View
217
Download
3
Category
Preview:
DESCRIPTION
Rassegna Stampa IDV del 21-08-2012
Citation preview
Bologna
Piacenza
Reggio Emilia
Modena
Ferrara
Ravenna
Forlì Cesena
Rimini
INDICE
Bologna.it: Unioni gay21/08/12 La Repubblica Bologna 4
La Fiom flirta con l’Idv e i grillini21/08/12 La Repubblica Bologna 5
Tutti i contributi: quasi quattro milioni di euro per l’attività dei gruppi21/08/12 Unità edizione Bologna 6
Siparietto a 7 Gold. E Pattacini smentisce tutto21/08/12 Unità edizione Bologna 7
«Quale Provincia?» Incontro ai giardini21/08/12 Libertà 8
L’Appennino piacentino sempre più vecchio Le scuole aperte solo per i figli di donne straniere21/08/12 Libertà 9
Liste 2009, ex candidati in fuga dai partiti21/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 10
"Come ne perdo uno, ne recupero subito tre" La Barbati (Italia dei Valori) liquida l'"effetto Riva"21/08/12 Il Resto del Carlino Reggio 12
«E’ necessario rivedere il progetto»21/08/12 La Nuova Prima Pagina di Modena 14
Servizi sociali, funziona la lotta contro i “furbi”21/08/12 La Nuova Ferrara 16
Matteucci al M5S: «Nessun contratto per servizi a pagamento21/08/12 Corriere Romagna Ravenna 17
La sfilata dei big, in forse il segretario Bersani21/08/12 Corriere Romagna Ravenna 18
Pineta, coinvolgiamo i bambini21/08/12 Il Resto del Carlino Ravenna 19
“Il Mese dell’Albero in Festa dedicato alla pineta distrutta”21/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 20
“Non ho nessun contratto per interviste a pagamento”21/08/12 La Voce di Romagna Ravenna 21
PREGI E DIFETTI Eccellenze da difendere21/08/12 Corriere Romagna Cesena 22
Rabbia per la morte di Angelo Di Carlo21/08/12 La Voce di Romagna forlì 23
«Il super ticket è una rovina»21/08/12 Corriere Romagna di Rimini 24
Beach Cafè, smontato il “tetto del suono” abusivo21/08/12 Corriere Romagna di Rimini 25
Pagina 2 di 26
“Pr, valutiamo se sono indispensabili e se toglierli dalle strade”21/08/12 La Voce di Romagna Rimini 26
Pagina 3 di 26
n ',n., nn ninr n,. nnrn
arninidinuowincresc, ta ÌC Bologia terzainclassaica
21/08/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Ezio Mauro
Unioni gay, Cl sulle barricate: "Un male per l'umanità e un atto contro natura" Grillini (Idv): "Fascisti"
BOLOGNA.REPUBBLICA.IT
Pagina 1
11 Pd si divide su Casadei zrn
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 4 di 26
SEGRETARIO Bruno Papignani, 58 anni, dallo scorso mese di maggio è segretario regionale della Fiom
"Scivono venfiche preventive sulle spese" l'amarezza dellabasePd sul caso-Casadei
21/08/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Direttore Responsabile: Ezio Mauro
Papignani e il gelo con via Rivani: esclusi dalla festa dell'Unità, andrò solo per ricordare il Cev a titolo personale
La Fiom flirta con l' Idv e i grillini DIETRO al mancato invito alla Fiom alla festa provinciale dell'Unità non c'è solo la scelta delPd di evitare temi nazionali. Esiste un'altra ragione, più profonda, che non riguarda nemmeno il rischio contestazioni. Da qualche tempo a questa parte non è infatti più il Pd l'interlocutore privilegiato della Fiom.
Tanto è vero che il segretario re-gionale Bruno Papignani parla chia-ramente di un «pregiudizio» dei De-mocratici nei loro confronti. «Siamo da sempre indipendenti ma non in-differenti» ripete anche in questa oc-casione il leader delle tute blu. Solo che adesso l'attenzione dei metal-meccanici è cambiata, non guarda più al Pd e neanche a Sel, di cui Papi-gnani è pur stato un acceso simpa-tizzante. C'è quindi un altro partito che il sindacato di Landini osserva con attenzione soprattutto in Emilia Romagna.Adifferenza di Torino, do-ve la Fiom dialoga con il Movimento a5 Stelle (si parla anche di creare una lista de gli scontenti), quil'amore con
i grillini non è ancora decollato. Ci sono state alcune battaglie comuni, è il caso della Verlicchi, ma non sono state combattute assieme. Fino ad oggi, soprattutto a Palazzo D 'Accur-sio, i consiglieri a 5 Stelle hanno pre-ferito il sindacato autonomo dell'U-sb. Esiste un dialogo continuo e co-stante tra Fiom e grillini, e non può essere altrimentivisto che sono mol-ti i metalmeccanici che votano M5Stelle, ma oltre a questo nulla più.
Perché in Emilia Romagna l'alter-nativa delle tute blu al Pd non si chia-ma Grillo ma Di Pietro. «E vero, esiste un rapporto speciale» ammette il consigliere regionale dell'IdvFranco Grillini. E non è certo un caso che i di-pietristi inizieranno a raccogliere tra un mese anche nelle nostre piazze le firme per reintrodurre l'articolo 18 e la libertà di contrattazione. Il rap-porto con l'Idv, si sforza di ripetere Papignani, «è come con le altre forze politiche». Con una sola differenza, che non è poca cosa: «Loro appog-giano tutte le nostre proposte» spie-
ga. Perché è pur vero che il sindacato non dà indicazioni di voto, ma le pa-gelle quelle sì, con tanto di elenco di chi ha fatto bene e chi male nell'ulti-mo anno. «E chi appoggia Monti —sentenzia Papignani — ha fatto ma-le». Parlare quindi di rapporti tesi può risultare poco corretto, perché al momento tra Fiom e Pd manca proprio il dialogo. «Da parte loro c'è un pregiudizio contro di noi. Avran-no dei buoni amministratori, ma dentro al partito c'è un problema le-gato alla qualità delle persone» va giù duro Papignani. Sarebbe questo il vero motivo del mancato invito di quest'anno alla festa dell'Unità. «Ci hanno totalmente esclusi» aggiun-ge. Così per protesta il leader Fiom metterà piede al Parco Nord in una sola occasione, il 6 settembre, quan-do si ricorderà Maurizio Cevenini. «Ma ci andrò — sottolinea ancora una volta Papignani — solo a livello personale».
(teppe persichella) C RIPRODUZIONE RISERVATA
Pagina 3
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 5 di 26
E 0a:t-viste tv e coumnicazioar Mezzetli, , ,Serve più qualità>•
Si,mr ■ elte n> Cekl. r Pagadni Stile
l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo
21/08/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
SUM
Tutti contributi: qual Dei 8n rrdhOn) euro stanziati dalla R
e per i gruppi consiliari, quasi la
comunicazione compresa. i contributi vengono erogati in base ai voti. quindi
Pk Il più ricco è il Pd con 1;3 milioni di euro (nel 2011), Seguono il Pdl (606 mila euro), Lega Nord (415mila), iclv (410mila), Sei (221mila), MSS (193
la), Federazione della Sinistra (162mila) e Ude (93rnila),All'irter o
ot- ilevi
ene:il sivi n dalla Regione oe
radiofonici). )
s
(due fora
e
conci€€er€ ,semble
P esenza d
è cent a‹
r
far conoscsrs €a proprìa acttívità per
nO
tra vari gruppi, tra maggioranza e minoranza. Per ie altre apparizioni
televisive, invece, lo scorso an r' nsiglieri hanno speso oltre 112mila
euro: 63mila il Pd, 28mila il Pcil, 8,4681a a, 7,515 4,842 l'Udc„ Altri
()Mila euro se ne sono andati per "sto delle mazzette dei giornali,
gli abbonamenti alle agenzie, libri e iviste ("servizio documentazione"), in :tto la spesa e stata di 230n la euro
euro attività dei grupp è un
<azione. e tettom e che e
ivi. Va di P:hZei i glieri ha
gruppi c. i nno dritto di
radiofonici
Pagina 25
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 6 di 26
l'Unità Romagna Direttore Responsabile: Claudio Sardo
21/08/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Siparietto a 7 Goide E Pattacini smentisce tutto BOLOGNA
CLA.V1. bolog na(eu n ita.it
Ieri mattina "7 in punto", la rassegna stampa di "7 Gold", è andata in onda con un nuovo conduttore, così come aveva anticipato a l'Unità l'amministratore de-legato Maurizio Bergonzoni. Al posto di Dario Pattacini, lo storico conduttore che con le sue dichiarazioni ha scatena-to la bufera sulle interviste a pagamento dei politici regionali sulle emittenti loca-li, c'era Gianluigi Luccarelli, un giornali-sta professionista forlivese dipendente di una delle emittenti del gruppo, Sesta Rete.
