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2012 Lingua Italiana 2 1. Battaglia : previsto fino all’esercizio nº 109 (lezione trentacinquesima) 2. MARIN, T. & MAGNELLI, S. Progetto italiano. Corso multimediale di lingua e civiltà italiana. Libro dello studente & Quaderno degli esercizi. 1b. Roma: Edilingua, 2010 3. Ricordi Presente indicativo Verbo essere Verbo avere Io sono Noi siamo io ho noi abbiamo Tu sei Voi siete tu hai voi avete lui, lei è Loro sono lui, lei ha loro hanno chiamarsi io mi chiamo noi ci chiamiamo tu ti chiami voi vi chiamate lui, lei si chiama loro si chiamano 4. Articoli determinarivi Maschile Singolare Plurale Il cane i cani Lo zio gli zii 1

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2012 Lingua Italiana 2

1. Battaglia : previsto fino all’esercizio nº 109 (lezione trentacinquesima)

2. MARIN, T. & MAGNELLI, S. Progetto italiano. Corso multimediale di lingua e civiltà italiana. Libro dello studente & Quaderno degli esercizi. 1b. Roma: Edilingua, 2010

3. Ricordi Presente indicativo

Verbo essere Verbo avere

Io sono Noi siamo io ho noi abbiamoTu sei Voi siete tu hai voi avete lui, lei è Loro sono lui, lei ha loro hanno

chiamarsi

io mi chiamo noi ci chiamiamotu ti chiami voi vi chiamatelui, lei si chiama loro si chiamano

4. Articoli determinarivi

Maschile

Singolare Plurale

Il cane i caniLo zio gli ziiLo studio gli studiL’ uomo gli uomini

Femminile

Singolare Plurale

La casa le caseLa zia le zieLa scuola le scuoleL’anima le anime

5. Proverbio:

Acqua passata non macina più

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6. Da PLUTARCO. Vita di Pericle, apud De CRESCENZO, Luciano. Storia della filosofia greca. I presocratici. Milano: Mondadori, 1983, p. 177

[Pericle] Ebbe come maestro e guida spirituale Anassagora. Da lui apprese: “La scienza delle cose celesti, le speculazioni elevate, un modo di esprimersi sublime, immune da scurrilità bassa e plebea, la fermezza dei lineamenti, mai allentati dal sorriso, la grazia del portamento, un modo di panneggiare la veste, che non si scomponeva per quanto potesse muoversi parlando, una tonalità di voce inalterabile e altri simili atteggiamenti che riempivano di stupore chiunque l’avvicinava”

Vocabolario

Speculazione: riflessione filosofica e teoretica, attività raziocinante senza scopi pratici

Scurrilità, s. f. inv. : caratteristica di ciò che è triviale, osceno

Scurrile, agg. : di una comicità che non rispetta la moralità e il pudore, che esibisce la più grossolana volgarità

lineamento, s.m. - al plurale - le linee che costituiscono le fattezze del volto umano; fisionomia

fattezza, s.f. –spec. pl. – tratto fisico, lineamento del viso

allentare v. tr.: attenuare, moderare

portamento s. m. : modo di atteggiare la persona, soprattutto nel camminare, nel muoversi e nell’indossare gli abiti, che contribuisce a rivelare la personalità del soggetto

panneggiare: in pittura e in scultura, ritrarre una figura disponendo i tessuti delle vesti in modo che formino delle pieghe armoniose; disporre una veste in modo che ricada con pieghe armoniose

atteggiamento s.m.: modo di apparire; aspetto, espressione

chiunque pron. inv. (riferito solo a persona, solo sing.); pron. indef.: qualsiasi persona, chicchessia

avvicinare v. tr.: farsi vicino a qualcuno, spec. per parlargli

7. Proverbi

Amor con amor si paga

L’amor non fa bollir la pentola

Tra moglie e marito non mettere il dito

Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare

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8. Articoli indeterminativi

Singolare

Maschile Femminile

Un cane una cagna Un uomo una donna Uno studente una studentessaUno zio una ziaUn adulto un’adulta

Plurale

Maschile Femminile

Dei cani delle cagneDegli uomini delle donneDegli studenti delle studentesseDegli zii delle zieDegli adulti delle adulte

(degl’italiani)

9. Presente indicativo dei verbi:

lavorare, arrivarechiudere, prendereaprire, dormire, offrire, partire, sentirefinire, capire, preferire, spedire, unire, pulire, chiarire, costruire

10. “Senti, che ne dici di andare alla Scala stasera? Ho due biglietti!

11. Troncamento (p. 93 Battaglia): la vocale o la sillaba finale di una parola* cade davanti all’altra** che comincia per vocale o per consonante: un quadro; bel paesaggio; un uomo; quel ragazzo; ...

