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RENDICONTAZIONE s cientifica infrastruttura ricerca formazione innovazione Azienda Ospedaliera di Alessandria 2019 Azienda Ospedaliera di ALESSANDRIA Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo

RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

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RENDICONTAZIONE scientifica

infrastruttura ricerca formazione innovazione

Azienda Ospedaliera di Alessandria

2019

Azienda Ospedaliera di ALESSANDRIASanti Antonio e Biagioe Cesare Arrigo

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indice4

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Presentazione

Introduzione

L’azienda

SEZIONE 1 - assistenzaATTIVITÀ ASSISTENZIALI E INDICATORI DI PERFORMANCE

Indicatori di performance I numeri dell’ospedale Distribuzione dei ricoveri ordinari per MDC Attività assistenziali Attività dei dipartimenti

Miglioramento continuo qualitàdell’assistenza Certificazioni e accreditamenti La sorveglianza delle infezioni La gestione del rischio clinico

Servizi di accoglienza Carta dei Diritti Servizio sociale aziendale Servizio di mediazione culturale

Emergenza Covid-19

SEZIONE 2 - RICERCAATTIVITÀ SCIENTIFICA E INDICATORI DI PERFORMANCE

Indicatori di performance

Contesto di riferimento

Organizzazione della RicercaPiano della RicercaComitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione

Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione (DAIRI)Le Strutture del DAIRI Area Ricerca e Innovazione

PRODUZIONE SCIENTIFICA

Produzione scientifica

Editoria scientifica Working Paper of Public Health Quaderni

Centro Studi per le Medical Humanities

ATTIVITÀ DI RICERCA

Attività di ricerca Studi cliniciIl programma del Mesotelioma Comitato Etico Interaziendale Progetto SPERIMENTA

Finanziamenti per la ricerca

Collaborazione Scientifiche

Didattica e FormazioneEventi formativiDidatticaMaster di I livello in “Data Management e Coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche”

Divulgazione scientifica

Le Unità di ricerca

APPENDICE 1 – STUDI

APPENDICE 2 - PUBBLICAZIONI

INDICE DEGLI AUTORI

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

PresentazioneGiacomo Centini Direttore Generale

Stiamo affrontando un importante lavoro di rinnovamento, riqualificazione e riorganizzazione insieme ai dipendenti, il vero motore di questa Azienda e senza i quali non sarebbe possibile dare una risposta di salute che tende sempre di più all’eccellenza.

Nel corso del 2019 abbiamo raggiunto importanti risultati frutto della collaborazione con le istituzioni, le associazioni del territorio, la Regione nonché tutti gli interlocutori con cui dialoghiamo.

La ricerca, la formazione e l’innovazione sono elementi di forza per la nostra Azienda Ospedaliera: più volte abbiamo detto che dove si fa ricerca si cura meglio e i nostri professionisti lo stanno dimostrando con i fatti.

Lo scorso anno, come dimostra questo volume, le nostre attività sono proseguite per offrire i migliori percorsi di cura ai nostri pazienti che assistiamo con il supporto della ricerca scientifica e delle innovazioni tecnologiche e strutturali: ne sono esempio i progetti avviati legati alla Terapia Intensiva Neonatale, che sarà collocata al presidio Civile con l’obiettivo di riunire la coppia mamma-bambino; il progetto di prericovero; le attività di umanizzazione delle aree comuni di accoglienza; i numerosi investimenti relativi alla dotazione tecnologica per la sostituzione di beni obsoleti, nonché tutta la progettualità collegata al rinnovo complessivo dell’Infantile. Progetti che hanno subito una battuta d’arresto con l’emergenza Covid nel corso del 2020, ma che sono funzionali al percorso di cambiamento e rinnovamento dell’Azienda Ospedaliera, che passa proprio dalla ricerca, dalla didattica e dall’innovazione.

La delibera regionale che ci ha permesso di avviare le pratiche per la candidatura al percorso verso l’IRCCS e la sottoscrizione del protocollo di intesa con l’Università del Piemonte Orientale sono i due pilastri che portano la nostra Azienda verso la sua nuova missione di ricerca e didattica. Una grande sfida che insieme a tutti i nostri operatori di cura stiamo affrontando per dare risposte sempre più qualificate ai nostri pazienti.

Giacomo Centini

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Antonio Maconi Responsabile IRFI

Introduzione

Questo volume contiene una visione complessiva dei risultati più significativi che questa Azienda Ospedaliera ha raggiunto nel corso del 2019 dal punto di vista della ricerca, oltre che sotto il profilo assistenziale, cui è strettamente collegata.

Un anno di grandi cambiamenti, che ha visto in particolare l’avvio del percorso per il riconoscimento IRCCS da parte della Regione Piemonte, con Deliberazione della Giunta Regionale 22 marzo 2019, n. 42-8606 ad oggetto: “Candidatura dell'Azienda Ospedaliera di Alessandria e dell'ASL AL al riconoscimento quale Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per patologie ambientali e mesotelioma”.

Altro tassello fondamentale la sigla del protocollo con l’UPO, una collaborazione instaurata ormai da alcuni anni, che si è consolidata attraverso il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica nel percorso IRCCS, l’attivazione della collaborazione con la Scuola di Medicina e l’interazione con i Dipartimenti Umanistici per la realizzazione di specifiche progettualità.

Il 2019 è stato un anno di grande lavoro, come è descritto nel volume, che ha visto l’Infrastruttura Ricerca Formazione e Innovazione operare per realizzare e concretizzare la strategia di ricerca aziendale, attraverso funzioni di supporto alla Direzione, di coordinamento delle articolazioni aziendali nell’identificazione e nello sviluppo delle linee strategiche inerenti la ricerca, l’alta formazione, la promozione dell’attività scientifica, nonché il governo dell’innovazione aziendale in ambito sia sanitario, che tecnico-amministrativo.

L’Infrastruttura, con il nuovo atto aziendale Dipartimento Attività Integrate Ricerca e Innovazione, ha svolto funzioni di coordinamento e gestione delle attività scientifiche e di ricerca clinica realizzate in Azienda, favorendo la collaborazione, attraverso la stipula di convenzioni, con istituti scientifici, grandi ospedali nazionali e internazionali nonché con istituti universitari allo scopo di incentivare nuove forme di progettualità di tipo clinico, di ricerca o organizzativo. Il Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione, ha consolidato le proprie attività, mentre è stato implementato il supporto all’Area Ricerca e Innovazione finalizzata all’attivazione del percorso IRCCS, che coinvolge più strutture operative e figure professionali appartenenti a dipartimenti e ad aree funzionali diversi.

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

“Chi ricerca, cura” è lo slogan che l’Azienda ha scelto per veicolare il messaggio di cambiamento della missione e mai come nel 2020, con l’emergenza Covid, è stato così vero: lo racconteremo, però, nel prossimo volume, insieme al grande sforzo che tutti hanno compiuto per fornire una risposta di salute alla pandemia.

Qui ricordiamo che il 2019 è stato un anno di lavoro che ha visto un grande numero di professionisti e ricercatori operare con la stessa tensione ideale, quella di mutare il volto dell’Azienda Ospedaliera, con impegno e determinazione.

Essere Hub della conoscenza è uno degli obiettivi dell’Azienda Ospedaliera e i risultati esposti in questa pubblicazione rendicontano le numerose progettualità che sono state messe in campo per raggiungerlo. Poterlo raccontare è un motivo di orgoglio per tutta l’Azienda.

Antonio Maconi

Chi ricerca, cura

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L’azienda

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

L’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo”, con i suoi tre presidi, è inserita nel Sistema Sanitario della Regione Piemonte e costituisce un centro di riferimento per le attività di II e III livello per le province di Asti e Alessandria, con una popolazione di riferimento totale pari a circa 650.000 abitanti.

L’Ospedale garantisce un percorso diagnostico-terapeutico efficace e tempestivo a ogni cittadino, prendendo in carico anche casi acuti e complessi, svolgendo così un ruolo di presidio non solo di base ma anche specialistico in correlazione con i servizi territoriali.

La missione degli operatori è farsi carico dei bisogni di salute delle persone che scelgono l’Azienda Ospedaliera, con l’obiettivo generale di migliorare le cure al paziente, nella consapevolezza che “chi ricerca, cura”. Infatti, l’Azienda sostiene la formazione, la ricerca, la traduzione nella pratica clinica di linee guida e buone pratiche in un’ottica di garanzia della qualità e dell’affidabilità dei servizi erogati.

Ospedale “Santi Antonio e Biagio”Via Venezia, 6 – Alessandria

Presidio per acuti in età adulta, dove vengono trattate le patologie di alta complessità. È dotato del Dipartimento per l’emergenza DEA di II livello e di tutte le principali branche specialistiche, comprese quelle di III livello.

Ospedale Infantile “Cesare Arrigo”Spalto Marengo, 46 – Alessandria

Presidio pediatrico dotato di Pronto Soccorso di II livello, dotato delle specialità di base e in grado di fornire assistenza di terapia intensiva neonatale e pediatrica.

Ristrutturato dopo l’alluvione del 1994 e completato nel 2006, è oggi il solo ospedale monospecialistico riabilitativo in Piemonte, riferimento di III livello e di II livello nel campo cardio-respiratorio, ortopedico e neurologico.

Ospedale “Teresio Borsalino”Piazzale Ravazzoni, 4 – Alessandria

Poliambulatorio “Ignazio Gardella”Via Don Gasparolo, 2 - Alessandria

Presidio con centro prelievi e numerosi ambulatori specialistici.

Centrale Operativa Emergenza 118 e Base ElisoccorsoVia Teresa Michel, 65 - Alessandria

Attiva H24 e 365 giorni all’anno, risponde alle chiamate dalle Province di Alessandria e Asti.

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L’attività di assistenza e cura, mandato dell’Azienda, si realizza attraverso la partecipazione, razionale ed effettiva, delle professioni che agiscono a diretto contatto con il paziente e di quelle che, con pari dignità, forniscono le prestazioni e i prodotti o servizi intermedi, necessari all’attività delle prime.

Di conseguenza l’Azienda cura e valorizza modalità di lavoro multiprofessionali e multidisciplinari, favorisce una cultura organizzativa che ha come valori centrali la partecipazione, la collegialità nell’assunzione delle decisioni che riguardano le tipologie e le modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie e che pone il paziente e i suoi bisogni a riferimento dell’attività dei professionisti e delle attenzioni dell’organizzazione nel suo complesso.

L’Azienda agisce secondo 5 aree strategiche che riprendono l’acronimo OPERA.

IL PIANO STRATEGICO

AZIENDA ALL’OPERA

OPERAZIONE ECCELLENZA Valorizzare e sviluppare aree ad alto valore aggiunto per alta specialità, complessità, produttività

PERSEGUIRE

L’EFFICIENZA

Aumentare l’efficienza eliminando gli sprechi e ridefinendo percorsi di materiali e informazioni più ordinati attraverso la razionalizzazione e il monitoraggio

ESSERE CON

IL TERRITORIO Lavorare in sinergia con le istituzioni del territorio per dare la migliore risposta di salute ai pazienti

RICERCA COME MISSIONESostenere e potenziare l’attività di produzione e ricerca scientifica, anche attraverso l’integrazione con l’Università

ACCOGLIENZA

E BEN-ESSEREGarantire ospitalità intesa come benessere, vicinanza, ascolto, accoglienza e confort ai pazienti. Promuovere un clima in cui gli operatori si sentono coinvolti e valorizzati.

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SEZIONE 1 - assistenza

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ATTIVITÀ ASSISTENZIALI e indicatori di performance

Miglioramento continuo qualità dell’assistenza

Servizi di accoglienza

Indicatori di performance

Carta dei DirittiServizio sociale aziendaleServizio di mediazione culturale

I numeri dell’ospedaleDistribuzione dei ricoveri ordinari per MDCAttività assistenzialiAttività dei dipartimenti

Certificazioni e accreditamentiLa sorveglianza delle infezioniLa gestione del rischio clinico

Emergenza COVID

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

581POSTI LETTO

21.211RICOVERI ORDINARI

95POSTI LETTO

DAY HOSPITAL

9.102RICOVERI

DAY HOSPITAL

8,57DEGENZA MEDIA

91% OCCUPAZIONE DEI POSTI LETTO

64.230ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO

1.364.622PRESTAZIONI AMBULATORIALI per esterni

2.184.074PRESTAZIONI AMBULATORIALI per interni

I numeri dell’ospedale

INDICATORI di performance

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

2016 2017 2018 2019NUMERO TOTALE POSTI LETTO (RO) 550 584 574 581

NUMERO TOTALE RICOVERI PER ANNO (RO) 20.218 21.098 20.758 21211

DEGENZA MEDIA 8,61 8,45 8,64 8,57

INDICE OCCUPAZIONE POSTI LETTO 0,85 0,86 0,86 0,91

INDICE COMPARATIVO DI PERFORMANCE IP DRG M : 0,78

IP DRG C : -0.12

IP DRG M : 0,48

IP DRG C : -0.10

IP DRG M : 0,52

IP DRG C : -0.33

IP DRG M : 0,35

IP DRG C ::-0.40

INDICE DI CASE MIX PER LA MISURAZIONE DELLA COMPLESSITÀ DELLA CASISTICA TRATTATA E PESO MEDIO DEL DRG

PM: 1,34 PM: 1,35 PM: 1,41 PM: 1,45

INDICE DI ATTRAZIONE DA ALTRE REGIONI 4,9% 5,2% 5,4% 6%

DAY HOSPITAL POSTI LETTO 86 87 88 95

NUMERO TOTALE DH PER ANNO 7.835 8.317 8.718 9102

PRESTAZIONI PER ESTERNI 1.572.472 1.461.946 1.456.039 1.364.622

PRESTAZIONI DI PRONTO SOCCORSO 574.529 594.764 620.448 603.266

PRESTAZIONI PER INTERNI 1.285.911 1.359.518 1.385.623 1.580.808

PRESTAZIONI IN FATTURAZIONE ATTIVA 110.609 168.655 157.778 184.097

Attività dei dipartimenti

DIPARTIMENTO RO DH DS SAM

DIPARTIMENTO INTERNISTICO 7.802 2.078 363 223.395

DIPARTIMENTO CHIRURGICO 5.070 170 3.610 88.287

DIPARTIMENTO DEI SERVIZI 112 0 0 994.780

DIPARTIMENTO ANESTESIA, RIANIMAZIONE E BLOCCHI OPERATORI

294 782 0 3.016

DIPARTIMENTO PEDIATRICO-OSTETRICO 5.621 595 1.242 34.098

DIPARTIMENTO DI RIABILITAZIONE 837 177 0 20.870

DIPARTIMENTO DEA 1.000 0 0 45

DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE 435 72 0 131

DIREZIONE SANITARIA 40 0 13 0

MDC QUANTITÀ % SUL TOTALE

Malattie e disturbi dell’apparato cardiocircolatorio

Malattie e disturbi dell’apparato respiratorio

Malattie e disturbi del sistema muscolo-scheletrico e del tessuto connettivo

Malattie e disturbi del sistema nervoso

Gravidanza, parto e puerperio

Malattie e disturbi dell’apparato digerente

Malattie e disturbi del periodo neonatale

Malattie infettive e parassitarie (sistemiche o di sedi non specificate)

Malattie e disturbi del rene e delle vie urinarie

Malattie e disturbi epatobiliari e del pancreas

3759 17,72%

2618 12,34%

2084 9,83%

1819 8,58%

1708 8,05%

1509 7,11%

1266 5,97%

1261 5,95%

1027 4,84%

610 2,88%

Distribuzione dei ricoveri ordinari per MDCI primi 10 MDC aziendali in termini di valore assoluto

Attività assistenzialiIndicatori di performance

Si riportano di seguito le categorie diagnostiche principali (MDC), che costituiscono raggruppamenti di patologie suddivisi con un criterio clinico-anatomico, per i quali risulta più frequente la domanda di ricovero presso le nostre strutture (dati 2019).

La maggiore complessità della casistica trattata (dimostrata dall’aumento del peso medio) e un forte aumento dell’indice di occupazione posti letto unita alla diminuzione della degenza media, ha determinato un aumento del numero di ricoveri con un incremento della valutazione economica degli stessi. Particolarmente interessante il trend di arrivi da fuori Regione che ha continuato di aumentare.

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Certificazioni e accreditamenti

L’Azienda ha intrapreso da anni percorsi di accreditamento e certificazione, integrati tra loro per promuovere la qualità e la sicurezza delle cure. Le attività includono la redazione dei Piani annuali di miglioramento, la diffusione dei risultati relativi allo stato di avanzamento di tali piani, la stesura e diffusione di procedure e protocolli clinici, la formazione del personale, le relazioni con gli Enti esterni certificatori e le Istituzioni sanitarie regionali e nazionali.

MIGLIORAMENTO CONTINUO qualità dell’assistenza

Da segnalare che nel corso del 2019 il Laboratorio di Immunogenetica dei Trapianti ha rinnovato l’accreditamento EFI, requisito indispensabile per lo svolgimento dell’attività di tipizzazione tissutale su tutti i percorsi trapiantologici. Le visite ispettive vengono ripetute ogni tre anni, mentre, annualmente, il laboratorio deve effettuare un’auto ispezione allo scopo di verificare il mantenimento del livello di standardizzazione raggiunto.

L’European Federation for Immunogenetics (EFI) è la società scientifica europea per lo studio dell’Immunogenetica e dell’Istocompatibilità ai fini di trapianto di organo e di cellule staminali emopoietiche, nata nel 1981 sotto gli auspici del Consiglio d’Europa di Strasburgo. Gli esperti del settore fanno riferimento all’EFI per acquisire informazioni sugli sviluppi tecnologici e scientifici del settore e ricevere raccomandazioni sui livelli di standardizzazione richiesti dalle determinazioni di laboratorio ed il livello di aggiornamento e qualificazione del personale impiegato.

L’Azienda Ospedaliera di Alessandria è caratterizzata dalla presenza di specialità mediche e chirurgiche di II e III livello, tra cui la Cardiochirurgia, Neurochirurgia, Terapie Intensive per adulti e pediatriche, oltre che Oncologia ed Ematologia, Riabilitazione di II e III livello.

Tali ambiti assistenziali rappresentano altrettanti ambiti di rischio infettivo elevati. I rischi intrinseci prevalenti si rifanno alle caratteristiche di base del bacino di utenza che subisce il ricovero composto da una popolazione sempre più anziana e caratterizzata da malattie croniche e comorbidità, alla presenza di chirurgie specialistiche, e di strutture onco-ematologiche che ospitano malati particolarmente immunodepressi, delle terapie intensive polivalente e specialistiche oltre che alla presenza di procedure invasive che rappresenta un potenziale di rischio infettivo importante.

I rischi ritenuti prevalenti riguardano quelli correlati all’uso di procedure invasive di specifici setting intensivi e specialistici nonché i rischi rivolti alla popolazione di ricoverati, in generale (rischi legati a esposizione a patogeni per via aerea, idrica, alimentare e quanto altro ricade nell’ambito della igiene ospedaliera).

Il programma aziendale annuale 2019, prendendo spunto dalla presenza di problematiche connesse alla complessità della attività clinica e organizzativa e alla variabilità delle procedure tecniche specifiche ed organizzative, ha previsto il consolidamento di azioni già avviate nel corso degli anni precedenti e la promozione di alcune nuove iniziative di miglioramento nella gestione del rischio infettivo.

Da segnalare nel 2019 l’avvio di corsi FAD “Antibiotico resistenza e il buon uso dell’antibiotico” realizzati in collaborazione e sinergia con l’ASL AL e la Regione Piemonte e “La gestione delle infezioni delle vie urinarie: la prevenzione nei pazienti cateterizzati”.

La sorveglianza delle infezioni

Azienda Ospedaliera Nazionale Santi Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

Corso FAD

www.formazionesanitapiemonte.it

per info e iscrizione

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

La gestione del rischio clinico

La gestione del rischio clinico è uno degli ambiti per il miglioramento della qualità delle prestazioni attraverso un processo sistematico, comprendente sia la dimensione clinica e gestionale, che impiega un insieme di metodi, strumenti e azioni che consentono di identificare, analizzare, valutare, trattare e monitorare i rischi al fine di migliorare la sicurezza dei pazienti e degli operatori. Gli eventi avversi e gli errori nell’erogazione delle prestazioni assistenziali sono ormai ovunque riconosciuti come un importante problema di sanità pubblica. In Azienda è presente la Struttura Semplice a rilevanza aziendale SSa Rischio Clinico.La struttura supporta la Direzione Generale nel coordinamento aziendale delle funzioni di Governo Clinico e prevenzione e gestione del Rischio Clinico, esercitate, oltre che dalla stessa Direzione, dal Collegio di Direzione, dal Direttore Medico dei Presidi Ospedalieri, dai Direttori di Dipartimento e di Struttura, ciascuno per le proprie competenze.

L’unità di Gestione del Rischio clinico è stata costituita con Deliberazione DG 745 del 2 luglio 2008, recependo quanto disposto con D.G.R. n. 14-8500 del 31 marzo 2008 dalla Regione Piemonte. Con deliberazione n. 431 del 12/04/2017 è stata adottata la nuova denominazione di “Unità di gestione del rischio - U.G.R.”, in luogo di “Unità di Gestione Rischio Clinico”.

Tra i principali compiti dell’Unità di gestione del rischio:

• Definizione metodi di rilevazioni rischi e situazioni critiche;

• Mappatura, classificazione analisi e valutazione del rischio clinico;

• Supporto ai Dipartimenti Assist.li per analisi, valutazione degli eventi avversi

e azioni correttive per S.C.;

• Analisi e valutazione schede di segnalazione eventi avversi, quali errori

e studio dei relativi provvedimenti;

• Identificazione delle aree in cui svolgere analisi proattive del rischio

(FMEA), effettuate ogni anno in Ospedale;

• Informazione e formazione del personale medico infermieristico, su

gestione del rischio clinico.

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17 SETTEMBRE 2019Alessandria

Azienda Ospedaliera NazionaleSanti Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

Assessorato alla Sanità, Livelli Essenziali di Assistenza, Edilizia sanitaria

È L’ORA DELLA SICUREZZA

PER LA CURA DEL PAZIENTE

1 ̂Giornata mondialeSicurezza del Paziente

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SICUREZZACOME MIGLIORARE LA SICUREZZA DEL PAZIENTE E LA SICUREZZA PROFESSIONALE DEGLI OPERATORI SANITARI

CULTURALA CREAZIONE DELLA CULTURA DELLA SICUREZZA E L’IMPATTO NELLA PRATICA QUOTIDIANA

COINVOLGIMENTOIL COINVOLGIMENTO DEI PROFESSIONISTI SANITARI COME VALORE ESSENZIALE PER LA SICUREZZA

EMPOWERMENTL’IMPORTANZA DELL’EMPOWERMENT DEL PAZIENTE PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA “ ..CIÒ CHE DEVE ACCADERE È CHE I SANITARI SCENDANO DAL LORO PIEDISTALLO E CHE I PAZIENTI SI ALZINO DALLE LORO GINOCCHIA..” (tratto da R. Johnstone 2012)

FORMAZIONELA FORMAZIONE: UN PASSAGGIO OBBLIGATO PER RAFFORZARE LE PROPRIE COMPETENZE

STRUMENTIGLI STRUMENTI PER IL MIGLIORAMENTO DELLA SICUREZZA: QUALI, COME E QUANDO UTILIZZARLI

COMUNICAZIONESCRITTA? VERBALE? NON VERBALE? COME SI COMUNICA PER MIGLIORARE LA SICUREZZA?

BUONE PRATICHELA CONDIVISIONE DELLA BUONE PRATICHE IN USO PER INCREMENTARE LA SICUREZZA

CENTRALITÀ DEL PAZIENTEIL PAZIENTE AL CENTRO: IL BENEFICIARIO DEL VALORE DELLA SICUREZZA

CONSAPEVOLEZZACOME LA CONSAPEVOLEZZA DELL’IMPORTANZA DELLA SICUREZZA SI TRASFERISCE NELLA PRATICA QUOTIDIANA

È L’ORA DELLA SICUREZZA

PER LA CURA DEL PAZIENTE

Azienda Ospedaliera NazionaleSanti Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

Assessorato alla Sanità, Livelli Essenziali di Assistenza, Edilizia sanitaria

1 ̂Giornata mondialeSicurezza del Paziente

La “Giornata per la sicurezza delle cure e della persona assistita” è stata indetta ufficialmente per il 17 Settembre con la direttiva del Consiglio dei Ministri del 4 aprile 2019, su proposta del Ministero della Salute e in accordo con la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni e Province autonome, aderendo alle indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS).

L'Azienda Ospedaliera di Alessandria ha deciso di trattare il tema in maniera multidisciplinare poiché "sicurezza" significa giusta terapia e giusta diagnosi, nonché ricaduta sociale ed economica sul sistema sanitario.

SSA Rischio Clinico e Medicina LegaleVia Venezia, 16 - AlessandriaScala F piano 2Telefono: 0131 206774

1 ̂Giornata mondialeSicurezza del Paziente

17 SETTEMBRE 2019

La gestione degli eventi avversi che possono accadere all’interno dell’Azienda avviene secondo le modalità descritte nella procedura P 15 “Gestione e comunicazione degli eventi avversi”.

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

L’Ospedale di Alessandria, soprattutto il presidio Civile, presenta condizioni ancora critiche per obsolescenza e vetustà delle strutture, aspetti che si ripercuotono su accoglienza, umanizzazione, benessere di pazienti e operatori e sull’efficienza della gestione. Tale aspetto è ritenuto un’area strategica di investimento essenziale, con opere e interventi che sono proseguiti nel 2019 attraverso specifici progetti aziendali, finalizzati a migliorare gli accessi e le aree comuni ed é collegato al miglioramento dei processi organizzativi attraverso la metodologia del Lean Thinking.

Alcuni di questi progetti di riorganizzazione hanno coinvolto il Gardella, con il progetto “Fast Gardella” per migliorare l’accesso al Poliambulatorio; altro progettualità è stata la riorganizzazione del percorso chirurgico con lo scopo di garantire il rispetto dei tempi di attesa e l’utilizzo appropriato delle sale operatorie: ad oggi, sono aumentati del 35% i pazienti che riescono a completare in un unico accesso il percorso di prericovero e si è ridotto di circa 10 giorni il tempo totale di completamento degli esami per i pazienti che hanno necessità di effettuare consulenze specialistiche prima di sottoporsi ad intervento chirurgico.

Carta dei dirittiAlla base del raggiungimento costante del sistema di erogazione dei servizi (utenza, personale, prestazioni e risultato) in un’ottica di miglioramento continuo, vi è come priorità assoluta la piena sod-disfazione del cittadino: pertanto l’Azienda Ospedaliera è da tempo impegnata nella realizzazione di indagini di rilevazione del grado di soddisfazione degli utenti. L’Azienda si è dotata degli strumenti più appropriati per rilevare le opinioni dei propri clienti, dai più tradizionali, quali un sistema strutturato di gestione dei reclami e la distribuzione del questionario presso i reparti/servizi aziendali realizzata con il contributo delle associazioni di volontariato, fino all’Audit Civico, sistema di valutazione delle aziende sanitarie promosso da Cittadinanza attiva e condotto con la partecipazione diretta dei cittadini.

Servizio Sociale AziendaleÈ presente nell’Azienda Ospedaliera il Servizio Sociale Aziendale che cura i rapporti con le altre Strutture Operative al fine di coadiuvare le dimissioni protette per pazienti anziani, per gli adulti in difficoltà, per i minori in situazioni di pregiudizio o per le situazioni problematiche di donne vittime di violenza e nuclei familiari multiproblematici. Il Servizio Sociale Aziendale cura e coordina: i rapporti con le Associazioni di Volontariato presenti in Azienda, con i Servizi Sociali territoriali esterni all’Azienda, collabora con l’équipe multidisciplinare nei casi di abuso e maltrattamento dei minori ASL AL.

Servizio di mediazione culturaleLa funzione di mediazione culturale è un servizio fornito ai pazienti stranieri per spiegare le regole del sistema sanitario e dell’Azienda Ospedaliera, facilitare l’orientamento presso la struttura e l’effettuazione di pratiche amministrative di routine, fino all’accompagnamento degli utenti stranieri nei casi particolarmente problematici. Sono previste le chiamate per gli interventi di emergenza che vengono effettuate dal personale della struttura interessata.

SERVIZI di accoglienza

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

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Alle 22:40 del 31 dicembre 2019 un tweet di Emergenza24, mentre in Italia ci si stava approntando per festeggiare il nuovo anno, informava che a Wuhan, in Cina, una polmonite virale simile alla SARS si stava diffondendo velocemente tanto da essere definita “epidemia”.Nel giro di qualche settimana quel focolaio avrebbe coinvolto l’intero pianeta. Sarà oggetto di studio degli storici capire i risvolti sociali di questa epidemia.

Abbiamo ritenuto doveroso segnalarla per la “rottura” generata non solo all’interno dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, ma nel mondo. La globalizzazione, i viaggi intercontinentali e la pressoché totale relazione tra ogni parte del mondo hanno posto in evidenza quanto la risposta a questo fenomeno possa essere data grazie ad “un sistema sanitario globale”. Saranno probabilmente impiegati anni per definire quali saranno gli effetti, come incideranno sui modi di vivere, sui consumi, sulle modalità di relazione con le altre persone. Nonché sull’economia e sulla società. Un fenomeno così esteso ed importante che probabilmente inciderà anche sugli aspetti di comunicazione e di relazione tra le persone.

In questo contesto, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha dato il proprio fondamentale contributo nel contrastare l’emergenza Covid-19, in prima battuta attraverso una risposta clinico-assistenziale, poi con una risposta forte sul piano della ricerca e sul piano organizzativo, grazie al consolidamento delle attività collegate all’Infrastruttura Ricerca, Formazione, Innovazione, inserendosi come autorevole apporto nel ricco panorama degli studi e delle ricerche tuttora in corso, fin dalla prima fase dell’epidemia in primavera, continuando poi le attività nel corso dell’anno.

L’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione ha risposto mettendo in campo tutte le proprie competenze, dalla rassegna quotidiana delle evidenze realizzata dal Centro Documentazione, al Laboratorio di Epidemiologia e Biostatistica che in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale e di Padova ha costantemente effettuato il monitoraggio delle stime previsive sul totale dei casi della provincia di Alessandria. Inoltre, il Clinical Trial Center ha coordinato gli studi, affrontati secondo quattro direttrici: dati, trattamenti, aspetti clinici, aspetti organizzativi. Si è aggiunto poi un quinto filone, legato alle valutazioni di tipo ambientale in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, di cui l’Azienda è partner nel progetto per la task force ricerca Covid avviata dall’UPO.

EMERGENZA COVID-19

“La nostra convinzione che chi ricerca cura meglio, in questa occasione ha trovato ancora una volta la sua conferma: grazie all’approccio scientifico abbiamo infatti potuto affrontare in maniera tempestiva una malattia che non conoscevamo, concentrandoci sugli studi più accreditati e contribuendo in prima persona all’incremento della conoscenza sul Covid attraverso l’attivazione di una linea di ricerca dedicata, che ben si inserisce all’interno del filone delle patologie ambientali che ci caratterizza nel percorso di riconoscimento a IRCCS, e la pubblicazione di articoli scientifici prodotti dai nostri professionisti. Fin dal principio ci siamo quindi mossi su due binari, quello della cura e quello della ricerca, per fornire risposte concrete e basate sull’evidenza a partire dall’inserimento all’interno della Cabina di Regia sia di rappresentanti delle strutture coinvolte dal punto di vista clinico sia di rappresentanti dell’Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione che hanno coordinato le cinque direttrici di ricerca sul coronavirus. Possiamo quindi affermare che l’approccio integrato tra cura e ricerca costituisce un valore aggiunto”.

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SEZIONE 2 - ricerca

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ATTIVITÀ SCIENTIFICA e indicatori di performance

Contesto di riferimento

Organizzazione della Ricerca

Dipartimento Attività Integrate Ricercae Innovazione (DAIRI)

Piano della RicercaComitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione

Le strutture del DAIRIArea Ricerca e Innovazione

Indicatori di performance

I numeri della Ricerca

INDICATORI di performance

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604IMPACT FACTOR NORMALIZZATO (IFN)

VALORE DELL’IMPACT FACTOR CALCOLATO SECONDO I CRITERI INDIVIDUATI DAL MINISTERO DELLA SALUTE

2048PAZIENTI ARRUOLATI IN STUDI CLINICI

1,1MILIONI DI EURO PER LA RICERCA*

443EDIZIONI EVENTI ECM

102PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE INDICIZZATE E IMPATTATE

25COLLABORAZIONI SCIENTIFICHE

112PERSONE IMPEGNATE NELLA RICERCA SCIENTIFICA

219STUDI CLINICI

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CONTESTO di riferimento

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Due sono gli elementi che hanno segnato il 2019: la delibera regionale del 22 marzo 2019, fondamentale per avviare formalmente il riconoscimento di IRCCS all’Azienda Ospedaliera di Alessandria insieme all’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria specializzato nel Mesotelioma e nelle Patologie Ambientali.

Le attività sono state orientate a implementare l’organizzazione della ricerca, descritta nelle pagine successive e le collaborazioni scientifiche, nazionali e internazionali, evidenziando il percorso di trasformazione e mutamento intrapreso. Le attività delle unità di ricerca sono state avviate e seguite attraverso una azione puntuale e rigorosa, con l’obiettivo di favorire la crescita qualitativa e quantitativa della produzione scientifica, nonché gli strumenti a disposizione dei ricercatori. L’istituzionalizzazione della ricerca si è affermata anche grazie al miglioramento di alcuni processi, come quelli collegati agli studi, grazie al progetto Sperimenta (descritto a pagina 76) e all’attività del Laboratorio di Epidemiologia, che ha consolidato la propria attività con lusinghieri risultati.

Per quanto riguarda la sinergia con l’UPO e la trasformazione in ospedale universitario, va segnalato che l’Azienda Ospedaliera di Alessandria rappresenta il naturale riferimento quale polo formativo per gli studenti di Medicina, ormai al terzo anno, Infermieristica e dal 2020 anche Fisioterapia, oltre ad ospitare numerosi specializzandi grazie a collaborazioni con varie Scuole di Specialità, disciplinate da specifiche convenzioni. Il percorso di riconoscimento verso l’IRCCS rafforza e qualifica il corso di Laurea di Medicina avviato nel 2018: l’università costituisce il luogo privilegiato di creazione e diffusione del sapere e di formazione di capitale umano ad elevata specializzazione, oltre a svolgere una serie di attività di trasferimento tecnologico e di rapporto con il territorio ed il tessuto economico-sociale.

Ecco perché la ricerca, un centro di ricerca, l’università possono davvero essere elementi di ricchezza per il territorio (in una industria “immateriale”) capaci di dare risposte sempre più qualificate ai pazienti e di favorire una maggiore mobilità sociale sul territorio.

La collaborazione con l’UPO, attraverso la firma avvenuta in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico a Vercelli, che ha visto il consolidamento della sinergia già esistente con il coinvolgimento del Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica nel percorso IRCCS, l’attivazione della collaborazione con la Scuola di Medicina, l’interazione con i Dipartimenti Umanistici per la realizzazione di specifiche progettualità.Un intenso anno di lavoro finalizzato alla domanda di costituzione di un nuovo IRCCS nell’ambito delle Patologie Ambientali e Mesotelioma, che ha aspetti innovativi, potenzialità di sviluppo future e ricadute in termini di miglioramento della ricerca e dell’assistenza sanitaria. Il percorso di riconoscimento verso l’IRCCS rappresenta per l’Azienda Ospedaliera di Alessandria un importante periodo di transizione: da anni infatti si sta lavorando in modo sempre più puntuale sulla ricerca.L’obiettivo generale è quello di migliorare le cure al paziente, nella consapevolezza che “chi ricerca, cura”: accanto alla storica missione di assistenza, l’Azienda Ospedaliera e i suoi pubblici dovrebbero comprendere l’altrettanto rilevante missione della ricerca, già in corso come testimoniano la produzione scientifica e gli indicatori bibliometrici utilizzati per misurare l’impatto del lavoro effettuato. La proposta di un IRCCS sulle Patologie Ambientali nasce dalla letteratura, in particolare la relazione tra ambiente di vita e salute umana è riconosciuta come uno dei temi che dovranno essere affrontati dai sistemi sanitari di tutto il mondo, alla luce delle recenti evidenze scientifiche rilevate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che indicano che circa il 24% di tutte le malattie nel mondo è dovuto all’esposizione a fattori ambientali.

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ORGANIZZAZIONE della ricerca

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L’attività di ricerca è coordinata dall’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione (IRFI) che, fin dal 2011, ha consolidato la propria tradizione scientifica; ciò ha consentito l’impulso delle attività correlate alla produzione scientifica e delle attività di ricerca, facendo sì che la missione di ricerca fosse riconosciuta accanto a quella di assistenza. L’IRFI opera per realizzare e concretizzare la strategia di ricerca. Nel 2020 con il riassetto aziendale e l’introduzione del nuovo atto, approvato con Delibera n. 239 del 09.06.2020: “Atto Aziendale - modifica deliberazione n. 64/2020” è stato introdotto il Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione, che opera per individuare e promuovere sinergie tra la ricerca scientifica e l’attività assistenziale, avendo quale obiettivo prioritario il miglioramento dello stato di salute del cittadino, attraverso il percorso di riconoscimento verso l’Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, la sinergia con l’Università degli Studi del Piemonte Orientale e l’integrazione con l’ASL AL. Ad esso afferisce il Dipartimento transmurale del Mesotelioma e Patologie Ambientali dell’ASL AL. L’Infrastruttura coordina le “Unit disease” per lo sviluppo dell’assistenza e della ricerca, i gruppi di lavoro multidisciplinari aziendali orientati alla ricerca, formazione e innovazione. In particolare si interfaccia in modo diretto con le strutture sanitarie interessate e con figure professionali anche appartenenti a dipartimenti diversi, per garantire il coordinamento e la gestione delle attività riguardanti la formazione, la ricerca e la comunicazione, mettendo a disposizione dei professionisti strumenti, procedure, competenze e supporto metodologico e garantendo piena autonomia nei connessi processi attraverso i vari settori che la costituiscono.

L’IRFI e le strutture coinvolte nel Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione hanno sviluppato competenze e conoscenze idonee a “progettare l’Azienda come HUB della conoscenza”, inteso come contesto privilegiato per la costruzione di solidi collegamenti tra ricerca, sperimentazione, assistenza e didattica e dare quindi seguito al processo di trasformazione dell’Azienda Ospedaliera verso il suo riconoscimento a Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico e ospedale universitario. Attraverso un funzionale supporto metodologico, ha sviluppato vari strumenti per garantire la massima integrazione e multidisciplinarietà di approccio, la promozione e la valorizzazione della produttività scientifica, il trasferimento dei risultati della ricerca nella realtà ospedaliera e nel territorio di riferimento, la qualità della ricerca.

Al Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione fanno riferimento gerarchicamente o funzionalmente oltre 100 persone che seguono attività connesse alla ricerca. Esso coordina e gestisce l’attività di ricerca attraverso strumenti specifici descritti da pagina 42. In particolare, all’Infrastruttura è affidato il coordinamento del Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione, organismo con funzioni propositive, consultive, di monitoraggio dell’attività di ricerca, e

dell’Area Ricerca e Innovazione finalizzata all’attivazione del percorso IRCCS, che coinvolge più strutture operative e figure professionali appartenenti a dipartimenti e ad aree funzionali diversi. La SSD Coordinamento Amministrativo si occupa invece della stipula di convenzioni con istituti scientifici, grandi ospedali nazionali e internazionali nonché con istituti universitari allo scopo di incentivare nuove forme di progettualità di tipo clinico, di ricerca o organizzativo. L’attività scientifica svolta nel 2019, in continuità con il percorso di organizzazione della ricerca avviato dal 2011 è stato istituzionalizzato nell’Infrastruttura attraverso l’obiettivo “Migliorare attraverso la ricerca” del Piano Strategico aziendale 2018-2013. Le progettualità strategiche in esso contenute sono state via via completate, attraverso azioni quali il consolidamento dei progetti di ricerca in essere e l’avvio di ulteriori, in particolare il potenziamento della sinergia esistente con l’Università del Piemonte Orientale, che si è concretizzata con la firma del protocollo e la definizione del percorso di riconoscimento dell’Azienda come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) per Patologie Ambientali e Mesotelioma. Nell’ambito di tale percorso, la procedura di riconoscimento consiste nella presentazione al Ministero di un Dossier contenente i dati previsti dall’articolo 13 del decreto legislativo 288/2003 riferiti a tre specifiche macro-aree:

• economicità ed efficienza dell’organizzazione,

• alta qualità dell’attività assistenziale,

• caratteri di eccellenza dell’attività di ricerca.

L’Azienda Ospedaliera ha individuato IRFI per il coordinamento della definizione del Dossier, in particolare per il monitoraggio degli indicatori dell’attività di ricerca attivando anche percorsi finalizzati all’implementazione di nuove progettualità.

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Piano della Ricerca

L’Azienda Ospedaliera ha adottato nel 2019 il proprio Piano della Ricerca 2019-2020: rappresenta lo strumento che orienta l’attività scientifica dell’Azienda Ospedaliera, contiene le linee di ricerca da consolidare e potenziare, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti organizzativi che l’Azienda intende utilizzare.

Un documento utile a individuare le linee di indirizzo per il potenziamento del sistema ricerca finalizzato, a sua volta, al miglioramento della salute della popolazione attraverso la sperimentazione, il confronto e la diffusione di strategie di cura nonché di modalità di funzionamento, gestione ed organizzazione dei servizi sanitari e delle pratiche cliniche, utili a migliorare l’integrazione multiprofessionale anche per il supporto alla prevenzione, al governo clinico, la continuità assistenziale, il mantenimento dell’avanguardia nella diagnostica, nella comunicazione con i cittadini, per quanto previsto dagli artt. 12 e 12 bis del D. Lgs. 502/92.

Per la sua natura, il Piano è un documento che può essere rielaborato sulla base dell’evoluzione delle attività e della valutazione degli indicatori di attività.

Attraverso una puntuale opera di monitoraggio effettuata con l’individuazione di una serie di indicatori raccolti dall’Infrastruttura e condivisi con il Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione, il Piano può adattarsi all’evoluzione dei progetti.

Obiettivo del Piano è perseguire la mission generale di migliorare le cure al paziente, nella consapevolezza che “chi ricerca, cura” attraverso i seguenti obiettivi:

• Dare evidenza delle attività di ricerca

• Hub della conoscenza: favorire l’eccellenza e la crescita costante

in tutte le sue componenti mediche, sanitarie, amministrative

• Miglioramento delle cure: definire attività di ricerca e strumenti

a supporto

Nello specifico, tenendo conto delle linee di ricerca aziendali, delle

competenze presenti in Azienda, delle sinergie attivate e da attivare con

tutti i partner (pubblici e privati), il Piano prevede:

1. il potenziamento dell’Infrastruttura della Ricerca2. l’istituzione dell’Area Ricerca e Innovazione3. l’istituzione di “unit disease” coordinate all’interno dell’Area Ricerca e Innovazione

4. la collaborazione con Università del Piemonte Orientale, in particolare DISIT

5. il percorso IRCCS6. un forte percorso di reputazione aziendale

Il Piano della Ricerca dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è stato redatto sulla base del Piano nazionale della Ricerca: “Per “governance della ricerca” si intende l’insieme delle regole che debbono definire un programma di ricerca, contribuire a monitorare il suo sviluppo e consentire la valutazione dei risultati ottenuti rispetto a quelli ipotizzati, oltre alla loro valorizzazione e diffusione. Nel caso specifico il Servizio sanitario pubblico (regionale o nazionale) deve tenere conto, oltre che della corretta distribuzione delle risorse, anche delle opportune ricadute in termini d’impatto delle nuove conoscenze prodotte sulle pratiche cliniche e sul governo dell’innovazione. È necessario che la ricerca scientifica, per quanto volta a esprimere liberamente tutta la propria creatività, sia in grado di rispondere ai quesiti reali che nascono nell’ambito del SSN, soprattutto in un’ottica di adozione o di critica alle nuove tecnologie che vengono proposte”.

Nel rispetto di questa indicazione, l’Azienda Ospedaliera ha indicato nel piano la presenza di percorsi di ricerca che hanno fornito alcuni risultati anche molto positivi e linee di ricerca “storiche” quali il “progetto Medplast” e “Reti neurali artificiali in medicina d’urgenza”. Su altre linee di ricerca “storiche”, in fase di revisione e in attesa di ulteriori evidenze scientifiche, pur riscontrando positivi benefici per i pazienti, sono in corso analisi per verificarne le progettualità.Risultano invece linee di ricerca da inserire nel Piano, pienamente in linea con le indicazioni nazionali, le consolidate patologie ambientali, le patologie gastrointestinali pediatriche, nonché possibili ambiti di sviluppo in stretta collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale in tema di Aging e Food and Health.

La strategia organizzativa e gestionale dell’attività di ricerca viene definita in base agli obiettivi strategici indicati nel Piano Strategico 2019-2023 predisposto dalla Direzione Generale che pone tra i cinque obiettivi la Ricerca come missione aziendale.

Strategia

OPERAZIONE

ECCELLENZA

PERSEGUIRE

L’EFFICIENZA

ESSERE CON IL

TERRITORIO

RICERCA

COME

MISSIONE

ACCOGLIENZA

E BEN-ESSERE

Sostenere e potenziare

l’attività di produzione e

ricerca scientifica, anche

attraverso l’integrazione

con l’Università 

- dare evidenza della ricerca - definire attività di ricerca e

strumenti a supporto - favorire l’eccellenza e la crescita

costante in tutte le sue componenti: • mediche • sanitarie • amministrative

Obiettivi

Rappresenta lo strumento che orienta l’attività scientifica dell’Azienda Ospedaliera, contiene le linee di ricerca da consolidare e potenziare, gli obiettivi da raggiungere, gli strumenti organizzativi che l’Azienda intende utilizzare. Si tratta pertanto di un documento che può essere rielaborato sulla base dell’evoluzione delle attività e della valutazione degli indicatori di attività. •Strumenti • Indicatori attività •Monitoraggio - relazione Comitato Scientifico •Rendicontazione

Piano della Ricerca dell’AO AL 2019-2020

Piano Infrastruttura Rendicontazione Annuale

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Le linee di ricerca

Patologie ambientali: l’interazione organismo-ambiente, i determinanti di malattia, gli indicatori di salute a livello globale, le malattie cronico degenerative ambiente-correlate, le misure di frequenza delle malattie dell’uomo, e i principali elementi di ecologia e di medicina ambientale delle popolazioni umane.

