CINQUANTESIMO DELLA NASCITA DEL COMUNE DEI GIOVANIDUEMILADODICI
CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON DIDIMO MANTIERO
A cura del Comitato Organizzatore - Supplemento della Voce dei Giovani – 22/06/2010 n. 1
OBIETTIVO20122012
DON DIDIMO, LUMINOSA FIGURA DI SACERDOTE
_PROSEGUE
Cari amici,
O·DQQR������VDUj�XQD�WDSSD�LPSRUWDQWH�SHU�OH�QRVWUH�HVSHULHQ]H�personali ed educative. Ricorrono infatti i 100 anni dalla nascita
di don Didimo Mantiero e i 50 anni dalla fondazione del Comune
dei Giovani. Per molti di noi sono stati due grandi doni che il
6LJQRUH� FL� KD� IDWWR�� /·LQFRQWUR� FRQ� OD� SHUVRQD� GL� GRQ�'LGLPR��ha cambiato sicuramente qualcosa della nostra vita. Non per
tutti sarà stato un maestro, ma sicuramente per tutti è stato un
segno. La ricorrenza dei 100 anni della sua nascita sarà quindi
XQ·RFFDVLRQH� SHU� GDUH� JORULD� D� 'LR� H� WHVWLPRQLDUH� GL� IURQWH�DOOD�VRFLHWj�DWWXDOH�FKH�OD�IHGH�FDPELD�OD�YLWD��/·HVSHULHQ]D�GL�preghiera che trae origine dalla Dieci è ormai conosciuta in più
SDUWL�G·,WDOLD��,����DQQL�GHO�&RPXQH�GHL�*LRYDQL�H�OD�VWUDRUGLQDULD�esperienza educativa vissuta con don Didimo saranno
XQ·RFFDVLRQH�SHU�DSSURIRQGLUH�LO�GRQR�FKH�FL�q�VWDWR�RIIHUWR�GDOOD�divina Grazia.
Per cogliere al meglio questa straordinaria opportunità è stato
costituito un comitato organizzatore, che raccoglierà tutta la
documentazione, le idee e i suggerimenti di quanti hanno
YLVVXWR�O·HVSHULHQ]D�GHO�&RPXQH�GL�*LRYDQL�R�KDQQR�EHQHÀFLDWR�GHOO·D]LRQH�SDVWRUDOH�GL�GRQ�'LGLPR�Da questo comitato è stata predisposta la pubblicazione di
questo notiziario periodico.
,O� IRJOLR� VDUj� LQYLDWR� D� WXWWL� H� DYUj� OD� VHJXHQWH� LPSRVWD]LRQH��in prima pagina sarà
LOOXVWUDWD� OD� ÀJXUD�sacerdotale di don
Didimo; in seconda
pagina troverà spazio
O·HVSHULHQ]D�GL�SUHJKLHUD�della Dieci; nella terza
pagina sarà evidenziata
la storia del Comune
dei Giovani; in quarta
pagina saranno illustrate
le iniziative programmate
SHU�O·DQQR������LQ�RUGLQH�DL� FLQTXDQW·DQQL� GHOOD�VH]LRQH� FDOFLR� GHOO·$�� 6��Santa Croce.
&L� DXJXULDPR� FKH� ÀQ�G·RUD� O·HQWXVLDVPR� GL�giovani e vecchi contagi
il più possibile la città
di Bassano e quanti
EHQHÀFLDQR� GHOO·D]LRQH�educativa collegata al
nostro carisma.
/·DQQR������VDUj�ULFFR�GL�LPSRUWDQWL�LQL]LDWLYH�H�PDQLIHVWD]LRQL��sulla cui organizzazione avremo modo di ritornare nei prossimi
numeri del presente notiziario.
