Codice: PGSGQ 50
Data: 01/1/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
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Nome/funzione Firma
Redazione Lucia Infante/Famacista
Verifica e approvazione Specifici referenti e responsabili
per ogni allegato
Emissione Valentina Venturino/Direzione
Sanitaria- CIO
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
Sommario 1 SCOPO/OBIETTIVI ......................................................................................... 3
1.1 SCOPO ............................................................................................................. 3 1.2 OBIETTIVI ........................................................................................................ 3
2 CAMPO DI APPLICAZIONE ............................................................................. 3
3 MODIFICHE ALLE REVISIONI PRECEDENTI .................................................. 3
4 DEFINIZIONI.................................................................................................. 4
4.1 GLOSSARIO ....................................................................................................... 4 4.2 SIGLARIO ......................................................................................................... 4
5 MATRICE DELLE RESPONSABILITÀ/ATTIVITÀ .............................................. 4
6 DIAGRAMMA DI FLUSSO ................................................................................ 4
7 DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ ..................................................................... 5
8 RIFERIMENTI E ALLEGATI ............................................................................. 5
8.1 RIFERIMENTI E/O BIBLIOGRAFIA.............................................................................. 5 8.2 ALLEGATI ......................................................................................................... 6
9 INDICATORI/PARAMETRI DI CONTROLLO.................................................... 6
10 LISTA DI DISTRIBUZIONE .......................................................................... 6
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Revisione: 4
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Scopo/Obiettivi
Scopo La profilassi antibiotica per i pazienti chirurgici dovrebbe mirare a: • ridurre l’incidenza di infezioni del sito chirurgico utilizzando gli antibiotici secondo quanto dimostrano le prove di efficacia; • utilizzare gli antibiotici secondo quanto dimostrano le prove di efficacia; • minimizzare gli effetti degli antibiotici sulla flora batterica del paziente; • minimizzare gli effetti indesiderati degli antibiotici; • indurre le minori modificazioni possibili alle difese immunitarie del paziente. È importante sottolineare il fatto che la profilassi antibiotica si aggiunge a una buona tecnica chirurgica, ma non la sostituisce e che la prevenzione rappresenta una delle componenti essenziali di una politica efficace per il controllo delle infezioni acquisite in ospedale.
Obiettivi La stesura di una procedura operativa aziendale sull’antibiotico profilassi perioperatoria nasce dalla necessità di dare in quest’ambito un’omogeneità comportamentale derivante da evidenze cliniche e prove di efficacia. Si intende così ridurre l’insorgenza di resistenze batteriche difficilmente gestibili utilizzando strumenti adeguati in ogni ambito di applicazione ed ottimizzando contemporaneamente la spesa ospedaliera per farmaci antibatterici.
Campo di applicazione I fattori che influenzano l’incidenza di infezione del sito chirurgico sono numerosi, quelli che correlano in modo indipendente sono rappresentati da: • classe di intervento; • impianto di materiale protesico; • durata della degenza prima dell’intervento; • durata dell’intervento; • malattie concomitanti.
Per gli interventi di elezione la profilassi antibiotica è raccomandata nella chirurgia pulita e nella chirurgia pulita-contaminata. Nel caso della chirurgia contaminata o con presenza di particolari fattori di rischio, la scelta di eseguire una profilassi piuttosto che una terapia andrà valutata separatamente per ogni tipologia di intervento/situazione sulla base delle prove disponibili.
Modifiche alle revisioni precedenti Revisione Data Motivo dell’aggiornamento
0 07/01/02 Prima emissione a seguito della revisione complessiva del sistema di accreditamento della struttura.
1 07/01/04 Revisione degli schemi antibiotici in occasione delle linee guida ISS datate Settembre 2003
2 01/07/09 Revisione degli schemi antibiotici in occasione delle linee guida ISS datate luglio 2008
3 01/11/2010 Errata corrige dose post-operatoria cefazolina Questa procedura viene revisionata ogni tre anni, salvo l'emanazione di nuove norme o linee guida o l'emergere di fattori critici.
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Definizioni
Glossario Termine Significato Colonizzazione
presenza di microrganismi sulla cute o sulle mucose in assenza di invasione tissutale, di segni clinici locali, regionali o sistemici.
