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L'EDUTAINMENT NELLA DIDATTICA DELLE LINGUE: NEMICO O ALLEATO?
Università degli Studi di Genova – Facoltà di Lingue e Letterature Straniere
Alessandra Giglio, [email protected] Messina [email protected]
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SOMMARIO
Gioco e apprendimento: come e perchè
Cos’è l’edutainment Edutainment: pro e contro Edutainment in concreto: esperienze
e analisi di prodotti esistenti Sviluppi futuri?
L'edutainment nella didattica delle lingue: nemico o alleato? – Alessandra Giglio, Ilaria Messina
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(VIDEO)GIOCO E APPRENDIMENTO: PERCHÉ?
“i ragazzi [sono] disposti ad assorbire una tale quantità di informazioni quando queste vengono fornite sotto forma di videogame.”
(Johnson, 2006)
“L’apprendere con la pratica permette allo studente di imparare in modo personale e, a sua volta, permette all’insegnante di offrire ai suoi studenti qualcosa di più personale e soddisfacente per tutti e due.”
(Papert, 1994)
“Quello che è il modo «concreto» di apprendere tipico dei bambini, per cui le cose del sapere, il loro senso e significato, vengono costruiti per effetto della loro manipolazione in contesti d’uso reali, dovrebbe allora costituire il modo di apprendere di ognuno.”
(Maragliano, 2004)
“Quello che è il modo «concreto» di apprendere tipico dei bambini, per cui le cose del sapere, il loro senso e significato, vengono costruiti per effetto della loro manipolazione in contesti d’uso reali, dovrebbe allora costituire il modo di apprendere di ognuno.”
(Maragliano, 2004)
“Uno dei problemi più grossi per l’intero settore dell’istruzione (…) è quello di tenere gli studenti costantemente motivati (…). I videogame sono coinvolgenti perché l’obiettivo primario del game designer è mantenere vivo l’interesse del giocatore (…). Mantenere gli utenti coinvolti è un obiettivo che gli educatori non considerano primario. Il loro obiettivo è istruire, trasmettere nozioni a chi deve apprendere”.
(Prensky, 2006)
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(VIDEO)GIOCO E APPRENDIMENTO: COME?
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= [Educational + Entertainment]
“Coloro che fanno distinzione fra intrattenimento ed educazione forse non sanno che l'educazione deve essere divertente e il divertimento deve essere educativo.”
(McLuhan, 1964)
“EDUTAINMENT”
L’edutainment è il “settore dell’editoria multimediale che produce e distribuisce opere che educano divertendo.”(De Mauro, 2000)
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National Geographic, Herod’s Lost Tomb
Disney Channel, La casa di Topolino
Disney Channel, Art attack
Brøderbund Software, Where in
the World is Carmen Sandiego?
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“EDUTAINMENT”: PRO E CONTRO
Sforzo come componente necessaria nell’apprendere
Assente l’esercizio di alcune capacità d’astrazione
Ripeti-e-impara
Le caratteristiche in precedenza elencate
L’apprendimento è biologicamente esperienzale
“tutti preferiamo l'apprendere esperienziale a quello testuale. Queste diverse caratteristiche e questa preferenza originano da un preciso correlato biologico. Il sistema di apprendimento percettivo-motorio è il più antico dal punto di vista evoluzionistico (…) Il sistema simbolico-ricostruttivo è invece molto recente: non va oltre i centomila anni.
(Antinucci, 2001)
“tutti preferiamo l'apprendere esperienziale a quello testuale. Queste diverse caratteristiche e questa preferenza originano da un preciso correlato biologico. Il sistema di apprendimento percettivo-motorio è il più antico dal punto di vista evoluzionistico (…) Il sistema simbolico-ricostruttivo è invece molto recente: non va oltre i centomila anni.
(Antinucci, 2001)
Stoll sostiene che l'apprendimento non deve essere divertente: l'apprendimento "vale poco" se "si ottiene senza sforzo", svilendo quindi "le due cose più importanti che gli uomini possono fare: insegnare e imparare".