Il presidente
Giovanni Scalco
Don Didimo Mantiero nacque a
Novoledo di Villaverla il 22 giugno
1912. Ordinato sacerdote il 22
maggio 1937, divenne parroco
di Santa Croce in Bassano del
Grappa il 26 aprile 1953. Rimase
QHOOD� SDUURFFKLD� ÀQR� DO� ���settembre 1979. Morì a Bassano
del Grappa il 13 giugno 1991.
Di forte personalità e carattere
“ruspio”, ma schietto e sincero,
da giovane aspirava a diventare
monaco. Entrò nel seminario di Vicenza nel 1931, forse su
consiglio dello zio Antonio, vescovo di Patti (Messina) e
successivamente di Treviso dal 1936 al 1956, del quale subì
sempre il fascino sacerdotale per la sua carità incondizionata
H�GL�FXL�FRQVHUYz�VHPSUH�OD�IRWRJUDÀD�DSSHVD�DO�PXUR��3RYHUR�ÀQR�DOOD�PLVHULD��FRPH�VFULYHUj�DO�VXR�FRQVLJOLHUH�VDQ�*LRYDQQL�&DODEULD�� HEEH� GD� TXHVW·XOWLPR� SUH]LRVL� VXJJHULPHQWL� SHU�O·DWWLYLWj�SDVWRUDOH�WUD�L�JLRYDQL��)RQGz�QHOO·DQQR������La Dieci,
associazione di preghiera e penitenza che si rifà al patto tra Dio
e Abramo per la salvezza della città.
'RSR� O·RUGLQD]LRQH� SUHVELWHUDOH� SHU�opera del grande Vescovo di Vicenza
0RQV��)HUGLQDQGR�5RGROÀ�IX�PDQGDWR�cappellano in diverse parrocchie del
vicentino, tra cui Cavazzale, Santorso,
Valdagno, dove rimase otto anni come
GLUHWWRUH� GHOO·RUDWRULR� VDQ� &OHPHQWH� H�GRYH� SURJHWWz� O·HVSHULHQ]D� GHOOD� FLWWj�dei Giovani, poi realizzata a Santa
Croce di Bassano con il nome di
Comune dei Giovani.
Ordinato sacerdote puntò subito in alto,
come ebbe a scrivere nel suo diario Il
volto più vero�� ´YROHYR� GLYHQWDUH� XQ�Uno”.
Partecipò attivamente alla resistenza
come cappellano della brigata Loris
FKH� RSHUDYD� QHOO·DOWR� YLFHQWLQR� WUD�Vicenza e Schio. Rischiò più volte la vita per assistere i suoi
giovani partigiani e fu insignito, nonostante la sua contrarietà,
della croce di guerra al valor militare.
Durante l'amministrazione Martinelli
(1975-1980) sono state intitolate
alcune vie attorno alla chiesa di Santa
&URFH�- a 0RQVLJQRU� )HUGLQDQGR� 5RGROÀ,
Vescovo di Vicenza, in onore della sua
grande azione pastorale e catechetica;
- a Jacques Maritain��ÀORVRIR�IUDQFHVH��per le sue intuizioni per l'impegno dei
cattolici nella vita politica;
- ad Antonio Rosmini��SUHWH�ÀORVRIR�H�dichiarato beato, autore delle "Cinque
piaghe della Chiesa", grande maestro
di vita cristiana;
- a San Tommaso D'Aquino, insuperato
ÀORVRIR�H� WHRORJR�VXOOH�FXL�RSHUH�VL�q�fondata la preparazione culturale di
innumerevoli generazioni di cristiani.
Queste quattro vie simboleggiano il
progetto educativo e pastorale di don
Didimo Mantiero
FLASH
0RQV��)HUGLQDQGR�5RGROÀ��YHVFRYR�GL�Vicenza dal 1911 al
������LQWUHSLGR�GLIHQVRUH�della fede e della libertà
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CINQUANTESIMO DELLA NASCITA DEL COMUNE DEI GIOVANIDUEMILADODICI
CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON DIDIMO MANTIERO
LO SPIRITO DI PREGHIERAvalidità nei secoli del patto siglato tra
Dio e Abramo, ha sempre proposto ai
VXRL� JLRYDQL� O·LGHD� GL� TXHVWR� FRPSLWR�JUDQGH�QHOOD�YLWD��'LR�FKLDPD�RJQXQR�– i giovani per primi – a essere
responsabile della vita e della salvezza
di chi gli sta accanto.
Padre Lorenzo Caselin lo ricorda
con chiarezza ripensando ai molti
GLVFRUVL� VHQWLWL� GD� GRQ� 'LGLPR�� O·LGHD�di una passione per gli altri, di una
responsabilità sociale di ognuno nei
FRQIURQWL� GHO� SURVVLPR�� RJQL� QRVWUD�azione può far del bene o del male non
soltanto a noi, bensì a tutti gli altri.
Ancora don Didimo insisteva – sulle
SDUROH�GHOOD�0DGRQQD�GL�)DWLPD�²�©PROWL�VL� SHUGRQR� SHUFKp� QRQ� F·q� FKL� SUHJD� H�VL� VDFULÀFD� SHU� ORURª� �FIU�� ´,O� &RPSLWR� GL�Abramo”, pag. 81 e succ.).
Don Didimo Mantiero è stato un così
grande maestro che moltissimi di quei
giovani da lui incontrati lo hanno seguito
e alcuni di loro hanno anche offerto
la loro vita nello spirito della Dieci. Su
questo foglio avremo modo di leggere la
storia di alcuni di questi giovani.
3ULPD� GL� WXWWR� SHUz�� O·HVSHULHQ]D�educativa e tutto il movimento che hanno
preso origine da don Didimo, hanno la
responsabilità ineludibile di scoprire, approfondire
e far conoscere sempre più compiutamente il
carisma del proprio fondatore.
Una ricerca e un impegno che danno gusto alla
vita.
Gabriele Alessio
Recentemente Papa Benedetto
;9,� KD� DYXWR� PRGR� GL� ULFRUGDUH� OD�fondamentale importanza per la
salvezza delle nostre città della
SUHVHQ]D� GHL� JLXVWL�� ©$EUDPR�� QHOOD�sua appassionata disputa con Dio
per risparmiare la città di Sodoma ha
RWWHQXWR� GDO� 6LJQRUH� GHOO·8QLYHUVR�O·DVVLFXUD]LRQH� FKH� VH� FL� VDUDQQR�dieci giusti non distruggerà la città
(Genesi 18, 22-33). Grazie a Dio, nelle
QRVWUH�FLWWj�FL�VRQR�PROWL�SL��GL�GLHFL�JLXVWL�ª��3DSD�%HQHGHWWR�;9,�����maggio 2010, messaggio inviato al Kirchentag ecumenico di Monaco
di Baviera).
3HU�WURYDUH�TXHVWL�JLXVWL��VXOO·HVHPSLR�GHO�JUDQGH�SDWULDUFD�$EUDPR��LO�Signore si è servito anche di un giovane prete di campagna, quel don
Didimo Mantiero, del quale ci stiamo preparando
a ricordare come merita i cento anni dalla nascita.