* di piú sillabe con l’ultima sillaba non accentata; che termini con una sillaba che contenga una delle lettere l, m, n, r

** che non cominci per gn, ps, s impura, z

Quando c’è il troncamento non si adopera mai l’apostrofo

12. Elisione (p. 94 Battaglia): la vocale finale di una parola cade (e si mette sempre l’apostrofo) davanti a un’altra parola che cominci per vocale: c’era; un’acqua; un’aquila; l’uccello; quell’uomo; bell’ingegno; quest’anno

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13. PAVESE, Cesare. Le poesie. Torino: Einaudi, 1998:

“La voce”

Ogni giorno il silenzio della camera solasi richiude sul lieve sciacquío d’ogni gestocome l’aria. Ogni giorno la breve finestras’apre immobile all’aria che tace. La vocerauca e dolce non torna nel fresco silenzio.

S’apre come il respiro di chi sia per parlarel’aria immobile e tace. Ogni giorno è la stessa.E la voce è la stessa, che non rompe il silenzio,rauca e uguale per sempre nell’immobilitàdel ricordo. La chiara finestra accompagnacol suo palpito breve la calma d’allora.

Ogni gesto percuote la calma d’allora.Se suonasse la voce, tornerebbe il dolore.Tornerebbero i gesti nell’aria stupitaE parole alla voce sommessa.Se suonasse la voce anche il palpito brevedel silenzio che dura, si farebbe dolore.

Tornerebbero i gesti del vano dolore,percuotendo le cose nel rombo del tempo.Ma la voce non torna, e il susurro remotoNon increspa il ricordo. L’immobile lucedà il suo palpito fresco. Per sempre il silenziotace rauco e sommesso nel ricordo d’allora.[23-26 marzo 1938]

Vocabolario

Richiudersi: chiudersi di nuovo. Portoghese: fechar-se

Sciacquio: uno sciacquare (portoghese: enxaguar) continuo; il frangersi leggero e continuo delle onde

Tacere: stare zitto; cessare di parlare

Rauco: portoghese: rouco

Tornare: andare nuovamente nel luogo dove si è già stati. Portoghese: tornar, voltar

Respiro: portoghese: respiração, sopro, suspiro

Palpito: ciascuno dei battiti del cuore; fig. Vivo moto dell’animo dovuto a un forte sentimento (portoghese: sobressalto)

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Allora avv.: in quel momento; d’allora: di quel tempo

Stupire: portoghese: admirar-se; stupito: admirado, assombrado

Percuotere: picchiare, pestare, battere

Rombo: ... rumore...

Increspare : portoghese: tornar crespo, tornar agitado, áspero, tempestuoso

Sommesso: p.p. di sommettere: attenuato, basso

Vano: vuoto; privo di consistenza; privo di realtà. Portoghese vão

Proverbio: chi va piano va sano e va lontano Lontan dagli occhi, lontan dal cuore

14. Prima coniugazione: a) verbi in –care e –gare: mantengono il suono gutturale in tutta la coniugazione Battaglia, p. 96(H quando la desinenza comincia per e o i)

Esempio: Presente indicativo

Mancare giudicare pagare legare

Manc o giuduc o pag o leg o Manc h i giudic h i pag h i leg h i Manc a giudic a pag a leg a

Manc h iamo giudic h iamo pag h iamo leg h iamoManc ate giudic ate pag ate leg ate Manc ano giudic ano pag ano leg ano

b) verbi in –ciare e –giare : perdono la i finale del tema quando la desinenza comincia per e o i (Battaglia, p. 96-97) baciare mangiare

baci o mangi o bac i mang ibaci a mangi abac iamo mang iamobaci ate mangi atebaci ano mangi ano

c) verbi in –iare: (Battaglia, p. 97)c.1) quando hanno la i del tema accentata: mantengono anche la i della desinenza, quando sulla i del tema cade l’accento tonico

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sciare [espiare, rinviare, deviare]

sci osci isci asci amosci atesci ano

c.2) quando non hanno la i del tema accentata, perdono questa i davanti ad altra i della desinenza

rimediare [assediare, cambiare, studiare]

rimedi orimed irimedi arimed iamorimedi aterimedi ano

d) verbi in -gnare: mantengono generalmente la i della desinenza:

sognare [bagnare, consegnare, degnare]

sogn osogn isogn asogn iamosogn atesogn ano

Proverbio: Il pesce grande mangia il pesce piccolo (i deboli soccombono alle violenze dei forti) Lupo non mangia lupo (i potenti non si attaccano l’uno con l’altro) L’appetito vien mangiando (più si conosce qualcosa più la si desidera)

15. Tempi semplici del modo indicativo del verbo temere ed altri verbi regolari della seconda coniugazione: p. 101-102 Battaglia

16. Tempi semplici del modo indicativo del verbo servire : p. 103, Battaglia

17. I numeri cardinali: Battaglia, p. 103-105 ... eccetera eccetera fino a pagina 158!!!!!

Proverbio: Occhio non vede, cuore non duole ( ciò che ignoriamo non ci procura dolore) L’occhio del padrone ingrassa il cavallo ( nessuno può curare i propri interessi meglio del diretto interessato) Quattr’occhi vedono meglio di due (è meglio essere in due o più persone a controllare o a vigilare)

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18. Aggettivi e pronomi possessivi

m. s. f. s. m. p. F. p.

