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VULTURE MAGAZINE 1 Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata Sommario 19 Aprile 2012 SideurgikaTv Guida Tv Via Anzio Rionero. Carmine Crocco il Brigante & L'unità d'Italia Rionero. festa della Liberazione Melfi. Cerchiamo Persone Ricche Dentro Dino Del Giudice A Punto Radio Bologna 150° Unita’ D’italia - Perché Gli Arbëreshë Non Sono Saliti Sugli Altari? Stragi Sulla Statale Potenza Melfi Rubrica: "LA CHIAZZ La Voce Del POPOLO"

Vulture Magazine, 19 Aprile 2012

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notizie dal cuore della Basilicata

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VULTURE MAGAZINE 1

Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 19 Aprile 2012 SideurgikaTv Guida Tv Via Anzio Rionero. Carmine Crocco il Brigante & L'unità d'Italia Rionero. festa della Liberazione Melfi. Cerchiamo Persone Ricche Dentro Dino Del Giudice A Punto Radio Bologna 150° Unita’ D’italia - Perché Gli Arbëreshë Non Sono Saliti Sugli Altari? Stragi Sulla Statale Potenza Melfi Rubrica: "LA CHIAZZ La Voce Del POPOLO"

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EVENTI VULTURE E BASILICATA

Forenza: 1° Edizione Concorso

Nazionale "Sacre Visioni" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Forenza%20Eventi%202012

Melfi - Ritorno al Gasparrini

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Melfi%20Eventi%202012

Rionero – Fuochi di San Giuseppe

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Fidas Donatori Sangue: "Medicina

della Solidarietà http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

FIDAPA Rionero"La donna nelle

istituzioni politiche" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Carlo Levi: Miele di Lucania

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Documenti%20Basilicata

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Ciao Lucio... I rioneresi ti ricorderanno

sempre http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Amministrazione Rionero in Vulture:

Festa della Donna http://www.siderurgikatv.com/search/label/Interviste%202012

Rionero - Scoprimento Targa in memoria di Pietro Di Lonardo

http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Rionero - "I Nuovi Spazi della Rete -

Rischi e Opportunità" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

Ginestra: Kastriota Skanderbeg Faro

per L'Umanita http://www.siderurgikatv.com/search/label/Ginestra%20Eventi%202012

Rionero - "La donna nelle istituzioni

politiche" http://www.siderurgikatv.com/search/label/Rionero%20Eventi%202012

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La lezione di Ettore Cinnella, autore di “Carmine Crocco, un brigante nella grande storia” Ritorna a Rionero a distanza di poco più di un anno, il professor Ettore Cinnella, per una lezione (non solo per gli studenti) su Carmine Crocco, il brigantaggio e l’Unità d’Italia. L’iniziativa (venerdì al centro sociale ore 10,00), è dell’Associazione di Franco Loriso, cui abbiamo avuto piacere condividerne l’esperienza. E ci saranno, con il professore di Pisa, in qualità di storici, anche Donato Martello, Michele Pinto e Pietro Simonetti. Il sindaco Antonio Placido a rinnovare i saluti della città. Ettore Cinnella era arrivato lo scorso anno in un pomeriggio piovoso a Rionero, città a lui cara per studi storici e per empatia. Già docente a Pisa di storia contemporanea e di storia d’Europa orientale, non si aspettava una accoglienza simile. Con lo storico Gianni Maragno avevamo promosso la presentazione in Palazzo Fortunato del suo recente libro su Carmine Crocco: Ed avevamo pensato bene di accompagnare il professore, come prima tappa, proprio nella “Taverna r’ Crocc”, ricreata da Franco Loriso dalle parti della antica abitazione del capo-brigante, e che oggi ne fa il covo ideale: una cantina piena di cimeli d’epoca, tipici di una storia fatta di miseria e di vessazioni. Nel covo museale sono ormai molti i visitatori che in questi anni si affacciano per guardare e toccare le vicende postunitarie in maniera più diretta. E qui Cinnella ha trovato anche materiali e testimonianze oggetto di studio. Perché il docente universitario (originario di Miglionico) ha attraversato con i suoi scritti le vicende meridionali, (oltre che quelle russe), e pubblicato anche “Il grande brigantaggio (1861-1865): una ferita nella storia d’Italia”. Sempre per Della Porta editore ha dato alle stampe questo prezioso testo “Carmine Crocco un brigante nella grande storia” (pagg.177) una narrazione romanzata

