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1 Elettromagnetismo 1 - Elettrostatica Giovanni Della Lunga - Corso di Fisica Generale – CdL in CTF – A.A. 2013/2014 1

1 elettrostatica

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Presentazione di Elettrostatica, corso di fisica per CTF, Università di Siena, Anno Accademico 2013-2014

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Elettromagnetismo

1 - Elettrostatica

Giovanni Della Lunga - Corso di Fisica Generale – CdL in CTF – A.A. 2013/2014 1

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La carica elettricaFisica Generale

Giovanni Della Lunga - Corso di Fisica Generale – CdL in CTF – A.A. 2013/2014

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La carica elettrica

Alcune sostanze (ambra, vetro, materie plastiche, …) si

elettrizzano per strofinio, cioè strofinate con un panno acquistano

la capacità di attrarre corpi leggeri.

Il termine elettricità deriva da electron, nome greco dell’ambra

Due oggetti elettrizzati interagiscono con una forza attrattiva o

repulsiva

L’elettrizzazione per strofinio è dovuta al trasferimento di carica

elettrica tra il panno che strofina e il corpo che si elettrizza: si dice

che il corpo strofinato e il panno si caricano

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La carica elettrica

Distinguiamo due tipi di cariche elettriche:

carica positiva e carica negativa

Cariche dello stesso segno si attraggono,

cariche di segno opposto si respingono.

Nel SI la carica elettrica è una grandezza

derivata e si misura in coulomb (C)

Due corpi hanno la carica di 1 coulomb se posti

nel vuoto alla distanza di 1 metro interagiscono con

una forza di intensità 9 × 109 N.

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La carica elettrica

Nel 1902, Joseph John Thomson propose il primo modello fisico dell'atomo.

Aveva infatti provato un anno prima l'esistenza dell'elettrone.

Egli immaginò che un atomo fosse costituito da una sfera fluida di materia caricata positivamente (protoni e neutroni non erano stati ancora scoperti) in cui gli elettroni (negativi) erano immersi (modello a panettone), rendendo neutro l'atomo nel suo complesso.

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La carica elettrica

Attraverso questo esperimento, Rutherford propose un modello di atomo in cui quasi tutta la massa dell'atomo fosse concentrata in una porzione molto piccola, il nucleo (caricato positivamente) e gli elettroni gli ruotassero attorno così come i pianeti ruotano attorno al Sole (modello planetario).

L'atomo era comunque largamente composto da spazio vuoto, e questo spiegava il perché del passaggio della maggior parte delle particelle alfa attraverso la lamina.

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La carica elettrica Il modello di Rutherford aveva incontrato una palese contraddizione con le leggi della

fisica classica: secondo la teoria elettromagnetica, una carica che subisce una accelerazione emette energia sotto forma di radiazione elettromagnetica.

Per questo motivo, gli elettroni dell'atomo di Rutherford, che si muovono di moto circolare intorno al nucleo, avrebbero dovuto emettere onde elettromagnetiche e quindi, perdendo energia, annichilire nel nucleo stesso (teoria del collasso), cosa che evidentemente non accade.

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La carica elettrica

La struttura dell’atomo è spiegata solo dalla meccanica quantistica.

Il nucleo è composto da due tipi di particelle: i protoni, con carica positiva qp

= - qe, e i neutroni, privi di carica.

Un atomo di numero atomico Z possiede Z protoni nel nucleo (carica del

nucleo Q = Z·qp) e Z elettroni intorno al nucleo.

R. Millikan (1909) - Un corpo ha una carica Q, positiva o negativa, che

è sempre un multiplo intero della carica dell’elettrone: Q = n·qe

La carica elettrica è quantizzata, qe è la carica elementare.

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La carica elettrica

Nei corpi conduttori di elettricità esistono cariche elettriche libere

di muoversi. Se si trasferisce carica elettrica a un conduttore, la

carica si ridistribuisce su di esso

- Nei conduttori metallici le cariche libere sono elettroni di

conduzione, liberi di muoversi all’interno del corpo

Nei corpi isolanti non esistono cariche libere di muoversi.

