
GENTE MESE – mensile di attualità e informazione – Registrato dal
Centro di Palermo;
GUERIN SPORTIVO – settimanale di critica e politica sportiva –
Registrato dal Centro di Roma;
VIE DEL GUSTO – viaggio nell’Italia dei sapori – mensile – Registrato
dal Centro di Sassari;
NEWTON – mensile a carattere scientifico – Registrato dal Centro di
Torino;
50 E PIÙ – LA TERZA ETÀ…. – mensile di storia e attualità –
Registrato dal Centro di Trento;
IL CALENDARIO DEL POPOLO – mensile di storia, politica e attualità
– Registrato dal Centro di Trento.
Il risultato di tutte le iniziative promozionali prima descritte si può
desumere dall’ulteriormente aumentato numero degli iscritti, come si evince
dal seguente prospetto, che rileva altresì i dati relativi alle fruizioni e alle
altre attività dei Centri di distribuzione comparati con quelli degli anni
precedenti:
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ANNO 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006
Iscritti 9.518 12.303 15.262 18.727 20.567 22.497 24.418 25.640
Fruizioni 42.431 104.12
9
179.50
8
261.66
3
289.97
2
298.82
1
318.73
6
305.07
3
Opere
Registrate
(I Liv.)
179 493 462 552 600 598 550 408
Ore Di
Registrazione
1.731 4.956 4.921 5.250 6.397 6.376 5.701 5.900
Opere
Registrate
(II Liv.)
869 964 932 1.158 1.382 1.326 1.408 1.150
Ore Di
Registrazione
12.081 13.347 15.851 13.603 18.682 17.410 17.969 15.539
Opere Spedite 60.411 68.176 72.834 75.518 78.609 89.862 90.169 82.469
Periodici
Registrati In
Abbonamento
3 3 3 3 3 3 3 3
Periodici
Distribuiti
Gratuitamente
11 12 13 13 16 16 16 16
Volontari 1.029 1.058 1.103 1.187 1.333 1.412 1.426 1.234
- Sezione stampa sonora
Nel 2006 la Sezione stampa sonora, ha prodotto le seguenti riviste:
1. IL PORTAVOCE
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
2. SONORAMA
3. IL CORRIERE DEI CIECHI
4. NOTIZIE INTERNAZIONALI edito dal mese di aprile 1999 –
gratuita solo nel 1999
5. PUB
6. CIRCOLARI
7. DAL PENSIERO ALLA MANO
8. SPIGOLATURE MUSICALI curata sino al 31 gennaio 2000 dalla
Sezione opere
9. TIFLOLOGIA PER L’INTEGRAZIONE curata sino al 31 gennaio
2000 dalla Sezione opere
10. OFTALMOLOGIA SOCIALE dal 2003
11. KALEIDOS dal mese di maggio 2000.
Di seguito si riporta la tabella riassuntiva dell’attività prodotta completa del
numero di abbonati per ogni rivista:
RIVISTA PERIODICI
TÀ
CAS
S
AB
B.
01
AB
B.
02
AB
B.
03
AB
B.
04
AB
B.
05
AB
B.
06
Il Portavoce Mensile 3 259 259 216 194 180 157
Sonorama Mensile 2 183 160 150 135 125 117
Il Corriere
Dei Ciechi
Mensile 2 726 917 989 1.03
5
996 1.13
4
Notizie
Internaziona
Mensile 1 26 24 25 35 25 41
325
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
li
Pub Mensile 2 145 166 141 109 100 96
Circolari Mensile 1 90 103 94 97 106 90
Dal Pensiero
Alla Mano
Quadrimestral
e
4 183 172 181 164 152 152
Spigolature
Musicali
Bimestrale 3 39 38 35 36 40 41
Tiflologia
Per
L’integrazio
ne
Trimestrale 3 46 46 52 52 48 44
Kaleidos Mensile 1 267 318 300 282 292 294
Oftalmologi
a Sociale
Trimestrale 3 = = 150 150 150 150
Tra le varie attività del servizio, si segnala che per alcune riviste, nel corso
del 2006, sono state realizzate interviste a personaggi del mondo della
politica e dello spettacolo nel corso di manifestazioni organizzate
dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti presso la Sala
Protomoteca del comune di Roma in occasione della presentazione del libro
“L’anima allo specchio”. Inoltre, servizi sono stati realizzati presso la
Provincia di Roma durante la conferenza stampa relativa alla annuale
edizione del Premio Louis Braille, così come durante la successiva serata di
gala e alla Fiera di Roma per l’Assemblea delle associazioni aderenti alla
FAND, iniziative già descritte in precedenza.
La sezione ha tenuto i contatti con la Rai per la registrazione e la relativa
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Vol. n. 7-8
messa in onda della trasmissione RAI “Dieci minuti di …” dal titolo “Anche
il Libro parlato va in digitale. Lettura con il software Standard Daisy”
nell’ambito dei programmi dell’accesso radiotelevisivo.
Nell’arco dell’anno è stata, poi, fornita la consueta assistenza alla
registrazione dei verbali del Consiglio e della Direzione Nazionali e del
materiale vario per la Direzione, per il Consiglio Nazionale, per
l’Assemblea dei quadri dirigenti e dei presidenti regionali.
Inoltre, la Sezione si è occupata direttamente della registrazione dei verbali
delle Commissioni di lavoro della Sede Centrale, così come ha provveduto
alla registrazione del materiale per le commissioni nazionali e al
riversamento su cassetta delle riunioni dell’Assemblea dei Quadri dirigenti
on line e dei Presidenti Regionali.
La sezione, inoltre, ha provveduto alla registrazione della relazione morale
2005 e della relazione programmatica 2007.
- Sezione masterizzazione e duplicazione
L’attività di questa Sezione si è dispiegata sia con riferimento alle opere che
alle riviste. Si espongono di seguito le attività svolte distintamente per le
due tipologie di prodotti.
1) Libro Parlato
- Opere archiviate in CD audio digitale n. 376 per un totale di 3.803
audiocassette master;
- Opere in formato Daisy duplicate n. 32 per un totale di 832 CD audio;
- Opere in audiocassetta duplicate e spedite n. 376 per un totale di n.
98.878 audiocassette.
2) Stampa Sonora
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Si riporta di seguito il quadro riepilogativo con l’indicazione del titolo della
rivista, del numero di uscite e delle cassette duplicate.
RIVISTA PERIODICITA’ Numeri
usciti
Numero
Cassette
Il Portavoce Mensile 10 4.555
Sonorama Mensile 10 2.118
Il Corriere Dei Ciechi Mensile 10 28.361
Notizie Internazionali Mensile 17 411
Circolari Mensile 11 1.290
Kaleidos Mensile 10 2.648
Pub Mensile 10 1.926
Spigolature Musicali Bimestrale 4 369
Senior Bimestrale 7 3.264
Tiflologia Per
L’integrazione
Trimestrale 4 354
Dal Pensiero Alla Mano Quadrimestrale 1 456
Totale 94 45.752
La produzione delle riviste ha richiesto le seguenti operazioni:
- apposizione delle etichette in braille con l’indicazione del numero di
audiocassetta;
- etichettatura delle buste con l’indirizzo degli abbonati;
- imbustamento delle audiocassette.
Si è anche provveduto alla duplicazione, sia su audiocassette che su Cd-
Rom, dell’opera “L’Europa in 12 lezioni” di Pascale Fontaine, per conto del
328
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
CIDE-Regione Lazio.
Inoltre, l’attività complessiva del settore, concernente l’attività di
duplicazione dei master originali ripartiti nel corso dell’anno secondo la
frequenza di uscita delle varie pubblicazioni, nonché dei verbali della
Direzione Nazionale e del Consiglio Nazionale, di schede formative, di
Commissioni di lavoro, di bozze di legge, di bilanci preventivi e di relazioni
programmatiche, ha comportato la preparazione, in totale, di n. 149.886
audiocassette e n. 1.832 Cd-Rom.
- Centri di registrazione di Firenze e Lecce: registrazione riviste.
Nel corso dell’anno, gli uffici distaccati di Firenze e Lecce del Centro
Nazionale del Libro Parlato, oltre che provvedere alla produzione di opere,
si sono dedicati anche alla registrazione dei settimanali “Famiglia
Cristiana”, “Panorama” e “L’Espresso”.
L’attività ha richiesto una attenta selezione degli articoli delle tre riviste e
un processo di registrazione, masterizzazione e duplicazione che ha
impegnato i Centri nel corso di tutte le settimane dell’anno.
Si annota inoltre che il Centro di produzione di Firenze ha svolto attività di
supporto della Sezione duplicazione di Roma.
Si espongono di seguito i dati relativi alla registrazione e duplicazione
ripartiti per ciascuna delle riviste prima citate.
Settimanale “Famiglia Cristiana” registrato dal Centro di Firenze:
2 cassette da 90 minuti ciascuna
Numero abbonati: 37
Numero riviste spedite: 47
Minuti netti impiegati per registrazione di un numero: 180
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Vol. n. 7-8
Numero cassette duplicate: 3.476
Cassette master prodotte: 94 da 90 minuti ciascuna per un totale di 8.460
minuti.
Settimanale “ Panorama ” registrato dal Centro di Firenze:
4 cassette da 90 minuti ciascuna
Numero abbonati: 32
Numero riviste spedite: 46
Minuti netti impiegati per la registrazione di un numero: 360
Numero cassette duplicate: 5.820
Cassette master prodotte: 184 da 90 minuti ciascuna per un totale di 16.560
minuti.
Settimanale “ L’Espresso ” registrato dal Centro di Lecce:
4 cassette da 90 minuti ciascuna
Numero abbonati: 39
Numero riviste spedite: 52
Minuti netti impiegati: 360
Numero cassette duplicate: 8.148
Cassette master prodotte: 208 da 90 minuti ciascuna per un totale di 18.720
minuti.
CENTRO NAZIONALE TIFLOTECNICO
Il Centro Nazionale Tiflotecnico nel corso del 2006 ha pienamente confermato il suo
ruolo di principale organizzazione esistente a tutt’oggi in Italia in grado di fornire
strumenti tiflotecnici, progettati e distribuiti in proprio, al passo con le più avanzate
tecnologie.
Durante lo scorso anno, si è rafforzato il consolidamento di tutti gli aspetti
330
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
organizzativi ed operativi, sulla base dell’organigramma e del mansionario
approvati recentemente che hanno legittimato la separazione netta fra il
piano amministrativo-contabile, affidato ai responsabili operativi, ed il
piano politico-decisionale che è rimasto di competenza del rappresentante
della Direzione Nazionale dell’Unione.
Attraverso il responsabile del sistema per la gestione della qualità ISO
9001:2000 sono state seguite le procedure di sorveglianza previste dalla
certificazione VISION 2000, anche per il Centro distaccato di Lecce, per
quanto concerne, in particolare, la manutenzione degli strumenti
informatici. Durante il mese di novembre la relativa visita di sorveglianza
ha dato esito ampiamente positivo per entrambe le strutture, con il rinnovo
della certificazione stessa.
Tutto ciò è il risultato di un’ampia operazione di riqualificazione operativa,
che ha richiesto la messa a punto di un piano di miglioramento in grado di
garantire al Centro una gestione certa e continuativa ed un conseguente
ulteriore salto di qualità, attraverso:
un miglioramento della erogazione dei servizi di commercializzazione
dei supporti tiflotecnici finalizzati alla soddisfazione del cliente;
una maggiore efficacia della gestione, della fase produttiva, della
razionalità amministrativa e della funzionalità organizzativa, unita ad un
ampliamento dell’organico di personale a disposizione.
Inoltre, è proseguito il progetto volto alla creazione di una rete distributiva
esterna, costituita da Centri regionali finalizzati alla dimostrazione ed alla
distribuzione di tutti i prodotti in carico al Centro di Roma. Attraverso
questa operazione, che ha richiesto anche un cospicuo sforzo economico, si
331
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
è permesso agli utenti finali di avvicinarsi sempre più ai prodotti ed alle
iniziative del settore, garantendo loro, nel contempo, la possibilità di
ricevere una migliore assistenza ed una più tempestiva informazione.
Il costante incremento dell’attività del Centro rispetto agli anni precedenti è
testimoniato dal fatturato complessivo, superiore ai 2 milioni di euro,
nonché al numero di movimenti amministrativi totali, di quasi 3.000 unità.
In particolare, il Centro distaccato di Lecce, oltre ad avere operato
positivamente nell’acquisizione di nuovi prodotti, nonché ai test e alla
vendita di tutta la strumentazione in carico al Centro Tiflotecnico, ha anche
proseguito in maniera estremamente soddisfacente alla riparazione degli
ausili distribuiti, incrementando la quantità degli interventi complessivi
rispetto all’anno passato di oltre il 50%, garantendo, in tal modo, il pieno
controllo gestionale e operativo della manutenzione e riparazione della
strumentazione tiflotecnica distribuita.
Più in generale, il Centro, rispondendo ai compiti assegnatigli dalla
Direzione Nazionale dell’Unione, ha continuato a fornire ausili e presidi
tiflotecnici, nonché a fornire, a singoli utenti e a strutture associative, la
necessaria opera di assistenza e consulenza per una corretta applicazione, da
parte delle Regioni, del nuovo Decreto che ha approvato il nuovo
Nomenclatore Tariffario ed ha fornito norme sulla assegnazione dei predetti
strumenti.
In particolare, sono stati testati nuovi prototipi di orologio e termometro
sonori e sono intercorsi continui contatti con un nuovo fornitore europeo
con sede in Slovacchia per le modifiche da apportare ad un rinnovato
modello di dattilo braille Tatrapoint (Tatrapoint Adaptive 2), prima di
332
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
procedere alla sua commercializzazione sul territorio nazionale.
Sulla base delle perizie effettuate da tecnici esperti, la macchina in
questione si è rivelata più resistente e maneggevole del precedente modello
Ibra, nonché di più agevole manutenzione, il tutto ad un costo più
contenuto. Pertanto, alla luce dei predetti risultati, è in corso di
perfezionamento un contratto per la fornitura del modello così
implementato.
Il Centro ha anche proseguito nell’opera di intensa collaborazione, sia a
livello centrale che a livello periferico, con l’I.Ri.Fo.R., fornendo
consulenza per tutti i corsi di formazione attivati a livello nazionale e a
livello decentrato, provvedendo anche al potenziamento delle aule
informatiche presenti nel Centro Studi di Tirrenia e a Roma nella sede
distaccata di Viale Parioli.
Il Centro ha anche curato il servizio di stampa per il periodico mensile
“Voce nostra”, destinato ai sordo-ciechi, nonché il consueto servizio di
manutenzione e riparazione di apparecchiature informatiche per conto dei
clienti e delle strutture dell’Unione, comprensivo della stampa in Braille
della documentazione per la Presidenza Nazionale.
Nello stesso periodo, infine, il Centro ha svolto una costante attività
promozionale, tra l’altro partecipando ed esponendo i propri prodotti a
Seminari e Convegni, sia esterni che organizzati in proprio o dalle strutture
territoriali dell’Unione, garantendo in tal modo una sempre maggiore
diffusione dell’informatica tra i minorati della vista ed aumentando, di
conseguenza, la produttività della struttura a vantaggio del servizio reso
all’utenza.
333
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
CENTRO STUDI E RIABILITAZIONE
“GIUSEPPE FUCÀ”
In questi ultimi anni l’utilizzazione del Centro da parte dell’Unione e da
parte dell’I.Ri.Fo.R. centrale si è andata ormai istituzionalizzando in
proporzione all’espansione dell’Istituto, soprattutto per quel che riguarda
corsi e seminari anche internazionali, andandosi ad affiancare alla consueta
attività di casa-vacanza per i minorati della vista e le loro famiglie. Sono
anche state ospitate riunioni degli organi nazionali dell’Unione e
dell’U.N.I.Vo.C. e numerose altre iniziative di aggiornamento.
Il Centro sfrutta una struttura totalmente rimodernata in ottemperanza alla
normativa in tema di barriere architettoniche per disabili e di accessibilità e
sicurezza, dotata anche di una piscina inserita in un versatile impianto di
quasi 160 mq con i più moderni comfort e privo di barriere architettoniche,
dedicato alla promozione dell’ambiente acqua, particolarmente adatto alle
esperienze di formazione legate alla scuola e a tutti coloro che si occupano
di insegnamento e sicurezza in acqua. Infatti, essa si è confermata un punto
di riferimento per l’attività sportiva e riabilitativa a livello territoriale.
Nel corso del 2006 le presenze registrate sono state al livello degli anni
passati, con i consueti picchi nel periodo estivo, arrivando a superare le
15.000 presenze annue in continuo aumento rispetto all’anno precedente.
Inoltre, a seguito della rinuncia dell’attuale institore al proprio incarico,
sono attualmente in corso di svolgimento le procedure per la sua
sostituzione, attraverso una selezione di personale adeguatamente
qualificato.
Per quanto riguarda l’utilizzazione della struttura da parte dell’I.Ri.Fo.R., si
334
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
rimanda alla specifica sezione in appendice alla presente relazione.
CONCLUSIONI
Eccoci dunque all’ultima pagina di questo nostro racconto sulle attività del
2006.
La sensazione è sempre la stessa: l’enorme mole di lavoro, nella quale sono
riconoscibili le mani generose dei ciechi italiani impegnate a districarsi
nella complicata foresta della vita quotidiana; con la consapevolezza
tuttavia che essa rappresenta solo una piccola tappa all’interno di un lungo e
faticoso cammino. Un cammino che le incertezze e le contraddizioni della
società contemporanea hanno reso ancora più accidentato.
Nel novembre del 2005, ad Orosei, il XXI Congresso Nazionale
dell’Unione Italiana dei Ciechi ha compiuto un’analisi della realtà di questo
tempo, operando l’unica scelta possibile: accettare la sfida.
Un diverso atteggiamento avrebbe avuto il significato di una rinuncia alla
lotta e quindi alla vita nella società, l’esatto opposto delle ragioni per le
quali 86 anni fa Aurelio Nicolodi raccolse i ciechi italiani sotto un’unica
bandiera e fondò l’Unione Italiana dei Ciechi.
Da allora il cammino dei ciechi è stato sempre in salita, gli ostacoli che essi
hanno incontrato sulla loro strada sono sempre stati enormi e pesanti come
macigni, ma i ciechi hanno sempre saputo trovare la forza e il coraggio di
rimuoverli e di avanzare di qualche passo nella affannosa rincorsa verso la
pari dignità e le pari opportunità.
Oggi la sfida si ripropone in forme nuove e ci chiede di gettare il cuore oltre
gli ostacoli, come prima più di prima.
Ci chiede, innanzitutto, di prendere coscienza di quello che accade intorno a
335
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
noi: la debolezza della politica sempre meno in grado di governare i
fenomeni sociali; la signoria dell’economia che assoggetta alle sue leggi
tutte le altre, rimanendo indifferente di fronte al grido di dolore delle
numerose vittime che semina lungo la sua strada; l’impotenza della morale,
preda ormai di un relativismo che non riesce a offrire punti di riferimento
precisi, ancoraggi sicuri soprattutto per i più deboli; il predominio della
civiltà delle immagini, naturalmente ostile a chi non vede, poiché l’80%
delle informazioni che arriva al cervello passa attraverso il canale visivo; la
follia del terrorismo che sceglie la violenza quale strumento di lotta, nella
illusione di farsi giustizia; la concentrazione delle ricchezze della terra nelle
mani di pochi, con la conseguenza di allargare l’area della povertà e della
fame nel mondo;lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’altro uomo, che
considera il proprio simile come un mezzo per i propri fini;l’incapacità delle
Nazioni Unite di creare un ordine nuovo, fondato sui diritti umani e la non
discriminazione, nel quale trovino posto la pace, la libertà, la giustizia, la
democrazia, lo sviluppo compatibile; la cecità dello sviluppo tecnologico,
che non tiene conto dei bisogni delle persone con necessità speciali e
immette sul mercato prodotti non accessibili a tutti.
Un quadro che evoca i rischi di una società di hobbesiana memoria, la
guerra di tutti contro tutti.
I ciechi italiani, ancora una volta riuniti per il loro Congresso Nazionale,
hanno saputo leggere la realtà del momento e indicare la strada maestra per
uscire dal tunnel. Memori dell’insegnamento di Aurelio Nicolodi hanno
scritto sulla pietra del tempo dei documenti congressuali che “la salvezza
dei ciechi non può che venire dai ciechi” ed hanno disegnato una strategia
336
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
globale all’interno della quale spiccano alcune precise priorità: modificare
alcune norme statutarie nell’intento di accrescere l’autonomia delle strutture
locali; favorire la partecipazione democratica alle decisioni della nostra
associazione attraverso una gestione sempre più collegiale; aprire agli
ipovedenti le porte e le finestre della nostra organizzazione; tentare di porre
termine alle divisioni tra le associazioni dei ciechi italiani per perseguire il
bene prezioso dell’unità, che in passato ha consentito di conseguire luminosi
traguardi che costituiscono altrettante pietre miliari nella storia dei ciechi
italiani; dare il nostro contributo alla definizione delle politiche delle
Unioni, Europea e Mondiale dei Ciechi, assumendo anche ruoli di
responsabilità; migliorare il livello di collaborazione dell’Unione Italiana
Ciechi e degli Ipovedenti con la Biblioteca Italiana per Ciechi “Regina
Margherita”, con la Federazione Nazionale delle Istituzioni pro Ciechi, con
l’Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione, (I.Ri.Fo.R.), con
la Sezione Italiana della Agenzia Internazionale per la prevenzione della
cecità, con l’Unione Nazionale Italiana Volontari per i ciechi,
(U.N.I.Vo.C.); impegnarsi per l’unità dei disabili italiani, dando il proprio
contributo per il superamento di eventuali divisioni.
Le priorità che abbiamo sommariamente descritto costituiscono altrettanti
obiettivi di lungo termine e tuttavia, le attività del 2006 di cui abbiamo dato
conto, sono tutte collocabili all’interno del progetto congressuale e sono da
leggere come parti di un tutto.
Sul tema delle autonomie territoriali la Direzione Nazionale ha adottato
decisioni importanti fatte proprie dal Consiglio Nazionale: la Direzione,
infatti, pur in presenza di una vistosa diminuzione delle risorse economiche
337
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
disponibili, ha deliberato di farsi carico delle spese necessarie per
l’assunzione di un segretario per ogni consiglio regionale, con la prospettiva
di offrire alla dirigenza locale il supporto tecnico necessario per
rappresentare al meglio i bisogni dei ciechi del territorio. La risposta dei
consigli regionali rispetto a questa iniziativa è stata piuttosto deludente:
molti di essi hanno preferito utilizzare le risorse economiche messe a
disposizione per finalità solo parzialmente corrispondenti agli obiettivi
ipotizzati dalla Sede Centrale.
Di segno opposto, invece, i risultati relativi all’obiettivo di favorire la
partecipazione democratica alle decisioni associative. Grande successo
hanno avuto le riunioni, faccia a faccia e on line, dei presidenti regionali e
quelle settoriali, donne, giovani, ipovedenti e anziani; nonché quelle,
anch’esse faccia a faccia e on line, dell’assemblea dei quadri dirigenti. In
tutte le circostanze le Sezioni Provinciali e i Consigli Regionali hanno
organizzato gruppi di ascolto che hanno partecipato attivamente alla
discussione, arricchendola talvolta di contributi interessanti.
Anche l’idea della Direzione Nazionale di organizzare una web radio è stata
accolta, salvo rare eccezioni, con entusiasmo e favore perché vista come un
ulteriore strumento di crescita democratica oltre che di diffusione delle
nostre problematiche. L’apertura agli ipovedenti è stata la grande novità del
XXI Congresso Nazionale, una vera rivoluzione culturale all’interno del
nostro mondo. Per anni l’idea che essi potessero far parte a pieno titolo
della nostra organizzazione ha destato sospetti, ha creato paure; il tempo,
finalmente, ha spazzato via gli uni e le altre e i sentimenti hanno ceduto il
passo alla ragione.
338
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Se devo essere sincero, e devo esserlo, al di là del grande impegno della
Presidenza Nazionale, che ha messo in campo diverse iniziative per
costruire una piattaforma rivendicativa degli ipovedenti, non vedo in
generale grande attivismo sulla tematica, non vorrei che le paure e i sospetti
cacciati dalla porta stessero rientrando dalla finestra.
Sul delicato tema dell’unità dei ciechi ed ipovedenti italiani la Presidenza e
la Direzione Nazionale si sono mosse con grande prudenza e circospezione,
consapevoli delle difficoltà costituite da anni di diffidenza, in qualche caso
di ostilità e tuttavia, talvolta, i risultati possono essere considerati
soddisfacenti.
Subito dopo il nostro appello, lanciato con la lettera aperta del Presidente, il
Movimento Apostolico Ciechi ha dichiarato di non considerarsi antagonista
dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti alla luce della diversa
natura e delle diverse finalità delle due organizzazioni. Successivamente
abbiamo incontrato i rappresentanti dell’Associazione Nazionale
Subvedenti, della Associazione Retina Italia e dei Disabili Visivi; la
riunione si è conclusa con un comunicato che dichiara la comune volontà di
collaborare, di scambiare informazioni, di intraprendere iniziative comuni.
Lo scorso autunno si sono incontrate due delegazioni, rispettivamente
dell’Unione Italiana Ciechi e degli Ipovedenti e della Associazione
Nazionale Privi di Vista: risultato dell’incontro è stato il protocollo d’intesa
sottoscritto dai due presidenti e fatto circolare all’interno delle due
organizzazioni.
In così breve lasso di tempo non si poteva fare di più, il disgelo è in atto e
sono stati fatti anche i primi passi nella direzione di una concreta
339
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
collaborazione.
Il concetto di collaborazione nazionale chiama per associazione di idee
quello di collaborazione internazionale: in questo settore siamo da sempre
protagonisti e oggi giochiamo un ruolo di primo piano.
Fra gli altri incarichi vorrei ricordare la presidenza della commissione di
collegamento con l’Unione Europea, la vice presidenza dell’Unione
Europea dei Ciechi e la rappresentanza di quest’ultima nel Consiglio
d’Europa, nonché la nostra partecipazione al comitato internazionale per il
sostegno alla casa natale di Louis Braille.
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti gode, anche a livello
internazionale, di grandissimo prestigio in virtù anche delle importantissime
conquiste sociali che può vantare, conquiste che vengono portate ad
esempio dalle altre organizzazioni di ciechi.
Sempre in tema di collaborazione mi sia consentito sottolineare ancora una
volta l’importanza del ruolo giocato dal coordinamento che vede tutte le
istituzioni che operano in favore dei ciechi impegnate in iniziative comuni
in sostegno della loro integrazione sociale.
L’Unione, la Biblioteca, la Federazione, l’I.Ri.Fo.R, l’Agenzia,
l’U.N.I.Vo.C. e l’Istituto Cavazza, si incontrano ogni anno almeno tre volte
e organizzano insieme convegni sulle diverse problematiche, nonché
iniziative promozionali quali il Raid ciclistico in tandem e quello in pedalò.
Inoltre, hanno dato vita a strutture permanenti che si segnalano per la loro
straordinaria utilità: mi riferisco al Centro di Documentazione Giuridica,
alla rubrica televisiva “Le mani che leggono”, alla Agenzia per il rilancio
della musica, al Club del Braille che ogni anno eroga un contributo di
340
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
10.000 euro a favore della casa natale di Louis Braille e, recentemente, alla
web radio.
Un esempio di felice sinergia, che ha fatto giustizia delle antiche gelosie e
degli ingiustificabili antagonismi. Mi viene naturale dire grazie a queste
istituzioni che svolgono una preziosa azione di supplenza nei confronti dello
Stato che non riesce a garantire ai più deboli le pari opportunità. Grazie alla
Biblioteca per il lavoro che svolge nella fornitura dei testi scolastici. Grazie
alla Federazione per la straordinaria competenza acquisita nella produzione
e nella promozione del materiale didattico speciale. Grazie all’I.Ri.Fo.R.
per la qualità dei suoi interventi nell’area della scuola, dell’informatica,
dell’autonomia, della formazione professionale, della riabilitazione, e un
grazie particolare per l’impegno a favore dei pluriminorati attraverso
l’organizzazione di soggiorni educativi per i cieco sordi e di campi estivi
per le altre tipologie di pluriminorati. Non posso non segnalare qui che
l’I.Ri.Fo.R. da tempo è vittima di una grave ingiustizia, con la Finanziaria
2005 sono state modificate infatti le modalità di ripartizione del contributo
tra l’I.Ri.Fo.R. e lo Ierfop assegnato ora in parti uguali. Mentre è noto che
l’I.Ri.Fo.R. opera su tutto il territorio nazionale e lo Ierfop praticamente
solo in Sardegna. Grazie all’Agenzia accreditata ormai in Italia e all’estero;
non posso non segnalare qui la sua ultima perla: la realizzazione del polo
nazionale per la riabilitazione visiva. Grazie all’U.N.I.Vo.C. le cui mani
sono preziose per integrare i servizi dell’Unione Italiana dei Ciechi e
Ipovedenti, mai del tutto sufficienti rispetto ai bisogni. Non posso qui non
rivolgere un caldo appello alle Sezioni dell’Unione che ancora non hanno
creato l’U.N.I.Vo.C. a farlo rapidamente, alla luce anche delle difficoltà che
341
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
incontriamo con il servizio civile volontario. Grazie all’Istituto Cavazza che
è sempre stato un centro di eccellenza per la formazione professionale; oggi
senza dubbio il suo fiore all’occhiello è costituito dal Centro Informatico
per la Sperimentazione di Ausili Didattici.