Mesotelioma maligno – L’elevato numero di pazienti con Mesotelioma Maligno (MM) afferenti all’Azienda Ospedaliera di Alessandria e all’Azienda Sanitaria Locale di Alessandria – Presidio Ospedaliero di Casale Monf.to, la complessità della gestione degli stessi, le peculiarità di questa patologia dagli importanti risvolti sociali hanno rappresentato le principali motivazioni alla base dell’approvazione del Progetto UFIM (Unità Funzionale Interaziendale Mesotelioma) per l’organizzazione di un modello unitario di presa in carico globale per migliorare il percorso di diagnosi e cura sia attiva che palliativa (“simultaneous care” della letteratura anglosassone).

Linfoma non Hodgkin – linea di ricerca principale della Struttura di Ematologia, polo della Fondazione Italiana Linfomi. Viene effettuata la valutazione della malattia minima residua nei linfomi e nel mieloma multiplo, si effettuano studi mutazionali e di gene expression profiling nei linfomi con numerose collaborazioni nazionali e internazionali.

“Diagnosi e cura e ricerca delle patologie gastrointestinali pediatriche”: la linea si definisce Centro Bosio e riunisce professionisti di diverse specialità, orientate alla produzione di specifici output clinici in grado di affrontare tutte le affezioni gastrointestinali che possono interessare il paziente pediatrico.

“Aging” e “Food and Health”: linee di ricerca dell’Università del Piemonte Orientale da sviluppare congiuntamente ed in collaborazione

Terapia Intensiva Neonatale: si propone di studiare le relazioni tra inquinamento ambientale, complicanze materno-fetali e neonatali coinvolgendo risorse e strutture in ambito sanitario e universitario

Cardiologia: si propone un nuovo modello di assistenza integrata e un corrispondente avanzamento della Information and Communications Technology (ICT), che mira a migliorare la qualità della vita dei pazienti con cardiomiopatia dilatativa post-ischemica attraverso un approccio multidisciplinare e coordinato per l’assistenza proattiva e personalizzata dei pazienti a domicilio.

Il 20 novembre 2018 l’Azienda Ospedaliera ha deliberato l’istituzione del Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione, organo che ha funzioni propositive, consultive e di monitoraggio delle attività di ricerca.Il Comitato Scientifico supporta la Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera rispetto ai contenuti, alla rilevanza, all’interesse locale, alla coerenza dei progetti di ricerca e innovazione, sia come singoli progetti sia nel loro complesso, al fine di verificarne la conformità agli obiettivi aziendali; questo organismo promuove altresì progettualità da realizzare in sinergia con l’UPO, innovazioni tecnologiche e clinico organizzative. Il Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione è nominato dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, sentito il Rettore dell’Università del Piemonte OrientaleIl Comitato Scientifico ha una grande importanza per le attività di ricerca dell’Azienda Ospedaliera: grazie all’istituzione del Comitato scientifico e alla stesura del Piano della Ricerca si crea un coordinamento importantissimo tra le istituzioni per sostenere e consolidare la ricerca dell’Azienda attraverso la conoscenza, l’alfabetizzazione scientifica e la sensibilizzazione alle attività di ricerca.

I principi generali a cui si riferisce l’attività del Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione sono:• integrità della ricerca• piena autonomia, indipendenza e trasparenza • imparzialità di giudizio ed autorevolezza istituzionale

Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione

Il Comitato Scientifico ha funzioni propositive consultive e di monitoraggio delle attività di ricerca, in particolare:

• valorizza l’impegno dei ricercatori aziendali • favorisce l’integrazione e la cooperazione tra l’Azienda Ospedaliera

e l’Università del Piemonte Orientale nell’ambito della ricerca scientifica

• sostiene le attività di ricerca • promuove la qualità della ricerca

I NUMERI DEL 20195 riunioni11 professionisti chiamati a relazionare su argomenti specifici 10 progetti presentati

Argomenti trattati

Presentazione dell’organizzazione della ricercaCondivisione Piano della ricerca Proposte e definizione linee di ricerca aziendali Aree di Ricerca Implementazione Collaborazione con DiSITPotenziamento rapporti internazionaliAggiornamento indicatori dossier IRCCSStudi clinici di importanza strategica per l’AziendaProgetti di ricerca: presentazione dei nuovi e monitoraggio degli esistenti

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Il Comitato Scientifico è composto da 15 membri, 5 componenti di diritto e 10 non di diritto, 5 dei quali individuati con selezione indetta dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

I componenti di diritto sono:• il Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera • il Presidente della Scuola di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale o suo delegato• il Rettore dell’Università del Piemonte Orientale o suo delegato• il Presidente del Comitato Etico di riferimento o suo delegato• il Responsabile dell’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione o suo delegato

I 10 membri non di diritto sono i seguenti:3 componenti esterni indipendenti con esperienza nel campo della ricerca medica, nominati dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria. I componenti esterni dovranno appartenere a varie istituzioni, afferenti i settori sanitario, accademico o del terzo settore;1 componente proposto dal Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale;1 componente indicato dal Collegio di Direzione dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria;5 professionisti afferenti all’Azienda Ospedaliera di Alessandria, con esperienza in ambito scientifico, selezionati mediante criteri espliciti e oggettivi. Tra questi deve essere garantita la presenza di 1 rappresentante delle Professioni Sanitarie.

Il Comitato è presieduto dal Direttore Sanitario e ne sono componenti:Diego Gazzolo, Direttore S.C. Neonatologia - Terapia Intensiva Neonatale; Federica Grosso, Responsabile S.S.D. Mesotelioma; Marco Ladetto, Direttore S.C. Ematologia; Gioel Gabrio Secco, S.C. Cardiologia / S.S. Emodinamica; Ines Basso, Rappresentante Professioni Sanitarie, Alessio Pini Prato, Direttore S.C. Chirurgia Pediatrica; Gianfranco Ghiazza, Direttore Dipartimento Strutturale Medico ASL AL; Mara Scagni, Presidente Regionale Cittadinanzattiva - Tribunale Diritti del Malato; Manuela Ceccarelli, Dirigente Medico S.C. Direzione Sanitaria di Predidio ASL AT; Leonardo Marchese, Direttore DiSIT; Paolo Tofanini, Presidente Comitato Etico Interaziendale; Marco Krengli, Presidente Scuola di Medicina UPO; Roberto Barbato, Pro-Rettore UPO; Antonio Maconi, Responsabile Infrastruttura Ricerca Formazione e Innovazione

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Dipartimento Attività Integrate Ricerca e InnovazioneAO AL

DIPARTIMENTO ATTIVITÀ INTEGRATE RICERCA E INNOVAZIONE (DAIRI)

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Clinical Trial Center - Grant OfficeIstituito con Deliberazione aziendale n. 256 del 11.10.2013 (primo in Piemonte) il Clinical Trial Center (CTC) è un organismo finalizzato a garantire una migliore efficienza nell’attivazione e nella conduzione degli studi clinici. Presso l’Azienda Ospedaliera il CTC rappresenta un’interfaccia utile ad ottimizzare la ricerca clinica condotta dai professionisti aziendali, che intendono dare vita alle proprie idee progettuali di ricerca scientifica o collaborare a studi sponsorizzati, al fine di offrire al paziente un sempre più elevato livello di assistenza.

Le principali attività di cui si occupa il CTC sono:

• assistere gli sperimentatori nelle fasi di avvio e, qualora necessario, di conduzione di studi clinici, fornendo il coordinamento metodologico e amministrativo;

• prendere in carico la richiesta di autorizzazione alla conduzione dello studio clinico avanzata dallo sperimentatore principale, formulata utilizzando specifica modulistica in relazione alla tipologia di studio;

• redigere un’istruttoria (tecnico-scientifica, economica)

• relativamente alla valutazione della congruità del compenso proposto dal promotore e, nel caso di studio no-profit, alla stima dei costi diretti e indiretti, in sinergia con le strutture aziendali competenti in materia;

• supportare, per quanto di competenza, la Direzione Aziendale nel processo di autorizzazione degli studi clinici da attivare in Azienda.

Il Grant Office si occupa di:

• svolgere attività di scouting raccogliendo, attraverso tempestive ricerche sui siti dedicati, bandi di ricerca attivi finanziati da enti nazionali, europei, pubblici, privati;

• promuovere la partecipazione dell’Azienda informando i professionisti su requisiti e scadenze dei bandi;

• coordinare i professionisti nella preparazione dei progetti di ricerca da presentare;

• coordinare la sottomissione del progetto all’Ente finanziatore;

• assicurare la rendicontazione scientifica ed economica.

Le Strutture del DAIRI

SC IRFILa SC Infrastruttura Ricerca Formazione ed Innovazione opera per promuovere, organizzare e coordinare le attività di ricerca e formazione degli operatori, secondo i modelli evidenziati dalla letteratura. È una struttura sanitaria finalizzata a garantire massima integrazione, multidisciplinarietà di approccio, promozione e valorizzazione della produttività scientifica, trasferimento dei risultati della ricerca nella realtà ospedaliera e nel territorio di riferimento, qualità della ricerca, attraverso i suoi settori di seguito esplicitati.Svolge attività di coordinamento e segreteria del Comitato Scientifico per la Ricerca e l’Innovazione.

Laboratorio di Epidemiologia Clinica e Biostatistica

La conoscenza degli strumenti epidemiologici rappresenta oggi un elemento imprescindibile per chi è chiamato a prendere decisioni cliniche, manageriali e di sanità pubblica; l’acquisizione di skill epidemiologici è infatti funzionale, da una parte a consentire una corretta interpretazione della letteratura scientifica e dei dati correnti e, dall’altra, alla produzione di evidenze robuste. Sulla base di questa convinzione a settembre 2019 è stato attivato presso l’Azienda Ospedaliera di Alessandria all’interno dell’Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione il Laboratorio di Epidemiologia Clinica e Biostatistica. Esso ha carattere di ricerca applicata, con importanti ricadute in termini di servizio e di assistenza, gestisce l’aspetto metodologico, epidemiologico, statistico, delle progettualità sviluppate dai professionisti dell’Azienda Ospedaliera.

Il Laboratorio opera in sinergia con l’Infrastruttura di supporto metodologico alla ricerca afferente al Dipartimento di Medicina Traslazionale dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e prevede tra i suoi componenti anche professionisti afferenti all’ASL AL stimolando così sinergie utili a sviluppare progetti di ricerca che riguardano prioritariamente le patologie ambientali ed il mesotelioma, tematica per la quale Azienda Ospedaliera e ASL AL stanno sviluppando il percorso per il riconoscimento IRCCS.Attraverso il Laboratorio di Epidemiologia è stato possibile avviare un confronto con il Registro Mesoteliomi della Regione Piemonte per sviluppare attività di ricerca scientifica in riferimento sia ai mesoteliomi che alle patologie asbesto-correlate. In particolare in sinergia con il Laboratorio aziendale di Medicina Traslazionale, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze ed Innovazione Tecnologica dell’UPO e con l’ASL AL, è stato definito un protocollo di studio volto ad identificare la presenza di fibre di amianto in campioni di adenocarcinoma del colon di pazienti residenti nei comuni inseriti nell’area “Area critica di Casale Monferrato”, Sito d’Interesse Nazionale.

L’Azienda Ospedaliera ha partecipato attraverso il Laboratorio e in partnership con UPO al bando finanziato FISR proposto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca presentando un progetto finalizzato a sviluppare interazioni tra un’infrastruttura sanitaria ed una di natura accademica per creare sinergie tra conoscenza, ricerca di base, ricerca applicata e ottimizzare l’organizzazione dell’attività di ricerca. La progettualità prevede che l’Azienda si avvalga della collaborazione già in essere con l’Istituto Ramazzini di Bentivoglio.

Nell’ultimo quadrimestre del 2019 il Laboratorio di Epidemiologia ha coordinato la definizione di protocolli aziendali finalizzati a:

• descrivere l’utilizzo di Cannabis terapeutica in una coorte di pazienti afferenti alla Terapia del Dolore;

• valutare affidabilità ed efficacia del reclutamento polmonare eco-guidato nei neonati prematuri affetti da Sindrome da distress respiratorio;

• valutare il delirio postoperatorio con “Cam Icu Score” in pazienti in trattamento con farmaci psicoattivi e sottoposti ad intervento di Cardiochirurgia “On pump”.

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Alessandria BIOBANK Centro Raccolta Materiali Biologici

Il Centro Raccolta Materiali Biologici, “Alessandria BIOBANK – che riunisce al suo interno la Banca Biologica del Mesotelioma Maligno e il Biorepository aziendale. Il Centro Raccolta Materiali Biologici garantisce che i campioni biologici siano raccolti e conservati con il consenso informato dei pazienti, nel rispetto delle norme etico–giuridiche e con i più elevati standard tecnologici e qualitativi; garantisce inoltre elevati livelli di sicurezza nel trattamento dei dati sensibili dei pazienti/donatori. È definita come un’unità di servizio, senza scopo di lucro diretto, finalizzata alla raccolta, alla conservazione e alla distribuzione di materiale biologico umano, associato ai relativi dati clinici, utilizzabile per ricerca e diagnosi biomolecolare.

AlessandriaBIOBANK

Centro Raccolta Materiali Biologici

Laboratorio di Medicina e Ricerca Traslazionale sul mesotelioma ed i tumori rari La medicina traslazionale è una branca interdisciplinare del campo biomedico che si basa sulla stretta integrazione di “benchside, bedside and community”, ossia laboratorio, letto del paziente e dialogo con la comunità. E’caratterizzata dall’integrazione di differenti discipline, competenze e tecniche volte a promuovere miglioramenti sia nella prevenzione, che nella diagnosi e nella cura.

Il Laboratorio di Medicina e Ricerca Traslazionale sul Mesotelioma ed i Tumori rari è stato istituito per creare sinergie tra le competenze necessarie a promuovere la progettazione e l’esecuzione di progetti di ricerca multidisciplinari in tali ambiti, per lo sviluppo di nuovi approcci terapeutici anche personalizzati alla malattia, attraverso la ricerca di base applicata, con la primaria finalità di trasferire i risultati ottenuti dalla ricerca di base alla clinica. Tra i progetti coordinati dal Laboratorio di Medicina Traslazionale in sinergia con la Unit mesotelioma vi è lo studio MATCH (rif) e in particolare alcune sue diramazioni volte a valutare firme molecolari legate all’infiammazione nel mesotelioma, evento cruciale per la patogenesi di questo tumore, potenzialmente suscettibile di approcci di chemioprevenzione. Uno studio in collaborazione con la University of Hawaii Cancer Center si concentra a valutare la presenza di mutazione dei geni del riparo del DNA in pazienti che hanno sviluppato mesotelioma in età precoce (<55 anni) utilizzando la metodica del whole genomesequencing.

Con lo stesso gruppo e utilizzando lo stesso approccio è in corso uno studio che valuta l’iperplasia mesoteliale atipica per studiare le lesioni patogenetiche iniziali, legate alla infiammazione e studiare possibili target su cui indirizzare terapie precoci. Con l’Università di Ferrara è in corso uno studio sui microRNA, in particolare sul miR-197-3p che risulta upregolato in sieri di pazienti con mesotelioma rispetto a pazienti esposti all’amianto e ai soggetti sani.

Laboratorio di Epidemiologia Molecolare

Il Laboratorio è finalizzato a studiare i meccanismi più fini che regolano il legame tra una malattia e la sua causa. Opera in sinergia con l’Università del Piemonte Orientale e con l’Istituto Nazionale per lo studio ed il controllo dei tumori delle malattie ambientali “Bernardino Ramazzini”, principalmente per quanto riguarda l’individuazione di biomarcatori di effetti biologici precoci, per studiare eventuali relazioni tra esposizione a fattori di rischio, nonché per la valutazione preclinica in vivo di effetti patologici e biomolecolari di specifiche sostanze.Il Laboratorio opera, inoltre, in stretta collaborazione con il Laboratorio di Epidemiologia Clinica e Biostatistica, al fine di identificare biomarcatori di effetti biologici precoci e di studiare il contributo dei fattori genetici, dei fattori di rischio ambientali e della loro interazione nell’eziologia e nella prognosi delle malattie congenite ed acquisite.

Con L’Università di Torino è in corso uno studio per valutare profili epigenetici (metilazione del DNA e microRNA) potenzialmente associati al rischio di sviluppare malattia. In collaborazione con il dipartimento di Oncologia dell’Istituto Mario Negri di Milano il laboratorio di medicina traslazionale ha contribuito allo sviluppo di nuovi modelli sperimentali cellulari e murini per lo studio di terapie differenzianti del liposarcoma, in particolare il pioglitazone e i rexinoidi come agenti differenzianti che agiscono su recettori specifici. In sinergia con il laboratorio di epidemiologia e statistica, in collaborazione con il DISIT e l’Ospedale S. Spirito di Casale è stato concepito e avviato lo studio volto ad identificare la presenza di fibre di amianto in campioni di carcinoma del colon di pazienti residenti nel distretto di Casale Monferrato.

Centro Documentazione Aziendale Biblioteca Biomedica

Il Centro Documentazione Biblioteca Biomedica, specializzato in ambito biomedico, ha il compito di garantire l’accesso all’informazione scientifica sia al personale dell’Azienda Ospedaliera, che a utenti esterni interessati per agevolare e rendere più efficienti ed efficaci le attività di studio, sperimentazione, ricerca, diagnostica e didattica. Il Centro Documentazione afferisce alla Biblioteca Virtuale per la Salute della Regione Piemonte (BVS-P), Rete delle Biblioteche Biomediche di cui è secondo polo. Il Centro Documentazione si occupa di: - fornire servizi di referenze, reperimento evidenze scientifiche,

bibliografiche e ricerche EBM; - editoria scientifica; - censimento attività scientifica e valutazione indicatori bibliometrici (IF;

H-Index, etc.)- progetti di health literacy e biblioteca per il paziente; - gestione del patrimonio storico; - al centro documentazione afferiscono centri studi dedicati.

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Il Centro Documentazione Biblioteca Biomedica rappresenta uno strumento prezioso per i professionisti svolgendo una funzione documentaria e strumentale in appoggio all’attività di studio, sperimentazione, ricerca, diagnostica e didattica, raccogliendo e conservando materiale librario antico e moderno.

Il Centro mette a disposizione:• il materiale posseduto sia su supporto cartaceo sia online;• postazioni PC da cui è possibile collegarsi alla rete internet e fare ricerche bibliografiche su banche dati nazionali e internazionali; • servizio di reference, sia in sede che da remoto;• il supporto del personale per la ricerca bibliografica;• la ricerca di documenti legislativi;• il servizio di document delivery.

Presso i locali del Centro Documentazione, è attiva la Biblioteca dell’Ospedale, gestita anche in collaborazione con l’Associazione “Amici della Biblioteca dell’Ospedale di Alessandria”, in cui sono disponibili libri di lettura a scopo “ricreativo” che possono essere richiesti in prestito da degenti, parenti, personale dipendente, collaboratori e visitatori. Quest’area “di svago” è stata allestita e rinnovata a seguito dell’ampliamento del patrimonio librario dovuto all’ingente donazione effettuata dalla Casa Editrice Mondadori: è possibile quindi trovare libri recenti appartenenti a diversi generi letterari e una selezione dei volumi facenti parte del materiale già in dotazione alla Biblioteca negli anni passati. Il personale bibliotecario, tecnico e amministrativo fornisce assistenza all’uso dei cataloghi, dei repertori e consulenza per l’individuazione e la localizzazione delle pubblicazioni.

Nel 2019 ai fini del percorso di accreditamento ministeriale per l’IRCCS, risulta di strategica importanza per l’AO AL valorizzare le pubblicazioni scientifiche prodotte dai professionisti aziendali; è stato deliberato l’utilizzo di una affiliazione unica aziendale, funzionale anche ad ottimizzare l’efficacia degli algoritmi di ricerca su Scopus e delle altre banche dati bibliografiche (PubMed, Embase) definita nella seguente forma standard: Nome Struttura, Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo, Alessandria, Italy, EU.

Fondo storicoLa Biblioteca dell’Ospedale, così come la conosciamo oggi, venne istituita nel 1902 grazie ai doni di alcuni sanitari: Grillo, Tarchetti, Bertone, Frigerio, Salio e dei farmacisti Casolati e Brichetti. Venne ulteriormente ampliata con il dono della biblioteca medica privata del dottor Cesare Arrigo, primo direttore sanitario dell’Infantile. La collezione storica della Biblioteca Biomedica “G.Maconi” si compone di 1720 esemplari pubblicati dal 1583 al 1972. Il fondo antico, ovvero i volumi pubblicati prima del 1830, sono 847, tra cui anche 15 opere del XVI secolo. A seguito dell’incendio dell’aprile del 2009, le collezioni storiche sono state traferite nei depositi della Biblioteca Civica di Alessandria, dove tuttora sono conservate.Il patrimonio del fondo storico è stato oggetto di mostre volte a valorizzarne gli esemplari più rilevanti, tenute in concomitanza con le celebrazioni per la festa di Sant’Antonio.

Health literacyIl Centro Documentazione, in sinergia con l’Ufficio Comunicazione, ha avviato un progetto finalizzato a migliorare il livello di alfabetizzazione a partire dagli strumenti informativi utilizzati dall’Azienda, in particolare da quelli digitali con l’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione a sostegno dei diversi settori inerenti la salute: l’assistenza sanitaria, l’educazione alla salute, la sensibilizzazione, la ricerca. Con il termine health literacy si intende il livello di capacità degli individui di ottenere, elaborare e comprendere le informazioni basilari sulla salute, nonché rendere disponibili i servizi necessari per poter accedere correttamente alle prestazioni sanitarie e promuovere un salutare stile di vita tra la popolazione. Il presupposto è la necessità di disporre di affidabili canali di informazione sulla salute e di ambienti di supporto idonei a passare al vaglio tutte le informazioni, al fine di assumere decisioni basate su conoscenze precise.

Comunicazione e divulgazione scientifica

La comunicazione risulta fondamentale in quanto la condivisione è momento di snodo di un percorso circolare legato al’ascolto, alla condivisione e alla restituzione dei risultati raggiunti. La Comunicazione, Divulgazione Scientifica, Brand Reputation all’interno dell’Azienda e dell’IRFI favorisce un’attività di consolidamento della conoscenza, di comunicazione continua e di trasmissione delle informazioni attraverso un piano di comunicazione strutturato, professionale e sistematico nel tempo con tutti gli strumenti di comunicazione disponibili (tradizionali, sito e social network). Partecipa alla messa a punto delle strategie innovative, per lo sviluppo della comunicazione istituzionale sia interna che esterna. Costituisce punto di raccolta dei dati provenienti da ogni Struttura aziendale nonché di qualsiasi altro materiale, anche esterno, meritevole di diffusione.

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Unità HTA

L’Unità HTA gestisce i rapporti con gli organismi regionali nell’ambito della rete regionale HTA e coordina il Nucleo di Valutazione delle Tecnologie (UVT), che si occupa, con un approccio HTA (Health Technology Assessment), dell’analisi delle richieste di approvvigionamento di apparecchiature medicali e non, di sistemi diagnostici coinvolti nei percorsi attraverso i quali è erogata l’assistenza sanitaria, nonché delle relative attività manutentive.

Formazione ECM

Formazione ECML’Educazione Continua in Medicina (ECM), è un’attività basata su corsi di aggiornamento obbligatori per tutti i Professionisti della Salute, che ha lo scopo di aggiornare continuamente le loro competenze, così da mantenere elevata e al passo con i tempi la loro professionalità al fine di rispondere in maniera sempre più efficace ai bisogni dei pazienti. L’Azienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e C. Arrigo dal 2012 è Provider Standard (n. 152) nel sistema ECM Regione Piemonte; in quanto centro di formazione accreditata, ogni anno realizza eventi formativi per ogni area specialistica e garantisce il loro corretto svolgimento.Ogni Professionista è tenuto a provvedere in piena autonomia al proprio aggiornamento; l’entità di questo impegno e del tempo ad esso dedicato è misurata mediante crediti, il cui numero è stabilito su base triennale. Per il 2017-2019, così come per il triennio precedente, è stato fissato in 150. La qualità dei corsi di formazione erogati è monitorata attraverso la valutazione dell’evento e il sistema qualità UNI EN ISO 9001:2015 che garantisce un adeguato sistema di gestione organizzativa sulla base delle politiche ISO e delle procedure ad esse collegate.Nell’ottica dei processi di sviluppo e crescita professionale del personale dell’Azienda la Formazione implementa attività tese alla valorizzazione del singolo professionista inserito in un team professionale, per lo sviluppo di competenze specifiche in ambito di ricerca clinica.

Tra le attività della Formazione, è previsto il coordinamento del Comitato Tecnico Scientifico, preposto alla validazione preventiva del piano formativo annuale, al suo riesame e alla validazione della relazione annuale.È composto da almeno 3 componenti fissi (inclusi il Direttore della Formazione, il Referente della Formazione, il Referente dell’Accreditamento e Qualità della Formazione)Il coordinatore è il Direttore della FormazioneIl numero dei componenti è variabile in base alla ampiezza dell’ente e del programma formativo Deve essere garantita la rappresentatività di tutte le professioni sanitarieLa nomina è del Direttore Generale

OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

IL PAZIENTE ANZIANO IN OSPEDALE: L’ASSISTENZA E LA CURA

27 FEBBRAIOORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE: Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMA:

Il paziente anziano e il trattamento in Ospedale Aldo Bellora, Direttore Geriatria

Invecchiare in salute: la patologia cardiaca – Gianfranco Pistis, Direttore Cardiologiala patologia renale – Marco Manganaro, Direttore Nefrologia e Dialisila patologia polmonare – Biagio Polla, Responsabile Malattia Apparato Respiratorio

Percepire l’originalità dell’esistenza: il supporto psicologicoRossella Sterpone, Responsabile Psicologia

La frattura di femore nell’anziano: l’intervento e il recupero Marco Schiraldi, Direttore Ortopedia e Traumatologia

Anziani e tumori: l’aiuto ai pazienti più fragiliSilvia Zai, Medico Oncologo

La dimissione protetta e l’assistenza domiciliare integrataCaterina Pitisano, Assistente Sociale Claudio Mori, Coordinatore cure domicialiari AslAl - sede di Alessandria

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

[email protected]

# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

LA SALUTE DELLA DONNA

27 MARZOORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE: Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMA:

L’Ospedale per la donna: i bollini rosa di ONDA - Cleonice Penna, medico DMP

Un percorso dedicato: l’esempio della mammella - Paola Franzone, direttore Dipartimento dei Servizi

Robotica: una chirurgia gentile - Stefano Prigione, dirigente medico Ginecologia

La terapia non chirurgica dei fibromi uterini mediante embolizzazioneStefano Barbero, direttore Radiologia

Il rivolgimento fetale - Serena Giannone, Ostetrica

Emicrania e donna - Luigi Ruiz, direttore SC Neurologia

Donne in età fertile sclerosi multipla - Francesco Passantino, responsabile Ambulatorio Sclerosi Multipla

Diabete e gravidanza - Marcella Balbo, dirigente medico Endocrinologia; Paola Leporati, dirigente medico Endocrinologia;

Osteoporosi e patologie autoimmuni - Paolo Stobbione, dirigente medico Reumatologia

La Riabilitazione dell’incontinenza - Fabrizio Bologna, dirigente medico Medicina Fisica e Riabilitazione; Enrica Cantone, fisioterapista

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

telefono: 0131/[email protected]

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

[email protected]

# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

LA RETE DELL’EMERGENZA-URGENZA

10 APRILEORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMAIl numero unico 112 Walter Occelli, Responsabile della Centrale Unica di Risposta - NUE 112

La Centrale Operativa del 118 Giovanni Lombardi, Direttore Sest 118 Alessandria e Asti

Il triage Maurizio Arlanti, Infermiere Pronto Soccorso ASO AL

Il pronto soccorso Riccardo Boverio, Dirigente Medico Pronto Soccorso ASO AL

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

telefono: 0131/[email protected]

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

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# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

LA RIABILITAZIONE IN OSPEDALE

18 SETTEMBREORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMA

Il paziente fragile neurologico e orto/traumatologico dall’età evolutiva all’età geriatricaMarco Polverelli, Direttore Medicina Fisica e Riabilitazione ASO ALMonica Fulvia Barberis, Coordinatore infermieristico Medicina Fisica e Riabilitazione ASO ALOlga Garrè, Fisioterapista Medicina Fisica e Riabilitazione ASO AL Annalisa Priano, Fisioterapista Medicina Fisica e Riabilitazione ASO ALAnnalaura Petteruti, Logopedista Medicina Fisica e Riabilitazione ASO AL

Il paziente cardiopatico e respiratorioEnnio Mantellini, Direttore Riabilitazione Cardio-respiratoria ASO ALVirna Borsari, Coordinatore infermieristico Riabilitazione Cardio-respiratoria ASO ALMarco Pizzorno, Fisioterapista Riabilitazione Cardio-respiratoria ASO AL

Il paziente in unità spinale e il paziente cerebrolesoLuca Perrero, Direttore Neuroriabilitazione ASO AL Monica Mantelli, Coordinatore infermieristico Neuroriabilitazione ASO ALManuela Desilvestri, Dirigente medico Neuroriabilitazione ASO ALMiriam Meloni, Fisioterapista Neuroriabilitazione ASO AL

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

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# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

VIAGGIO NEI LABORATORI

16 OTTOBREORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMAIl Laboratorio Analisi: uno sguardo al futuroTiziana Callegari, Biologa Laboratorio Analisi ASO AL

Il percorso della SepsiAndrea Rocchetti, Direttore Microbiologia e Virologia ASO AL

Il sangue da vena a vena: il dono possibile che salva la vitaRoberto Guaschino, Direttore Medicina Trasfusionale ASO AL

Dallo Speziale al Farmacista clinico: breve storia della Farmacia dell’Ospedale di AlessandriaLaura Savi, Direttore Farmacia ASO ALRoberta Cammarata, Farmacista ospedaliero ASO AL Claudia Cevasco, Farmacista ospedaliero ASO AL

La Struttura di Anatomia PatologicaPaolo Nozza, Direttore Anatomia Patologica ASO AL

Pratica quotidiana del PatologoNarciso Mariani, Dirigente Medico Anatomia Patologica ASO AL

La Patologia MolecolareSara Orecchia, Biologa Anatomia Patologica ASO AL

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

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# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

LA SALUTE DEL CUORE

29 MAGGIOORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMA

La cardiochirurgia oggiAndrea Audo, Direttore Cardiochirurgia ASO AL

Il cuore in terapia intensivaLinda Martuscelli, Responsabile Terapia Intensiva Cardiovascolare ASO AL

La cardiologia oggi Gianfranco Pistis, Direttore Cardiologia ASO AL

Lo scompenso cardiacoAnna Clizia Capettini, Dirigente Medico Cardiologia ASO AL

L’ablazione nelle aritmieAlice Scopinaro, Dirigente Medico Cardiologia ASO AL

L’impianto di valvole per via percutaneaMaurizio Reale, Dirigente Medico Cardiologia ASO AL

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

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# OSPEDALE incontraAzienda Ospedaliera Santi Antonio e Biagio e Cesare Arrigo - Alessandria

LA SALUTE DI MAMMA E BAMBINO

12 GIUGNOORE 17-19

ALESSANDRIASalone di Rappresentanza

Via Venezia 16

SALUTI E INTRODUZIONE Giacomo Centini, Direttore Generale ASO AL

PROGRAMMAGravidanza a basso e ad alto rischio, percorsi di assistenza e gestione perinatale delle patologie congenite Nicola Strobelt , Direttore Ginecologia e Ostetricia ASO AL

Assistenza al parto per la via naturale Sonia Salis, Ostetrica Ginecologia e Ostetricia ASO AL

Il rivolgimento fetale per manovre esterne Serena Giannone , Ostetrica Ginecologia e Ostetricia ASO AL

Assistenza alla coppia mamma-bambino nel taglio cesareo Silvia Rosso, Ostetrica Ginecologia e Ostetricia ASO AL

Analgesia epidurale in travaglio di partoMaria Grazia Garlasco, Anestesista ASO AL

Il Neonatologo in sala parto, al Nido e in TIN: una comunicazione poliedricaMiriam Sabatini , Dirigente medico Terapia Intensiva Neonatale ASO ALValentina Visconti, Infermiera Terapia Intensiva Neonatale ASO AL

L’alimentazione del neonato dal Nido alla Terapia IntensivaMichele Di Vito, Dirigente medico Terapia Intensiva Neonatale ASO AL

Il neonato e la ricercaMaria Chiara Strozzi, Dirigente medico Pediatria ASO AL

DISCUSSIONE, CONFRONTO E DIBATTITO incontro aperto a tutti coloro che vorranno partecipare!

Responsabile Scientifico: Antonio Maconi

Segreteria organizzativa: Marinella Bertolotti - Mariateresa Dacquino

[email protected]

#

Sviluppa le strategie di comunicazione delle attività di ricerca in corso e concorre a diffondere la cultura scientifica per accrescere la percezione dell’importanza della ricerca svolta in ospedale. Inoltre, promuove il coinvolgimento di pazienti e cittadini nella ricerca, anche attraverso la realizzazione di incontri aperti al pubblico sulle opportunità di partecipazione a studi clinici in ospedale.Il tema della divulgazione scientifica e della comunicazione sulla salute riveste per vari motivi un ruolo di primo piano e di crescente interesse per gli enti istituzionalmente preposti alla cura della salute della popolazione.

Opera attraverso il Funding e attività di fundrasing, la Brand Reputation, Regolamentazione e gestione sponsorizzazioni, i rapporti con le associazioni di volontariato.

L’Azienda Ospedaliera ha pertanto avviato un percorso di implementazione della comunicazione esterna e interna, correlando in maniera sempre maggiore i processi di comunicazione, divulgazione scientifica, health literacy, attraverso le risorse a disposizione del Centro di Documentazione Aziendale, polo BVS Piemonte, utilizzando i vari strumenti a disposizione per valorizzare i risultati dei professionisti e produrre messaggi più accessibili dai cittadini.

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Unità ricerca professioni sanitarie

L’Azienda Ospedaliera, nel corso del 2018, ha dato avvio al progetto di Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie (URPS) con l’obiettivo di disporre di competenze specifiche in ambito metodologico, avere un “luogo di riferimento” ove far confluire le problematiche, le criticità e i successi, strettamente integrati e correlati all’organizzazione infermieristica stessa, fulcro e centro dell’azione dei Professionisti.La letteratura scientifica è piena di esempi di come la ricerca infermieristica abbia contribuito a migliorare la qualità della vita dei pazienti e a fare risparmiare risorse al Sistema Sanitario. Oggi si stanno diffondendo le riviste dove sono pubblicati un numero notevole di lavori, segno della maggiore sensibilità alla ricerca; il problema attuale però, è produrre lavori di qualità, in linea con le priorità assistenziali, ma soprattutto individuare modalità efficaci per trasferire nella pratica le nuove conoscenze generate, misurandone i vantaggi.Il progetto di istituzionalizzazione di una Unità di Ricerca delle Professioni Sanitarie (URPS) presso l’Azienda Ospedaliera, nasce da un’esigenza di promozione, strutturazione e diffusione della ricerca in campo clinico-assistenziale. L’URPS afferisce all’IRFI.

L’obiettivo principale dell’URPS, in sintonia con la mission aziendale, è quello di migliorare la pratica e la sicurezza dei pazienti assistiti attraverso una maggiore integrazione tra la clinica e le più recenti prospettive di innovazione e di ricerca presenti in campo infermieristico.L’URPS, finalizzata all’attivazione di progetti soprattutto in ambito infermieristico con lo scopo di migliorare la qualità dell’assistenza, nasce con il reclutamento di un Coordinatore Infermieristico esperto di ricerca (Dottorato di Ricerca). Il confronto con analoghe realtà già consolidate (IRCCS di altre regioni e Centro EBN di Bologna), ha permesso di proporre un modello organizzativo che si basa sull’individuazione di personale formato (master di ricerca, dottorato di ricerca) e idoneo per lo svolgimento di attività inerenti la formazione, la didattica e la ricerca. Altri obiettivi dell’URPS sono:

• promuovere partnership con le Comunità scientifiche;• sviluppare le attività di ricerca individuando le priorità anche sulla

base di “segnali” offerti dalla pratica clinica;• supportare lo sviluppo della ricerca in tutta l’Azienda, sensibilizzando

tutti i professionisti a questo passaggio; • favorire la creazione di Network professionali.

SSD COORDINAMENTO AMMINISTRATIVOIl Coordinamento Amministrativo supporta la gestione delle attività scientifiche e di ricerca clinica, garantendo i rapporti istituzionali con istituti scientifici, grandi ospedali nazionali e internazionali nonché con istituti universitari, anche attraverso la stipula di accordi e convenzioni. Il Coordinamento Amministrativo è finalizzato a gestire gli aspetti autorizzativi, contrattualistici, normativi, regolatori e giuridici nell’ambito della ricerca in stretta sinergia con il Clinical Trial Center, all’interno della SC IRFI. Si occupa inoltre:

- gestione degli aspetti economico-contabili;- gestione dei rapporti con il Ministero della Salute nell’ambito del Dossier per il riconoscimento a IRCCS;

- supporto alle strutture amministrative interne (collegamento con i vari settori aziendali, problem solving e gestione delle richieste agli uffici aziendali competenti);

- rapporti con Università: gestione dei corsi di Laurea e attività correlate.

SSD LABORATORI DI RICERCALe attività di ricerca – focalizzate sulle patologie ambientali - sono svolte in collaborazione con l’UPO e i suoi Dipartimenti; si basano principalmente sulla conoscenza molecolare mediante approcci “omici” che mirano alla comprensione dei meccanismi biologici coinvolti nel funzionamento della cellula e dell’organismo. In particolare i laboratori svolgono attività di:

- proteomica, - genomica, - metabolomica, - attività di sintesi e/o bioconiugazione, - attività di biochimica e fisiologia cellulare, - attività di definizione e sviluppo di metodologie informatiche a supporto dei processi medici.

Una parte della ricerca concerne lo sviluppo di approcci e metodologie informatiche per il supporto alla decisione medica, alla simulazione e alla scoperta, analisi e trattamento di processi in ambito medico.

SSD MEDICINA TRASLAZIONALEL’attività della SSD risulta fondamentale per trasferire i risultati ottenuti dalla ricerca di base alla clinica, al fine di implementare metodi di prevenzione, diagnosi e terapia per le patologie riconducibili alle linee di ricerca aziendali. Le attività sono strettamente correlate a quelle svolte dal Laboratorio di Epidemiologia Clinica e Biostatistica che alla SSD Laboratori di ricerca, strettamente collegata alle attività dei dipartimenti clinici, che hanno carattere di ricerca applicata, in particolare gestendo:

- l’aspetto metodologico;- l’approccio statistico; - le valutazioni epidemiologiche delle progettualità sviluppate dai professionisti dell’Azienda Ospedaliera.

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Area Ricerca e Innovazione

Il nuovo assetto aziendale ha previsto l’istituzione di un gruppo di progetto definito: “Area Ricerca e Innovazione”, coordinato dal Direttore del Dipartimento Attività integrate Ricerca e Innovazione con l’obiettivo di supportare il percorso di collaborazione e integrazione dell’Azienda Ospedaliera con l’Università del Piemonte Orientale e l’ASL AL su temi della ricerca, innovazione, sperimentazione e formazione, anche in relazione al percorso per il riconoscimento come IRCCS. L’Area Ricerca e Innovazione assume un ruolo di guida e coordinamento per dare evidenza delle attività di ricerca, promuovere l’eccellenza e la crescita costante in tutte le sue componenti secondo un percorso omogeneo, adottando la metodologia Lean per migliorare le performance. Tale Area si avvale della collaborazione di alcune “unit disease”, aree di eccellenza e alta formazione, definite sulla base delle linee di ricerca o dei progetti a rilevanza strategica, che riuniscono professionisti di diverse specialità, orientate alla produzione di specifici output clinici e di ricerca, sulla base delle linee di ricerca e dei progetti a rilevanza strategica.

Le “Unit disease” sono state definite da specifici atti e sono descritte a partire da pagina 80. Alcune hanno già prodotto risultati scientifici rilevanti, altre sono ancora in fase di strutturazione secondo la metodologia descritta di seguito.

Nello specifico si tratta di 13 unit disease:1. Connettori di Idee - Attività di collaborazione scientifica

tra l`Azienda Ospedaliera di Alessandria ed il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell`Università del Piemonte Orientale (DiSIT)

2. Centro Bosio - Centro polifunzionale per la diagnosi, cura e ricerca delle patologie gastrointestinali pediatriche

3. Centro Raccolta Materiali Biologici

4. Chirurgia Robotica

5. Mesotelioma

6. Attivazione studi di fase I

7. Patologie Perinatali

8. Tumori cutanei

9. Microbiota

10. Innovazione Tecnologica in Cardiologia Interventistica

11. Patologie Respiratorie e inquinamento atmosferico

12. Malattie Infettive

13. Neuroscienze

In collaborazione con la Gestione Operativa, è stato definita una progettualità strategica adattabile a tutte le unità di ricerca: attraverso l’applicazione della metodologia lean, è stato definito un modello a matrice, che ha permesso la definizione delle strategie a lungo termine, i processi e le iniziative da mettere in atto per ciascuna unità, sulla base degli indicatori richiesti per la candidatura a IRCCS, oltre che le progettualità trasversali rispetto al Piano della Ricerca 2019-2020.

La strategia comune prevede:

per la RICERCA• Essere un polo scientifico di riferimento• Essere un punto di riferimento per le sperimentazioni• Essere attrattivo per i finanziatori• Incrementare la collaborazione, attraverso la stipula di convenzioni,

con istituti scientifici, grandi ospedali nazionali e internazionali nonché con istituti universitari allo scopo di incentivare nuove forme di progettualità di tipo clinico, di ricerca o organizzativo

per i PROCESSI INTERNI • Istituire interazioni tra strutture aziendali ed interaziendali

per la COMUNICAZIONE• Creare consapevolezza tra gli stakeholders interni• Aumentare la reputazione aziendale

Si prevede inoltre l’istituzione di Centri Studi afferenti all’Area Ricerca - realizzati con altri enti di ricerca e università sulla base del principio dell’interdisciplinarità e dell’integrazione - con l’obiettivo di raccogliere, documentare e analizzare le evidenze scientifiche nella materia di riferimento.

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PRODUZIONE scientifica

Produzione Scientifica

Editoria ScientificaWorking Paper of Public Health Quaderni

Centro Studi per le Medical Humanities

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Nel 2019 la produzione scientifica dell’Azienda Ospedaliera conta 102 articoli scientifici pubblicati su riviste peer reviewed indicizzate e/o impattate, tra cui alcune riviste prestigiose quali Journal of Thoracic Oncology, Lancet, Blood, Lancet Oncology e Lancet Respiratory Medicine.

Le pubblicazioni scientifiche sono state valutate attraverso l’Impact Factor, il più noto indicatore bibliometrico, pubblicato annualmente dal Journal Citation Report (JCR). La produzione scientifica aziendale mostra un Impact Factor Normalizzato pari a 604,1.

La tabella 1 riporta in dettaglio i valori del numero delle pubblicazioni, l’Impact Factor Grezzo (IFG), l’Impact Factor Normalizzato (IFN) e l’Impact Factor medio nel triennio 2017-2019.

2017 2018 2019

Numero pubblicazioni scientifiche 121 101 102

Impact Factor Grezzo (IGF) 702,4 541,7 582,6

Impact Factor Normalizzato (IFN)* 715 610,8 604,1

Impact Factor Grezzo medio 5,8 5,4 5,7

Tabella 1. Dati di produzione scientifica nel triennio 2017-2019 * La normalizzazione dell’Impact Factor si basa su specifici criteri stabiliti dal Ministero della Salute per rendere confrontabili tra di loro gli Impact Factor delle riviste scientifiche afferenti a diversi ambiti scientifici.^Nel 2018 sono cambiati i criteri di normalizzazione dell’Impact Factor Grezzo e il secondo autore non è più considerato tra le posizioni “rilevanti”.

PRODUZIONE Scientifica

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Il Centro Documentazione Biblioteca Biomedica dell’Azienda Ospedaliera censisce la letteratura grigia, ossia la documentazione non convenzionale diffusa e/o prodotta dai professionisti affiliati all’Azienda. Essa comprende gli atti dei convegni, gli abstract e i poster di congressi, convegni e seminari, le linee guida, le docenze ai corsi, i capitoli di libro. Nello specifico, per l’anno 2019 sono stati censiti 40 poster o abstract, 52 docenze, 145 interventi tra relazioni e comunicazioni orali, 23 moderazioni di tavole rotonde a convegni, congressi, simposi o altro (Figura 1).

Il Centro Documentazione Biblioteca Biomedica costituisce il secondo polo della Biblioteca Virtuale per la Salute del Piemonte (BVS-P), con un numero di iscritti in costante crescita: nel 2018 l’Azienda Ospedaliera aveva 478 iscritti e l’Azienda Sanitaria Locale Alessandria 415, a dicembre 2019 gli iscritti alla BVS-P per l’Azienda Ospedaliera erano 595 e 458 quelli afferenti all’Azienda Sanitaria Locale Alessandria.

