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ISTITUTO COMPRENSIVO” FILOTTETE” Scuola Infanzia - Primaria – Secondaria di 1°Grado Via della Libertà, 1 - 88811 Cirò Marina (Kr) C.F. 91021280796 - C.M. KRIC82300N Tel./Fax 0962 3110 E. mail [email protected] Il Presidente del Consiglio d’Istituto: Il Dirigente Scolastico 0

€¦ · Web viewE' opportuno dare una rendicontazione delle entrate e delle uscite al Consiglio d'Istituto e al Dirigente Scolastico. A tal fine eventuali offerte e/o contributi

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ISTITUTO COMPRENSIVO” FILOTTETE”

Scuola Infanzia - Primaria – Secondaria di 1°Grado

Via della Libertà, 1 - 88811 Cirò Marina (Kr)

C.F. 91021280796 - C.M. KRIC82300N

Tel./Fax 0962 3110 E. mail [email protected]

Il Presidente del Consiglio d’Istituto: Il Dirigente Scolastico

(Dott. Francesco FERRARI) ( Prof. Giuseppe BARBERIO)

FRONTESPIZIO

REGOLAMENTO INTERNO D’ ISTITUTO

Integrazioni approvate dal Consiglio d’ Istituto nella riunione del 28 /11/ 2013

II presente Regolamento Interno disciplina il funzionamento dell'Istituto Comprensivo "Filottete” con sede presso la Scuola Secondaria di 1° Grado "Don Bosco" sita in Viale Libertà, 1 del Comune di Ciro Marina (KR).

Capo I - Disposizioni generali sul funzionamento degli OO.CC

Art. 1 - Convocazione

La convocazione degli OO.CC. deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore a

cinque giorni (escluso quello della notifica) - rispetto alla data delle riunioni.

Ciascun Organo Collegiale, in caso di motivata urgenza, può essere convocato entro due giorni (compreso

quello della notifica) dalla data della riunione. La motivata urgenza costituirà il primo punto all'Ordine del Giorno.

La convocazione può essere effettuata:

· con lettera ai singoli membri dell'Organo Collegiale e mediante affissione all'Albodell'Istituto di apposito avviso;

· con lettera raccomandata, le cui spese graveranno sul Programma Annuale dell'Istituto;

· per mezzo degli alunni;

· in caso di urgenza anche telefonicamente;

· in ogni caso, l'affissione all'Albo dell'avviso è adempimento sufficiente per la regolareconvocazione dell'Organo Collegiale;

· alla Componente Docenti e Personale ATA, la convocazione può essere notificata durantel'orario di servizio;

La lettera di convocazione deve indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell'Organo Collegiale, nonché la data e la sede della riunione.

Art. 2 - Verbale

Di ogni seduta dell'Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal Segretario,

steso su apposito registro a pagine numerate e timbrate.

Il Segretario dell'Organo Collegiale è nominato dal Presidente, a lui spetta il compito di redigere il verbale

che il Presidente firmerà.

Il verbale:

· è sottoposto al modo di compilazione proprio degli atti pubblici;

· non vi possono essere correzioni se non mediante postille sottoscritte dalle stesse personeche hanno firmate il testo;

· non deve contenere spazi in bianco;

· le pagine devono avere bordi come i fogli di protocollo e contenere la numerazioneprogressiva;

· deve riprodurre nella maniera più fedele possibile le fasi salienti della discussione e irisultati degli scrutini delle eventuali proclamazioni;

· deve contenere data, ora e luogo in cui si svolge la seduta e i componenti presenti e assenti ( se è noto che l'assenza è giustificata, si deve farne menzione, ad evitare le conseguenze di cui all'art. 29 del D.P.R. 416/974, così come integrato nel T.U. della Scuola approvato con Decreto Legislativo n. 297/94, e cioè la decadenza).

· vanno escluse le parole ingiuriose e gli interventi non pertinenti

Art. 3 - Programmazione delle attività degli OO.CC.

Ciascun Organo Collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare, nel limite del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri.

Art. 4 - Svolgimento coordinato delle attività degli OO. CC.

Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri OO. CC. che esercitano competenze parallele, ma con rilevanza diversa, in determinate materie.

Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materia definite, di un determinato Organo, quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario ed opportuno per l'esercizio delle competenze di altro Organo Collegiale

Art. 5 - Elezioni contemporanee di Organi di durata annuale.

Le elezioni, per gli OO.CC. di durata annuale, hanno luogo in giorni diversi per i vari ordini di scuola ed entro il secondo mese dell'anno scolastico. Sono fatte salve diverse disposizioni Ministeriali.

Art. 6 - Convocazione del Consiglio di Intersezione, di Interclasse e di Classe.

Il Consiglio di Intersezione, di Interclasse o di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri,escluso dal computo il Presidente.

Il Consiglio si riunisce, di regola, una volta al mese per la Scuola Secondaria di 1° Grado ed ogni due mesi per la Scuola dell'Infanzia e la Scuola Primaria.

Art. 7 -Programmazione e coordinamento delle attività del Consiglio di Classe, Interclasse ed Intersezione.

Le riunioni dei Consigli, di cui al presente articolo, devono essere programmate secondo i criteri stabiliti all'art. 3 e coordinate con quelle di altri OO.CC. secondo i criteri stabiliti dall'art.4.

In assenza del Dirigente Scolastico, i Consigli di Classe, Interclasse ed Intersezione saranno presieduti, in ordine e se presenti, dai seguenti docenti facenti parte degli Organi Collegiali:

1) Docente Vicario;

2) Docente coordinatore di Classe;

3) Docente collaboratore del D.S.;

4) Docente responsabile della Comunicazione educativa;

5) Docente più anziano di servizio.

Art. 8 - Convocazione del Collegio dei Docenti.

Il Collegio dei Docenti è convocato secondo le modalità stabilite dell'art. 7, comma 4 T.U. n° 297/94. La prima convocazione del Collegio dei Docenti avviene, possibilmente all'inizio dell'anno scolastico, all'atto dell'insediamento di tale Organo.

Art. 9 - Programmazione e coordinamento dell'attività del Collegio dei Docenti

Per la programmazione ed il coordinamento delle attività del Collegio dei Docenti, si applicano le disposizioni di cui ai precedenti artt. 3 e 4.

Art. 10 - Interventi.

Il Presidente di ciascun Organo Collegiale garantisce l'ordine e la regolarità delle discussioni e delle deliberazioni. Egli è "il custode del tempo" stabilito per la durata dei singoli incontri ed ha quindi il diritto/dovere di dare la parola a chi si iscrive per intervenire nel dibattito in maniera ordinata e stabilisce, inoltre, preventivamente i limiti di tempo entro cui il pensiero deve essere espresso.

A tal fine, il Presidente ha anche la facoltà di sospendere e di sciogliere l'adunanza, facendo redigere processo verbale.

Gli interventi dei componenti ciascun Organo, esclusivamente riferiti ai punti all'Ordine del Giorno, devono essere contenuti nel verbale entro i limiti strettamente indispensabili salvo singole specifiche richieste da parte dei componenti che intervengono.

Art. 11 - Articolazioni.

Ogni Organo Collegiale, al fine di approfondire specifiche tematiche o per meglio affrontare e risolvere i diversi problemi, può articolarsi, al suo interno, in dipartimenti, commissioni o gruppi di lavoro, individuandone i coordinatori sulla base delle competenze richieste. Incarichi speciali possono, anche, essere affidati a singoli componenti caratterizzati da particolari profili di specializzazione relative agli aspetti scientifici, didattici, pedagogici, organizzativi, gestionali e di ricerca.

Capo II- Il Consiglio d'Istituto

Art. 12 - Prima convocazione del Consiglio di Istituto.

La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Dirigente Scolastico o in sua assenza dal Docente Vicario, con appositi avvisi da notificare almeno 5 giorni prima dell'adunanza.

Art. 13 - Sede delle riunioni del Consiglio di Istituto.

Il Consiglio di Istituto si riunisce presso la sede centrale dell'Istituto il plesso "Don Bosco", sito in Viale Libertà, 1 in apposita sala.

Per esigenze eccezionali, dovute ali'inagibilità o all'indisponibilità della sede oppure ad altre cause motivate, il Presidente, di propria iniziativa o dietro richiesta di 1/5 dei Consiglieri, può disporre lo svolgimento delle riunioni in sede diversa da quella di cui al primo comma.

Art. 14 - Elezione del Presidente del Consiglio di Istituto.

Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico, ed elegge, tra i

rappresentanti dei Genitori, membri del Consiglio stesso, il proprio Presidente.

Le elezioni hanno luogo a scrutinio segreto.

Sono candidati tutti i Genitori membri del Consiglio.

E' considerato eletto il Genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportati al numero dei componenti del Consiglio.

Qualora, non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica.

A parità di voti è eletto il più anziano di età.

Il Consiglio ha la facoltà di eleggere, anche, un Vice Presidente con le stesse modalità di elezione del Presidente.

Ad elezione avvenuta la Presidenza del Consiglio di Istituto è assunta dal Presidente neo eletto, che nomina il segretario per il triennio.

Art. 15 - Durata del Consiglio - dimissioni - decadenza da Consigliere.

Il Consiglio di Istituto dura in carica per tre anni scolastici.

Imembri, che nel corso del triennio perdono i requisiti di eleggibilità vengono sostituiti dai primi dei non eletti delle rispettive liste.

Si intendono giustificate le assenze dei consiglieri per causa di malattia, servizio militare, seri motivi di famiglia o altri gravi motivi (le giustificazioni, anche con autocertificazione, si possono presentare anche nei giorni successivi alla seduta del Consiglio cui si riferisce).

Le dimissioni da Consigliere sono presentate al Presidente, se accolte dal Consiglio comportano la decadenza automatica dalla carica.

Le dimissioni presentate potranno essere respinte.

IIConsigliere che senza giustificato motivo non partecipa a tre sedute consecutive del Consiglio è dichiarato decaduto.

Art. 15 bis - Surroga di membri cessati.

Per la sostituzione dei membri elettivi venuti a cessare per qualsiasi causa si procede secondo l'O.M. del 15/07/1991 n. 215, in particolare art. 50 cm. 2, art 53 cm. 1,2,3,4.

Le eventuali elezioni suppletive si effettuano, di norma, nello stesso giorno in cui si tengono quelle per il rinnovo degli organi di durata annuale e, comunque, entro il primo trimestre di ogni anno scolastico.

Imembri subentranti cessano anch'essi dalla carica allo scadere del periodo di durata del Consiglio.