Molti dei più giovani, purtroppo, non lo hanno mai
conosciuto di persona, ma solo conoscendone
OD� YLWD�� LO� SHQVLHUR� H� LO� FXRUH�� QRQ� VDUj� GLIÀFLOH�ULFRQRVFHUQH� OD� VWUDRUGLQDULD� ÀJXUD� GL� SUHWH� H� GL�HGXFDWRUH��6LQ�GDOOH�VXH�SULPH�H�GLIÀFLOL�HVSHULHQ]H�pastorali, don Didimo forte della convinzione della
Ricordo annuale di Guido Revoloni presso il cippo di Dueville (VI)Don Mario Ghibaudo, 23 anni, primo “martire” de La Dieci ucciso a Boves
(CN) il 19/09/1943
´4XHOOR�FKH�PDQFD�D�PROWL�GL�QRL��ÀJOLROR�FDUR��è la preghiera. Facciamo tante fatiche, tante prediche, ma preghiamo meno. Gesù domanda in primo luogo la preghiera. È Dio che ha suggerito la Dieci; coltivala perché Dio la vuole.” San Giovanni Calabria
DON DIDIMO, LUMINOSA FIGURA DI SACERDOTEPROSEGUE_
'HO�SHULRGR�GHOOD�JXHUUD�����������VRQR�JOL�HSLVRGL�SL��OXPLQRVL�FKH�FRLQYROVHUR�L�SULPL�GHOOD�Dieci��$OGR��6WHOYLR��/LQR��GRQ�0DULR��*XLGR��)X�JUDQGH�DSRVWROR�GHOOD�FDULWj��FRPH�HEEH�D�VFULYHUH�PRQV��3LHWUR�1RQLV��YHVFRYR�GL�9LFHQ]D�GXUDQWH�OD�PDODWWLD�GL�GRQ�Didimo (1979-1991). Dotato di grande conoscenza dei comportamenti degli animali e della psicologia umana, di vasta cultura
XPDQLVWLFR�OHWWHUDULD�H�LQ�SDUWLFRODUH�GL�'DQWH��GLYXOJz�WUD�L�JLRYDQL�O·DPRUH�DOOD�9HULWj�H�DOOD�OLEHUWj��VHQ]D�FRQGL]LRQDPHQWL�ÀQR�DO�VDFULÀFLR�GHOOD�YLWD�Ebbe grandi ammiratori, ma fu anche segno di contraddizione.
Amico dei poveri, dei contadini e delle classi più deboli realizzò la “cattedrale” tra i baraccati di via Capitelvecchio, dove coltivava i
suoi tesori nascosti tra i sofferenti.
Aprì la sua canonica ai giovani che ne fecero luogo di studio, di gioco e di amicizie.
Colpito dal morbo di Parkinson e da una grave alterazione cerebrale, dopo una lunga malattia morì il 13 giugno 1991, festa di
6DQW·$QWRQLR��GL�FXL�FRQVHUYDYD�XQ�SUH]LRVD�UHOLTXLD�ex ossibus, dopo oltre dieci anni di continua amorevole assistenza , diurna e
notturna, da parte dei suoi giovani.
6X�GL�OXL�IXURQR�VFULWWL�L�YROXPL�´,O�FRPSLWR�GL�$EUDPRµ��HG��-DFD�%RRN��´/D�'LHFLµ��HG��6DQ�3DROR���´,O�YROWR�SL��YHURµ��HG��5L]]ROL��
´/·RSHUD�VDUj�JUDQGH�VH�VDUj�SLFFROD�� VDUj� ULFFD� VH� VDUj�SRYHUD��DYUj� OD�SURWH]LRQH�GL�'LR� VH� QRQ� FHUFKHUj� TXHOOD�degli uomini.”
San Giovanni Calabria
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CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON DIDIMO MANTIERO
«Ogni nascita suppone una generazione e un parto che
non sono cose complicate ma delicate e alle volte anche
GLIÀFLOL��'RSR�WXWWR�q�VRUULVR�SHUFKp�TXDOFKH�FRVD�q�QDWR��/·LGHD� GHO� &RPXQH� GHL� *LRYDQL� q� QDWD� QHOOD� PHQWH� GL�XQ�VDFHUGRWH�FKH�VH� OD�SRUWz�SHU�FLUFD� WUHQW·DQQL��7DQWL�davvero. Più che dai libri fu studiata dalla realtà, dalla
YLWD� FRUUHQWH�� Ë� SHU� TXHVWR� FKH� YHQQH� OHQWDPHQWH�� /D�realtà procede da una logica più viva, sperimentata.