L’utenza della BVS-P è rappresentata in prevalenza da medici chirurghi, seguiti da infermieri e amministrativi (Figura 2)

La Biblioteca Biomedica nel 2019 ha ricevuto 628 richieste di Document Delivery tramite il servizio online della Biblioteca Virtuale per la Salute; di queste, il 95% sono state evase con esito positivo: questo significa che sono state movimentate circa 5.000 pagine.

13%

7%

5%

22%

53%

Medico

Infermiere

Amministrativo

Altre professioni sanitarie

Altro

13%

7%

5%

22%

53%

Medico

Infermiere

Amministrativo

Altre professioni sanitarie

Altro

Alle richieste della BVS-P vanno sommate le richieste effettuate tramite contatto diretto, email, telefonico o tramite il modulo appositamente predisposto e disponibile in biblioteca, che nel 2019 sono state 124. Le richieste sono così suddivisibili: 122 pervenute via email 2 avanzate tramite modulo.

Il Centro Documentazione Biblioteca Biomedica ha registrato 597 accessi alla sala di lettura, dove l’utenza, composta in prevalenza da studenti, può usufruire delle postazioni e dei computer messi a disposizione per lo studio autonomo. La biblioteca svolge anche regolarmente attività di formazione di information literacy, base e avanzata, destinata ai propri utenti. Nell’anno 2019 sono stati organizzati 13 eventi formativi volti a favorire una maggiore dimestichezza con gli strumenti di ricerca bibliografica. L’utenza per il reference avanzato è composta in prevalenza da studenti in fase di conclusione del loro percorso formativo e professionisti aziendali per gli ambiti di ricerca bibliografica, monitoraggio indicatori bibliometrici (H-Index) e ricerca di riviste alle quali sottomettere nuovi studi.

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

La serie di Working Paper of Public Health (WP) dell’Azien-da Ospedaliera di Alessandria è una serie di pubblicazioni online ed Open Access, progressiva e multi disciplinare in Public Health (ISSN: 2279-9761). Vi rientrano pertanto sia contributi di medicina ed epidemiologia, sia contributi di economia sanitaria e management, etica e diritto. Rientra nella politica aziendale tutto quello che può proteggere e migliorare la salute della comunità attraverso l’educazione e la promozione di stili di vita, così come la prevenzione di malattie ed infezioni, nonché il miglioramento dell’assisten-za (sia medica sia infermieristica) e della cura del paziente. Si prefigge quindi l’obiettivo scientifico di migliorare lo stato di salute degli individui e/o pazienti, sia attraverso la prevenzione di quanto potrebbe condizionarla sia mediante l’assistenza medica e/o infermieristica finalizzata al ripristi-no della stessa. Gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente gli autori, le opinioni espresse non implicano alcuna responsabilità da parte dell’Azienda Ospedaliera “SS. Antonio e Biagio e Ce-sare Arrigo” di Alessandria. La pubblicazione è presente in: Directory of Open Access Journals (DOAJ); Google Scholar; Academic Journals Da-tabase; Comitato Scientifico:Prof. Roberto Barbato Dott.ssa Manuela Ceccarelli Dott. Giacomo Centini Dott. Diego Gazzolo Dott. Gianfranco GhiazzaDott.ssa Federica Grosso Dott.ssa Daniela Kozel Prof. Marco Krengli Dott. Marco Ladetto Prof.ssa Roberta Lombardi Dott. Antonio Maconi Prof. Leonardo Marchese Dott. Alessio Pini Prato Prof. Vito Rubino Dott.ssa Mara Scagni Dott. Gioel Gabrio Secco Dott.ssa Maria Elena TerlizziDott. Paolo Tofanini Dott.ssa Roberta Volpini

Comitato editoriale:Dott. Antonio Maconi Dott. Alfredo Muni Dott.ssa Marinella Bertolotti

Responsabile:Dott. Antonio Maconitelefono: +39.0131.206818email: [email protected]

Segreteria:Mariateresa Dacquino, Marta Betti, Mariasilvia Como, Laura Gattitelefono: +39.0131.206192email: [email protected]; [email protected] Norme editoriali:Le pubblicazioni potranno essere sia in lingua italiana sia in lingua inglese, a discrezione dell’autore. Sarà garantita la sottomissione di manoscritti a tutti coloro che desiderano pubblicare un proprio lavoro scientifico nella serie di WP dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, purché rientrino nelle linee guida editoriali. Il Comitato editoriale verificherà che gli articoli sottomessi rispondano ai criteri editoriali richiesti. Nel caso in cui lo si ritenga necessario, lo stesso Comitato editoriale valuterà l’opportunità o meno di una re-visione a studiosi o ad altri esperti, che potrebbero o meno aver già espresso la loro disponibilità ad essere revisori per

il WP (i.e. peer review). L’utilizzo del peer review costring-erà gli autori ad adeguarsi ai migliori standard di qualità della loro disciplina, così come ai requisiti specifici del WP. Con questo approccio, si sottopone il lavoro o le idee di un autore allo scrutinio di uno o più esperti del medesimo settore. Ognuno di questi esperti fornirà una propria val-utazione, includendo anche suggerimenti per l’eventuale miglioramento, all’autore, così come una raccomandazione esplicita al Comitato editoriale su cosa fare del manoscritto (i.e. accepted o rejected).Al fine di rispettare criteri di scientificità nel lavoro propos-to, la revisione sarà anonima, così come l’articolo revisiona-to (i.e. double blinded). Diritto di critica:Eventuali osservazioni e suggerimenti a quanto pubblicato, dopo opportuna valutazione di attinenza, sarà trasmessa agli autori e pubblicata on line in apposita sezione ad essa dedicata.Questa iniziativa assume importanza nel confronto scien-tifico poiché stimola la dialettica e arricchisce il dibattito su temi d’interesse. Ciascun professionista avrà il diritto di sostenere, con argomentazioni, la validità delle proprie oss-ervazioni rispetto ai lavori pubblicati sui Working Paper of Public Health. Nel dettaglio, le norme a cui gli autori devono attenersi sono le seguenti:

• I manoscritti devono essere inviati alla Segreteria es-clusivamente in formato elettronico all’indirizzo e-mail dedicato

• A discrezione degli autori, gli articoli possono essere in lingua italiana o inglese. Nel caso in cui il manoscritto è in lingua italiana, è possibile accompagnare il testo con due riassunti: uno in inglese ed uno in italiano, così come il titolo;

• Ogni articolo deve indicare, le Keywords, nonché il tipo di articolo (i.e. Original Articles, Brief Reports oppure Research Reviews);

• L’abstract è il riassunto dell’articolo proposto, pertanto dovrà indicare chiaramente: Obiettivi; Metodologia; Ri-sultati; Conclusioni;

• Gli articoli dovrebbero rispettare i seguenti forma-ti: Original Articles (4000 parole max., abstract 180 pa-role max., 40 references max.); Brief Reports (2000 pa-role max., abstract 120 parole max., 20 references max., 2 tabelle o figure) oppure Research Reviews (3500-5000 parole, fino a 60 references e 6 tabelle e figure);

• I testi vanno inviati in formato Word (Times New Ro-man, 12, interlinea 1.5). Le note, che vanno battute in apice, non possono contenere esclusivamente riferi-menti bibliografici. Inoltre, la numerazione deve essere progressiva;

• I riferimenti bibliografici vanno inseriti nel testo ri-portando il cognome dell’Autore e l’anno di pubbli-cazione (e.g. Calabresi, 1969). Nel caso di più Autori, indicare nel testo il cognome del primo aggiungendo et al; tutti gli altri Autori verranno citati nei riferimenti bibliografici alla fine del testo.

• I riferimenti bibliografici vanno elencati alla fine del tes-to in ordine alfabetico (e cronologico per più opere del-lo stesso Autore).

Nel sottomettere un manoscritto alla segreteria di redazi-one, l’autore accetta tutte le norme qui indicate.

Working Paper of Public Health

Nel febbraio 2012 ha preso avvio la serie di pubblicazioni online ed Open Access dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, progressiva e multidisciplinare in Public Health (ISSN: 2279-9761) “Working Paper of Public Health (WP)”, indicizzata al fine di dare alla stessa massima diffusione in: Directory of Open Access Journals (DOAJ); Google Scholar; Academic Journals Database. Dall’avvio sono stati realizzati circa cento paper, sia da personale aziendale che da professionisti di altre realtà. I WP rispondono perfettamente alla politica aziendale che abbraccia ogni studio e pubblicazione volti a proteggere e migliorare la salute della comunità attraverso l’educazione e la promozione di stili di vita, così come la prevenzione di malattie e infezioni, nonché il miglioramento dell’assistenza, sia medica sia infermieristica, e della cura del paziente. Si tratta quindi di uno strumento di pubblica utilità che si pone il doppio obiettivo di fornire informazioni autorevoli ai cittadini e di qualificare la reputazione scientifica dei professionisti aziendali, seguendo un approccio di inclusione e condivisione.

La valutazione dei WP avviene attraverso la peer review, una tecnica che sottopone il lavoro allo scrutinio di uno o più esperti del medesimo settore dell’autore, inducendolo così ad adeguarsi ai migliori standard di qualità della disciplina di afferenza e ai requisiti specifici richiesti per la stesura del Working Paper stesso.

Nello specifico le norme editoriali, così come l’elenco dei componenti del Comitato Scientifico, del Comitato di Direzione e della Segreteria, sono contenuti nella prima pagina di ciascun WP.Si ricorda infine che gli articoli pubblicati impegnano esclusivamente gli autori: le opinioni espresse dunque non implicano alcuna responsabilità da parte dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria.

EDITORIA Scientifica

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Quaderni

1

#ospedaleincontra Il paziente anziano in Ospedale: l’assistenza e la cura

RICERCA E INNOVAZIONE

042019

QUADERNI

reti, sinergie e network

Azienda Ospedaliera NazionaleSanti Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

infrastruttura ricerca formazione innovazione

Azienda Ospedaliera di Alessandria

La serie di Quaderni aziendali è una pubblicazione multidisciplinare in Health Care Management. Rientra nella politica editoriale tutto quello che può migliorare la salute della comunità attraverso il miglioramento delle performance dell’Azienda Ospedaliera, sia con riferimento agli aspetti clinico-sanitari e di assistenza, sia con riferimento all’implementazione di metodi e strumenti di tipo organizzativo-gestionali.

1

CURA E COMUNITÀ

012019

QUADERNIInfrastruttura Ricerca, Formazione, Innovazione AO Alessandria

Azienda Ospedaliera Nazionale Santi Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

850 anni di Ospedali di Alessandria

ISSN 2282-6130Quaderni dell’Ospedale[Online]

1

#ospedaleincontra Il paziente anziano in Ospedale: l’assistenza e la cura

#ospedaleincontra

032019

QUADERNI

Il paziente anziano in Ospedale: l’assistenza e la cura

Azienda Ospedaliera NazionaleSanti Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

infrastruttura ricerca formazione innovazione

Azienda Ospedaliera di Alessandria

ISSN 2282-6130Quaderni dell’Ospedale[Online]

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CENTRO STUDI per le Medical Humanities

64 65

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Le Medical Humanities sono il luogo in cui la medicina non solo rafforza i propri rapporti con le scienze sociali e comportamentali (sociologia, psicologia, diritto, economia, storia, antropologia culturale), ma rappresentano il dialogo con la filosofia morale (bioetica e teologia morale) e con gli apporti delle arti espressive.Pertanto si pongono non in contraddizione con l’EBM - come alcuni approcci tendono a enfatizzare - ma ne costituiscono l’essenza, come ha ben sottolineato il fondatore David L. Sackett, che ha definito “la EBM costituisce un approccio alla pratica clinica dove le decisioni cliniche risultano dall’integrazione tra l’esperienza del medico e l’utilizzo coscienzioso, esplicito e giudizioso delle migliori evidenze scientifiche disponibili, mediate dalle preferenze del paziente”.Tramite l’approccio multidisciplinare che le caratterizza, le MH intendono fornire alla medicina e a tutti i soggetti coinvolti nel processo di cura, gli strumenti necessari per comprendere tanto le malattie, quanto la salute, in un contesto sociale e culturale sempre più esteso, al fine di favorire una maggiore comprensione empatica di sé, dell’altro e del processo terapeutico.

L’Azienda ha istituito un apposito Centro Studi con Determina N. 640 DEL 16/05/2019

Tra i progetti realizzati per agevolare il rapporto tra medico e paziente e favorire l’empatia tra i cittadini e la struttura sono state organizzate presentazioni di libri, iniziative in collaborazione con il Premio Pittaluga e di promozione del patrimonio storico.

Dicembre: “Anime su tela” di Sarah Fraccarollo

Luglio: “La vera storia di un pianoforte a noleggio” di Roberto Beltrami

Settembre: “Hospitalia” di Elena Franco

Settembre:“Il giardino svelato” di Eddi Volpato

Concorso Pittaluga: “Chitarra in corsia” - settembre

Ottobre: “Una vita, due vite. Corso e percorso di voci” di Cristina Contini

Luglio:“Il musical americano” (con l’Orchestra Sinfonica di san Remo) nella Chiesa del gardella

Ottobre:“Giornate FAI d’Autunno”

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

IL PATRIMONIO STORICO E DOCUMENTALE

L’Azienda Ospedaliera persegue da anni un ampio progetto di tutela e promozione del proprio patrimonio storico, a partire dalla sua catalogazione, con l’obiettivo di valorizzare la tradizione per sviluppare l’innovazione clinica e sanitaria. In virtù della creazione di sinergie utili allo sviluppo di reti per la realizzazione di progetti in collaborazione con soggetti presenti in circuiti italiani ed europei, è fondamentale la conoscenza e la condivisione del proprio patrimonio in termini documentari, archivistici e librari. Il patrimonio culturale viene messo a disposizione di medici e personale sanitario in generale e di studiosi della materia, ma anche cittadini oltre che essere valorizzato anche con le nuove formule e con i nuovi strumenti di comunicazione che la tecnologia oggi mette a disposizione.

L’Azienda inoltre custodisce presso l’Archivio di Stato un patrimonio documentale ancora in parte da revisionare in quanto non conosciuto dall’Azienda stessa: il materiale archivistico andrebbe schedato informaticamente con criteri adeguati agli standard archivistici attuali ed eventualmente digitalizzato, allo scopo di renderlo fruibile per conoscere la storia dell’Ospedale, almeno per la sua parte più significativa. Durante la fase di schedatura dell’Archivio storico in sede dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria è emerso nei “Registri delle operazioni chirurgiche” (1935 - 1991) come durante la guerra le operazioni chirurgiche venissero eseguite a pieno ritmo e mai i medici smisero di condurre il loro lavoro di routine.

Un importante tassello che si aggiunge all’intervento di riordino e catalogazione della documentazione conservata presso l’Archivio dell’Ospedale riguarda una migliore inventariazione dei quadri dei benefattori, tra i quali si segnala la presenza di Giovanni e Teresio Borsalino, tra i maggiori protagonisti della vita economica e sociale della città di Alessandria alla fine del Diciannovesimo secolo e durante la prima metà del Ventesimo. Il rapporto della famiglia e dell’Azienda con la città fu sempre molto stretto ed ebbe modo di manifestarsi in varie forme, compresa quella della committenza di opere pubbliche (Infantile, Dispensario, Sanatorio solo per citare opere di assistenza). Esistono inoltre le lapidi dei benefattori, ad oggi custodite presso un magazzino aziendale e non censite.

L’Azienda Ospedaliera, attraverso l’Infrastruttura per la Ricerca Formazione e Innovazione, persegue la propria attività di valorizzazione della creazione di un percorso definito “dell’arte e della cura”. Tale percorso dovrebbe promuovere i tre settori che costituiscono il patrimonio storico:

- Il patrimonio “architettonico”

- Il patrimonio “documentale”

- Il patrimonio “artistico”

Si prevedono azioni e strumenti tesi alla promozione di entrambi i settori, anche in sinergia con altre istituzioni. Si ipotizza anche la creazione di una rete che ad ogni livello, regionale, nazionale ed europeo possa favorire la promozione di circuiti culturali, che per alcuni aspetti hanno anche impatti turistici.

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68 69

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

ATTIVITÀ di ricercaATTIVITÀdi Ricerca

Finanziamenti per la ricerca

Collaborazioni Scientifiche

Didattica e Formazione

Divulgazione Scientifica

Le Unità di Ricerca

Studi Clinici Il programma del MesoteliomaComitato Etico InteraziendaleProgetto SPERIMENTA

Attività di Ricerca

L’attività scientifica nel 2019 si è declinata attraverso progetti di

ricerca e studi clinici, ripartiti tra ricerche, studi clinici accademici e

studi clinici sponsorizzati, comprendenti progettualità eterogenee

per durata, tipologia e natura del finanziamento.

La tipologia dei progetti rispecchia le linee di ricerca aziendali, nonché

le progettualità effettuate nelle Unità di ricerca. Rispetto alle fonti di

finanziamento, meritano una particolare menzione i progetti relativi al

mesotelioma, emergenza sanitaria e sociale dell’alessandrino (e per la

quale l’Azienda sta lavorando per ottenere il riconoscimento IRCCS).

STUDI clinici

Nel 2019 sono stati attivi in Azienda 219 studi clinici.

La maggior parte degli studi sono stati di natura no-profit mentre il

23% è stato promosso da aziende farmaceutiche.

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

Eventi formativiDidatticaMaster di I livello in “Data Management e Coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche”

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Osservazionale

Interventistico

Dispositivo Medico

0 450 900

0,5%

48,4% 51,1%

OsservazionaleInterventisticoDispositivo Medico

Fig. 3: Studi clinici attivi nel 2019 per tipologia

Nel 2019, la maggior parte degli studi clinici sono stati studi interventistici

ed osservazionali, con una leggera prevalenza di questi ultimi (Fig. 3).

Negli anni 2015-2018 si osserva un andamento stabile degli studi

clinici di natura profit e no-profit, registrando un incremento del 32%

degli studi profit e del 42% degli studi no profit nel 2019 rispetto al

2018 (Fig. 5).

Relativamente all’arruolamento di nuovi pazienti negli studi clinici,

i 219 studi attivi nel 2019 hanno arruolato complessivamente 2048

pazienti, di cui il 96,6% in studi di natura no-profit (Fig. 6).

0,5%

48,4% 51,1%

OsservazionaleInterventisticoDispositivo Medico

Fig. 3: Studi clinici attivi nel 2019 per tipologia

Dispositivo Medico

Interventistico

Osservazionale

0 30 60 90 120

94

74

1

18

32

Fig. 4: Distribuzione degli studi clinici in base alla

tipologia e alla loro natura

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

0

45

90

135

180

2015 2016 2017 2018 2019

ProfitNo-profit

Fig. 5: Andamento del numero di studi clinici negli anni 2015-2019 per natura

Gli studi no-profit rappresentano il 70% degli studi interventistici e l’84%

degli studi osservazionali (Fig. 4).La maggior parte dei nuovi pazienti arruolati nel 2019 ha partecipato

a studi osservazionali (Fig. 7).

0

55

110

165

220

2015 2016 2017 2018 2019

219

159168

157160

Fig. 2: Numero degli studi clinici attivi negli anni 2015-2019

La numerosità degli studi clinici attivi presso l’Azienda Ospedaliera negli

ultimi 4 anni (2015-2018) mostra un andamento relativamente stabile,

evidenziando una crescita del 38% nel 2019 rispetto al 2018. (Fig.2)

96,6%

3,4%

PROFITNO PROFIT

Fig. 6: Numero di pazienti arruolati nel

2019 suddivisi per natura dello studio

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

77%

23%

PROFIT NO PROFIT

Fig. 1: Studi clinici attivi nel 2019 per natura

28

19251

19 1758

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Il Programma MESOTELIOMA

Con Deliberazione n. 479 del 31.05.2018 l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha recepito il Programma “Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie per il mesotelioma guidate da valutazioni molecolari”.

L’attività di gestione e governance, è stata affidata all’Azienda Ospedaliera di Alessandria ed ha come obiettivi: 1. facilitare l’attivazione delle iniziative e monitorarne i progressi e i

risultati; 2. garantire una puntuale gestione del Programma che permetta di

valutare la scientificità, la congruità economica e i risultati intermedi delle attività di ricerca.

L’attività di comunicazione e divulgazione dei risultati è stata affidata all’ASL AL con l’obiettivo di avviare azioni di comunicazione interna (Azienda Ospedaliera, ASL del territorio e tra enti e finanziatori) ed esterna (pazienti, familiari, associazioni).

TITOLO PROMOTORE PRINCIPAL INVESTIGATOR OBIETTIVOMATCH Mesothelioma And Translational Clinical and Health-related data – a biological and clinical cohort study

AO Alessandria in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” di Milano

Dott.ssa Federica Grosso, Responsabile SSD Mesotelioma, AO AL Coinvestigator: Prof. Maurizio D’Incalci, Capo Dipartimento di Oncologia, Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri

Aumentare le conoscenze biologiche, alla base della patogenesi del mesotelioma, attraverso l’identificazione di fattori molecolari, genetici ed epigenetici che possono essere sfruttati come target per l’identificazione e lo sviluppo di nuovi farmaci. La conoscenza delle caratteristiche biologiche del mesotelioma permetterà di predire il comportamento del tumore, la risposta al trattamento e la sopravvivenza

HERMES HEreditary Risk in MESothelioma Università del Piemonte Orientale Prof.ssa Irma Dianzani, Full Professor, Dipartimento Scienze della Salute, UPOProf. Corrado Magnani, Associate Professor, Medicina Traslazionale, UPO

Valutare la risposta in vitro a farmaci che inducono letalità sintetica (inibitori di PARP1 da soli o in associazione con cisplatino e/o inibitore di EZH2) sia di linee cellulari di mesotelioma pleurico sia di colture cellulari ottenute dai casi di mesotelioma pleurico, confrontando colture cellulari tumorali derivate da pazienti con mutazioni germinali in geni del meccanismo di restauro del DNA per ricombinazione omologa e colture cellulari tumorali ottenute da pazienti senza mutazioni.

Mesothelioma Pipeline: from the genome to innovative therapeutic approaches

Università degli Studi di Torino Prof. Giorgio Scagliotti, Professore Ordinario di Oncologia Medica Università degli Studi di Torino; Direttore SCDU Oncologia Medica AOU San Luigi Gonzaga, Orbassano

Identificare biomarcatori predittivi e prognostici e nuovi meccanismi di resistenza alla terapia e nuove opzioni di trattamento attraverso studi di screening farmacologico in modelli in vitro e in vivo che mimano la biologia tumorale di ciascun paziente.

Progetto IRST sul mesotelioma pleurico: approcci preclinico di ricerca di nuovi bersagli molecolari per terapie mirate e clinico di sviluppo di una nuova immunoterapia combinata

Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola

Prof. Angelo Delmonte, Responsabile del Gruppo di Patologia Toracica, Dipartimento di Oncologia Medica, Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori

Valutare la combinazione di due diversi tipi di immunoterapia in pazienti con mesotelioma; caratterizzazione tumorale di sangue e di urina in pazienti con mesotelioma al fine di identificare nuovi marcatori, profili mutazionali e bersagli molecolari e sviluppare modelli preclinici per lo studio e il trattamento del mesotelioma con nuovi farmaci ed immunoterapie.

I PROGETTI

L’attività di coordinamento scientifico è stata affidata alla Regione Piemonte e al Dr Giovanni Apolone (Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano).

Il programma di ricerca traslazionale, finanziato attraverso l’“Offerta di indennizzo ai residenti di Casale Monferrato deceduti o affetti da mesotelioma”, da Becon Ag, individuato quale Responsabile civile nel c.d. “Processo Eternit”, ha una durata di 18 mesi ed è strutturato in 4 progetti, in cui sono coinvolti:

• Azienda Ospedaliera di Alessandria in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche IRCCS “Mario Negri” di Milano,

• Università del Piemonte Orientale “Amedeo Avogadro”, • Università degli Studi di Torino, • IRCCS Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei

Tumori di Meldola

72 73

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74 75

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Comitato Etico Interaziendale

Il Comitato Etico (C.E.) è un organismo interdisciplinare, autonomo,

funzionalmente indipendente dalla struttura presso cui ha sede

o per cui espleta le attribuzioni, con la responsabilità di garantire

la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti in

sperimentazione, di fornire pubblica garanzia di tale tutela. Questo

organismo ha competenza, oltre che sulle sperimentazioni cliniche

dei medicinali, su ogni altra questione relativa all’uso dei medicinali e

dei dispositivi medici, all’impiego di procedure chirurgiche e cliniche

e allo studio di prodotti alimentari sull’uomo generalmente rimessa,

per prassi internazionale, alla valutazione dei comitati.

La valutazione etica, scientifica e metodologica degli studi clinici

da parte del C.E. ha come riferimento quanto previsto dal decreto

legislativo 24 giugno 2003 n. 211, dalla dichiarazione di Helsinki

nella sua versione più aggiornata, dalla convenzione di Oviedo,

dalle norme di buona pratica clinica e dalle linee guida aggiornate

dell’Agenzia europea per la valutazione dei medicinali in tema di

valutazione dell’efficacia delle sperimentazioni cliniche. In tale ambito

i diritti, la sicurezza e il benessere delle persone coinvolte nello studio

prevalgono sugli interessi della scienza e della società.

La Regione Piemonte con deliberazione della Giunta Regionale n.

25-6008 del 25.06.2013 ha provveduto a riorganizzare i comitati

etici istituiti sul proprio territorio prevedendo per il Comitato

Etico Interaziendale A.O. “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di

Alessandria una competenza territoriale su due province, Alessandria

e Vercelli, e individuando come Aziende Sanitarie afferenti l’Azienda

Ospedaliera, l’ASL AL e l’ASL VC. Il C.E., costituito con Deliberazione

dell’A.O. di Alessandria n. 1116 del 07.10.2016, modificato con successiva

Deliberazione n. 287 del 01.03.2017 ed iscritto al Registro Regionale

al n. 2, si è insediato in data 14 ottobre 2016, riunione nella quale

sono stati eletti il Presidente nella persona del Dott. Paolo Tofanini

ed il Vice Presidente nella persona della Dott.ssa Margherita Girino.

Il C.E. resta in carica per un periodo di tre anni, quindi fino a ottobre

2019, successivamente ridefinito mediante nuova procedura di

individuazione componenti.

LE AZIONI AL 31/12/2019

Per regolamentare i rapporti e le attività previste dal Programma

ed i rapporti finanziari tra gli Enti coinvolti, l’Azienda Ospedaliera di

Alessandria ha stipulato le convenzioni di collaborazione scientifica con:

• Dipartimento di Oncologia dell’Università degli Studi di Torino

• Dipartimento di Medicina Traslazionale e Dipartimento di Scienze

della Salute dell’Università del Piemonte Orientale – sede di Novara

• Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri di Milano

• Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura del Tumori

(IRST) S.r.l. – IRCCS di Meldola

Entro i termini previsti è stata erogata a tutti i partner coinvolti la prima

rata di finanziamento.

Per fornire agli Enti destinatari del finanziamento indicazioni sulle

modalità di gestione, rendicontazione delle spese e monitoraggio dei

risultati, l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha redatto in condivisione

con il Coordinatore Scientifico del Programma e trasmesso a tutti i

partner le “Linee guida per la verifica amministrativa e contabile delle

spese, la gestione, il monitoraggio dei risultati inerenti il Programma

Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie per il Mesotelioma guidate

da valutazioni molecolari” corredate di note esplicative.

Tutti gli Enti coinvolti nel Programma hanno regolarmente trasmesso la

documentazione prevista per la rendicontazione intermedia a 6 mesi,

redatta secondo le Linee Guida e successive precisazioni. A fronte della

richiesta di acquisire alcune precisazioni/integrazioni tutti gli Enti hanno

fornito puntuale riscontro, confermando la coerenza e l’esaustività delle

progettualità di cui al Programma. In seguito alla valutazione positiva

delle attività svolte nei primi 6 mesi tutti i partner hanno ricevuto la

seconda tranche di finanziamento.

L’ATTIVITÀ DEL C.E. NEL 2019

È STATA LA SEGUENTE:

10 SEDUTE

96 NUOVI STUDI ESAMINATI

94 STUDI APPROVATI

2 STUDI SOSPESI/RESPINTI

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

La premessa Nonostante l’eccellenza di molti centri di ricerca e la qualità dei ricercatori, in Italia numerosi fattori limitano l’attrattività del sistema di ricerca clinica italiano all’interno del panorama europeo. Nell’ambito degli studi clinici la complessità dell’iter e delle tempistiche di attivazione degli stessi è infatti superiore alla media europea e a livello regionale spesso non vengono rispettati i tempi previsti dalla normativa.

Di cosa si tratta? Sperimenta é un progetto, realizzato con il supporto di Roche, multinazionale svizzera che opera nella farmaceutica, per strutturare un modello organizzativo efficiente per la gestione delle sperimentazioni cliniche all’interno dell’Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria (AO AL) in modo da renderla attrattiva nello scenario europeo. In particolare, la finalità è quella di ridurre il tempo che intercorre tra la presa in carico della richiesta di attivazione di sperimentazioni e la delibera autorizzativa.

Chi coinvolge? IRFI e Gestione Operativa per l’organizzazione, il coordinamento e la gestione, ma si estende a tutti gli attori coinvolti nel percorso di attivazione delle sperimentazioni.

Quali sono i metodi e gli strumenti utilizzati? Lean Thinking che si traduce in processi più rapidi e semplificati attraverso l’analisi e la ridefinizione dei processi aziendali introducendo concetti quali:

• Visione per processi intesa come standardizzazione e semplificazione dei processi in un’ottica di cliente-fornitore interno e non di gerarchia organizzativa

• Lotta agli sprechi, ovvero eliminazione delle attività non a valore e non necessarie (controlli, solleciti, attività e documentazione duplicata…)

• Creazione del flusso continuo nei processi lavorativi

Quanto dura? Il termine è fissato al 30/09/2020

Qual era la situazione prima del progetto?

Cosa è stato fatto? Il percorso di attivazione delle sperimentazioni è stato analizzato prendendo in considerazione tutti gli aspetti organizzativi riguardanti le modalità di gestione dello stesso, mappandone i flussi caratteristici e individuandone le criticità, per le quali sono state messe in atto specifiche contromisure

Figura 1. Ripartizione dei nuovi finanziamenti per ricerca nel 2018

Quali soni i risultati preliminari? Le contromisure individuate ed implementate si sono dimostrate efficaci nel velocizzare le tempistiche dell’iter di attivazione degli studi, come hanno dimostrato le analisi effettuate dopo 4 mesi dall’avvio del progetto, dalle quali è emersa una riduzione del 46%.

Progetto SPERIMENTA

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FINANZIAMENTIper la ricerca

I finanziamenti per la ricerca acquisiti dall’Azienda Ospedaliera nel 2019 ammontano a € 1,1 milioni di euro. Tali fondi derivano principalmente da progetti di ricerca sottomessi a specifici bandi promossi da enti pubblici o privati del territorio nazionale; il 43% dei finanziamenti ha riguardato la conduzione di studi clinici promossi dalle aziende farmaceutiche (Fig. 1).

Nel 2019, i finanziamenti per la ricerca, derivati da progetti sottomessi a bandi e studi clinici promossi da aziende farmaceutiche, hanno superato del 16.5% il valore di quelli ottenuti l’anno precedente, con un andamento crescente nel triennio 2017-2019 (Fig. 2).

UFIML’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha individuato il mesotelioma come linea di ricerca aziendale sviluppando progetti con valenza locale, regionale e nazionale, nonché garantendo l’attivazione a livello locale di studi clinici nazionali e internazionali specifici su questa patologia, offrendo ai pazienti affetti da mesotelioma la migliore qualità di diagnosi e cura in ambito multidisciplinare e con riferimento alle evidenze scientifiche disponibili. L’elevato numero di pazienti affetti da mesotelioma afferenti all’Azienda Ospedaliera di Alessandria e all’ Azienda Sanitaria Locale di Alessandria – Presidio Ospedaliero di Casale Monf.to, la complessità della gestione degli stessi, le peculiarità di questa patologia dagli importanti risvolti sociali hanno rappresentato le principali motivazioni alla base dell’approvazione del Progetto UFIM.

L’istituzione dell’Unità Funzionale Interaziendale A.O. di Alessandria - ASL AL (con il supporto tecnico dell’Università di Torino – Dip. di Oncologia) per la diagnosi e la terapia del mesotelioma è stata approvata con D.G.R. Piemonte n. 46-6166 del 23.07.2013, con finalità di:• definire progetti di ricerca condivisi, in cui ricerca e innovazione

fossero calate nel contesto assistenziale territoriale, creando sinergie in grado di generare eccellenze nelle aree di ricerca e formazione sul mesotelioma;

• organizzare un modello unitario di “presa in carico globale”, per migliorare il percorso di diagnosi e cura sia attiva che palliativa (“simultaneous care” della letteratura anglosassone).

Il progetto UFIM ha avuto conclusione il 31.12.2019UFIM ha operato clinicamente in maniera trasversale e multidisciplinare nell’A.O. e nel Presidio Ospedaliero ASL AL di Casale M.to, garantendo l’attivazione di diversi studi clinici per ogni fase della malattia, la cui gestione è stata affidata al Clinical Trial Center aziendale, afferente all’Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione.

0

300000

600000

900000

1200000

2017 2018 2019

Progetti di ricerca Studi clinici

Totale

57%43%

Progetti di ricerca

Studi clinici

Fig. 2Fig. 1

SUDDIVISIONE BORSE DI STUDIO AZIENDALI

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

La collaborazione si conferma come una delle caratteristiche rilevanti del fenomeno dell’innovazione, a maggior ragione nella sanità e nella ricerca scientifica.

L’Azienda Ospedaliera - oltre al paragrafo espressamente dedicato all’Università - attua le proprie collaborazioni su tre livelli:• Con altri enti• Rapporti internazionali• Rapporti con il territorio

Il piano della Ricerca pone all’interno dell’Infrastruttura la gestione di tali rapporti, in particolare attraverso il Coordinamento Amministrativo, che supporta la gestione delle attività scientifiche e di ricerca clinica, garantendo i rapporti istituzionali con istituti scientifici, grandi ospedali nazionali e internazionali nonché con istituti universitari, anche attraverso la stipula di accordi e convenzioni.

Nel 2019 l’Azienda Ospedaliera conta 25 collaborazioni attive riguardanti attività di formazione, attività scientifica, di ricerca e assistenziali. La maggior parte delle collaborazioni sono state attivate con Università e IRCCS (72%) (Fig. 1).

Nel 2019 risultano ancora attive le collaborazioni con l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri”, l’Università del Piemonte Orientale, l’Università degli Studi di Torino e l’Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori di Meldola nell’ambito del Programma “Sviluppo preclinico e clinico di nuove terapie per il mesotelioma guidate da valutazioni molecolari”, di cui l’Azienda si occupa dell’attività di gestione e governance.

Sulla base delle linee programmatiche contenute nel piano della Ricerca, l’Azienda Ospedaliera implementa azioni di internazionalizzazione tese ad aumentare la propria capacità di fare rete.

COLLABORAZIONI Scientifiche

All’interno dell’Infrastruttura è previsto il potenziamento delle attività finalizzate ai rapporti internazionali, tesi anche a favorire l’accesso in Azienda di professionisti stranieri. In questo senso si pongono le collaborazioni con il Centro Scientifico e Pratico di Cure Mediche per i Bambini “San Luca” del Dipartimento della Salute di Mosca, per collaborazioni nell’ambito pediatrico, e l’Università di Maastricht in materia di formazione di medici dell’area perinatologica.

La collaborazione con il Centro Scientifico e Pratico di Cure Mediche per i Bambini “San Luca” di Mosca

I professionisti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Alessio Pini Prato, Direttore della Chirurgia Pediatrica AO AL, e Diego Gazzolo, Direttore della Terapia Intensiva Neonatale AO AL, hanno avuto modo di visitare la struttura russa e di condividere le proprie esperienze di cura e di ricerca il 14 e il 15 Maggio 2019 partecipando come relatori alla XII° Conferenza Scientifica Internazionale dedicata all’assistenza medica specialistica ai bambini. L’incontro, a cui sono seguiti ulteriori momenti di condivisione anche attiva e operativa nei reparti del Centro di Mosca, è stato l’occasione per porre le basi dell’avvio di una collaborazione a carattere scientifico che è stata ufficializzata il 1 luglio durante la prima Giornata Scientifica Internazionale organizzata dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria. É stato infatti sottoscritto il protocollo di collaborazione tra il “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” e il “V.F. Vojno - Yasenetsky”.

57%43%

Progetti di ricerca

Studi clinici

Workshop con l’IRCCS Mario Negri

Nell’ambito della convenzione tra l’Azienda Ospedaliera di Alessandria e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche “Mario Negri” – IRCCS di Milano, il 21 Ottobre 2019 si è svolto un workshop con lo scopo di condividere le esperienze legate all’attività di ricerca in diverse specialità mediche.

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

La collaborazione con l’Università di MaastrichtDura ormai dal 2010 il rapporto che lega la Terapia Intensiva dell’Ospedale Infantile “Cesare Arrigo” di Alessandria e l’Università di Maastricht e Utrecht, un progetto che si basa sulla ricerca, sull’alta formazione e sulla specializzazione innovativa in Neonatologia. Si tratta di un importante progetto internazionale per il quale la Neonatologia e la Terapia Intensiva Neonatale dell’Azienda Ospedaliera sono centro di riferimento che ha consentito a 25 giovani neonatologi italiani di sviluppare con successo la ricerca presso i propri centri conseguendo un titolo a valenza internazionale quale il Dottorato di Ricerca. Tra gli argomenti che gli studenti hanno approfondito vi sono l’asfissia perinatale, l’origine della malattia neuro-degenerativa, strategie neuroprotettive, pulmunologia biochimica neonatale e i biomarcatori.In occasione della prima Giornata Scientifica Internazionale organizzata dall’Azienda Ospedaliera di Alessandria il 1° Luglio, il Capo del Dipartimento di Pediatria dell’Università di Maastricht, Luc Zimmermann, ha illustrato insieme al Dott. Gazzolo la duratura e positiva collaborazione prima di passare alla firma del protocollo in un anno particolarmente significativo per questo progetto poiché, per la prima volta dalla sua attivazione, l’ambito riconoscimento è stato conseguito proprio da un’alessandrina, la neonatologa Chiara Peila.

L’evoluzione della rete di collaborazione e delle attività di ricerca passa necessariamente attraverso una serie di rapporti con il proprio territorio di riferimento, anche ottimizzando le logiche di governance, con modalità efficaci ed efficienti di regolazione delle decisioni tra le ASL di area in tema di ricerca.

COSTANTE LA COLLABORAZIONE CON L’ORDINE DEI MEDICI

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Didattica L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha avviato un percorso sinergico in collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale per potenziare i propri presidi come polo formativo all’interno della rete formativa dell’UPO. Per quanto concerne il rapporto con la Scuola di Medicina, il Decreto dei Ministeri dell’Istruzione, Università, Ricerca e della Salute n.524 del 28.06.2018 ha assegnato 145 posti per l’anno accademico 2018/19 all’Università del Piemonte Orientale, consentendo l’avvio della seconda sede formativa ad Alessandria con 50 posti oltre a quella esistente a Novara).

In particolare, l’Azienda Ospedaliera collabora con la Scuola di Medicina nei seguenti corsi:

• corso di Laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia;

• corso di Laurea magistrale in Scienze Infermieristiche;

• scuola di specializzazione in varie discipline.

É previste nel seguente piano attività di didattica, è prevista la realizzazione di master e corsi di perfezionamento.

L’Azienda si propone di investire in una didattica di sempre maggiore qualità con percorsi e programmi definiti anche in termine di rapporto con l’Università, in linea con i programmi europei.

Per quanto concerne i rapporti con gli altri dipartimenti, si segnala anche la collaborazione in merito alla realizzazione del corso di perfezionamento in Disability Management.

Eventi formativiNel 2019 sono stati realizzati 205 eventi formativi con una percentuale di corsi realizzati rispetto a quelli programmati del 64.38% (un dato in aumento rispetto agli anni precedenti) per un numero complessivo di 443 edizioni.

Il personale formato nel 2019 ammonta complessivamente a 8798 unità con un trend di partecipazione ai corsi in costante crescita: il numero dei partecipanti che hanno completato gli eventi formativi e maturato i relativi crediti è cresciuto costantemente.

I crediti ECM erogati sono stati 40253 per un totale di ore 39695

DIDATTICA e FORMAZIONE

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Corso di Laurea di Medicina dell’Università del Piemonte Orientale (UPO)A seguito di deliberazione quadro con l’Università del Piemonte Orientale per lo svolgimento di attività didattiche, scientifiche ed assistenziali della scuola di medicina, a partire dal mese di marzo 2021 gli studenti iscritti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia della sede di Alessandria inizieranno il tirocinio presso le strutture sanitarie dell’Azienda Ospedaliera.L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ospita inoltre circa settanta medici specializzandi, grazie a collaborazioni con varie Scuole di Specialità, disciplinate da specifiche convenzioni.

“La firma della convenzione durante l’inaugurazione dell’anno accademico a Vercelli Lo scorso 4 dicembre 2019, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università del Piemonte Orientale, un momento speciale è stato dedicato alla sottoscrizione della Convenzione quadro tra l’Università del Piemonte Orientale e l’Azienda Ospedaliera di Alessandria “SS. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria per il sostegno e lo sviluppo delle attività didattiche, di ricerca scientifica e assistenziali della Scuola di Medicina.La convenzione è stata firmata dal Magnifico Rettore dell’Università del Piemonte Orientale Gian Carlo Avanzi e dal Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria Giacomo Centini.Per l’Azienda Ospedaliera questa firma rappresenta un tassello fondamentale che si inquadra in una visione di insieme che i due enti hanno prima elaborato e adesso stanno realizzando, in particolare nel percorso di ospedale di insegnamento, che vedrà l’ingresso degli studenti del Corso di Laurea di Medicina nelle nostre strutture ospedaliere a partire dal 2020.”

Corso di Laurea Scienze infermieristiche dell’Università del Piemonte Orientale (UPO)Il corso di laurea è attivo presso l’Azienda Ospedaliera da molti anni. Con riferimento all’anno 2019, si evidenzia la sottoscrizione del Protocollo d’Intesa Università Regione per l’attivazione dei Corsi di Laurea e di Laurea Magistrale delle professioni sanitarie di cui alla DGR n. 18-8384 dell’8 febbraio 2019 , così come previsto dal D.L.vo 502/92 e la successiva sottoscrizione dell’accordo attuativo insieme all’ASL AL riferito agli anni accademici 2018/2019, 2019/2020, 2020/2021. Tale accordo da avvio al corso di laurea in infermieristica interaziendale ASO ASL AL e prevede lo svolgimento di attività didattiche formali e professionalizzanti presso le sedi delle citate Aziende sanitarie.

I programmi di alta formazione contribuiscono a definire nuovi percorsi che possono comportare un ampliamento delle competenze dei ruoli professionali.

Nell’a.a. 2019/2020 è stata attivata la prima edizione del Master di I livello in “Data Management e Coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche” in collaborazione tra il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica (DiSIT) dell’Università del Piemonte Orientale (UPO) e l’Azienda Ospedaliera “SS Antonio e Biagio e Cesare Arrigo” di Alessandria (AO AL) e con il patrocinio del Gruppo Italiano Data Manager (GIDM). L’obiettivo del Master è di fornire conoscenze e competenze, necessarie alla pianificazione e conduzione di sperimentazioni cliniche, alla raccolta dei dati, all’analisi statistica e alla presentazione dei risultati, alle figure professionali che svolgono un ruolo chiave nel campo della ricerca clinica, quali Data Manager/Clinical Study Coordinator, Clinical Research Associate (CRA) e Infermieri di Ricerca.

Il Master è diretto dal professor Roberto Barbato, Prorettore dell’UPO. Il Consiglio di corso di Master è costituito da: Prof. Roberto Barbato, Direttore del Master (UPO); Dr.ssa Marinella Bertolotti, Vicedirettore del Master (Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione, AO AL); Dr.ssa Daniela Ferrante (UPO); Dr.ssa Marta Betti (Infrastruttura Ricerca Formazione Innovazione, AO AL).

Master di I livello in “Data Management e Coordinamento delle Sperimentazioni Cliniche”

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Il Master avrà durata annuale e si svolgerà principalmente ad Alessandria presso le strutture del Dipartimento di Scienze e innovazione tecnologica (DISIT) e dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, il venerdì e il sabato a partire da maggio 2020. Il piano didattico del Master sarà di 1.500 ore (60 CFU), distribuito su attività di didattica frontale, formazione individuale, esercitazioni pratiche, stage interno o esterno all’Università/Azienda Ospedaliera di Alessandria e prova finale (Tabella 1).

