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Portfolio Architettura

Alessandro Ciro Banchieri

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INFORMAZIONI PERSONALI

NOME: Alessandro Ciro BanchieriDATA DI NASCITA: 16/08/1988

NAZIONALITÁ: ItalianaRESIDENZA: Loc. Capannelle - BARGA (LU)

OCCUPAZIONE DESIDERATA: Architetto/Graphic Design

ISTRUZIONE E FORMAZIONE

2015 Università degli studi di Firenze Laurea Magistrale in Architettura

2012 Università degli studi di Firenze Laurea Triennale in Scienze dell’Architettura

2007 I.T.C.G. L.Campedelli - Castelnuovo di Garfagnana(LU) Diploma di Geometra

2002-2007

ESPERIENZA PROFESSIONALE

2011-2012 Tirocinio Archit Architetti Associati di Arch. Bertolucci Paolo e Arch. Gabrielli Gian Luca

Via Sarzanese Nord, 2762 - Massarosa (LU)

2014-2015 Tirocinio Archit Architetti Associati di Arch. Bertolucci Paolo e Arch. Gabrielli Gian Luca

Via Sarzanese Nord, 2762 - Massarosa (LU)

C.V. Curriculum Vitae

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CONOSCENZE LINGUE STRANIEREInglese livello B2

COMPETENZE INFORMATICHE

Software computer grafica 2D e 3D Autodesk Autocad ®

Graphisoft Archicad ® Google Sketchup ®

Rhinoceros ®Maxon Cinema4D ®

V-Ray ®Software per fototoritocco e graphic design

Adobe Photoshop ®Adobe Illustrator ®Adobe Indesign ®

Adobe Muse ®Software per l’office automation

Microsoft Office ® Open office ®

I work ®Software per l’audio e video editing

Logic pro x ®Final cut pro x ®

Adobe After Effect ®Adobe Premiere Pro ®

INFO e CONTATTIMail: [email protected]

Cellulare: +39 340 1089900Skype: sandrino100

linkedin: Alessandro Banchieri

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Contenuti

TESI DI LAUREA TRIENNALE

Recupero dell’area ex fabbrica Nazzareno Goti Carmignano (PO)Parco Agricolo e Turistico

LABORATORIO DI RESTAURO

Appartamento del Papa - Certosa del Galluzzo (FI)

LABORATORIO ARCHITETTURA E AMBIENTE

Nuovo polo sportivo - San Giovanni Valdarno(FI)

LABORATORIO ARCHITETTURA E CITTÁ

Ricostruzione del tessuto urbano per la collocazione di nuove residenze e un parco cittadinoGalciana (PO)

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LABORATORIO ARCHITETTURA E STRUTTURA

Vertical Farm - Scandicci (FI)

SEMINARIO COMUNICARE L’ ARCHITETTURA E IL DESIGN

Modulo 1: Visual e GraficaModulo 2: La Computer Grafica per l’ Architettura e il Design

TESI DI LAUREA MAGISTRALE

Firenze Santa Maria NovellaLettura e intervento per una riorganizzazione

dell’area del Piazzale della stazione.

IL FLUSSO DI LAVORO

Le fasi necessarie per passare da idea a prodotto finale nel campo del Graphic Design.

Pag 64-73

Pag 74-85

Pag 86-111

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Recupero dell’ area ex fabbrica Nazareno Goti - Carmignano(PO).Parco agricolo e turistico.

T.T. Tesi di laurea Triennele

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AREA DI PROGETTOIl Progetto si situa nella frazione di Comeana, nel comune di Carmignano, tra le colline di Firenze, Prato ed Empoli.Anche se il territorio è in prevalenza collinare e caratterizzato da coltivazioni di viti ed ulivi, il luogo è dominato, ad un primo sguardo, dall’impatto visivo delle fabbriche.L’ edificio ha un impianto longitudinale, parallelo all’ asse viario principale (via Variante di Comea-na), dato dalla sommatoria di tre diversi corpi: il nucleo della produzione e della vendita, quello dei magazzini e infine il volume indipendente della filatura. Alla fine degli anni ottanta la Manifattura Goti ha cessato la propria attività ed i locali sono stati abbandonati, con l’unica eccezione dell’ area della filatura, data in affitto a terzi.Attualmente l’ edificio è in stato di forte abbandono e degrado, sia all’ esterno che all’interno, ma