Luccarelli ha esordito ricordando le polemiche che ci sono state, difendendo comunque la imparzialità e la trasparen-za della trasmissione, «Una trasmissio-ne dove le domande le fate voi con le vo-stre telefonate e i vostri SMS», ha dello rivolto ai telespettatori. Poi, dopo una prima carrellata sui titoli dei giornali e un primo blocco pubblicitario, ha pre-sentato il suo ospite che, casualmente, era un politico del Pd, uno dei due parti-ti (l'altro è l'idv) che ha negato di aver pagato per quel tipo di comparsale tv: l'onorevole Gianluca Benamati. e' co-minciato il dialogo tra il conduttore e il politico, sono arrivate le prime telefona-
len a «7 ln punto»
Nuovo conduttore e osOte ronwevole Pd Benamad
ardva un sms «forre .mpere e lsospae studo è pagante», ,R~ e bettut& «Vondm caffè»
te su temi nazionali. Poi, dopo un altro blocco di pubblicità, conduttore ha da-to conto dei primo .srrts: chiedeva se l'ospite della giornata fosse "pagante op-pure no". Benamati l'ha accolto con una. risatina e una battuta: «No. non sono pa-gante. Anzi, vista l'ora spererei che mi venisse offerto un caffè». Poi la trasmis-sione è andata avanti per un'ora con do-mande e risposte su temi generali, senza altre incursioni sulle ospitate a paga-mento.
Benamati, che poi abbiamo sentito te-lefonicamente, ci ha detto che era stato contattato circa un mese fa, ben prima che scoppiasse la polemica, e che ha rite-flUto giusto mantenere l'impegno preso
per la sua presenza in studio ieri matti-na. «Era la prima volta che venivo - ha dichiarato - ho trovato un atteggiamen-to e un conduttore molto professionale, se mi rich iamano torno. No, nessuno mi ha chiesto dei soldi per essere qui»,
Dario Pattacini ieri mattina non si è visto in trasmissione, ma si è fatto senti-re, eccome, nel pomeriggio con una di-chiarazione all'agenzia Ansa dove smen-tisce tutto quello che aveva detto in pre-cedenza e minaccia querele. Come si ri-corderà, Pattacini, che è uno dei tanti "freelance" a metà tra giornalismo e pubblicità che sono costretti a farsi lo sti-pendio con le provvigioni che prendono dall'editore sui contratti che riescono a procurargli, aveva confermato che le presenze dei consiglieri regionali in tra-smissione erano a pagamento, Aveva ag-giunto che nelle tv private funziona così dappertutto e che, comunque, lui ne in- ,
formava sempre i telespettatori. Ieri in-vece ha smentito di aver mai detto la se-guente frase, riportata da Repubblica e ri-presa. dall'Ansa. «Mi facevo pagare, noi
non abbiamo finanziamenti dallo Stato. Chi vuoi venire da noi lo sa: sono 200 euro a trasmissione, nessuno si è mai la-mentato». «Le frasi contenute negli arti-coli da voi ripresi», sostiene ora Pattaci-ni «a me attribuite e da voi riportate non sono mai state da me proferite. Ho già dato mandato al mio legale per esamina-re le azioni da intraprendere. Sarebbe educazione anche porgere pubbliche scuse». Pattacini, a un altro quotidiano, aveva confermato che «gli ospiti - quelli non istituzionali, tipo sindaci e assessori - pagano l'apparizione per dialogare con i cittadini e commentare le notizie del giorno insieme a lui. Tutto vero, ma non vedo lo scoop. Nel contratto con l'emit-tente c'è scritto che io ho la massima li-bertà editoriale: non faccio sconti a nes-suno. Mi è stato dato atto che li ho messi in croce tutti», «Pagano anche associa-zioni e imprenditori per illustrare i pro-pri prodotti - aveva aggiunto - del resto non ci sono giornali che prendono i fi-nanziamenti pubblici? Non vorrei che si guardasse la pagliuzza e non la cave. Co-munque sia, anche se è uno spazio a pa-gamento dico quello che mi va›.
All'obiezione che i telespettatori an-drebbero avvisati con una scritta in so-vrimpressione durante la trasmissione, Pattacini aveva risposto: «Non spetta a me, ma all'editore. Ci può essere del ve-ro...».
isnìissìwìe •::"‘N marcia
A •-et-t. Vo, CN 'con;' ..•K•A•a.
Pagina 25
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 7 di 26
La presidente della Provin-cia di Reggio Emilia, Sonia Ma-sini, e il presidente del Consiglio provinciale reggiano, Gianluca Chierici, non mollano. Nei gior-ni scorsi, nonostante l'alzata di scudi del centrodestra piacenti-no contro la proposta arrivata da Reggio, i due, come già ave-vano annunciato sulle pagine di Libertà, sono passati dalle paro-le ai fatti. Hanno così ufficial-mente trasmesso al presidente della Regione Emilia-Romagna, Vasco Errani, e, per conoscenza, al presidente Mario Monti l'or-dine del giorno votato dal Con-siglio provinciale dello scorso 30 luglio, dove si invita a prendere in considerazione la creazione della provincia "Ernia", un pro-getto a cui Reggio sta lavorando da tempo, fin dal 2009, quando non esisteva ancora la quando ding review" che ne avrebbe ac-
celerato l'approvazione. «Questa decisione - si legge
nella lettera - scaturisce dalla nostra volontà di stare all'inter-no del riordino del sistema pro-vince con una visione europea la quale, aggiungendo valore al-le nuove aggregazioni, migliori il modello di governo, superan-do le inefficienze e le sovrappo-sizioni che si sono sedimentate negli anni. Si potrà dare vita a nuove dimensioni funzionali e amministrative, che m.oltipli-cheranno i valori attuali dei ter-ritori rafforzando i sistemi loca-li e nazionali, se si seguiranno parametri di classificazione u-sati dalla Unione Europea per definire le gerarchie dei territo-ri e i programmi tesi a favorire nuove collaborazioni e aumen-tare il potenziale competitivo. E' stato fatto in altri Paesi con ottimi risultati. Com.e Provin-
cia di Reggio Emilia abbiamo proposto nel 2009 e approvato nel
proposto con il nostro. Piano Territoriale di Coordinamento, tale visione e oggi siamo pron-ti al cambiamento. Non sare-mo invece disponibili a essere annullati nella nostra identità e nel nostro valore - terza pro-vincia dell'Emilia Romagna per Pil e abitanti - in accorpamen-ti che creino nuove forme di sudditanza e in definitiva di-ventino difficilissimi da gesti-re, perché penalizzanti per al-cuni e premianti per altri, sen-za considerare storie e culture dalle quali non si può invece prescindere. Riteniamo che l'aggregazione di aree omoge-nee tra province contigue, se-condo i programmi europei più avanzati, potrebbe riguar-dare tutto il territorio italiano, cui dare rinnovato impulso».
