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STRUMENTI DI RICERCA

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L’impiego degli animali in ambito scientifico è assai discusso, vi sono infatti ricercatori che ne sosten-gono l’uso e altri che invece, a causa delle differen-ze biologiche, fisiologiche, anatomiche e genetiche che vi sono tra le varie specie, considerano questo metodo di ricerca fallace, se non fuorviante e dan-noso. Lasciando il dibattito sull’efficacia o meno della sperimentazione animale agli addetti ai lavori, l’a-spetto etico coinvolge invece tutti noi. Indipenden-temente dalle modalità con cui vengono effettuati questi test e dalle specie impiegate, gli animali sono costretti a subire trattamenti che se

condotti su esseri umani non esiteremmo a definire tortura.Chi sostiene questa pratica la definisce un ‘sacri-ficio necessario’ e liquida con queste brevi parole una questione morale di grande importanza, che ha generato un fervente dibattito nella società, con l’81% della popolazione contraria a questi esperimenti.Come ogni metodo di ricerca anche la sperimen-tazione animale è una strada per raggiungere un fine, ma non l’unica che si può percorrere. E’ giun-ta l’ora di voltare pagina, di investire risorse ed impegno in una ricerca più etica, per superare l’u-

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tilizzo degli animali. Nessuno scopo, per quanto nobile possa essere considerato, deve poter legittimare una tale violenza.

In cosa consiste la sperimentazione animale?Con questo termine si intende ogni tipo di ricerca condotta sugli animali per fini scientifici. La mag-gior parte degli esperimenti comporta gravissime sofferenze fisiche e psicologiche e raramente ven-gono somministrati anestetici o antidolorifici, per-ché potrebbero interferire con il risultato dell’e-sperimento:- iniezione, ingestione o inoculazione di sostanze chimiche, batteriche o virali- induzione artificiale di malattie al fine di studiarle

- stimolazioni elettriche, impianto di elettrodi nel cervello- nuoto forzato fino allo stremo delle forze- irritazioni della pelle o irradiazioni nocive- impianto di protesi dentarie sperimentali (inserite persino nelle ossa delle loro zampe)- test sul dolore e analgesici (posando le loro zam-pe su piastre roventi o bruciandole con dei laser)- esperimenti di vivisezione, dove si lacera il corpo di un animale coscienteMolte di queste ricerche portano direttamente alla morte. In caso contrario per gli animali non resta che aspettare, come una liberazione, il momento della soppressione, quando al termine dell’esperi-mento verranno uccisi.

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Quali sono i campi di applicazione?Moltissimi. Dalla ricerca di base, effettuata per cercare nuove scoperte e conoscenze, alla ricerca didattica, sino a test su animali obbligatori per leg-ge, come le prove tossicologiche per la commer-cializzazione di nuovi farmaci o per la valutazione dell’innocuità di molte sostanze contenute nei pro-dotti che troviamo in commercio.

Dove si fanno questi esperimenti?La ricerca con animali viene effettuata sia in labo-ratori pubblici che privati, in ospedali, in tantissime università, aziende farmaceutiche e istituti specia-lizzati.

Quali specie si utilizzano? Tutte. Topi e ratti sono i più utilizzati perché conve-nienti da un punto di vista pratico ed economico in quanto occupano poco spazio e sono poco costo-si, ma nei laboratori italiani vengono usati anche uccelli, conigli, pesci, cavalli, capre, galline, anfibi. Per l’utilizzo di cani, gatti e primati serve una de-roga, quasi sempre concessa, del Ministero della Salute.

Anche se spesso siamo portati ad avere più empatia per alcune specie come i cani e i gatti, ognuno di questi animali percepisce il dolore e molte altre emozioni complesse. Indipenden-temente dalla specie, nessun animale dovreb-be essere sottoposto a simili torture.

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Da dove provengono gli animali utilizzati?Esistono allevamenti specializzati autorizzati a rifornire i laboratori, come le multinazionali Har-lan e Charles River, che hanno diverse sedi in Italia. Il noto allevamento Green Hill, conosciuto per la campagna che ha portato alla liberazio-ne oltre 2600 cani stabulati al suo interno, era l’ultimo allevamento di cani presente nel nostro paese. In questi allevamenti gli animali sin dal-la nascita vivono in costante reclusione, priva-ti della libertà e delle più elementari necessità etologiche. Questa vita di totale isolamento dal mondo esterno, in condizioni incompatibili con la loro natura, è causa di traumi psicologici, pau-ra e profondo stress.Una pratica comune è quella di “preparare” gli animali su richiesta dei ricercatori, per cui a seconda delle necessità si possono acquista-re animali geneticamente modificati, privati di particolari ghiandole, topi obesi o privi di pelo, animali diabetici oppure fattrici gravide. In alcu-ni paesi è legale acquistare cani con le corde vocali tagliate.Alcuni laboratori invece non si servono di questi allevamenti ma fanno riprodurre gli animali nei propri stabulari, mentre i primati, prevalente-mente macachi, provengono da catture nell’am-biente selvatico in paesi come Cina, Vietnam, Indonesia e Mauritius dove sono cacciati e ri-dotti in cattività per facilitarne la riproduzione e vendere per la sperimentazione i loro cuccioli.

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TIMIDI PASSI IN AVANTIDopo lunghi anni di campagne dal marzo 2013 l’U-nione Europea ha definitivamente messo al bando i test su animali per la cosmesi e il commercio di prodotti testati su animali. Decisione che influenzerà il superamento di questi esperimenti in tutto il mon-do, poiché chi vuole commerciare in Europa dovrà per forza adeguarsi. Già diversi paesi tra cui India, Israele e Brasile hanno seguito l’esempio europeo.