1ª pers. Mio mia miei mie2ª pers. Tuo tua tuoi tue3ª pers. Suo sua suoi sue

1ª pers. Nostro nostra nostri nostre2ª pers. Vostro vostra vostri vostre3ª pers. Loro loro loro loro

-Gli aggettivi possessivi sono sempre preceduti dall’articolo. Es.: il mio libro; la mia casa; le nostre maestre; i tuoi amici-Gli aggettivi possessivi perdono l’articolo nei vocativi. Es.: Bada, ragazzo mio! (badare: fare attenzione nel compiere qualcosa)

-Uso dell’articolo con i nomi di parenti preceduti da possessivo. l’articolo è obbligatorio

a) con tutti i nomi di parenti al plurale. Es.: i nostri padri; le nostre madri; i tuoi cugini; le mie zie

b) con tutti i nomi alterati di parenti e con i nomi affettivi. Es.: il mio cuginetto; il tuo fratellino; le nostre sorelline; la vostra nonnina; la sua mamma; il tuo papà; il nostro figliolo

c) con i nomi composti o alterati. Es.: il mio bisnonnod) con i nomi di parenti qualificati da un aggettivo o determinati da un

complemento. Es.: il mio caro padre; i vostri buoni nipoti; le loro dilette zie; il nostro simpatico cugino; il mio nipote diletto; il tuo zio di Roma

e) con i nomi di parenti preceduti dall’aggettivo possessivo loro. Es.: il loro padre; la loro madre; il loro cognato; la loro cognata

f) con i nomi di parenti preceduti da proprio. Es.: la propria madre

. rifiutano l’articoloa) padre e madre Es.: mio padre è partito; mia madre è tornata; vostro padre è

ancora giovane; nostra madre riposa, ecc.b) Altri nomi di parenti: mio marito; mia moglie; tuo fratello; tua sorella; suo zio;

sua zia; nostro nipote; nostra nipote; vostro figlio; vostra figlia; mio cognato; mia cognata; tuo cugino; tua cugina; suo suocero; sua suocera.

Esercizi:

. Coniugare in tutte le persone del presente, imperfetto, passato prossimo e futuro le seguenti frasi:

a) io (cantare) il mio cantob) io (sentire) la mia musicac) io non (temere) i miei amicid) io (chiamare) le mie amichee) io (amare) mio padre

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. Metti al posto dei puntini l’aggettivo possessivo, preceduto, se è necessario, dall’articolo:.............................madre è tornata da Roma............................ padre cantaQuando arriva ................ ........................ babbo, gli vado incontroMi hanno scritto .............. .................. fratelliHo salutato ............................. sorellaNostro zio e ................ .................. cugini vivono a Milano

. Volgi al plurale tutti i nomi e gli aggettivi possessivi . Es.: il bambino legge il suo libro. I bambini leggono i loro libri

Il padre ama suo figlio [padre, spec. al pl. = antenati progenitori]............................................................................La mamma loda la sua bambina.............................................................................Lo scolaro fa il suo compito..............................................................................L’amico porta il suo dono [dono=regalo]...............................................................................Mio fratello fa il suo dovere...................................................................................La fanciulla gioca con la sua bambola...............................................................................................................................Il ragazzo si diverte con il suo pallone [gioco del pallone=gioco del calcio=football].................................................................................................................................

19. Pronomi diretti (oggetto)

a) LO LA LI LE

Modello:

Per che ora fisserai l’appuntamento con Mario? _Lo fisserò per le cinque.1. fisserò che cosa?2. fisserò l’appuntamento3. Lo sostituisce appuntamento4. Appuntamento è maschile singolare5. Lo è maschile singolare6. Lo è oggetto diretto del verbo fisserò

a) Maria, perchè non lavi questo vestito? Non vedi che è sporco? _ Va bene, .................. laverò.

1. laverò che cosa?2. laverò ...................................3. ......................... sostituisce .........................................4. .................................... è ................................. ........................................5. ..................... è .................................. ..............................................6. ................... è oggetto diretto del verbo ................................................

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b) Carlo, dove metti questo quadro? _.............. attacco su quella parete

1. attacco che cosa? 2. attacco ..............................3. ......................... sostituisce ................................4. ......................... è ...................................5. ........................ è ...............................................................6. .......................... è oggetto diretto del verbo ......................................

c) Quando vedrai Mario e Franco? _ ................. vedrò stasera.1. Vedrò chi stasera?2. Vedrò .............................. ............ .................................3. ............................ sostituisce ................................. ......... ......................................4. ................................................................. è ............................................................5. .................... è ...........................................................6. .................... è oggetto diretto del verbo .............................................................

d) Signore, dove tiene la macchina? .................... tengo in garage1. Tengo che cosa?2. tengo ....................................................3. ................................ sostituisce ......................................................4. .................................. è ...........................................................5. ................. è .....................................................................6. ................... è oggetto diretto del verbo ............................

e) Orfeo, varchi le porte del nulla? _ Sì, ................... varco1. Varco che cosa?2. varco ...........................................3. ............................. sostituisce .................................4. ........................... è ........................................................5. ..................... è ................................................................6. .................... è oggetto diretto del verbo ..............................

Sostituire ai puntini i pronomi diretti appropriati. Es.: Tu apri la porta e ...la.......richiudi

a) Noi troviamo gli errori e .......................... correggiamob) Compero le pesche e ......................... porto a casa.c) Non trovi l’astuccio e ................... cerchid) Lei nasconde i libri e non ................... trovae) Noi ascoltiamo la spiegazione e ..................... ricordiamof) Loro scrivono le lettere e .............................. spedisconog) Noi studiamo la grammatica e non ......................... dimentichiamoh) Tu prendi la penna e ......................... immergi nel calamaioi) Noi incontriamo il maestro e ............ salutiamoj) Due scolari litigano e il professore .................... sgrida [port. ‘ralhar. repreender,

censurar’] e ..................... puniscek) Luigi mangia la mela e non ....................... sbuccial) Noi scriviamo la lettera e .................... consegniamom) Il maestro chiama lo scolaro e ................... interroga

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20. Il pronome partitivo ne ( e lo la li le)

Leggere le frasi e rispondere alle domande seguenti:a) Il professore prende tre libri, ne mette uno sul tavolo e ne tiene due in mano.

_Quanti libri prende il professore?_Li mette tutti sul tavolo?_Ne mette uno solo?_Quanti libri tiene in mano?_Li tiene tutti?_ Ne tiene uno solo?

b) Il professore vede gli alunni e li saluta.

_Il professore saluta tutti gli alunni?_Ne saluta solo qualcuno? [qualcuno:pron. indef. Uno, in riferimento a una sola persona, raramente a una sola cosa]

c) Giannina va al mercato, vede dei bei fiori e ne compera un mazzo._ Compera tutti i fiori Giannina?

d) La ragazza va al mercato, vede delle belle fragole [port. morangos] e ne compra un chilo.

_Dove va la ragazza?_Cosa vede?_Compra tutte le fragole che vede?

21. Pronomi diretti

Osserviamo queste due frasi: il maestro loda me Il maestro mi loda

Grammaticalmente esse sono identiche; il senso è uguale, ma la prima, che è meno usata, dà al discorso un accento più forte e più solenne.

Domanda: CHI?

Forti deboli

Maria guarda me Maria mi guardaMaria guarda te Maria ti guardaMaria guarda lui (il fratello) Maria lo guarda Maria guarda lei (la sorella) Maria la guardaMaria guarda sé Maria si guardaMaria guarda noi Maria ci guardaMaria guarda voi Maria vi guardaMaria guarda loro (i fratelli) Maria li guarda Maria guarda loro (le sorelle) Maria le guardaMaria e Rosa guardano sè Maria e Rosa si guardano

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Osservazione: le, li non si apostrofano. Nel discorso diretto, con Lei, useremo la sola forma pronominale La. Es.: Signorina, io La saluto. Signor A., io La saluto

Esercizi:

a) Sostituire ai puntini le forme atone (deboli) dei pronomi personali, usati come complemento oggetto. Esempio: Ecco la mamma: io la saluto, la bacio, e l’abbraccio