INSEGNAMENTO OBIETTIVI FORMATIVI CONTENUTI SSD CFU ORE ATTIVITÀ

DIDATTICA

ORE STUDIO

INDIVIDUALE

ORE TOTALI

Modelli organizzativi gestionali nell’ambito della ricerca

Fornire un insieme di conoscenze, metodologie e strumenti per la gestione di attività di ricerca

Strutture organizzative, meccanismi operativi (vision, mission, pianificazione, programmazione), processi di produzione (cruscotto indicatori)

ING-IND/35 1 6 19 25

Metodologia della ricerca clinica Fornire i fondamenti del processo di sviluppo di un farmaco dalla preclinica alla commercializzazione, fondamenti della ricerca clinica interventistica ed osservazionale

Fase preclinica e clinica, tempi e costi, tipologia degli studi clinici, disegni sperimentali, obiettivi, endpoints, controllo di bias

MED/01 4 20 80 100

Strumenti per ricerche bibliografiche

Fornire gli strumenti operativi di tipo informatico per effettuare ricerche strutturate della letteratura scientifica

Ricerca bibliografica, banche dati primarie e secondarie, costruzione di una strategia di ricerca, capacità pratica di eseguire una ricerca

BIO/04BIO/10

2 12 38 50

Project management: pianificazione ed organizzazione di una sperimentazione

Fornire i fondamenti della pianificazione ed organizzazione di un protocollo clinico

Pianificazione di uno studio, linee guida per la redazione di protocolli clinici, budget, monitoraggio, quality assurance, ruolo del Clinical Research Coordinator e dell’Infermiere di Ricerca

MED/01 4 28 72 100

Statistica applicata alla ricerca clinica: progettazione, campionamento, analisi dati

Introdurre i concetti di base della statistica descrittiva ed inferenziale, fornire gli elementi di base per una corretta pianificazione ed analisi

Nozione di campione, sezione statistica del protocollo, dimensione campionaria, statistica descrittiva ed inferenziale, popolazioni di analisi, tecniche di analisi dei dati, analisi ad-interim

MED/01 4 28 72 100

Aspetti etici nella progettazione di uno studio clinico

Fornire nozioni teoriche e competenze etiche utili nella costruzione di un disegno di ricerca sperimentale

Standard internazionale di etica e qualità scientifica (IHC-GCP), foglio informativo e consenso informato

MED/43 2 10 40 50

Aspetti regolatori per avvio e conduzione degli studi clinici

Fornire i fondamenti sulle normative vigenti, sul monitoraggio Quadro normativo per studi sperimentali e osservazionali (Decreto lgs. 211 e decreti attuativi, decreto CTA, decreto no-profit, determinazione AIFA per studi di fase 1), allestimento dossier per approvazione etica, osservatorio italiano del farmaco, monitoraggio degli studi, trial master file

MED/43 5 28 97 125

Aspetti legali: contratti, privacy e proprietà dei dati

Fornire nozioni teoriche necessarie alla negoziazione delle convenzioni in termini di privacy e proprietà dei dati

Tipologie di contratti nella ricerca clinica, Regolamento Europeo Privacy (GDPR)

IUS/10 2 8 42 50

Strumenti informatici per la ricerca clinica

Fornire i fondamenti operativi di tipo informatico per la gestione dei dati Utilizzo e realizzazione di database in ricerca MED/01 3 12 63 75

Data management: raccolta, data entry, verifica dei dati di studi clinici

Fornire i fondamenti operativi per la gestione dei dati clinici dall’implementazione degli strumenti per la raccolta dei dati alla validazione e chiusura del database

Strumenti per il disegno delle schede raccolta dei dati (CRF, eCRF), compilazione CRF tramite data entry, queries e risoluzione

MED/01 8 72 128 200

La gestione del farmaco sperimentale, farmacovigilanza

Fornire i fondamenti sul ruolo della farmacia a supporto della sperimentazione

Gestione e conservazione del farmaco sperimentale, eventi avversi, codifica eventi avversi

BIO/14 2 12 38 50

Comunicazione degli esiti di uno studio clinico

Fornire gli strumenti per l’elaborazione e la comunicazione dei risultati

Linee guida per il reporting degli studi clinici randomizzati ed osservazionali, presentazione dei risultati, i registri nella ricerca clinica

MED/01 2 10 40 50

Terapie o procedure sperimentali Attività seminariali nell’ambito della ricerca MED/15 1 12 13 25

TOTALE 40 258 742 1000

Gli insegnamenti riguarderanno i modelli organizzativi gestionali, la metodologia della ricerca clinica, il project management, gli strumenti per le ricerche bibliografiche, la statistica applicata, gli aspetti etici, regolatori e legali, gli strumenti informatici per la ricerca clinica, il data management, la gestione dei farmaci e la comunicazione degli esiti. Il corpo docente individuato sarà costituito da ricercatori dell’Università e delle reti che l’AO AL ha consolidato in questi anni, nonché componenti del Consiglio Direttivo del GIDM.

APPRENDIMENTO PRATICO (tirocini, stage, etc.)

CFU NUMERO DI ORE

Esercitazioni pratiche (interne o esterne all’Università/Azienda Ospedaliera)

6 150

Stage (interno o esterno all’Università/Azienda Ospedaliera)

12 300

PROVA FINALE 2 50

TOTALE COMPLESSIVO 60 1500

88 89

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

DIVULGAZIONE Scientifica

Il tema della divulgazione scientifica e della comunicazione sulla salute riveste un ruolo di primo piano e di crescente interesse. Vi sono studi che hanno rilevato che sono numerose le criticità relative alla comprensione delle informazioni di salute correlate alla difficoltà di interpretare numeri, dati e termini anche non tecnici, in particolare alla percezione del singolo, alla sua emotività, alle scelte e alle tradizioni.L’Azienda Ospedaliera ha pertanto avviato un percorso di implementazione della comunicazione esterna ed interna, correlando in maniera sempre maggiore i processi di comunicazione, divulgazione scientifica, health literacy e utilizzando i vari strumenti a disposizione per valorizzare i risultati dei professionisti. Attraverso l’Ufficio Comunicazione e il Centro Documentazione l’Azienda promuove convegni e pubblicazioni di carattere scientifico e partecipa a iniziative, nazionali e locali, di sostegno e valorizzazione della ricerca.Attraverso l’Ufficio Stampa gestisce i rapporti con i mass-media nella diffusione di informazioni di interesse pubblico, sviluppando una comunicazione con le testate locali, regionali e nazionali di settore.

Sintesi produzione Ufficio Comunicazione 2019• Comunicati stampa: 152• Conferenze Stampa: 4• Inaugurazioni: 7• Eventi: 40• Eventi di sensibilizzazione: 17• Video: 64

Rientra nell’ambito della divulgazione scientifica la redazione della “News scientifica” quindicinale contenente con studi e pubblicazioni scientifiche che coinvolgono i professionisti aziendali, eventi e tesi di interesse, notizie legate alla formazione e all’innovazione scientifica.

Durante il 2019 sono state inviate 39 newsletter, rivisitate dal punto di vista grafico.Per quanto riguarda l’editoria scientifica, l’Ufficio Comunicazione ha proseguito la cura, la redazione e la pubblicazione di due serie: i Working Paper of Public Health e i Quaderni.

Al termine del 2019 l’Ufficio Comunicazione ha redatto in accordo con le diverse strutture interessate e sotto il coordinamento di IRFI la Rendicontazione Scientifica 2018, ovvero un volume di 136 pagine che fornisce una visione complessiva dei risultati più significativi raggiunti dall’Azienda Ospedaliera dal punto di vista della ricerca, oltre che da quello dell’assistenza, la cui attività è strettamente connessa.

In termini di valorizzazione delle attività scientifiche e delle strutture ad esse afferenti, come le Unit Disease, l’Ufficio Comunicazione si è occupato della revisione e della realizzazione ex novo di loghi con il fine ultimo di valorizzare la brand reputation dell’Azienda nel suo complesso. In particolare si ricordano il logo del Centro Bosio e della BioBank.

RENDICONTAZIONE scientifica

infrastruttura ricerca formazione innovazione

Azienda Ospedaliera di Alessandria

2018

Azienda Ospedaliera NazionaleSanti Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

ATTIVITÀ ASSISTENZIALI e indicatori di performance

Miglioramento continuo qualità dell’assistenza

Servizi di accoglienza

Indicatori di performance

Carta dei Diritti Servizio sociale aziendale Servizio di mediazione culturale

I numeri dell’ospedale Distribuzione dei ricoveri ordinari per MDC Attività assistenziali Attività dei dipartimenti

14 15

RENDICONTAZIONEscientifica2018

RENDICONTAZIONEscientifica 2018

LASTAM

PA

DOMENICA 8 APRILE 2018 Alessandria e provincia41

AL

A Ovada, Olga D’Eramo

è ricoverata dopo es-

sere stata colpita da

emorragia cerebrale e aver

scoperto di essere affetta da

tumore al cervello. Quando si

è sentita male, alle 2,20 della

notte tra il 28 febbraio e il 1°

marzo, la data della tesi era

già fissata per fine mese. E lei,

che inseguiva quel sogno da

anni, non poteva proprio ac-

cettare di dover gettare la

spugna a un passo dalla meta,

dopo essersi già guadagnata

da privatista un diploma di

Dirigente di comunità e, poi,

un posto da docente al Cnos

di Alessandria. «Ero infilata

nella Tac, non parlavo, non

vedevo, non camminavo. Ep-

pure pensavo solo: adesso co-

me faccio? A fine marzo mi

devo laureare». Iscritta a Psi-

cologia dell’università tele-

matica internazionale Uni-

Nettuno, avrebbe dovuto

scendere a Roma per la di-

scussione della tesi. Ma nelle

sue condizioni, fiaccata dalla za dove Olga ha trascorso le ul-

time settimane. «È una tosta.

Non avevo dubbi che ce l’avreb-

be fatta» dice l’amica Simonet-

ta Albertelli, con cui Olga, dal

’99 al 2004, è stata titolare della

libreria «Il volo» di via Cairoli.

«Se oggi sono arrivata qui, a

discutere la mia tesi, lo devo a

tutte quelle persone che mi so-

no state vicine - dice Olga -. A

mia sorella Valeria, a mia mam-

ma Germana, alle mie amiche e

malattia e dalle cure, affronta-

re la trasferta sarebbe stato im-

possibile. Così, si è chiesto al-

l’ateneo di istituire una sessio-

ne speciale. «E loro - dice Ma-

nuela Cavazzi, che l’ha accom-

pagnata a sostenere ogni esa-

me - ci hanno detto sì». Con la

disponibilità dell’ospedale e

dell’Asl, si è deciso di trasfor-

mare in aula magna un’ala del

reparto di Medicina al primo

piano, a pochi metri dalla stan-

L’attivazione ad Alessandria

del corso di laurea in Medicina

è in dirittura d’arrivo. Il tra-

guardo pare ormai alla portata.

Ma occorre ancora uno sforzo

per raggiungere l’obiettivo. Co-

me è stato evidenziato ieri in un

incontro promosso dall’Ordine

dei medici chirurghi e degli

odontoiatri e che ha visto come

attori esponenti del mondo del-

la sanità, dell’università, della

politica e delle istituzioni.

L’iter per portare ad Ales-

sandria Medicina è ormai ben

delineato. L’Università del Pie-

monte orientale ha ufficialmen-

te chiesto di far partire in città,

possibilmente già nell’anno ac-

cademico 2018/2019, il corso di

laurea in Medicina, che oggi è

solo a Novara. Come ha spiega-

to il direttore del Dipartimento

Medicina traslazionale, Gian-

carlo Avanzi, la richiesta del-

l’Università è di avere 150 posti:

100 a Novara, come oggi, e 50,

in aggiunta, ad Alessandria (a

regime diventeranno 300, poi-

ché gli studi sono in 6 anni).

Presto se ne discuterà in sede

di conferenza Stato-Regioni.

Dal punto di vista teorico non ci

sarebbero ostacoli. La Regione

Piemonte (che presiede la con-

ferenza) ha assicurato che so-

sterrà la richiesta. Sul fronte

del ministero dell’Istruzione e

dell’Università, come ha sotto-

lineato Fabrizio Palenzona,

coinvolto nella trattativa, c’è il

via libera sia a livello dirigenzia-

le sia da parte della ministra

Valeria Fedeli. C’è però una pe-

sante incognita. I 50 posti di

Alessandria non vengono creati

ex novo. Vengono invece ricava-

ti rimodulando le esigenze in

ambito nazionale. Qualche Re-

gione (come Lombardia, Cam-

pania o Lazio) deve cioè rinun-

ciare a quei posti: «Dobbiamo

togliere qualcosa a qualcuno,

non aggiungere». Non solo:

quale sarà l’orientamento in

proposito del futuro governo?

Per questo ieri nell’incontro

voluto dal presidente dell’Ordi-

ne, Mauro Cappelletti, è stato

lanciato un appello alla coesio-

ne, alla trasversalità e all’impe-

gno di tutti (una sorta di «lob-

by» positiva), a partire dalla po-

litica e dai nuovi parlamentari

(mancava solo Federico Forna-

ro, impegnato a Roma) per cen-

trare l’obiettivo. Che portereb-

be benefici ad Alessandria ma

anche al territorio sul piano

della ricaduta economica oltre

che della formazione e della ri-

cerca scientifica. Lo stesso di-

rettore non ha nascosto che ci

sono alcune criticità: la necessi-

tà di una sede propria (anche se

inizialmente ci si appoggerà al

Disit), la carenza di strutture

residenziali per ospitare gli stu-

denti, l’adeguamento della sede

dell’Azienda ospedaliera alla

presenza degli studenti e degli

specializzandi, la carenza di

collegamenti con Novara.

L’incontro, moderato dal se-

gretario dell’Ordine dei medici,

Antonio Maconi, ha visto come

relatori anche Marco Krengli,

presidente della Scuola di me-

dicina dell’Upo, e Gianluca Ai-

maretti, presidente del corso

do laurea in Infermieristica.

Tra gli esponenti della politica,

hanno assicurato l’impegno ri-

chiesto l’on. Rossana Boldi, il

consigliere regionale Domenico

Ravetti, il sindaco Gianfranco

Cuttica, il presidente della Pro-

vincia, Gianfranco Baldi.

Al di là della volontà politica

e della capacità di «attrezzarsi»

per ospitare il nuovo corso di

laurea, dall’incontro è emerso

pure un altro elemento: a que-

st’obiettivo bisogna credere.

Soprattutto, «Alessandria deve

avere la consapevolezza di es-

sere già una città universita-

ria». Inoltre, è stata messa in lu-

ce una serie di problemi che la

sanità pubblica dovrà affronta-

re in provincia. E lo strumento

del confronto fra attorti del set-

tore può davvero portare frutti.

Soprattutto se viene coinvolto

chi vive ogni giorno quei pro-

blemi, a partire dai medici.

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

MAURO

FACCIOLO

ALESSANDRIA

ve vive, di Ovada e di Molare,

tutti con gli occhi lucidi. La di-

scussione, di fronte alla com-

missione salita da Roma e pre-

sieduta da Luciano Di Mele, è

stata la più importante delle for-

malità, in una giornata piena di

affetto e di gioia, che si è chiusa

con le lacrime di Olga, quando si

è sentita chiamare «dottores-

sa» e con le parole del rettore

Maria Amata Garito, che le ha

inviato una lettera: «Grazie per

la forza che stai dimostrando.

Oggi sei tu a insegnarci ad af-

frontare le difficoltà della vita».

Che Olga, pronta all’avventura

della laurea magistrale, è decisa

a spazzare via, forte del tra-

guardo che ha appena raggiun-

to e consapevole del percorso di

cura che l’attende.

[D. P.]

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Si è laureata all’ospedale di Ovada

Il tumore al cervello non batte

la forza di volontà di Olga

Il punto ieri all’Ordine, l’attivazione potrebbe avvenire già nel 2018/19

Corso di Medicina ad Alessandria

“Una lobby positiva per averlo”

Ok di Regione e ministero, però qualcuno in Italia dovrebbe rinunciare a 50 posti

SANITÀ E SALUTE

OVADA

La storia

amici, Manuela, Ornella, Tere-

sa, Gianni, Marco, Andrea, M

a-

ria, ai medici e agli infermieri,

che mi hanno dato speranza e

amore. A mio marito Marco,

che è stato sempre qui tenendo-

mi la mano, e a questo ospedale,

che per me è una casa». Poi si è

avviata alla discussione su una

sedia a rotelle. Ad aspettarla, gli

amici (tanti motociclisti), i pa-

renti, il personale ospedaliero, i

sindaci di Cremolino, paese do-

In provincia l’Università del

Piemonte orientale è già tra-

dizionalmente presente con

corsi riguardanti le professio-

ni sanitarie. È attivo il corso

di laurea in Scienze infermie-

ristiche. Fino a qualche anno

fa, era sdoppiato: a Tortona

(con il coinvolgimento del-

l’Asl) e ad Alessandria (con

l’Azienda ospedaliera). Poi le

lezioni nel polo tortonese so-

no state sospese, proseguen-

do solo ad Alessandria. «Ma

l’esperienza non è andata per-

sa - ha spiegato il presidente

del corso, Gianluca Aimaretti

-, tanto che è stato avviato un

corso unico interaziendale

con professionalità di en-

trambe le aziende, Asl e Aso».

Ad Alessandria sono 325

gli studenti dei 3 anni e quelli

del primo anno sono 75. Ed è

un corso molto attrattivo a li-

vello nazionale, in particolare

dal Sud: dei 75 sono 35 i pie-

montesi, 34 coloro che arriva-

no dalla Sicilia, 1 dalla Puglia

e i rimanenti 5 da altre regio-

ni. Il corso di Infermieristica

di Alessandria un’eccellenza,

a tutti gli effetti un «serbato-

io» di professionisti. Ma il la-

voro di formazione e di tiroci-

nio svolto negli ospedali della

provincia, proprio per la pro-

venienza degli studenti, porta

poi frutto altrove, poiché qua-

si la metà arriva dal Sud e, ap-

pena possibile, chiede poi il

trasferimento. «Possiamo di-

re che lavoriamo a favore del-

la Sicilia» è stato detto.

Le opportunità di lavoro

sono alte per gli infermieri:

Aimaretti ha sottolineato

che a un anno dalla laurea

l’85% lavora comunque, con

un buon stipendio: 1400-

1500 euro. E ci sono molti

che si trasferiscono all’este-

ro, in particolare Inghilter-

ra e Svizzera (lo stesso feno-

meno si registra per i medi-

ci specialisti), dove i com-

pensi sono di gran lunga su-

periori a quelli italiani.

Nel settore, una novità è la

recente nascita della Scuola

interuniversitaria delle pro-

fessioni sanitarie, fra Univer-

sità di Torino e Upo. Il coor-

dinatore è il professor

Gianluca Aimaretti.[M. FA.]

c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Sono 35 su 75

Infermieri

di alto livello

Ma la metà

tornerà al SudIn ospedale con infermiere e amiche

La laurea in ospedale a Ovada di Olga D’Eramo

in stanza con alcune delle infermiere

1968l’annoIl 7 aprile

nasceva

il serviziosanitario

nazionale

Gli addetti

ai lavori sono

però preoccupati

circa la tenuta

del sistema:

mancano

specialisti e

medici di base

13.300studenti

Sono quelli

iscritti all’Upo

e 3.600 sono

iscritti ai corsi a

Medicina e

professioni

sanitarie

Per il Censis

la Scuola di

Medicina

dell’Upo

è al quinto postoin Italia

Alcuni dei laureati nel 2016

SEGUE DA PAGINA 39

574POSTI LETTO

20.758RICOVERI ORDINARI

88POSTI LETTODAY HOSPITAL

8.718RICOVERIDAY HOSPITAL

8,64DEGENZA MEDIA

86% OCCUPAZIONE DEI POSTI LETTO

64.553ACCESSI AL PRONTO SOCCORSO

1.456.039PRESTAZIONI AMBULATORIALI per esterni

1.385.623PRESTAZIONI AMBULATORIALI per interni

I numeri dell’ospedale

INDICATORI di performance

Certificazioni e accreditamenti La sorveglianza delle infezioni La gestione del rischio clinico Attività dei dipartimenti

8 9

RENDICONTAZIONEscientifica2018

RENDICONTAZIONEscientifica 2018

Il tutto attraverso specifici strumenti finalizzati a migliorare l’efficienza dell’Azienda nell’attivazione, conduzione e gestione degli studi clinici e delle iniziative di ricerca, per la creazione di network funzionali al perseguimento dell’eccellenza scientifica e alla valorizzazione e implementazione delle attività collegate al Centro Documentazione/Biblioteca Biomedica, nonché per la valorizzazione del ruolo dei datamanager, che hanno specifiche competenze e supportano in maniera sempre più rilevante l’attività di ricerca svolta.

Ci siamo posti l’obiettivo di essere un “hub della conoscenza” e i risultati che sono contenuti in questo volume sono motivo di orgoglio e soddisfazione, ma base di partenza per le future progettualità, in un mondo sempre più connesso, veloce e in trasformazione. Credo che la condivisione della conoscenza possa essere un ulteriore elemento di sviluppo aziendale e questo volume un utile strumento nella valorizzazione delle attività nel settore della ricerca che l’Azienda ha avviato.

Antonio Maconi

Si ricorda infine che l’Ufficio Comunicazione durante il 2019 ha partecipato a due concorsi di foto e video a carattere internazionale e mondiale.In particolare l’Azienda Ospedaliera, attraverso la realizzazione da parte dell’Ufficio del corto "Together we are Unique", dedicato alla malattia rara di Hirschsprung – girato in occasione dell’open day organizzato dal Dr. Pini Prato - si è aggiudicata il primo posto nella categoria "Premio USR-PASOCIAL" della quarta edizione del Festival Internazionale di Cinema Uno Sguardo Raro, ottenendo così la possibilità della proiezione a settembre 2020 a Roma.

Centro Bosio per la Patologia Digestiva Pediatrica

Azienda Ospedaliera di Alessandria

Attualmente l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha attivi i principali canali social: in particolare si segnala che a gennaio 2019 è stato aperto il canale Twitter dell’Azienda Ospedaliera in occasione delle celebrazioni di Sant’Antonio mentre a fine febbraio la pagina Instagram.Di seguito riportano i dati relativi al 2019:• Facebook 4449 follower (+2.220); 569 post (+484)• Instagram 1730 follower; 184 post• LinkedIn 923 follower (+412); 225 post (+216)• Twitter 104 follower; 200 post• YouTube 100 iscritti; 42 video caricati

Page 47: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

92 93

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

A dicembre 2019 ha poi preso parte alla seconda edizione di Wiki Science Competition 2019, ovvero il più grande concorso fotografico scientifico mondiale, il cui scopo è promuovere la divulgazione della scienza, arricchendo non solo le piattaforme Wikimedia ma chiunque le consulti e possa riutilizzarne il materiale.

Ad oggi l’Azienda Ospedaliera ricopre la posizione di secondo finalista nazionale all’interno della categoria “Foto al microscopio” con l’immagine dell’Aspergillus fumigatus ottenuta attraverso la collaborazione con la Struttura di Microbiologia.

Rientrano tra le attività legate ai social anche la realizzazione di video che rispettano un piano editoriale diviso per aree di competenza. In particolare l’Ufficio Comunicazione, realizzando 64 video nel 2019 e ha raggiunto i seguenti obiettivi:

• Valorizzazione delle eccellenze aziendali: discipline mediche praticate nei Presidi afferenti all’Azienda (come il video sulle tre branche della Neurochirurgia, partendo dall’occasione di un intervento innovativo) e percorsi di cura complessi e specializzati (come il video su cos’è e come si svolge il PDTA per il tumore alla mammella);

• Promozione della ricerca scientifica e del percorso IRCCS: ad esempio video realizzati per occasioni specifiche come le Giornate Mondiali di determinate patologie oppure per la ricerca sulle malattie rare (come Hirschsprung e Mesotelioma);

• Informare sull’accesso ai servizi;• Aumentare la conoscenza delle attività che rientrano nelle Medical

Humanities: ad esempio il video sui percorsi gardelliani e il racconto delle storie dei pazienti.

Sono state infine portate avanti alcune campagne social durante il 2019 attraverso la realizzazione di specifici post, foto e video come quella sulla Notte dei Ricercatori, sulla Giornata Scientifica invernale e sull’utilizzo di servizi online come il Fascicolo Sanitario Elettronico e il Ritiro referti online.

PO086- VOLUMETRIC INTENSITY MODULATED RADIOTHERAPY IN THE ANAL CANCER: MONOCENTRIC RETROSPECTIVE ANALYSIS

°O. Durante-°L.Berretta-°A. Fozza-°G.Pozzi-^E. Cazzulo-" F. Blengio°-P. Franzone

°Radiotherapy Unit, ^Medical Physics Unit and “Oncology Unit of Alessandria SS. Antonio Biagio e C. Arrigo. Hospital

Aim: To report the acute toxicity and clinical results in patients with anal cancer treated with volumetric modulated arc therapy (VMAT) concomitant with chemotherapy.

Methods: Retrospective monocentric analysis of a cohort of 21 patients, with histologically confirmed squamous cell carcinoma of the anal canal, treated with modulated volumetric intensity radiotherapy and concurrent chemotherapy at the SC of Radiotherapy of the A.S.O.SS. Antonio Biagio. Dose prescription was 39.6 Gy, 1.8 Gy/ fraction for the elective nodal PTV, the macroscopic (tumor and involved lymph nodes) PTV doses were 19.8 Gy up to a total dose of 59.4 Gy in 11 patients. Two patients were treated with 41.4 Gy for elective nodal and boost of 18 Gy up to a total dose of 59.4 Gy and another with boost of 21.6 Gy up to a total dose of 63 Gy. One patient received a boost dose of 9 Gy after 45 Gy for elective nodal PTV; One patient received a dose of 60 Gy for elective nodal PTV and SIB dose of 64.5 Gy. One patient received a boost dose of 10 Gy after 50 Gy for elective nodal PTV; Chemotherapy with MMC and 5-FU/Capecitabine was administered concomitantly according Nigro’s scheme. End points were local control (LC), disease-free survival (DFS) and overall survival (OS) and acute and late toxicity.

Results: Median follow-up time was 24 months. Two year OS was 93%, DFS was 87.5% and LRC was 87.5 %. Acute and late toxicities were analyzed using the CTCAE scales.4 .Acute dermatological toxicity G3 was recorded in two patients, ten patients (62.5%) experienced a G2 skin toxicity, while G1 toxicity was registered in four patients (25 %). No patient developed Grade 3 acute gastrointestinal (GI) toxicity, 7 patients (43.7%) experienced grade 2 acute GI toxicity and 8 patients (50%) G1 toxicity. Acute genitourinary toxicity G2 was recorded in two patients (12.5%). 8 patient experienced grade 1 acute GU toxicity ( 50%). Acute hematology toxicity G4 was recorded in one patient, two patient experienced a G3 toxicity. Maximum late toxicities were: anaemia G3 6.25%- proctitis G2 18.75%-diarrhea G2 6,25% now being treated with Questrant

Conclusion: Our retrospective data support VMAT as standard radiotherapy technique in the combined modality treatment of anal cancer, with mild toxicity and promising sphincter preservation and survival rates. VMAT treatment of Anal cancer patients to be equally effective than Conformal Radiotherapy but it was associated with reduction toxicity

Treatment planning- colorwash isodose distribution-DVH

Corresponding author: [email protected]

PO028-Use of F-dopa-PET in radiotherapy planning in patient with grade IV glioblastoma.

°O. Durante-°L.Berretta-°A. Fozza-°G.Pozzi-^E. Cazzulo-" E. Pomposelli-°P. Franzone °Radiotherapy Unit, ^Medical Physics Unit and “Nuclear Medicine Unit of Alessandria SS. Antonio Biagio e C. Arrigo Hospital.

Aim: . Recurrence of malignant glioma after resection and adjuvant RT is frequently observed, which suggests marginal or out-of-field recurrence, especially in patients with 0-6 methylguanine DNA methyltransferase promoter methylation. Thus, the target volume should be well defined so that infiltrative lesions with high tumor cell density will not be erroneously left untreated. The impossibility to use the MRI in the planning phase, due to the presence of a pacemaker, led us to the use of metabolic images for a better definition of the volumes, in patient with partial resection of the cerebral lesion

Methods: A 82-year-old patient who underwent partial resection due to a massive lesion of the left fronto-temporal region, histologically confirmed to be a high-grade malignant neural neoplasm (grade IV Glioblastoma according to the WHO classification).Histological examination did not show methylation of the MGMT gene; no mutations in IDH1-2 genes. A PET-CT was performed with F-dopa and a rigid fusion with CT images for radiotherapy planning

Results: An exclusive radiotherapy treatment was performed according to the hypofractionated scheme, with a dose prescribed at PTV of 40.05 Gy- dose per day of 270 cGy. The rigid fusion of morphological-functional images has resulted in a PTV of 218.90 cc. The radiotherapy treatment was well tolerated, the patient 45 days after the end of the radiotherapy treatment performed instrumental control with CT, which shows morphological reduction of the lesion, to be reassessed with a new metabolic control. Conclusion: According to the available data, (18)F-FDOPA PET is a viable radiotracer for imaging and treatment planning of gliomas 18F-DOPA PET SUV max may more accurately identify regions of higher-grade/higher-density disease in patients with GLIOMA . Using SUV-based thresholds to define high-grade portions of disease may be valuable in delineating radiotherapy volumes. Future incorporation of 18F-DOPA PET into clinical practice for RT planning will evaluate the influence of 18F-DOPAPET on local control and survival outcomes. Future studies will investigate the role of 18F-DOPA PET with relative cerebral volume in perfusion MRI for targeting the most aggressive disease components.

PET-TC fusion Agility system.

Treatment planning and isodose distribution.

Corresponding author: [email protected]

Centro Bosio per la Patologia Digestiva Pediatrica

Azienda Ospedaliera di Alessandria

supporto nella realizzazione di poster e locandine eventi formativi

Azienda Ospedaliera Nazionale Santi Antonio e Biagio e Cesare ArrigoAlessandria

LA CHIRURGIATORACICA in pediatria: dalle malformazioni, alle malattie infettive, alle patologie acquisite

pro

gra

mm

a ev

ento

form

ativ

o

Responsabile scientifico

Dott. Alessio Pini Prato

EVENTO FORMATIVO L’Evento, dedicato ai pediatri di libera scelta, è incentrato sul rapporto fra la chirurgia pediatrica ospedaliera ed il territorio. La forza di un Ospedale risiede infatti nella sua capacità di co-municare con il territorio le proprie offerte di cura, siano esse routinarie o di elevata complessità.

L’evento prevede alcune letture mirate alla descrizione delle principali problematiche toraciche che possono essere osser-vate in ambito pediatrico con particolare riferimento a quelle passibili di trattamento chirurgico. Verranno affrontate le li-nee guida e le istruzioni operative disponibili e verrà introdot-to un sistema di discussione plenaria interattivo online con la possibilità di presentazione di casi clinici da parte dei pediatri interessati alla loro condivisione.

La descrizione delle eccellenze, dell’evoluzione tecnologica e dei principali argomenti di ricerca scientifica consentirà ai partecipanti di comprendere lo sforzo intellettuale ed assi-stenziale prodotto quotidianamente dai chirurghi dell’Ospe-dale Infantile, supportati dalla Direzione di un’Azienda in con-tinua ascesa quali-quantitativa.

DESTINATARI: PEDIATRI

ISCRIZIONE gratuita entro il 30/06/2019inviare mail con i propri dati (nome, cognome, data di nascita e numero di telefono) [email protected] - [email protected]

Il corso è accreditato ECM

Per i casi clinici inviare mail entro il 30/06/2019 (massimo 4, accettazione in ordine di ricezione) con abstract di 100 parole ai seguenti indirizzi [email protected] o [email protected]

RELATORI:

Maria Carla Giaccari, Segretario provinciale FIMP

Alessio Pini Prato, Responsabile Chirurgia Pediatrica AO AL

Maria Grazia Faticato, Dirigente Medico Chirurgia Pediatrica AO AL

Claudio Carlini, Dirigente Medico Chirurgia Pediatrica AO AL

Ilaria Falconi, Dirigente Medico Chirurgia Pediatrica AO AL

Franca Siri, Pediatra di Libera Scelta

9.00 – 9.15 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI 9.15 – 9.30 INTRODUZIONE E PRESENTAZIONE DEL CORSO Dott.ssa Maria Carla Giaccari

9.15 – 9.30 Le malformazioni congenite Dott. Alessio Pini Prato

9.15 – 9.30 Le deformità del torace. Il pectus excavatum Dott.ssa Maria Grazia Faticato

9.15 – 9.30 Empiema e versamento parapneumonico. Fibrinolitici/toracoscopia Dott. Claudio Carlini

9.15 – 9.30 Pneumotorace spontaneo. Diagnosi e trattamento Dott.ssa Ilaria Falconi

11.30 – 11.45 L’AMBULATORIO DEDICATO ALLA CHIRURGIA TORACICA PEDIATRICA

11.45 – 12.45 CASI CLINICI INTERATTIVI (SISTEMA ONLINE PER SMARTPHONE SOCRATIS®) MODERA: Dott.ssa Franca Siri.

12.45 – 13.15 TEST DI APPRENDIMENTO PER ECM

Rinfresco/Aperitivo

6 luglio 2019sabato ore 9.00 | 13.30Salone di Rappresentanza Azienda Ospedaliera Nazionale Santi Antonio e Biagio e Cesare ArrigoVia Venezia, 16 - Alessandria

LA NUTRIZIONE nel paziente oncologico

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Responsabile scientificoAndrea Pagetto

Segreteria organizzativa:

Andrea Pagetto, [email protected] Guglielmini, [email protected]

EVENTO formativo

DESTINATARI: medico, infermiere, biologo, dietista

CREDITI ECM: assegnati 4 crediti formativi

DOCENTI:

Piero Davio, Direttore Medicina AO AL

Gianmauro Numico, Direttore Oncologia AO AL

Barbara Cameletti, Dietista Servizio di dietetica AO AL

Lorenza Bennati, Dietista Servizio di dietetica AO AL

Andrea Pagetto, Dirigente Medico Servizio di dietetica AO AL

Pamela Guglielmini, Dirigente Medico Oncologia AO AL

Elena Traverso, Dirigente Medico Oncologia AO AL

14 ottobre 2019ore 14 | 18Aula DidatticaVia Santa Caterina, 30

Azienda Ospedaliera di Alessandria

14.00 -14.30

14.30 -15.00

15.00 - 15.30

15.30 - 16.00

16.00 - 16.30

16.30 -17.00

17.00 -17.30

17.30 -18.00

INTRODUZIONE AL CORSOPiero Davio - Gianmauro Numico

Counseling dietetico Barbara Cameletti Gruppo di lavoro sulla Nutrizione della Rete Oncologica Lorenza Bennati

CONFRONTO E DIBATTITO

Nutrizione artificiale nel paziente oncologicoAndrea Pagetto

Nutrizione ed oncologia: la prevenzione a tavolaPamela Guglielmini

La nutrizione nelle neoplasie del tratto gastro-entericoElena Traverso

CONFRONTO E DIBATTITO VALUTAZIONE AI FINI ECM

La Gestione del Trauma Addomino Pelvico Azienda Ospedaliera SS. Antonio e Biagio versus Ospedale Maggiore Bologna

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Responsabile scientificoPier Paolo Bertorino, [email protected]

Per iscrizioni inviare mail con nome, cognome, ruolo professionale e struttura di appartenenza a [email protected]

EVENTO formativo DESTINATARI: medico, infermiere

CREDITI ECM: assegnati 4 crediti formativi

DOCENTI:

Berardino Maurizio, Direttore SC Anestesia e Rianima-zione CTO Torino

Bertorino Pier Paolo, Anestesia e rianimazione ASO AL

Barbero Stefano, Direttore SC Radiologia ASO AL

Bonato Valeria, Responsabile SS Terapia Intensiva Polivalente ASO AL

Boverio Riccardo, Direttore DEA ASO AL

Centini Giacomo, Direttore Generale AO AL

Coniglio Carlo, Responsabile UOS Emergenza-Rianimazione OM Bologna

Delpiano Luca, Anestesia e rianimazione CTO Torino

Lauritano Cristiano, MECAU ASO AL

Priora Fabio, Direttore SC Chirurgia Generale ASO AL

Schiraldi Marco, Direttore SC Ortopedia e Traumatologia ASO AL

Della Corte Francesco, Professore Ordinario Anestesia e Rianimazione Università Piemonte Orientale

Montanari Nicola, Radiologia Interventistica OM Bologna

Racca Fabrizio, Direttore SC Anestesia e Rianimazione ASO AL

Tugnoli Gregorio, Responsabile UOSD Chirurgia del Trauma OM Bologna

Vacca Roberto, Direttore SC 118 Elisoccorso Torino

31 ottobre 2019 ore 8.30 | 13 Salone di Rappresentanza Via Venezia, 16 - Alessandria

Dipartimento Anestesia, Rianimazione e Blocchi operatoriAO Alessandria

8.20 - 8.45 REGISTRAZIONE PARTECIPANTI

8.45 - 8.50 Saluti

dr. Giacomo Centini dr. Fabrizio Racca

8.50 - 9.00 Introduzione dr PierPaolo Bertorino

9.00 -10.55 SESSIONE I

Stabilizzazione 118 piemonte e ASO AL Moderatori Prof. Francesco Della Corte - dr. Fabrizio Racca - dr.Riccardo Boverio

Caso Clinico parte prima dr.ssa Valeria Bonato

Gestione nel pre ospedaliero 118 piemonte dr. Roberto Vacca/dr. Luca Delpiano

Stabilizzazione in DEA al SsAB dr. Cristiano Lauritano/dr.ssa Valeria Bonato

Ruolo del Radiologo dr. Stefano Barbero

Ruolo chirurgo dr. Fabio Priora

Ruolo dell’ortopedico dr Marco Schiraldi

Caso Clinico parte seconda dr.ssa Valeria Bonato

Domande e risposte

Coffe break

11.00 -13.00 SESSIONE II

Stabilizzazione all’Ospedale Maggiore Moderatori dr. Maurizio Berardino - dr. PierPaolo Bertorino - dr.ssa Valeria Bonato

Gestione rianimatoria 118 Emilia Romagna e ospedaliera O.M. Bologna dr. Carlo Coniglio

Gestione chirurgica all’Ospedale Maggiore Bologna dr. Gregorio Tugnoli

Gestione radiologia interventistica all’Ospedale Maggiore Bologna dr. Nicola Montanari

Domande e risposte

AGGIORNAMENTO protocolli in Ostetricia

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Responsabile scientificoNicola Strobelt

Segreteria organizzativaElisabetta Campese tel. 0131 206321

per iscrizioni: [email protected]

EVENTO formativo

DESTINATARI: medici e ostetriche

CREDITI ECM: il corso è accreditato ECM

DOCENTI:

Nicola Strobelt, Direttore Ostetricia e Ginecologia AO AL

Vittorio Aguggia, Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Elisabetta Campese, Coordinatore Ostetrico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Nunzio Catena, Dirigente Medico Ortopedia Pediatrica AO AL

Tiziana Fortunato, Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Roberta Foti, Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Arianna Pagano, Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Carla Pisani, Dirigente Medico Ostetricia e Ginecologia AO AL

Elena Osella, Specializzanda in Ostetricia e Ginecologia C/O UPO

13 novembre 2019 PRIMA SESSIONE

ore 14.30 | 18.45

Dipartimento

pediatrico ostetricoAO Alessandria

PROGRAMMA Sessione I 14.30 -15.15 La distocia alla spalla: approccio al trattamento delle lesioni della paralisi ostetrica Nunzio Catena, Vittorio Aguggia, Nicola Strobelt

15.15 -16.00 La gravidanza gemellare Arianna Pagano, Elena Osella

16.00 -16.45 Diagnosi e gestione dell’iposviluppo fetale Nicola Strobelt, Arianna Pagano

16.45 -17.30 Diabete e gravidanza Elena Osella, Arianna Pagano

17.30 -18.30 Esercitazioni Vittorio Aguggia, Roberta Foti, Carla Pisani

PROGRAMMA Sessione II 14.30 -15.15 Ipertensione in gravidanza Arianna Pagano, Nicola Strobelt

15.15 -16.00 Anomalie della placentazione Tiziana Fortunato, Vittorio Aguggia

16.00 -16.45 E.P.P. Nicola Strobelt, Arianna Pagano

16.45 -17.30 PProm Elena Osella, Vittorio Aguggia

17.30 -18.30 Esercitazioni Vittorio Aguggia, Roberta Foti, Carla Pisani

18.30 -18.45 Test di apprendimento Elisabetta Campese, Vittorio Aguggia

11 dicembre 2019 SECONDA SESSIONE

Aula Formazione in Ostetricia e GinecologiaVia Venezia, 16 - Alessandria

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LE UNITÀ di Ricerca

In coerenza con il Programma Nazionale della Ricerca Sanitaria, la Direzione Generale dell’AO AL ha definito il Piano della Ricerca per il biennio 2019-2020 una strategia organizzativa e gestionale per lo sviluppo della ricerca e dell’alta formazione, attraverso l’istituzione di “Unit Disease”, coordinate dal Dipartimento delle Attività Integrate Ricerca e Innovazione.Le Unit Disease sono gruppi di lavoro multidisciplinari orientati alla ricerca, formazione e innovazione, definiti sulla base di linee di ricerca e di progetti a rilevanza strategica. Obiettivo principale è supportare il percorso di collaborazione e integrazione dell’Azienda Ospedaliera con l’Università del Piemonte Orientale e l’ASL AL su temi della ricerca, innovazione, sperimentazione e formazione, anche in relazione al percorso per il riconoscimento come IRCCS per Patologie Ambientali e Mesotelioma.La progettualità strategica, definita in collaborazione con la Gestione Operativa, è declinata per ogni unit.Il piano annuale di attività delle Unit è condiviso con il Comitato Scientifico della Ricerca e Innovazione dell’Azienda Ospedaliera, a cui è presentato anche lo stato di avanzamento, e approvato con provvedimento aziendale.Ogni Unit è pertanto orientata alla produzione di specifici output clinici e di ricerca.

Le Unit istituite nel 20191. Connettori di Idee - Attività di collaborazione scientifica tra l’Azienda

Ospedaliera di Alessandria ed il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (DiSIT)

2. Centro Bosio - Centro polifunzionale per la diagnosi, cura e ricerca delle patologie gastrointestinali pediatriche

3. Centro Raccolta Materiali Biologico4. Chirurgia Robotica5. Mesotelioma6. Fase I7. Patologie Perinatali8. Tumori cutanei9. Microbiota10. Innovazione Tecnologica in Cardiologia Interventistica11. Patologie Respiratorie e inquinamento atmosferico12. Malattie Infettive13. Neuroscienze

Nel 2020 è stata istituita la Unit Medicina Riabilitativa.

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L’attività scientifica delle unit per l’anno 2019 è così ripartita:

- 50 articoli su riviste impattate/indicizzate; - 47 nuovi studi clinici attivati;- 6 progetti presentati a bandi di ricerca finanziata; - 8 collaborazioni con altri Enti.

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CONNETTORI IDEE Attività di collaborazione scientifica tra l’Azienda Ospedaliera di Alessandria ed il Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (DiSIT)

Al fine di favorire il confronto e la collaborazione nei settori della formazione, della didattica, della ricerca, dell’attività scientifica tra i professionisti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria (AO AL) e i professionisti del Dipartimento di Scienze e Innovazione Tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale (DiSIT), il 01/03/2019 è stata istituita la Unit Connettori di Idee, gruppo di lavoro trasversale e multidisciplinare alle altre unit e alle strutture che in Azienda si dedicano alla ricerca.

La collaborazione e la sinergia con le quali sono realizzati i progetti di formazione e di ricerca promuovono la costituzione di network territoriali ed internazionali in grado di mettere in comune problematiche, esperienze, soluzioni e good practices, che alla valorizzazione del settore biomedico, farmaceutico e delle scienze della vita, in cui è fortemente evidente la compresenza di una pluralità di traiettorie di ricerca complementari alla medicina (chimica, farmacia, biologia, informatica, ingegneria ecc.).

L’integrazione tra AO AL e DiSIT considerando la mission di entrambe le istituzioni e coerente con i loro fini istituzionali, persegue due principali obiettivi:

Promuovere l’attività di ricerca, sia di base che applicata

Potenziare il ruolo di riferimento dell’AO AL nel percorso formativo degli studenti universitari dei corsi di Laurea in Biologia, Chimica ed Informatica

Nel 2019 si contano una ventina di progetti di ricerca AO AL – DiSIT che spaziano dalle patologie asbesto correlate, alle cardiovascolari, infettive, pediatriche e perinatali e agli studi di medicina rigenerativa.A fronte di un numero sempre maggiore di matricole sia alla triennale (800 nel 2019) sia alla magistrale (110 nel 2019) del corso di laurea in Scienze Biologiche al DISIT, l’Azienda e la unit Connettori di Idee hanno saputo rispondere con efficacia e professionalità all’aumento delle richieste di tirocinio.

Al fine quindi di istituzionalizzare la presenza ormai decennale degli studenti del Corso di laurea in Scienze Biologiche per la compilazione di tesi triennali e magistrali è stato organizzato il 1° Corso di formazione per tutor per i corsi di Biologia, Chimica e Informatica. Durante il corso sono stati descritti gli aspetti metodologici dell’insegnamento tutoriale e l’interazione con i tutor universitari al fine della preparazione dello studente nello stage formativo.

Per migliorare l’offerta formativa agli studenti l’elenco di tutor dell’AO AL e le relative disponibilità nell’ambito dei progetti di ricerca in corso possono essere visualizzate dagli studenti sulla piattaforma DISIT. Il progetto sarà esteso anche all’ASL, in accordo al processo di integrazione tra le Aziende.

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spiccano la celiachia, le malattie infiammatorie croniche intestinali, le malformazioni anorettali, la malattia di Hirschsprung e le dismotilità intestinali. È infatti Centro SIGENP per le malattie gastroenterologiche pediatriche, Centro di riferimento per la Malattia Celiaca, Area di eccellenza per le malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) pediatriche, Centro di riferimento Regionale per la nutrizione enterale e parenterale domiciliare (Centro NAD), Centro di eccellenza europeo per il trattamento delle Malformazioni Anorettali (in ARM-Net dal luglio 2018) e Centro di riferimento nazionale per la malattia di Hirschsprung e le dismotilità intestinali.

La formalizzazione di un Centro per la diagnosi e cura delle affezioni gastroenterologiche pediatriche conferma l’intenzione alla superspecializzazione dell’Ospedale Infantile, la dedizione all’eccellenza e la candidatura quale full member degli ERN (European Reference Network). A tal proposito, nel settembre del 2020 il Board degli ERN ha dato un primo parere favorevole alla candidatura del Centro Bosio in ERNICA a conferma del riconoscimento internazionale dell’attività svolta dai professionisti attivi in Ospedale. La collaborazione con altri centri nazionali (Meyer, Gaslini, Ospedale Pediatrico Bambino Gesù) ed internazionali (Ospedale Sant’Andrea di Mosca, Royal Hospital for Sick Children di Melbourne e Great Ormond Street Hospital di Londra) confermano la validità del progetto.

