SISTEMI DI VALUTAZIONE E RENDICONTAZIONE NELLA SCUOLA ITALIANA ED IN EUROPA
Gabriella Scaturro
Dirigente Scolastico del I Circolo Didattico
“Giovanni XXIII” di Sciacca
Agrigento 26 e 27 Febbraio 2015
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Regolamento sul S.N.V. (Comunicato Sottosegretario all’Istruzione 8 marzo 2013)
Dà attuazione finalmente alla legge 10/2011
Permette un allineamento dell’Italia agli altri Paesi europei sul piano della valutazione dei sistemi formativi pubblici
Risponde agli impegni assunti nel 2011 con l’UE in vista della programmazione dei fondi strutturali 2014-2020
Rispetto al testo iniziale contiene modifiche nel senso di una più compiuta valorizzazione dell’autonomia responsabile delle scuole nei processi di autovalutazione e miglioramento del servizio offerto
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Art. 10(Verifiche e modelli di certificazione)1. Per la verifica del raggiungimento degli obiettivi di apprendimentoe degli standard di qualità del servizio il Ministero della pubblicaistruzione fissa metodi e scadenze per rilevazioni periodiche. Finoall'istituzione di un apposito organismo autonomo le verifiche sonoeffettuate dal Centro europeo dell'educazione, riformato a normadell'articolo 21, comma 10 della legge n. 59-1997.2. Le rilevazioni di cui al comma 1 sono finalizzate a sostenere le scuoleper l'efficace raggiungimento degli obiettivi attraverso l'attivazione diiniziative nazionali e locali di perequazione, promozione, supporto emonitoraggio, anche avvalendosi degli ispettori tecnici.Dopo 15 anni nasce il sistema di valutazione esterna a tregambe secondo il DPR 80/2013INVALSI-INDIRE-ISPETTORI
dal DPR 275/993
Sistema Nazionale di Valutazione
Figlio di VALES
• Valuta efficienza ed efficacia del sistema educativo
nazionale (e dei DS) secondo priorità strategiche
definite periodicamente dal MIUR
• Tre attori:
1. INVALSI (responsabilità tecnico-scientifica,
coordinamento del Sistema, individua indicatori di
eff/eff., gestione, selezione/elenco e formazione
esperti)
2. INDIRE (supporto al miglioramento; nuove tecnologie;
innovazione didattica e formazione; aiutare le scuole
in difficoltà),
3. Ispettori: coordinamento dei nuclei di valutazione
esterna
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Sistema Nazionale di Valutazione
Dati resi disponibili:1. Risultati di output, outcome, (“Scuola in chiaro”).Elaborazione MIUR
2. Risultati degli apprendimenti (rilevazione nazionale:due per ognuno dei tre gradi) e valore aggiunto, altrielementi di valutazione (Questionario Scuola).Elaborazione INVALSI
3. Altri risultati che le scuole possono aggiungere• INVALSI fornisce il formato (elettronico) per l’Autovalutazionedelle scuole• INVALSI individua le scuole da mettere in verificasulla base degli indicatori efficienza/efficacia
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SNV DPR 80/2013
Lo Stato si fida delle scuole, infatti la norma
introduce la
Autovalutazione delle scuoleQuesta operazione sarà condotta da un gruppo di
lavoro interno alla scuola, il G.A.V. (Gruppo di
Autovalutazione)vi faranno parte il Dirigente Scolastico ed un Docente Referente, oltre ad altre figure
(consigliabile inserire anche qualche ATA)
Opportuno non nominare di autorità i valutatori, meglio individuarli nel collegio
docenti
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La fase di autovalutazione produrrà un
RAV : Rapporto di Autovalutazioneche non è un documento bensì è una PISTA DI LAVORO
Al rapporto di autovalutazione, che dovrà esserepubblicato nel luglio 2015, seguirà un Piano diMiglioramento da attuare nel biennio successivo
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Il piano di miglioramento
dovra’ essere definito ed attuato a decorrere dall’a. s. 2015/2016
avra’ contenuti:
sul Piano didattico-pedagogico (declinati in precisi progetti POF)
sul Piano organizzativo (definiti in specifiche modifiche dei processi
organizzativi)
Sara’ affiancato dalla Valutazione esterna
E’ previsto nel biennio successivo, un controllo esterno campionario
(7%+3%) da parte dei nuclei esterni di valutazione (controllo di
800 scuole ogni anno)
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I NUCLEI DI VALUTAZIONE
effettueranno la valutazione esterna delle scuole,
saranno composti da:
UN DIRIGENTE TECNICO
DUE ESPERTI RECLUTATI DA INVALSI
Opereranno il controllo seguendo un PROTOCOLLO predefinito
dal MIUR in base alle indicazioni dell’INVALSI
NB Gli esperti opereranno a livello trans-regionale
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11 Descrivere la propria scuola sullabase di dati attendibili
Attribuirsi 11 voti, motivati, sulledimensioni principali delfunzionamento della scuola
Individuare (poche) priorità strategiche(miglioramento degli esiti degli studenti)
Individuare processi appropriatiche, in un tempo definito, possanofar migliorare gli esiti critici
Elaborare un piano di miglioramento
1. Risultati scolastici2. Risultati nelle prove INVALSI3. Competenze di cittadinanza4. Risultati a distanza5. Curricolo6. Ambiente di apprendimento7. Inclusività8. Continuità e orientamento9. Orientamento strategico e organizzazione10. Valorizzazione delle risorse umane11. Integrazione con il territorio
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La struttura del RAV
Popolazione scolastica contesto e Territorio e capitale sociale risorse Risorse economiche e materiali Risorse professionali
Risultati scolastici Risultati nelle prove standardizzate
Esiti Competenze chiave e di cittadinanza Risultati a distanza
Pratiche educative e didattiche (4 indicatori)Processi Pratiche gestionali e organizzative (3 indicatori)
Processo di autovalutazione
Individuazione Priorità e Traguardidelle priorità Obiettivi di processo
Rendicontazione sociale delle istituzioni scolastiche
Pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti,
attraverso indicatori e dati comparabili, sia in una
dimensione di trasparenza sia una dimensione di
condivisione e di promozione al miglioramento del
servizio con la comunità di appartenenza
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RENDICONTAZIONE (accountability)
Perchè si possa parlare dell’esistenza di un sistema di
Accountability è necessaria la compresenza di due elementi
(Hanushek, 2002):
la pubblicità dei risultati di apprendimento delle singole scuole
imputazione della responsabilità dei risultati degli alunni alle scuole, soggette a sanzioni e ricompense dirette o indirette, che modificano la struttura degli incentivi cui sono esposte
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Finalità del bilancio sociale delle scuole
Spiegare e chiarire agli stakeholder della scuola la sua mission, i suoi obiettivi, e la capacità di realizzarli traducendoli in risultati e ricadute sociali
Giustificare l’attività svolta dalla scuola alla luce degli obiettivi prefissati e delle risorse a disposizione, dimostrando la coerenza tra risultati raggiunti ed interessi/esigenze di cui i diversi stakeholder si fanno portatori
Raccontare l’identità specifica della scuola ed interloquire con gli stakeholder per avere da loro feedback e proposte di miglioramento (ed orientarne scelte future e finanziamenti)
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La valutazione delle scuole dell’istruzione obbligatoria in Europa
Rete Eurydice
Rapporto Assicurare la qualità dell’istruzione: politiche e approcci alla valutazione delle scuole in Europa
(Stati Membri dell’U.E, Islanda, Norvegia, ex Repubblica Jugoslavia di Macedonia e Turchia)
Include un’analisi comparativa e un’analisi specifica per paese sulla valutazione delle scuole in Europa riferita all’anno 2013/2014.
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Valutazione esterna (ispezione)
Si svolge in 31 sistemi educativi di 26 paesi. E’ condotta da valutatori non direttamente coinvolti nelle attività scolastiche. I criteri di valutazione vengono stabiliti a livello centrale e definiscono il profilo di una buona scuola in base ad una serie di standard e, spesso, sottolineano i punti di forza e le buone pratiche così da renderle visibili alla comunità educativa.