Ecco il babbo: io ..................... saluto ....................... bacio e ..................... abbraccioSono la tua sorella maggiore e tu ....................... devi ascoltare e ................ devi obbedire. Tu sei la mia scolara; io .................... guido negli studi e ................... consiglio.Noi siamo gli scolari: la maestra .................... fa leggere e .................... fa scrivere. La zia arriva stasera: ..................... riceveremo con molta cordialità, ..................... ospiteremo ......................... faremo divertire. Gli zii ................... (noi) hanno invitati a Firenze, dove ....................... ospiteranno nella loro villa, ...................... condurranno a visitare i monumenti e ................. faranno divertire; l’anno venturo inviteranno voi e ................ trateranno con la stessa gentilezza ._Dove eri? .................... ho chiamato più volte, .................... ho cercato in casa e in giardino e non ...................... ho trovato. Luisa ............... lava, ....................... pettina e ....................... veste rapidamente. Le mie sorelle ................... lavano, ................. vestono e .................. preparano per uscire. _I miei amici? ...................... ho visti partire molti anni or sono (=molti anni fa), nè so quando ................... rivedrò. Vedo regolarmente i suoi figli: ................... vado a trovare spesso, .................. invito a pranzo, ........................ sorveglio e .................... amo come se fossero figli miei. Quei montanari furono molto ospitali con noi: .................... riscaldarono al fuoco, ......................... nutrirono copiosamente, ........................ alloggiarono, offrendoci i loro giacigli; partendo, noi ............................ ringraziammo e ................................... rimunerammo largamente.

b) Completate le seguenti frasi, nelle quali si dà del Lei alle persone alle quali esse sono rivolte. Esempio: Signora, Lei è buona e la mia bambina L’ama, La rispetta e L’ammira.

Caro signore, .................... prego e ................... consiglio di partire. Signorina, .................. prego di accettare questi fiori. Oh, cara signora, Lei qui? ................ credevo in campagna. Amico mio, ........................... riceverò domani, ................ ascolterò con il massimo interesse e, se possibile, ......................... accontenterò. Signorina, .................... trovo molto buona e ................... ammiro. _Signore, ......................... trovo molto paziente e ......................... ammiro. Signor mio, nessuno ................... giustificherà e ............................ scuserà.

Osservazione: le forme atone (deboli) pronominali (complemento oggetto), usate col gerundio e con l’infinito, si pospongono e formano un’unica parola con essi. Es.: Parlavo a mio padre guardandolo. Parlavo a mio padre senza guardarlo

Proverbio: Non tutto il male viene per nuocere (nuocere = recare danno, fare male) [in un evento negativo possono esserci anche risvolti (risvolti = aspetti secondari) positivi]

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´21. Uso degli ausiliari essere ed avere nei tempi composti

AVERE: con i verbi transitivi attivi.La mamma ha lavato la bambina

ESSERE: con i verbi transitivi passiviLa bambina è lavata dalla mamma

ESSERE: con i verbi riflessiviLa bambina si è lavata

Ora ESSERE ora AVERE con i verbi intransitiviAVERE se il verbo indica attività: la bambina ha giocatoESSERE se il verbo indica stato: la bambina è addormentata

Con il verbo che può avere valore transitivo o intransitivo:AVERE quando sia usato transitivamente: la mamma ha guarito la bambinaESSERE quando sia usato intransitivamente: la mamma è guarita

Esercizi:A) Luigi ha nutrito il gatto

Transitivo attivo: Luigi .................. nutrito il gattoTrans. Passivo : Il gatto ............ nutriro da LuigiRiflessivo: Il gatto si ............... lavatoIntransitivo:

a) attività: il gatto ...................... miagolatob) stato : il gatto ....................... morto

Lo stesso verbo usato:a) trans.: il gatto ................ spaventato l’uccellob) intran.: il gatto ............. spaventato

B) Il gallo ha mangiato l’insalata

Transitivo attivo: Il gallo ............... mangiato l’insalataTransitivo passivo: L’insalata ............... mangiata dal galloRiflessivo: Il gallo si .................. nutrito d’insalata.Intransitivo:a) attività: Il gallo ................. cantatob) stato: Il gallo ..................... scomparsoLo stesso verbo usato:

a) transitivamente: Il gallo ...................... fuggito la volpeb) intransitivamente: il gallo .................... fugito

OSSERVAZIONE: ausiliare con i verbi di moto (l’uso può rientrare nei casi precedenti)AVERE: se i verbi di moto lasciano sentire l’azione del moto:Ho salito con fatica le scaleHo saltato tutto il giornoL’uccello ha volato in questo giardino

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ESSERE: se i verbi di moto non fanno sentire l’azione, ma lo scopo di essa, il termine a cui si mira:Sono salito in casaSono saltato dalla finestra in giardinoL’uccello è volato sul teto.