la parte dell’edificio destinata alla filatura è ancora attiva ed al suo interno sono presenti nume-rosi macchinari storici di grandi dimensioni e valore culturale. L’ edificio si sviluppa linearmente

mantenendo la stessa quota altimetrica e andando a inserirsi prepotentemente nel contesto naturale formato da vegetazione e corsi d’ acqua. La convivenza con il paesaggio non risulta

dunque spontanea ed omogenea, ma forzata, ed interrompe bruscamente il rapporto tra natura e artificio.

MASTERPLANll progetto, concepito nella sede del corso di Laboratorio di Progettazione III prevede la realizzazione di un consorzio per lo sviluppo delle colture locali e del territorio. Il contesto è quello del parco agricolo che viene integrato con varie attività organizzate spazialmente attorno ad un sistema viario principale. Il progetto dunque propone un grande asse verde che, partendo dalla rotonda di arrivo, si snodi lungo tutto il versan-te collinare assecondandone il movimento e funzionando da grande arteria pedonale e ciclabile, che colleghi tutte le nuove funzioni (i servizi, l’area di promozione, l’area di formazione e l’area di ricezione).

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IPOTESI PROGETTUALE

Il progetto prevede la realizzazione di un centro servizi che garanti-sca ai visitatori, ma anche ai lavoratori, di poter conoscere, degu-

stare e vivere completamente il parco agricolo ed i suoi prodotti.Il sistema funzionale si sviluppa sull’ area adiacente all’ ex fabbri-ca, vicino alla rotonda di snodo, in questo punto è presente un

piccolo avvallamento che delinea già di per se le aree poten-zialmente sfruttabili per l’agricoltura e la produzione ed altre

per l’ incontro e la condivisione.Il Concept progettuale: prevede di collegare queste due zone attraverso un percorso attrezzato, in modo da percepire l’architettura parte integrante della natura del luogo.Il percorso verde attrezzato è stato pensato in modo tale da abbracciare i due versanti collinari fino ad arrivare alla strada principale riallineandosi ad essa, ed è pro-prio da qui che inizia il parco. Il visitatore percepirà già dall’ area dei parcheggi il carattere architettonico dell’ intera area, infatti il percorso pergolato è stato studiato anche per offrire un riparo alle autovetture.Percorrendo il pergolato troviamo uno punto di snodo che funge da ingresso principale all’intera area, sulla de-stra troviamo strutture inerenti alla produzione agricola e alla loro consumazione e sulla sinistra un’area di raccolta e condivisione dei prodotti.Nel punto di snodo troviamo il primo edificio ovvero il punto

informazioni che ospita al suo interno una zona di accoglienza al parco, permettendo ai visitatori di poter usufruire di un acces-

so ad internet tramite una zona internet point e di consultare testi inerenti alla storia del territorio circostante.

Dal punto informativo si diramano due nuovi percorsi pergolati che delimitano un’ area che svolge la funzione di mercato ortofrutticolo.

