È facile tornare spesso a discutere del cosiddetto Sta-
tuto dei Diritti del Contri-
buente (Legge 212 del
2000), anche perché,
oltre ad essere una norma
latrice di solidi e condivi-
sibili principi giuridici, è
anche tra le leggi più bi-
strattate e disattese dal
Legislatore stesso.
I principi che informano
lo Statuto sono principi
universali di civiltà giuri-
dica: la non retroattività,
la perentorietà di termini
(ad esempio prescrizio-
nali), la limitazione
dell’onere della prova a
carico del contribuente, i
Occorre premettere che la cartella di pagamento è l’atto che
l’Agente della riscossione invia ai contribuenti per la riscos-
sione dei crediti vantati dagli enti creditori. Gli importi ri-
chiesti sulla base della
cartella variano a seconda
del tempo intercorso dalla
notifica fino al pagamento o
fino alla data dell’eventuale
rateizzo.
Nel caso di
pagamento/istanza del ra-
teizzo della cartella entro i
60 giorni dalla notifica
l’importo totale comprende:
- le imposte o i contributi
non versati; - gli interessi di
ritardata iscrizione a
ruolo (o gli interessi INPS
o INAIL) - Art. 20 D.P.R.
602/73; - le sanzioni civili
pecuniarie (o le somme ag-
giuntive relative al premio o
contributo, se trattasi di
INPS o INAIL) - Art. 116
comma 8 lett. a) e b) Legge
388/2000; - i compensi di
riscossione (aggio) in mi-
sura del 4,65% delle somme
iscritte a ruolo e le spese di
notifica degli avvisi notifi-
cati precedenti la cartella -
Art. 17, comma 1 D.lgs
112/1999.
anno 3 - numero 4 Luglio 2015
il CommercialistaNotiziario dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Tivoli
www.odcectivoli.it - [email protected] - tel. 0774 332770
Bimestrale di informazione Professionale
continua a PaG. 4
lo statuto deidiritti
del contribuente: dov’è?
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTIE DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TIVOLI
continua a PaG. 8
di enRIco cRIscI * e umBeRto tRanfaglIa
di DomenIco calvellI *
AnAtocismo nellecArtelle esAttoriAli
notificAte dA equitAliA
L’AnALisi
Sommaria analisi sui profili di illegittimità e
principi di ricalcolo delle somme iscritte a ruolo
continua a PaG. 6
S P I G O L AT U R E
Parliamo questa volta della crisi (infinita) che ci
attanaglia ormai da circa otto anni (è nata nel
2007) e pare che da qualche mese si stia gra-
dualmente spegnendo.
I dati che seguono sono forniti dalla Fondazione
Nazionale Commercialisti.
Rispetto al 2007 il PIL è diminuito del 9,1% ed
il PIL pro-capite dell’11,5%, la produzione in-
dustriale, sempre dal 2007, ha perso circa un
quarto (il 24,6%) del suo valore. La disoccupa-
zione è raddoppiata, abbiamo toccato percen-
tuali di estremo sud del mondo, mentre i
continua a PaG. 6
I COMMERCIALISTIE LA CRISI INFINITA
di Renzo BItocchI*
il Commercialista Primo Piano2
Joseph Joubert scrisse nei suoiTaccuini che si può, a forza di
fiducia, mettere qualcuno
nell’impossibilità di ingan-
narci. La Fiducia, dunque,come vero e proprio valore diriferimento trasversale ingrado, se (anche solo parzial-mente) rimosso, di distruggerela leadership più salda; l’ami-cizia più grande; l’amore piùprofondo; l’organizzazione piùstrutturata1. Sono convinto cheJoubert non sarebbe troppocontento dell’evoluzione diquel valore oggi; non parlotanto della fiducia raccontata -che rimane alta e ideale e, pro-prio grazie alle moderne tecni-che di comunicazione, inalcuni momenti contraddistintada un carattere lirico - quantoalla fiducia praticata, sottopo-sta ad una continua tensionepersuasiva e, per questo, mani-polabile e influenzabile dacontingenze esterne. Non sitratta (solo) di un discorsoetico e morale sui tempi chepercorriamo, quanto di un le-gittimo adattamento di un va-lore alla velocità sociale cheimpone scelte decise (maanche casuali ed affrettate) el’adesione a condotte che rie-scano – al pari del freddo rapi-natore impersonato da RobertDe Niro nell’indimenticabileThe Heat – a lasciarsi dietro lespalle tutto ciò che hanno co-struito in dieci minuti.Proprio rispetto a quantosopra, ciò su cui mi preme con-frontarmi non riguarda tantogli effetti della fiducia – la pos-sibilità di instaurare relazionitrasparenti con i nostri interlo-cutori – perché già conosciuti(e perennemente inseguiti) sianella nostra vita professionaleche in quella personale; ciò cheappare più importante (perchépesantemente sottovalutatonella quotidianità) riguardasemmai la costruzione del pro-cesso di fiducia, che è faticoso,