Art. 16 - Attribuzioni del Consiglio di Istituto.

IIConsiglio di Istituto è l'organo di governo della Scuola, fatte salve le competenze specificatamente previste per il Collegio dei Docenti e del Consiglio di Classe, Interclasse e di Intersezione.

Ha competenza generale per quanto concerne l'organizzazione r la programmazione della vita della Scuola.

In particolare oltre alle attribuzioni previste dall'ari. 8 e dall'ari. 9 del Testo Unico della Scuola approvato con Decreto Legislativo n° 297/94, e ad elaborare e adottare gli indirizzi generali e determinare le forme di autofinanziamento, spetta al Consiglio:

· Definire le scelte generali di gestione e amministrazione della Scuola;

· Adottare il POF elaborato dal Collegio dei Docenti;

· Approvare gli accordi con le altre Scuole relative ad attività didattiche, ecc. ;

· Invitare un rappresentante dell'Ente Locale con diritto alla parola;

· Invitare, di volta in volta, con diritto alla parola, Enti o Associazioni direttamente interessati da oggetti all'O.d.G. ;

· Deliberare circa la presenza dell'Equipe medico - psicopedagogia alle sedute del Consiglio (da trattare con l'Equipe stessa di volta in volta);

· Deliberare circa i rappresentanti del Consiglio che faranno parte delle diverse Commissioni istituite a livello comunale con compiti nel settore dell'istruzione.

Il Consiglio di Istituto ha potere deliberante su proposta della Giunta per quanto concerne l'organizzazione e la programmazione della vita e dell'attività della Scuola, nei limiti delle disponibilità finanziarie nelle seguenti materie:

· Adozione del Regolamento Interno dell'Istituto (stabilire le modalità d'uso della biblioteca, delle attrezzature culturali, didattiche, sportive, vigilanza degli alunni);

· Acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature, dei sussidi e materiale di consumo;

· Adattamento del Calendario Scolastico alle esigenze derivanti dal Piano dell'Offerta Formativa;

· Criteri generali per la programmazione educativa, attività parascolastiche, extrascolastiche, interscolastiche, corsi di recupero e sostegno, libere attività complementari, visite guidate e viaggi d'istruzione;

· Promozioni di contatto con altri Istituti o Scuole;

· Partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive, ricreative di particolare interesse educativo, ( può istituire un comitato tecnico sportivo);

· Forme e modalità per lo svolgimento di iniziative assistenziali.

Il Consiglio di Istituto inoltre:

· esprime parere, su richiesta del Collegio dei Docenti in ordine alla suddivisione dell'anno scolastico in trimestri e quadrimestri;

· esprime parere sull'andamento generale didattico ed amministrativo dell'Istituto;

· indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi all'andamento dell'orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche;

· indica i criteri di assegnazione dei docenti alle classi;

· invia annualmente una relazione al C.S.A. ed al Consiglio Scolastico Regionale sulle materie di sua competenza;

· designa i membri della Commissione Elettorale;

· delibera, su proposta del Capo di Istituto, relativamente alla problematica degli alunni che non si avvalgono della Religione Cattolica;

· stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi di competenza della segreteria ed i criteri generali per i turni di servizio del Personale ATA;

· dispone l'acquisto di libri;

· definisce, su proposta del Collegio dei Docenti, le modalità circa i rapporti con le famiglie e gli studenti;

· delibera il progetto proposto dai genitori per favorirne la loro partecipazione alle scelte della Scuola;

· delibera in ordine alle iniziative complementari ed integrative volti a porre la Scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile;

· esercita le funzioni di sperimentazione ed aggiornamento previsti dagli artt. 267 e seguenti del Decreto Legislativo n° 297/94;

· delibera, sentito il Collegio dei Docenti, circa l'intitolazione della Scuola;

· consente l'uso delle attrezzature scolastiche ad altre Scuole che ne facciano richiesta;

· valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni;

· esprime il suo assenso per l'utilizzazione degli edifici e delle attrezzature fuori servizio per attività che promuovono la Scuola come centro di promozione culturale, sociale e civica;

· delibera il Programma Annuale;

· delibera il conto consuntivo e dispone in ordine all'impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico;

· delibera sulle radiazioni dei crediti, l'eliminazione dagli inventali, il limite della somma a disposizione del Capo d'Istituto per spese relative a modesti acquisti, il fondo di anticipazione al Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi per le spese minute, la designazione dell'Istituto di Credito, l'acquisto di immobili, gli investimenti di capitale, l'alienazione dei beni e l'assunzione di mutui ed obbligazioni;

· definisce i criteri e delibera nelle materie in rispetto agli artt. del D.I. n° 44/01.

Art. 17 - Convocazione del Consiglio di Istituto e predisposizione dell'Ordine del Giorno.

La convocazione del Consiglio di Istituto è fatta dal Presidente per il tramite degli Uffici di Segreteria, come da art. I, del presente Regolamento Interno.

L'inosservanza delle norme di convocazione invalida la seduta. Tuttavia, la non validità deve ritenersi sanata qualora il Consigliere interessato sia presente alla riunione e dichiari di non opporsi alla trattazione degli argomenti iscritti all'O.d.G.

L'avviso di convocazione deve indicare:

· giorno, ora e luogo della convocazione;

· l'elenco degli argomenti da trattare.

Nell' O.d.G. deve essere menzionato l'oggetto della deliberazione con espressioni idonee a consentire la precisa indicazione degli argomenti da trattare in modo che i singoli membri del Consiglio abbiano la possibilità di valutare l'importanza della seduta e il contenuto dei problemi da risolvere.

Dovendosi aggiungere all'O.d.G., già diramato, nuovi argomenti si può chiedere l'integrazione nella riunione stessa, purché i Consiglieri siano d'accordo. Il Consigliere che intende opporsi alla discussione di argomenti che non sono all'O.d.G. , deve fare risultare il dissenso verbale; infatti, la mancata opposizione gli impedirà, successivamente, di avanzare eccezioni in proposito.

Il Consiglio può deliberare su un argomento che non è all'O.d.G. solo quando i Consiglieri sono tutti presenti e nessuno solleva obiezioni al riguardo.

L'O.d.G. è preparato dal Presidente del Consiglio, sentito il Presidente della Giunta Esecutiva. Nulla vieta che egli, però, deleghi altri (es. il Dirigente Scolastico) a redigerlo rimanendo tuttavia il responsabile della compilazione, salvo che il delegato disattenda le sue istruzioni.

Di ogni argomento sottoposto all'esame del Consiglio, la Giunta Esecutiva preparerà gli atti o le proposte di deliberazione, muniti dei prescritti pareri del Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, qualora riguardino la gestione amministrativa e contabile del personale.

La documentazione inerente l'O.d.G. sarà consultabile, due giorni prima per le convocazioni ordinarie ed un giorno prima per le convocazioni d'urgenza (convocazione straordinaria), presso la Segreteria dalle ore 12,00 alle ore 13,30.

Responsabile del procedimento è il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.

Art. 18 - Tipologia e durata delle riunioni.

Le riunioni del Consiglio d'Istituto si suddividono in ordinarie (con frequenze di norma mensile e data stabilita, di volta in volta, dal Presidente) e straordinarie (ogni qualvolta si ravvisano problemi urgenti). Le riunioni straordinarie possono essere richieste:

· dal Presidente;

· dalla maggioranza del Consiglio di Istituto;

· dal Collegio dei Docenti;

· dal Presidente della Giunta Esecutiva;

· dalla maggioranza della Giunta Esecutiva;

La riunione del Consiglio di Istituto deve essere contenuta in una durata massima di tre ore. La proroga della durata, o l'aggiornamento della seduta, deve essere votata a maggioranza.

Art. 19 - Attribuzioni del Presidente del Consiglio d'Istituto.

Il Presidente, oltre a dirigere e coordinare la discussione, assicura il regolare funzionamento del Consiglio d'Istituto e svolge tutte le necessarie iniziative per garantire una gestione democratica della Scuola, in particolare:

a. convoca il Consiglio, ne presiede le riunioni e adotta tutti i provvedimenti per il regolare svolgimento dei lavori.

b.sottoscrive ed autentica con la propria firma gli atti e le deliberazioni del Consiglio, unitamente al Segretario del Consiglio d'Istituto;

c previa deliberazione del Consiglio d'Istituto prende i contatti con i Presidenti dei Consigli di altri Istituti o altre Istituzioni;

d.da la parola e regola la durata degli interventi relativi ad ogni argomento; a tale proposito, sarà opportuno che annoti i nomi di chi ha chiesto di parlare onde rispettare, in linea di massima, l'ordine cronologico. Stabilisce, per ogni intervento, un tempo massimo di 5', scaduto il quale l'oratore sarà invitato a concludere,

con possibilità di replica di massimo 3';

e.fa allontanare eventuali disturbatori;

f.sospende e aggiorna la seduta, se l'azione di disturbo fosse prolungata;

g.affida le funzioni di Segretario del Consiglio ad un membro del Consiglio stesso.

Il Vicepresidente sostituisce nelle sue funzioni il Presidente, in caso di assenza o di impedimento.

In caso di assenza di entrambi, le funzioni di Presidente vengono svolte dal Consigliere più anziano di età.

Art. 20 - Pubblicità delle riunioni.

Alle riunioni del Consiglio di Istituto sono ammesse come pubblico, cioè senza diritto di parola e di voto, tutti coloro che esercitano l'elettorato attivo e passivo nell'Istituto Comprensivo (genitori, personale docente ed ATA).

Il pubblico che assiste alla seduta non ha diritto di parola a meno che tanto non sia chiesto da parte del Consiglio stesso.

L'allontanamento del pubblico, da parte del Presidente, è previsto nel caso in cui il comportamento non consenta un ordinario svolgimento dei lavori.

Qualora particolari ragioni di opportunità lo richiedano, il Consiglio può decidere a maggioranza, di riunirsi in seduta riservata.

In tal caso la decisione deve essere esplicitamente motivata.

La seduta riservata può avvenire su richiesta scritta di almeno 6 Consiglieri, indicante succintamente le ragioni.

La presenza del pubblico è sempre esclusa quando siano in discussione argomenti concernenti singole persone, a meno che l'interessato non chieda diversamente ( artt. 2 e 8 Legge n. 748/77).

Art. 21 - Partecipazione di rappresentanti ed esperti.

