Oltre la confusione comunicativala corretta informazione e il counseling
per la vaccinazione anti HPV
Barbara De MeiCentro Nazionale di Epidemiologia Sorveglianza e Promozione della Salute (CNESPS)Istituto Superiore di Sanità
Programma di vaccinazione contro il Papilloma Virus
Barbara De MeiCNESPS
La comunicazione………. per essere efficace deve
necessariamente fare i conti con
la confusione comunicativa
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Cosa fare
Capire e fare chiarezza sulla correttezza dei contenuti e sugli
obiettivi di sanità pubblica
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Chiarezza e condivisione degli obiettivi di sanità pubblica sul vaccino contro l’HPV
• Obiettivo primario• prevenzione del cancro della
cervice uterina • monitoraggio per individuare i
vantaggi della vaccinazione, la sicurezza, l’efficacia a lungo termine, l’accettazione, l’ integrazione con lo screening della cervice uterina
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Valore aggiunto
• Raggiungere gruppi a rischio di deprivazione sociale
• Rafforzare la promozione dei programmi di screening
• Cogliere l’opportunità per affrontare in contesti adeguati (Consultorio, Pediatra, MMG) e con un target identificato (giovani adolescenti femmine e maschi) la prevenzione delle MST e della contraccezione
• Facilitare la comunicazione all’interno della famiglia affrontando le tematiche riguardanti la sessualità
• Fare i conti con le proprie competenze comunicativo-relazionali e di counselling e con le personali difficoltà ad affrontare i temi riguardanti la sessualità
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Cosa fare• Approfondire le conoscenze scientifiche
sull’infezione da HPV e sulla vaccinazione• Approfondire le conoscenze riguardo le
caratteristiche, anche psicologiche, del target dell’intervento in particolare dei giovani adolescenti
• Far emergere eventuali messaggi confusi che la comunicazione mediatica potrebbe aver generato sia tra le figure professionali che hanno il compito di comunicare, sia tra i soggetti che rappresentano il target della comunicazione
• Applicare le proprie competenze comunicativo-relazionali e di counselling funzionali al raggiungimento degli obiettivi comunicativi
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Cosa fare
• Definire gli obiettivi comunicativi • Creare le condizioni di scambio e di
incontro tra le figure professionali per la circolazione e la condivisione delle informazioni e delle decisioni essenziali per una collaborazione integrata
• Pianificare la comunicazione
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Obiettivoconoscitivo
Atteggiamenti
Comportamenti
la strategia di comunicazione cambia in relazione ai nostri obiettivi
Obiettivi comunicativi
migliorare le conoscenze
favorire l’adesione consapevole
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Comunicare significaComunicare significa mettere insieme, scambiare informazioni,conoscenze, mettere insieme, scambiare informazioni,conoscenze, bisogni, atteggiamenti, emozioni percezioni tra soggetti bisogni, atteggiamenti, emozioni percezioni tra soggetti
coinvolti in un determinato contesto coinvolti in un determinato contesto spazio-temporale su tematiche comunispazio-temporale su tematiche comuni
I soggetti hanno ruoli e responsabilità diverseI soggetti hanno ruoli e responsabilità diverse
La comunicazione è un processo diverso dalla La comunicazione è un processo diverso dalla divulgazione, dall’informazione generalizzatadivulgazione, dall’informazione generalizzata
La comunicazione prevede un processo relazionale La comunicazione prevede un processo relazionale
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la comunicazione non va improvvisata
comunicazione internacircolazione delle informazioni, formazione e collaborazione
integrata tra gli operatori sanitari direttamente coinvolti nell’attività di prevenzione (offerta attiva della vaccinazione)
comunicazione esternaSoggetti istituzionali e sociali (amministratori, media,
industria, gruppi d’interesse, genitori, adolescenti, donne, cittadini)
Livello nazionale
Livelloregionale
Livello locale
La comunicazione va pianificata
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ogni singolo atto comunicativo è un momento fondamentale che si inserisce all’interno di un processo strategico più ampio
e globale per la realizzazione di un scopo comune
“Migliorare la qualità dell’informazione e le opportunità per una scelta consapevole”
Pianificare una strategia comunicativala comunicazione non si improvvisa
Il processo comunicativo è tanto più efficace se le diverse figure coinvolte sono capaci di lavorare in modo integrato, di comunicare e collaborare, di affrontare i conflitti
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per comunicare efficacemente,
è necessario definire:
• chi comunica: chi è l’operatore e quale è il servizio?• a chi ci rivolgiamo: chi?• cosa vogliamo dire: cosa?• come lo diciamo: come? • quando lo diciamo: quando? • il contesto in cui agiamo: dove?• perché lo diciamo: perché?