arduo, h24 e costantemente indivenire.Si potrebbe obiettare che, contutti i guai e le imperfezioniche inseguono le professioniintellettuali, la sfida propostaassuma i toni della querelle
d’accademia, funzionale tuttoal più ad una tavola rotonda,ma è lo studioso Covey Jr. adirci che, al contrario, si parladi uno strumento estrema-mente redditizio in termini dieffetti e di produttività. Unavalutazione apparentementeparadossale se pensiamo ai li-velli di turn over che domi-nano trasversalmente tutti gliambiti professionali. Lo stessoCovey jr, per spiegare il feno-meno2, introduce degli spuntiche partono proprio dalla per-cezione della fiducia. Spesso,infatti, la stessa è naturalmenteassociata a delle virtù caratte-riali che includono l’integrità,l’onestà, la sincerità. Si tratta,da una parte, di un ritorno al-l’Etica intesa come “forza na-turale” capace di contrastarespazi d’azione sempre piùampi e sempre meno rigorosa-mente disciplinati; dall’altra dicaratteristiche che, indubbia-mente, facilitano l’instaurarsidi un rapporto di fiducia mache, nel contempo, non pos-sono e non devono essere con-siderate esclusive. Covey jr,infatti, aggiunge alla macro ca-
tegoria del carattere anche leabilità racchiuse nella Compe-
tenza: capacità di inquadrare edi raggiungere gli obiettivi, peresempio, ma anche determi-nate abilità maturate grazieall’esperienza o al particolareruolo ricoperto.Lo spunto più innovativo dellatesi proposta è che queste duemacro categorie siano necessa-rie l’una all’altra, in un equili-brio perfetto che consente albuon carattere di trasformarsie perfezionarsi in un raggiun-gimento di un obiettivo benchiaro.Per fare un esempio, mi fidociecamente di mio padre; inquaranta anni è sempre statosincero con me, anche a costodi essere brutale ma non perquesto gli affiderei un qualsiasiintervento chirurgico che mi ri-guardi. È una ottima persona,ma non dispone delle compe-tenze necessarie per essere unottimo chirurgo. E, chiara-mente, vale anche il contrario,con ottimi professionisti conaltrettanto evidenti carenze ca-ratteriali.Questa ultima è, sicuramente,la situazione più difficile dagestire. Sappiamo, infatti, checiò che siamo – nella profes-sione come nella quotidianità –origina da molto lontano:dall’educazione che abbiamoricevuto; dalle persone che ab-
biamo incontrato; dalle espe-rienze che abbiamo maturato edalle sconfitte che abbiamo su-bìto. Modificare il proprio ca-rattere è molto difficile,soprattutto se la decisione nonparte dalla persona interessatama viene imposta da contin-genze esterne. Più semplice,almeno in apparenza, è inter-venire sulla Competenza, im-plementando doti caratterialigià formate e strutturate. In talsenso, uno degli errori più ti-pici è quello di concentrarsisulle modalità di esecuzionedel compito piuttosto che sulrisultato finale, esigendo chequello stesso compito vengaassolto nello stesso modo incui lo avremmo assolto noi. Lostesso obiettivo finale – la vo-lontà di instaurare un rapportodi piena fiducia – viene cosìfrustrato da una attitudine alcontrollo che non solo mina lafiducia reciproca tra le parti maattiva un sentimento di dere-sponsabilizzazione nel colla-boratore/collega che sapràsempre di poter contare su diun terzo occhio alle propriespalle.Perché spesso la costruzione diun rapporto di fiducia passaproprio per i piccoli insuccessie per gli errori commessi e, an-cora di più, per la capacità dirialzarsi – facendo tesoro di ciòche si è appreso – e per la ca-pacità di non commettere piùlo stesso errore.
* Consulente in comunicazione
in Roma.
1 Sul tema, S. M. R. Covey, La sfida
della Fiducia, FrancoAngeli, Milano,
2008.
2 S. M. R. Covey, La sfida della Fidu-
cia, cit, pp. 55-57.
L’Organizzazioneper gli studi
professionali:la sfida
della fiduciadi stefano maRtello *
luglio 2015
il Commercialista 3luglio 2015
Con la circolare del 25
giugno 2015, Prot.