Qualora la maggioranza del Consiglio d'Istituto lo decida (o per specifiche esigenze manifestate dal Presidente), possono essere invitati Amministratori Comunali, membri dell'Equipe psico - medico -pedagogica, rappresentanti di Classe, Interclasse e di Intersezione e qualsiasi altra persona che abbia particolari e specifiche competenze sia su materie particolari, sia su problemi generali della vita e del funzionamento della Scuola. La partecipazione come invitato comporta, in ogni caso, il diritto di parola ma non quello di voto.

Art. 22 - Pubblicità degli atti.

La pubblicità degli atti del Consiglio di Istituto, disciplinata dall'art. 43 del T.U. della Scuola approvato con decreto legislativo n. 297/94 avviene mediante affissione in apposito Albo di Istituto della copia integrale, autenticata dal Segretario del Consiglio, del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L'affissione all'Albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di dieci giorni, a cura della Segreteria dell'Istituto, la stessa deve essere esibita a chiunque ne faccia richiesta scritta.

I verbali e tutti gli scritti preparatori sono depositati nell'Ufficio di Segreteria dell'Istituto e per lo stesso periodo sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.

E' fatta salva la possibilità, per chiunque ne abbia interesse, di avere copia di verbale e degli atti preparatori, anche in periodi successivi ai sensi della Legge 241/90.

La copia della deliberazione da affiggere all'Albo è consegnata al Dirigente Scolastico dal segretario del Consiglio; il Dirigente Scolastico ne dispone l'affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione.

Non sono soggette a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell'interessato.

Art. 23 - Validità della seduta del Consiglio d'Istituto e delle deliberazioni -

Espressione di voto.

Per la validità della seduta è richiesta la presenza di almeno la metà più uno dei componenti in carica; se i componenti sono in numero dispari, la "metà più uno" è data dal numero dei componenti che, raddoppiato, supera il totale dei componenti stessi per almeno una unità (es. per il Consiglio dell'Istituto Comprensivo N° 1, i cui componenti sono 19, la seduta è valida quando sono presenti almeno 10 di loro).

Se tale numero non è raggiunto entro mezzora da quella fissata, la seduta è dichiarata deserta e viene redatto apposito verbale.

Non concorrono a determinare la validità dell'adunanza:

· i Consiglieri che hanno l'obbligo di astenersi;

· coloro che si allontanano dalla sala della riunione prima del voto.

Gli astenuti "volontari" concorrono a formare la validità della seduta, ed il loro voto è pari ad un voto favorevole.

Le deliberazioni sono adottate a maggioranza relativa dei voti validamente espressi, escluse le astensioni.

In caso di parità prevale il voto del Presidente.

Il voto, normalmente, è palese.

Deve essere segreto, pena l'invalidità della delibera, "quando si faccia questioni di persone".

Ciascun componente ha diritto di far risultare il suo voto e il suo motivato dissenso dalla deliberazione adottata, anche al fine di evitare eventuali responsabilità per gli effetti della delibera adottata; ciò risulta opportuno anche se la delibera è stata votata a scrutino segreto.

La votazione non è operazione indispensabile alla manifestazione di volontà o di giudizio di un Organo Collegiale che si esprima all'unanimità di consensi o nell'assenza dei dissensi.

Se il verbale non da indicazioni contrarie, ma si limita ad affermare che è stata approvata una certa delibera, si deve presumere che ciò sia avvenuto all'unanimità.

La votazione palese può avvenire in qualsiasi forma: appello nominale, alzata di mano, invito a manifestare eventuale dissenso, ecc. ...).

Le delibere, in quanto legittimamente approvate, sono immediatamente efficaci.

Art. 24 - Doveri dei membri del Consiglio di Istituto

I Consiglieri che senza giustificato motivo, non intervengano a tre sedute consecutive dell'Organo di cui fanno parte, decadono dalla carica e sono surrogati con il modo previsto dall'art. 35 del T.U. della Scuola approvato con Decreto Legislativo n. 297/94.

Art. 25 - Diritti dei membri del Consiglio di Istituto

I membri del Consiglio di Istituto possono accedere negli uffici di Segreteria per avere tutte le informazioni e le copie degli atti relative alle materie di competenza del Consiglio di Istituto.

Chiunque, a proprie spese, fatti salvi i Consiglieri, può ottenere il rilascio, su domanda in carta semplice, delle copie degli atti pubblicati ai sensi della vigente normativa.

Ogni membro del Consiglio può chiedere al Presidente della Giunta Esecutiva informazioni sull'esecuzione, da parte della Giunta stessa, delle deliberazioni validamente adottate.

Art. 26 - Relazione annuale.

La relazione annuale del Consiglio di Istituto al C.S.A. ed al Consiglio Scolastico Regionale prevista dall'art. 10 comma 9, del Decreto Legislativo n° 297/94, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla Giunta Esecutiva ed è oggetto di discussione e di approvazione da parte del Consiglio di Istituto, da convocarsi entro il mese di ottobre e, in ogni modo, quando si dia luogo al rinnovo dell'Organo e prima dell'insediamento del nuovo Organo. La relazione firmata dal Presidente e dal Presidente della Giunta Esecutiva, è inviata al C.S.A. ed al C.S.R entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal Dirigente Scolastico.

Art. 27 - Valutazione del servizio scolastico.

L'andamento complessivo del servizio scolastico, previsto nelle norme comportamentali della Scuola, è valutato con apposite schede (predisposte dalla Commissione Valutazione di Istituto e approvate o modificate dal Consiglio di Istituto) da parte degli operatori scolastici (docenti ed ATA) e dai genitori entro la fine di giugno di ogni anno.

Capo III - La Giunta Esecutiva.

Art. 28 - Presidente della Giunta Esecutiva.

Il Presidente della Giunta Esecutiva è il Dirigente Scolastico.

In caso di assenza o impedimento del Dirigente Scolastico, le funzioni di Presidente saranno svolte dal Collaboratore Vicario ai sensi dell'art. 7 comma 2 lett. h del Testo Unico della Scuola approvato con Decreto Legislativo n. 297 del 16.04.1994.

Art. 29 - Composizione della Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva è composta, oltre che dal Presidente - Dirigente Scolastico - e dal Segretario che è il Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi o in sua assenza dall'Assistente Amministrativo che lo sostituisce, da due membri della componente Genitori, da un membro della componente Docente e da un membro della componente ATA eletti nella seduta d'insediamento del Consiglio.

Art. 30 - Attribuzione della Giunta Esecutiva

La Giunta Esecutiva svolge le seguenti funzioni:

· predispone il Programma Annuale, le variazioni, il Conto Consuntivo;

· prepara ed esegue i lavori del Consiglio di Istituto;

Art. 31 - Convocazione Giunta Esecutiva.

La Giunta Esecutiva è convocata dal Dirigente Scolastico almeno due giorni prima della convocazione del Consiglio di Istituto, con indicazione dell'O.d.G. e comunicando al Presidente del Consiglio di Istituto eventuali argomenti straordinari; (gli argomenti straordinari, se ritenuti urgenti dal Presidente del Consiglio di Istituto, saranno trattati comunque, anche se, per motivi obiettivi, i relativi atti, nei giorni precedenti non sono stati messi a disposizione dei componenti del Consiglio di Istituto).

Ogni qualvolta un membro della Giunte Esecutiva lo richieda, la stessa deve essere convocata entro cinque

giorni

Art. 32 - Validità delle sedute della Giunta Esecutiva.

Le sedute della Giunta Esecutiva sono valide se presenti la metà più uno dei componenti in carica.

Capo IV- II Collegio dei Docenti

Art. 33 - II Collegio dei Docenti.

Il Collegio dei Docenti è l'Organo tecnico - organizzativo che sovrintende alla progettazione, programmazione, valutazione e verifica tutta l'attività educativa e didattica dell'Istituto.

Il Collegio dei Docenti si insedia all'inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta; comunque, almeno una volta per ogni trimestre o quadrimestre.

Le riunioni del Collegio hanno luogo durante l'orario di servizio in ore non coincidenti con l'orario di lezione.

Art. 34 - Costituzione - Presidenza - Segretario.

Il Collegio dei Docenti è costituito da tutti i Docenti di ruolo e non di ruolo in servizio nell'Istituto.

Il Collegio dei Docenti è presieduto dal Dirigente Scolastico ed in sua assenza, in ordine, dal Collaboratore Vicario, da altro Collaboratore, dal Docente più anziano di età presente all'adunanza.

Le funzioni di Segretario del Collegio sono attribuite dal Dirigente Scolastico ad uno dei suoi Collaboratori, ovvero, in loro assenza dal Docente più giovane di età presente all'adunanza.

Il Collegio dei Docenti:

a) ha il potere deliberante in materia di funzionamento didattico dell'Istituto. In particolare cura la programmazione educativa anche al fine di adeguare, nell'ambito degli ordinamenti della Scuola stabiliti dallo Stato, i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali e di favorire il coordinamento interdisciplinare. Esso esercita tale potere nel rispetto della libertà di insegnamento garantita a ciascun insegnante;

b) formula proposte al Dirigente per la formazione e la composizione delle classi, per la formulazione dell'orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, tenuto conto dei criteri generali indicati dal Consiglio di Istituto;

e) valuta periodicamente l'andamento complessivo dell'azione didattica per verificarne l'efficacia in rapporto agli orientamenti e agli obiettivi programmati, proponendo, ove necessario, opportune misure per il miglioramento dell'attività scolastica;

d) provvede all'adozione dei libri di testo, sentiti i Consigli di Interclasse o di Classe e, nei limiti delle disponibilità finanziarie indicate dal Consiglio di Istituto, alla scelta dei sussidi didattici ;

e) adotta o promuove nell'ambito delle proprie competenze iniziative di sperimentazione in conformità dell'ari. 4, n. 1, della Legge 30 luglio 1973, n. 477 e del conseguente Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 419, relativo alla sperimentazione e ricerca educativa, aggiornamento culturale e professionale ed istituzione dei relativi istituti;

f) promuove iniziative di aggiornamento dei Docenti dell'Istituto;

g) indica i suoi rappresentanti nel Consiglio di Istituto e nel Consiglio di disciplina degli alunni;

h) elegge, nel suo seno, i Docenti che fanno parte del Comitato di Valutazione del servizio del personale insegnante;

i) esamina, allo scopo di individuare i mezzi per ogni possibile recupero, i casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti gli specialisti che operano in modo continuativo nella Scuola con compiti medico, socio - psico -pedagogico e di orientamento.

Nell'adottare le proprie deliberazioni il Collegio dei Docenti tiene conto delle eventuali proposte e pareri dei Consigli di Intersezione, di Interclasse, o di Classe.

Art. 35 - Funzionamento.