Elettrizzando un isolante, la carica trasferita resta localizzata

I materiali semiconduttori hanno proprietà di conduzione elettrica

intermedie e sono alla base di tutti i dispositivi elettronici

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La carica elettrica

La materia è globalmente neutra: le forze elettriche non sono generalmente visibili a scale superiori rispetto a quella atomica, anche se molto più intense delle forze gravitazionali (es: nel moto dei corpi celesti conta solo l’interazione gravitazionale).

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La legge di CoulombFisica Generale

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La legge di Coulomb

Bilancia di torsione di Coulomb: il momento della forza di repulsione tra le

cariche A e B fa ruotare l’asta. L’angolo di rotazione, in equilibrio, è

direttamente proporzionale al momento, e quindi alla forza elettrica.

Misurando

l’angolo di

rotazione è

possibile

risalire alla

forza tra le

due cariche

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La legge di Coulomb

lntensità della forza elettrostatica: legge di Coulomb

La costante di proporzionalità k dipende dal mezzo in cui si trovano le

cariche; nel vuoto, in unità SI, si ha:

Per il terzo principio della dinamica, le forze esercitate da Q1 su Q2 e da

Q2 su Q1 sono uguali e opposte: entrambe hanno modulo uguale a F.

Lezione 2 -

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La legge di Coulomb

Intensità: direttamente proporzionale alle cariche e inversamente

proporzionale al quadrato della distanza

Direzione: lungo la congiungente delle cariche

Verso:

attrattivo

per cariche

discordi,

repulsivo

per cariche

concordi

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La legge di Coulomb

Se le cariche si trovano in un mezzo, direzione e verso della forza

elettrostatica non cambiano, mentre l’intensità diminuisce:

εr : costante

dielettrica

relativa del

mezzo.

È sempre εr > 1

221

04

1

r

qqF

e0 è la costante dielettrica del vuoto(8.854 * 10-12 C2/Nm2)

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La legge di Coulomb

Vale il principio di sovrapposizione: in un sistema di cariche, la forza

su una carica q è la somma vettoriale delle forze esercitate su q da

ciascuna delle altre cariche del sistema

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La legge di Coulomb

Un corpo conduttore può essere soggetto a induzione elettrostatica

Si avvicina un corpo carico a

un conduttore scarico.

Le cariche libere del conduttore

si muovono: si creano due zone

cariche di segno opposto, una

più vicina e una più lontana.

Il conduttore, se molto leggero, può essere attratto

L’induzione elettrostatica può essere usata per caricare corpi

conduttori

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Il campo elettricoFisica Generale

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Il campo elettrico

La mappa in figura è la rappresentazione di un campo scalare: un

campo di temperatura. A ogni punto dello spazio rappresentato è

associato il valore di una grandezza scalare, la temperatura

In un campo vettoriale, a ogni punto è associato un vettore

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Il campo elettrico Campo gravitazionale terrestre

La terra modifica lo spazio circostante generando un

campo vettoriale: in ogni punto P dello spazio

è definito un vettore

F è la forza gravitazionale su un corpo di massa m

(massa di prova) posto nel punto P.

Il campo g non dipende da m:

Ponendo in P una massa m’ si ha:

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Il campo elettrico

Campo elettrico. La carica puntiforme Q modifica lo spazio attorno a

sé generando un campo vettoriale, detto campo elettrico. Ponendo

in un punto P una seconda carica q, il campo

elettrico in P è dato da:

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Il campo elettrico

La carica Q che genera il campo elettrico è la sorgente del campo.

Nel SI, il campo elettrico si misura in newton/coulomb (N/C).

A parità di cariche sorgenti, la relazione che lega il campo elettrico in

un mezzo Em al campo nel vuoto Ev è analoga a quella per la forza:

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Il campo elettrico

In base alla definizione, il campo elettrico generato da una carica

puntiforme Q è un vettore che in un punto P a distanza r da Q ha:

Modulo:

Direzione: la congiungente Q e P

Verso: uscente se la carica

sorgente del campo Q è positiva,

entrante se Q è negativa

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Il campo elettrico

ll campo elettrico generato da un sistema di cariche puntiformi è la

somma vettoriale dei campi generati dalle singole cariche

Giuseppe Ruffo, Fisica: lezioni e problemi © Zanichelli editore 2010

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Il campo elettrico

Le linee di forza rappresentano graficamente il campo elettrico.