Grazie alla mobilitazione del movimento antivivise-zionista il governo italiano ha recepito la Direttiva Europea 63/2010 con significative restrizioni, alcu-ne di queste uniche in Europa. Da oggi è vietato

quindi allevare cani, gatti e primati per i laboratori, compiere esperimenti per la produzione e i test di materiale bellico, effettuare esercitazioni con ani-mali nella quasi totalità dei corsi didattici universi-tari. Dal 2017 dovrebbe inoltre entrare in vigore il divieto dei test per droghe, alcool, tabacco e per trapianti di organi animali (xenotrapianti). E’ inoltre stato fissato un aumento dei fondi destinati allo sviluppo di metodi sostitutivi.

Queste limitazioni, anche se piccoli e parziali miglio-ramenti, sono comunque il simbolo di un più gran-de cambiamento in atto, verso il superamento della sperimentazione animale.

© Shac

ALCUNI DATI:- Sono 609 i laboratori autorizzati dal Ministe-ro della Salute all’uso di animali- Le regioni con maggior numero di stabilimenti sono Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna- 900.000 gli animali uccisi nei laboratori ita-liani ogni anno- Per il 90% sono roditori, circa 500 le scimmie, più di 600 i cani- Il principale utilizzo degli animali è per la “ri-cerca di base”- In Europa sono 12 MILIONI gli animali utiliz-zati ogni anno

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re una donazione e scegli di aiutare solo istituti, enti o associazioni che non effettuano questo tipo di ricerca.- Scegli l’obiezione di coscienza. L’Italia è stata la prima nazione al mondo ad avere accettato e regola-mentato l’obiezione di coscienza alla sperimentazione animale, sia nella ricerca privata che nelle università. Se sei uno studente o un ricercatore scegli di non prendere parte a questi esperimenti.- Aiuta il recupero degli animali da laboratorio. In Italia vi sono associazioni autorizzate al recupero di animali da laboratorio, che si occupano con cura e de-dizione di animali sottoposti ad alcuni esperimenti e in seguito non soppressi, a cui viene lasciata la possibilità di una nuova vita. Moltissimi animali grazie all’impegno di questi volontari si sono fisicamente e psicologica-mente ristabiliti e cercano casa. Contattaci se vuoi maggiori informazioni su questi progetti.- Considera la scelta vegan. Sempre più persone nel mondo scelgono di non voler sfruttare né uccidere gli animali. Diventare vegan consiste semplicemente nell’escludere dalla propria vita ciò che implica morte e sofferenza, a cominciare dalla nostra alimentazione. Miliardi di individui, sensibili come noi alla sofferenza, sono sfruttati e uccisi per diventare carne, ma anche per produrre latte e uova, rinchiusi in allevamenti le cui condizioni di vita sono indescrivibili. Informati su questa scelta etica e di rispetto.- Seguici e unisciti a noi. Visita il nostro sito in-ternet, iscriviti alla newsletter e partecipa alle ini-ziative. Scopri anche come sostenerci e diventare socio di Essere Animali.

COSA PUOI FARE TU?Anche le tue azioni e le tue scelte possono fare la dif-ferenza per gli animali.- Compra solo prodotti non testati. Anche se i cosmetici e prodotti per l’igiene personale in Europa sono adesso privi di ingredienti testati su animali, lo stesso non si può dire per i prodotti per la pulizia della casa e i detersivi. Scegli di fare acquisti consapevoli e non finanziare la sofferenza nei laboratori. Consulta le liste sul nostro sito.- Non sostenere la ricerca su animali. Molte asso-ciazioni che raccolgono fondi per la ricerca scientifica destinano le donazioni ad esperimenti su animali, tra queste AIRC (Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro), AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), ANLAIDS (Associazione Nazionale per la lotta contro l’AIDS) e Fondazione Telethon. Persone ignare di questo aspetto senza volerlo sostengono economicamente la sperimentazione animale. Informati prima di effettua-

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Essere Animali è un’associazione no-profit che, attraverso il coinvolgimento delle persone, promuove un cambiamento culturale, sociale e politico, volto a superare tutte le forme di sfrut-tamento nei confronti degli animali che condivi-dono con noi il pianeta.

Per questo quotidianamente ci impegniamo per-ché un mondo diverso, per esseri umani e ani-mali, diventi realtà. Un luogo dove poter convive-re con le altre specie, senza violenza, nè specismo e discriminazioni, dove venga tutelata la biodiversi-tà e incentivata una nuova cultura ecologica.

Operiamo per mezzo di campagne di sensibi-lizzazione e protesta, salvataggio diretto di ani-mali, educazione, informazione e investigazioni condotte nei luoghi dove gli animali vengono imprigionati e uccisi.

Vogliamo che l’abolizione di ogni sfruttamento divenga non solo una scelta personale, ma una questione di giustizia nei confronti di individui che pur appartenenti a specie differenti dalla no-stra condividono con noi la gioia come il dolore.

OGNUNO DI NOIPUO’ FARE LA DIFFERENZA

Contribuisci anche tu al cambiamento con le tue scelte, diventando socio di Essere Animali e pren-dendo parte in prima persona alle nostre iniziative. Seguici sui social network, visita il nostro sito o contattaci per maggiori informazioni.

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