000574, la Direzione Gene-rale per la Vigilanza suglienti, il Sistema Coopera-tivo e le Gestioni Commis-sariali del ministero delloSviluppo economico, hadettato le nuove procedureper l’aggiornamento dellabanca dati dei professionistiinteressati a svolgere, sumandato dello stesso mini-stero dello sviluppo econo-mico, degli incarichi di
commissario liquidatore,
commissario governativo
e liquidatore di enti coop-
erativi, ai sensi degli artt.2545-sexiesdecies, 2545-septiesdecies, secondocomma e 2545-octiesdeciesdel Codice Civile.a due anni dalla istituzionedella banca dati si è reso ne-cessario procedere ad unaggiornamento e ad un per-fezionamento delle proce-dure per la raccolta dellemanifestazioni d’interessedei professionisti interes-sati.a tal fine, gli interessati, inpossesso dei requisiti previ-sti, sono invitati a presen-tare -esclusivamente per
via telematica - al seguenteindirizzo di posta certifi-
cata: [email protected] e utilizzando la se-guente dicitura: “elenco
commissari governativi e
liquidatori enti coopera-
tivi”, la richiesta di inseri-mento nella banca dati.Gli interessati dovranno uti-lizzare gli appositi modelliforniti in allegato alla circo-lare, e precisamente: la do-manda di inserimento nellabanca dati, corredata dal-l’autocertificazione, resa aisensi degli artt. 46 e 47 delD.p.r. n. 445/2000, dal cur-riculum vitae e da fotocopiadel documento di riconosci-mento in corso di validità.Dell’avvenuto inserimentonella banca dati sarà resa
conferma con lo stessomezzo telematico.Le dichiarazioni dovrannoessere aggiornate ogni due
anni, fermo l’obbligo di co-municare tempestivamentequalsiasi variazione dei datioggetto di autocertifica-zione. nel caso di mancatoaggiornamento, allo sca-dere del biennio dalla iscri-zione, si procederà d’ufficioalla cancellazione dal-l’elenco.Coloro che risultano is-
critti nella banca dati es-
istente, se interessati almantenimento della propriaiscrizione, dovranno rego-larizzare la propria iscri-zione secondo ledisposizioni contenute nella
circolare in commento. Inmancanza della citata rego-larizzazione, si provvederàa cancellare le iscrizioninon rispondenti alle nuoveprocedure.fissati anche i criteri cheverranno seguiti per lascelta dei professionisti.La circolare completa ed imodelli di domanda suwww.odcectivoli.it
* Vice Presidente
dell’odcec di Tivoli
Presidente della Commissione
Funzioni Giudiziarie
il CommercialistaNotiziario dell’Ordine
dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Tivoli
BImeStraLe DI InformazIone profeSSIonaLe
Anno 3 numero 4 luglio 2015
Iscrizione tribunale di tivoli n. 15 del 29/12/2011registro della stampa e dei periodici
Proprietario Testata:ordine dei Dottori Commercialisti e degli esperti Contabili di tivoli
Via palatina, n. 19 • 00019 tivoli (roma)tel. 0774 332770 • fax 0774/315591
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editore: fondazione aDerC - Via palatina 19 - tivoliComm/ne Stampa, Comunicazione ed Informatica oDCeCdi tivoli: Gianluca tartaro, enrico Crisci, alessandro fal-cone, andrea Brunelli, maria Cristina rovazzani, CarloDe Vincenzi, fabrizio fiasco, francesco Lando, IsidoroCapobianchi, patrizia frangella, Sonia Quaranta.Direttore responsabile: Dott. Gianluca tartaro
Grafica, impaginazione e Stampa
Azienda Grafica Meschini snc
Via Inversata 6 - 00019 tIVoLI (rm) - tel. 0774 312794
chiuso in tipografia il 28/07/2015
di enRIco cRIscI *
Opportunità professionale: attribuzione di incarichisugli Enti Cooperativi
la circolare del ministero dello sviluppo economicoche ne disegna i requisiti
il Commercialista4 luglio 2015
Nel caso di pagamento/istanza
del rateizzo cartella oltre i 60
giorni dalla notifica la cartella
riporterà ulteriori importi: -
gli interessi di mora Art. 30,
D.P.R. 602/1973; -le ulteriori
somme aggiuntive nel caso di
contributi INPS o premi
INAIL - Art. 116 comma 8 lett.
a) e b) Legge 388/2000; - l’ag-
gio di riscossione interamente
a carico del contribuente e pari
all’ 8% del totale (9% per i
ruoli emessi prima del 1° gen-
naio 2013); - le eventuali spese
per le procedure cautelari ed
esecutive (fermi, ipoteche, pi-
gnoramenti).
In quest’ultimo caso le
somme a carico del contri-
buente appaiono considere-
volmente al di sopra degli
importi originariamente do-
vuti e riportati nell’estratto
di ruolo.
Analizziamo nei particolari
gli elementi di illegittimità di
una cartella nel caso in cui
siano trascorsi più di 60
giorni dalla notifica della
stessa.
Applicazione dell’Anatoci-
smo
L’anatocismo, ai sensi dell’art.
1283 del codice civile, consi-
ste nell’applicazione di inte-
ressi su altri interessi ed
tassativamente vietato.
Nel caso di specie sono consi-
derati anatocistici, e quindi il-
legittimi, le aliquote e gli
interessi applicati su altri inte-
ressi e sulle sanzioni. Pos-
siamo distinguere tre diverse
applicazioni di anatocismo
nelle formule utilizzate da
Equitalia: - l’anatocismo nel
calcolo degli interessi di
mora: la base di calcolo appli-
cata comprende, infatti, gli in-
teressi di ritardata iscrizione a
ruolo e le sanzioni; - l’anato-
cismo nel calcolo dell’Aggio:
il compenso di riscossione (o
aggio) è determinato in misura
percentuale (è quindi parificato
ad un interesse) su una base di
calcolo che comprende anche
gli interessi di ritardata iscri-
zione a ruolo, le sanzioni e, ad-
dirittura, gli interessi di mora;
- l’anatocismo degli interessi
di dilazione: in caso di rateizzo
di debiti tributari erariali (Ires,
Irap, Iva ecc.) Equitalia applica
gli interessi di dilazione anche
sugli interessi di ritardata iscri-
zione a ruolo e sulle sanzioni.
Nel caso di contributi previ-
denziali Inps e premi Inail,
l’interesse di dilazione è appli-
cato sulle somme aggiuntive
(sanzioni) e sugli interessi di
mora.
Incrociando la prima questione
con la seconda si può affer-
mare che, trascorsi 60 giorni
dalla notifica, tutte le cartelle
sono viziate dall’anatocismo.
Applicazione degli interessi
di mora e dell’aggio sulle
sanzioni
Per quanto riguarda le san-
zioni, l’esclusione dal calcolo
degli interessi di mora e del-
l’aggio è stabilita dall’art. 2
comma 3 del D.Lgs. 18 di-
cembre 1997, n. 472 che sta-
bilisce testualmente che: “La
somma irrogata a titolo di san-
zione non produce interessi.”
Per tale motivo la prassi ese-
guita da Equitalia Spa appare
illegittima perché contra
legem.
Illegittimità della rateazione
delle somme iscritte a ruolo
La rateazione delle somme
iscritte a ruolo è disciplinata
dall’articolo 19 del D.P.R. n.
602/1973: se il cittadino si
trova in difficoltà a saldare il
debito in un’unica soluzione
può chiedere a Equitalia di pa-
gare a rate le somme iscritte a
ruolo. Equitalia, però, utilizza
per l’ammortamento della ra-
teazione una variante del piano
«alla francese», una scelta di-
screzionale che non è prescritta
da alcuna norma, ma stabilita
da una Direttiva del gruppo
Equitalia, la
DSR/NC/2008/012 del 27
marzo 2008 avente ad oggetto:
«Istruzioni applicative in ma-
teria di rateazione delle somme
iscritte a ruolo».
Il piano di ammortamento
«alla francese» comporta nel
caso di rate mensili, l’innalza-
mento del tasso effettivo appli-
cato per il rateizzo dei debiti
erariali e previdenziali al di
sopra del tasso stabilito per
legge dall’articolo 19 del
D.P.R. n. 602/1973. Inoltre,
Equitalia utilizza una forma
tecnica di ammortamento non
riproducibile da parte del con-
tribuente perché differente da
quella classica «alla francese».
Infine, Equitalia costruisce il
piano di rateizzo richiesto dal
contribuente includendo nella
dilazione anche il pagamento
degli interessi di mora su tri-
buti e dell’aggio (non capita-
lizzati) determinando un
ulteriore forte innalzamento
del TAEG rispetto al tasso pre-
visto dalla legge.
Di fatto: TAE (Tasso effettivo
pagato) > TAN (tasso stabi-
lito dalla legge) è una consta-
tazione che si accompagna
all’assoluta opacità delle in-
formazioni fornite nella
copia dell’accettazione del
rateizzo rilasciata al contri-
L’AnALisidalla Prima PaGina
di enRIco cRIscI *
e umBeRto tRanfaglIa
AnAtocismo nellecArtelle esAttoriAli
notificAte dA equitAliA
Sommaria analisi sui profili di illegittimità e
principi di ricalcolo delle somme iscritte a ruolo
il Commercialista 5luglio 2015
buente: ciò può comportare
l’indeterminatezza del tasso
di dilazione ex art. 1284 c.c.
Dall’analisi effettuata sul
piano di dilazione, infatti, ri-
scontriamo che i tassi applica-
bili potrebbero essere
addirittura quattro, alternativi
tra loro, nell’ipotesi di svilup-
pare un piano alternativo con-
siderando il tasso vigente
come TAN, TAE oppure
TAEG: 1) Tasso di legge, co-
siddetto nominale TAN; 2)
Tasso effettivo applicato
TAE; 3) Tasso effettivo TAE
che si sarebbe determinato uti-
lizzando il tasso nominale ap-
plicato ad un piano di
ammortamento alla “francese”
in senso stretto (Equitalia Spa
utilizza una forma tecnica di
ammortamento che non corri-
sponde a quella classica alla
“francese” ma segue regole
non consone alla prassi e co-
munque non riproducibile da
parte del contribuente); 4)
Tasso annuale effettivo glo-
bale, cosiddetto TAEG. Dato
che ai fini dell’accettazione da
parte di Equitalia Spa del piano
di rateizzo richiesto dal contri-
buente si richiede allo stesso il
pagamento degli interessi di
mora e dell’aggio si determina
un TAEG di molto superiore al
tasso previsto dalla legge.
Tutte le varianti sarebbero co-
munque differenti rispetto al
piano proposto in rateizzo da
Equitalia S.p.A., che risulta
non seguire alcun metodo c.d.
alla francese, dal momento che
le rate non hanno lo stesso im-
porto. Stante l’impossibilità di
interpretare univocamente le
condizioni e la metodologia di
calcolo applicata per la deter-
minazione degli interessi, la
possibilità di applicare tassi al-
ternativi tra loro determina
un’indeterminatezza del tasso
di dilazione: sulla base delle
ipotesi di cui sopra si addi-
viene ad almeno quattro di-
verse ipotesi di piani
d’ammortamento.
Tale indeterminatezza com-
porta l’applicazione di diritto
ex art. 1284 cc, terzo comma,
di interessi di dilazione nella
misura legale. Numerose sen-
tenze di merito hanno ribadito
tale evidenza stabilendo il ri-
calcolo del piano ad un tasso
sostitutivo. Ricordiamo, in
tema di Giurisprudenza di me-
rito, la Sentenza di Appello del
Tribunale di Milano del 30 ot-
tobre 2013 Dr.ssa Riva Cru-
gnola la quale recita testual-
mente: ‘’… sono nulle le clau-
sole di determinazione degli
interessi che, pur apparendo di
per se’ analitiche si risolvono,
da un punto di vista matema-
tico-finanziario, in enunciati
non danti luogo ad una uni-
voca applicazione ma richie-
denti la necessità di una scelta
applicativa tra più alternative
possibili, ciascuna delle quali
comportante l’applicazione di
tassi di interessi diversi: tali
clausole sono nulle per inde-
terminatezza o indeterminabi-
lità del loro oggetto, ex artt.
1418, 1346 cc. Tale indetermi-
natezza non comporta la nul-
lità dell’intero contratto ma la
sostituzione di diritto della
sola clausola nulla ex art.1284
cc, terzo comma, per cui gli in-
teressi saranno dovuti nella
misura legale’’.
Volendo schematizzare le ille-
gittimità riscontrate nel piano
di rateizzo: - Utilizzo per il ra-
teizzo del piano c.d. “alla fran-
cese” in modo discrezionale e
contra legem; - Profili di ille-
gittimità del suddetto piano de-
rivanti dall’applicazione
dell’anatocismo; - Richiesta
del pagamento ad un tasso di
dilazione superiore a quello
stabilito per legge; - Mancanza
della pur minima informazione
e trasparenza nella concessione
del rateizzo avendo riguardo
sia al tasso effettivamente ri-
chiesto sia al modo in cui ven-
gono calcolate le singole rate;
- Indeterminatezza del tasso di
dilazione ex art. 1284 c.c
Ricalcolo da eseguire per il
recupero delle somme inde-
bitamente richieste
Per eliminare l’effetto anatoci-
stico e porre le somme indebi-
tamente richieste a recupero
occorre modificare la base di
computo ricalcolando gli inte-
ressi di mora, l’aggio e gli in-
teressi di dilazione sul solo
tributo. E’ necessario anche, in
caso di rateazione, ricalcolare
il piano d’ammortamento pre-
vedendo la capitalizzazione
semplice attraverso l’applica-
zione del tasso di dilazione
solo sul capitale pari al solo
debito (tributario, previden-
ziale, etc.), escludendo per-
tanto le sanzioni (sia erariali
che previdenziali) e gli inte-
ressi di ritardata iscrizione a
ruolo.
Per quanto concerne il tasso di
dilazione da applicare, in con-
seguenza della sua indetermi-
natezza, lo stesso verrà
sostituito dal tasso legale.
In tal modo, otterremo da un
lato un piano di rateizzo rical-
colato che tiene conto dell’eli-
minazione dell’effetto
anatocistico e dall’altro un
forte abbattimento degli inte-
continua a PaG. 12
S P I G O L AT U R E S P I G O L AT U R Eil Commercialista6 luglio 2015
dalla Prima PaGina
consumi delle famiglie
sono diminuiti del 15%.
Quindi la naturale
spinta alla produzione è
sempre meno incisiva.
Il risparmio ovviamente
è precipitato. C’è stata
una moria di imprese di
tutte le dimensioni. Una
vera e propria “capo-
retto” economica.
Catastrofica anche per la
professione del Com-
mercialista che, invece
in altri tempi di crisi
meno feroci, queste si-
tuazioni creavano la-
voro. Oggi non più.
Perché?
Metto da parte la con-
correnza sempre più ar-
dita di pseudo
professionisti. Che pure
conta!
Il fatto è che a livello na-
zionale gli Studi profes-
sionali sono molto
numerosi. Però sono pic-
coli e poco organizzati.
Quindi è bastato che un
certo numero di clienti
andasse via o chiudesse,
perché anche lo Studio
entrasse in crisi ed in al-
cuni casi serrasse i bat-
tenti.
La sorte sarebbe stata
migliore se fosse stato
uno Studio strutturato
con più associati e con
diverse specializzazioni.
Questo da un punto di
vista teorico. Infatti si
pensi in uno studio in
cui quattro Colleghi uno
si occupa di piccole im-
prese, un altro di attività
giudiziarie, un altro di
finanziamenti d’im-
presa, un altro di tributa-
rio e contenzioso, di
questi colleghi quello
che ha perso il lavoro si
può riciclare nell’ambito
dello stesso Studio
presso altro settore non
toccato dalla crisi. Que-
sta è pura teoria, lo ri-
peto, la pratica è più pe-
sante.
Io ho iniziato la profes-
sione associato ad un ot-
timo Collega più
(professionalmente) an-
ziano di me. Poi en-
trambi abbiamo ritenuto
di affrontare la nostra at-
tività professionale
ognuno per proprio
conto. Poi non ho più
provato ad associarmi.
Ma ho avuto e tuttora
ho, qualche giovane e
meno giovane collega.
Le variabili della pro-
fessione vissuta sono
tante e non sempre indu-
cono alla costituzione di
uno Studio condiviso
con colleghi.
Già sento qualcuno che
mi chiede: “alla conclu-
sione tu, Renzo Bitoc-
chi, che consigli ai gio-
vani? Si debbono asso-
ciare o no?” Con
franchezza dico: “Non
lo so”. Di primo achito
direi di sì. Però poi
penso: la nostra è un’at-
tività “autonoma”, per-
tanto siamo liberi di
crearla come meglio ci
aggrada. Dopo aver
scelto quello che vo-
gliamo fare e come, è in-
dispensabile che si
debba mettere tutto il
proprio impegno e la
propria volontà per rag-
giungere l’obiettivo che
ci si è prefissi da solo o
con associati. Ci vuole
serietà, coerenza e co-
stanza, questo sì.