Il Collegio dei Docenti è convocato dal Dirigente Scolastico quando ne ravvisi la necessità, ovvero nelle situazioni previste dalla vigente normativa.

La notifica ai docenti dell'atto di convocazione avviene sotto forma di presa visione di circolare interna, la cui distribuzione è disposta dal docente responsabile di plesso.

Gli interventi dei docenti, esclusivamente riferiti ai punti all'Ordine del Giorno del Collegio, devono essere contenuti nel verbale entro limiti strettamente indispensabili salvo singole specifiche richieste da parte dei docenti che intervengono.

Ipunti all'Ordine del Giorno si concludono con una votazione.

Ogni punto all'Ordine del Giorno è illustrato brevemente dal Presidente; il Segretario, quindi, prende nota degli iscritti a parlare sul singolo punto onde rispettare, in linea di massima, l'ordine cronologico.

Sullo stesso punto all'Ordine del Giorno si può intervenire una sola volta, con diritto di replica.

A tale proposito è opportuno stabilire, per ogni intervento, un tempo massimo di 5', scaduto il quale l'oratore sarà invitato a concludere, con possibilità di replica di massimo 3'.

Conclusi gli interventi il Presidente, dopo breve replica, mette ai voti la deliberazione.

A deliberazione avvenuta non sono consentiti ulteriori interventi sul punto sul quale si è deliberato.

La durata del Collegio è di 2 ore.

La proroga della durata, o l'aggiornamento della seduta, deve essere votata a maggioranza.

Art. 36 - Convocazione del Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti

IIComitato per la valutazione del servizio degli insegnanti, eletto dal Collegio dei Docenti, è convocato dal Dirigente Scolastico:

a) in periodi programmati, ai sensi del precedente art. 2 per la valutazione del servizio richiesta da singoli interessati dell'art. 448 del D. Lvo N° 297/94;

b) alla conclusione dell'anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi degli artt. 438, 439, e 440 del D. Lvo N° 297/94 ;

e) ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 37 - Pro-memoria per manifestazioni scolastiche rilevanti

La nostra Scuola in ogni anno scolastico organizza manifestazioni culturali, educative, sociali, solidali alle quali viene invitato l'ambiente extrascolastico.

Ai fini di un'ottimale riuscita della manifestazione, da curare in tutti i suoi particolari, si danno, a livello indicativo, alcuni opportuni adempimenti che vanno realizzati con mansioni specifiche e in forma coordinata dai docenti che hanno aderito a quel determinato progetto:

1. Preparare gli inviti (inviti personali, locandine,...) e curare la pubblicità verso l'esterno, utilizzando eventualmente qualche organo di stampa e altri mezzi di comunicazione.

2. Preparare, distribuire e ritirare le autorizzazioni degli alunni, firmate dai genitori, qualora la manifestazione si svolga al di fuori della Scuola.

3. Controllare gli impianti dell'amplificazione e provvedere che siano efficienti al momento della manifestazione.

4. Predisporre eventuale addobbo del locale dove si svolgerà la manifestazione.

5. Preparare la macchina fotografica e la videocamera con relative pellicole per fotografare e riprendere i momenti più significativi della manifestazione .

6. Curare lo sviluppo e la stampa delle pellicole.

7. Fare registrare su videocassetta o su DVD quanto ripreso dalla videocamera.

8. Fornire ai giornalisti della carta stampata o della TV appunti o articoli già elaborati concernenti la manifestazione effettuata.

9. Esporre in apposita bacheca immagini e scritti rilevanti sulla manifestazione.

10. Diramare tramite gli alunni presso le famiglie informazioni e immagini essenziali concernenti la manifestazione.

11. Sarà opportuno che il gruppo organizzatore alla fine si riunisca per tracciare un bilancio consuntivo su ciò che è stato realizzato per rendere in futuro più efficiente l'organizzazione e più incisiva la manifestazione.

Art. 38 - Norme relative ad attività scolastiche di solidarietà

Questo Istituto Comprensivo n. 1 di Ciro Marina, tra le varie attività scolastiche, programma, organizza e porta a compimento nel corso di ogni anno scolastico alcune iniziative di solidarietà. Intende per questo regolamentarle , attenendosi ai seguenti criteri:

1. Le attività vanno sempre e comunque programmate all'inizio dell'anno scolastico in sede dei Consigli di Classe, d' Interclasse, d'Intersezione, evidenziando chiaramente bisogni, obiettivi, strumenti e metodi per realizzarle.

2. Tra gli organizzatori ci deve essere chiarezza d'intenti e uniformità di comportamento.

3. Tutto ciò che si programma e organizza deve essere ben visibile all'esterno.

4. Chi è coinvolto in tali iniziative ha diritto ad accedere ai dati relativi alla programmazione, all'organizzazione e all'espletamento delle attività solidali.

5. E' opportuno dare una rendicontazione delle entrate e delle uscite al Consiglio d'Istituto e al Dirigente Scolastico. A tal fine eventuali offerte e/o contributi in denaro, che dovessero essere raccolti dal personale scolastico, dovranno essere registrati su appositi blocchetti che dovranno essere preventivamente timbrati e firmati a cura del Dirigente Scolastico. Le offerte raccolte mediante rilascio delle ricevute , di cui al precedente paragrafo, devono essere definite e a somma prestabilita. Eventuali offerte e/o contributi liberi dovranno essere registrati su blocchetti a doppia ricevuta, una delle quali dovrà essere consegnata all'offerente. Le somme raccolte saranno versate sul c/c bancario dell' Istituto che provvederà ad accreditarle, quali partite di giro, ai soggetti beneficiari dell' iniziativa di solidarietà. Copia della ricevuta del versamento all'Ente Beneficiario sarà esposta all'albo di tutti i Plessi unitamente alla relazione di rendiconto finale che sarà elaborata a cura del docente responsabile di progetto.

6. In tale tipo di attività è bene sensibilizzare e coinvolgere tutti gli alunni dell' Istituto e, tramite gli stessi, le relative famiglie. In ogni caso è opportuno non coinvolgere gli alunni nell'opera di raccolta di offerte e/o contributi presso altri soggetti, se non accompagnati da un adulto responsabile del blocchetto.

7. Non sono da escludere, in particolari circostanze, iniziative per soli gruppi scolastici;

8. Chi è coinvolto e da l'adesione, deve rendersi disponibile e attivo nelle varie iniziative;

9. L'adesione alle iniziative di solidarietà deve essere sempre libera;

10. In alcune occasioni le iniziative di solidarietà potranno coinvolgere Associazioni ed Enti operanti nel Territorio ed estendersi a tutto l'ambiente circostante, non solo alle famiglie degli alunni iscritti e frequentanti la nostra Scuola.

11. Sulla base del progetto, di cui all'art. 1, per ogni iniziativa di solidarietà sarà costituito un Comitato Organizzativo Misto , formato da genitori, docenti e personale ATA, presieduto da un docente nominato dal Dirigente Scolastico, su designazione del Collegio dei Docenti. Di tale Comitato farà parte di diritto il Presidente del Consiglio d'Istituto.

12. In tale tipo di attività è bene sensibilizzare e coinvolgere tutti gli alunni dell'Istituto e, tramite gli stessi, le relative famiglie.

13. In ogni caso è opportuno non coinvolger gli alunni nell'opera di raccolta di offerte e/o contributi presso altri soggetti, se non accompagnati da un adulto responsabile del blocchetto.

14. Non sono da escludere, in particolari circostanze, iniziative per soli gruppi scolastici.

15. Chi è coinvolto e da l'adesione, deve rendersi disponibile e attivo nelle varie iniziative.

16. L'adesione alle iniziative di solidarietà deve essere sempre libera.

17. In alcune occasioni le iniziative di solidarietà potranno coinvolgere Associazioni ed Enti operanti nel Territorio ed estendersi a tutto l'ambiente circostante, non solo alle famiglie degli alunni iscritti e frequentati questo Istituto.

18. Le iniziative più importanti di solidarietà si concluderanno con una manifestazione ufficiale con la presenza anche dei genitori degli alunni;

19. Ai fini della trasparenza, in bacheca vanno affissi i dati relativi alle varie iniziative di solidarietà;

20. E' importante pubblicizzare con depliant e volantini illustrati le varie iniziative, in modo che raggiungano e sensibilizzino il maggiore numero di persone possibile.

21. Considerato che la Scuola Secondaria di 1° grado. "Don Bosco",, dipendente da questo Istituto Comprensivo”Filottete” si fregia del titolo di "Scuola Ambasciatrice Unicef" sin dall’ a.s. 1984/1985, si conviene dare priorità ogni anno alle iniziative per la stessa Unicef.

L'Istituto Comprensivo, inoltre, promuoverà ogni altra iniziativa di solidarietà riferita ai seguenti settori:

a) A.I.R.C. (arance)

b) A.I.S.M. (mele)

c) Telethon

d) CALT

e) Lega lotta ai tumori

f) Iniziative di solidarietà locali e territoriali

g) Calamità naturali nazionali e internazionali

In aggiunta a tali iniziative, sarà data particolare attenzione ai bisogni emergenti da particolari situazioni che richiedono solidarietà.

21. La nostra Scuola si rende anche disponibile a collaborare per iniziative di solidarietà che provengano dall'esterno.

E' opportuno, però, che tali iniziative non disturbino le attività scolastiche e che vengano organizzate secondo i seguenti criteri:

a) Si deve evitare in ogni caso il disturbo delle attività scolastiche e quindi gli organizzatori esterni non possono introdursi nelle classi.

b) Tali promotori possono contattare i docenti-tutor .

c) Questi informano i rappresentati dei genitori che valuteranno se accogliere o no l'iniziativa proposta. Se la proposta verrà accolta, si farà opera di sensibilizzazione su docenti e alunni.

d) Si procederà, quindi, all'insegna della trasparenza, a rendere operativa l'iniziativa proposta.

e) I rappresentanti dei genitori cureranno che si stampi un blocchettario ai fini della rendicontazione e della trasparenza.

f) Si procederà alla raccolta delle offerte, rilasciando all'offerente la relativa ricevuta.

g)La somma raccolta verrà versata sul c/c della Scuola per l'accreditamento,h) Quindi sarà devoluta ali' Ente beneficiario cui era stata destinata.

22.Oltre alla raccolta diretta di denaro, questa Scuola promuove riffe, mostre/vendite di beneficenza, vendita libri.

In questo caso dal fondo della Scuola si può attingere fino a 1000,00 euro per finanziare l'acquisto di materiale per lavoretti da eseguire e fino a 2000,00 euro per pubblicare libri da parte dell'Istituto.

