Bologna 06 ottobre 2012
Giornata Nazionale Dei Risvegli
Quando L’Ahimè diventa Hai Me!
I Conferenza Nazionale di consenso Promossa dalle associazioni
La Corretta Comunicazione tra Sanitari e Familiari.
Dr. G.P Salvi
Presidente dell’Associazione Genesis e della Rete
Dr.ssa P. Chiambretto
R
Roma – Messina
Genova
Bologna
San Pellegrino Terme
Pordenone Bergamo
Introduzione
La Grave Cerebrolesione Acquisita è un evento che colpisce il paziente è l’intero sistema familiare .
La famiglia è un elemento fondamentale nel percorso riabilitativo.
La famiglia deve essere educata ed informata nel modo più appropriato
La comunicazione è momento imprescindibile nella presa in carico della famiglia.
Le conferenze di consenso
Modena 20-21 giugno 2000
Verona 10-11 giugno 2005
Salsomaggiore 06 Novembre 2010
I CONFERENZA NAZIONALE DI CONSENSO
Modalità di trattamento riabilitativo del traumatizzato cranio - encefalico in fase acuta, criteri di trasferibilità in strutture riabilitative e indicazioni al percorso più appropriato
Modena 20-21 giugno 2000
CONTENUTO DEL DOCUMENTO FINALE
DOCUMENTO CONCLUSIVO E RACCOMANDAZIONI: - Epidemiologia e fabbisogno assistenziale - Efficacia della riabilitazione in fase precoce - Interventi minimi essenziali in fase acuta - Criteri di trasferibilità in sicurezza dai reparti di terapia intensiva a strutture riabilitative - Classificazione dei pazienti in fase precoce e indicazione a percorsi differenziati - Compiti informativi e coinvolgimento dei familiari - Modelli organizzativi - Domande e priorità per la ricerca
INFORMAZIONI E COINVOLGIMENTO DEI FAMILIARI RACCOMANDAZIONI:
L’informazione al paziente e alla famiglia deve essere obiettivo di uno specifico programma d’intervento,
pertanto è necessario che: - Gli operatori sanitari usino un linguaggio chiaro e comprensibile - I familiari possano rapportarsi ad un limitato numero di interlocutori ben identificati - L’ informazione sia data in un ambiente idoneo e nel rispetto della riservatezza - I familiari abbiano la possibilità di formulare domande e chiedere gli approfondimenti che reputano necessari - Gli operatori sanitari verifichino la comprensione delle informazioni fornite e siano disponibili a fornire chiarimenti e approfondimenti - L’informazione sia veritiera e fornita con gradualità quando il disagio della famiglia lo esiga
II CONFERENZA NAZIONALE DI CONSENSO
Bisogni riabilitativi e assistenziali delle persone con disabilità da Grave Cerebrolesione Acquisita (GCA) e delle loro famiglie, nella fase post-ospedaliera.
Verona 10-11 giugno 2005
FAMIGLIA ED ASSOCIAZIONI
RACCOMANDAZIONI:
- L’informazione/coinvolgimento della famiglia rimane il
cardine di un buon processo assistenziale:
Il nucleo famigliare e, quando possibile il paziente, devono
essere informati, addestrati e coinvolti nelle varie opzioni
di scelta del percorso post-ospedaliero.
III CONFERENZA NAZIONALE DI CONSENSO
Buona pratica clinica nella riabilitazione ospedaliera delle persone con Gravi Cerebrolesione Acquisita.
Salsomaggiore 06 Novembre 2010
CONTENUTO DEL DOCUMENTO FINALE DOCUMENTO CONCLUSIVO E RACCOMANDAZIONI:
- Gestione delle Crisi Neurovegatative
- Gestione delle Problematiche Neuroendocrinologiche
- Valutazione, gestione della nutrizione e della deglutizione
- Valutazione, gestione della ventilazione e respirazione
- Valutazione, gestione delle disfunzioni sfinteriche
- Modalità cliniche, strumentali per la diagnosi di SV e SMC
- Riabilitazione e farmaci per il recupero della coscienza
- Complicanze neurochirurgiche ed idrocefalo
- Menomazioni senso-motorie
- Modalità di informazione e di integrazione dei familiari nel percorso riabilitativo del paziente
Modalità di informazione e di integrazione dei familiari nel percorso riabilitativo del paziente
RACCOMANDAZIONI:
- implementare attività strutturate ed integrate nell’assistenza, nell’informazione al paziente ed alla famiglia/caregiver.
- l’attività informativa deve essere attuata da tutti gli operatori sanitari con coerenza rispetto alle valutazioni e obiettivi condivisi e deve avere caratteristiche di continuità, chiarezza ed onestà.
- Devono essere previste modalità organizzative che permettano agli operatori di svolgere tale attività in modo efficace ed omogeneo, evitando confusione e conflitti da parte dei familiari (tempo, strumenti standardizzati, possibilità di condivisione delle informazioni ecc.)
SKILL PACKS
Pacchetti di abilità
B.I.A.N.C. Brain Injury Association of North Caroline
Forniscono indicazioni e consigli pratici da
attuarsi durante la comunicazione
discusso nell’allegato n 3
«Verso una comunicazione efficace con i familiari dei pazienti affetti da GCA»
Dr. G.P. Salvi, Dr.ssa S. Dolci Dr. ssa S. Trombini, Sig. ra D. Silva
Gruppi di lavoro:
Coordinatori: Dr. G.P. Salvi e Dr. ssa P. Chiambretto
I. Genova-Coordinatrice Dr.ssa F. Nota
II.San Pellegrino T-Coordinatrice Dr.ssa M.G. Inzaghi
III. Bergamo-Coordinatrice Dr.ssa S. Dolci
IV. Fontanellato-Coordinatrice Dr.ssa D. Saviola
Gruppi di lavoro:
I. Genova-Coordinatrice Dr.ssa F. Nota
« Il primo passo verso la definizione delle linee guida » Sig.ra E. Di Girolamo, Dr.ssa M. Butini, Dr. ssa U. Zumaglini,
Dr. C. Vassallo, Dr.ssa F. Nota, Dr.ssa S. Vaccaro.
Allegato n 1
Gruppi di lavoro:
II. San Pellegrino T-Coordinatrice Dr.ssa M.G. Inzaghi
« Comunicare i deficit in ambito neuropsicologico » Dr.ssa M.G. Inzaghi, Dr. ssa A.M. Quarenghi, log. G. Tassi,
Sig.ra P. Dellera, Sig. M. Riva.
Allegato n 2
Gruppi di lavoro:
I. Bergamo-Coordinatrice Dr.ssa S. Dolci
« Verso una comunicazione efficace con i familiari dei pazienti colpiti da trauma cranico » Dr.ssa S. Dolci, Dr. G.P. Salvi, Dr.ssa S. Trombini, Sig.ra D. Silva.
Allegato n 3
Gruppi di lavoro:
VI Fontanellato-Coordinatrice Dr.ssa D. Saviola « Come poter convivere con gli esiti di una grave cerebrolesione acquisita (GCA): possibili approcci farmacologici, psicologici, psicoterapici, ecologici per pazienti e familiari e follow-up a distanza.» Dr.ssa D. Saviola, Dr.ssa K. Degaetano, Log. I. Trioli, Sig.ra I. Cannoni Allegato n 4
Conclusioni
La Famiglia è elemento fondamentale nel percorso riabilitativo.
Dobbiamo preparare un terreno comune, per la costruzione di un sapere della cura, che coinvolga i familiari.
La comunicazione e il coinvolgimento precoce sono momenti importanti per la famiglia.
Le associazioni, sono punto di riferimento primario.
Dr.ssa L.Smirni, Dr. L.Manzoni, Dr.ssa A.Quarenghi Dr. M.Simonini, Dr.V.Perri, Dr F.Togni, Dr.ssa A.Previtali
Il primo passo verso la definizione delle linee guida Elena Di Girolamo, Manuela Butini, Ursola Zumaglini, Claudio Vassallo, Francesca Nota, Sara Vaccaro
1° CONFERENZA NAZIONALE DI CONSENSO PROMOSSA DALLE ASSOCIAZIONI Bologna, 6 Ottobre 2012
La comunicazione non si esaurisce con l’atto linguistico
3 LIVELLI Verbale (7%) Paraverbale (35%) Non verbale (55%)
La comunicazione è efficace
quando i 3 livelli sono congruenti
La comunicazione è efficace quando c’è volontà di entrare in relazione
MODALITA’: Empatia Ascolto Flessibilità Feedback Spontaneità
Il presupposto fondamentale per una comunicazione efficace è
l’ascolto attivo
La comunicazione efficace è un percorso le cui tappe sono:
-Prepararsi al colloquio -Capire cosa sa l’interlocutore
-Capire quanto l’altro sia in grado di tollerare -Condividere le informazioni
-Identificare e comprendere le reazioni dell’altro -Pianificare e accompagnare
1. Aumentare le occasioni formative teorico/pratiche
2. Rivalutare criticamente i percorsi delle
famiglie attraverso questionari sulla qualità percepita
La comunicazione efficace ad oggi fa
parte integrante del processo di cura soprattutto in una patologia che
lascia degli esiti.
La comunicazione efficace non si esaurisce all’interno di un colloquio
ma deve essere il presupposto fondamentale della clinica
quotidiana