Alla prossima se Dio
vuole.
* Commercialista
in Tivoli
I COMMERCIALISTIE LA CRISI INFINITA
di Renzo BItocchI*
il CommercialistaPrimo Piano 7luglio 2015
Su invito del presidente, af-fido, a questa brevissimanota, una riflessione in me-rito al torneo di tennis or-ganizzato dall’ordine.La cronaca racconta che, du-rante la festa d’estate, orga-nizzata dal nostro ordine,sono stati premiati Gianlucatartaro, nico maschietti emassimiliano tani quali mi-gliori classificati al torneodi tennis. Un premio è statoassegnato anche a me per il“fair play”: la vecchia“coppa disciplina” che rino-minata, oggi, con l’idiomadella perfida albione haperso tutto il sapore dei tor-nei “de’ noartri” , passa-tempi prediletti dell’infanziae della giovinezza. Ho gra-dito molto il riconoscimentoche ritengo di condividerecon tutti i partecipanti.La cronaca si conclude conil convinto desiderio di tor-nare in campo il prossimoautunno per incrociare leracchette e ripetere l’espe-rienza. In realtà, dietro la notizia, ealla gradevole sensazione la-sciata dalla serata, il torneoha rappresentato molto dipiù che una competizionesportiva dilettantistica eamatoriale.parto dalla constatazioneche era da tempo che non midivertivo, in maniera cosìpiena e consapevole, parte-cipando ad una iniziativapromossa dall’ordine, conla precisa percezione di
farne parte nel senso piùpregnante del termine.Lo stesso genere di sensa-zioni trasparivano dai toni edai contenuti scambiati nelgruppo promosso da Liviosu Whatsapp e questo pro-vava, peraltro, che il senti-mento era condiviso, cosìcome l’atteggiamento e lacondotta tenute sul campo,tali da far impallidire anchei più accesi sostenitori delmiglior distillato dello spi-rito di olimpia.a ciò si deve aggiungereche, nonostante gli impegniprofessionali, notoriamentegravosissimi in questo pe-riodo, ognuno di noi ha fattoin modo di poter ritagliareun “tempo” per il tennis, masenza alcun senso di colpa,rispetto al dovere “segnato”dai fascicoli da esaminare egiacenti sulle scrivanie.Voglio rassicurare chi leggeed escludere che il “mal ditennis” possa essere statocausato da una regressioneall’età infantile, o peggio, daprecoce demenza senile.
In realtà, lo sport, tutti glisport, richiamano il senso didistacco dalle cure quoti-diane tipico della “treguaolimpica”, che, una voltaproclamata, obbligava tuttiad “alzare le mani”, ad inter-rompere le guerre e deporrele daghe, per lasciare spazioai Giochi, dove era possibileveder convivere, quali spet-tatori o atleti, nonostantetutto, e la guerra è la folliadel “tutto”, esseri umanicompletamente spogliati daogni collocazione che fossediversa dalla ragione per laquale erano lì e, cioè, essereattori dei Giochi.Lo stare insieme in un or-dine professionale significaprendere parte ad una asso-ciazione obbligatoria di ca-rattere culturale che,specializzandosi in un“fare”, diventa, appunto,“professionale”. Si usa af-fermare che “lo sport è cul-tura” quasi a voler derivareil primo dalla seconda ma,in realtà, il gioco è più an-tico della cultura perché, ad
esempio, gli animali, che si-curamente giocano, non lohanno imparato né dal-l’uomo né dalla sua cultura.anzi, il gioco è il sostrato diogni cultura.Lo sport e il gioco sono,dunque, alla base di ogni so-cietà ed, anzi, “la creazionescientifica e artistica, l’eroi-smo politico e morale, lasantità religiosa sono i su-blimi risultati dello sport”. Scendendo in campo nes-suno di noi ha pensato adortega Y Gasset, Licurgo,Cleostene o Ifito, ma ave-vamo lo stesso intimo e su-blime desiderio di una“tregua olimpica”, senza ri-morsi, per stare insieme econoscerci in modo diverso,fuori della “guerra” che ognigiorno siamo costretti a vi-vere per lavorare.Grazie alla CommissioneSport siamo oggi più consa-pevoli, ed avvertiti, che unprogetto professionale“forte” non ha solamente bi-sogno di tanta formazionema cammina, e forse corre,anche su gambe diverse,come quelle dello sport.
* Commercialista
(e tennista)
in Tivoli
di faBRIzIo mancInI *
LO SPORT UNISCE
principi di correttezza e
buona fede, la chiarezza
nella stesura delle norme
non possono essere che
elementi imprescindibili
e condivisibili di un si-
stema tributario in cui il
contribuente (sia esso
persona fisica o giuri-
dica) non rivesta la qua-
lifica di suddito.
Il problema è che molti
di questi principi sono
restati sulla carta, o di-
sattesi, o addirittura vio-
lati da chi questa Legge
ha emanato.
La madre di tutti i vulnus
per questa norma è l’es-
sere “solo” (e neanche a
parere di tutti) una Legge
“rinforzata”, almeno se-
condo l’autorevole con-
vinzione di numerosi
giuristi, i cui principi as-
surgono (o dovrebbero
assurgere) quindi a prin-
cipi generali dell’ordina-
mento tributario.
tuttavia ciò pare non es-
sere bastato per non ve-
dere violate,
dall’indomani della sua
entrata in vigore, le belle
intenzioni in essa conte-
nute.