Richiede più tempo. In compenso dovrebbe durare più a
lungo. I giovani sono simili, ma per niente identici. Ridurli
DOO·LGHQWLFLWj� q� LPSRVVLELOH�� VFRUUHWWR� H� LQJLXVWR�� ,GHQWLFL�no ma simili sì.
Sono come gli spicchi di un arancio. Tanti e diversi, ma
conviventi nello stesso frutto. I giovani sono diversi per
temperamento, per cultura, per educazione, ma simili.
Basta riuscire a farli convivere.
La società non ha solo medici ma anche malati; non solo
professori ma anche scolari. Ognuno faccia e bene la
missione sua e ne avranno vantaggio gli individui e la
comunità. Nella società dei grandi ci sono anche i pazzi
H�L�GHOLQTXHQWL�H�OR�6WDWR�OL�PDQGD�LQ�SULJLRQH�R�OL�PHWWH�LQ�manicomio.
Nella società dei giovani se bene organizzata e
funzionante, se dei pazzi ci sono, lo sono solo in potenza
H� VL� VHJQDODQR� GD� Vp�� /R� VWDWR� GLVFLSOLQD�� UDUDPHQWH�educa. Il Comune dei Giovani soprattutto educa. Se ogni
paese sapesse farsi il suo Comune dei Giovani come
OR�YHGLDPR�QRL��TXDQWH�SULJLRQL�GLYHQWHUHEEHUR�VFXROH�H�RVSHGDOL��Ë�GLIÀFLOH�FDSLUOR�PD�q�FRVu��/·DOEHUR�FUHVFLXWR�VWRUWR�LQ�SULPDYHUD��QRQ�VL�UDGGUL]]D�LQ�DXWXQQR��,O�JLRYDQH�FUHVFLXWR�PDOH�ÀQR�DL��YHQW·DQQL��QRQ�FDPELHUj�URWWD�D�WUHQWD��0D�q�SHUORPHQR�DOWUHWWDQWR�YHUR�che chi vive bene i giovani anni, continuerà i suoi passi
anche da adulto.
Noi lo abbiamo provato. Si fecero prima gli spicchi del
frutto. Solo poi, piano piano, nel rispetto di ognuno si
SDVVz�DOO·XQLWj�GHOO·DUDQFLR��
L'IDEA DEL COMUNE DEI GIOVANI
'��0DQWLHUR��,O�&RPXQH�GHL�*LRYDQL���9LFHQ]D�������SS�����
Per diversi anni don Didimo cerca di dare una forma precisa
DOO·LQWXL]LRQH� FKH� OR� DQLPD�� /H� SULPH� HVSHULHQ]H� SDVWRUDOL�forniscono ulteriore materiale di indagine e ricerca.
4XHVWD� LQWXL]LRQL� GXUz� SHU� FLUFD� WUHQW·DQQL�� ÀQFKp� QHO� ����� D�%DVVDQR� GHO� *UDSSD� GLHGH� ÀQDOPHQWH� YLWD� DO� Comune dei
Giovani.
&RVu�q�QDWR�LO�&RPXQH�GHL�*LRYDQL��4XHOOL� GHOOD�PXVLFD� FRQWLQXDURQR� D� VXRQDUH�� TXHOOL� GHO�calcio a giocare e così via, ma tutti si trovarono insieme
a pregare, a cercare denaro; insieme alle conferenze
culturali; a conoscersi ad aiutarsi, ad appassionarsi ogni
DXWXQQR� DOO·RUD� GHOOH� YRWD]LRQL� SHU� OD� VFHOWD� GHL� QXRYL�ministri e del nuovo sindaco».
Settembre 1979. Don Antonio Gonzato succede a don Didimo alla guida della parrocchia di Santa Croce.
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CINQUANTESIMO DELLA NASCITA DEL COMUNE DEI GIOVANIDUEMILADODICI
CENTENARIO DELLA NASCITA DI DON DIDIMO MANTIERO
La nostra Associazione Calcio festeggia a settembre del 2011 i 50 anni dalla fondazione.