Le linee di forza hanno, in ogni loro punto, il vettore E come tangente;

partono dalle cariche positive e si arrestano su quelle negative

Giuseppe Ruffo, Fisica: lezioni e problemi © Zanichelli editore 2010

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Il campo elettrico

in ogni punto la direzione della tangente alla linea di forza indica la direzione di E in quel punto, il verso di E è indicato sulla linea;

il numero di linee che attraversano una superficie unitaria normale adesse è proporzionale all’intensità di E;

le linee di forza escono dalle cariche positive ed entrano in quelle negative.

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La differenza di potenzialeFisica Generale

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La differenza di potenziale

Un campo elettrico uniforme è uguale in

tutti i punti dello spazio

In un campo elettrico uniforme la forza

elettrica sposta una carica q tra i punti A a B.

Il lavoro compiuto dalle forze del campo

è

Il rapporto è e non dipende dalla

carica spostata, ma solamente dai punti A e B

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La differenza di potenziale

La differenza di potenziale (d.d.p.) fra due punti A e B del campo

è il rapporto tra il lavoro compiuto dalle forze del campo per

spostare la carica q da A e B e la carica stessa.

Nel SI, la differenza di potenziale si misura in volt (V):

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La differenza di potenziale

Nota la d.d.p. fra due punti A e B, il lavoro compiuto dalle forze del

campo per spostare la carica q da A e B è dato da:

Se q è positiva, il lavoro del campo è positivo se VA – VB > 0

Se q è negativa, il lavoro del campo è positivo se VA – VB < 0

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La differenza di potenziale

Per un campo uniforme, si ha una relazione

semplice tra campo elettrico e differenza di

potenziale

Nel SI il campo elettrico può essere misurato anche in V/m

VA – VB dipende solo dai punti A e B. Il lavoro non

dipende dal percorso seguito tra A e B

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La differenza di potenziale

Quanto visto per il campo uniforme può essere

generalizzato in quanto la forza elettrostatica è

conservativa; il campo elettrico è un campo

conservativo

Quando una forza esterna compie lavoro

positivo su una carica in un campo elettrico, fa

aumentare l’energia potenziale elettrica della

carica

L’energia potenziale guadagnata viene restituita

come energia cinetica, quando la carica si

muove sotto l’azione delle forze del campo

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Moto di una carica in un campo elettrico

Fisica Generale

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Moto di una carica in un campo elettrico Il moto di una particella carica in un campo elettrico è in generale

molto complesso; il problema risulta più semplice se il campo elettrico è uniforme,

come quello che si trova tra due lastre piane che portano cariche uguali e opposte.

Se una particella di carica q e massa m parte da ferma, oppure ha una velocità iniziale parallela alle linee del campo elettrico, il suo moto è analogo a quello di un corpo soggetto alla forza-peso, perché su di essa agisce un’accelerazione costante che, per la seconda legge della dinamica, vale

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m

qE

m

Fa

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Moto di una carica in un campo elettrico

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Un caso importante è quello di una particella di carica q e massa m che si trova in un campo elettrico uniforme con velocità iniziale nulla. In questo caso essa si sposta dal punto iniziale A a un punto finale B posto sulla stessa linea di campo su cui si trova A .Vogliamo trovare la velocità finale v acquistata in questo modo dalla carica.

Indicando con W il lavoro fatto dalla forza elettrica che agisce sulla particella, il teorema dell’energia cinetica stabilisce che per la particella vale la relazione

m

VVqvVVqWmv BA

BABA

2

2

1 2

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Moto di una carica in un campo elettrico Un’importante applicazione

tecnologica del moto di una particella in un campo elettrico è il cannone elettronico.

