Quadro di riferimento per
l’aggiornamento del Db
topografico e l’interscambio con
le banche dati catastali
Gli aspetti tecnici
Prof. Ing. Franco Guzzetti
Dipartimento BEST – Facoltà di Architettura Civile
Politecnico di Milano
Aggiornamento del Db topografico
• Lo scenario di riferimento
• Contenuti del progetto
• Architettura organizzativa a geometria
variabile
• Le modalità attuative
• Approfondimenti tecnici
Approfondimenti tecnici
• Db topografico e banche dati catastali: elementi
comuni, contenuti del rilievo di aggiornamento
• Criteri per la georeferenziazione degli elementi di
aggiornamento
• Regole per la determinazione delle coordinate dei
punti fiduciali
• Ipotesi tecniche per la IIT in fase 1
• Temi di integrazione e armonizzazione
• Il catasto energetico
Scenario di riferimento
1 - Metodologie di aggiornamento: speditivo -rigoroso
• Sino ad ora Cartografia Tecnica non aggiornata
• Aggiornamento in tempo reale per il DbTProcedure autorizzative (privati) e opere pubbliche
• Criticità organizzativeRiferimento alle procedure catastali
Livello di innovazione della PA
Modello aggregazioni Comuni o CST (figura del gestore)
Supporto organizzativo regionale
• Temi prioritari dell’aggiornamentoCorpo edificato catastale
Accessi e indirizzi (correlazione con il Catasto)
Aree stradali, verde e pertinenze delle acque
Punti stabili di riferimento
Componenti volumetriche, elementi divisori, arredo pertinenze
Scenario di riferimento
2 - Prime risposte all’aggiornamento in tempo reale
• Il MUDE
• La certificazione energetica
• La rete planoaltimetrica di raffittimento dei punti IGM95
• Il servizio GPS Lombardia
Scenario di riferimento
3 - Integrazione fra DbT e database catastali
• Il sistema Informativo CatastaleArchivio cartograficoCatasto terreni (C.T.)Catasto edilizio urbano (C.E.U.)Pacchetti informatici (Pregeo, Docfa, Docte e Voltura)
• Situazione del Catasto in LombardiaMappe a perimetro chiuso - 689 mappe a perimetro apertoSistemi di riferimento differenti
• La rilevanza dell’integrazione DbT - CatastoBanche dati coinvolte: anagrafi, pianificazioni (PGT), certificazioni energetiche
• Criticità dell’integrazioneDifficoltà tecniche – Sistemi di riferimento, armonizzazioni, interscambio e condivisioniProcesso di decentramentoPoli catastali
Scenario di riferimento
4 - Correlazione tra DbT, Catasto energetico e Catasto
• Si fa riferimento alle Unità ImmobiliariNuova edificazioneRistrutturazioni di una o più porzioni di fabbricatoAmpliamento volumetrico superiore al 20%Cessione di proprietà di una o più porzioni di edificioLocazione di una o più UI (contratti nuovi o rinnovati)
• Chiavi fondamentali del catasto EnergeticoIdentificazione catastale dell’UI – Catasto fabbricatiIndirizzo a cui la UI fa riferimentoManca il collegamento all’edificio del DbT
• Georeferenziazione come punto su raster CT10 o ortofoto
• E’ evidente le potenzialità di interconnessione dei 3 livelli informativi implicati
Contenuti del progetto
1. Completamento della realizzazione del DbT sul territorio regionale
2. Armonizzazione e re-ingegnerizzazione del DbT relativo all’intero territorio regionale
3. Avvio e messa a regime delle procedure di aggiornamento
4. Realizzazione di una “carta unica” topografica catastale per il territorio con mappe catastali a perimetro aperto
5. Ottimizzazione del quadro di riferimento cartografico con la determinazione delle coordinate di punti stabili di riferimento per il territorio con mappe catastali a perimetro chiuso
6. Monitoraggio delle aree di trasformazione dei PGT
7. Modalità di aggiornamento di altre tematiche del DbT
8. Realizzazione di un aggiornamento generale del DbT
Avvio e messa a regime delle
procedure di aggiornamento1. Disponibilità dell’”area trasformata” sul DbT
2. Determinazione delle modalità di inquadramento – “Punti stabili di
riferimento”
3. Allineamento C.T. e C.E.U. dell’area di interesse
4. Disponibilità dell’indirizzo dal Comune (toponimo stradale e numero civico).
Esigenza di unificazione (AdT, AdE, Istat)
Gli aggiornamenti del DbT devono essere prodotti per
• Nuova edificazione
• Variazione di fabbricati preesistenti che comporti l’aggiornamento al
Catasto Terreni
• (possibile) per le variazioni al fabbricato che comporti modifiche alle
volumetrie e quindi pratica Docfa
Per le opere pubbliche in appalto si deve prevedere la predisposizione dell’obbligo
dell’aggiornamento del DbT oltre che del Catasto Terreni
Contenuti condivisibili tra CT/CEU e DbT
• Elementi informativi fondamentaliCorpo edificato
Volumetria del corpo edificato
Accesso
• Elementi informativi integrativiComponente volumetrica
Localizzazione dell’UIU
Area Attrezzata al suolo
Unità insediativa
Pertinenza
Nasce la “Carta Unica”
Nel database topografico
• Edificio (ingombro al suolo – massima estensione)Attributi: tipologia edilizia, categoria d’uso, stato di conservazione
• Edificio minore (garage, box, chioschi, ecc..)