Cosa dire dell’ambizioso obiettivo di realizzare una rappresentanza unitaria
di tutti i disabili in Italia e all’estero? La saggezza della vita ci insegna che
non bisogna mai disperare e che è giusto dare il benvenuto ai piccoli passi
in avanti che sono stati fatti, e noi faremo così. Tuttavia rimane l’amarezza
di constatare che la FAND ha cambiato linea, privilegiando gli interessi
particolari delle singole associazioni rispetto a quelli generali della
Federazione, con il risultato che in tre anni abbiamo avuto un solo fatto di
rilievo: l’organizzazione dell’assemblea nazionale dei quadri dirigenti che
ha reso necessario elaborare una piattaforma rivendicativa comune abortita
subito dopo. L’Unione, con la propria presidenza, aveva dato alla FAND
un’anima che, senza cancellare le identità delle associazioni federate, aveva
una propria autonomia e si nutriva degli interessi comuni. I risultati non
erano mancati: visibilità all’esterno con la trasmissione radiofonica
settimanale Disappunti e la rivista mensile la Sfida, democrazia all’interno
con frequenti riunioni degli organi collegiali, commissioni di lavoro
comprese, il Governo ci aveva accordato un tavolo di lavoro permanente a
cui sedevano paritariamente FAND e FISH. Questo patrimonio è stato
dissipato rapidamente, non certo per incapacità del nuovo presidente ma per
una precisa scelta politica. Nel prossimo maggio vi sarà il rinnovo delle
cariche federali, qualora la linea della FAND dovesse rimanere la stessa,
l’Unione dovrà seriamente riflettere sull’opportunità della sua adesione alla
342
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Federazione.
Alla divisione della rappresentanza dei disabili sul piano nazionale,
Federazione Italiana per il superamento dell’ handicap (FISH) e
Federazione tra le Associazioni Nazionali dei Disabili (FAND) corrisponde
quella sul piano internazionale, Consiglio Nazionale della Disabilità (CND)
Consiglio Italiano della Disabilità per i rapporti con l’Unione europea
(CID.UE). Per anni soltanto il Consiglio Nazionale della Disabilità ha
rappresentato l’Italia a livello europeo facendo parte del Foro Europeo della
Disabilità (EDF). Da circa due anni anche il CID.UE fa parte dell’ EDF; ma
lo statuto di detto organismo prevede che ogni Stato abbia un solo consiglio
nazionale e ci è stato quindi imposto di raggiungere una intesa nel termine
di due anni, pena l’esclusione di entrambi i Consigli. Recentemente sono
stato eletto presidente del CID.UE e mi auguro di portare avanti al più
presto questo processo di unificazione.
Come è emerso chiaramente dal nostro racconto, necessariamente sintetico,
il XXI Congresso Nazionale di Orosei ci ha chiesto un impegno a 360 gradi,
nell’intento di costruire robusti argini di difesa contro il rischio di
emarginazione sociale e, nel contempo, di elaborare strategie nuove, atte a
rovesciare la cultura del nostro tempo, per restituire alla dignità dell’uomo
la sua centralità. Dall’“omo omini lupus” “all’omo res sacra.”
Una missione difficile, al limite dell’impossibile, ma il movimento dei
ciechi e degli ipovedenti, e quello di tutti i disabili, hanno il dovere di alzare
la voce e pretendere una inversione di tendenza. Per riuscire in questa
titanica impresa, per quel che ci riguarda l’Unione dei Ciechi e degli
Ipovedenti deve cambiare passo, altrimenti l’ondata delle novità ci
343
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
travolgerà, così come lo tsunami ha travolto la costa asiatica, seminando
distruzione e morte.
La Sede Centrale da tempo ha fiutato i venti di tempesta ed ha indicato la
sua ricetta nel nuovo modello associativo, che però non decolla: è
assolutamente inaccettabile che dopo dieci anni le sezioni provinciali non
siano state in grado di darsi una banca dati dei soci, nonostante la Sede
centrale abbia offerto illimitati aiuti economici ed organizzativi.
Il problema del rinnovamento associativo non può essere affare privato del
Presidente Nazionale o al massimo della Direzione Nazionale, deve essere
percepito come un dovere dell’intero corpo associativo, ed è a quest’ultimo
che io chiedo uno scatto di orgoglio degno della nostra storia e una
assunzione di piena responsabilità.
La Finanziaria 2007 è lo specchio delle difficoltà che ci aspettano nel futuro
prossimo: il Governo, per recuperare i 35 miliardi necessari per il
risanamento dei conti pubblici, ha tagliato i fondi di tutti i Ministeri del
13% circa per un triennio. Questo significa meno soldi per l’Unione, per la
Biblioteca, per la Federazione, per l’I.Ri.Fo.R., per l’Agenzia, per il Libro
Parlato; questo significa anche che i contributi concessi a questi enti, rimasti
invariati da circa 10 anni, hanno perduto ulteriormente il loro potere di
acquisto. I tagli, inoltre, hanno colpito anche le risorse degli enti locali, i
quali dovranno necessariamente ridurre la qualità e la quantità dei servizi
erogati a favore delle persone con disabilità.
Occorre, dunque, migliorare la nostra capacità di rappresentanza e di tutela
dei bisogni dei ciechi e degli ipovedenti attraverso una consapevolezza e un
impegno nuovo. Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
per dire basta alle inadempienze dello Stato che non attua le leggi votate
all’unanimità dal suo Parlamento. Mi riferisco alla legge Stanca,
sull’accessibilità ai siti web della amministrazione pubblica, che tante
aspettative aveva creato in tutti i disabili italiani, in particolare nei ciechi e
negli ipovedenti. A tre anni di distanza la stragrande maggioranza dei siti
pubblici sono ancora inaccessibili; in particolare l’articolo 5, che prevede
l’accessibilità degli strumenti didattici e pedagogici, è rimasto un flatus
vocis e il decreto interministeriale che ne doveva individuare le linee guida
per l’accessibilità è ancora tutto da scrivere. È stato istituito l’albo dei
valutatori dei siti, ma il punto di riferimento costante rimangono i nostri
ragazzi dell’Osservatorio Siti Internet ai quali vanno i più vivi sensi della
nostra gratitudine per la passione e la qualità del loro impegno.
Mi riferisco alla legge 69 del 2000, che stanzia un finanziamento a favore
degli Istituti “Augusto Romagnoli” per i ciechi e “Antonio Magarotto” per i
sordi, e destinato alla creazione di centri di risorse regionali per il sostegno
all’integrazione scolastica dei minorati sensoriali. È davvero scandaloso,
che dopo sette anni, non si riesca a ottenere un regolamento attuativo della
legge e ad impedire che le risorse stanziate vengano utilizzate per finalità
diverse da quelle volute dal legislatore.
Mi riferisco alla legge sul servizio civile volontario, che viene applicata in
maniera distorta; infatti non viene garantita una corsia preferenziale ai
progetti che hanno per oggetto l’assistenza ai disabili gravi e, inoltre,
l’articolo 40 della legge 289/2002 viene attuato in maniera impropria.
Mi sembrano tre buoni motivi per dire basta e portare davanti a Palazzo
Chigi alcune migliaia di ciechi, e far sentire che la pazienza ha un limite, e
345
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
spiegare che la civiltà di un popolo si misura dal livello di attenzione che
esso è capace di riservare ai più deboli.
Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per dire basta alle
Regioni d’Italia che dopo sette anni, ancora, non hanno dato attuazione al
decreto Salvi del 2000, che individua nuove professioni per i ciechi:
l’operatore di marketing, il gestore di banche dati e l’addetto alle relazioni
con il pubblico. Per sette lunghi anni abbiamo dovuto attendere inutilmente
l’adozione dei relativi programmi formativi. E intanto cresce l’impazienza
dei giovani che vedono deluse le loro aspettative e reclamano con forza
nuovi spazi lavorativi, anche alla luce delle nuove tecnologie.
Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per dire basta al
Comune di Roma che, dopo cinque anni di andirivieni, non riesce ad
approvare la convenzione urbanistica che ci consentirebbe di chiedere le
licenze necessarie per realizzare il Centro di alta specializzazione per la
riabilitazione e l’integrazione sociale dei ciechi pluriminorati. È davvero
singolare disporre delle risorse economiche necessarie e non poterle
utilizzare. La Federazione, infatti, nel 2006 ha già incassato i primi 5
milioni di euro e si accinge, nel corso del 2007, ad incassare la somma
residua di 2.500.000 euro.
Occorre una consapevolezza nuova e un impegno nuovo per portare la
nostra organizzazione fuori dalle secche dell’ordinario: ognuno di noi è
chiamato a dare la propria spinta per farla correre sui binari di questo
tempo.
Se non dovessimo riuscire in questa impresa, cosa diremo ai nostri nipoti
quando ci chiederanno: “dove eravate?”
346
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
AGENZIA INTERNAZIONALE PER
LA PREVENZIONE DELLA CECITÀ
Prevenzione e riabilitazione visiva: due temi di portata rilevante
Sin dalla sua costituzione la IAPB Sezione Italiana ha incentrato la sua
attività su due fronti, la prevenzione e la riabilitazione visiva, due grandi
temi in cui l’Italia aveva un cronico ritardo culturale e sanitario. Le attività
realizzate hanno sempre avuto lo scopo di rimuovere gli ostacoli alla
crescita di una cultura della tutela della vista (negli aspetti della
prevenzione, dell’accesso ai servizi di qualità, della diffusione delle
informazioni sulle terapie e della ricerca scientifica, ecc...) e hanno avuto
come destinatari elettivi il cittadino e il mondo scientifico.
Dal punto di vista delle attività rivolte al grande pubblico, il 2006 ha
rappresentato un anno di grande crescita sia in termini di nuovi progetti
realizzati che di razionalizzazione e maturazione di quelli esistenti.
Le attività legate alle Unità Mobili Oftalmiche, il servizio di Linea verde, la
campagna di prevenzione dei disturbi della vista “Apri gli occhi”, la
pubblicazione di “Oftalmologia Sociale – Rivista di Sanità Pubblica”, la
campagna nei centri anziani, hanno evidenziato il forte bisogno della
popolazione di disporre di informazioni utili e aggiornate per la prevenzione
delle malattie della vista.
Per quanto riguarda i progetti rivolti alla sensibilizzazione del mondo
oftalmico, il 2006 è stato un anno cruciale nella vita della IAPB Sezione
Italiana: la firma dell’accordo con l’Università Cattolica del Sacro Cuore –
Policlinico A. Gemelli – per la realizzazione del Polo Nazionale di Servizi
e Ricerca per la Prevenzione della Cecità e la riabilitazione visiva degli
347
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ipovedenti.
La realizzazione del Polo Nazionale rappresenta un punto di svolta
nell’oftalmologia italiana, che ha sempre evidenziato una scarsa attenzione
alla ricerca nella medicina preventiva e ancor più nell’ipovisione, da sempre
considerata come il “fallimento” dell’oftalmologia. Il Polo Nazionale darà
un forte impulso alla ricerca nel campo dell’ipovisione e della riabilitazione
visiva, cercando di dare risposta ad un fenomeno in costante crescita e che
rappresenterà un problema sociosanitario di rilievo, con il quale dovranno
confrontarsi i sistemi sanitari dei paesi industrializzati.
A dieci anni dalla legge n. 284/1997, si iniziano ad intravedere i primi frutti
in termini culturali, sia nella popolazione che nel mondo oftalmico. La
prima inizia a considerare la prevenzione oftalmica tra le buone prassi
sanitarie, il secondo a considerare l’ipovisione un settore della ricerca
scientifica di grande interesse e di rilevante utilità che consente il recupero e
l’autonomia del soggetto ipovedente.
Informazione e divulgazione
Linea Verde
Il servizio di consultazione oculistica rappresenta sicuramente una di quelle
attività strutturali e consolidate della IAPB Sezione Italiana, che ha sempre
mostrato la grande utilità sociale e sanitaria, così come testimoniato dagli
apprezzamenti pervenuti dagli utenti del servizio.
Sempre più la linea verde rappresenta un punto di riferimento per il
cittadino che spesso brancola nell’incomprensibilità della terminologia
medico-scientifica e talvolta dalla poca chiarezza dei medici.
Capire bene cos’è una patologia, conoscere le opzioni terapeutiche e i
348
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
potenziali rischi esistenti, sapere dell’esistenza di una sperimentazione
clinica in atto e delle possibilità concrete future, aiuta il paziente ad avere le
informazioni indispensabili ad orientarlo durante il decorso di una
patologia.
L’analisi dei dati della linea verde ha mostrato una lieve flessione delle
telefonate rispetto all’anno precedente, frutto di una minore
pubblicizzazione del numero verde sul mezzo televisivo. La maggiore
concentrazione di chiamate si registra nel mese di ottobre in occasione della
Giornata Mondiale della Vista e dai diversi passaggi televisivi avuti in
quella occasione.
Per ciò che riguarda l’età media di coloro che accedono al servizio della
linea verde si registra un lieve aumento del numero dei giovani adulti: età
media 51,6 anni.
Come accennato sopra, la minore presenza dell’informazione del numero
verde sul mezzo televisivo ha fatto aumentare l’incidenza degli altri mezzi
di comunicazione, anche se è interessante vedere come internet rappresenti
un veicolo comunicativo molto importante (29,25%).
349
Passaparola
Giornale
Internet
Opuscoli
Radio
Rivista Tv
UIC
Altro
0
50
100
150
200
250
1
Passaparola
Giornale
Internet
Opuscoli
Radio
Rivista
Tv
UIC
Altro
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
La provincia da cui sono giunte il maggior numero di chiamate risulta
ancora una volta Roma (19,70%), seguita a distanza da Milano (8,10%),
Bari (5,94%), Palermo (5,13%), Napoli (4,59%) e Torino (4,18%).
Se nel complesso l’Italia è rappresentata da quasi tutte le regioni, un calo si
registra sulla provincia di Napoli a favore di Bari.
In riferimento alle patologie o più in generale l’argomento di conversazione
della telefonata si registra una ennesima prevalenza per la degenerazione
maculare legata all’età (23,21%) e relative informazioni (terapia, diagnosi,
prevenzione etc..).
Sempre numerose le chiamate che richiedono informazioni tra le più varie
sia sulle attività che sulle campagne specifiche in atto della, ma anche sugli
sviluppi della ricerca scientifica.
350
4% 5% 3%
3%
4%
6%
2%
24%
10%
24%
15% Glaucoma
Vitreoretina
Cataratta
Miopia e chirurgia rif r.
Cornea
Disturbi soggettivi
Pat. Nervo ottico
Maculopatie
Retinop Degener.
Informazioni
Altro
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Vol. n. 7-8
Opuscoli
La IAPB Sezione Italiana è impegnata nell’informazione indirizzata ai
cittadini attraverso la pubblicazione di opuscoli riguardanti le patologie
oculari; nel 2006 sono state studiate altre pubblicazioni che troveranno,
nell’anno successivo, la loro realizzazione.
Sito Internet
Al fine di garantire un’informazione corretta nel ramo della prevenzione e
della riabilitazione visiva, per quanto riguarda la rete Internet, la IAPB
Sezione Italiana ha visto sempre più utilizzato, come strumento di
informazione, il proprio sito web, con un costante incremento dei contatti.
Nel 2006 il sito è stato ristrutturato, arricchito di nuove sezioni dedicate alla
ricerca e alla riabilitazione visiva e grazie alla sua grande flessibilità,
permette di aggiornare facilmente l’informazione e di dare risposte sempre
più veloci agli utenti. Per la sua semplicità ed essenzialità grafica, è
facilmente accessibile anche ai minorati della vista (possibilità di
definizione del contrasto dei colori e forma testuale rispondente ai software
di sintesi vocale).
Nell’ambito del sito web, la sezione maggiormente visitata è il forum
l’oculista risponde. Alcuni dati testimoniano il grande interesse che gli
utenti mostrano per questo strumento comunicativo e la capacità degli
oculisti di rispondere correttamente alle informazioni richieste: nel 2006
sono stati rivolti circa un centinaio di quesiti, che hanno generato 500
risposte; gli utenti iscritti risultano essere 776 (cresciuti quasi dell’80%).
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Oftalmologia Sociale
Nel quadro dell’informazione rivolta agli addetti al settore, la IAPB Sezione
Italiana pubblica una rivista scientifica “Oftalmologia Sociale – Rivista di
Sanità Pubblica” che cerca di dare spazio alla ricerca nel segmento della
prevenzione e sugli aspetti epidemiologici dell’oftalmologia. Nel 2006 è
stato nominato il nuovo Condirettore e il Comitato di Redazione. In specie:
Condirettore prof. Renato Frezzotti; Capo Redattore dott. Filippo Cruciani;
Comitato di Redazione: prof. Luciano Cerulli, dr.ssa Cristina Martinoli,
prof. Ugo Melchini, prof. Giovanni Scorcia.
La rivista, in vita da più di venti anni, ha subito nel corso degli anni un
processo di ristrutturazione sia in termini grafici che di contenuti: sono state
modificate graficamente alcune sezioni al fine di agevolare la lettura ai
soggetti con gravi deficit visivi; è stata introdotta una sezione dedicata ai
centri di riabilitazione visiva presenti in Italia; un editoriale
sull’oftalmologia moderna redatto dal prof. Frezzotti; viene data più
rilevanza all’epidemiologia e ai dati raccolti attraverso i progetti della IAPB
Sezione Italiana.
La rivista, a periodicità trimestrale, viene inviata a circa 11 000 destinatari
tra oculisti, ortottisti, ASL e istituzioni nazionali e locali.
Comunicazione
Come già accennato, la comunicazione rappresenta uno strumento
importante per raggiungere i diversi target di popolazione. Durante il corso
degli anni la presenza della IAPB Sezione Italiana sui mezzi di
comunicazione di massa è cresciuta notevolmente, testimoniata dalle
numerose trasmissioni in cui hanno partecipato i membri della Direzione
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Nazionale oltre che le numerose conferenze stampa. Grazie
all’organizzazione di un proprio ufficio stampa, l’attività di comunicazione
ha assunto un carattere di sistematicità e maggiore penetrazione
nell’opinione pubblica.
Particolare visibilità è stata data alla campagna di prevenzione dei disturbi
della vista nelle scuole elementari Apri gli Occhi, che ha raccolto un grande
interesse da parte degli alunni, degli insegnanti e delle istituzioni locali.
Sono state organizzate conferenze stampa nelle 30 città interessate dalla
campagna, con una presenza massiccia su tutti i mezzi di comunicazione
locali e nazionali:
20 articoli di Agenzie stampa
60 articoli su quotidiani locali e nazionali
12 articoli su settimanali nazionali
13 articoli mensili
108 interviste e servizi radiofonici
46 interviste e servizi televisivi
51 siti internet
Partecipazione a trasmissioni:
Rai Uno - “Festa italiana”
Rai Uno - “Festival di Castrocaro”
RAI Due - “Piazza Grande”
Sky
Rai Uno - “Informa Salute”
Radio Rai - GR Parlamento;
Rai RadioUno - “Dieci minuti di …”
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Vol. n. 7-8
Rai RadioDue - “Strada facendo”
Radio 24
Radio Antenna Uno
INFORADIO
Premi
La IAPB Sezione italiana ha istituito nel 2005 il Premio internazionale
“Giambattista Bietti”, insigne oculista che, nel 1977, insieme all’Unione
Italiana dei Ciechi, costituì la Sezione italiana dell’Agenzia Internazionale
per la Prevenzione della Cecità e la medaglia di benemerenza. Il premio
viene conferito ai medici, mentre il secondo a rappresentanti istituzionali ed
esponenti della politica, dello spettacolo, dello sport e della cultura che si
sono particolarmente distinti per iniziative a favore della prevenzione della
cecità.
Nel 2006 il Premio Internazionale G.B. Bietti è stato conferito al dott.
Donato Greco – Capo Dipartimento Prevenzione Sanitaria e Comunicazione
del Ministero della Salute.
Manifestazioni
La IAPB Sezione Italiana partecipa con propri spazi espositivi a
manifestazioni ed eventi per comunicare le iniziative di interesse sociale e i
servizi a disposizione dei cittadini. È possibile citare tra gli eventi di
maggiore interesse i due congressi annuali della Società Oftalmologica
Italiana (SOI) che consentono alle migliaia di oculisti presenti di consultare
e richiedere materiale informativo per svolgere prevenzione oftalmica
all’interno delle proprie strutture sanitarie. Durante i congressi della SOI, la
IAPB Sezione italiana organizza delle sessioni scientifiche dedicate ai temi
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
della prevenzione e della riabilitazione visiva in Italia e nei Paesi in via di
sviluppo: Roma, maggio 2006, “La riabilitazione del bambino ipovedente in
Italia e nei Paesi in via di sviluppo: ciò che l’oculista deve sapere”; Milano,
novembre 2006, “La prevenzione del glaucoma primario dell’adulto”.
Giornata Mondiale della Vista
Secondo le ultime stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità esistono
oggi nel mondo circa 314 milioni di persone con problemi alla vista; di
queste, 37 milioni sono cieche, 124 milioni sono ipovedenti e 153 milioni
hanno bisogno di una correzione adeguata.
Il problema della cecità nei Paesi in via di sviluppo assume un carattere di
drammaticità: il 90% dei non vedenti vive nelle aree povere del pianeta. Le
patologie più diffuse sono: la cataratta, che colpisce 20 milioni di persone; il
tracoma, da cui sono affetti 146 milioni di soggetti; l’oncocercosi, che conta
17 milioni di ammalati; la xeroftalmia, che affligge 350 mila bambini ogni
anno e il glaucoma, che ha reso ciechi 4 milioni e mezzo di individui.
Si stima che in Italia i ciechi siano circa 350 mila e più di 1 milione e
mezzo gli ipovedenti, questi ultimi in rapido aumento a causa
dell’avanzamento della vita media.
Solo poco più del 30% dei bambini viene visitato alla nascita; quasi il 30%
degli alunni di scuola elementare non è mai stato sottoposto ad una visita
oculistica.
Per quanto riguarda gli adulti, in Italia non meno di un milione di persone è
affetto da glaucoma e la metà non ne è a conoscenza; si stima che circa il 5-
10% della popolazione sopra i 75 anni è affetta da degenerazione maculare
senile.
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C.N. del 28/04/07
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I dati sulla cecità e l’ipovisione nel mondo fotografano la gravità del
fenomeno, che può essere arginato solo con adeguati trattamenti e misure
preventive. Per questo la IAPB Sezione Italiana, in occasione della Giornata
Mondiale della Vista – 12 ottobre – ha organizzato due eventi di
comunicazione rivolti alle istituzioni e al grande pubblico. Il 12 ottobre, a
Palazzo Ferrajoli, è stata organizzata una conferenza stampa finalizzata ad
accrescere il livello di consapevolezza e di sostegno delle istituzioni
nazionali al problema della cecità evitabile. Alla conferenza stampa dal
titolo “Giornata Mondiale della Vista: un’emergenza da tenere d’occhio”,
moderata dalla conduttrice televisiva Livia Azzariti, hanno partecipato oltre
al Presidente Castronovo, mons. Jean Marie Mpendawatu, del Pontificio
Consiglio per la Pastorale della Salute, l’On. Pier Ferdinando Casini, il dott.
Silvio Mariotti, dell’Organizzazione mondiale della Sanità, il dott. Mario
Angi Presidente di CBM Italia, il Ministro Gianni Ghisi, Consigliere
diplomatico del Ministro della Salute, il Prefetto Carlo Mosca, Capo
Gabinetto Ministero dell’Interno, il dott. Donato Greco, Capo Dipartimento
Prevenzione e Comunicazione del Ministero della Salute, il prof. Corrado
Balacco Gabrieli, Presidente della SOI. Nella vicina Galleria “Alberto
Sordi” è stato organizzato un evento rivolto al grande pubblico: attraverso
degli stand e delle postazioni oculistiche – visite gratuite ai passanti – è
stato possibile sensibilizzare la popolazione sull’importanza della
prevenzione visiva. All’interno dell’area espositiva, nello spazio dedicato ai
bambini, alcune scolaresche hanno assistito allo spettacolo “Apri gli Occhi”
ed hanno ricevuto il materiale informativo.
Durante la Giornata, hanno ricevuto una visita oculistica circa 200 persone e
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hanno raccolto materiale più di 3.000 persone.
Educazione sanitaria
Campagne Specifiche
Nella sfera dell’Educazione Sanitaria, i programmi di prevenzione rivolti ai
bambini rivestono un’importanza particolare, sia perché rappresentano una
fascia debole della popolazione sia perché educare nell’infanzia assicura la
massima efficacia ai progetti educativi. Tra i programmi rivolti ai bambini
di scuola elementare “Vediamoci chiaro” è divenuta un’attività di carattere
istituzionale.
Nel corso degli anni, il progetto è divenuto uno strumento oltre che
informativo, per la formazione degli alunni sui temi della prevenzione, un
eccellente mezzo di raccolta dati, che ha permesso di indagare sulle
tematiche della prevenzione visiva.
La campagna nata nel 2002, è stata realizzata negli anni passati nel Lazio, in
Calabria e in Campania. Nel 2006 è stata realizzata in Abruzzo, Molise e
Friuli Venezia Giulia. Sono stati raccolti ed elaborati circa 30.000
questionari, fornendo un quadro molto importante sulla prevalenza dei
disturbi visivi e sugli atteggiamenti dei genitori in rapporto alla
prevenzione.
Nato come progetto pilota, nel corso degli anni, è divenuto un vero e
proprio strumento didattico per le scuole elementari e medie finalizzato
all’insegnamento della prevenzione visiva.
Un progetto che ha raccolto un successo eccezionale è la campagna di
educazione alla prevenzione dei disturbi visivi destinata ai bambini di
scuola elementare “Apri gli occhi”. L’iniziativa è stata attuata nel 2005
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
come progetto sperimentale, in collaborazione con il Ministero della Salute,
in 60 scuole elementari (circa 36.000 alunni coinvolti) e grazie ad una
strategia di comunicazione basata sul concetto di edutainment (apprendere
nozioni scientifiche attraverso il gioco) e su materiale realizzato sulle
modalità di comunicazione dei bambini, è divenuto un vero e proprio
strumento didattico. Nell’anno scolastico 2005-2006 il progetto è stato
realizzato nelle scuole delle città di Milano, Cremona, Verona, Vicenza,
Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Mantova, Perugia, Foggia,
Catania, Palermo e Messina; nel 2006 il tour Apri gli Occhi ha toccato le
città di Sassari, Cagliari, Trapani, Agrigento, Ragusa, Reggio Calabria,
Cosenza, Potenza, Bari, Lecce, Roma, Isernia, Avellino, Caserta, Terni,
Viterbo; continuerà nel 2007 nelle città di Caserta, Viterbo, Terni, Siena,
Firenze, Ancona, Ravenna, Ferrara, Padova, Gorizia, Genova, Novara,
Torino, Pavia, Brescia, Trento.
Dal 2005 ad oggi la campagna ha raggiunto circa 80.000 bambini,
qualitativamente sensibilizzati, in quanto ciascuno di loro ha assistito allo
spettacolo e ha ricevuto un DVD (Cartoon), un opuscolo informativo e
alcuni adesivi. Si prevede che al termine della campagna nel 2007 saranno
stati coinvolti quasi 110.000 alunni.
Prevenzione secondaria
Unità Mobili Oftalmiche
Particolare attenzione è stata rivolta verso tutti quei soggetti che, per motivi
di carattere culturale, economico o disinformazione sanitaria non si sono
mai sottoposti a una visita oculistica di controllo. Attualmente la IAPB
Sezione Italiana gestisce, congiuntamente all’Unione Italiana dei Ciechi e
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
degli Ipovedenti, 8 Unità Mobili Oftalmiche – due delle quali dotate di
pedana elettromeccanica per garantire l’accesso ai disabili motori e agli
anziani – utilizzate per tutto l’anno dagli organismi periferici per svolgere
campagne di prevenzione, soprattutto nei centri particolarmente disagiati.
Dal 2005 le UMO sono state dotate di computer e di una scheda informatica
per la rilevazione dei dati acquisiti durante le visite oculistiche, che
consentiranno nel tempo di disporre di elaborazioni statistiche di valore
epidemiologico. Attraverso tali Unità Mobili Oftalmiche, vengono visitate
annualmente più di 20.000 persone su tutto il territorio italiano,
riscontrando numerosi soggetti con patologie silenti che nel tempo
avrebbero procurato danni irreversibili. Oltre alla normale attività
calendarizzata, le unità mobili sono utilizzate per iniziative specifiche quali:
campagne di prevenzione dei disturbi della vista nelle scuole materne,
elementari e medie – Biella;
campagne di prevenzione della vista durante manifestazioni socio-
sanitarie – Raid Pedalò e Raid Ciclistico (già riferiti in precedenza nella
presente relazione);
Partendo dagli ottimi risultati conseguiti nel 2005 con il progetto
sperimentale di prevenzione della cecità in età senile nei centri sociali per
anziani dell’area metropolitana di Roma, nel 2006 la campagna è stata
estesa agli anziani dei centri di circa 20 città italiane. A fine 2006 sono state
coinvolte le città di Roma, Isernia, Bari, Catania, Ancona, Foggia, Palermo
e Campobasso. Grazie al progetto Centri Anziani sono stati visitati circa
5.000 anziani e sensibilizzati circa un milione.
Inoltre, al fine di completare il progetto sull’area di Roma sono stati
359
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
coinvolti gli altri centri anziani non toccati durante l’edizione del 2005.
Il Progetto Centro Anziani rappresenta non solo uno strumento per
informare e visitare una fascia di popolazione fortemente esposta al rischio
cecità, ma consente di raccogliere dati fondamentali (rivenienti da una visita
oculistica completa) su un campione, sebbene non statisticamente
identificato, di più di 10 000 anziani. I dati che verranno elaborati nel 2007
saranno oggetto di una pubblicazione scientifica di grande valore,
considerata la cronica assenza di dati in questo campo in Italia.
Cooperazione internazionale
La crescita del ruolo della IAPB Sezione Italiana è comprovata dalla sempre
maggiore rilevanza acquisita sullo scenario internazionale tra le
organizzazioni che a vario titolo si occupano di prevenzione della cecità.
Paesi in via di Sviluppo
La IAPB Sezione Italiana è impegnata da diversi anni sul fronte
dell’avoidable blindness nelle aree povere del pianeta, attraverso la
realizzazione di una stretta rete di cooperazione con l’Organizzazione
Mondiale della Sanità, Il Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute e
le organizzazioni non governative impegnate in questo ambito, tra cui CBM
Italia onlus.