Un elettrodo carico negativamente è riscaldato ad alta temperatura ed emette elettroni per un fenomeno chiamato effetto termoionico. Una volta emessi, gli elettroni sono attirati dall’elettrodo positivo, che è forato al centro in modo da lasciarne passare un fascio rettilineo, detto per ragioni storiche fascio catodico.

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Moto di una carica in un campo elettrico Moto parabolico

Consideriamo una particella di carica q e di massa m che entra tra due armature caricate di segni opposti, con il vettore velocità v0 parallelo alle armature stesse. Per fissare le idee, nella figura le armature sono orizzontali e la particella si muove verso destra.

Una volta che si trova tra le armature, sulla carica agisce una forza

F = qE rivolta verso l’alto della figura, e quindi perpendicolare a v� 0. Per il secondo principio della dinamica, su di essa e quindi impressa un’accelerazione costante�

� anch’essa perpendicolare

a v0.

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m

qE

m

Fa

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Moto di una carica in un campo elettrico Moto parabolico

Ciò significa che la particella è soggetta a due moti simultanei; infatti, la particellasi muove:

1. di moto uniforme nella direzione e nel verso di v0 per il principio d’inerzia, visto che non ci sono forze parallele a v0;

2. di moto uniformemente accelerato nella direzione e nel verso di a.

Si tratta di una situazione fisicamente identica a quella di un sasso lanciato in orizzontale vicino alla superficie terrestre.

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2

0

2

1)(

)(

tm

qEty

tvtx

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3939

Il teorema di GaussFisica Generale

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Il teorema di Gauss Flusso Il flusso del campo elettrico

attraverso una superficie è proporzionale al numero di linee di forza che la attraversano.

La legge di Gauss mette in relazione il flusso del campo elettrico attraverso una superficie chiusa con la carica racchiusa dalla superficie stessa.

Può essere considerata come una generalizzazione della legge di Coulomb.

E

i

iqQ int

0int

0

11

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Il teorema di Gauss Il Teorema di Gauss è utile per il calcolo dei campi elettrici di distribuzioni di

cariche con particolari simmetrie. Una volta individuato il tipo di simmetria si sceglie un’opportuna “superficie

gaussiana” attraverso cui calcolare il flusso del campo. Esempio. Carica puntiforme: simmetria sferica

Giovanni Della Lunga - Corso di Fisica – CdL in CTF – A.A. 2013/2014

24)( rrEE

20

2

0

4

1)(

)(41

r

QrE

rErQ

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CondensatoriFisica Generale

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I condensatori

CondensatoreDue conduttori (armature) separati da un isolante (dielettrico)

Viene caricato da un generatore che stabilisce una d.d.p. tra le

armature

In ogni istante

le quantità di

carica sulle

due armature

sono uguali e

opposte

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I condensatori

Capacità di un condensatore: rapporto fra carica che si deposita su

un’armatura (valore assoluto) e differenza di potenziale che si

stabilisce fra le stesse (valore assoluto)

Nel SI la capacità si misura in farad (F)

Il farad è un’unità di misura grande; sono più usati

i suoi sottomultipli

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I condensatori

Condensatore piano: due armature piane e parallele, di area A e a

distanza d, separate da un dielettrico di costante relativa εr

La capacità è:

Il campo

elettrico tra le

armature del

condensatore

piano è uniforme

e vale:

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I condensatori

Per caricare un condensatore, il generatore

compie un lavoro che corrisponde all’area

evidenziata nel grafico d.d.p. - carica

L’energia accumulata nel campo elettrico del

condensatore è uguale al lavoro:

L’energia viene restituita durante la fase di scarica del condensatore

(poiché )

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I condensatori

Due condensatori in parallelo- La d.d.p. ai capi dei due condensatori è la

stessa

- La carica si distribuisce secondo la

proporzione

Il sistema di due condensatori è equivalente

a un unico condensatore di capacità

equivalente

Per più condensatori in parallelo:

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I condensatori

Due condensatori in serie- La carica sulle armature dei due

condensatori è la stessa

- La d.d.p. si suddivide secondo la

proporzione

La capacità equivalente è data da:

Per più condensatori in serie: