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Web & Marketing online ai tempi dei Social Media Claudio Gagliardini - Studio Boraso.com Comunicare e fare marketing online sfruttando al meglio i canali e le opportunità della rete

Smau Bologna 2012 Claudio Gagliardini

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Il WEB ai tempi dei Social Media: comunicare e fare marketing online sfruttando al meglio i canali e le opportunità della rete

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Web & Marketing online ai tempi dei Social Media

Claudio Gagliardini - Studio Boraso.com

Comunicare e fare marketing online sfruttando al

meglio i canali e le opportunità della rete

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Sul web come e con chi?

A chi vi rivolgete se pensate mettete a budget uninvestimento sul WEB per la vostra azienda?

• A una Web Agency, per realizzare un nuovo sito?

• A una SEM Agency per investire su Google Adwords?

• A un SEO Guru, per migliorare il vostro sito sui motori?

• A un Social Media Strategist per creare azioni e

strategie sui social media?

Forse alcuni di voi non sanno neppure cosa significhino le

“nostre” sigle: SEO, SEM, SMM.

Don’t Panic, don’t Panic… OKAY, PANIC!

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Il WEB ai tempi dei Social Media

Il titolo parafrasa un romanzo di Gabriel Garcia Marquez,“L’amore ai tempi del colera”.

• Il protagonista vive in attesa che il suo unico e grande

amore torni da lui, dopo aver sposato un altro.

• Alla fine ci riesce, in vecchiaia. Nel finale, anche se

vecchio, lui dice «per tutta la vita». Il web assomiglia a

quella folle rincorsa, eterna e con poche speranze.

• Ogni imprenditore, è follemente innamorato delproprio business e rincorre il successo per tutta la vita. Ilweb è solo una delle piste su cui si corre, ma sta

diventando la più importante!

The 24 Hours of Le Mans is the world's oldest sports car race in endurance racing, held annually since 1923.

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Una gara di durata da vincere

Il web è una gara di durata, lunga massacrante e senza

fine, perché dopo ogni gara vinta ce ne sono altre edopo ogni campionato altri ancora.

• Per vincere serve talento, preparazione, costanza e una

grande squadra, oltre che un po’ di fortuna.

• Se vi affidate solamente alla fortuna la sconfitta è

assicurata. La fortuna non si fa comprare, ma aiuta chiinveste nel modo giusto.

• Per vincere ci vuole un ottimo team, in cui tutte le

professionalità del web siano coperte a dovere e

ciascuno sappia quello che deve fare.

• NESSUNO SPAZIO ALL’IMPROVVISAZIONE !

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Una grande squadra da assemblare

Siete in grado di formare da soli una squadra vincenteper affrontare la gara più importante della vostracarriera di imprenditori?

• Cos’è davvero importante fare? Pensiamo a un team

che voglia affrontare un campionato automobilistico:

basta la macchina, per vincere?

• La macchina è il sito web e da sola non basta!

• Serve la macchina, il pilota, i progettisti, gli ingegneri, i

meccanici e molte altre figure professionali, applicazioni

e accessori di ogni genere.

OCCORRONO PROFESSIONALITA’ ED ESPERIENZA !

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Cosa serve per vincere la sfida del WEB?

SERVE TUTTO !

Se qualcuno vi dice «fai questo pezzo e vedrai i risultati» sta

barando, perché non basta fare qualcosa, sul web.

• La parola d’ordine per il successo in rete è UBIQUITA’,occorre essere ovunque e nel modo giusto.

• Il sito web non è un punto d’arrivo e molto spesso non è

nemmeno quello di partenza.

• All’inizio c’è l’azienda, i suoi prodotti, il suo target, le sue

strategie. Il web è una complessa architettura dicanali e di mezzi per raggiungere il successo.

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Un TUTTO ben progettato, ben sviluppato e gestito

Cosa serve per comunicare e fare marketing sul web?

• Il punto di partenza è l’azienda: non tutte le aziende

sono uguali, bisogna definire gli obiettivi, il target e il

budget a medio e lungo termine.

• Non si va sul web «comprando un sito internet» o

aprendo uno o più canali social. A monte c’è la strategia,

il sito web è solo uno strumento, poi tutto il resto.

• La sola ricetta valida è un mix di strumenti, azioni edinvestimenti ben pianificato e meticolosamenteattuato.

• Massima integrazione con i canali social.

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Ma cos’è oggi il WEB?

Il web è un mondo complesso come quello reale, con ladifferenza che in rete scompaiono le distanze e tuttoavviene in tempo reale e con pochissimi filtri.

• Il web ha molte facce e non è accessibile solamente da

desktop, su PC. I Tablet e gli Smartphone stanno

inventando un nuovo web, fatto di App, di giochi e di

migliaia di canali. Serve competenza e applicazione.

• La rivoluzione mobile ha riscritto le regole del web e

ridato opportunità alle attività a carattere locale e alle

piccole imprese.

• Brand e utenti sono in un contesto di comunicazioneorizzontale TRA PARI.

Every fan counts, every comment counts.

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Ubiquità: come? E dove?

Comunicare sul web significa essere raggiungibili dagliutenti nel maggior numero di modi possibili.

• Così com’è sempre stato, anche oggi occorre cercare iclienti laddove essi sono e non soltanto «nel corso

principale della città».

• Ma dove sono i clienti? Probabilmente NON sul vostro

sito internet, purtroppo, dove dovrete cercare di portarli.

• I clienti sono ovunque, nella rete. Sui social network, sui

motori di ricerca a cercare qualcosa, su milioni di siti

web, a leggere o spedire mail, ad ascoltare musica o

guardare video, a giocare online…

FARSI TROVARE SIGNIFICA ESSERE OVUNQUE!

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Ubiquità: con quali strumenti?

Partiamo dal sito, come dovrebbe essere peravere il massimo delle opportunità?

• Oggi un sito può essere declinato in molte forme

diverse, da quella mobile alle App per i Tablet e gli

Smartphone, sempre più diffusi e utilizzati.

• Bisogna fare più siti? Basta creare delle App per

iPhone e Android? Meglio un sito mobile?

Ovviamente dipende, da caso a caso.

• Quando diciamo che per far bene sul web

bisogna fare TUTTO, non ci riferiamo aparametri quantitativi, bensì qualitativi estrategici; il classico q.b. delle ricette di cucina.

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Qualità, una sfida che parte da lontano

Di qualità come parametro e obiettivo di riferimento sene parla da più di 30 anni. Nel web a che punto siamo?

• Il WEB conta oltre 555 milioni di siti (dicembre 2011)

in crescita vertiginosa (quasi +6% al mese).

• Quante chances hanno di farcela? Se sono fatti bene

possono puntare al successo nella propria nicchia, ma

spesso sono fatti malissimo!

• Torniamo alla domanda iniziale, a chi affidate la

realizzazione del vostro sito e dei vostri software e

applicazioni? La qualità non ammette deroghe.

SCEGLIETE CON CURA I VOSTRI REFERENTI !

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Cosa significa oggi «essere sul WEB» per una PMI?

Servono professionalità solide in molti settori e ambiti,che lavorino in team e seguano una strategia.

• Grafici, web designer, web developer, seo specialist,

web content & copywriter, esperti di accessibilità e

usabilità, tester, oltre a un project manager che li

coordini.

• Poi c’è da fare un buon marketing, con esperti SEM

(Search Engine Marketing) e SMM (Social Media

Marketing), sempre più SEO oriented.

• Un team di professionisti che difficilmente sono

presenti all’interno di un’azienda, ma che dovranno

interfacciarsi con risorse interne, collaborarci e formarle.

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BETA forever, con tante sfide da affrontare!

Il sito, le App, i software non sono mai un punto diarrivo, ma punti di partenza e strumenti di lavoro.

• Una strategia di comunicazione sul web è uncantiere sempre aperto e il lavoro del team non finisce

mai, tanto meno alla pubblicazione di un sito.

• I mattoni che si posano in rete, giorno dopo giorno,costruiscono un palazzo solido e di lunga durata.

• Per comunicare in rete servono enormi investimenti?

Non necessariamente, ma occorre capire che si tratta di

un progetto a lungo termine.

È un investimento, occorre budget , tempo e fiducia!

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WEB, assolutamente sì, perché…

Se avete ancora dei dubbi sul perché investire sulweb, ecco alcuni numeri, in crescita.

• 70% della popolazione è connessa a internet (da

36 milioni nel 2010 a 39 nel 2011, +7,8%). Sul web

ogni giorno 13 milioni di utenti per almeno 1 ora.

• 93% degli utenti internet è sui Social Network.

• +43% è la crescita dell’E-Commerce nel 2011.

• 25 milioni i dispositivi mobili connessi al web,

+52% rispetto al 2010, +224% ricerche da mobile,

+23% acquisti da mobile, in forte crescita.

FONTE: AUDIWEB NIELSEN

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L’evoluzione dei Social Media

• 1999-2004: le piattaforme blog. Blogger, 1999 e gli altri, sono social di tipo

“long-form”. Si inizia a scrivere contenuti ma ci sono due tipi di utenti: chi produce

contenuti ,<1% e chi li consuma , >99%. Alcuni commentano.

