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SCUDOSCUDO FISCALEFISCALE TERTER
SSETTEMBRE ETTEMBRE 20092009
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SCUDO FISCALE TER 2009
Overview
Inasprimento delle sanzioni per le violazioni al monitraggio fiscale (D.L. n.78 01.07.09)
Con lo scopo do preparare adeguatamente il terreno allo scudo fiscale Ter il governo italiano ha
approvato il 1° luglio scorso il decreto legge n.78. Questa nuova normativa inasprisce le sanzioni
per i soggetti che detengono illegalmente all’estero attività finanziarie o patrimoniali.
La nuova normativa introduce la presunzione che i capitali detenuti all‘estero e non inseriti nel
quadro RW in violazione al monitoraggio fiscale, se scoperti dall‘autorità fiscale italiana,
provengono da redditi sottratti a tassazione e quindi soggetti al recupero di imposta. Le normali
sanzioni per l‘evasione del reddito in questa specifica circostanza sono raddoppiate. La prova che
questi redditi non sono detenuti illegalmente è ora a carico del contribuente (inversione dell‘onere
della prova).
Le sanzioni per l‘omessa compilazione del quadro RW che fino al 30 giugno erano dal 5 al 25%
dell‘importo non dichiarato sono state raddoppiate portandole ad un intervallo che va dal 10 al
50%.
Adesione della Svizzera allo standard OCSE nello scambio di informazioni (Art.26)
Il 13 marzo 2009 il Consiglio Federale Svizzero ha annunciato la volontà di adottare lo standard
OCSE in merito allo scambio di informazioni in materia di assistenza fiscale.
Adottando lo standard OCSE la svizzera risponderà alle richieste di informazioni solamente se la
richiesta sarà dettagliata e giustificata.
Non ci sarà in nessun caso alcuno scambio automatico o spontaneo di informazioni e non ci sarà
possibilità di fare richieste generiche su gruppi di persone o conti bancari (no fishing expeditions).
In sostanza non è cambiato nulla per il contribuente estero che ha delle attività finanziarie non
dichiarate in svizzera a meno che non venga colto in flagrante dalle autorità fiscali del paese di
residenza.
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Perché lo Scudo è conveniente
Lo scudo fiscale darà la possibilità di regolarizzare le attività finanziarie detenute all’estero in
violazione delle norme tributarie e di monitoraggio valutario. I soggetti che dispongono di capitali
non dichiarati nello Spazio economico europeo (SEE, da cui è assente la Svizzera) o in un Paese
dell�Unione europea (UE) potranno regolarizzarsi mantenendo i capitali all’estero, mentre i
soggetti che dispongono di patrimoni non dichiarati al di fuori dello SEE e in paesi extra UE
dovranno rimpatriarli in Italia.
Il rimpatrio di questi capitali dovrà avvenire fisicamente o attraverso un nuovo conto aperto
all’estero intestato formalmente a un intermediario finanziario italiano autorizzato che li abbia
presi in custodia, deposito, amministrazione o gestione (rimpatrio giuridico).
I soggetti che vorranno aderire allo scudo fiscale saranno tenuti al pagamento di una imposta
straordinaria sulle attività finanziarie e patrimoniali che in concreto è pari al 5% dei valori detenuti
all‘estero. Il rimpatrio o la regolarizzazione potranno essere effettuati dal 15 settembre 2009 e
fino al 15 dicembre 2009. Entro questo arco temporale dovranno essere conclusi tutti gli
adempimenti a carico del contribuente.
I principali aspetti da tenere in considerazione prima di prendere una decisione sono:
1. i soggetti e le attività interessate,
2. la procedura da seguire,
3. la determinazione dei valori delle attività ed eventuali limiti.
Soggetti che vi potranno usufruire:
− Persone fisiche
− Societá semplici
− Enti non commerciali residenti e Trust
Si pone un problema per i soci di società di capitali, i quali aderendo allo scudo lascerebbero
comunque „scoperta“ la società di fronte ad eventuali accertamenti. Questo perchè l‘emersione
delle attività in capo ai soci potrà essere utilizzata solamente a fronte di eventuali accertamenti
nei loro confronti, e non a fronte di rilievi mossi alla società.
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Le attività patrimoniali e finanziarie potranno essere:
Se detenute presso uno stato UE:
− Regolarizzate, mantenute presso lo stato estero UE, ove potranno essere "regolarizzate"
tutte le attività finanziarie o di diversa natura, immobili, oggetti preziosi opere d'arte ecc.