Il presidente della Regione Errani
Da Piacenza a Modena, quin-di. Per essere credibili agli oc-chi dell'Ue e agli occhi dello Stato centrale. Ma Reggio, pri-ma in regione a inviare un suo progetto a Errani e Monti, po-trebbe aver fatto i conti senza l'oste. Il presidente della Pro-vincia di Piacenza, Massimo Trespidi, infatti, ha più volte detto di non veder di buon oc-chio un "calderone" interpro-vinciale di strutture e servizi.
EI. Mal.
Da Reggio una lettera a Monti e a Errani: «Nostro l'unico progetto per il riordino»
dA. 41414 _ A-c:—J61-113,tjui a,g9-1-, i
EROI' IIRIIR'QIII11
"Provincia Emilia"frediezza a Parma "2:Mirtilie"V1'72 -;n71217=M1
rT met
LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL IENA
Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto
21/08/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 32.634
Diffusione: 26.480
Pagina 21
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 8 di 26
Una veduta di Cerignale: lo spopolamento della montagna è progressivo
LIBERTÀ QUOTIDIANO DI PIACENZA FONDATO DA ERNESTO PRATI NEL 1883
Direttore Responsabile: Gaetano Rizzuto
21/08/2012 press LinE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 32.634
Diffusione: 26.480
L'Appennino piacentino sempre più vecchio Le scuole aperte solo per i figli di donne straniere Il sindaco di Cerignale Castelli: spending review, mazzata finale ME Poca crescita, tasso di an-zianità che supera il 60%, scuo-le tenute in vita solo per le pre-senze dei figli di donne stranie-re, che in montagna lavorano soprattutto come "badanti". L'Appennino piacentino invec- chia, sarebbe. il più vecchio in regione, secondo quanto emer-so dagli ultimi report di analisi provinciale, elaborati nel corso dell'inverno. Questa è stata l'e-state del "tormentone" della re-visione della spesa pubblica ma la montagna piacentina chiede che, oltre ai provvedimenti an-nunciati, si riveda l'intero siste-ma, stretta in un quadro di ur-genza politica e amministrativa.
«LUVecchiamento è figlio di una situazione storica che si è trascinata nel tempo, dalle gran-di migrazioni dei nostri giovani in città in poi — dice il presidente della Comunità montana del-l'Appennino piacentino, Massi-mo Castelli -. L'agricoltura, evi-dentemente, nonostante tutti i nostri sforzi, non è più competi- tiva. Le normative più le politiche attuali non agevolano nuovi in-sediamenti, il trend appare irre-versibile. Facciamo il possibile, ma non è mai abbastanza. Ci vo-gliono politiche mirate, altri-menu si gioca una partita con la gamba legata».
La "spending review" viagge-rebbe nella direzione opposta a quella auspicata dal sindaco di Cerignale, Castelli. Anzi, potreb
a- -
be tradursi nella mazzata. defini- tiva alla montagna. «Altro non è che un insieme di tagli ancora u-na volta lineari, proposti dal ra-gioniere di turno — dice Castelli - . Questo eccesso di tecnicismo ci affosserà. Piuttosto, dico provo-catoriamente, si aboliscano le Regioni. Io sarei a favore di una riforma complessiva. Detto que-sto, mi sento emiliano e secon-do me dovremmo restare nel-l'ambito dell'Emilia-Romagna».
L'emorragia legata al calo de-
mografico sembra avanzare pro-gressivamente ogni anno: porta-ta a 100 la popolazione del 1987, nel 2010 la Valtidone è scesa a quota 88, laValtrebbia e Valluret-ta a 83 e Valnure e Valdarda a 78. In pianura, inoltre, risiede la stragrande maggioranza della popolazione, cioè 189 per cento, mentre solo il restante 11 per cento, corrispondente a 30.908 persone, si divide fra le alti Vai-nure e Valdarda (area montana più popolosa, come già riportato da Libertà), laVaitrebbia e Luret-ta (8.946 unità) e, infine, l'alta Vaitidone (5.679 residenti).
Sugli indici di vecchiaia, la me-
dia della montagna piacentina svetta su quella regionale. Ogni 100 persone con età inferiore a 15 anni, residenti in montagna, sono presenti nello stesso terri-torio ben 371 anziani (cioè di età superiore ai 64 anni). I valori più elevati? In Vaitrebbia e in Vailu-retta. Picchi di anzianità a Zerba e Cerignale.
Dal 996 a12010, sembra esse-re stata la popolazione straniera a tenere in vita la montagna: por-tata a 100 la numerosità registra-ta nel 1996, nel 2010 si è raggiun-to il valore 999, con un aumento di circa 1800. La popolazione femminile straniera si concen-
tra, soprattutto, in montagna. In particolare, nellaValtrebbia e Lu-retta è di sesso femminile il 61% della popolazione straniera. Le donne sono, infatti, chiamate a
fornire i servizi alle persone tan-to più necessari in aree caratte-rizzate da forte invecchiamento della popolazione.
Malac.
Pagina 26
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 9 di 26
il Resto del Carlino REGGIO
Direttore Responsabile: Davide Nitrosi
21/08/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Liste 2009, ex dilati in fuga dai partiti Bene il Pd, resiste la Lega, per Pdl e Idv è sfuinata gran parte della squadra elettorale
DOVEVA essere la squadra dei 40 fedelissi-mi, quelli più motivati. Ma per alcuni parti-ti, il gruppo dei candidati 2009 al consiglio comunale di Reggio appare oggi decimato. Dati diversissimi per i principali partiti in Sala del Tricolore (Pd, Lega, Pdl e Idv). So-lo i Democratici appaiono - almeno a Reg-gio - una roccia: dei 40 in gara per una pol-trona di consigliere comunale, solo uno non risulta più iscritto (oltre al socialista Roberto Pierfederici). La Lega, visto il tra-vagliato periodo che vive a livello naziona-le (e la dura battaglia locale tra Angelo Ales-sandri e Marco Lusetti) ottiene un risulta-to consolante, con 24-25 iscritti sui 40 can-didati (di cui peraltro 10-12 erano indipen-denti nel 2009). Soffre il Pdl, nonostante il. boom di iscritti prima del congresso del 2011: solo 16 gli iscritti sui 40 candidati di
Ire anni fa. Ma ancora peggiore è il dato dell'Italia dei Valori, partito di maggioran-za che paga pesanti guerre interne: sui 40 vecchi candidati ne restano iscritti una doz-zina.
ERANO 40 NOM IN W.R,: Ai Democratici ne restano 39. Leghisti a quota 24-25. IL Popolo detta Libertà cata a 16. Solo una dozzina i dipietristi
CHI se ne è andato? Nel Pd il trastuga soli-tario è Antonio Casella, diventato con Ze-no Panarari (altro fuggitivo, ma dall'Idv) promotore di Reggio Democratica, prota-gonista con le raccolte firme e petizioni po-polari della battaglia sui costi della politica.
Dalla Lega è sparito il consigliere comuna-le Miles Barbieri, cacciato per le pesanti cri-tiche a Bassi. Non è iscritto un candidato indipendente simbolo del 2009, il portiero-ne Lamberto Boranga. Ci sono però indi-pendenti del 2009 che si sono iscritti, come i consiglieri comunali Andrea Parenti e Zefferino Irali. Non iscritta, nel 2009 come oggi, Antonella Cattania, moglie del segre-tario provinciale Gabriele Fossa.
VA PEGGIO nel Pdi. Sono 16 su 40 gli ex candidati ad avere la tessera del Popolo del-la Libertà, cifra modesta anche consideran-do la presenza di indipendenti nella lista 2009. Tra i casi più noti, lo strappo di Ange-lo Ammartiro, uscito dal partito per le sue critiche "premature" alla linea nazionale di Berlusconi. Ma nel partito non troviamo più anche altri storici esponenti aZZEIni, co-
me Filippo Silvestro e Pietro Negroni (pas-sato nel Fui). Niente tessera nel 2009 come oggi per Nicole Ferrarini, della storica di-nastia di imprenditori. Non è iscritta Elisa Alloro, presentatrice che lamentò di aver perso una candidatura europea per colpa delle polemiche sulle "bellezze" promosse da Berlusconi in politica.