della vita del brigante rionerese di cui, proprio durante le celebrazioni unitarie, si auspica che la cultura nazionale ritagli spazi necessari ad una contestualizzazione del fenomeno, lungi da futili retoriche. Pertanto, come aveva pure sottolineato il sindaco Antonio Placido, è il caso di confermare le radici sociali del fenomeno, alimentato certo dalla spaventosa miseria dei contadini e dall’abisso che divideva galantuomini e cafoni, gente di fatica la cui unica aspettativa di vita era avere una famiglia, e lavorare dall’alba al tramonto, soltanto per sopravvivere. Ignoranza e miseria, invecchiamento precoce e migrazioni: su questo fronte, il critico materano Gianni Maragno ha tracciato, un percorso storiografico circa la cosiddetta prima grande tragedia nazionale, come sostiene appunto il docente di Pisa. Una ricostruzione, quella di Cinnella, che affronta i documenti di chi Crocco conobbe in maniera diretta; si va dalla biografia del capitano Massa fino a toccare gli studi dei lombrosiani circa la criminalità antropologica. Ma a Cinnella, probabilmente, interessa anche rileggere con passione civile una personalità, quale quella del “Napoleone dei briganti” (come venne definito), che sapeva leggere e scrivere (rara eccezione per quegli anni), che ottenne sbalorditive vittorie militari, seppur a capo di bande di irregolari, cui, tuttavia, diede a suo modo una certa dignità e disciplina. In bilico fra leggenda e cronaca, sarà utile ricordare che il saggista (di origine rionerese) Beniamino Placido aveva pure scritto del mito che Crocco alimentava nelle giovani ragazze dell’epoca (con un episodio della nonna dello scrittore), in contraltare soltanto a quello di Garibaldi. Solo che la storia ha preso pieghe diverse, soprattutto nella sua divulgazione: briganti gli sconfitti, eroi nazionali i vincitori. Armando Lostaglio

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CERCHIAMO PERSONE RICCHE DENTRO

La crisi economica che insieme stiamo vivendo ci spinge ancora di più a cercare risposte che da soli non possiamo individuare, partire dalla centralità della persona, quelle prossime a noi, vicine, ci spinge ancora di più a cercare ed attuare rinnovate relazioni sociali, dove la solidarietà e la mutualità praticate nel territorio dove si abita sono valori che generano ricchezza vera, autentica, al riparo da speculazioni, corruzione ed illegalità. E’ il tempo del Noi, della Comunità, dello stare insieme come la vera risposta alla crisi economica, bisogna fare gruppi solidali capaci di agire insieme nella corresponsabilità per dare risposte alla domanda crescente di giustizia sociale, dove la pace e il legame con il territorio diventano la ricchezza di tutti. Di fronte alla crisi economica finanziaria ed occupazionale non si può essere indifferenti su cosa si finanzia con i nostri risparmi, vi è l’urgenza di far sapere alle persone che, anche con la semplice apertura di un conto corrente bancario o con la sottoscrizione di un fondo pensione, si è attori del sistema finanziario e che, chiedendoci come vengono impiegati i nostri risparmi, possiamo essere protagonisti di un

cambiamento che ci faccia superare anche l’attuale crisi. Rendere semplici quei concetti alla base della finanza che spesso vengono presentati come difficili proprio per non farci capire cosa sta succedendo,come funziona e chi ci guadagna dal mercato della finanza speculativa è un impegno categorico da assumere e non più rinviabile.