La stretta collaborazione realizzata con CBM Italia Onlus, ha portato nel
2005 al finanziamento congiunto di un progetto di prevenzione del tracoma,
che ha visto la realizzazione nel 2006 di forniture sicure di acqua potabile in
19 comprensori della Regione Etiope dell’Amhara, migliorando
complessivamente del 25% il livello di igiene facciale nei bambini e
riducendo la prevalenza del tracoma di circa il 25%. Il progetto, che mira al
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
completamento della strategia SAFE (Surgical, Antibiotics, Facial Cleanes,
environmental sanitation), per quanto riguarda l’igiene facciale e la bonifica
ambientale, ha raggiunto pienamente le finalità che si era prefisso,
rimuovendo alla base il fattore principale di diffusione della patologia:
l’assenza di fonti d’acqua potabili e l’educazione alla pulizia facciale.
Sempre nel 2006 è stata approvata la prima parte del progetto di lotta alla
cecità evitabile in Marocco, consistente nel riequipaggiamento dei centri
oftalmologici degli ospedali Moulay Youssef di Rabat e Kortobi di Tangeri.
Attraverso la fornitura di strumentazione chiurgica e materiale operatorio
per la cura della cataratta, sarà possibile diminuire la cecità evitabile
derivante da tale patologia.
Per quanto riguarda la formazione degli oculisti sulla riabilitazione visiva
nei Paesi in via di sviluppo, la “Task Force for Low Vision West
Mediterranean” costituita nel 2005, si è riunita ad Algeri, durante il
Congresso della Società Oftalmologica Algerina (7-9 dicembre 2006).
Durante il meeting è stato progettato un corso di formazione per gli oculisti
nordafricani sulla riabilitazione visiva, che si svolgerà in Italia durante il IX
Congresso Internazionale della Società Mediterranea di Oftalmologia, Roma
12-14 aprile 2007.
Studi sulla prevenzione
La IAPB Sezione Italiana istituisce annualmente dei premi di
specializzazione, borse di studio e assegni di ricerca per incentivare studi
scientifici sulle tematiche della prevenzione della cecità, della riabilitazione
visiva e dell’epidemiologia oftalmica, poiché si è riscontrato, oltre alla
carenza di dati statistici, un’insufficiente attenzione degli oculisti a questo
361
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
fondamentale strumento di “cura a priori” delle persone. Nel 2006 sono stati
assegnati 6 premi di specializzazione ed un assegno di ricerca.
Polo Nazionale ex lege n. 291/03
Il 24 luglio del 2006 è stato firmato l’accordo tra la IAPB Sezione Italiana e
l’Università Cattolica del Sacro Cuore – Policlinico “A. Gemelli” per la
localizzazione del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per la Prevenzione
della Cecità e la Riabilitazione Visiva degli Ipovedenti. Il Polo Nazionale
sarà ubicato al secondo piano dell’edificio C del Policlinico “A. Gemelli”,
in prossimità della Clinica Oculistica. Successivamente è stata siglata la
convenzione tra l’Agenzia e il Ministero della Salute per l’erogazione dei
contributi in conto per la realizzazione del Polo. Si prevede che entro l’anno
venturo il Polo Nazionale vedrà la propria realizzazione e inizierà la propria
operatività.
Conclusioni
La crescita delle attività e il successo raggiunto da alcuni programmi di
prevenzione, testimoniano l’impegno che la IAPB Sezione Italiana profonde
nel raggiungimento delle finalità istituzionali. L’efficacia delle iniziative
intraprese e la maggiore informazione sui servizi a disposizione hanno fatto
si che la popolazione inizi a considerare la prevenzione oftalmica tra le
buone prassi sanitarie.
Ancora molto resta da fare perché sedimenti nella coscienza collettiva la
cultura della prevenzione della cecità come alto valore sociale e sanitario.
La IAPB Sezione Italiana ha confermato, nel corso di questi anni, che
creare una cultura della prevenzione della cecità nella popolazione, non solo
rappresenta una conquista civile che garantisce la tutela del diritto alla
362
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
salute dell’individuo, ma evita l’aggravamento della spesa sanitaria per
l’assistenza ai disabili visivi.
I.Ri.Fo.R.
- Premessa
L’I.Ri.Fo.R., Istituto per la Ricerca, la Formazione e la Riabilitazione
Onlus, proseguendo nel cammino intrapreso all’indomani della sua
costituzione – avvenuta nel febbraio del 1991 - anche nel momento
consuntivo delle attività svolte nel 2006 conferma un trend operativo
caratterizzato da una quantità elevata di interventi e attività di elevato
livello qualitativo su tutto il territorio nazionale a favore dei minorati della
vista.
Il mantenimento di risultati di alta qualità è dovuto alla specificità
dell’Istituto che, da un lato, è presente in tutto il territorio nazionale –
essendo strutturato in una Sede nazionale, con 17 Consigli Regionali e 87
Sezioni provinciali – e, dall’altro, è l’unica struttura a carattere nazionale a
occuparsi istituzionalmente di tutte le problematiche formative e
riabilitative dei disabili visivi, di qualunque età e condizione sociale.
Questi elementi concorrono a farne un unicum nel nostro Paese,
assicurando un patrimonio di conoscenze, competenze e professionalità a
cui i minorati della vista, le loro famiglie e tutti gli operatori interessati
fanno costante riferimento.
I dati, d’altra parte, testimoniano questi aspetti, in considerazione del fatto
che, dal momento della sua costituzione, l’I.Ri.Fo.R. ha realizzato oltre
1.400 corsi e iniziative di formazione e riabilitazione, con una spesa
complessiva di più di 17 milioni di euro.
363
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
La presente relazione illustra le attività svolte nell’anno 2006
dall’I.Ri.Fo.R., in relazione alla utilizzazione del contributo statale
proveniente dalla Legge 23/09/1993 n.379, come modificata dalla Legge
02/12/2005 n.248 (Aumento del contributo) e dalla Legge 23/12/2005
n.266 (Finanziaria 2006 – Nuove modalità di riparto del contributo), che
assicura il finanziamento annuo costante dell’Istituto.
- Attività istituzionali
Insediamento del nuovo CdAC e modifica dello Statuto dell’I.Ri.Fo.R.
Il 2006 ha visto l’insediamento del nuovo Consiglio di Amministrazione
Centrale dell’I.Ri.Fo.R., che risultava decaduto dalla fine del 2005, e che
risulta composto dai consiglieri di diritto e dai componenti nominati dalla
Direzione Nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti
Onlus, a norma dell’art.4 dello Statuto, oltre ad alcuni componenti scelti
per cooptazione.
Una delle prime iniziative adottate dal nuovo Consiglio dell’I.Ri.Fo.R. è
consistita nell’adozione di una serie di modifiche allo Statuto vigente,
specie in forza della necessità di consentire l’accreditamento come ONLUS
delle singole strutture territoriali dell’Istituto, che hanno così visto
accresciuto il loro grado di autonomia gestionale, amministrativa,
patrimoniale e fiscale.
Il Consiglio di Amministrazione Centrale ha, inoltre, provveduto a
confermare il Direttore Centrale, a nominare i componenti del rinnovato
Comitato Tecnico Scientifico e degli altri Gruppi e commissioni che
concorrono allo svolgimento dell’attività istituzionale.
A seguito delle modifiche intervenute successivamente al XXI Congresso
364
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
dell’Unione, peraltro, la durata in carica dell’intero Consiglio e degli altri
organi è stata elevata a cinque anni.
Rinnovo della certificazione di qualità – attività di verifica interna ed
esterna
L’I.Ri.Fo.R. Onlus nel 2006 ha superato la verifica annuale, da parte del
TÜV – ente certificatore accreditato – necessaria al mantenimento della
certificazione di qualità secondo la norma ISO 9001:2000 rilasciata
all’Istituto.
È utile ricordare che il Sistema di Gestione per la Qualità certifica la
capacità dell’Istituto di offrire prodotti e servizi che rispettino elevati
contenuti di affidabilità e qualità, in un processo di verifica costante delle
proprie attività.
I dati finora raccolti in tal senso (contenuti nel Riesame della Direzione –
Rapporto semestrale del RSGQ del 14/12/2006) consentono di rilevare una
media di gradimento delle iniziative superiore alla media, a garanzia del
raggiungimento degli obiettivi e di un elevato livello di soddisfazione degli
utenti.
Si segnala pure che, nel corso del 2006 proprio in ottemperanza al Sistema
Gestione Qualità, sono state effettuate sia verifiche didattiche sia verifiche
contabili presso Sezioni provinciali (Ascoli Piceno, Crotone, Foggia,
Trapani) e Consigli Regionali (Lombardia) dagli esiti sostanzialmente
positivi.
Elenco nazionale di valutatori dell’accessibilità
Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. è stato ufficialmente iscritto nell’elenco
pubblico dei valutatori di accessibilità di cui all’art. 3, comma 1, del D.P.R.
365
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
75/2005, attuativo della legge 4/2004.
In riferimento a tale attività sono peraltro pervenute richieste di valutazioni
di siti.
Partecipazione al Progetto “ Nuove Tecnologie e Disabilità ”
L’I.Ri.Fo.R. ha accolto la proposta di collaborazione all’iniziativa
denominata “Nuove Tecnologie e Disabilità” - per le tematiche legate alla
cecità - avanzata dalla Direzione Generale per lo Studente del Ministero
della Pubblica Istruzione.
Tale esperienza formativa, realizzata parte in forma residenziale e parte in
modalità FaD con il supporto tecnico dell’Indire (Istituto di
Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa), era diretta a
fornire adeguate competenze agli operatori dei Centri di Supporto, istituiti
in tutte le province, che avranno il compito di fornire consulenza e
assistenza agli Istituti scolastici sull’uso (installazione, configurazione e
personalizzazione) degli strumenti informatici a sostegno dell’integrazione
scolastica degli alunni disabili.
Il progetto ha costituito l’occasione di avviare contatti con i docenti
impegnati e di stabilire una strategia di collaborazione per il futuro.
L’iniziativa ha comportato un impegno finanziario complessivo per
l’Istituto di € 15.670,96 a fronte di un corrispettivo, riconosciuto
dall’Indire, pari a € 18.000,00 (per i dati complessivi v. tabelle finali).
Formazione di minorati della vista dipendenti della PA centrale
L’I.Ri.Fo.R., capofila di un raggruppamento temporaneo di imprese
costituito insieme a Sfera s.r.l. (società di formazione dell’ENEL) e a
Moretti & Carpita it s.r.l., ha completato nel primo semestre del 2006 il
366
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
programma di formazione informatica destinata ai dipendenti pubblici con
disabilità visiva, indetta dal CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica
nella Pubblica Amministrazione).
L’iniziativa ha comportato un impegno finanziario complessivo per
l’Istituto di € 215.460,27 a fronte di un corrispettivo, riconosciuto dal
CNIPA, pari a € 386.125,00 (per i dati complessivi v. tabelle finali).
Dai questionari di valutazione e dalle ispezioni effettuate sono emerse
valutazioni molto favorevoli a testimonianza dell’esito soddisfacente e
dell’apprezzamento per i risultati dell’iniziativa.
L’iniziativa, inoltre, è stata presentata anche in numerose occasioni di
rilevanza pubblica a testimonianza dell’elevato standard qualitativo
raggiunto.
Partecipazione Iniziativa Equal
Nel 2006 è proseguita la partecipazione dell’I.Ri.Fo.R. al progetto Equal
“Skill Sinergy” riguardante iniziative in materia di integrazione lavorativa
dei ciechi e degli ipovedenti.
Il progetto consiste nella formazione di persone disabili e over 40
normodotati che hanno perduto il lavoro, soprattutto se di alta
professionalità.
È previsto, in particolare, un corso di selezione per manager over 40 che
dovranno avviare attività mirate al sociale e creare strutture imprenditoriali
che utilizzino anche disabili. L’I.Ri.Fo.R. fornisce competenze in materia
di disabilità.
Partecipazione ad attività di ricerca
Nel 2006 il Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R. Onlus ha
367
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
deciso la partecipazione dell’Istituto al 4° Premio Internazionale indetto
dalla Once (Organizzazione Nazionale Spagnola dei Non Vedenti) in
materia di Nuove tecnologie per ciechi e ipovedenti.
A tal fine è stato presentato un progetto di programma di archivio
informatico sostitutivo in forma elettronica realmente accessibile ai
minorati della vista: il premio è stato successivamente assegnato a un
progetto spagnolo.
L’Istituto ha partecipato, altresì, al Bando europeo relativo al VI Piano
Triennale R&S, con il Progetto denominato “Accessibilità e usabilità delle
informazioni scientifiche da parte di persone con disabilità visive”.
Corsi Consip S.p.A.
Il 2006 ha visto la partecipazione dell’I.Ri.Fo.R., in qualità di fornitore di
aule informatiche attrezzate, a un’iniziativa formativa a carattere nazionale
svolta dalla Sfera s.r.l. (società di formazione dell’ENEL) per conto di
Consip S.p.A. e rivolta ai dipendenti delle Ragionerie provinciali dello
Stato.
L’iniziativa ha comportato un introito per l’Istituto di € 6.037,20.
Abilitazione alla docenza informatica
L’Istituto pone una notevole attenzione verso l’insegnamento
dell’informatica quale strumento privilegiato per la riabilitazione e
l’emancipazione sociale dei minorati della vista.
L’esperienza didattica conseguita negli anni, ha permesso all’I.Ri.Fo.R. di
giungere a un’elaborazione approfondita che ha consentito di individuare i
prerequisiti dei docenti necessari per poter parlare di efficacia e qualità
della formazione informatica rivolta a minorati della vista.
368
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
In funzione di questo l’I.Ri.Fo.R. da molto tempo, ormai, consente
l’insegnamento dell’informatica nei propri corsi unicamente a docenti
appositamente abilitati nel corso di sessioni indette periodicamente dallo
stesso Istituto.
Si deve sottolineare che anche nel 2006 sono state effettuate ben undici
sessioni di esami per l’abilitazione alla docenza informatica che hanno
aumentato considerevolmente il numero di docenti abilitati e iscritti all’albo
nazionale istituito dall’I.Ri.Fo.R.
A ulteriore garanzia dell’importanza di tale certificazione nel 2006 il
Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R. ha stabilito che la
validità del suddetto titolo sia limitata ad un periodo di tre anni, termine
scaduto il quale gli interessati dovranno essere sottoposti ad un nuovo
esame di abilitazione, a meno di dimostrare l’effettivo svolgimento di una
attività di studio o scientifica che preveda aggiornamenti della disciplina di
settore.
Utilizzo posta elettronica certificata
Nel solco di una tradizione particolarmente attenta ai mutamenti tecnologici
che interessano i sistemi di comunicazione e per far fronte alle innovazioni
che si profilano nei rapporti con le P.A. centrali e locali, nel 2006
l’I.Ri.Fo.R. ha stabilito di dotare le strutture centrali e quelle periferiche di
un servizio di posta elettronica certificata gestito da Poste Italiane S.p.A.
Realizzazione piattaforma didattica
Il 2006 ha visto la realizzazione di una avanzata piattaforma didattica
propria dell’Istituto, che può avvalersi del sistema di audioconferenza
interattiva realizzato dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti e
369
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
messo a disposizione dell’Istituto e che costituisce il nuovo elemento
portante per la realizzazione di attività formative on line.
Disciplina delle attività di ricerca, formative e riabilitative
Anche nel 2006 il Consiglio di Amministrazione Centrale dell’I.Ri.Fo.R.
Onlus ha costantemente informato l’erogazione dei fondi alle disposizioni
contenute nel proprio Vademecum operativo delle attività di ricerca,
formazione e riabilitazione approvato con delibera n. 27 del 24/09/2002 e
con cui si disciplinano le procedure inerenti la richiesta, la gestione e la
rendicontazione dei finanziamenti erogati alle strutture territoriali
nell’ambito delle proprie attività istituzionali.
Nel corso dell’anno trascorso, peraltro, il suddetto Vademecum è stato
parzialmente modificato nella parte riguardante i compensi dei docenti,
stabilendo un tetto massimo di spesa e non una cifra fissa. La stessa
modifica è intervenuta anche per quanto concerne il rimborso per spese di
trasferta.
Le regole presenti nel Vademecum si applicano a tutti i progetti di
riabilitazione, formazione e ricerca, finanziati dall’I.Ri.Fo.R. e
costituiscono gli orientamenti cui i singoli beneficiari devono conformarsi.
Utilizzo di Volontari in Servizio Civile
Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. Centrale ha visto l’approvazione, da parte
dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile, del Progetto “So.Fo.C.Le. –
Sostegno Formativo nel Computer Learning” per l’utilizzo di otto volontari
nello svolgimento delle proprie attività istituzionali.
Si tratta di un risultato di grande rilievo specie in considerazione dei criteri
restrittivi utilizzati dall’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile nella
370
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
valutazione dei progetti analoghi su scala nazionale.
Convenzione per lo svolgimento di stage
Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha sottoscritto con l’Università “La Sapienza” di
Roma – Facoltà di Psicologia, una specifica convenzione per consentire
l’effettuazione di tirocini pre e post lauream a studenti e laureati in
psicologia presso le proprie strutture.
Sportello informativo universitario
Nel 2006 è proseguita l’attività dello Sportello informativo per studenti
universitari disabili visivi al fine di migliorare costantemente le attività di
orientamento e formazione dell’Istituto.
L’iniziativa, realizzata con il coinvolgimento di un docente dell’Università
“La Sapienza” di Roma, fornisce informazioni ed assistenza in generale, sia
a mezzo telefono, sia via e-mail, sia con colloquio personalizzato, sulle
problematiche concernenti il corso di studi universitario intrapreso dagli
studenti minorati della vista.
- Attività dell’I.Ri.Fo.R. Onlus
L’esperienza accumulata consente, ormai, all’I.Ri.Fo.R. Onlus di
focalizzare le esigenze e i bisogni della propria utenza indirizzando così le
proprie attività verso gli ambiti di maggior interesse, ripartendo
adeguatamente le risorse ad esse destinate, in un costante processo di
miglioramento dell’offerta formativa e riabilitativa.
Attualmente le attività dell’Istituto fanno riferimento a cinque macro aree
di intervento:
Area scolastica
Area informatica
371
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Area autonomia personale
Area inserimento lavorativo e qualificazione professionale
Area riabilitazione
In riferimento all’area scolastica, sono state privilegiate le attività di
formazione e aggiornamento rivolte agli insegnanti curricolari e di
sostegno, essendo decisivo il loro apporto - in termini di professionalità e
competenze - per un proficuo inserimento scolastico e sociale degli allievi
minorati della vista.
In considerazione del rilievo che assumono le nuove tecnologie in termini
di conseguimento di autonomie personali e di inserimento lavorativo dei
disabili, una particolare attenzione è posta dall’Istituto nei confronti delle
iniziative riconducibili all’area informatica.
Per quanto riguarda la terza macro area, si deve ricordare che l’obiettivo
principale di tutte le iniziative in materia di orientamento, mobilità,
ambientamento, comunicazione ed economia domestica è costituito dal
conseguimento della piena autonomia personale.
Nel corso degli anni, inoltre, si sono moltiplicati gli interventi di
formazione e orientamento per l’inserimento lavorativo dei minorati della
vista, anche sulla scorta dell’esperienza originata dalla cd. Legislazione
promozionale, e la qualificazione professionale anche di tutti gli operatori
che intervengono nel processo di progressiva integrazione sociale dei
minorati visivi stessi.
Ai tradizionali corsi per il centralinismo telefonico, infatti, si sono
affiancati gli interventi per rispondere alla necessità di qualificazione
professionale dei minorati della vista in relazione alle novità introdotte dal
372
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
D.M. 10/1/2000, il recupero delle attività manuali e le iniziative rivolte ai
massofisioterapisti.
In ordine alla qualificazione professionale dei soggetti che, a vario titolo
intervengono nel progressivo inserimento sociale dei disabili visivi, è utile
ricordare le varie esperienze formative rivolte a medici e operatori sanitari
per la valutazione del danno perimetrico.
La realizzazione della piena integrazione sociale dei minorati della vista
caratterizza, invece, il complesso di attività inerenti l’area riabilitazione,
che comprende molteplici attività come campi riabilitativi, interventi
riabilitativi e simili e che nel corso dell’anno trascorso ha ricevuto un
particolare impulso in ragione delle specifiche finalità di tali interventi.
In modo trasversale rispetto a queste attività l’impegno dell’Istituto si
indirizza alla ricerca, quale base per l’elaborazione di progetti a forte carica
innovativa, specie nel settore della pluriminorazione.
In relazione alle attività svolte dall’I.Ri.Fo.R. Onlus, si deve sottolineare
come, nel corso del 2006, la Sede Centrale dell’Istituto abbia disposto
un’erogazione maggiore di finanziamenti alle strutture periferiche per la
realizzazione di attività formative e riabilitative direttamente sul territorio.
Passiamo ora all’esame delle iniziative finanziate e realizzate nell’ultimo
anno nei diversi ambiti di attività: per ognuna delle attività è indicata tra
parentesi la tipologia (Formazione o Orientamento) dell’intervento ai sensi
del D.M. 25/05/2001.
Ai fini della migliore comprensione dei dati presentati si precisa che si offre
resoconto delle attività che, nei diversi ambiti territoriali dove opera
l’Istituto, vengono realizzate utilizzando finanziamenti ulteriori e diversi
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
rispetto a quelli assicurati dalla Legge n. 379/1993 e derivanti dal
contributo diretto di Enti locali, Fondazioni bancarie, e altri contributori
pubblici e/o privati.
1. Area Scolastica
L’integrazione degli alunni con minorazioni visive nelle scuole comuni,
incontra, secondo quanto emerge dai dati disponibili, ancora notevoli
difficoltà.
Il settore dell’educazione delle persone disabili presenta un’evidente
discrepanza fra i principi e norme largamente condivisi e la situazione reale
dove rimangono ancora diversi ostacoli da rimuovere perché i ciechi e gli
ipovedenti possano ricevere risposte adeguate alle proprie esigenze
formative.
A tale scopo nel quadriennio in esame sono state realizzate su tutto il
territorio una serie di iniziative destinate alla formazione e
all’aggiornamento di insegnanti (di sostegno e curricolari) e di operatori di
discipline tiflologiche, con la finalità di far conoscere e rendere operativi
strumenti per l’integrazione che garantiscano una più completa
partecipazione dei non vedenti alle attività educative.
Corsi di aggiornamento per insegnanti di sostegno curricolari e operatori
della formazione svolti dalla Sede Centrale
Formazione rivolta a insegnanti ex D.M. 177/2000
Una menzione iniziale deve essere riservata alle iniziative realizzate nel
2006 dalla Sede Centrale in ottemperanza al D.M. 177/2000:
Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno
“Le attività motorie strumento privilegiato dello sviluppo dei
374
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
bambini minorati della vista” – giugno 2006
Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno
“Integrazione scolastica di alunni disabili visivi attraverso l’uso
delle nuove tecnologie” – settembre 2006
Corso di aggiornamento per insegnanti curricolari e di sostegno
“Difficoltà di apprendimento degli alunni ipovedenti e strategie
didattiche per la piena integrazione scolastica” – ottobre 2006
Tali attività di formazione e aggiornamento hanno perseguito la finalità
generale di implementare le competenze concernenti:
il riconoscimento delle esigenze formative dell’alunno minorato
visivo
la valutazione e valorizzazione delle sue risorse e delle esperienze
personali
la conoscenza della normativa di riferimento
l’individuazione delle modalità più efficaci per il conseguimento dei
migliori risultati nell’apprendimento e nell’integrazione sociale in
relazione alle diverse forme di disabilità visiva
Rispetto alla programmazione delle attività per il 2006 non è stato
realizzato il corso di aggiornamento a carattere seminariale da realizzarsi
presso il Centro di Tirrenia rivolto ai presidi e insegnanti non vedenti a
causa del mancato raggiungimento del numero di iscritti. Tale corso sarà
realizzato nel corso del 2007.
Terzo Corso di formazione “Tutor universitari per studenti disabili visivi”
– giugno 2006
Al fine di proseguire sulla strada del sostegno all’inserimento degli studenti
375
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
disabili visivi nelle strutture educative, anche nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha
realizzato un’iniziativa formativa rivolta a tutor universitari.
Tale Corso, giunto alla Terza edizione, mira a conseguire una distribuzione
omogenea sul territorio nazionale di figure in grado di svolgere l’attività di
tutor universitario con particolari competenze nel campo della disabilità
visiva, al fine di assicurare la piena attuazione delle previsioni contenute
nella Legge 28 gennaio 1999 n.17.
Il Corso è stato strutturato in una fase di attività residenziale e in una parte
di formazione on line, per una durata complessiva di 50 ore.
Le attività di formazione on line hanno visto l’intervento di tre docenti che
hanno affrontato le problematiche generali inerenti la minorazione visiva.
Nella fase formativa residenziale la scelta dei docenti è stata motivata dalle
particolari competenze nel settore, privilegiando un metodo di lavoro
imperniato sull’esperienza diretta dei partecipanti e sul loro coinvolgimento
mediante il frequente ricorso a esercitazioni e simulazioni. L’iniziativa ha
rispettato gli obiettivi formativi iniziali, consistenti nella trasmissione di
competenze specifiche, immediatamente utilizzabili dai soggetti che si
troveranno a operare nelle attività di tutoraggio universitario a favore di
disabili visivi.
Corso di qualificazione avanzata “Operatori di counseling per il sostegno
alle famiglie con bambini minorati della vista in età precoce”
La finalità di questo Corso nasce dall’esigenza di offrire alle famiglie con
bambini minorati visivi la possibilità di relazionarsi correttamente con i
numerosi interlocutori che agiscono negli ambiti che concorrono a
determinare la vita quotidiana del bambino stesso: nel settore della cura,
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
nell’ambito sociale, nell’ambito educativo.
Da questo deriva l’importanza di operatori in grado di effettuare interventi
di counseling.
È prioritario, infatti, formare operatori che, mediante una relazione
empatica, siano in grado di proporsi come riferimento per il nucleo
familiare interessato nell’individuazione di percorsi e strategie adatte a
rendere sempre più efficaci gli interventi di riabilitazione e cura riguardanti
i bambini disabili della vista in età precoce.
Il Corso ha avuto una durata complessiva di 40 ore, a carattere residenziale,
ed è stato indirizzato a partecipanti in possesso di particolari qualificazioni
professionali e culturali in ragione delle finalità dell’iniziativa.
Iniziative dei Consigli Regionali e delle sezioni provinciali dell’I.Ri.Fo.R.
Nell’ambito delle iniziative mirate all’integrazione degli alunni con
minorazioni visive, devono essere menzionati gli interventi di
aggiornamento e formazione effettuati, nel corso dell’anno in esame, dalle
strutture regionali e provinciali dell’I.Ri.Fo.R.
L’esperienza dell’Istituto nel settore della minorazione visiva ha portato,
infatti, allo svolgimento, anche mediante convenzioni con Enti locali o
Università, di attività formative nel settore scolastico.
Più precisamente le iniziative hanno riguardato le seguenti tematiche:
il ruolo dell’educazione grafo-lessicale degli alunni ipovedenti
(strategie metodologiche e didattiche; ausili speciali)
il ruolo dell’educazione, dell’istruzione e della riabilitazione degli
alunni ipovedenti (strategie metodologiche e didattiche, tecniche
riabilitative)
377
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
il ruolo dei genitori di alunni con minorazione visiva, al fine di
avviare un percorso di conoscenza capace di sostenerli
nell’affrontare il senso della minorazione
La Sede Centrale dell’Istituto ha, inoltre, sostenuto lo svolgimento di
iniziative di formazione e aggiornamento svolte dai Consigli regionali al
fine di creare sinergie operative con le istituzioni scolastiche territoriali.
Riepilogo attività nel settore scolastico
Regioni interessate - Abruzzo
- Calabria
- Friuli Venezia Giulia
- Lazio
- Liguria
- Lombardia
378
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
- Piemonte
- Puglia
- Valle d’Aosta
- Veneto
- Territorio nazionale (Sede
Centrale)
Attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti direttamente
Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti
direttamente
Numero iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di attività
totali
Ammontare
contributi
2 210 4.800 € 21.000,00
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi
ex L. 379/93
Ammontare
contributi
altri fondi
23 819 28.604 € 70.972,77 € 29.876,75
379
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
2. Area Informatica
La scelta operata dall’I.Ri.Fo.R. di erogare corsi nel settore dell’informatica
è strettamente legata alle possibilità che le tecnologie informatiche
consentono ai minorati della vista in termini di riabilitazione sociale, oltre
che lavorativa, degli stessi.
È ampiamente dimostrata la grande potenzialità di iniziative dirette
all’inserimento professionale di ciechi ed ipovedenti in quei settori in cui
l’informatica ha un ruolo dominante.
Le attività formative dell’I.Ri.Fo.R. in questo settore sono riconducibili alle
seguenti tipologie di interventi:
corsi di alfabetizzazione informatica
corsi di informatica avanzata e specialistici
corsi on line
Corsi di alfabetizzazione informatica
Nel quadro delineato appare essenziale, per una sempre maggiore
integrazione sociale dei minorati della vista, realizzare una costante azione
di alfabetizzazione informatica, per i possibili sbocchi professionali, ma
anche per il connesso ampliamento della sfera di autonomia personale.
I corsi base di alfabetizzazione informatica proposti dall’I.Ri.Fo.R. sono
finalizzati a conseguire le seguenti competenze:
a) conoscenza del PC e dei supporti tiflotecnici informatici;
b) acquisizione dei comandi e delle funzioni principali del sistema
Windows;
c) apprendimento delle tecniche di base e avanzate di word
380
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
processing;
d) tecniche di creazione e manipolazione di database.
Formazione informatica avanzata
L’alto numero di corsi di alfabetizzazione informatica svolti negli anni
precedenti e i risultati positivi cui si è accennato, hanno generato la
conseguente esigenza di formazione più avanzata, nella specie di corsi di
secondo livello, con particolare riferimento all’uso degli ausili per l’accesso
ai programmi basati prevalentemente sulla grafica, quali Windows e Office.