Tutto ciò che si produce, quindi, viene messo in vendita in una mostra.

L'incasso sarà così ripartito: il 60% andrà al fondo d'Istituto, sia per il recupero delle spese sia per istituire e alimentare un fondo cassa per la solidarietà, il 40% sarà destinato alla beneficenza.

Capo V- Figure professionali

Art. 39 - Criteri di sostituzione dei docenti di Scuola Primaria per assenze brevi.

Per la Scuola Primaria i docenti possono essere utilizzati per sostituire i colleghi assenti solo fino ad un massimo di gg. 5 o temporaneamente assenti per qualsiasi altro motivo. La sostituzione dei docenti avviene secondo le seguenti modalità:

1. Non si procede alla sostituzione del docente assente, se nella classe esiste contemporaneità ed è perciò garantita la presenza di almeno un docente ( di sostegno, specialista o del collega che è in compresenza).

2. Il docente di sostegno può essere utilizzato in una classe diversa dalla propria nel caso in cui l'alunno portatore di handicap a lui affidato sia assente.

3. Vengono utilizzati i docenti che si sono dichiarati disponibili alla flessibilità dell'orario di servizio settimanale. L' Ufficio provvede a contattarli con anticipo ( compatibilmente con la comunicazione dell'assenza da parte del collega); viene protocollato agli Atti della Scuola il dispositivo formale, in cui si esplicitano la data e le ore di servizio, la classe, il nominativo del collega sostituito e le modalità del recupero, da concordare, compatibilmente con le esigenze scolastiche. Per i docenti che hanno dato la propriadisponibilità alla flessibilità è prevista una retribuzione forfettaria, per come previsto dal vigente C.C.N.L. Il docente che ha dato la propria disponibilità non può rifiutarsi di prestare il servizio richiesto, se non per giustificati e documentati motivi.

Sono possibili ulteriori forme di flessibilità:

-Scambio orario tra i docenti, purché ci sia una motivata esigenza, una preventiva intesa tra i docenti

interessati e l'approvazione del D.S;

-Ore aggiuntive al proprio orario di servizio da recuperare in ore in cui la scuola ha possibilità di copertura;

-Recupero delle ore di permesso breve.

Se la sostituzione non può avvenire con nessuna delle modalità sopra indicate, al fine di garantire almeno il servizio di vigilanza sugli alunni ed in attesa che i genitori vengano informati della situazione di emergenza che non consente lo svolgimento delle normali attività didattiche, il D. S. provvede, con apposito provvedimento scritto, a distribuire gli alunni nelle classi, oppure all'abbinamento delle stesse tenendo conto del numero degli alunni presenti nelle varie classi, della vicinanza e della classe di appartenenza riferita ad annualità e sezione. In tal caso il docente incaricato della sorveglianza predispone adeguate tipologie di offerta formativa con opportuna organizzazione didattica.

Criteri di sostituzione dei docenti di Scuola Secondaria di 1° grado per assenze brevi.

Ai sensi della normativa vigente, la sostituzione dei docenti di Scuola Secondaria di 1° gr. per assenze brevi avviene secondo le seguenti modalità e nell'ordine di priorità indicato:

1. Non si procede alla sostituzione del docente assente, se nella classe esiste contemporaneità ed è perciò garantita la presenza di almeno un docente ( di sostegno o del collega che è in compresenza).

2.Il docente di sostegno può essere utilizzato in una classe diversa dalla propria nel caso in cui l'alunno portatore di handicap a lui affidato sia assente.

Si utilizzano le ore a disposizione dei docenti, rispettando il seguente ordine:

o Docenti titolari della stessa classe

o Docenti titolari dello stesso corso

o Docenti titolari della stessa cattedra

o Docenti con minore anzianità di servizio

Per ottimizzare il loro utilizzo, le ore a disposizione sono collocate nel quadro dell'orario di servizio, cercando di coprire, se possibile, il maggior numero di ore di ciascuna giornata scolastica, dal lunedì al sabato. Tale operazione viene effettuata dal Dirigente Scolastico, tenendo conto, nei limiti del possibile, compatibilmente con il criterio richiamato nel precedente paragrafo, di eventuali esigenze e richieste da parte dei docenti. Nel caso di concorrenza tra le diverse richieste, viene data priorità ai docenti con maggiore anzianità di servizio.

3.Vengono utilizzati i docenti che si sono dichiarati disponibili alla flessibilità dell'orario di servizio settimanale. L' Ufficio provvede a contattarli con anticipo ( compatibilmente con la comunicazione dell'assenza da parte del collega); viene protocollato agli Atti della Scuola il dispositivo formale, in cui si esplicitano la data e le ore di servizio, la classe, il nominativo del collega sostituito e le modalità del recupero, da concordare, compatibilmente con le esigenze scolastiche. Per i docenti che hanno dato la propria disponibilità alla flessibilità è prevista una retribuzione forfettaria, per come previsto dal vigente C.C.N.L. Il docente che ha dato la propria disponibilità non può rifiutarsi di prestare il servizio richiesto, se non per giustificati e documentati motivi.

4. Si ricorre alla prestazione di ore aggiuntive, fino al massimo di 6 ore settimanali per docente, da retribuire ai sensi del vigente C.C.N.L. I docenti che hanno dato la loro disponibilità vengono contattati con anticipo (compatibilmente con la comunicazione dell' assenza da parte del collega assente); viene protocollato agli Atti della Scuola il dispositivo formale, in cui si esplicitano la data, 1' ora, il nome del collega sostituito e la classe.

In presenza di disponibilità di più docenti, ne 11'assegnare le ore eccedenti,

si segue il seguente ordine:

1. Docenti della stessa cattedra;

2. Docenti dello stesso corso;

3. Rotazione.

Il docente che ha dato la propria disponibilità non può rifiutarsi di prestare il servizio richiesto, se non per giustificati e documentati motivi.

Sono possibili ulteriori forme di flessibilità:

-Scambio orario tra i docenti, purché ci sia una motivata esigenza, una preventiva intesa tra i docenti interessati e l'approvazione del D.S; -Ore aggiuntive al proprio orario di servizio da recuperare in ore in cui la scuola ha possibilità di copertura;

-Recupero delle ore di permesso breve.

Se la sostituzione non può avvenire con nessuna delle modalità sopra indicate, al fine di garantire almeno il servizio di vigilanza sugli alunni ed in attesa che i genitori vengano informati della situazione di emergenza che non consente lo svolgimento delle normali attività didattiche, il D. S. provvede, con apposito provvedimento scritto, a distribuire gli alunni nelle classi, oppure all'abbinamento delle stesse tenendo conto del numero degli alunni presenti nelle varie classi, della vicinanza e della classe di appartenenza riferita ad annualità e sezione. In tal caso il docente incaricato della sorveglianza predispone adeguate tipologie di offerta formativa con opportuna organizzazione didattica.

Art. 40 - Modalità di accoglienza della classe ed inizio lezioni alla prima ora

1. I docenti, che accolgono gli alunni alla 1A ora, devono trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell' inizio delle lezioni.

2. I docenti della 1A ora devono segnare sul registro di classe gli alunni assenti e l'avvenuta o mancata giustificazione di quelli assenti nei giorni precedenti. Se l'assenza è superiore a 5 gg., devono esigere dagli interessati il certificato medico.

3. Qualora gli alunni siano sprovvisti di giustificazione oltre le tre volte dopo il rientro, i docenti sono tenuti a segnalarne i nominativi al docente-tutor che provvederà a informare la Dirigenza.

4. L'entrata degli alunni Scuola S. di 1° G. alla 1A ora inizia alle ore 8,00 e deve espletarsi entro i primi dieci minuti; alla scuola Primaria inizia alle ore 8,00 per il modulo di 30 ore e alle ore 8.30 per il modulo di 27 ore e deve espletarsi entro i primi dieci minuti.

5. Se l'alunno entra dopo i 10 minuti di tollerabilità, deve essere sanzionato con un richiamo verbale; se il ritardo supera i 15 minuti, deve essere annotato sul registro di classe.

6. Nel caso il ritardo superi i 20 minuti, l'ingresso dell'alunno deve essere autorizzato per iscritto dal Dirigente o da un suo Delegato.

7. Qualora il ritardo superi i 30 minuti, deve essere avvertita , per iscritto, la famiglia tramite l'alunno interessato che, poi, dovrà riportare l'avviso controfirmato da uno dei genitori, per presa visione.

8. In caso di ritardo, occorre segnare sul registro di classe il nome dell'alunno, l'orario di entrata, la giustificazione o la richiesta di giustificazione e ammetterlo in classe.

9. Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, occorre chiedere l'autorizzazione in Dirigenza o al docente delegato. Dopo l'autorizzazione il docente è tenuto ad apporre sul registro di classe l'ora in cui l'alunno è uscito e, se minorenne, la persona che è venuta a prelevarlo.

Art. 41 - Modalità di alternanza dei docenti al cambio dell'ora

II cambio dell'ora di lezione tra i docenti deve svolgersi il più rapidamente possibile sia per garantire il regolare svolgimento delle lezioni sia per evitare che gli alunni approfittino, creando confusione e arrecando danni a persone e a cose.

I docenti quindi avranno cura di non lasciare mai gli alunni soli. Solo in caso di grave emergenza il docente potrà assentarsi dalla classe, affidandola alla sorveglianza o di un collaboratore scolastico o di un suo collega disponibile, e soltanto per il tempo strettamente necessario.

Nell'impossibilità di poter prevedere un'organizzazione che sia valida per tutti gli ambienti ed a qualsiasi cambio d'ora si forniscono, di seguito, alcune indicazioni e criteri organizzativi, da applicare giornalmente e caso per caso a seconda delle diverse situazioni al fine di non lasciare mai gli alunni da soli.

Si dispone di:

- iniziare l'avvicendamento utilizzando i collaboratori scolastici presenti ai diversi piani;

- garantire prioritariamente la sorveglianza di quelle classi che presentano alunni con problemi di cattivo comportamento.

Se necessario, l'affidamento delle classi al personale collaboratore scolastico potrà avvenire in riferimento ai criteri di lontananza della classe di arrivo e prioritariamente tutelando le classi prime. Si raccomanda ai docenti, di effettuare il cambio d'ora avendo cura di lasciare la classe alla diretta vigilanza del personale collaboratore.

