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Leggere il territorio Visita guidata ad Aliano - Relazione illustrata 21 marzo 2011 Testo prof. Giuseppe Montanaro Foto classi V I.T.C Salvemini

Visita guidata Aliano

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Visita guidata

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Leggere il territorio

Visita guidata ad Aliano - Relazione illustrata

21 marzo 2011

Testo prof. Giuseppe MontanaroFoto classi V I.T.C Salvemini

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La mappa del percorso

Lo scopo della visita è stato quello di far

conoscere agli studenti tutti i luoghi ove fu confinato lo

scrittore-pittore Carlo Levi accanto alla lettura di altri aspetti dei luoghi attraversati: da

quello prettamente storico, a quello

letterario, a quello geografico, a quello

archeologico, a quello agricolo e

pastorale, a quello industriale.

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2)= Attraversata la città di Martina Franca, in prossimità del bivio per il Bosco Orimini, commento

della struttura ferroviaria, visibile sulla destra del senso di marcia, insistente sulla parte collinare

prospiciente la piana di Taranto. Si è commentata la struttura del canyon del bosco

stesso con la strada bitumata, ormai poco frequentata dagli automezzi in seguito alla

costruzione della nuova statale, con descrizione dello stato dei luoghi e con alcuni cenni storici in merito al

suo attraversamento, in passato, da parte degli addetti al trasporto delle derrate alimentari con

utilizzo dei carri trainati da animali.

Le tappe

1)= Partenza di Fasano alle ore 08,00 direzione Martina Franca e Taranto.

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3)= Superato il tratto in discesa del Bosco Orimini descrizione, in riferimento all’abitato di Crispiano visibile in lontananza sulla destra, del particolare sito

ove si svolge il presepe vivente unitamente alla tipiche caratteristiche morfologiche della zona.

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4)= Proseguendo per Taranto, a cominciare dal tratto stradale in discesa che porta fino al bivio per Reggio Calabria, commento delle caratteristiche della zona con

particolare riferimento al Ponte Girevole e al suo funzionamento, al Ponte Punta Penna che sovrasta tutto il Mar Piccolo che consente, fra l’altro, di vedere sia gli

allevamenti dei mitili che le navi da Guerra ormeggiate nello stesso mare.

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Durante la percorrenza sono state commentate le caratteristiche principali dell’insediamento industriale del Petrolchimico di Taranto facendo riferimento anche ad alcuni suoi dati statistici, produttivi e

contabili precedentemente elaborati.

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5)= Poco prima dell’innesto da Taranto sulla S.S. 106 sono state evidenziate le

conseguenze, purtroppo negative per l’ambiente, provocate dalle attività svolte nella vicina raffineria. A tale proposito si è parlato anche del grado di inquinamento

della zona da anni in atto con esplicito riferimento alle continue emissioni di fumi e

polveri (queste ultime di colore rossastro) molto evidenti su tutti gli ambienti

attraversati. Inoltre si è evidenziato anche come la città di Taranto abbia cercato di

limitare il grado di dispersione lineare delle polveri mediante la costruzione di una piccola collinetta in terrapieno tuttora

visibile subito dopo le edicole funerarie esistenti nel cimitero.

In ordine alla effettiva utilità della costruzione di tali collinette in terrapieno gli

studiosi sono stati di parere non sempre concorde.

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6)= Subito dopo l’innesto da Taranto con la S.S. 106 sono state

evidenziate sulla destra alcune strutture ferroviarie utilizzate per il trasporto dei vari materiali con

particolare riferimento ad un tronco ferroviario a scartamento ridotto (cioè con binari più bassi e con larghezza inferiore rispetto

a quella standard) che solitamente si riscontra negli

impianti costruiti in montagna allo scopo di facilitare le curve.

7)= Giunti in prossimità del Petrolchimico è stato espresso un commento sugli imponenti silos in acciaio contenenti

carburante visibili sulla sinistra del senso di marcia con alcune riflessioni sulle

probabili pesanti conseguenze in caso di attentati di nemici (visto il particolare

periodo che si sta attraversando).

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8)= Proseguendo si è commentato anche il successivo tratto di mare

visibile sulla sinistra (terminal-container) utilizzato per le

operazioni di carico e scarico di container e sul negativo impatto

subito dal vasto territorio interessato.

9)= Proseguendo si è fatto notare sulla destra alcuni capannoni industriali (di colore giallo)

allo stato attuale totalmente abbandonati oggetto in passato di attività produttive. A tale proposito si sono commentati anche i probabili

principali fattori per cui una azienda può cessare non solo di svolgere la propria attività

ma anche di esistere fisicamente.