A queste riflessioni si intende offrire la possibilità di un confronto e di elementi di

risposta: SEI INVITATO/A PARTECIPARE

ALL’INCONTRO CERCHIAMO SOCI RICCHI DENTRO

INTERVENGONO: TERESA MASCIOPINTO E ROBERTO GUERRA

di BANCA POPOLARE ETICA GIOVEDI’ 19 APRILE ORE 18,30

Sala conferenze - IL TETTO - Piazza IV Novembre Melfi

Melfi 14 aprile 2012

Diocesi Di Melfi Rapolla Venosa Commissione Diocesana di Pastorale

Sociale

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DINO DEL GIUDICE A PUNTO RADIO BOLOGNA

Da vocalist, collaboratore e conduttore del Festival di Potenza, oltre che dj di storiche radio locali di Potenza, Dino Del Giudice, da poche settimane è diventato conduttore di un programma

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tutto suo a Punto Radio Bologna, la radio fondata da Vasco Rossi. Un traguardo prestigioso che dimostra come il talento artistico e professionale dei giovani lucani può avere successo adeguato nel settore dello spettacolo. E parliamo di un’emittente radiofonica che ha fatto la storia dell’emittenza nel nostro Paese sia perché legata a Vasco Rossi che la trasferì dopo pochi anni di attività da Zocca (Bologna) al capoluogo emiliano che per i gusti musicali di tendenza tra giovani e meno giovani. Dino insieme alla compagna di vita Chiara Mecca, anche lei potentina doc, ha uno spazio bisettimanale nelle fasce centrali della programmazione della radio più ascoltata a Bologna e provincia. Il programma si chiama “butterfly” e sulle ali della farfalla il dj potentino è riuscito a scavalcare decine e decine di concorrenti. “Ho inviato un provino alla società di Punto Radio Bologna, poi un’audizione e – racconta Del Giudice – il mio sogno è diventato realtà. Mi occupo naturalmente di selezioni musicali da proporre agli ascoltatori con i quali dialogo in diretta, parlo di temi di attualità, promuovo sondaggi e attività di partecipazione attiva. Un lavoro che presto può ampliarsi per la collaborazione più intensa alla programmazione complessiva della Radio bolognese”. E’ passato tempo da quando, nel 1986, Dino ha iniziato come speaker in una piccola radio locale, per diventare nel giro di pochi anni lo speaker di punta di tutte le emittenti radiofoniche lucane. Una ricca attività come vocalist supporter con la cantante di Los Angeles Simone Jay nel 96 al top delle classifiche dance di tutto il mondo con il suo singolo “Wanna Be Like A Man”. Nel 98 in tour in tutte le discoteche italiane con una produzione in collaborazione con la Segafredo. Vale di molte collaborazioni con molte discoteche del sud Italia tra cui nel 98 vocalist del Nafoura di Castellaneta Marina locale di punta dei giovani di Puglia e Basilicata e speaker principale di tutte le discoteche

lucane. Una voce calda, di immediato effetto e un’ottima disponibilità al dialogo sono le sue armi vincenti oltre naturalmente alla professionalità artistica. Poi l’esperienza del Festival di “POTENZA” con il “patron” Mario Bellitti, che lo ha voluto nello staff dei collaboratori sino alla prima vera e propria conduzione sul palcoscenico del Conservatorio Gesualdo Da Venosa. Ed il successo di Del Giudice è il modo migliore per presentare la dodicesima edizione 2012 (8-10 novembre) che cambia formula: non più concorso suddiviso per categorie (Nuove Proposte, Esordienti e Under 16) come è stato sinora, ma vetrina per nuovi talenti artistici (cantanti, cantautori, gruppi o band, con l’obbligo della maggiore età). Alla Rassegna è prevista, quale opportunità di promozione artistica, la presenza di addetti ai lavori del settore spettacolo: manager, produttori, discografici, giornalisti ecc. che con il loro apporto professionale daranno la possibilità ai partecipanti di farsi conoscere. La formula è dunque fortemente innovativa e in Italia non registra iniziative similari ad eccezione di Fiere e saloni specializzati musicali che però hanno obiettivi molteplici e per lo più riferiti all’attività commerciale ed industriale dello spettacolo (dagli strumenti, agli accessori, alle edizioni musicali e società di spettacolo). L’ammissione alla serata finale del Festival, che si svolgerà a Potenza il 10 novembre 2012 sarà definita da una commissione di esperti designata dall'organizzazione (il suo giudizio è insindacabile), che provvederà all’esame del materiale inviato. E’ stato deciso un numero massimo di 14 partecipanti proprio per offrire la massima visibilità e quindi favorire il contatto con gli operatori del settore. Tra le strutture che sostengono la Rassegna, dall’inizio dell’attività del Festival, la CD&M di Filiano che è la sola realtà polivalente oggi presente in