Consta di 3 tappe
1. Analisi preliminare
2. Visita in loco
3. Rendicontazione
I risultati sono:
Misure correttive
Azioni disciplinari
Azioni volte a migliorare il profilo delle scuole
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Valutazione interna (comunità scolastica)
E’ obbligatoria in 27 sistemi educativi. E’ svolta da membri del personale scolastico e, in alcuni casi, in collaborazione con altri soggetti come studenti, genitori o membri della comunità locale.
La valutazione interna fornisce la base di partenza per la valutazione esterna per comprendere meglio la scuola ed identificare aree che necessitano di particolare attenzione.
Tutti i paesi, ad eccezione della Bulgaria, impiegano almeno una o più misure di supporto per sostenere le scuole con formazione specialistica, indicatori per la comparazione con altre scuole, linee guida specifiche e manuali, forum on line, consulenti esterni, supporto economico.
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FRANCIA1. VALUTAZIONE DI SISTEMA: Pubblicazione di indicatori dell'istruzione (Etat de l'ecole; Geographie de l’ecole) Verifica mediante prove oggettive gestite dalla DPD dei livelli di apprendimento in Francese e Matematica:-al 2° anno delle elementari e al primo anno del Collège su tutti gli alunni con finalità pedagogica alla fine della scuola elementare e del Collège su campione statistico con finalità di monitoraggio del sistema ed elaborazione dei dati a livello nazionale e regionale.2. AUTOVALUTAZIONE DELLE SCUOLE:E’ basata sul sistema di Indicatori IPES (Indicateurs de Pilotage des Etablissements du Secondaire):1. Indicatori di popolazione2. Indicatori di risorse e mezzi3. Indicatori di risultati
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VALUTAZIONE DELLE SCUOLE (Accountability)
•Verifica sistematica, a cura dell'OFSTED, dei livelli diapprendimento degli alunni di tutte le scuole pubbliche oprivate sovvenzionate, mediante prove standardizzate diprofitto in Inglese, Matematica e Scienze al termine diciascuno dei quattro Key Stages in cui il curricolonazionale e scandito, a 7, 11 e 14 anni (la fine del quartoKey Stage coincide col termine dell'istruzione obbligatoria:16 anni).
•Compilazione annuale di graduatorie pubbliche(league tables) delle scuole basate sui risultati dei test edegli esami nazionali.
•Ispezione periodica (ogni 4 o 6 anni) di ogni scuola daparte di una squadra di ispettori dipendenti dall'OFSTEDcon redazione di un rapporto finale, anch’esso resopubblico. L’eventuale conclusione negativa del rapporto comporta conseguenze per le scuole.
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IL FAROovvero come risolvere contraddizioni apparenti(tratto da Stephen R. Covey “I sette pilastri del successo. L’arte della leadership”, Bompiani, Milano, 1991, 1ª ed.)
Due navi da guerra erano state per parecchi giorni al largo con tempo di burrasca per le manovre. Io prestavo servizio sulla nave di comando e al cader della notte ero di guardia sul ponte. La visibilità era scarsa per la nebbia e così il capitano rimase sul ponte sorvegliando le diverse attività dell’equipaggio.
Poco dopo l’imbrunire, l’uomo di vedetta sul ponte annunciò: “Luce a tribordo!” ”E’ ferma o si allontana?” gridò il capitano. “E’ ferma, capitano”, rispose la vedetta.
Questo significava che eravamo su una pericolosa rotta di collisione con quella nave. Allora il capitano ordinò al segnalatore: “Segnala a quella nave: siamo in rotta di collisione, vi consiglio di correggere la rotta di 20 gradi”.
Giunse di rimando questa segnalazione: “E’consigliabile che siate voi a correggere la rotta di 20 gradi!”
Il capitano disse: “Trasmetti: io sono un capitano, correggete la rotta di 20 gradi!”
“Io sono un marinaio di seconda classe” fu la risposta. “Fareste meglio a correggere la rotta di 20 gradi”.
Adesso il capitano era furente. “Trasmetti - abbaiò - sono una nave da guerra: correggete la rotta di 20 gradi”.
Rispose la luce lampeggiante: “Io sono un faro!”
Cambiammo rotta…
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