Infezione condizione caratterizzata dalla presenza in un organo o tessuto di microrganismi in replicazione; si caratterizza per l’esistenza di segni clinici o di una risposta immunologica.
Prevenzione delle ISC
insieme di misure di tipo non farmacologico che tendono a evitare il contatto fra germi e paziente.
Profilassi antibiotica delle ISC provvedimento di tipo farmacologico che tende a evitare che il contatto fra germi e paziente sia causa di infezione.
Terapia antibiotica delle ISC provvedimento di tipo farmacologico che si attua una volta che l’infezione si è determinata al fine di risolverla.
Interventi puliti interventi nel corso dei quali non si riscontra alcun processo flogistico, in cui la continuità della mucosa respiratoria, intestinale o genito-urinaria non viene violata e in cui non si verifica alcuna violazione delle regole di asepsi in sala operatoria
Interventi puliti-contaminati interventi nei quali la continuità della mucosa respiratoria, intestinale o genito-urinaria viene violata, ma senza perdite di materiale verso l’esterno
Interventi contaminati interventi in cui sono presenti segni di flogosi acuta (senza pus), o dove vi sia una visibile contaminazione della ferita, come per esempio perdite copiose di materiale da un viscere cavo durante l’intervento o ferite composte/aperte (verificatesi meno di 4 ore prima dell’intervento)
Interventi sporchi interventi effettuati in presenza di pus o su un viscere cavo precedentemente perforato o su ferite composte/aperte (verificatesi oltre 4 ore dall’intervento)
Siglario Sigla-acronimo-abbreviazione Significato ISC Infezioni del Sito Chirurgico CIO Comitato Infezioni Ospedaliere
Matrice delle responsabilità/attività Attività Medico Infermiere CIO
Prescrizione R
Somministrazione C R
Verifica C C R
R=responsabile; C=collaboratore
Diagramma di flusso Medico di Reparto Infermiere di sala
operatoria Infermiere di
reparto CIO
Valutazione dei
fattori di rischio del paziente e del tipo
di intervento
Prescrizione del protocollo di profilassi
da eseguire
Preparazione del farmaco e
somministrazione all’induzione
dell’anestesia
Preparazione del farmaco e
somministrazione secondo quanto
previsto dal medico
Verifica delle
modalità operative
e di gestione
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Descrizione delle attività Cosa Il farmaco scelto per la profilassi dovrà avere uno spettro di azione che garantisca l’efficacia
nei confronti dei probabili contaminanti. È dimostrato che l’efficacia della profilassi si limita ai contaminanti endogeni; solo questi patogeni possono, infatti, essere ragionevolmente previsti e quindi «coperti» dalla profilassi antibiotica. Le cefalosporine di III e IV generazione, i monobattami, i carbapenemi, la piperacillina/ tazobactam non sono raccomandati a scopo profilattico. È preferibile riservare tali antibiotici, efficaci sui patogeni multiresistenti, agli usi terapeutici. La scelta di utilizzare un glicopeptide in profilassi deve essere limitata esclusivamente a situazioni selezionate e comunque solo in occasione di interventi maggiori con impianto di materiale protesico (cardiochirurgia, chirurgia ortopedica, chirurgia vascolare, neurochirurgia) e solo in presenza di una colonizzazione o infezione da MRSA o di un’incidenza alta di ISC causate da stafilococchi meticillino-resistenti, verificata attraverso una sorveglianza clinica e microbiologica delle ISC a livello locale. A scopo profilattico potranno essere utilizzati antibiotici di provata efficacia per tale uso, e che vengono impiegati in terapia solo per il trattamento delle infezioni da patogeni che non presentano particolari fenomeni di resistenza.
Quando La profilassi antibiotica è raccomandata nella chirurgia pulita (per condizioni in cui l’eventuale complicanza postoperatoria mette in pericolo la vita del paziente) e nella chirurgia pulito-contaminata. Nel caso della chirurgia contaminata la scelta di eseguire una profilassi piuttosto che una terapia andrà valutata separatamente per ogni tipologia di intervento o situazione sulla base delle prove disponibili. Per quanto riguarda la chirurgia sporca viene raccomandato di iniziare da subito una terapia. Nella maggior parte dei casi la profilassi antibiotica deve essere iniziata immediatamente prima delle manovre anestesiologiche e comunque nei 30-60 minuti che precedono l’incisione della cute. La scelta di continuare la profilassi oltre le prime 24 ore del postoperatorio non è giustificata.