• 2004-2007: arriva la statusfera. Facebook nel 2004 e Twitter nel 2006

trasformano i social media, dai blog di tipo “long-form” a quelli “short-form”,

aggiungendo foto e aggiornamenti di stato.

• 2007-2010: interazione tramite pulsanti. Si parte dal “re-tweet” di Twitter, poi

Tumblr nel 2007 lancia il concetto di “re-blog”. Il “Like” di Facebook diventa uno

standard e lo “share” conferma la vera tendenza dei social: condividere contenuti

creati da terzi. Nel 2009 Foursquare consente di condividere la propria posizione.

• Dal 2010: nasce la social curation. Pinterest è stato tra i primi siti a introdurre il

concetto di “push-button” (tramite bookmarklet e “re-pinning”) per creare una

struttura di contenuti curati, chiamati “board”. Poi c’è Scoop e similari.

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FONTE: http://blog.tagliaerbe.com

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Social Media, qualche numero

15MM+ utenti

135MM+ utenti iscritti

51MM+ utenti

15MM+ utenti

62MM+ utenti iscritti

115MM+ sottoscrittori

20MM+ blog

6MM+ utenti

800 MM+ utenti attivi / mese

230MM+ utenti iscritti

500K+ utenti

800MM+ utenti attivi mese

FONTE: www.estebancontreras.comOfficial and Estimated statistics. Facebook, YouTube, Zynga, Twitter, LinkedIn, Groupon, Flickr, Tumblr, Instagram, Foursquare, Pinterest, scvngr, Path,

Google+ SlashGear, TechCrunch / Comscore, FastCompany, Oink: TechCrunch, GetGlue, Foodspotting: Soraya Darabi’s LinkedIn

2MM+ utenti

1.5MM+ utenti

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Conosciamo davvero i Social Media?

Come con tutti i mezzi tendiamo a dare per scontato disapere cosa sono, ma quasi sempre ci sbagliamo.

• Facebook: è il social mainstream per eccellenza,

rafforza la Brand Identity & Awareness, migliora la Brand

Experience, coinvolge e diverte utenti di tutte le età e

livello culturale. @people

• Twitter: più che un SN è un Information Network, ha

cambiato il mondo, può cambiare il modo di concepire

business e customer care. Aumenta autorevolezza eaiuta a individuare gli influencer. #hashtag

• Linkedin: uno dei più «anziani», 150 milioni di iscritti, il

capostipite del job recruiting ma è un ottimo canale e

veicolo anche per altre finalità.

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Conosciamo davvero i Social Media?

• Google Plus: neonato, acerbo e lontanissimo dagli altri.

Estremamente prospettico, Made in Google e in quanto

tale da tener d’occhio e iniziare a capire. Il web sta

cambiando in quella direzione. #hashtag +people

• Pinterest: il fenomeno del 2012, in linea con i trend

della rete, ma ci sono molte incognite da valutare, prima

su tutte la questione copyright. Crescita vertiginosa!!!

• Foursquare: ancora di nicchia, ma utilissimo per le

attività a carattere locale. Nel panorama del geolocal si

impone in modo netto, ma in Italia lo usiamo poco.

• Instagram: un altro dei fenomeni del 2011, in continua

espansione di utenti e molto promettente. C’è una

grande community con cui interagire.

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Le tendenze per il 2012 (e oltre)

• Social Integration, sempre più integrati con i siti aziendali.

• Il Social CRM (Customer Relationship Management) si farà

strada tra le grandi aziende.

• I Social influenzeranno sempre più le vendite e il business.

• Il Social Commerce spopolerà sui device mobili.

• Aumenteranno budget e investimenti in Social Media

Advertising. Utenti sempre più profilati – CONTEXT ADS.

• La Content Curation rappresenterà una strada maestra,

per la comunicazione online (Scoop, Pinterest).

• Il Social Gaming continuerà a crescere.

• La Geolocalizzazione avrà sempre maggior riscontro.

• L’uso dei Social sarà sempre più effettuato da mobile.

• L’interazione tra Social e TV sarà sempre più perseguita.

• Le News e le App saranno sempre più Social.

• Il Community Management non sarà piùsufficiente, servon Apps & ADS.FONTE: http://www.steblog.net

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Dove sta andando il web?

• Google sta riscrivendo la storia del web, mettendo

al centro gli utenti e le loro competenze, passioni

e gusti. Google Plus (Search, plus Your World).