22. PARTICIPI PASSATI DI USO PIÙ COMUNE

Accendere - acceso leggere - letto risolvere - risoltoAprire - aperto mettere - messo rispondere - rispostoAttendere - atteso mordere - morso rompere - rottoBere - bevuto morire - morto scegliere - sceltoChiedere - chiesto muovere - mosso scendere - scesoChiudere - chiuso nascere - nato scrivere - scritto Cogliere - colto nascondere – nascosto spegnere - spentoCorreggere - corretto offendere - offeso spendere - spesoCorrere - corso offrire - offerto spingere - spintoCuocere - cotto piacere - piaciuto stringere - strettoDecidere - deciso piangere - pianto tingere - tintoDifendere - difeso porgere - porto togliere - toltoDipingere - dipinto pungere - punto tradurre - tradottoDire - detto prendere - preso vedere - visto(veduto)

Dividere - diviso porre - posto uccidere - uccisoFare - fatto rendere - reso venire - venutoFriggere - fritto riassumere – riassunto vincere - vintoGiungere - giunto ridere - riso vivere - vissuto Rimanere - rimasto

23. Accordo del participio passato – Ausiliare avere

L’accordo è obbligatorio quando il complemento oggetto sia espresso dai pronomi lo, la, li, le, ne (oggetto precede il verbo). Con avere non si fa l’accordo con il soggetto.

Es.: Il libro? _L’ho letto (lo ho) La lettera? _ L’ho letta (la ho) I libri? _ Li ho letti Le lettere? _ Le ho lette Le lettere? _ Ne ho lette due

Proverbio:

Can che abbaia non morde [ chi fa gran chiasso non è molto pericoloso]

Meglio un giorno da leone che cento da pecora [una vita breve, ma coraggiosa, è da preferire a una lunga e pusillanime]

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24. Poesia Giosuè Carducci

O piccola MariaDi versi a te che importa?Esce la poesia,O piccola Maria,Quando malinconiaBatte del cor [=cuore] la porta.O piccola Maria,Di versi a te che importa?

25. Preposizioni articolate. Esercizi

1. Sostituire ai puntini le preposizioni articolate, composte con la preposizione DI , e formare il plurale di dette preposizioni e dei nomi.

Esempio: Il manico del coltello, dei coltelli

Domanda: Di chi? Di che cosa?

La punta .................. ago , .........................................La puntura ............................ spillo, ........................................Il rumore ...................................... zoccolo, .........................................L’arma ........................... uomo, .............................................La voce ............................ amica, ........................................La lama .......................... spada, .................................................Il tetto ................................... casa, ...................................Il regalo ............................. zia, ...........................................

2. Preposizioni articolate composte con la preposizione A

Domanda: A chi? A che cosa?

Scrivo ........................................... zio, ..............................Telefono ....................................... amico, ......................... ..............................Assisto ............................................ spettacolo, ........................................Offro ........................................ invitato, ..............................................Sorrido .................................. bambino, ..........................................Parlo ....................................... mamma, ......................................................Dico ...................................... zia, ..............................................Ordino ............................... scolara, .......................................Credo ................................... amica, ..................................................

3. Preposizioni articolate con la preposizione DA

a) Domanda: Da chi? Da che cosa?

Scendo .................................... albero, .........................................Prendo .................................... zio, ..................................................Imito ...................................... italiano, .........................................

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Levo .................................... casseto, .............................................................Traduco .................................... arabo, .......................................................Copio ................................................ lavagna, ...............................................Scendo ..................................... automobile, ..................................................Ricevo ................................... zia, ....................................................

b) Domanda: Presso chi? Presso che cosa?

Vado .................................... zio, ...................................Vado ......................................impiegato, .......................................Vado ................................. medico, ................................................Mi reco .............................. oculista, ............................................Mi reco ................................ scolaro, ..........................Recarsi: andare Compro il pane ............................. panettiere, ...............................Compro le patate ....................... erbivendolo, ...................................Compro i dolci ........................... pasticciere, ..................................Compro i libri ............................. libraio, .................................Acquisto il quadro ........................... pittore, ........................Acquisto la statua .......................... scultore, .......................................Vado ...................................... sarta, ..................................................Vado ..................................... stiratrice, ...............................................Mi reco ................................. zia, ....................................Mi reco ....................................amica, ...............................................Andiamo ................................ nonna, .................................................

4. Preposizione articolate con la preposizione IN

Domanda: dove?

I libri sono ........................................ cassetto, ...........................................Le penne sono ............................ astuccio, ..............................................I fogli sono .......................... quaderno, .....................................L’inchiostro è .......................... calamaio, .......................................La verdura è ........................... cesto, ..........................................I dolci sono ........................... forno, ......................................I guanti sono ......................scatola, ............................Il vino è ................................ bottiglia, .............................

5. Preposizioni articolate con la preposizione SU

Domanda: Su chi? Su che cosa?

I vasi sono ........................ tavolino, ...................................................Le tazze sono ....................... vassoio, ...............................................Io salgo ............................... piroscafo, .............................................Maria scrive .......................... lavagna, ..............................................Noi giochiamo ......................... spiaggia, ..................................Sediamo ................................... seggiola, ....................................