Chi La somministrazione all’induzione dell’anestesia avviene in sala operatoria, mentre le eventuali dosi successive sono preparate e somministrate in reparto.
Come In generale l’antibioticoprofilassi viene praticata per via endovenosa. Vi sono comunque evidenze in pochi e specifici ambiti di efficacia dell’antibioticoprofilassi per via orale.
Gestione non conformità
Ogni decisione di discostarsi dalle presenti indicazioni dovrà essere segnalata e motivata in cartella.
Riferimenti e allegati
Riferimenti e/o bibliografia
• Antibioticoprofilassi perioperatoria nell’adulto- Linea Guida- settembre 2008 http://www.snlg-iss.it/lgn_antibioticoprofilassi_perioperatoria 2008
• Carapeti EA, Kamm MA, Mc Donald PJ, Phillips RK ; Double blind randomised controlled trial of effect of metronidazole on pain after day-case haemorrhoidectomy; Lancet 1998; 351 (9097): 169-172
• Cheetham MJ, Phillips RK; Evidence-based practice in haemorrhoidectomy; Colorectal Dis 2001; 3 (2): 126-134
• Bacterial Endophtalmitis Prophylaxis For Cataract Surgery:An Evidence-based Update. Ophthalmology 2002; 109:13-26
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Data: 01/01/2012
Revisione: 4
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Allegati
Allegato 1: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Generale Bra Allegato 2: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Generale Alba Allegato 3: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Ortopedica Alba-Bra Allegato 4: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Ginecologica Alba-Bra Allegato 5: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Urologica Allegato 6: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in ORL Allegato 7: Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in oculistica ed oftalmologia Allegato 8: Caratteristiche dei farmaci utilizzati negli schemi di profilassi antibiotica Allegato 9: Estratto per la Sala Operatoria sulla tempistica di somministrazione dei farmaci Indicatori/parametri di controllo La verifica dell’applicazione del protocollo in oggetto verrà effettuata nell’ambito dell’esecuzione della visita ispettiva. L’analisi dei dati verrà diffusa nell’ambito della relazione annuale sull’uso degli antibiotici.
Lista di distribuzione - SOC Chirurgia Bra - SOC Chirurgia Alba - SOC Ortopedia Bra - SOC Ortopedia Alba - SOC Ginecologia Bra - SOC Ginecologia Alba - SOC Urologia - SOC ORL - SOC Oculistica - Sale operatorie - SOC Anestesia e Rianimazione Alba - SOC Anestesia e Rianimazione Bra - Direzione Sanitaria/CIO - Farmacia - Sito Internet Aziendale nella Sezione Farmacia Ospedaliera
Allegato 1
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Revisione: 4
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Nome/funzione Firma
Verifica Livio Tibaldi/Chirurgo
Approvazione Marco Valente/Direttore SOC
Chirurgia Bra
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Generale Bra
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Chirurgia della tiroide (gozzo, noduli tiroidei)
Varici La profilassi non è raccomandata
Laparocele-ernia All’induzione dell’anestesia: Cefazolina 2 g ev In caso di allergia ai betalattamici: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora di infusione
Colelitiasi
Nefrectomia
Interventi urologici
Isterectomia
Interventi alla mammella
Chirurgia pancreatica
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g ise l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora Dose postoperatoria: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora ogni 6 ore
Appendicectomia non perforata
Interventi alle vie biliari
Interventi all’intestino
Interventi allo stomaco
Prolasso rettale
Prostatectomia
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev + metronidazolo 500 mg ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h Metronidazolo 500 mg ev ogni 8 ore. In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: gentamicina 3 mg/kg+metronidazolo 500 mg Dose postoperatoria: non ripetere gentamicina, ma solo metronidazolo 500 mg ogni 8 ore
Amputazioni All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora Dose postoperatoria: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora dopo 6 ore dall’ultima somministrazione