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Quest’ ultimo sviluppandosi su due piani è stato pensato in modo tale permettere al visitatore di poter usufruire dei prodotti della terra coltivata nell’area, in modo tale da coinvolgere chi visita il parco a conoscere il metodo produttivo dei prodotti ortofrutticoli e per condividere le proprie conoscenze.Proseguendo lungo il percorso centrale troviamo un nuovo complesso, un grande centro promozio-nale e culturale composto da una grande hall di accoglienza, un’ ampia zona di esposizione di piante e prodotti botanici, un book shop ed infine un bar che si affaccia all’area mercato.Il complesso è in parte interrato ed è illuminato per la maggior parte da un lucernaio centrale, all’in-terno troviamo inoltre un piano rialzato che permette al visitatore di proseguire verso un nuovo per-corso pergolato che si relaziona alle aree coltivate, da una parte l’orto giardino strettamente legato al mercato citato in precedenza e dall’ altra un uliveto ed alberi da frutto .L’ orto giardino si ricollega all’ arteria centrale relazionandosi al mercato adiacente, in modo tale da creare un percorso paesaggistico che invogli il vi-sitatore a conoscere i prodotti della terra.L’ orto giardino è inoltre un punto di affaccio verso l’intera area e verso soprattutto il versante oppo-sto.Percorrendo trasversalmente il giardino torniamo nel punto di raccolta centrale dove troviamo il se-condo ramo, quello inerente alla produzione ed alla vendita diretta dei prodotti della zona.Su questo ramo si innestano due edifici, interamente integrati alla collina ed esposti verso sud, il fran-toio ed il ristorante con vendita dei prodotti locali.Qui il visitatore può prendere parte alla vita produttiva, infatti l’ edificio è accessibile a tutti ed è possi-bile vedere la produzione in tempo reale grazie ad un percorso interno.Uscendo da questo percorso troviamo un punto di sosta dove vengono raccolti esposti e venduti i

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prodotti derivanti dalla produzione del frantoio, questo spazio di produzione e vendita viene affiancato da un secondo complesso, il ristorante.Il ristorante si integra con lo spazio circostante, da un lato ha un rapporto più diretto con la produ-zione dell’olio derivante dal frantoio, dall’ altro è strettamente collegato alla natura che lo circonda, infatti dalla terrazza esterna è possibile percorrere la collina e visitare le coltivazioni già presenti di ulivi e vedere il processo produttivo, la terrazza si ricollega al punto di snodo di partenza per avere un’ accessibilità più diretta e per creare un complesso organico che non trova interruzioni nella sua percorrenza.

AREE VERDIPer riconciliare il rapporto interrotto tra la natura e l’ area del centro dei servizi sono state estese e recuperate aree boschive che attualmente erano in degrado. La vegetazione penetra all’ interno del progetto fino ad essere un cardine dell’asse centrale, garantendo oltre che un aspetto estetico omogeneo, un vantaggio climatico nelle stagioni più calde. Per le zone più vicine alla viabilità delle autovetture sono previste aree boschive, in modo da filtrare i disturbi derivanti dal traffico. Le coper-ture degli edifici sonocostituite da grandi giardini praticabili in modo creare un paesaggio uniforme ed omogeneo.

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ASPETTO TECNOLOGICO

La struttura è composta da travi, travi secondarie, e pilastri in legno lamellare, sia per gli spazi chiusi che per gli spazi pergolati aperti. Il materiale che riveste esternamente i pacchetti verticali ed orizzontali è il legno oak. Le pareti di tamponamento in tipologia prefabbricata in legno xlam con ancoraggio alla platea di fondazione tramite dei profili ad “l” in modo da permettere un facile assemblag-gio con un guadagno in termine di costi e manodopera ed un ottimo isolamento termico. La pavimentazione esterna è costituita da cemento spatolato e levigato, trattato al mo-mento della posa. Le coperture sono realizzate in tipolo-gia tetto giardino sistema daku in modo da permettere un facile deflusso delle acque piovane. Le pareti interne sono realizzate anch’esse in legno truciolato rivestito in fibra di gesso. Il piano di calpestio è formato da: pavimentazio-ne in tavolato di legno, impermeabilizzante, massetto, ghiaia drenante, terreno di riporto. Le fondazioni sono di tipo a platea in cemento armato.

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Fu edificata a partire dal 1341 da Niccolò Acciaiuoli, Gran Siniscalco del Regno di Napo-li e membro di una delle più illustri casate fiorentine, ed alla sua morte (1365), l’edificio era quasi completato. La Certosa venne poi ampliata e arricchita da numerose donazio-ni nel corso dei secoli. La Certosa è composta da vari edifici: chiesa, sala capitolare, sagrestia, refettorio, chio-stri, officine ed abitazioni per i monaci ed i conversi. Venne progettata per accogliere al massimo 18 monaci di clausura e 5 fratelli conversi, come si può notare dal numero di abitazioni presenti in tutta la struttura. I monaci di clausura disponevano di una cella piuttosto grande, poiché vi dovevano trascorrere la quasi totalità della loro esistenza, in meditazione.