− Rimpatriate semplicemente nel territorio italiano
Se detenute presso uno stato extra UE:
− Esclusivamente rimpatriate nel territorio italiano, attraverso il così detto "rimpatrio
giuridico", mediante il quale le attività finanziarie ovunque detenute dovranno essere
affidate ad un intermediario italiano, SGR, SIM. Banca, fiduciaria residenti.
Fra le attivitá finanziarie "scudabili" vi sono:
− Somme di denaro
− Azioni
− Obbligazioni
− Fondi comuni
− Conti correnti
− Polizze vita
− Contratti finanziari
− Derivati
− Finanziamenti ad attivitá non residenti
− Attivitá intestate a fiduciarie o trust non residenti
Le attivitá patrimoniali si intendono:
− Opere d'arte
− Gioielli
− Yachts
− Immobili
Per gli immobili é previsto unicamente la regolarizzazione, quindi per beni residenti in Stati UE, a
meno che non siano intestati a Societá, in tal caso potrá essere rimpatriata la partecipazione
Societaria.
Le attivitá che saranno suscettibili di essere sottoposte a scudo fiscale si intendono sia possedute
direttamente che indirettamente attraverso interposta persona o fiduciarie.
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La dichiarazione riservata
I soggetti interessati dovranno presentare all‘intermediario da loro selezionato una dichiarazione
riservata nella quale saranno indicate la natura e l‘ammontare delle attività oggetto di rimpatrio.
Gli intermediari sono:
• banche italiane;
• società di intermediazione mobiliare;
• società di gestione del risparmio;
• società fiduciarie;
• stabili organizzazioni in Italia di banche ed imprese di investimento non residenti.
Nella dichiarazione riservata gli interessati dovranno attestare che le attività da rimpatriare erano
detenute fuori dal territorio dello stato almeno al 31 dicembre 2008. Chi attesterà il falso nella
dichiarazione sarà punibile con la reclusione da tre mesi a un anno. La dichiarazione riservata,
sottoscritta dall‘intermediario e rilasciata in copia al contribuente, proverà che il pagamento
dell‘imposta straordinaria è stato effettuato e costituirà l‘unico documento idoneo ad invocare gli
effetti del rimpatrio previsti dallo scudo.
Il valore delle attività rimpatriate o regolarizzate I criteri per valorizzare le attività sono:
• valore nominale per la liquidità;
• costo di acquisto, se documentato, per le altre attività;
• importo indicato dalla dichiarazione sostitutiva (la dichiarazione riservata)se non è possibile
documentare il costo di acquisto;
Il valore delle attività emerse è la base di calcolo per l‘imposta straordinaria. L‘imposta
straordinaria (che è comprensiva anche di sanzioni e interessi) sarà pari al 5% delle attività
emerse.
Effetti della regolarizzazione per i soggetti che aderiranno allo scudo
• riservatezza delle dichiarazioni e delle somme rimpatriate;
• opponibilità dello scudo ad accertamenti fiscali e contributivi.
La normativa prevede che lo scudo non potrà essere utilizzato a sfavore del contribuente in sede
amministrativa o giudiziaria (civile, amministrativa o tributaria) . La copertura offerta dallo scudo
fiscale potrà essere utilizzata in caso di qualunque tipo di accertamento sia tributario che
contributivo solo per gli importi indicati nella dichiarazione riservata. Lo scudo non prevede la
sospensione delle attività di accertamento da parte degli uffici competenti; per gli importi
accertati eccedenti quelli dichiarati o non riconducibili ai capitali rimpatriati l‘azione degli organi
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competenti prosegue. Se alla data del 15 settembre 2009 o a una data precedente alla
presentazione della dichiarazione riservata, una delle violazioni che si intendono regolarizzare sarà
già stata constatata o saranno in corso ispezioni o verifiche delle quali il contribuente è
formalmente a conoscenza gli effetti dello scudo non saranno validi.
Il soggetto che aderirà allo scudo dovrebbe essere al riparo da futuri accertamenti fiscali, e relative
sanzioni, per due anni.
SOLUZIONE PER UN CORRETTO SCUDO
1) Rimpatrio tramite intestazione fiduciaria delle attività emerse (rimpatrio giuridico)
Modalità operative
‐ Il soggetto interessato si rivolge ad una società fiduciaria da lui selezionata esprimendo la
volontà di aderire allo scudo fiscale;
‐ Il soggetto conferisce mandato alla fiduciaria. Da questo momento la fiduciaria avrà in deposito
ed amministrerà a suo nome le attività finanziarie che il fiduciante desidera far emergere;
‐ La fiduciara assisterà il fiduciante curando l’operazione di rimpatrio ed espletando tutte le
pratiche amministrative necessarie all’emersione delle attività finanziarie detenute all’estero.