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Basilicata, e una delle poche in Italia, in grado di fornire soluzioni complete nel campo della multimedialità. L’associazione Mabel, inoltre, si occupa di formazione ed aggiornamento dei giovani artisti selezionati (nell’ambito del territorio Nazionale), oltre che di musicisti, scenografi, tecnici audio e video, operai specializzati. :::::::::::::::::::::::::::::::::::: 150° UNITA’ D’ITALIA - PERCHÉ GLI ARBËRESHË NON SONO

SALITI SUGLI ALTARI? PROTESTA L’ARCHITETTO

ATANASIO PIZZI RICERCATORE DI ILLUSTRI PERSONAGGI

ARBERESHE: PASQUALE SCURA DI VACCARIZZO ALBANESE (CS), PADRE DELL’ARTICOLO 1 DELLA

COSTITUZIONE ITALIANA E LUIGI GIURA DI MASCHITO (PZ) PRIMO MINISTRO DEI LAVORI

PUBBLICI DOPO L’UNITA’ D’ITALIA, TRASCURATI”.

PRENDE CARTA E PENNA E SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA

REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO

Come si sa i festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità D’Italia si sono conclusi alcuni giorni fa. Tanti illustri personaggi italiani del passato sono stati osannati e riportati in auge. Nessuna menzione per alcuni personaggi arbereshe che nel passato hanno dato il proprio contributo all’Unità D’Italia,tra questi:Pasquale Scura, Luigi Giura e Francesco Crispi. L’Italia una e indivisibile”: è la formula, solenne nella

sua brevità, che Pasquale Scura, originario di Vaccarizzo Albanese (Cs),nella veste di Ministro di Grazia e Giustizia, scrive, di proprio pugno, l’8 ottobre del 1860; enunciato che compare, come è noto, nell’art.1 del decreto che fissa per il 21 ottobre la convocazione dei comizi del popolo delle province continentali dell’Italia meridionale per accettare o rigettare il plebiscito.

A firmare quel decreto, che segna la transizione di un “paese” diviso in sette Stati in una nuova realtà, oltre a Pasquale Scura, altri due ministri arbëreshë, Luigi Giura della Basilicata ((nato a Maschito nel 1795) è stato un ingegnere e architetto italiano di primo piano, Ispettore del Corpo Ponti e Strade del Regno delle Due Sicilie, noto per la progettazione e realizzazione del secondo ponte sospeso realizzato nell'Europa continentale (1832). Il primo ponte sospeso in ferro invece venne realizzato sempre nel napoletano sul fiume Garigliano tra il 1822 e il 1829 e il siciliano Francesco Crispi.

L’Architetto Atanasio Pizzi, originario di Santa Sofia d’epiro (Cs), altro centro di origine arbereshe, orgoglioso delle proprie origini, ha preso carta e penna ed ha inviato, lo scorso 31 marzo, una lettera di protesta al Presidente della

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Repubblica, Giorgio Napolitano. Ecco il contenuto di questa missiva: “Illustrissimo Signor Presidente Giorgio Napolitano, mi rivolgo a lei giacché è la figura delegata a rappresentare la nostra Nazione. Sono l’architetto Atanasio Pizzi, originario di uno dei tanti paesi di etnia albanofona residenti in Italia.Vivo a Napoli e da anni ricerco e traccio i percorsi storici degli illustri personaggi arbëreshë che dal 1735 al 1861 si distinsero nella capitale partenopea e nel sud della penisola. Il loro coinvolgimento in termini di ideali e sangue fu determinante per catalizzare gli idonei presupposti che portarono all’unità d’Italia, di cui, il lustro appena trascorso ha segnato il centocinquantenario.Vorrei porre la sua attenzione, sul modesto coinvolgimento che è stato offerto ai minoritari, nello scenario dei festeggiamenti appena terminati, nonostante essi abbiano contribuito in modo indelebile al buon esito del progetto di unità Nazionale. L’elenco di chi fu decisivo è molto consistente ma per rendere l’idea del loro valore, le vorrei citare solo alcuni, per non dilungarmi nella missiva.