CENTRO BOSIO

Il Presidio Ospedaliero “C. Arrigo” è uno dei 13 ospedali afferenti la rete pediatrica italiana, e coniuga l’attività assistenziale a quella di ricerca attraverso l’attuazione di protocolli di diagnosi, trattamento, follow-up e riabilitazione ad hoc con lo scopo ultimo di migliorare i risultati clinici e di outcome dei pazienti pediatrici. Il Centro Umberto Bosio per la patologia digestiva pediatrica, è stato istituito il 23 marzo del 2019 con la volontà di creare un team multidisciplinare articolato fra chirurghi, internisti, radiologi, patologi e personale infermieristico in grado di affrontare tutte le affezioni gastrointestinali che possono interessare il paziente pediatrico. L’implementazione di un polo professionale focalizzato su un gruppo omogeneo di affezioni è risultato in perfetta linea con il concetto di ricerca delle aree di eccellenza su cui si basa la mission dell’Ospedale Infantile. L’obiettivo è quello di superspecializzare i professionisti coinvolti e facilitare l’acquisizione e il mantenimento di approcci omogenei, rispettosi di protocolli condivisi e sviluppati in rispetto delle linee guida e principali conoscenze internazionali. Il bambino al centro degli obiettivi assistenziali e l’implementazione ed attuazione di protocolli di diagnosi, trattamento, follow-up e riabilitazione ad hoc hanno lo scopo ultimo di migliorare i risultati clinici e di outcome per i nostri pazienti.

Nel corso del 2019 si è assistito all’affermazione del Centro Bosio sia da un punto di vista clinico-assistenziale che da un punto di vista scientifico. È stato infatti possibile osservare un aumento superiore al 15% dei ricoveri. Le afferenze extra-area ed extra-regione sono risultate superiori al 45% con anche afferenze internazionali pari al 5% dei ricoveri ordinari, per pazienti affetti da patologie digestive, soprattutto malattie rare, che hanno identificato nel Centro Bosio il centro di eccellenza cui affidare le cure dei propri cari. Da un punto di vista scientifico, la validità dei ricercatori presenti in Ospedale è stata confermata dall’imponente produzione che conta ben 11 lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali peer reviewed riguardanti le patologie digestive pediatriche e un capitolo in monografia. La partecipazione ad oltre 20 congressi nazionali ed internazionali con presentazioni scientifiche di autori afferenti al Centro Bosio completa e conferma il deciso orientamento scientifico. Durante il 2019 sono stati formalizzati 6 progetti di ricerca riguardanti malattia di Hirschsprung, metagenomica, trapianto fecale e disturbi della continenza fecale. Sono sati infine attivati 4 studi clinici: uno interventistico dedicato al miglioramento della sintomatologia e qualità della vita dei pazienti affetti da stitichezza e incontinenza fecale e tre osservazionali dedicati allo studio delle patologie del cavo orale, dell’esofago, cardias e stomaco, fegato e vie biliari, intestino e malattie infiammatorie croniche pediatriche.

Il rapporto con le associazioni delle famiglie è molto stretto. Nell’ottobre del 2019 è stato organizzato il VII evento nazionale dedicato alle famiglie dei pazienti affetti da malattia di Hirschsprung. Oltre 150 delegati hanno partecipato all’evento con oltre 100 visite ambulatoriali eseguite durante l’Open Day. Lo sviluppo complessivo del Centro è stato riconosciuto anche a livello nazionale ed internazionale tanto che il Centro Bosio è stato confermato quale centro di riferimento per molte affezioni, fra le quali

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Centro Bosio per la Patologia Digestiva Pediatrica

Azienda Ospedaliera di Alessandria

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Unit CENTRO RACCOLTA MATERIALE BIOLOGICO (CRMB)

Lo sviluppo della ricerca in ambito sanitario correla strettamente con la disponibilità di materiale biologico da poter utilizzare. Il Centro Raccolta Materiali Biologici “Alessandria Biobank” si configura come una unità di servizio, senza scopo di lucro, finalizzata alla raccolta, conservazione e distribuzione di campioni biologici a scopo di ricerca scientifica, garantendo i diritti dei soggetti coinvolti.

Ricomprende la Banca Biologica del Mesotelioma Maligno (BB-MM) ed il Biorepository aziendale. Si avvale della collaborazione di un proprio Comitato Scientifico, all’interno del quale sono presenti un referente dell’ASL AL e un referente dell’Università del Piemonte Orientale, il cui compito è valutare la validità, la rilevanza, l’interesse per la comunità dei progetti per i quali viene richiesto il materiale, a garanzia di integrità, trasparenza e imparzialità di giudizio.

Nell’ultimo anno il CRMB ha sviluppato una serie di progettualità correlate al miglioramento continuo della sua attività.In particolare con il materiale ceduto dalla Banca Biologica del Mesotelioma ai ricercatori di varie istituzioni sono state realizzate pubblicazioni scientifiche in riviste a elevato Impact Factor e poster presentati a convegni e congressi nazionali ed internazionali, con citazione o ringraziamento alla Banca stessa.

Per implementare il percorso di crescita del CRMB sono state poste le basi per formalizzare nuove collaborazioni scientifiche e sono proseguite le attività di ricerca con gli enti già collaboratori. Nel 2019 sono stati raccolti campioni di sangue intero, plasma, siero, liquido pleurico di 30 pazienti affetti da Mesotelioma Maligno Pleurico e di 19 pazienti affetti da altra patologia pleuro-polmonare.

Alessandria Biobank ha avviato un percorso di formazione teso al mantenimento della certificazione ISO 9001 e alla richiesta di certificazione secondo la norma ISO 20387, una norma che specifica i requisiti generali di competenza, imparzialità e coerente funzionamento delle biobanche, inclusi i requisiti relativi al controllo qualità per garantire materiali biologici e dati associati di qualità appropriata.

Nel contempo è stato richiesto l’inserimento nella BBMRI, l’Infrastruttura di Ricerca Europea delle Biobanche e delle Risorse Bio-Molecolari che ha come obiettivo l’istituzione, l’operatività e lo sviluppo di una rete di biobanche, distribuita su tutto il territorio europeo per facilitare l’accesso alle risorse e alle strutture e per supportare la ricerca biomedica di qualità.

Sulla base della ricognizione delle esigenze strutturali, oltre che tecnologiche e di personale è stata identificata la nuova sede destinata ad Alessandria Biobank negli spazi siti al piano 1° del padiglione storico dell’Azienda Ospedaliera.

Gli studi clinici, sempre più complessi, richiedono la disponibilità di campioni biologici provenienti dai pazienti, conservati con modalità standardizzate, allo scopo di creare casistiche altamente omogenee ed informative, di indagare le cause di patologie multifattoriali, di studiare le alterazioni molecolari predisponenti a specifiche patologie, di fornire marcatori biologici predittivi della risposta di un paziente ad una determinata terapia. Il Biorepository ne garantisce la qualità e la sicurezza in ambito di stoccaggio e conservazione. É strumento a disposizione di tutte le discipline e di tutti i professionisti dell’AO, a supporto delle attività di ricerca dell’Azienda. Nel 2019 ha gestito il banking per 24 tra studi clinici e progetti di ricerca.

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Unit CHIRURGIA ROBOTICALa chirurgia robotica è stata introdotta nel mondo alla fine degli anni novanta e da allora ha avuto una grande diffusione. Sebbene la letteratura prodotta, negli anni di implementazione di questa tecnica chirurgia innovativa, la definisca attualmente il gold standard solo per la prostatectomia radicale, i vantaggi per i pazienti anche in altri ambiti chirurgici, come ad esempio la chirurgia del retto, la chirurgia del giunto gastroesofageo, la chirurgia dell’utero e dell’ovaio, la chirurgia trans-orale e le applicazioni in chirurgia pediatrica e toracica, sono stati ampiamente evidenziati. La tecnica robotica permette, infatti, un approccio preciso, intuitivo e sicuro per il paziente e oltre a migliorare lo skill del chirurgo operatore e consente di standardizzare le procedure e le performance, aumentando la qualità globale delle prestazioni.La unit Chirurgia Robotica istituita in data 16/05/2019 prosegue la sua mission: incentivare lo sviluppo scientifico, formativo e comunicativo dell’attività della chirurgia robotica presso l’Azienda.

Dal 2016 è attivo il “Registro aziendale relativo alla chirurgia robotica”, che afferisce all’Infrastruttura Ricerca, Formazione e Innovazione, con finalità di identificazione dei parametri per la misurazione di benefici e vantaggi derivanti dall’implementazione multidisciplinare della tecnologia, di raccolta di indicazioni di sicurezza del sistema di chirurgia robotica, nonché di dati utilizzabili anche per lo svolgimento di studi clinici.

L’Azienda Ospedaliera di Alessandria ha festeggiato nel 2018 dieci anni di attività in chirurgia robotica, con oltre 1000 procedure robotiche eseguite, grazie a un utilizzo multidisciplinare esteso all’ambito urologico, otorinolaringoiatrico, ginecologico, alla chirurgia toracica, nonché alla chirurgia pediatrica, al fine di garantire al più ampio numero di pazienti l’accesso a questa tecnica innovativa.

La S.C. di Chirurgia Generale, pioniera in Italia nell’utilizzo della tecnica robotica, ha maturato nel corso di questi 10 anni di attività una consolidata esperienza che l’ha vista spiccare nel panorama italiano come centro di riferimento per la ricerca e la formazione, ottenendo degli importanti riconoscimenti nazionali e internazionali.La progettualità della unit del 2019 riguarda la creazione di percorsi interaziendali per la centralizzazione degli interventi di chirurgia robotica, la riorganizzazione e l’implementazione di percorsi trasversali secondo metodologia Lean, l’ottimizzazione delle risorse di sala operatoria e di personale dedicata alla chirurgia robotica, il consolidamento dei rapporti di collaborazione con le Università di Pavia e Novara e con altri IRCCS.

Unit MESOTELIOMA

Obiettivo della unit Mesotelioma, istituita in data 31/05/2019 è contribuire alla ricerca preclinica, clinica e traslazionale sulla patologia con il fine ultimo di aumentare la conoscenza della stessa. L’Azienda Ospedaliera è un punto di riferimento importante per i pazienti affetti da mesotelioma, provenienti non solo dalla provincia di Alessandria ma da tutto il territorio nazionale. La unit è composta da specialisti coinvolti nel percorso diagnostico, terapeutico, assistenziale dei pazienti e incentiva la definizione di progetti di ricerca nelle proprie aree di competenza (pneumologia, anatomia patologica, radiologia, chirurgia toracica) con il fine di consolidare il ruolo di centro di riferimento per i protocolli sperimentali oncologici della Azienda Ospedaliera e promuovere le collaborazioni nazionali e internazionali. La unit sostiene inoltre la attività di informazione sulla patologia ai pazienti, famigliari e cittadini interessati, tramite social media.

La principale attività di ricerca a cui la unit si è dedicata nel 2019 è il progetto traslazionale MATCH in collaborazione con Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri", nell’ambito del Programma “Sviluppo pre-clinico e clinico di nuove terapie per il Mesotelioma guidate da valutazioni molecolari”. La unit partecipa inoltre al progetto HERMES coordinato dall’Università del Piemonte Orientale che si propone di valutare la presenza di alterazioni nei geni del riparo del DNA e il loro ruolo nella patogenesi della malattia e le possibili implicazioni terapeutiche. Prosegue con l’Università di Torino la ricerca sulle modificazioni epigenetiche (metilazione del DNA e mRNA) non solo come possibile mezzo di diagnosi precoce ma anche per aumentare la comprensione dei meccanismi patogenetici alla base della malattia.

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Con l’Istituto di ricerche farmacologiche "Mario Negri" è in corso uno studio preclinico per valutare la attività dei tumor treating fields in colture cellulari e in modelli murini mirato a comprendere la loro specificità di azione sulle cellule di mesotelioma.

La unit collabora alla ricerca di base sul mesotelioma attiva presso il DiSIT, dove verrà avviato uno studio sul ruolo di composti naturali a bassa tossicità che possono contemporaneamente colpire molti pathways intracellulari e meccanismi chiave nella biologia dei tumori solidi, concentrandosi soprattutto sul mesotelioma. Si sta formalizzando una collaborazione con il Cancer Center di Honolulu, sullo studio delle alterazioni genetiche dei pazienti con diagnosi di mesotelioma in giovane età e sulle lesioni premaligne della pleura. Con la radiologia prosegue una progettualità specifica di refertazione delle TAC di pazienti mesoteliomi secondo i criteri RECIST modificati non solo nell’ambito degli studi clinici ma anche della pratica clinica. É stato inoltre implementato attraverso REDCap il database in uso per la registrazione dei casi di mesotelioma trattati presso la Azienda Ospedaliera di Alessandria e l’ASL AL.Tra i progetti futuri a cui la unit si sta dedicando ve ne è uno sulla chemioprevenzione degli individui esposti all’amianto con farmaci ad attività antiinfiammatoria e immunomodulante per cui sono state gettate le basi per una collaborazione europea.

Unit FASE I

La unità di Fase I è stata istituita in data 03/06/2019 per promuovere un progetto unitario finalizzato all’accreditamento dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria da parte dell’Agenzia italiana del Farmaco (AIFA), per studi clinici di Fase I. La sperimentazione clinica è un importante mezzo per valutare l’efficacia di un farmaco, i rischi che comporta e l’opportunità di renderlo disponibile per la popolazioneLa sperimentazione clinica di Fase I comprende un insieme di studi volti a determinare il profilo di tollerabilità e quello farmacocinetico/metabolico di un farmaco. Si tratta di studi impegnativi, che richiedono una particolare organizzazione e specifiche.Obiettivo generale della Unità di Fase I è il reperimento e la conduzione di sperimentazioni di questo tipo garantendo la sicurezza ed il benessere dei soggetti che partecipano a tale sperimentazione, nonché la corretta conduzione dello studio secondo gli standard di qualità, di cui alle GCP/ ICH (Good Clinical Practise/International Conference on Harmonization). Tale obiettivo deve essere perseguito ottemperando alle disposizioni della Determina AIFA 890/2015 che impone dettagliati requisiti strutturali, di formazione del personale e di gestione del sistema documentale. Considerato il panorama della sperimentazione clinica nazionale, e tenuto conto degli obiettivi assistenziali dell’Azienda Ospedaliera, l’unita di Fase I, nel medio termine, si concentrerà sulle sperimentazioni per pazienti affetti da patologie avanzate e non effettuerà sperimentazioni basate sull’impiego di volontari sani.

Nel 2019 la unit ha conseguito i seguenti risultati:1. Impostazione del sistema documentale e delle procedure operative

richieste per l’unita clinica e per il laboratorio di analisi;2. Planning degli interventi strutturali necessari a rendere il Reparto

di Ematologia ed il Day Hospital Onco-Ematologico adeguati alla conduzione delle sperimentazioni cliniche di FASE I. E stato avviato l’acquisto delle strumentazioni tecniche necessarie;

3. Planning della formazione del personale sia per quanto riguarda la formazione alle GCP specifica per le sperimentazioni di fase 1, sia per la formazione urgentistica richiesta. Sono state identificate le necessita formative ed stata iniziato il percorso per alcune unità di personale;

4. Iniziale integrazione con le strutture di supporto necessarie alla conduzione degli studi di fase I tra cui la SC Farmacia, Radiologia, Medicina Nucleare, Cardiologia ed Anestesia e Rianimazione.

Nell’ottica di creare una unità di Fase I trasversale all’Azienda, le prime strutture individuate e coinvolte nel percorso di attivazione di studi saranno la S.C. Ematologia ed il DH Onco-Ematologico. Successivamente, altre SS.CC. si assoceranno e intraprenderanno analogo percorso. Ove possibile, si tratteranno i pazienti nelle strutture che verranno progressivamente attivate seguendo un criterio di affinità e necessità assistenziale. Dall’altro si procederà progressivamente ad attivare ulteriori strutture e a formare ulteriore personale. Ciò avverrà sfruttando, comunque, gli elementi comuni e l’expertise già acquisita, definendo aspetti procedurali ed organizzativi specifici per le patologie e le tipologie di pazienti candidabili nel prossimo futuro a sperimentazioni cliniche di fase I.

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Il percorso di crescita della Unit Fase I comprenderà:• Completamento del sistema documentale e delle numerose

procedure necessarie alla conduzione delle sperimentazioni, sia per l’unità clinica sia per il laboratorio di analisi;

• Completamento dei lavori strutturali necessari a rendere le strutture interessate adeguate alla conduzione delle sperimentazioni cliniche di fase I ai sensi della Determina AIFA 890/2015. Tra questi i più rilevanti saranno la creazione di posti letto con monitor per le funzioni vitali connessi telematicamente con le sale medici o infermieri e l’allacciamento dei gas medicali alle stanze di Day Hospital dedicate ad accogliere i pazienti arruolati negli studi clinici di FASE I;

• Completamento della formazione del personale;• Completamento dell’integrazione con le strutture di supporto

necessarie alla conduzione degli studi di fase I tra cui la SC Farmacia Radiologia, Medicina Nucleare, Cardiologia, Anestesia e Rianimazione;

• Creazione di maggiore coordinamento volto a diffondere la conoscenza e l’interesse per le sperimentazioni di fase I ad un ampio numero di professionisti con formazione e specializzazione differente, affinché l’esperienza maturata in ambiti specifici possa divenire un patrimonio diffuso a livello aziendale. Inoltre sara interesse strategico coinvolgere non solo i professionisti dell’AO, ma anche i colleghi che lavorano presso ASL-AL.

Unit PATOLOGIE PERINATALI La unit Patologie Perinatali nasce dalla storica collaborazione con le Università Olandesi di Maastricht (University Medical Center, MUMC) e di Utrecht (University Medical Center, UMC) di cui la SC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale è centro coordinatore.L’inquinamento atmosferico è associato ad un aumento del rischio di malattie respiratorie, malattie cardiovascolari, malattie cerebrovascolari e tumori polmonari ed è ritenuto responsabile di circa 8 milioni di morti premature all’anno.Le principali patologie del neonato quali la prematurità e le complicanze da asfissia perinatale rappresentano, nelle nazioni sviluppate, un importante problema medico ad alta ricaduta sociale ed economica.Per questo la unit Patologie Perinatali istituita in data 24/06/2019 ha focalizzato la sua attività di ricerca sulla correlazione tra inquinamento ambientale e complicanze materno-fetali e neonatali, con il fine di ridurre l’esposizione a fattori di rischio specifici e di fornire assistenza adeguata e mirata ai bambini e alle donne in gravidanza e sull’utilizzo di metodiche di monitoraggio non invasivo e sulla neuroprotezione.

Nel 2019 sono stati avviati studi osservazionali riguardanti:• la correlazione tra profilo neurobiochimico delle gravidanze

fisiologiche e ad alto rischio e outcome neurologico a breve e a lungo termine

• l’identificazione di Presepsina nei liquidi biologici non invasivi (urina, saliva, latte materno e artificiale) in neonati a termine e pretermine fisiologici e l’elaborazione di curve di riferimento di presepsina nell’urina e saliva

• l’efficacia dei meccanismi di sostegno e promozione allattamento in una coorte di pazienti afferenti alla SC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale

• la valutazione della ossigenazione regionale splancnica, renale e cerebrale in neonati pretermine trattati con caffeina durante la somministrazione della dose di attacco e la prima dose di mantenimento

e due studi interventistici riguardanti:• la valutazione degli effetti sullo stato di ossigenazione e

attività tissutale cerebrale e splancnica in neonati prematuri sottoposti a due diversi trattamenti riabilitativi

• la valutazione dell’affidabilità ed efficacia del reclutamento polmonare eco-guidato nei neonati prematuri affetti da RDS severa sottoposti a ventilazione meccanica

L’attività di ricerca della unit ha prodotto nel 2019 diverse pubblicazioni su riviste internazionali riguardanti fattori di rischio e fattori protettivi di patologie cardiovascolari, respiratorie e cerebrovascolari in neonati a termine e pretermine.Nelle attività di ricerca e formazione della unit sono state coinvolte le ASL di Alessandria e di Asti e i Dipartimenti Pediatrico-Ostetrico di Alessandria e Materno-Infantili di Asti e Alessandria.La unit è inserita nel Network Internazionale The “Cooperative Multitask against Brain Injury of Neonates” (CoMBINe) che si occupa delle principali tematiche inerenti le gravidanze e i neonati a rischio e la morbilità e mortalità perinatale.

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Unit TUMORI CUTANEI

I tumori cutanei sono annoverati tra le “patologie ambientali” poiché riconoscono come causa principale l’esposizione ai raggi ultravioletti. La diagnosi precoce e un corretto trattamento iniziale hanno un forte impatto prognostico.

Il tumore basocellulare è il più frequente, e si stima in Italia, una incidenza di 300/100.000 abitanti/anno.I tumori spinocellulari rappresentano il 20-25% dei tumori cutanei e hanno un’incidenza di circa 30-50/100.000 abitanti/anno.

L’incidenza del melanoma è invece di circa 18/100.00 abitanti/anno ma, ancorché numericamente inferiore, rappresenta il secondo tumore per frequenza negli uomini e il terzo tumore più frequente nelle donne sotto i 50 anni; inoltre la sua incidenza è in aumento in entrambi i sessi. La Unit Tumori Cutanei ha l’obiettivo di incrementare il riferimento dei pazienti presso l’Azienda Ospedaliera, dove esiste un gruppo interdisciplinare dedicato che garantisce un approccio integrato di diagnosi e cura. La Unit ha lo scopo di incentivare lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica nel territorio di riferimento parallelamente all’obiettivo assistenziale finalizzato a migliorare il percorso ospedaliero del paziente con tumore cutaneo. Integra al suo interno l’attività multidisciplinare di dermatologi, patologi, chirurghi plastici, oncologi, radioterapisti dedicati alla gestione dei casi più complessi.

L’unità si integra con il territorio, grazie alla collaborazione attiva con i medici di medicina generale e con i dermatologi e gli specialisti che operano negli altri presidi ospedalieri dell’ASL AL e ASL AT. Recentemente sono stati avviati progetti in collaborazione con i dermatologi del territorio.

Nel 2019 è stato avviato il progetto di creazione di un database per la raccolta e l’analisi dei dati dei pazienti affetti da melanoma che afferiscono all’Azienda Ospedaliera e all’Azienda Sanitaria Locale.

É stata predisposta una convenzione con l’Università di Genova per avviare progetti di ricerca comuni su queste patologie.

É stata attivata una collaborazione con il Dipartimento di informatica del DISIT per il progetto “Mela web” che prevede l’informatizzazione delle linee guida con metodologia Glare.

Unit MICROBIOTA

Il microbiota e l’antibiotico resistenza rappresentano i temi centrali sui quali si articola il dibattito scientifico relativamente al mondo microbico , alla sua biologia ed alle sue relazioni con l’ambiente. La chiave per avere informazioni più dettagliate sulle interazioni tra microbiota e uomo è lo sviluppo delle “scienze omiche” che utilizzano tecnologie di analisi sofisticate per studiare nel dettaglio l’attività cellulare in senso lato.

La Unit Microbiota, istituita in data 05/07/2019, ha come mission il consolidamento della collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale, nell’ambito della linea di ricerca: “Food and Health”.La unit ha avviato un percorso complesso e articolato finalizzato a rendere trasferibili nella pratica clinica i risultati della ricerca scientifica pluriennale su questi temi. In accordo al Programma Nazionale sul Trapianto di microbiota fecale umano la Unit Microbiota sta lavorando per organizzare un centro per il Trapianto di Microbiota Fecale Umano (FMT) che prevede l’allestimento dei locali per la lavorazione del materiale biologico, la collaborazione con il Centro Raccolta Materiali Biologici per la conservazione del Microbiota Fecale Umano (FMT), la definizione alla diagnostica per lo screening infettivologico del donatore, il Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale del paziente candidato al trapianto. Questo progetto prevede il coordinamento e l’intervento di numerose competenze interne ed esterne all’azienda.

La relazione con il mondo delle Società Scientifiche è il primo passo per trovare collaborazioni progettuali. Imprescindibile la necessità di ottenere finanziamenti per supportare il percorso di crescita della Unit. Per questo motivo nel 2019 la Unit Microbiota in collaborazione con la Unit Centro Bosio ha partecipato a bandi di ricerca finanziata con 4 progetti di ricerca.

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Unit INNOVAZIONE TECNOLOGIA IN CARDIOLOGIA INTERVENTISTICA

La Unit Innovazione Tecnologica in Cardiologia Interventistica è stata istituita in data 10/07/2019 con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle linee di ricerca nell’ambito dell’innovazione tecnologica in cardiologia interventistica coronarica e strutturale, in metodiche di imaging intravascolare coronarico, nella valutazione funzionale delle lesioni coronariche, nello sviluppo ed utilizzo di nuovi strumenti atti a migliorare la qualità di cura offerta.Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo aumento di interventistica percutanea cardiologica e mini-invasiva. La miniaturizzazione dei materiali, unitamente alle continue innovazioni tecnologiche, hanno permesso un approccio mini-invasivo a gravi patologie cardiache, fino a pochi anni fa di esclusiva pertinenza chirurgica. I vantaggi rispetto alla chirurgia tradizionale sono indiscutibili data la netta riduzione delle complicanze post-chirurgiche, con conseguente riduzione dei tempi medi di degenza ospedaliera, e maggiore “compliance” e soddisfazione dei pazienti.

La Cardiologia interventistica si conferma quindi come una disciplina leader in cardiologia, per l'introduzione di nuove tecnologie salvavita, che permettono di trattare pazienti critici o anziani con molteplici patologie, che sarebbero altrimenti esclusi dalla chirurgica classica per elevato rischio di mortalità operatoria.

La Cardiologia interventistica rap-presenta un’area di eccellenza aziendale con oltre 2000 proce-dure all’anno che comprendono l’angioplastica coronarica in ogni sua forma di complessità, la valvu-loplastica aortica, l’impianto per-cutaneo di protesi valvolare aor-tica, la riparazione transcatetere della valvola mitralica, la chiusura percutanea del foramenovale, dei difetti interatriali e dei rigurgiti pa-ra-valvolari e l’inserzione di sistemi di assistenza ventricolare sinistra.

Nell’anno 2019 la Unit ha pubblicato 4 articoli su riviste scientifiche e ha presentato numerosi abstract, poster e comunicazioni orali a Congressi Nazionali ed Internazionali. É stato condotto uno studio su dispositivo medico promosso dalla Erasmus University Medical Center di Rotterdam che confronta due diverse strategie di rivascolarizzazione in pazienti affetti da Sindrome Coronarica Acuta con malattia multivasale. Sono in attivazione 3 studi osservazionali e altri 3 studi interventistici, due su dispositivo e uno con farmaco.Infine, è in atto un programma per una collaborazione consolidata con sedi Universitarie Nazionali ed internazionali (Università di Medicina e Chirurgia di Firenze, Genova ed Anversa).

Unit PATOLOGIE RESPIRATORIE E INQUINAMENTO ATMOSFERICOLa unit Patologie Respiratorie e Inquinamento Atmosferico in data 22/08/2019 con la finalità di promuovere la ricerca epidemiologica e clinica nell’ambito delle patologie respiratorie correlate all’inquinamento atmosferico.

Gli ambiti di ricerca sviluppati dalla unit principalmente riguardano:

• effetti nocivi degli inquinanti, correlazione tra concentrazioni di inquinanti e patologie respiratorie,

• incidenza dell’inquinamento atmosferico sullo sviluppo della BPCO, • rivalutazione degli effetti dei limiti delle concentrazioni di inquinanti

nell’aria sulla salute respiratoria e analisi della concentrazione di inquinanti atmosferici in diverse aree della città

Nel 2019 la unit si è occupata di condurre due studi clinici multicentrici, uno osservazionale l’obiettivo di individuare un metodo che permetta di definire in modo univoco la candidabilità alla chirurgia di pazienti affetti da tumore non a piccole cellule, l’altro interventistico con l’obiettivo di valutare l’efficacia di una immunoterapia sublinguale in pazienti affetti da rinocongiuntivite allergica con o senza asma lieve.

Sono stati pubblicati i risultati di due studi osservazionali multicentrici precedentemente avviati, uno sull’asma allergica grave e l’altro sulla broncopatia cronica ostruttiva.

In ambito formativo va segnalata l’attività di docenza per il corso di Fisiologia Umana II presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università del Piemonte Orientale.

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Unit NEUROSCIENZEL’obiettivo primario della Unit Neuroscienze, istituita in data 15/10/2019, è quello di rendere maggiormente funzionale l’assistenza al paziente neurologico, mediante l’adozione di protocolli di intervento e sistemi organizzativi e gestionali condivisi e sviluppati, nonché mediante l’ottimizzazione delle risorse disponibili.

Gli ambiti di multidisciplinarietà che si intendono sviluppare nella Unit comprendono:

• Neuroriabilitazione per la presa in carico riabilitativa del paziente neurologico complesso

• Anestesia e Rianimazione per garantire al paziente neurochirurgico/neurologico un’ottimale gestione dell’iter diagnostico - terapeutico

• Neuroradiologia per integrazione con valenza sia diagnostica che terapeutica, rappresenta parte integrante dei vari percorsi diagnostico-terapeutici in cui ricadono i pazienti affetti da patologie del sistema nervoso.

• Neurologia per l’attivazione di aree omogenee esclusivamente dedicate a perseguire un miglioramento dell’outcome del paziente neurologico critico affetto da patologie cerebrovascolari acute, candidabile a trattamenti neurochirurgici o di interventistica neuroradiologica, che per complicanze neurologiche anche molto gravi necessitano di trattamenti riabilitativi mirati.

• Anatomia patologica per la creazione di una banca dei tessuti tumorali cerebrali e studi di neuropatologia.

In affinità alle aree di ricerca della Unit, nel 2019, sono stati pubblicati 3 lavori su riviste internazionali e pubblicati 2 poster. Inoltre, sono stati avviati diversi studi. Di questi due sono rappresentati da registri che mirano a raccogliere prospetticamente e retrospettivamente i dati di pazienti affetti da sclerosi multipla con finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di ricerca volta a migliorare le conoscenze sulle cause e trattamenti della malattia. Un terzo studio invece indaga la possibile associazione di fattori genetici ed esposizioni legate allo stile di vita ed ai comportamenti individuali con le caratteristiche fenotipiche della sclerosi multipla, e il loro ruolo predittivo (positivo o negativo) sul decorso della malattia.

La sinergia con l’ASL AL, oltre a favorire l’integrazione dei “teams” NFP (tecnico di neurofisiopatologia) e clinici (NCH e neurologici), garantisce anche la condivisione di risorse cliniche e tecniche, finalizzate alla realizzazione di percorsi clinico assistenziali di elevata professionalità a favore della popolazione. É stato attivato uno studio promosso dall’ASL AL volto a valutare l’impiego dello score 2HELPS2B di predire il rischio di crisi epilettica in pazienti ricoverati per patologia cerebrovascolare ischemica acuta sottoposti ad EEG di routine.

Unit MALATTIE INFETTIVE La Unit Malattie Infettive afferente all’Area Ricerca e Innovazione è stata istituita in data 18/09/2019 con la finalità di promuovere lo sviluppo dei seguenti ambiti:

• zoonosi: costituiscono un importante problema di Sanità Pubblica, rappresentando circa il 60% di tutte le malattie infettive note e il 75% di quelle emergenti;

• antimicrobial Stewardship: individuazione e terapia di dei ceppi batterici MDR con analisi fenotipiche e genotipiche all’interno delle realtà ospedaliere di Alessandria e provincia, monitoraggio del consumo antibiotico sul territorio e all’interno dell’Azienda Ospedaliera, studio delle infezioni associate a procedure assistenziali, analisi degli esami microbiologici richiesti, della loro adeguatezza e dell’adeguatezza della terapia antibiotica prescritta;

• favorire l’immissione in commercio di nuovi farmaci antivirali e monitoraggio degli effetti collaterali: adesione a trials clinici nazionali ed internazionali.

La Unit è attualmente impegnata in due studi clinici multicentrici, il primo volto al monitoraggio degli effetti collaterali derivanti dal trattamento antiretrovirale per HIV o antivirale per HCV con farmaci di recente introduzione, il secondo sull’utilità clinica di tre nuovi test di screening per i disturbi neuro-cognitivi associati all’infezione da HIV. È stato inoltre realizzato un database dedicato alla raccolta dati dei pazienti affetti da endocarditi infettive al fine di valutare i principali fattori di rischio.La Unit in collaborazione con l’ASL AL ha istituito un gruppo operativo interaziendale (AST–Antimicrobial Stewardship Team), con l’obiettivo di attuare progetti condivisi di gestione dell’antibiotico-terapia, diagnosi microbiologica corretta e controllo delle infezioni da germi multiresistenti.In ambito formativo i componenti della unit svolgono attività di docenza presso la Scuola di Specializzazione in Malattie Infettive e Tropicali dell’Università degli Studi di Pavia.

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APPENDICE 1studi

1. Studio registrativo di soggetti con osteo-

necrosi della mandibola e della mascella

(ONJ). Sperimentatore principale: Fusco

Vittorio, S.C. Oncologia

2 Studio clinico randomizzato a gruppi paral-leli in aperto di Fase II per la valutazione de-gli effetti immunologici di 3 regimi di vaccino GX301 in pazienti con tumore della prostata resistente alla terapia ormonale che hanno ottenuto una risposta alla i linea di tratta-mento chemioterapico (MED-GX301-02). Sperimentatore principale: Guglielmini Pa-mela Francesca, S.C. Oncologia

3. Studio Osservazionale Prospettico sui Pa-zienti con Carcinoma Prostatico Metastatico Resistente alla Castrazione in Progressione dopo Terapia Ormonale Standard Eligibili al Trattamento con Abiraterone Acetato (ABI-TUDE). Sperimentatore principale: Gugliel-mini Pamela Francesca, S.C. Oncologia

4. Realizzazione Registro Clinico Nazionale

sul Melanoma (Constitution of a Clinical Na-

tional Melanoma Registry-CNMR) (CNMR).

Sperimentatore principale: Grosso Federica,

S.S.D. Mesotelioma

5. Studio di Fase III b, multicentrico, in aperto per valutare la sicurezza e l'efficacia di ribo-ciclib (LEE011) in combinazione con letro-zolo per il trattamento di uomini e donne in pre/post-menopausa con carcinoma mam-mario in stadio avanzato positivo per i recet-tori ormonali, HER2 negativo, non sottoposti a terapia ormonale precedente per la ma-lattia in stadio avanzato (CLEE011A2404). Sperimentatore principale: Vincenti Maura, S.C. Oncologia

6. IND227: Studio randomizzato di Fase II con

pembrolizumab in pazienti affetti da meso-

telioma pleurico maligno avanzato (IND227).

Sperimentatore principale: Grosso Federica,

S.S.D. Mesotelioma

STUDI CLINICI PROFITElenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), profit, attivi nel 2019

7. Prospective, multi centre, international reg-

istry of male and female patients newly di-

agnosed with atrial fibrillation (TRI08888

- GARFIELD). Sperimentatore principale:

Santi Roberto, S.C. Ematologia

8. Studio di Fase III, randomizzato, in aperto

su A+AVD rispetto ad ABVD come terapia

di prima linea in pazienti affetti da linfo-

ma di Hodgkin classico in stadio avanzato

(C25003). Sperimentatore principale: Zallio

Francesco, S.C. Ematologia

9. Studio di Fase III, multicentrico, randomiz-

zato, in doppia cecità, che si propone di

confrontare l'efficacia e la sicurezza dell'a-

zacitidina orale somministrata insieme alla

miglior terapia di supporto con il placebo

somministrato insieme alla migliore terapia

di supporto a soggetti con anemia trasfu-

sione-dipendente e trombocitopenia causa-

te da sindromi mielodisplastiche a più basso

rischio secondo l'ipss (AZA-MDS-003). Spe-

rimentatore principale: Gaidano Valentina,

S.C. Ematologia

10. Studio di Fase III, randomizzato, in doppia

cecità, controllato con placebo, che si pro-

pone di confrontare l'efficacia e la sicurezza

dell'azacitidina orale, somministrata insie-

me alla miglior terapia di supporto, versus

la migliore terapia di supporto come tratta-

mento di mantenimento a soggetti con leu-

cemia mieloide acuta che hanno raggiunto

una riposta completa (CC-486-AML-001).

Sperimentatore principale: Gaidano Valenti-

na, S.C. Ematologia

11. Studio di Fase III, su erdafitinib rispetto a

vinflunina o docetaxel o pembrolizumab

in soggetti con tumore uroteliale avanzato

e aberrazioni selezionate del gene FGFR

(THOR BLC3001). Sperimentatore princi-

pale: Numico Gianmauro, S.C. Oncologia

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STUDI CLINICI PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), profit, attivi nel 2019

12. A prospective, randomized, open label two

arm Phase III study to evaluate treatment

free remission (TFR) rate in patients with

Philadelphia-positive CML after two differ-

ent durations of consolidation treatment

with nilotinib 300mg BID (CAMN107AIC05).

Sperimentatore principale: Corsetti Maria

Teresa, S.C. Ematologia

13. Studio di Fase III randomizzato, in doppio

cieco, controllato con placebo, multicentri-

co per confrontare l'efficacia e la sicurezza

di lenalidomide (CC-5013) somministra-

to con il regime chemioterapico R-CHOP

(R2-CHOP) rispetto a placebo più regime

chemioterapico R-CHOP in soggetti con

Linfoma diffuso a grandi cellule B, sottotipo

a cellule B attivate, non precedentemente

trattati (CC-5013-DLC-002 ROBUST). Speri-

mentatore principale: Zallio Francesco, S.C.

Ematologia

14. Studio di Fase II multicentrico, randomizza-

to, in aperto di carfilzomib, ciclofosfamide e

desametasone (CCyd) come induzione pre

trapianto e consolidamento post trapianto

o cariflzomib, lenalidomide e desametasone

(CRd) come induzione pre trapianto e con-

solidamento post trapianto o trattamento

continuo con carfilzomib, lenalidomie e de-

sametasone (12 cicli) senza trapianto, tutti

seguiti da mantenimento con lenalidomide

(R) versus lenalidomide e carfilzomib (CR)

in pazienti affetti da Mieloma Multiplo (MM)

alla diagnosi, eleggibili al trapianto autolo-

go (UNITO-MM-01/FORTE). Sperimentatore

principale: Monaco Federico, S.C. Ematologia

15. Trapianto autologo dopo terapia di induzio-

ne con Rituximab/Ibrutinib/Ara-c nel linfo-

ma mantellare generalizzato - uno studio

randomizzato dell'European MCL Network

Trial (TRIANGLE). Sperimentatore principa-

le: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

16. Studio randomizzato, in aperto teso a valutare

ponatinib rispetto a nilotinib in pazienti affetti

da leucemia mieloide cronica in fase cronica,

dopo lo sviluppo della resistenza a imatinib

(AP24534-15-303). Sperimentatore principale:

Corsetti Maria Teresa, S.C. Ematologia

17. Studio non interventistico sul trattamento con

edoxaban nella pratica clinica di routine in pa-

zienti con fibrillazione atriale non valvolare

(ETNA-AF-Europe) (ETNA). Sperimentatore

principale: Santi Roberto, S.C. Ematologia

18. Studio di Fase III, in doppio cieco, controlla-

to verso placebo volto a valutare quizartinib

(AC220) somministrato in associazione con

chemioterapia di induzione e consolidamen-

to e somministrato come terapia di manteni-

mento in soggetti di età compresa tra 18 e 75

anni con recente diagnosi di leucemia mieloi-

de acuta FLT3-ITD(+) (QuANTUM-First) (Dai-

ichi-Sankyo_AC220-A-U302). Sperimentatore

principale: De Paoli Lorella, S.C. Ematologia

19. Studio di Fase III, randomizzato, multicentri-

co, in aperto, a tre bracci con obinutuzumab

in associazione a clorambucile, ACP-196 in

associazione a obinutuzumab e ACP-196 in

monoterapia in soggetti affetti da leucemia

linfatica cronica precedentemente non trat-

tatta (ACE-CL-007). Sperimentatore princi-

pale: Pietrasanta Daniela, S.C. Ematologia

20. Studio di Fase Ib/II per la valutazione del-

la sicurezza, della tollerabilità e dell'attività

anti-tumorale di polatuzumab vedotin (dcd-

s4501a) in associazione con rituximab (R) o

obinutuzumab (G) più bendamustina (B) nel

trattamento del linfoma follicolare o diffuso

a grandi cellule b, recidivato o refrattario

(GO29365). Sperimentatore principale: Zan-

ni Manuela, S.C. Ematologia

21. A phase 3, double-blind, randomized study-

to compare the efficacy and safetyof lus-

patercept (ace-536) versus placebo forthe

treatment of anemia due to ipss-r very low,

low, or intermediate risk myelodysplastic

syndromes in subjects with ring sideroblasts

who require red bloodcell transfusions the

"MEDALIST" Trial (ACE-536-MDS-001). Spe-

rimentatore principale: Gaidano Valentina,

S.C. Ematologia

22. Studio di Fase III, in adulti con leucemia

mieloide acuta (LMA) non trattati in pre-

cedenza e non considerati idonei alla che-

mioterapia intensiva per l'induzione della

remissione (SGI 110-04). Sperimentatore

principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

23. Studio multicentrico randomizzato di Fase

II/III su MOR00208 con bendamustina verso

rituximab con bendamustina in pazienti af-

fetti da linfoma a grandi cellule B diffuso re-

cidivato o refrattario (R-R- DLBCL) non ido-

nei per la chemioterapia ad alte dosi (HDC)

e il trapianto di cellule staminali autologhe

(ASCT) -B-MIND (MOR208). Sperimentato-

re principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

24. Studio di Fase III di confronto tra anastrozo-

lo tra, letrozolo ed exemestane e tra strategia

sequenziale (2 anni di terapia con tamoxifen

seguiti da 3 anni di terapia con inibitori delle

aromatasi) verso strategia up-front (5 anni di

terapia con inibitori delle aromatasi) nel carci-

noma mammario ormono-responsivo) (GIM 3

- FATA - FARM5KMEE). Sperimentatore prin-

cipale: Fusco Vittorio, S.C. Oncologia

25. Studio di Fase I/II sul coniugato anticor-

po-radionuclide di lutezio (177Lu)-lilotomab

satetraxetan (Betalutin®) per il trattamento

del linfoma non-Hodgkin recidivante

(LYMRIT-37-01). Sperimentatore principale:

Ladetto Marco, S.C. Ematologia

26. Studio prospettico non interventistico volto

a valutare la sicurezza e l'efficacia di Obi-

zur nella pratica reale (WXA38687 (EU-

PAS16055)). Sperimentatore principale: San-

ti Roberto, S.C. Ematologia

27. Studio di Fase II in aperto, a braccio singolo,

per valutare l'efficacia e la sicurezza di lonca-

stuximab tesirina in pazienti con linfoma dif-

fuso a grandi cellule B (DLBCL) recidivante o

refrattario (ADCT-402-201). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

28. Studio in aperto, di Fase III, multicentrico,

randomizzato su Guadecitabina (SGI-110)

rispetto a un trattamento a scelta in adul-

ti con sindrome mielodisplastica (SMD) o

leucemia mielomonocitica cronica (LMMC)

precedentemente trattati con agenti ipome-

tilanti (SGI-110-07). Sperimentatore princi-

pale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

29 Sondaggio trasversale osservazionale tra

pazienti e assistenti domiciliari, multicen-

trico, profit (EUPAS17829). Sperimentatore

principale: De Paoli Lorella, S.C. Ematologia

30. Studio non interventistico in pazienti affetti

da adenocarcinoma del polmone non a pic-

cole cellule (NSCLC) eleggibili per un tratta-

mento con Vargatef® secondo le indicazioni

terapeutiche approvate (Studio LUME-

BioNIS). (BI 1199223 (LUME-BioNis)). Speri-

mentatore principale: Piovano Pier luigi, S.C.

Oncologia

31. Studio di Fase III di ibrutinib in combinazio-

ne con venetoclax in soggetti con linfoma

a cellule mantellari (MCL) (PC YC-1143-CA).

Sperimentatore principale: Ladetto Marco,

S.C. Ematologia

32. Registro mondiale per valutare lo STENTYS

XPOSITION S per la rivascolarizzazione del-

le arterie coronarie nella prassi clinica di routi-

ne (WIN (ST2016-02)). Sperimentatore prin-

cipale: Secco Gioel Gabrio, S.C. Cardiologia

STUDI CLINICI PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), profit, attivi nel 2019

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

33. Monoterapia con Lurbinectedina in pazienti

con mesotelioma pleurico maligno in pro-

gressione. Studio clinico di Fase II, multi-

centrico, a singolo braccio di trattamento

- Lurbinectedin monotherapy in patients

with progressive malignant pleural mesothe-

lioma. A multicenter, single-arm phase II

trial" (SAKK1716). Sperimentatore principale:

Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

34. Evidenze di pratica reale nell'uso di Carfilzo-

mib nei pazienti con mieloma multiplo recidi-

vato in Europa (20150262). Sperimentatore

principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

35. “A prospective non-interventional post-au-

thorization safety study (PASS) of lenalido-

mide in previously untreated adult multiple

myeloma patients who are not eligible for

transplant ("transplant noneligible" [TNE])

("Revlimid® TNE” (CC-5013-MM-034). Spe-

rimentatore principale: Monaco Federico,

S.C. Ematologia

36. Combinazione con ibrutinib e bortezomib

seguita da ibrutinib come mantenimento

per il trattamento di pazienti affetti da lin-

foma mantellare refrattario o in recidiva stu-

dio multicentrico di Fase I/II (SAKK 36/13).