Sono, inoltre, diventati abituali i corsi per apprendere a utilizzare Internet e
per l’utilizzo della posta elettronica.
Nell’ambito del settore informatico avanzato, infine, riveste un posto
particolare il Progetto Mercurio, a forte valenza riabilitativa, studiato
appositamente per garantire un valido sostegno per la comunicazione dei
sordociechi.
Corso XHTML per la verifica dell’accessibilità dei siti Internet
Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R., interpretando specifici fabbisogni formativi, ha
organizzato un Corso nazionale di formazione sul linguaggio XHTML,
iniziativa riservata a operatori disabili visivi, con l’obiettivo di consentire ai
partecipanti di effettuare agevolmente i test di accessibilità dei siti.
L’iniziativa è stata mirata a fornire ai partecipanti le competenze relative ai
codici e linguaggi di nuova generazione, in particolare il codice XHTML,
che sempre più vengono utilizzati nella costruzione dei siti Internet.
Formazione informatica a distanza
È necessario sottolineare che anche nel 2006 da parte della Sede Centrale
dell’I.Ri.Fo.R. sono state avviate iniziative di Formazione a distanza (FaD)
381
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
in considerazione delle positive ricadute formative offerte da questa
modalità, grazie alle potenzialità offerte dalla nuova piattaforma didattica
dell’Istituto.
In questo ambito sono state organizzate iniziative su tematiche di grande
rilievo, tra le quali il percorso formativo per l’acquisizione dell’Ecdl, corsi
inerenti l’accessibilità e l’uso di Internet che hanno riscosso l’interesse di
numerosi utenti, anche normodotati.
Allestimento aule informatiche
Nel 2006 è proseguito l’allestimento di aule informatiche attrezzate avviato
nell’anno precedente, in relazione al previsto ampliamento dell’attività
formativa delle varie sedi territoriali. Attualmente risultano operative
presso le strutture territoriali ben 19 aule, realizzate in aderenza ai criteri
fissati da Aica per il conseguimento della Patente europea del Computer
(Ecdl), oltre alle tre della Sede Centrale.
Riepilogo attività settore informatico
Regioni interessate - Abruzzo
- Calabria
- Emilia Romagna
- Lazio
- Liguria
- Lombardia
382
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
- Molise
- Piemonte
- Puglia
- Sardegna
- Sicilia
- Umbria
- Valle d’Aosta
- Territorio nazionale (Sede
Centrale)
Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti
direttamente
Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di attività
totali
Ammontare
contributi
3 37 1.682 € 11.654,00
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi ex
L. 379/93
Ammontare
contributi altri
fondi
22 275 13.654 € 66.283,90 € 61.899,00
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C.N. del 28/04/07
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Aule informatiche realizzate sul territorio nazionale
Numero aule
finanziate
Ammontare
contributi
ex L. 379/93
Ammontare
contributi
Altri fondi
19 € 297.175,93 € 101.442,83
3. Area Autonomia Personale
La piena integrazione sociale dei minorati della vista è direttamente
proporzionale al conseguimento del massimo grado di autonomia possibile.
Le difficoltà causate dalla minorazione visiva in termini di riduzione
dell’autonomia incidono, infatti, fortemente sulla vita sociale e
professionale del disabile visivo, generando, frequentemente una totale
dipendenza dagli altri.
Per compensare le limitazioni citate occorrono interventi specifici di
riabilitazione e di integrazione capaci di favorire il processo di
emancipazione del disabile. Gli interventi generalmente realizzati possono
essere sinteticamente classificati in:
Corsi di orientamento e mobilità
Il corso di O&M si configura come un intervento riabilitativo individuale
finalizzato a conferire ai minorati della vista il massimo grado possibile di
autonomia di movimento, sia all’interno degli edifici sia all’esterno, nonché
all’uso dei mezzi di trasporto pubblico.
Mediante i corsi di Orientamento e Mobilità (O&M) si cerca di ampliare
384
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
l’indipendenza e l’autonomia del minorato della vista, di migliorare la sua
capacità di muoversi da solo con sicurezza e naturalezza in ogni ambiente.
Questo scopo può essere raggiunto dopo un corso individuale di durata
variabile in funzione delle caratteristiche e delle competenze di base del
fruitore.
Gli obiettivi generali di questo genere di interventi sono:
migliorare lo sviluppo delle competenze percettive, cognitive e
psicomotorie attraverso la stimolazione e l’integrazione sensoriale
in ambienti reali
superare l’ansia del pericolo
migliorare la percezione e consapevolezza di sé e delle proprie
capacità
Corsi di autonomia domestica
L’incremento dell’autonomia personale nei portatori di handicap visivo
riceve un particolare stimolo dall’apprendimento di strategie funzionali alla
migliore gestione della vita quotidiana e domestica.
L’attività in esame è finalizzata a far avvicinare in modo diretto il minorato
della vista alle attività quotidiane di cucina, stiro e gestione della
quotidianità al fine di acquisire la massima autonomia.
Corsi di cucina per non vedenti e ipovedenti
Tale tipologia di corso è realizzata allo scopo di relazionare in maniera più
creativa e stimolante il mondo dei non vedenti alle attività quotidiane di
cucina, al fine di acquisire la massima autonomia nel riconoscimento dei
cibi, nella loro preparazione e conservazione.
Corsi di recitazione per non vedenti e ipovedenti
385
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
La finalità di queste iniziative consiste nel permettere ai partecipanti
minorati della vista l’acquisizione delle fondamentali metodologie
espressive finalizzate all’apprendimento e sperimentazione dei movimenti
finalizzati all’acquisizione di una loro reale autonomia.
Corso di elementi di comunicazione
Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha sostenuto un’importante iniziativa finalizzata alla
trasmissione delle competenze di base in tema di relazioni interpersonali ai
minorati della vista, interpretando un’esigenza diffusa specie in
considerazione delle limitazioni originate dalla disabilità visiva.
Interventi integrati di assistenza a pluriminorati
Nel 2006 sono state realizzate alcune esperienze finalizzate a conseguire la
migliore autonomia a soggetti minorati della vista con minorazioni
aggiuntive.
In particolare sono stati attuati interventi integrati in cui, insieme alla fase
di assistenza personale ai soggetti, individuati su base provinciale, vi è stata
l’offerta di servizi ulteriori, tutti finalizzati a individuare occasioni di
progressiva emancipazione degli utenti.
Le azioni integrative, infatti, hanno riguardato servizi di fisioterapia,
musicoterapia, pet – therapy e counselling, anche al fine del pieno
coinvolgimento delle famiglie di appartenenza.
Monumenti da toccare
Tale iniziativa è stata concepita al fine di creare un laboratorio multi
sensoriale, e principalmente tattile, avente a tema le architetture e le
decorazioni scultoree di chiese romaniche, al fine di rendere l’arte
realmente accessibile ai minorati della vista.
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Progettare per tutti senza barriere
Nel 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha deciso di sostenere mediante un contributo
economico il corso di formazione post lauream “Progettare per tutti senza
barriere”, in considerazione della necessità di disporre di un evento
promozionale delle attività svolte dall’Istituto e in relazione al fatto che gli
obiettivi didattici potranno avere positive ricadute per l’autonomia dei
soggetti affetti da minorazione visiva.
Riepilogo attività settore autonomia
Regioni interessate - Abruzzo
- Calabria
- Campania
- Emilia Romagna
- Lazio
- Lombardia
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
- Marche
- Piemonte
- Sardegna
- Sicilia
- Toscana
- Trentino
- Umbria
- Territorio nazionale (Sede
Centrale)
Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi
ex L. 379/93
Ammontare
contributi
altri fondi
19 3.631 19.141 € 180.148,23 € 204.236,50
Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di attività
totali
Ammontare
contributi
14 462 24.765 € 203.393,07
388
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
4. Area Inserimento Lavorativo e qualificazione professionale
L’inserimento lavorativo dei minorati della vista attraverso un’intensa
attività di formazione ha per l’I.Ri.Fo.R. un carattere prioritario in
considerazione dell’alto valore rappresentato dal lavoro sulla strada
dell’inclusione sociale.
Si spiega quindi il grande impulso dato alla realizzazione di iniziative tese a
fornire le competenze professionali, o il loro aggiornamento, per l’effettivo
impiego dei minorati della vista.
Nell’ambito delle iniziative mirate al lavoro devono essere menzionati
anche gli interventi effettuati dalle strutture regionali e provinciali
dell’I.Ri.Fo.R. nel settore del centralinismo telefonico, delle nuove
qualifiche professionali introdotte a seguito del D.M. 10/01/2000 e del
settore radiofonico, nonché quelli di aggiornamento per massofisioterapisti.
La necessità di qualificazione professionale degli operatori del settore
sanitario che intervengono nell’accertamento necessario per la
quantificazione delle minorazioni visive dovute al danno del campo visivo
di cui alla Legge 138/2001 ha, infine, rappresentato un ulteriore occasione
di impegno dell’Istituto.
Corso di aggiornamento per Operatori di call center
L’anno trascorso ha visto attuare una serie di iniziative riconducibili alle cd.
nuove professionalità originate dal citato D.M. 10/01/2000 al fine di
consentire, oltre al necessario adeguamento di competenze dei lavoratori
che operano in contesti sottoposti a rapidi mutamenti delle tecnologie
utilizzate, la necessaria riqualificazione professionale rispondente ai mutati
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compiti degli operatori telefonici.
Corso libero di centralinisti
Il corso si inserisce a pieno titolo nella ricerca portata avanti dall’I.Ri.Fo.R.
per l’arricchimento della figura del centralinista telefonico, ricerca che ha
già portato al riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro di varie
qualifiche professionali equipollenti e anche dei nuovi programmi di esame
per l’abilitazione alla professione da parte del Ministero del Lavoro.
Corsi di aggiornamento per massofisioterapisti non vedenti
I corsi di aggiornamento per massofisioterapisti hanno lo scopo sia di
approfondire le conoscenze già preesistenti ed incrementare le abilità, sia di
favorire l’inserimento nel mondo del lavoro di quei soggetti non vedenti
che attraverso una migliore acquisizione delle diverse metodologie possono
porsi ad un livello professionale elevato.
Nell’anno trascorso sono stati sostenuti interventi aventi ad oggetto il
“Metodo Mezieres” mediante la concessione di specifiche borse di studio.
Corsi di aggiornamento teorico-pratico sulla quantificazione del danno
perimetrico
I corsi di aggiornamento per medici e ortottisti hanno avuto la finalità di
fornire nozioni tecniche e pratiche sulla gestione degli accertamenti
necessari per la quantificazione delle minorazioni visive dovute al danno
del campo visivo di cui alla Legge 138/2001.
In particolare i corsi hanno affrontato gli aspetti teorico-pratici della
quantificazione del danno perimetrico oculare mediante l’utilizzo di
software specifici che consentono la valutazione del residuo nel pieno
rispetto delle previsioni di legge, affinché i destinatari potessero conseguire
390
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
le competenze necessarie al rilascio di valide certificazioni attestanti i danni
perimetrici binoculari.
I corsi effettuati hanno ricevuto il riconoscimento dei crediti formativi
nell’ambito del Programma nazionale di Educazione Continua in Medicina
(E.C.M.)
Corsi di formazione per protocollisti informatici a dipendenti PA minorati
della vista
Come anticipato nella parte introduttiva, l’I.Ri.Fo.R., unitamente alle
società costituenti il R.T.I. appositamente creato, ha positivamente
completato nel primo semestre del 2006 il programma di formazione
informatica destinata ai dipendenti pubblici con disabilità visiva, indetta dal
CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella Pubblica
Amministrazione).
Riepilogo attività settore lavoro
Regioni interessate - Abruzzo
- Calabria
- Lombardia
- Piemonte
- Toscana
- Territorio nazionale (Sede
391
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Centrale)
Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi
ex L. 379/93
Ammontare
contributi
altri fondi
8 362 21.890 € 87.020,63 € 70.206,25
Altre attività del settore finanziate unicamente con fondi acquisiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di attività
totali
Ammontare
contributi
2 58 14.720 € 469.789,00*
* Il contributo CNIPA ammonta a € 386.125,00 da assegnare pro quota ai
componenti del R.T.I. (nel 2006, incassati € 372.037,50).
5. Area Riabilitazione
In quest’area, che costituisce una delle ragion d’essere dell’I.Ri.Fo.R.,
ricadono attività la cui finalità è la realizzazione di interventi che, per la
propria caratteristica riabilitativa, possono favorire o accelerare il reale
inserimento sociale del minorato visivo.
Nel corso del 2006, nell’area riabilitazione, sono state realizzate numerose
392
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
iniziative mediante le quali è stato possibile sperimentare nuove modalità di
approccio alle tematiche della minorazione visiva, favorendo l’integrazione
dei partecipanti e privilegiando gli aspetti di socializzazione e di svago.
In quest’ambito deve pure essere ricordata la costante attenzione rivolta
dall’I.Ri.Fo.R. alle problematiche della pluriminorazione, in particolare
quella riguardante la sordocecità.
Si situano nell’ambito riabilitativo anche le diverse iniziative mirate a
favorire il recupero del senso motorio nei partecipanti.
La riabilitazione e il valore che essa assume nell’azione dell’I.Ri.Fo.R. è,
peraltro, testimoniata, dalla costante attenzione verso iniziative dirette a
formare nuove figure professionali in grado di sostenere il processo di
riabilitazione dei minorati visivi.
Campi riabilitativi per minorati della vista – tipologie
Campi estivi riabilitativi per minorati della vista e pluriminorati
Il campo estivo riabilitativo si caratterizza per l’utilizzo di metodologie
innovative nell’approccio alle tematiche della minorazione visiva nonché
della pluriminorazione.
Ciò avviene anche grazie all’integrazione di vari momenti formativi e di
socializzazione che contemplano una serie di attività: l’attività senso-
motoria, l’attività ginnica, l’attività senso-percettiva, finalizzandoli alla
crescita di un’esperienza fondamentale per l’integrazione dei minorati della
vista, oltre a una continua assistenza psico pedagogica in grado di sostenere
i partecipanti nell’approccio a modalità di vita che differiscono da quelle
abituali.
Campi riabilitativi invernali
393
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
I buoni risultati ottenuti dalla realizzazione dei campi estivi riabilitativi
svolti dall’I.Ri.Fo.R. hanno indotto l’Istituto a sostenere iniziative
analoghe, svolte durante il periodo invernale.
Il campo riabilitativo invernale ha una duplice finalità: promuovere
l’apprendimento delle discipline sportive, dallo sci al pattinaggio sul
ghiaccio; incentivare l’acquisizione di autonomia personale da parte del
ragazzo non vedente sia sul versante dell’orientamento sia sotto un aspetto
più strettamente relazionale.
Soggiorni socio-educativi per persone sordo cieche
Nell’ultimo anno l’I.Ri.Fo.R. ha finanziato direttamente un’iniziativa estiva
rivolta a tale categoria di minorati.
Nel corso di iniziative simili, invero, i giorni trascorsi nelle località
prescelte consentono ai partecipanti di condividere problematiche e
strategie per la soluzione delle stesse, in un contesto di apprendimento che è
favorito dal clima di positiva attesa che costituisce la cornice di ogni
attività.
Campo sci
Il corso, realizzato con finalità riabilitative, tende all’acquisizione di una
sempre maggiore autonomia e mobilità dei partecipanti minorati della vista
anche in una situazione estrema quale quella di una pista da sci.
In particolare si mira a: insegnare le tecniche di base dello sci ai minorati
della vista principianti; consolidare le tecniche dello sci per i minorati della
vista in possesso delle nozioni di base; trasmettere le tecniche di base per la
conduzione di sciatori minorati della vista da parte delle guide
appositamente formate; perfezionare le tecniche di guida per gli
394
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
accompagnatori; diffondere la cultura dell’integrazione tra i frequentatori
abituali delle piste da sci.
Riepilogo attività riabilitative (campi e soggiorni riabilitativi)
Regioni interessate - Calabria
- Lombardia
- Marche
- Puglia
- Sicilia
- Umbria
- Veneto
- Territorio nazionale (Sede
Centrale)
Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi ex
L. 379/93
Ammontare
contributi altri
fondi
395
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
20 435 66.026 € 343.875,17 € 365.147,95
Altre iniziative riabilitative
Poseidon 2006 International
Si tratta di un’iniziativa che ha assunto ruolo di rilievo tra gli interventi
riabilitativi realizzati, poiché prevede lo svolgimento di attività subacquea
per non vedenti.
Tale iniziativa assume un notevole rilievo riabilitativo dal momento che
consente di sperimentare nuove possibilità di movimento e favorisce la
sperimentazione di nuove sensazioni ai partecipanti mediante il recupero
pieno del proprio schema corporeo.
Il progetto è strutturato in fasi graduali riguardanti rispettivamente: attività
individuali di conoscenza teorica e pratica degli strumenti necessari alle
immersioni, lezioni teoriche sull’approccio all’attività subacquea, lezioni
pratiche in piscina ed immersioni a varie profondità.
La caratteristica saliente dell’edizione realizzata lo scorso anno è stata data
dalla partecipazione di numerosi minorati della vista provenienti da Stati
esteri quali Germania, Polonia e Ungheria, elemento che costituisce un
esplicito riconoscimento della valenza riabilitativa dell’azione.
Ulteriore elemento di rilievo è stato, infine, offerto dal conseguimento, da
parte di tre partecipanti minorati della vista, del brevetto di Istruttore
subacqueo per persone con minorazioni visive.
Corso di acquagym per ciechi e ipovedenti
Il Corso si proponeva il conseguimento di benefici fisici ai partecipanti
tramite esercizi fisici praticati in acqua che permettono di rendere più
396
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
armonici i movimenti dei non vedenti e, al contempo, di favorire negli
stessi una certa attività fisica utile per l’efficienza della muscolatura, di
solito irrigidita dalla propensione del cieco alla vita sedentaria.
Borse di studio per l’educazione musicale
Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha risposto ad alcuni fondamentali bisogni
formativi nel campo musicale di minori disabili visivi, concedendo due
apposite borse di studio.
Primi passi nel mondo della musica
Le attività sonore e musicali mirano a sviluppare sensibilità musicali, a
favorire la fruizione della produzione dei suoni presenti nell’ambiente e a
stimolare l’esercizio personale diretto ad una graduale conquista della
propria identità.
La proposta di un corso di questo tipo rivolto a bambini, oltre a fornire
padronanza del linguaggio musicale, consente, sotto il profilo sociale, di
accrescere e rafforzare il senso di responsabilità e di favorire la
socializzazione.
Corso per volontari per persone sordocieche
Raccogliendo un’esigenza più volte emersa nel corso dei soggiorni rivolti a
persone sordocieche, l’I.Ri.Fo.R. nel 2006 ha organizzato un corso di
formazione per volontari capaci di operare con persone sordocieche.
Il volontario ricopre un ruolo fondamentale e insostituibile sia nella
realizzazione dei soggiorni – per le attività di accompagnamento - ma,
soprattutto, come figura che favorisce lo scambio interpersonale mediante il
quale realizzare la crescita personale e sociale della persona sordocieca,
portatrice di una menomazione che accentua l’isolamento che connota il
397
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
soggetto, facendogli derivare numerosi disturbi di personalità e correlate
difficoltà relazionali.
La necessità di disporre di figure in grado di svolgere efficacemente tale
compito diventa quindi determinante specie se si considera la molteplicità
delle funzioni che caratterizzano tale figura di grande rilievo sociale
(utilizzo di appositi sistemi di comunicazione, medium della comunicazione
nel gruppo, utilizzo di speciali tecniche di accompagnamento).
Riepilogo attività riabilitative varie
Regioni interessate - Calabria
- Marche
- Sicilia
- Trentino
- Territorio nazionale (Sede
Centrale)
Totale attività finanziate con fondi ex L.379/93 e fondi reperiti
direttamente
Numero
iniziative
finanziate
Numero
partecipanti
Ore di
attività
totali
Ammontare
contributi ex
L. 379/93
Ammontare
contributi altri
fondi
398
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
10 159 11.902 € 61.532,80 € 38.923,00
7. Attività informativa e istituzionale
Pubblicazione “Oltre Il Confine”
L’organo di informazione dell’Istituto, il mensile «Oltre il confine - Le
nuove frontiere della riabilitazione», la cui pubblicazione è stata avviata nel
1997, ha continuato anche nel 2006 la sua attività di pubblicazione di
iniziative e ricerche.
Il periodico continua a riscuotere molto successo sia per gli argomenti
trattati che per la possibilità di fruizione offerta ai non vedenti tramite la
pubblicazione della rivista su supporto audio.
Il costo dei numeri del 2006 è stato complessivamente di 17.353,04 euro.
Il periodico ha usufruito del contributo previsto dalla legge per l’editoria
speciale per non vedenti (D.L. 23/10/1996, n.542 convertito nella L.
23/12/1996, n. 649).
Altre attività
Nel corso del 2006 l’I.Ri.Fo.R. ha inoltre finanziato le seguenti attività,
riconducibili all’espletamento delle proprie finalità istituzionali
lo svolgimento di attività informativa mediante la distribuzione
di opuscoli, in occasione della annuale edizione del Raid in
pedalò;
partecipazione alle spese per l’aggiornamento del software BME
per la gestione di testi musicali per non vedenti;
partecipazione all’organizzazione del Convegno nazionale sui
“Problemi dello Sport e del Tempo libero dei ciechi e degli
399
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ipovedenti” tenutosi a Paestum.
8. Riepilogo generale
Riepilogo dati formativi e riabilitativi
A seguito dei dati evidenziati si fornisce un riepilogo conclusivo delle
attività di ricerca, formative e riabilitative realizzate dall’I.Ri.Fo.R. nel
2006 sull’intero territorio nazionale, tramite la propria Sede Centrale, i 17
Consigli Regionali e le 87 Sezioni Provinciali, che costituiscono
l’articolazione operativa dell’Istituto stesso.
Tipologia attività Numero
iniziative
realizzate
Numero
Partecipanti
Ore di attività
Area scolastica 25 1.029 33.404
Area informatica 25 312 15.336
Area autonomia 33 4.093 43.906
Area inserimento
lavorativo 10 420 36.610
Area riabilitativa
(campi
riabilitativi)
20
435
66.026
Area riabilitativa
(altre iniziative
riabilitative)
10 159 11.902
Attività
400
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
informativa e
istituzionale
4
Totale generale 127 6.448 207.184
Riepilogo finanziario
La tabella a) riepiloga l’impiego dei fondi di cui alla legge 23.9.1993 n.
379 attuato dall’I.Ri.Fo.R. per la realizzazione delle attività descritte in
precedenza.
Tab. a) – Fondi legge 23.9.1993 n. 379
Tipologia attività Spese sostenute
Area scolastica € 70.972,77
Area informatica € 363.459,83
Area autonomia € 180.148,23
Area inserimento lavorativo € 87.020,63
Area riabilitativa (campi
riabilitativi) € 343.875,17
Area riabilitativa (altre iniziative) € 61.532,80
Attività informativa e istituzionale € 42.990,57
Totale € 1.150.000,00
La tabella b) riepiloga l’utilizzo dei finanziamenti acquisiti direttamente sui
territori di realizzazione delle attività descritte in precedenza, a
testimonianza del radicamento sul territorio nazionale dell’Istituto e della
sua pienamente riconosciuta capacità operativa.
Tab. b) – Fondi acquisiti direttamente
401
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Tipologia attività Spese sostenute
Area scolastica € 50.876,75
Area informatica € 174.995,83
Area autonomia € 407.629,57
Area inserimento lavorativo € 539.995,25
Area riabilitativa (campi
riabilitativi) € 365.147,95
Area riabilitativa (altre
iniziative) € 38.923,00
Totale € 1.577.568,35
Tab. c)
Totale spese fondi legge 23.9.1993 n. 379 (Tab. a) € 1.150.000,00
Totale spese fondi acquisiti direttamente (Tab. b) € 1.577.568,35
TOTALE € 2.727.568,35
Conclusioni
Da quanto presentato si ricava che l’I.Ri.Fo.R., nell’anno 2006, ha speso
per la realizzazione di iniziative formative, di ricerca e di riabilitazione, la
somma complessiva di Euro 2.727.568,35 , di cui Euro 1.150.000,00
derivanti dal contributo di cui alla legge 23.9.1993 n. 379, come modificata
recentemente, ed Euro 1.577.568,35 acquisiti direttamente (si ricordino,
come detto, gli introiti prodotti da attività svolte per CNIPA, Indire, Consip
S.p.A. e altri).
Le spese di progettazione, di personale, di funzionamento degli organi,
402
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
locazioni, assicurazioni, documentazione, ecc. sono state sostenute parte
con la restante quota del contributo della citata legge n.379/93 e parte con i
citati mezzi direttamente acquisiti dall’Istituto.
È utile considerare, in ogni modo, che una non irrilevante quota delle spese
d’ufficio è connessa alla gestione delle attività.
U.N.I.Vo.C.
Nel corso del 2006 la Direzione Nazionale U.N.I.Vo.C., nel rispetto delle
norme statutarie e regolamentari e sulla base della relazione programmatica
deliberata dall’assemblea nazionale ha attivato i seguenti interventi a
garanzia di servizi che favoriscono una maggiore relazione sociale dei
minorati della vista e di quei soggetti che presentano anche minorazioni
aggiuntive.
In relazione alle esigenze manifestate dalle Sezioni Provinciali, la Direzione
Nazionale non ha fatto mancare supporti e consigli necessari allo
svolgimento dei servizi, a garanzia dei bisogni degli utenti. A tal fine i
componenti della Direzione con responsabilità territoriale hanno effettuato
interventi diretti non solo nella fase costitutiva, ma, anche, in quella
operativa.
Per garantire una più agevole funzionalità delle strutture, si è provveduto, in
collaborazione con la Presidenza Nazionale dell’Unione, alla stesura di un
unico progetto a rete per assicurare volontari del servizio civile alle sedi
periferiche anche per l’anno 2007.
La Direzione Nazionale ha fornito alle Direzioni Sezionali materiale di
promozione sociale, al fine di sensibilizzare l’opinione pubblica alle
problematiche dei minorati della vista e di preparare i nuovi volontari ad un
403
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
sempre più corretto approccio relazionale con gli utenti.
La sede operativa nazionale ha continuato a fornire alle sedi provinciali un
modello unico di carta intestata e personalizzata per una immagine uniforme
nei rapporti con l’esterno.
Ha continuato, regolarmente, a pubblicare la rivista “Reciprocamente
Insieme” curandone la redazione, l’impaginazione, l’aspetto grafico, la
gestione abbonamenti e la correzione bozze per fornire alla medesima un
aspetto gradevole e per alleggerire le spese di pubblicazione.
Inoltre, la Direzione ha rimborsato a tutte le sezioni periferiche le spese per
l’assicurazione obbligatoria infortuni e responsabilità civile per l’anno
2005, al fine di agevolare le risorse economiche della periferia.
Ha seguito, intensificandola, l’attività della mailing-list, “univocforum”,
la lista aperta a tutti coloro che sono interessati al volontariato pro-ciechi
e del sito ufficiale dell’associazione all’indirizzo www.univoc.org .
La Direzione Nazionale ha partecipato al VI Raid in Pedalò, meglio
descritto nella Sezione iniziale della presente relazione, con un nutrito
gruppo di volontari che si sono dedicati all’assistenza degli atleti e alla
promozione della manifestazione.
Inoltre, sono stati indicati alcuni volontari che hanno frequentato il corso
formativo per disabili sordo-ciechi, organizzato dall’I.Ri.Fo.R., per
garantire una corretta comunicazione mediante l’apprendimento dei
linguaggi necessari.
È stata anche organizzata l’annuale Assemblea Nazionale U.N.I.Vo.C.
cui ha partecipato una larga rappresentanza delle Sezioni Provinciali. In
tale occasione vi è stato un approfondito ed interessante dibattito nel
404
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
quale è stato confrontato anche lo stato delle singole Sezioni. Fra l’altro,
sono stati anche approvati il conto consuntivo 2005, il programma di
attività 2006 ed il piano finanziario per il 2007.
L’impegno costante della Direzione Nazionale e del lavoro svolto ha reso
possibile la riattivazione di alcune Sezioni Provinciali e la costituzione di
nuove.
Da rammentare anche che in una delle numerose riunioni della Direzione
Nazionale si è avuta anche la partecipazioni del sindaco di Morano
Calabro (CS), località dove si svolgevano i lavori, che ha manifestato
attenzione e buoni propositi nei confronti dei minorati della vista.
Nel corso del 2006 il Presidente Nazionale ha anche partecipato alle
riunioni del coordinamento degli enti collegati all’Unione Italiana dei
Ciechi e degli Ipovedenti – di cui pure si riferisce nella Sezione dedicata
all’organizzazione – e a quelle della Federazione Nazionale delle
Istituzioni pro Ciechi.
Infine, è doveroso ricordare la febbrile attività delle strutture periferiche che
hanno ottenuto finanziamenti, talora cospicui, per attivare servizi importanti
a favore dei minorati della vista.”
Il provvedimento, messo ai voti per appello nominale, viene approvato
all’unanimità dei presenti.
Interviene il sen. Tarolli, Premio Braille dell’Unione, il quale ringrazia per
l’accoglienza calorosa. Esalta il territorio trentino e la storia di cultura e
apertura sociale che lo caratterizza. Ricorda che Trento fu sede del Concilio
Vaticano I e che ha dato i natali ad Antonio Rossini, ideologo del
cattolicesimo liberale e che, probabilmente, sarà portato dal Papa agli onori
405
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
degli altari. Esprime le proprie congratulazioni per l’attività svolta
dall’Unione per lo spessore e per la dignità delle rivendicazioni, cui assicura
il proprio personale sostegno.
Il Presidente ringrazia a nome dei ciechi e ipovedenti italiani.
La riunione viene sospesa alle ore 13,15 e ripresa alle ore 15,40, assenti
Castronovo, Cattani, Pagura, Terranova, Tortini e Vantaggi.
Entra in riunione il Vice Capo Servizio Amministrazione, rag. Fabio Serio.