Una strategiaGli elementi della comunicazione
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CHI sono i soggetti coinvolti?• le istituzioni a livello:
• nazionale• regionale• locale
• gli operatori:• operatori dei servizi vaccinali • pediatri• medici di medicina generale • ginecologi, ostetriche del consultorio e dell’ospedale• dermatologi, chirurghi, oncologi
• i cittadini (i particolare genitori – adolescenti – donne)• i media• gli amministratori• i gruppi di interesse …
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Persone che vivono in un territorio, in un determinato periodo storico, in un certo contesto sociale (età, sesso, estrazione sociale, esigenze di salute e d’informazione)
• Hanno percezioni, valori, bisogni, interessi, obiettivi • Hanno una determinata immagine delle istituzioni • Hanno una diversa capacità di attuare cambiamenti
Chi sono i cittadini?
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ad esempio…
un conto è dire “i cittadini”, un conto è dire…
le adolescenti 12enni le adolescenti 15enni le adolescenti 17enni – 18enni gli adolescenti le donne adulte 25enni – 26enni i genitori le madri
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contenuto del messaggio:• chiaro• completo in quel momento• corretto• omogeneo• generalizzato/personalizzato
COSA vogliamo dire?
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Messaggio efficace
• è compreso• acquista significato per le persone alle
quali è rivolto• attivare nelle persone alle quali è
rivolto comportamenti…..è utilizzato per……..affrontare un problema, decidere
COSA
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per aumentare la probabilità che il messaggio arrivi al nostro target in
modo efficace, dobbiamo utilizzare un linguaggio adatto
COME lo diciamo? Il linguaggio
adeguare il linguaggioil linguaggio al target
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Linguaggio … in che senso?• scelta della terminologia• scelta del livello di complessità• scelta delle metafore
perché un linguaggio è inadeguato?sopravvalutazione/svalutazione delle
conoscenze del target
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scegliere il mezzo di comunicazione
comunicazione indiretta:
• opuscoli• lettere • mass media• siti internet…
comunicazione diretta:
• colloquio telefonico• colloquio faccia a faccia tra due• colloquio faccia a faccia in gurppo
COME lo diciamo? Il mezzo
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• dell’obiettivo della comunicazione • dei destinatari• delle disponibilità economiche• delle risorse• dei tempi • dell’abitudine/disabitudine
La scelta del mezzo è in funzione…
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comunicazione ad una via:
prevede come unica possibilità la ricezione delle informazioni da parte di uno o più riceventi
comunicazione unidirezionale
EMITTENTE RICEVENTE
Non esiste un contesto informativo condiviso che comprende i significati dell’emittente e del ricevente
Non c’è feedback. Non c’è relazione.
Comunicazione indiretta(mass media - opuscoli - lettere - sito internet)
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comunicazione a due vie: è prevista l’interazione tra due persone mediante
il solo canale uditivo senza vedersi (comunicazione verbale e paraverbale)
EMITTENTE RICEVENTE
Comunicazione direttacolloquio telefonico
C’è feedback - C’è relazione
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Comunicazione direttacolloquio faccia a faccia
EMITTENTE RICEVENTE
C’è feedback - C’è relazione
comunicazione a tre vie:(comunicazione verbale, paraverbale, non verbale)
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Nel colloquio faccia a faccia… interazione tra operatore e persona
è possibile capire:
la percezione di ogni singola persona il vissuto personale le informazioni recepite le aree deboli
rapporto di fiducia e collaborazione
attivare le risorse personali e il processo decisionale
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La prassi comunicativa
Comunicazione
verbale
Comunicazione non verbale
Comunicazione paraverbale
ogni comunicazione:• ha un aspetto di contenuto: il COSA della comunicazione • uno di relazione, di processo che riguarda le modalità: il COME della comunicazione
Il non verbale e il paraverbale predomina sul verbale e può fornire il 50
- 70% del contenuto del messaggio
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QUANDO lo diciamo? I tempi
• scelta del momento per iniziare ad informare la popolazione
• data d’inizio e termine di una campagna informativa
• pianificazione delle risposte di un “Numero verde” predisposto
• tempo dedicato alla persona in un colloquio faccia a faccia o telefonico
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strettamente legato al come e al quando
Dimensione spazio-temporale
Contesto esternoDimensione interna
Contesto interno
DOVE lo diciamo? Il contesto
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Contesto esterno…
riflessioni su chi parla… noi! consapevolezza di sé cosa si dice conta come lo si dice conta di più
contesto interno…
fare attenzione agli aspetti che potrebbero ostacolare o interrompere la
comunicazione e quindi il rapporto creato
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PERCHÉ lo diciamo?