Sperimentatore principale: Ladetto Marco,

S.C. Ematologia

37. Caratteristiche dei pazienti, Modelli di tratta-

mento, ed esiti clinici in pazienti in terapia di

prima linea / naïve al trattamento affetti da

Linfoma di Hodgkin (HL RCR). Sperimentato-

re principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

38. Studio di Fase II/III randomizzato, in doppio

cieco, in soggetti con mesotelioma pleurico

maligno con bassa espressione di arginino-

succinato sintetasi 1, per valutare ADI-PEG 20

con Pemetrexed e Cisplatino (studio di Fase II/

III ATOMIC-Meso) (POLARIS). Sperimentatore

principale: Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

39. AURIGA/Programma di studio osservazio-

nale volto a indagare l'efficacia di afliber-

cept intravitreale nell'edema maculare dia-

betico e/o nell'edema maculare secondario

a occlusione venosa retinica in un contesto

del mondo reale (AURIGA). Sperimentatore

principale: Coggiola Andrea, S.C. Oculistica

40. A phase III, randomized, double-blind study of

chemotherapy with daunorubicin or idarubicin

and cytarabine for induction and intermediate

dose cytarabine for consolidation plus mido-

staurin (PKC412) or chemotherapy plus pla-

cebo in newly diagnosed patients with FLT-3

mutation negative acute myeloid leukemia

(AML) (CPKC412E2301). Sperimentatore prin-

cipale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

41 Studio clinico randomizzato controllato in

doppio cieco di Fase III che confronta l'ag-

giunta di atezolizumab verso placebo in

aggiunta a paclitaxel e carboplatino verso

placebo in donne con carcinoma dell'endo-

metrio in fase avanzata o recidivante. Studio

AtTEnd (ATtEnd). Sperimentatore principa-

le: Fusco Vittorio, S.C. Oncologia

42. Studio di Fase III di confronto tra Daratumu-

mab, VELCADE (bortezomib), Lenalidomide,

e Dexamethasone (D-VRd) vs VELCADE, Le-

nalidomide, e Dexamethasone (VRd) in pa-

zienti con mieloma multiplo precedentemen-

te non trattato eleggibili per una terapia ad

alta dose (PERSEUS). Sperimentatore princi-

pale: Monaco Federico, S.C. Ematologia

43. Studio di Fase III, multicentrico, randomizzato,

in aperto di confronto tra Atezolizumab

(anticorpo anti-PDL1) in combinazione con

chemioterapia adiuvante basata su antra-

ciclina/taxano e chemioterapia da sola in

pazienti con cancro della mammella triplo

negativo operabile (BIG 16-05/AFT-27/

WO39391). Sperimentatore principale: Vin-

centi Maura, S.C. Oncologia

STUDI CLINICI PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), profit, attivi nel 2019

44. Studio randomizzato di Fase III, in doppio

cieco, controllato con placebo, volto a va-

lutare l'efficacia e la sicurezza di roxadustat

(FG-4592) per il trattamento dell'anemia in

pazienti affetti da sindrome mielodisplastica

(SMD) a più basso rischio con basso carico

trasfusionale (LTB) di globuli rossi (RBC)

(FGCL-4592-082). Sperimentatore princi-

pale: Gaidano Valentina, S.C. Ematologia

45. Studio non interventistico, retrospettivo e

prospettico, multicentrico, a singolo braccio,

per la valutazione di efficacia e sicurezza

di Obinutuzumab nei pazienti con linfoma

follicolare in fase avanzata non preceden-

temente trattato (URBAN ML41215). Speri-

mentatore principale: Ladetto Marco, S.C.

Ematologia

46. Efficacia e sicurezza dell'immunoterapia su-

blinguale con compresse di Allergoide LAIS

Birch per pazienti con rinocongiuntivite al-

lergica indotta da polline d'albero in presen-

za o assenza di asma lieve controllato (LAIS

Birch_Phase III). Sperimentatore principale:

Omodeo Pinuccia, S.C. Malattie Apparato

Respiratorio

47. Primi dati del mondo reale sui pazienti affetti

da NSCLC non resecabile allo stadio III, trat-

tati con durvalumab dopo chemioradiotera-

pia (PACIFIC REAL WORD D4194R00005).

Sperimentatore principale: Piovano Pier lui-

gi, S.C. Oncologia

48. Efficacia di Suliqua nella pratica clinica: stu-

dio nel mondo reale multinazionale retro-

spettivo, di real-word (OBS16104 - ENSURE).

Sperimentatore principale: Gabellieri Enrico,

S.C. Endocrinologia e malattie metaboliche

49. A non-interventional, multicenter, multiple

cohort study investigating the outcomes

and safety of atezolizumab under real-world

conditions in patients treated in routine clin-

ical practice (M040653). Sperimentatore

principale: Zai Silvia, S.C. Oncologia

50. Analisi retrospettiva di dati preesistenti su

gla-300 in pazienti con tipo 2 per valutare

l'efficacia e la sicurezza in condizioni reali

(studio RESTORE-2) (GLARGR09384 RE-

STORE-2). Sperimentatore principale: Ga-

bellieri Enrico, S.C. Endocrinologia e malattie

metaboliche

STUDI CLINICI PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), profit, attivi nel 2019

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RENDICONTAZIONEscientifica 2019

1. Studio di Fase II sull'attività della trabecte-

dina in pazienti con mesotelioma pleuri-

co maligno di tipo epitelioide pretrattato o

con tipo sarcomatoide/misto (ATREUS (IR-

FMN-MPM-6077)). Sperimentatore principale:

Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

2. Progetto di ricerca sugli effetti psicologici

dell'esposizione ad amianto in pazienti affet-

ti da mesotelioma pleurico o altra patologia

oncologica asbesto correlata (AVPM PA-

ZIENTI). Sperimentatore principale: Grosso

Federica, S.S.D. Mesotelioma

3. Progetto di ricerca epidemiologica con dati

genetici mesogenrisk "modificatori su base

genetica del rischio di mesotelioma" (ME-

SOGENRISK). Sperimentatore principale:

Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

4. Valutazione del ruolo prognostico-predittivo

degli autoanticorpi anti alfa-enolasi (enoa)

nei pazienti affetti da adenocarcinoma del

pancreas (PDAC) (ENOAPA). Sperimentatore

principale: Bellotti Giovanna, S.C. Oncologia

5. Studio internazionale randomizzato di Fase

III che compara un regime di chemioterapia

contenente trabectedina e doxorubicina pe-

ghilata liposomiale (pld) con un regime con-

tenente carboplatino e pld nelle pazienti af-

fette da carcinoma ovarico in progressione

dopo 6-12 cicli dall'ultima somministrazio-

ne di platino (INOVATYON (ET-D-009-10).

Sperimentatore principale: Fusco Vittorio,

S.C. Oncologia

6. "ERMES: Studio Strategico Erbitux sul carci-

noma colorettale metastatico: Studio di Fase

III randomizzato a due bracci di trattamento

con FOLFIRI + Cetuximab fino a progressio-

ne della malattia rispetto a FOLFIRI + Cetu-

ximab per 8 cicli seguiti solo da Cetuximab

fino alla progressione della malattia, tratta-

mento di prima linea in pazienti con cancro

colorettale metastatico (mCRC) di tipo RAS

e BRAF non mutato" (ERMES). Sperimenta-

tore principale: Fusco Vittorio, S.C. Oncologia

7. "START Sorveglianza attiva o trattamento

radicale alla diagnosi per tumori della pro-

stata a basso rischio. Studio epidemiologi-

co multicentrico nella Rete Oncologica del

Piemonte e Valle d'Aosta" (START). Speri-

mentatore principale: Serao Armando, S.C.

Urologia

8. Abiraterone o cabazitaxel (o enzalutamide)

nei pazienti affetti da carcinoma della pro-

stata resistente alla castrazione. Studio os-

servazionale italiano sugli outcomes clinici e

sui fattori predittivi/prognostici dei pazienti

sottoposti a trattamento nella pratica clinica

negli ospedali italiani (ACIS). Sperimentato-

re principale: Guglielmini Pamela Francesca,

S.C. Oncologia

9. Chemioterapia o terapia ormonale come

terapia di prima linea nei pazienti affetti da

carcinoma della prostata. Studio osserva-

zionale italiano sugli outcomes clinici e sui

fattori predittivi/prognostici dei pazienti

sottoposti a trattamento nella pratica clinica

negli ospedali italiani (CHAOS). Sperimenta-

tore principale: Guglielmini Pamela France-

sca, S.C. Oncologia

10. Metastasi epatiche in pazienti affetti da car-

cinoma della prostata resistente alla castra-

zione: studio osservazionale italiano (CLIO).

Sperimentatore principale: Guglielmini Pa-

mela Francesca, S.C. Oncologia

11. Valutazione degli outcomes clinici della

chemioterapia in associazione a terapia

ormonale nel carcinoma della prostata

metastatico in fase ormonosensibile. Stu-

dio osservazionale multicentrico su pa-

zienti sottoposti a trattamento nella prati-

ca clinica negli ospedali italiani (ECHOS).

STUDI CLINICI NO-PROFITElenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

Sperimentatore principale: Guglielmini Pa-

mela Francesca, S.C. Oncologia

12. Metastasi polmonari in pazienti affetti da car-

cinoma della prostata resistente alla castra-

zione: studio osservazionale italiano (PLE-

IAS). Sperimentatore principale: Guglielmini

Pamela Francesca, S.C. Oncologia

13. Studio randomizzato, in aperto, di Fase III,

di confronto tra bevacizumab + erlotinib vs

erlotinib in monoterapia come trattamento

di prima linea di pazienti affetti carcinoma

del polmone non a piccole cellule ad istoti-

po non squamoso e mutazione attivante di

EGFR (BEVERLY). Sperimentatore principa-

le: Numico Gianmauro, S.C. Oncologia

14. PANDA: randomized phase II study of first-li-

ne folfox plus panitumumab versus 5FU plus

panitumumab in ras and braf wild-type me-

tastatic colorectal cancer elderly patients

(PANDA). Sperimentatore principale: Rossi

Maura, S.C. Oncologia

15. Risvolti economici e sulla salute di due diffe-

renti strategie di follow up nel tumore della

testa e del collo avanzato efficacemente cu-

rato (HETECO). Sperimentatore principale:

Numico Gianmauro, S.C. Oncologia

16. An open-label, randomized phase III study

of Early switch maintenance vs DElayed se-

cond-line Nivolumab in advanced stage squa-

mous non-small cell lung cancer (NSCLC) pa-

tients after standard first-line platinum-based

chemotherapy - EDEN trial (GOIRC-04-2016

(EDEN trial). Sperimentatore principale: Pio-

vano Pier Luigi, S.C. Oncologia

17. RAMES: Studio di Fase II randomizzato,

doppio cieco con placebo, multicentrico, di

confronto con gemcitabina in associazione

a ramucirumab verso gemcitabina+placebo,

nel trattamento di seconda linea del meso-

telioma pleurico maligno (GOIRC-03-2016

(RAMES). Sperimentatore principale: Grosso

Federica, S.S.D. Mesotelioma

18. Studio randomizzato di Fase III che compa-

ra il triossido di arsenico (ATO) associato a

ATRA verso chemioterapia a base di antra-

cicline (AIDA) in pazienti all'esordio e non

ad alto rischio affetti da leucemia promielo-

citica"- Studio intergruppo ALWP GIMEMA

(APL0406). Sperimentatore principale: Cor-

setti Maria Teresa, S.C. Ematologia

19. Studio multicentrico, controllato, randomiz-

zato di Fase III per determinare l'efficacia e

la sicurezza dell'associazione di lenalidomi-

de, melphalan and prednisone (mpr) vs mel-

phalan (200 mg/mq) e trapianto autologo di

cellule staminali in soggetti affetti (RV-MM-

PI-209). Sperimentatore principale: Monaco

Federico, S.C. Ematologia

20. Il Paziente Grande Anziano con Mesotelioma

Pleurico: percorso terapeutico ed outcomes.

Studio retrospettivo (GrAnMeso). Sperimen-

tatore principale: Grosso Federica, S.S.D.

Mesotelioma

21. Irradiazione linfonodale e siero anti-linfo-

citario come regime di condizionamento

al trapianto allogenico di cellule staminali

emopoietiche nei pazienti affetti da emopa-

tie maligne (TLI-001-2007). Sperimentatore

principale: Pini Massimo, S.C. Ematologia

22. Studio clinico randomizzato di Fase II con

chemioterapia primaria con methotrexate

ad alte dosi e citarabina ad alte dosi con o

senza thiotepa, e con o senza rituximab, se-

guita da radioterapia panencefalica oppure

da chemioterapia ad alte dosi supportata

(IIL-IELSG32). Sperimentatore principale:

Zanni Manuela, S.C. Ematologia

23. Studio prospettico di Fase II di associazio-

ne di chemioterapia con R-CHOP e profilassi

intensiva del SNC in pazienti con linfoma dif-

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

Page 62: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

122 123

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

fuso a grandi cellule B primitivo del testicolo

(DLBCL) (IELSG30). Sperimentatore princi-

pale: Salvi Flavia, S.C. Ematologia

24. Studio multicentrico randomizzato di man-

tenimento con Lenalidomide (Revlimid) ver-

sus osservazione dopo un regime di induzio-

ne intensivo contenente Rituximab e seguito

da alte dosi di chemioterapia e trapianto

autologo di cellule staminali nel trattamento

(IIL-MCL0208). Sperimentatore principale:

Zanni Manuela, S.C. Ematologia

25. Dual point acquisition in the interim PET

scan performed during ABVD treatment, in

early-stage Hodgkin's Lymphoma patients

with Bulky lesions (2P-HD-10). Sperimenta-

tore principale: Salvi Flavia, S.C. Ematologia

26. Indolent non-follicular lymphomas progno-

stic project. Prospective collection of data

of possible prognostic relevance in patients

with indolent non-follicular B-CELL lympho-

mas (NF2010). Sperimentatore principale:

Zallio Francesco, S.C. Ematologia

27. Studio di Fase III, randomizzato, per con-

frontare Bortezomib, Melfalan, Prednisone

(VMP) con Melfalan ad alte dosi seguito da

Bortezomib, Lenalidomide, Desametasone

(VRD) come cosolidamento e Lenalidomide

in mantenimento in pazienti con nuova dia-

gnosi di mieloma multiplo. (HOVON 95 MM_

EMN02). Sperimentatore principale: Monaco

Federico, S.C. Ematologia

28. Eltrombopag for the treatment of throm-

bocytopenia due to low- and intermedia-

te risk myelodysplastic syndromes (EQol-

MDS). Sperimentatore principale: Gaidano

Valentina, S.C. Ematologia

29. Confronto tra radioimmunoterapia con ibritu-

momab Tiuxetan marcato con Ittrio-90 (zeva-

lin) e trapianto autologo di cellule staminali nei

pazienti giovani (18-65 anni) con linfoma folli-

colare in recidiva: uono studio multicentrico di

Fase III (FIL FLAZ-12). Sperimentatore princi-

pale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

30. Studio di Fase III randomizzato, aperto, mul-

ticentrico, comparativo per valutare il ruolo

della radioterapia mediastinica dopo regimi

di chemioterapia contenente Rituximab in

pazienti con una nuova diagnosi di Linfoma

a grandi cellule B primitivo del mediastino

(IELSG37). Sperimentatore principale: Zanni

Manuela, S.C. Ematologia

31. Studio multicentrico randomizzato di Fase

III per valutare l'efficacia di una strategia di

mantenimento modulata sulla base della ri-

sposta al trattamento di induzione con che-

mio immunoterapia standard in pazienti con

Linfoma Follicolare in stadio avanzato (FIL_

FOLL12). Sperimentatore principale: Zallio

Francesco, S.C. Ematologia

32. Ciclo breve di Bortezomib in pazienti anemici

con crioagglutinemia refrattaria (CAD0111).

Sperimentatore principale: Giai Valentina,

S.C. Ematologia

33. Bendamustina e Rituximab per il trattamen-

to del Linfoma zona marginale splenica:

IELSG-36, studio prospettico di Fase II (IEL-

SG36). Sperimentatore principale: Zanni Ma-

nuela, S.C. Ematologia

34. Studio di Fase II con RDHAP +/- bortezomib

nella terapia di induzione pre-consolidamen-

to ad alte dosi e trapianto autologo di cellule

staminali in linfomi diffusi a grandi cellule B

recidivati-refrattari : BR-DHAP + ASCT versus

R-DHAP + ASCT (FIL_VERAL12). Sperimenta-

tore principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

35. Identificazione dei meccanismi alla base

della risposta eritroide nei pazienti affetti

da mielodisplasia sottoposti a terapia ferro-

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

chelante (FISM-BIOFER12). Sperimentatore

principale: Salvi Flavia, S.C. Ematologia

36. Rete Italiana dei registri regionali delle sin-

dromi mielodisplastiche (MDS) (FISM-Rete

Italiana MDS). Sperimentatore principale:

Salvi Flavia, S.C. Ematologia

37. Trapianto allogenico dopo condizionamento

con thiotepa, busulfano e fludarabina per il

trattamento di linfomi diffusi a grandi cellule

B in recidiva precoce o refrattari: studio mul-

ticentrico di Fase II (TBF2012). Sperimenta-

tore principale: Pini Massimo, S.C. Ematologia

38. Studio prospettico multicentrico, non in-

terventistico, per la valutazione del rischio

infettivo in pazienti affetti da sindrome

mielodisplastica: utilità della profilassi anti-

microbica e dei fattori di crescita granuloci-

tari (MDS0413). Sperimentatore principale:

Pietrasanta Daniela, S.C. Ematologia

39. Studio di Fase II di combinazione di Cloram-

bucile con Rituximab sottocutaneo seguito

da terapia di mantenimento con Rituximab

sottocutaneo in pazienti affetti da linfoma

marginale a cellule B extranodale del tessuto

linfatico associato alle mucose (Linfoma tipo

MALT) (IELSG38). Sperimentatore principa-

le: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

40. Studio di Fase II, multicentrico, randomizza-

to, in aperto, di terapia prolungata con borte-

zomib sottocute somministrato due volte al

mese in associazione a desametasone, in pa-

zienti affetti da mieloma multiplo in recidiva

o refrattari dopo trattamento di salvataggio

contenente bortezomib (26866138-MMY-

2084).Sperimentatore principale: Monaco

Federico, S.C. Ematologia

41. Programma terapeutico nazionale con Peg-

Asparaginasi in aggiunta ad un trattamento

orientato in base alla malattia minima residua

e alla stratificazione del rischio per pazienti

adulti affetti da leucemia acuta linfoblastica

Philadelphia negativa (GIMEMA LAL1913).

Sperimentatore principale: De Paoli Lorella,

S.C. Ematologia

42. Studio randomizzato multicentrico di Fase

III con combinazione di Rituximab e Lenali-

domide vs solo Rituximab come terapia di

mantenimento dopo chemioimmunoterapia

con Rituximab e Bendamustina per pazienti

affetti da linfoma follicolare in recidiva/re-

frattari non elegibili per terapia ad alte dosi

seguita da autotrapianto di cellule staminali

(FIL_RENOIR12). Sperimentatore principale:

Zanni Manuela, S.C. Ematologia

43. Effetti a medio e lungo termine di imatinib ri-

spetto a dasatinib sulla qualità di vita in pazien-

ti con leucemia mieloide cronica (LEONIDAS

(GIMEMA QoL-CML0713)). Sperimentatore

principale: Salvi Flavia, S.C. Ematologia

44. Studio prospettico di Fase II di terapia mielo-

ablativa ad alte dosi, con supporto di cellule

staminali periferiche, in pazienti Anziani (>65

e <76 anni) affetti da linfoma non Hodgkin

aggressivo recidivato o resistente alla terapia

di prima linea (FIL_RecAnz). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

45. Studio di Fase II con Bortezomib, Rituximab

e BendamustinaBRB- in pazienti affetti da

Linfoma non Hodgkin linfoplasmocitico/

Morbo di Waldenstrom alla prima recidiva

(FIL_BRB). Sperimentatore principale: Zanni

Manuela, S.C. Ematologia

46. Romidepsina in combinazione con CHOEP

come terapia di prima linea in preparazione

al trapianto di cellule staminali emopoietiche

nei pazienti giovani con linfoma a cellule T

periferiche a localizzazione nodale: studio di

Fase I-II (FIL_PTCL13). Sperimentatore prin-cipale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

Page 63: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

47. Studio multicentrico di Fase II per valutare

attività e sicurezza di Ibrutinib associato a

Rituximab in prima linea nei pazienti unfit af-

fetti da Leucemia Linfocitica Cronica (LLC)

(LLC1114). Sperimentatore principale: Pietra-

santa Daniela, S.C. Ematologia

48. Trattamento di prima linea della Leucemia

Linfoblastica Acuta (LLA) Philadelphia posi-

tiva (Ph+)/BCR/ABL+ con un nuovo potente

inibitore delle Tirosin-chinasi (TKI), AP24534

(Ponatinib). Studio multicentrico, esplorati-

vo, di Fase II in pazienti di età supe (LAL1811).

Sperimentatore principale: De Paoli Lorella,

S.C. Ematologia

49. Studio randomizzato di Fase III per ottimizza-

re l'utilizzo degli inibitori delle tirosin-chinasi

(TKI) - OPTkIMA - e la qualità della vita (QoL)

nei pazienti anziani (≥60 anni) con leucemia

mieloide cronica (LMC)- Ph+ in risposta mole-

colare MR3.0 / MR4.0 stabile (AOBSTMO-OP-

TKIMA-2014). Sperimentatore principale: Pini

Massimo, S.C. Ematologia

50. Remissione sostenuta senza trattamento

nella leucemia mieloide cronica BCR-ABL+:

uno studio prospettico che confronta Niloti-

nib versus Imatinib con passaggio a Nilotinib

in assenza di risposta ottimale (CML1415).

Sperimentatore principale: Corsetti Maria

Teresa, S.C. Ematologia

51. Studio di Fase II della Fondazione Italiana

Linfomi (FIL) per valutare la combinazione di

Lenalidomide e Rituximab in prima linea nei

pazienti anziani con linfoma diffuso a grandi

cellule B classificati fragili secondo la Valuta-

zione Geriatrica Multidimensionale (CGA) -

(FIL_ReRi) (FIL_RERI). Sperimentatore prin-

cipale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

52. Studio controllato, randomizzato di Fase III,

in aperto, multicentrico di confronto tra un

consolidamento con chemioterapia ad alte

dosi più trapianto autologo di cellule sta-

minali o con chemioterapia convenzionale

dopo terapia di induzione con Methotrexate,

Ara-C, Thiotepa e Rituximab (MATRix) per il

trattamento dei linfomi primitivi del sistema

nervoso centrale (IELSG43). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

53. Studio osservazionale prospettico per la va-

lutazione di incidenza, severità e outcome

della GVHD secondo I criteri della Consensus

Conference NIH del 2015 (GITMO-GVCrOSy).

Sperimentatore principale: Zallio Francesco,

S.C. Ematologia

54. Potential benefit of radiotherapy for patients

undergoing autologous stem cell transplanta-

tion for relapsed or refractory Hodgkin's lym-

phoma_ASCT-RT (ASCT-RT). Sperimentatore

principale: Zallio Francesco, S.C. Ematologia

55. Accuracy of alternative TP53 somatic muta-

tional and expression analyses for the pro-

gnostication of myelodysplastic syndrome

(QOL ONE TRANS-1). Sperimentatore prin-

cipale: Giai Valentina, S.C. Ematologia

56. Optimizing Ponatinib USe (OPUS). Studio

GIMEMA di Fase II sull' attività e sul profi-

lo di rischio di ponatinib, 30 mg al giorno,

in pazienti con Leucemia Mieloide Cronica

(LMC) in Fase Cronica, resistenti all'imatinib

(CML1315). Sperimentatore principale: Giai

Valentina, S.C. Ematologia

57. A Phase II study of the combination of Ofa-

tumumab and Ibrutinib followed by alloge-

neic bone marrow transplant or consolida-

tion for pretreated high risk patients with

Chronic Lymphocytic Leukemia (LLC1215).

Sperimentatore principale: Pietrasanta Da-

niela, S.C. Ematologia

58. Studio di Fase III, multicentrico, rando-

mizzato, controllato con pomalidomide e

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

desametasone (Pom-dex) versus poma-

lidomide-ciclofosfamide-desametasone

(Pom-cyclo-dex) in pazienti affetti da mie-

loma multiplo (mm) che hanno avuto una

recidiva biochimica (early treatment) o clini-

ca (late treatment) durante il trattamento di

mantenimento con lenalidomide (PO-3887).

Sperimentatore principale: Baraldi Anna, S.C.

Ematologia

59. Terapia con rivaroxaban delle trombosi veno-

se portali, mesenteriche e spleniche. Studio

pilota, prospettico di coorte (RIVASVT100).

Sperimentatore principale: Contino Laura,

S.C. Ematologia

60. Studio di Fase III, multicentrico, randomiz-

zato, controllato finalizzato a determina-

re l'efficacia e la sicurezza del trattamento

standard con lenalidomide e desametasone

versus un nuovo algoritmo che prevede ri-

duzione di dose in pazienti anziani con nuo-

va diagnosi di mieloma multiplo e inadatti a

ricevere chemioterapia convenzionale (RV-

MM-PI-0752 (FRAIL). Sperimentatore princi-

pale: Monaco Federico, S.C. Ematologia

61. Studio Screeneco - Studio multicentrico

cross-sectional per nuovi tests di sceening per

i deficit neuro-cognitivi associati ad infezione

da HIV - (SCREENECO). Sperimentatore prin-

cipale: Bolla Cesare, S.C. Malattie Infettive

62. Il sequenziamento di nuova generazione

(ngs) per lo screening delle mutazioni del

gene bcr-abl nelle leucemie philadelphia po-

sitive" (NEXT-IN-CML) (NEXT-IN CML). Spe-

rimentatore principale: Pini Massimo, S.C.

Ematologia

63. Studio osservazionale multicentrico retro-

spettivo e prospettico su pazienti affetti da

leucemia mieloide cronica: raccolta di dati

epidemiologici e clinici nella pratica clinica

reale (DB-LMC). Sperimentatore principale:

Pini Massimo, S.C. Ematologia

64. Studio intestinal microbiota in patients with in-

dolent mature B-cell lymphoid disorders. an ob-

servational prospective explorative study MB01

(MB-01). Sperimentatore principale: Ladetto Mar-

co, S.C. Ematologia

65. Studio prospettico, multicentrico, osservaziona-

le, biologico, per valutare la correlazione tra la

ratio CD3/T regolatorie nella aferesi allogenica di

cellule staminali periferiche e la graft versus host

disease acuta dopo allotrapianto mieloablativo di

cellule staminali periferiche in pazienti con leuce-

mia acuta (CD3/TREG). Sperimentatore princi-

pale: Zallio Francesco, S.C. Ematologia

66. Studio "MIRO" (Molecularly Immuno-radio-the-

rapy Oriented): studio multicentrico di Fase II

per il trattamento su base molecolare dei Linfomi

Follicolari stadio I/II con radioterapia locale con/

senza Ofatumumab (FIL_MIRO). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

67. Studio di efficacia, sicurezza e tollerabilità di bo-

sutinib (BEST) in pazienti anziani affetti da leu-

cemia mieloide cronica resistenti al trattamento

di prima linea con altri farmaci inibitori della tiro-

sin-chinasi (CML 1516). Sperimentatore principa-

le: Giai Valentina, S.C. Ematologia

68. Studio randomizzato, open-label, multicentrico, di Fase III a 2 bracci di confronto dell'efficacia e della

tollerabilita della variante intensificata 'dose-den-

se/dose-intense ABVD' (ABVD DD-DI) e un pro-

gramma terapeutico con ABVD a dosi standard

per 2 cicli e successivamente orientato in base alla

risposta PET, come trattamento di prima linea di

pazienti con Linfoma di Hodgkin classico (HL) in

stadio avanzato (FIL-ROUGE). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

69. Implementazione delle linee guida per la gestione

delle complicanze emorragiche durante il tratta-

mento con nuovi farmaci anticoagulanti orali in

pronto soccorso: studio multicentrico (CV185-

387). Sperimentatore principale: Contino Laura,

S.C. Ematologia

Page 64: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

70. Studio dei difetti dell'emostasi e degli even-

ti emorragici in pazienti in trattamento con

ibrutinib (PEBBLE). Sperimentatore princi-

pale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

71. Studio a bracci multipli, in aperto, rando-

mizzato di Fase II con MLN9708 più Desa-

metasone orale o più Ciclofosfamide e De-

sametasone orale o più Bendamustina e

Desametasone o più Talidomide e Desame-

tasone orale seguiti da un periodo di mante-

nimento con MLN9708 in pazienti anziani af-

fetti da Mieloma multiplo di nuova diagnosi"

(UNITO-EMN10). Sperimentatore principale:

Ladetto Marco, S.C. Ematologia

72. Studio prospettico multicentrico di Fase II

con R-CHOP-14 o R-CHOP-21 e radioterapia

di consolidamento PET oriented in pazienti

con Linfoma diffuso a grandi cellule B (DL-

BCL) con IPI=0-1 a profilo clinico sfavorevo-

le (FIL_DLCL10). Sperimentatore principale:

Zanni Manuela, S.C. Ematologia

73. Raccolta prospettica di dati di pazienti anzia-

ni (>65 aa) con DLBCL sottoposti al momen-

to della diagnosi a Valutazione Geriatrica

Multidimensionale (VGM) (Elderly Project).

Sperimentatore principale: Zanni Manuela,

S.C. Ematologia

74. GA101-miniCHOP regimen for the treatment

of elderly unfit patients with diffuse large

B-cell non-Hodgkin's lymphoma. A phase

II study of the Fondazione Italiana Linfomi

(FIL) (FIL_GAEL). Sperimentatore principa-

le: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

75. Farmaci anti-angiogenetici e rischio osteo-

necrosi dei mascellari. progetto multicentri-

co su dati retrospettivi, ottimizzazione della

farmacovigilanza e della prevenzione secon-

daria, studi genetici (ONJ). Sperimentatore

principale: Fusco Vittorio, S.C. Oncologia

76. Studio di Fase II di chemioterapia di indu-

zione con Cisplatino + Docetaxel seguito

da Cisplatino + Docetaxel settimanale con-

comitante a radioterapia toracica (TRT) in

pazienti affetti da tumore polmonare non a

piccole cellule (NSCLC) in stadio III in ope.

Sperimentatore principale: Franzone Paola,

S.C. Radioterapia oncologica

77. Studio clinico multicentrico controllato ran-

domizzato tra due regimi di follow up a di-

versa intensità di esami nelle pazienti tratta-

te per carcinoma dell'endometrio (TOTEM).

Sperimentatore principale: Aguggia Vittorio,

S.C. Ostetricia e Ginecologia

78. Biomarkers e asfissia. Studio multicentrico

internazionale prospettico di coorte (Bio-

markers e asfissia). Sperimentatore principa-

le: Gazzolo Diego, S.S. Neonatologia

79. Studio osservazionale prospettico donatori di

cellule staminali emopoietiche in ambito fami-

liare (CSE). Sperimentatore principale: Dalla-

valle Franco Maria, S.C. Medicina trasfusionale

80. NILS STUDY: curve di referenza nei neonati

late preterm e a termine fisiologici: studio os-

servazionale prospettico multicentrico (NILS

Study). Sperimentatore principale: Gazzolo

Diego, S.S. Neonatologia

81. Progetto per il monitoraggio dei tumori

della prostata in Italia (Pros-IT CNR). Speri-

mentatore principale: Serao Armando, S.C.

Urologia

82. Radioterapia con ipofrazionamento modera-

to nel trattamento del carcinoma della pro-

stata rischio intermedio. HYPOP I (HYPOP 1).

Sperimentatore principale: Franzone Paola,

S.C. Radioterapia oncologica

83. Collaborative REsearch on ACute Traumatic

brain Injury in intensiVe care medicine in Eu-

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

rope (CREACTIVE (FP7-HEALTH-2013-IN-

NOVATION-1). Sperimentatore principale:

Vivaldi Nicoletta, S. C. Anestesia e Rianima-

zione Generale

84. Registro Italiano Arresti Cardiaci - RIAC: Stu-

dio multicentrico osservazionale sull'epide-

miologia e l'outcome dell'arresto cardiaco in

Italia (RIAC2014-2019). Sperimentatore prin-

cipale: Caria Claudio, S. C. Anestesia e Riani-

mazione Generale

85. Studio epidemiologico, osservazionale, pro-

spettico multicentrico sulle Terapie Intensive

Pediatriche in Italia. Sperimentatore princi-

pale: Racca Fabrizio, S.C. Anestesia e Riani-

mazione Pediatrica

86. Modelli di gestione delle terapie antitrom-

botiche e dei diversi outcomes in pazienti

con tumore ematologico e trombocitopenia

- Management patterns of AntiThrombotics

and outcomes in patients with hematologi-

cal malignancy and ThrombocytopEnia: a

prospective study (MATTER study) (MAT-

TER). Sperimentatore principale: Santi Ro-

berto, S.C. Ematologia

87. Disfunzione diaframmatica nei pazienti con

patologia neurologica e neurochirurgica

acuta: studio pilota. Sperimentatore princi-

pale: Racca Fabrizio, S. C. Anestesia e Riani-

mazione Generale

88. Prevalenza e costi della stipsi come unica

causa dei disturbi gastrointestinali e funzio-

nali in eta' pediatrica: studio osservaziona-

le prospettico nella pratica clinica (Stipsi).

Sperimentatore principale: Felici Enrico, S.C.

Pediatria

89. Attività e sicurezza dell'associazione di Ve-

netoclax e Rituximab (VeRiTAs) in prima

linea in pazienti giovani e fit con leucemia

linfatica cronica (LLC) non IGHV mutati e/o

TP53 mutati. Studio multicentrico di Fase II

(GIMEMA LLC1518). Sperimentatore princi-

pale: Pietrasanta Daniela, S.C. Ematologia

90. Coinvolgimento del Sistema Nervoso Centrale

(SNC) nella Leucemia Mieloide Acuta (LMA):

uno studio osservazionale retrospettivo su

pazienti precedentemente registrati negli stu-

di clinici GIMEMA. Studio GIMEMA AML1617

(GIMEMA AML1617). Sperimentatore principa-

le: De Paoli Lorella, S.C. Ematologia

91. INCIPIT (INtegrated Colonoscopy Improve-

ment Program in Italy) (INCIPIT). Sperimen-

tatore principale: Gemme Carlo, S.C. Gastro-

enterologia

92. "MULTivessel Immediate versus STAged

RevaScularization in Acute Myocardial In-

farction -The MULTISTARS AMI" (MULTI-

STARS). Sperimentatore principale: Vercelli-

no Matteo, S.C. Cardiologia

93. Immunoterapia adottiva con infusione di

linfociti del donatore nei pazienti con leuce-

mia acuta: l'esperienza italiana (GITMO DLI).

Sperimentatore principale: Zallio Francesco,

S.C. Ematologia

94. Progetto di monitoraggio medico - infer-

mieristico degli effetti collaterali da terapie

oncologiche - Studio Nazionale NICSO (NIC-

SO). Sperimentatore principale: Fusco Vitto-

rio, S.C. Oncologia

95. INTERVENTI PSICHIATRICI: SUL TSO E

SULLA CONTENZIONE FISICA. Uno stu-

dio multicentrico sugli SPDC della Regione

Piemonte (TSO). Sperimentatore principale:

Santinon Patrizia, S.C. Psichiatria

96. Genetica e fenotipo nel bambino con disordi-

ni funzionali gastrointestinali (FGIDs) (PED-F-

GIDs-GENE2016). Sperimentatore principale:

Felici Enrico, S.C. Pediatria

97. Ruolo prognostico e performance della nuo-

Page 65: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

128 129

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

va classificazione MOlecolare nel carcInoma

REnale metastatico trattato con pazopanib

in prima linea. (MOIRE-RCC). Sperimentato-

re principale: Zai Silvia, S.C. Oncologia

98. Timing to minimally invasive surgery after

neoadjuvant chemoradiotherapy for rectal

cancer: a multicenter randomized controlled

trial (TiMiSNaR). Sperimentatore principale:

Monsellato Igor, S.C. Chirurgia Generale

99. START2-Registry: survey on anticoagula-

ted patients - registry (Registro compute-

rizzato per la raccolta dei dati di pazienti

trattati con anticoagulanti o antitrombotici)

(START2-Registry). Sperimentatore princi-

pale: Santi Roberto, S.C. Ematologia

100. La ventilazione non invasiva per preveni-

re la necessità di ricovero in terapia intensi-

va nei pazienti con insufficienza respiratoria

acuta. Early-NIV (e-NIV) ((Early-NIV) e-NIV).

Sperimentatore principale: Racca Fabrizio, S.

C. Anestesia e Rianimazione Generale

101. Meningiti batteriche e malattie invasive ad

esse correlate: caratteristiche epidemiologi-

che, cliniche ed approcci terapeutici - Proget-

to "MeningItaly" (MENINGITALY). Sperimen-

tatore principale: Bolla Cesare, S.C. Malattie

Infettive

102. Studio di Fase II per testare l'effetto della

combinazione azacitidina e lenalidomide in

pazienti affetti da leucemia acuta mieloide

(LAM) non-M3 di età compresa tra i 60 e 70

anni, fit, recidivati o refrattari: studio AZA-

LEA (AZALEA704). Sperimentatore princi-

pale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

103. MATCH - Mesothelioma And Translational Clinical

and Health-related data - a biological and clinical

observational study (MATCH). Sperimentatore

principale: Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

104. Endpoint di trattamento rilevanti per i

pazienti, informazioni recepite dopo la pri-

ma visita oncologica o le rivalutazioni di ma-

lattia, ruolo del medico di medicina generale

nel percorso terapeutico: analisi esplorativa

nei pazienti affetti da mesotelioma. (Poin-

tInMe). Sperimentatore principale: Grosso

Federica, S.S.D. Mesotelioma

105. Impatto prognostico della PET con

Fluorodeossiglucosio (F18 - FDG PET) nel

carcinoma squamocellulare del testa col-

lo: studio multicentrico retrospettivo delle

società italiane di adioterapia oncologica

(AIRO) e Medicina Nucleare (AINM) (FDG

PET). Sperimentatore principale: Berretta

Laura, S.C. Radioterapia oncologica

106. A phase II study to investigate the activity and

safety of anti-PD-L1 antibody (Durvalumab) In

ADvancEd pretreated malignant pleural Me-

sothelioma - DIADEM Study (IRFN-MPN-7109

(DIADEM)). Sperimentatore principale: Grosso

Federica, S.S.D. Mesotelioma

107. Registro Italiano mappaggio di substrato e

ablazione di TV con sistema di mappaggio

Precision e catetere Flexability - Ventricular

Tachycardia Ablation Registry. Italian Regi-

stry of substrate mapping and VT ablation

with the Precision mapping system and

Flexability catheter (OSR-ARITM-001). Spe-

rimentatore principale: Scopinaro Alice, S.C.

Cardiologia

108. Italian Registry on the prevalence of IDH1/

IDH2 mutations in Patients with Acute Myeloid

Leukemia (GIMEMA AML 1516). Sperimentato-

re principale: De Paoli Lorella, S.C. Ematologia

109. Validazione di uno score clinico-biologico per

la predizione della mortalità infettiva post

trapianto allogenico di cellule staminali ema-

topoietiche (IRM - Score). Sperimentatore

principale: Zallio Francesco, S.C. Ematologia

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

110. Studio prospettico multicentrico per valuta-

re il potenziale diagnostico dell'elastometria

epatica e di score biochimici e strumentali

di predire lo sviluppo di complicanze severe

del fegato in pazienti sottoposti a trapian-

to di cellule staminali emopoietiche (TCSE)

(ElastoVOD). Sperimentatore principale: Zal-

lio Francesco, S.C. Ematologia

111. Registro nazionale vats lobectomy-vats group

(VATS). Sperimentatore principale: Pernazza

Fausto, S.C. Chirurgia Toracica

112. Studio epidemiologico, osservazionale e

prospettico multicentrico sui pazienti affetti

da patologia neuromuscolare sottoposti ad

anestesia o sedazione in Italia (Neu.M.A.).

Sperimentatore principale: Racca Fabrizio,

S.C. Anestesia e Rianimazione Pediatrica

113. Efficacia di una nuova tecnica "IN-REC-

SUR-E" nei neonati pretermine con sindrome

da distress respiratorio durante ventilazione

non invasiva: trial multicentrico randomizzato

controllato. (IN-REC-SUR-E). Sperimentatore

principale: Gazzolo Diego, S.S. Neonatologia

114. Valutazione prospettica di una strategia

pre-specificata sull'utilizzo dello scaffold rias-

sorbibile (BVS) durante angioplastica primaria

(PPCI) in pazienti con infarto miocardico acu-

to con sopralivellamento del tratto ST (STEMI)

(BVS STEMI STRATEGY-IT). Sperimentatore

principale: Secco Gioel Gabrio, S.C. Cardiologia

115. Registro aziendale di Chirurgia Robotica -

Protocollo operativo (Registro Chirurgia Ro-

botica). Sperimentatore principale: Mancuso

Maurizio, S.C. Chirurgia Toracica

116. Correlazione citoistologica nel trattamento

chirurgico delle lesioni TIR3. Studio osser-

vazionale nazionale multicentrico del Club

delle UEC. Sperimentatore principale: Lodin

Marco, S.C. Chirurgia Generale

117. Combatting Bacterial Resistance in Euro-

pe - Clostridium difficile Infections - COM-

BACTE-CDI (COMBACTE-CDI). Sperimen-

tatore principale: Rocchetti Andrea, S.C.

Microbiologia e virologia

118. Studio randomizzato, di Fase II, per la va-

lutazione dell'efficacia di Regorafenib vs

Placebo in pazienti con adenocarcinoma

gastrico o adenocarcinoma della giunzione

gastroesofagea, HER2-negativo localmente

avanzato/metastatico non in progressione di

malattia dopo chemioterapia di prima linea

contenente fluoro pirimidine in associazione

a composti del platino. a- MANTRA GOIRC-

05-2016 (a-MANTRA). Sperimentatore prin-

cipale: Bellotti Giovanna, S.C. Oncologia

119. Studio clinico multicentrico, in aperto, non

controllato, di Fase 2a per valutare la sicurez-

za e l'efficacia dell'aggiunta di Ibrutinib a Ve-

netoclax in base ad un approccio guidato dal-

la malattia minima residua (MRD) in pazienti

con leucemia linfatica cronica (CLL) recidi-

vata/refrattaria (IMPROVE). Sperimentatore

principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

120. Analisi integrata molecolare e clinica per la

ottimizzazione della stratificazione prognosti-

ca in pazienti affetti da linfoma splenico della

zona marginale (IELSG46). Sperimentatore

principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

121. Valutazione della qualità della vita a lun-

go termine in pazienti con leucemia acuta

promielocitica già trattati con Triossido di

Arsenico o chemioterapia standard (QoL-

APL0816). Sperimentatore principale: Cor-

setti Maria Teresa, S.C. Ematologia

122. Fattori predittivi di danno cerebrale perinata-

le in liquidi biologici non-invasivi: la concen-

trazione di neuromarcatori nel sangue mater-

no (COMBINE). Sperimentatore principale:

Guaschino Roberto, S.C. Laboratorio Analisi

Page 66: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

130 131

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

123. Fattori predittivi di danno cerebrale perina-

tale in liquidi biologici non-invasivi: la con-

centrazione di neuromarcatori nel sangue

materno (COMBINE). Sperimentatore princi-

pale: Gazzolo Diego, S.S. Neonatologia

124. Progetto di ricerca epidemiologica con

dati genetici HERMES "HEreditary Risk in ME-

sothelioma" (HERMES). Sperimentatore prin-

cipale: Grosso Federica, S.S.D. Mesotelioma

125. Venetoclax (ABT-199/GDC-0199) in monote-

rapia per il trattamento di pazienti con dia-

gnosi di linfoma T periferico ricaduto/refrat-

tario BCL-2 positivo del tipo non altrimenti

specificato (PTCL-NOS), angioimmunobla-

stico (AITL) o nodale di origine T-helper fol-

licolare (TFH): studio di Fase II, in aperto,

multicentrico (FIL_VERT). Sperimentatore

principale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

126. Rituximab, bendamustine and cytarabine

followed by venetoclax (V-RBAC) in high-ri-

sk elderly patients with mantle cell lympho-

ma (MCL) Rituximab, bendamustina e ci-

tarabina seguiti da venetoclax (V-RBAC) in

pazienti anziani, ad alto rischio con linfoma

mantellare (FIL_V-RBAC). Sperimentatore

principale: Ladetto Marco, S.C. Ematologia

127. Efficacia e sicurezza in pazienti con Leuce-

mia Linfatica Cronica (LLC) trattati con ide-

lalisib e rituximab nella pratica clinica: uno

studio GIMEMA-ERIC (GIMEMA LLC1718).

Sperimentatore principale: Pietrasanta Da-

niela, S.C. Ematologia

128. A randomized phase 2 study comparing

immunotherapy with chemotherapy in the

treatment of elderly patients with advanced

NSCLC (MILES - 5). Sperimentatore princi-

pale: Piovano Pier luigi, S.C. Oncologia

129. Studio controllato randomizzato a cluster -

stepped wedge - sull'implementazione del

protocollo ERAS (Enhanced Recovery After

Surgery) nella gestione perioperatoria di

pazienti con neoplasia del colon-retto sot-

toposti a resezione in Piemonte. Uno studio

del progetto EASY-NET (ERAS (in chirurgia

colo-rettale)). Sperimentatore principale:

Priora Fabio, S.C. Chirurgia Generale

130. Studio controllato randomizzato a

cluster - stepped wedge - sull' implemen-

tazione del protocollo ERAS (Enhanced

Recovery After Surgery) nella gestione

perioperatoria delle pazienti sottoposte a

isterectomia per patologia ginecologica

benigna o per neoplasie del collo-corpo

dell'utero in Regione Piemonte. Uno studio

del progetto EASY-NET. (ERAS Isterecto-

mia). Sperimentatore principale: Aguggia

Vittorio, S.C. Ostetricia e Ginecologia

131. Registro Italiano di Sclerosi Multipla. Studio

non interventistico, prospettico di raccolta

dati per via elettronica dei pazienti affet-

ti da sclerosi multipla (REGISTRO SM001).