L'ITALIA dei Valori paga invece l'effet-to Riva" e vari scontri interni, come quello tra Liana Barbati e Zeno Panarari. Riva, consigliere comunale e regionale, ha fonda-to il Gruppo misto. Tra i fuggitivi, anche ex candidati che hanno lamentato di non aver più la tessera perché gli è stata rifiuta-ta, collegando questa scelta del partito pro-prio con la loro vicinanza politica (come nel caso di Benedetta Negri) con Riva,
Paolo Patria
MON (PDLb <AìELUS1ONE LEGATA A PRORIM1 ELL„ CRISI» «LA DELUSIONE della base per ciò che non si è potuto fare a causa della crisi, della Lega, della vicenda Fini, spiega il basso numero di iscritti Pdi tra i nostri candidati del 2009 - dice Roberta Rigon, responsabile provinciale Pdl - . Parche il nostro elettorato è molto legato al nazionale».
L'UNICO RIBELLE DEI DEMOCRATICI ORA LANCIA LE MOZIONI ANTICASTA SOLO lui. Ma di Alberto Casella, unico fuggitivo della lista Pd che vinse il Comune nel 2009, si può dire che si è parlato molto più dopo la sua uscita rispetto a quando era nel partito. La fuga coincide con la nascita di Reggio Democratica, dove Casella incrocia Zeno Panarari, allontanatosi dall'Idv. Sono loro i promotori di mozioni popolari contro la casta per ridurre gli assessori, tagliare i politici nei Cda e per l'acqua pubblica,
DICEVA CHE BERLUSCONI ERA FINITO E VENNE LIQUIDATO COME UNA BOUTADE LA STORIA sembra avergli dato ragione (anche se in Italia non si sa mai...). Ma quando l'avvocato Angelo Amniaturo, nell'ottobre 2011, disse che Berlusconi e Bossi avevano finito il loro ciclo, decidendo così di non rinnovare la tessera al Pdl a poche settimane dal congresso, le sue critiche nel partito vennero liquidate come una boutade. In maggio Ammattir° si era già dimesso dall'incarico di coordinatore comunale.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 10 di 26
Lamberto Boranga Angelo Ammatur Pietro Negroni
'aste 2u0S, es eivklkonii Ih lieti dai pRI
il Resto del Carlino
REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi
21/08/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
Alberto Casella Matteo Riva
Zero Panarari
MiLes Barbieri
Unico transfuga
Dall'Ido al Gruppo
Dall'ido a Reggio
Ha attaccato Bossi del Pd, ha fondato misto, nei consigli
Democratica, che
ed è stato cacciato Reggio
comunale
ha fondato con
dalla Lega. Ora è Democratica
e regionale
Alberto Casetta
nel gruppo misto
Era un candidato
Esponente del PcIL
Dal Pcll ai finiani, indipendente per
ha contestato
fa parte del gruppo la Lega nel 2009, e lasciato
che è passato ora non è iscritto
il partito
netta squadra FU
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 11 di 26
il Resto del Carlino
REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi
21/08/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
LE ESW:M IL CALO DEI DIPIETRISTI E LA "TENUTA" DEL CARROCCIO
«Come ne perdo uno, ne recupero subito tre» La Barbati (Italia dei Valori) liquida. 1' "effetto Riva" «COME ne perdo uno, io ne recupe-ro tre. Quindi a me di averne persi 15, 20 o 30 di quella lista non ini può interessare molto in questo momento. Stiamo bene e siamo in salute». Lia-na Barbati, coordinatore provincia-le Idv, nonostante il suo partito sia il più colpito dalla fiJga di candidati (pur facendo parte della maggioran-za) non si preoccupa. «C'è stata l'uscita di Matteo Riva con il suo blocco di 10. 12 persone», sottolinea. Però l'Italia dei valori può candidare solo persone iscritte al partito. «Si, ma quelle per noi erano da considera-re un poi indipendenti». E andato via Zeno .Panarari, ora in Reggio Democratica. «E una storia diversa. Però il nostro è anche un movimento
GASR i E LE FOSSA «I militanti hanno capito. Sono più i soldi che Bossi ha dato atta Lega di quelli che ha preso»
di opinione, la gente si allontana per un po", poi ritorna. Siamo un partito solido, pur essendo piccolo. Vedremo alle prossime elezioni».
CHI LIMITA le perdite, nonostan-te la vicenda Bossi o la guerra Ales-sandri-Lusetti, è la Lega. Nel 2009 erano indipendenti candidati su 40. Oggi quel gruppo ha 23 iscritti Ora cui alcuni indipendenti del 2009). «In provincia di Reggio non abbiamo avuto molte defezioni - dice
Gabriele Fossa, segretario provin-ciale del Carroccio -. Di militanti ne abbiamo persi pochi, i travagli che ab-biamo avuto hanno dato una botta a qualcuno, ma parliamo di poche uni-tà». Sembra strano... «No, perchè il militante ha capito, non si è fiuto ab-bindolare da notizie false e tendenzio-se. Sa che i fatti non si sono svolti co-me dicono. Abbiamo avuto più. pro-blemi con i simpatizzanti, che hanno preso le spiegazioni da tivù o giorna-li». Difficile spiegare che abbiate spe-so bene i soldi del finanziainento pub-blico... «Ma alla gente comune è sta-io fatto credere che noi abbiamo ruba-to soldi pubblici per spese personali, e questo non é vero. [soldi del fiwrizia-mento pubblico sono pubblici finche
Pagina 4 '..115,%reVZ=Z-M2A
lik.21 Agi
Liete 1019. ey (2nditheiii dai pnrft
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 12 di 26
'..1,15,TWZT=152.
il Resto del Carlino
REGGIO Direttore Responsabile: Davide Nitrosi
21/08/2012 press unE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
RESPONSABILI PROVENC1ALE Lana Barbati (idv) e Gabriele Fossa (Lra)
non passano nelle casse del partito. Se ho preso dei soldi legittimamente dal pubblico e poi li spendo tnale, de-vo rispondere ai miei militanti, non al pubblico». Appunto. «Ma questo vuoi dire che n©n è vero che abbiamo rubato, piuttosto li abbiamo spesi ma-le». I soldi per aggiustare la casa di Bossi? «Io dico che nessun militante
avrebbe nulla di ridire, secondo me bi-sognava dargliene di più a Bossi. Tanto è vero che i militanti alla fine hanno capito e pochissimi hanno stracciato la tessera. Perchè sono più i soldi che Bossi ha dato alla Lega di quelli che ha preso. Non è che sia bel- lo, ma non c'è nessuno reato parla-mentare».
Liete 1019. ey (2ndithei ii dai pnl
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 13 di 26
Pagina 3
RhIllarlEChd@ipaít6"..ffitidlidr~chitura Vokne 2.7117(11,., -.Try,S, sem...1pm norro..1.,,, ,o,
•
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
rfisozatd.M.11.1,ffle.
21/08/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
IN COMUNE Nicola Rossi ed Eugenia Rossi sulla chiusura delle 'baracchine'
«E necessario rivedere il progetto» «Chi rischierebbe un investimento del genere?»
-T i problema della chiu-„. sura dei chioschi non sembra andare molto a ge-nio anche all'interno del Comune stesso. Eugenia Rossi (consigliera comu-nale) non condivide «l'i-dea di costruire dei chio-schi uguali l'uno con l'al-tro per due motivi: dal punto di vista estetico non sono certamente dei capo-lavori (basta vedere quello dal cinema Principe, che è l'unico che rispecchia la. norma, ndr), ma soprat-tutto, il problema maggio-re è quello economico. Questo dimostra come an-cora una volta questa. am.-
ministrazione abbia sba-gliato a fare le previsioni. E' impensabile che in un periodo difficile come questo i vari, proprietari. risolvano di tasca propria questa faccenda. E' neces-sario cambiare il progetto - chiude il discorso la con-sigliera. Rossi -
Lo stesso discorso vale a.nche per Nicola, Rossi
(consigliere comunale e capogruppo di "Modena Futura"). «Il progetto del Comune è piuttosto rigido e costringe i vari. titolari dei chioschi ad investire tanto denaro. Le varie ba-racchine non devono esse-re del Comune ma devono rimanere ai vari gestori. Il parco, inoltre - continua Rossi -, non è neanche uno
dei più sistemati, e quindi perché i vari titolari do-vrebbero fare un investi-mento così alto (e così ri-schioso)? Ancora una vol-ta tutto passerà per le ma-ni di Sitta. (assessore alle Politiche economiche) e staremo a vedere il risul-tato. Per me bisognerebbe sospendere il progetto, o quanto meno modificarlo.