Art. 42 - Doveri dei docenti

1. I docenti indicano sempre sul registro di classe i compiti assegnati e gli argomenti svolti.

2. Durante l'intervallo i docenti vigilano sull'intera classe, al fine di evitare che si arrechi pregiudizio alle persone ed alle cose, e faranno uscire due alunni alla volta per l'utilizzo dei servizi igienici

3. Durante le ore di lezione non è consentito fare uscire dalla classe più di un alunno per volta per recarsi ai servizi igienici e solo in caso di necessità.

4. Se un docente deve per pochi minuti allontanarsi dalla propria classe occorre che avvisi un collaboratore scolastico o un collega affinché vigili sulla classe.

5. In occasione delle uscite o per trasferimenti in palestra o nei laboratori, gli alunni devono lasciare in ordine il materiale scolastico chiuso nelle borse affinché altri alunni, sotto la guida e la sorveglianza dei docenti, possano usufruire dell'aula senza creare problemi.

6. Al termine delle lezioni i docenti accertano che i locali utilizzati vengano lasciati in ordine ed i materiali siano riposti negli appositi spazi.

7. I docenti devono prendere visione dei piani di sfollamento dei locali della scuola e devono sensibilizzare gli alunni sulle tematiche della sicurezza.

8. E' assolutamente vietato, per qualunque attività, l'utilizzo di sostanze che possano rivelarsi tossiche o dannose per gli alunni quali: colle non dichiaratamente atossiche, vernici, vernidas, solventi, etc. Prima di proporre agli alunni attività che richiedono l'uso di sostanze particolari o alimenti (pasta, farina, legumi, etc. ...) verificare tramite comunicazione scritta che non vi siano casi di allergie specifiche o intolleranze ai prodotti.

9. Non è consentito, per ragioni di sicurezza, sistemare mobili bassi accanto a vetrate e finestre, sia in aula che in qualunque altra zona dell'edificio scolastico accessibile agli alunni.

10. I docenti, ove accertino situazioni di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Dirigenza.

11. Ogni docente apporrà la propria firma per presa visione delle circolari e degli avvisi. In ogni caso, tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nell'apposito registro si intendono regolarmente notificati.

12. I docenti non possono utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro, tranne nei casi di urgenza o improrogabile necessità (l'uso va riferito sia alle chiamate che alle ricezioni telefoniche).

13. I docenti non possono utilizzare i telefoni della scuola per motivi personali. In caso di motivo di ufficio, la telefonata va annotata sull'apposito registro, indicando il numero composto, il destinatario,il nome della persona che effettua la telefonata e sinteticamente l'oggetto della telefonata.

14. I docenti devono avvisare le famiglie circa le attività didattiche, diverse dalle curricolari , che saranno svolte, tramite diario o sito WEB Istituzionale (email).

15. I registri personali devono essere debitamente compilati in ogni loro parte e rimanere nel cassetto personale a disposizione della Dirigenza.

16. I docenti presenti alla mensa abitueranno gli alunni ad una adeguata igiene personale (lavarsi le mani etc..) e, durante il pranzo, controlleranno gli stessi e li educheranno ad un corretto comportamento.

17. I docenti accompagnano la classe in fila all'uscita e vigilano affinchè gli alunni siano affidati ai genitori o agli adulti delegati.

18. I docenti sono tenuti a comunicare con tempestività agli uffici di segreteria,tramite fonogramma entro le ore 08,00 le assenze per malattia secondo le vigenti disposizioni di legge .

19. I docenti devono chiedere per iscritto eventuali ore di permesso, da recuperare secondo le esigenze di servizio entro i due mesi successivi.

20. I docenti accedono agli uffici di segreteria esclusivamente durante le ore libere dal servizio.

21. I docenti sono tenuti a rispettare tutti gli allievi e ad essere imparziali nel giudizio di valutazione.

21 bis I docenti in servizio la prima ora hanno il dovere di segnare sul registro di classe gli alunni assenti. Se l’alunno dovesse entrare in ritardo i docenti appongono sul nominativo segnato assente una R. I docenti della prima ora verificano, altresì, quotidianamente le giustificazioni delle assenze e le annotano sul registro. Se le assenze dovessero essere superiori a 5 giorni, i docenti devono esigere il certificato medico. Il docente coordinatore ha il compito di riportare le assenze nel prospetto iniziale del registro onde permettere mensilmente all’Ufficio la registrazione globale delle assenze degli alunni.

22. I docenti sono tenuti a comunicare per iscritto in segreteria i nominativi degli alunni che non adempiono all'obbligo scolastico.

23. Gli insegnanti, su segnalazione della segreteria, annotano sul registro di classe e disciplinare ogni trasferimento di alunni che si verificasse durante l'anno.

24. E' fatto espresso divieto di procedere ali'allontanamento di alunni dalla classe o dal luogo delle attività per motivi di natura disciplinare

25. I docenti sono tenuti a rispettare il codice di comportamento e il codice di condotta e il divieto di fumo nei locali scolastici;

26. Ai docenti responsabili di plesso è affidata l'organizzazione del plesso e precisamente:

1. Organizzare gli interventi in caso di emergenza ;

2. Dare disposizione ai collaboratori scolastici per la sorveglianza e l'eventuale divisione di classi rimaste senza docente ;

3. Vigilare perché nella scuola si evitino andirivieni di gente estranea e far osservare a tutto il personale scolastico e all'utenza le disposizioni impartite dal Dirigente Scolastico e le indicazioni contenute nel Regolamento d'Istituto.

27. I docenti hanno il dovere di apporre sul registro di classe ed eventualmente anche sul registro personale eventuali note disciplinari in caso di comportamenti irriguardosi particolarmente rilevanti o eccessivamente scorretti degli alunni che potrebbero sconfinare nell’insolenza, nella prepotenza, nella violenza e nel vandalismo. Tali note saranno immediatamente segnalate al Dirigente scolastico inviando nell’Ufficio di Presidenza il registro di classe tramite il collaboratore scolastico presente al piano.

Art. 43 - Rapporto scuola-famiglia

I docenti hanno il diritto-dovere di chiedere, su appuntamento in orario extracurricolare, possibilmente in un'ora libera del docente, colloqui con le famiglie nell'ottica di rapporti improntati alla trasparenza, alla serenità, alla collaborazione reciproca.

I docenti, qualora se ne ravvisi la necessità, possono comunicare in via ordinaria con le famiglie utilizzando il diario degli alunni che gli stessi consegneranno successivamente controfirmato da uno dei genitori.

Se non si ottempera a quanto richiesto la prima volta, il docente provvederà a inviare una successiva comunicazione, fino a tre volte. Qualora non ci sia ancora riscontro, il docente avvertirà il Dirigente Scolastico che si attiverà a contattare personalmente la famiglia dell'alunno.

I docenti sono tenuti ad avvisare, tramite diario con comunicazione scritta controfirmata, le famiglie di quegli alunni che svolgeranno attività scolastiche diverse da quelle curricolari.

Si auspica che tutti i genitori partecipino all'elezione dei loro rappresentanti negli Organi Collegiali e che gli eletti partecipino assiduamente con disponibilità e senso di responsabilità alle varie Convocazioni per rendere la scuola più democratica e più incisiva dal punto di vista educativo e culturale nel Territorio.

Qualora i genitori, su iniziativa di una loro rappresentanza o su iniziativa della scuola, fossero convocati per un'Assemblea (di classe, di ordine di scuola o d'Istituto), è bene che partecipino massicciamente per apportare il loro utile contributo.

Se un alunno richiede, con permesso scritto di un genitore, di uscire anticipatamente, la richiesta va accolta sempre dietro l'autorizzazione del Dirigente Scolastico o chi per lui. L'uscita anticipata va annotata sul registro di classe, apponendo il nome dell'alunno, l'ora in cui è uscito e da chi è stato prelevato.

In caso di sciopero del personale la scuola avvertirà le famiglie con apposito comunicato e con congruo anticipo. Non sempre sarà possibile il normale svolgimento delle lezioni. E' possibile, quindi, che gli alunni presenti in scuola siano suddivisi in gruppi e affidati per la vigilanza ai docenti e/o ai collaboratori scolastici non scioperanti. In situazioni di emergenza verranno comunque impartite opportune disposizioni.

SCHEMA SINTETICO STATUTO STUDENTI/ STUDENTESSE

(SCUOLAINFORMATA A VALORI DEMOCRATICIDI: DIALOGORICERCAESPERIENZA SOCIALEEEDUCAZIONE/ FORMAZIONESVILUPPO COSCIENZA CRITICAACQUISIZIONE CONOSCENZELUOGO DICOMUNITA’LA VITA DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA SI BASA SUCOME COMUNITA’SCOLASTICAVOLTA ALLA CRESCITA DELLA PERSONA IN TUTTE LE SUE FORME-INTERAGISCE CON COMUNITA’ CIVILE E SOCIALE-BASA SUA AZIONE EDUCATIVA SU QUALITA’ RELAZIONI INSEGNANTE-ALUNNO-CONTRIBUISCE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONALITA’ IN TUTTI I SUOI ASPETTI-PARI DIGNITA’-SVILUPPO POTENZIALITA’ INDIVIDUALI-RECUPERO SITUAZIONI DI SVANTAGGIOCOSTITUZIONE ITALIANACONVENZIONE SUI DIRITTI DEL FANCIULLO(Onu 20 /11 /1989) IN SINTONIA CON-LIBERTA’ di espressione, pensiero, coscienza e religione-RISPETTO RECIPROCO-RIPUDIO DI OGNI BARRIERA ( ideologica, sociale, culturale))

Art. 44 - Regolamento di classe

DIRITTI

DOVERI

1. L'allievo ha diritto di essere rispettato dal D. S., dai docenti e da tutto il personale della Scuola.

1. L'allievo deve rispettare il D. S., i docenti e tutto il personale della scuola.

2. L'allievo ha diritto di essere valutato in modo obiettivo, equo e trasparente.

2. L'allievo ha il dovere di partecipare alle verifiche e di svolgere tutti i compiti assegnati.

3. L'allievo ha il diritto alla spiegazione della lezione e agli eventuali chiarimenti ove ne avverta la necessità.

3. L'allievo ha il dovere di seguire in silenzio e con attenzione la lezione.

4. L'allievo ha il diritto che gli si presti la dovuta attenzione e soccorso in caso di necessità

4. L'allievo ha il dovere di evitare giochi o azioni pericolose per sé e per gli altri.

5. L'allievo ha il diritto di difendersi in caso d'intervento disciplinare.

5. L'allievo ha il dovere di non mentire o ingannare nessuno.

6. L'allievo ha il diritto di essere rispettato nel suo ritmo apprenditivo.

6. L'allievo ha il dovere di impegnarsi dando il meglio di sé.

7. L'allievo ha il diritto che nell'assegnazione dei compiti per casa si tenga conto di lasciare spazio a un tempo libero adeguato alla sua età.