Sperimentatore principale: Passantino Fran-

cesco, S.C. Neurologia

132. Registro Italiano di Sclerosi Multipla. Stu-

dio retrospettivo, multicentrico, no-profit

di raccolta dati per via elettronica dei pa-

zienti affetti da sclerosi multipla (REGISTRO

SM002). Sperimentatore principale: Passan-

tino Francesco, S.C. Neurologia

133. Studio multicentrico di Fase II ad un brac-

cio per valutare l'efficacia e la sicurezza di

un trattamento di prima linea con R-CHOP

in combinazione con ibrutinib e successivo

mantenimento con ibrutinib in pazienti con

linfoma diffuso a grandi cellule B con pro-

filo ABC (Activated-B-Cell) e rischio inter-

medio/alto o alto (IPI ≥ 2) (FIL_RI-CHOP).

Sperimentatore principale: Zanni Manuela,

S.C. Ematologia

134. Revisione retrospettiva della documenta-

zione clinica di pazienti italiani affetti da me-

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

lanoma avanzato/metastatico con opzioni

terapeutiche limitate o senza alcuna opzio-

ne terapeutica trattati con pembrolizumab

nell'ambito Programma di Accesso Esteso

(Expanded Access Program - EAP) di pem-

brolizumab (MK-3475 (Pembro-EAP-ITA).

Sperimentatore principale: Grosso Federica,

S.S.D. Mesotelioma

135. Studio osservazionale italiano sugli

outcome clinici e sui fattori predittivi e pro-

gnostici dei pazienti affetti da carcinoma

della prostata trattati con Radio-223 (CLO-

RITA). Sperimentatore principale: Guglielmi-

ni Pamela Francesca, S.C. Oncologia

136. Utilizzo di collirio biologico da sangue cor-

donale (emocomponente ad uso non tra-

sfusionale) in pazienti con patologie della

superficie oculare, refrattari al trattamento

farmacologico convenzionale e non idonei/

refrattari al trattamento con lisato piastrinico

autologo. - Studio CLINICO MONOCENTRI-

CO PILOTA (CPCB19). Sperimentatore prin-

cipale: Zallio Francesco, S.C. Ematologia

137. Progetto Scolta. Surveillance Cohort Long-

Term Toxicity Antiretrovirals/Antivirals (SCOL-

TA). Sperimentatore principale: Sarchi Eleo-

nora, S.C. Malattie Infettive

138. Valutazione dell'allattamento materno a 7 gior-

ni dalla dimissione: efficacia dei meccanismi

di sostegno e promozione allattamento. (AL-

LMED study). Sperimentatore principale: Gaz-

zolo Diego, S.C. Terapia Intensiva Neonatale

139. Evaluation of splanchnic, renal and cerebral

oximetry in very low birth weight infants re-

ceiving caffeine at different doses (NIRCA).

Sperimentatore principale: Gazzolo Diego,

S.C. Terapia Intensiva Neonatale

140. Trattamento manipolativo osteopatico

vs massaggio tradizionale "positive touch &

massage": studio randomizzato (OMT). Spe-

rimentatore principale: Gazzolo Diego, S.C.

Terapia Intensiva Neonatale

141. Intentional Rounding in Medicina Interna:

uno studio randomizzato, nazionale, multi-

centrico (INTENTO). Sperimentatore princi-

pale: Bolgeo Tatiana, Infrastruttura Ricerca,

Formazione, Innovazione

142. Studio osservazionale sulla diagnostica e il

monitoraggio della malattia minima residua

e dell'evoluzione clonale con metodiche non

invasive in pazienti con diagnosi di Macro-

globulinemia di Waldenström e gammopa-

tia monoclonale di incerto significato IgM.

(FIL_BIOWM). Sperimentatore principale:

Ladetto Marco, S.C. Ematologia

143. Raccolta prospettica di dati di pazienti an-

ziani (≥65 aa) con linfoma di Hodgkin di tipo

classico sottoposti al momento della diagno-

si a valutazione geriatrica multidimensionale

(VGM) (FIL_ELDHL). Sperimentatore princi-

pale: Zanni Manuela, S.C. Ematologia

144. Preferences assessment and comparison

between patients, clinicians and pharmacists

towards the treatment of patients with atrial

fibrillation with oral anticoagulant drugs

(TAO). Sperimentatore principale: Santi Ro-

berto, S.C. Ematologia

145. Studio osservazionale per valutare l'inciden-za di Graft versus host disease vuvo-va-

ginale cronica (c-VVGvHD) nelle donne

sottoposte a trapianto di cellule staminali

emopoietiche (c-VVGvHD) (c-VVGvHD). Sperimentatore principale: Zallio Francesco,

S.C. Ematologia

146. Valutazione dei livelli di Presepsina in

fluidi biologici non convenzionali in neona-

ti pretermine ed a termine (PRESAP). Spe-

rimentatore principale: Gazzolo Diego, S.C.

Terapia Intensiva Neonatale

Page 67: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

132 133

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

147. Valutazione dell'attività biologica di HPV nei

tumori orofaringei virus-correlati (HPV-OP-

SCC). Sperimentatore principale: Sorrentino

Raffaele, S.C. Otorinolaringoiatria

148. A Randomized Phase III study of Deci-

tabine with or without Hydroxyurea versus

Hydroxyurea in patients with advanced pro-

liferative Chronic Myelomonocytic Leukemia

(GFM-DAC-CMML). Sperimentatore princi-

pale: Giai Valentina, S.C. Ematologia

149. Irrigazione transanale nei pazienti pedia-

trici: definizione della best practice. Uno stu-

dio interventistico prospettivo multicentrico

(CIP-001_TAI_Pediatric_Rev0). Sperimenta-

tore principale: Pini Prato Alessio, S.C. Chi-

rurgia Pediatrica

150. Programma di monitoraggio sistema-

tico e miglioramento continuo della qualità

dell'assistenza diabetologica. Studio osser-

vazionale longitudinale retrospettivo. (AN-

NALI AMD) (ANNALI AMD). Sperimentatore

principale: Gabellieri Enrico, S.C. Endocrino-

logia e malattie metaboliche

151. The impact of postoperative pancreatic fi-

stula on disease free and overall survival

after resection for left-sides pancreatic can-

cer (POPF-DFS). Sperimentatore principale:

Ravazzoni Ferruccio, S.C. Chirurgia Generale

152. PROmoting patient SAFEty and quality im-

provement in critical care (Margherita PRO-

SAFE) (Margherita PROSAFE). Sperimenta-

tore principale: Bonato Valeria, S.S. Terapia

Intensiva polivalente

153. Assistenza intelligente per pazienti con

cardiomiopatia dilatativa post-ischemica

a ridotta frazione di eiezione sottoposti ad

intervento di angioplastica coronarica percu-

tanea" ("Smart assistance for CAD patients

with low ejection fraction dilated cardiomyo-

pathy treated with percutaneous coronary

intervention" - SCAD) (SCAD). Sperimenta-

tore principale: Secco Gioel Gabrio, S.C. Car-

diologia

154. Indicazione al Vaccino anti-Influenzale Du-

rante Immunoterapia oncologica con inibito-

ri dei checkpoint immunitari. Studio prospet-

tico osservazionale multicentrico: INVIDIa-2

(INVIDIa-2). Sperimentatore principale: Gu-

glielmini Pamela Francesca, S.C. Oncologia

155. Studio multicentrico "Radioterapia con tec-

nica ad intensità modulata (IMRT) nel trat-

tamento del carcinoma anale: studio mul-

ticentrico retrospettivo osservazionale"

(RAINSTORM). Sperimentatore principale:

Durante Oreste, S.C. Radioterapia oncologica

156. Approccio statistico alla stadiazione media-

stinica nel tumore polmonare non a piccole

cellule: validazione del calcolatore M.E.S.S.i.a.

(M.E.S.S.i.a.). Sperimentatore principale: Pol-

la Biagio, S.C. Malattie Apparato Respiratorio

157. Studio osservazionale prospettico multicen-

trico della tossicità intestinale, ematologica e

urinaria da irradiazione dell'area linfonodale

pelvica (IHU WPRT TOX) nel tumore della

prostata (IHU WPRT TOX). Sperimentatore

principale: Garibaldi Elisabetta, S.C. Radiote-

rapia oncologica

158. Ventilazione a lungo termine in età pediatri-

ca (Ve.Do Piccolo). Sperimentatore principa-

le: Racca Fabrizio, S.C. Anestesia e Rianima-

zione Pediatrica

159. Prolonged Mechanical Ventilation in Pe-diatric Intensive Care: An International Cross-SectionalPrevalence Study. LongVen-tKids (for Prolonged Ventilation in Kids in Intensive Care) (LongVentKids). Sperimen-tatore principale: Nettuno Claudio, S.C. Ane-stesia e Rianimazione Pediatrica

STUDI CLINICI NO-PROFIT

Elenco di tutti gli studi clinici (osservazionali/interventistici), no-profit, attivi nel 2019

160. Efficacia dell'utilizzo della medicazione

multistrato in schiuma di poliuretano nella

zona sacrale, in aggiunta all'assistenza stan-

dard, per la prevenzione dell'insorgenza di

lesioni da pressione nei pazienti a rischio.

(MULTISCHIUME). Sperimentatore princi-

pale: Bolgeo Tatiana, Infrastruttura Ricerca,

Formazione, Innovazione

161. Effects of alveolar recruitment manouvre

guided by lung ultrasound (RecLUS Study)

in preterm infants with RDS (RecLUS). Spe-

rimentatore principale: Maggiora Elena, S.C.

Terapia Intensiva Neonatale

162. PROGEMUS-2 Studio esplorativo sull'intera-

zione genoma-fenoma nella Sclerosi Multipla

(PROGEMUS-2). Sperimentatore principale:

Passantino Francesco, S.C. Neurologia

163. Il sistema di navigazione sirio come guida

nella esecuzione di procedure bioptiche

(SIRIO). Sperimentatore principale: Barbero

Stefano, S.C. Radiologia

164. Progetto multicentrico di valutazione

delle abitudini alimentari, dello stato nutri-

zionale e delle alterazioni del comportamen-

to alimentare in bambini e adolescenti italia-

ni affetti da malattie infiammatorie croniche

intestinali rispetto alla popolazione generale

(NUTRIBD). Sperimentatore principale: Feli-

ci Enrico, S.C. Pediatria

165. Creazione di un registro nazionale per i pa-

zienti affetti dalla malattia rara Sindrome di

Poland a fine epidemiologico, assistenziale e

di ricerca (ReNaSPo). Sperimentatore princi-

pale: Catena Nunzio, S.C. Ortopedia e Trau-

matologia Pediatrica

166. Alte dosi di Ciclofosfamide post trapianto

come profilassi per la GvHD, in pazienti sot-

toposti a trapianto di cellule staminali emo-

poietiche da donatore non familiare, non

HLA identico (7/8 antigene o allele), affetti

da Leucemia Mieloide Acuta o da Sindrome

Mielodisplastica. (GITMO-PHYLOS). Speri-

mentatore principale: Zallio Francesco, S.C.

Ematologia

167. La percezione dei Professionisti sanitari e

degli studenti di medicina ed infermieristica

rispetto alle conversazioni di fine vita: stu-

dio osservazionale descrittivo (CONVITA).

Sperimentatore principale: Bolgeo Tatiana,

Infrastruttura Ricerca, Formazione, Innova-

zione

168. Studio osservazionale retrospettivo di co-

orte sull'utilizzo di Cannabis Terapeutica

nell'Azienda Ospedaliera SS. Antonio e

Biagio E Cesare Arrigo di Alessandria (AL)

(SOR C.T.). Sperimentatore principale: Savi

Maria Laura, S.C. Farmacia ospedaliera

169. Studio randomizzato di Fase III che compa-

ra triossido di arsenico (ATO) in combina-

zione con acido all-trans retinoico (ATRA)

e idarubicina contro la terapia standard con

ATRA e chemioterapia basata su antraci-

cline (regime AIDA) in pazienti con nuova

diagnosi di leucemia acuta promielocitica

ad alto rischio (APOLLO). Sperimentatore

principale: De Paoli Lorella, S.C. Ematologia

Page 68: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

APPENDICE 2pubblicazioni

134 135

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

1. Andrea Amerio, G. Maina, e Nassir S. Ghae-

mi. «Updates in Treating Comorbid Bipolar

Disorder and Obsessive-Compulsive Disor-

der: A Systematic Review». Journal of Af-

fective Disorders 256 (01 2019): 433–40.

https://doi.org/10.1016/j.jad.2019.06.015.

2. Andrea Amerio, Anna Odone, e Nassir

S. Ghaemi. «Aripiprazole Augmentation

in Treating Comorbid Bipolar Disorder

and Obsessive-Compulsive Disorder: A

Systematic Review». Journal of Affective

Disorders 249 (15 aprile 2019): 15–19. https://

doi.org/10.1016/j.jad.2019.02.024.

3. Andrea Amerio. «Bipolar Disorder and

Its Comorbidities: How to Treat Since the

Gold Standard for One Disease Can Wors-

en the Other?» Psychiatry Investigation 16,

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org/10.30773/pi.2019.07.17.1.

4. Andrea Amerio. «Suicide Risk in Comor-

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Elenco di tutti gli articoli scientifici pubblicati nel 2019 su riviste indicizzate e/o impattate

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Page 75: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

148 149

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

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eurrev_201909_18894.

*articoli non considerati nella valutazione

dell’Impact Factor poiché gli autori aziendali

compaiono come membri di gruppi di lavoro.

PUBBLICAZIONI LETTERATURA GRIGIAElenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

Page 77: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

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11. Barbero S., Tentori A. Diagnostica per immagini in traumatologia della mano e del polso, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

12. Bellini R. Gli elementi di integrazione tra sistema di gestione della qualità e della formazione, Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

13. Bellini R. L’azienda, i percorsi e i modelli organizzativi, Dalle Linee Guida Al Pdta: Focus Sulla Gestione Del Tumore Della Mammella, Alessandria 14 marzo 2019

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16. Bertolotti M. I TRIAL CLINICI, Valutare criticamente gli articoli scientifici, Alessandria 31 ottobre 2019

17. Bertolotti M. La ricerca per il paziente: il Clinical Trial Center a supporto dei professionisti dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, La Ricerca Per Il Paziente: Gli Studi Clinici E Il Ruolo Del Clinical Trial Center, Alessandria 20 maggio 2019

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20. Betti M. Esercitazione guidata: il disegno di un trial clinico, La progettazione di Clincial Trials e di altri studi primari - Evento Formativo, Alessandria 17 ottobre 2019

21. Betti M. Esercitazione: Lavoro Guidato Con Valutazione Critica Dei Risultati Di Uno Studio, Valutare criticamente gli articoli scientifici, Alessandria 31 ottobre 2019

22. Betti M. La ricerca clinica: disegno dei principali studi primari, La progettazione di Clincial Trials e di altri studi primari - Evento Formativo, Alessandria 17 ottobre 2019

23. Betti M. La ricerca per il paziente: l’imple-mentazione degli strumenti, La Ricerca Per Il Paziente: Gli Studi Clinici e Il Ruolo Del Clini-cal Trial Center, Alessandria 20 maggio 2019

24. Bonato V. Caso Clinico parte prima, La Ge-stione del Trauma Addomino Pelvico - Even-to formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

25. Bonato V. Caso Clinico parte seconda, La Ge-stione del Trauma Addomino Pelvico - Even-to formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

26. Bracciolini G., Serraino R.P., Cattaneo L., Borali I., Grosso C., Secco A, Felici E. Intra-venous immunoglobulin therapy for severe refractory gastrointestinal vasculitis in He-noch–Schönlein purpura, XXVI Congresso Nazionale SIGENP Società Italiana di Ga-stroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, Atti del Convegno COD. P097

27. Bracciolini G. Artrite Idiopatica Giovanile: rischi e complicanze a lungo termine, Alessandria 23 febbraio 2019

28. Campanella A., Audo A., Cavozza C. Inno-vazione e mininvasività, due concetti per un unico obiettivo: la migliore opzione per il pa-ziente, La conoscenza condivisa come fatto-

re di integrazione - 180 secondi, Alessandria 15 gennaio 2019

29. Campanella A., Audo A., Cavozza C. Pato-logia complessa dell'aorta: pianificazione strategica dell'intervento cardiochirurgico, La conoscenza condivisa come fattore di integrazione - 180 secondi, Alessandria 15 gennaio 2019

30. Canepa M. C. Il CAS e l’ingresso delle pazienti, Dalle Linee Guida Al Pdta: Focus Sulla Gestione Del Tumore Della Mammella, Alessandria 14 marzo 2019

31. Capettini A. C. Lo scompenso cardiaco, Ospedale incontra: la salute del cuore, Alessandria 29 maggio 2019

32. Carlini C. Empiema e versamento parapneu-monico. Fibrinolitici/toracoscopia, La Chirur-gia Toracica in pediatria: dalle malformazioni, alle malattie infettive, alle patologie acquisite, Alessandria 6 luglio 2019

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34. Cassinari M. La figura del caregiver: un’analisi dei mutamenti avvenuti in dieci anni di esperienza in hospice, XXVI congresso Nazionale SICP - Cure palliative sono un diritto umano, Riccione 15 novembre 2019

35. Cassinari M., Ugo F., Lia M., Belletti M., Callegari T., Libener R., Guaschino R., Maconi A,. Gros-so F. Variation of serum mesothelin related proteins and of the tumor burden assessed by mRECIST criteria in patients with mali-gnant pleural mesothelioma: An exploratory analysis, Abstracts T096/S116–S160 10.1016/j.cca.2019.03.280 ISSN 0009-8981, Clinica Chi-mica Acta 493 (2019) EuroMedLab 2019

36. Cassini F., Felici E. I^ sessione, Orizzonti e Limiti Delle Cure Palliative Pediatriche In Ambito Neurologico ed Oncologico, Alessandria 30 maggio 2019

37. Catena N. 4° corso base di Microchirugia, Oltre le lenti, Varese 27 febbraio-1 marzo 2019

38. Catena N. Anomalie congenite degli arti: tecniche tradizionali, 28° Congresso Naz. SIM, Genova 21-23 novembre 2019

39. Catena N. Basics & Congenital Malforma-tions I Trigger Thumb and Trigger Finger, EPOS BAT Advanced Course Vienna, Vi-enna (AU) 29-30 novembre 2019

40. Catena N. Congenital Malformations I Ulnar Longitudinal DeficiencyI, EPOS BAT Ad-vanced Course Vienna, Vienna (AU) 29-30 novembre 2019

41. Catena N. Course Programme Commit-tee Station 1 SAW BONE 1, EPOS BAT Ad-vanced Course Vienna, Vienna (AU) 29-30 novembre 2019

42. Catena N. Neuromuscular & Syndromic Conditions Multiple Hereditary Exostoses, EPOS BAT Advanced Course Vienna, Vienna (AU) 29-30 novembre 2019

43. Catena N. Fibrosarcoma congenito di avambraccio in un bambino di 9 mesi: trattamento microchirurgico ricostruttivo e revisione della letteratura, 28° Congres-so Naz. SIM, Genova 21-23 novembre 2019

44. Catena N. Lesioni tendinee e vascolo-nervose, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

45. Catena N. Microchirurgia Pediatrica, 28° Con-gresso Naz. SIM, Genova 21-23 novembre 2019

46. Catena N. Mini Battle Della Faculty-caso clinico 2, 104° congresso SIOT 2019, Roma 7-10 novembre 2019

47. Catena N. Perdite di sostanza cutanee, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

152 153

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

Page 78: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

48. Catena N. Pheriferal nerve surgery & ten-don transfer dissection course, 8th In-ternational Dissection Course on Recon-structive Microsurgery, Alicante (ES) 15-18 aprile 2019

49. Catena N. Ruolo dell'osteosintesi con placca e viti nelle fratture di polso nell'a-dolescente, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessan-dria 9 marzo 2019

50. Catena N. Simposio Nervo Periferico: Ci sono differenze tra bambini e adulti?, 28° Congresso Naz. SIM, Genova 21-23 novembre 2019

51. Catena N. Thumb reconstruction in stages I-II-IIIA, Thumb Reconstruction From Zero To Hero, Verona 7 dicembre 2019

52. Catena N. Training in microchirurgia, 28° Con-gresso Naz. SIM, Genova 21-23 novembre 2019

53. Catena N. Tumor & Miscellaneous Micro-surgical Options in Pediatric Hand Surgery – Part I, EPOS BAT Advanced Course Vien-na, Vienna (AU) 29-30 novembre 2019

54. Catena N. V Corso base di microchirurgia, V Corso base di microchirurgia, Parma 8 maggio 2019

55. Catena N. XIII Corso avanzato di microchirurgia, Napoli 29-31 maggio 2019

56. Catena N., Aguggia V., Strobelt N. La distocia alla spalla: approccio al trattamento delle lesioni della paralisi ostetrica, aggiornamento protocolli in Ostetricia - Evento formativo, 13 novembre 2019 - 11 dicembre 2019

57. Catena N., Origo C. I Distacchi Epifisari Del Femore Prossimale, 104° congresso SIOT 2019, Roma 7-10 novembre 2019

58. Catena N., Origo C. Indicazioni E Controindi-cazioni All’uso Della Fissazione Esapodalica In Ortopedia Pediatrica, 104° congresso SIOT 2019, Roma 7-10 novembre 2019

59. Catena N., Origo C. Principi Di Trattamento

Delle Fratture Sovracondiloidee, 104° con-gresso SIOT 2019, Roma 7-10 novembre 2019

60. Catena N., Origo C., Lazzotti C. La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

61. Cremonte M. Prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle complicanze - L’impatto sulla sfera comportamentale. Il Neuropsichiatra: quale supporto può fornire – Esperienze delle famiglie, VII Convegno Malattia di Hirschsprung, Alessandria 19 ottobre 2019

62. Cremonte M. Caro Dottore... mio figlio gio-ca sempre da solo e parla poco: mi devo preoccupare? - 1° Congresso Interregio-nale SIMPE Liguria Piemonte Lombardia, Genova 30 novembre 2019

63. Cremonte M. L’impatto sulla sfera com-portamentale. Il Neuropsichiatra: quale supporto può fornire – Esperienze delle famiglie, IIV Convegno Malattia di Hirsch-sprung dalla paret del bambino - Preven-zione. Diagnosi Precoce e Gestione Delle Complicanze, Genova 30 novembre 2019

64. Cremonte M. Pallium e gravi cerebropatie, Orizzonti e Limiti Delle Cure Palliative Pe-diatriche in Ambito Neurologico ed Oncolo-gico, Alessandria 30 maggio 2019

65. Crivellari S. A preliminary exploratory study of Patient Reported Outcomes (PROsEXPLOR) in mesothelioma and other rare tumors, XXI Congresso Nazionale AIOM 2019, Roma 25-27 ottobre 2019

66. Crivellari S. First report on frequency and type of second malignancies in a large co-hort of malignant pleural mesothelioma (MPM) from the high asbestos polluted area of Casale Monferrato, XXI Congresso Nazio-nale AIOM 2019, Roma 25-27 ottobre 2019

67. Dacquino M, I social media al servizio del cittadino, Alessandria 16 gennaio 2019

68. Dacquino M, I media digitali come strumento

per comunicare gli esiti della ricerca, Torino, Biblioteca Virtuale per la Salute del Piemonte 10 aprile 2019

69. Dacquino M, I servizi di emergenza negli scenari con aspetti delittuosi, Alessandria 27 maggio 2019

70. Dacquino M, L’uso dei social e l’attività sanitaria - focus su Linkedin, Alessandria 29 maggio 2019

71. Dacquino M, L’uso dei social e l’attività sanitaria, Alessandria 25 giugno 2019

72. Dacquino M. Presentazione Portale Delle Professioni Sanitarie, Le risorse e le banche dati per le professioni sanitarie (base), Alessandria 29 ottobre 2019

73. De Angelis A.M., Crivellari S., Bertolotti M., Cassinari A., Lia M., Maconi A., Grosso F. Studio esplorativo di fattibilità di una nuova modalità di impiego dei Patient Reported Outcomes per pazienti con tumori rari e melanoma (PROsEXPLOR)., Working Paper of Public Health, 4 2019

74. De Martino I. La sperimentazione clinica: il ruolo del data manager, Insieme per Si-mone contro l’osteosarcoma, Novi Ligure 11 dicembre 2019

75. De Paoli L. Identification of a Chroma-tin-Splicing Mutational Signature to De-fine Secondary Acute Myeloid Leukemia: A Report from the Northern Italy Leuke-mia Group (NILG) Prospective Trial 02/06, 61st Annual Meeting of the American So-ciety of Hematology, ASH 2019 - OrlandO., FL., United States, Blood (2019) 134 (Sup-plement_1): 1443, Orlando Florida 7-10 dicembre 2019

76. De Paoli L. Prognostic Value Of Clonal He-matopoiesis-Mutations Detected At Diag-nosis In Acute Myeloid Leukemia Patients With Normal Karyotype, 24th Congress of the European Hematology Association, Conference Abstract PF227, HemaSphere 2019 3 Supplement 1 (65 - 66), Amster-dam 13-16 giugno 2019

77. De Paoli L. Severe Infections And Pneumonia In Patients With Chronic Lymphocytic Leukemia (Cll) Treated With Kinase Inhibitors (Kis) Ibrutinib Or Idelalisib In The Real World, 47th Congress of the Italian Society of Hematology, Poster P104, Haematologica | 2019; 104(s2) |100, Roma 7-9 ottobre 2019

78. Desperati M. Il ruolo del Comitato quale organismo multidisciplinare a supporto del miglioramento delle performance - Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

79. Desperati M., Kozel D. Il Percorso Mam-mella Giudicato Da Chi Lo Utilizza, Dalle Linee Guida Al Pdta: Focus Sulla Gestione Del Tumore Della Mammella, Alessandria 14 marzo 2019

80. Durante O., Roveta A., De Angelis A.M., Lia M., Muzio A., Kasa A., Polla B., Arcadipane F., Pernazza F., Quaresima P. M., Bertolotti M., Maconi A., Grosso F., Franzone P. Palliative Radiation Therapy in the management of advanced malignant pleural mesothelioma patients (MPM): a retrospective analysis on a series of patients treated at the MPM unit of a high-incidence area., Congresso II edizione Young Researchers In Lung Cancer 2019, Brescia 9 ottobre 2019

81. Dusio M.P., Felici E., Mignone A., Origo C., Pini Prato A., Polverelli M., Vercellino F. Ta-vola Rotonda: Approccio polispecialistico: il «limite» della cura in ambito pediatrico, Orizzonti e Limiti Delle Cure Palliative Pe-diatriche In Ambito Neurologico ed Onco-logico, Alessandria 30 maggio 2019

82. Faticato M.G., Carlin CI., Rotundi F., L. Maz-zarello L., Pini Prato A. Unicentric Expe-rience With Epsit For Pilonidal Disease In Pediatrics, 9th Annual Congress of the Eu-ropean Society of Paediatric Endoscopic Surgeons, Vicenza 11 settembre 2019

83. Faticato M.G. Le deformità del torace. Il pectus excavatum, La Chirurgia Toracica in pediatria: dalle malformazionI, alle malattie

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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infettive, alle patologie acquisite, Alessandria 6 luglio 2019

84. Felici E. Ferite della mano: cosa si può trattare in pronto soccorso e cosa va inviato allo specialista, La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

85. Felici E. La malattia di Crohn: eziologia, classificazione e trattamento, Alessandria Pediatria 2019, Alessandria 23 febbraio 2019

86. Felici E. The association between Chronic Non-bacterial Osteomyelitis/SAPHO and Paediatric Inflammatory Bowel Disease: the largest case series from a national sur-vey of the SIGENP IBD Group, XXVI Con-gresso Nazionale SIGENP Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutri-zione Pediatrica, Atti del Convegno COD. P081, Palermo 23 ottobre 2019

87. Felici E., Morotti F., Faticato M. G., Missineo A., Serraino P., Borali E., Grosso C., Sgrò A, Cattaneo L., Secco A, Carlini C., Arnoldi R., Pini Prato A. Fecal microbiome transplan-tation for recurrent Clostridium difficile in-fection: a further pediatric report of a new, promising treatment, XXVI Congresso SI-GENP 2019, European consensus confe-rence on faecal microbiota transplantation in clinical practice Gut 2017;0:1–12 P109, Verona 16 -19 ottobre 2019

88. Felici E., Morotti F., Faticato M. G., Missineo P., Serraino O., Borali E., Grosso C., Sgrò A., Cattaneo L., Secco A., Carlini C., Arnoldi R., Pini Prato A. Fecal microbiota transplantation for recurrent Clostridium difficile infection: a further pediatric report of a new promising treatment modality, XXVI Congresso Nazionale SIGENP Società Italiana di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica, Atti del Convegno COD. P109

89. Felici E., Pini Prato A., Arnoldi R. Infezione da Clostridium Difficile: ruolo della trapian-tologia fecale, FISMAD Non-responders in gastroenterologia resque-terapy nella pra-tica clinica, Alessandria 5 ottobre 2019

90. Fortunato T., Aguggia V. Anomalie della placentazione, Aggiornamento protocolli in Ostetricia - Evento formativo, 13 novem-bre 2019 - 11 dicembre 2019

91. Franzone P. I tempi del percorso, Dalle linee guida al PDTA; focus sulla gestione del Tumore alla mammella, Alessandria 14 marzo 2019

92. Franzone P. Il GIC, Dalle linee guida al PDTA; focus sulla gestione del Tumore alla mammella, Alessandria 14 marzo 2019

93. Franzone P. Un percorso delicato: l’esempio della mammella, Ospedale Incontra: la salu-te della donna, Alessandria 27 marzo 2019

94. Fusco V. Avvicinamento allo yoga della risa-ta per operatori della Rete - Alessandria, Ri-dere per curare, Alessandria 19 maggio 2019

95. Fusco V. Camminare e ridere nonostante tutto, camminare e ridere nonostante tutto, Tassarolo (AL) 14 settembre 2019

96. Fusco V. Confronto con l’uditorio e con i membri del GIC Osteoncologia sui casi clinici proposti., I Casi Difficili In Osteoncologia. Approccio Multidisciplinare Alle Metastasi Ossee, Alessandria 6 dicembre 2019

97. Fusco V. Controversie ed Aggiornamenti In M.R.O.N.J., VIII Congresso Nazionale Sirom Gestione dell'imaging Radiologico Odonto-Maxillo-Facciale Aspetti normativi., etici e pratici, Torino 12-13 aprile 2019

98. Fusco V., Alessio M., De Martino I. Il mesote-lioma Maligno, Insieme per Simone contro l’osteosarcoma, Novi Ligure 11 dicembre 2019

99. Fusco V., Fasciolo A. Caso clinico meta-stasi ossee e Osteonecrosi dei Mascellari, I Casi Difficili In Osteoncologia. Approc-cio Multidisciplinare Alle Metastasi Ossee, Alessandria 6 dicembre 2019

100. Fusco V., Fasciolo A., Gambino A., Cabras M., Erovigni F., Bianchi C., Benzi L., De Martino I., Monaco F., Rossi M., Numico G., Carossa S. Inadequacy of current definition and staging system of Medication-Related

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

Osteonecrosis of Jaw (MRONJ) released by AAOMS: a computed tomography study in 151 cancer and myeloma patients, 44th ESMO Congress (ESMO 2019), 2504 Octo-ber 2019 Abstract Book, Annals of Oncolo-gy (2019) 30 (suppl_5): v718-v746, Barcel-lona 27 settembre-1 ottobre 2019

101. Fusco V., Ridere Per Curare. Introduzione allo Yoga della Risata per Operatori Sanitari, Alessandria 5-11-19 novembre 2019

102. Gabellieri E. Come cambia l’algoritmo del diabete di tipo 2: aggiornamento sulle li-nee guida italiane ed internazionali, Focus Group 2.0 La gestione del paziente con diabete di tipo 2 tra rischio cardiovascolare. Terapia e futuro, Alessandria 14 marzo 2019

103. Gabellieri E. Corso FSC - Share The Experi-ence In Diabetes, Alessandria 28 marzo 2019

104. Gabellieri E. Il razionale per l’utilizzo del-le terapie innovative: SGLT2, Focus Group 2.0 La gestione del paziente con diabete di tipo 2 tra rischio cardiovascolare. Tera-pia e futuro, Alessandria 14 marzo 2019

105. Gabellieri E. La rilevanza delle compli-canze cardiovascolari nel diabete: ultimi aggiornamenti sugli studi CVOT, FOCUS GROUP 2.0 La gestione del paziente con diabete di tipo 2 tra rischio cardiovascolare. Terapia e futuro, Alessandria 14 marzo 2019

106. Gambarini L. Il Tumore Mammario: dai Modelli Organizzativi alle Novità Terapeutiche, dalle Linee Guida al Pdta: Focus sulla Gestione del Tumore della Mammella, Alessandria 14 marzo 2019

107. Gazzolo D. La collaborazione con l’Universi-tà di Maastricht, Ricerca e Innovazione reti, sinergie e network, Alessandria 1 luglio 2019

108. Giai V. A retrospective analysis about frequency of monitoring in Italian chron-ic myeloid leukemia patients after dis-continuation, 61st Annual Meeting of the American Society of Hematology, ASH 2019 American Society of Hematology., Blood (2019) 134 Supplement 1, Orlando (USA) 7-10 dicembre 2021

109. Giai V. Introduzione al cuore dei TKIs: la ge-stione clinica dei pazienti LMC, Introduzio-ne al cuore dei TKIs: la gestione clinica dei pazienti LMC, Alessandria 28 marzo 2019

110. Giai V. Long Term Effects of Eltrombopag Treatment Versus Placebo for Low-Risk My-elodysplastic Syndromes with Thrombo-cytopenia (EQoL-MDS):Interim Results of a Single-BlinD., RandomiseD., ControlleD., Phase 2 Superiority Trial, 61st Annual Meet-ing of the American Society of Hematolo-gy, ASH 2019 - OrlandO., FL., United States, Blood (2019) 134 (Supplement_1):3000, Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

111. Giai V. Ottimizzazione Della Terapia Con Tki Nel Paziente Anziano Con Lmc-Ph+ Inrisposta Molecolare Stabile Mr3.0 O Mr4.0: Risultati A Un Anno dello Studio di Fase III Optkima, Multicentrico E Randomizzato, 24th Congress of the European Hematology Association 13/16 giugno 2019, Haematologica 2019 104 Supplement 2 (20-21), Amsterdam 13-16 giugno 2019

112. Giai V., Bensi T., Bertassello C., Salvio M., Ferrero D., Ciriello M.M., Ladetto M. Analy-sis of reactive oxygen species in mds he-matopoietic stem and progenitor cells and their correlations with clinical data., 24 th European Hematology Association Con-gress EHA Library, PS1335, Amsterdam 13-16 giugno 2019

113. Grassi E., Gambarini L. The Role Operative Protocols For Anesthesia And Scrub Nurses In The Treatment Of Hirschsprung’s Disease, IX congresso Naz. ESPES S.I.V.I, CL3-19.20., Vicenza 11 settembre 2019

114. Grosso F. Corso Trattamenti Farmacologici, Melanoma Day, Novara 17 maggio 2019

115. Grosso F. Focus on clinical and translational research in the mesothelioma unit of Ales-sandria and Casale Monferrato Hospitals, Ra-mazzini Days2019, Carpi 24-27 ottobre 2019

116. Grosso F. I Disegni Fondamentali di Studi Osservazionali, Valutare criticamente gli articoli scientifici, Alessandria 31 ottobre 2019

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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RENDICONTAZIONEscientifica2019

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117. Grosso F. Le Donne che ce l’hanno fatta, Masterclass in oncologia - Leadership de-clinata al femminile: la gestione dei conflitti, Roma 18 giugno 2019

118. Grosso F. Leadership Declinata al Femmini-le: La Gestione dei Conflitti, Master class in oncologia, Roma 18 giugno 2019

119. Grosso F. Malignant pleural mesothelioma (MPM) genomic profile in the randomized phase II RAMES Study, 2019 ASCO Meeting, 37, (suppl. 15) 2019 abstract 8547, J Clin Oncol, Chicago (USA) 31 maggio-4 giugno 2019

120. Grosso F. Mesotelioma, Grandangolo 2019 un Anno di Oncologia, Genova 20 dicembre 2019

121. Grosso F. Molecular Signature In Malignant Pleural Mesothelioma (MPM). Preliminary Data Of Rames Study, IASLC 2019 World Conference on Lung Cancer, P1.06-16; 509, Barcellona 7-10 settembre 2019

122. Grosso F. Neoplasie Per Singole Sedi - Me-sotelioma, Numeri del cancro in Italia, 2019

123. Grosso F. Radiological Response Patterns in Malignant Pleural Mesothelioma (MPM): Subgroup Analyses of the Phase 2 Stellar Trial of TTFields Plus Chemotherapy for First-Line Treatment, 5. Volume 105, Issue 1, Supplement: S147–S148., International Journal of Radiation Oncology, Biology, Physics September 1, 2019

124. Grosso F. Radiological response patterns in the phase 2 STELLAR trial of TTFields with chemotherapy for first-line treatment of malignant pleural mesothelioma (MPM), 2019 ASCO Meeting, 37; 2019 (suppl 15; ab-str 8551), J Clin Oncol, Chicago (USA) 31 maggio-4 giugno 2019

125. Grosso F. STELLAR Trial: Radiological Re-sponse Patterns Of Ttfields Plus Chemo-therapy In First-Line Treatment Of Malig-nant Pleural Mesothelioma, IASLC 2019 World Conference on Lung Cancer, P2.06-01; 791, Barcellona 7-10 settembre 2019

126. Grosso F. Trattamenti Farmacologici - Pa-

zienti metastatici wild type, Melanoma Day, Novara 17 maggio 2019

127. Grosso F. Tumor Treating Fields plus chemotherapy for first-line treatment of malignant pleural mesothelioma: Final Results of the STELLAR Trial, 2019 Multi-disciplinary Thoracic Cancer Symposium, Volume 104, Issue 1: 230–231, Internation-al Journal of Radiation Oncology, Biology, Physics Maggio 1, 2019, San Diego (USA) 14 marzo 2019

128. Grosso F. Tumor Treating Fields Plus Che-motherapy for First-line Treatment of Malignant Pleural Mesothelioma: Final Results of the STELLAR Trial, Thoracic Cancer Symposium, San Diego (USA) 15 marzo 2019

129. Grosso F., Ceresoli G.L. Tumor Treating Fields plus chemotherapy for first-line ma-lignant pleural mesothelioma (MPM): ra-diological responses in the STELLAR trial, ESMO 2019 Annual Meeting, 30 (suppl_5): v747-v755, Oncology (2019), Barcelona 27 settembre - 1 ottobre 2019

130. Grosso F., Pless M., Ceresoli G.L. Safety of tumour treating fields delivery to the tor-so: Meta analysis from TTFields clinical tri-als, ESMO 2019 Annual MeetinG., Volume 30, Issue Supplement_5, mdz244.059 Oc-tober 2019, Annals of Oncology, Barcelona 27 settembre-1 ottobre 2019

131. Grosso F., Roveta A. SAKK 17/16 - Lurbinectedin as second or third line palliative chemotherapy in malignant pleural mesothelioma (MPM): A multi-centeR., single-arm phase II trial, ESMO 2019 Annual Meeting, 30 (suppl_5): v747-v755, Annals of Oncology (2019), Barcelona 27 settembre-1 ottobre 2019

132. Guaschino R. Formazione integrata Ospe-dale-Università: un valore aggiunto, Stato dell’arte e prospettive future della forma-zione: l’appuntamento del 2019, Alessan-dria 10 ottobre 2019

133. Guglielmini P. Caso clinico metastasi ossee da tumore della prostata, I Casi Difficili In

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

Osteoncologia. Approccio Multidisciplinare Alle Metastasi Ossee, Alessandria 6 dicem-bre 2019

134. Guglielmini P. Il PDTA mammella 2018: overview, Dalle Linee Guida al PDTA: Focus Sulla Gestione Del Tumore Della Mammella, Alessandria 14 marzo 2019

135. Guglielmini P., Traverso E., Vincenti M., Alessio M., Numico G. Cancer in Adole-scents and Young Adults (AYA): not a child not an adult, La notte dei ricercatori, Alessandria 27 settembre 2019

136. Kozel D., Grosso F., Ladetto M. La ricerca per il paziente: figure emergenti e formazione professionalizzante, La Ricerca per il Paziente: Gli Studi Clinici e il Ruolo del Clinical Trial Center, Alessandria 20 maggio 2019

137. Ladetto M. A Multistate Survival Analy-sis for Patients with Follicular Lymphoma (FL) Using 13 First-Line Randomized Tri-als from FL Analysis of Surrogate Hypoth-esis (FLASH) Group, 61st Annual Meeting of the American Society of Hematology, ASH 2019 Orlando, November 2019 Blood 134(Supplement_1):2812-2812

138. Ladetto M. Applying Data Warehousing to a Phase III Clinical Trial From the Fondazione Italiana Linfomi Ensures Superior Data Quality and Improved Assessment of Clinical Outcomes, JCO Clin Cancer Inform. 2019 Oct;3:1-15.