Pagina 14 di 26
21/08/2012 press unE PRIMA PAGINA Direttore Responsabile: Corrado Guerra
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
a meno che il Comune non abbia già la certezza che ci sia già qualcuno dietro a questo fatto, pronto a farsi carico delle varie spese». A quanto pare il
problema dei chioschi non riguarda solamente i vari gestori ma anche i membri del Comune stes-so.
(Luca Nannino
Pagina 3
, RiTalffludeigmehMiatitiochbura `Atm 2,11,111,.d. -2712,5, se,,,,empo vrorro
rieozatd.M. 11 .1,ffle.
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 15 di 26
IL CDP DI TRAGHETTO ELOGIA L'ASSESSORE PAM NI
Servizi sociali, Tona la lotta contro i "furbi"
TRAGHETTO
1-7: una leggenda metroliolita-na che famiglie di immigrati, ma anche italiane, fruiscano di agtivtilazitjEllCOMUrlall sen-za averne diritto o è vero che usano metodi piit o meno leci-ti? A Traghetto ima non solo), da tempo passa questo mes-saggio e allora, il Consiglio di Partecipazione presieduto da Sauro Cartoni, ha voluto met-tere l'argomento sotto la lente d'ingrandimento convocando nel giorni scorsi, un assem-blea alla presenza dell'assesso-
t -e ai Servizi sociali Samuela Pa-mini. Il tenia ("Lo stato sociale clì Traghetto") e stato chiarito al punto tate che il componen-te della giunta si è meritato una sfilza di elogi presiden-te non è che sia sem-pre così tenero verso la giunta comunale) sul verbale della se-rata. ,,L'assessore Pamini - scri-ve Carlotti - si è dimostrata persona competente e prepa-rata dando risposte e nella maggior parte delle domande che le sono state rivolte, ha for-nito spiegazioni precise e con-prensihili a tutti, fornendo an-
che dati, procedure e tempi nell'assegnare servizi se ritenu-ti idonei a chi ne fa richiesta». Carlota, inoltre, dopo aver ri-cordato qualche caso sfuggito ai controlli, riconosce che, gra-zie alla collaborazione dei cit-tadini di Inighet -to e cazione dei controlli da parte degli agenti della polizia:muni-cipale «si è riusciti a sanare -scrive ancora Canotti - quei pochi casi che destavano mol-te perplessità, Si spera viva-mente che i controlli e le asse-gnazioni di ogni tipo vengano -valutate, controllate e se possi-
bile, a breve distanza, sempli-cemente perché la situazione può cambiare da un giorno altro, conta conseguenza della perdita dei necessari requisiti di idoneità. L'impressione ec-co l'ultima considerazione del presidente Cadetti - che l' as-
sensore. Pamini sia una perso-na preparata, competente e nello stesso tempo assai rigida e non certo di una donna che si freghi del fatto di essere un amministratore pubblico ma principalmente un assessore a servizio della comunità». (g. C.)
II Cd P di Traghetto: da sinistra Evangelisti, Carletti e 'Aneli
a:adziona Mut o Pfurter
21/08/2012 press LinE la Nuova Ferrara Direttore Responsabile: Paolo Boldrini
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: 13.462
Diffusione: 9.640
Pagina 23
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 16 di 26
Pagina 8
IlPd: «Così rafforzeremo la Romagna»
AlanencednIsS, , NeaS1111 .Indloper,Imnapegnenla
.5> i\ L\O 21/08/2012 orriere Periodicità: Quotidiano
di Ravenna Faenza-Lupo e Imola Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
Diffusione: n.d.
pressunE
"01 910 ,
bio
Matteucci al M5S: «Nessun contratto per servizi a pagamento»
RAVENNA. Alle solleci-tazioni di Pietro Vandini, consigliere comunale del Movimento 5 stelle, sul ricorso a messaggi a pa-gamento sulle tv private da parte dei partiti - uno "scandalo" che ha travol-to gli stessi "grillini" in Regione - risponde «im-mediatamente e pubbli-camente» il sindaco Fa-brizio Matteucci. «No, non ho in essere nessun contratto per interviste a pagamento. Per la verità dal 2006 mi sono state proposte con una certa insistenza ma io, per ri-sparmiare, ho sempre ri-fiutato. Dire di no mi è co-stato qualche ostracismo e qualche rappresaglia, ma sono sopravvissuto. Sempre per risparmiare abbiamo tagliato la pub-blicazione di Ravenna Oggi, il giornale del Co-mune».
Matteucci allarga poi il raggio all'intera giunta:
«Mi sono stati proposti con una certa insistenza ma io ho sempre rifiutato»
«Né io né la giunta abbia-mo mai avuto in essere dal 2006 alcuna delle for-me di contratto a cui si riferisce il capogruppo Vandini, con nessun me-dia».
Entrando nel merito della polemica ferrago-stana esplosa in Regione, il sindaco di Ravenna tie-ne a precisare alcune co-se: «Primo: tutti i gruppi consiliari - senza eccezio-ne, Movimento 5 Stelle compreso - utilizzano sol-di pubblici per le proprie attività. Secondo: trovo legittimo che fra le forme di comunicazione un gruppo politico scelga quella televisiva piutto-sto che la carta stampata o la stampa di manifesti e volantini. Su questo tro-vo incomprensibile la po-lemica di questi giorni».
Il sindaco passa poi all'altra questione pre-gnante strettamente col-
legata, vale a dire «se sia giusto o no che i gruppi consiliari abbiano con-tributi pubblici per la lo-ro attività». «Per me è giusto -è la posizione di Matteucci - ovviamente in misura contenuta, co-me è già oggi nel Comune di Ravenna. Tutti i grup-pi li ricevono, tutti i grup-pi li usano, senza eccezio-ne alcuna, gruppo 5 Stelle compreso».
Questioni tutte merite-voli di riflessioni ma che riconducono a quello che è il nodo centrale, cioè un
corretto rapporto fra in-formazione e pubblicità. Una materia che coinvol-ge fondamentali aspetti deontologici della profes-sione giornalistica e che è disciplinata, fra l'altro, dalla Carta informazione e pubblicità, protocollo d'intesa sottoscritto nel 1988 fra l'Ordine dei gior-nalisti e le associazioni di categoria e sindacali di pubblicità e pubbliche re-lazioni.
Su questo Matteucci ha le idee ben chiare: «Un principio elementare di trasparenza e di corret-tezza dell'informazione obbliga l'emittente che manda in onda un'inter-vista o un servizio a pa-gamento a renderlo chia-ro ai telespettatori con u-na bella scritta in eviden-za».
Una norma esplicitata e reiterata nella stessa Car-ta deontologica, che ri-
porta: -Primo dovere è di rendere sempre riconosci-bile l'emittente del mes-saggio. Il lettore o spetta-tore dovrà essere sempre in grado di riconoscere quali notizie, servizi od al-tre attività redazionali so-no responsabilità della re-dazione o di singoli firma-tari e quali invece sono di-rettamente o liberamente espresse da altri. Nel caso di messaggi pubblicitari, dovrà essere riconoscibile al lettore, spettatore o a-scoltatore, l'identità dell'e-mittente in favore del qua-le viene trasmesso il mes-saggio (..) purché chiara-mente identificabile o ri-conoscibile".
«Comunque - conclude il primo cittadino di Ra-venna - trovo esagerati i toni della polemica in corso, sia che riguardi i grillini oppure un consi-gliere regionale del mio partito o chiunque altro». (e.d.m.)