Innesti di cute Solo in caso di paziente diabetico od alte particolari condizioni che potrebbero aumentare il rischio di contaminazione All’induzione dell’anestesia e poi ogni 12 ore amoxicillina+acido clavulanico 2.2 g ev (da 1.2 g se peso <50 kg) In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora Dose postoperatoria: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora dopo 6 ore dall’ultima somministrazione
Emorroidi
Rettocele
Fistole anali
Cisti sacro-coccigee
All’induzione dell’anestesia: metronidazolo 500 mg ev In seguito: metronidazolo 250 mg x 4 per os per 7 giorni
Allegato 2
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
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Nome/funzione Firma
Verifica Maria Teresa Capalbo/Chirurgo
Approvazione Salvatore Camera/Direttore
SOC Chirurgia Alba
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Generale Alba
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
varici videolaparocolecistectomia Ernie senza protesi Linfoadenectomia superficiale
La profilassi non è raccomandata
embolectomia by-pass, innesti Mastoplastica additive espansori o protesi ASA >3 Ernie con protesi Laparocele Chirurgia gastrica duodenale o del tenue in elezione Cisti pilonidale
All’induzione dell’anestesia: Cefazolina 2 g ev In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora di infusione
Appendicectomia Chirurgia colorettale
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev + metronidazolo 500 mg ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g. se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h Metronidazolo 500 mg ev dopo 8 ore dalla prima dose. oppure All’induzione dell’anestesia Piperacillina 2g+metronidazolo 500 mg Dose postoperatoria: metronidazolo 500 mg dopo 8 ore Piperacillina 2g dopo 12 ore In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: gentamicina 3 mg/kg+metronidazolo 500 mg Dose postoperatoria: non ripetere gentamicina, ma solo metronidazolo 500 mg dopo 8 ore dalla prima dose
Videolaparocolecistectomia ASA>2 Colecistectomia, chirurgia biliare, chirurgia resettiva epatica Chirurgia pancreatica
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h oppure All’induzione dell’anestesia Piperacillina 4g Dose postoperatoria: Piperacillina 2g dopo 12 ore In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora Dose postoperatoria: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora dopo 6 ore dall’ultima somministrazione
Chirurgia toracica
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g. se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora Dose postoperatoria: Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora dopo 6 ore dall’ultima somministrazione In caso di impianto di protesi: Vancomicina 1 g ev all’induzione e dopo 12 ore
Allegato 3
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
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Nome/funzione Firma
Verifica Stefano Bertolo/Ortopedico
Approvazione Piero Massetti/Direttore SOC
Ortopedia Bra
Victor Rosso/Direttore SOC
Ortopedia Alba
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Ortopedica Alba-Bra
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Interventi mano (Dupuytren, frattura scafoide)
Interventi piede
Interventi spalla
Osteosintesi medi e piccoli segmenti
Osteotomie di ginocchio
Ricostruzione LCA
Rimozione mezzi di sintesi
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia Clindamicina 600 mg ev
Chirurgia vertebrale
Osteosintesi di grandi segmenti
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia Clindamicina 600 mg ev Dose postoperatoria: Clindamicina 600 mg ev dopo 12 ore
Chirurgia protesica (protesi totali o parziali d’anca, ginocchio, spalla, caviglia)
All’induzione dell’anestesia Cefazolina 2 g ev Dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g ogni 8 h nelle prime 24 h In caso di allergia ai betalattamici: 1° scelta All’induzione dell’anestesia: Vancomicina 1 g
Dose postoperatoria: Vancomicina 1 g ogni 12 ore 2° scelta All’induzione dell’anestesia Clindamicina 600 mg ev Dose postoperatoria: Clindamicina 600 mg ev dopo 12
ore
NB: nel caso di chirurgia ortopedica settica Esposizione di III grado sec. Giustilo:
All’induzione dell’anestesia piperacillina 4g e.v. + netilmicina 300 mg e.v.