7. L'allievo ha il dovere di eseguire i compiti per casa con cura e diligenza e di portare a scuola il materiale necessario occorrente.

8. Ciascun allievo, nessuno escluso, ha il diritto di partecipare ai viaggi d'istruzioni e ad altre manifestazione collettive.

8. L'allievo nel partecipare ai viaggi d'istruzione o ad altre manifestazioni collettive deve attenersi alle indicazioni dei docenti.

9. L' allievo ha il diritto di esprimere le proprie opinioni personali, purché non siano lesive della dignità altrui.

9. L'allievo nell'esprimere le proprie opinioni deve evitare di offendere la dignità di chiunque.

10. L'allievo ha il diritto di un adeguato intervallo per il riposo nelle ore di lezioni.

10. L' allievo durante l'intervallo di ricreazione deve rispettare i turni per il bagno e non creare turbativa e disordine, sia il classe sia nei corridoi.

11. L'allievo ha il diritto di utilizzare i servizi igienici nei casi di urgenza.

11. L'allievo ha il dovere di fare un corretto uso dei servizi igienici, lasciandoli puliti.

12. L'allievo ha il diritto di recuperare con l'aiuto dei docenti il suo ritardo apprenditivo.

12. L'allievo ha il dovere di impegnare al meglio le sue potenzialità, dando disponibilità a collaborare coi docenti.

13. L'allievo ha diritto a una scuola pulita, accogliente e dotata di adeguate attrezzature e sussidi.

13. L'allievo deve lasciare puliti e ordinati i locali che utilizza e usare in modo corretto le attrezzature e i sussidi.

14. L'allievo ha diritto alle verifiche periodiche e ad essere informato del suo livello apprenditivo.

14. L'allievo ha il dovere di studiare in modo continuativo e sistematico.

15. L'allievo ha il diritto di essere rispettato dai compagni.

15. L'allievo ha il dovere di rispettare tutti i compagni, senza aggredire, insultare ed offendere nessuno.

16. L'allievo ha il dovere di frequentare assiduamente le lezioni, di rispettare l'orario di entrata e di giustificare le eventuali assenze.

17. Per quanto riguarda la sicurezza, l'allievo deve attenersi con scrupolo alle indicazioni dei docenti.

Art. 45 - Regolamento per l'intervallo Scuola Secondaria

La ricreazione non può avere inizio prima che sia stato effettuato il cambio d'ora dei docenti che si avvicendano nelle varie classi.

Durante l'intervallo, che avverrà dalle ore 10,25 alle ore 10,35 gli alunni restano o nell'aula o nello spazio immediatamente antistante, sotto la sorveglianza e la responsabilità dei docenti della 3 ora.

Gli alunni possono conversare e consumare la merenda, senza allontanarsi dal proprio gruppo classe.

Sia in classe, sia negli spazi comuni devono essere rispettate le seguenti regole:

1. non correre;

2. non gridare;

3. non giocare a palla;

4. non fare giochi violenti o pericolosi per sé e per gli altri (spinte, calci, pugni etc.);

5. rispettare le norme di pulizia dei locali dove si trascorre l'intervallo (raccogliere ciò che cade dai panini e dai sacchetti delle merende, non versare per terra le bevande);

6. non toccare il materiale lasciato incustodito dai compagni (zaini, libri, astucci, diari etc.);

7. ubbidire ai richiami di qualunque docente o collaboratore scolastico;

8. non impedire in nessun modo l'accesso dei compagni ai bagni;

9. andare al bagno con il permesso dell'insegnante.

L'accesso ai bagni sarà regolato dai collaboratori scolastici per evitare sovraffollamento e confusione.

Gli alunni che non rispettano le regole sopraindicate, saranno sottoposti a provvedimenti disciplinari.

Art. 46 - Norme di comportamento degli alunni

1. Gli alunni sono tenuti ad avere nei confronti del Dirigente Scolastico, di tutto il personale e dei compagni, lo stesso rispetto, anche formale, consono ad una convivenza civile.

2. Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria anche per tutte le attività organizzate e programmate in tempo utile dal Consiglio di Classe. Gli alunni devono presentare la giustificazione firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le veci.

3. I ritardi verranno annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati dai genitori il giorno successivo tramite il libretto.

4. Gli alunni devono portare quotidianamente il diario scolastico che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare i compiti e le lezioni assegnate, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.

5. Le assenze devono essere giustificate dai genitori tramite l'apposito libretto e devono essere presentate al rientro in classe, all'inizio della prima ora di lezione all'insegnante che provvedere a controfirmare e a prendere nota sul registro. Se l'assenza dovuta a malattia supera i cinque giorni occorre presentare una certificazione medica. L'alunno che non giustifichi la sua assenza entro 3 giorni , dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. In caso di ripetute assenze, su segnalazione dei docenti della classe, potranno essere inviate tempestive comunicazioni scritte alle famiglie.

6. Non è consentito agli alunni di uscire dall'edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità i genitori dovranno preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul libretto e venire a prelevare personalmente lo studente (o delegare per iscritto un'altra persona maggiorenne che dovrà essere munita di documento di riconoscimento).

7. Quando le richieste di uscite anticipate o di ingressi ritardati sono numerosi, il CdC informerà per iscritto la famiglia.

8. In caso di astensione collettiva dalle lezioni, gli alunni devono presentare regolare giustificazione, fatte salve le competenze del Dirigente Scolastico e degli Organi Collegiali previste dalla vigente normativa in materia. Gli alunni presenti, comunque, non devono essere privati del loro diritto a regolari lezioni, né devono in alcun modo risentire della particolare circostanza.

9. Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un'aula all'altra, all'ingresso e all'uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare nei corridoi e nelle aule ecc. ...

10. Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l'autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante che se ne assume la responsabilità.

11. Saranno puniti con severità tutti gli episodi di violenza che dovessero verificarsi tra gli alunni sia all'interno della scuola che fuori. Tutti devono poter frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze di altri.

12. Nelle aule e nel cortile ci sono appositi contenitori per la raccolta dei rifiuti: è necessario utilizzarli correttamente.

13. Gli insegnanti ed i collaboratori scolastici segnaleranno in Dirigenza i nominativi degli alunni o le classi che non rispettano queste regole.

14. Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici che assicurano, con i docenti, il buon funzionamento della scuola ed in alcuni momenti possono essere incaricati della sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni; durante le ore di lezione sorvegliano corridoi e servizi.

15. Gli alunni che, per motivi di salute, non potranno seguire le lezioni di Educazione Fisica dovranno presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero firmata dal genitore unita a certificato del medico di famiglia su modulo A.S.L. Per la pratica dell'attività sportiva integrativa, per la partecipazione ai Giochi della Gioventù dovrà essere presentato certificato di stato di buona salute.

16. Gli alunni sono tenuti a portare a scuola solo l'occorrente per i compiti e le lezioni e l'eventuale merenda. Non è consigliabile portare somme di denaro e oggetti di valore. La scuola, in ogni caso, non risponde comunque di eventuali furti. E' vietato l'uso del cellulare e di ogni dispositivo informatico in tutti i locali della scuola.

17. Ogni studente è responsabile dell'integrità degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: coloro che provocheranno guasti al materiale e o alle suppellettili della scuola o del Comune saranno invitati a risarcire i danni.

18. E' fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.

19. Gli alunni al suono della campanella che segnala l'entrata nella scuola devono entrare nell'edificio ordinatamente e in silenzio.

Art. 47 - Sanzioni disciplinari per gli alunni

Premesso che: - la scuola collabora con le famiglie per l'educazione personale e sociale degli alunni; la stessa fa opera preventiva per aiutare ciascun alunno al senso dell'autocontrollo, della responsabilità e del senso civico onde integrarsi democraticamente e attivamente nell'ambiente scolastico e sociale dell'ambiente in cui vive; si rende necessario in alcuni casi estremi, per garantire il rispetto di tutti e il regolare svolgimento delle attività didattiche, intervenire con delle sanzioni disciplinari su alunni che assumono comportamenti eccessivamente scorretti che potrebbero sconfinare nell' insolenza, oscenità, prepotenza, violenza e vandalismo.

Il ricorso alla Dirigenza per interventi disciplinari va contenuto nei casi più gravi, sia per agevolare il complesso e difficile lavoro di ufficio della stessa sia per non ingenerare nell'alunno la convinzione di una certa impotenza educativa del docente, e quindi facilitare il rinforzo di condotte scorrette.

E' vietato espressamente allontanare per motivi disciplinari l'alunno dalla classe o dal luogo dove si svolgono le attività.

Le sanzioni disciplinari sono di quattro tipi: ammonimento verbale; nota disciplinare; sospensione temporanea dalle lezioni; orario aggiuntivo" obbligo di frequenza scolastica in orario aggiuntivo"

1.Gli ammonimenti verbali vanno misurati e dosati caso per caso per non perdere d'incisività. Orientativamente si propone di prendere in considerazione i seguenti casi:

· Chiacchierio

· Continue distrazioni

· Gironzolare tra i banchi

· Affacciarsi alla finestra

· Soffermarsi nei corridoi o ai bagni

2.Le note disciplinari, per avere una loro efficacia, devono sanzionare solo mancanze gravi e vanno comunicate tempestivamente al Dirigente Scolastico o chi per lui che riprenderà l'alunno. L’insegnante che ha fatto ricorso alla sanzione ha l’obbligo di avvisare la famiglia. Il Dirigente scolastico convocherà la famiglia se lo riterrà opportuno e, nei casi molto gravi, convocherà d'urgenza il Consiglio di Classe. Nei casi di recidiva si passerà a una sanzione superiore. Orientativamente si propone di prendere in considerazione i seguenti casi:

· Uso del cellulare

· La bestemmia.

· Insulti ripetuti ai compagni.

· Danneggiamento degli oggetti dei compagni.

· Grave disturbo alle attività scolastiche.

· Reiterato ritardo all'entrata nella IA ora.

· Uscita senza permesso dall'aula

· Lungo ritardo per il rientro.

3.La sospensione dalle lezioni in via ordinaria deve essere comminata dal Consiglio di Classe che si riunisce in seduta straordinaria, ma non è da escludere in casi molto gravi e urgenti la decisione discrezionale del Dirigente Scolastico su proposta dell'insegnante di classe. Orientativamente i casi in cui bisogna ricorrere alla sospensione disciplinare sono i seguenti:

· Aggressione violenta.