«Chi li manda in onda però deve renderlo
chiaro ai telespettatori»
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 17 di 26
CONCITA DE GREGORIO INTERVISTA SEFI IDEM A chiudere la Grande Festa del Pd il 10 settembre sarà la giornalista de La Repubblica Concita De Gregorio. L'ex direttrice de L'Unità incontrerà la sportiva Josefa Idem per commentare insieme la sua recente partecipazione alle Olimpiadi.
Pagina 9 Cro
Ia sfilata dei big, in forse il segr
Itisinezzo secolo di stock
orriere di Ravenna Faenza-Lupo e Imola
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
21/08/2012
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
pressunE
LA GRANDE FESTA DEL PD
q q kk\ky h Uth.»
`.1
La sfilata dei big, in forse il segretario Bersani Serie di incontri sui temi caldi della politica
Arrivano Renzi, Scalfarotto, Fassina e Veltroni RAVENNA. Sarà il «cuore pulito del-
la politica» il protagonista dei dibat-titi che da venerdì 24 agosto anime-ranno la Grande Festa del Pd di Ra-venna. Diciotto giorni di incontri e confronti sui temi caldi della politica
nazionale e locale, dal lavoro alla le-galizzazione delle droghe leggere, dalla violenza sulle donne alla crisi economica. Ad aprire la kermesse sa-rà il presidente della Regione Emi-lia-Romagna Vasco Errani.
Ancora incerta la pre-senza del segretario Pd Pierluigi Bersani, che quest'anno potrebbe mancare all'appunta-mento al Pala De Andrè. «La data non è ancora stata fissata ma c'è la pos-sibilità che l'incontro venga definito nei prossi-mi giorni», ha detto ieri mattina il segretario pro-vinciale Pd Alberto Paga-ni.
Dopo l'apertura del 24 agosto con l'intervista a cura del direttore dell'U-nità Claudio Sardo al pre-sidente della Regione Va-sco Errani, sarà la volta del vicepresidente Pd I-van Scalfarotto (25 ago-sto).
Grande attualità con il dibattito intitolato "Dal Nord per ricostruire il Paese", previsto per lu-nedì 27 agosto. Ne discu-teranno Debora Serrac-chiani (europarlamenta-re Pd), Stefano Bonaccini (segretario regionale Pd Emilia-Romagna), Mau-rizio Martina (segretario regionale Pd Lombar-dia).
Il 29 agosto i Giovani
Democratici presente-ranno invece un incontro sul tema dedicato alla li-beralizzazione delle dro-ghe leggere mentre il 30 agosto Walter Veltroni presenterà il suo ultimo libro "L'inizio del buio".
Torna poi l'appunta-mento "classico" della Grande Festa con l'inter-vista dei caporedattori del Corriere di Romagna Il Resto del Carlino e La Voce di Romagna, al sin-daco Fabrizio Matteucci e al presidente della Pro-vincia Claudio Casadio, in programma il 31 ago-sto. Sarà il lavoro invece il protagonista del dibat-tito del 1° settembre, quando Stefano Fassina incontrerà i rappresen-tanti di Cgil, Cisl e Uil.
Particolare attenzione sarà data anche ai temi locali, come l'incontro dedicato ai progetti per il porto (5 settembre).
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 18 di 26
21/08/2012 press unE il Resto del Carlino
RAVENNA Direttore Responsabile: Giovanni Morandi
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■•■
UNTWVZSTC
Pineta, coinvolgiamo
bambini ASSISTIAMO, in questi giorni, alla mobilitazione della cittadinanza che si in-terroga sul disastroso rogo della pineta di Lido di Dan-te e ne chiede a gran forza il recupero, con le modalità che sono ancora allo studio degli esperti. Con malinconico disappun-to ricordiamo che una parte della nostra millenaria sto-ria è andata in fumo quel giorno, l'importante resto dell'antica pineta, in cui il pino domestico è stato im-posto al bosco originario dai Romani per fornire, col lungo lavoro della natura e degli abili maestri d'ascia, il pregiato legname per le cele-berrime flotte, perduto per la stupidità degli uomini. Pinete secolari che, successi-vamente, hanno fornito, con l'economia legata al pi-nolo, ai frutti del bosco, alla pesca delle rane, fino alla raccolta di legname da arde-re, i mezzi di sussistenza per molta parte della nostra popolazione. E il rifugio per tante specie viventi.
DAVANTI a una ferita che ci parla della natura devasta-
ta dall'incuria, il cui futuro incerto pesa sulle nostre co-scienze, come sulla nostra stessa sopravvivenza, con un nostro ordine del giorno vogliamo dare una primo piccolo contributo median-te una proposta semplice, concreta e già sperimentata. Chiediamo infatti che le tan-to apprezzate iniziative del 'Mese dell'albero in festa', promosse annualmente dal Comune per mezzo dell'uffi-cio Ambiente con la col labo-n3ZiOne della Guardia fore-stale, possano, quest'anno, essere prevalentemente de-dicate alla conoscenza e alla riscoperta della magnifica pineta andata distrutta. Sen-sibilizzare i bimbi, ma an-che i loro genitori, ai danni provocati dall'incuria, dagli egoismi e dalla sciagura del-le fiamme spesso appiccate per negligenza o dolosamen-te può rappresentare un ge-sto deciso e concreto nei confronti di questa tragedia ambientale che non deve es-sere dimenticata. Consenti-re poi che una piccola parte della pineta distrutta possa essere dedicata all'abituale messa a dimora di giovani piantine che tanto diverto-no tutte le primavere centi-naia di bimbi, oltre a forni-re un effettivo contributo al ripristino della pineta stes-sa, rappresenta, ne siamo convinti, la speranza che, in-sieme, anche dalla cenere e dalla distruzione è possibile rinascere.
Movimento 5 Stelle
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 19 di 26
FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni
press LinE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA
21/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
LA PROPOSTA DEI GRILLINI: "SAREBBE IMPORTANTE FAR CONOSCERE Al BAMBINI
LA BELLEZZA DI QUELL'AREA E I DANNI PROVOCATI DALLA STUPIDITÀ DELL'UOMO"
"Il Mese dell'Albero in Festa dedicato alla pineta distrutta" Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Assistiamo, in questi giorni, alla mo- bilitazione della cittadinanza che si interroga sul disastroso rogo della
ineta di Lido di Dante e ne chiede a gran forza il recupero, con le modalità che sono ancora allo studio degli e-sperti.
Con malinconico disap-punto ricordiamo che una parte della nostra millena-ria storia è andata in fumo quel giorno, l'importante resto dell'antica pineta, in cui il pino domestico è sta-to imposto al bosco origi-nario dai Romani per for-nire, col lungo lavoro della natura e degli abili maestri d'ascia, il pregiato legname per le celeberrime flotte, perduto per la stupidità degli uomini.
Pinete secolari che, suc-cessivamente, hanno forni-to, con l'economia legata al pinolo, ai frutti del bosco, alla pesca delle rane, fino alla raccolta di legname da ardere, i mezzi di sussistenza per molta parte della nostra popolazione. Ed il rifugio per tante specie viventi.
Davanti ad una ferita che ci parla della na-tura devastata dall'incuria, il cui futuro incerto pesa sulle nostre coscienze, come sulla nostra stessa sopravvivenza, con questo ordine del gior-no protocollato oggi vogliamo dare una primo
piccolo contributo mediante una proposta sem-plice, concreta e già sperimentata.
Chiediamo infatti che le tanto apprezzate i-niziative del "Mese dell'Albero in Festa", promos-se annualmente dal Comune di Ravenna, per
mezzo dell'Ufficio Ambien-te con la collaborazione della Guardia Forestale, possano, quest'anno, essere prevalentemente dedicate alla conoscenza e alla ri-scoperta della magnifica pineta andata distrutta.