6. Preposizione CON più l’articolo

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Esempio: Maria cuce con l’ago, con gli aghi [meno comune cogli aghi]

Domanda: Con Chi? Con che cosa?

Tu tagli .................. ........................ coltello, .......................... .............................Mangiamo la zuppa .......................... cucchiaio, .........................................................Prendete la carne ................................ forchetta, .................................................Noi ci laviamo ........................ sapone, ...................... ............ ................................Tu ricami ................... ................ seta, ............................... ........... ......................Io punto ........................ .......... spillo, .................. ............................ .........................Egli cancella ........... ............... spugna, ................. ............ ..........................Accendiamo la sigaretta ............ fiammifero, ........................ ................ ..................Noi scopiamo ............. ................ scopa, ................. .............. ....................................Noi vediamo ............. .......... occhio, ..................... ................. .............................Noi udiamo .................... ............. orecchio, .................. .................. ..............................Conversiamo ............... ............... ospite, ................... ................... .............................Conversiamo ............... ............. straniero, ................ ................ ................................Ci copriamo ............... .................. mantello, .............. ....................... .....................Ci pettiniamo ................. ........... pettine, ................... ....................... .............

7. Preposizione PER più articolo

Esempio: I fiori per la mamma

Domanda: Per chi? Per che cosa?

L’acqua ................ ................. cucina, ........................................................Il libro ................... ................ scolara, ............................................Il tappeto ................... ................ scala, ...................... ............ .................Il compito .................... ............... professore, .................. ................... ....................La camera ................... ......... ospite, .........................................................

L’uso delle preposizioni italiane si apprende dalla pratica e dalla lettura. Ogni preposizione serve a indicare relazioni diverse:

LUOGO

A – Sto a Roma – sto a letto – vado a Napoli – vado a casa – la stazione è a due chilometri – la Sardegna è a sud della Corsica.

IN – Viaggio in Europa – vive in Calabria – pasta in brodo – vive in famiglia – mi reco in chiesa

PER – Lo prende per un braccio – passeggiamo per un parco – passa per questa strada – m’aggiravo per la casa

DA – Verrò da te stasera – parto da Milano – ritorna dal mare

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TEMPOA – Vieni alle cinque – è giunto all’alba – al cadere del soleDI – Arriva di notte – matura d’estate – si alza di buon mattinoDA – Non lo vedo da anni – è guarito da due giorni – è sofferente da mesiIN – L’ho fatto in un mese – passerà in giornata – siamo nel 2012PER – L’ho atteso per due ore – ha parlato per un’ora – siamo invitati per stasera

MANIERAA – È giunto a salti – studia a mente serenaDI – L’amo di cuore – È vestita di biancoIN – È scritto in rosso – me l’ha detto in segreto – aveva le braccia in croceCON – Cammina con fatica – gli ho parlato con severità

SCOPOA – Lo ha detto a tuo demerito – è destinato a salireDA – Sala da pranzo – carta da lettere – ragazza da maritoIN – Offerta in memoria – fiori recati in dono –PER – L’ho detto per scherzo – combatte per la giustizia – lavora per te

PROPRIETÀDI – La biblioteca del nonno – il libro di mio fratello

MATERIAA – stampato a lettere d’oroDI – Una tomba di marmo – una scala di corda – un vestito di setaIN – Lettere rilevate in oro – una scultura in legno

CAUSAPER – Danneggiato per la sua prodigalità – malato per il troppo studio – STRUMENTOCON – Taglia con le forbici

UNIONE E COMPAGNIACON – Partirò con te – pane con il burro

ORIGINEDI – Sono di Napoli – è di modesti natali

MEZZODI – Vive di vegetali – vive di memorieCON – Arriverà col piroscafo – lucidato con la cera – lo ha preso con le buone manierePER – Lo spedirò per posta – riuscì per tuo intervento

Altre preposizioni:

fra - Verrò fra due ore- fra me e te non ci sono segreti – il mobile è fra la porta e la finestra

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durante [ nel senso di nel corso di, nel tempo di] – Partirò durante le vacanze – è scappato durante la notte

lungo [ nel senso di rasente, accosto] – Passeggio lungo la spiaggia – i mobili sono disposti lungo la parete – stavano seduti lungo un muretto

Preposizioni: esempi tratti dalle vostre lezioniResto a casaHo telefonato al suo migliore amicoAndremo a cenaLa madre chiede spiegazioni alla figliaSpaghetti al pestoPasta al denteA me piacciono le oliveLa mattina al massimo bevo un caffèA pranzo non ho molta famePerchè non sei venuta al cinema ieri?All’inizio tutto andava bene fino a quando (...)Era un thriller psicologico di quelli che piacciono a teSergio beve tre quattro caffè al giornoSergio preferisce Illy alle altre marcheAd un matrimonio bisogna invitare tutiCristina non era presente al matrimonioVoglio andare a quel nuovo ipermercato fuori città a fare la spesaMi ha chiamato mia cugina per invitarmi alla sua festa di compleanno