• Facebook punta sullo storytelling, con la sua

nuova timeline, anche sulle brand page.

Engagement + ADV!

• Social Search, Social Commerce. Al centro di

tutto gli utenti e gli argomenti, topics,.

• Liste e cerchie, pagine e hashtag sono le nuove

directory.

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Una nuova rivoluzione?

• La rete ha cambiato il mondo in meno di 30 anni,

ma i prossimi 5 vedranno i cambiamenti più eclatanti!

• Il mobile è già realtà, ma nuove sfide sono alle

porte, con utenti sempre connessi.

• La AR (Augmented Reality) sta per dare il via a

una nuova RIVOLUZIONE insieme ad altre

tecnologie.

• Il mondo reale e la c.d. Realtà Virtuale si toccano e si sovrappongono!

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Nuovi orizzonti tecnologici

• Geolocalizzazione e georeferenziazione.

• Nuovi device e applicazioni (wereable computing).

• AR (Augmented Reality).

• Internet degli oggetti / domotica.

• Nuove fonti di energia e nuovi materiali, sempre più biocompatibili.

• Smart Cities & Smart Citizens: il WEB al centro di ogni opportunità e motore di tutte le tecnologie!

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Perché inserire i Social Media nella strategia?

Immaginate un negozio, tanti chilometri di strade epiazze affollate e autobus, taxi e veicoli pieni di gente…

• Il vostro sito è il negozio (se non lo è dovete farcelo

diventare).

• Le strade sono gli infiniti chilometri di «incroci della rete»

e i motori di ricerca, che non necessariamente hanno

indicazioni per arrivare al vostro negozio.

• Bus, taxi e vetture sono i social media e tutti gli altri

mezzi in grado di portare i clienti nel vostro negozio.

NB: strade e mezzi di trasporto servono per muovereutenti, non per riempirli di pubblicità!

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Quindi i Social Media sono solo dei mezzi?

Sui Social non si vende, come non si vende in metro oin autobus. Qualcuno ci riesce in aereo (ma quellivorrebbero far viaggiare la gente in piedi…)

• Salvo alcuni casi, con App e strategie mirate, nonaspettatevi di fare delle vendite sui social, perchépotreste rimanere delusi.

• I social servono per approcciare il target, per

comprendere di cosa abbia bisogno e cosa gli interessi

e per portarlo verso il nostro negozio. In modo cortese

e discreto. Ascoltate, valutate, rispondete.

• Non tutti i mezzi sono uguali. Ciascuno ha le sue

caratteristiche, ciascuno il suo target, i suoi pregi e i

suoi limiti, che non si debbono ignorare.

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1. Consapevolezza2. Interesse3. Desiderio 4. Azione

5. Fedeltà6. Appoggio

AIDA

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Mezzi potenti, se li sappiamo usare bene…

Cosa vogliono gli utenti?Se qualcosa è importante, di sicuro la gente ne sta parlando sui social !

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FONTE: http://www.etechmag.com

FONTE: http://www.emailfinder.com

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Social Media Marketing, perché?

Se i social non servono per vendere, perché ci dovreiinvestire tempo e risorse?

• Per trovare i clienti dove passano il loro tempo

• Per «ingaggiarli» su un terreno a loro familiare, nei

momenti migliori delle loro giornate.

• Per mostrare il lato migliore e più particolare della mia

attività, della mia azienda e di me stesso.

• Per promuovere i miei contenuti in modo informale e

fresco, usando un linguaggio diretto e semplice.

• Per cambiare il mio modo di concepire il marketing!

Lead generation e

Social Network:

Le aziende che li usano

hanno un aumento del

traffico verso il sito fino

a 22 volte e un aumento

della lead generation

da 4 a 12 volte.

Lead generation da Blog,

Sito, Landing pages, Twitter,

Facebook.

Ricerca HubSpot su un

campione di 4000 clienti.

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Le aziende italiane sui social

Secondo IULM Milano le PMI si stanno aprendo sempre più al SMM. Il SocialMediAbility delle Aziende Italiane è in sensibile aumento. Nel 2010 le aziende sui social erano il 9,8%, oggi il 43%.

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Le aziende italiane sui social

CREDITS: BlogMeter - Vincos.it

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Le aziende italiane sui social

Ben & Jerry’s Italia sta promuovendo il suo brand e i suoi prodotti prevalentemente sui social, abbinando iniziative online con azioni «on the road», nelle quali viene dato ampio spazio a blogger,

igers e influencer della rete. Ottima l’azione Good Ideas, rivolta alle associazioni.

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Q&A: Domande?

Claudio Gagliardiniweb marketing specialist

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