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Il nostro ruolo in questo momento così difficile di fram-

mentazione politica ed economica riteniamo sia quello di

unire le forze, dimenticare/cancellare egoismi e partico-

larismi e fare fronte comune contro la crisi, incentivando

la creazione di rete di imprese ed enti pubblici, consorzi

e aggregazioni, stimolando sinergie tra tutte le categorie,

per acquisire forza verso l’esterno.

E’ essenziale e basilare oggi innestare, come medicina vi-

tale in ogni attività produttiva, in tutti i settori, l’innova-

zione, che deve essere sviluppata come processo continuo

e strategico, da stimolare, supportare e realizzare, giorno

dopo giorno, in modo strutturato su prodotti, processi e

organizzazione.

Un’attenzione particolare dovrà essere dedicata, in questo

periodo di crisi crescente e nel prossimo futuro, all’orga-

nizzazione nelle nostre province e specie nei piccoli comu-

ni, delle infrastrutture mancanti e delle strutture sanita-

rie. Occorre migliorare qualità, appropriatezza, efficacia

dei servizi sanitari, prima che i tagli finanziari previsti e

programmati finiscano per determinare un passaggio de-

cisivo verso la crescita della sanità privata, insostenibile

nelle nostre realtà più povere. La terza via a cui si deve

pensare è il sostegno alla mutualità, alla crescita del vo-

lontariato, alla cultura dell’aiuto comunitario, al poten-

ziamento delle strutture operative e solidali dei Gruppi.

C’è molto da fare e da mettere in evidenza se vogliamo

tenere la situazione “sotto controllo”, per il bene di tutti,

ma soprattutto dei più disagiati.

ZENO’S nasce come iniziativa culturale per comunicare

con il territorio partendo proprio dalle risorse che hanno

sempre rappresentato il vero punto di forza dell’econo-

mia regionale ma che il difficile momento congiunturale

degli ultimi anni ha, purtroppo, compromesso. E’ proprio

in questa direzione che il progetto ZENO’S intende muo-

vere i suoi passi: contribuire a difendere e migliorare le

realtà più deboli e bisognose di sostegno per la crescita

e lo sviluppo, puntando proprio sulla valorizzazione delle

potenzialità che a livello regionale non sono state ancora

pienamente espresse.

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A 150 anni dall’Unità d’Italia il

progetto di pubblicazione di ZE-

NO’S corrisponde al disegno che

ha l’obiettivo essenziale e prima-

rio di far conoscere e far parlare

di luoghi dimenticati, delle nostre

comunità, le realtà sociali in stato

di sempre maggiore difficoltà, le nostre risorse spesso poco

valorizzate e le forti potenzialità ancora da esprimere. E’

importante e fondamentale in questo critico momento,

soprattutto per il Sud e al suo interno la Basilicata, foto-

grafare e far parlare il cuore delle nostre piccole comuni-

tà, dal 2008 con il maggior numero di famiglie povere sul

totale d’Italia, con il 28,8% che l’ha collocata all’ultimo

posto tra tutte le regioni. Un primo aspetto della crescen-

te perdita demografica dei giovani diplomati e laureati,

che riguarda direttamente la struttura produttiva regiona-

le, vedrà la riduzione del grado di industrializzazione e lo

smantellamento degli ultimi pezzi dell’industria manifat-

turiera, situazione prevista al 2020, a cui lo sviluppo turi-

stico legato soprattutto al patrimonio artistico, culturale

e paesaggistico, non sarà certamente capace di sopperire,

dando vita a produzioni agro-alimentari adeguate alla do-

manda dei mercati locali e internazionali.

I cambiamenti, in cui le nostre piccole comunità si trove-

ranno immerse, saranno di superficie e di profondità.

Da queste previsioni nascono le opportunità, il dovere e

la responsabilità civile e sociale di monitorare le strategie

politico-economiche che ci interesseranno, ma a cui si do-

vrà aggiungere l’impegno dell’integrazione e del coinvol-

gimento nei processi essenziali, vitali per le nostre realtà

territoriali e comunitarie.

Indichiamo alcuni punti che riteniamo fondamentali, spe-

cie per le aree più deboli della Basilicata: l’integrazione

multinazionale tra Basilicata e Centro-Nord, l’interscam-

bio commerciale tra Sud e Nord, il ruolo delle imprese del

Centro-Nord per gli investimenti e l’occupazione in Basili-

cata, il ruolo delle banche locali e non solo, per una reale

evoluzione e crescita delle aree in ritardo di sviluppo.

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