Il Presidente comunica che la riunione viene trasmessa su Internet.
Deliberazione n. 2
4-) Conto consuntivo esercizio finanziario 2006.
Il Consiglio Nazionale
Esaminata
la relazione al conto consuntivo della Sede Centrale dell’Unione Italiana
dei Ciechi e degli Ipovedenti per l’esercizio finanziario 2006;
Udita
la relazione del Presidente Nazionale il quale illustra i risultati conseguiti
come segue:
“Nel corso dell’esercizio 2006 l’attività dell’Unione si è svolta secondo le
linee e gli obiettivi strategici decisi dal Consiglio Nazionale in sede di
relazione programmatica ed approvazione del bilancio previsionale. La
gestione ha risentito sul piano generale dell’andamento poco favorevole
della situazione economica generale, che ha condizionato ogni possibile
sviluppo di iniziative associative.
La realizzazione dei programmi ha richiesto quindi particolare attenzione
nella scelta degli strumenti operativi, in considerazione sia delle capacità di
406
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
entrata che dell’andamento dei flussi finanziari dei contributi assegnati
all’Ente dallo Stato.
L’esercizio 2006, sul piano della trasparenza, ha ulteriormente rafforzato il
sistema di rilevazione contabile in tutta l’area associativa.
In particolare si è reso necessario aggiornare sia il piano dei conti della
contabilità finanziaria alla nuova realtà dell’Unione sul piano istituzionale,
sia approfondendo la natura delle gestioni speciali che, come è noto, sono
dotate di capacità di rilevazione autonoma, sia pure nel contesto della
unitarietà del bilancio.
L’Unione prosegue nella fase di sviluppo e di potenziamento delle proprie
iniziative, con l’intento di sempre meglio qualificare i servizi offerti non
solo ai soci ma a tutto l’universo dei non vedenti ed ipovedenti, sul piano
della quantità e della qualità, nei vari settori delle attività Istituzionali e
nelle attività delle “gestioni speciali”: Centro Nazionale del Libro Parlato;
Centro Studi e Riabilitazione Giuseppe Fucà; Centro Nazionale
Tiflotecnico.
Alle gestioni speciali in esercizio, si aggiunge quella del “Centro
Polifunzionale di alta specializzazione per l'integrazione sociale dei ciechi
pluriminorati”, che è ancora nella fase del completamento dell’iter
burocratico, presupposto indispensabile per iniziare la costruzione e quindi
l’attività del Centro.
In questa sede viene illustrato l’andamento complessivo della gestione
finanziaria, economica e patrimoniale, così come previsto dal Regolamento.
I risultati conseguiti e gli obiettivi raggiunti dall’Organizzazione sono
ampiamente illustrati nella relazione morale, a cui si rimanda per ogni
407
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
opportuno approfondimento.
L’esercizio chiuso al 31-12-2006, per quanto concerne le risorse, si è
avvalso dell’apporto dei seguenti contributi pubblici, sia per le attività
istituzionali che per quelle finalizzate:
- Contributo statale ordinario, di cui alla legge n. 24 del 12-01-1996;
- Contributo in favore delle Associazioni di Promozione Sociale, di cui alla
legge n. 438 del 15-12-1998 e successive integrazioni;
- Contributo a favore dell’editoria, di cui al D.L. n. 542 del 23-10-1996
convertito in legge n. 649 del 23-12-1996;
- Contributo finalizzato alla gestione del Centro Nazionale del Libro
Parlato, di cui alla legge n. 282 del 03-08-1998;
- Legge 383/2000: finanziamento progetto 2005 "I disabili visivi e la
fruizione delle arti plastiche";
Inoltre, per completezza di informazione, si segnala il contributo destinato a
favore dell’Irifor e dello Ierfop, di cui alla legge n. 379 del 23-09-1993, che
viene erogato direttamente ai predetti Istituti come da disposizione
legislativa.
L'attenzione posta dal Legislatore nei confronti delle attività dell'Unione è
la dimostrazione che l'Ente svolge in modo adeguato e corretto la funzione
di promozione e sviluppo, di sostegno morale e materiale a favore
dell’intera categoria dei non vedenti e degli ipovedenti, di cui ha la
rappresentanza riconosciuta ufficialmente.
RENDICONTO FINANZIARIO (ALLEGATO A)
MOVIMENTI FINANZIARI, ACCERTAMENTI ED IMPEGNI
COMPLESSIVI (Tabella 1)
408
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Il rendiconto finanziario mette in evidenza sia i movimenti contabili delle
attività Istituzionali e dell’attività del Centro Nazionale del Libro Parlato
rilevati con il sistema di contabilità finanziaria, sia il risultato di periodo
delle gestioni speciali Centro Studi e Riabilitazione “Giuseppe Fucà” e
Centro Nazionale Tiflotecnico rilevati con il sistema di contabilità
economico-patrimoniale.
QUADRO GENERALE:
Entrate: Nel 2006 il movimento finanziario complessivo delle entrate, può
essere cosi riassunto:
Riguardo alla competenza:
- Entrate correnti accertate in conto competenza 2006 €. 4.472.351,71
- Entrate in conto capitale € 221.159,80
Totale entrate in conto competenza 2006 € 4.693.511,51
A detto importo occorre aggiungere il fondo cassa di inizio esercizio per €
601.388,74, i residui attivi per € 4.967.708,05, nonché le poste relative a
partite di giro per € 2.911.186,79 e contabilità speciali per € 2.236.123,74.
Spese: Nel 2006 il movimento finanziario complessivo delle spese, può
essere cosi riassunto:
Riguardo alla competenza:
- Spese correnti impegnate in conto competenza 2006 € 5.143.651,96
- Spese in conto capitale € 133.868,37
Totale spese in conto competenza 2006 € 5.277.520,33
A detto importo occorre aggiungere i residui passivi per € 6.353.990,14,
nonché le poste relative a partite di giro per € 2.911.186,79 e contabilità
speciali per € 2.258.868,81.
409
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
I dati esposti trovano riscontro: nel Conto Consuntivo (Art. 21 del R.G.F.)
“Rendiconto Finanziario” Entrate/Spese Correnti e in Conto Capitale
(allegato A); nelle “Contabilità Speciali” (allegato B); nelle “Partite di giro”
(Allegato C) e nel “Conto Economico e Stato Patrimoniale” (Allegato D).
La Situazione Amministrativa al 31/12/2006 è rappresentata nell’allegata
Tabella 4 (art. 25 R.G.F.).
VARIAZIONI ALLE PREVISIONI DI BILANCIO
Nel corso dell’esercizio 2006, a seguito di nuove esigenze gestionali, è stato
necessario adottare provvedimento di variazione al bilancio preventivo. Le
variazioni sia nelle entrate che nelle spese hanno avuto carattere
compensativo determinando la necessità di un assestamento di Bilancio al
fine di renderlo coerente con i risultati definitivi degli accertamenti ed
impegni verificatisi in corso d'anno. Si fa riferimento alla delibera del
18/11/2006 numero 5 del Consiglio Nazionale, nonché al verbale n. 5 del
Collegio Centrale dei Sindaci del 27/09/2006.
RESIDUI ATTIVI E PASSIVI (TABELLE 2 E 3 )
La situazione complessiva dei residui al 31-12-2006, comprensiva sia di
quelli di pertinenza dell'anno 2006 che di quelli relativi alla competenza
degli anni pregressi risulta evidenziata nelle tabelle allegate.
La gestione dei residui è stata oggetto di particolare esame ai fini del
riaccertamento annuale, ai sensi dell'art. 26 del Regolamento Gestione
Finanziaria.
Rispetto all'anno 2005 i "residui attivi" passano da una consistenza iniziale
di € 7.505.155,43 a quella finale del 2006 di € 4.967.708,05. La differenza
in meno è pari a circa il 34% dovuta ad un flusso più regolare degli incassi
410
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ed accertamenti.
Tra i residui attivi si segnalano le voci più significative:
Capitolo 2 “Contributo dello Stato Editoria per non vedenti (Legge
649/96)” € 180.000,00; capitolo 2/1 “Contributo per la formazione dei
volontari in servizio civile nazionale” € 31.600,00; capitolo 5 “Contributo
Legge 488/92” € 68.995,00; capitolo 6/3 “Finanziamento progetto I disabili
visivi e la fruizione delle arti plastiche” Legge 383/2000 € 113.690,66;
capitolo 11 “Quote e contributi associativi” € 302.251,96; capitolo 12/1
“Conto di collegamento gestioni speciali (flussi finanziari correnti C.N.T.)”
€ 1.044.582,48; capitolo 17 “Avanzo gestione Centro Nazionale
Tiflotecnico” € 17.063,80; capitolo 18 “Recuperi e rimborsi diversi” €
28.018,25; capitolo 31/1 “Riscossioni dalle gestioni speciali (fondo iniziale
Centro Nazionale Tiflotecnico)” € 1.291.972,50; capitolo 506 “Ritenute
varie (conti transitori)” € 1.658.520,93.
Sempre rispetto al 2005, i "residui passivi" hanno fatto registrare una
diminuzione di circa il 23% passando da € 8.180.065,84 a € 6.353.990,14.
Relativamente ai predetti residui, si sottolinea che quelli di “parte corrente”
assommano a € 644.512,06; sul totale rappresentano circa il 10% e sono
elencati nella tabella 3.
Le restanti voci più significative iscritte sono:
a-) in “conto capitale” capitolo 51 “Ricostruzione, ripristini e trasformazioni
di immobili” per € 38.888,60; capitolo 52 "Fondo spese per la realizzazione
del Centro Polifunzionale di alta specializzazione per l’integrazione sociale
dei ciechi pluriminorati" per € 3.468.749,53 e capitolo 53 "Fondo spese per
la realizzazione e l’avvio di nuove strutture per il Libro Parlato" per €
411
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
330.387,20;
b-) partite di giro:
Capitolo 506 "Versamenti Vari (conti transitori)" € 960.611,99 di cui la
voce più significativa si riferisce alle quote di trattamento di fine rapporto
per il personale dipendente;
Capitolo 508 "Versamenti quote deleghe di spettanza sedi periferiche" €
768.508,13.
Occorre rilevare che la massa dei “residui passivi” è costituita
principalmente da somme destinate ad investimenti in conto capitale che
rappresentano circa il 60% del totale.
CONTO DI CASSA E SITUAZIONE AMMINISTRATIVA
A-) Conto di cassa dell'anno finanziario 2006
Il saldo di cassa appurato e riscontrato sul conto corrente del Cassiere Banco
di Sicilia ammonta alla data del 31/12/2006 a € 865.838,02 ed ha avuto nel
corso del 2006 un aumento di € 264.449,28 rispetto alla consistenza iniziale,
dovuto principalmente all’incasso di tutti i contributi di competenza.
Per completezza occorre tenere conto che al 31/12/2006 risultavano
giacenti, come da estratti conto, presso le Posteitaliane S.p.A. € 13.602,87
relativi ad abbonamenti alle riviste edite dall’Unione, il cui trasferimento
nella cassa dell'Ente presso il Banco di Sicilia è avvenuto agli inizi del
2007.
In sostanza l’ammontare complessivo della disponibilità di cassa al
31/12/2006, tra Banco di Sicilia e Poste Italiane è di € 879.440,89.
B-) Situazione amministrativa (TAB. 4)
La situazione amministrativa presenta un disavanzo di € 520.444,07 (contro
412
C.N. del 28/04/07
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€ 73.521,67 dell’anno precedente), che si propone di coprire con una
manovra congiunta che prevede:
a-) il contenimento della spesa dell’esercizio 2007 mediante
accantonamento ed indisponibilità di una quota pari o proporzionale al
disavanzo accertato;
b-) l’utilizzo della quota del 5 per mille destinato all’Unione ai sensi della
Legge n. 266 del 23/12/2005 articolo 1 comma 337 in corso di erogazione
ed assegnazione da parte dell’Agenzia delle Entrate;
c-) l’utilizzo di parte del controvalore di circa € 350.000,00 della vendita
dell’appartamento di proprietà sito in Via Giuochi Istmici 15 Roma in corso
di trattativa per la cessione.
Pertanto, il disavanzo iscritto nell’apposita voce di bilancio “Disavanzo
esercizio precedente” verrà sistemato mediante apposita variazione.
In particolare la situazione amministrativa è riassunta nelle seguenti cifre:
Fondo cassa a inizio esercizio € 601.388,74
Riscossioni in conto competenza € 8.193.491,49
Riscossioni in conto residui € 4.191.743,13 € 12.385.234,62
Subtotale € 12.986.623,36
Pagamenti in conto competenza € 8.762.840,58
Pagamenti in conto residui € 3.357.944,76 € 12.120.785,34
Disponibilità di cassa al 31-12-
2006€ 865.838,02
Residui attivi al 31-12-2006 € 4.967.708,05
Residui passivi al 31-12-2006 € 6.353.990,14
Disavanzo di amministrazione al € 520.444,07
413
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Vol. n. 7-8
31-12-2006
Il risultato di competenza mette in evidenza un disavanzo di
amministrazione caratterizzato soprattutto da eventi di natura straordinaria
che hanno influenzato il risultato finale.
Le maggiori spese sostenute hanno trovato riscontro sostanzialmente nelle
seguenti voci più significative: disavanzo dell’esercizio precedente,
maggiori spese indifferibili della categoria IV (quali l’implementazione ed
il potenziamento della rete informatica necessaria al funzionamento delle
attività istituzionali, spese legali per conclusione di vertenze pregresse),
maggiori spese della categoria V (quali iniziative istituzionali a favore della
crescita della categoria per progetti intrapresi), disavanzo delle gestioni
speciali Centro Nazionale del Libro Parlato e Centro Studi e Riabilitazione
“Giuseppe Fucà” di Tirrenia.
Le minori entrate si riferiscono prevalentemente alle quote associative
accertate.
Sono in corso tuttavia, opportuni accorgimenti per monitorare e misurare i
flussi di uscita in modo da contenere le spese nell’ambito degli stanziamenti
di bilancio.
SITUAZIONE PATRIMONIALE (Allegato D al Conto Consuntivo)
Lo Stato patrimoniale al 31/12/2006 ha fatto registrare una consistenza netta
di € 19.384.608,24; rispetto all’esercizio precedente (Tabelle 5 e 6) si è
verificato una diminuzione di € 757.746,66 (-4% circa)
Tale decremento trova riscontro nei saldi delle seguenti voci, raffrontate con
quelle dell’esercizio precedente, e nell'analisi del prospetto storico Stato
Patrimoniale del “Conto Consuntivo”.
414
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ATTIVO PASSIVO
Fabbricati
+ 301.612,06
Fondo
svalutazione
immobilizzazioni
+ 44.318,55
Titoli - 22.024,05 Indennità anzianità - 5.398,78
Mobili e macchine + 132.708,57
Crediti verso terzi - 9.722,72
Fondi conto capitale - 674.478,35
Parziale - 271.904,49 Parziale + 38.919.77
Fondo cassa + 264.449,28
Residui attivi - 2.537.447,38 Residui passivi - 1.826.075,70
Totale generale - 2.544.902,59 Totale generale - 1.787.155,93
Decremento - 757.746,66
La consistenza delle immobilizzazioni e beni strumentali trova collocazione
negli appositi inventari, di cui al “Regolamento per la formazione e la
tenuta degli inventari”.
Il decremento è stato determinato dalle risultanze registrate nelle voci del
“Conto economico delle rendite e spese”.
La gestione patrimoniale al 31/12/2006 presenta una diminuzione netta di €
757.746,66 rispetto al 2005 come sopra evidenziato.
Rispetto all’anno precedente, le variazioni più significative nell’Attivo
patrimoniale sono rappresentate:
in aumento
dalla giacenza di cassa che passa da € 601.388,74 a € 865.838,02;
dai fabbricati che passano da € 13.915.660,25 a € 14.217.272,31;
415
C.N. del 28/04/07
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dalle immobilizzazioni tecniche che passano da € 2.156.679,88 a
2.289.388,45;
in diminuzione:
dai titoli che passano da € 825.534,01 a € 803.509,96;
dai crediti verso terzi che passano da € 1.570.674,28 a € 1.560.951,56;
dai fondi destinati in conto capitale che passano da € 4.512.503,68 a €
3.838.025,33;
dalla consistenza dei residui attivi che passano da € 7.505.155,43 a €
4.967.708,05;
Le variazioni connesse al Passivo patrimoniale sono costituite da:
in aumento
dal fondo ammortamento beni mobili che passa da € 1.679.287,75 a €
1.723.606,30;
in diminuzione
dal trattamento di fine rapporto maturato a favore dei dipendenti che passa
da € 949.286,51 a € 943.887,73;
dai residui passivi la cui consistenza passa da € 8.180.065,84 a €
6.353.990,14.
CONTO ECONOMICO (Allegato D al Conto Consuntivo)
Il conto economico (TAB. 7) mette in evidenza il risultato dell’esercizio.
Esso rappresenta le entrate/ricavi e le spese/costi derivanti dalla gestione
finanziaria, nonché le componenti di reddito che non danno luogo a
movimenti finanziari.
In effetti il conto mette a fuoco da una parte le voci di entrata e le voci di
spesa correnti, come da analisi dettagliata del Conto Consuntivo, necessarie
416
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
al funzionamento dell'Unione e quindi delle molteplici attività in essere;
dall'altra parte evidenzia le sopravvenienze e insussistenze sia attive che
passive.
In particolare la composizione percentuale delle “entrate correnti”
dell’esercizio, rappresentate per categoria, relativa all’attività istituzionale è
la seguente:
Cessione di beni e prestazioni di
servizi€ 21.741,58 pari al 0,5%
Contributi Statali € 2.793.428,24 pari al 62,5%
Finanziamento progetti € 113.690,66 pari al 2,5%
Lasciti e donazioni € 172.393,92 pari al 3,9%
Quote e contributi associativi € 390.000,00 pari al 8,7%
Trasferimenti attivi correnti € 574.315,89 pari al 12,8%
Rendite patrimoniali € 87.329,34 pari al 2,0%
Entrate diverse € 33.262,20 pari al 0,7%
Avanzo gestione speciale C.N.T. € 17.063,80 pari al 0,4%
Poste correttive e compensative di
spese€ 269.126,08 pari al 6,0%
Come si evince le entrate relative a contributi statali rappresentano circa il
65% delle risorse.
La composizione percentuale delle “spese correnti” dell’esercizio relativa
all’attività istituzionale è la seguente:
Spese per gli organi dell'Ente € 376.353,26 pari al 7,3%
Oneri per il personale e
collaboratori€ 1.226.944,64 pari al 23,9%
417
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Spese per l'acquisto di beni e
servizi€ 678.486,17 pari al 13,2%
Spese per prestazioni istituzionali € 1.974.195,71 pari al 38,4%
Oneri tributari € 233.732,73 pari al 4,5%
Oneri straordinari € 517,06 pari al 0,1%
Disavanzo gestione Centro
Tirrenia€ 55.245,44 pari al 1,1%
Disavanzo gestione Centro Libro
Parlato€ 22.745,07 pari al 0,4%
Trasferimenti e poste correttive di
entrate € 575.431,88 pari al 11,1%
Il conto economico si è chiuso con un disavanzo di rendita lordo di €
671.300,25 per effetto della gestione di competenza, a cui vanno detratte le
poste attive (- € 323.950,68) e aggiunte quelle passive (+ € 410.397,09): ne
consegue che il risultato economico complessivo presenta una diminuzione
di € 757.746,66 da portare in diminuzione della consistenza netta.
Rispetto all’esercizio precedente 2005, il flusso delle Entrate correnti è
diminuito in termini assoluti di € 308.258,92 ed in termini percentuali di
circa il 9%.
Le Spese correnti sono aumentate in termini assoluti di € 439.691,92, pari a
circa il 9%, dovuto in prevalenza alla indifferibilità di alcune spese
necessarie per il funzionamento delle attività istituzionali.
PERSONALE
Una notazione particolare meritano le risorse umane in forza all’Unione.
Il personale in servizio alla data del 31/12/2006 presso tutte le strutture della
418
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
sede centrale, comprese le gestioni speciali Centro Studi e Riabilitazione
"Giuseppe Fucà", Centro Nazionale Tiflotecnico e Centro Nazionale del
Libro Parlato, è di n. 78 unità (n. 31 presso le strutture territoriali), di cui a
part-time n. 18.
La dislocazione del personale e dei collaboratori coordinati e continuativi
per settore lavorativo, è evidenziata nell’allegate tabelle 9 e 9/a.
L'onere complessivo, facente carico a tutte le attività dell’Unione ivi
compreso anche il costo dei collaboratori (in numero di 14) è ammontato a
€. 2.925.956,20.
SPESE DELL'ECONOMATO
L'articolo 1 del “Regolamento per il servizio di economato” dispone anche
per le piccole spese effettuate dall'economo.
Per l'anno 2006 si sono registrati pagamenti per € 432.565,98 regolarmente
contabilizzati nei competenti capitoli di uscita.
Le principali tipologie di spesa riguardano:
Viaggi e missioni € 280.446,80
Materiale di consumo e piccole
Manutenzioni € 152.119,18
ATTIVITA' DI SOSTITUTO D'IMPOSTA E PREVIDENZIALI
L'attività dell'Unione come sostituto d'imposta e previdenziale è stata svolta
nel rispetto della normativa in vigore in ordine a quanto dovuto allo Stato
per imposte dirette, indirette e contributi previdenziali ed assistenziali.
L'attività trova riscontro negli appositi capitoli dell’allegato al bilancio
“Partite di giro”.
MISURE DI TUTELA E GARANZIA
419
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Ai sensi del Decreto Legislativo n. 196 del 30/06/2003, per espressa
previsione legislativa, si riferisce in questa sede dell’avvenuta redazione del
documento Programmatico sulla sicurezza acquisito in atti di ufficio.
GESTIONI SPECIALI (allegato B al rendiconto) – Tabelle 8, 8 bis, 8
ter, 8 quater
Si rappresentano in sintesi le risultanze delle attività delle gestioni speciali
rinviando ogni approfondimento e dettaglio al Bilancio di settore e alle note
integrative annesse alla relazione.
a-) la gestione speciale di "Le Torri - Centro Studi e Riabilitazione
Giuseppe Fucà" di Tirrenia, come da bilancio economico-patrimoniale, ha
fatto registrare per l'esercizio 2006 un risultato così riassumibile:
Totale entrate/ricavi € 881.747,38
Totale uscite/costi € 936.992,82
Disvanzo € 55.245,44
Il disavanzo di esercizio registrato, è stato evidenziato al capitolo 47 del
Bilancio Uscite dell’Unione.
Per detta gestione, ai sensi dell'art. 20 bis del D.P.R. n. 600/73, introdotto
dall'art. 25 del D.L.vo n. 460/97 si evidenziano le attività direttamente
connesse, che sono ammontate a € 60.861,82 nel corso dell'esercizio.
La gestione deve recuperare un proprio equilibrio, quale presupposto per
possibili futuri sviluppi. Da sottolineare che con l’inizio dell’esercizio 2007
le gestione verrà affidata ad un nuovo institore.
b-) la gestione speciale del Centro Nazionale Tiflotecnico, come da bilancio
economico-patrimoniale, ha fatto registrare per l'esercizio 2006 un risultato
così riassumibile:
420
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Totale entrate/ricavi € 2.150.916,07
Totale uscite/costi € 2.133.852,27
Avanzo € 17.063,80
Il risultato dell’avanzo di gestione è stato evidenziato al capitolo 17 del
bilancio Entrate dell’Unione.
Per detta gestione ai sensi dell'art. 20 bis del D.P.R. n. 600/73, introdotto
dall'art. 25 del D.L.vo n. 460/97 si evidenziano le attività direttamente
connesse che sono ammontate a € 85.663,38 nel corso dell'esercizio.
I risultati della gestione e i rapporti patrimoniali con l’Unione trovano
rispondenza e raccordo nel conto finanziario esercizio 2006 ai capitoli 12/1,
17 e 31 dell’entrata, nonché al capitolo 49/2 dell’uscita e nella situazione
patrimoniale alla voce crediti.
Nel corso dell'ultimo esercizio il Centro ha continuato a svolgere la sua
opera di ricerca, di distribuzione ed assistenza ai non vedenti, in merito a
presidi informatici e non, confermandosi organizzazione di servizio senza
fine di lucro in grado di fornire strumenti tiflotecnici ed informatici,
progettati e distribuiti in proprio, al passo con le più avanzate tecnologie.
Si ritiene opportuno, inoltre, porre in evidenza che sia il Centro Studi e
Riabilitazione "Giuseppe Fucà" di Tirrenia che il Centro Nazionale
Tiflotecnico, nel realizzare le loro attività usufruiscono di strutture e risorse
dell'Unione essendo parte integrante del patrimonio associativo.
c-) la gestione speciale del Centro Nazionale del Libro Parlato, come da
rendiconto finanziario, ha fatto registrare nell'esercizio 2006 il seguente
risultato:
Totale entrate/ricavi € 2.236.123,74
421
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Vol. n. 7-8
Totale uscite/costi € 2.258.868,81
Disavanzo € 22.745,07
Il disavanzo è dovuto ad interventi straordinari ed indifferibili necessari per
la realizzazione dei programmi preventivati: tale risultato è evidenziato nel
bilancio dell’Unione al capitolo 48/1 dell’uscita.
L’efficacia e l’efficienza delle attività svolte è rappresentata, in sintesi,
nell’allegata Tabella 8 quater, la cui attività dell’anno 2006 è raffrontata con
gli esercizi precedenti.
Tutta l’attività è, comunque, posta continuamente sotto osservazione e
controllo per ottimizzare le risorse e i servizi forniti, di cui all’ampia
illustrazione contenuta nella nota integrativa.
I Centri restano solo apprezzabili gestioni a carattere sociale; infatti gli
eventuali “avanzi” vengono utilizzati per l'ampliamento delle strutture ed il
miglioramento dei servizi offerti agli utenti non vedenti ed ipovedenti.
PARTITE DI GIRO (Allegato C)
I movimenti sia dell’entrata che della corrispondente uscita, trovano
riscontro analitico nell’allegato C al Consuntivo.
La consistenza dei movimenti, sia in entrata che in uscita, si riferiscono in
particolare alle quote deleghe di spettanza delle sedi periferiche.
CONCLUSIONI
La gestione delle risorse disponibili è stata oculata e associata a significativi
recuperi di produttività complessiva e di settore, non solo per rispondere ai
principi dell’efficienza e della economicità che debbono caratterizzare
l’impiego delle risorse statali, ma anche a motivo dell’incertezza
nell’erogazione dei contributi stessi.
422
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
In questo contesto non si può fare a meno di evidenziare che continua la
contrazione delle risorse ordinarie correnti, mentre le spese di gestione sono
state contenute nei limiti consentiti dalle esigenze di programmazione e
sviluppo dell’attività istituzionale, così come è evidenziato dall’allegato al
rendiconto (Tabella 7).
L’Unione, anche in presenza di difficoltà oggettive, ha continuato ad
operare con profonda convinzione e tenacia nel perseguire gli obiettivi
programmati.
Purtroppo, la carenza di risorse potrebbe a lungo andare significare anche
rischio di rallentamento nell’offerta dei servizi sociali. Peraltro è di
particolare rilievo la disposizione della Legge Finanziaria 2007 che prevede
una decurtazione del 13% circa sui contributi correnti; a tale proposito, se
non dovessero intervenire ulteriori cambiamenti, si verrebbero a creare
notevoli difficoltà all’andamento gestionale dell’Ente con la conseguente
riduzione e cancellazione di alcuni servizi offerti.
Si evidenzia, infine, ai sensi del Decreto Legislativo n. 460/97 articolo 25
comma 5, che il Bilancio dell’Unione è stato certificato come in atti
d’ufficio.
Nel corso dell’esercizio è iniziato il processo per la realizzazione del
progetto “Sistema Gestione Qualità”, che dovrebbe comportare la
“certificazione” dei servizi offerti dall’Unione”.
Vista
la delibera della Direzione Nazionale n. 44 del 22/03/2007;
423
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Visto
il verbale della Commissione di collaborazione amministrativa del
27/04/2007 e del Collegio dei Sindaci in data 4 e 20/04/2007, che
esprimono parere favorevole all’approvazione del consuntivo;
Preso atto
delle risultanze finali sopra esposte del conto consuntivo
Delibera
1-) di approvare il conto consuntivo della Sede Centrale dell’Unione
Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, per l’esercizio 2006, nel prospetto di
seguito riportato:
2) di dare atto che le entrate per attività direttamente connesse sono
evidenziate nella precedente tabella n. 8;
424
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
3) di coprire il disavanzo di € 520.444,07 attraverso la prossima nota di
variazione al Bilancio di Previsione 2007, con le modalità indicate in
premessa
Il provvedimento, messo ai voti per appello nominale, viene approvato
all’unanimità dei presenti assenti Castronovo, Cattani, Pagura, Terranova,
Tortini e Vantaggi.
Il Rag. Serio lascia la riunione.
Deliberazione n. 3
Modifiche al Regolamento Generale dell’Unione Italiana dei ciechi e
degli Ipovedenti
Il Consiglio Nazionale
Atteso
che la Commissione appositamente costituita ha formulato proposte di
modifica al Regolamento Generale dell’Unione;
Vista
la delibera n. 16 della Direzione Nazionale del 22/02/07 che approva alcune
modifiche al Regolamento Generale, proponendole al Consiglio Nazionale
per competenza e la decisione del 12/04/07 con la quale la Direzione
stabilisce che le quote sociali sono previste dal Regolamento in modo
omogeneo per tutti i soci, sia non vedenti che ipovedenti;
Dopo ampio dibattito sulle singole proposte;
Udita
la relazione del Presidente Nazionale
delibera
1) di approvare le proposte della Direzione Nazionale e in particolare le
425
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
seguenti modifiche al Regolamento Generale dell’Unione Italiana dei Ciechi
e degli Ipovedenti:
Art. 1
Comma I sostituire “Unione Italiana dei Ciechi-Onlus” con
“Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti-Onlus”
(e così a seguire ogni volta che si presenta)
Art. 6
Comma I aggiungere “Tutore” dopo “effettivo”
Comma II eliminare “all’Unione” dopo “iscrizione”
Comma III viene così sostituito: “Per l’iscrizione a socio tutore la
domanda va corredata, oltre che dai documenti di cui
al comma II, relativi al minore interdetto, anche
certificazione relativa alla titolarità della legale
rappresentanza.”