Al suo interno troviamo diverse strutture tra cui:-Palazzo Acciaiuoli-La pinacoteca-Il monastero-La foresteria-La Chiesa di San Lorenzo-Oratorio di S.Maria Novella-La cripta-Il corridoio del Colloquio (Parlatoio)-Il chiostrino dei Monaci-Sala del Capitolo-Refettorio-Il Chiostro Grande-Chiostrino dei Fratelli Conversi-L’appartamento del Papa

Appartamento del Papa - Certosa del Galluzzo (FI).

L.R. Laboratorio di Restauro

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La Certosa del Galluzzo è stata presa in esame da più la-boratori di restauro della Facoltà di Architettura di Firenze cercando di trovare soluzioni per la messa in sicurezza e il restauro dell’ intero edificio.Il tema scelto dal gruppo di lavoro è stato il restauro e la messa in sicurezza dell’appartamento del Papa, il quale si sviluppa su due livelli adiacenti alla Chiesa.In particolare è stato preso in esame il piano terra.La struttura presenta varie lesioni dovute a un problema di stabilità che si ripercuote su tutto l’edificato della Certo-sa, un problema alle fondazioni, un cedimento del terreno sta compromettendo la stabilità generale della struttura.In alcuni punti si sono venuti a creare delle forti lesioni nelle murature e nelle volte interne agli ambienti.In particolare questo problema si evidenzia nella facciata esterna dove è presente l’ appartamento del Papa, dato che è presente una forte lesione che percorre tutto il peri-metro della pavimentazione segno evidente di un cedimen-to delle fondazioni.Le lesioni si ripercuotono tuttavia anche in parte sulle volte a “schifo” presenti, e sulle murature che dividono i vari locali.Oltre al problema strutturale vi è anche un problema di degrado dovuto a vari fattori in seguito analizzati.

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L’ intervento di riqualificazione

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L.A.A. Laboratorio Architettura e AmbienteNuovo polo sportivo - San Giovanni Valdarno (FI).

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L’ area di progetto è situata nel centro storico di San Giovanni Val d’ arno in provicia di Arezzo.L’area di intervento si sviluppa principalmente su un asse adiacente a via Papa Giovanni XX|||.L’ intervento prevede la demolizione della palazzina della Telecom, il recupero di una muratura mediovale che delimita l’ area e la nuo-va costruzione di un edificio polifunzionale compreso di parcheggio che serva alla nuova complesso e alle residenze limitrofe del centro storico.

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Ricostruzione del tessuto urbano per la collocazione di nuove residenze e un parco cittadino a Galciana (PO).

L’ area di progetto è situata a Galciana (PO). Il nucleo urbano immerso nella periferia di Prato è attra-versato da un grande viale di collegamento, si tratta del Viale Leonardo da Vinci che collega la città di Prato e la sua periferia all’autostrada A11, un collegamento ritenuto necessario per defluire e diminu-ire il forte traffico cittadino che si è venuto a creare negli ultimi decenni. Il grande asse come in molti altri casi analoghi sparsi in altri contesti urbani italiani non tiene conto di tracce preesistenti e percorsi favorevoli, si limita a collegare due punti senza tenere conto del tessuto urbano esistente.L’ intervento prevede secondo Piano Regolatore la costruzione di alloggi ecosostenibili sul lato adia-cente al Viale Leonardo da Vinci e lo sfruttamento del resto dell’ area per la creazione di un parco cittadino.L’ intervento mira a ricostruire quella parte di maglia ormai distrutta dall’ inserimento del grande viale in modo da ritrovare i collegamenti con il tessuto preesistente.