Sensibilizzare i bambini ravennati, ma anche i loro genitori, ai danni provocati dall'incuria, dagli egoismi e dalla sciagura delle fiam-me spesso appiccate per negligenza o dolosamente, crediamo possa rappresen-tare un gesto deciso e con-creto nei confronti di que-sta tragedia ambientale che non deve essere dimen-ticata.
Consentire poi che una piccola parte della pineta distrutta possa essere dedi-cata alla abituale messa a
dimora di giovani piantine che tanto divertono tutte le primavere centinaia di bimbi, oltre a fornire un effettivo contributo al ripristino della pineta stessa, rappresenta, ne siamo convinti, la speranza, per tante giovani vite che, insieme, anche dalla cenere e dalla distruzione è possi-bile rinascere.
Movimento 5 Stelle Ravenna
"Riservare una picco-la parte a dimora di giovani piantine"
Pagina 16 RAVENNA
Tre Umisini forzano in auto l'alt delEIrma
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 20 di 26
FOCE Direttore Responsabile: Franco Fregni
pressunE DI ROMAGNA RAVENNA FAENZA LUGO & IMOLA
21/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
LA POLEMICA MATTEUCCI REPLICA Al QUESITI DI VANDINI (M5S)
"Non ho nessun contratto per interviste a pagamento"
N on ho nessun contratto per interviste a pagamento". Lo scrive in una nota, in rispo-sta ai pubblici interrogativi
di Pietro Vandini (M5S), il sindaco di Ravenna Fabizio Matteucci: "Dal 2006 - spiega il primo cittadino - mi sono state proposte con una certa insistenza alcune interviste a pagamento ma io, per risparmiare, ho sempre rifiutato. Dire di no mi è costato qualche ostra-cismo e qualche rappresaglia, ma sono sopravvissuto. Sempre per risparmiare abbiamo tagliato la pubblicazione di Ravenna Oggi, il giornale del Comune. Anticipo già che né io né la giunta ab-biamo mai avuto in essere dal 2006 al-cuna delle forme di contratto a cui si riferisce Vandini con nessun media".
'Approfitto - prosegue Matteucci -per dire la mia sulla polemica esplosa in Regione. Primo: tutti i gruppi consi-liari utilizzano soldi pubblici per le proprie attività. Tutti, senza eccezione alcuna, Movimento 5 Stelle compreso.
Secondo: trovo legittimo che fra le for-me di comunicazione un gruppo po-litico scelga quella televisiva piuttosto che la carta stampata o la stampa di volantini. Su questo trovo incompren-sibile la polemica di questi giorni. Un discorso diverso è se sia giusto o no che i gruppi consiliari abbiano contri-buti pubblici per la loro attività. Per me è giusto, ovviamente in misura conte-nuta, come è già oggi nel Comune di Ravenna. Tutti i gruppi li ricevono, tutti i gruppi li usano. Tutti, senza eccezione alcuna, gruppo 5 Stelle compreso, e se-condo me è giusto così. A mio parere c'è un unico punto che giustifica la po-lemica: io penso che un principio ele-mentare di correttezza dell'informa-zione obbliga l'emittente che manda in onda un'intervista o un servizio a pagamento a renderlo chiaro ai tele-spettatori con una bella scritta in evi-denza. Comunque - conclude Mat-teucci - trovo esagerati i toni della po-lemica in corso".
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 17 RAVENNA
La Festa del Pd aspetta Mario Balotelli
ROMAGMbRIENTE
Pagina 21 di 26
c,o'r'fiere di Forlì e Cesena
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
21/08/2012 pressunE
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
PREGI E DIFETTI Eccellenze da difendere
Il dibattito a Forlì su tanti temi è un fatto im-portante, che denota vo-lontà di partecipare. Le critiche, poi, da qualsiasi parte, aiutano l'Ammini-strazione a migliorarsi. Per questo credo che sia importante far emergere da ogni situazione in pri-ma istanza le cose positi-ve. Così bisognerà muo-versi nelle relazioni, nei contrasti, nel presentare i problemi, nella capacità di saper essere consape-voli che tutto è complica-to e disarticolato come mai prima e che quindi le scelte sono difficili e non in grado di accontentare come in tempi di vacche grasse. Alcuni giorni fa in un paesino di monta-gna alcune signore elo-giavano Forlì e i suoi cit-tadini. Ci conoscevano perché vengono al nostro ospedale per la sua eccel-lenza nella pneumologia. Partiamo di qui e difen-diamo innanzitutto le no-stre realtà migliori.
Giancarlo Biserna (vicesindaco)
(Fo rlì)
Pagina 39
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 22 di 26
Ricordo La veglia in piazza Saffi con gli amici del Clan-Destino
Pagina 15
Rabbia per la morte di Angelo Di Carlo
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012 -2015
laCervese,gas te0ovani modelloCabriele.,
I ROMAGNA L FORLÌ & Periodicità: Quotidiano VOCE CESENA
21/08/2012 D
Tiratura: n.d.
Direttore Responsabile: Franco Fregni Diffusione: n.d.
press LinE
TRAGICO GESTO il 54enne che si era dato fuoco davanti a Montecitorio ricordato da tanti forlivesi Decine gli interventi del mondo politico, da Bersani a Di Pietro, ma anche del ministro Fornero
Rabbia per la morte di Angelo Di Carlo olore, rimorsi e rabbia. Dolore per la perdita di un amico batta- gliero, rimorsi
per non essere riusciti ad evi-tare una tragedia e rabbia per-chè non si deve morire per la crisi e la mancanza di lavoro. Molti i forlivesi che in queste ore hanno provato questi sen-timenti per la tragica fine di Angelo Di Carlo, il 54enne for-livese che si era dato fuoco 1'11 agosto scorso davanti a Montecitorio, sede della Ca-mera dei Deputati. Era lì che Angelo Di Carlo voleva fare quel gesto dimostrativo, per lasciare un segno, per poter cambiare questo Paese.
L'altra sera in piazza Saffi a Forlì, dopo un breve tam tam su internet un gruppo di per-sone ha dato vita a una veglia silenziosa in ricordo. Tantissi-mi i messaggi di cordoglio ar-rivati fa ogni parte.
La fine di Di Carlo ha molto colpito tutto il mondo della politica. "Una cosa molto tri-ste, non ci sono parole per commentare - ha detto il mi-nistro del Welfare Elsa Fornero -. Penso davvero che il dovere della società sia di fare in mo-do che il lavoro possa essere una realtà per tutti". Cordoglio dal segretario del Pd Pierluigi Bersani, secondo cui "i suicidi per motivi di lavoro sono un dramma immenso di fronte al
quale possiamo solo chinarci a riflettere. La classe dirigente del Paese ha il dovere di trova-re una risposta ai problemi dei cittadini". Secondo il lea-der di Prc-Se Paolo Ferrero "il governo è responsabile" della
morte dell'operaio. "E' una sconfitta per lo Sta-
to e per le istituzioni - scrive su Facebook il leader dell'Ita-lia dei Valori Antonio Pietro -. I suicidi tra gli imprenditori e gli operai hanno ormai rag-
giunto un numero altissimo e questo è inaccettabile". E pro-prio sul social network Face-book sono state create delle pagine dedicate al 54enne.
Il forlivese Michele Rubino battegliero uomo di Sinistra lancia il suggerimento (alla Fornero) di occuparsi dei fu-nerali per dare una dignitosa sepoltura ad Angelo. Stefano Bellei di Lega Nord ha com-mentato: "Tutti gli italiani ri-cordano che da un episodio simile è partita la tanto de-
Lega Nord: "Iniziò così la rivolta in Tunisia"
cantata rivolta in Tunisia. Il presidente del Consiglio ita-liano, non legittimato dal voto popolare va in giro per il mondo a raccontare di aver salvato l'Italia, certi fatti sto-nano e rischiano di rivelare u-na realtà che è ben diversa da quella dispensata dalle mas-sime cariche dello Stato. Ci auguriamo anche che il sacri-ficio di Angelo di Carlo non sia stato inutile ma che dal suo gesto possa partire quella reazione popolare che, così come è accaduto in Tunisia, possa far cadere un governo oligarchico che non gode del-la legittimazione democrati-ca".