Non ho voglia di andare da nessuna parteGreta andava da uno psicologoHo comprato gli orecchini da BulgariAbito da seraOggi non posso portarti da nessuna parteAvevo tanto da studiare per il test di stamattina

Provare qualcosa di nuovoAmica del cuoreCosa Franco dice di tutta questa storia?Che è libero di fare quello che vuoleLa madre di ElenaLa specialità della casaLa specialità del ristoranteFaccio merenda verso le sei del pomeriggioCerco di cenare prestoNon aveva voglia di parlareGreta credeva di essere un’altra personaHanno deciso di sposarsiUn giorno prima del matrimonio lei è sparita di nuovoPrendo due etti di Parmeggiano Reggiano

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Costa di menoHo bisogno del tuo aiuto

Ho litigato con CarlaMangio fette biscottate con burroHo un appuntamento con il managerRobert ha seguito Greta per scoprire la veritàAbbiamo parlato per oreHo comprato queste scarpe per il matrimonio di AlessiaCi vogliono pochi minuti per fare colazione

Fra un’ora c’è la pausa pranzo

Lei è uscita in frettaIo, in genere, prendo il Grana PadanoHo visto il vestito in quel negozio in via Frattina

26. I doni A. S. NovaroPrimavera vien danzando, E l’inverno vien tremamdo, Vien danzando alla tua porta. Vien tremando alla tua porta.Sai tu dirmi che ti porta? Sai tu dirmi che ti porta?

_ Ghirlandette di farfalle, Un fastel di aridi ciocchi,Quali azzurre, quali gialle; Un fringuello irrigidito;E poi rose, a fasci e a mucchi. E poi neve, neve a fiocchi, E ghiacciuoli grossi un dito.E l’estate vien cantando,Vien cantando alla tua porta. La tua mamma vien ridendo,Sai tu dirmi che ti porta? Vien ridendo alla tua porta. Sai tu dirmi che ti porta?_ Un cestel di bionde pescheVellutate, appena tocche, _ Il suo vivo e rosso cuore,E ciliege lustre e fresche, E lo colloca ai tuoi piediBen divise a mazzi e a ciocche. Con in mezzo, ritto, un fiore: Ma tu dormi e non lo vedi.Vien l’autunno sospirando,sospirando alla tua porta.Sai tu dirmi che ti porta?

_Qualche bacca porporina,Nidi vuoti, rame spoglie;E un pugnel di morte foglie.

Vocabolario

Danzare: ballare

Ghirlanda: corona intrecciata di foglie, fiori, erbe. Port. diadema, coroa

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Farfalla : port. borboleta

Quale: pron. indef. m. e f. alcuni, altri, con funzione correlativa

Fascio: port. feixe. Es.: un fascio di rose

Mucchio: quantità di cose ammonticchiate; monte. Port. montão, pilha. Es.: un mucchio di pietre

Cestello: port. cestinho

mazzo: gruppo di fiori o di erbe uniti o legati insieme. Es.: un mazzo di rose

ciocca: ciuffetto, mucchieto, mazzetto

bacca: qualunque frutto piccolo e rotondo di alberi o arbusti. Es.: uva; pomodoro

porporino: del colore della porpora (rosso-violaceo)

pugnello: quantità di roba che può essere contenuta in un pugno; manciata. Port. punhado

fastello: fascio di erbe o rami legati insieme. Port. molho, feixe

ciocco: grosso pezzo di legno da ardere.

fringuello: Piccolo uccello canoro, dell’ordine dei Passeriformi, caratterizzato da petto e gola con piumaggio rossiccio e coda nera striatadi bianco

ritto: messo, disposto in posizione verticale. Port. ereto 27. Proverbi. O mangiare questa minestra o saltare dalla finestra [o addattarsi a fare una cosa sgradita o subirne una peggiore]

. Non svegliare il can che dorme [non importunare chi ti può nuocere]

. a caval donato non si guarda in bocca [i regali devono essere comunque graditi]

. campa cavallo che l’erba cresce [si usa come commento a una situazione che richiede grande pazienza]

. Una noce in un sacco non fa rumore [il parere, la volontà di uno solo contro quella di molti non ha alcun valore]

. Una mano lava l’altra e tutte e due lavano il viso [la collaborazione consente di ottenere risultati non raggiungibili individualmente]

. Chi non vuol ballare, non vada alla festa [chi non vuole impicci, se ne stia per conto suo]

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