Comma IV viene così sostituito: “L’iscrizione a socio tutore
comporta anche la iscrizione a socio effettivo del
minore o interdetto rappresentato, con il pagamento di
una sola quota di iscrizione.”
Comma IX dopo “associazione” eliminare “per i soci effettivi”
Art. 7
Comma I dopo “effettivi” aggiungere “tutori ed” e dopo
“delega” aggiungere “di pagamento della quota
sociale sulle provvidenze erogate dall’INPS” prima di
“valgono”
Comma III aggiungere dopo “effettivi” “tutori ed” ed eliminare
426
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
“minorati della vista”
I Commi IV, V, VI, VII sono così sostituiti :
Comma IV Ogni Sezione invia alla Sede Centrale dell'Unione le
variazioni del quadro organizzativo.
Comma V I soci sostenitori sono muniti di apposita tessera
rilasciata dalla Sezione di appartenenza.
Comma VI Al socio moroso, sospeso dalle attività associative, è
comunque inviato l’avviso di convocazione delle
assemblee e delle riunioni degli organi di cui fa parte,
ma potrà esercitare i diritti di socio esclusivamente se
in regola con la quota sociale.
Comma VII La qualità di socio si perde per persistente morosità
deliberata dal Consiglio della Sezione Provinciale
territorialmente competente. La persistente morosità
consiste nel mancato pagamento della quota
associativa per due anni consecutivi.
Il Comma VIII diventa:
Comma VIII I comitati consultivi dei soci aggregati collaborano
con gli organi statutari dell’Unione nello studio delle
problematiche di cui all’art. 3 dello Statuto Sociale,
formulando proposte e, ove richiesti, esprimendo
pareri”
I Commi IX, X, XI e XII sono così sostituiti:
Comma IX I comitati sono costituiti a livello sezionale o
intersezionale, con un numero di componenti non
427
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
inferiore a tre e non superiore a sette.
Comma X Ciascun comitato elegge nel proprio seno, a
maggioranza semplice, un coordinatore: i coordinatori
dei singoli comitati sezionali o intersezionali
costituiscono il comitato regionale.
Comma XI È costituito un comitato nazionale dei soci aggregati,
formato da sette componenti, eletti dai Presidenti dei
rispettivi comitati regionali riuniti in seduta comune.
Le sedute comuni dei Presidenti Regionali e le
riunioni dei comitati nazionali sono coordinate da un
componente delLa Direzione Nazionale.
Comma XII Comitati durano in carica quanto l’organo presso il
quale sono costituiti.
Art. 14
Comma II dopo “Regionali” aggiungere “nonché ai componenti
di diritto”
Art. 15
Comma V dopo “Statuto” eliminare “e la Commissione per le
risoluzioni congressuali”
Art. 16
Comma I dopo “riunioni” aggiungere “dei Consigli Regionali e
Sezionali”
Art. 17
I commi I, II e III sono così sostituiti:
Comma I Le votazioni palesi del Consiglio Nazionale
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
avvengono per alzata di mano o per appello nominale.
Qualora non siano disponibili almeno tre scrutinatori
vedenti, tutte le votazioni palesi debbono effettuarsi
per appello nominale. Per le votazioni a scrutinio
segreto il Consiglio nomina una Commissione
costituita da cinque membri di cui almeno due a
conoscenza del braille.
Comma II I Consiglieri Nazionali eletti dal Congresso, che si
trovino in situazione di incompatibilità, debbono
comunicare per iscritto al Presidente Nazionale, con
mezzi che consentano la dimostrazione della
spedizione, la loro opzione entro il termine perentorio
di otto giorni dalla comunicazione della elezione,
pena la decadenza dalla carica.
Comma III In caso di rinuncia o decadenza di uno o più degli eletti, il
Presidente Nazionale ne dà comunicazione al subentrante o ai
subentranti i quali, a pena di decadenza, debbono dichiarare
l’accettazione della carica, ai sensi dell’articolo 8 del
presente Regolamento
Art. 18
Comma II dopo “raccomandata” aggiungere “con posta elettronica
certificata”
Art. 22
Comma I dello Statuto – Leggasi “g) e h)” in luogo di “f) e g)”.
Cambiare la numerazione dei commi a seguire
429
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Art. 26
Comma I dopo “attribuita” sostituire “organo” con “struttura”
Art. 43
I Commi V, VI, VII sono così sostituiti:
Comma V Il Consiglio Sezionale delibera l’assunzione del
personale dipendente dalla Sezione.
Comma VI Il bilancio preventivo e quello consuntivo vengono
predisposti dal Consiglio Sezionale almeno 30 giorni
prima della data di svolgimento dell’Assemblea.
Comma VII Il Consiglio Sezionale, su proposta del Presidente
Sezionale, può nominare fra persone particolarmente
meritevoli un Presidente Onorario, che collabora con
il Presidente Sezionale e partecipa con voto
consultivo alle riunioni del Consiglio Sezionale
Art. 45
Comma I dopo “Sezionale” sostituire “deve trasmettere” con
“trasmette”
Art. 46
Comma I togliere “Il rappresentante o”
Art. 51
Il Comma IV diventa:
Comma IV Per l’elezione del Presidente, della Direzione e dei
Consiglieri Nazionali, per la quale non è prevista la
presentazione di liste, non è necessaria, anche se
consentita, la formalizzazione di candidature, ferma
430
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
restando la facoltà dei singoli aventi diritto al voto di
esprimere intenzioni di voto.
I Commi V e VI sono soppressi.
Al nuovo Comma V, dopo “candidature” aggiungere “(che possono
comunque essere presentate)” per cui diventa:
Comma V Per l’elezione del Collegio dei Probiviri e del
Collegio Centrale dei Sindaci non è richiesta la
presentazione di liste, né di candidature (che possono
comunque essere presentate), ferma restando la
facoltà dei Consiglieri Nazionali di esprimere
intenzioni di voto.
Al nuovo Comma VI, dopo “elezione” aggiungere “degli organi nazionali”
per cui diventa:
Comma VI Per le elezioni di competenza del Consiglio Regionale
e del Consiglio Sezionale, si applicano le disposizioni
previste per la elezione degli organi nazionali.
Per i Commi da VII a XII cambia solo la numerazione e diventano:
Comma VII Per le elezioni di competenza dell'Assemblea
Sezionale le liste di candidati dovranno essere
depositate presso la segreteria sezionale entro le ore
12 del decimo giorno libero precedente l'Assemblea.
Tali liste devono essere sottoscritte presso gli uffici
sezionali alla presenza di persona specificamente
incaricata dal Consiglio Sezionale, oppure davanti ad
un notaio o ad altro pubblico ufficiale abilitato.
431
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma VIII Non è ammesso candidarsi in più liste per lo stesso Organo.
Comma IX I candidati dovranno dichiarare la loro accettazione,
sottoscrivendola alla presenza di una delle persone
indicate nel Comma VII.
Comma X L'avviso di convocazione dell'assemblea ordinaria o
straordinaria deve indicare una o più persone delegate
dal Consiglio Sezionale a raccogliere le firme di cui al
precedente comma, nonché i giorni e l'orario in cui
tale persona sarà a disposizione dei soci.
Comma XI Per le votazioni a scrutinio segreto, il votante potrà, a
sua scelta, avvalersi della scrittura in braille o di
quella in nero.
Comma XII Le schede dovranno essere di dimensioni e colori
diversi per ciascun tipo di votazione.
Il Comma XIII diventa:
Comma XIII Nel caso di presenza di liste e di candidature le schede
possono portare l’indicazione, in nero ed in braille,
delle liste (complete dei candidati) nonché delle
candidature.
I commi da XIV a XXIV diventano:
Comma XIV Nelle elezioni le schede recano, di norma, la scritta
"Elezioni per…" seguita dalla denominazione
dell'organo da eleggere.
Comma XV Il Presidente del seggio controlla che, durante le
elezioni, una stessa persona non assista più di due
432
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
elettori.
Comma XVI Le liste presentate a norma dei commi precedenti
sono numerate per sorteggio, alla scadenza del
termine di presentazione.
Comma XVII Il Presidente del Collegio votante, prima dell'inizio
delle operazioni di voto, comunica agli elettori i
nominativi contenuti in ciascuna lista, nonché il
numero delle liste di appartenenza.
Comma XVIII Qualora siano espresse più preferenze di quanto
consentito, tutte le preferenze verranno annullate. In
tal caso, resta comunque valido il voto di lista,
quando lo stesso sia esplicitamente espresso, oppure
quando i candidati votati appartengano tutti alla stessa
lista.
Comma XIX Qualora l'elettore esprima preferenze totalmente o
parzialmente difformi dalla lista prescelta, rimane
valido il voto di lista e vengono annullate le
preferenze espresse al di fuori della lista votata.
Comma XX In presenza di una sola lista e di candidature estranee
alla lista l’assegnazione dei seggi è effettuata in base
alla graduatoria delle preferenze ottenute dai singoli
candidati.
Comma XXI Nell’ipotesi di cui al comma precedente il solo voto di
lista comporta l’attribuzione di un voto di preferenza
a tutti i candidati della lista. La espressione di voti di
433
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
preferenza, oltre a quello di lista, comporta la sola
attribuzione delle preferenze espresse ai candidati
della lista e non all’intera lista. Quando vengono
espresse preferenze, possono essere votati anche
candidati estranei alla lista fino a 1/3 dei componenti
l’organo da eleggere, arrotondato per difetto, ma non
inferiore all’unita’.
Comma XXII Qualora vi siano più liste, la mancanza
dell'indicazione del numero della lista non comporta
l'annullamento della scheda, quando dalle preferenze
espresse risulti inequivocabilmente manifesta la
volontà dell'elettore.
Comma XXIII Le operazioni di voto debbono essere organizzate in
modo tale da garantire la segretezza e la libertà del
voto.
Comma XXIV Le candidature vanno presentate al Presidente
dell’organo competente all’elezione prima che sia
disposto l’inizio delle operazioni di voto. Il Presidente
può designare altra persona a raccogliere le
candidature di cui al precedente comma.
L’ammissibilità delle candidature, una volta accettata
dai candidati, è disposta dal Presidente dell’organo
competente. In caso di contestazione decide l'organo
competente alla elezione.
2) di dare atto che il Regolamento, con le modifiche apportate, risulta il
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
seguente:
REGOLAMENTO GENERALE
ART. 1 (R)
NATURA GIURIDICA
1. L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti– ONLUS è iscritta nel
Registro delle persone giuridiche, di cui al D.P.R. 10 febbraio 2000, n. 361
e al Registro nazionale delle Associazioni di Promozione Sociale di cui alla
legge 7 dicembre 2000, n. 383.
ART. 6(R)
AMMISSIONE A SOCIO
Comma I
Si acquista la qualità di socio effettivo, tutore o aggregato con l’ammissione
deliberata dal Consiglio della Sezione Provinciale territorialmente
competente.
Comma II
Per l'iscrizione occorre presentare domanda, in carta libera, nella quale
vanno dichiarate, oltre le generalità, cittadinanza, residenza, stato civile e di
famiglia. Alla domanda vanno allegate due fotografie, nonché copia del
referto della Commissione Sanitaria per gli accertamenti oculistici o di
controllo ovvero certificato rilasciato da un oculista del Servizio Sanitario
Nazionale, oppure copia autenticata da impiegato della Sezione a ciò
designato, del libretto di pensione di cieco civile. È fatta salva la facoltà
della Sezione di avvalersi in ogni momento di un oculista di fiducia per
l’accertamento del visus del richiedente.
Comma III
435
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Per l’iscrizione a socio tutore la domanda va corredata, oltre che dai
documenti di cui al comma II, relativi al minore interdetto, anche
certificazione relativa alla titolarità della legale rappresentanza.
Comma IV
L’iscrizione a socio tutore comporta anche la iscrizione a socio effettivo del
minore o interdetto rappresentato, con il pagamento di una sola quota di
iscrizione.
Comma V
L’iscrizione è decisa con delibera del Consiglio Sezionale nella seduta
successiva alla data di ricezione della domanda, e con effetto dalla data
risultante dal protocollo in arrivo. Qualora il Consiglio Sezionale, nella
prima seduta utile dalla data di presentazione della domanda, non adotti
provvedimento, l’iscrizione opera di diritto.
Comma VI
Coloro che, per qualsiasi motivo, desiderino iscriversi in Sezione diversa da
quella della loro residenza devono farne motivata domanda alla Sezione
prescelta.
Comma VII
Salvo i casi di cui al precedente comma, il cambiamento di residenza dei
soci comporta il trasferimento alle Sezioni di nuova residenza; il
trasferimento va comunicato dal socio alla Sezione di origine e da questa
sollecitamente notificato alla Sezione presso la quale il socio si trasferisce,
con invio degli atti contenuti nel fascicolo personale del socio.
Comma VIII
I soci residenti all’estero indicano la Sezione presso la quale intendono
436
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
essere iscritti. In mancanza di tale indicazione, l’iscrizione avviene presso la
Sezione di Roma.
Comma IX
L’anzianità associativa, si calcola dalla data di iscrizione, restando
conteggiati soltanto gli anni per i quali è stata pagata la quota associativa,
ancorché in ritardo, ivi comprese le annualità arretrate.
Comma X
La qualità di socio sostenitore è deliberata dal Consiglio della Sezione
Provinciale territorialmente competente.
Comma XI
La qualità di socio onorario è attribuita con delibera del Consiglio
Nazionale, su proposta motivata dei Consigli Sezionali, Regionali o delLa
Direzione Nazionale.
ART. 7(R)
DIRITTI E DOVERI DEI SOCI E COMITATI CONSULTIVI DEI
SOCI AGGREGATI
Comma I
I soci effettivi, tutori ed aggregati hanno il dovere di pagare annualmente la
quota sociale alla Sezione di appartenenza. Per i sottoscrittori di delega di
pagamento della quota sociale sulle provvidenze erogate dall’INPS valgono
le modalità previste dall’apposita convenzione.
Comma II
In caso di morosità, il socio è sospeso da ogni attività associativa.
Comma III
I soci effettivi, tutori ed i soci aggregati sono muniti di tessera sociale con
437
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
fotografia; detta tessera è annualmente convalidata.
Comma IV
Ogni Sezione invia alla Sede Centrale dell'Unione le variazioni del quadro
organizzativo.
Comma V
I soci sostenitori sono muniti di apposita tessera rilasciata dalla Sezione di
appartenenza.
Comma VI
Al socio moroso, sospeso dalle attività associative, è comunque inviato
l’avviso di convocazione delle assemblee e delle riunioni degli organi di cui
fa parte, ma potrà esercitare i diritti di socio esclusivamente se in regola con
la quota sociale.
Comma VII
La qualità di socio si perde per persistente morosità deliberata dal Consiglio
della Sezione Provinciale territorialmente competente. La persistente
morosità consiste nel mancato pagamento della quota associativa per due
anni consecutivi.
Comma VIII
I comitati consultivi dei soci aggregati collaborano con gli organi statutari
dell’Unione nello studio delle problematiche di cui all’art. 3 dello Statuto
Sociale, formulando proposte e, ove richiesti, esprimendo pareri.
Comma IX
I comitati sono costituiti a livello sezionale o intersezionale, con un numero
di componenti non inferiore a tre e non superiore a sette.
Comma X
438
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Ciascun comitato elegge nel proprio seno, a maggioranza semplice, un
coordinatore: i coordinatori dei singoli comitati sezionali o intersezionali
costituiscono il comitato regionale.
Comma XI
È costituito un comitato nazionale dei soci aggregati, formato da sette
componenti, eletti dai Presidenti dei rispettivi comitati regionali riuniti in
seduta comune. Le sedute comuni dei Presidenti Regionali e le riunioni dei
comitati nazionali sono coordinate da un componente delLa Direzione
Nazionale.
Comma XII
I Comitati durano in carica quanto l’organo presso il quale sono costituiti.
ART. 8(R)
DIRITTO DI ELETTORATO PASSIVO, CAUSE DI
INELEGGIBILITA’ , VERIFICA DEI POTERI
Comma I
Qualora una causa di ineleggibilità sopravvenga nel corso del mandato,
l'organo competente delibera la decadenza.
Comma II
Coloro che risultano eletti, entro 8 giorni dalla comunicazione della
proclamazione dell’elezione, salvo i termini diversamente stabiliti dal
presente regolamento, devono dichiarare per iscritto, pena la decadenza, la
loro accettazione dell'elezione ed il possesso dei diritti civili e politici.
L’assunzione delle funzioni nel termine di cui sopra equivale ad
accettazione.
Comma III
439
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Ogni organo collegiale, salvo quanto diversamente disciplinato, nella sua
prima riunione procede alla verifica delle condizioni di eleggibilità dei suoi
componenti.
Comma IV
Contro le deliberazioni contenenti dichiarazioni di ineleggibilità è ammesso
ricorso nei modi e nei termini statutari e regolamentari.
ART. 11 (R)
SPESE DI FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI
Comma I
L’indennità per i dirigenti nazionali è stabilita dalLa Direzione Nazionale,
quella per i dirigenti regionali dai Consigli Regionali, quella per i dirigenti
sezionali dai Consigli Sezionali, nei limiti di legge.
Comma II
Le indennità non sono cumulabili tra di loro.
Comma III
Le spese del Congresso e del Consiglio Nazionali sono a carico del bilancio
della Sede Centrale. Le spese relative al funzionamento degli organi
dell'Unione sono a carico del bilancio delle strutture presso cui operano.
Comma IV
Le indennità per missioni e trasferte sono determinate dalLa Direzione
Nazionale.
ART. 13 (R)
CONVOCAZIONE DEL CONGRESSO
Comma I
440
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Il Presidente Nazionale comunica la data, la sede e l’ordine del giorno del
Congresso con lettera raccomandata ai Consiglieri Nazionali, ai Consiglieri
Regionali ed ai Consiglieri Provinciali almeno tre mesi prima della
riunione.
ART. 14 (R)
COMPOSIZIONE DEL CONGRESSO E INVIO NOMINATIVI DEI
DELEGATI
Comma I
I nominativi dei delegati al Congresso eletti dalle assemblee ordinarie delle
Sezioni e i relativi indirizzi, nonché degli altri soci che hanno riportato voti
nelle elezioni per i delegati sono comunicati dalle Sezioni, entro venti giorni
dall'effettuazione delle rispettive assemblee, ai Consigli Regionali e alla
Sede Centrale, unitamente all'indicazione numerica dei soci in regola con il
tesseramento sociale.
Comma II
Il Presidente Nazionale invia alle Sezioni Provinciali e ai Consigli Regionali
nonché ai componenti di diritto l'avviso di convocazione del Congresso con
l'indicazione dell'ordine del giorno, della sede e della data, in conformità
delle delibere del Consiglio Nazionale o delLa Direzione Nazionale.
Comma III
I componenti del Collegio dei Probiviri e del Collegio Centrale dei Sindaci
possono presenziare ai lavori congressuali.
Comma IV
La Direzione Nazionale ed il Presidente Nazionale possono invitare al
Congresso persone che abbiano acquisito benemerenze nei confronti dei
441
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ciechi e dell'Unione.
Comma V
Il Presidente del Congresso ha facoltà di concedere la parola ai Probiviri, ai
Sindaci ed agli invitati.
ART. 15 (R)
ORGANIZZAZIONE DEL CONGRESSO, VOTAZIONI E VERBALE
Comma I
Il Presidente Nazionale apre i lavori congressuali.
Comma II
La conta dei voti relativi alla elezione del Presidente del Congresso viene
fatta da tre persone designate dal Presidente Nazionale.
Comma III
Le conte successive alla elezione del Presidente del Congresso, fino a
quando non siano stati eletti gli scrutinatori, vengono eseguite da tre
persone indicate dal Presidente del Congresso.
Comma IV
Il Congresso, dopo l'insediamento della presidenza e l'elezione degli
scrutinatori, procede alla costituzione delle commissioni di cui al
corrispondente articolo dello Statuto.
Comma V
La Commissione elettorale e la Commissione per le modifiche allo Statuto
possono essere costituite al massimo da un rappresentante per ogni regione;
la Commissione per la verifica dei poteri è composta da non più di sette
membri.
Comma VI
442
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Tutte le eventuali proposte di modifica dello Statuto vigente devono essere
presentate in forma articolata di emendamento, nei termini di cui all’art. 55,
comma 2, dello Statuto.
Comma VII
La Commissione per le modifiche allo Statuto, sulla base degli
emendamenti presentati, redige un testo delle modifiche e lo trasmette al
Presidente, che lo sottopone all'approvazione del Congresso.
Comma VIII
L'elezione del Presidente e dei due vice-presidenti del Congresso, degli
scrutinatori, dei questori, dei componenti le commissioni, dei presidenti
delle sessioni congressuali e quelle concernenti ogni altro incarico relativo
ai lavori del congresso sono effettuate, di norma, per alzata di mano.
Comma IX
Al Presidente del Congresso è riservato ogni potere di organizzazione e
svolgimento dei lavori, con facoltà di allontanare qualunque estraneo al
Congresso (compresi gli accompagnatori dei delegati) dall’aula.
Comma X
Il verbale dei lavori congressuali viene redatto dal Segretario del Congresso
ed è sottoscritto dal Presidente e dal Segretario.
ART. 16 (R)
IL PRESIDENTE NAZIONALE
Comma I
Il Presidente Nazionale può partecipare personalmente, o delegando un
componente del Consiglio Nazionale o delLa Direzione Nazionale, alle
riunioni dei Consigli Regionali e Sezionali.
443
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma II
L’incapacità del Presidente Nazionale, prevista dall'art. 19, lettera d) dello
Statuto, deve essere tale da impedirgli l'esercizio delle funzioni in modo
grave e permanente. Lo stato di incapacità è dichiarato su proposta delLa
Direzione Nazionale, dal Consiglio Nazionale con il voto dei tre quarti dei
componenti, sulla base di documentati riscontri obiettivi.
Comma III
In caso di vacanza della carica di Presidente Nazionale, il Vice-Presidente
Nazionale convoca con urgenza il Consiglio Nazionale. Fino alla elezione
del nuovo Presidente Nazionale il Vice-Presidente ne esercita tutte le
funzioni.
Comma IV
Il Presidente Nazionale eletto dal Consiglio Nazionale resta in carica fino al
Congresso Nazionale.
ART. 17 (R)
COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO NAZIONALE, VOTAZIONI E
OPZIONI
Comma I
Le votazioni palesi del Consiglio Nazionale avvengono per alzata di mano o
per appello nominale. Qualora non siano disponibili almeno tre scrutinatori
vedenti, tutte le votazioni palesi debbono effettuarsi per appello nominale.
Per le votazioni a scrutinio segreto il Consiglio nomina una Commissione
costituita da cinque membri di cui almeno due a conoscenza del braille.
Comma II
I Consiglieri Nazionali eletti dal Congresso, che si trovino in situazione di
444
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
incompatibilità, debbono comunicare per iscritto al Presidente Nazionale,
con mezzi che consentano la dimostrazione della spedizione, la loro opzione
entro il termine perentorio di otto giorni dalla comunicazione della
elezione, pena la decadenza dalla carica.
Comma III
In caso di rinuncia o decadenza di uno o più degli eletti, il Presidente
Nazionale ne dà comunicazione al subentrante o ai subentranti i quali, a
pena di decadenza, debbono dichiarare l’accettazione della carica, ai sensi
dell’articolo 8 del presente Regolamento.
ART. 18 (R)
CONVOCAZIONE DEL
CONSIGLIO NAZIONALE
Comma I
Il Presidente Nazionale, espletati gli adempimenti di sua competenza di cui
al precedente articolo, convoca il Consiglio Nazionale in prima riunione
entro e non oltre il quarantesimo giorno dalla conclusione del Congresso.
Comma II
Il Presidente Nazionale invia l’avviso di convocazione, con lettera
raccomandata, con posta elettronica certificata, o altro mezzo indicato dai
componenti il Consiglio Nazionale, almeno venti giorni prima di ciascuna
riunione.
Comma III
Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,
il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi
agli argomenti all’ordine del giorno.
445
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma IV
In caso di urgenza, la convocazione è effettuata almeno 48 ore prima della
riunione.
Comma V
Un terzo dei componenti il Consiglio Nazionale può richiedere, almeno otto
giorni prima della riunione, che siano iscritti all’ordine del giorno
particolari argomenti, che dovranno essere comunicati a tutti i Consiglieri
mediante ordine del giorno aggiuntivo.
ART. 20 (R)
DIREZIONE NAZIONALE: INTEGRAZIONE COMPONENTI E
RINNOVO
Comma I
L'elezione integrativa, di cui al secondo comma dell'art. 20 dello Statuto,
per incapacità di uno o più membri della Direzione (dichiarata dal Consiglio
Nazionale), o per vacanza comunque determinata, è compiuta dal Consiglio
Nazionale in riunione appositamente convocata.
Comma II
Nel caso di decadenza delLa Direzione Nazionale, prevista dall'ultimo
comma dell'art. 20 dello Statuto, il Presidente Nazionale convoca
tempestivamente il Consiglio Nazionale, in seduta straordinaria, per il
rinnovo delLa Direzione Nazionale.
ART. 21 (R)
CONVOCAZIONE DELLA DIREZIONE NAZIONALE
Comma I
L’avviso di convocazione, contenente la data, il luogo della riunione e
446
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
l’ordine del giorno, è inviato dal Presidente Nazionale ai componenti La
Direzione Nazionale almeno otto giorni prima della riunione. In caso di
urgenza, la convocazione può essere effettuata almeno 48 ore prima.
Comma II
Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,
il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi
agli argomenti all’ordine del giorno.
ART. 22 (R)
COMPETENZE DELLa Direzione Nazionale
Comma I
Leggasi “g), h)” in luogo di “f), g)”.
Comma II
La Direzione designa i rappresentanti dell’Unione tenendo conto delle
indicazioni formulate dai Consigli Regionali, ove la terna prevista dall’art.
35, lett. f) dello Statuto sia ritenuta idonea. I rappresentanti designati dalLa
Direzione Nazionale devono riferire per iscritto al Presidente Nazionale,
almeno una volta all'anno, sull'esecuzione del mandato e sulle questioni di
particolare interesse per l'Unione concernenti l'amministrazione di cui fanno
parte.
Comma III
La Direzione scioglie i Consigli Regionali quando sussistono gravi
irregolarità di natura amministrativa e politico-amministrativa.
Comma IV
In caso di scioglimento o di vacanza del Consiglio Regionale, La Direzione
Nazionale nomina un Commissario Straordinario.
447
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma V
Il Commissario Straordinario resta in carica per il tempo strettamente
necessario al ripristino dell’organo disciolto ed in ogni caso non più di sei
mesi, prorogabili fino ad un massimo complessivo di un anno. Decorso tale
termine, decade automaticamente e viene sostituito.
Comma VI
Il Commissario Straordinario ha i pieni poteri del Consiglio Regionale e
può nominare uno o due vice-commissari, nonché, sentiti gli eventuali vice-
commissari, nominare un comitato consultivo per la gestione degli affari del
Consiglio Regionale.
Comma VII
Compete alLa Direzione Nazionale approvare il bilancio preventivo e
consuntivo e le relative relazioni predisposte dal Commissario
Straordinario.
Comma VIII
La Direzione Nazionale può nominare Commissari ad acta presso il
Consiglio Regionale o il Commissario Straordinario regionale per
l’adozione di atti obbligatori previsti dallo Statuto e dal Regolamento che
non siano stati tempestivamente adottati, previo invito formale ad
adempiere che contenga l'indicazione del termine massimo per compiere
l’atto obbligatorio.
Comma IX
Il Commissario ad acta, una volta adottati gli atti nel termine stabilito
nell’atto di incarico, cessa dal suo incarico.
Il Consiglio Regionale presso cui il Commissario ad acta opera resta in
448
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
carica per ogni altro adempimento.
Comma X
Le spese relative ai Commissari sono a carico dell’organo sostituito.
Comma XI
La Direzione Nazionale attribuisce ai propri componenti uno o più settori di
attività inerenti le finalità associative.
Comma XII
I componenti delLa Direzione Nazionale, ai quali sono stati attribuiti
particolari settori di attività, operano in stretto collegamento con il
Presidente Nazionale e riferiscono periodicamente alLa Direzione
Nazionale.
Comma XIII
La Direzione Nazionale costituisce apposite Commissioni di lavoro e
Comitati tecnici, coordinati anche da Consiglieri Nazionali, i cui
componenti possono essere designati da assemblee di base.
Comma XIV
Le spese per il funzionamento delle Commissioni consultive e dei Comitati
tecnici sono a carico del bilancio della Sede Centrale.
Comma XV
La Direzione Nazionale, su proposta del Presidente Nazionale, può
nominare fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario,
che collabora con il Presidente Nazionale e partecipa con voto consultivo
alle riunioni del Consiglio e della Direzione Nazionali.
ART. 24 (R)
COLLEGIO DEI PROBIVIRI
449
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma I
Per l’assolvimento dei propri compiti il Collegio dei Probiviri si avvale
della collaborazione del personale dell’Unione.
Comma II
Le riunioni del Collegio sono convocate dal Presidente, con comunicazione
scritta inviata almeno otto giorni prima della riunione.
Comma III
I componenti supplenti vengono convocati e partecipano a tutte le sedute del
Collegio; possono intervenire e votare soltanto in assenza dei componenti
effettivi.Qualora manchi solo un componente effettivo viene sostituito dal
supplente più anziano di iscrizione o, in caso di uguale anzianità di
iscrizione, dal più anziano di età.
Comma IV
In assenza del Presidente le riunioni sono presiedute dal membro effettivo
più anziano di iscrizione all’Unione, o, in caso di uguale anzianità di
iscrizione, dal più anziano di età.