A tal proposito è opportuno evidenziare che del governo prodittatoriale di Giuseppe Garibaldi, dei sei membri tre erano minoritari albanofoni; rispettivamente, il letterato Francesco Crispi di origine siciliana, il giurista Pasquale Scura di origini calabrese e

l’ing. Luigi Giura di origine lucana.Tre uomini arbëreshë, che per onestà e capacità eccelse nella vita e nelle discipline professionali, furono gli ideali garanti per il buon esito del Plebiscito del 21 ottobre 1860. In particolare, Pasquale Scura, padre dell’art. I° della Costituzione Italiana: “l’Italia è una ed indivisibile”; Luigi Giura il primo Ministro dei Lavori Pubblici della costituita nazione italica. Gli albanofoni in occasione della giubilare ricorrenza si aspettavano un diverso coinvolgimento negli scenari istituzionali che sono stati vetrina dell’evento, ma purtroppo non è stato così. Solo lei, è in grado di porre rimedio a questa manchevolezza, invitando opportunamente i rappresentanti dei centri albanofoni, che sarei lieto di accompagnare, cui rendere l’ideale riconoscimento per l’abnegazione dei valorosi e insostituibili antenati arbëreshë.In tal modo si rende il giusto merito ai tanti valorosi che per l’Italia sacrificarono la vita senza mai avere gloria, poiché i distratti adepti storici hanno omesso i loro nomi, attratti dalle figure più fluorescenti e affascinanti che operavano da Nord. Saluti e Ossequi. Atanasio arch. Pizzi. Napoli 2012-03-31”. Lorenzo Zolfo

La foto ritrae l’arch.Atanasio Pizzi, il ponte sul Garigliano, opera dell’ing. Giura di Maschito.

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STRAGI SULLA STATALE POTENZA MELFI: LA POLITICA E'

SORDA DA SEMPRE...

Dopo la morte di una ragazza 24enne di Rionero avvenuta sulla superstrada 658 a scorrimento veloce Potenza-Melfi dello scorso 13 aprile, si leva un grido di critiche da parte di tanti cittadini della zona del vulture-melfese. Lorenzo Morano da Melfi, che ha scritto a tanti parlamentari di questa strada, diventata pericolosa dopo l’avvento della Fiat, senza ricevere risposte adeguate riferisce: “Cari amici, io non credo per nulla che la Politica abbia la volontà di risolvere il problema; a livello regionale non hanno la forza per farlo, a livello nazionale non hanno l'interesse, perchè noi non siamo Nessuno... in più posso aggiungere per esperienza personale che a tantissimi politici non frega nulla di una giovane vita spezzata. Ho perso un po' di persone care su quella strada e nel 2007, dopo aver perso una persona a cui tenevo particolarmente, ho preso "carta e penna" ed ho scritto a tutti. Ho mandato centinaia di e-mail e decine di lettere "classiche": il 90% dei politici non ha risposto, solo una deputata donna si è mostrata sensibile al problema, ma le risposte più assurde me le sono beccate dalla segreteria di Emma Bonino... che mi diceva espressamente di essere "seccata" dal mio appunto... e ricordo anche la segreteria della Margherita di Basilicata... che mi disse che il raddoppio della PZ-Melfi non era una tematica di loro competenza...Anche la stampa locale non mi ha concesso molto spazio, spazio che mi diede la rivista QUATTRORUOTE,