Pagina 23 di 26
orriere di Rimini e San Marino
Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
21/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
pressunE
Pit pidsicuri con la Provinciai unica
Carlo Bulletti
RIMINI. Il super ticket sulla Fecondazione assi-stita è una «discrimina-zione, frutto del grande pasticcio dell'autonomia delle Regioni in ambito sanitario: è siamo solo all'inizio». Il vice presi-dente della Provincia, nonché primario di Fisio-patologia della riprodu-zione a Cattolica, Carlo Bulletti, si scaglia contro la decisione di alcune re-gioni (l'Emilia Romagna
non è tra queste) di intro-durre il ticket fino a 500 euro (e 700 per un singolo tentativo) sulla feconda-zione in vitro. «E' un pro-blema progressivo - com-menta Bulletti - che inve-stirà in breve molti terri-tori: comincia così a in-crinarsi il principio san-cito dall'Oms secondo cui la sterilità è una malattia e dovrebbe rientrare nei livelli essenziali di assi-stenza». Si aggiunga, dice
Bulletti, la discriminazio-ne nei confronti delle donne che non possono a-vere figli, oltre che nei confronti di chi nasce in un territorio invece che in un altro senza ticket. «E' il grande pasticcio dell'autonomia delle Re-gioni in ambito sanitario: si creano discrepanze, coi diritti diversi a seconda di dove si nasce. E' una scelta rovinosa, ma credo che non sarà l'ultima».
«ll super ticket è una rovina» Fecondazione assistita: l'Emilia Romagna non lo applica
Pagina 9 Cronaca dillimini
Stagione corta, disoccupazione a rischio
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 24 di 26
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Smontato
il tetto del
Beach cafè
di Riccione
Era abusivo
Pagina 11
Beach Cali, ammtato letto del suono" abusivo
di Rimini e San Marino Direttore Responsabile: Maria Patrizia Lanzetti
C ; (JJ'i A (__-)' ` L o orriere 21/08/2012
Periodicità: Quotidiano Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
pressunE
Beach Cafè, smontato il "tetto del suono" abusivo Il locale trovato senza autorizzazione edilizia e paesaggistica: segnalato alla procura,
RICCIONE. Se spesso le emissioni sonore dei lo-cali del Marano non rispettano il regolamento co-munale, anche le soluzioni studiate per contenere i rumori, non osservano le leggi.
Il tetto-suono installa-to sulla pista da ballo al Beach Cafè è infatti ri-sultato privo di autoriz-zazioni ed è stato smon-tato. I tecnici inviati
dall'ufficio controlli del Comune hanno riscon-trato che la struttura fo-noassorbente, una vera e propria copertura con una su-perficie di oltre 30 me-tri quadra-ti, è risultata sprovvista dell'autorizzazione edi-lizia e di quella paesag-gistica. La segnalazione per abuso edilizio è sta-ta inoltrata alla procura di Rimini.
Il sistema permetteva alla musica di concen-trarsi al di sotto dell'im-palcatura, anche ad alto volume, ma appena al di fuori il livello dei deci-bel scendeva drastica-
mente. La proprietà a- vrebbe dovuto presenta- re il progetto sperimen- tale alla Soprintendenza che nel giro di 60 giorni avrebbe dovuto rilascia- re l'autorizzazione. Dal locale, che ha aperto a stagione inoltrata a cau- sa delle vicende giudi- ziarie che hanno coin-
volto uno dei soci, la procedura non è stata rispettata.
I rumori al Marano sono ormai endemici e le notti in- sonni per residenti e tu- risti una costante. L'ul- tima ordinanza dell'am- ministrazione ha sospe- so due domeniche fa la musica in cinque locali, sanzionati in quanto presi dagli agenti della municipale con gli im- pianti accessi oltre l'o- rario consentito e con il volume molto alto.
Quattro dei locali già multati sono finiti di nuovo nel mirino degli agenti per gli stessi mo-tivi.
Il regolamento comu-nale prevede che la mu-sica nei locali venga spenta dopo le 2.30 nei giorni festivi e prefesti-vi e all'1.30 negli altri
giorni della settimana. «Lo scorso fine settima-na non ci sono state par-ticolari segnalazioni -afferma l'assessore alla Polizia municipale, Lanfranco Francolini comunque sono state se-rate sottotono con un'af-fluenza inferiore al so-lito».
La cope rtura ha una superfi cie di oltre
30 metri quadrati
Pagina 25 di 26
LAWOCE ROMAGNA RIMINI & SAN MARINO
21/08/2012
Periodicità: Quotidiano
Tiratura: n.d.
Diffusione: n.d.
press LinE
Direttore Responsabile: Franco Fregni
MONDO DELLA NOTTE Francolini: 'Abbiamo cercato di disciplinarli ma ci sono gli irriducibili che lavorano fuori orario e dove non è permesso: in spiaggia e in stazione"
"Pr, valutiamo se sono indispensabili e se toglierli dalle strade" RICCIONE Pr recidivi, adesso basta. La stagione volge ormai al termine, e fra i bilanci, spesso negativi, c'è an-che quello sull'efficacia dei provve-dimenti tesi a controllare l'attività dei promotori notturni. Provvedimenti spesso vani. Chiediamo un primo bi-lancio al vicesindaco Lanfranco Fran-colini e l'impressione è che la pazien-za dell'Amministrazione sia ormai e-saurita. "In questi tre anni abbiamo cercato in diverse maniere di disci-plinare i pr sui nostri viali: munen-doli tutti di un cartellino di ricono-scimento per contrastare l'abusivi-smo, stabilendo zone predefinite in cui potessero svolgere la propria at-tività, fornendo desk in viale Cecca-rini per evitare l'invasione della zona nevralgica sotto il gazebo. Sono state organizzate riunioni, incontri in cui abbiamo riscontrato la buona vo-lontà delle discoteche. Si sono persi-no disposte due guardie giurate della vigilanza malatestiana affinché con-trollino che non ci siano irregolarità nello svolgimento del loro lavoro" premette Francolini "ciononostante continua ad esserci uno zoccolo duro di pochi irriducibili che non rispet-
"Meglio una prevendita con gli smartphone oppure on line"
tano le regole: vanno fuori orario, la-vorano anche in spiaggia e in stazio-ne dove non è loro permesso, non tengono i desk in maniera decorosa influendo di conseguenza (negativa-mente) sull'aspetto del viale". Gli sforzi del Comune, sottolinea il vice-sindaco, sono sempre stati fatti in di-rezione della collaborazione, non certo con il pugno di ferro e le orec-chie chiuse. Ma se la risposta ricevuta non è unanime? A forza di tirare, si sa, la corda si spezza. "Ritengo sia ne-
cessario cominciare a considerare se l'attività dei pr sia indispensabile per la città. Chiederò alla giunta di valu-tare l'opportunità di cambiare il tipo di promozione, togliendola dalla stra-da" annuncia Francolini. Via i p.r., si ipotizza, e al loro posto metodi diffe-renti e meno invasivi per la vendita dei biglietti: "già quest'anno abbiamo fornito alle discoteche 12 nominativi di negozi e tabacchi disposti a colla-borare come rivenditori. Non sono mai stati contattati. In più, con l'al-tissima diffusione di computer e smart-phone non si dovrebbe sotto-valutare nemmeno la possibilità di prenotare online" (nella foto, il pro-getto del Cocoricò di vendita biglietti con tablet e sms dello scorso anno, n-dr). Insomma, le alternative esistono e l'assessore si dichiara pronto a pro-muoverle. "Per ora, questo è il mio pensiero ma credo che rispecchi molto bene lo stato d'animo dei ne-gozianti e ristoratori in viale Dante e viale Ceccarini" dice il vice-Sindaco. Viale Dante e viale Ceccarini senza p.r. nelle serate estive, si fatica a im-maginarseli: che possa accadere dav-vero? (s.r)
Pagina 20 RICCONE
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2012-2015
Pagina 26 di 26
Recommended