• Unità volumetrica (al suolo, soprelevata, in sotterraneo, ….)
• Accesso
• Area attrezzata al suolo (cortili, aie, ecc…)
• Unità insediative (fa parte delle pertinenze): porzione di territorio con destinazione d’uso ed utilizzo coerente al suo interno
Nel Catasto
• Particella – Identifica una porzione continua di terreno o fabbricato di un unico possessore
• Fabbricato (materiale omogeneo - stabile costruzione)
• Unità Immobiliare Urbana (UIU)Porzione di fabbricato autonoma come funzione e come reddito –Abitazione e altri immobili strumentali – Costruzioni, porzioni di esse e manufatti con pari funzioni e redditiE’ caratterizzata da una “proprietà”, da una categoria catastale ed èassociata ad uno o più indirizzi
• Regole di identificazioniComune catastale, sezione censuaria, sezione amministrativa o censuaria (per i fabbricati), foglio, particella, subalterno (per i fabbricati dove presente e per la singola UIU)
• Sono numerosi i problemi per concettuali e di fruibilità
Contenuti del rilievo di aggiornamento
• Punti di riferimento (Condivisi o meno con l’AdT)
• Particella (Come da AdT)
• Area trasformata (Concetto da DbT)
• Corpo edificato (Concetto da AdT)
• Accesso (Come da DbT, compresi i passi carrai)
• Area attrezzata al suolo (da DbT)
• Area verde (come da DbT)
• Elementi divisori (Come da DbT)
• Area di circolazione (Come da DbT)
• Manufatti (Come da DbT)
Struttura fisica – DXF o SHP (futura specifica e
codifiche del formato fisico)
Caratteristiche dei contenuti - Esempi• Area trasformata
Linea 3D chiusa con tutti gli oggetti dell’aggiornamento del DbT
• Punto di riferimento (geometria 3D)- Punto stabile di riferimento- Punto localizzato sul DbT- Stazione di rilievo
• Punto di “quota 0”Sono riferite a tale punto le quote inserite nei Docfa.Definito concordemente al permesso di costruireContenuto 3D
• Corpo edificato/fabbricatoIngombri al suolo 3D – Aggetti, portici, sotterranei 2DIdentificativo, tipo edilizio, sotterraneo, elenco accessi, ….
• Area di pertinenzaOpzionale ma funzionale alla correlazione delle partinenze con gli identificativi del Catasto Terreni
Criteri per la georeferenziazione
degli elementi di aggiornamento
1. Rilevare la nuova geometria, più o meno complessa
2. Garantire il livello di accuratezza necessario
3. Produrre un dato geografico georeferenziato
Due tipologie di aggiornamento
• Lotto intervento ben determinato da elementi certi nel DbT
• Intervento con profonda trasformazione nel DbT
Schema di rilievo corrispondenti a quelli proposti dall’AdT per il Pregeo
Obbligo del rilievo dei punti di riferimento e del punto di “quota 0”
Possibilità di condivisione con i PF catastali (punti stabili di riferimento)
Il rilievo non si adatta all’esistente; si demanda l’armonizzazione al gestore
Non sono previsti controlli metrici ; si demanda alla procedura catastale
Conviene eseguire un rilievo unico per
aggiornamento DbT e aggiornamento catastale
Rilievo diretto e georeferenziazione indiretta
Rilievo celerimetrico e georeferenziazione
indiretta
Rilievo celerimetrico e georeferenziazione su
vertici del DbT ben riconoscibili (punti stabili)
Rilievo celerimetrico e georeferenziazione su PF
rideterminati
Rilievo celerimetrico e georeferenziazione con GPS
Regole per la rideterminazione
delle coordinate dei punti fiduciali
1. Densità = un punto ogni 25 ettari (non tutti i PF)
2. Solo per i territori urbanizzati (extraurbano 1 p.to/100 ha)
3. E’ possibile definire nuovi PF (usare monografia tipo AdT)
Caratteristiche
• Tolleranze di 15 cm in planimetria e 20 cm in quota
• In UTM-WGS84 (Etrf89)
• Tutti i punti sono soggetti a collaudo
• Con metodo fotogrammetrico (in TAA) o con metodo
topografico
Metodologie topografiche di rilievo dei PF
GPS + Disto
GPS + stazione totale
Direttamente con GPS sul PF
Criteri di scelta dei PF
• Condivisione con l’AdT
• Preferire quelli già utilizzati
• Scegliere su elementi topologicamente
riconoscibili sulle mappe d’impianto
• Monografia catastale
Il Catasto provvederà ad utilizzare le coordinate dei PF
rideterminati come “punti stabili di riferimento”, inserendoli
nella tabella dei TAF
Aspetti essenziali
• Coinvolgimento ordini professionali
• Aggiornamento e formazione (professionisti e
tecnici comunali)
• Nuove figure professionali specializzate
• Accorpamento delle funzioni comunali
sull’informazione geografica
• Verifiche e penali per gli enti inadempienti
• Coordinamento Regione - AdT
Grazie!