· Grave mancanza di rispetto verso il Dirigente, i docenti e il personale della Scuola, con manifestazioni reiterate d' insolenza.

· Grave danneggiamento alle strutture, agli arredi e ai sussidi della Scuola.

· Atti osceni.

· Bullismo (minacce e ricatti reiterati e accertati).

· Sottrazione di oggetti della Scuola o dei compagni.

4.L'obbligo di frequenza scolastica in orario aggiuntivo può essere comminato in alternativa alla sospensione dalle lezioni nell'ambito delle attività riferite al Progetto "Traghetto per la vita", previa disponibilità dei docenti e della famiglia e può avvenire sia nella fascia oraria 8.00/8.15, che in orario pomeridiano.

Le sanzioni disciplinari incidono sul voto di condotta che , insieme alla valutazione riportata nelle singole discipline, determina la valutazione finale.

Eventuali danni provocati dagli alunni devono essere segnalati in Dirigenza. I danni riscontrati devono essere risarciti dai responsabili. Qualora non venga individuato, il responsabile, gli insegnanti della o delle classi interessate ne discuteranno in Consiglio di Classe con i genitori ed il risarcimento sarà effettuato in modo collettivo.

E' bene che ci sia sempre uniformità dei docenti della stessa classe nell'applicazione delle sanzioni, onde evitare discrepanze che rendono poco efficaci i provvedimenti presi. Su alcuni principi, fatte sempre salve la discrezionalità e la libertà del docente, non bisogna transigere per evitare di proporre all'interno e all'esterno della Scuola modelli di educazione differenziati o addirittura contrastanti.

Art. 48 - Doveri del Personale Amministrativo

Il lavoro del personale amministrativo è indispensabile anche come supporto all'azione didattica e la valorizzazione delle loro competenze è decisiva per l'efficienza e l'efficacia del servizio e per ilconseguimento delle finalità educative.

Il personale amministrativo risponde al telefono con la denominazione dell'Istituzione Scolastica e il proprio nome.

1. Non può utilizzare i telefoni cellulari durante l'orario di lavoro.

2. Cura i rapporti con l'utenza nel rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di accesso alla documentazione amministrativa prevista dalla Legge.

3. Collabora con i docenti.

4. Il personale amministrativo deve:

a. Osservare scrupolosamente l'orario di servizio, sottoscrivere giornalmente la presenza, annotando l'ora all'inizio ed al termine del servizio;

b. Non abbandonare il posto di lavoro se non per esigenze di servizio, ovvero, solo dietro autorizzazione del Dirigente Scolastico o del Direttore dei SS.GG.AA.

c. Prendere visione delle comunicazioni della Dirigenza e firmare gli ordini di servizio;

d. Chiedere per iscritto le ore di permesso;

e. Adempiere con scrupolosità e diligenza alle funzioni inerenti il profilo professionale della qualifica di appartenenza;

f. Mantenere durante le ore di servizio decoro e comportamento ineccepibili e irreprensibili;

g. Far pervenire alla Dirigenza in forma riservata qualsiasi tipo di richiesta e segnalare, quantoritenuto utile per il buon funzionamento della scuola;

h. Consegnare il registro di classe al docente della prima ora prima dell'inizio dell'ora;

i. Conoscere il profilo di appartenenza;

j. Rispettare i " Doveri del Dipendente" riportati dall'art. 89 del C.C.N.L. 2003 e il Codice di Condotta Ali. 1 e 2 dello stesso C.C.N.L. 2003;

k. Conoscere la Carta dei Servizi e il P.O.F. adottati dall'Istituto;

l. Rispettare il divieto di fumo nei locali scolastici.

Art. 49 - Norme di comportamento e doveri dei Collaboratori Scolastici

I collaboratori scolastici sono tenuti a prestare servizio, salvo diverse disposizioni, nella zona di competenza secondo le mansioni loro assegnate. Della presenza in servizio farà fede la firma sul registro di presenza del personale.

1. In ogni turno di lavoro i collaboratori scolastici devono accertare l'efficienza dei dispositivi di sicurezza, individuali e collettivi, e la possibilità di utilizzarli con facilità.

2. I collaboratori scolastici:

a. Vigilano sull'ingresso e sull'uscita degli alunni;

b. Sono facilmente reperibili da parte degli insegnanti, per qualsiasi evenienza;

c. Collaborano al complessivo funzionamento didattico e formativo;

d. Comunicano immediatamente al Dirigente Scolastico o ai suoi collaboratori l'eventuale assenza dell'insegnante dall'aula, per evitare che la classe resti incustodita;

e. Collaborano con gli insegnanti nella raccolta dei buoni mensa e nella predisposizione degli elenchi dei partecipanti al servizio;

f. Favoriscono l'integrazione degli alunni portatori di handicap;

g. Vigilano sulla sicurezza ed incolumità degli alunni, in particolare durante gli intervalli, negli spostamenti e nelle uscite degli alunni per recarsi ai servizi o in altri locali;

h. Possono svolgere, su accertata disponibilità, funzione di accompagnatore durante i viaggi e le visite di istruzione;

i. Riaccompagnano nelle loro classi gli alunni che, al di fuori dell'intervallo e senza seri motivi, sostano nei corridoi;

j. Sorvegliano gli alunni in caso di uscita dalle classi, di ritardo, assenza, o allontanamento momentaneo dell'insegnante;

k. Impediscono, con le buone maniere, che alunni di altri corsi possano svolgere azioni di disturbo nel corridoio di propria pertinenza, riconducendoli con garbo e intelligenza alle loro classi;

l. Sono sempre tolleranti e disponibili con gli alunni, non dimenticando mai che la funzione della scuola è quella di educare specialmente quegli allievi che ne hanno maggiore bisogno;

m. Impediscono l'uscita arbitraria degli alunni dalla scuola ma esclusivamente con docenti o accompagnati da un genitore o da un loro delegato;

n. Evitano di parlare ad alta voce;

o. Tengono i servizi igienici sempre puliti e accessibili;

p. Provvedono, al termine delle lezioni, alla quotidiana pulizia con acqua e detersivi disinfettanti dei servizi e degli spazi di pertinenza, nonché delle suppellettili delle aule affidate;

q. Non si allontanano dal posto di servizio tranne che per motivi autorizzati dal Direttore SS.GG.AA. o dal Dirigente Scolastico;

r. Invitano tutte le persone estranee che non siano espressamente autorizzate dal Dirigente Scolastico a uscire dalla scuola. A tale proposito si terranno informati sugli orari di ricevimento dei genitori, collocati sempre in ore libere da insegnamento;

s. Prendono visione del calendario delle riunioni dei Consigli di Classe, dei Collegi dei Docenti o dei Consigli di Istituto, tenendosi aggiornati circa l'effettuazione del necessario servizio;

t. Sorvegliano l'uscita delle classi e dei cancelli esterni,prima di dare inizio alle pulizie.

3. Ove accertino situazioni di disagio, di disorganizzazione o di pericolo, devono prontamente comunicarlo in Segreteria. Segnalano, sempre in Segreteria, l'eventuale rottura di suppellettili, sedie o banchi prima di procedere alla sostituzione.

4. Accolgono il genitore dell'alunno minorenne, che vuole richiedere l'autorizzazione all'uscita anticipata. Il permesso di uscita, firmato dal Dirigente Scolastico o da un docente delegato, verrà portato dal collaboratore nella classe dell'alunno, dove il docente provvedere alla annotazione dell'autorizzazione sul registro di classe, dopo di che l'alunno potrà lasciare la scuola.

5. Al termine del servizio tutti i collaboratori scolastici, di qualunque turno e a qualsiasi spazio addetti dovranno controllare, dopo aver fatto le pulizie, quanto segue:

a. Che tutte le luci siano spente;

b. Che tutti i rubinetti dei servizi igienici siano ben chiusi;

c. Che siano chiuse le porte delle aule, le finestre e le serrande delle aule e della scuola;

d. Che ogni cosa sia al proprio posto e in perfetto ordine;

e. Che vengano chiusi le porte e i cancelli della scuola;

f. I collaboratori addetti agli uffici controlleranno che siano chiuse tutte le porte degli uffici.

6. Appongono la propria firma, per presa visione, sulle circolari e sugli avvisi; in ogni caso tutte le circolari e gli avvisi affissi all'albo della scuola o inseriti nel registro degli avvisi della scuola si intendono regolarmente notificati al personale tutto.

7. Controllano ed intervengono sullo stato di pulizia dei servizi igienici nell'arco della giornata, provvedendo anche a rimuovere situazioni di possibile pericolo (pavimento bagnato ecc. ...);

8. Siano sempre vigili ed attenti a che gli alunni non danneggino pareti, corridoi, infissi interni ed esterni e arredi;

9. E' fatto obbligo ai collaboratori scolastici di prendere visione delle mappe di sfollamento dei locali e di controllare quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo;

10. In caso di freddo eccessivo o di pioggia possono accogliere gli alunni, prima dell'orario d'ingresso nell'atrio della scuola assicurandone la sorveglianza;

11. Rispettano il codice di comportamento e il codice di condotta allegati n° 1 e 2 del C.C.N.L. 2003;

12. Rispettano il divieto di fumo nei locali scolastici.

Art. 50 - Diritto di trasparenza nella didattica.

L'alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola.

Il coordinatore del CdC si farà carico di illustrare alla classe il POF e recepirà osservazioni e suggerimenti che verranno posti all'analisi e alla discussione del Consiglio di Classe.

I docenti esplicitano le metodologie didattiche che intendono seguire, le modalità di verifica e i criteri di valutazione.

La valutazione sarà sempre tempestiva e adeguatamente motivata nell'intento di attivare nell'alunno processi di autovalutazione che gli consentano di individuare i propri punti di forza e di debolezza e quindi migliorare il proprio rendimento.

Art. 51 - Accesso dei genitori nei locali scolastici

1. I genitori accompagneranno i propri figli a scuola fino alla porta d’ingresso evitando di entrare negli edifici scolastici. Eventuali ingressi con accompagnamento degli alunni nelle classi potranno essere autorizzati dal D.S. su specifica domanda degli interessati e previa valutazione dei motivi dichiarati e debitamente documentati,

2. Non è consentita per nessun motivo la permanenza dei genitori nelle aule o nei corridoi all'inizio delle attività didattiche, fatte salve le esigenze di accoglienza della Scuola dell'Infanzia.

3. Anche le uscite anticipate saranno autorizzate dal D.S. secondo le stesse suddette modalità. Soltanto in casi d’ urgenz