Comma V
Per la proposta di provvedimenti disciplinari, che deve contenere in forma
articolata le contestazioni di addebito, il termine è di 60 giorni dal fatto o
dalla sua piena conoscenza.
Comma VI
Il Collegio comunica, mediante plico con avviso di ricevimento, entro 30
giorni le proposte di sanzione, con le contestazioni di addebito, agli
interessati.
Comma VII
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Gli organi e i soci hanno facoltà di presentare entro 30 giorni dalla
comunicazione deduzioni, controdeduzioni e documenti.
Comma VIII
Il Collegio, udite le parti che ne hanno fatto richiesta, o quelle di cui ritenga
utile l’audizione. ha 90 giorni dal termine dell’istruttoria per adottare la
decisione.
Comma IX
Le parti possono farsi assistere da persone di loro fiducia quando, su
richiesta di parte o per decisione del Collegio, siano necessari elementi
integrativi di giudizio.
Comma X
Le decisioni sono comunicate alle parti, mediante plico con avviso di
ricevimento, entro 30 giorni dalla adozione.
Comma XI
Le decisioni del Collegio dei Probiviri sono definitive.
ART. 26 (R)
IL PATRIMONIO
Comma I
L’amministrazione dei beni è attribuita alla struttura che li utilizza o ne ha
la disponibilità.
Comma II
La Direzione Nazionale può stabilire che i beni attribuiti alla disponibilità
delle strutture territoriali vengano, in tutto o in parte, destinati a fini di
interesse generale dell’Unione, salvo vincoli di legge o apposti dal dante
causa.
451
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
ART. 27 (R)
ENTRATE
Comma I
Ogni iniziativa di carattere economico e di raccolta fondi deve essere svolta
in modo da non ledere l’immagine del cieco e la dignità ed il prestigio
dell'Unione.
ART. 28 (R)
COMPOSIZIONE DEI COLLEGI DEI SINDACI
Comma I
I componenti dei Collegi dei Sindaci sono nominati tra persone in possesso
di documentate competenze amministrativo-contabili.
Comma II
In caso di vacanza di un solo sindaco effettivo subentra il supplente più
anziano di età.
ART. 31 (R)
NOMINA E COMPITI DEL SEGRETARIO GENERALE E SUE
MANSIONI
Comma I
Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio Nazionale nella sua prima
riunione dopo ogni Congresso Nazionale; può essere revocato dal Consiglio
Nazionale in qualunque momento.
Comma II
Le funzioni disciplinari sono esercitate dal Segretario Generale in
conformità dei procedimenti stabiliti dalle leggi e dal contratto collettivo
nazionale di lavoro di riferimento. La sanzione del biasimo è irrogata dal
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Segretario Generale. Le sanzioni della multa e della sospensione sono
irrogate dal Segretario Generale d’intesa con l’Ufficio di Presidenza
Nazionale. La sanzione del licenziamento è adottata dalLa Direzione
Nazionale.
ART. 32 (R)
ORGANIZZAZIONE REGIONALE: SPESE PER LA SEDE
REGIONALE
Comma I
Il Consiglio Regionale partecipa alle spese per la gestione dei locali della
Sezione Provinciale presso la quale abbia la propria sede, secondo modalità
concordate con la Sezione medesima.
Comma II
La Direzione Nazionale può autorizzare il Consiglio Regionale a stabilire la
propria sede in città e luogo diversi da quello della Sezione del capoluogo di
Regione.
ART. 33 (R)
IL PRESIDENTE REGIONALE
Comma I
Il Presidente Regionale firma, nelle forme previste dal Regolamento per la
gestione finanziaria, i documenti contabili insieme al Consigliere Delegato,
il quale ha competenza sui problemi di carattere amministrativo.
ART. 35 (R)
COMPETENZE DEL CONSIGLIO REGIONALE
Comma I
La prima riunione del Consiglio Regionale avviene entro 20 giorni dal
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
completamento della sua composizione.
Comma II
La riunione di insediamento del Consiglio Regionale e le eventuali
successive, fino all'avvenuta elezione del Presidente, sono convocate dal
Presidente uscente e presiedute dal Consigliere Regionale più anziano di
iscrizione all'Unione, o, a parità di anzianità di iscrizione, da quello più
anziano di età. Nell’avviso di convocazione debbono essere indicate, al
primo punto dell’ordine del giorno la verifica dei poteri e, al secondo punto,
l’elezione dell’Ufficio di Presidenza Regionale.
Comma III
Le elezioni dell'Ufficio di Presidenza sono effettuate separatamente per
ciascuno dei suoi componenti, a scrutinio segreto, secondo l'ordine
seguente: Presidente, Vice-Presidente, Consigliere delegato.
Comma IV
Il Consiglio Regionale si riunisce, in via ordinaria, quattro volte l’anno ed è
convocato dal Presidente Regionale.
Comma V
È convocato in via straordinaria:
a) ogniqualvolta lo ritenga opportuno il Presidente Regionale;
b) su richiesta della maggioranza dell’Ufficio di Presidenza Regionale;
c) su richiesta di almeno 1/3 dei consiglieri;
d) su richiesta del Presidente Nazionale, che ne indica l’ordine del giorno.
La convocazione deve essere fatta con avviso scritto almeno otto giorni
prima e, in caso d’urgenza, almeno 48 ore prima. Nei casi indicati alle
lettere b), c) e d) i richiedenti devono comunicare in tempo utile l’ordine del
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
giorno al Presidente Regionale, in modo da consentirgli di convocare il
Consiglio nei termini e con le modalità previsti nel presente articolo.
Comma VI
Oltre all’avviso di convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato,
il verbale della seduta precedente, nonché i principali documenti relativi
agli argomenti all’ordine del giorno.
Comma VII
Ferma restando la competenza del Consiglio Regionale, gli Organi sezionali
possono stabilire rapporti con gli Organi dell'Ente Regione per la trattazione
di questioni concernenti esclusivamente il proprio ambito territoriale: in tal
caso, il Presidente Sezionale è tenuto ad informare preventivamente il
Presidente Regionale.
Comma VIII
Il controllo di cui alla lettera h) dell’art. 35 dello Statuto è effettuato, previa
deliberazione del Consiglio Regionale, dal Presidente o da un suo delegato.
Il Presidente Sezionale interessato è tenuto a collaborare alla verifica.
Comma IX
Il Presidente Regionale riferisce le risultanze della verifica al Consiglio
Regionale, per gli eventuali provvedimenti.
Comma X
Il Consiglio Regionale può chiedere per iscritto al Presidente Sezionale di
convocare il Consiglio della Sezione in seduta straordinaria. Nella richiesta
vengono indicati gli argomenti da porre all'ordine del giorno ed il termine
entro il quale il Consiglio Sezionale dovrà essere convocato.
Comma XI
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Il Consiglio Regionale può chiedere per iscritto ai Presidenti Sezionali che
siano iscritti argomenti specifici all'ordine del giorno delle Assemblee e dei
Consigli Sezionali.
Comma XII
I rappresentanti designati dal Consiglio Regionale devono riferire allo stesso
Ufficio di Presidenza regionale sull'esecuzione del mandato, di norma una
volta ogni anno. Comunque, tutte le volte che, nell'ambito
dell'amministrazione di cui fanno parte, insorgano questioni di particolare
interesse per l'Unione, o quando il Consiglio Regionale o l'Ufficio di
Presidenza ne facciano richiesta.
Comma XIII
Il Consiglio Regionale scioglie i Consigli Sezionali quando sussistono gravi
irregolarità di natura amministrativa e politico-amministrativa.
Comma XIV
Nel caso previsto dal comma precedente, il Consiglio Regionale nomina un
Commissario Straordinario, al quale si applicano le norme previste per il
Commissario Regionale di cui all’articolo 22 Comma III, del presente
Regolamento. Per le Sezioni di nuova istituzione è nominato un
Commissario Straordinario ad hoc.
Comma XV
Il Consiglio Regionale ha facoltà di nominare commissari ad acta presso le
Sezioni Provinciali nei casi e con le modalità previsti dal medesimo articolo
22 Comma VII, del presente Regolamento.
Comma XVI
Alle sedute del Consiglio Regionale sono invitati i Consiglieri Nazionali
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
eletti dal Congresso che risultino iscritti in una delle Sezioni comprese nel
territorio di competenza del Consiglio Regionale. Le relative spese sono a
carico del Consiglio Regionale.
Comma XVII
Al fine di consentire al Presidente Nazionale, o ad un suo delegato, di
partecipare alle riunioni del Consiglio Regionale secondo quanto stabilito
dall’art. 16, comma 1, del presente Regolamento, il Presidente Regionale
invia al Presidente Nazionale l’avviso di convocazione contenente l’ordine
del giorno, con il preavviso previsto per le sedute dei rispettivi Organi.
Comma XVIII
Il Consiglio Regionale delibera l’assunzione del proprio personale
dipendente.
Comma XIX
Il Consiglio Regionale può: costituire commissioni di lavoro inerenti le
diverse finalità associative; nominare comitati tecnici i cui componenti
possono essere designati da assemblee di base; istituire strutture operative
regionali per il conseguimento di particolari obbiettivi statutari; organizzare
convegni nell’ambito regionale.
Comma XX
Più Consigli Regionali possono realizzare progetti interregionali, previa
autorizzazione delLa Direzione Nazionale.
Comma XXI
Il Consiglio Regionale nomina rappresentanti regionali nei comitati
nazionali, su designazione delle assemblee di base.
Comma XXII
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Il Consiglio Regionale, su proposta del Presidente Regionale, può nominare
fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario, che
collabora con il Presidente Regionale e partecipa con voto consultivo alle
riunioni del Consiglio Regionale.
ART. 37 (R)
ENTRATE, SPESE, BILANCI E CASSIERE
Comma I
I contributi delle Sezioni Provinciali sono fissati tenendo conto
prevalentemente del numero dei soci delle stesse.
ART. 39 (R)
ASSEMBLEA DELLA SEZIONE PROVINCIALE: AVVISO DI
CONVOCAZIONE,
DIRITTO DI PARTECIPAZIONE
Comma I
L’Assemblea della Sezione Provinciale è convocata mediante avviso scritto
contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell'ora della prima e della
seconda convocazione, nonché l’ordine del giorno da inviare a tutti i soci,
anche se non in regola con l’iscrizione, almeno 20 giorni di calendario
prima della data di svolgimento. La seconda convocazione può avere luogo
dopo un’ora dalla prima.
Comma II
L’invio dell’avviso di convocazione dell’Assemblea e relativi allegati potrà
essere certificato da dichiarazione del Segretario o impiegato sezionali (o, in
mancanza, dal Presidente Sezionale). Inoltre, l’avviso potrà essere anche
contenuto in periodico edito dalla Sezione che contenga esclusivamente
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Vol. n. 7-8
l’avviso di convocazione, nonché gli allegati d’obbligo.
Comma III
All’avviso di convocazione devono essere allegati: la relazione sull’attività
svolta e una descrizione sintetica delle entrate e delle uscite relative al conto
consuntivo, ovvero la relazione programmatica e una descrizione sintetica
delle entrate e delle uscite relative al bilancio preventivo.
Comma IV
La data dell'Assemblea Sezionale ordinaria è stabilita dal Consiglio
Sezionale o dall'Ufficio di Presidenza, su delega del Consiglio stesso.
Comma V
Partecipano all'Assemblea, con i diritti di cui all’art. 7 dello Statuto, i soci
effettivi che siano in regola con il tesseramento, nonché i nuovi soci
effettivi che risultino regolarmente iscritti alla data di svolgimento
dell'Assemblea stessa. Possono, altresì, presenziare ai lavori assembleari i
soci aggregati ed onorari, ai quali viene esteso l'avviso di convocazione
dell'Assemblea. Possono anche presenziare, senza diritto di voto e di parola,
i soci non in regola con il pagamento della quota associativa. Per i minori e
gli interdetti intervengono i legali rappresentanti. Se trattasi di genitori, il
diritto di voto spetta ad uno solo di essi.
Comma VI
Il Presidente Nazionale, o un suo delegato, il Presidente Regionale, o un suo
delegato, possono partecipare all’Assemblea (senza diritto di voto se iscritti
presso altre sezioni).
Comma VII
La Sezione, nei limiti del proprio bilancio, facilita la partecipazione dei soci
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
all'Assemblea.
Comma VIII
Quando debbano essere eletti i delegati al Congresso Nazionale, l'avviso di
convocazione dovrà indicare il numero dei delegati spettanti alla Sezione.
ART. 40 (R)
COMPETENZE DELL'ASSEMBLEA: COMPITI DEL
PRESIDENTE, SOSPENSIONE
Comma I
L’Assemblea è convocata almeno due volte l’anno: la prima entro il 30
aprile per l’approvazione della relazione sull’attività svolta e del bilancio
consuntivo dell’esercizio precedente e la seconda (da considerare anch’essa
ordinaria) entro il 30 novembre per l’approvazione della relazione
programmatica e del bilancio preventivo dell’esercizio successivo (art. 40,
lett. b) e c) dello Statuto).
Comma II
Il Presidente Sezionale apre i lavori assembleari. La conta dei voti per
l'elezione del Presidente dell'Assemblea viene fatta da tre persone vedenti,
designate dal Presidente Sezionale.
Comma III
Il Presidente dell'Assemblea:
nomina il Segretario dell'Assemblea;
dirige i lavori assembleari;
dirime eventuali controversie assembleari;
vigila sul buon andamento delle operazioni elettorali;
proclama gli eletti;
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
fa redigere in triplice copia, sotto la sua responsabilità, il verbale dei lavori
assembleari che sottoscrive in ogni copia. Delle tre copie del verbale una
resterà agli atti della Sezione Provinciale, la seconda dovrà essere rimessa
alla Sede Centrale e la terza al Consiglio Regionale.
Comma IV
Qualora l'Assemblea debba essere sospesa per gravi motivi, i lavori saranno
rinviati a data da stabilirsi da parte del Presidente dell'Assemblea o, se
questi non è ancora stato eletto, dal Presidente del Consiglio della Sezione
Provinciale. La nuova data dovrà essere fissata d'intesa con il Consiglio
Regionale.
ART. 41 (R)
IL PRESIDENTE DELLA SEZIONE PROVINCIALE
Comma I
Il Presidente Provinciale comunica, entro 15 giorni, al Presidente Nazionale
e al Presidente Regionale il risultato delle elezioni generali o parziali delle
cariche sociali sezionali, completi dei dati anagrafici, qualifiche ed indirizzi
di tutti gli eletti.
Comma II
Il Presidente Provinciale firma, nelle forme previste dal Regolamento per la
gestione finanziaria, i documenti contabili insieme al Consigliere Delegato,
il quale ha competenza sui problemi di carattere amministrativo.
ART. 42 (R)
IL CONSIGLIO DELLA SEZIONE PROVINCIALE:
CONVOCAZIONI
Comma I
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Vol. n. 7-8
Nell'avviso di convocazione sono indicati il luogo, il giorno e l'ora della
riunione, nonché l'ordine del giorno dei lavori. Oltre all’avviso di
convocazione vengono trasmessi, anche in plico separato, il verbale della
seduta precedente, nonché i principali documenti relativi agli argomenti
all’ordine del giorno.
Comma II
Nei casi di richiesta di convocazione del Consiglio della Sezione
Provinciale, secondo quanto previsto dalle lettere b) e c) dell'art. 42 dello
Statuto, i richiedenti devono comunicare in tempo utile l'ordine del giorno
al Presidente Sezionale, in modo da consentirgli di convocare il Consiglio
nei termini e con le modalità previste dall'art. 35 del presente Regolamento
per la convocazione del Consiglio Regionale.
Comma III
Al fine di consentire al Presidente Nazionale, al Presidente Regionale, ai
loro delegati, nonché ai Consiglieri Nazionali e Regionali soci della Sezione
di partecipare alle riunioni dei Consigli Provinciali, il Presidente Sezionale
invia loro in tempo utile copia dell'avviso di convocazione.
ART. 43 (R)
COMPETENZE DEL CONSIGLIO DELLA SEZIONE
PROVINCIALE: INSEDIAMENTO, ELEZIONE DELL'UFFICIO DI
PRESIDENZA, AMBITO DI COMPETENZA, CONTROLLO
AMMINISTRATIVO-POLITICO, SEZIONI INTERCOMUNALI,
COMITATI DI APPOGGIO
E GRUPPI GIOVANILI
Comma I
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Vol. n. 7-8
Il Consiglio della Sezione Provinciale viene insediato entro 15 giorni dallo
svolgimento dell'Assemblea Sezionale nel corso della quale il Consiglio
stesso è stato eletto.
Comma II
Il Presidente Sezionale uscente convoca nel termine di cui al comma
precedente la prima riunione del Consiglio Sezionale. Nell'avviso di
convocazione devono essere indicati: al primo punto all'ordine del giorno la
verifica dei poteri, ai sensi dell'art. 8, comma 3, del presente Regolamento,
ed al secondo punto l'elezione dell'Ufficio di Presidenza Provinciale.
Comma III
Fino alla elezione del Presidente Sezionale la riunione di insediamento del
Consiglio Sezionale è presieduta dal Consigliere Sezionale più anziano di
iscrizione all'Unione o, a parità di anzianità di iscrizione, da quello più
anziano di età.
Comma IV
Le elezioni dell'Ufficio di Presidenza vengono effettuate separatamente per
ciascuno dei suoi componenti, con votazione segreta secondo l'ordine
seguente: Presidente, Vice-Presidente, Consigliere delegato.
Comma V
Il Consiglio Sezionale delibera l’assunzione del personale dipendente dalla
Sezione.
Comma VI
Il bilancio preventivo e quello consuntivo vengono predisposti dal Consiglio
Sezionale almeno 30 giorni prima della data di svolgimento dell’Assemblea.
Comma VII
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Il Consiglio Sezionale, su proposta del Presidente Sezionale, può nominare
fra persone particolarmente meritevoli un Presidente Onorario, che
collabora con il Presidente Sezionale e partecipa con voto consultivo alle
riunioni del Consiglio Sezionale.
ART. 44 (R)
L'UFFICIO DI PRESIDENZA DELLA SEZIONE PROVINCIALE:
CONVOCAZIONE
Comma I
L'Ufficio di Presidenza è convocato dal Presidente Sezionale quando lo
ritenga opportuno, ovvero su richiesta degli altri due componenti.
Comma II
Il Presidente Sezionale presiede le riunioni dell'Ufficio di Presidenza ed è
responsabile dei verbali dei lavori.
ART.45 (R)
ENTRATE, SPESE, BILANCI, CASSIERE E DOCUMENTI
OBBLIGATORI
Comma I
Entro trenta giorni dall'approvazione dei bilanci da parte dell'Assemblea, il
Presidente Sezionale trasmette i documenti finanziari, corredati dal parere
del Collegio Provinciale dei Sindaci, al Consiglio Regionale.
ART. 46 (R)
LA RAPPRESENTANZA ZONALE: ATTI VITA’ , ISCRIZIONE E
CANCELLAZIONE
DEI SOCI, ENTRATE E SPESE
Comma I
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
La Rappresentanza chiede la preventiva approvazione delle proprie
iniziative alla Sezione Provinciale.
Comma II
L'iscrizione e la cancellazione dei soci debbono essere immediatamente
proposte al Consiglio della Sezione.
Comma III
La Rappresentanza presenta annualmente alla Sezione l'elenco dei nuovi
iscritti e di quelli cessati.
Comma IV
Alle Rappresentanze è affidato annualmente dalla Sezione, a titolo di
anticipazione per le spese di ordinario funzionamento, un fondo da
determinarsi caso per caso.
Comma V
Ogni anno le Rappresentanze versano alla Sezione le somme avanzate,
accompagnandole con un prospetto dimostrativo delle entrate e delle spese.
ART. 47 (R)
ASSEMBLEA NAZIONALE DEI QUADRI DIRIGENTI -
CONVOCAZIONE
Comma I
L’Assemblea Nazionale dei Quadri Dirigenti è convocata dal Presidente
Nazionale con le stesse modalità del Consiglio Nazionale, in quanto
compatibili.
ART. 48 (R)
ASSEMBLEA REGIONALE DEI QUADRI DIRIGENTI -
CONVOCAZIONE
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma I
L’Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti è convocata dal Presidente
Regionale con le stesse modalità del Consiglio Regionale, in quanto
compatibili.
ART. 49 (R)
DURATA DEGLI ORGANI ASSOCIATIVI, PROROGHE,
SOSTITUZIONI
TEMPORANEE E RATIFICHE
Comma I
Salvo diversa previsioni del presente Statuto, gli Organi collegiali o
monocratici dell’Unione restano in carica quanto l’organo che li ha
nominati, che può anche procedere alla loro revoca.
Comma II
Fino all'insediamento dei nuovi Organi restano in carica, per il disbrigo
dell'ordinaria amministrazione, gli Organi scaduti.
Comma III
In tutti i casi di assenza o impedimento le funzioni del Presidente di ciascun
organo sono esercitate dal rispettivo Vice-Presidente.
Comma IV
Le delibere adottate in caso di urgenza sono sottoposte per la ratifica
all'organo ordinariamente competente nella prima seduta utile.
Comma V
Per ogni Sezione è costituito un Comitato Sezionale Giovani, composto da
soci effettivi eletti dai giovani appartenenti alla Sezione, in numero di tre,
cinque o sette, a seconda che il Consiglio della Sezione sia composto da
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
sette, nove od undici e tredici consiglieri.
Comma VI
Il Comitato Giovani, su proposta delle Sezioni interessate e su
determinazione del competente Consiglio Regionale, può essere
intersezionale; in tal caso il numero di componenti è rapportato al Consiglio
Sezionale con il maggior numero di componenti.
Comma VII
Per ogni Consiglio Regionale è costituito un Comitato Regionale Giovani,
composto da soci effettivi nominati in numero di uno da ciascun Comitato
Sezionale o intersezionale.
Comma VIII
È costituito un Comitato Nazionale Giovani, composto da sette soci
effettivi, eletti dai Presidenti dei Comitati Giovanili Regionali in seduta
comune.
Comma IX
Il Comitato Nazionale Giovani riunisce, almeno una volta l'anno, i
Presidenti dei Comitati Regionali Giovani, per il coordinamento delle
iniziative.
Comma X
Ogni Comitato elegge nel suo seno il Presidente.
Comma XI
Hanno diritto all'elettorato attivo e passivo, relativamente ai Comitati
Giovani, i soci effettivi che non abbiano compiuto trent'anni.
Comma XII
Nell'ambito dei bilanci preventivi della Sede Centrale, dei Consigli
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Regionali e dei Consigli Sezionali sono previsti specifici stanziamenti per il
finanziamento delle iniziative a favore dei giovani.
Comma XIII
Il Consiglio Nazionale può deliberare la costituzione di altri Comitati,
aventi particolari finalità, ai quali si estendono, in quanto applicabili, le
disposizioni di cui ai commi precedenti del presente articolo.
ART. 51 (R)
VOTAZIONI ED ELEZIONI
Comma I
In caso di dimissioni o di vacanza, comunque determinata, e qualora siano
state presentate liste, il subentro avverrà nell'ambito della lista dell'eletto o
degli eletti da sostituire.
Comma II
Quando le sostituzioni non siano possibili, anche per la già avvenuta
sostituzione di un terzo dei componenti, si procederà a nuove elezioni,
limitatamente al numero dei posti vacanti.
Tali elezioni dovranno aver luogo in seduta tempestivamente convocata.
Comma III
Ove si verifichino contestualmente le dimissioni o la vacanza, comunque
determinata, della maggioranza dell'organo, si procederà al suo rinnovo
integrale.
Comma IV
Per l’elezione del Presidente, della Direzione e dei Consiglieri Nazionali,
per la quale non è prevista la presentazione di liste, non è necessaria, anche
se consentita, la formalizzazione di candidature, ferma restando la facoltà
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
dei singoli aventi diritto al voto di esprimere intenzioni di voto.
Comma V (ex c. VII)
Per l’elezione del Collegio dei Probiviri e del Collegio Centrale dei Sindaci
non è richiesta la presentazione di liste, né di candidature (che possono
comunque essere presentate), ferma restando la facoltà dei Consiglieri
Nazionali di esprimere intenzioni di voto.
Comma VI
Per le elezioni di competenza del Consiglio Regionale e del Consiglio
Sezionale, si applicano le disposizioni previste per la elezione degli organi
nazionali.
Comma VII
Per le elezioni di competenza dell'Assemblea Sezionale le liste di candidati
dovranno essere depositate presso la segreteria sezionale entro le ore 12 del
decimo giorno libero precedente l'Assemblea.
Tali liste devono essere sottoscritte presso gli uffici sezionali alla presenza
di persona specificamente incaricata dal Consiglio Sezionale, oppure
davanti ad un notaio o ad altro pubblico ufficiale abilitato.
Comma VIII
Non è ammesso candidarsi in più liste per lo stesso Organo.
Comma IX
I candidati dovranno dichiarare la loro accettazione, sottoscrivendola alla
presenza di una delle persone indicate nel Comma VII.
Comma X
L'avviso di convocazione dell'assemblea ordinaria o straordinaria deve
indicare una o più persone delegate dal Consiglio Sezionale a raccogliere le
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
firme di cui al precedente comma, nonché i giorni e l'orario in cui tale
persona sarà a disposizione dei soci.
Comma XI
Per le votazioni a scrutinio segreto, il votante potrà, a sua scelta, avvalersi
della scrittura in braille o di quella in nero.
Comma XII
Le schede dovranno essere di dimensioni e colori diversi per ciascun tipo di
votazione.
Comma XIII
Nel caso di presenza di liste e di candidature le schede possono portare
l’indicazione, in nero ed in braille, delle liste (complete dei candidati)
nonché delle candidature.
Comma XIV
Nelle elezioni le schede recano, di norma, la scritta "Elezioni per…" seguita
dalla denominazione dell'organo da eleggere.
Comma XV
Il Presidente del seggio controlla che, durante le elezioni, una stessa persona
non assista più di due elettori.
Comma XVI
Le liste presentate a norma dei commi precedenti sono numerate per
sorteggio, alla scadenza del termine di presentazione.
Comma XVII
Il Presidente del Collegio votante, prima dell'inizio delle operazioni di voto,
comunica agli elettori i nominativi contenuti in ciascuna lista, nonché il
numero delle liste di appartenenza.
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Comma XVIII
Qualora siano espresse più preferenze di quanto consentito, tutte le
preferenze verranno annullate.
In tal caso, resta comunque valido il voto di lista, quando lo stesso sia
esplicitamente espresso, oppure quando i candidati votati appartengano tutti
alla stessa lista.
Comma XIX
Qualora l'elettore esprima preferenze totalmente o parzialmente difformi
dalla lista prescelta, rimane valido il voto di lista e vengono annullate le
preferenze espresse al di fuori della lista votata.
Comma XX
In presenza di una sola lista e di candidature estranee alla lista
l’assegnazione dei seggi è effettuata in base alla graduatoria delle preferenze
ottenute dai singoli candidati.
Comma XXI
Nell’ipotesi di cui al comma precedente il solo voto di lista comporta
l’attribuzione di un voto di preferenza a tutti i candidati della lista. La
espressione di voti di preferenza, oltre a quello di lista, comporta la sola
attribuzione delle preferenze espresse ai candidati della lista e non all’intera
lista. Quando vengono espresse preferenze, possono essere votati anche
candidati estranei alla lista fino a 1/3 dei componenti l’organo da eleggere,
arrotondato per difetto, ma non inferiore all’unita’.
Comma XXII
Qualora vi siano più liste, la mancanza dell'indicazione del numero della
lista non comporta l'annullamento della scheda, quando dalle preferenze
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
espresse risulti inequivocabilmente manifesta la volontà dell'elettore.
Comma XXIII
Le operazioni di voto debbono essere organizzate in modo tale da garantire
la segretezza e la libertà del voto.
Comma XXIV
Le candidature vanno presentate al Presidente dell’organo competente
all’elezione prima che sia disposto l’inizio delle operazioni di voto. Il
Presidente può designare altra persona a raccogliere le candidature di cui al
precedente comma. L’ammissibilità delle candidature, una volta accettata
dai candidati, è disposta dal Presidente dell’organo competente. In caso di
contestazione decide l'organo competente alla elezione.
ART. 52 (R)
PRESENTAZIONE DELLE LISTE E ATTRIBUZIONE DEI SEGGI
Comma I
Nei casi in cui Statuto e Regolamento prevedano un quoziente che nelle
singole fattispecie determini numeri non interi, le espressioni "almeno" o
analoghe vanno intese nel senso che si procede ad arrotondamento per
eccesso; le espressioni "non superiori a" o analoghe vanno intese nel senso
che si procede ad arrotondamento per difetto. Negli altri casi la frazione di
punto superiore a 0,50 si intende da arrotondare per eccesso, mentre la
frazione di punto fino a 0,50 si intende da arrotondare per difetto.
Comma II
La lista che non adempie alle prescrizioni di cui all’art. 52, comma 3, dello
Statuto è irricevibile.
ART. 53 (R)
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
I RICORSI GERARCHICI
Comma I
Salvo che non sia diversamente stabilito dallo Statuto e dal Regolamento
negli articoli che precedono, contro i provvedimenti adottati dagli Organi
collegiali dell’Unione chiunque vi abbia interesse può presentare ricorso
all’organo collegiale gerarchicamente superiore.
Comma II
Il ricorso deve essere presentato entro 30 giorni dalla adozione o dalla piena
conoscenza dell’atto e, comunque, non oltre sei mesi dalla adozione del
provvedimento impugnato.
Comma III
I provvedimenti adottati in violazione di norme statutarie o di principi
generali dell’ordinamento sono sempre impugnabili.
Comma IV
L’organo chiamato ad esaminare il ricorso deve pronunciarsi entro 60 giorni
successivi al ricevimento del ricorso se trattasi di Consiglio Provinciale,
Regionale e Direzione Nazionale ed entro 180 giorni se trattasi del
Consiglio Nazionale.