Il suo non essere una
norma di rango costitu-
zionale l’ha esposta e la
espone tuttora a continue
il Commercialista Primo Piano8 luglio 2015
lo statuto dei diritti delcontribuente:
dov’è?
dalla Prima PaGina
di DomenIco calvellI *
continua a PaG. 9
il Commercialista 9luglio 2015
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Primo Piano
deroghe (rectius, profa-
nazioni).
Si pensi alla probatio
diabolica spesso imposta
ai contribuenti, soprat-
tutto riguardo all’utilizzo
delle presunzioni legali,
alla totale mancanza di
chiarezza e di coordina-
mento di certe norme fi-
scali, al vizio tutto
italiano di legiferare per
richiami, rendendo an-
cora più confuso il qua-
dro normativo.
tra le proposte di modi-
fica che meritano men-
zione, appare quella
dell’associazione Ita-
liana Dottori Commer-
cialisti, che sottolinea,
tra l’altro, la necessità di
elevare a rango costitu-
zionale lo Statuto, di raf-
forzare il principio di
irretroattività delle
norme fiscali (che oggi,
de jure o de facto, viene
disatteso molto spesso),
di risolvere la questione
dell’abuso del diritto
(che espone il contri-
buente a grandi ed ingiu-
stificate incertezze), di
abolire la prassi (decisa-
mente censurabile) di
estendere l’inversione
dell’onere della prova a
carico del contribuente
(esponendolo talvolta ad
arbitrii inaccettabili), di
imporre con decisione la
chiarezza e la motiva-
zione degli atti, la tutela
dell’integrità patrimo-
niale del contribuente
(non si dimentichino i
principi di proporziona-
lità, in modo particolare
riguardo alle sanzioni, e
di ragionevolezza che
dovrebbero sempre in-
formare di sé il rapporto
pubblica amministra-
zione/cittadini), una raf-
forzata tutela
dell’affidamento e della
buona fede, un’esten-
sione in senso di sempli-
ficazione e di garanzia
dell’istituto giuridico
dell’interpello, un ter-
mine perentorio che im-
p o n g a
all’amministrazione di
mettere a disposizione i
modelli di dichiarazione
con consistente anticipo
rispetto ai tempi fissati
per gli adempimenti tri-
butari.
* Presidente oDCEC Biella
Direttore de il Commerci@lista
da PaG. 8
il Commercialista luglio 201510
agenzie:
Palestrina (Rm) 00036 Piazza di s. maria degli angeli 6 06953001 069535188
cave (Rm) 00033 Via albert einstein 069580383 069581458
labico (Rm) 00030 Via roma, 65 069510140 069510779
zagarolo (Rm) 00039 Via Valle del formale, 16 069576060 069575323
genazzano (Rm) 00030 Piazza della repubblica 069578634 069578831
Palestrina s.Rocco (Rm) 00036 Viale Pio Xii, 135 0695307020 0695307177
tivoli (Rm) 00019 Piazzale delle nazioni unite, 2/4 0774319167 0774310835
montecompatri fraz. laghetto (Rm) 00040 Via lago di Bolsena, snc 0694771069 0694771069
villa adriana (Rm) 00019 Via rosolina 75/a 0774533606 0774533606
Roma - Ponte di nona (Rm) 00143 Via francesco caltagirone 366/368 0622184016 0622184016
gallicano nel lazio (Rm) 00010 Viale aldo moro 0695462144 0695469429
guidonia montecelio (Rm) 00012 largo cornelia 0774342003 0774342003
velletri (Rm) 00049 Via dei Volsci 71 069642361 069636927
affile (Rm) 00021 Piazza s. sebastiano 2 0774808009 0774808897
subiaco (Rm) 00049 Via Giacomo matteotti 19 077483470 0774822467
agosta (Rm) 00049 Viale trieste 78 0774800000 0774800000
marano equo (Rm) 00049 Piazza dante 3 0774820041 0774820070
sede legale - Direzione generale - Palestrina (Rm)00036 Via della Vittoria, 21 - 06 953001 06 9535188
Divisione amministrativa - gallicano nel lazio (Rm)00010 Viale aldo moro, 85 - 06 9546291 06 954629209
Venerdì 17 luglio: sole,caldo, splendida location,ottima musica, buona ta-vola, risate, allegria, atmo-sfera distesa senza troppeformalità. mentre tutti fe-steggiavamo con giusta ila-rità, un dubbio come tutti glianni è stato sorvolato tral’allegria dei festeggianti eil pressapochismo paciosodegli organizzatori. ma qualè il dubbio: il canonico in-contro estivo, è la festa deigiovani o dei Commerciali-sti? Un incontro tra amici otra colleghi? Imbarcarsi neldubbio per tentare di risol-verlo non è un cruccio daparoliere, piuttosto un tenta-tivo di comprendere le ra-gioni del canonico incontroestivo dei Commercialistidell’oDCeC di tivoli. Col-leghi? Commercialisti? Bèno, un gruppo di amicidirei, che si trovano beneassieme e cercano di coin-volgere tutti, anche i “colle-ghi” più recalcitranti. e’questa la formula vincentedella serata organizzata daigiovani commercialisti ditivoli.più che una festa “estiva”