‐ compilazione della dichiarazione riservata cha sarà poi sottoscritta dal fiduciante;
‐ apertura di un conto bancario intestato alla fiduciaria in una banca estera selezionata dal
fiduciante;
‐ trasferimento delle attività emerse dal conto estero del fiduciante al conto estero intestato alla
fiduciaria (conto secretato);
‐ pagamento dell’imposta straordinaria;
‐ consegna al fiduciante di una copia della dichiarazione riservata.
Caratteristiche
Con l’intestazione fiduciaria il contribuente mantiene l’anonimato (conto secretato intestato alla
fiduciaria) e può mantenere lo stesso gestore finanziario in quanto la fiduciaria amministra ma non
gestisce le attività finanziarie.
Inoltre alla fiduciaria, che funge da sostituto d’imposta, si potrà delegare il pagamento delle
imposte sui redditi da capitale (interessi ed assimilati) e sui redditi diversi di natura finanziaria
(capital gain), entrambe attualmente 12,5% per la maggior parte degli strumenti finanziari, con
alcune notevoli eccezioni quali i fondi di investimento non armonizzati ed i c.d. “titoli atipici”,
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esonerando quindi il fiduciante dagli adempimenti di dichiarazione e versamento delle imposte
dovute.
2) Rimpatrio tramite l‘utilizzo di una polizza vita di tipo „Private Insurance“
L’utilizzo del Private Insurance per la gestione di un patrimonio si reputa sia in generale la
soluzione più efficiente per l’investitore fiscalmente residente in Italia, sia per la performance
futura del proprio portafoglio che per i vantaggi di protezione patrimoniale e di tassazione
concessi dalla legislazione italiana a questi strumenti.
Grazie alle sue caratteristiche la polizza si identifica come lo strumento più adatto per il
contribuente italiano che desidera regolarizzare le attività finanziarie detenute all’estero. È
possibile aderire allo scudo semplicemente presentando il certificato di polizza all’intermediario
finanziario italiano autorizzato.
Il trasferimento in polizza delle attività finanziarie attualmente detenuta all’estero consentirà al
soggetto interessato di evitare regimi fiscali svantaggiosi altrimenti applicabili ad alcuni titoli quali
ad esempio i prodotti non armonizzati e allo stesso tempo di ottimizzare gli aspetti fiscali
dell’intero portafoglio. La polizza vita inoltre, in questa fase di attenta pianificazione, sarà
soprattutto lo strumento con il quale definire aspetti successori che spesso per pigrizia o
scaramanzia vengono rimandati.
I principali benefici delle polizze vita:
• ottimizzazione e pianificazione fiscale
• pianificazione successoria
• asset protection
Ottimizzazione e pianificazione fiscale
‐ differimento della tassazione al momento del riscatto totale/parziale (tassazione sul realizzato
e non sul maturato)
‐ aliquota fiscale del 12.5% sul capital gain per tutto il portafoglio, anche per investimenti in
strumenti “non armonizzati”;
‐ regime di esenzione della tassazione sul reddito da capitale in caso di decesso dell’assicurato
(liquidazione ai beneficiari senza applicazione della ritenuta d’imposta del 12.5% sulle plusvalenze
maturate);
‐ regime di esenzione dalla tassa di successione al decesso dell’assicurato (non applicazione
dell’imposta sulle successioni e donazioni reintrodotta con il D.L 26/2006);
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‐ nessun obbligo di dichiarazione per i beneficiari sulle somme ricevute.
Pianificazione successoria
‐ la polizza non rientra nell’asse ereditario (garanzia di risevatezza);
‐ semplicità nella nomina/revoca dei beneficiari (consenso/coinvolgimento di terzi non
necessario);
‐ soluzione flessibile e sempre “reversibile”.
‐ conferimenti aggiuntivi/riscatti parziali sempre possibili;
‐ beneficiari sempre modificabili.