Nelle 72 ore successive: piperacillina 2g e.v. ogni 8 h + netilmicina 300 mg e.v. die
Allegato 4
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
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Pagina 1 di 1
Nome/funzione Firma
Verifica e approvazione Massimo Foglia /Direttore ff
SOC Ginecologia Alba
Verifica e approvazione Mario Ardizzoia/Direttore SOC
Ginecologia Bra
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Ginecologica Alba-Bra
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Isterectomia per via laparoscopica, vaginale, addominale, e radicale
Miomectomie
All’induzione dell’anestesia Piperacillina 4 g ev
Eventuale dose post-operatoria: Piperacillina 2 g ev dopo 12 ore In caso di allergia ai betalattamici: All’induzione dell’anestesia Clindamicina 600 mg ev Dose postoperatoria: clindamicina 600 mg dopo 12 ore
Taglio cesareo non elettivo (con travaglio in atto e/o rottura di membrane più di 6 ore prima dell’intervento)
Dopo il clampaggio del cordone ombelicale: Piperacillina 4 g ev
In caso di allergia ai beta-lattamici:
Dopo il clampaggio del cordone ombelicale:
Clindamicina 600 mg ev
Taglio cesareo elettivo
Dopo il clampaggio del cordone ombelicale:
Cefazolina 2 g ev
In caso di allergia ai beta-lattamici:
Dopo il clampaggio del cordone ombelicale:
Clindamicina 600 mg ev
Allegato 5
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
Pagina 1 di 1
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Chirurgia Urologica
Nome/funzione Firma
Verifica Pierpaolo Fasolo/Urologo
Approvazione Giuseppe Fasolis/Direttore SOC
Urologia
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Interventi in Day-Hospital Cistoscopia
30 minuti prima dell’intervento: Cefazolina 1 g ev In alternativa in paz allegici ai beta-lattamici o sottoposti ad instillazioni endovescicali con chemioterapici locali o immunoterapia con BCG: Chinoloni per via orale
Chirurgia minore varicocele orchiectomia cisti dell’epididimo fimosi
Di norma non è necessaria profilassi antibiotica. In presenza di fattori di rischio: All’induzione dell’anestesia: Cefazolina 2 g ev Eventuale dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g ev se l’intervento dura più di 3 ore
In caso di allergia ai beta-lattamici: All’induzione dell’anestesia: Clindamicina 600 mg ev
Biopsia prostatica Levofloxacina 500 mg cp: 1 cp/die dalla mattina dell’intervento e per i 4 giorni successivi
Chirurgia Prostatica Prostatectomia radicale
Chirurgia Vescicale
All’induzione dell’anestesia: Amoxicillina-Clavul 2.2 g o Piperacillina 2 g ev Eventuale dose intraoperatoria: Amoxicillina-Clavul 2.2 g i.v. se l’intervento dura più di 2.5 ore o Piperacillina 2 g i.v. se l’intervento dura più di 2.5 ore Eventuale dose postoperatoria:Amoxicillina-Clavul 2.2 g o Piperacillina 2 g ev ogni 12 ore solo nelle prime 24 ore
In caso di allergia ai beta-lattamici: All’induzione dell’anestesia: tobramicina 150 mg ev. Se necessario ripetere ogni 8 ore nelle prime 24.
Chirurgia maggiore nefrectomia radicale per via
extraperitoneale e per via intraperitoneale
Litotrissia
All’induzione dell’anestesia: Cefazolina 2 g i.v. Eventuale dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g i.v. se l’intervento dura più di 3 ore Eventuale dose postoperatoria: Cefazolina 1 g i.v. ogni 8 ore solo nelle prime 24 ore In presenza di fattori di rischio: All’induzione dell’anestesia: Amoxicillina-Clavul 2.2 g o Piperacillina 2 g ev Eventuale dose intraoperatoria: Amoxicillina-Clavul 2.2 g i.v. se l’intervento dura più di 2.5 ore o Piperacillina 2 g i.v. se l’intervento dura più di 2.5 ore Eventuale dose postoperatoria:Amoxicillina-Clavul 2.2 g o Piperacillina 2 g ev ogni 12 ore solo nelle prime 24 ore
In caso di allergia ai beta-lattamici: All’induzione dell’anestesia: tobramicina 150 mg ev Se necessario ripetere ogni 8 ore nelle prime 24.