L.A.C. Laboratorio Architettura e Città

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L’analisi urbana

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Il Masterplan 48

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La sistemazione del parco

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Vertical farmIl progetto prevede la riquali-

ficazione del quartiere di Scan-dicci dove attualmente è presente

una base militare di cui è prevista la demolizione.

Con la previsione dell’attraversamento della linea tranviaria all’interno dell’area il progetto, il

nuovo edificio si sviluppa centralmente e in verticale ospitando al suo interno residenze e attività commerciali

di varia natura.Si tratta di un social housing che prevede lo sfruttamento dell’

area di progetto per la coltivazione di orti urbani. All’ interno dell’ edifi-cio vi è una produzione dei prodotti ricavati dalla terra.

L’ edificio presenta una facciata continua che permette lo sviluppo di tante attività in modo totalmente libero, gli alloggi e le attività commerciali interagisco-

no in modo da creare una sorta di città miniaturizzata. L’ edificio è destinato a confrontarsi con l’architettura circostante, la sua altezza lo ren-

de un nuovo simbolo per la comunità cittadina.

L.A.S. Laboratorio Architettura e Struttura

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Il campo dei video sta prendendo sempre più piede per quanto riguarda la comunicazione, e nel caso dell’ architettura e del design può essere utile per rendere più fruibile e comprensibile l’esposizione di un progetto rispetto a una classica tavola di disegno.Il seminario si occupa di riuscire a elaborare dei video che parlino dell’architettura mandando un messaggio chiaro e facile da capire per lo spettatore finale.

I moduli trattati sono:

-La computer grafica per l’architettura The (d)Ark knight (video)https://www.facebook.com/video.php?v=10202979904911132&set=vb.1009375984&type=3&theater-Visual e GraficaMusic space(video)https://www.facebook.com/video.php?v=10202979666945183&set=vb.1009375984&type=3&theater

La computer grafica per l’architetturaIl video cerca di raccontare l’ architettura tramite un espediente cinematografico.L’ oggetto in esame è Gotham city, la città di Batman, l’ intento è quello di ricreare la città con tutte le sue caratteristiche di oscurità e dalle architetture spigolose e goticheggianti sviluppando una serie di sequenze che ricordino le avventure/disavventure di Batman tramite l’inserimento di personaggi tratti dalla serie.

S.C.A.D.Seminario Comunicare Architettura e Design

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La Computer Grafica per l’Architettura e il Design

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Visual e graficaL’ idea è quella di trovare un legame tra la musicae l’ architettura.Molte forme e stili architettonici hanno senza dub-bio ispirato le forme di alcuni elementi negli stru-menti musicali classici.Un esempio che ha portato al nascere dell’ idea è l’ ordine ionico e gli strumenti ad arco nati agli inizi del ‘700.In particolare il “riccio” che sarebbe l’ elemento decorativo della paletta di violino, viola, violoncello e contrabbasso, ricorda le “volute” del capitello ionico.Il legame tra architettura e musica non si limita solo alle forme e agli stili che possono somigliarsi l’ uno con l’ altro, ma anche dallo spazio.Ci sono infatti alcuni strumenti musicali che hanno una propria cassa di risonanza, questa cassa in alcuni casi può essere paragonata a veri e pro-pri spazi architettonici, le casse armoniche degli strumenti acustici e quelli a percussione sono un chiaro esempio.Le loro strutture interne ricordano intelaiature di spazi architettonici, il piano della cassa armonica come pavimentazione, la tavola di risonanza come soffitto, le intelaiature di supporto come la struttura portante di un edificio e la buca da dove esce il suono come apertura per l’ ingresso della luce.Il video cerca di trovare il più alto numero di lega-mi possibili.Si parte da un disegno architettonico per poi intra-prendere un viaggio mentale fantastico tra archi-tettura e musica.

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Firenze Santa Maria Novella.Lettura e intervento per una riorganizzazione dell’ area del Piazzale della stazione.