Comma V
Fino all’annullamento o revoca, gli atti impugnati non perdono la loro
efficacia, salvo che l’organo giudicante, su istanza del ricorrente, ne
sospenda l’esecuzione, in caso di comprovato pregiudizio grave ed
irreparabile.
ART. 54 (R)
RIUNIONI APERTE
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Vol. n. 7-8
Comma I
Presso le Sezioni sono resi disponibili, nelle forme ritenute più idonee, ed
almeno tre giorni prima della data fissata, gli ordini del giorno delle sedute
relative agli Organi aperti alla partecipazione dei soci a norma di Statuto,
che vanno trasmessi ai coordinatori dei Comitati Consultivi, ai
rappresentanti di zona e ai referenti comunali.
Comma II
Ogni Sezione è tenuta a pubblicizzare, nelle forme e nei tempi di cui al
comma precedente:
le sedute del Consiglio Nazionale;
le sedute del Consiglio Regionale di appartenenza;
le sedute del proprio Consiglio Sezionale;
Comma III
I Presidenti degli Organi interessati sono tenuti a fornire, in tempo utile, il
materiale informativo necessario agli adempimenti di cui ai precedenti
commi.
Comma IV
La partecipazione dei soci alle sedute è a loro totale carico e non comporta
diritto di parola e di voto.
Comma V
I Consigli possono decidere lo svolgimento, parziale o totale, della seduta a
porte chiuse, per motivi di ordine o quando trattasi di questioni riguardanti
persone.
ART. 58(R)
NORMA FINALE
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Comma I
Quando sono previsti termini a giorni il giorno iniziale non si computa e si
computa quello finale.
Comma II
Quando viene usato il termine "giorni liberi" non si computano nè il giorno
iniziale, nè quello finale.”
Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità, astenuto
Stilla sulla modifica all’art. 6.
Deliberazione n. 4
D. LGS 8.6.2001 N. 231 – Responsabilità amministrativa – Modello di
organizzazione, gestione e controllo
Il Consiglio Nazionale
Atteso
che il decreto legislativo 8 giugno 2001 n. 231, in attuazione dell’art. 11
della legge 29 settembre 2000 n. 300 (di ratifica ed esecuzione delle
convenzioni OCSE ed Unione Europea) ha introdotto nell’ordinamento
giuridico italiano il principio della responsabilità amministrativa delle
persone giuridiche, delle società e delle associazioni (anche prive di
personalità giuridica) per reati commessi nel loro interesse o a loro
vantaggio;
che la normativa si applica anche all’Unione per i reati commessi (art. 5
D.lgs 231/2001): “da persone che rivestono funzioni di rappresentanza, di
amministrazione o di direzione dell’ente, nonché da persone sottoposte a
direzione o vigilanza dei precedenti” (dipendenti e collaboratori);
che le sanzioni amministrative applicabili sono una sanzione pecuniaria da
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
determinare in quote (valore unitario da 258 a 1549 euro) il cui numero
varia a seconda della gravità del fatto, grado di responsabilità dell’ente,
svolgimento di attività diretta ad attenuare le conseguenze del reato.
Considerato
che il decreto legislativo 231/2001 (art. 6) prevede, che l’ente non sia
sanzionabile in via amministrativa se prova di aver adottato, ed
efficacemente attuato, un modello di organizzazione e gestione idonei a
prevenire i reati che comportano la responsabilità amministrativa;
che la norma prevede anche che sia affidato ad un organismo dell’ente,
dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, il compito della vigilanza
sul funzionamento e l’osservanza del modello di organizzazione gestione;
Ritenuta
la adozione del modello non obbligatoria, ma opportuna, non solo per
l’esonero dalla responsabilità amministrativa, ma anche per il mantenimento
dell’immagine dell’Unione quale ente che opera in piena correttezza e
trasparenza; e pressoché doverosa per la intervenuta acquisizione della
certificazione ISO per la quale è stato ottenuto il contributo (sotto forma di
prestazioni), in base all’accordo Ministero del Lavoro/UnionCamere;
Vista
la decisione della Direzione Nazionale di sottoporre al Consiglio Nazionale
la decisione circa l’adozione del modello suddetto e la proposta di nominare
quale organismo di vigilanza l’Organo di Audit del S.G.Q.;
Udita la relazione del Presidente Nazionale
delibera
1) di approvare l’adozione del modello di organizzazione, gestione e
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Vol. n. 7-8
controllo, meglio descritto in premessa e di seguito riportato, demandando
alla Direzione Nazionale la nomina dell’organismo di vigilanza secondo la
proposta formulata:
“MODELLO DI ORGANIZZAZIONE, GESTIONE E CONTROLLO
PER LA STRUTTURA NAZIONALE - D.LGS 8.6.2001 N. 231
PARTE GENERALE
Premessa
Il presente Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo è adottato ai
sensi e per gli effetti di cui al D.Lgs 8 giugno 2001 n. 231, recante
“Disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche,
delle società e delle associazioni, anche prive di personalità giuridica, a
norma dell’art. 11 della legge 29 settembre 2000, n. 300”, nonché delle
successive integrazioni.
Tale responsabilità deriva dalla commissione, da parte di titolari e
componenti di organi monocratici e collegiali, dei dipendenti, collaboratori
e consulenti, nell’interesse od a vantaggio dell’Unione, di reati previsti dal
D.lgs 231/2001 e successive integrazioni.
Tali reati sono esplicitati nell’appendice A del presente modello, di cui fa
parte integrante.
Destinatari
All’osservanza del modello sono tenuti tutti coloro che operano per e con
l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti (struttura nazionale),
qualunque sia il tipo di rapporto intercorrente, con particolare riferimento ai
soggetti preposti ed adibiti alle fasi a rischio, siano essi organi associativi,
dipendenti, collaboratori o consulenti.
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Vol. n. 7-8
Il Modello, a cura della Segreteria Generale, viene comunicato a tutti gli
interessati, d’intesa con l’Organismo di Vigilanza e Controllo; uguale
diffusione viene data a modificazioni, aggiornamenti ed integrazioni.
Il Modello è affisso nella bacheca della sede centrale dell’Unione ed inserito
integralmente, compresi gli allegati, nel sito internet dell’Unione e nella rete
intranet.
AREE DI RISCHIO
Rapporti con la Pubblica Amministrazione
Nell’ambito dell’Unione, sono attività a rischio di reati contro la pubblica
amministrazione quelle concernenti:
a) La percezione di erogazioni a qualunque titolo e la formazione della
relativa documentazione e rendicontazione;
b) I rapporti con istituzioni pubbliche, con pubblici uffici ed incaricati
di pubbliche funzioni o servizi.
Nell’ambito di tali processi i destinatari del Modello devono comportarsi
uniformandosi, nel rispetto delle norme vigenti, a principi di lealtà,
correttezza e trasparenza, nonché evitando ogni situazione di possibile
conflitto di interessi. In caso di dubbio ci si dovrà rivolgere all’Organismo
di Vigilanza e Controllo, per gli opportuni indirizzi.
La documentazione e rendicontazione da esibire alla pubblica
amministrazione dovrà essere controllata dal Comitato di Vigilanza e
Controllo, che ne attesterà la regolarità e conformità alle norme vigenti.
In particolare è fatto divieto di:
Promettere ed elargire a pubblici ufficiali ed incaricati di pubblica
funzione o servizio, ovvero a persone da questi incaricate, denaro ad
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Vol. n. 7-8
altra utilità;
Effettuare omaggi o regali che non siano di modico valore ed al di
fuori di particolari condizioni che li giustifichino;
Accettare da pubblici ufficiali od incaricati di pubblici servizi, o da
terzi da loro incaricati, omaggi, regali, segnalazioni, richieste di
favori. E’ possibile accettare materiale (pubblicazioni, oggetti di
rappresentanza e simili) che siano a tale scopo messi ritualmente a
disposizione dell’amministrazione di appartenenza.
In ogni caso, per ciascun rapporto tenuto con la Pubblica Amministrazione
dovrà essere redatto documento scritto, da acquisire agli atti d’ufficio e
comunicare all’Organismo di Vigilanza e Controllo.
Comportamenti affini alla previsione dei reati societari
L’Unione non ha natura giuridica di società e, pertanto, i destinatari del
modello non si trovano nella posizione di poter commettere i reati societari
previsti dal D.lgs 231/2001 ed atti integrativi.
Tuttavia i reati societari prevedono fattispecie inerenti a procedure che sono
proprie anche dell’Unione: redazione dei bilanci, relazioni sulla attività alle
autorità di vigilanza, redazione degli inventari.
L’Unione intende, perciò, indicare norme di comportamento anche in tale
settore, anche se estraneo alle previsioni del D.Lgs 231/2001.
A tale scopo soccorrono le norme del “Regolamento per la gestione
finanziaria” ed il “Regolamento per il Servizio Economato, gli Acquisti e le
Forniture”. riportati nelle appendici C e D del presente modello, di cui sono
parte integrante.
Ai fini del presente modello il regolamento è integrato con la previsione che
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C.N. del 28/04/07
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gli atti emessi da organo monocratico debbono sempre essere controfirmati,
per attestazione di regolarità ed assunzione di responsabilità, dal Segretario
Generale o dal Capo Servizio Amministrazione.
Eventuali atti e procedure difformi vanno segnalate all’Organismo di
Vigilanza e Controllo.
Sistema dei poteri
Il sistema dei poteri riguarda i poteri relativi al funzionamento della
Struttura Nazionale dell’Unione, poteri attinenti alla rappresentanza
dell’ente, all’adozione dei provvedimenti a rilevanza interna ed esterna,
esercitati direttamente o per delega.
Gli atti di delega devono definire esattamente competenze e limiti attribuiti
ai delegati e, nel caso di procura notarile, le operazioni autorizzate con
indicazione dei limiti d’importo e, ove si tratti di procure a carattere
continuativo, i limiti temporali, che non possono eccedere la permanenza in
carica dell’organo che le ha rilasciate.
Il sistema dei poteri è puntualmente contenuto nello Statuto e nel
Regolamento Generale, che si allegano quale appendice B, nonché nel
Regolamento per la Gestione Finanziaria (appendice C) e nel Regolamento
per il Servizio Economato, gli Acquisti e le Forniture (appendice D),
nonché nel Manuale del Sistema di Gestione per la Qualità (appendice E).
Ai fini del presente modello tutti gli atti adottati monocraticamente dal
Presidente Nazionale devono essere controfirmati, per attestazione di
regolarità e per assunzione di responsabilità, dal Segretario Generale.
Struttura organizzativa
La struttura organizzativa nazionale dell’Unione, con applicazione delle
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Vol. n. 7-8
competenze di ogni singolo servizio è contenuta nella rappresentazione
grafica e nella descrizione esplicativa contenuti nella appendice F del
presente modello, di cui fa parte integrante.
ORGANISMO DI VIGILANZA E CONTROLLO
L’Organismo di Vigilanza e Controllo è nominato dalla Direzione
Nazionale, con provvedimento con il quale vengono anche conferiti i poteri
necessari per esercitare i compiti previsti dal D. Lgs 231/2001 per vigilare
sul funzionamento, sull’efficacia e sull’osservanza del modello, di cui
l’Organismo potrà proporre aggiornamenti, integrazioni e modifiche.
L’ODV resta in carica fino alla scadenza del mandato della Direzione
Nazionale che l’ha nominato, salvo revoca motivata. I componenti
dell’Organismo possono essere confermati dopo la scadenza.
Compiti dell’Organo di Vigilanza e Controllo
L’ODV esercita, in piena autonomia ed indipendenza e con continuità di
azione, i seguenti compiti:
a. Vigilanza sull’applicazione del Modello, da effettuare mediante
verifiche sui singoli atti dei processi a rischio, mediante riesame
delle situazioni analizzate ed anche accertamento della conoscenza
del Modello da parte del personale.
b. Verifica della attitudine del Modello alla prevenzione dei reati di cui
al D.Lgs 231/2001, attraverso la mappatura delle aree a rischio.
c. Raccolta, elaborazione e conservazione delle informazioni acquisite
e ricevute relativamente all’applicazione del Modello.
d. Accertamento, tramite indagini mirate, di violazioni delle
prescrizioni del Modello, su segnalazione di dirigenti associativi,
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dipendenti, collaboratori ed anche terzi estranei.
e. Consulenza ai destinatari del Modello in relazione alla
interpretazione del Modello e provvedimenti collegati, anche
relativamente alla effettuazione di singoli atti. Le richieste relative
ed i conseguenti chiarimenti vanno effettuati per iscritto (anche
intranet con il sistema di archiviazione informatica).
f. Eventuali azioni di formazione del personale in ordine alla
conoscenza ed applicazione del Modello
g. Relazione al Presidente Nazionale in ordine a ciascun evento
significativo attinente l’efficacia e l’osservanza del Modello
h. Relazione sull’attività svolta, corredata da eventuali proposte di
aggiornamento, integrazione e modifica del Modello.
Poteri dell’Organo di Vigilanza e Controllo
L’Organo di Vigilanza e Controllo, nello svolgimento delle funzioni
attribuite può, anche attraverso singoli componenti:
a) Accedere a qualunque atto di qualsiasi procedimento
b) Procedere all’accertamento della regolarità dell’andamento di ogni
Ufficio e Servizio.
I Servizi dell’Unione sono tenuti ad adempiere ad ogni richiesta formulata
dall’Organo di Vigilanza e Controllo, senza eccepire obiezione alcuna.
Resta fermo, da parte dei componenti dell’Organo, il dovere di osservare le
norme sulla tutela dei dati personali, cui peraltro possono liberamente
accedere.
Di ogni intervento l’Organo redige relazione scritta.
Tutti gli atti dell’Organo sono protocollati in sezione riservata del
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Vol. n. 7-8
protocollo informatico, cui hanno accesso esclusivamente i componenti
dell’Organo ed il Presidente Nazionale.
IL SISTEMA SANZIONATORIO
Violazioni commesse dai dipendenti
I comportamenti dei dipendenti dell’Unione, in violazione del Modello,
costituiscono gravi illeciti disciplinari, soggetti alle sanzioni previste dal
Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro del Terziario, recepito
dall’Unione quale contratto da applicare ai propri dipendenti.
Ai relativi procedimenti disciplinari si applicano le norme contenute nello
Statuto dei lavoratori e nel contratto collettivo, secondo la procedura
prevista da tale normativa di rinvio, nonchè nelle norme dettate in materia
dallo Statuto e dal Regolamento Generale (appendice B).
Il procedimento è avviato su segnalazione dell’Organismo di Vigilanza e
Controllo, o su accertamento diretto.
Violazioni commesse dai collaboratori
I comportamenti dei collaboratori che siano in contrasto con le norme del
Modello ed in grado di comportare il rischio di commissione di un reato
sanzionato dal D. Lgs 231/2001, potranno determinare la sospensione o la
risoluzione del rapporto di collaborazione.
I rapporti di collaborazione dovranno essere sempre regolati da atto scritto
in cui sarà inserita la clausola di sospensione o risoluzione del rapporto in
caso di comportamenti tenuti in violazione del Modello. Sarà anche prevista
clausola di risarcimento del danno derivante dalla applicazione in sede
giudiziaria delle sanzioni previste nel D.Lgs 231/2001.
Violazioni commesse dai dirigenti associativi
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Nella ipotesi di violazione del Modello da parte dei Dirigenti dell’Unione e
di organi statutari, la Direzione Nazionale o il Consiglio Nazionale
introdurranno nei loro confronti procedimento disciplinare, il cui
procedimento e sanzioni sono stabiliti nello Statuto e Regolamento Generale
(appendice D).
NORME ETICHE
Oltre quanto stabilito nelle precedenti parti, l’Unione, i suoi organi,
dirigenti, dipendenti e collaboratori devono uniformare il proprio operato ai
seguenti principi e comportamenti etici.
Premessa
L’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, persona giuridica di diritto
privato, associazione di promozione sociale, organizzazione non lucrativa di
utilità sociale (ONLUS), nell’espletamento della propria attività si ispira ai
principi di democrazia contenuti nella Costituzione della Repubblica
Italiana, ed opera, quale organismo apartitico ed aconfessionale, nel rispetto
dei valori della persona, ripudiando ogni discriminazione basata sulle
condizioni personali e sociali, sul credo religioso e politico, sul sesso, sulla
razza e sulle lingue.
Principi generali
L’Unione persegue la realizzazione di un ambiente di lavoro che, nella
osservanza totale della vigente normativa in tema di tutela della salute e
sicurezza dei lavoratori, si ispiri alla lealtà, al rispetto, alla correttezza ed
alla collaborazione per il pieno raggiungimento, tramite il coinvolgimento e
la responsabilizzazione di tutti coloro che operano per e con l’Unione, dei
fini istituzionali e degli obiettivi fissati dal Congresso, dalla Direzione e dal
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Consiglio Nazionali.
L’Unione si fa portatrice di tali principi anche nei rapporti con interlocutori
pubblici e privati, poiché sulla loro osservanza si basano il regolare
funzionamento, l’affidabilità e l’immagine dell’Unione.
Correttezza
Ogni destinatario del Modello ispira i propri comportamenti, nello
svolgimento delle funzioni del proprio ruolo, non solo alla piena legittimità,
formale e sostanziale, ma anche ai richiamati principi di correttezza.
Non utilizza, perciò, a fini personali conoscenze, beni ed attrezzature di cui
dispone in relazione alla funzione od incarico.
Neppure accetta, né effettua, per sé o per altri, segnalazioni,
raccomandazioni o pressioni di alcun genere che possano recare pregiudizio
all’Unione o a terzi, e si astiene dal formulare o dall’accettare indebite
offerte di vantaggi di alcun tipo.
Nel caso venga fatto oggetto di comportamenti contrari a tali principi, il
destinatario ne riferisce al superiore o referente.
Conflitti di interesse
Ogni destinatario del Modello segnala al proprio superiore o referente i casi
in cui i propri interessi personali, o di persone a lui legate, possano
confliggere con gli interessi generali dell’Unione, e si conforma alle
istruzioni che in proposito gli verranno comunicate.
Attività a contenuto commerciale od economico
Anche nella trattazione dei rapporti di affari, o a contenuto comunque
economico, l’Unione si ispira ai principi di legalità, lealtà e correttezza.
A tal fine soccorrono le disposizioni contenute nel Regolamento per il
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Servizio Economato gli Acquisti e le Forniture (appendice D).
Riservatezza
Ciascun destinatario del modello, oltre che ad un pieno e puntuale rispetto
della vigente normativa in tema di tutela dei dati personali (D.Lgs.
196/2003), è tenuto alla massima riservatezza relativamente a notizie ed
informazioni di cui è venuto a conoscenza per ragioni della sua funzione, a
meno che si tratti di notizie ed informazioni contenute in atti resi pubblici.
L’Unione, peraltro, pur non essendo un ente pubblico, riconosce a chi vi
abbia un concreto interesse l’accesso ai propri dati, nei modi e con i limiti di
cui alla legge 241/1990 e successive integrazioni e modificazioni.
L’accesso va richiesto al legale rappresentante dell’Unione.”
Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità.
7) Ipotesi di una manifestazione nazionale di protesta: legge 69/00,
legge 64/01, legge 4/04
Il Presidente richiama le comunicazioni già effettuate e propone al consiglio
Nazionale, che approva, condividendone il contenuto e l’invio, della nota di
seguito riportata, al Presidente del Consiglio dei Ministri:
“Illustre e gentile Presidente,
Lei conosce la stima e la gratitudine che nutro per Lei, che tanto ha fatto nel
passato, quale Presidente del Consiglio dei Ministri e della Commissione
Europea, per la nostra Unione e per la categoria dei minorati della vista.
E’, perciò, con un certo disagio che mi trovo a doverLe rappresentare il
malcontento della categoria nei confronti non direttamente Suoi, ma del
Governo che presiede. Malcontento che ha indotto il nostro Consiglio
Nazionale a decidere, riunito oggi a Trento, di attuare iniziative di lotta a
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Vol. n. 7-8
principiare dal 15 maggio 2007.
Le iniziative hanno riguardo a tre precise rivendicazioni, sulle quali i
Ministri competenti non hanno dato alcuna garanzia concreta.
1. Una prima rivendicazione riguarda il Servizio Civile, dal quale la nostra
Unione, ma anche le altre associazioni di disabili gravi, sono state
gravemente penalizzate in ordine ai due punti seguenti:
La percentuale del 2% sul totale dei volontari fissata dal Servizio
Civile, senza alcuna base normativa, in relazione all’art. 40 della
legge 27.12.2002 n. 289, per l’utilizzazione dei volontari per il
servizio di accompagnamento dei ciechi civili (verso una riduzione
dell’indennità di accompagnamento) è del tutto insufficiente,
coprendo soltanto parte non rilevante delle richieste.
A seguito di una manifestazione pubblica di disabili visivi e
dell’udito, il Ministero della Solidarietà si era impegnato, emanando
al riguardo anche formale comunicato stampa, a provvedere che i
progetti di servizio civile riguardanti disabili gravi avessero la
precedenza.
Peraltro gli impegni sono rimasti senza seguito alcuno.
2. Una seconda rivendicazione ha riguardo alla riduzione del 12,57%,
preannunciata dai dicasteri interessati, sui contributi statali, ancorché
diretti a garantire la prestazione di servizi di assistenza sociale. A nostro
avviso il comma 507 dell’art. 1 della legge finanziaria 2007, nello
stabilire l’accantonamento e la indisponibilità di somme del bilancio
triennale, consente di non applicare la decurtazione ai contributi destinati
all’assistenza sociale.
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Anche in questo caso generiche assicurazioni, senza seguito alcuno, anzi
l’irrigidimento di alcune aperture prima manifestate.
3. La terza rivendicazione, infine, riguarda la mancata emanazione del
regolamento di attuazione della legge n. 69 del 22 marzo 2000, che
dispone interventi finanziari per l’integrazione scolastica degli alunni con
handicap.
La mancata emanazione del regolamento ha determinato per ben sette
anni, la dispersione delle risorse finanziarie, circa 10 milioni di euro
annui, a scopi diversi da quelli previsti dalla legge 69/2000.
Anche in questo caso anni di promesse senza esito concreto.
Ella certo, signor Presidente, con la Sua a noi ben nota sensibilità, si renderà
conto che si tratta di richieste fondate su elementi concreti, ed in particolare
anche su inadempienze ministeriali.
La prego, pertanto, di voler interporre il Suo autorevole intervento affinché:
a) Sia eliminata la decurtazione del 12,57% sui contributi previsti dalle
seguenti leggi:
N. 24 del 12.1.1996 e n. 282 del 3.8.1998, destinati all’Unione
Italiana dei Ciechi e del suo Centro Nazionale del Libro Parlato.
Come risulta dalle relazioni sull’utilizzazione dei contributi
(anche della Corte dei Conti), questi sono totalmente utilizzati per
assistenza sociale a favore dei disabili visivi.
N. 260 del 13.11.2002, destinato alla Biblioteca Italiana per i
Ciechi “Regina Margherita”, che produce libri braille d a caratteri
ingranditi per ciechi ed ipovedenti.
N. 284 del 28.8.1997, destinati alla Federazione Nazionale delle
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Istituzioni pro Ciechi (che produce ausili e materiale didattico per
studenti ed alunni disabili visivi) ed alla Agenzia Internazionale
per la Prevenzione della Cecità (per interventi di prevenzione e
riabilitazione
N. 370 del 23.9.1993, destinato all’I.Ri.Fo.R. ed allo IERFOP
(che erogano servizi di assistenza formativa e riabilitativa a
favore dei disabili)
N. 452 del 25.11.1999, destinato al Museo Tattile statale
“Omero”.
b) Sia eliminata, o quanto meno raddoppiata, la percentuale di
volontari del Servizio Civile destinata al servizio di
accompagnamento dei ciechi civili.
c) Sia introdotto il principio normativo della priorità pei i progetti di
servizio civile riguardanti disabili gravi.
d) Sia finalmente (dopo 7 anni) emanato il regolamento di attuazione
della legge 22 marzo 2000, n. 69.
Per illustraLe quanto sopra la prego di voler ricevere una ridotta
delegazione del nostro Consiglio Nazionale, da me guidata, che desidera
esporLe il disagio provocato da quanto esposto e spera di ricevere concrete
rassicurazioni.
In attesa di un Suo cortese cenno di conferma, Le invio i migliori saluti.
(Tommaso Daniele)”
Sul punto 8) Sezioni Intercomunali dell’Unione il Consiglio Nazionale
adotta la seguente
Deliberazione n. 5
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C.N. del 28/04/07
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Istituzione Sezione provinciale di Monza
Il Consiglio Nazionale
Considerato
che l'articolo 56 dello Statuto Sociale prevede che le Sezioni intercomunali
già esistenti siano conservate;
Preso atto
della richiesta del Consiglio Regionale Lombardo dell’Unione prot. n.
23/66/06 con la quale si chiede la costituzione ufficiale della Sezione
Provinciale di Monza;
Ritenuto opportuno
tale riconoscimento per adeguare l’organizzazione associativa alla citata
struttura organizzativa delle corrispondenti amministrazioni pubbliche;
Udita la relazione del Presidente,
Delibera
di riconoscere come Sezione provinciale la Sezione Intercomunale di
Monza,
Il provvedimento, messo ai voti, viene approvato all’unanimità.
Di seguito il Consiglio Nazionale, in ordine alla costituzione della Sezione
BAT (Bari, Andria, Trani) decide di sospendere la propria delibera n. 7 del
18/11/06 ove il Consiglio Regionale ne rivolge formale richiesta,
riservandosi di riesaminarla nella prossima riunione.
9) Orientamento e Mobilità: linee guida
Il Vice Presidente illustra l’argomento chiarendo che occorre prendere
decisioni circa gli indicatori tattili a terra, con la premessa che il sistema
Loges prevede 6 codici, superflui, perché ne bastano due: linee e punti e che
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
tali codici non sono brevettabili. Ciò posto gli obiettivi sono:
1) creare un sistema semplificato, a due codici
2) far sì che gli Enti pubblici non spendano soldi utilizzando il Loges a
tutti i costi ma utilizzino percorsi o segni solo per facilitare la
deambulazione dei non vedenti ove realmente occorre. Per tali
motivi l’Unione ha ideato il percorso “Vettore”, da utilizzare solo
ove si renderà necessario e che utilizza solo due codici,
semplificando gli attuali percorsi.
Bilotti illustra il percorso nei dettagli tecnici e informa che sarà installato,
in via sperimentale a Tirrenia presso il Centro “G. Fucà” e a Messina presso
il Centro “Helen Keller”.
Il Presidente conclude ricordando che già il Consiglio Nazionale aveva
approvato un documento dove si autorizzava la ricerca di alternative al
Loges. Ora, in fase di sperimentazione, occorre porsi l’altro problema della
commercializzazione dei percorsi stessi, spesso montati senza un vero
bisogno. L’indirizzo da adottare va scelto tra l’utilizzarli il più possibile,
ritenendoli utili comunque e sempre, oppure razionalizzare l’uso evitando
sprechi delle istituzioni e indirizzando le risorse risparmiate per altri scopi,
comunque utili ai non vedenti.
Il Consiglio Nazionale propende per la valutazione e comparazione
costi/benefici.
Stilla, con una mozione d’ordine, propone di trattare l’argomento in sede di
Assemblea dei Quadri Dirigenti, discutendo un documento da predisporre
secondo le linee evidenziate, sul quale ottenere il consenso della
maggioranza se non l’unanimità dei dirigenti associativi.
491
C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
Il Presidente concorda sul rinvio della discussione ma invita a porre
l’argomento all’ordine del giorno dei prossimi consigli regionali per
approfondirlo, tenendo presente i pericoli sottesi nell’invio di un documento
che inviti le istituzioni a usare meglio il denaro pubblico.
Di seguito il Consiglio Nazionale decide di trattare i seguenti punti
all’ordine del giorno:
10) Web Radio: valutazione sulla sperimentazione
11) Campagna 5 per mille 2007: stato dell’arte
12) Campagna “1million4disability”: stato dell’arte
13) Progetto “Cavalca il tuo sogno”: praticabilità dell’iniziativa
Si apre il dibattito nel quale i consiglieri riferiscono o commentano le
iniziative indicate, con riferimento alla loro situazione locale, ma
sostanzialmente comunicandone l’accoglimento positivo.
Alle ore 18,30 Grassini e Simone lasciano la seduta.
Il Presidente invita i consiglieri ad assumere un impegno maggiore sulle
proposte della sede centrale, con riferimenti concreti e numerici sugli esiti a
livello territoriale.
Il Presidente conclude l’informativa data dai Presidenti Regionali e chiede
che, per il futuro, sia più esaustiva e puntuale, ritenendola solo un inizio.
Sulla Web Radio interviene la componente Bartolucci che illustra nel
dettaglio la sperimentazione attuata sinora. Il Presidente e il Consiglio
Nazionale ringraziano il team tecnico che segue la radio in sede centrale.
14) Centro di alta specializzazione per i ciechi pluriminorati:
riferimenti
Il Presidente ribadisce sull’argomento che l’unico sviluppo positivo è
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C.N. del 28/04/07
Vol. n. 7-8
l’incontro al Comune di Roma, previsto per il prossimo 3/05/07 con
l’assessore Morassut.
Gelmini chiede se può organizzare i campi scuola come negli anni
precedenti, con particolare riferimento ai pluriminorati.
Il Presidente lo rassicura che avrà la possibilità di farlo.
15) Proposte di conferimento della qualifica di socio onorario
No vi sono proposte da esaminare.
16) Ratifica delle delibere d’urgenza assunte dalla Direzione Nazionale
Non vi sono delibere d’urgenza da ratificare.
17) Varie ed eventuali
Il Consiglio Nazionale prende atto del documento predisposto dal
componente Romano sulle ZTL modificate per non vedenti, prospettato
nella precedente riunione, e propone che l’ANCI adotti una direttiva valida
per tutti i Comuni.
18) Question time
Il punto non viene trattato.
Null’altro essendovi da discutere e deliberare la riunione termina alle ore
19,40.
IL SEGRETARIO GENERALE IL PRESIDENTE NAZIONALE
(dr. Orlando Paladino) (prof. Tommaso Daniele)
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