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10)= Proseguendo sulla S.S. 106 Jonica, si è fatto cenno al notevole sviluppo degli abitati di

Massafra (sulla destra) e, soprattutto, di Mottola situato sulla sommità di un colle da

dove si può godere di un eccezionale panorama di buona parte di Golfo di Taranto.

11)= Proseguendo si è fatto cenno anche al sistema delle gravine joniche insistenti sul territorio compreso da Matera a Laterza, a

Castellaneta e fino a Grottaglie.

Tale sistema di gravine, unico in Italia, è costituito da spesso profondi avvallamenti del territorio causati, con ogni probabilità, dagli effetti congiunti di crolli di grotte sotterranee e dalla notevole attività erosiva degli agenti

atmosferici. Le gravine più rilevanti, dal punto di vista paesaggistico,

sono quelle di Laterza (davvero imponente per lunghezza, larghezza e profondità) e quella di

Castellaneta. Entrambe, sia pure in parte, sono percorse da un torrente che scorre sul fondo.

.

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12)= Proseguendo sulla S.S. 106 in territorio lucano si è evidenziato come il paesaggio, rispetto a quello che è possibile vedere in territorio

pugliese, è caratterizzato dalla presenza di notevoli appezzamenti di terreni ove viene intensamente praticata la coltivazione di agrumi

(soprattutto arance e mandarini e, in misura limitata, limoni), oltre a limitati impianti di ulivi.

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13)= Proseguendo si è transitati davanti al sito archeologico di Heraclea ove sono molto ben visibili i resti di un tempio degli antichi abitanti dell’epoca risalente alla

Magna Grecia.

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14)= Inoltre si sono osservati i notevolissimi danni causati sia alle infrastrutture stradali percorse che ai

tanti limitrofi appezzamenti di terreni coltivati, in conseguenza della esondazione dei fiumi ivi insistenti (Basento, Sinni e Agri) dopo le abbondanti piogge dei

giorni precedenti che tante proteste hanno suscitato fra gli agricoltori e allevatori del luogo.

15)= Quasi in prossimità del bivio per la S.S. 407 Basentana (direzione Potenza) è stata evidenziata anche

la presenza di una azienda svolgente contemporaneamente attività di sala giochi, bowling,

pizzeria, rosticceria e sala da ballo commentando soprattutto l’accattivante formula commerciale

utilizzata dai gestori per attirare i clienti.

16)= Imboccata la S:S. 407 Basentana si è commentato soprattutto l’ulteriore cambiamento dell’aspetto

paesaggistico dovuto sia alle costruzioni insistenti sul territorio che agli appezzamenti di terreni coltivati che,

poco dopo, cominciano a diventare sempre meno frequenti fino a scomparire totalmente in conseguenza

della consistenza stessa dei terreni, non più adatta a generare e alimentare qualsiasi tipo di coltivazione.

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18)= In tale scenario paesaggistico si è giunti, diversamente da quanto

preventivamente programmato a causa di due interruzioni stradali sviluppatesi sulla statale del fiume Agri dovute ad una piena

del fiume nei giorni precedenti, allo svincolo per Pisticci dove si sono seguite le

indicazioni per il paese di Craco e, successivamente, di Aliano.

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Il paesaggio è mutato di colpo con imponenti formazioni calanchive che sono state tutte commentate e fatte

visionare da vicino dagli studenti.

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19)= Proseguendo si è giunti in prossimità dell’abitato di Craco Peschiera che costituisce uno dei due piccoli centri abitati

sorti a valle in conseguenza del definitivo abbandono

dell’abitato di Craco, situato a ridosso di una notevole altura,

andato in rovina sia per terremoto che per movimenti

franosi che hanno quasi del tutto sventrato la parte

centrale del nucleo, rendendo così impossibile l’abitabilità del

luogo.

Craco

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20)= Proseguendo in direzione della valle dell’Agri si sono commentate sia le

caratteristiche di alcune aziende agricole visibili dalla statale che del paesaggio

calanchivo davvero unico, oltre ad una profonda e lunga voragine causata, con tutta probabilità, da crolli di grotte sotterranee e

dalla notevolissima azione erosiva degli agenti atmosferici, complice la consistenza quasi del

tutto argillosa dei terreni interessati, con frequenti sfaldamenti di intere colline

21)= Si è giunti così all’innesto con la S.S. fondo Agri in direzione di Aliano

fino a incontrare la seconda delle due interruzioni precedentemente indicate

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22)= Durante tale tragitto, all’altezza dello svincolo sulla

sinistra per Tursi, si è fatto cenno all’esistenza del cosiddetto “Parco Letterario” che vede interessati i centri abitati di Valsinni (Castello della poetessa Isabella Morra),

Tursi (presenza nella zona storico-archeologica situata sulla sommità

di una collina di argilla della “Rabatana” (quartiere arabo del 700) e, infine, della ns. meta di Aliano (paese di confino dello

scrittore Carlo Levi). In tale contesto si è infine parlato

anche della particolare caratteristica del centro abitato

vicino a Valsinni chiamato “Colobraro” costituita dalla

deprecabile maldicenza popolare che la gente ivi presente porti

sfortuna.