L’ oggetto preso in esame è il Piazzale della stazione ferroviaria di Santa Maria Novella a Firenze, il corpo di fabbrica risalente agli anni ‘30 ideato dal Michelucci e il Gruppo Toscano si trova oggigiorno a confrontarsi con quello che è un problema che affligge la maggior parte delle stazioni delle città metro-politane, ovvero il traffico cittadino.La tesi mette a fuoco quelli che sono i problemi relativi all’uso dello spazio esterno alla stazione; la sua fruibilità, la collocazione dei servizi di trasporto secondario, i parcheggi, le aree di sosta, cercando di delineare un asse di percorrenza tra la la stazione e l’ ingresso verso il centro storico cittadino.

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T.M. Tesi di laurea Magistrale

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Il nuovo ingresso che dal piazzale stazione porta al piano interrato e collega lo spazio esterno alla galleria commerciale, una scelta basata su un’esigenza di aprire una luce che proietti direttamente alla Chiesa di Santa Maria Novella uno spunto preso da un idea progettuale dell’ architetto Felli che negli anni ‘90 progettò il parcheggio interrato con diverse soluzioni di collegamento con l’esterno bocciate dall’Amministrazione del periodo, la grande scalinata e la nuova vasca gemella a quella già esistente permette di creare un collegamento più simmetrico e di forte impatto, oltre che a un como-do filtraggio da parte dei visitatori che arrivano dalla stazione.

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Partimo sempre da un disegno, un’immagine qualcosa da toccare con mano, un disegno a mano libera è il primo steep per analizzare il problema e per avere un riscontro immediato sulla fase progettuale.

Spesso il problema è riuscire a tradurre queste informazioni in ambi-to digitale senza perdere i contenuti.Disegnare da zero con software spesso porta a un nuovo cotenuto che in molti casi si discosta non di poco dalle prime idee elaborate a mano, dettagli accortezze e segni che vanno a perdersi inevitabil-mente.

Il secondo steep è quello più importante, ovvero riuscire a convertire in maniera fedele le idee iniziali e far risentire meno delle perdite di informazioni nel passaggio da cartaceo a digitale.

Le possibilità sono due:-Il calco manuale-Il calco dinamico

F.L. Flusso di Lavoro Le fasi necessarie per passare da idea a prodotto finale nel campo del Graphic Design.

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La vettorializzazione Autodesk Autocad ®/Adobe Illustrator ®

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La modellazioneGraphisoft Archicad ®/Robert McNeel Rhinoceros ®/Maxon Cinema4D ®

In ambito architettonico ma non solo, si ha necessità di restituire il disegno in grafica tridimensionale in modo da renderlo comprensibile e fruibile a tutti, a seconda delle necessità possiamo importare il nostro calco o elaborato in vari software di modellazione 3d.

-Robert McNeel Rhinoceros ® (per la modellazione nurbs libera e flessibile)-Graphisoft Archicad ® (per la modellazione BIM parametrica e rigida)-Maxon Cinema4d ® (per la modellazione poligonale, mappatura texture e animazione oggetti)

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La post produzioneAdobobe Photoshop ®/Adobe Indesign ®

La post produzione in certi casi può aiutare a migliorare la grafica dell’ oggetto finale passando da un disegno piatto e vuoto a una vera e propria illustrazione, tramite l’ aggiunta di colori, texture e ombre.Possiamo lavorare con i livelli di photoshop per creare qualsiasi tipo di effetto.L’ impaginato finale deve andare pari passo con le operazioni di editing e in questo caso Adobe Idesign ® ci permette di aggiornare il flusso di lavoro senza perdita di informazioni.

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L’animazioneMaxon Cinema4d ®/Adobobe AfterEffecs ®/Adobe Premiere ®

L’animazione tramite keyframeOgni elaborato grafico può essere animato im-postando dei fotogrammi chiave e variando i valori di posizione, dimensione e effetto, creando varie composizioni dedicate proprio come se se fosse una tavola di disegno.

Il montaggio videoLe immagini, gli elaborati, le composizioni e i vide-oclip creati precedente-mente possono essere montati in quella che si chiama “timeline”, quindi gestire gli elementi in fun-zione del tempo.

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