(Stoll, 2004)
Stoll sostiene che l'apprendimento non deve essere divertente: l'apprendimento "vale poco" se "si ottiene senza sforzo", svilendo quindi "le due cose più importanti che gli uomini possono fare: insegnare e imparare".
(Stoll, 2004)Le “capacità di astrazione, di analisi approfondita, di concentrazione [sono escluse] dall’esperienza virtuale.”
(Ceccherelli, 2008/2009)
Le “capacità di astrazione, di analisi approfondita, di concentrazione [sono escluse] dall’esperienza virtuale.”
(Ceccherelli, 2008/2009)
“Il tipo di apprendimento trasmesso dall’edutainment consiste prevalentemente in lunghe sessioni di esercizi ripeti-e-impara (…) infarcite di grafica. Si tratta di qualcosa di molto diverso rispetto ai molti modi eccitanti, spesso invisibili a un livello superficiale, in cui i videogiochi riescono a costruire l’apprendimento.”
(Prensky, 2006 )
“Il tipo di apprendimento trasmesso dall’edutainment consiste prevalentemente in lunghe sessioni di esercizi ripeti-e-impara (…) infarcite di grafica. Si tratta di qualcosa di molto diverso rispetto ai molti modi eccitanti, spesso invisibili a un livello superficiale, in cui i videogiochi riescono a costruire l’apprendimento.”
(Prensky, 2006 )
“Equating learning with fun suggests that if students are not enjoying themselves, they are not learning, (…) trivializing the learning process.”
(Bloom , Hanych, 2003 )
“Equating learning with fun suggests that if students are not enjoying themselves, they are not learning, (…) trivializing the learning process.”
(Bloom , Hanych, 2003 )
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UN CASO CONCRETO…
http://giocoeimparo.altervista.org
Cosa ti è piaciuto di più?“le cose dell’astuccio che si muovono e dobiamo prenderla”“ridere assieme alla mia compagna quando sbagliabamo”
Cosa ti è piaciuto di meno?“che per giocare visogna andare veloci”“volevo giocare al gioco di combatimento”
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COSA ABBIAMO TROVATO…
Max and the Magician
Asterix
Mia’s Reading Adventures
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Il Divertinglese
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E… OGGI?
Electronic Arts, FutureLab, UK, Teaching with Games
Colegio Altamira, Santiago del Cile, 2065
Michigan State University, USA Zon: The New Chengo
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… QUINDI? IL FUTURO DELL’EDUTAINMENT
Gioco nella didattica? Sì, perché ha ricadute positive nella didattica (motivazione e interesse, apprendimento spontaneo, divertimento, stimolazione della fantasia)
Edutainment nella didattica? Ni… Se il gioco è inserito nella didattica, questo deve essere, appunto, Gioco!
Presenza essenziale del “gameplay” (Prensky)
Edutainment? No Thanks. I Prefer Playful Learning
(Resnick)L'edutainment nella didattica delle lingue: nemico o alleato? – Alessandra Giglio, Ilaria Messina
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RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI
ANTINUCCI F., La generazione dei videogiochi è già pronta: crescerà simulando, Telèma, n. 24, 2001
BLOOM M. V., HANYCH D. A., Skeptics and true believers hash it out, Community College Week, 4, n. 14, 2002
CECCHERELLI A., Nuove forme di insegnamento: i videogiochi e l’edutainment, Rivista Scuola IaD, n. 1, 2008/2009
DE MAURO T., Grande dizionario italiano dell’uso, UTET, Torino, 2000 JOHNSON S., Tutto quello che fa male ti fa bene, Mondadori, Milano,
2006 MARAGLIANO R., Nuovo manuale di didattica multimediale, Laterza,
Bari, 2004 MCLUHAN M., Gli strumenti del Comunicare, Il Saggiatore, Milano,
1964 PAPERT S., I bambini e il computer, Rizzoli, Milano, 1994 PRENSKY M., Mamma non rompere, sto imparando!, Multiplayer.it
Edizioni, Perugia, 2006 STOLL C., Confessioni di un eretico high-tech, Garzanti, Milano, 2004
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