139. Ladetto M. comes Following Second Al-logenic Haematopoietic Cell Transplan-tation in Patients with Myelofibrosis: A Retrospective Study on Behalf of the Chronic Malignancies Working Party of EBMT, 61st Annual Meeting of the Amer-ican Society of Hematology, ASH 2019 Orlando, November 2019 Blood 134 (Sup-plement_1):698-698, Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

140. Ladetto M. Definition and Validation of the New Elderly Prognostic Index (EPI) for Elderly Patients with Diffuse Large B-Cell Lymphoma Integrating Geriatric and Clin-

ical Assessment: Results of the Prospec-tive "Elderly Project" on 1353 Patients By the Fondazione Italiana Linfomi, 61st An-nual Meeting of the American Society of Hematology, ASH 2019 Orlando, Blood (2019) 134 (Supplement_1): 398., Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

141. Ladetto M. Early Stage Follicular Lympho-ma: First Results of the FIL "Miro" Study, a Multicenter Phase II Trial Combining Local Radiotherapy and MRD-Driven Immuno-therapy, 61st Annual Meeting of the Amer-ican Society of Hematology, ASH 2019 Or-lando, Blood (2019) 134 (Supplement_1): 124, Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

142. Ladetto M. First Application Of Minimal Residual Disease Analysis In Splenic Mar-ginal Zone Lymphoma Trials: Preliminary Results From BRISMA/IELSG36 Phase II Study, 15th International Conference on Malignant Lymphoma Palazzo dei Con-gressi - Lugano, Switzerland, Conference abstract (224-225)., Hematological Oncol-ogy (2019) 37 Issue S2 Supplement 2, Lu-gano 18-22 giugno 2019

143. Ladetto M. First application of minimal re-sidual disease analysis in splenic marginal zone lymphoma trials: Preliminary results from BRISMA/IELSG36 phase II study, 15th International Conference on Malignant Lym-phoma - Lugano, Switzerland, Hematologi-cal Oncology 2019 37(S2):224-225, Lugano 18-22 giugno 2019

144. Ladetto M. The Elderly Project By The Fon-dazione Italiana Linfomi: A Prospective Comprehensive Geriatric Assessment (Cga) Of 1353 Elderly Patients With Diffuse Large B Cell Lymphoma, 15th International Con-ference on Malignant Lymphoma - Luga-nO., Switzerland, Conference abstract (248-250), Hematological Oncology (2019) 37 Supplement 2, Lugano 18-22 giugno 2019

145. Ladetto M. Outcomes Following Second Allogenic Haematopoietic Cell Transplantation in Patients with Myelofibrosis: A Retrospective Study on Behalf of the Chronic Malignancies Working Party of EBMT, EBMT at the

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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Page 81: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

61st ASH Annual Meeting, Oral and Poster Abstracts p 698, Blood (2019) 134 Supplement 1, Orlando (USA) 7-10 dicembre 2021

146. Ladetto M. Sostenibilità del percorso tra risk sharing, fondo innovativi e DRG dedi-cato?, Road map car-t Prospettive attuali e future dell’uso delle car-t in italia, Torino 17 luglio 2019

147. Ladetto M. Triangle: Autologous Trans-plantation after a Rituximab/Ibrutinib/ara-c Containing Induction in Generalized Mantle Cell Lymphoma - a Randomized European MCL Network Trial, 61st Annual Meeting of the American Society of Hema-tology, ASH 2019 Orlando, Blood (2019) 134 (Supplement_1): 2816., Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

148. Lauritano C., Bonato V. Stabilizzazione in DEA al SsAB, La Gestione del Trauma Addo-mino Pelvico - Evento formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

149. Lia M., Crivellari S., De Angelis A.M., Laface R., Ugo F., Maconi A., Grosso F. Bando dell'amianto: qual è la situazione attuale a livello mondiale?, Working Paper of Public Health, 5 2019

150. Lia M., Roveta A., Gallizzi G., De Angelis A.M., Muzio A., Misischi F., Bertolotti M., Libener R., Mariani N., Pastormerlo M., Quaresima P. M., Polla B, Arcadipane F., Taverna G., Pernazza F., Budel P., Maconi A., Grosso F. Sarcomatoid (s) and biphasic (b) Malignant Pleural Mesotelioma (MPM): a retrospective analysis of a single centre series, Congresso II edizione Young Researchers In Lung Cancer 2019, Brescia 9 ottobre 2019

151. Maconi A. La ricerca per il paziente: figure emergenti e formazione professionalizzante, La ricerca per il paziente: gli studi clinici e il ruolo del Clinical Trial Center, Alessandria 20 maggio 2019

152. Maconi A. Presentazione della giornata: aspettative, obiettivi e metodi, Stato dell’arte e prospettive future della

formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

153. Maconi A. Sinergie per la ricerca: lo stato dell’arte dell’AO Alessandria, ricerca e inno-vazione reti, sinergie e network, Alessandria 1 luglio 2019

154. Maconi A. Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

155. Maconi A., Dacquino M. Cura e comunita’: 850 anni di ospedali di alessandria, Quaderni dell’Ospedale, 1 2019

156. Maconi A., Como M., Dacquino M. Cura e comunità: i social media al servizio del cittadino, Quaderni dell’Ospedale, 2 2019

157. Maconi A., Bellora A., Como M., Dacquino M., #Ospedaleincontra, il paziente anziano in ospedale: l’assistenza e la cura, Quaderni dell’Ospedale, 3 2019

158. Maconi A., Como M., Bolgeo T., Dacquino M. Ricerca e innovazione: reti, sinergie e network, Quaderni dell’Ospedale, 4 2019

159. Maconi A., Piovano P.L., Grosso F., Numico G., Polla B. Lo screening del tumore del polmone: una revisione di letteratura, Working Paper of Public Health, 1 2019

160. Maconi A., Como M., Franco E., Lombar-di R., Mandirola D., Provera A., Dacquino M. Come comunica lo spazio ospedaliero? Analisi semiotica e sociologica dell’Azien-da Ospedaliera di Alessandria, Working Paper of Public Health, 2 2019

161. Maconi A., Lombardi R., Dacquino M. Medicina e altre scienze: Medical Humanities, Working Paper of Public Health, 3 2019

162. Manganaro M. La patologia renale, Ospe-dale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

163. Mariani N., Polverelli M., Strobelt N. Gli snodi essenziali nel PDTA mammella, dalle linee guida al PDTA: focus sulla gestione

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

del tumore della mammella, Alessandria 14 marzo 2019

164. Martuscelli L. Il cuore in terapia intensiva, Ospedale incontra: la salute del cuore, Alessandria 29 maggio 2019

165. Mascolo M.C. Comparison of different service delivery for endovascular treatment for acute ischemic stroke in Italy, 5th Congress of the European Academy of Neurology, EAN 2019 Conference, Abstract (276-), European Journal of Neurology 2019 26 Supplement 1 Conference, Oslo 29 giugno-02 luglio 2019

166. Mele L. Presentazione del gruppo di lavoro AO-DISIT, Connetori di idee - I laboratori tra Disit e Azienda Ospedaliera, Alessandria 12 giugno 2019

167. Milanese T. Prevenzione, diagnosi preco-ce e gestione delle complicanze. Il bowel management difficile: ruolo dell’infermiera “tutor”, VII Convegno Malattia di Hirsch-sprung, Alessandria 19 ottobre 2019

168. Milanese T., Barbetta V., Caso V., Perretti C., Rocca S., Pombia L., Grassi E., Gambarini L. The role of dedicated nurses in the diagno-stic-therapeutic workup of hirschsprung’s disease, IX Congresso Naz. ESPES S.I.V.I, CL3-19.19, Vicenza 11 settembre 2019

169. Muni A. Progettualità e prospettive condivise, Connettori di idee - I laboratori tra Disit e Azienda Ospedaliera, Alessandria 12 giugno 2019

170. Morotti F., A. Missineo A., Serraino P., Borali E., C Grosso C L., Cattaneo L., Secco A., Lera R., Pesce E., Felici E. Congenital glucose-ga-lactose malabsorption: a novel SLC5A1 mu-tation in an Italian family, XXVI Congresso Nazionale SIGENP Società Italiana di Ga-stroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pe-diatrica, Atti del Convegno COD. P143

171. Falconi I. Pneumotorace spontaneo. Dia-gnosi e trattamento, La chirurgia toraci-ca in pediatria: dalle malformazioni, alle malattie infettive, alle patologie acquisite, Alessandria 6 luglio 2019

172. Nebiolo P. La formazione nello sviluppo pro-fessionale e nella valutazione, Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’ap-puntamento del 2019, Alessandria 10 otto-bre 2019

173. Numico G. La Rete oncologica e i percorsi, Dalle linee guida al PDTA: focus sulla ge-stione del tumore della mammella, Ales-sandria 14 marzo 2019

174. Origo C. Confronti in Pediatria, ortopedia pediatrica: pratica, consulenze o linee gui-da, Trieste 13-14 dicembre 2019

175. Origo C. Fratture del polso e loro esiti. La patologia traumatica della mano e del polso nel bambino, Alessandria 9 marzo 2019

176. Pagano A. Diabete e gravidanza, aggior-namento protocolli in Ostetricia - Evento formativo, 13 novembre 2019 - 11 dicembre 2019

177. Pagano A. La gravidanza gemellare, ag-giornamento protocolli in Ostetricia - Even-to formativo, 13 novembre 2019 - 11 dicem-bre 2019

178. Pagano A., Strobelt N. Ipertensione in gravidanza, aggiornamento protocolli in Ostetricia - Evento formativo, 13 novem-bre 2019 - 11 dicembre 2019

179. Pagano M., Gnoni R., Bonelli C., Zanelli F., Garassino M.C., Ceresoli GL., Pasello G., Tiseo M., Soto Parra H.J., Grosso F., Zucali P.A., Larocca M., Torricelli F., Ciarrocchi A., Pinto C. Mutational profile of malignant pleural mesothelioma (MPM) in the phase II RAMES Study, ESMO 2019 Annual Mee-tinG., 30 (suppl_5): v747-v755, Annals of Oncology (2019), Barcellona 27 settembre - 1 ottobre 2019

180. Panizza R., Muni A. Aspetti specifici del PDTA, dalle linee guida al PDTA: focus sulla gestione del tumore della mammella, Alessandria 14 marzo 2019

181. Passantino F. Donne in età fertile: sclerosi multipla, Ospedale incontra La salute della donna, Alessandria 27 marzo 2019

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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182. Pietrasanta D. Efficacy and safety of front-line treatment with ibrutinib and rituximab in unfit patients with chronic lymphocytic leukemia (CLL). First report of the gimema llc1114 study, 47th Congress of the Italian Society of Hematology - Roma, Vol. 104 No. s2 (2019): OctobeR., 2019 Conference Abstract, Roma 7-9 ottobre 2019

183. Pini Prato A. “Prevenzione, diagnosi pre-coce e gestione delle complicanze ”Il pa-ziente con disturbi postoperatori: propo-ste di standardizzazione, VII Convegno Malattia di Hirschsprung, Alessandria 19 ottobre 2019

184. Pini Prato A. Corso A - Accesso venoso in età pediatrica Corso B - Accesso venoso in età neonatale, XI Congresso GAVeCeLT, Verona 3 dicembre 2019

185. Pini Prato A. Corso teorico pratico metodologia. Utilizzo delle tecnologie avanzate per l’accesso venoso pediatrico, GAV ePed Primo convegno Nazionale, Roma 2 marzo 2019

186. Pini Prato A. Disturbi della motilità intestinale (Hirschsprung su tutti) nella Sindrome di Ondine, XV Meeting delle Famiglie AISICC (Associazione Italiana per la Sindrome da Ipoventilazione Centrale Congenita), Firenze 5 ottobre 2019

187. Pini Prato A. Dottore cosa sarà? Le "red flags" in pediatria, 1° Congresso interregio-nale SIMPE Liguria-Lombardia-piemonte, Genova 29-30 novembre 2019

188. Pini Prato A. Dottore... mio figlio è stiti-co - 1° Congresso Interregionale SIMPE Liguria Piemonte Lombardia, Genova 30 novembre 2019

189. Pini Prato A. Electrosurgical Techniques., Vascular Sealing And Mechanical Sutures In Pediatric Laparoscopic Surgery, Workshop In Pediatric Mis, Palermo 11 settembre 2019

190. Pini Prato A. Gastrointestinal: Minimally In-vasive surgery for Hirschsprung patients with persistent postoperative obstructive symptoms, workshop in pediatric MIS, Pal-ermo 11 settembre 2019

191. Pini Prato A. Gestione e segnali d’allarme della stipsi, Pediatria: focus on cronicità lavori in corso, allert e news, Torino 1 giugno 2019

192. Pini Prato A. II sessione, Alessandria Pediatria 2019, Alessandria 23 febbraio 2019

193. Pini Prato A. III Sessione Comunicazioni Libere | Sessione SIVI-SI, 9th Annual Con-gress ESPES, Vicenza 11-12 settembre

194. Pini Prato A. III sessione Riabilitazione pelvi-perineale, Corso di formazione Enuresi e incontinenza fecale del bambino, Milano 8 febbraio 2019

195. Pini Prato A. Il Centro Umberto Bosio per la diagnosi e cura delle patologie digestive pediatriche, 50° Congresso Nazionale SICP, Palermo 23 ottobre 2019

196. Pini Prato A. La collaborazione con il Centro scientifico e pratico dell’assistenza medica specialistica per i bambini “V.F. Vojno-Yase-netsky”, Ricerca e innovazione reti, sinergie e network, Alessandria 1 luglio 2019

197. Pini Prato A. Le malformazioni congenite, La Chirurgia Toracica in pediatria: dalle malfor-mazioni, alle malattie infettive, alle patologie acquisite - Alessandria 6 luglio 2019

198. Pini Prato A. Le novità del 2019: Il testo Informativo., la pronta disponibilità, la “card personalizzata”, VII Convegno Ma-lattia di Hirschsprung dalla parte del bam-bino - Prevenzione, diagnosi precoce e gestione delle complicanze, Alessandria 19-20 ottobre 2020

199. Pini Prato A. Le tecniche d'impianto, II con-vegno GAVePed, Verona 3 dicembre 2019

200. Pini Prato A., LigaSurE., ENSEAL (ves-sel-sealing systems) - principles and indi-cations of the sealing of the vascularpedi-cles, 9th Annual Congress ESPES, Vicenza 11-12 settembre 2019

201. Pini Prato A., LigaSurE., ENSEAL (vessel-seal-ing systems) - principles and indications of the sealing of the vascularpedicles, workshop in

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

pediatric mis, Palermo 11 settembre 2019

202. Pini Prato A. Minimally Invasive surgery for Hirschsprung patients with persistent postoperative obstructive symptoms - Gastrointestinal, 9th Annual Congress ES-PES, Vicenza 11-12 settembre 2019

203. Pini Prato A. MISCELLANEOUS: Unicentric experience with epsit for pilonidal disease in pediatrics, workshop in pediatric mis, Palermo 11 settembre 2019

204. Pini Prato A. Presentazione dell’associa-zione e del Comitato Scientifico dell’asso-ciazione A.Mor.Hi., VII Convegno Malattia di Hirschsprung dalla parte del bambino - Prevenzione, Diagnosi Precoce e Gestione delle Complicanze, Alessandria 19-20 otto-bre 2019

205. Pini Prato A. THORAX: Totally robotic tran-shiatal esophagectomy for causic burns in a 2 year old patient, workshop in pediatric mis, Palermo 11 settembre 2019

206. Pini Prato A. Totally robotic transhiatal esophagectomy for caustic burns in a 2 year old patient, 9th Annual Congress ESPES, Vicenza 11-12 settembre 2019

207. Pini Prato A. Unicentric experience with EPSIT for pilonidal disease in pediatrics - Miscellaneus, 9th Annual Congress ESPES, Vicenza 11-12 settembre2019

208. Pini Prato A. Venipuntura ecoguidata cen-trale nel bambino. Metodologia e utilizzo delle tecnologie avanzate per l'accesso venoso pediatrico, Primo Convegno Na-zionale GAVePed. Corso precongressuale, Roma 1-2 marzo 2019

209. Pini Prato A. Why the nurses?, IX congresso Naz. ESPES S.I.V.I, Vicenza 11 settembre 2019

210. Pini Prato A. Workshop in pediatric mis Electrosurgical techniques., vascular sealing and mechanical sutures in pediatric laparo-scopic surgery, 9th Annual Congress ESPES, Vicenza 11-12 settembre 2019

211. Pini Prato A., 9th ESPES annual Congress, Vicenza 11-13 settebre 2019

212. Pini Prato A., Carlini C. Veress needle pneumoperitoneum creation for laparo-scopic entry: myth or reality?, IX congres-so Naz. ESPES S.I.V.I, CL4-19.28., Vicenza 11 settembre 2019

213. Pini Prato A., Felici E. Infezione da Clostri-dium difficile: ruolo della trapiantologia fecale, FISMAD Piemonte Non responders in gastroenterologia: rescue-therapy nella pratica clinica, Alessandria 5 ottobre 2019

214. Pini Prato A., Gazzolo D. La collaborazione con il Centro scientifico e pratico dell’assi-stenza medica specialistica per i bambini “V.F. Vojno-Yasenetsky”, RICERCA E INNO-VAZIONE reti, sinergie e network, ESPES Manual of Pediatric Minimally Invasive Sur-gery, Alessandria 1 luglio 2019

215. Pini Prato A., Nozza P. Il paziente con disturbi postoperatori. Proposte di standardizzazione, VII Convegno Malattia di Hirschsprung dalla parte del bambino - Prevenzione, Diagnosi Precoce e Gestione delle Complicanze, Alessandria 19-20 ottobre 2020

216. Pini Prato A., Paediatric Expert Panel, Bologna 16 dicembre 2019

217. Pini Prato A., Sorrentino R., Audo A., Mancuso M., Arnoldi R., Felici E., Carlini C. Totally robotic transhiatal esophagectomy for causic burns in a 2 year old patient, 9th Annual Congress of the European Society of Paediatric Endoscopic Surgeons, Vicenza 11 settembre 2019

218. Pini Prato A., Palo F., Faticato M.G., Carlini C., Mattioli G. Veress needle pneumoperi-toneum creation for laparoscopic entry: myth or reality?, 9th Annual Congress ES-PES, Vicenza 11-12 settembre 2019

219. Piovano P.L. Caso clinico metastasi da tumore polmonare, I casi difficili in osteoncologia. approccio multidisciplinare alle metastasi ossee, Alessandria 6 dicembre 2019

220. Pistis G. Invecchiare in salute: la patologia cardiaca, Il Paziente anziano in Ospedale:

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che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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l’assistenza e la cura, Alessandria 27 feb-braio 2019

221. Pistis G. La cardiologia oggi, Ospedale in-contra: la salute del cuore, Alessandria 29 maggio 2019

222. Pistis G. La patologia cardiaca, Ospedale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

223. Pitisano C. La dimissione protetta e l’assistenza domiciliare integrata, Il paziente anziano in ospedale: l’assistenza e la cura, Alessandria 27 febbraio 2019

224. Polla B. La patologia polmonare, Ospedale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

225. Polverelli M. Riabilitazione delle lesioni scheletriche e tendinee, La patologia trau-matica della mano e del polso nel bambi-no, Alessandria 9 marzo 2019

226. Possenti I. Ematuria e proteinuria: quando preoccuparsi, Alessandria Pediatria 2019, Alessandria 23 febbraio 2019

227. Priora F. Novità chirurgiche, dalle linee guida al PDTA: focus sulla gestione del tu-more della mammella, Alessandria 14 mar-zo 2019

228. Priora F. Ruolo del Chirurgo, La Gestione del Trauma Addomino Pelvico - Evento formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

229. Racca F., Boverio R. Stabilizzazione 118 Piemonte e ASO AL, La Gestione del Trau-ma Addomino Pelvico - Evento formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

230. Racca F., Cremonte M. III sessione, Orizzonti e limiti delle cure palliative pediatriche in ambito neurologico ed oncologico, Alessandria 30 maggio 2019

231. Reale M. L’impianto di valvole per via percutanea, Ospedale incontra: la salute del cuore, Alessandria 29 maggio 2019

232. Riva F. La Rete dei Referenti aziendali della Formazione, Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

233. Riva F., Ghelleri D. Pillole di In “Formazione”, Stato dell’arte e prospettive future della formazione: l’appuntamento del 2019, Alessandria 10 ottobre 2019

234. Rocchetti A. Il reprocessing degli endo-scopi, I controlli microbiologici ambientali, Bergamo 28 novembre 2019

235. Rocchetti A. Antibiotico resistenza: le in-formazioni epidemiologiche e le ripercus-sioni pratiche sulla gestione del paziente - Rocchetti A. Diagnostica rapida: sensi-bilità e specificità, Expert Meeting PIDUN 2019: Stewardship Microbiologico-clinica delle Infezioni da Gram negativi, Torino 30 dicembre 2019

236. Rocchetti A. Didattica e stage per lauree triennali e magistrali, Connettori di idee - I laboratori tra Disit e Azienda Ospedaliera, Alessandria 12 giugno 2019

237. Rocchetti A. Focus e sinergie e integrazio-ni tra rischio clinico e rischio infettivo, III Convention Nazionale dei Risk Manager, Milano 8 novembre 2019

238. Rocchetti A. La farmaco resistenza: il problema mondiale del terzo millennio, III° Congresso Regionale della Società Italiana di Urologia Territoriale (SIUT), Bari 25 ottobre 2019

239. Rocchetti A. La Procalcitonina oggi: dall’im-piego sequenziale agli score predittivi, Mi-crobiology and Infections Pescara Il suppor-to dei biomarcatori nel management della sepsi, Pescara 13 dicembre 2019

240. Rocchetti A. Le microbiologie in rete, Forum Risk Management: la sanità che cambia, Firenze 26-29 novembre 2019

241. Rossi M., Pozzi G. Caso clinico: metastasi da tumore gastroenterico, i casi difficili in osteoncologia. approccio multidisciplinare alle metastasi ossee, Alessandria 6 dicem-bre 2019

242. Ruiz L. Approccio multidisciplinare al pa-ziente con radicolopatie e Neuropatie da compressione, Progetto Cascade Corso

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che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

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che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

ECM, Firenze 20-21 settembre 2019

243. Ruiz L. Dalla Retina al Nervo Ottico, Patologia e Neurofisiologia Clinica, Casale Monferrato 22 Marzo 2019

244. Ruiz L. A proposito di Epilessia. Alessandria 25 maggio 2019

245. Ruiz L. Emicrania e donna, Ospedale Incontra La salute della donna, Alessandria 27 marzo 2019

246. Ruiz L. Nuova era nella gestione dell’emicrania, Nord-Ovest cefalee 3.0, Asti 16 novembre 2019

247. Sangiorgio L., Possenti I., Carlini C. Urologia ped., nefrologia ped., chirur.ped., 9th Annual Congress of the European Society of Paediatric Endoscopic Surgeons, Vicenza 11 settembre 2019

248. Sartori C., Capettini A. C., Campinoti L., Vercellino M., Reale M., Camporini G., Audo A., Traverso E., Numico G., Pistis G. Severe tricuspid regurgitation in carcinoid heart disease, 50th Congress of the Italian Association of Hospital Cardiologists (ANMCO), Volume 21, Issue Supplement - 1 Maggio 2019, Pages E76–E77, European Heart Journal Supplements, Rimini 16-18 Maggio 2019

249. Schiraldi M. La frattura di femore nell’anziano, Ospedale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

250. Schiraldi M. Ruolo dell’ortopedico, La Ge-stione del Trauma Addomino Pelvico - Even-to formativo, Alessandria 31 ottobre 2019

251. Scopinaro A. L’ablazione nelle aritmie, Ospedale incontra: la salute del cuore, Alessandria 29 maggio 2019

252. Scopinaro A. Relationship between left atrium low voltage areas and atrial fibrilla-tion radiofrequency ablation success-rate: preliminary results of the SMOP study, Eu-ropean Society of Cardiology Congress., ESC 2019, 10.1093/eurheartj/ehz747.0628, European Heart JournaL., Volume 40, Is-

sue Supplement_1, October 2019, Parigi 31 agosto 2019-4 settembre 2019

253. Secco A. Pubertà precoce – anticipata: quando trattare, Alessandria Pediatria 2019, Alessandria 23 febbraio 2019

254. Siri L., Vercellino F., Cremonte M. Efficacia e tollerabilità del Perampanel in add-on in epilessie strutturalI., genetiche ed a origine sconosciuta: casistica di pazienti in età pediatrica, 42° Convegno Nazionale LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), Epilettologia in età pediatrica - Poster 60; 27 - Roma 5-7 giugno 2019

255. Sterpone R. II sessione, orizzonti e limiti delle cure palliative pediatriche in ambito neurologico ed oncologico, Alessandria 30 maggio 2019

256. Sterpone R. Percepire l’originalità dell’esistenza: il supporto psicologico, Ospedale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

257. Sterpone R., Giacobbe D. La presa in carico degli aspetti psicologici, dalle linee guida al pdta: focus sulla gestione del tumore della mammella, Alessandria 14 marzo 2019

258. Sterpone R., Perretti C., Arnoldi R. Preven-zione, diagnosi precoce e gestione delle complicanze. Disturbi della continenza: un approccio multidisciplinare, VII Convegno Malattia di Hirschsprung, Alessandria 19-20 ottobre 2019

259. Sterpone R., Polverelli M., Perretti C., Ar-noldi R. Disturbi della continenza: un ap-proccio multidisciplinare (Psicologa, Ria-bilitatore, Stomaterapista, Chirurgo), VII Convegno Malattia di Hirschsprung dalla parte del bambino - prevenzione., diagno-si precoce e gestione delle complicanze, Alessandria 19-20 ottobre 2020

260. Strobelt N., Pagano A. Diagnosi e gestio-ne dell’iposviluppo fetale, aggiornamento protocolli in Ostetricia - Evento formati-vo, 13 novembre 2019 - 11 dicembre 2019

261. Strobelt N., Pagano A., aggiornamento protocolli in Ostetricia - Evento formativo,

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Page 84: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

PUBBLICAZIONI

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che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

13 novembre 2019 - 11 dicembre 2019

262. Traverso E., Mignone F., Guglielmini P.F., Vincenti M., Alessio M., Numico G. DNA libero circolante cf DNA) con analisi NGS (Next Generation Sequencing) in donne con tumore della mammella a rischio di ricaduta, La notte dei ricercatori, Alessandria 27 settembre 2019

263. Ugo F. Mesotelina come possibile marca-tore predittivo nel mesotelioma pleurico, Giornata scientifica, Alessandria dicembre 2019

264. Vercellino F. Applicazione di un pannello diagnostico per l’identificazione precoce di epilessie su base genetica: ‘Beyond Epilepsy’, 42° Convegno Nazionale LICE (Lega Italiana Contro l’Epilessia), Genetica - Poster 82; 29, Roma 5-7 giugno 2019

265. Vercellino F. Casi di Epilettologia Età pe-diatrica - 1° parte, Casi clinici delle sezioni LICE Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta, Genova 15 marzo 2019

266. Vercellino F. Lo stato epilettico in età evolutiva e il suo trattamento, Corso residenziale di formazione in epilettologia dell’età evolutiva, Vicoforte 22-23 Novembre 2019

267. Vercellino M. Assessment Of Quality Indicators Of The 2017 Esc Guidelines On The Management Of Stemi Patients: Realworld Photography From The Prospective, 50th Congress of the Italian Association of Hospital Cardiologists (ANMCO) Memories of past ANMCO Congresses “In your heart, for 50 years”, E190–E192 10.1093/eurheartj/suz168 P 195, European Heart Journal Supplements (2019) 21 (Supplement E), Rimini 16-18 Maggio 2019

268. Vincenti M., Tommasi L. Caso clinico me-tastasi ossee da tumore della mammella, I casi difficili in osteoncologia. approc-cio multidisciplinare alle metastasi ossee, Alessandria 6 dicembre 2019

269. Vincenti M., Tommasi L. L’organizzazione del follow up, dalle linee guida al pdta:

focus sulla gestione del tumore della mammella, Alessandria 14 marzo 2019

270. Zai S. Anziani e tumori: l’aiuto ai pazienti più fragili, Ospedale Incontra, Alessandria 27 febbraio 2019

271. Zai S., Gallesio I. Caso clinico metastasi da tumore del rene, i casi difficili in osteoncologia. approccio multidisciplinare alle metastasi ossee, Alessandria 6 dicembre 2019

272. Zallio F. Impact of the donor/recipient alle-lic hla matching level in the italian unrelated hematopoietic stem cell transplantation: a prospective observational trial on behalf of gruppo italiano trapianto midollo osseo- cellule staminali emopoietiche e terapie cellulari (gitmo), italian bone marrow donor registry (IBMDR) and Associazione italiana di immunogenetica e biologia dei trapianti (AIBT), 47th Congress of the Italian Society of Hematology - Roma, HAEMATOLOGICA 104; 20-21, Roma 7-9 ottobre 2020

273. Zallio F. Outcome of Allogeneic Hematopoi-etic Stem Cell Transplantation in Adult Pa-tients with Philadelphia Positive Acute Lym-phoblastic Leukemia in the Era of Tyrosine Kinase Inhibitors. A Registry-Based Study of the Italian Blood and Marrow Transplantation Society (Gitmo), 47th Congress of the Italian Society of Hematology - Roma, Biol Blood Marrow Transplant 2019 Dec;25(12):2388-2397, Roma 7-9 ottobre 2020

274. Zallio F. Outcome of Allogeneic-HSCT in 441 adult patients with ph-positive-all in the era of TKI: A retrospective analysis of the Italian blood and marrow transplantation society (GITMO)., 47th Congress of the Italian Society of Hematology - Roma, Haematologica (2019) 104 Supplement 2 (21), Roma 7-9 ottobre 2019

275. Zallio F. Prolonged survival in the absence of disease-recurrence in advanced-stage follicular lymphoma following chemo-immunotherapy: 13-year update of the prospectivE., multicenter randomized GITMO-IIL trial, Lancet Haematol 2019 Feb;6(2):e89-e99

276. Zallio F. Prospective study of patients with acute leukemia to evaluate the predictive value of CD3/T REGS ratio on the incidence of aGvHD after myeloabla-tive allogeneic PB transplantation: An initial report, 47th Congress of the Italian Society of Hematology - Roma, Haematologica (2019) 104 Supplement 2 (133-134), Roma 7-9 ottobre 2020

277. Zallio F. Treatment of steroid resistant acute graft versus host disease with an anti-CD26 monoclonal antibody - Begelomab, 47th Congress of the Italian Society of Hema-tology - Roma, Haematologica (2019) 104 Supplement 2 (45), Roma 7-9 ottobre 2020

278. Zallio F., Ladetto M. Prolonged survival in the absence of disease-recurrence in advanced-stage follicular lymphoma following chemo-immunotherapy: 13-year update of the prospectivE., multicenter randomized GITMO-IIL trial, Haematologica 104, 11 Novembre 2019

279. Zandrino F., Gallesio I., Reale M., Barbero S. Pre-operative transcatheter emboliza-tion of a mediastinal paraganglioma, Con-ference Cardiovascular and Interventional Radiological Society of Europe (CIRSE), Abstract S437 10.1007/s00270-019-02282-x, CardioVascular and Interventional Radiolo-gy 2019 42:3 Supplement, Barcellona 07-11 settembre 2019

280. Zanni M. Pet-driven radiotherapy in pa-tients with low risk diffuse large b-cell lymphoma (dlbcl): the dlc l10 multicenter phase 2 trial by Fondazione Italiana Lin-fomi (FIL), 15th International Conference on Malignant Lymphoma Palazzo dei Con-gressi - Lugano, Switzerland, Hematolog-ical Oncology (2019) 37 Supplement 2 (253-254), Lugano 18-22 giugno 2019

281. Zanni M. Phase II FIL-PTCL13 study of romide-psin-CHOEP followed by high-dose che-motherapy and transplantation in untreated peripheral T-cell lymphomas., 15th Interna-tional Conference on Malignant Lymphoma Palazzo dei Congressi - Lugano, Switzer-land, OT 10; 557-57, Hematological Oncology 37(S2):557-557, Lugano 18-22 giugno 2020

282. Zanni M. Romidepsin-CHOEP Plus Intensi-fication with up - Front Stem - Cell Trans-plantation in Peripheral T-Cell Lymphoma: Final Results of Phase Ib PTCL13 Study of the Fondazione Italiana Linfomi, 47th Con-gress of the Italian Society of Hematolo-gy – Roma, Haematologica Vol. 104 No. S2 (2019) October 2019, Roma 19 ottobre 2019

283. Zanni M. Romidepsin-choep plus up-front stem-cell transplantation in peripheral T-cell lymphoma (PTCL): Results of phase Ib PTCL13 study of the fondazione Italiana linfomi, 15th International Conference on Malignant Lymphoma Palazzo dei Con-gressi, Hematological Oncology 2019 37 (557) volume 104 Supplement 2 (48), Lu-gano 18-22 giugno 2019

284. Zanni M. The addition of bortezomib to R-dhap does not improve the response pre-stem cell transplantation compared to standard rdhap in young patients with re-lapsed/refractory diffuse large bcell lym-phoma: preliminary results of the phase ii randomized trial fil-veral12 of the Fonda-zione Italiana Linfomi, Blood., 2019, P.134

285. Zanni M. The Addition of Bortezomib to R-DHAP Does Not Improve the Response Pre-Stem Cell Transplantation Compared to Standard R-DHAP in Young Patients with Relapsed/Refractory Diffuse Large B-Cell Lymphoma: Preliminary Results of the Phase II Randomized Trial FIL-VER-AL12 of the Fondazione Italiana Linfomi, 61st Annual Meeting of the American So-ciety of Hematology, ASH 2019 - Orlando., FL., United States, Blood (2019) 134 (Sup-plement_1): 2025., Orlando (USA) 7-10 dicembre 2019

PUBBLICAZIONI

Elenco di tutti gli abstract, capitoli di libri, commenti, congressi, corsi di formazione, poster e working papers

che hanno coinvolto i professionisti dell’Azienda Ospedaliera nel 2019.

166 167

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Page 85: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

INDICE autori

A

Aguggia, Vittorio

126,77; 130,130; 151, 1; 154, 56; 156, 90

Alessio, Manuela

156, 98; 159,135; 166, 262

Allasia, Stefano

151, 2 - 4

Amendola, Giovanni

141, 43

Amerio, Andrea

135, 1- 6

Arcadipane, Federica

136, 9; 155, 80; 160, 150

Argenio, Giulio

145, 74

Arnoldi, Rossella

147, 81; 151, 56; 156, 87-89; 163, 217; 165, 258-259

Arrigoni, Chiara

138, 23; 151, 7-8

Audo, Andrea

139, 26; 143, 59; 152, 9; 152, 28; 153,29; 163, 217; 165, 248

Astori, Mariarosa

143, 60

B

Baraldi, Anna

124, 58

Barbanera, Andrea

148, 92; 150, 102 -104

Per una migliore consultabilità dell’indice si fornisce il numero di pagina seguito dal numero del record (numero pagina, numero record; numero pagina, numero record; ecc).

Barbero, Stefano

133,163; 152,10-11; 167, 279

Barbetta, Vincenza

151, 6; 161,168

Basso, Ines

141, 41

Bella, Cristina

149, 97

Belletti, Marco

153, 33; 153, 35

Bellini, Roberta

146, 77; 152, 12-13

Bellora, Aldo

152, 14; 160,157

Bellora, Stefania

142, 48

Bellotti, Giovanna

120, 4; 129, 118

Bensi, Thea

157, 112

Benzi, Luca

156, 100

Berretta, Laura

128, 105

Bertassello, Claudia

157, 112

Bertolotti, Marinella

152, 15 -18; 155, 73; 155, 80; 160, 150

Bertorino, Pier Paolo

152, 19

168 169

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Page 86: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

Bertuccio, Alessandro

150, 104

Betti, Marta

142, 52; 152, 20-23

Bianchi, Claudio

156, 100

Bolla, Cesare

125, 61; 128, 101

Bolgeo, Tatiana

131, 141; 133, 160; 133, 167; 160, 158

Bonato, Valeria

132, 152; 152, 19; 152, 24-25; 160, 148

Borali, Elena

152, 26; 156, 87-88; 161, 170

Boverio, Riccardo

164, 229

Bracciolini, Giulia

136, 12; 152, 26-27

Busso, Simone

139, 29

C

Calabresi, Alessandra

141, 43

Calamaro, Paola

148, 90

Calcagno, Lara

143, 57

Callegari, Tiziana

143, 57; 153, 33; 153,35

Campanella, Antonio

139, 26; 152, 28; 153, 29

Campinoti, Laura

165, 248

Camporini, Glauco

165, 248

Canepa, Maria Caterina

153, 30

Canevari, Frank Rikki

143, 58; 150, 102

Capettini, Anna Clizia

153, 31; 165, 248

Caria, Claudio

127, 84

Carlini, Claudio

151, 6; 153, 32; 156, 87-88; 163, 212; 163, 217-218; 165, 247

Carrabba, Laura

139, 29

Caso, Vincenza

161, 168

Cassinari, Antonella

155, 73

Cassinari, Maurizio

143, 57; 153, 33 - 35

Catena, Nunzio

133,165; 138, 23 - 24;153, 37 - 60

Cattalani, Andrea

150, 102-104

Cattana, Elena

143, 57

Cattaneo, Lorella

148, 91; 152, 26; 156, 87-88; 161, 170

Cavallo, Valeria

139, 29

Cavozza, Corrado

139, 26; 152, 28; 153, 29

Ciriello, Maria Matilde

138,19; 143, 57; 157, 112

Chichino, Guido

149, 94

Coggiola, Andrea

118, 39

Colivicchi, Micaela

136, 13

Como, Mariasilvia

160, 156 - 158; 160, 160

Contino, Laura

125, 59; 125, 69; 138, 21; 146, 76

Copponi, Valeria

143, 57

Corsetti, Maria Teresa

116,12; 116,16; 121,18; 124, 50; 129, 121

Costanza, Alessandra

139, 30; 139, 34

Cravino, Mattia

144, 65

Cremonte, Maurizio

150, 103; 154, 61-64; 164, 230; 165, 254

Crivellari, Stefania

152, 18; 154, 65-65; 155, 73; 160, 149

Faticato, Maria Grazia

147, 82; 151, 6; 155, 82-83; 156, 87-89; 163, 218

Felici, Enrico

127, 88; 127, 96; 133, 164; 141, 42; 147, 81; 151, 6; 152, 26; 153, 36; 155, 81; 156, 84 - 89; 161, 170; 163, 213; 163, 217

Ferrantino, Maria Giovanna

136, 9

Ferraro, Muriel

148, 90

Fozza, Alessandra

146, 78

Fortunato, Tiziana

156, 90

Franzone, Paola

126, 76; 126, 82; 145, 72; 155, 80; 156, 91-93;

Fusco, Vittorio

115, 1; 117, 24; 118, 41; 120, 5-6; 126, 75; 127, 94; 145, 72; 156, 94 - 100; 157, 101

G

Gabellieri, Enrico

119, 48; 119, 50; 132, 150; 157, 102-105

Gaidano, Valentina

115, 9 - 10; 116, 21; 119, 44; 122, 28

Gallesio, Ivan

166, 271; 167, 279

Gallizzi, Giulia

160, 150

Gambarini, Lorella

157, 106; 157, 113; 161, 168

Garibaldi, Elisabetta

132, 157

Gazzolo, Diego

126, 78; 126, 80; 129,113; 130,123; 131, 138 - 140; 131, 146; 136,13; 138, 20; 138, 25; 140, 37; 142, 46; 142, 49 - 50; 143, 54; 144, 66; 147, 86;149, 99; 157, 107; 163, 214

Gemme, Carlo

127, 90

Gerosa, Andrea

142, 47

Ghelleri, Davide

164, 233

Giacobbe Daniela

165, 257

Giai, Valentina

122, 32; 124, 55 - 56; 125, 67; 132, 148; 135, 8; 141, 45; 157, 108 - 112;

Gotta, Franca

139, 29; 143, 57

Grassi, Elena

157, 113; 161, 168

Grometto, Alice

142, 49-50

Grasso, Vincenzo Maria

150, 102-104

Grosso, Caterina

152, 26; 156, 87 - 88; 161, 170

Grosso, Federica

115, 4; 115, 6; 118, 33; 118, 38; 120, 1 - 3; 121, 17; 121, 20; 128, 103 - 104; 128, 106; 130, 124; 130, 134; 152, 18; 153, 33; 153, 35; 155, 73; 155, 80; 157, 114 - 116; 158, 117-131; 159, 136; 160, 149 - 150; 160, 159; 161, 179

D

Dacquino, Mariateresa

154, 67-68; 155, 69-72; 160, 155-158; 160, 160-161

Dallavalle, Franco Maria

126, 79

De Angelis, Antonina Maria

155, 73; 155, 80; 160, 149-150;

De Gori, Marco

138, 22

De Luca, Francesca

146, 79

De Martino, Iolanda

155, 74; 156, 98; 156, 100

De Paoli, Lorella

116, 18; 117, 29; 123, 41; 124, 48; 127, 90; 128, 108; 133, 169; 136, 11; 155, 75-77

Dealberti, Davide

143, 61

Desperati, Massimo

155, 78-79

Di Matteo, Luigi

139, 29; 143, 57

Durante, Oreste

132, 155; 155, 80

Dusio, Maria Pia

148, 93; 155, 81

F

Falconi, Ilaria

161, 171

Fasciolo, Antonella

156, 99-100

170 171

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Page 87: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

Nozza, Paolo

147, 81; 163, 215

Numico, Gianmauro

115, 11; 121, 13; 121, 15; 140, 35; 145, 72; 146, 77; 156,100; 159, 135, 132; 160, 159; 161, 173; 165, 248; 166, 262

O

Omodeo, Pinuccia

119, 46

Orecchia, Sara

145, 72

Origo, Carlo

138, 23 - 24; 144, 63; 144, 65; 145, 68; 154, 57 - 60; 155, 81; 161, 174 - 175

P

Pagano, Arianna

161, 176 -178; 165, 260 - 261

Pagano, Maria

161, 179

Panizza, Renzo

161, 180

Passantino, Francesco

130, 131 - 132; 133, 162; 146, 79; 161, 181

Pastormerlo, Massimo

142, 51; 160, 150

Peila, Chiara

138, 25

Pelazza, Carolina

145, 71

Pellegrino, Pasquale

139, 26

Lia, Michela

146, 80; 152, 18; 153, 33 - 35; 155, 73; 155, 80; 160, 149 - 150

Libener, Roberta

142, 51 - 52; 150, 100; 153, 33; 153, 35; 160, 150

Lodin, Marco

129, 116; 145, 73

Longo, Gian Paolo

150, 103

Lucatello, Barbara Giovanna

151, 2 - 4

M

Maan, Tatiana

146, 77

Maconi, Antonio

139, 27; 142, 51; 151, 6; 152, 18; 153, 33; 153, 35; 155, 73; 155, 80; 160, 149-161

Mancuso, Maurizio

129, 115; 163, 217

Mandirola, Daniela

160, 160

Manganaro, Marco

160, 162

Marengo, Lorenza

144, 65

Mariani, Narciso

142, 51; 147, 81; 151, 6; 160, 150; 160, 163

Martuscelli, Linda

161, 164

Mascolo, Maria Carmela

161, 165

Guaschino, Roberto

129, 122; 143, 57; 153, 33; 153, 35; 158, 132

Guglielmini, Pamela Francesca

115, 2 - 3; 120, 8 - 12; 131, 135; 132, 154; 158, 133; 159,134 - 135; 166, 262

I

Ianniello, Patrizia

136, 13

K

Kozel, Daniela

155, 79; 159, 136

L

La Paglia, Ernesto

142, 53; 144, 64

Ladetto, Marco

116, 15; 117, 22 - 23; 117, 25; 117, 28; 117, 31; 118, 34; 118, 36; 118, 40; 119, 45; 124, 51; 125, 64; 126, 70, 71; 128,102; 129,119 - 120; 130, 126; 131, 142; 157, 112; 159, 136 - 145; 160, 146 - 147; 167, 278

Lauritano, Ernesto Cristiano

160, 148

Lazzotti, Cristina

154, 60

Leli, Christian

139, 29; 143, 57;

Lenti, Luca Matteo

145, 74

Lera, Riccardo

161, 170

Mazzarello, Lauro

155, 82

Mazzeo, Roberta

139, 29

Meda, Stefano Claudio

143, 59

Melato, Marco

147, 85

Mele, Lia

161, 166

Mignone, Alessandra

155, 81

Milanese, Tiziana

161, 167 - 168

Misischi, Francesca

160, 150

Monaco, Federico

116, 14; 118, 35; 118, 42; 121, 19; 122, 27; 123, 40; 125, 60; 137, 16; 144, 62; 156, 100

Monsellato, Igor

128, 98; 145, 72 - 74

Montagnini, Luigi

151, 6

Morello, Alessia

145, 74

Muni, Alfredo

161, 180

N

Nebiolo, Patrizia

161, 172

Nettuno, Claudio

132, 159

Pepoli, Antonio

146, 79

Pernazza Fausto

129, 111; 155, 80; 160, 150

Perretti, Catia

161, 168; 165, 258 - 259

Pesce, Elisabetta

161, 170

Pietrasanta, Daniela

116, 19; 123, 38; 124, 47; 124, 57; 127, 89; 130, 127; 162, 182;

Pini, Massimo

121, 21; 123, 37; 124, 49; 125, 62 - 63

Pini Prato, Alessio

132, 149; 143, 56; 147, 81-82; 150, 107; 151, 6; 155, 81 - 82; 156, 87 - 89; 162, 183 - 201; 163, 202 - 218

Piovano, Pier Luigi

117, 30; 119, 47; 121, 16; 130, 128; 160, 159; 163, 219

Piscioneri, Domenico

145, 74

Pistis, Gianfranco

148, 89; 163, 220; 164, 221 - 222; 165, 248

Pitisano, Caterina

164, 223

Pizzo, Benedetta

142, 49

Polla, Biagio

132, 156; 155, 80; 160, 150; 160, 159; 164, 224

Polverelli, Marco

155, 81; 160, 163; 164, 225; 165, 259

Pombia, Laura

161, 168

Possenti, Ilaria

164, 226; 165, 247

Pozzi, Gabriele

164, 241

Prati, Marta

145, 74

Prelati, Massimo

135, 6; 140, 34

Priora, Fabio

130, 129; 145, 72-74; 164, 227-228

Q

Quaresima, Pietro Maria

155, 80; 160, 150

Quercioli, Alessandra Maria

150, 105

R

Racca, Fabrizio

127, 85; 127, 87; 128, 100; 129, 112; 132, 158; 147, 81; 149, 97; 151, 108; 164, 229; 164, 230

Ravazzoni, Ferruccio

132, 151

Re, Paola

148, 90

Reale, Matia

164, 231; 165, 248; 167, 279

Riva, Franca

164, 232 - 233

172 173

RENDICONTAZIONEscientifica2019

RENDICONTAZIONEscientifica 2019

Page 88: RENDICONTAZIONE 2019 scientifica

Rocca, Sabrina

161, 168

Rocchetti, Andrea

129, 117; 137, 15; 139, 29; 140, 38; 143, 57; 164, 234-240

Rossi, Maura

121, 14; 145, 72; 146, 77; 156, 100; 164, 241

Rotundi, Franco

155, 82

Roveta, Annalisa

152, 18; 155, 80; 158, 131; 160, 150

Ruiz, Luigi

146, 79; 149, 98; 164, 242; 165, 243 - 246

S

Sabatini, Miriam

138, 25

Sacchi, Maria Cristina

143, 57

Salvi, Flavia

121, 23; 122, 25; 122, 35; 123, 36; 123, 43; 136, 10; 141, 44; 145, 69; 147, 83

Salvio, Michela

157, 112

Salvini, Mauro

149, 96

Sangiorgio, Luciano

165, 247

Santi, Roberto Mario

115, 7; 116, 17; 117, 26; 127, 86; 128, 99; 131, 144; 150,101

Santinon, Patrizia

127, 95

Sarchi, Eleonora

131, 137

Sartori, Chiara

165, 248

Savi, Maria Laura

133, 168

Schiraldi, Marco

148, 88; 165, 249 - 250

Scopinaro, Alice

128, 107; 165, 251, 252

Secco, Andrea

152, 26; 156, 87 - 88; 161, 170; 165, 253

Secco, Gioel Gabrio

117, 32; 129, 114; 132, 153; 138, 20; 146, 75; 148, 89

Serao, Armando

120, 7; 126, 81; 148, 90

Serpero, Laura

136, 13

Serraino, Paola

152, 26; 156, 87 - 88; 161, 170

Sgrò, Alberto

147, 81; 156, 87 - 88

Sgubin, Donatella

150, 103

Siri, Laura

165, 254

Sorrentino, Raffaele

132, 147; 163, 217

Vercellino, Matteo

127, 92; 165, 248; 166, 267

Vincenti, Maura

115, 5; 118, 43; 159, 135; 166, 262; 166, 268 - 269

Vitali, Matteo

150, 102 - 104

Vivaldi, Nicoletta

126, 83

Z

Zai, Silvia

119, 49; 127, 97; 166, 270 - 271

Zallio, Francesco

115, 8; 116, 13; 122, 26; 122, 31; 124, 53 - 54; 125, 65; 127, 93; 128, 109; 129, 110; 131, 136; 131, 145; 133, 166; 136, 14; 137, 17 - 18; 166, 272 - 275; 167, 276 - 278

Zambon, Daniele

143, 57

Zandrino, Franco

167, 279

Zanni, Manuela

116, 20; 117, 27; 118, 37; 121, 22; 122, 24; 122, 29; 122, 33 - 34; 123, 39; 123, 42; 123, 44 - 46; 124, 52; 125, 66; 125, 68; 126, 72 - 74; 130, 125; 130, 133; 131, 143; 147, 83; 149, 95; 167, 280 - 285

Sterpone, Rossella

165, 255 - 259

Strobelt, Nicola

154, 56; 160, 163; 161, 178; 165, 260-261

Strozzi, Maria Chiara Martina

138, 25; 142, 49 - 50; 144, 66

T

Taverna, Giacomo

160, 150

Taverna, Martina

145, 70

Tentori, Augusta

152, 11

Tiranti, Donatella

148, 90

Tommasi, Luigi

166, 268 - 269

Traverso Elena

145, 72; 159, 135; 165, 248; 166, 262

U

Ugo, Francesca

153, 33; 153, 35; 160, 149; 166, 263

V

Vay, Daria

139, 29; 143, 57

Vercellino, Fabiana

155, 81; 165, 254; 166, 264 - 266

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