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24)= Giunti alla sommità e quindi alla fine di questo tratto di strada si è prima raggiunto l’abitato

abbandonato di Alianello, sviluppato su un costone argilloso molto fessurato e pericolante.

Per tale motivazione e anche in seguito ai disastrosi effetti del terremoto dell’Irpinia del 1980, Alianello è stata totalmente abbandonata al suo tragico destino e la gente ha ricostruito le proprie case in un luogo più sicuro ad alcune centinaia di metri prima dello

stesso abitato, chiamando il nucleo Alianello Nuovo.

23)= Poco prima di deviare da Alianello di Sotto, piccola borgata a fondo valle, si è potuto osservare il fiume Agri in

piena con le tipiche acque vorticose e limacciose, proseguendo poi direttamente per Alianello ed Aliano

percorrendo una strada progressivamente in salita fino a raggiungere la sommità della stessa, situata più o meno al

centro della distanza fra il paese abbandonato di Alianello e quello di Aliano. Lungo tale percorso stradale è stata

ammirata la massima espressione del paesaggio calanchivocon imponenti e incredibili formazioni causate dalla erosione dell’argilla. Il paesaggio è davvero emozionante per le tante

caratteristiche presenti e la quasi totale assenza di vegetazione.

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Grande sensazione ha destato la visita di alcune parti interne di Alianello ove è stato possibile vedere le case e le strade del tutto sventrate e miseramente abbandonate

unitamente, in moltissimi casi, anche agli oggetti che quotidianamente la gente utilizzava per le rispettive incombenze.

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25)= Lasciato Alianello si è tornati indietro in direzione di Aliano ove, seguendo la strada

insistente su un costone costituito da argilla fortemente

erosa con due burroni di notevole profondità a destra e

sinistra e, dopo avere brevemente stazionato (anche

se con qualche piccola apprensione degli studenti considerato la sua notevole

altezza) su un nuovo ponte ove si è espresso un commento del

paesaggio circostante, si è finalmente giunti al

piccolissimo centro abitato.

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26)= Ad Aliano si è visitata subito, nel cimitero cittadino situato un poco ai margini del

centro abitato, la tomba di Carlo Levi evidenziando la

particolare conformazione della struttura funeraria anche in

riferimento agli usi e consuetudini dei defunti del luogo che invece vengono seppelliti direttamente nel terreno con la successiva

apposizione di una semplice lapide in marmo indicante le

loro generalità.

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La vista alla tomba di Levi e, inevitabilmente al cimitero di Aliano, ha suscitato grande

emozione in tutti i visitatori

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27)= Ritornati nel piccolo centro sono stati messi nel dovuto rilievo alcuni

accorgimenti che la gente del posto ha utilizzato per promuovere tutti i luoghi

Leviani.

Facendo infatti riferimento al famoso libro scritto dallo scrittore

e pittore, sono stati riportati su alcune targhe affisse sui muri maestri delle piccole case le

testuali parole e frasi ivi indicate, con possibilità per il visitatore di

autodeterminarsi le varie emergenze presenti.

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Grande suggestione destano nel centro abitato anche la famosa “Casa con gli Occhi” (con il

sottostante ristorante ove è possibile degustare anche piatti tipici dl luogo) e “Il Fosso del Bersagliere” presenti proprio nel

nucleo abitato.

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La vista ai luoghi Leviani è poi

continuata presso la pinacoteca comunale

che mostrava numerosi dipinti del pittore. Tale

struttura è stata visitata in “assoluta

anteprima” in quanto doveva essere ufficialmente inaugurata la

domenica successiva 27 marzo 2011.

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28)= Infine, utilizzando una cortese guida messa a

disposizione dalla Proloco, si è poi visitato:

- La casa ove dimorava Carlo Levi con la visione anche di un bellissimo filmato esplicativo delle varie emergenze e dei

luoghi con foto dell’epoca. Dal balcone della stessa casa si è

potuto ammirare anche la eccezionale bellezza e

particolarità sia dei luoghi circostanti che del paessaggio

calanchivo.- Il sottostante museo della

civiltà contadina con una interessantissima esposizione di numerosi oggetti dell’epoca

tipici del mondo contadino.