tra colleghi potremmo defi-nirla come una ricorrenzadedicata all’amicizia; unaserata in cui colleghi e altempo stesso amici, si scam-biano pareri, consigli, siparla di esperienze comunie talvolta condivise. Unluogo in cui alcuni si tro-vano, mentre altri si ritro-vano, nuove conoscenze,commenti e sfottò con vec-chie conoscenze. tavoli daotto che diventano da venti,forse perché così ci sen-tiamo più vicini, karaoke ,canzoni stonate ma “senza”parole sbagliate. Serata leggera, ma intensa.……….suspense , rullo ditamburi ……per la premia-
zione del primo torneo ditennis organizzato dell’oD-CeC di tivoli, ma anchepiccole emozioni alle paroledel nostro presidente, anzidell’amico Gianluca tar-taro, uno fra i tanti presenti,che ringraziando gli orga-nizzatori ha fatto un pic-colo discorso ma grande nelsignificato, dedicato ai gio-vani colleghi, ricordando lapolitica che distingue il no-stro ordine, quella diascolto delle nuove genera-zioni , che tanto hanno dadire e che talvolta poco di-cono. a questi giovani è de-dicata la serata, che inquesti momenti sentonoforte lo spirito di apparte-
nenza lusingati di una tantainaspettata considerazione.Sono quasi le due di nottema nessuno se ne accorge, ilcatering comincia a sparec-chiare i tavoli, sparisconosedie, accatastate ordinata-mente nei furgoni per essereportate via, allora ci si rendeconto purtroppo che è giàora di andare, ………..un’altra canzone stonata,da cantare insieme? ma sil’ultima….. ci salutiamocon affetto, di alcuni colle-ghi non ci ricordiamo beneil cognome, ma che im-porta……. concentriamocisulle ultime note; saluti isti-tuzionali? ma no! baci e ab-bracci con sottofondomusicale di chi l’istituzionela rappresenta, e forse ma-gari come diceva riccardoCocciante qualche anno fain una delle sue canzoni….con un amico in più! e conun sincero grazie a tutti ipartecipanti con l’augurioche siano più numerosi laprossima estate.
* Commercialista in Tivoli
Pres/te Comm/ne Giovani
e Professione oDCEC Tivoli
di Pamela PRofeta *
Brindisi di una notte
d’estate
“…….per compiere grandi passi non bisogna solo agire ma anche sognare, non solo pianificare ma anche Credere……
A D CAssociazione dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili
Sindacato Nazionale Unitario - Sezione di Tivoli
www.adctivoli.it tel./fax +39 0774331696 @: [email protected]
il Commercialista 11luglio 2015
il Commercialista luglio 201512
ressi di dilazione da corrispon-
dere.
Per completezza riportiamo
anche un nuovo orienta-
mento giurisprudenziale di
merito che si sta formando
sulla base della nota Sen-
tenza della Cassazione Civile
n. 4516 del 21.03.2012 che
trae origine, secondo le moti-
vazioni addotte, dall’impos-
sibilità di verificare, con
l’esame della cartella, i cri-
teri in base ai quali Equitalia
effettua il conteggio degli in-
teressi moratori.
Secondo i Giudici della Cassa-
zione l’importo preteso a titolo
di indennità di mora, denomi-
nato “interessi di mora” e ri-
compreso nell’importo totale
della cartella, non è intelligi-
bile per il contribuente poiché
nelle singole cartelle viene ri-
portata unicamente la cifra to-
tale degli interessi dovuti,
senza alcuna indicazione del
metodo di calcolo e senza spe-
cificare le singole aliquote ap-
plicate alle varie annualità. La
Corte di Cassazione Civile,
Sezione tributaria con la
Sentenza n. 4516 del
21.03.2012 ha affermato che
non competono al contribuente
difficili indagini per ricostruire
“l’operato dell’ufficio” e deci-
frare un computo degli inte-
ressi “criptico e non
comprensibile”. In tale situa-
zione si riscontra un difetto di
motivazione della cartella
stessa. Nella stessa direzione e
sempre in tema di adeguata
motivazione anche l’Ordi-
nanza n. 8934 della Cassa-
zione Civile sez. VI-T, del 17
aprile 2014 che ribasce che
“l’obbligo di una congrua, suf-
ficiente ed intelligibile motiva-
zione non può essere riservato
ai soli avvisi di accertamento
della tassa” e che “alla car-
tella di pagamento devono ri-
tenersi comunque applicabili i
principi di ordine generale in-
dicati per ogni provvedimento
amministrativo”. Nella stessa
direzione citiamo la Sentenza
Cassazione 8651/2009.
Pertanto, le cartelle che non
dettagliano puntualmente il
conteggio degli interessi e le
aliquote applicate alle varie an-
nualità sono affette da nullità.
Per la Cassazione si tratta di
atti lesivi del diritto alla difesa
del contribuente e a nulla vale
che l’iter dell’accertamento sia
già giunto a conclusione ed il
contribuente stesso sia infor-
mato.
*Vice Presidente dell’Odcec di Tivoli,
**Commercialista
da PaG. 5
AnAtocismo nellecArtelle esAttoriAli
notificAte dA equitAliA
Sommaria analisi sui profili di illegittimità e
principi di ricalcolo delle somme iscritte a ruolo di enRIco cRIscI *
e umBeRto tRanfaglIa**