Asset protection
‐ impignorabilità, insequestrabilità, esclusione dalla massa fallimentare (la polizza è
impignorabile e insequestrabile da parte dei creditori del contraente o dei beneficiari (corte di
cassazione, sentenza sezioni unite n. 8271/2008);
‐ flessibilità nella nomina dei beneficiari e sulle quote a loro destinate (svincolo dall’asse
ereditario, facendo sempre attenzione alla quota legittima);
‐ i capitali conferiti in polizza sono separati dagli asset della compagnia assicurativa (conto
dedicato ad ogni singola polizza).
Altri benefici
‐ architettura aperta (libertà di scelta della banca depositaria e del gestore patrimoniale)
‐ scelta ampia e flessibile degli investimenti, nessuna restrizione (nel caso di compagnia
assicurativa irlandese);
‐ trasferimento del capitale semplice e rapido ai beneficiari in caso di decesso dell’assicurato ;
‐ prevenzione nel caso di introduzione di una tassa patrimoniale;
‐ possibilità di mettere a pegno la polizza come garanzia per un finanziamento (la banca riceve in
pegno una polizza che è uno strumento facilmente cedibile, inoltre la polizza garantisce l’assenza
di ulteriori diritti vantabili da creditori terzi) senza dover smobilizzare o modificare la composizione
del proprio portafoglio.
Nella sottoscrizione di una polizza vita è essenziale interporre una fiduciaria tra il contribuente e la
compagnia assicurativa estera in quanto solo la fiduciaria è intermediario finanziario abilitato a
presentare la dichiarazione riservata. La fiduciaria una volta conferitole il mandato si occuperà di
tutti gli adempimenti fiscali garantendo la massima riservatezza al fiduciante. Nel caso di riscatti
parziali/totali, trattandosi di redditi da capitale, l’obbligo di dichiarazione è in capo al cliente, la
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fiduciaria calcolerà i guadagni che il fiduciante provvederà a dichiarare e per i quali verserà
l’imposta sostitutiva. Nel caso di riscatti totali, per evitare ogni dichiarazione al fiduciante, la
fiduciaria potrà offrire la possibilità di vendere la polizza a un terzo. Solo in questo caso la
fiduciaria potrà fungere da sostituto d’imposta e versare la relativa imposta sostitutiva in quanto
gli utili prodotti sono considerati redditi diversi.
Il processo di sottoscrizione di una polizza mediante l’utilizzo di una fiduciaria Il contribuente
sottoscrive una polizza vita di tipo “private insurance” a premio unico che risponde a determinate
caratterische di compatibilità con il fisco italiano (essenzialmente sottoscrive lo stesso tipo di
polizza che potrebbe sottoscrivere direttamente dall’Italia) indicando l’assicurato, i beneficiari ed il
gestore patrimoniale di sua fiducia che si occuperà di gestire le attività finanziarie secondo il
profilo di rischio prescelto (che può essere cambiato strada facendo). La sottoscrizione avviene
conferendo l’attuale portafoglio del contribente e non implica quindi costi di smobilizzo del
portafoglio.
Una volta sottoscritta la polizza si presenta il certificato di polizza alla società fiduciaria prescelta
per le pratiche di rimpatrio e questa si occuperà delle pratiche relative allo scudo ter. La
compagnia di assicurazione farà il cambio di contraenza tra il contribuente e la fiduciaria (in nome
e per conto del cliente) ed il processo si potrà ritenere concluso.
PERCHE’ AT CONSULTING?
I professionisti di AT Consulting da anni operano quali consulenti con realtà finanziarie, nazionali
ed internazionali di primo livello, nella costruzione di operazioni societarie e finanziarie strutturate
sempre nel rispetto delle normative vigenti.
AT Consulting S.r.l. offre un servizio con elevati standard di riservatezza ed efficienza.
In primo luogo solamente un partner di AT Consulting sarà a conoscenza dei dati relativi
all’operazione ed al soggetto che effettua il rimpatrio.
AT Consulting mette a disposizione dell’interessato esclusivamente società fiduciarie, banche,
assicurazioni e fondi d’investimento italiani ed esteri riconosciuti dalle legislazioni competenti e
soggette al controllo degli organi autorizzativi (Banca d’Italia, Consob, CFB, etc.).
Tutte le operazioni strutturate da AT Consulting e dai suoi partners rispettano le Leggi vigenti in
materia fiscale, privacy, antiriciclaggio.
Per il rimpatrio di capitali di cui lo “scudante” necessita è stata identificata una primaria banca
italiana operante in Italia dal 1888 e da allora è conosciuta per la sua discrezione e riservatezza
nonché per il servizio modulato sulle necessità dei singoli clienti.
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PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Dott. Daniele Ragone
ragone@audit‐team.it