Chirurgia protesica Posizionamento protesi peniena
per impotenza Posizionamento rete in prolene
per correzione di cistoceli e per la cura dell’incontinenza urinaria femminile
All’induzione dell’anestesia: Piperacillina 2 g + tobramicina 150 mg ev Eventuale dose intraoperatoria: Piperacillina 2 g ev se l’intervento dura più di 3 ore
In caso di allergia ai beta-lattamici: All’induzione dell’anestesia: tobramicina 150 mg + Vancomicina 1 g ev
NB: L’eventuale permanenza post-operatoria di cateteri o drenaggi può essere considerato valido motivo per continuare la profilassi oltre le 24 ore.
Allegato 6
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
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Nome/funzione Firma
Verifica e approvazione Edoardo Paganelli/Direttore
SOC ORL
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in ORL
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Adenotonsillectomia Ampicillina 500 mg all’induzione, poi Amoxicillina per os 500 mg 2 volte al giorno dal giorno dell’intervento per 3-4 giorni fino a controllo
Setto plastica Sfenoetmoidectomia e altre
poliposi nasali Asportazione di
neoformazioni del setto e fosse nasali
Chirurgia dell’orecchio o del naso e del collo
All’induzione dell’anestesia: Cefazolina 2 g ev
Eventuale dose intraoperatoria: Cefazolina 2 g ev se l’intervento dura più di 3 ore
In alternativa, solo in caso di allergia ai betalattamici:
All’induzione dell’anestesia
Clindamicina 600 mg ev oppure Cotrimoxazolo 2 f in 250 ml di fisiologica in 1 ora
NB: Terapia antimicrobica a scopo profilattico in pazienti che, a seguito di riduzione frattura al setto nasale o settoplastica tengono i tamponi in situ per più giorni:
Per i degenti: Cafazolina 1 g ogni 8 ore
Dopo la dimissione: Cefixima 400 mg cp, 1/die fino a rimozione dei tamponi
Allegato 7
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
Pagina 1 di 1
Nome/funzione Firma
Verifica e approvazione Alberto Alberti/Direttore SOC
Oculistica
Schemi di profilassi antibiotica perioperatoria in Oculistica ed Oftalmologia
Tipo o gruppi di interventi Antibiotico e posologia
Cataratta Iniezioni intravitreali Ciprofloxacina 500mg per os in monosomministrazione almeno 1 ora prima
dell’intervento
Chirurgia maggiore
vitrectomie distacchi di retina exanteratio bulbi
asportazione corpo estraneo dal vitreo
Ceftazidima 1 g due volte al giorno per tutta la durata del ricovero sostituito a domicilio da cefuroxima 500 mg due volte al giorno per 5-6 gg
• la terapia antibiotica topica viene utilizzata dal giorno successivo, alla rimozione della benda, e si protrae generalmente non meno di 15 giorni (salvo differente indicazione del chirurgo)
• la disinfezione avviene con betadine oftalmico e nel pre intervento viene applicato un collirio antibiotico.
Allegato 8
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
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Caratteristiche dei farmaci utilizzati negli schemi di profilassi antibiotica
AMOXICILLINA-ACIDO CLAVULANICO Emivita plasmatica: 1.2 ore circa dopo somministrazione i.v. dosaggio: 1.2-2.2 g in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: 30 minuti; inizio della somministrazione: 30 minuti prima dell’intervento; eventuale dose intraoperatoria: ogni 2.5 ore dall’inizio della profilassi.
CEFAZOLINA Emivita plasmatica: 1.8 ore dopo somministrazione i.v. dosaggio: 1-2 g in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: 20-30 minuti; inizio della somministrazione: 30 minuti prima dell’intervento; eventuale dose intraoperatoria: ogni 3 ore dall’inizio della profilassi.
CLINDAMICINA Emivita plasmatica: 1.5-2 ore dopo somministrazione i.v. dosaggio: 600 mg in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: 20-30 minuti (non deve superare 5 ml/minuto) inizio della somministrazione: 30 minuti prima dell’intervento; eventuale dose intraoperatoria: ogni 3-4 ore dall’inizio della profilassi.