Nata nel 1961 su iniziativa di alcuni giovani e subito accolta con favore dal nostro
fondatore Don Didimo Mantiero, la società ha sempre dato particolare risalto agli aspetti
formativi ed educativi propri dello sport in generale e del calcio in particolare, e non
VROR�D�TXHOOL�VWUHWWDPHQWH�DJRQLVWLFL��&LQTXDQW·DQQL�GL�DWWLYLWj�VRQR�XQ�WUDJXDUGR�PROWR�VLJQLÀFDWLYR��H�SHU�TXHVWR�FL�VWLDPR�SUHSDUDQGR�FRQ�LPSHJQR�SHU�XQD�EHOOD�IHVWD��H�FRQ�gratitudine verso coloro che hanno fatto nascere questa società.
0ROWLVVLPL�JLRYDQL�VRQR�FUHVFLXWL�QHOO·DPELHQWH�FDOFLVWLFR��IRUWL�GHOO·HVSHULHQ]D�HGXFDWLYD�del Comune dei Giovani, di cui il calcio è sempre stata una delle più seguite attività.
BUON COMPLEANNO SANTA CROCE
La festa di compleanno avrà luogo
VENERDÌ 16 SETTEMBRE ALLE ORE 20.30
Nel corso del prossimo anno 2011 si svolgeranno anche alcuni incontri di carattere sportivo e formativo
oltre che manifestazioni calcistiche per ragazzi, delle quali sarete informati.
3HU�O·RFFDVLRQH�q�LQ�SUHSDUD]LRQH�DQFKH�XQ�OLEUR�VXOOD�VWRULD�GHOOD�VRFLHWj�FDOFLVWLFD��Intanto guarda come eravamo nel lontano 1961.
In Piedi da sinistra: Torresan Antonio, Scomazzon Sante, Zonta Roberto, Beraldin Annibale, Teosini Pietro, Primon DinoAccosciati: Peron Giorgio, Gastaldello Gianfranco, Artuso Giovanni, Alberton Rinaldo, Grigoletto Gianfranco. A destra in piedi il primo Presidente Zonta PierGiorgio
Comitato Organizzatore
Gabriele Alessio, David Bozzetto, don Giuseppe Bonato,
Enrico Fietta, Gianfranco Grigoletto, Luciana Labinaz, Eliana
Lozzi, Loris Marin, Andrea Mariotto, Paolo Mariotto, Giovanni
Meneghetti, Giovanni Scalco, Paola Teosini, Egidio Torresan,
Luca Torresan.
I membri del Comitato sono a disposizione per raccogliere
esperienze, ricordi, commenti e suggerimenti.
È inoltre possibile fare riferimento ai seguenti recapiti:
E-MAIL: [email protected]. 340 6925310SEDE DEL COMITATO: Strada del Tesoro 18/A – 36061 Bassano del Grappa (VI)
Pietro Teosini, tra i primi giocatori,
ricorda che la seconda muta di maglie
fu fatta da Ada Simonetto, ed era di
lana. Queste maglie erano bianche con
una striscia obliqua. Gli allenamenti
si facevano anche correndo lungo le
strade delle contrade della parrocchia.
$OO·LQL]LR� VL� VXVFLWDYD� XQD� FHUWD�curiosità e talvolta, in alcuni, anche
imbarazzo.
<<Ricordo che una sera di
allenamento, mentre si correva in
pantaloncini corti bianchi lungo le
VWUDGH�SROYHURVH�GHOO·DWWXDOH�TXDUWLHUH�Merlo, alcune donne fermarono il
parroco, don Didimo, che ci seguiva
in bicicletta ad una certa distanza,
come faceva spesso. Queste donne
dissero al parroco che un gruppo
di ragazzi era passato di corsa e “in
mutande”. “Lo so - rispose don Didimo
- sto correndo loro dietro per prenderli,
rimproverarli e mandarli via”>>.
&85,26,7$·