dopo un mio "confronto" con l'ANAS... che liquidò la cosa dicendo nella sostanza: il 90% del tracciato è a linea continua... pertanto se non si facessero sorpassi non ci sarebbero tutti questi decessi... Che spettacolo, vero?Quindi a malincuore devo dire di non nutrire nessuna speranza in merito... Tanto la politica da sempre si dimostra sorda a questo problema e con questa recessione di sicuro non si sforzerà mai per trovare una soluzione…forte dell’ormai canonica scusa: non ci sono fondi!”. Luigi Gilio, ex amministratore di Ripacandida, aggiunge: “poveri noi....siamo nelle mani di amministratori ciechi e che pensano solo a farci passare una Basilicata inesistente che tutti sanno riconoscere come una favola inesplosa. Il cielo è ancora testimone di una tragedia che toglie il respiro alle nostre piccole comunità”. Maddalena Spinelli, un’americana, ritornata a Ripacandida, per investire, ha aperto un’agenzia viaggi, riferisce: “Questa è la strada della morte, dove l'incoscienza di chi l'ha progettata non ha pensato al valore della vita umana..E’ sempre una grande tragedia quando una giovane vita ne rimane vittima e non ci sono parole per alleviare il dolore della famiglia per una perdita così grande!!!”. Emiliana Traficante, di Rionero, amica della ragazza deceduta lo scorso 13 aprile,consiglia: “Per ricordare Flora e tutte le vittime della Potenza-Melfi, propongo di organizzare una fiaccolata anche come segno di protesta ed incitare a prendere provvedimenti per allargare questa strada della morte...Nno possiamo permettere che succeda ancora”. Lorenzo Zolfo

La foto ritrae un incidente mortale dei mesi scorsi sulla Potenza-Melfi.

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"LA CHIAZZ la voce del POPOLO" Pasquale Di Lonardo

Storie di morti annunciate...siamo

tutti a rischio sulla MELFI-PZ

Circa un mese fa, inviavo la sottoriportata e-mail al Presidente della nostra Regione di cui riporto stralcio "PRESIDENTE, MA LEI PERCORRE QUALCHE VOLTA LA "SUPERSTRADA DELL'AGLIANICO"?? NON LE FANNO IMPRESSIONE I TANTI MAZZI DI FIORI CHE SI TROVANO AI MARGINI DELLA STRADA TRA LE PIU' PERICOLOSE D 'ITALIA ???? DOVE SONO FINITI I FONDI STANZIATI E PROGRAMMATI TANTE VOLTE NEL CORSO DEI SUOI DUE MANDATI , PER IL RADDOPPIAMENTO DELLA CORSIA, TANTE VOLTE ANNUNCIATO??? PRESIDENTE, L' ULTIMA VOLTA IL DIPARTIMENTO OO.PP. DELLA REGIONE, AVEVA PROGRAMMATO LA REALIZZAZIONE DI UNA SERIE DI ALLARGAMENTI DI CORSIA, PER CREARE QUELLE PER I MEZZI PESANTI E/O CHE PROCEDONO A RILENTO ?? CHE FINE HA FATTO QUESTO PROGETTO??? PERCHE' I FONDI VENGONO POI INDIRIZZATI AD ALTRE OPERE NELLA CITTA' DI POTENZA, E LA PERIFERIA, SE COSI' SI PUO' DEFINIRIRE, PUO' ASPETTARE??? In attesa di riscontro, le auguro buon lavoro"

Ma quante vittime ancora dobbiamo subire, quanti lutti dobbiamo piangerea???? Ci dobbiamo unire tutti nel Vulture-Melfese, per battere i pugni sul tavolo del Governatore, perchè non si può attendere più! Questa volta le due cittadine unite nell' ennesimo lutto, DEVONO fare quadrato, perchè la MALEDETTA STRADA, DEVE entrare tra le priorità di questa regione con infrastrutture da terzo mondo e disomogenee. Volete spaere la risposta del Presidente De Filippo ad oggi? NESSUNA, se non la restituzione automatica di "messaggio letto" !!! Si vede che ci tengono molto i nostri politici verso l' elettorato, se non quando si vota !!!! ::::::::::::::::::::::::::::::::::::

È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane

PRODUZIONI VIDEO, COMUNICAZIONE,

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