COTRIMOXAZOLO Emivita plasmatica: 12 ore dosaggio: 2 fiale (ogni fiala=sulfametoxazolo 400 mg + trimetoprim 80 mg) in 250 ml
di fisiologica durata dell’infusione: 1 ora inizio della somministrazione: 1 ora prima dell’intervento non è necessaria la dose intraoperatoria
GENTAMICINA Emivita plasmatica: 6-8 ore dosaggio: 80 mg in 100-250 ml di fisiologica o glucosata 5% durata dell’infusione: almeno 1 ora inizio della somministrazione: almeno 1 ora prima dell’intervento non è necessaria la dose intraoperatoria
METRONIDAZOLO Emivita plasmatica di circa 8 ore dopo somministrazione i.v. dosaggio: 500 mg in 100 ml alla velocità di infusione di 5 ml/min non sono previste dosi intraoperatorie.
PIPERACILLINA Emivita plasmatica: 1.4 ore circa dopo somministrazione i.v. dosaggio: 2-4 g in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: 20-40 minuti; inizio della somministrazione: circa 30 minuti prima dell’intervento; eventuale dose intraoperatoria: ogni 2.5-3 ore dall’inizio della profilassi.
Allegato 8
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
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TOBRAMICINA
Emivita plasmatica: 1,6-5,6 ore circa dopo somministrazione i.v. dosaggio: 100-150 mg in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: 60 minuti; inizio della somministrazione: circa 60 minuti prima dell’intervento; non è necessaria la dose intraoperatoria
VANCOMICINA
Emivita plasmatica: 4-6 ore dopo somministrazione i.v. dosaggio: 1 g in 100 ml di fisiologica; durata dell’infusione: deve essere di almeno 60 minuti, onde evitare importanti effetti
collaterali da liberazione di istamina (eruzione eritematosa a carico del tronco e del collo detta “sindrome dell’uomo rosso”, sindrome ipotensiva da moderata a grave, sindrome spastica a livello della muscolatura toracica o paraspinale). Una somministrazione endovena rapida può causare ipotensione, che potrebbe essere particolarmente pericolosa durante l’induzione dell’anestesia. L’ipotensione può verificarsi anche se il farmaco viene somministrato nell’arco di 60 minuti; possono essere utili un trattamento con difenidramina e una ulteriore riduzione della velocità di infusione.
eventuale dose intraoperatoria: se l’intervento è ancora in corso dopo 8 ore.
Allegato 9
Data: 01/01/2012
Revisione: 4
PROFILASSI ANTIBIOTICA IN CHIRURGIA
ESTRATTO SULLA TEMPISTICA DI
SOMMINISTRAZIONE DEI FARMACI Pagina 1 di 1
⇒ La profilassi antibiotica deve essere iniziata immediatamente prima delle manovre anestesiologiche e comunque nei 30-60 minuti che precedono l’incisione della cute. (Da “Antibioticoprofilassi perioperatoria nell’adulto” emessa dal Sistema Nazionale Linee Guida dell’ISS settembre 2008)
⇒ La somministrazione all’induzione dell’anestesia avviene in sala operatoria, mentre le eventuali dosi successive sono preparate e somministrate in reparto.
Medico di Reparto Infermiere di sala operatoria
Infermiere di reparto
CIO
dose all’induzione ed eventuale dose intraoperatoria
dosi successive
CARATTERISTICHE DEI FARMACI UTILIZZATI NEGLI SCHEMI DI PROFILASSI ANTIBIOTICA
Farmaci da infondere almeno 30 min
prima dell’incisione della cute Farmaci da infondere almeno 60 min
prima dell’incisione della cute
Cefazolina Amoxicillina-acido clavulanico
Clindamicina Piperacillina
Metronidazolo
Cotrimoxazolo Gentamicina Tobramicina Vancomicina
Ogni decisione di discostarsi dalle presenti indicazioni dovrà essere segnalata e
motivata in cartella clinica
Valutazione dei fattori di rischio del paziente e del tipo
di intervento
Prescrizione del protocollo di profilassi
da eseguire
Preparazione del farmaco e
somministrazione all’induzione
dell’anestesia
Preparazione del farmaco e
somministrazione secondo quanto
previsto dal medico
Verifica delle
modalità operative
e di gestione