•Per migliorare le conoscenze•Per attivare processi di consapevolezza•Per raggiungere gli obiettivi comunicativi•Per fare prevenzione•Per rispondere a un bisogno e a un diritto democratico•Per creare relazioni
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Il contesto vaccinale HPVaspetti da considerare:
• novità della vaccinazione• livello di conoscenza sull’HPV • necessità di vaccinare ragazze in età
pediatrica• argomento riguardante la sfera della
sessualità• comunicazione volta ad adolescenti e
genitori• collaborazione tra le figure professionali
coinvolte
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L’operatore sanitario
• non può prescindere da tutto quello che le persone e il sistema circostante sanno o pensano di sapere in merito a rischi e benefici vaccinali
• si trova ad affrontare aspetti riguardanti la sfera della sessualità con i genitori e le giovani adolescenti
• utilizzando abilità di counselling l’operatore migliora la comunicazione con sé stesso e la persona senza prendere decisioni al suo posto
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Il counselling
Il counselling è un intervento di promozione della salute e di prevenzione della malattia, che ha come scopo l’attivazione delle risorse
della persona per affrontare problemi e attivare processi decisionali
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Attraverso le competenze di counselling è possibile strutturare la relazione in modo
strategico e non improvvisato secondo alcuni passaggi fondamentali utilizzando qualità personali, abilità interpersonali verbali
e non verbali
Abilità dell’ascolto empatico
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L’ascolto empatico…
L’ascolto empatico è l’abilità di saper ascoltareattivamente l’altro, di comprenderlo e di restituiretale comprensione; è la capacità di entrare nel suoschema di riferimento, di intendere il suo punto divista per poter comprendere le sue richieste, i suoibisogni:
• favorisce l’esplorazione• permette di cogliere il livello delle conoscenze• di entrare in contatto con le emozioni • comprendere i significati che le diverse persone
attribuiscono a situazioni o a problematiche comuni
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Scopo dell’intervento di counselling vaccinale
• informare in modo personalizzato• chiarire e condividere le informazioni• sviluppare la consapevolezza di rischi e benefici• valorizzare e mobilitare le risorse, l’autonomia e
la responsabilità• esplorare le soluzioni possibili• identificare un obiettivo realistico, concreto,
raggiungibile • facilitare le decisioni e ampliare le scelte• valorizzare l’importanza del consenso e del
dissenso informato
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STRATEGIA: i passi fondamentaliSTRATEGIA: i passi fondamentali
• accogliere• predisporsi all’attenzione e all’ascolto attivo• chiarire cosa la persona sa già e cosa al momento
è in grado di recepire• facilitare l’esplicitazione di dubbi lasciando alla
persona la possibilità di porre domande e ottenere ulteriori chiarimenti
• Lasciare spazio ai vissuti
• Comunicare comprensione empatica• verificare quanto e cosa la persona ha compreso
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STRATEGIA: i passi fondamentaliSTRATEGIA: i passi fondamentali
• definire il problema • ipotizzare le possibili alternative di scelta• aiutare la persona a esprimere la sua scelta• identificare e concordare l’obiettivo da
raggiungere (concreto, realistico• riassumere
• verificare quanto e cosa la persona ha compreso
• concludere
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L’operatore con abilità di counselling
• ha l’opportunità di fornire informazioni aggiornate, scientificamente corrette, omogenee e personalizzate
• ha l’opportunità di verificare che le informazioni siano effettivamente ascoltate e comprese
• può porre attenzione e “prendersi cura” della componente emotiva del processo comunicativo
• può facilitare la persona ad attivare processi decisionali autonomi e consapevoli su soluzioni concordate
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Dott.ssa Barbara De Mei Sociologa, Counsellor professionaleCentro Nazionale Epidemiologia, Sorveglianza, Promozione della Salute,Istituto Superiore di Sanità, Roma tel. 0649904272 – fax 0644232444 – e-mail:[email protected]